La Sakineh di Teheran è viva. Quella della Virginia, l’handicappata Teresa Lewis, è stata invece uccisa questa notte. Nel vergognoso silenzio dei professionisti dei due pesi e due misure come Bernard Levy e Carla Bruni Sarkozy. Woody Allen: “La stampa racconta balle”. As usual

E dunque la Sakineh statunitense che risponde al nome di Teresa Lewis e di cui tutti ce ne siamo bellamente fregati, anzi strafregati,  è stata puntualmente giustiziata. Ovvero uccisa legalmente. Con una iniezione letale dopo averla legata come un Cristo donna a un lettino a forma di croce per poterle infilare il veleno nelle arterie. Ci sono giornali che pudicamente, o meglio ipocritamente, nascondo tutto sotto il tappeto di “un cocktail di barbiturici che le ha fermato il cuore”. Insomma, un po’ come se fosse andata al bar e avesse bevuto un cockail sbagliato, o meglio: il cocktail della Giustizia… Made in Usa. Più esattamente, in Virginia. Quando l’hanno uccisa in Europa erano le 3 di notte. Anche in Francia, e la signora Carla  Bruni sposata Sarkozy se la dormiva beatamente come il figo filosofo maestrino di pensiero Bernard Levy, che si mobilita solo se c’è da dare addosso all’Iran. Che miserabili.

I fatti.
Alla pari della coetanea iraniana Sakineh, Teresa Lewis è stata condannata a morte per avere in qualche modo collaborato all’uccisione di suo marito Julian e del figliastro  Charles, delitti compiuti nel 2002 allo scopo di incassare i soldi di una polizza di assicurazione, 250mila dollari, e fuggire con l’amante. Intervistata in carcere dal Washington Post, Teresa ha ammesso le sue responsabilità ed espresso rimorso senza accampare scusanti: “Non ho premuto il grilletto quel giorno, però feci del male, lasciai che due persone fossero uccise. Questo lo so. Ho tradito due persone che amavo. Ma ho paura della morte, vorrei continuare a vivere”. Desiderio non esaudito: di continuare a vivere non gliel’hanno permesso.

Questa condanna a morte ha vari lati orribili, oltre a quello intrinseco di ogni condanna capitale. Il primo è che Teresa è una ritardata mentale,  il suo quoziente di intelligenza è solo 72: vale a dire, appena due punti sopra l’incapacità di intendere e di volere. Il secondo è che la sua domanda di grazia è stata respinta proprio perché per quei due miserabili punti: “Teresa Lewis non rientra nella definizione legale di una ritardata mentale”, ha seraficamente dichiarato il governatore Robert McDonnell. La definizione legale scatta infatti a quota 70. Ma è il terzo lato orribile il più incredibile e orribile di tutti: mentre lei è stata condannata a morte, gli autori materiali del delitto – tali Shallenber e Fuller – sono stati invece condannati NON alla pena capitale, bensì all’ergastolo. Incredibile, ma vero. Orribile, ma vero.

A dire il vero di lato orribile ce n’è un altro: si tratta infatti di una sentenza chiaramente discriminatoria verso le donne. Gli esecutori materiali, coloro cioè che il grilletto lo hanno premuto, sono di sesso maschile, e pur avendo la responsabilità maggiore non sono stati condannati a morte, anche se pare che uno dei due si sia suicidato in carcere. Il giudice Charles Strauss si è scagliato principalmente contro Sakineh, pardòn, Teresa, definendola “la testa del serpente” del duplice delitto. Come faccia un “serpente” con la testa da handicappato a subornare due uomini fino a renderli assassini è un bel mistero, ma mister Strauss non bada a queste quisquillie. Lui, da bravo yankee pronipote dei cow boy dalla pistola e dall’impiccagione facile, nonché inventori del linciaggio, è un vero macho e spara sentenze.

Come si vede, i casi della Sakineh iraniana e della Sakineh statunitense di nome Teresa Lewis  sono pressocché identici, ma il secondo è più grave. E’ più grave sia per l’handicap della Sakineh della Virginia sia per il fatto che a differenza della Sakineh iraniana è stata uccisa per davvero. Nella nostra beata indifferenza. Non ha detto “bah” neppure l’eroica signora Carla Bruni in Sarkozy, che credo avrebbe fatto meglio a firmare prima di tutto contro la decisione di suo marito di spingere i rom a togliersi dai piedi della Francia. Per non parlare del filosofo fighetto Bernard Levy, l’organizzatore della campagna a favore della Sakineh di Teheran: per quella della Virginia ha preferito fottersene. Embé, i due pesi e due misure mica sono pizza e fichi! Tanto meno lo sono la forsennata volontà di diffamare l’Iran in ogni modo per poter facilitare la sospirata invasione o almeno gli agognati bombardamenti “chirurgici”. La gente miserabile a volte è molto miserabile. Si parva licet, dove sono i Marco Tempesta che reclamano attenzione per TUTTI e comunque MAI per i casi disperati? Vallo a sapere. Dormono beati il sonno del giusto. O della ragione?

Non è la prima volta che negli Usa mandano a morte un handicappato e – se non ricordo male – perfino una persona che aveva commesso il delitto quando era minorenne. Ma neppure questo è bastato ai pii e virtuosi Carla Bruni e Bernard Levy per mobilitarsi o almeno interessarsi della povera disgraziata d’Oltreoceano. Su Carla Bruni non c’è molto da dire: scegliersi la causa umanitaria “giusta”, indovinata, aiuta la propria immagine, la promuove, provoca buona pubblicità. Sul signorino Levy vale però la pena aggiungere qualche parola. Questo autentico fissato contro l’Iran è uno dei massimi teorici dell’impossibilità di usare con Teheran qualsiasi carota, qualsiasi deterrente che non sia la guerra o almeno una grandinata di bombe. Ecco cosa ha dichiarato il fighetto parigino il 22 agosto del 2006 al Wall Street Journal, ovviamente glissando sul fatto che le armi atomiche le ha la sua amatissima Israele e non altri in Medio Oriente: “C’è una differenza radicale tra la Repubblica islamica dell’Iran e gli altri governi con armi nucleari. Questè differemza è dovuta alla visione apocalittica del mondo degli odierni governanti dell’Iran. Questa visione […] condiziona chiaramente la percezione e le linee politiche di Ahmadinejad. La minaccia di una rappresaglia [nucleare] contro l’Iran è inefficace di fronte al complesso del suicidio e del martirio che affligge oggi parte del mondo islamico […]. In questo contesto, la reciproca distruzione assicurata, cioè il deterrente che ha funzionato così bene durante la Guerra Fredda non avrebbe alcun significato […]. Per gente che la pensa a quel modo non sarebbe un freno, ma al contrario un incentivo”.

Questa idiotissima tesi dell’aspirazione al suicidio atomico di buona parte dell’Islam, e comunque dell’Iran, è stata ripresa nello stesso periodo – guarda caso sempre nel 2006 – in Italia da Mario Pirani su Repubblica. Pirani è un ottimo giornalista, ma è legittimo pensare che gli faccia velo l’avere partecipato alla guerra del ’48 in Israele contro arabi e palestinesi. Inoltre, come ho già avuto modo di dire in precedenza, ha disinvoltamente confuso tra bombe atomiche, A, e bombe H, all’idrogeno, enormemente più potenti, pur di accreditare – già 4 anni fa! – l’idea che l’Iran punti perfino alle H. Ma ovviamente tacendo che, secondo vari autori ed esperti, ad avere la bombe H oltre alla atomiche è Israele! Ho detto che si tratta di una tesi idiotissima, e aggiungo che è falsa in modo dimostrabile: finora infatti il regime iraniano, per quanto detestabile come tutti i regimi teocratici, ha mostrato una grandissima elasticità e capacità di compremessi e moderazione pur di NON offrire né agli Usa né a Israele la scusa buona per attaccarlo. Anche perché l’Iran porta ancora le ferite degli 8 anni di guerra scatenatagli contro dall’Iraq di Saddam, aizzato dall’Occidente, ed è in piena ricostruzione e rilancio. Meno propensi al suicidio di così…

Levy dunque mente. E, spiace dirlo, sulla sua scia sbaglia Pirani. Ma proseguiamo. Il fighetto di Parigi in quell’indecorosa e alluncinata intervista al Wall Steet Journal del 6 agosto 2006 arriva al ridicolo. Ha infatti anche affermato che per l’allora imminente 22 agosto di quell’anno, 2006, probabilmente Ahmadinejad tramava qualcosa di apocalittico. Perché? Perchè qual giorno il calendario musulmano celebra l’ascesa al cielo di Maometto sul suo celebre cavallo. Motivo per cui secondo l’imbecillità in malafede del monsieur parisienne quella poteva essere la data migliore, la più appropriata per Ahmadinejad per scatenare – udite udite!!! – la fine apocalittica di Israele e se necessario del mondo! Roba da ricovero immediato alla neuro dell’aspirante ma fallito profeta biblico di Parigi. Mestatore da strapazzo, ma riverito maestrino del pensiero (agitato, affabulatorio e ipercinetico quanto il nostro filosofo fighetto politicamente inconcludente Massimo Cacciari, ma tralasciamo). Levy dovrebbe semmai prendersela con quella parte di rabbinato fanatico e con gli altrettanto fanatici fondamentalisti cristiani degli Usa che – come a volte ricorda Noam Chomsky, ebreo contrario al sionismo – sognano per davvero l’Armageddon, detto anche Apocalisse o Fine del Mondo, e cercano pure di favorirlo: i primi non so bene per quale motivo religioso, i secondi perché con l’Apocalisse tornerebbe finalmente Gesù Cristo sulla terra e instaurerebbe finalemente il regno dei cieli…. C’è bisogno di commenti? Non credo. La conclusione però è che qualunque cosa dica monsieur Levy non gli si può credere, stando la sua cantonata galattica dell’agosto 2006, per non parlare delle altre. Vedasi il continuo battere e ribattere non solo suo, ma di tutti un po’, sulle “bombe atomiche iraniane”. Che non solo non esistono, ma l’Iran, come ha dichiarato anche  Ahmadinejad all’Onu ieri, non ha nessuna intenzione di produrre. Ovviamente l’Iran chiede che se ne privino anche gli altri, compresa Israele.

Purtroppo però Levy non lo hanno ricoverato al manicomio. E così ha potuto continuare a straparlare, seminando altro veleno contro l’Iran, gli arabi e l’islam, e lanciando la bufala della “lapidazione” di Sakineh, quella iraniana, perché colpevole di adulterio quando invece è stata condannata a morte sì, ma per concorso in omicidio:reato piuttosto grave, come dimostra il caso della sua omologa della Virginia. O no? A me risulta che in Iran la lapidazione non esiste più da anni, però sospendo il giudizio in attesa di notizie più certe: purtroppo infatti i miei contatti in Iran pare siano svaporati o privati del telefono o hanno cambiato numero. I rifugiati politici che vivono a Roma mi hanno detto che la lapidazione esiste, ce ne sono 12 in attesa e una sarebbe stata eseguita un anno fa vicino Teheran, ma dei rifugiati politici non sempre c’è da fidarsi. Non voglio pensare che abbia mentito perfino Amnesty International, ma è un fatto che sulla motivazione della condanna a morte ha mentito. Ecco infatti cosa si legge sul suo sito all’URL  http://www.amnesty.it/pena_di_morte_Iran_lapidazione_adulterio  : ” Sakineh Mohammadi Ashtiani è stata condannata nel maggio 2006 per aver avuto una “relazione illecita” con due uomini ed è stata sottoposta a 99 frustate, come disposto dalla sentenza. Successivamente è stata condannata alla lapidazione per “adulterio durante il matrimonio” “. Come si vede, anche Amnesty il concorso in omicidio lo nasconde sfacciatamente!

Dell’Iran ancora un paio di anni fa si diceva e si scriveva ovunque la gigantesca frottola e calunnia che per poter eseguire le condanne a morte di donne minorenni o nubili, e perciò ufficialmente vergini, quelle disgraziate venivano date in pasto a carcerieri perché le stuprassero, in modo da poterle giustiziare perché la legge vieta l’esecuzione capitale di vergini. A che bassezze spinge l’odio e la volontà belluina di aggredire un Paese “nemico”. Lo stupro delle vergini condannate a morte, la “bomba atomica iraniana”, la volontà dell’Iran di “distrugere a tutti i costi Israele”… e via mentendo e ingannando. Ecco perché questa storia della lapidazione nell’Iran di oggi è da prendere con beneficio di inventario. In un regime teocratico non si può purtroppo eslcudere nulla, perché sono da sempre i regimi delle peggiori nefandezze, vedasi l’intera storia dello Stato pontificio. Però prima di accettare versioni sicuramente non disinteressate è bene dubitare. E informarsi.

Ripeto, a scanso di equivoci: ho firmato e ho proposto ai lettori di questo blog di firmare l’appello a favore della Sakineh di Teheran, perché sono contro qualunque tipo di pena di morte, comprese quelle per impiccagione usate in Iran e quelle di vario tipo usate negli Stati Uniti. Che, forse il nostro fighettone di Parigi non lo sa, sono il Paese che – in brutta compagnia con l’Iran, la Cina e l’Arabia Saudita – ha una Giustizia che le condanne morte più le usa e le abusa. Levy in tema di lapidazioni si dia da fare contro il nostro alleato politico militare Arabia Saudita, che ancora le imbastisce, per giunta in piazza. Magari getti nella spazzatura la bibbia almeno nelle parti in cui alla lapidazione si applaude. E magari rifletta anche sull’orribile armamentario dei vari tipi di pena di morte negli amati Stati Uniti: frittura sulla sedia elettrica, soffocamente nella camera a gas, crocifissione al lettino con le iniezioni mortali e, usata di recente anche se rarissima, riduzione a colabrodo con la fucilazione. L’Iran e la Cina hanno meno fantasia: il primo impicca, il secondo fucila. Non gasano né crocifiggono né arrostiscono i condannati.
Ho firmato per la Sakineh di Teheran. Ma sono stato ingannato e defraudato perché nessuno ha detto che c’era una Sakineh in Virginia, Teresa Lewis, per la quale valeva pure la pena firmare un appello perché fosse lasciata vivere. Ho così scoperto una cosa che onostante la mia età ed esperienza non avevano ancora capito: a volte i benefattori hanno in realtà la coscienza e almeno una mano lorde di sangue.

Preferisco non commentare il nuovo schiaffo di Israele sferrato in queste ore all’Onu in faccia ad Obama con la ridicola scusa dell'”importante festa religiosa”. Mi limito a ripetere che la famosa minaccia di “distruzione di Israele” attribuita nell’autunno 2005 ad Ahmadinejad – e da allora incollatagli addosso per giustificare l’ingiustificabile, compreso i bassi deliri levyani – è una balla. Lo ha già chiarito lo stesso Ahmadinejad più volte, anche in tv a New York nel programma di Larry King. Non è certo un caso che Ahmadinejad, per me comunque indigesto al pari di un Avigdor Lieberman, abbia cordiali rapporti con non piccole fette di rabbinato, a partire dai Naturei Karta. Anche a voler tralasciare Ahmadinejad, che potrebbe avere mentito a Larry King, c’è da dire che il docente Juan Cole, dell’Università del Michigan, è tra gli studiosi che hanno già messo in chiaro come il leader iraniano sia rimasto vittima di una cattiva traduzione: NON ha mai parlato della necessità di “cancellare Israele”, ma si è invece limitato a ripetere in lingua farsi un concetto già espresso a suo tempo da Khomeini: vale a dire, che spesso Paesi potenti “svaniscono dalla pagina della Storia”. “Come l’Unione sovietica e la stessa monarchia iraniana”, ha aggiunto Ahmadinejd nel suo discorso “stranamente” travisato e stravolto. Dov’è la minaccia di “distruzione”, per giunta nucleare, nel dire che “Israele svanirà dalla pagina della Storia come l’Unione Sovietica e la monarchia iraniana”? Oltretutto, si noti bene, questi due regimi, quello sovietico e quello dello scià, sono “svaniti” senza neppure sparare un colpo! Non una bomba atomica, si noti altrettanto bene, bensì neppure una bombetta a mano o una fucilata. Grosso modo, e a occhio e croce, è la fine che farà il castrismo a Cuba: svanirà forse perfino prima dello svanire all’altro mondo dei fratelli Castro. Svanirà pacificamente, almeno si spera. Senza dimenticare che a volerlo fare sparire nel sangue sono stati non l’Iran, ma gli Usa. Esattamente come hanno fatto con le democrazie locali in Cile, in Argentina, in Congo, in Indonesia e altrove. Lo hanno fatto anche in Iran, assieme al lacché inglese, quando vi hanno organizzato il colpo di Stato che uccise la neonata democrazia iraniana strangolando il governo democraticamente eletto di Mossadeq.

Questi sono i fatti e questa è la Storia. Non le puttanate dei vari Levy e altri furbi “umanitari”. Ambé, certo: poi c’è papa Ratzinger che a Londra rifila balle su “Hitler ateo”, quando invece era cattolico e il cocco di papa Pio XII oltre che dell’intera gerachia della Chiesa tedesca, e ci sono milioni di “credenti” (alle balle) che ci credono onde liberararsi dei sensi di colpa e delle code di paglia lunghe mille chilometri. E che anche a Londra, come già a New York e in Australia, oltre che in Vaticano-Italia, rifila la balla della “scarsa vigilanza” della Chiesa sulla pedofilia di troppo suoi preti e vaste masse di “credenti” (alle balle) se la bevono di corsa perché, as usual, certe verità non potranno mai ammetterle.  Il buon papocchio tedesco, volontario della Gioventù Hitleriana fino alla bella età di anni 16, è assecondato da tutti i mass media nel suo continuo nascondere che a dare l’ordine, per iscritto, di tacere alle autorità civili qualunque notizia sui preti pedofili è stato lui, in tandem con Tarcisio Bertone, oggi segretario di Stato del Vaticano cioè Numero Due dopo il Numero Uno papa Ratzinger. L’anno infatti firmato loro, nel giugno 2001, quello sciagurato ordine ai vescovi di tutto il mondo, in qualità rispettivamente di capo e vice capo della Congregazione per la dottrina della fede (l’ex orripilante Sant’Uffizio). E se non fosse stato per lo stop imposto da George W. Bush a un tribunale del Texas l’ottimo papa Ratzinger per quell’ordine scritto sarebbe stato processato e sicuramente condannato dai giudici che si occupavano di uno dei tanti casi di stupro di preti ai danni di minori.

Che pena vedere Bertone, l’impresentabile complice dell’ordine planetario “Salvate il prete pedofilo”, affianco al nostro presidente della Repubblica per festeggiare la breccia di Porta Pia e la presa di Roma. Il Vaticano avrebbe dovuto avere almeno il buon gusto e la decenza di mandare a quella cerimonia, la prima con un prelato in sua rappresentanza ufficiale, qualcun altro, ma NON il cardinal Dentone, pardòn, Bertone, coprotettore del clero pedofilo.
Povera Italia. Deve essere vero che il papa ha inviato felice il suo pur impresentabile segretario di Stato perché è ormai chiaro come la breccia di Porta Pia non sia servita tanto all’Italia per dilagare a Roma e nello Stato Pontificio quanto invece al Vaticano per dilagare in Italia…

E che pena vedere i giornali intossicati dai veleni e dalle grasse corruzioni berluscone abboccare come gonzi all’amo del “clamoroso documento” dello Stato caraibico di S. Lucia, che avrebbe dovuto dimostrare come il famoso appartamento di Montecarlo è stata un rapina di Gianfanco Fini pro domo mulieris. Ai mascalzoni strapagati, già rei di assassinio professionale ai danni di Dino Boffo, sono sfuggite sia le grossolanità del “documento” (anche un orbo vede che manca il numero di protocollo) sia la memoria del “conte Igor”. Vale a dire, non si ricordano più neppure della delinquenziale truffa che alcuni membri berluscon-finiani della commissione parlamentare Telecom Serbia ordirono con un rottame umano per diffamare in un sol colpo sia Massimo D’Alema che Romano Prodi accusandoli, con prove false, di avere lucrato una marea di miliardi con la (s)vendita di Telecom Serbia. Il “conte Igor”, il “supertestimone” mitomane e/o comprato, è finito in galera, i commissari felloni invece no, sono pure stati rieletti. E i giornalisti sensibili al soldo berluscone, velocissimi a dare credito al “conte Igor” e alle sue miserabili panzane, hanno pure fatto carriera, vedi Belpietro, autore di una memorabile porcata televisiva, pardòn, autore di un memorabile servizio televisivo pro domine berluscone sulla frottola Telecom Serbia. Non a caso oggi l’ottimo Belpietro è in prima fila nel “riferire obiettivamente la notizia” del documento caraibico. Anche se invece di essere una notizia è una cagata.
Essì, povera Italia. Con un giornalismo sempre più ossequioso. Ormai quasi da carta igienica.

A proposito di Carla Bruni e frottole spaziali: pochi giorni fa il regista Woody Allen, altro ebreo sideralmente lontano dal sionismo, in una intervista ha raccontato d’essere rimasto sbalordito quando ha letto sui giornali che la breve scena da lui affidata alla Bruni la si è dovuta ripetere ben 14 volte e che il presidente francese Sarkozy è piombato sul set infuriato e un po’ bevuto facendo scenate a dritta e a manca. “Tutte balle”, ha in pratica sintetizzato Woody. Che ha concluso: “Mi chiedo se ci raccontano balle così inventate di sana pianta anche riguardo la guerra in Afganistan”. Beh, sull’Iraq ci sono le prove che ce le hanno raccontate. Le raccontarono anche nel corso della guerra di Bush padre & C all’Iraq provocata dall’invasione del Quwait (autorizzata preventivamente dall’ambasciatrice Usa a Bagdad, con una trappola mortale per l’Iraq in attesa di quella mortale anche per Saddam con la seconda guerra all’Iraq). Per stimolare lo sdegno contro gli iracheni, la stampa mondiale scrisse che a Quwait City i soldati avevano rubato e portato via perfino le incubatrici dell’ospedale per bambini. Poi però è saltato fuori che era una balla colossale, addirittura quell’ospedale non era neppure dotato di nessuna incubatrice. Lo ha dimostrato, tra varie altre balle smascherate, una tesi di laurea che qualche anno fa è stata premiata dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia. Che però si è ben guardato dal cacciare dalla professione Carlo Rossella, il direttore di Panorama che – per “aiutare” il capo del governo italiano, che guarda caso era anche il suo editore e datore di lavoro Berlusconi, a far contento Bush Junior – avvalorò con uno “scoop sensazionale” la balla dell’uranio del Niger “venduto all’Iraq per le bombe atomiche di Saddam”.

Ecco perché quando si tratta di certe accuse contro “i soliti noti” da parte dei “soliti ignoti” è meglio andar cauti. Chiedendo magari anche come mai sulla Sakineh della Virginia si tace, come del resto si tace sulle adultere lapidate sì, ma in Arabia Saudita. Con i soliti due pesi e due misure della nostra vergognosa, gigantesca e non disinterresata ipocrisia.
La Sakineh della Virginia è stata uccisa. Quella di Teheran continua a vivere, almeno per ora. Dovremmo sprofondare dalla vergogna.

627 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Un articolo divertente, l´icona della sinistra di 30 -40 anni fa´ oggi non e´che un vecchio e decrepito uomo che ha fallito nei suoi stessi ideali. Castro dunque ha preso posizione contro il pazzo di Teheran riguardo l´olocausto…….e non sa´ che nessuno che non sia un completo idiota puo´ negare l´olocausto.
    Che poi le battute del fantoccio e burattino Iraniano non siano di questo mondo e´noto a tutti. Solo gli idioti gli possono dare corda.
    Rodolfo

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    L’olocausto contro gli ebrei (..e gli zingari, e gli omosessuali, e i malati mentali, e i portatori di handicap, e..ccetera) non lo nega nessuno che abbia un pò di cervello che funzioni. Non ci piove.
    D’altro canto l’olocausto contro il popolo palestinese da parte di Tel Aviv lo nega solo chi (il cervello) lo ha portato all’ammasso delle menzogne e delle ipocrisie.

    “Due pesi e cinquanta misure”, postava Vox ieri.
    C.G.

  3. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Una notizia che forse non leggerete mai in un giornale Italiano.
    Domenica prossima in Germania suonano le campane , dopo 92 anni il paese estingue il suo debito riguardo la prima guerra mondiale (1914-1918) con l´ultima rata di Euro 69.900.000 (69,9 milioni di euro). Finisce cosi definitivamente per i Tedeschi dopo 92 anni il capitolo della prima guerra mondiale .
    Dei 550.000 (cinquecentocinquantamila) Tedeschi di religione Ebraica ben 100.000(centomila) partirono per la difesa della Patria.
    Di questi 80.000 (ottantamila)al fronte, 12.000(dodicimila) sono stati i caduti, 35.000(trentacinquemila) i decorati, 23.000(ventitremila) promossi di grado. Rodolfo

  4. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ma qualcuno che abbia solo un po´di materia grigia nel suo cervelletto, nemmeno potrebbe mai negare che paragonare l´olocausto con la vicenda dei Palestinesi e´pura bestialita´.
    Facit il 456 non ha materia grigia nel suo cervelletto malato.
    Rodolfo

  5. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro poppy,

    tu hai scritto..””Forse se n’era scordato qualcuno … questa e’ la vita!
    Ma non gli succedera’ mai piu’.””
    ——

    E’ una di quelle frasi molto belle che non si scordano !
    Carina, potresti metterla come Epitaffio !
    Un giorno lontano ,ovviamente!!

    Qui giace colui che mai si scordò di alcuno..
    meno uno !
    Questa era la vita
    Ma non gli succederà mai più !

    cc

  6. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Rudy e Poppy
    Fratelli di tetta..

    caduti in bassino,,ormai nel linguaggio, nel pensiero, come ai bei tempi dell’Espresso.
    Due vegliardi che mano nella mano, si avviano verso un lungo e doloroso e anonimo tramonto…
    Due “vecchietti inaciditi” che fanno coppia nella panchina del parco, e si divertono a fare i dispetti ai bambini.
    Qualche piccione,gli fa pure la pupu in testa..mentre discutono della nuova marca di pannoloni …
    Che tristezza!!

    cc

  7. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Oh…a scanso di equivoci,
    “Domenica prossima in Germania suoneranno le campane”
    l´ho scritto solo in senso metaforico.
    Rodolfo

  8. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcc 460
    ma questi tuoi…non sono argomenti, sono solo i soliti
    bla bla bla e gne gne gne
    di chi argomenti non ha. Ne convieni? Rodolfo

  9. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcc
    Solo per scrivere qualcosa?
    Dai… e´al di sotto del tuo intelletto ermetico, alzati e cammina….coraggio. Rodolfo

  10. sylvi
    sylvi says:

    caro Faust,

    verrei a Roma per due motivi:
    il primo per vedere quant’è peggiorata dall’ultima volta che l’ho vista e fanno 7/8 anni.
    Ma la seconda ,più importante, sarebbe per conoscervi; conoscere uno zoccolo duro e puro di sognatori di sx.
    No, no tanti Diliberto con un occhio a Marx e due alla poltrona…ma proprio sognatori …da rispettare pure!!!

    Purtroppo, anche non fossi impegnata nel babysitteraggio di mio nipote, mio figlio è in fase di trasloco, …
    (dovrò rimandare a primavera anche il viaggio in Slento!)
    da sola in treno non verrei comunque perchè, da quando le FS hanno abolito il direttissimo Roma Vienna , non essendo molto pratica di treni, mi perderei sicuramente a Mestre che, come qualcuno del blog sa, è rimasto ancora il confine ferroviario fra l’Italia e queste terre da prima del 1866.
    In aereo non se ne parla.
    L’altro ieri Alitalia Roma Trieste ha fatto : Roma,Venezia, Verona, Treviso e poi in pulman….
    succede così in queste lande desolate, abitate da buzzurri, bifolchi, montanari,…come direbbe il tuo carissimo amico…

    Mi piacerebbe davvero conoscervi e osservare il ghigno perenne che immagino sulla faccia di uno…
    Spero ci siano occasioni!

    Ariviodisi biel

    Ps: Però da queste parti ci sono ristoranti, oltre al panorama, che non hanno niente da invidiare a Roma.!!!!!

    Sylvi

  11. peter
    peter says:

    x Pino e Paleonico

    verrei volentieri, ma dopo il 19 direi che per me non se ne parla, impegni di lavoro…
    Ed anche guai con la casa, proprio ora sono alle prese coi vasti danni dovuti ad una perdita d’acqua dal soffitto. Qui hanno la brutta abitudine di mettere serbatoi d’acqua sotto il tetto, ed il mio aveva una valvola ossidata…Dopo questa ‘claim’, sospetto che l’assicurazione sulla casa non mi rinnovera’ la polizza

    un caro saluto

    Peter

  12. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Ehhh, caro Peter,

    le valvole vanno costantemente monitorate…io lo sento sempre dire!!!

    Sylvi

  13. peter
    peter says:

    x Sylvi

    non dubitavo che voi in Friuli sappiate sempre tutto…
    pero’, ehm, mi piacerebbe vedere lei a ‘monitorare’ costantemente una valvola nella soffitta (accesso tramite un pertugio e scala a pioli che appena ci arriva), di cui ignorava anche l’esistenza…La bellezza delle case nordiche con tetto a spiovente…

    Peter

    ps
    ho poi appena scoperto che gli idraulici sono in assoluto i professionisti piu’ cari, specie alle tre del mattino

  14. Linosse
    Linosse says:

    X Anita 408
    La mappa rosso e blu copre le elezioni truccate di Bush.
    Una rapida rassegna internet:

    “-Clinton Eugene Curtis è un nome pressoché sconosciuto in Italia, ma in America lo conoscono bene perché fu al centro dello scandalo delle macchinette elettorali truccate nelle elezioni in cui vinse, per due volte, George Bush.
    -Sembra che nel mondo ultimamente si sia diffuso uno strano vizio, quello delle elezioni politiche vinte per un soffio. Evidentemente vincere con un netto margine non è più di moda, e se non c’è l’elemento suspense la vittoria non interessa più a nessuno. Già la storica Florida del 2000 aveva tenuto tutti col fiato sospeso, con una differenza al conteggio manuale talmente risibile, che ci volle la Corte Suprema a dare una mano al partito repubblicano, chiaramente sconfitto dal voto popolare. Situazione praticamente identica con il voto dell’Ohio del 2004, dove nuovamente gli exit-polls venivano clamorosamente smentiti in favore di Bush, ed in barba ad una delle più precise scienze che l’uomo abbia mai conosciuto, quella statistica.
    -Ad otto anni dalle elezioni che regalarono a Bush la dubbia vittoria in Florida e dunque alla Casa Bianca, l’America ripiomba nell’incubo dei brogli elettorali. Le macchine elettroniche utilizzate per il voto, avvisano gli esperti, riportano frequenti errori: i touch screen spesso sbagliano ad assegnare la preferenza e gli scanner hanno problemi a leggere le schede scritte a mano. Senza considerare la possibilità, naturalmente, che le macchinette possano essere contraffatte.
    Il problema è che date queste premesse, a rischio ci sarebbero la maggior parte dei voti. Per queste elezioni Presidenziali, il 55% degli americani voterà tramite sistema ottico, un terzo attraverso i touch screen e i restanti utlizzeranno il classico sistema cartaceo.
    -Si aggiunga che 22 Stati utilizzano macchine elettroniche che non producono alcuna verifica del voto, senza, cioè, alcuna ricevuta cartacea che il voto è stato inserito.
    -In Ohio, uno degli Stati chiave per la vittoria di entrambi i candidati, ad agosto scorso il Segretario di Stato Jennifer Brunner ha fatto causa al produttore dei touch-screen usati nell’88% dei seggi dopo che un’indagine ha dimostrato che le macchine perdevano i dati quando questi venivano caricati sul server.
    Andrew Appel, un professore del Princeton University’s Center for Information Technology, ha dimostrato che ci vorrebbero meno di 7 minuti per truccare le macchine del voto con touch-screen usate in 18 delle 21 contee del New Jersey.
    -Macchine per votare, Macchine per truccare .Gli scrutini presidenziali e legislativi del 2007 in Francia rischiano di dare luogo ad una polemica che potrebbe essere tanto intensa quanto quella avutasi durante l’elezione di George Bush alla presidenza “degli Stati Uniti nel 2002. Ci si ricorda che da tutto il paese erano affluiti lamentele e ricorsi, che lo spoglio era durato più di un mese, e che poi la Corte suprema aveva designato George W. Bush, ordinando la sospensione del riconteggio delle schede. Questo disordine era in gran parte dovuto all’utilizzo di “macchine elettorali”. Da allora, numerosi studi condotti dai laboratori di ricerca, dalle commissioni di governo e dalle commissioni di esperti indipendenti seminano il dubbio sulla veridicità degli scrutini nei quali sono utilizzati i dispositivi per il voto elettronico.
    -Strumenti di scrutinio elettronico, la cui pericolosità per la democrazia è testimoniata dai grandi brogli elettorali americani, perpetrati dai Repubblicani dal 2000 al 2004 anche grazie a questi apparecchi.
    -La designazione di Karl Rove come consigliere elettorale di Berlusconi. Karl Rove è l’uomo che ha ideato e diretto i brogli elettorali che hanno permesso ai neocon americani di vincere le elezioni nel 2000 e 2004.”
    L.

  15. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Scusate ,
    cari rudy e poppy..un dubbio atroce mi tormenta ?
    Chi di voi due è Gianni e chi Pinotto ?

    Lubin vi avrebbe senza dubbio scritturati…
    Non certo per fare Francis, ovviamente..troppo bravo..anche per l’esercito USA !

    Vi rimane solo più la serie dei due pensionati alle panchine del parco che rubano le caramelle ai bambini, le badanti vi portano lì al mattino e vi passano a riprendere alla sera,per cambiarvi il pannolone…
    Tragedia,più che serie “comics”, anzi serie tragi-comics
    Manca il vignettista, ma si puà fare!

    cc

  16. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ma cheffa´ ti ha dato di volta il cervello?
    Ora ti ripeti pure? Sei proprio messo male caro cc.
    Cosi costringi pure mea ripetermi.
    Ti avevo detto “alzati e cammina” ed era inteso per favorire la tua circolazione del sangue che ne deve fare di fatica per procurari ossigeno al cervello. Dai coraggio. Rodolfo

  17. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    x Peter
    Mi spiace per i danni che ti ha fatto il serbatoio in soffitta , e mi consola un po’ il fatto che, una volta ogni tanto, anche su cose vagamente tecniche, l’italico procedere sia più efficiente, le nostre “riserve idriche domestiche” le mettiamo in cantina o nei sottoscala con una pompa che parte automaticamente quando la pressione della rete scende al di sotto di un valore prefissato.
    In questo caso Silvi non parla da friulana ma da moglie e madre di tecnici che con le valvole di vario tipo hanno molto a che fare e lei traspone quello che sente dire, ma quelle sono cose che si fanno (quando si fanno) a livello industriale, negli impianti domestici nessuno fa monitoraggi e si interviene a guasto conclamato dall’acqua che cola, con sommo gaudio degli idraulici che anche qui non scherzano a costi, almeno così mi dicono perché io faccio da solo.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  18. peter
    peter says:

    x Antonio

    pensa che il soffitto e’ praticamente venuto giu’ lasciando uno squarcio discreto in cui si vedono le travi! fortuna che sono assicurato.
    Ehm, non si tratta di riserve idriche d’acqua , e’ il serbatoio dei caloriferi, un sistema antiquato che mi converra’ cambiare.
    Fare da me? magari. Non sapevo neanche da dove si chiude l’afflusso d’acqua alla casa, l’idraulico ha dovuto farlo dalla strada

    ciao, Peter

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Rudy ti avevo avvisato, stai perdendo le bave e ti cade il moccio, fatti consigliare da tuo fratello poppy per la marca di assorbenti fazzoletti, visto che sembra che la tua badante, abbia indovinato il pannolone !
    Su ,da bravo,soffia..

  20. Popeye
    Popeye says:

    Caro CeCi
    Il barolo a prima mattina fa male se non ci credi rileggiti quello che hai scritto, cioè dopo che ti passa la sbornia.

  21. Popeye
    Popeye says:

    Caro Peter,
    Mi dispiace per i problemi. Immagina pero’ se quella giuntura era incassata nel muro della tua cucina come e’ successo a me in Italia. Ho dovuto scassare la cucina per ripararla e dopo che ho rifatto la cucina perde di nuovo. Poi gli esperti in Italia vogliono parlare delle nostre case nell’USA.

  22. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Poppy, in soccorso del fratellino ?

    Consiglialo bene , in pannoloni,pannolini e fazzoletti,!
    Sono curioso di sapere cm’è fatta la tua badante!
    Dai non fare il tirchio , descrivi.., rudy abbonda sempre in particolari !
    Pagato l’affitto della panchina al parco, eh si lo so ,sempre la stessa, le abitudini..l’orario,le pasticche per la memoria…
    Le maialate di gioventù,raccontate …sempre le stesse ,con nuovi particolari..!!
    Adesso che non potete più andare sugli autobus, o meglio Rudy , non ti può più insegnare il trucco della mano morta..peccato ..
    Leggetevi un passetino della Bibbia,e preparatevi!

    cc

  23. Controcorrente
    Controcorrente says:

    poppy,
    direi che ti devi preoccupare delle tue giunture e di quelle di tuo fratello,visto che hai risolto il problema idraulico, con il pannolone eh Già alla vostra età , un problema per volta!

    cc

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x CC
    La vignetta del Poppy e della mezzacalzetta Rodolfo sulla panchina del parco a raccontarsi le loro fobie, potrei disegnarla io.
    Dicono che ho talento, non sono Vauro, però me la cavo.
    C.G.

  25. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Popeye, cara Anita ,
    Come vedete, anche se non e´palese, i governi di destra cercano un po´(ma solo un po´) di sinistra e di soci.alismo . Non vedo pero´tanti movimenti della sini.stra, purtroppo, verso la destra e il cap.italismo.
    Sarebbe auspicabile
    Se si ana.lizza la vittoria di Ed Miliband e´dovuta , perche´ ha voluto ed e´riuscito con i suoi discorsi di piu´tasse per i ricchi e piu´elargizione per lo Stato so.ciale ,( anche se non tanto chiari),a rivincere quella parte perduta della classe lavoratrice Inglese.
    Figli di un teoretico del Marx.ismo, non poteva essere altrimenti , hanno scelto vie diverse, Ed ha seguito Gordon Brown mentre David ha seguito Tony Blair.
    Direi scacco matto nei confronti del fratello David , gli ha praticamente distrutto il piano per i prossimi cinque anni.
    Non per niente il minore dei fratelli viene chiamato “Red Ed” ,
    Ed il rosso, per via dei capelli, anche un´altro in Germania e in Francia era ed e´il “rosso” e cioe Dan.iel Cohn Ben.dit.
    Cari amici Popeye ed Anita, voi mi direte, “ma a me di tutto questo che m´interessa?” Vi interessa…..vi interessa….
    Il vostro Obama andrebbe molto daccordo con Ed Miliband, anche Obama vuole piu´tasse per i ricchi. Ed e´li , che non capisco piu´ quello che succede in America.
    Sapete benissimo che in Ame.rica molti hanno perso la casa,che la poverta´cresce, i giovani non trovano lavoro, ed i 50enni temono di non trovare piu´lavoro. Ma stranamente questa gente non perde la testa. A perdere la testa sono proprio i previlegiati, quelli che non hanno bisogno di temere di perdere il lavoro, la casa, o l´assicurazione malattia. Si inalberano solo all´idea di dover pagare un po´piu´di tasse. Cosi che il miliardario Stephen Schwarz.mann, capo di quelle famose “cavallette” di Blackstone e´arrivato a dire e a paragonare l´idea di Obama, con l´aggressione della Ger.mania alla Pol.onia.
    Mentre una volta argomentavano ,che pagare meno tasse per i ricchi, significava piu´benessere per il popolo, oggi argomentano , cadendo nell ´autocommiserazione, che chi guadagna 500.000 o 600.000 dollari, con le tasse da pagare per le lussuose case, e con i costi per mandare i loro pargoli nelle eccellenti scuole d´elite, non riescono piu´ad arrivare a fine mese.
    Vedremo come andra´a finire , quando tutto sara´finito ed i ricchi riusciranno a difendere i loro patrimoni, si finira´per tagliare sullo Stato soc.iale, e poi diranno che l´America deve prendere decisioni amare e dolorose, diranno che tutti noi dobbiamo fare sacrifici.
    Il problema e´che quando i ricchi dicono “noi” intendono solo “voi”.
    Detto questo cara Anita e caro Popeye rivoltero´un po´il problema e vi diro´che noi in Italia, in Europa, abbiamo bisogno di voi ricchi Americani. Senza di voi ricchi Americani non esisterebbe piu´la “Ferrari” non piu´”Fendi” o Mercedes Benz. I ricchi sono necessari alla societa´cosi come lo sono i poveri che si comprano la “Cinquecento” e fa´andare avanti la Fiat.
    Non so, ci stanno ” i molto poveri” che non si possono permettere una bicicletta, “i poveri” che si possono permettere forse il motorino, “gli agiati” che si possono permettere la cinquecento, “i ricchi” che si possono permettere la Ferrari e la villetta a mare e la casa in citta´, e “i ricchissimi” che si possono permettere tutto.
    Io penso che un Ed Miliband, un Obama non vogliano far altro che restringere un po´ questa forbice almeno in “mediocramente agiato”
    e “ricco”: Non sarebbe male.
    Ma dei ricchi abbiamo di bisogno, senza di loro il mondo non potrebbe esistere cosi com´e´.
    E´sbagliata di consequenza l´idea di certuni che vogliono un mondo
    livellato. Quello per forza di cose non e´mai esistito,
    ne mai esistera´. A voi due un caro saluto.
    Rodolfo

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rudolfo.
    Infatti è vero, paragonare Dachau, Treblinka, Auschwitz e chi ne ha più ne metta, dove NON SOLO gli ebrei anche se questi in quantità industriale (sob!), furono fatti passare per un camino, con l’olocausto perpetrato dalle amministrazioni di Tel Aviv nei confronti del popolo palestinese, è una stupidaggine.
    Vero.
    Mancano, come vado ripetendo da sempre, le camere a.. Gaza,
    Ma con la tecnica odierna (ma sempre neonazista) gli stessi effetti (ari-sob!) si possono ottenere con qualche cannonata ‘ndò cojo-cojo e un paio di quintali di fosforo bianco sparato e fatto cadere a pioggia sulla popolazione inerme.
    Il Cyklon C ha fatto il suo tempo.
    Tempi moderni.
    C.G.

  27. sylvi
    sylvi says:

    x Peter e Az

    io non intendevo parlare di problemi a livello industriale,…non me ne impiccio.
    Mio figlio, che oggi è venuto a pranzo, mi ha chiesto se il serbatoio è per un vecchio sistema fotovoltaico , non con pannelli solari.
    Se fosse qualcosa di più antiquato come succede nelle vecchie case,
    allora, secondo lui è meglio fare un secondo mutuo… eh sì, e buttar via tutto, perchè qualsiasi “pezza” sarebbe sempre pericolosa!

    Ha aggiunto: pericolosissimo ovunque con gli idraulici fare “al volemose bene”… Carta canta e villan dorme…
    altrimenti si sveglia …sul bagnato!!!

    Sono partecipe delle sue ambasce…e non scherzo!

    Sylvi

  28. Rodolfo
    Rodolfo says:

    ed ora vado….non mi va´di perdere tempo che qualcuno riesca a mettere insieme i due neuroni che gli rimangano per fare un discorso discretamente ragionevole.
    Adios Rodolfo

  29. sylvi
    sylvi says:

    caro Az,

    non ho capito quali sono le riserve idriche domestiche per te che vivi in Toscana! Davvero!
    So delle difficoltà in meridione; mi sono fatta una grande cultura sul reperimento e mantenimento delle riserve in Dalmazia.
    Ma nè in Friuli, considerato “l’orinatoio d’Italia”, nè tanto meno in Veneto ho visto riserve idriche.

    Mi piacerebbe sapere.
    Sylvi

  30. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    sa quante volte, quando protesto perchè mio marito rimanda una riparazione da fare, mi dice:
    e se avessi sposato un medico…un professore…un avvocato???
    Chiamerei l’idraulico – ribatto io.
    E lui, perfido,:-guarda che sarebbe corso solo molti anni fa!
    Ora corro solo io!!-

    Amen Sylvi

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Popeye { 27.09.10 alle 23:56 } x 438 La logica padana di seghista mentale continua a meravigliarmi!
    ——————————————————————–
    Anche questo messaggio, come numerosi altri, dimostra che il pregevole signor Popeye ha perduto il controllo dei suoi nervi, cosa che gli succede spesso e da sempre. Per quanto si contenga il fondo rimane invariato ed emerge continuamente.
    A meno che questa valanga di continue ingiurie, da sempre unico argomento del signor Popeye, non faccia parte di una ben orchestrata campagna che ha l’obiettivo di far perdere tempo a chi scrive sul blog spingendolo a sterili polemiche fini solo a se stesso.
    Sì. bisogna rileggersi spesso l’articolo di Chomsky citato da Linosse Punto 1 – La strategia della distrazione.
    Un saluto U:

  32. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro gino,
    accetto la proposta.
    certo che dopo il pezzo di Rudy

    ..Detto questo cara Anita e caro Popeye rivoltero´un po´il problema e vi diro´che noi in Italia, in Europa, abbiamo bisogno di voi ricchi Americani. Senza di voi ricchi Americani non esisterebbe piu´la “Ferrari” non piu´”Fendi” o Mercedes Benz. I ricchi sono necessari alla societa´cosi come lo sono i poveri che si comprano la “Cinquecento” e fa´andare avanti la Fiat.

    Si potrebbe immaginare il Rudy con il piattino in mano , che raccoglie le caccole dal naso di poppy!!
    Fin dove può giungere la miseria umana!

    cc

  33. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Mi dispiace per i tuoi guai casalinghi.
    Qui le caldaie per l’acqua calda le mettono nello scantinato o nel garage, secondo il clima.

    Fra poco verra’ un imprenditore per darmi un prezzo su ripari e rifinire il mio driveway.
    Ci sono delle crepe, ma dopo l’inondazione delle scorso marzo, sono peggiorate e l’acqua ha fatto abbassare un lato di tutte le crepe.
    Si e’ reso notevole col caldaccio di questa estate.
    Cosi’ e’ ora di correre ai ripari senno’ avrei dei problemi con le pale dello spazzaneve.

    Non ho la minima idea dei prezzi che corrono, e il mio driveway e’ di 5’000 piedi quadrati.

    Caro, ce n’e’ sempre una…..

    Ciao,
    Anita

  34. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro uro,
    si credo anch’io che sia una strategia…
    Solo che lasciando perdere, riempirebbero il Blog di monnezza solo loro, e i pezzi seri passerebbero inosservati!
    La loro strategia è proprio questa !
    Ci sarà un escalation di insulti e cazzate !
    E’ già successo !

    cc

    ps -Guarda che non è una novità è solo la riproposizione delle tecniche berluschine in tv.
    poi è ormai chiaro come il sole che Rudy fa la spalla scema al poppy!
    Ci vogliono tre personaggi quello che spara, quello che interrompe sempre, quello che parla con finta saggezza quando le acque si calmano.
    indoviva chi è il terzo personaggio?

  35. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    x Sylvi
    No in Toscana non soffriamo di carenze idriche assolute, però in certe zone ed in certi periodi si. Nella mia cittadina per non mettere in crisi le tubazioni del centro piuttosto vecchiotte, la pressione della rete viene mantenuta bassa, intorno ai 3 bar che in estate scende a 2 (zona turistica popolazione e consumi triplicano), quindi raggiunge in teoria i 30 o i 20 metri ma una pressione di esercizio accettabile la si ha a 15 metri meno. Insomma per farla breve fare la doccia oltre il 3° piano (al 2° d’estate) diventa problematico quindi tutti i condomini hanno dei sistemi detti impropriamente “autoclave” simili, nel funzionamento, a quello che avrai anche tu in barca, nel mio 5 piani 13 appartamenti abbiamo un serbatoio da 1,5 m ³ e le pompe assicurano una pressione tra i 4 ed i 5 bar.

    Ritengo sensato il tuo consiglio a Peter di smantellare tutto, e far di nuovo, quando un tubo o una valvola si rompono di solito anche le altre parti sono vicino a cedere, il serbatoio in soffitta ha il vantaggio di non richiedere energia per funzionare ma se il serbatoio non è una decina di metri più in alto della doccia da questa invece di una bella pioggia uscirà un misero “pisciolino”.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  36. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI CONTROCORRENTE
    ———————————————
    cara Sylvi,

    da una rapida lettura dei giornali,direi che c’è poco da scherzare,anche per i montanari.
    Il mio inquilino Meo Patacca,specialista in letture della sfera,è impegnato su face-booke e ancora non capisce bene come usare il mezzo,detto ciò sono sicuro che Lui direbbe che c’è un difetto di analisi marxiana.
    Beato Lui che ancora si diverte con questi “trucchetti”da tavolino a tre gambe.
    Vedi Meo è stralunato e lo devo consolare…..proprio non capisce..
    L’Otalia è sull’orlo del baratro e legge di destre che non sono più destre,sinistre che non sono più sinistre,soluzioni di destra che sono di sinistra e soluzioni di sinistra che sono di destra..
    Appartamenti che vanno e vengono, Porci romani,logge massoniche,Welfare scomparsi,riformismi da rifare…
    Mi ha detto prima di andare al mercato che l’unico dato certo degno di analisi è che in dieci anni il potere di acquisto in Otalia è andato giù di cinquemila euro e i ricchi sono sempre più ricchi!
    Questo è spiegabile con poche parole per Meo.
    Io invece ieri sera, contavo i peli della barba di Massimo Cacciari!

    Per cui cara amica Sylvi, non c’è nulla temere per il futuro,queste cose sono sepolte solo nella sfera di Meo,facciamo così, io conto i peli della barba di Cacciari, tu i chicchi di caffè di Illy e quando ci vediamo, facciamo uno scambio di grappe e insieme cantiamo l?Inno sai quello che fa…

    ..La montanara oeee , si sente cantare..cantiam la montanara oeee..

    http://www.youtube.com/watch?v=1eBDmMsGp-A

    E vai che andiamo bene,altro che Diliberto!

    cc

    Quando torniamo a casa, facciamo guidare gli altri ,però, che è più megglio assai !!

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Scusia, ma non capisco perché mette sempre in risalto i meriti e le capacità di alcuni ebrei, molti o pochi che siano. Mi pare un campanilismo del cavolo, o un micronazionalismo del menga, atteso inoltre che credo lei sia italiano e non israeliano e che Israele con l’ebraismo c’entra sempre meno, ormai meno del classico cavolo a merenda. NESSUNO Stato c’entra con una sola etnia o religione, neppure Israele – checché pretendano rabbini ubriaconi e politici teorici della pura razza semita copiata dalla infausta “pura razza ariana” – anche perché la minoranza araba con cittadinanza israeliana è ormai vicina al 20%, e presto la supererà, e quindi dal punto di vista del diritto internazionale è uno Stato binazionale, come è inelluttabile che prima o poi avvenga. E prima avviene, meno morti e tragedie ci saranno, né ci sarebbero state se solo avessro accettato l’opzione dei sionisti come Judah Magnes anziché quella dei terroristi della banda Stern, massacratori poi andati al govenro.

    In questo blog non c’è nessuno che pensa che gli ebrei siano cretini, eccetto casi che lei ben conosce e che conosciamo anche noi, e non c’è nessuno che neghi i merito del Tale o del Talatro scienziato, che sia ebreo, cattolico, calmusso o circasso, biano, nero o a pallini. Quindi non capisco questa sua monomania. Che oltre ad essere fuori luogo è anche patetica. O forse vuole sostenere che gli israeliani hanno dirittto di fare le porcherie che fanno ai danni dei palestinesi, nonché dell’Iraq in passato e dell’Iran anche al presente proiettato verso il futuro, solo perché Einstein, Marx e vari premi Nobel erano ebrei?

    cerchi di mettere i piedi per terra. E non faccia il tifo in uno stadio dove nessuno tifa per una qualche squadra a discapito delle altre. Vengono semmai fischiate solo le squadre che barano, che mentono, che rubano e che magari anche ammazzano.
    Un saluto.
    pino nicotri

  38. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Oggi piove e non posso andare ne all’orto ne al campo (quello di atletica), scorrazzando nelle bacheche degli amici su Facebook ho trovato i con titolo occhio per occhio, acrostico per acrostico una foto di Umberto Bossi con in sovraimpresso.
    U n
    M inistro
    B eota
    E stremamente
    R incojonito.
    T urpilocqi
    O ottusi
    B offonchiando
    O stenta.
    S ospendiamo
    S sputi
    I gnoriamolo.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  39. peter
    peter says:

    x Antonio, Sylvi, Popeye, Anita…

    grazie dei consigli e simpatia espressa.
    Qui in UK e’ molto comune avere ‘the water tank in the loft’, ed io capisco solo che e’ il serbatoio d’acqua dei radiatori o caloriferi, quella che circola. Infatti la ‘hot water tank’ della doccia si trova in uno stanzino allo stesso livello del bagno, e la doccia ( caro Antonio) e’ munita di pompa. Direi che il serbatoio nella soffitta salva spazio, ma non e’ privo di inconvenienti. Per la verita’, c’e’ stato un ‘overflow’ d’acqua da una valvola di sicurezza del tetto all’esterno che ho ignorato per mesi, non sapendo cosa fosse…ma non lo dico all’assicurazione, non si sa mai. Poi c’eano macchie d’umido in alcune stanze, ed i muratori si preparavano a rifare grondaie e chimney breast insulation…Non sapendo, o non volendo dire, gli imbecilli, che il problema era con il serbatoio idrico della soffitta…
    A Sylvi vorrei dire che qui alcuni idraulici sono ‘on call’ 24 ore al giorno, infatti e’ venuto alle tre di mattina, solo che le ‘fees’ sono quelle di un chirurgo plastico…Per cominciare, avevo chiamato i pompieri, che mi hanno gentilmente indirizzato alle pagine gialle (eh eh eh).

    scusate la parentesi personale, ma so che e’ divertente sentire dei guai domestici altrui…

    un saluto a tutti

    Peter

  40. Paleonico
    Paleonico says:

    @ Trattoria dello zzoccolo duro

    Avete ricevuto la posta¿¿ In attesa di novita se Roma o Milano… fissiamo una data dopo il 19… Se non puo venire Vox, ( non è definitivo) facciamo da Uroburo… fatemi sapere via privee.
    Abbacchi e bbraci
    Paleonico

  41. peter
    peter says:

    x AZ

    un serbatoio idrico con ‘autoclave’ c’e’ infatti nella vecchia casa dei miei in Puglia

    Peter

  42. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Da farci due risate di quelle buone:

    “La secessione der somaro”
    Un ciuccio attempatello e scarcagnato
    -che ar cambio ormai nun vale più ‘na sega-
    er socio der Sovrano Re Patacca,
    (quello che cià er pendaglio raggrumato
    ma core appresso a tutte le patonze)
    se ne sortì, grattannose la panza,
    cò na frasetta pè alliscià la Lega:
    “li romani, sò porci, sò ladroni e sò magnaccia!”

    Pè scaccolasse via ‘sta vijaccata
    ed allustrasse er popolo indignato,
    li servi der Patacca fanno er coro:
    ma nun è gnente, è solo ‘nà frescaccia,
    ‘na cosa detta senza la malizzia
    da chi nun sa tenesse un cecio in bocca!
    Ce vole propio tanta cattiveria
    pè penzà che er somaro raja il vero.
    Anzi, er ciuccio, a ripensacce mejo,
    -informeno i scagnozzi der Magagna-
    è solo un martire der libbero penziero.

    E quanno torna ne la Capitale,
    ve la fa vede lui Roma Capoccia,
    cor fatto che ha inventato la padagna
    -la gran cuccagna fonte di bisboccia
    je svòta la saccoccia e se la magna.
    Se va a rubbà la trippa puro ai gatti
    e fa er federalismo cò l’abbacchio.

    Ma li romani a ‘sti buffoni a cacchio
    che calano da loro a cercà rogna
    ar massimo je fanno ‘na scafetta,
    e pe risponne ar ciuco ed ar suo
    rajo
    -romani sì, ma mica sò cornuti-
    je fanno con il voto un ber cucchiaio
    e poi con carma -tranquilli, nun c’è fretta-
    li vonno vède all’arberi pizzuti.

    (Ellekappa/Trilussa)

  43. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    CC dixit:
    “indoviva chi è il terzo personaggio?”
    —————————————————————————
    La Komare! E chi sennò?

    Ho vinto il quiz.
    a-lè…a-lè…a-lè…a-lèèèèè

    C.G.!

Trackbacks & Pingbacks

I commenti sono chiusi.