Israele, Palestina, Blair, rom di Francia, Iran, Sakineh, Carla Bruni, Gelmini, Berlusconi, Dell’Utri: l’ipocrisia, il doppiopesismo e il falso a mezzo stampa regnano sovrani
1) – Ovviamente speriamo che Obama ce la faccia a spingere, anzi a costringere – perché se non li costringe non otterrà nulla – Abu Mazen e Netanyahu a stipulare una pace degna di tale nome, capace di evitare altre tempeste, e sempre più grandi, in Medio Oriente. Che nasca uno Stato palestinese è di fatto ormai pressocché impossibile, mancano i presupposti innanzitutto territoriali. E Israele ha ripetuto fino alla noia che non permetterà comunque mai che l’eventuale Stato palestinese possa esercitare i diritti tipici di ogni Stato che sia tale e non una caricatura, dalle forze armate al controllo dei confini e dello spazio aereo.
Per giunta Netayahu ha già detto che NON intende fermare i furti di terra palestinese chiamati colonie, che NON intende permettere che Gerusalemme diventi la capitale anche dello Stato palestinese e che Israele deve essere riconosciuto come “lo Stato degli ebrei”. La stessa pretesa che aveva il Sud Africa di essere riconosciuto come “lo Stato dei bianchi”, con quali risultati s’è visto. Una volta riconosciuto Israele come lo Stato degli ebrei, l’indecente ministro degli Esteri Lieberman è pronto a “trasferire” all’estero – cioè a deportare – i quattro milioni di esseri umani tra palestinesi cittadini israeliani e palestinesi cittadini non israeliani. Del resto l’ancor più indecente rabbino Yosef Ovadia, capo del partito “religioso” ultraortodosso Shas, che non è folklore ma fa parte del governo Netanyahu, ha pubblicamente invocato l’intervento di “Dio che li colpisca con le sue piaghe” (come quelle bibliche d’Egitto….) perché uccida Abu Mazen e tutti i palestinesi.
Notizia, questa di Yosef Ovadia, relegata nelle pagine interne da tutta la stampa italiana. La stessa stampa che – mentendo grossolanamente come ai bei tempi delle “atomiche di Saddam” – sbatte in prima pagina le (inesistenti) “minacce dell’Iran” contro Carla Bruni che “deve morire”. Mi chiedo cosa sarebbe successo se ad augurare la morte di tutti gli israeliani non palestinesi fosse stato un membro dell’Autorità Nazionale Palestinese. Sarebbe cascato giù il cielo! Invece, trattandosi di palestinesi, siamo pur sempre maestri di cinismo da “italiani bravissima gente”. Fermo restando che l’Iran NON ha minacciato di morte Carla Bruni neppure da lontano. E’ stato solo un giornale di destra a scrivere che “meriterebbe la morte”, cosa ben diversa dal dire che “deve morire”, e il ministero degli Esteri – cioè lo Stato iraniano! – ha condannato la sparata di quel giornale. Insomma, la nostra stampa, con quella di sinistra in testa, ha mentito spudoratamente capovolgendo la realtà.
Del resto la realtà è stata taroccata anche riguardo la condanna a morte “per lapidazione” dell’iraniana Sakineh “colpevole di adulterio”. Ho firmato anch’io l’appello contro la condanna, e ho inviato i lettori del blog a fare altrettanto, anche se mi risulta – e l’ho scritto dopo il mio viaggio in Iran – che la lapidazione è semmai praticata in Arabia Saudita, nostra alleata politica e militare, ma non in Iran. Sta di fatto però che Sakineh NON è stata condannata a morte solo perché ha fatto le corna al marito, ma perché secondo i giudici è stata complice del suo amante nell’ucciderlo. Mi pare ci sia tra le due cosa una differenza enorme, fermo restando il fatto che sono contrario alla pena di morte. Però lo sono anche riguardo le condanne a morte nell’Arabia Saudita e negli Usa, dove si mandano alla sedia elettrica o alla camera a gas anche handicappati mentali e colpevoli di reati compiuti quando erano ancora minorenni. In tal caso però, non trattandosi di dare addosso all’Iran, in modo da spingere in qualche modo alla guerra anche contro quello Stato, o si fa finta di niente o ci si sdegna molto meno. Beh, se non è ipocrisia e disonestà questa…
2) – Mi chiedo come mai per sapere che nell’esercito israeliano “il corpo degli ufficiali è composto in misura crescente da sionisti religiosi favorevoli al movimento dei coloni” si debba aspettare di poter leggere un articolo di Thomas Friedman in ottava pagina di Repubblica. Oppure bisogna leggere giornali israeliani come Haaretz. Come mai i nostri vari Guido Olimpio, Lorenzo Cremonesi, Antonio Ferrari, Francesco Battistini, ecc., cioè il fior fiore degli inviati e dei corrispondenti che si occupano di Israele, Usa e Medio Oriente, di una tale preoccupante realtà non parlano mai, tenendola di fatto nascosta? Dico realtà drammatica perché Friedman nel suo articolo su Repubblica del 2 settembre fa capire con chiarezza che l’esercito israeliano difficilmente ubbidirebbe all’eventuale ordine di sgomberare qualche decina di migliaia di coloni. Senza dimenticare che Rabin è stato assassinato da un fanatico cresciuto alla scuola del rabbinato oltranzista e protetto non è chiaro da quale servizio segreto o altro ganglio delle forze armate del suo Paese.
3) – Gheddafi è venuto a Roma e ha fatto il suo numero. Trovo assurdo, e razzista, che dal Corriere della Sera a Repubblica siano state date per giorni le prime pagine alle sue innocue cazzate, per giunta relegando – ripeto – le gravi porcate del rabbino Ovadia nelle pagine interne come se fossero solo folclore e non la base delle stragi come quelle di Gaza e la causa del continuo furto di terra a danno dei palestinesi. Tanto per cambiare, Gheddafi nei suoi fervorini alle comparse arruolate per farlo contento NON ha mai minacciato l’Europa né di farla diventare africana né che deve diventare islamica. Ha solo detto cose addirittura banali, come possibili conseguenze dell’ingresso della Turchia nella Comunità Europea e del flusso di immigrati africani se non si riesce a fermarlo. Scusate, ma non sono queste le stesse cose che scriveva ululando Oriana Fallaci? E che più o meno scrive anche Fiamma Nierenstein per quanto riguarda il “pericolo islamico” invasivo dell’Europa? Come mai se le dice Gheddafi in un contesto da avanspettacolo ci si scatena al grido di “Mamma, li turchi!”, mentre se le scrivono fanatiche come Fallaci e Nierenstein o le dice qualche decerebrato “padano” vengono invece applaudite in massa al grido di “Dalli al musulmano!”?.
Senza contare che Gheddafi le sue cazzate le ha dette al chiuso, in una riunione privata, in puro stile berlusconiano, non si trattava cioè di un proclama, e a farle diventare pubbliche è stata la stampa che ha trovato il modo di infilare nostre giornaliste nel circo Barnum gheddafiano. Gheddafi è un dittatore? Di certo è meno mascalzone dei reali sauditi, che invece ci coccoliamo e con i quali facciamo affari a partire dal comprare il loro petrolio.
L’indecoroso tormentone razzista da “italiani brava gente e sempre vittime” scatenato contro Gheddafi ha anche un altro piccolo difetto: nessuno parla degli oltre 4.000 patrioti resistenti libici deportati da noi italiani alle isole Tremiti e lasciati crepare in massa nel periodo delle nostre “glorisoe” guerre coloniali. Sappiamo solo parlare degli italiani cacciati via dalla Libia di Gheddafi “dopo avere fatto ai libici tanto bene”.
4) – Qualche settimana fa l’impagabile ministro della Pubblica (d)Istruzione Mariastella Gelmini è stata intervistata sul caso dei tre operai che la Fiat a Melfi non ha voluto far rientrare al lavoro nonostante la sentenza del magistrato ne avesse ordinato il reintegro. Non vedo che c’entri la Pubblica istruzione con un simile caso, ma tralasciamo. Il fatto è che la Gelmini ha dichiarato che sì “le sentenze vanno rispettate, ma vanno rispettate anche le aziende”. E’ chiaro il concetto? L’ipocrisia filopadronale della signora Gelmini è tale che non si vergogna a sostenere quella che per giunta è una falsa eguaglianza, falsa perché la Fiat le sentenze di riassunzione NON le ha mai rispettate, come ci ha tenuto a ricordare con orgoglio un suo avvocato. Tradotto in italiano, abbiamo un ministro della Pubblica istruzione per il quale le aziende sono dei totem, dei feticci da adorare a schiena prona. Feticci che delle sentenze e dei diritti dei lavoratori possono anche tranquillamente pulirsi il sedere per decenni. Con lo Stato italiano che nonostante un tale affronto ha continuato a foraggiare la Fiat con gagliarde regalie di danaro pubblico! Poi ci si lamenta di Berlusconi e dell’indecente legge che premia la sua Mondadori castigando il fisco dello Stato italiano. Fiat docet.
5) – E a proposito di Berlusconi: è davvero indecente come ormai sia chiaro anche ai ciechi che s’è installato al governo qualche manigoldo che, ingannando gli elettori, s’è fatto eleggere per evitare di dover rendere conto alla Giustizia delle proprie azioni pregresse. E non solo di quelle pregresse… La sinistra ha la gravissima responsabilità, tra l’altro, di avere chiuso gli occhi davanti al mega conflitto di interessi del Chiavaliere, interessi che sono una piovra aggrappata al vascello Italia e decisa a non mollare a costo di colare a picco il vascello. Ma il conflitto di interessi non è solo l’immensa ricchezza del satrapo Chiavaliere, la sua tossica concentrazione di mass media, con cui imbottisce la testa degli italiani di segatura svuotandola dal cervello, e il suo fare concorrenza allo Stato con le proprie aziende, vedi il caso Mediaset-Rai. Il conflitto di interessi da tagliare consiste anche nell’indecente portare in parlamento i propri cavalli avvocati, Previti prima, Taormina dopo, Ghedini&C oggi, e nel prostituire i ministri della Giustizia fino a farne dei mezzani che curano gli sconci interessi privati consistenti nel fuggire alla Giustizia a parte del Chiavaliere che ne ha fatte più di Bertoldo.
6) – Ho sostenuto più volte che le azioni politiche di Berlusconi possono somigliare per certi versi al reato di Alto Tradimento, tradimento soprattutto della realtà. Il fatto è che il Chiavaliere sta davvero sovvertendo le istituzioni facendo finta di essere un democratico e di appellarsi alla democrazia, al popolo che lo ha eletto. Non basta inventarsi la novità di scrivere sulla scheda elettorale il nome Silvio Berlusconi o Clemente Mastella o Ciccillo Percoco per poter pretendere che questa trovata pubblicitaria abbia la meglio sulle regole scritte nella Costituzione e debba quindi prevalere su tutto e su tutti. Se in ipotesi si scoprisse che Berlusconi ha accoppato qualcuno, potrebbe forse continuare a ragliare che essendo stato “eletto dal popolo” non lo si può processare né toccare in alcun modo? Certo che no! Se lo facesse, bene farebbe il presidente della Repubblica a convocarlo al Quirinale e a farlo uscire su una autombulanza come fece il re con Mussolini ormai schiacciato dai sanguinosi fallimenti.
Sì, certo, il Chiavaliere – che si sappia – non ha accoppato o fatto accoppare nessuno. Però attenzione: i reati per i quali è atteso in ben tre processi, più quelli commessi in passato con Previti come ha scritto la Cassazione, sono comunque reati gravissimi. Sanno molto di omicidio della legalità. Fermo restando il fatto che un capo di govenro che da anni ormai accusa la magistratura del suo Paese di ordire complotti contro di lui somiglia a un cialtrone, che non può certo governare un Paese civile. E voglio ricordare che il fuoco preventivo contro la magistratura il Chiavaliere ha cominciato a farlo sferrare sulle sue televisioni da Vittorio Sgarbi quando anziché “scendere in politica” si limitava a leccare gli stivali di Bettino Craxi e ad essere Sua Emittenza.
6 bis) – Curioso questo Marcello Dell’Utri. Va in giro a spacciare per autentici quelli che lui chiama “i diari di Mussolini”, utili solo a rendere umano e vittima perfino il Truce, come veniva chiamato il Duce (embé, italiani brava gente e sempre vittime…). Ma le prove che Dell’Utri esibisce per giurare sull’autenticità dei diari sono autoreferenziali e soggettive ben più delle prove che i vari Spatuzza e Ciancimino portano in tribunale per sostenere che lui è un mafioso e il Chiavaliare il suo puparo o viceversa. Come la mettiamo? Due pesi e due misure? Sì, certo, un conto sono le sentenze di un tribunale, un altro conto è il resto. In questo caso però il resto è la Storia. E gabbare la Storia con sentenze sotto forma di diari patacca è ben più grave che emettere sentenze sbagliate in un tribunale. Non vorremmo che gli uomini di mano del Chiavaliere dopo avere, con Previti, corrotto magistrati per comprare sentenze patacca, arrivassero anche a corrompere la Storia per comprare altre sentenze patacca.
Come fa una persona intelligente come il senatore (!!!) Dell’Utri a non capire che se si accetta il metodo delle sue prove per l’autenticità dei diari di Mussolini poi ne consegue che si debba accettare anche il metodo delle prove che i vari Spatuzza, Ciancimino&C adducono sulla mafiosità sua e di qualche suo amicone di Arcore?
7) – I giornali titolano che Toni Blair ha rivelato che per la guerra in Iaq ha anche pianto. Se però si va a leggere l’intero articolo si scopre che NON ha pianto per la guerra in Iraq, ma solo ed esclusivamente per i militari inglesi morti in quella guerra. Per le decine di migliaia di iracheni uccisi, feriti, mutilati e con la casa distrutta dagli invasori, militari inglesi compresi, neppure mezza lacrima. Per uno che si picca di essersi convertito al cattolicesimo e che su questo suona la grancassa come Gheddafi sull’Islam, beh, non è un atteggiamento coerente. Non è cattolico, e neppure cristiano. E’ solo la solita merdosa retorica patriottarda. Che fa il paio con quel bel tomo di pezzo grosso repubblicano Usa che, per dare addosso al ritiro dall’Iraq ordinato da Obama, riferendosi ai 50 mila militari Usa rimasti chiede ai giornalisti e ai suoi elettori: “Cosa accadrà ai nostri ragazzi rimasti lì se Al Qeda li metterà sotto tiro?”. Come sempre, sono “i nostri ragazzi” se vanno ad ammazzare il “nemico” in giro per il mondo, se invece se ne fossero restati in patria farebbero parte dei 40 milioni di statunitensi che, si scopre, vivono sotto la soglia della poverta. Ma tra questi non ci sono mai i “nostri ragazzi”: solo i “che ce ne frega di loro”.
Questo bel politico a stelle e a strisce dimentica inoltre di dire che Al Qeda NON esiste ancora in Iraq, e sicuramente NON esisteva quando c’era il laico Saddam perché si detestavano a vicenda. Se esiste oggi in Iraq qualcosa che somiglia ad Al Qeda è solo per responsabilità di un mascalzone mentitore come George Bush junior.
Tornando a Blair, che la Comunità Europea lo abbia scelto come suo rappresentante nella tormentata vicenda dei rapporti Israele/Palestina non va affatto bene. L’Inghilterra è la massima responsabile non solo dei drammatici problemi dell’Iraq, dato che a suo tempo il Foreign Office si vantò di averne tracciato i confini “in modo che quel Paese non avrà mai pace”, come si è ben visto, ma in buona parte anche dei problemi sorti nella Palestina storica, a suo tempo da Londra amministrata. A parte questo, che come si suol dire attiene al passato, la conversione al cattolicesimo di Blair, cosa che attiene al presente e al futuro, non ne fa certo l’interlocutore ideale per trattare con dei musulmani quali sono in maggioranza i palestinesi e i Paesi che almeno a chiacchiere li appoggiano oppure coi fatti li sobillano. Blair è invece la persona più adatta a lasciare che la situazione marcisca facendo finta di cercare la pace: il solito divide et impera, strategia della quale l’Europa è maestra e Londra docente universitaria.
8 ) – Ci voleva la Chiesa per ricordare alla Francia e all’Europa intera che anche i rom, “invogliati” con 300 euro a testa da Sarkozy a “trasferirsi” fuori Francia, hanno patito la loro Shoà, che nella loro lingua si chiama Porrajmos e anche Samudaripen. I nazisti ne hanno sterminati tra i 400 e gli 800 mila. In proporzione, quindi, più che gli stessi ebrei. E poiché i rom esistevano solo in Europa, fatta eccezione forse per una emigrazione negli Usa, se Hitler avesse vinto la guerra i rom sarebbe stata l’unica etnia destinata ad essere davvero cancellata dalla faccia del pianeta, visto che gli ebrei vivevano invece in gran numero anche fuori Europa e questi si sarebbero per fortuna comunque salvati.
Chissà come la metterà ora la Francia con l’appuntamento fisso per l’elezione della “regina degli zingari” a S. Marie de la Mer, nella Camargue, e annesso folclore, turismo, ecc. Strano che la signora Sarkozy, la Carlà dal sorriso impallato gommoso, si mobiliti per Sakineh e se ne freghi dei rom che suo marito caccia dalla Francia…. Mah, che animo sensibile quello di Carlà: sensibilità a senso unico, si direbbe.
Per i rom, sinti, ecc., cioè per coloro che chiamiamo zingari, non c’è mai stato nessun ricco risarcimento per lo sterminio subito e il lavoro forzato. E con la strana scusa che non hanno un territorio loro o almeno di loro origine, cosa peraltro non esatta, non s’è mai posto neppure da lontano il problema di assegnare loro un territorio per farne il loro Stato, magari assegnando loro una fettina del territorio della Germania. Il silenzio e l’ignavia dell’Europa e l’acquiescenza di buona parte della stessa Francia sulla cacciata dei rom, così come l’indecente politica razzista in specie contro i rom della Lega Nord e del sindaco di Roma, la dicono lunga sulla reale composizione della pasta di cui è fatto il nostro improvviso inchinarci sempre e comunque davanti non tanto agli ebrei in quanto tali, ma ai sionisti. Non è a causa della Shoà che siamo rinsaviti, uscendo dall’obbrobbrio dei 16 secoli di antisemitismo della Chiesa e dai dieci secoli di antisemitismo dell’Europa. Ne siamo usciti, o facciamo finta di esserne usciti, solo perché il mondo ebraico è estremamente potente e Israele ci fa comodo nello “scontro di civiltà”, cioè, mutatis mutanda, nella prosecuzione del nostro colonialismo nei confronti delle ex colonie musulmane o comunque orientali dell’Europa.
Ford una buona marca?
Non ne comprerei una nemmeno se me la dessero gratis.
E da quando Volvo, Jaguar e Range Rover sono passate in mani americane, tutto, dal design alla qualità è scaduto non di poco. C’e’ un’enorme differenza, tanto per fare un esempio, tra una Volvo del 2000 e una del 2010 (il passaggio alla Ford è avvenuto nel 2001), anche senza andare a provare la differenza alla guida, basta dare un’occhiata all’interno, ai rivestimenti, al cruscotto. Roba da piangere. Vediamo, adesso, cosa ne faranno i cinesi, visto che la gestione o la produzione di automobili non è mai stata il loro forte.
Credo che AZ
se potesse, darebbe anche ai suoi Down e malati di Alzheimer la possibilità di scrivere in un blog che accoglie tutti.
E io risponderei alle loro argomentazioni…che… non si sa mai che una perla esca dai posti più impensati!
Io non so praticamente quasi nulla dell’ebraismo se non quello che ho dimenticato a scuola…ricordare perciò qualcosa non fa male!
E con Rodolfo sono d’accordo in quasi niente!
Questa volta, per me, AZ ha toppato!
E anche se è ateo, non gli farebbe male ricordare la parabola del Fariseo e del Pubblicano!
C’è anche uno snobismo di estrema sx, anzi, soprattutto…
Sylvi
x Sylvi
il pomo della discordia con alcuni bloggers non e’ mai stato l’ebraismo in quanto tale, lo abbiamo detto tante volte che io, almeno, non lo voglio ripetere piu’.
A me personalmente, non mi interessa di usi, costumi e festivita’ ebraiche piu’ di quanto non mi interessi il Rahmadan, o i costumi induisti, o qualli Tahmil, cioe’ praticamente zero, ma se qualcuno ne vuole parlare lo faccia pure, tanto io non leggo.
un saluto
Peter
ehm, per la verita’ i Tamil sono induisti, quindi aggiungo che non me ne frega niente dei buddisti, per complemento
Peter
x VOX
Ford e’ ed era un ottima marca.
Pensi che io ho ancora la Lincoln Towncar di mio marito ed e’ del 1993.
E’ come nuova, un salotto viaggiante.
Gli unici ripari sono stati; le tubature per il fluido dei freni, il motorino di una finestra, ed un alternator.
Certo le gomme e le batterie…ed i periodici check up annui.
Noi abbiamo sempre avuto Ford, sia Coupe, sedan e sportive….mio marito le cambiava ogni due anni, io no.
Io me le tenevo per anni ed anni, non dovevo fare bella figura…
Quando decidero’ di cambiare una delle mie auto sara’ una Ford o una Buick.
Lei ha un brutto vizio, quello di schifare tutto cio’ che e’ Americano.
Anita
Era ora!
Finalmente dopo tanti giorni di scruta ,scruta come nel “Deserto dei Tartari “,dopo tanto soffiare sui fumi della sfera di cristallo ,ho capito a cosa condurrà il federalismo.
Ad un suttoprodotto di un acquario:
La t r o t a!
(1) Caro Peter, scusi il ritardo nel risponderle, ma a parte l’ovvieta’ di vivere in un altro fuso orario, e’ solo ora che mi sono potuto avvicinare al pc. Se lei dice ‘non credo’ giusto per contraddirmi, poco male, ma se e’ per fare intendere che la dichiarazione non si basasse su saldi principi filosofici condivisi nell’ambito del I Congresso degli SU, be’, non mi trova d’accordo. Certo, Defoe scriveva: ‘the good of subjects is the end of kings'; e infatti dichiarando gli uomini uguali (selfevident), piu’ che elevare i servi alla dignita’ di uomini, si voleva ridurre i sovrani a un livello di comune umanita’. Cioe’ la cultura anglosassone c’e’ nella dichiarazione e non potrebbe essere altrimenti, visto che i coloni ne erano parte integrante. Ma perche’ negare che dietro vi fosse anche il classicismo e lo studio di Aristotele o Cicerone? Sinceramente mi sfugge.
caro Poppone ,
Toppone come al solito!
Che io mi occupo di asine è vero, (tu non andresti bene nemmeno come stallone ),ma che mi consideri così Asino da non sapere che L’economia Mondiale globalizzata,non è di sola “fattura” made in Usa , mi stupisce.
Mi fa pensare che tu capisci proprio una sega di nulla di quello che scrivo.
Quanndo nasceva l’economia capitalista,gli Usa non esistevano.
Quindi la tua è una polemica decisamente toppona, da personaggio da operetta polemica!
un bacione
cc
Vox { 08.09.10 alle 16:34 }
E poi parlano di Locke e di Jefferson.
Se anche li hanno letti, non mi sembrano che li abbiano veramente capiti.
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X Vox,
Ah, si! Questi li hai capiti proprio tu, la bastione della libertà e democrazia … bolscevica. Ma vai a fare un bisognino per piacere!
Cara Sylvi,
se chiamare “snobbismo di sinistra” ,solenni incazzature, (ovvero cadute di balle tale da pestarsele con i talloni),gli sfoghi in un Blog, contro solenni cazzate che rasentano il “razzismo”,mascherate da appelli alla pace e al buonismo e di quanto erano belle e brave e di quanto erano gustose certi piatti della nonna ,affari tuoi…!!
Un esempio di un non snobbista di sx (sic!), c’è l’abbiamo sul Blog.
Credo che Az conosca meglio di me e di te, il dramma dei disabili, conosce la LORO DOLCEZZA E il loro candore…
A volte l’icazzatura di fronte a certi drammi, rasenta il pericolo di scivolare su certi estremismi verbali.
Hanno però il pregio di non essere “ipocriti”!
Questione di argomenti!
cc
mamma mia ,espulsione, siete peggio degli stalinisti del vecchio PCI !!
(2) Qualcuno direbbe che Jefferson fosse stato incaricato di redarre la dichiarazione per convenienza politica, in quanto virginiano. In realta’ sopratutto per la sua vasta cultura, almeno a giudicare dalla quantita’ di volumi sui quali spendeva patrimoni, e non certo per decorare Monticello. Inoltre aveva al suo attivo gia’ la stesura della costituzione della Virginia. Insomma era l’uomo giusto, con l’incarico giusto. Ora, se il suo ‘pursuit of happiness’ gli derivasse dalla cultura anglosassone, anch’essa comunque derivante da quella classica, o direttamente dallo stesso Aristotele, visto che questi ne parla proprio in riferimento alla politica, mi sembra che si stia facendo un processo alle intenzioni. Comunque Adams, che insieme a Franklin, aveva contribuito ad editare la dichiarazione, gia’ qualche anno 1ma nel suo ‘Thoughts on Government’, aveva scritto che lo scopo del governare era ‘the greatest quantity of human happiness’ e lui Cicerone lo poteva citare a memoria e il suo ‘il bene del popolo rappresenta la somma legge’, e’ inequivocabile. Non sono Adams e Cicero l’ho dovuto tradurre dall’inlese. Me ne scuso e la saluto. F.
Ford una buona marca?
Non ne comprerei una nemmeno se me la dessero gratis. etc.
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x Vox,
Non ho detto che l’azienda Ford era perfetta. Anche loro hanno fatto degli errori per esempio comprare aziende già al punto di fallire per esempio Volvo, Jaguar, e Range Rover. Un maiale di macchina come questi sono sempre maiali anche con rossetto.
Caro AZ, mettiamola su un altro piano: se un interlocutore a nostro parere dice cose sbagliate, sbagliate a nostro parere, ovvio, buona creanza vorrebbe che ci si sforzasse a chiarire il concetto in modo che l’interlocutore posa riflettere e compiere quel passo in più che lo porti fuori dall’errore. Se invece ci si rifiuta o, peggio, lo si prende a male parole, non si può, a tutti gli effetti, considerare il nostro un comportamento generoso.
E’ forse poca la pazienza che sto avendo io per chiarire dei concetti che per me sono elementari, ma che per altri sembra siano chissà quale cosa marziana?
il prezzemolo !
Eh, caro CC, a Milano ho conosciuto una escort del Caucaso, un misto tra cinese ed europeo, che se fossi uno sceicco arabo l’avrei presa in moglie immediatamente. Parla non so quante lingue, tra cui un perfetto italiano, laureata, simpaticissima e, ça va sans dire, di una bellezza mozzafiato.
Che io mi occupo di asine è vero, (tu non andresti bene nemmeno come stallone )…
Mi fa pensare che tu capisci proprio una sega di nulla di quello che scrivo.
Caro CC,
Si hai ragione, sarei un pessimo stallone molto meno bravo di te.
Almeno, ammetto con grande difficoltà, cerco di leggere le tue cavolate! Certi del blog non ci provano neanche.
Caro Vox, il suo concerno che vi sia qualcuno nel blog che parla di Jefferson o Locke senza averli letti, e’ assolutamente giusto. Io infatti non ho mai letto ne’ Jefferson, ne’ Locke. Comunque la vorrei rassicurare sul fatto che i miei interventi, quando non si tratti di grappa o di under 21, cercono di essere solo sulle questioni di principio sulle quali ho una qualche opinione. Il resto, specie se si tratta di fatti nozionistici, li lascio volentieri a chi ha letto e, sopratutto, ha piu’ memoria di me. Un saluto. F.
caro poppone,
toppone,ti ringrazio , per la buona volontà di voler leggere a tutti i costi le mie cazzate.
Benigmamente te ne dispenso, (come sai sono di cuore generoso,un buonista), non vorrei mai che il tuo unico neurone ,finisse per andare in CC da solo.
Questione di coscienza!
un ri-bacione
cc
Ber 596
“Ma tu pensi davvero che a questo mondo ci sono delle razze
pure?,…non ci posso credere…
Se non cambia registro anche Israele sara’ soffocata,…calcola il rapporto-nascita con i palestinesi,…tanta fatica per ricreare un regno che sopravvivera’ nemmeno un secolo.
Buona fortuna,Ber
–
–
Ma scusa Ber ….io stesso ho scritto parecchi post sul problema demografico in Israele, quando Nicotri ha accennato all´idea di uno stato unico.
Poi….caro Ber, non ho parlato mai di razze pure, ho parlato di una identita´nazionale, ma anche di tradizioni.
Di gente che non si vuole ne´integrare , ne´assimilarsi, e le eventuali consequenze nel tempo.
E´un po´diverso. Rodolfo
…mamma mia ,espulsione, siete peggio degli stalinisti del vecchio PCI !! CC
E tu non sei mai content!
Se ce lo fossimo tenuto avresti fatto scintille, a furor di popolo lo abbiamo mandato a portare i fiori, a tempo pieno, alla sua mogliettina …e non sei contento llostesso!!!!!! Trovartela!
A proposito, tu che sei di quelle parti, sai niente se la Menapace ha preparato gli striscioni e le bandiere falce e martello per venire a festeggiare la Pattuglia acrobatica?
Avvertila che, data la sua età, e le strade praticamente bloccate, sarei lieta di trovare il sistema per portarla fino in Base.
Gli ultimi due km o in bicicletta oppure mi farò prestare una capace carriola…ma si combina!!!
Non sia mai che non si dia spazio all’opposizione!!!
mandi Sylvi
x474 riguardo il mio 432.
–
E forse non e´la verita? Che l´esercito Israeliano abbia avvisato la popolazione di Gaza ad allontanarsi tramite volantini e telefonate?
Ma lo sanno anche le pietre.
Quello che forse la gente non sa´e che hanno usato anche la strategia
di un avviso sonoro che riproduceva le esplosioni per far scappare la gente. Rodolfo
x597
Ma il nesso lo hai capito?
Antonio scrive:-Quando invece a scriverla è uno che discende da gente che quelle cose in Libia le ha fatte tutte ed anche di molto peggio, che appartiene ad una categoria di individui che in fatto di separatezza e totale assenza di integrazione non ha uguali nel mondo e nella storia..
–
– E da chi credi io discenda, che abbia fatto tante cose e molto peggio in Libia? Spiegati meglio.
E quale sarebbe la mia categoria che in fatto di separatezza e totale assenza di integrazione non ha uguali nel mondo e nella storia?
Non solo bla bla bla senza capo ne coda……ma chiarezza.
Le frasi sibilline non portano ad una sincera discussione.
Ti consiglierei prima di sparare di leggerti ancora una volta quel post. Rodolfo
Per le offese me ne´infischio e lo sai. Rodolfo
x tutti
calma tifosi!
Peter
ps
lo diceva gridando un vecchio compagno d’universita’ quando l’atmosfera si scaldava troppo
x605
“ma se qualcuno ne vuole parlare lo faccia pure, tanto io non leggo”
.
Ecco ….Bravo….non leggere….tanto non ci capiresti niente.. Rodolfo
caro Follotitta
premetto che non ho il gusto di contradddire senza motivo, specie con persone che si presentano sensate e ragionevoli come lei.
Dicevo, Jefferson era notoriamente un cultore di materie classiche (pare che cio’ influenzo’ anche l’architettura neoclassica di molti edifici importanti in US), ma secondo me il riferimento a happiness ci sarebbe stato anche se non avesse letto Aristotele, per non parlare di Cicerone. Popeye, per una volta, mi trova d’accordo con lui su Locke e l’Illuminismo, ma io personalmente credo che gli anglosassoni credano nella ricerca della felicita’ (forse soddisfazione sarebbe piu’ esatto) individuale per ragioni molto pragmatiche e poco filosofiche, spirituali o fideistiche, e meno che meno di aderenza a letture classiche antiche.
Tanto piu’ che la cultura europea continentale e’ sempre stata, secondo me, molto piu’ aderente ai classici greci e latini che non quella inglese ed americana. E tuttavia nelle costituzioni europee (lo notava specificamente G. Amato molti anni fa) manca qualsiasi riferimento ad un diritto o almeno riconoscimento del conseguimento della felicita’ o realizzazione individuale. Specie nelle culture cattoliche per le quali la felicita’ ‘non e’ di questo mondo’, ma non solo. Persino nella splendida dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1792, il motto era liberte’, egalite’, fraternite’, a pensarci bene tre diritti/doveri/qualita’ che hanno molto a che vedere coi rapporti tra individui e tra gli individui e lo stato, poco o pochisssimo con la felicita’ personale dei singoli individui in quanto tali. Non credo sia un caso.
per il resto, siamo d’accordo
un saluto
Peter
ps
in particolare, gli americani credono che la verita’ renda liberi, non felici. Quindi anche li’ la sua citazione di Aristotile mi sembrava strana
x 627
sara’ vero, ed a volte non capire certe cose e’ la cosa migliore
Peter
a ribravo
non vorrei mai che il tuo unico neurone …
—-
Caro CC,
Non ti preoccupare, e’ sempre uno in più dei tuoi!
(1) Caro Peter, quello che srive e’ interessante e potrei anche condividerlo. Ma continuo a pensare che quel riferimento non sia tanto banale e dietro vi sia una precisa base filosofica, e per cercare di essere piu’ chiaro trascrivero’ le intestazioni dei 1mi cap dell’Etica di Aristotele. -L’oggetto della vita. -Ogni attivita’ umana deve essere indirizzata a un qualche fine o bene. -La scienza che studia il bene supremo dell’uomo e’ la politica. -La politica non e’ una scienza esatta. -Il fine e’ senza dubbio la felicita’, ma le visioni della felicita’ differiscono. -Ne’ il piacere, ne’ i pubblici onori sembrano essere fini adeguati. -Il bene per l’uomo deve essere il fine ultimo e l’oggetto della vita; qualcosa che e’ in se’ stesso completamente soddisfacente. La felicita’ si adatta a questa descrizione. Ma cos’e’ la felicita’? Se consideriamo qual’e’ la funzione dell’uomo, troviamo che la felicita’ e’ la virtuosa attivita’ dell’anima.
…Credo che Az conosca meglio di me e di te, il dramma dei disabili, conosce la LORO DOLCEZZA E il loro candore… cc
Rispondo a rate…
Che cosa ti fa pensare che io non li conosca???
O che a fare volontariato sia lui l’unico in questo mondo???
Mah, mah e mah!
Sylvi
caro Follotitta
avrei gia’ diverse obiezioni ma mi mordo la lingua ed attendo il suo secondo messaggio.
Dico solo che le speculazioni sull’essenza della felicita’ sono del tutto aliene alla cultura in cui lei si e’ inserito, o almeno alla cultura madre del ‘melting pot’. Poi ognuno porta con se’ cio’ che ha, il che e’ legittimo
un saluto
Peter
(2) -Come si ottiene la felicita’? -Un uomo puo’ essere giustamente chiamato felice quando la propria vita e’ completa. – La felicita’ e’ da considerare un fine o un mezzo. Ecc, ecc. Alla fine poi parla del piacere e della vita felice, in cui fra l’altro dice che la natura della felicita’ deve essere distinta dal divertimento. E anche, che e’ lo Stato che deve sovrintendere all’insegnamento della felicita’. E termina dicendo che la sua conoscenza non si puo’ avere dai sofisti, ma dallo studio dell’etica tramite la politica. Insomma, secondo me, chi ha inserito la parola felicita’ nella Dichiarazione di Indipendenza doveva aver letto a fondo l’Etica di Aristotele. L’unica cosa su cui potrei avere un dubbio e’ se vi sia stato un suggerimento di Adams, ma dato che la firma e’ di Jefferson, questo dubbio e’ inconsistente. Di nuovo. F.
caro Follotitta
mi dispiace ma non sono affatto d’accordo.
Secondo me le culture anglosassoni hanno un radicato rispetto per l’individuo, la sua parola, le sue opinioni e le sue aspirazioni, giuste o sbagliate che siano. Questa e’ la loro ‘glory and downfall’.
Sono pronto a scommettere che per Jefferson happiness fosse semplicemente cio’ che qualunque individuo personalmente intendesse come tale, purche’ non violasse i diritti altrui e le leggi. Ahmen. Nessun altro puo’ giudicare dall’esterno se la felicita’ di tizio o caio sia davvero tale, tantomeno pontificare cio’ che rappresenti in astratto la felicita’ o il suo contrario. Nemmeno Aristotele, alla faccia dell’ipse dixit…
un saluto
Peter
Caro Peter, ho solo puntualizzato l’origine di una parola riportata da un documento. Che poi l’Etica di Aristotele sia completamente aliena alla cultura massificata e consumistica del mondo occidentale e in particolare degli SU oggi, questo e’ tutto un altro discorso. La differenza probabilmente sta nel fatto che Aristotele ormai non lo legge + nessuno e di conseguenza il bagaglio di valori che ci portiamo appresso e’ completamente diverso da quello che poteva essere nell’America coloniale. Mi rivolgerei a Marco per vedere se potesse ipnotizzare il Parlamento in seduta congiunta per imprimergli nella mente il tomo completo dell’Etica, per vedere l’effetto che fa. Nuovi saluti. F.
caro Follotitta
quella di Jefferson era gia’ l’America post-coloniale, ma tralasciamo. Guardi pero’ che il rispetto per la felicita’ individuale, almeno sulla carta, non c’entra con la massificazione ed il consumismo di oggi, che hanno radici molto diverse.
In base alla sua definizione astratta di felicita’ (o aristotelica), la mia felicita’ non sarebbe ‘vera’ se avvenisse ai danni di quella di altri, il che, credo, non e’ pero’ cio’ che happiness vuol dire in inglese. E’ semplicemente un diritto riconosciuto all’individuo, piuttosto ‘refreshing’ direi io in quell’epoca, dato che per le religioni dominanti (compreso il puritanesimo) saremmo invece nati per soffrire…Si puo’ essere felici anche a discapito o a spese di altri (es. competizione per la stessa donna o lo stesso uomo), purche’ le regole comuni siano rispettate. Tutto qui!
Da come la mette lei, sembrerebbe quasi che essere felici sia un dovere, anziche’ un diritto…
un saluto
Peter
Caro Peter, scusi sa, ma non vedo dove sia il connotato di collettivismo nell’Etica di Aristotele. Lui cerca solo di indicare il processo attraverso il quale l’uomo puo’ diventare buono e come in questo processo la felicita’ debba e possa essere la nostra meta.
Lei poi dimentica l’enorme impatto che essa ha avuto sulla civilizzazione occidentale, per cui escludere a priori che Jefferson ne abbia tenuto conto nella stesura di un documento cosi’ importante e cosi’ intriso di enunciati morali, mi sembra per lo meno peculiare. Fra l’altro Aristotele e’ stato il 1mo a introdurre la psicologia nello studio del comportamento umano. Cioe’ se l’animo anglosassone e’ individualista, chi meglio di Aristotele l’ha potuto plasmare? Un saluto. F.
Peter la lascio. E’ l’ora della bici. Ma riprenderemo domani. Buona Notte. F.
Cara sylvi,
sai che me ne frega a me di Ballaman,saranno pur “cazzi vostri.
Lo hai detto come se “espellerlo ” fosse stato un atto eroico ,mai sperimentato prima!
Piuttosto , come state a” banche padane”?
Il trota a capo di una finanziaria sarebbe l’ideale.
Sai che mi frega a me di lidia menapace (lo dici come se fosse mia madre) e della pattuglia acrobatica, piuttosto, quanti litri di kerosene consumano ad ogni esibizione?
Ma dico, ti ho forse pestato involontariamente qualche callo dolens, sai ,cambia il tempo,avresti dovuto avere delle avvisaglie in questi giorni.
Sinceramente strano e sconsclusionato il tuo post,direi privo della Tua lucidità normale!
Sei sicura che tutto funzioni bene?
cc
Che cosa ti fa pensare che io non li conosca???
O che a fare volontariato sia lui l’unico in questo mondo???
La Prima era un’ipotesi , per cui ;”Assolutamente nulla, per me tu potresti essere anche Madre Teresa di Calcutta dei disabili mentali!
Detto ciò quello che conta e che Az, conosce benissimo quanto io ho detto a proposito di dolcezza e candore!
Alla seconda :certamente Az non è l’unico a praticare volontariato!
Conclusione io ho detto la mia ,tu la tua,mah!mah!mah
cc
Urka, caro cc,
Hai ragione, fra “bracjolà” (accudire, tirare su e giù) mio nipote e il tempo inclemente effettivamente ho qualche giuntura che scricchiola…ma il resto mi pare nella norma!
…Piuttosto , come state a” banche padane”?
Il trota a capo di una finanziaria sarebbe l’ideale….cc
Per chi mi hai preso?
Io con le banche ho sempre debiti…e se arriva il trota a capo di una finanziaria nemmeno me ne accorgo!
Ma generosamente lo lasciamo dalle vostre parti!
Non frequento i piani alti delle banche…però conosco il Comandante della Pattuglia fin da bambino…bravo e serio ragazzo…e …non di solo pane vive l’uomo, ma anche di un po’ di marmellata!!!!
E non venirmi per favore a dire che il kerosene della Pattuglia è il responsabile dei mali d’Italia!!!
Economicamente qui qualcosa si muove, ma …soltanto per chi esporta…dice niente a te???
Esporteremo anche la Pattuglia…
Chiedi all’astrologo del blog chi poptrebbe essere interessato!
Un Malox e passa tutto!
Sylvi
x CC
Dimenticavo: sai perchè mi piace Marco Lant???
Perchè è arrivato dov’è con le sue gambe, senza nemmeno uno straccio di raccomandazione e con una famiglia assolutamente normale, come me e te!
Sembra quasi un marziano, di questi tempi!
Sylvi
(Israele, Palestina …)
Caro Peter,
la pregherei di chiedere alle sue colleghe se il pudding o il pasticcio di manzo e rognone alla fine rimane un po’ umido, come è rimasto il mio.
Il sapore del mio era decisamente originale ma nel complesso buono.
Vorrei anche sapere, se non è troppo disturbo, quali tipi di carni si usano e soprattutto si accostano nei pasticci.
Io ho trovato un pasticcio di vitello, maiale, lardo e pernice.
Un pasticcio di pollo, prosciutto e funghi.
Uno di pollo e salsiccia.
E quello che ho cucinato oggi: manzo e rognone.
Grazie ed un saluto U.
Cara Silvy,
in casa mia si usavano alcune ricette (risotto alla brianzola, cazzeula, coniglio in umido) della metà del secolo scorso. Poi la cucina si arricchita di piatti scoperti e gustati in diversi paesi europei, e non solo. Io trovo che la cucina rispecchia il carattere dei popoli. La nostra era, ad esempio, una cucina che richiedeva un lavoro a tempo pieno da parte della donna di casa.
Un saluto e grazie ancora. U.
X Sylvi.
Lungi da me considerarmi l’unico che fa volontariato, ammetto che citando spesso la mia attività posso aver dato questa impressione ma è inevitabile che nel discutere ognuno faccia riferimento alle cose che gli sono fisicamente più vicine ed emotivamente affini che per me sono il volontariato e l’atletica come l’esperienza di fabbrica o quella di coltivatore dilettante, non più e non diversamente da come lo sono per te l’insegnamento, la montagna o la nautica …. .
Nel mio post ammetto che con Rodolfo voi tutti faste una paziente opera di volontariato a cui io mi sottraggo, ma ci sono in ognuno di noi sensibilità e limiti di tollerabilità sia individuali che relativi alle persone con cui veniamo in contatto che sono difficilmente superabili. Con Rodolfo lo ammetto dopo alcuni suoi scritti che mi sono risultati particolarmente indigesti, ho sviluppato una specie di allergia, cerco, come fanno i celiaci con il glutine , di evitarlo non leggendo i suoi post di ma quando casualmente succede scatta in me l’inevitabile reazione.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
x Uroburo
Questa ricetta e’ ratta da un libro del UK.
Beef & Kidney Pie.
English to Italian translation
Ingredienti:
1 / 4 tazza di burro
2 1 / 2 lb di lombata top, tagliate in pezzi da 1 pollice
Sale e pepe
1 cipolla tritata
3 rognoni di vitello, tagliate il grasso e tagliate a fette sottili
1 / 2 libbre di funghi, affettati
1 / 4 tazza di scalogno tritato
1 spicchio di aglio, tritato
1-1/2 tazze di brodo di manzo (1 possono brodo di manzo Swanson’s)
1 teapoon dragoncello secco
1 cucchiaino di salsa Worcestershire
1 cucchiaino di sale
1 / 4 cucchiaino di pepe appena macinato
3 / 4 tazza di acqua
2 cucchiai di farina
Pasticceria:
3 cucchiai di strutto (abbreviazione)
3 / 4 di cucchiaino di sale
1 tazza di farina
2 cucchiai di acqua ghiacciata
Direzioni:
Scaldare il burro in una padella pesante. Cospargere di carne leggermente con sale e pepe. manzo rosolare bene su tutti i lati. Spingere manzo da un lato, aggiungere la cipolla, i reni, i funghi, scalogno e aglio.
Soffriggere fino a doratura.
Aggiungere il brodo di manzo, dragoncello, salsa Worcestershire, sale, pepe.
Coprite e fate cuocere circa 1 ora, o fino a quando la carne è tenera.
Unire l’acqua e la farina e mescolare in; cuocere pasta e mescolare fino a thickened. (addensato)
Unire la farina e il sale, tagliato nel lardo o accorciare fino a un pasto grossolano come consistenza. (come grane di riso)
Aggiungere acqua e mescolare fino a quando appena combinato. Forma una palla.
Avvolgere nella pellicola e raffreddare per 15 minuti la miscela a base di carne.
Mettete in una casseruola 1 quarti o teglia profonda; raffreddare a tiepida.
Rotolo di pasta da 1 pollice più grande della casseruola.
Riempi di miscela a base di carne.
Taglia l bordo bordo di tenuta.
Tagliare un piccolo buco nel centro della pasticceria.
Cuocere in forno a 450 gradi per 15 minuti; ridurre il calore a 375 gradi e cuocere altri 20 minuti o fino a quando la crosta è dorata e la miscela fa le bollicine.
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Invece del sale io uso una base di pollo, tipo cubetti Maggi, ma non solido.
Io questi pasticci non li ho mai fatti, pero’ facevo le quiche con la stessa pasta, non col lardo, ma con lo strutto vegetale.
Spennellavo il foglio del fondo con un po’ di olio d’oliva.
Questo preveniva l’umido al fondo. (credo)
Un’altra cosa, forse la sua miscela dovrebbe essere piu’ ristretta.
Un suggerimento, perche’ non fa una bella bistecca alla griglia, con insalata mista, fette di pane abbrustolito, spennellato con aglio, olio e peperoncino.
La cucina resta pulita e tutti saranno contenti.
Io cucinavo parecchio per invitati, non amici, ma per conoscenze del business, cercavo di mantenermi al piu’ semplice ma elegante nella presentazione.
In famiglia godevano gli spezzatini, le casseruole, i brasati, il polpettone ripieno, i rotolini di vitello con funghi e marsala…etc…
Ottimi perche’ si possono preparare anche il giorno prima.
Buonanotte.
Anita
….tratta… A.
Caro blog… sto arrivando, torno accasa dopo 5 mesi incredibili… Ho visto e filmato un sacco di cose, fatti e situazioni… Torno piu vecchio, ma mi sento piu giovane e fresco e soprattutto non contaminato… depurato in tre mesi passati in montagna… Le stupende montagne della Cordillera caraibica… Son venuto da turista che non vuol piu lavorare e riposare e riparto con un sacco di lavoro sulle spalle… Spero presto di vedere gli amici del blog e di offrire un’incredibile caffe organico… e tanti raccontini che x ragioni varie (tecniche e mancanza di tempo) non ho potuto scrivere sul blog come avrei voluto… ho appena chiuso le valige e domattina… ultima seduta dal dentista e moolto sorridente andro all’areoporto… Appresto cari del blog, da Milano…
Sempre Vs. Diavolaccio di Fiducia…
Paleonico, cuggino di Faust
Antonio647, scrive:-“Con Rodolfo lo ammetto dopo alcuni suoi scritti che mi sono risultati particolarmente indigesti, ho sviluppato una specie di allergia, cerco, come fanno i celiaci con il glutine , di evitarlo non leggendo i suoi post di ma quando casualmente succede scatta in me l’inevitabile reazione.
–
Beh, io direi che nella vita bisogna avere anche carattere. Che ragionamento del cavolo e´, scrivere che i post di una certa persona non si leggono , ma qualche volta casualmente si?
Forse per far intendere che non hai letto il mio 625?
Per tirarti fuori dalla merda in cui ti eri cacciato?
Direbbe Toto´:-“Siamo uomini o caporali?”
Io direi che discernere certe volte e´difficile, ma altre volte palese…..in specie quando si vuol nascondere di essere un caporale per apparire uomo. Rodolfo
Rodolfo
x Uroburo
…una cucina che richiedeva un lavoro a tempo pieno da parte della donna di casa. Uro
Altrochè!
Ricordo che mi alzavo alle sette per andare a scuola e trovavo nel secchiaio il pesce gia curato e steso ad asciugare!!!
Oppure il nonno era già di ritorno dalla cittadina vicina dove al mercato aveva comperato le frattaglie dei maialini da latte che mia nonna faceva in modo superbo!
Le cotture erano lunghissime e lente, le spezie poche, e gli aromi pure.
Poi c’era la necessità, nelle famiglie comuni, di usare parecchio condimento da accompagnare con polenta perchè il companatico non era mai abbondante!!!
Da noi l’olio di oliva era praticamente sconosciuto, perciò il fritto si faceva con lo strutto, per risparmiare olio di semi.
In Karinzia lo usano ancora abbondantemente, e al dilà del colesterolo, il loro strudel e i loro Krafen mi sembrano ancora divini!
Ma è interessante capire, attraverso la cucina e l’abbigliamento, come una Regione chiusa e xenofoba come la Karinzia si sia evoluta nell’arco di 40anni; parrebbero 40secoli!
So che lei non crede in queste storie spicciole che invece mi appassionano un po’ di più della conta dei peli del naso!
Provi a pensare a certi piatti famosissimi, la paella ad esempio, che non sono altro che un recupero di avanzi di un cuoco geniale! La jota qui da noi…
Io amo la cucina dei confini: conosco la nostra, quella a cavallo fra la Moselle e la Saar, quella mediterranea e pireneica fra Francia e Spagna….a saper leggere dicono molto di più di certi libroni di Storia.
Ma non pretendo che lei sia d’accordo!
buona giornata
Sylvi