Israele, Palestina, Blair, rom di Francia, Iran, Sakineh, Carla Bruni, Gelmini, Berlusconi, Dell’Utri: l’ipocrisia, il doppiopesismo e il falso a mezzo stampa regnano sovrani
1) – Ovviamente speriamo che Obama ce la faccia a spingere, anzi a costringere – perché se non li costringe non otterrà nulla – Abu Mazen e Netanyahu a stipulare una pace degna di tale nome, capace di evitare altre tempeste, e sempre più grandi, in Medio Oriente. Che nasca uno Stato palestinese è di fatto ormai pressocché impossibile, mancano i presupposti innanzitutto territoriali. E Israele ha ripetuto fino alla noia che non permetterà comunque mai che l’eventuale Stato palestinese possa esercitare i diritti tipici di ogni Stato che sia tale e non una caricatura, dalle forze armate al controllo dei confini e dello spazio aereo.
Per giunta Netayahu ha già detto che NON intende fermare i furti di terra palestinese chiamati colonie, che NON intende permettere che Gerusalemme diventi la capitale anche dello Stato palestinese e che Israele deve essere riconosciuto come “lo Stato degli ebrei”. La stessa pretesa che aveva il Sud Africa di essere riconosciuto come “lo Stato dei bianchi”, con quali risultati s’è visto. Una volta riconosciuto Israele come lo Stato degli ebrei, l’indecente ministro degli Esteri Lieberman è pronto a “trasferire” all’estero – cioè a deportare – i quattro milioni di esseri umani tra palestinesi cittadini israeliani e palestinesi cittadini non israeliani. Del resto l’ancor più indecente rabbino Yosef Ovadia, capo del partito “religioso” ultraortodosso Shas, che non è folklore ma fa parte del governo Netanyahu, ha pubblicamente invocato l’intervento di “Dio che li colpisca con le sue piaghe” (come quelle bibliche d’Egitto….) perché uccida Abu Mazen e tutti i palestinesi.
Notizia, questa di Yosef Ovadia, relegata nelle pagine interne da tutta la stampa italiana. La stessa stampa che – mentendo grossolanamente come ai bei tempi delle “atomiche di Saddam” – sbatte in prima pagina le (inesistenti) “minacce dell’Iran” contro Carla Bruni che “deve morire”. Mi chiedo cosa sarebbe successo se ad augurare la morte di tutti gli israeliani non palestinesi fosse stato un membro dell’Autorità Nazionale Palestinese. Sarebbe cascato giù il cielo! Invece, trattandosi di palestinesi, siamo pur sempre maestri di cinismo da “italiani bravissima gente”. Fermo restando che l’Iran NON ha minacciato di morte Carla Bruni neppure da lontano. E’ stato solo un giornale di destra a scrivere che “meriterebbe la morte”, cosa ben diversa dal dire che “deve morire”, e il ministero degli Esteri – cioè lo Stato iraniano! – ha condannato la sparata di quel giornale. Insomma, la nostra stampa, con quella di sinistra in testa, ha mentito spudoratamente capovolgendo la realtà.
Del resto la realtà è stata taroccata anche riguardo la condanna a morte “per lapidazione” dell’iraniana Sakineh “colpevole di adulterio”. Ho firmato anch’io l’appello contro la condanna, e ho inviato i lettori del blog a fare altrettanto, anche se mi risulta – e l’ho scritto dopo il mio viaggio in Iran – che la lapidazione è semmai praticata in Arabia Saudita, nostra alleata politica e militare, ma non in Iran. Sta di fatto però che Sakineh NON è stata condannata a morte solo perché ha fatto le corna al marito, ma perché secondo i giudici è stata complice del suo amante nell’ucciderlo. Mi pare ci sia tra le due cosa una differenza enorme, fermo restando il fatto che sono contrario alla pena di morte. Però lo sono anche riguardo le condanne a morte nell’Arabia Saudita e negli Usa, dove si mandano alla sedia elettrica o alla camera a gas anche handicappati mentali e colpevoli di reati compiuti quando erano ancora minorenni. In tal caso però, non trattandosi di dare addosso all’Iran, in modo da spingere in qualche modo alla guerra anche contro quello Stato, o si fa finta di niente o ci si sdegna molto meno. Beh, se non è ipocrisia e disonestà questa…
2) – Mi chiedo come mai per sapere che nell’esercito israeliano “il corpo degli ufficiali è composto in misura crescente da sionisti religiosi favorevoli al movimento dei coloni” si debba aspettare di poter leggere un articolo di Thomas Friedman in ottava pagina di Repubblica. Oppure bisogna leggere giornali israeliani come Haaretz. Come mai i nostri vari Guido Olimpio, Lorenzo Cremonesi, Antonio Ferrari, Francesco Battistini, ecc., cioè il fior fiore degli inviati e dei corrispondenti che si occupano di Israele, Usa e Medio Oriente, di una tale preoccupante realtà non parlano mai, tenendola di fatto nascosta? Dico realtà drammatica perché Friedman nel suo articolo su Repubblica del 2 settembre fa capire con chiarezza che l’esercito israeliano difficilmente ubbidirebbe all’eventuale ordine di sgomberare qualche decina di migliaia di coloni. Senza dimenticare che Rabin è stato assassinato da un fanatico cresciuto alla scuola del rabbinato oltranzista e protetto non è chiaro da quale servizio segreto o altro ganglio delle forze armate del suo Paese.
3) – Gheddafi è venuto a Roma e ha fatto il suo numero. Trovo assurdo, e razzista, che dal Corriere della Sera a Repubblica siano state date per giorni le prime pagine alle sue innocue cazzate, per giunta relegando – ripeto – le gravi porcate del rabbino Ovadia nelle pagine interne come se fossero solo folclore e non la base delle stragi come quelle di Gaza e la causa del continuo furto di terra a danno dei palestinesi. Tanto per cambiare, Gheddafi nei suoi fervorini alle comparse arruolate per farlo contento NON ha mai minacciato l’Europa né di farla diventare africana né che deve diventare islamica. Ha solo detto cose addirittura banali, come possibili conseguenze dell’ingresso della Turchia nella Comunità Europea e del flusso di immigrati africani se non si riesce a fermarlo. Scusate, ma non sono queste le stesse cose che scriveva ululando Oriana Fallaci? E che più o meno scrive anche Fiamma Nierenstein per quanto riguarda il “pericolo islamico” invasivo dell’Europa? Come mai se le dice Gheddafi in un contesto da avanspettacolo ci si scatena al grido di “Mamma, li turchi!”, mentre se le scrivono fanatiche come Fallaci e Nierenstein o le dice qualche decerebrato “padano” vengono invece applaudite in massa al grido di “Dalli al musulmano!”?.
Senza contare che Gheddafi le sue cazzate le ha dette al chiuso, in una riunione privata, in puro stile berlusconiano, non si trattava cioè di un proclama, e a farle diventare pubbliche è stata la stampa che ha trovato il modo di infilare nostre giornaliste nel circo Barnum gheddafiano. Gheddafi è un dittatore? Di certo è meno mascalzone dei reali sauditi, che invece ci coccoliamo e con i quali facciamo affari a partire dal comprare il loro petrolio.
L’indecoroso tormentone razzista da “italiani brava gente e sempre vittime” scatenato contro Gheddafi ha anche un altro piccolo difetto: nessuno parla degli oltre 4.000 patrioti resistenti libici deportati da noi italiani alle isole Tremiti e lasciati crepare in massa nel periodo delle nostre “glorisoe” guerre coloniali. Sappiamo solo parlare degli italiani cacciati via dalla Libia di Gheddafi “dopo avere fatto ai libici tanto bene”.
4) – Qualche settimana fa l’impagabile ministro della Pubblica (d)Istruzione Mariastella Gelmini è stata intervistata sul caso dei tre operai che la Fiat a Melfi non ha voluto far rientrare al lavoro nonostante la sentenza del magistrato ne avesse ordinato il reintegro. Non vedo che c’entri la Pubblica istruzione con un simile caso, ma tralasciamo. Il fatto è che la Gelmini ha dichiarato che sì “le sentenze vanno rispettate, ma vanno rispettate anche le aziende”. E’ chiaro il concetto? L’ipocrisia filopadronale della signora Gelmini è tale che non si vergogna a sostenere quella che per giunta è una falsa eguaglianza, falsa perché la Fiat le sentenze di riassunzione NON le ha mai rispettate, come ci ha tenuto a ricordare con orgoglio un suo avvocato. Tradotto in italiano, abbiamo un ministro della Pubblica istruzione per il quale le aziende sono dei totem, dei feticci da adorare a schiena prona. Feticci che delle sentenze e dei diritti dei lavoratori possono anche tranquillamente pulirsi il sedere per decenni. Con lo Stato italiano che nonostante un tale affronto ha continuato a foraggiare la Fiat con gagliarde regalie di danaro pubblico! Poi ci si lamenta di Berlusconi e dell’indecente legge che premia la sua Mondadori castigando il fisco dello Stato italiano. Fiat docet.
5) – E a proposito di Berlusconi: è davvero indecente come ormai sia chiaro anche ai ciechi che s’è installato al governo qualche manigoldo che, ingannando gli elettori, s’è fatto eleggere per evitare di dover rendere conto alla Giustizia delle proprie azioni pregresse. E non solo di quelle pregresse… La sinistra ha la gravissima responsabilità, tra l’altro, di avere chiuso gli occhi davanti al mega conflitto di interessi del Chiavaliere, interessi che sono una piovra aggrappata al vascello Italia e decisa a non mollare a costo di colare a picco il vascello. Ma il conflitto di interessi non è solo l’immensa ricchezza del satrapo Chiavaliere, la sua tossica concentrazione di mass media, con cui imbottisce la testa degli italiani di segatura svuotandola dal cervello, e il suo fare concorrenza allo Stato con le proprie aziende, vedi il caso Mediaset-Rai. Il conflitto di interessi da tagliare consiste anche nell’indecente portare in parlamento i propri cavalli avvocati, Previti prima, Taormina dopo, Ghedini&C oggi, e nel prostituire i ministri della Giustizia fino a farne dei mezzani che curano gli sconci interessi privati consistenti nel fuggire alla Giustizia a parte del Chiavaliere che ne ha fatte più di Bertoldo.
6) – Ho sostenuto più volte che le azioni politiche di Berlusconi possono somigliare per certi versi al reato di Alto Tradimento, tradimento soprattutto della realtà. Il fatto è che il Chiavaliere sta davvero sovvertendo le istituzioni facendo finta di essere un democratico e di appellarsi alla democrazia, al popolo che lo ha eletto. Non basta inventarsi la novità di scrivere sulla scheda elettorale il nome Silvio Berlusconi o Clemente Mastella o Ciccillo Percoco per poter pretendere che questa trovata pubblicitaria abbia la meglio sulle regole scritte nella Costituzione e debba quindi prevalere su tutto e su tutti. Se in ipotesi si scoprisse che Berlusconi ha accoppato qualcuno, potrebbe forse continuare a ragliare che essendo stato “eletto dal popolo” non lo si può processare né toccare in alcun modo? Certo che no! Se lo facesse, bene farebbe il presidente della Repubblica a convocarlo al Quirinale e a farlo uscire su una autombulanza come fece il re con Mussolini ormai schiacciato dai sanguinosi fallimenti.
Sì, certo, il Chiavaliere – che si sappia – non ha accoppato o fatto accoppare nessuno. Però attenzione: i reati per i quali è atteso in ben tre processi, più quelli commessi in passato con Previti come ha scritto la Cassazione, sono comunque reati gravissimi. Sanno molto di omicidio della legalità. Fermo restando il fatto che un capo di govenro che da anni ormai accusa la magistratura del suo Paese di ordire complotti contro di lui somiglia a un cialtrone, che non può certo governare un Paese civile. E voglio ricordare che il fuoco preventivo contro la magistratura il Chiavaliere ha cominciato a farlo sferrare sulle sue televisioni da Vittorio Sgarbi quando anziché “scendere in politica” si limitava a leccare gli stivali di Bettino Craxi e ad essere Sua Emittenza.
6 bis) – Curioso questo Marcello Dell’Utri. Va in giro a spacciare per autentici quelli che lui chiama “i diari di Mussolini”, utili solo a rendere umano e vittima perfino il Truce, come veniva chiamato il Duce (embé, italiani brava gente e sempre vittime…). Ma le prove che Dell’Utri esibisce per giurare sull’autenticità dei diari sono autoreferenziali e soggettive ben più delle prove che i vari Spatuzza e Ciancimino portano in tribunale per sostenere che lui è un mafioso e il Chiavaliare il suo puparo o viceversa. Come la mettiamo? Due pesi e due misure? Sì, certo, un conto sono le sentenze di un tribunale, un altro conto è il resto. In questo caso però il resto è la Storia. E gabbare la Storia con sentenze sotto forma di diari patacca è ben più grave che emettere sentenze sbagliate in un tribunale. Non vorremmo che gli uomini di mano del Chiavaliere dopo avere, con Previti, corrotto magistrati per comprare sentenze patacca, arrivassero anche a corrompere la Storia per comprare altre sentenze patacca.
Come fa una persona intelligente come il senatore (!!!) Dell’Utri a non capire che se si accetta il metodo delle sue prove per l’autenticità dei diari di Mussolini poi ne consegue che si debba accettare anche il metodo delle prove che i vari Spatuzza, Ciancimino&C adducono sulla mafiosità sua e di qualche suo amicone di Arcore?
7) – I giornali titolano che Toni Blair ha rivelato che per la guerra in Iaq ha anche pianto. Se però si va a leggere l’intero articolo si scopre che NON ha pianto per la guerra in Iraq, ma solo ed esclusivamente per i militari inglesi morti in quella guerra. Per le decine di migliaia di iracheni uccisi, feriti, mutilati e con la casa distrutta dagli invasori, militari inglesi compresi, neppure mezza lacrima. Per uno che si picca di essersi convertito al cattolicesimo e che su questo suona la grancassa come Gheddafi sull’Islam, beh, non è un atteggiamento coerente. Non è cattolico, e neppure cristiano. E’ solo la solita merdosa retorica patriottarda. Che fa il paio con quel bel tomo di pezzo grosso repubblicano Usa che, per dare addosso al ritiro dall’Iraq ordinato da Obama, riferendosi ai 50 mila militari Usa rimasti chiede ai giornalisti e ai suoi elettori: “Cosa accadrà ai nostri ragazzi rimasti lì se Al Qeda li metterà sotto tiro?”. Come sempre, sono “i nostri ragazzi” se vanno ad ammazzare il “nemico” in giro per il mondo, se invece se ne fossero restati in patria farebbero parte dei 40 milioni di statunitensi che, si scopre, vivono sotto la soglia della poverta. Ma tra questi non ci sono mai i “nostri ragazzi”: solo i “che ce ne frega di loro”.
Questo bel politico a stelle e a strisce dimentica inoltre di dire che Al Qeda NON esiste ancora in Iraq, e sicuramente NON esisteva quando c’era il laico Saddam perché si detestavano a vicenda. Se esiste oggi in Iraq qualcosa che somiglia ad Al Qeda è solo per responsabilità di un mascalzone mentitore come George Bush junior.
Tornando a Blair, che la Comunità Europea lo abbia scelto come suo rappresentante nella tormentata vicenda dei rapporti Israele/Palestina non va affatto bene. L’Inghilterra è la massima responsabile non solo dei drammatici problemi dell’Iraq, dato che a suo tempo il Foreign Office si vantò di averne tracciato i confini “in modo che quel Paese non avrà mai pace”, come si è ben visto, ma in buona parte anche dei problemi sorti nella Palestina storica, a suo tempo da Londra amministrata. A parte questo, che come si suol dire attiene al passato, la conversione al cattolicesimo di Blair, cosa che attiene al presente e al futuro, non ne fa certo l’interlocutore ideale per trattare con dei musulmani quali sono in maggioranza i palestinesi e i Paesi che almeno a chiacchiere li appoggiano oppure coi fatti li sobillano. Blair è invece la persona più adatta a lasciare che la situazione marcisca facendo finta di cercare la pace: il solito divide et impera, strategia della quale l’Europa è maestra e Londra docente universitaria.
8 ) – Ci voleva la Chiesa per ricordare alla Francia e all’Europa intera che anche i rom, “invogliati” con 300 euro a testa da Sarkozy a “trasferirsi” fuori Francia, hanno patito la loro Shoà, che nella loro lingua si chiama Porrajmos e anche Samudaripen. I nazisti ne hanno sterminati tra i 400 e gli 800 mila. In proporzione, quindi, più che gli stessi ebrei. E poiché i rom esistevano solo in Europa, fatta eccezione forse per una emigrazione negli Usa, se Hitler avesse vinto la guerra i rom sarebbe stata l’unica etnia destinata ad essere davvero cancellata dalla faccia del pianeta, visto che gli ebrei vivevano invece in gran numero anche fuori Europa e questi si sarebbero per fortuna comunque salvati.
Chissà come la metterà ora la Francia con l’appuntamento fisso per l’elezione della “regina degli zingari” a S. Marie de la Mer, nella Camargue, e annesso folclore, turismo, ecc. Strano che la signora Sarkozy, la Carlà dal sorriso impallato gommoso, si mobiliti per Sakineh e se ne freghi dei rom che suo marito caccia dalla Francia…. Mah, che animo sensibile quello di Carlà: sensibilità a senso unico, si direbbe.
Per i rom, sinti, ecc., cioè per coloro che chiamiamo zingari, non c’è mai stato nessun ricco risarcimento per lo sterminio subito e il lavoro forzato. E con la strana scusa che non hanno un territorio loro o almeno di loro origine, cosa peraltro non esatta, non s’è mai posto neppure da lontano il problema di assegnare loro un territorio per farne il loro Stato, magari assegnando loro una fettina del territorio della Germania. Il silenzio e l’ignavia dell’Europa e l’acquiescenza di buona parte della stessa Francia sulla cacciata dei rom, così come l’indecente politica razzista in specie contro i rom della Lega Nord e del sindaco di Roma, la dicono lunga sulla reale composizione della pasta di cui è fatto il nostro improvviso inchinarci sempre e comunque davanti non tanto agli ebrei in quanto tali, ma ai sionisti. Non è a causa della Shoà che siamo rinsaviti, uscendo dall’obbrobbrio dei 16 secoli di antisemitismo della Chiesa e dai dieci secoli di antisemitismo dell’Europa. Ne siamo usciti, o facciamo finta di esserne usciti, solo perché il mondo ebraico è estremamente potente e Israele ci fa comodo nello “scontro di civiltà”, cioè, mutatis mutanda, nella prosecuzione del nostro colonialismo nei confronti delle ex colonie musulmane o comunque orientali dell’Europa.
caro Linosse,
il mio Fini??? Non mi chiamo Tulliani!
Oltrettutto …a giudicarlo dalle compagne che sceglie…
…il mio simpaticone Berlusconi???
Vedi che voi di sx non sapete assolutamente andare a caccia di voti cattolici…perchè conoscete solo la Curia di Roma…
Io cattolica invece…non la conosco per niente!
E sono in numerosa compagnia…credimi…
Ma vi restano sempre gli sbattezzati e con quelli andrete al governo.
Auguri.
Sylvi
La Pace Israele-Palestina.
Ho appena vista una demonstration-manifestazione in Iran capeggiata da Mahmoud Ahmadinejad, chanting
“Death to America-Death to Israel.
= Col grido di “Morte all’America, morte a Israele.
No comment.
Anita
X Sylvi 53
“Vedi che voi di sx non sapete assolutamente andare a caccia di voti cattolici…perchè conoscete solo la Curia di Roma…”
Vedi cosa vul dire scendere all’improvviso dalla bicicletta!
Riprendi a pedalare,l’aria fresca è sempre più confortevole.
Buona pedalata
L.
Caro Poppy,
Certo che si piange!
Per TUTTI. Bianchi, gialli, rossi, neri, ebrei e palestinesi.
Così come per le vittime del VOSTRO terrorismo, ovviamente.
Per i vostri “marylin” un pò meno, del resto se la sono andata a cercare. Potevano dire nò e non lo hanno fatto.
Ergo..
X Komare
Lei se la mena sempre come le fa comodo.
Saddam era, per una decina di anni il figliodènamignotta con il quale non vi siete, voi usaescippa, risparmiati ad assisterlo con armi, logistica militare, soldi e…gas nervino. Lei si dovrebbe ricordare il conflitto Iraq-Iran semprechè il quaglieggio non superi la sua memoria. Faccia uno sforzo, signora.
E si informi meglio invece di aprire bocca e dargli fiato.
Grazie e buonaseeera.
C.G.
NOTIZIE. Traduzione Google.
Leader israeliani e palestinesi hanno concluso il primo round della loro colloqui di pace recentemente rilanciata diretti e ora devono affrontare l’opposizione della regione.
Militanti palestinesi hanno rifiutato i colloqui e hanno giurato di continuare ad attaccare gli israeliani.
Un portavoce del braccio armato del gruppo islamico Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, ha detto 13 gruppi militanti hanno unito le forze per lanciare attacchi più efficaci contro Israele, inclusi attentati suicidi possibile.
militanti di Hamas ha rivendicato la responsabilità di due attentati di questa settimana a coloni ebrei in Cisgiordania.
Foto dal giornale:
http://media.voanews.com/images/480*330/AP+Israel+Palestinian+Hamas+presser+480.jpg
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Nel frattempo, Radio Israele cita un membro del partito Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu come dicendo Netanyahu cercherà di mezzo nei colloqui. Il ministro Gilad Erdan, dice il primo ministro si impegna a mantenere quanto più Israele della West Bank, mentre il più possibile trovare una soluzione palestinese………..
Anita
Sorry, ci manca mezzo link…???
Comunque era di militanti Hamas mascherati ed armati ad una Press conference.
Anita
Ammiro il suo ottimismo, che davanti a realta’ cosi’ complesse, risolve tutto ricorrendo ai sistemi di comunicazione pubblicitari.
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Caro Follotitta, la realtà la si sonda non leggendo i giornali o i libri di storia, ma osservando le reazioni della gente, quella che alle prossime elezioni metterà la fatidica crocetta.
Ora come ora il popolo di sinistra è allo sbando.
Però manda messaggi chiari, netti e comprensibili, per chi sappia coglierli. Qualcuno ci sta provando, a coglierli, ma oltre alle buone intenzioni è necessario un livello di comunicazione capace di raggiungere il serbatoio degli indecisi, che è enorme. E’ un livello di comunicazione che a suo tempo la Lega ha usato ed anche Berlusconi ha usato. Solo le sinistre lo hanno usato al contrario, ovvero dandosi molte zappate sui piedi. Noi possiamo fare i filosofi e i poeti, ma esiste una precisa psicologia deelle vendite e la politica a livello del popolo deve essere considerata una merce come le altre e venduta con le stesse tecniche. Lo hanno fatto gli avversari e ha dimostrato di funzionare. Nè, ma perchè non dovremmo farlo noi? Intanto utilizziamo le tecniche di persuasione per andare al Governo, poi una volta al governo faremo le riforme agognate in maniera il più possibile rapida, non con i mille distinguo e i tentennamenti che spostano tutto a tempi biblici e fanno disilludere l’elettorato. Berlusconi sta vivendo di rendita sull’intelligenza di Diliberto e compagni, non dimentichiamolo!
Non perdete tempo a discutere della pace in Palestina. Non si farà. Troppi interessi in gioco. Sono tutti film già visti, si sa come vanno a finire.
Se non ci si libera dalla dipendenza del petrolio e quindi non si declassificano strategicamente determinate aree, la situazione non cambierà.
xRodolfo:
Le parole di Netanyahu, che sono le parole del governo Netanyahu e non le parole di un pazzo “qualsiasi”:-
” Presidente Abbas, lei e´il mio partner per la pace, e´nostra la responsabilita´con un storico compromesso ,di vincere e superare il conflitto e le “RESISTENZE” per un nuovo inizio , un nuovo sviluppo per i nostri due popoli.
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Questo è il principale dei problemi.
Hamas non è d’accordo e alcune frange di Fatah neanche. Per cui gli accordi con Abbas lasciano il tempo che trovano o valgono solo per il territorio controllato da Abbas. Che non è la Palestina.
x Linosse
Scendendo dalla bicicletta, bruscamente come immagini tu, finisco solo in un mare d crema, perchè sto facendo Tiramisù in quantità industriali!
Sai, questo blog unito alla realtà circostante, rende la vita amara.
Bisogna addolcirla!!!
Secondo te è preferibile correggere la crema con il Cointreau o il Grand Marnier…ogni tanto bisogna essere raffinati…andare all’estero…
Non si può sempre essere ruspanti e andare di grappa…
Sylvi
X Anita & Poppy,a proposito delle disinteressate “esportazioni di democrazia” in Irak alla ricerca….del tempo perduto perchè le armi, nientepocodimenoche di distruzione massiva, non sono MAI state trovate
Da Come Don Chisciotte:
LE FORZE ARMATE AMERICANE SPENDONO TRILIONI PER IL PETROLIO
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7408
L.
Caro Linosse, lei ha scritto: “I cattolici dopo il mea culpa si sentono sollevati ma noi arriviamo al limite dell’autolesionissmo senza avere nessun conforto”. Non avrebbe potuto significare meglio il predicato in cui si e’ sempre trovata la sx. Parlare di politica e’ ormai un esercizio retorico fine a se’ stesso; forse occuperemmo molto meglio il ns tempo se parlassimo d’altro. Probabilmente e’ solo il desiderio o la frustazione di prefiggerci un mondo migliore, che ci induce a farlo. Al limite appunto dell’autolesionismo. Anche perche’ intanto tutte le ns certezze che sembravano acquisite, si sono andate sfaldando: il pieno impiego; la sanita’ e la scuola pubblica, quali capisaldi di un progresso senza fine; l’edilizia economica e popolare; la previdenza sociale a proteggere i piu’ deboli. Ormai sono cose del II millennio, di un passato che non tornera’ piu’, con la gente imbambolata dietro a un venditore di fumo. E con l’opposizione che litiga per un aggettivo.
X Sylvi 62
Non so cosa consigliarti,non sono un raf finato del zentro.
Ultimamente apprezzo solo il mojito cubano ben ghiacciato.
Su quello posso dare consigli
L.
Io un cambio me lo augurerei, ma non solo del nome delle cose, rendendole piu’ appetibili come fa la sua pubblicita’, ma della loro sostanza, e, lei me lo insegna, si dovrebbe trattare di cambi drastici.
(Follotitta)
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Il cambio drastico lo si fa in una sola maniera: bisogna essere al governo.
Quindi lo step 1 è arrivare al governo.
Non ci si arriva smembrandosi in una galassia di asteroidi, ognuno che parla male dell’altro. Nè mettendo insieme un minestrone di gente con esigenze contrapposte. E’ stato l’errore che ha portato al fallimento Prodi.
x Follotitta
caro Follotitta, di svarioni ne faccoio spesso anch’io, ma il suo mi ha divertito. Temo che lei confonda predicament (situazione scabrosa) con predicato verbale o forse ‘verbo’ predicato di Marco Tempesta, nostro profeta, fonte di salvezza
un saluto
Peter
Caro Follotitta, 65,il consumismo basato su una economia liberlalalà dai e ti ridai ci ha sommerso di un eccesso di incredibili inutilità che saranno anche una meraviglia tecnologica ma che ci ha hanno fatto perdere la bussola e le cose sostanziali.
Se il passato è il tempo dei ricordi,il futuro è il tempo dei sogni cosa è il presente?
Forse il tempo di dimenticare i sogni e riprendere a fare una politica concreta,in particolare con buoni e sostanziali numeri e persone un pò più degne.
Ognuno la intenda come può.
Saluti
L.
x Linosse
Ma cao Linosse sei proprio tu e i tuoi compagni a ritornare nel passato. Ho semplicemente corretto quello scritto da uno della tua parte ma forse non lo avevi letto. Grazie sull’informazione su Spartacus. Avrà la stessa utilità come i tuoi lamenti sull’impero Usa.
X Poppy 69
“Avrà la stessa utilità come i tuoi lamenti sull’impero Usa.”
Ma come U$A non era una democratica nazione che vive e si sacrifica solo per disinteressate “esportazioni di democrazie” in paesi che non solo non le gradiscono ma che dopo l’esportazione si riducono all’osso per pagare danni di guerra(e non esportazione)che non hanno voluto e che le riducono al lastrico?
Ma ,chi ci azzecca è bravo(in marsicano)
L.
xSylvi la Marsala ci vuole per il tiramisu´…….la Maaaarsaaaalaaaaa
x Linosse
Ho letto solo un pezzetto di “comedonchisciotte.org”
Chiuso nel 1991 durante la guerra del Golfo, il museo non fu mai riaperto sotto il regime di Saddam Hussein. Nei mesi precedenti la Guerra d’Iraq molti esperti mondiali chiesero al Pentagono e al governo britannico di proteggere il museo durante i bombardamenti e i saccheggi, ma se il museo non subì bombardamenti, fu soggetto a diversi saccheggi tra l’8 e il 12 aprile 2003, al momento della presa di Bagdad da parte delle truppe statunitensi, che furono criticate per non aver protetto le collezioni del museo. Diversi oggetti furono in seguito ritrovati in Giordania, Stati Uniti, Svizzera, Giappone.
Si leggono molte storie, a quali devo credere?
Ci furono sparatorie dall’interno del museo, divise irachene furono ritrovate.
Saddam aveva rimosso molto del contenuto del museo.
Ladri locali hanno saccheggiato il museo.
Qualche piccolo oggetto puo’ essere finito nelle tasche di qualche militare…possibilissimo.
Piccoli oggetti appaiono su e-Bay, e-Bay e’ internazionale.
La FBI li ricerca attivamente. Molti sono false copie.
Scelga lei.
Anita
Continui a leggere comedonchisciotte.org e luogocomune, ottimi websites dedicati a congiure e bufale.
Tempo fa’ li leggevo anch’io, ero un utente. (per curiosita’)
Forse il tempo di dimenticare i sogni e riprendere a fare una politica concreta,in particolare con buoni e sostanziali numeri e persone un pò più degne. (Linosse)
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L’America non l’ha scoperta Colombo, l’ha scoperta Linosse.
Che però dimentica di dirci due particolari importanti, sulla politica concreta: CHI e soprattutto COME.
Caro Marco, saro’ ottuso, ma continuo a pensare che non si cambia la vita della gente inventando slogans. E chi impiega il proprio tempo in questa pratica, non sta facendo gli interessi della gente, ma i propri. Qui negli SU vi sono uffici di marketing specializzati, con esperti e consulenti che vengono disputati, anche a livello di oscure campagne per cariche locali, a suon di milioni di $, facendo lievitare il costo dei comitati elettorali a livello da capogiro, specie per le presidenziali. E con il relativo aumento esponenziale dell’influenza degli interessi privati nella vita pubblica di un paese. E’ a questo che lei si riferisce parlando di tecniche di persuasione pervasive. E le assicuro, ma naturalmente lei, dall’alto della sua praticita’, e’ libero di non credermi, che sono quanto di piu’ sbagliato ci possa essere, e’ un piano inclinato percorso senza freni che ci fara’ sfracellare in un burrone. Un ritorno ai comizi nelle piazze di degasperiana memoria, col contemporaneo obbligo per la tv di parlare d’altro?No, naturalmente. Ma sarebbe un toccasana e fare il politico tornerebbe ad avere un valore aggiunto.
PS:
L’uragano non doveva arrivare fino a questa sera-notte.
Ma sta piovendo a dirotto e non ancora ho finito di mettere al sicuro il giardino e odds & ends.
E’ solo la una di pomeriggio…
Anita
… perchè le armi, nientepocodimenoche di distruzione massiva, non sono MAI state trovate
Da Come Don Chisciotte:
LE FORZE ARMATE AMERICANE SPENDONO TRILIONI PER IL PETROLIO
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Caro Linosse,
Due possibilità. La prima Saddam le aveva veramente distrutte, pretendeva di averle, no sapeva giocare a poker, e ha perduto tutto. Lui poteva semplicemente dare prove che le aveva distrutte e tutto veniva perdonato. La seconda e’ che le aveva nascoste ma sapendo che la guerra era vicino con l’aiuto della Russia le ha spostate nella Siria, come asserisce la Mossad. La terza e’ che non le hanno potuto trovare e sono nascoste in qualche posto sicuro. Come il sondaggio di Spartacus qualunque sia la possibilità il fatto rimane che Saddam e’ al suo riposo con Mussolini, Hitler, Stalin, Mao, Pol Pot, etc. e gli iracheni hanno un nuovo governo e 25 milioni di persone possono scegliere chi li rappresenta. Allora puoi piagnucolare quando vuoi ma questo sono i fatti.
Sul petrolio, proprio quando incominciavo a credere che il petrolio lo rubavamo tu ci vuoi far credere che lo paghiamo caro. Possibile?
x Linosse (70)
Gnaaaa, Gnaaaa, Gnaaaa ….
Ma falla finita. Questa stagione ogni volta che andavo al ristorante c’era un bambino che gridava e piangeva. Adesso nel blog. Puttaneva!
X M.T.73
Chi: Non certo gli urlatori a tempo pieno,il tempo di Modugno &C è passato da un pezzo,adesso c’è bisogno di persone che si mettano di buona lena ad incollare i cocci e le altre persone indaffarate a rompere…i cocci che lo vadano a fare in Libia,prima della conversione!
Come: non prendendo esempio sull’onnipresente facc’e buche dall’unico che non si sbaglia mai ,esperto di comunicazione,donne magiche,sfere di cristallo,ispiritirazioni,tessili in trasferta,fustigatore in costume da bagno di professorini e dirigenti amiche(magiche?)comprese e dulcis in fundo censore di governi di sinistra,zentro,destra ,ai due lati sotto e sopra(ho dimenticato qualcosa?) .
Una cosa inter nos.
Hai provato a parlare con Gheddafi delle tue potenzialità,se non l’hai fatto fallo,te ne sarà riconoscente
L.
Caro Follotitta, in Italia la Lega e Berlusconi sono andati al potere non perchè dicevano cose giuste, ma perchè dicevano cose sbagliate nel modo giusto.
E’ un fatto, non una teoria.
So benissimi che la politica non si regge sugli slogan. Lo slogan serve solo per andare al potere, per convincere la gente a mettere la crocetta su una determinata casella. La politica di piazza ha fatto il suo tempo, non ci va più nessuno ad ascoltare i comizi, se non gli iscritti allo stesso partito del comiziante, per applaudire, e quelli dei partiti avversi per fischiare. La mentalità è quella delle partite di calcio.
La politica oggi la si deve fare raggiungendo la gente in maniera capillare e dicendo ciò che la gente vuol sentirsi dire. Il partito che andrà a dire “dobbiamo stringere la cinghia perchè abbiamo un debito pubblico che fa schifo”, sarà perdente di fronte a un partito che dirà “è vero che abbiamo un debito pubblico che fa schifo, ma questa è la maniera per sopravvivere…e di seguito spiega come fare”.
La gente vuole certezze e bisogna dare certezze.
Vuole coesione e bisogna dare coesione.
Chiede interventi sul lavoro e sulla moralizzazione della politica, e allora il partito che dirà “i 5 miliardi di euro da dare a Gheddafi noi li daremo chessò, alla banda larga e creeremo migliaia di posti di lavoro”, quello sarà il partito che prenderà i voti. Il partito che dirà che saranna diminuite le prebende ai politici, che ne sarà allungata l’età pensionabile, che saranno ridotte drasticamente le auto blu, ma drasticamente davvero, quello sarà il partito che prenderà i voti, perchè quello la gente vuol sentirsi dire. In Italia c’è tanto da fare, già solo nella risistemazione delle ferrovie, delle vie d’acqua, nel riassesto idrogeologico, nella diffusione delle energie alternative, nella razionalizzazione dell’agricoltura, nel settore dell’arte e del turismo.
Tanto da fare, vuol dire tanto lavoro potenziale da dare alla gente. Con gli stessi soldi che ora si sprecano in mille inutili rivoli.
Nessuno però che vada a dire alla gente: noi abbiamo 10 progetti da mettere subito in cantiere, 20 progetti, 30 progetti…
Caro Peter, mi sfugge completamente a cosa si riferisca con quel predicament/predicato di cui scrive. Comunque di svarioni le assicuro che, nella mia ormai proverbiale distrazione e meno proverbiale ignoranza, che nelle opinioni puo’ entrare pure a piene mani, ne posso fare a ruota libera, senza ovviamente accorgermene. Spero sia piu’ indulgente la prossima. La saluto. F.
Caro Peter, ho appena riletto il messaggio per lei ed e’ pieno di svarioni. Ma non me li faccia notare. F.
Il populusmo puro ci vuole…..un po´mascherato ….la gente vuole assicurazioni sul lavoro(lavoro per tutti), sulla scuola (universita´ecc.) , sulla sanita´……sconti ppi tutti…..pilu ppi tutti.
Ma il tasto piu´importante sono gli stranieri, chi sgarra per esempio….fuori, nessuna barracca alle periferie delle citta, controlli piu´severi, un muro a sud della Sicilia e ad est della Puglia.
Tutti potrete la sera uscire di casa e passeggiare tranquilli, nessun “vu cumpra´” nelle spiagge e per le strade, aria….aria………
Ospedali, strade, ferrovie……tutto verra´ rinnovato…….le pensioni minime aumentate del 50% minimo…..il paese delle meraviglie….dei balocchi . mmazza che pacchia .
Pero´poi lo devono fare davvero………
Berlusconi offre tutto questo…..chi offre di piu´?
X Poppy 76
Cè una terza possibilità :
Gli Ufo ,che non si intendono di cose terrestri, le hanno scambiate per grosse caramelle e vedendole in presentat arm ben esposte e luccicanti se le sono magnate e le hanno riprodotte come stelline e strisciette.
Slurp!
Forse è la più attendibile
L.
post 78 di Linosse:
Come volevasi dimostrare.
Linosse (come anche Striscia) è il tipico elemento che allontana la gente dal votare a sinistra: idee vaghe o inesistenti, senso pratico peggio che andar di notte.
La gente si accorge della nebbia che questi hanno in testa, si spaventa e si allontana, preferendo il puzzone come male minore.
Poi tutti a chiedersi: come mai la gente vota chi vota?
Mah, provate a indovinare…
Ops
C’è una quarta (non terza che c’è già ma è come trasparente)
Pe prrendere voti bisogna offrire lavoro. Con certezza.
Questa è la carta vincente.
Si può fare. Il lavoro c’è, basta toglierlo ai soliti approfittatori.
X M.T. 84
Lo conosci l’apologo di Menenio Agrippa?
Anche quello non ha retto col tempo,aspettiamo il tuo fresch fresch.
L.
x Linosse (83)
Guarda non la ripeterei troppo. Ci sono quelli della sinistra che ci crederanno sicuramente e tu sarai il primo.
X Poppy 88
Guarda, da come sono andate le cose ti cedo i diritti .
Puoi ripeterla tu a quelli come te che non sanno cosa rispondere,quando chiedono loro conto delle armi che appaiono e scompaino balbettano qualcosa incomprensibile per non farsi capire,parlano dei bisnonni,degli asini che volano ma solo in bassa quota,qualsiasi cosa
Finalmente hanno in mano(in bocca) qualcosa di credibile
L.
Caro Marco, non ha capito il senso del mio messaggio (74). Esprimevo la mia paura, anzi terrore, che la politica cadesse nelle mani di gente specializzata nella comunicazione di massa, e si riducesse a una specie di prodotto da vendere. So benissimo che ormai il trend e’ questo e chi non lo segue e’ spacciato, e’ fuori dal mercato e quindi dal parlamento. Ma non e’ detto che se tutti vanno per la stessa strada, questa sia quella giusta, perche’, glielo ripeto, e se avessi il suo orecchio, glielo metterei anche in musica, e’ una strada che porta all’annullamento dei diritti della gente comune per il trionfo degli interessi di gruppi di potere forti. Cioe’ verso un sistema che con la democrazia, gia’ labile in questi pochi anni di sperimantazione, non ha piu’ nulla a che fare. Se a lei va bene cosi’ continui a preconizzare il suo concetto. Io sarei invece per la ricerca di un modo di fare politica che si distanzi da questi metodi e che, anzi, li denunzi come sbagliati. Forse non saranno i vecchi comizi, ma l’esperto di comunicazione e’ lei, ce lo dica lei cosa dobbiamo fare.
x Rodolfo
Quello del Marsala è il tiramisù classico!
Avrò ospiti raffinati e stranieri e allora sono ancora qua a pensare.
Fantasia, fantasia!!!!!!!!!!!
La notte porta consiglio.
Sylvi
cara Anita,
spero che la tua situazione atmosferica migliori.
Non ho mai visto un tornado come si parla di quelli caraibici.
Ho visto solo un bel film, abbastanza vecchio!
Le nostre bufere, pur facendo a volte molti danni, non credo siano paragonabili.
Però ho vissuto dei “neverin” sul mare da lasciare ricordi indelebili!
Posso dirti di aver baciato la terra come il Papa, di aver passato la notte controllando, insieme a molta gente, le cime delle barche perchè non cedessero…insomma da ridere c’era solo quando tutto era passato!
Ciao e auguri
Sylvi
Puoi ripeterla tu a quelli come te che non sanno cosa rispondere …
Caro Linosse,
Forse non hai letto bene quello da me scritto. La prima possibilità, mio illuminato della sinistra, concedeva il fatto che forse Saddam aveva veramente distrutto tutto solo non poteva dirci cosa aveva fatto con 65 mila tonnellate di materiale che erano usati per produrre armi chimiche e biologiche. Hai seguito bene tutti i discorsi nell’ONU prima della guerra. Forse eri ancora troppo giovane per farlo. Io invece non mi son perso una parola.
Sei tu caro Linosse di parlare di nonni, bisnonni, asini che volano, e UFO non io.
Un saluto.
X Linosse,
Ma guarda un po’, dopo la tua battuta su spartacus appare un sandoggio ancora scottante:
Nonostante la sua storia controversa, la maggior parte degli elettori americani sembrano aver fatto un giudizio positivo circa gli sforzi del paese in Iraq. Quasi sei su 10 (58 per cento) gli elettori pensare , nel complesso, gli Stati Uniti ” ha fatto la cosa giusta ” andando alla guerra, secondo l’ultimo sondaggio di Fox News.
A poco più di un terzo degli elettori (35 per cento) sostengono la tesi opposta – che gli Stati Uniti ” ha fatto la cosa sbagliata ” , diventando coinvolti militarmente in Iraq. Dal punto di vista di parte, vi è ancora la divisione – come il 54 per cento dei democratici pensano gli USA hanno fatto la cosa sbagliata in Iraq , mentre solo il 14 per cento dei repubblicani pensano allo stesso modo . A sottile maggioranza degli indipendenti ( 52 per cento ) ritengono gli USA hanno fatto la cosa giusta in Iraq.
Il sondaggio telefonico nazionale è stato condotto per Fox News dal parere Dynamics Corp. tra i 900 elettori iscritti dal 1 settembre – 2 Settembre , 2010. Per il campione totale , il sondaggio ha un margine di errore di campionamento di più o meno 3 punti percentuali.
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x Follotitta
le assicuro che lei non e’ affatto ignorante ed io non sono una maestrina dalla penna rossa, per cosi’ dire.
Tanto per ridere, mi riferivo al suo messaggio (credo 64) per Linosse, ‘il predicato della sinistra’
un saluto
Peter
Caro Peter ha perfettamente ragione. Ho scritto predicato, avendo in mente predicament. Questo mi succedeva sopratutto con lo spagnolo. Quando vivevo in Venezuela, tornando in It usavo parole spagnole come se fossero italiane. All’ inizio i miei amici si meravigliavano, poi finirono col non farci piu’ caso. Con l’inglese mi capita per fortuna meno. E poi nell’orale e’ plausibile, ma nello scritto! Ma’. La saluto. F.
x Sylvi
Cara Sylvi,
i tornado non sono come gli uragani.
I tornado si formano con condizioni atmosferiche propizie, usualmente localizzati e prevalenti in alcune zone.
Sono un vortice di aria che spazza via tutto nel suo passaggio.
Gli uragani nell’Atlantico provengono dall’Africa, alcuni vengono dall’ovest, dal Pacifico, passano sul golfo del Messico, e si infilano a nord est dalla Florida fino al Canada.
Ma i piu’ frequenti per la costiera Atlantica si formano in Africa.
Sono imprevedibili, molto dipende dalle condizioni atmosferiche, dalla temperatura dell’Atlantico, dall’alta marea, e se incontrano aria fredda dal Canada tendono a spostarsi piu’ ad est, sperdendosi nell’oceano.
Anche a miglia di distanza nell’oceano possono fare molto danno ed erosione.
Sembra che per questa volta ci scanseremo maggiori danni, l’occhio dell’uragano dovrebbe passare questa sera-notte, ma a distanza di 50-60 miglia.
E’ pronosticato che avremo alti venti, piogge torrenziali e domani si trovera’ in Nuova Scozia.
Ci avvisano di non essere troppo rilassati, l’uragano puo’ sempre cambiare direzione in un battito d’occhio.
Questo uragano costera’ milioni ai business marittimi, e’ l’ultima celebrazione estiva, Labor Day, dalla Florida al Maine le spiagge sono affollate, ma un uragano si mangia la stagione, anche se non fa molto danno.
Ce ne sono 4 in coda…..
Un abbraccio,
Anita
Caro Popeye, i sondaggi di Fox News glieli raccomando. Se esiste un’emittente bias, come direbbe Anita, e’ proprio Fox. Ma a parte questo, non crederei mai a nessun tipo di sondaggio, perche’ si torna al discorso che facevo con Marco, di trattare la politica come un prodotto commerciale di largo consumo. Il ns cortofrottolo probabilmente sulla propria scrivania, ogni mattina, avra’ decine di sondaggi pronti per la sua attenzione. Altrimenti come crede che abbia fatto a convincersi e, quel che e’ peggio, a volerci convincere, di essere il piu’ grande statista degli ultimi 150 anni? Ma sempre a parte questo, la guerra, qualsiasi tipo di guerra, e’ da condannare senza se e senza ma. Non c’e’ bisogno di ricorrere a sondaggi per saperlo a priori. E una Amministrazione che vi ricorre cosi’ a cuor leggero, come quella di Bush, non andrebbe mai giustificata, al di la’ del giudizio di Fox News. La saluto. F.
Cara Silvy, la mia inclinazione, non consiglio per carita’, mi farebbe dire grappa. Ma non credo di fare testo perche’, altro che nel tiramisu’, io metterei la grappa anche nella pastasciutta. La saluto. F.
Cara Silvy, mi ha telefonato mia moglie e ho approfittato per chiedere a lei sul tiramisu’. Sembra che il GranMarnier sia la 1ma scelta, ma lei e’ parziale anche per il liquore di cioccolato, che gia’ a scriverlo mi fa venire l’acquolina in bocca. Auguri comunque. F.
Cara Anita, non seguo mai gli weather channels. Probabimente sono il meno informato, da questo punto di vista, in tutti gli SU. Nella mia casa c’e’ una hurricane room, cioe’ una stanzetta con pareti di cemento con 3 piedi, 90 cm, di spessore. Poi raccontano che quando c’era l’avvisaglia di un uragano, gli indiani si rifugiassero nella parte di costa dove sono io ritenendola la piu’ sicura. Questo a me basta, ma spero non si tratti delle ultime famose parole. Un saluto. F.
DA PARTE DI LETTIERI E RAIMONDI
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Bernanke: più liquidità mentre la crisi Usa continua
di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**
Alla riunione annuale di Jackson Hole, sulle montagne dl Wyoming, il presidente delle Fed Ben Bernanke ha riconosciuto il fallimento della cosiddetta “exit strategy”, il piano d’uscita dalla crisi economica e finanziaria più grave dal ’29, e ha annunciato una nuova, e pericolosa, “crisis management”. Ciò significa una mera gestione della crisi con strumenti monetari, basata su bassi tassi di interesse e sull’acquisto di nuove obbligazioni del Tesoro e di altri titoli bancari in sofferenza.
Non potendo ignorare il persistere di una disoccupazione vicina al 10% e un deficit di bilancio di 1.470 miliardi di dollari nel 2010, Bernanke ha dovuto ammettere che gli Stati Uniti, nonostante gli stimoli fiscali e gli incentivi, continuano ad annaspare nel mezzo di una crisi irrisolta.
Il presidente della Fed ha ripetuto che i consumi privati per lui sono sempre il parametro principale per capire l’andamento dell’economia. Essi finora non hanno corrisposto alle aspettative. Anche gli investimenti nel settori industriali, cresciuti per riempire un lungo periodo di totale stagnazione, hanno esaurito la loro spinta. Così come l’export, il cui effetto sul pil nazionale egli stima comunque vicino a zero.
Questa amara analisi evidenzia ancora una volta lo storico problema degli Usa, che è quello di un’economia dei consumi internazionalmente sovvenzionata!
Per sostenere i mercati finanziari in crisi e per spingere verso il basso i tassi di interesse, nei due anni passati la Fed ha comprato obbligazioni di stato e soprattutto titoli Mbs (mortgage-backed securities), i pericolosi titoli emessi sulla base dei mutui casa, per un totale di 2.000 miliardi di dollari. Finora ne sono stati ripagati soltanto 140 miliardi. Si spera di smaltire altri 400 miliardi di titoli Mbs entro il 2011, anche se il settore immobiliare è sempre più in affanno. La caduta di luglio del 27,2% delle vendite di case rispetto al mese precedente ne è la riprova. In sintesi, la Fed ammette di essersi riempita di titoli tossici legati ai mutui subprime, e di aver trasferito allo stato il “fardello” delle banche private.
La banca centrale continua a mantenersi su questa strada: abbassare ulteriormente i tassi di interesse e comprare titoli, soprattutto le obbligazione del Tesoro. Si spera con ciò di aiutare i bilanci delle famiglie e del business e di riportarli verso il consumo. In realtà tale politica, già stigmatizzata dalla Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea nel 2009, stravolge le attività economiche, mantiene i prezzi degli assets artificialmente inflazionati, surriscalda la congiuntura e prepara il terreno per l’inflazione.
Per la Fed, comprare titoli vuol dire creare nuova moneta. La questione cruciale diventa quindi capire dove andrà questa crescente liquidità. Il rischio è che essa finisca nelle speculazioni finanziarie e sulle materie prime.
Alcuni parlano già di una grande bolla dei bond americani. L’insicurezza sistemica porta a privilegiare i titoli di stato rispetto agli altri investimenti. Infatti, secondo l’Investment Company Institute, da gennaio a giugno i fondi equity hanno perso 232 miliardi di investimenti mentre, i fondi obbligazionari sono aumentati di 559 miliardi di dollari. Inoltre, il Congressional Budget Office ha recentemente rivisto, con un aumento di 4.400 miliardi, le previsioni di spesa governativa di base per i prossimi dieci anni, fatta soltanto 31 mesi fa. Una voragine che il governo dovrà coprire con i bond del Tesoro!
Ma una semplice manovra monetaria espansiva non può bastare. Servono investimenti nelle infrastrutture e nell’economia reale e una rivisitazione della spesa corrente.
A ciò dovrebbe essere finalizzato l’acquisto di nuove obbligazioni. In Europa c’è stata l’esperienza positiva delle cosiddette “obbligazioni Delors” cioè emissione di titoli per creare liquidità da investire nei trasporti, nella modernizzazione energetica e tecnologica, ecc. Sulla stessa strada oggi si stanno muovendo anche le Casse Depositi e Prestiti europee. Ma queste, purtroppo, spesso incontrano forti resistenze politiche e finanziarie. Mentre a nostro avviso andrebbero sostenute per accelerare la realizzazione delle grandi infrastrutture, soprattutto nel Mezzogiorno.
Bernanke avrebbe potuto e dovuto puntare sulla riduzione dei titoli tossici, presenti anche nei bilanci della Fed, e che sono la vera causa della crisi sistemica, dell’aumento del debito pubblico e degli squilibri contabili. I titoli Mbs, come i derivati Otc, sono inflazionati e senza un vero valore di riferimento sottostante. La riforma finanziaria appena approvata dal Congresso li ha definiti “titoli sintetici” pericolosi . Perciò la Fed dovrebbe agire di conseguenza.
Non c’è quindi da rallegrarsi, tanto meno da contrapporre agli Usa la pretesa di un’Europa più stabile. Fintanto che non si realizza un sistema monetario multipolare, il dollaro rimane la principale moneta di riferimento internazionale e gli effetti globali di una prolungata crisi americana potrebbero essere più devastanti di quelli del 2008.
* Sottosegretario all’economia nel governo Prodi ** Economista