Israele, Palestina, Blair, rom di Francia, Iran, Sakineh, Carla Bruni, Gelmini, Berlusconi, Dell’Utri: l’ipocrisia, il doppiopesismo e il falso a mezzo stampa regnano sovrani

1) – Ovviamente speriamo che Obama ce la faccia a spingere, anzi a costringere – perché se non li costringe non otterrà nulla – Abu Mazen e Netanyahu a stipulare una pace degna di tale nome, capace di evitare altre tempeste, e sempre più  grandi, in Medio Oriente. Che nasca uno Stato palestinese è di fatto ormai pressocché impossibile, mancano i presupposti innanzitutto territoriali. E Israele ha ripetuto fino alla noia che non permetterà comunque mai che l’eventuale Stato palestinese possa esercitare i diritti tipici di ogni Stato che sia tale e non una caricatura, dalle forze armate al controllo dei confini e dello spazio aereo.
Per giunta Netayahu ha già detto che NON intende fermare i furti di terra palestinese chiamati colonie, che NON intende permettere che Gerusalemme diventi la capitale anche dello Stato palestinese e che Israele deve essere riconosciuto come “lo Stato degli ebrei”. La stessa pretesa che aveva il Sud Africa di essere riconosciuto come “lo Stato dei bianchi”, con quali risultati s’è visto. Una volta riconosciuto Israele come lo Stato degli ebrei, l’indecente ministro degli Esteri Lieberman è pronto a “trasferire” all’estero – cioè a deportare – i quattro milioni di esseri umani tra palestinesi cittadini israeliani e palestinesi cittadini non israeliani. Del resto l’ancor più indecente rabbino Yosef Ovadia, capo del partito “religioso” ultraortodosso Shas, che non è folklore ma fa parte del governo Netanyahu, ha pubblicamente invocato l’intervento di “Dio che li colpisca con le sue piaghe” (come quelle bibliche d’Egitto….) perché uccida Abu Mazen e tutti i palestinesi.


Notizia, questa di Yosef Ovadia, relegata nelle pagine interne da tutta la stampa italiana. La stessa stampa che – mentendo grossolanamente come ai bei tempi delle “atomiche di Saddam” – sbatte in prima pagina le (inesistenti) “minacce dell’Iran” contro Carla Bruni che “deve morire”. Mi chiedo cosa sarebbe successo se ad augurare la morte di tutti gli israeliani non palestinesi fosse stato un membro dell’Autorità Nazionale Palestinese. Sarebbe cascato giù il cielo! Invece, trattandosi di palestinesi, siamo pur sempre maestri di cinismo da “italiani bravissima gente”. Fermo restando che l’Iran NON ha minacciato di morte Carla Bruni neppure da lontano. E’ stato solo un giornale di destra a scrivere che “meriterebbe la morte”, cosa ben diversa dal dire che “deve morire”, e il ministero degli Esteri – cioè lo Stato iraniano! – ha condannato la sparata di quel giornale. Insomma, la nostra stampa, con quella di sinistra in testa, ha mentito spudoratamente capovolgendo la realtà.

Del resto la realtà è stata taroccata anche riguardo la condanna a morte “per lapidazione” dell’iraniana Sakineh “colpevole di adulterio”. Ho firmato anch’io l’appello contro la condanna, e ho inviato i lettori del blog a fare altrettanto, anche se mi risulta – e l’ho scritto dopo il mio viaggio in Iran – che la lapidazione è semmai praticata in Arabia Saudita, nostra alleata politica e militare, ma non in Iran. Sta di fatto però che Sakineh NON è stata condannata a morte solo perché ha fatto le corna al marito, ma perché secondo i giudici è stata complice del suo amante nell’ucciderlo. Mi pare ci sia tra le due cosa una differenza enorme, fermo restando il fatto che sono contrario alla pena di morte. Però lo sono anche riguardo le condanne a morte nell’Arabia Saudita e negli Usa, dove si mandano alla sedia elettrica o alla camera a gas anche handicappati mentali e colpevoli di reati compiuti quando erano ancora minorenni. In tal caso però, non trattandosi di dare addosso all’Iran, in modo da spingere in qualche modo alla guerra anche contro quello Stato, o si fa finta di niente o ci si sdegna molto meno. Beh, se non è ipocrisia e disonestà questa…

2) – Mi chiedo come mai per sapere che nell’esercito israeliano “il corpo degli ufficiali è composto in misura crescente da sionisti religiosi favorevoli al movimento dei coloni” si debba aspettare di poter leggere un articolo di Thomas Friedman in ottava pagina di Repubblica. Oppure bisogna leggere giornali israeliani come Haaretz. Come mai i nostri vari Guido Olimpio, Lorenzo Cremonesi, Antonio Ferrari, Francesco Battistini, ecc., cioè il fior fiore degli inviati e dei corrispondenti che si occupano di Israele, Usa e Medio Oriente, di una tale preoccupante realtà non parlano mai, tenendola di fatto nascosta? Dico realtà drammatica perché Friedman nel suo articolo su Repubblica del 2 settembre fa capire con chiarezza che l’esercito israeliano difficilmente ubbidirebbe all’eventuale ordine di sgomberare qualche decina di migliaia di coloni. Senza dimenticare che Rabin è stato assassinato da un fanatico cresciuto alla scuola del rabbinato oltranzista e protetto non è chiaro da quale servizio segreto o altro ganglio delle forze armate del suo Paese.

3) – Gheddafi è venuto a Roma e ha fatto il suo numero. Trovo assurdo, e razzista, che dal Corriere della Sera a Repubblica siano state date per giorni le prime pagine alle sue innocue cazzate, per giunta relegando – ripeto – le gravi porcate del rabbino Ovadia nelle pagine interne come se fossero solo folclore e non la base delle stragi come quelle di Gaza e la causa del continuo furto di terra a danno dei palestinesi. Tanto per cambiare, Gheddafi nei suoi fervorini alle comparse arruolate per farlo contento NON ha mai minacciato l’Europa né di farla diventare africana né che deve diventare islamica. Ha solo detto cose addirittura banali, come possibili conseguenze dell’ingresso della Turchia nella Comunità Europea e del flusso di immigrati africani se non si riesce a fermarlo. Scusate, ma non sono queste le stesse cose che scriveva ululando Oriana Fallaci? E che più o meno scrive anche Fiamma Nierenstein per quanto riguarda il “pericolo islamico” invasivo dell’Europa? Come mai se le dice Gheddafi in un contesto da avanspettacolo ci si scatena al grido di “Mamma, li turchi!”, mentre se le scrivono fanatiche come Fallaci e Nierenstein o le dice qualche decerebrato “padano” vengono invece applaudite in massa al grido di “Dalli al musulmano!”?.

Senza contare che Gheddafi le sue cazzate le ha dette al chiuso, in una riunione privata, in puro stile berlusconiano, non si trattava cioè di un proclama, e a farle diventare pubbliche è stata la stampa che ha trovato il modo di infilare nostre giornaliste nel circo Barnum gheddafiano. Gheddafi è un dittatore? Di certo è meno mascalzone dei reali sauditi, che invece ci coccoliamo e con i quali facciamo affari a partire dal comprare il loro petrolio.
L’indecoroso tormentone razzista da “italiani brava gente e sempre vittime” scatenato contro Gheddafi ha anche un altro piccolo difetto: nessuno parla degli oltre 4.000 patrioti resistenti libici deportati da noi italiani alle isole Tremiti e lasciati crepare in massa nel periodo delle nostre “glorisoe” guerre coloniali. Sappiamo solo parlare degli italiani cacciati via dalla Libia di Gheddafi “dopo avere fatto ai libici tanto bene”.

4) – Qualche settimana fa l’impagabile ministro della Pubblica (d)Istruzione Mariastella Gelmini è stata intervistata sul caso dei tre operai che la Fiat a Melfi non ha voluto far rientrare al lavoro nonostante la sentenza del magistrato ne avesse ordinato il reintegro. Non vedo che c’entri la Pubblica istruzione con un simile caso, ma tralasciamo. Il fatto è che la Gelmini ha dichiarato che sì “le sentenze vanno rispettate, ma vanno rispettate anche le aziende”. E’ chiaro il concetto? L’ipocrisia filopadronale della signora Gelmini è tale che non si vergogna a sostenere quella che per giunta è una falsa eguaglianza, falsa perché la Fiat le sentenze di riassunzione NON le ha mai rispettate, come ci ha tenuto a ricordare con orgoglio un suo avvocato. Tradotto in italiano, abbiamo un ministro della Pubblica istruzione per il quale le aziende sono dei totem, dei feticci da adorare a schiena prona. Feticci che delle sentenze e dei diritti dei lavoratori possono anche tranquillamente pulirsi il sedere per decenni. Con lo Stato italiano che nonostante un tale affronto ha continuato a foraggiare la Fiat con gagliarde regalie di danaro pubblico! Poi ci si lamenta di  Berlusconi e dell’indecente legge che premia la sua Mondadori castigando il fisco dello Stato italiano. Fiat docet.

5) – E a proposito di Berlusconi: è davvero indecente come ormai sia chiaro anche ai ciechi che s’è installato al governo qualche manigoldo che, ingannando gli elettori, s’è fatto eleggere per evitare di dover rendere conto alla Giustizia delle proprie azioni pregresse. E non solo di quelle pregresse… La sinistra ha la gravissima responsabilità, tra l’altro, di avere chiuso gli occhi davanti al mega conflitto di interessi del Chiavaliere, interessi che sono una piovra aggrappata al vascello Italia e decisa a non mollare a costo di colare a picco il vascello. Ma il conflitto di interessi non è solo l’immensa ricchezza del satrapo Chiavaliere, la sua tossica concentrazione di mass media,  con cui imbottisce la testa degli italiani di segatura svuotandola dal cervello, e il suo fare concorrenza allo Stato con le proprie aziende, vedi il caso Mediaset-Rai. Il conflitto di interessi da tagliare consiste anche nell’indecente portare in parlamento i propri cavalli avvocati, Previti prima, Taormina dopo, Ghedini&C oggi, e nel prostituire i ministri della Giustizia fino a farne dei mezzani che curano gli sconci interessi privati consistenti nel fuggire alla Giustizia a parte del Chiavaliere che ne ha fatte più di Bertoldo.

6) – Ho sostenuto più volte che le azioni politiche di Berlusconi possono somigliare per certi versi al reato di Alto Tradimento, tradimento soprattutto della realtà. Il fatto è che il Chiavaliere sta davvero sovvertendo le istituzioni facendo finta di essere un democratico e di appellarsi alla democrazia, al popolo che lo ha eletto. Non basta inventarsi la novità di scrivere sulla scheda elettorale il nome Silvio Berlusconi o Clemente Mastella o Ciccillo Percoco per poter pretendere che questa trovata pubblicitaria abbia la meglio sulle regole scritte nella Costituzione e debba quindi prevalere su tutto e su tutti. Se in ipotesi si scoprisse che Berlusconi ha accoppato qualcuno, potrebbe forse continuare a ragliare che essendo stato “eletto dal popolo” non lo si può processare né toccare in alcun modo? Certo che no! Se lo facesse, bene farebbe il presidente della Repubblica a convocarlo al Quirinale e a farlo uscire su una autombulanza come fece il re con Mussolini ormai schiacciato dai sanguinosi fallimenti.
Sì, certo, il Chiavaliere – che si sappia – non ha accoppato o fatto accoppare nessuno. Però attenzione: i reati per i quali è atteso in ben tre processi, più quelli commessi in passato con Previti come ha scritto la Cassazione, sono comunque reati gravissimi. Sanno molto di omicidio della legalità. Fermo restando il fatto che un capo di govenro che da anni ormai accusa la magistratura del suo Paese di ordire complotti contro di lui somiglia a un cialtrone, che non può certo governare un  Paese civile. E voglio ricordare che il fuoco preventivo contro la magistratura il Chiavaliere ha cominciato a farlo sferrare sulle sue televisioni da Vittorio Sgarbi quando anziché “scendere in politica” si limitava a leccare gli stivali di Bettino Craxi e ad essere Sua Emittenza.

6 bis) – Curioso questo Marcello Dell’Utri. Va in giro a spacciare per autentici quelli che lui chiama “i diari di Mussolini”, utili solo a rendere umano e vittima perfino il Truce, come veniva chiamato il Duce (embé, italiani brava gente e sempre vittime…). Ma le prove che Dell’Utri esibisce per giurare sull’autenticità dei diari sono autoreferenziali e soggettive ben più delle prove che i vari Spatuzza e Ciancimino portano in tribunale per sostenere che lui è un mafioso e il Chiavaliare il suo puparo o viceversa. Come la mettiamo? Due pesi e due misure? Sì, certo, un conto sono le sentenze di un tribunale, un altro conto è il resto. In questo caso però il resto è la Storia. E gabbare la Storia con sentenze sotto forma di diari patacca è ben più grave che emettere sentenze sbagliate in un tribunale. Non vorremmo che gli uomini di mano del Chiavaliere dopo avere, con Previti, corrotto magistrati per comprare sentenze patacca, arrivassero anche a corrompere la Storia per comprare altre sentenze patacca.
Come fa una persona intelligente come il senatore (!!!) Dell’Utri a non capire che se si accetta il metodo delle sue prove per l’autenticità dei diari di Mussolini poi ne consegue che si debba accettare anche il metodo delle prove che i vari Spatuzza, Ciancimino&C adducono sulla mafiosità sua e di qualche suo amicone di Arcore?

7) – I giornali titolano che Toni Blair ha rivelato che per la guerra in Iaq ha anche pianto. Se però si va a leggere l’intero articolo si scopre che NON ha pianto per la guerra in Iraq, ma solo ed esclusivamente per i militari inglesi morti in quella guerra. Per le decine di migliaia di iracheni uccisi, feriti, mutilati e con la casa distrutta dagli invasori, militari inglesi compresi, neppure mezza lacrima. Per uno che si picca di essersi convertito al cattolicesimo e che su questo suona la grancassa come Gheddafi sull’Islam, beh, non è un atteggiamento coerente. Non è cattolico, e neppure cristiano. E’ solo la solita merdosa retorica patriottarda. Che fa il paio con quel bel tomo di pezzo grosso repubblicano Usa che, per dare addosso al ritiro dall’Iraq ordinato da Obama, riferendosi ai 50 mila militari Usa rimasti chiede ai giornalisti e ai suoi elettori: “Cosa accadrà ai nostri ragazzi rimasti lì se Al Qeda li metterà sotto tiro?”. Come sempre, sono “i nostri ragazzi” se vanno ad ammazzare il “nemico” in giro per il mondo, se invece se ne fossero restati in patria farebbero parte dei 40 milioni di statunitensi che, si scopre, vivono sotto la soglia della poverta. Ma tra questi non ci sono mai i “nostri ragazzi”: solo i “che ce ne frega di loro”.
Questo bel politico a stelle e a strisce dimentica inoltre di dire che Al Qeda NON esiste ancora in  Iraq, e sicuramente NON esisteva quando c’era il laico Saddam perché si detestavano a vicenda. Se esiste oggi in Iraq qualcosa che somiglia ad Al Qeda è solo per responsabilità di un mascalzone mentitore come George Bush junior.
Tornando a Blair, che la Comunità Europea lo abbia scelto come suo rappresentante nella tormentata vicenda dei rapporti Israele/Palestina non va affatto bene. L’Inghilterra è la massima responsabile non solo dei drammatici problemi dell’Iraq, dato che a suo tempo il Foreign Office si vantò di averne tracciato i confini “in modo che quel Paese non avrà mai pace”, come si è ben visto, ma in buona parte anche dei problemi sorti nella Palestina storica, a suo tempo da Londra amministrata. A parte questo, che come si suol dire attiene al passato, la conversione al cattolicesimo di Blair, cosa che attiene al presente e al futuro, non ne fa certo l’interlocutore ideale per trattare con dei musulmani quali sono in maggioranza i palestinesi e i Paesi che almeno a chiacchiere li appoggiano oppure coi fatti li sobillano. Blair è invece la persona più adatta a lasciare che la situazione marcisca facendo finta di cercare la pace: il solito divide et impera, strategia della quale l’Europa è maestra e Londra docente universitaria.

8 ) – Ci voleva la Chiesa per ricordare alla Francia e all’Europa intera che anche i rom, “invogliati” con 300 euro a testa da Sarkozy a “trasferirsi” fuori Francia, hanno patito la loro Shoà, che nella loro lingua si chiama Porrajmos e anche Samudaripen. I nazisti ne hanno sterminati tra i 400 e gli 800 mila. In proporzione, quindi, più che gli stessi ebrei. E poiché i rom esistevano solo in Europa, fatta eccezione forse per una emigrazione negli Usa, se Hitler avesse vinto la guerra i rom sarebbe stata l’unica etnia destinata ad essere davvero cancellata dalla faccia del pianeta, visto che gli ebrei vivevano invece in gran numero anche fuori Europa e questi si sarebbero per fortuna comunque salvati.
Chissà come la metterà ora la Francia con l’appuntamento fisso per l’elezione della “regina degli zingari” a S. Marie de la Mer, nella Camargue, e annesso folclore, turismo, ecc. Strano che la signora Sarkozy, la Carlà dal sorriso impallato gommoso, si mobiliti per Sakineh e se ne freghi dei rom che suo marito caccia dalla Francia…. Mah, che animo sensibile quello di Carlà: sensibilità a senso unico, si direbbe.
Per i rom, sinti, ecc., cioè per coloro che chiamiamo zingari, non c’è mai stato nessun ricco risarcimento per lo sterminio subito e il lavoro forzato. E con la strana scusa che non hanno un territorio loro o almeno di loro origine, cosa peraltro non esatta, non s’è mai posto neppure da lontano il problema di assegnare loro un territorio per farne il loro Stato, magari assegnando loro una fettina del territorio della Germania. Il silenzio e l’ignavia dell’Europa e l’acquiescenza di buona parte della stessa Francia sulla cacciata dei rom, così come l’indecente politica razzista in specie contro i rom della Lega Nord e del sindaco di Roma, la dicono lunga sulla reale composizione della pasta di cui è fatto il nostro improvviso inchinarci sempre e comunque davanti non tanto agli ebrei in quanto tali, ma ai sionisti. Non è a causa della Shoà che siamo rinsaviti, uscendo dall’obbrobbrio dei 16 secoli di antisemitismo della Chiesa e dai dieci secoli di antisemitismo dell’Europa. Ne siamo usciti, o facciamo finta di esserne usciti, solo perché il mondo ebraico è estremamente potente e Israele ci fa comodo nello “scontro di civiltà”, cioè, mutatis mutanda, nella prosecuzione del nostro colonialismo nei confronti delle ex colonie musulmane o comunque orientali dell’Europa.

890 commenti
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  1. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    dopo ripetuti tentativi di laboratorio , prove tecniche,e aver fuso almeno due Becchi di Bunsen,mi sono sempre più orientato verso vini “normali”,forse perchè riesco a compensare bene l’acidità che l’eventuale bassa gradazione può dare.
    Forse sarà una “vibrazione microionica” che mi deriva dall’infanzia,dove il vino era quello di casa della vigna del papà, che non sapeva usare ancora l’alambicco e la pietra filosofale.

    Peccato che non ci hai detto in anticipo che Rubbia passava di Lì,ti avrei chiesto di farti passare il segreto del motore ionico vibrazionale che serve indistintamente per i viaggli inter -spaziali, sia per la cottura “rapida “dei cibi!
    Mi dispiace , un vero peccato!

    ciao
    cc

  2. Popeye
    Popeye says:

    happiness ??
    Dio mio! Sto dimenticando l’inglese. Volevo scrivere “happyness”. Troppo tempo in questo paese e’ tempo di ritornare. Grazie Rodolfo per la bella canzone di Mondugno:
    Sole alla valle e sole alla collina
    per le campagne non c’è più nessuno
    Addio addio amore Io vado via
    Amara terra mia Amara e be..e..e..e..lla
    Cieli infiniti e volti come pie..e..tra
    mani incallite ormai senza speranza
    Addio Addio Amore Io vado via
    Amara terra Mia Amara e be..e..e..e..lla
    Tra gli uliveti è nata già la luna
    Un bimbo piange allatta un seno magro
    Addio Addio Amore Io vado via
    Amara Terra mia Amara e be..e..lla.
    Amara e be..e..lla.

  3. Controcorrente
    Controcorrente says:

    ps-Il segreto della felicità, perbacco, …alza gli occhi al cielo in una notte stellata e ammira il creato,possibilmente prima consulta l’igrometro!!!
    Io lo faccio sempre ,data l’età !

  4. Popeye
    Popeye says:

    Inventing a Nation,Washintong,Adams,Iefferson..di Gore Vidal.
    ——-
    Dio mio salvaci! Mangerei i rognoni di U. al posto di leggere qualunque cosa scrive questo signore Gore Vidal.

  5. Controcorrente
    Controcorrente says:

    E’ l’ffetto che speravo..spero ti vada di traverso ,qualsiasi boccone di giornata ,poppone mio caro !
    Non mangiare pesce, ti può essere fatale!

    notte
    cc

  6. Popeye
    Popeye says:

    notte stellata e ammira il creato ….
    ——
    Non capisco perché certi atei fanno sempre una referenza al “creato”. CREATO, per la miseria, CREATO! Creato da chi?

  7. Popeye
    Popeye says:

    ..spero ti vada di traverso …
    ———-
    No problem! Mi approfitto di ogni occasione in pusuit of happyness, anche traversate di CeCi da A a Z.

  8. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Poppone caro,

    io sono agnostico, non ateo !
    Proprio per questo consulto l’igrometro, tu invece mi sa che oggi e domani dovresti consultare un banale termometro!
    Temo per l’incolumità del tuo “neurone” vagante, privo di sinapsi !

    cc

  9. Peter
    Peter says:

    x Popeye

    of course you’re losing your English, mate. In fact the right spelling is happiness, as I said since the very beginning…And also Farenheit, if you don’t mind

    regards

    Peter

  10. sylvi
    sylvi says:

    x cc

    Nemmeno quello è più vero!
    Con o senza igrometro… il riverbero della città vicina ti rovina lo spettacolo.

    O sul cocuzzolo della montagna o in mezzo al mare, non c’è scampo.
    Però ci sono quelle serate, dopo cena, spenta la lucerna , attorno pochi rumori di barche, le cicale che friniscono gli ultimi tocchi della scala musicale, qualche guizzo di pescetti, un’onda lunga che sciaborda stanca , gli ultimi profumi di griglia che porta il vento…e il cielo tutto tuo.
    E cerchi i Carri e li vedi brillare, ancora ogni anno sempre allo stesso posto,
    …e il naufragar m’è dolce in questo mare.-

    Sylvi

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Certo che tu e Apicella fareste una bella coppia,ma ti prego se mi vedi ,evita di passare con il piattino !!

    cc

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Mizzica , vi siete dati tutti piu´o meno da fare per cercare la definizione della “felicita´” Io credo che questa parola abbia per ognuno un significato diverso. Per me la felicita´per esempio e´quella che ho descritto nel mio 678, qualcuno che ti ama e ti protegge e fare quel che piace, insieme serenita´e beatidune.
    Questo e nient´altro e´per me la felicita´.
    Chi puo´essere o dirsi felice di vincere il Jack Pott di questa settimana al lotto Italiano? Certo sara´contento lui e la sua famiglia, finalmente non piu´problemi si crederanno felici ,ma loro non lo sanno che e´ solo una felicita´illusoria e ingannevole, troverei in quel momento per fare un paragone piu´felice un barbone.
    Per ognuno di noi questo aggettivo ha un significato diverso:-
    Allegrezza, amore, sex, contentezza, ricchezza, , ferie, carriera ecc.
    Per esempio la felicita´ per un ergastolano e´la liberta´, per un disoccupato un buon lavoro, per un ammalato e´la salute e non il denaro che butterebbe via per averla e sarebbe felice. Tutte queste ,sono una buona base per essere felici, che puo´essere piu´o meno duratura a secondo di come il destino o la sorte vuole. Poi si puo´dire che il destino ce l´ho creiamo noi con in nostro modo d´agire. Poi e´anche vero che tutti inseguiamo la felicita´. Chi la raggiunge parecchie volte insieme alla felicita trova l´infelicita´……e siamo punto d´accapo, lo stesso desidererebbbe magari tornare indietro. Insomma ci sto´girando attorno e mi sto´sempre piu´confondendo. E´davvero problematico definire la felicita´ che e´un´emozione che e´in noi e che poco a che fare con il mondo esteriore, direi un soggettivo benessere che non si puo´obiettivamente misurare, ognuno la quota e la valuta per se. Per me per esempio, quella felicita´di cui parlavo nel mio 678
    e´la piu´grande e la piu´completa.
    Un saluto ed una buonanotte a tutti. Rodolfo

    Ps. x Anita
    Peccato per quell´uomo, cosi giovane.
    Non doveva essere proprio felice e non ha trovato la forza di cercare una o un´altra felicita´.
    Uccidersi per una donna poi….. la ritengo proprio una grande…..come dire….stronzata.

  13. sylvi
    sylvi says:

    Io riesco ancora ad indignarmi, non per le parole di un demente senile come Andreotti sull’uccisione di Ambrosoli, ma perchè questo individuo ha avuto voti e molto potere, ha portato l’Italia dov’è…e da decrepito demente dice quel che pensava la politica…e quel che ha sempre pensato lui!

    Dove altro avremmo potuto arrivare, se non a Berlusconi e Bossi?

    AZ, manco morta gli avrei dato un passaggio sulla mia macchina!
    Altro che volontariato!

    Sylvi

  14. Follotitta
    Follotitta says:

    Sta miseramente piovendo. E’ gioco forza che vi e mi intrattenga con la 1ma parte del 2do paragrafo sempre della Dichiarazione, laddove dice che e’ self-evident che gli uomini sono creati uguali e che fra i loro diritti, oltre alla felicita’, c’e’ anche quello alla vita e alla liberta’. Questi concetti di democrazia egualitaria e di liberta’, da dove sono venuti fuori? Oggi li diamo per scontati, ma allora si erano appena affacciati sulle 2 sponde dell’Atlantico e non certo come derivativi greco-romani. La tradizione europea si era sempre barcamenata fra il governo di un forte sovrano e quello di una classe oligarchica, come per es in Olanda. Il fatto e’ che fra +/- il 1600 e il 1776 si era creato un miscuglio di idee politiche fra i coloni inglesi e i nativi americani, in particolare con le nazioni degli Iroquois e Algonquians, tale da dar luogo ad una rivoluzione mai vista prima, basata su principi, appunto, egualitari e un governo federale dai poteri sovrapposti. Adesso mi aspetto che qualcuno, senza anticipare nomi, mi dica che i poveri indiani non c’entravano niente, ma aspettiamo a cadere 1ma di fasciarci la testa.

  15. Peter
    Peter says:

    x Follotitta

    no, invece adesso siamo d’accordo! infatti volevo che lei riconoscesse la specificita’ delle culture moderne anche rispetto a quelle classiche, oltreche’ tra di loro.
    Non so molto di irochesi ed algonchini, ma immagino che alle origini, ed in un certo senso, il melting pot abbia incluso anche i loro contributi. Anche genealogicamente, si ignora spesso che molti americani bianchi hanno sangue nativo, mi vengono in mente diversi attori famosi, tra gli altri.
    Comunque, c’e’ una specificita’ delle varie culture anglosassoni dei vari paesi, compresi GB ed Australia.

    un saluto

    Peter

  16. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo -#766-

    Un vero peccato…mi dispiace tanto.

    La storia con la moglie e’ forse stata la catapulta.
    Era ancora innamorato ed ancora disposto a prendersela indietro, ma e’ finito in un brutto divorzio….

    Era gia’ molto depresso per la morte del padre e della mamma, tutti entro negli ultimi mesi.
    Il papa’, una circa settimana prima.

    Credo anche che il lavoro si era fatto troppo esigente, dopo l’inondazione del mio Stato nello scorso Marzo.

    Figurati che nel suo website del lavoro c’e’ anche una foto con la moglie, dal titolo: Happy Couple = Coppia Felice.

    Cose della vita…

    Anita

    PS:
    Mio papa’ ha portato il rancore fino alla sua morte.
    Anche lui era disposto a perdonare.

  17. Follotitta
    Follotitta says:

    E’ tornato il sole. prendo la bici e, se e’ il caso, tolgo un po’ d’erbaccia. Happiness l’ho scritto con 1 s, ma mi sono sbagliato. A domani.

  18. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Peter, malgrado la sua verve polemica, non avevo pensato a lei (con la speranza che il naso non mi si allunghi di molto). Ma domani riprendo l’argomento; a me sembra abbastanza interessante.

  19. Anita
    Anita says:

    x Follotitta

    Caro F.

    abbiamo fatto ammende per i nativi Indiani, cos’altro possiamo fare?
    Costruiscono Casino’ per tutti gli US, hai mai visto Foxwood e Mohegan Sun, nel vicino Connecticut?
    Pensano alle loro tribu? NO

    Basta provare un minima % indiana nel DNA e tutte le porte sono aperte.

    Uroburo andra’ indietro alle coperte infette……

    Saluti, Anita

  20. Popeye
    Popeye says:

    Dear Peter,
    Sometimes you are a little to quick on the trigger. I did not realize it is you brits that are sending me on the wrong track. Is the mate really necessary, seriously?
    Cheers!

  21. peter
    peter says:

    Dear Popeye

    why do you say on the wrong track? In what way?
    As for the ‘mate’, whenever I set my foot in a pub I immediately get asked by the barman , hi mate, are you all right mate, what would you like mate, have you been served mate?

    so what’s your problem, mate?!

    cheers

    Peter

  22. Popeye
    Popeye says:

    in particolare con le nazioni degli Iroquois e Algonquians, tale da dar luogo ad una rivoluzione mai vista prima, basata su principi, appunto, egualitari e un governo federale dai poteri sovrapposti …

    Caro Follotitta,
    Mai sentito dagli americani, mai nei libri di storia, mai in liceo, mai nell’università! L’evidenza che questo sia il caso e’ molto, molto debole. Il governo di questi popoli era strettamente locale e variabile. Il Grand Council delle sei nazioni di Iroquois era culturale e non politico.

  23. Popeye
    Popeye says:

    Caro CeCi e Pasta,
    Avevo scritto “certi Atei”. Se non sei ateo per quale motivo hai risposto? Vedi le tue asine non sono atee e non hanno risposto. Cerca di imparare qualcosa da quelle asine e non solo sfruttarle.

  24. Anita
    Anita says:

    CUBA

    AOL News (Sept. 9) — None other than Fidel Castro himself now appears to have given up on Cuba’s archaic communist system.

    ** Traduzione Google corretta **

    Castro ammette che il comunismo cubano non funziona.

    Theunis Bates
    Contributore

    AOL News (9 settembre) –

    Niente meno che lo stesso Fidel Castro sembra che ormai abbia rinunciato all’arcaico sistema comunista di Cuba “.

    Il leader rivoluzionario la scorsa settimana ha lanciato un attacco a sorpresa contro l’economia controllata dallo stato ha contribuito a creare 50 anni fa, durante un’intervista a Jeffrey Goldberg, un corrispondente per la rivista The Atlantic.

    Goldberg ha chiesto al leader, se il sistema economico di Cuba vale ancora la pena di esportarlo ad altre nazioni, ed è stato stordito dalla risposta brutalmente onesta di Castro.

    “Il modello cubano non funziona piu’ nemmeno per noi”, ha detto il presidente di 84 anni…..”

    http://www.aolnews.com/world/article/fidel-castro-admits-cuban-communism-isnt-working/19626654

    ——————————————————————-

    Ho sentito i punti salienti dell’intervista, richiesta da Fidel Castro.
    Jeffrey Golberg e’ stato con Castro per 3 giorni.

    Sembra che si ravveda sulla faccenda della “Bay of Pigs”.
    E’ contrario a Mahamoud Ahmadinejad per il suo anti ebraismo e per la sua negazione dell’Olocausto.

    I commenti sono che Fidel stia spianando la strada gia’ iniziata dal fratello Raul ora in carica.

    Buonanotte,
    Anita

  25. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cara Anita e Popeye,
    preoccupato questa notte ho seguito gli eventi e sono stato molto felice di leggere che il Pastore Protestante della Florida Terry Jones si era fatto guidare dalla ragione e rinunciava a dare fuoco al Corano, ho pensato :”e´una grande fortuna”. Ora non mi (ci) rimaneva altro che sperare che a nessun fondamentalista Islamico venisse l´idea di qualche attentato.
    In quel caso scatenerebbero l´ira degli Americani con consequenze imprevedibili. Ora leggo che il Pastore ha cambiato idea perche´si sente preso in giro. Bruciare libri mi ricorda un po´la “notte dei cristalli” in Germania. Allora pero´non c´era nessuno che protestava ne´per i libri bruciati, ne´per i negozi , le case e le Sinagoghe distrutte, ne´per gli esseri umani maltrattati e uccisi.
    Oggi la situazione e´diversa ed e´ strano che tutto questo succeda in America, il paese che e´stato rifugio per tanti disederedati, il paese dove quando arrivavi ti domandavano come ti chiamavi ma mai a quale religione appartenevi , ognuno libero.
    Io sono del parere(ed e´la mia speranza) che il Pastore voglia solo provocare e che alla fine non arrivera´al punto di bruciare qualche libro(ci scommetterei una cena per tutti nel miglior locale a Milano). Non riesco ad immaginarmelo, in America poi. Ma se malauguratamente dovesse davvero succedere non mi meraviglirei se in qualche punto del globo non cominciassero a bruciare le Chiese e le Sinagoghe. Da li…l´effetto domino non si puo´piu´prevedere.
    Un saluto, ed una buona giornata a tutti.

  26. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Peter:
    evidentemente negli USA non apostrofano con mate il primo venuto. Infatti mate l’ho sentito usare sempre solo dagli inglesi, mai dagli americani. O forse è stato solo un caso.

  27. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ma se malauguratamente dovesse davvero succedere non mi meraviglirei se in qualche punto del globo non cominciassero a bruciare le Chiese e le Sinagoghe. Da li…l´effetto domino non si puo´piu´prevedere. (Rodolfo)
    ——-
    Eh, magari! Dovrò dire al pastore di ripensarci e di fare un bel rogo, aggiungendoci anche un po’ di bibbie, per buona misura e per non scontentare nessuno. Se poi si scatena l’effetto domino, ben venga, finalmente! Ci aggiungiamo anche il Papa, come ciliegina sulla torta.

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ok, per oggi ve la siete scampata, starò fuori tutta la giornata a montare una mostra. Non mia questa volta, ma di un mio cugino molto bravo nella paesaggistica. A stasera.

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI ANITA
    —————————–

    x Controcorrente -#752-

    Capisco che il solo nome di Gore Vidal, per due elefanti come come il poppone e L’anita, suscitino “orrore” o indifferenza, o semmai , non sappiamo manco chi sia, loro e 800milioni di americani , ma pazienza !

    ————————————————————————-

    Caro CC,

    ti fai bello da solo.

    Sappiamo benissimo chi sia Gore Vidal, prima di te.

    Un bisessuale, razza che non mi va tanto.

    Fu co-anchor alla ABC e’ fini’ in causa con William F. Buckley jr., causa che perse.
    Molto critico dell’America e crede nelle cospirazioni della WWII, amico di Timothy McVeigh, cospirazione di Oklahoma City,
    cospirazione del 9/11….etc….
    Ferocemente critico di G.W.Bush.

    In breve, un Michael Moore piu’ sofisticato e piu’ anziano, ha avuto piu’ tempo per buttar giu’ gli Stati Uniti.

    Il mio nome si scrive con la A maiuscola, e non sono iscritta ad alcun partito, sono indipendente conservativa.

    Anita
    PS:
    Non siamo ancora 800milioni di Americani, sei confuso?

  30. Popeye
    Popeye says:

    Caro Peter,
    Wrong track in terms of the spelling of happyness. I have worked with many British engineers and I have never, ever heard them use the word mate convesationally and it seems odd to hear from an educated person like yourself. It may be OK for a bartender but you. Nothing more!

  31. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI VOX
    ——————————————

    L’EU COMINCIA A MOSTRARE IL SUO VERO VOLTO

    Sconcertante l’ultima decisione del parlamento europeo in materia
    di vivisezione: invece di abolirla, o almeno ridurla al minimo, la
    estendono, aggiungendo per soprammercato che va bene usare i randagi,
    i “negri”, i “rom” degli animali.

    Questo approccio cinico e disumano che soggiace alle esigenze delle
    industrie farmaceutiche, , in realta’non fa che rispecchiare una
    generale regressione etica, morale e civile della dirigenza Europea. I
    lavoratori non sono trattati meglio delle cavie e dei randagi. Sono
    sacrificabili i loro diritti (alt5rro che ricerca della felicita’,
    ormai si tratta di sopravvivere) sono sacrificabili le loro vite
    stesse. L’importante, ancora una volta, in quest’era
    anti-illuminista, e’ un impossibile profitto, un’improbabile
    competitivita’, un irragiungibile sviluppo, una corsa contro le
    logiche della realta’ finita delle risorse del pianeta e umane.
    Invece di imparare le lezioni della grande crisi (2008 – 20??) e
    passare, come fanno certe catene di ristorazione, allo slow-food,
    ovvero a un diverso sistema che permetta la conseravzione della nostra
    stessa specie, si preme il piede sull’acceleratore per raggiungere
    in fretta, sempre piu’ in fretta, il precipizio. Una corsa folle
    verso il
    non-futuro.

    Le prime ribellioni su grande scala stanno avendo luogo in Grecia, dove
    scioperi, dimostrazioni e violenti scontri con la polizia non si
    fermano da mesi, sono ormai un fatto normale della vita quotidiana (ma
    accuratamente ignorati dai nostri media, ovviamente, per non metterci
    idee in testa: meglio distogliere l’attenzione generale per
    settimane e settimane con improbabili lapidazioni di adultere
    uxoricide). I francesi stanno cominciando a muoversi anche loro, non
    tanto inca@@ati per i Rom, quanto per l’aumento dell’eta’
    pensionabile e altri soprusi del mondo industriale, simili a quelli
    della nostra FIAT.

    Creando un sempre maggior numero di disoccupati totali, disoccupati a
    singhiozzo (precari, eufemisticamente “flessibili”, o
    piu’ realisticamente cornuti e mazziati), lavoratori sottopagati,
    ricattati, sbeffeggiati, rom-mizzati, si minano le basi stesse della
    societa’ europea, con l’intento sempre meno nascoto di creare
    un nuovo schiavismo (gia’ in atto) e un nuovo feudalesimo, un
    nuovo terzo mondo.
    L’unica alternativa che finira’ per restare ai cittadini
    europei sara’, prima o poi, la rivoluzione. E se proprio dovesse
    succedere, speriamo prima che poi.

    Sull’argomento, un lucido articolo di F.B. Bifo:
    IL CINISMO EUROPEO PREPARA LA GRANDE REGRESSIONE

    Sulla Repubblica di sabato 4 settembre, Giulio Tremonti dimostra come,
    nonostante la nebbia fitta del delirio politico italiano, ci sia
    qualcuno che sa dove bisogna andare. Bisogna andare nella direzione
    che indica l’Europa, dice serafico il Ministro. D’altronde i giochi
    sono fatti. Negli ultimi sei mesi, in seguito alla drammatizzazione
    della crisi greca, in Europa si è creata l’unanimità basata sul
    terrore finanziario.

    Saltando con un balzo tutte le lentezze e le contraddizioni che si
    erano manifestate di fronte alle proposte di revisione della Carta
    costituzionale europea, con il no olandese e francese del 2005, il
    triumvirato franco tedesco Merkel Sarkozy Trichet ha imposto una
    innovazione costituzionale basata su una linea di rigore monetarista e
    di riduzione del costo del lavoro.

    …Nell’intervista tremontiana la rissa italiana è totalmente assente,
    e si intravvede la consapevolezza del fatto che ciò che accadrà del
    governo italiano non ha molta importanza, perché tanto la politica,
    quella che conta, quella che determina la vita quotidiana, il salario
    il tempo di lavoro, i livelli di sfruttamento e di miseria, il
    rapporto tra salario e profitto non si fa più a Roma, ma in Europa.

    Il Ministro spiega che finalmente l’Europa è entrata nell’era
    dell’unità politica. Infatti da quest’anno le politiche finanziarie ed
    economiche dei diversi paesi europei verranno giudicate, approvate o
    respinte da un vero e proprio direttorio le cui linee direttrici sono
    a tutti ben note: riduzione del costo del lavoro, riduzione della
    spesa pubblica, subordinazione della ricerca alla competizione
    economica.

    Fine delle politiche National oriented.” dice Tremonti “Ogni anno da
    gennaio a aprile tutto ruoterà per tutti gli stati intorno alla
    sessione di bilancio europea. Con la sessione di bilancio prenderà
    forma un nuovo luogo politico. Una fondamentale devoluzione di potere.”

    Che resta da fare nei diversi stati nazionali, per esempio in Italia?
    “re-ingegnerizzare il paese in termini di competitività europea.” dice
    Tremonti.

    Dietro la fascinosa re-ingegnerizzazione cosa c’è? Lo sappiamo. C’è la
    definitiva eliminazione di ogni possibile forma di resistenza del
    lavoro, la cancellazione dei diritti che la modernità ha sancito, e la
    totale libertà di azione dell’impresa, senza più vincoli di tipo
    etico, legislativo o sindacale.

    L’intervistatore Giannini incalza il prode Tremonti a una revisione
    dell’articolo 41 della Costituzione.

    E Tremonti non si tira indietro. “Lo faremo, risponde, ci stiamo
    lavorando a Palazzo Chigi.”

    Ma naturale, se lo scopo supremo è essere competitivi con paesi in cui
    il salario medio è di duecento euro e l’orario di lavoro è illimitato,
    come possiamo difendere delle piccolezze come il diritto al riposo,
    alla pensione, alla libertà di organizzazione e di sciopero, insomma
    all’habeas corpus della società? La civiltà è finita, mettiamola così.

    Il salto politico europeo di quest’anno 2010 consiste nell’imposizione
    dell’omogeneità di politiche che cancellano ogni autonomia del corpo
    sociale in nome di una perfetta aderenza allo scopo comune: aumentare
    la competitività dell’industria europea, cioè rendere possibile un
    aumento dei profitti delle corporation europee che le renda
    competitive con i colossi dell’economia globalizzata.

    Una partita persa fin da principio, questo lo sanno tutti. L’Europa nel
    suo complesso non riuscirà mai a imporre un immiserimento così
    drastico senza provocare reazioni sanguinose (razziste, dementi,
    aggressive in quali forme vedremo). Forse l’area tedesca depurata
    dell’Europa latina potrà presto provarci. Ma nelle condizioni attuali
    non riusciremo a fermare il declino della potenza europea, ma
    perseguire questo scopo paranoico servirà per ridurre il salario
    reale, per deregolare completamente l’orario di lavoro, per
    distruggere la vita quotidiana di milioni di persone.

    Lo dice del resto anche Chiamparino, in un’intervista che troviamo su
    La Repubblica di domenica. Marchionne ha ragione, dice colui che si
    candida a riformare il partito democratico per portarlo all’altezza
    dei tempi. I tempi sono questi, dice Chiamparino, non è più tempo di
    illudersi. Lo schiavismo è la sola maniera per salvare l’Europa, dice
    il democratico riformatore…

    Le cose importanti sono quelle di cui parla Tremonti, perché l’attacco
    più distruttivo contro la società viene oggi dal gruppo dirigente
    europeo, dalle scelte criminali che la classe finanziaria sta
    imponendo a un ceto politico privo di qualsiasi autonomia. L’Europa ha
    smesso di sentirsi depositaria di una (sia pur sbiadita) civiltà
    sociale, o erede della civiltà umanistica. Basta con queste fantasie,
    dice con chiarezza il cinismo europeo contemporaneo, preparando la
    grande regressione. L’umanesimo che per cinque secoli ha guidato la
    civiltà europea, almeno in linea di principio, è oggi riconosciuto
    come un ostacolo al pieno dispiegamento dell’ipercapitalismo globale
    competitivo.

    Il mondo è quello che è. E il compito degli schiavisti è frustare gli
    schiavi.
    Fin che subiscono.
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7432

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Comunque, io ho letto il Corano per intero nella traduzione di Bausani e mi è sembrato nettamente superiore alla Bibbia, giusto per puntualizzare. In ogni caso, tenendo conto dell’epoca in cui è stato scritto, anzi dettato poichè al rasul era analfabeta che io sappia, è di una grande saggezza.
    Poi è stato travisato dai vari interpreti, che ne hanno fatto quell’aberrazione che vediamo oggi in certe varianti dell’Islam.

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Popeye è terribile! Mi fa schiattare dalle risate. Mi dispiace che i non anglofoni non possano seguire il battibecco. Ora mi aspetto la risposta di Peter…

  34. Popeye
    Popeye says:

    Caro Peter,
    Normalmente non use quelle parole le conosco ma non sono nel mio vocabolario. Se lo ho usate con te qualche volta l’ho fatto per imitare te in an american way.

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Per quanto riguarda lo spelling, ho trovato entrambi i modi: con la y e con la i. The pursuit of happyness è un film, ma anche happiness viene dato come traduzione di felicità. Forse è come nell’italiano ciliege e ciliegie, valgono entrambi i modi.

  36. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    X TUTTI

    FORSE PER FESTEGGIARE IL CAPODANNO EBRAICO O FORSE PER “INCORAGGIARE” (?) I COLLOQUI “DI PACE” CON OBAMA, STA DI FATTO CHE MI DICONO ABBIANO BOMBARDATO O STIANO ANCORA BOMBARDANDO IL PORTO DI GAZA.

    SPERO NON SIA VERO, ANCHE PERCHE’ IL SILENZIO DEI MASS MEDIA SAREBBE PARTICOLARMENTE VERGOGNOSO, MILIARDESIMA DIMOSTRAZIONE CHE LE LACRIME DEGLI IPOCRITI DALLE MANI LORDE DI SANGUE SONO SOLO PER LE SAKINEH O PER LE NEDA.
    pino nicotri

  37. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    È indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica di far qualcosa per il Paese.

    Giorgio Ambrosoli quando venne incaricato di indagare sulla Banca Privata Italiana.

  38. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Andreotti: Ambrosoli se la cercava
    «E Falcone era un attaccabrighe?»
    ecco, adesso manca solo che qualcuno dia della testa calda a Borsellino e del provocatore a Peppino Impastato…

  39. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Berlusconi ha paura, gli serve l’immunità.
    Lo spettacolo è più che indecoroso, ma il berlusconismo è questo.
    Niente decoro, molta furbizia e soprattutto farsi gli affari propri.

  40. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xNicotri
    ma quale bombardamento….e´ vero invece che ancora questa mattina il sud di Israele e´stato colpito da un ennesimo(o millesimo) missile Kassam. Rodolfo

  41. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Fuoco ed inferno a San Francisco

    Homes on fire after explosion near San Francisco
    A massive fire burned homes as it roared through a mostly residential neighborhood in the hills south of San Francisco following a loud explosion that shot a fireball more than 1,000 feet into the air and sent frightened residents fleeing for safety Thursday.
    A local fire chief said a gas line explosion likely caused the blast that sent flames tearing through the streets, incinerating possibly more than a dozen homes just after 6 pm local time. (AP)

  42. Popeye
    Popeye says:

    Caro Rodolfo,
    Come conservatore devo dare un altro punto di vista. Bruciare qualcosa per qualunque ragione nell’USA e’ una forma di espressione protetta dalla costituzione. Se il pastore vuole bruciare il SUO Corano, la SUA Bibbia, o il suo libro di Marco F… the System lo può fare tranquillamente perché e’ “free speech”. Quello che non puo fare e’ bruciare il TUO Corano, la TUA Bibbia, o la TUA collezione dei libri di Marco esattamente come fecero i naz_zis_ti.
    La cosa che mi stupisce e’ in India dove Cristiani vengono ammazzati e Chiese ridotte a cenere si sono lamentati sul bruciare del Corano.
    Avendo detto questo, fa piacere anche a me che il pastore ha cambiato idea solo perché eviterà un inutile conflitto.

  43. sylvi
    sylvi says:

    x Marco

    che tu straparli “Et ab hoc, et ab hac et ab illa” , di chiese da bruciare con il Papa sopra, di donne speciali o meno, di vecchie morte che camminano…pazienza.

    Ma la Grammatica NO! Non ti permetto di modificarla a seconda degli usi degli ignorantoni di facce e bucche!
    La REGOLA è sempre quella e l’ho già scritta.
    Perciò scrivi pure CILIEGE, ma sei uno dei tanti ignoranti che allietano l’Italia!!!!!!!!!!
    E risparmiati “l’uso comune”; ho già le scatole piene della costituzione materiale al posto della Costituzione Formale!
    La Forma è sostanza!

    Sylvi

  44. Peter
    Peter says:

    caro Popeye

    se ti da’ tanto fastidio vedro’ di non chiamarti mate.
    A me irrita un po’ quando mi chiamano Sir, cosa che alcuni fanno (forse scherzando) persino in conversazioni amichevoli. Mate mi piace molto di piu’, anche se capisco sia un po’ ‘cheap’. Lo usano inglesi ed australiani, i quali pero’ mi pare dicano ‘mae’.
    Devi sapere che questo e’ o e’ stato un paese di marinai prima che di City dudes e Lords. Nelle classi popolari, tutti in dryland sono mates, in mare diventavano jacks…keep rowing Jack! (modo di dire). Veramente anche in mare si usa mate, il primo ufficiale di una nave e’ il First Mate, il secondo il Second Mate, etc…
    A proposito, forse non tutti sanno che la Union Jack si chiama cosi’ solo se montata sull’albero o pennone di una nave, altrimenti e’ la Union Flag. Chiusa parentesi

    Peter

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