A proposito di lapidazione. E a proposito di dilapidazione

A voler fare dello spirito si potrebbe chiedere come mai si sono scatenati contro la asserita condanna alla lapidazione dell’iraniana Sakineh soprattutto i cultori duri e puri della bibbia, compreso il sempre giovin filosofo di bell’aspetto Bernard Levy che, a quanto ho letto di recente, è l’ideatore della campagna a favore di Sakineh. Non è forse la bibbia la fonte della legittimità della lapidazione così come la si vuole fonte della legittimità dell’espulsione dei palestinesi dalle proprie terre? Non è proprio Abramo, quello per il quale i fanatici fanno quel che fanno ad Hebron con la scusa della sua tomba nonostante Israel Filkenstein abbia dimostrato che il personaggio non è mai esistito, non è proprio Abramo ad avere dato un bell’esempio lapidando un poveraccio che s’era azzardato a lavorare il sabato sia pure solo per raccogliere un po’ di legna per il fuoco?
Strana faccenda la Verità, sacra e con la V maiuscola: estensibile e accorciabile a piacere come il classico elastico delle mutande…

Ben venga qualunque cosa incruenta che provochi o faciliti la caduta del regime teocratico in Iran, anche se l’ideale sarebbe che vi provvedessero gli iraniani senza troppi “aiuti”  dall’estero consì come non sarebbe auspicabile – o no? – che i “padani” ricevessero aiuti, che so, dalla Germania e dall’Austria o dall’Iran contro “l’oppressione italiana”, facendo magari andare in pezzi lo Stivale così come Berlino fece andare in pezzi la Jugoslavia. Leggo che in Virginia, cioè negli Usa, c’è una signora nelle identiche condizioni di Sakineh, una signora cioè che è stata condannata a morte in quanto adultera che ha aiutato il proprio amante ad accoppare il marito e forse un figliastro. Certo, la condanna non sarà tramite la barbara e biblica lapidazione, ma tramite la più civile e per le nostre panze piene più tranquillizzante sedia elettrica o iniezione letale, per praticare la quale sarà legata a un letto a foma di croce come Gesù Cristo, ma pare che questa differenza non renda affatto felice la signora nel braccio della morte a stelle e strisce. Sono sicuro che l’eterno bel giovine parigino Bernard Levy organizzerà un’altra protesta planetaria a favore della condannata a morte della Virginia e magari contro il persistere della condanna a morte nei civilisssimi Stati Uniti, faro di civilità e guida dell’intero Occidente che spinge allo “scontro di civiltà”. Cioè a una nuova guerra mondiale. Non sono forse presenti in questo blog coloro che si lamentano perché qui si batte spesso il chiodo palestinese anziché anche quello del Polisario, del Ciad, della Nigeria, delle tribù amazoniche (di cui peraltro ce ne freghiamo ben più che della foca monaca in Sardegna…), ecc? Sono perciò certo che saranno i primi a scattare in piedi a favore non solo di Sakineh, ma anche della signora in Virginia e dei vari altri in attesa del boia nei civilissimi States. O no?

Sì sì, lo so: Sakineh, o meglio suo figlio, il suo avvocato e il giovin signore Levy sostengono che Sakineh è innocente, non ha aiutato il proprio amante ad accoppare il proprio marito, e che è stata anche torturata per confessare. Ma non è la stessa cosa che dicono i vari Previti, Berlusconi e benefattori come loro? Esiste forse qualche imputato o condannato che non si dichiari innocente e vittima di una montatura? Il nostro amato Chiavaliere si dice addirittura vittima di un complotto della magistratura del suo Paese, del quale è – a nostra ignominia – il capo del governo. Non pare però che Levy e chi per lui gli creda, e francamente non gli credo neppure io. E a proposito dell’avvocato si Sakineh fuggito in Europa c’è qualcosa che non quadra. “Sono fuggito perché il regime aveva preso in ostaggio mia moglie”, leggo sui giornali. Oibò! A un uomo gli prendono in ostaggio la moglie e lui che fa? Scappa. Come a dire che lascia che l’ostagio faccia una brutta fine. Altrimenti che ostaggio è? Ma a parte questa prima stranezza, ecco la seconda: “Ora erò mia moglie mi ha raggiunto in Europa”. Ah! Ma allora che cavolo di ostaggio era? Mistero.
Mistero come le 99 frustate. Secondo il figlio e l’avvocato già date, ma secondo gli avvocati rimasti a Teheran – forse non sono fuggiti perché le loro mogli non sono state prese in ostaggio? – invece mai date. Mistero, soprattutto, come la stessa condanna a morte per lapidazione, prassi in disuso – per quel che ne so io – in Iran da molti anni, con il parlamento iraniano che ha in agenda la cancellazione di qualunque formula equivoca di sentenza di condanna a morte che possa far pensare alla lapidazione, in uso invece nella da noi molto amata Arabia Saudita. Il cui regime fa forse più ribrezzo di quello iraniano, se non altro perché quei re spendaccioni non li elegge nessuno, ma anche perché li fioriscono i fanatici alla Bin Laden. O no?

Da quando ho letto che è Levy l’ideatore e organizzatore della campagna pro Sakineh – per la cui vita e liberazione ho comunque firmato anch’io, e certo non me ne pento, invitando i lettor del blog a fare altrettanto, e non mi penti certo nepure di questo – ho capito il perché di tutte le notizie che non quadrano. Compresa la stessa lapidazione così cara ad Abramo&C. Si tratta di sputtanare l’Iran a tutti i costi, in modo da facilitarne quell’invasioe o almeno i bombardamenti “chirurgici” che tanto stanno a cuore dai vari Levy ai vari Netanyahu e Lieberman. Bisogna fare odiare l’Iran dall’opinione pubblica occidentale così come si fece odiare l’Iraq, in modo da legittimare o almeno rendere più facile una nuova aggressione militare contro chi non lecca gli stivali all’Occidente e ai suoi guardiani in Medio Oriente. Leggetevi il libro della signora Fiamma Nierenstein, colona italiana abitante nella colonia di Gilo, ma eletta senatrice in Italia nel partito delle libertà e dell’amore (minchia!), scritto con Levy, poi tutto sarà più chiaro. Oriana Fallaci e i suoi deliri sono, al confronto, simpatiche bizze. Almeno la buonanima non voleva fossero presi a pedate anche i palestinesi in quanto tali.

A dire il vero però ha chiarito tutto di recente anche Tony Blair, questo convertito al cottolicesimo rimasto però con il suo strano sorriso somigliante a un piccolo ghigno sbranatore.  In una intervista il buon Toni ha ribattuto il chiodo della panzana delle bombe atomiche iraniane, spettro da evitare anche “con un intervento militare dell’Occidente”, ha tuonato il neo pio cattolico. Qui le stranezze sono due. La prima è che l’Iran non solo ha detto chiaro e tondo che l’atomica non la vuole, anche se sarebbe equo l’avesse se non altro perché ce l’hanno varo suoi vicini di casa, ma anche che  l’uranio è disposto a farlo arricchire da altri Paesi, fuori dai propri confini, per esempio dalla Russia dell’amico Putin del Chiavaliere. La seconda stranezza è che il neo pio cattolico inglese ci ha rivelato che soffriva come un cane per i militari inglesi cher aveva mandato a farsi ammazzare in Iraq e ora vorrebbe che altri militari inglesi vadano a farsi ammazzare in Iran. Se ne deve dedurre che il buon Toni abusa ancora degli acolici. E che ne abusi ben più di quanto abbia ammesso nel suo libro visto che piange sì per i 1.400 inglesi uccisi in Iraq, ma se ne fotte bellamente delle decine di migliaia di iracheni uccisi anche da quei bravi militari inglesi e se ne fotte dei civili iraniani che creperanno per la nuova bufala delle “armi di distruzione di massa”. L’alcol fa brutti scherzi: in fatto di armi di distruzione di massa, atomiche comprese ma non solo, Toni Blair confonde infatti Bagdad e Teheran con tel Aviv. Dovrebbe alzare meno il gomito…

In effetti ha ragione la ragazza che nel corso di una manifestazione di protesta contro di lui ha dichiarato Blair in arresto per crimini contro l’umanità, in base alle leggi locali – che si badi bene sono in questo caso eguali a quelle italiane – secondo le quali qualunque cittadino può arrestare una persona che sta commettendo un reato per il quale sono previste le manette. Il pio Toni, sbigottito di fronte al candore della sua contestatrice, è stato messo in salvo dalla polizia, ma ha capito che tira una brutta aria, quella che meritano i tipi come lui e il suo degno compare George W. Bush, perciò ha per fortuna rinunciato alle sue concioni camuffate da presentazione del suo libro. Che gli ha fruttato la discreta sommetta di 10 milioni di sterline di anticipo. Strano: il pio neo cattolico non li verserà neppure ai parenti dei 1.400 militari da lui mandati a uccidere e a farsi uccidere in Iraq sulla base di balle di massa.

L’ipocrisia e il doppiopesismo impazzano. Il patriarca di Venezia, che mi pare si chiami Scola, alla solita kermesse estiva di Comunione e Liberazione, talmente dedita al lucro da essere stata ribattezzata Comunione e Fatturazione, si è esibito nell’estensione e abbreviazione dell’elastico della mutande che tanto va di moda. “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”, ha tuonato l’ottimo patriarca, senza immaginare che dopo qualche giorno Levy avrebbe lanciato in piazza la campagna contro le pietre per Sakineh. Il patriarca di Venezia intendeva lanciare una ciambella di salvataggio, ovviamente, al Chiavaliere, contraddicendo così anche quanto insiste a scrivere Famiglia Cristiana. Il soave concetto di perdonanza del patriarca è stato poi ribadito dai vari boss laici di CL, applauditissimi anche loro dai “diecimila giovani” ciellini che applaudirebbero anche un paracarro pur di sentirsi pure loro – poveracci! – diversi e migliori dagli altri, in modo da andare loro più facilmente in paradiso e gli altri che vadano pure all’inferno.
Strano, però: se non possiamo condannare nessuno perché siamo tutti peccatori, come dice l’ottimo patriarca, perché mai allora condanniamo invece in massa e urlando il governo iraniano? Capisco che Berlusconi non è – almeno fino ad ora – Ahamadinejad e, soprattutto, ha molti più quattrini di lui, però non capisco bene perché il primo non possiamo giudicarlo, neppure nelle sue varie porcherie politiche e forse anche giudiziarie,  mentre il secondo lo vogliamo a tutti i costi lapidare. Mah. Stranezze delle Verità. Oltre che degli elestici delle mutande.

Termino con qualcosa di faceto. Lapo Elkan ha detto qualcosa di importante per i posteri: “Il guaio dell’Italia è che mancano uomini come mio nonno Gianni Agnelli”. Verissimo. Il guaio infatti è che in Italia abbondano i Lapo Elkan…
Ma a dirla tutta, anche sulla squisita buonanima Gianni Agnelli detto l’Avvocato e Signor Fiat, è un guaio anche che lui e la sua famiglia abbiano truffato il fisco italiano. Mentre con una mano intascavano per anni e anni migliaia e migliaia di miliardi di nostre lire sotto forma di “aiutini” e “incentivi” governativi alla Fiat, con l’altra truffavano il fisco, cioè lo stesso Stato che gli regalava così tanti nostri quattrini, mettendo illegalmente al sicuro nei paradisi fiscali il bottino di famiglia. Ora per evitare guai maggiori i vari Agnelli, ed eredi Elkan oggi al timone della Fiat, hanno deciso di patteggiare dando al fisco la briciola di 100 milioni di euro. Non è una cosa un po’ strana, diciamo, almeno tanto quanto l’autoregalo del Chiavaliere alla sua Mondadori inguaiata pure lei col fisco? Per non parlare del fatto che, come soavemente ammesso nei giorni scorsi dai suoi avvocati – con il volenteroso sostegno del ministro della Pubblica (d)Istruzione Mariastella Gelmini – la Fiat se n’è sempre fottuta delle sentenze della magistratura italiana di reintegro al lavoro degli operai licenziati ingiustamente. Anche qui, intascare i quattrini regalati dallo Stato e prederlo poi a pernacchie fottendosene di quanto sentenziato dalla sua magistratura. Non è un comportamento almeno un po’ berluscone, sia pure ante litteram?

Stando così le cose, mi chiedo: ma che cazzo hanno da continuare a sorridere beati Marchionne, l’Elkann – fratello di Lapo – al vertice della Fiat e Montezemolo? E perché mai la stampa e le tv non li azzannano neppure per queste prese per il culo verso lo Stato italiano? Todos minzoleros?

974 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Follotitta
    Follotitta says:

    Cara Silvy, lei e’ certamente + informata di me, ma sul fatto che la Germania abbia posto condizioni, conferma che salvare chi annega e’ una buona azione, e va fatto, ma sempre a patto di non annegare a propria volta. Per quanto riguarda il lavoratore it, basandomi sulla mia esperienza personale, quindi niente di scientifico per carita’, non lo cambierei con nessun altro di qualunque altra parte del mondo; fra l’altro, per 2 estati ho lavorato anche in Germania, quindi un po’ ho notato che non e’ che siano proprio delle aquile in fatto di prontezza intellettuale. E comunque dare la colpa se l’economia va male agli unici che producono qualcosa, senza guardare all’enorme fardello di sanguisughe che ci portiamo appresso, non mi sembra un’operazione intellettualmente onesta. Da parte mia le posso dire che quando in It c’e’ stata una espansione economica, questa e’ venuta fuori sopratutto dall’espansione salariale che ha allargato il mercato dei consumi. Altrimenti e’ avvenuto esattamente il contrario. E dato che, stando cosi’ le cose, esportare e’ la sola valvola di sfogo che rimane, non e’ che si puo’ schiavizzare la gente per competere con la Romania. Perche’ di questo in realta’ si tratta. La saluto. F.

  2. Follotitta
    Follotitta says:

    Mi scusi Silvy, ma ho dimenticato di chiederle il numero del posu di Galimberti. Se nelle sua eventuale risposta vuol essere cosi’ gentile….

  3. sylvi
    sylvi says:

    x Follotitta,

    Appunto, anch’io parlavo delle sanguisughe che ci portiamo appresso…e quando le sanguisughe diventano più numerose del sangue…ci stiamo arrivando!

    Per quel che riguarda i tedeschi …e la loro prontezza intellettuale…
    forse i tedeschi che conosco io sono diversi da quelli che ha conosciuto lei!
    Loro di noi dicono che siamo più creativi e ammirano la nostra fantasia e il nostro buon gusto…poi…si sa l’italiano all’estero ha sempre dato il meglio di sè…ma ci ritengono inaffidabili ed è incomprensibile per loro che riusciamo a sopravvivere così come siamo organizzati!!
    Lo è anche per me, se è per questo!

    Sylvi

  4. Follotitta
    Follotitta says:

    Cara Anita, la canasta la giocano i miei parenti qui. Mio suocero era accanito. Se dovessi dare una patente di noiosita’ non saprei quale scegliere. Per me gli unici giochi validi sono quelli sportivi. E, a proposito di questo, domani 13 sett, se si fosse nell’antica Roma si andrebbe tutti al Circo Massimo, o qualcuno anche al Flaminio, almeno in tempi repubblicani, per assistere all’inizio dei Ludi Romani in onore delle festivita’ di Giove Massimo Ottimo. Percio’ se qualcuno che vive dalle parti di Roma si volesse preparare, e’ avvisato. Un saluto. F.

  5. Follotitta
    Follotitta says:

    Cara Silvy, ha ragione, su queste cose non si puo’ generalizzare; inoltre mi sono espresso male, perche’ volevo parlare di petulanza, ma la parola non mi e’ venuta in mente, e cosi’ sono ricorso a un giro sbagliato. La mia esperienza li’ e’ stata piu’ che positiva e se c’e’ una cosa che mi sento di sfatare e’ la loro freddezza. La ringrazio per l’informazione, adesso vado li’ e la saluto. F.

  6. Follotitta
    Follotitta says:

    Cara Silvy, sono pienamente d’accordo con Galimberti, sopratutto quando mette imprenditori e lavoratori sulla stessa barca (qui infatti per dire inprenditore si dice self-employed, cioe’ impiegato di se stesso). E quando parla di fine dell’umanesimo. Scalfari ha scritto qualcosa di simile in un libro che parla di nuova era barbarica. La saluto. F.

  7. Linosse
    Linosse says:

    Non solo per il popolo brasiliano……………..

    Ho vergogna di me
    per essere stato un educatore
    parte di questo popolo
    per aver lottato sempre per la giustizia
    per essere stato corpo unico con l’onestà
    per aver parteggiato per la verità
    e per aver visto questo popolo,
    già acclamato virile,
    dirigersi per il cammino del disonore.
    Ho vergogna di me
    per aver fatto parte di un’era
    che lottò per la democrazia,
    per la libertà di esistere
    e dover consegnare ai miei figli
    semplicemente e disonorevolmente
    la sconfitta delle virtù da parte dei vizi,
    la mancanza di raziocinio nel giudizio della verità,
    la negligenza con la famiglia cellula-madre della società,
    l’ossessiva preoccupazione con l’ “io” felice a qualsiasi prezzo
    cercando la tal “felicità”
    per cammini infettati dalla mancanza di rispetto
    nei confronti del proprio prossimo.
    Ho vergogna di me
    per la passività nell’ascoltare senza controbattere
    le tante scuse dettate dall’orgoglio e vanità
    nel riconoscere uno sbaglio commesso,
    i tanti “mascalzoni” che giustificano atti criminosi,
    la grande riluttanza nel dimenticare l’antica posizione
    di sempre “contestare”,
    tornare indietro e cambiare il futuro.
    Già …
    Ho vergogna di me
    che faccio parte di un popolo che non riconosco,
    incamminandomi per strade che non voglio percorrere….
    Ho vergogna della mia impotenza,
    della mia mancanza di aggressività,
    delle mie disillusioni
    e della mia stanchezza.
    Non so dove andare
    perché amo, amo questa mia terra,
    vibro nell’ascoltar il mio Inno
    e non ho mai usato la mia Bandiera
    per asciugarmi il sudore o avvolgere il mio corpo
    nella peccaminosa manifestazione di nazionalità.
    Accanto a questa mia vergogna,
    sento pena, tanta pena per te, popolo brasiliano!
    Vedendo trionfare così tanto le nullità,
    vedendo prosperare così tanto il disonore
    vedendo crescere così tanto l’ingiustizia
    vedendo ingigantirsi cos’ tanto i poteri
    nelle mani dei disonesti,
    si arriva a non credere nella virtù,
    a irridere l’onore,
    aver vergogna d’essere onesti.

    RUY BARBOSA 1849-1923
    Giurista, politico, diplomatico, scrittore, filologo, traduttore, oratore brasiliano.

    Narratore – Ronaldo Boldrin Campinas, S.P., agosto 2009.

  8. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cari Peter e Follotitta, dovete prendervela con il Padreterno, non con me. La Natura non l’ho inventata io.
    Sul fatto che il più debole, ovvero il meno adattabile, in Natura soccombe, mi sembra non ci siano pareri contrari, no?
    In quanto poi al giudizio morale sulla liceità della cosa, vi reindirizzo al Padreterno, dato che è una legge stabilita da Lui o chi per lui, non certo da me.
    In ogni caso io non ho detto che è lecito eliminare i più deboli. Ho detto solo che il fenomeno è spiegabile in termini naturali. Siete voi che volete a tutti i costi travisare ciò che scrivo, perchè non vi sta bene che vada a minare le vostre granitiche certezze.

  9. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Da parte mia le posso dire che quando in It c’e’ stata una espansione economica, questa e’ venuta fuori sopratutto dall’espansione salariale che ha allargato il mercato dei consumi. (Follotitta)
    ———
    Io non so quanti anni abbia Follotitta. So però che negli anni ’60 io ero abbastanza grande da accorgermi che i soldi spesi per generare lavoro ( abbiamo avuto il boom edilizio che ha coinvolto una mole enorme di indotto) erano quelli sottratti allo Stato con l’evasione fiscale dei bottegai.

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Silvy, sono pienamente d’accordo con Galimberti, sopratutto quando mette imprenditori e lavoratori sulla stessa barca (Follotitta)
    ——
    Ma che bravo. Lo dice Galimberti e va tutto bene. Lo dico io da quel dì, e tutti a darmi addosso.

  11. Anita
    Anita says:

    x Follotitta

    Io non ho la pazienza di giocare a carte, in Italia giocavo a poker solo perche’ lo giocavano in casa, (per soldi) e spesso gli mancava una quarta persona.

    Ho perso diverse amiche immerse nel “Bridge”.

    Io ho giocato a tennis fino allo scorso anno, ho lasciato perche’ aggravava la mia schiena e non mi andavano giu’ i diversi gruppi fissi.
    Era ora, il mio tempo era arrivato.
    Prima giocavo 4-5 volte la settimana, anche in competizione contro i diversi club.
    In Florida mi ero comprata una bicicletta, mio marito non era sportivo, gli insegnai a giocare a golf…sforzo inutile. A.

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ma volevo riferirmi a una sua altra affermazione prosopopeica di ieri, riguardo alle donne impossibilitate a pilotare aerei. Se questa affermazione ha una qualche validita’ scientifica ce ne dica la fonte; (Follotitta)
    ———-
    Dove ho mai detto una stupidaggine del genere?
    E’ stato Peter a mettere in dubbio l’affidabilità delle donne fondando la supposizione sugli sbalzi ormonali. Io ho detto invece che non avrei problemi a volare con una donna ai comandi ed ho aggiunto che anche nella pattuglia acrobatica inglese c’è una donna. Allora?

  13. peter
    peter says:

    x Follotitta

    caro Follotitta, non dicevo che le donne siano impossibilitate a pilotare, l’ho gia’ precisato. Dicevo che nella mia non breve esperienza di passeggero di voli di linea (e chartered) non ho MAI avuto il piacere di vedere un pilota o comandante donna.
    Se vi sono a volte, immagino che debbano accettare una notevole intrusione di privacy come parrte del contratto (gravidanze inaspettate, dichiarare che non soffrono di disturbi mestruali e rilasciare attestati merdici in tal senso, etc).
    In ogni caso, sarebbe una mia preferenza personale non dovermi affidarmi ad una pilota in situazioni d’emergenza. E nemmeno ad una chirurga…
    Invece accetto volentieri conduttrici di bus e donne medico (dalle quali mi sono fatto anche esaminare e curare).

    un saluto

    Peter

  14. Anita
    Anita says:

    Che fine ha fatto Pasquino?

    Anita
    ————————————

    Non so cosa ha fatto Pino, ma sono esilarata, dopo tutti questi anni NON devo riempire le caselline per entrare nel forum.
    E…a bassa voce…Fino ad ora i post filano benissimo, nessuno e’ stato bloccato.

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Sono d’accordo con Peter per quel che riguarda le donne in situazioni d’emergenza e l’ho già scritto in un post precedente. Le donne commettono meno errori, ma hanno meno creatività quando si tratta di tirarsi fuori da guai non previsti dai manuali.

  16. marco tempesta
    marco tempesta says:

    solo un qualunquista superficiale e ferocemente individualista come Marco può contestaro!

    Non sto contestando Galimberti, sto solo dicendo che ha fatto la scoperta dell’acqua calda.
    Oltretutto è anche inesatto ed io ho fatto rilevare appunto alcune inesattezze. A me Galimberti non è mai piaciuto, l’ho sempre trovato qualunquista e superficiale nei suoi scritti. Può abbindolare solo anime semplici.

  17. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E ora me ne vado su facebook, a farmi due risate sul PD. Vi consiglio la pagina “Partigiani del terzo millennio”, sì, proprio quella della falce e martello e stella rossa.

  18. Anita
    Anita says:

    x Marco e x Peter

    Ci sono donne, e ci sono donne.
    Ci sono donne che hanno piu’ presenza di spirito degli uomini.
    Non si puo’ mettere tutta l’erba in un fascio.

    Conosco diverse donne chirurghe, sono sempre nel giornale dei migliori chirurghi del mio Stato, pur essendo in minor numero.

    Anita

  19. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Peter, pensavo che quella asserzione sulla mancanza di attitudine al pilotaggio delle donne provenisse da Marco. Mettendola sul piano fisiologico, come fa lei, e’ piu’ sensata. Ma questo varrebbe per tutti i mestieri in cui siano in gioco particolari requisiti di presenza e reattivita’, come per es incarichi polizieschi non da scrivania o militari. Mi sembra che le donne se la cavino bene in tutte le carriere che decidono di intraprendere e stia a loro decidere se valga la pena rinunziare a una determinata professione per la maternita’, o meno. Tutto questo naturalmente parlando in generale, perche’ non e’ detto che, cosi’ come vi sono uomini disadattati, non vi possano essere anche donne. Ma comunque io, al contrario di Marco, se sapessi che il mio volo e’ pilotato da una donna piuttosto che da un uomo, non mi porrei nessun problema. La legge che la velocita’ di un gas e’ inversamente proporzionale alla sua pressione varrebbe in entrambi i casi.

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Si Anita, non sto parlando di presenza di spirito, ma di creatività, ovvero di trovare soluzioni fuori degli schemi.
    La presenza di spirito fa capo a conoscenze acquisite ed è determinata dalla rapidità di pensiero. La creatività è un’altra cosa.
    Allora, in una situazione di pericolo contemplata dai manuali, la donna vale quanto l’uomo e anche di più. In una situazione nuova, la donna è molto più lenta nell’inventarsi soluzioni.
    Ovviamente si sta parlando in generale: se su 10 donne, ad esempio, 2 sono creative ed 8 no, su 10 maschi i creativi saranno 6 o più, tanto per dire. Aumentano perciò le possibilità di salvarsi.
    Un esempio di decisioni non contemplate dai manuali, è di quel pilota che ha manovrato sulla potenza dei motori per direzionare l’aereo e farlo virare, portandolo in salvo, oppure quello che di recente ha scelto di atterrare nell’Hudson e non, chessò, su una strada trafficata.

  21. sylvi
    sylvi says:

    Galimberti un qualunquista superficiale che può abbindolare anime semplici!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Marco

    Ho strabuzzato gli occhi, ho alzato le mani al cielo, mi sto soffocando con un fico andato di traverso.

    Detto da uno che ha fatto l’Istituto Tecnico con qualche sforzo!
    Proverbio friulano:
    Se la lenghe a val, la vacje è me!

    Un poliglotta come te non ha problemi.
    Quanto a capire il significato recondito……………..
    sicuramente non basta fare il furbetto sui blog o su facebook…sparandole grosse.
    Contieniti, se ci riesci, …anche la spudoratezza ha un limite, che tu però pari non conoscere.

    Ma per favore!

    Sylvi

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Di converso, l’uomo accetta più facilmente i rischi.
    Se al comando del Tupolev presidenziale polacco ci fosse stata una donna, a quest’ora probabilmente i passeggeri sarebbero ancora vivi.

  23. Follotitta
    Follotitta says:

    Cara Anita, anche io non debbo riempire caselle prima di inviare come facevo 1ma, e ho l’impressione che se volessi mi potrei anche dilungare piu’ delle parole limite al di la’ delle quali varie volte avevo perso il testo inviato. Provero’ quando se ne presentera’ l’occasione. La saluto. F.

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi:
    Galimberti resta una lettura per anime semplici. Confermo ciò che ho scritto nei post precedenti.

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI VOX
    —————————————–
    L’ETA’ DELLA MENZOGNA SISTEMATICA

    Da un art. di John Pilger

    […] Si dice che Edward Bernays, il nipote americano di Sigmund Freud,
    abbia inventato la moderna propaganda… Nel suo libro “Propaganda”,
    pubblicato nel 1928, Bernays scrive che una “manipolazione consapevole
    e intelligente delle opinioni e delle abitudini delle masse, svolge un
    ruolo importante in una società democratica” e che i manipolatori
    “costituiscono un governo invisibile che è il vero potere esecutivo
    nel nostro paese”. Invece del termine propaganda egli coniò
    l’eufemismo “pubbliche relazioni”…

    L’industria americana del tabacco assunse Bernays, per convincere le
    giovani donne che avrebbero potuto fumare in pubblico. Associando il
    poter fumare in pubblico all’emancipazione femminile, rese le
    sigarette “fiaccole di libertà”. Nel 1954 evocò l’immagine di una
    minaccia comunista in Guatemala come scusa per rovesciare il governo
    democraticamente eletto, le cui riforme sociali minacciavano il
    monopolio della United Fruit Company nel commercio delle banane. Lui
    la chiamò una “liberazione”.

    … Ecco degli esempi di come la cosa si mette in pratica ai giorni
    nostri.

    FALSA REALTA’: le ultima truppe USA hanno lasciato l’Iraq come previsto
    dal programma, secondo il Presidente Barack Obama.

    FATTO: non se ne sono andati. Almeno 50,000 soldati continueranno ad
    operare in 94 basi militari. Gli attacchi aerei americani sono
    immutati in quanto sono forze speciali di sterminio. Il numero di
    “contractors” è di circa 100,000 e sta crescendo. La maggior parte del
    petrolio iracheno è sotto il controllo straniero.

    FALSA REALTA’: i presentatori della BBC hanno descritto le rientranti
    truppe USA come un esercito vittorioso che ha provocato un importante
    cambiamento nel destino iracheno. Il suo comandante il generale David
    Petraeus è una “celebrità” affascinante, arguta e straordinaria.

    FATTO: non c’è alcun tipo di vittoria. C’è solo un disastro
    catastrofico e i tentativi di presentarlo diversamente sono un esempio
    del modello di Bernays di rietichettare il massacro della Prima Guerra
    Mondiale come nobile e necessario.

    FALSA REALTA’: non si sa quanti iracheni sono morti. Sono innumerevoli,
    forse nell’ordine delle “decine di migliaia”.

    FATTO: come diretta conseguenza dell’invasione Anglo-americana sono
    morti un milione di iracheni. Questa cifra, fornita dall’Opinion
    Research Business segue quella della ben valutata ricerca della John
    Hopkins University di Washington i cui metodi furono segretamente
    ritenuti, da parte del consulente scientifico del governo Blair, le
    migliori e le più valide procedure esistenti. Tutto ciò è stato
    raramente comunicato e illustrato dagli “affascinanti” generali
    americani. Come pure l’espropriazione di 4 milioni di iracheni, la
    malnutrizione della maggior parte dei bambini, l’epidemia di malattie
    mentali o l’avvelenamento dell’ambiente.

    FALSA REALTA’: l’economia britannica ha un deficit di miliardi che deve
    essere ridotto con tagli ai servizi pubblici ed una tassazione
    regressiva con lo spirito del “siamo tutti qui insieme”.

    FATTO: non siamo affatto insieme. Ciò che è straordinario nel trionfo
    della Propaganda è che solamente diciotto mesi fa l’esatto contrario
    riempiva gli schermi della Tv e le copertine dei giornali. In uno
    stato di shock, la verità divenne quindi inevitabile seppur per breve
    tempo. Il tesoro di Wall Street e della City of London era in bella
    vista per la prima volta insieme alla venalità dei musi una volta
    celebrati. Miliardi di denaro pubblico finirono ad assurde e disoneste
    organizzazioni note con il nome di banche a cui fu risparmiato di
    ripianare le proprie passività dai loro sponsor laburisti. Nell’arco
    di un anno furono accumulati profitti record e bonus personali e il
    “buco nero” non fu più responsabilità delle banche, il cui debito sarà
    pagato da chi non è per nulla responsabile: la gente. Il comune
    giudizio dei media di questa necessità è ora un ritornello, dalla BBC
    al Sun. Un colpo magistrale, direbbe sicuramente Bernays.

    La buona notizia è che le false realtà spesso falliscono quando la
    gente cominacia a credere nella propria intelligenza critica.

    Due documenti riservati pubblicati recentemente da WikiLeaks, esprimono
    la preoccupazione della CIA riguardo al fatto che le popolazioni
    europee che si oppongono alle politiche guerrafondaie dei loro
    governi, non stanno soccombendo alla tipica propaganda prodotta dai
    media.

    Per coloro che governano il mondo questo e’ un mistero, perche’
    il loro potere si poggia sul falso assunto che nessuna resistenza
    popolare possa funzionare. Ma [la resistenza popolare] funziona.

    John Pilger
    http://www.johnpilger.com/page.asp?partid=586

  26. sylvi
    sylvi says:

    x Peter e Follotitta

    Ascoltavo tempo fa una conferenza stampa del Comandante delle Frecce tricolori che parlava dei criteri di selezione dei piloti.
    In Italia non ci saranno donne selezionate per ancora due o tre anni perchè nessuna ha ancora maturato i dieci anni di servizio addestrativo.
    Però alcune sono già in dirittura d’arrivo.
    Ma anche per gli uomini c’è una selezione feroce; tecnica, psicoattitudinale, caratteriale e di capacità di rapportarsi nel team.
    Ma soprattutto bisogna essere persone equilibrate e …non credo che oggigiorno gli ormoni possano essere un ostacolo…anche perchè, pur in maniera diversa…anche i maschi non scherzano con gli ormoni…

    Nel suo piccolo, Marco docet!

    Buonanotte.

    Sylvi

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Marco,
    secondo la mia modestissima opinione tu pensi durante le lunghe ore di siesta, le minchiate che scriverai successivamente. Bisogna pur tenersi occupati…….
    Vedi caro, ti hanno già rispsoto CC e Peter, quest’ultimo con riferimenti storici esattissime, ma si sa che tu non ritieni utile conoscere la storia.
    Tu dici che è legge di natura l’eliminazione dei più deboli ma questo è vero solo in parte e comunque non è vero per gli umani da molto tempo. Evidentemente tu ti sei fermato alla Sparta di Licurgo; complimenti caro, sono solo 2500 anni! Vedi mio gegnale amico, gli umani hanno scoperto che la solidarietà paga, non solo in termini affettivi ma perfino in termini economici. Non solo, ma le specie di animali più evolute manifestano solidarietà reciproca, a meno che nonsia la stessa sopravvivienza del gruippo ad esser eminacciata. I primati e le scimmie non conoscono q

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    O sono io che non uso bene l’italiano o siete voi che capite quello che volete capire.
    E’ vero o falso che in natura chi non si adatta soccombe?
    Non sto dando un giudizio morale, sto solo dicendo che esiste un fenomeno naturale che può spiegare il comportamento apparentemente irrazionale di certe persone che alle minime difficoltà si ammazzano.
    So benissimo che in natura la solidarietà paga, ma la solidarietà è un ADATTAMENTO ad una situazione di pericolo. Quindi rientra perfettamente nella legge di natura che salva chi si adatta.
    Certe volte mi sembra di stare a parlare non con laureati ma coi bambini delle elementari, eccheccavolo!
    Anche l’ammazzare i più deboli, tra lupi e primati, è un ADATTAMENTO ad una situazione di scarsezza di cibo, quindi di pericolo per la sopravvivenza della specie, ma è un adattamento NEGATIVO, diverso dall’adattamento POSITIVO dove ognuno trova la collocazione più adatta per sopravvivere non necessariamente a spese di altri ma anche in collaborazione con altri.
    E’ ADATTAMENTO qualsiasi variante che porti vantaggio superando la variante svantaggiosa.
    Mettersi a fare il fornaio invece dell’operaio di fabbrica, o andare a lavorare in un’impresa di pulizie invece che in fabbrica, o mettersi a fare qualsiasi altra cosa che permetta di portare il pane a casa, come fanno milioni di persone tutti i giorni, è una variante adattiva ad una situazione di emergenza. Anche andare a mangiare alla Caritas è una variante adattiva. Non lo è spararsi un colpo in testa. O meglio, lo sarebbe pure, per chi non ha più interesse alla vita terrestre.

  29. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Marco,
    secondo la mia modestissima opinione tu durante le lunghe ore di siesta pensi le minchiate che scriverai successivamente. Bisogna pur tenersi occupata la mente …….
    Vedi caro, ti hanno già risposto CC e Peter, quest’ultimo con riferimenti storici esattissime, ma si sa che tu non ritieni utile conoscere la storia.
    Tu dici che è legge di natura l’eliminazione dei più deboli ma questo è vero solo in parte e comunque da molto tempo non è vero per gli umani. Evidentemente tu ti sei fermato alla Sparta di Licurgo; complimenti caro, sono solo 2500 anni! Vedi mio gegnale amico, gli umani hanno scoperto che la solidarietà paga, non solo in termini affettivi ma perfino in termini economici.
    Non solo, ma le specie di animali più evolute manifestano solidarietà reciproca, a meno che non sia minacciata la stessa sopravvivenza del gruppo. I primati e gli elefanti non conoscono questo tuo nazismo sedicente naturale e si aiutano reciprocamente per quanto possibile.
    A me non pare che le piante si suicidino; ma il concetto di suicidio è assai dubbio perfino nel regno animale: anche se tu parli abitualmente con le bestie, a me non risulta che i lemming ti abbiamo mai detto cosa intendano realmente fare quando si gettano in acqua.
    Passando ai tuoi giudizi sull’economia e reso omaggio al futuro direttore della Banca Mondiale (tu, ovviusli), ti faccio notare che Galimberti parla di una differenza tra il capitalismo finanziario e quello industriale. E’ una differenza da te ignorata ma sotto agli occhi di tutti.
    La lotta di classe non è più di moda, lo sappiamo bene, tuttavia anche in questo sei terribilmente arretrato. I capitalisti hanno negati la lotta di classe fin dalla sua primissima enunciazione più di un secolo e mezzo fa. Il fatto è che i capitalisti, a differenza dei loro servi sciocchi, sanno benissimo quali sono i loro reali interessi. E dare sempre torto al nemico, soprattutto quando ha ragione, è un metodo di lotta ideologica vecchio come il cucco. U.

  30. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Tranne Anita che è la più razionale di tutti noi qui dentro, voi tendenzialmente usate non la componente logica del cervello, ma la componente emotiva. Interpretare emotivamente porta sempre fuori strada. Non che io voglia fare l’apologia dei robot, ma non si può fare prima l’analisi millimetrica del singolo termine, come ha fatto Follotitta col termine happiness, e poi andare sistematicamente a spanne per tutto il resto, interpretando a seconda della propria emotività, invece di leggere ciò che è scritto esattamente.
    Fate tanto i critici con Rodolfo che interpreta le sacre scritture, quando voi stessi interpretate le scritture degli altri che non saranno sacre, ma hanno una loro precisione espressiva che vorrebbe essere rispettata. Ho dato più volte nei post scorsi, vari e ripetuti esempi di fischi presi per fiaschi. Non mi sembra la maniera giusta di affrontare un ragionamento, se non si tiene conto di ciò che è scritto, non di ciò che si vuole artificialmente leggere.

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    In natura non esiste solo il suicidio come incapacità di adattamento. Esiste l’incapacità a procurarsi il cibo, a resistere a variazioni di temperatura repentine, all’invasione di elementi estranei (frequente in mare) all’ ecosistema.

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Il coefficiente di adattamento gioca tutto sulla velocità: chi riesce ad adattarsi più in fretta resta in vita, chi invece non riesce ad adattarsi ai cambiamenti, non riesce più ad alimentarsi o a metabolizzare e muore. Che non è suicidio ma sempre morte è.

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    La parte conclusiva del post che ho mandato frazionato, non vuole passare. Ci sarà quanche termine inviso a word press.
    Rapportava il tutto ai casi umani, confrontandoli con ciò che ho già detto. Comunque è facile dedurre dove voglio arrivare. Provate a farlo da soli.

  34. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Caro/a VOX,

    mi puo’ spiegare perche’ tutta l’Europa e’ ed era innamorata del candidato Barack Hussein Obama?

    L’Europa ha anche sovvenzionato B.H.O., ed e’ stata molto influenziale nella sua nomina ed elevazione alla presidenza.

    John Pilger nei suoi discorsi chiama il governo di Obama: A shadow government.
    Parla della: The hidden Power of the Media.

    Descrive i Media Americani tutti con lo stesso messaggio, il che e’ vero.

    Ho sempre descritto il New York Times come il “Bellwether” delle notizie, dei commentari e degli opinionisti.

    Pochi sono quelli che si separano e al rischio di essere boicottati.

    John Pilger critica il libro di Obama “Dreams of my father” e chiama B.H.O. “a corporate marketing creation”.

    Almeno John Pilger non cammina su un vicolo cieco, ha portato alla luce le atrocita’ dei Khmer Rossi in Cambogia.
    Altri documentari hanno raccontato dell’abuso dei diritti umani da parte di molte nazioni e non solo degli US.

    Beh…non ho intenzione di passare la serata sul forum e sul computer.

    Buonanotte,
    Anita

  35. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Marco la mia emotivita’ si rifiuta di essere chiamata in causa, perche’ tutto posso essere scrivendo su questo blog, tranne emotivo. Sono stato certo innecessariamente complicato avendo ricorso alla titolatura dei 1mi capitoli de ‘Le Etiche’ di Aristotele, per spiegare la loro attinenza col concetto di happiness nella Dichiarazione scritta da Jefferson. Mi posso quindi scusare solo per aver svolto il mio compito in modo maldestro. Se poi lei considera emotivi quelli che non la seguono nelle sue conclusioni, e’ un altro paio di maniche. Lei in genere parte da buone premesse; come faccia a andare da queste a conclusioni sbagliate usando un cervello che sembra funzionare ottimamente, e’ difficile da capire. Non sara’ lei l’emotivo? La lascio a questa ponderosa considerazione. Buona notte. F.

  36. peter
    peter says:

    x Sylvi

    sara’ vero cio’ che riporta, ma lei continua imperterrita a parlare di militari, io ho sempre parlato di civili.
    I militari sono molto piu’ ‘spartani’ e draconiani dei civili nella selezione e reclutamento dei candidati (specie piloti), ed i contratti militari sono molto piu’ severi, ti scordi il diritto alla privacy e tante altre cosette.
    Poi pilotare un Boeing con 300 persone a bordo per 10 o 12 ore e’ un’altra responsabilita’, non crede?
    Suppongo che vi siano delle donne pilota ormai anche in aeronautica civile, ma reclutarle ed addestrarle dev’essere molto piu’ difficile (e forse anche piu’ costoso), ed io non le ho mai viste.

    Peter

    ps
    non ho visto neanche donne minatrici, netturbini, asfaltatrici…e neanche camioniste, neanche qui in GB…come mai?

  37. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    Barak Obama ha trovato una crisi finanziaria spaventosa,…
    quasi uguale a quella del ?29

    Sta cercando di rimettere l’economia mondiale sulla strada della legalita’ finanziaria,…ma agli gnomi di ginevra e agli speculatori finanziari non piace,…dopo i 30 facili anni passati nelle speculazioni finanziarie.

    Nella convenzione di Basilea si sono scritte delle nuove regole per le banche,…e’ per il bene di tutti.

    Le stronzate che dicono nelle TV,…sia di destra che di sx,…
    lasciamoli agli sprovveduti.
    Un saluto,Ber

  38. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    In Russia sì, le donne fanno tutto, almeno nei ceti più bassi; anche perchè gli uomini sono sovente ubriachi!

    I piloti civili italiani provengono quasi tutti dall’aeronautica militare, il loro addestramento l’abbiamo pagato noi!
    Non credo che la responsabilità del pilota sia proporzionale al numero delle persone a bordo…ma che ci sia un cumulo di responsabilità, e un lavoro di squadra, come nei treni del resto…e non parlo di quelli italiani, per carità di Patria!
    A proposito, ieri i suoi Red Arrows sono stati meravigliosi…tallonano le Frecce con testardaggine britannica!
    In GB c’è chi li ritiene inutili, costosi e guerrafondai?

    Mi ha colpito però che un evento che ha spostato oltre mezzo milione di persone da tutta italia, sette pattuglie acrobatiche in volo, altre in visita, un servizio di PC , tutti volontari, che presidiava con gruppi elettrogeni e casse di acqua l’afflusso anche nelle più sperdute stradine di campo,…non il più piccolo incidente, la sponsorizzazione della Confindustria al completo, quindi niente esborsi dallo Stato, i fischi a La Russa, unico politico che voleva buttarla in politica…
    Beh, tutto questo non ha trovato un rigo sui giornali di sx nazionali.

    Sa che le scie colorate delle bandiere nazionali vanno a vaselina???
    Non voglio essere volgare…immagini lei che cosa ne avrei fatto io della vaselina!!!!!::::

    Si chiederà come mai io….ho imparato a guidare nelle piste dismesse dell’aeroporto, il rombo dei motori si sovrappone spesso a quello delle campane…

    L’unica volta che mi è risultato angoscioso e insopportabile è stato nel ’99 quando i bombardieri da Aviano ci passavano sopra rombando…e sapevamo dove andavano!!!

    Buona giornata

    Sylvi

    Ps Ieri sera a cena, in Base, a festeggiare c’erano italiani, inglesi, francesi, polacchi, svizzeri, croati, giordani,
    giapponesi, coreani, sudafricani…me ne dimentico sicuramente qualcuno…non c’erano gli americani…credo per motivi più che comprensibili!
    E’ l’altra faccia del militarismo!

  39. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Tra le molte che cose giuste che Peter ha scritto, quelle del suo ultimo PS non sono esatte, non so di donne minatrici ma netturbini ne abbiamo almeno 5 0 6 anche nel mio paesello due passano alla guida dei grossi mezzi che vuotano i cassonetti, un poco più rare, per me, le donne stradino ma ne ho viste diverse anche nei lavori in autostrada, donne alla guida dei camion c’erano ancor prima dell’introduzione del servosterzo.
    In fatto di maggiori o minori attitudini a fare questo o quel mestiere per uomini e donne, si possono tracciare delle linee di tendenza, ma sono molto vaghe, ed infarcite di così tante eccezioni che invece di confermare la regola la rendono quanto meno poco affidabile.
    Cercare di far comprendere a Marco che l’homo sapiens pur essendo biologicamente simile agli altri mammiferi ha alcune prerogative del tutto particolari è mission impossible, lo stesso concetto di solidarietà sociale credo gli sia incomprensibile, al massimo arriva al concetto di “branco” o di “banda”, dobbiamo farcene una ragione.
    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  40. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza.
    Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo.
    Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.

    Antonio Gramsci da L’Ordine Nuovo

  41. Linosse
    Linosse says:

    A.Z. 144
    Il “saltafosso” ,zompatore qui e là che male ti fa ,M.T. è un maldestro indottrinatore che attraverso facc’e buche,blog e quant’altro cerca ,con non troppo velati amiccamenti, di confondere le menti.Forse la barbona in eterna esposizione vuole nascondere un paio di baffetti a spazzolino di nefasta memoria messi in tutta evidenza dal suo modo di ragionare.
    Oligarchie con leder(propio leder)a capo dei capi,perdenti e vincenti ma secondo natura ecc,ecc.
    L.

  42. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ieri in un servizio della rete3 del Piemonte,un brillante presidente regionale Cot’echignno,ha proposto alla plebe festante il trasferimento del Ministero del lavoro da Roma a Torino.
    Brillante soluzione propagandistica, un pò di burocrazia romana non guasta mai,in termini di occupazione,peccato che in In Piemonte il Ministero del lavoro serva a poco : Il lavoro se ne sta andando da un’altra parte.
    Dulcis in “fundo” il Governatore parla da un palco fasciato con un enorme stendardo del leone di Venezia.
    Evidentemente i baldi legaioli del piemonte , sono a corto di simboli “nostrani”, propongo per loro l’adozione di quello di Bergamo, con tante “goccie ” in più!

    Servizio da Adro invece (remenber Adro..!!?)culla di civiltà !
    Hanno inaugurato una nuova scuola pubblica (PUBBLICA), piena di simboli della lega , ovunque esposti , nei giardini, all’ingrerso ectt,ectt..nei corridoi delle aule.chissà se hanno pensato anche alla “carta igienica griffata, foglio per foglio,con lo stemma?
    mah, di sicuro sarei un’acquirente …cosa non si spende , quando si è sottoposti a “buona pubblicità!!!!

    cc

  43. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    L’accusa, riportata ieri dal quotidiano britannico Guardian, è inquietante: «Uccidevano civili per divertimento e collezionavano le dita dei cadaveri come trofei». Avevano formato una «squadrone della morte», minacciando chiunque li avesse denunciati. Il nuovo scandalo sulle operazioni dell’esercito americano in Afghanistan, provato dalle autorità giudiziarie militari, rischia di essere uno dei peggiori crimini di guerra commessi da elementi dell’esercito americano dall’inizio della guerra contro i talebani, a fine 2001.

    (Fonte: Sole 24 Ore)
    —————————————————————————–
    Si sa da lungo tempo che i marylin usaescippa mandati a “portare
    democrazia” ogni tanto toppano…
    Succede, direbbe la Komare.
    La “guerra è guerra”, aggiungerebbe impavida.
    C.G.

  44. Peter
    Peter says:

    x AZ

    caro Antonio, bene, mi compiaccio che le signore non disdegnino di fare certi lavori pesanti o tediosi (come guidare un camion). Qui non le ho mai viste in quei mestieri, o forse sul camion una o due volte. Molto raramente alla guida di servizi rapidi come DHL o affini. Invece e’ abbastanza comune vedere donne alla guida di bus o treni. Di netturbine mai viste, e credo non vi siano mai state minatrici. Ma le miniere ormai…

    un saluto

    Peter

  45. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    e dagli. A me non risulta che i piloti civili facciano prima i piloti militari, anche se alcuni vi saranno pure…Poi vi e’ da tempo la tendenza per i piloti civili a ritirarsi ancora giovani, per cambiare mestiere (ne ho conosciuto uno della Swiss Air, italiano, che si ritiro’ anni fa addirittura a 38 anni con una pensione mica male), dato che e’ un mestiere spesso stressante, e monotono se va bene. Per cui non vedo come probabile che molti piloti militari 40enni o 50enni facciano poi i piloti civili di routine…

    Sulle pattuglie acrobatiche ha ragione, non mi interessano e sono un inutile spreco di soldi dei contribuenti. Mi pare che ogni display costi un 20.000 euro per jet come minimo, forse assai di piu’

    saluti

    Peter

Trackbacks & Pingbacks

I commenti sono chiusi.