11 settembre (2001) e 17 settembre (1982): i due pesi e due misure che stritolano la nostra morale. E la nostra credibilità

La profonda ipocrisia e disonestà, nel senso anche di malafede, dell’Occidente, cioè dell’Europa e degli Usa, appaiono in tutta la loro grave enormità dal confronto tra queste due date e relative rimembranze: 11 settembre 2001 e 17 settembre 1982. La prima data è – come sanno anche i sassi – quella dell’abbattimento delle Twin Tower di New York. Ma la seconda? Chi di noi occidentali se la ricorda? No, non è la presa di Porta Pia, quella è del 19 settembre, se non erro.  Non ricordate, vero? E’ il giorno della strage di Sabra e Chatila. Vale a dire, della terribile mattanza – tra i 3 e i 6 mila civili ammazzati a sangue freddo, le donne e le bambine dopo essere state stuprate, le donne incinta dopo essere state sventrate e massacrate con il feto messo loro in braccio – fatta eseguire a Beirut dai militari israeliani alle milizie collaborazioniste dei falangisti cristiani nei campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila. Falangisti cristiani… Questo è dunque il cristianesimo in Libano?
Per i 2.750 morti delle Twin Tower (cifra recente di Repubblica), che l’approssimazione giornalistica anche della Rai fa diventare sempre “oltre 3.000 morti”, è stata immediatamente scatenata l’invasione dell’Afganistan e ogni anno si fanno celebrazioni e ricordi vari non solo nei giorni che cadono l’11 settembre. In più, suoniamo a rotta di collo la grancassa del dolore, esibito in modo fin troppo eccessivo, e delle accuse all’islam intero. Al punto da scatenare una campagna contro “la moschea a Ground Zero”, sorvolando disinvoltamente – as usual – che non si tratta niente affatto di Ground Zero. E’ come urlare contro una moschea in piazza S. Pietro a Roma mentre invece si intende farla in corso Vittorio Emanuele, o a Milano contro una moschea in piazza Duomo mentre invece si tratta di farla in piazza Cavour o in piazzale Augusto. Insomma, il solito nostro barare.

Per il massacro a sangue freddo di Sabra e Chatila, uno dei vari fatti compiere dagli israeliani ai cristiani falangisti o compiuti in prima persona in Libano, non è invece successo nulla. Anzi, il suo responsabile, il generale israeliano Ariel Sharon e vari altri ufficiali dei servizi segreti e dello stato maggiore, è in seguito diventato capo del governo israeliano! Reputo grave che un popolo affidi il proprio governo a un soldataccio con le mani così lorde di sangue, ma questi sono affari del popolo israeliano. Che però a un certo punto su questa orripilante vicenda ha prodotto persone capaci di autocritica e dolore, come il regista Ariel Folman con il bel film Valzer con Bashir. Noi invece navigando in senso opposto abbiamo prodotto i Giuliano Ferrara, Paolo Guzzanti, ecc.

Insomma, il solito due pesi e due misure elevato all’ennesima potenza, che individua, descrive e misura alla perfezione il nostro abisso morale e la vera natura della nostra politica in Medio Oriente. Si noti che il massacro di Sabra e Chatila – durato qualche giorno e non un paio d’ore – è stato reso possibile dal fatto che la Casa Bianca decise di evacuare da Beirut con 15 giorni di anticipo i suoi militari fatti arrivare per proteggere la disgraziata e affamata popolazione civile dei campi profughi dai massacratori falangisti cristiani e dagli stessi militari israeliani, che con un esercito di 30 mila soldati e centinaia di carri armati, appoggiati da un nugolo di aerei ed elicotteri fa guerra, avevano da qualche tempo invaso il Libano. Il loro traguardo era schiacciare la Resistenza palestinese e far fuori anche Arafat. Dopo una serie di trattative questi evacuò dalla città i suoi uomini e le armi imbarcandosi nel porto di Beirut per trasferirsi  a Tunisi, e i campi profughi rimasero privi di protezione militare motivo per cui per proteggerne la popolazione arrivarono le truppe di alcuni Paesi, Stati Uniti soprattutto. Insomma, partendo all’improvviso, con due settimane di anticipo su quanto concordato, gli Usa hanno la grave responsabilità di avere spianato di fatto la strada alle belve. Fermo restando che il tracollo morale dell’Occidente verso il mondo arabo e islamico è iniziato con la spedizione di Napoleone in Egitto ed è proseguito senza sosta fino ad oggi, è esploso con il colonialismo inglese e francese per diventare il cancro che ancora oggi ci consuma con la politica angloamericana in Medio Oriente. Nel passato recente c’è da dire che come Londra ha la responsabilità delle tragedie etniche e territoriali dell’Iraq e dell’India/Pakistan, così Parigi ha la responsabilità del sistema politico confessionale che dilania il Libano da decenni anche con guerre civili: i cosiddetti cristiani, infatti, non vogliono assolutamente perdere il predominio assegnato loro dal colonialismo dei cattolici francesi.

La sporcizia intellettuale, la disonestà politica e l’opportunismo voltagabbanesco di noi occidentali, e italiani in particolare,  è descritta alla perfezione dalla parabola dell’arcitaliano, come lui stesso si pregia definirsi, Giuliano Ferrara. E mi scuso se in un tale contesto nomino un personaggio così imbarazzante. Ferrara è partito prendendo a suo tempo a pugni in diretta tv un direttore di orchestra che rifiutava di dedicare ai martiri di Sabra e Chatila il concerto in esecuzione in piazza a Torino ed è arrivato a organizzare a Roma l’Israele Day, e fin qui passi, ma poi anche l’ossequio ruffiano e conformista, se non anche leccacingoli, a qualunque eccesso e crimine dei dirigenti politici e militari israeliani. Insomma, un paladino tra la Oriana Fallaci e la Giovanna d’Arco dell’ultrasionismo arabofobo duro e puro, che ci spinge alla guerra globale con l’islam. Non è cambiato solo Ferrara, del quale non frega niente a nessuno, ma anche gran parte di noi, sinistra compresa. Marco Travaglio, l’eroe dell’antiberlusconismo duro e puro, ha applaudito anche lui il massacro di Gaza definendo l’invasione israeliana una giusta risposta ad una aggressione. Lo ha cioè definito negli stessi termini in cui di recente l’ha definita Berlusconi e prima di lui il voltagabbana Paolo Guzzanti e la colona ultrasionista arabofoba Fiamma Nirenstein, portata da Berlusconi nel nostro parlamento nonostante risieda in una colonia vicino Betrlemme.

A Beirut e in Libano ho fatto il giro di vari campi profughi e degli annessi luoghi delle varie stragi e massacri di palestinesi compiuti dagli invasori israeliani e annessi fiancheggiatori cristiani. Ne sono uscito abbastanza scosso. Mi venivano in mente spesso le parole di un film: “Ho visto cose che voi umani….”. Umani? Il livello di vita degli ormai oltre 400 mila profughi palestinesi, ammassati nei campi in condizioni semplicemente disastrose, è nella stragrande maggior parte dei casi miserabile. L’aumento demografico ha nel frattempo raddoppiato i palestinesi, che però sono costretti a vivere negli stessi spazi angusti dei campi perché è vietato ampliarli. Anzi, gli spazi sono diminuiti perché ci sono campi non più ricostruiti in tutto o in parte dopo le tragedie dell’82. Solo da poco tempo i palestinesi hanno acquisito il diritto al lavoro, ma solo dietro domanda al ministero del Lavoro e annessa autorizzazione, se concessa. In ogni caso i palestinesi devono lavorare sotto padrone e NON possono svolgere professioni autonome come fare il medico, l’avvocato, l’ingegnere, ecc. Non credevo alle mie orecchie quando mi hanno detto che per comprare un televisore o un frigorifero i palestinesi devono avere l’autorizzazione dei servizi segreti libanesi! Il problema è che per evitare “l’inquinamento” di oltre 400 mila musulmani i cristiani non vogliono assolutamente che i palestinesi abbiano i diritti civili: da ormai 60 anni. Grazie ai cristiani, in Libano i palestinesi sono trattati decisamente peggio che in Giordania e Siria, dove esistono gli altri loro campi profughi. I palestinesi, ammassati in ghetti e sottoposti a mille divieti e al continuo furto della loro terra perfino a casa loro in Palestina, sono diventati di fatto gli ebrei moderni, una diaspora di massa della nostra era: per loro però niente “diritto al ritorno”…. Il lato comico, si fa per dire, è che i palestinesi NON vogliono diventare libanesi, non ci pensano neppure da lontano, vogliono infatti restare palestinesi in attesa del chimerico tornare a casa, cioè in Palestina. Nel frattempo però, ovviamente, vogliono i diritti civili, ma sono trattati dai cristiani libanesi come neppure Umberto Bossi si sognerebbe di fare con gli extracomunitari o i rom in Italia.
Il viaggio è stato organizzato dal comitato “Per non dimenticare Sabra e Chatila”,
che dal 2000 organizza ogni anno una visita pellegrinaggio sui luoghi dei massacri grazie all’impegno del grande giornalista Stefano Chiarini, purtroppo scomparso poco tempo fa, e dal Forum Palestina. Chiarini, amato in LIbano non solo da tutti i palestinesi, con la sua inossidabile volontà è riuscito – tra l’altro – a far diventare un sacrario la discarica di Chatila dove erano stati gettati a mo’ di immondizie ciò che restava dei corpi delle migliaia di palestinesi vittime della “soluzione finale” voluta da Sharon ed eseguita dai miliziaoni cristiani. Dagli incontri cui ho assistito e partecipato tra personalità libanesi ed esponenti del comitato sono venute fuori alcune buone notizie. La prima è che il leader del movimento Almustaqbal, una delle maggiori basi dell’attuale governo di Saad Hariri, figlio del precedente capo del governo Rafic Hariri ucciso in un attentato assieme a sette uomini della sua scorta, si è impegnato a farci trovare per la visita dell’anno prossimo il pieno diritto dei palestinesi al lavoro, segno che l’opera di Chiarini e la credibilità del comitato sono notevoli. Da notare che il leader di Almustaqbal è un Hariri, cugino dell’attuale primo ministro. La seconda buona notizia è che Walid Jumblat, il leader della minoranza drusa, progressista,  s’è impegnato anche lui per la piena conquista dei diritti civili per i profughi palestinesi, per i quali è da sempre all’opera, pur avvertendo che il processo sarà lento. Infine, Talal Salman, direttore ed editore del quotidiano Assafir, il più autorevole del Libano (non ha mai interrotto le pubblicazioni neppure durante la guerra civile), ha spiegato che secondo lui l’attacco all’Iran non ci sarà. Opinione ripetuta giorni dopo da Jumblat.

Sono stato tra l’altro a Kana, il paesino nel quale gli israeliani nel corso dell’ultima invasione del Libano hanno bombardato due palazzi con la scusa che “da lì sparavano contro i nostri soldati”, con il risultato di fare un massacro di decine di civili, soprattutto bambini. Che quella israeliana fosse una scusa lo faceva intuire l’orribile frase di uno dei massimi comandanti militari – “Per ogni nostro caduto uccideremo cento di loro” – inferocito per l’imprevista resistenza opposta dalle milizie di Hetzbollah. In realtà, come è facile appurare andando a Kana, gli israeliani volevano uccidere i due comandanti militari di Hetzbollah che abitavano con le loro famiglie in quegli affollati palazzi, e per uccidere loro hanno massacrato decine di civili innocenti. Ne pubblico parte delle foto. Così come pubblico parte delle foto che mostrano le orrende condizioni di vita nei campi profughi palestinesi e come è ridotto ancora oggi il campo di Chatila. Non c’è bisogno di didascalie. Purtroppo.

Il campo profughi di Sabra non è stato più ricostruito, tanto era stato ridotto a macerie e a montagne di cadaveri. Gli israeliani avevano chiuso in una morsa di acciaio i due campi respingendo indietro, mandandoli così a morte certa, i disgraziati terrorizzati che cercavano scampo fuggendo. Il regista di Valzer con Bashir racconta le telefonate di militari di truppa come lui per avvertire Sharon che  “sta accadendo qualcosa di allarmante” e la gelida risposta di Sharon: “La ringrazio della telefonata”. Della quale peraltro non aveva bisogno: è assodato che con il suo stato maggiore si godeva lo spettacolo del massacro osservandolo con il binocolo dai piani alti di un palazzone immediatamente fuori dal campo. Che a un certo punto gli israeliani di notte hanno illuminato dall’alto con i fari fotoelettrici per permettere allo sciame di pluriassassini di condurre meglio il lavoro loro affidato. C’è chi crede, anche tra gli israeliani, che forse tutto ciò è il motivo per cui Dio ha ridotto da anni Sharon in coma irreversibile e per farlo soffrire il più possibile non si decide a farlo spirare: il “grande condottiero” è da anni solo un misero tronco umano, che di umano ormai non ha neppure il poco che aveva prima, tenuto accanitamente in vita artificiale a mo’ di totem e reperto archeologico nazionale. Riguardo tale convinzione circa l’operato di Dio, no comment.

Per i morti delle Twin Tower è stato invaso l’Afganistan, poi anche l’Iraq. Per quelli della guerra civile in  Kosovo è stato messo in moto e fatto funzionare il Tribunale Internazionale. Per Sharon e i massacratori di Sabra e Chatila non è successo nulla. Stefano Chiarini e altri erano riusciti a fare intervenire la giustizia del Belgio, che per i delitti contro l’umanità può intevenire ovunque, ma tutto è stato messo a tacere: Israele e gli Usa sono troppo potenti: loro non si lasciano processare, quale che sia l’atrocità commessa. Qualcuno dovrebbe ricordare loro che quando la nostra Democrazia Cristiana era sotto scandali vari il suo leader Aldo Moro in parlamento scandì con orgoglio che “la Democrazia Cristiana non si fa processare!”, e che sia Moro che la DC hanno fatto la fine che hanno fatto: meglio sarebbe stato se avessero accettato di essere processati. Anche Silvio Berlusconi, come è ormai evidente da anni, non si lascia processare, ma tralasciamo.

Alcuni dei massacratori sono diventati ministri del Libano mentre altri campano comunque tranquilli. Almeno uno fa il taxista e ancora oggi si vanta di averne “sgozzati un sacco” e che il problema era “se stuprare le donne prima o lavorare subito di coltello o ascia”. Coltello o ascia? “Eh sì, perché gli israeliani ci avevano fornito di quelle armi per evitare che usando le armi da fuoco suscitassimo allarme e capissero anche fuori dal campo che era in corso un massacro. Però alla fine per sbrigarci abbiamo usato anche le armi da fuoco e gli esplosivi per cercare di cancellare la tracce”.
Che però non sono cancellabili. Non negli animi degli esseri umani non accecati dall’odio e dal fanatismo.

Due pesi e due misure: una tenaglia che stritola la nostra morale. E la nostra credibilità.

Non è il caso di volere giustizia? Non vendetta: ma giustizia.

668 commenti
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  1. Controcorrente
    Controcorrente says:

    ps -al mio 346…
    Dimenticavo di aggiugere alla frase…
    In piena crisi poi, basterà eliminare quei due piccoli ostacoli sulla via del progresso et voilà , il gioco è fatto..” ovviamente con qualche piccolo massacretto, presto dimenticato all’Otaliana maniera, un roghetto di libri di marx ..e l’opera sarà completa e vedrai che l’Ecomia si risolleverà da sola, insieme ai compagni capital-comunisti Cinesi che ci daranno senza dubbio una mano!
    Vedo grandi orizzonti per il nostro futuro !

  2. Anita
    Anita says:

    xCC

    Oh lo fate anche voi?
    Anche noi scherzando o imitando qualcuno diciamo “more better”.

    I’m busy today.
    Anita

  3. sylvi
    sylvi says:

    Ps xCC ieri sera

    Io sono convinta che “quei versi” di Carducci, siano scaturiti dalla sua anima mentre guardava le aquile asburgiche, sul Passo di Montecroce carnico, dove passava le vacanze, e i valligiani ricordano che i vecchi dicevano che il cavallo conosceva tutte le Osterie e si fermava automaticamente!

    Giusto per pensare in Grande.
    Vado!
    Sylvi

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro peter,
    strano, che ti abbiano alleviato dalla fatica di raccogliere “le pere”!
    Ai miei tempi ancora bande di giovinastri, andavano a rubar pere e ciliegie dagli alberi (si chiamava “maroda”), sovente inseguiti da colpi di doppietta caricate a sale dei contadini !
    Adesso solo la fatica tiene lontano i ribaldi,nei miei alberi da frutta incostuditi, solo poco tempo fa ancora se non raccoglievo, marcivano a terra o direttamente sull’albero!
    Che siano i tempi che cambiano?
    Il mio babbo aveva sei meli che un’anno sì e un’anno no davano copiosi frutti dolcissimi.(qualità)
    Un giorno mentre con apposito attrezzo raccoglievo non visto dalla strada,i frutti, un gruppo di “passengianti della domenica, non si accorsero della mia presenza.
    Dissi loro che se volevano potevano raccogliere a terra quelle già cadute..ci saranno state almeno tre cassete buone…
    Preferirono evitare e godersi la passeggiata..
    mah, che i tempi cambino e che non basti solo più l’ottimismo della Domenica..
    Mah e stra mah

    ciao
    cc

  5. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Eh,si gran tipo il Carducci, dalli ODI A SATANA,a poetastro di casa savoia…un’antesignano del Ferrara ….
    Un modello ancor oggi da insegnare per risollevare le Otaliche sorti!

    cc

  6. Uroburo
    Uroburo says:

    Mia pregevole signora Silvy,
    ma non era lei che aveva scritto, con grande profluvio di punti esclamativi (si sa che la rettorica è il suo forte): Voto per la Lega!!!!!!(ecc.) [Eccetera di punti esclamativi, intendo….]
    E allora di che si lamenta?
    Suvvia, ringuaini i denti cavi e la smetta di sibilare che nessuno ce l’ha con lei.
    Io penso che l’unità d’Italia sia strategicamente finita, potrei sbagliarmi, naturalmente. Mica faccio l’indovino di mestiere, io.
    Ma non era lei che ci sgonfiava i Maroni (roberto!) con i suoi Redipuglia, 4 novembri, reduci (pardon: Reduci) e via palpitando? E poi mi esalta la Lega e l’annessione all’Austria?
    Ma suvvia, queste cose le può dire un cinico come me, che ha SEMPRE detto che patria è dove uno sta bene, non una nazionalista come lei.
    Vede cara, ancora una volta con lei la mano destra non sa mai bene quel che fa la mano sinistra. Veda di coordinarsi un po’, se possibile.
    Con tutto questo, la mi scusi ma correr dietro a tutte le sue variazioni in opera mi fa venire le vertigini. Ho rinunciato da tempo a capire la logica di quel che lei dice, prendo una singola frase ed esamino quella.
    Un saluto U.

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    A proposito di falsi:

    Stonehenge.
    “La versione ufficiale è che i giganteschi monoliti inglesi risalgano al 3000 avanti Cristo e che, misteriosamente, siano sempre rimasti intatti e in equilibrio magico per cinque millenni. Una bugia smascherata da un ragazzo di Bristol, Brian Edwards, alle prese con una tesi di storia, che ha trovato le foto del 1901, con un gruppo di operai al lavoro con tanto di cazzuola. Sono solo le prime di una serie: tutto il ‘900 è stato un cantiere senza fine, che ha continuato a rimaneggiare il volto di Stonehenge. Almeno fino al 1964. Scavatrici, corde, cemento e addirittura gru hanno ricostruito, spostato, innalzato, sistemato, riallineato quei monoliti che milioni di turisti hanno ritenuto fossero sempre rimasti immutati nella loro magica geometria”.

    Pure le pietre!!
    Dove andremo a finire…
    màh.
    C.G.

  8. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Anita,
    e allora “more better! sia !
    grazie, per il futuro userò anche questo termine !
    Così mi do un tono!
    Solo che devo fare attenzione alla pronuncia…se pronunciassi More bitter , qualcuno potrebbe rispondermi, preferisco una Coca.
    ciao e buona serata!

    cc

  9. peter
    peter says:

    x Uroburo

    scusi neh, ma quell’affermazione ‘la patria e’ dove uno sta’ bene’ non posso condividerla.
    Per esempio, qui in GB vivo bene, a detta di molti ci ho saputo fare, sono quasi un privilegiato. Ne ho persino acquisito la cittadinanza. Temo pero’ che non sara’ mai la mia patria, per quanto apprezzi i britannici per molti aspetti. Al massimo, e’ la mia patria di adozione.

    Alcuni dei miei amici ‘walkers’ mi sfottevano un po’. Uno diceva che di vita e storia di UK ne so probabilmente piu’ del 90% della popolazione ‘indigena’. Altri mi chiedevano, allora pensi che UK sia meglio dell’Italia, visto che ne sei diventato cittadino? E poi cosa farai in caso di guerra (ridendo), cambierai bandiera a seconda di chi vince come sempre fanno gli italiani?
    Scrollate di spalle da parte mia…

    Peter

  10. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    il Giuseppe nazionale è stato il miglior generale di guerre di movimento (diciamo per brevità: generale guerrigliero) dell’Ottocento.
    Come politico era un minus habens.
    Comunque gli faccio principalmente la colpa di aver svenduto il
    Meridione ai Savoia in cambio di nulla. Ripeto: DI NULLA. Neanche una trattativa, non un patteggiamento, NIENTE.
    Come diceva Mazzini, che non era un bombarolo ma qualcosa di assai più complesso, “la debolezza di quest’uomo ha del favoloso”.
    Ha messo nelle mani di quei reazionari undici milioni di uomini legati mani e piedi, in cambio di una stretta di mano.
    Andasse affa….. U.
    PS. Avrebbero fatto comunque l’unità del paese ma su base federalista, proprio come pensava Cattaneo. Adesso c’è solo un pot pourri indecente ed immodificabile.

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    La lontananza sai è come il vento..!!!

    caro peter,
    questa volta temo che di essere in accordo più con Uroburo.
    Soprattutto, tenendo conto della distinzione che bisogna sempre fare tra concetti come Patria, Stato e Nazione.
    Personalmente se oggi avessi mezzi economici a sufficienza e nessun impedimento , me ne andrei dalla mia Patria !
    Sperando che un pò di lontanaza,magari mi faccia nostalgicamente rimpiangerla.
    Temo però, che quand’anche potesse accadere di non aver il tempo materiale per poterla rimpiangere !!

    cc

  12. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Cerruti Gino

    Ah! Beh, devo dire che ho sempre preso in giro i “mistici” di Stonehenge perché anche il solo bradisismo nel giro di 5-6 mila anni avrebbe spostato le pietrone mandando in malora i pretesi allineamenti astronomici e variamente miracolistici. IMPOSSIBILE che dopo vari millenni si trovino ancora allineati i fori, le tacche e quant’altro.

    Secondo me, quei pietroni servivano ai rozzi progenitori dei nativi a…. pulirsi il sedere. In Abruzzo fino a poco tempo fa nei campi se lo pulivano appunto con le pietre arrotondate. Mah. Io trovavo più confortevoli le larghe foglie di un’erba rasente il terreno, sotto le quali spesso si nascondevano le lucertole.

    Se quelle pietre fossero celtiche (?!), direi che potrebbero essere state messe lì in attesa di tirarle in testa a Bossi. Ma è arrivata prima Corna….
    Un saluto.
    pino

  13. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro uroburo,

    Garibaldi forse era un realista.
    Come sai al Volturno, vinse per il solo fatto che non aveva perso,contro più eserciti borbonici che lo assediavano da più parti.
    Quella battaglia ,forse l’unica vera,di tutta l’impresa ,sfiancò notevolmente il suo esercito,pur sempre composto da volontari e pieno di spie del Cavour,anche tra gli alti gradi di comando.
    Credo lo sapesse…
    Temo che un violento attrito contro i Savoiardi,gli facessero fare la fine di Carlo Pisacane…chi veniva a sollevargli le”masse”, Mazzini ??
    Temo poi che contasse pure il parere dell’Inghiletrra che già una volta aveva fatto fare una brutta fine alla Repubblica Partenopea..(Caracciolo ammiraglio impiccato compreso)..le navi squalo come ben sai ,in tutto il Mediterraneo sempre si aggiravano indisturbate ,sulle più svariate prede..!!
    Temo sapesse pure questo…e fece di necessità virtù
    …!!
    Il Cattaneo ,già ,…troppo debole tra le masse il suo movimento federalista,pochi seguaci..già a Milano i savoia gli avevano fatto capire L’antifona!!
    Basta leggere le cronache delle Cinque giornate”..

    cc

  14. Linosse
    Linosse says:

    Caro Uro 361
    “Come diceva Mazzini, che non era un bombarolo ma qualcosa di assai più complesso…”
    Forse troppo complesso per riuscire a fare qualcosa.
    Sicuramente era più “architettante” nella carboneria.

    Segue

  15. Linosse
    Linosse says:

    Da Wilkipedia
    “Con il fallimento del programma federalista neoguelfo riprese vigore quello repubblicano mazziniano con una serie d’insurrezioni tutte fallite. Quelle che più impressionarono l’opinione pubblica italiana ed europea fu l’episodio dei martiri di Belfiore (1852), e la disastrosa spedizione (1857) – condotta all’insegna del credo mazziniano per il quale ciò che contava era più che il successo il “dare l’esempio” – conclusasi con la morte di Carlo Pisacane e dei suoi compagni massacrati dai contadini a Sapri.

  16. Linosse
    Linosse says:

    Fortemente impressionò la borghesia italiana anche la rivolta milanese del 6 febbraio 1853 che condotta con metodo mazziniano, fidando cioè in una spontanea partecipazione popolare e addirittura nell’ammutinamento dei soldati ungheresi dell’esercito austriaco, fallì miseramente nel sangue. Oltre che l’impreparazione e la superficiale organizzazione dei rivoltosi, operai d’ispirazione politica so-ciali-sta, furono proprio i mazziniani, notoriamente in contrasto ideologico con Marx, a contribuire al fallimento non facendo loro pervenire le armi promesse e mantenendosi passivi al momento dell’insorgere della rivolta. Un pugno di uomini armati di pugnali e coltelli andarono così consapevolmente incontro al disastro in nome dei loro ideali patriottici e so-ciali-sti.[8]”
    La storia è stata critica con Garibaldi,su Mazzini possiamo fare solo ipotesi.
    Chissà a cosa portano.
    L.

  17. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro linosse,
    portano alla conclusione che aveva ragione quel tizio ad incazzarsi come una Iena ai tempi della Prima Internazionale.
    Contro tutti i “bombaroli ” delle più svariate famiglie.
    Contro gli slanci emotivi del Romanticismo, del bel gesto ,dell’atto eroico fine a se stesso,soprattuto poi quando a crepare sono altri !
    Attese messianiche, occhi spiritati e febbricitanti,belle donne e salotti portano sia a destra che a sinistra, con la stessa facilità..!!
    I tempi stavano mutando .. e mutano ancora!

    cc

  18. Peter
    Peter says:

    x Pino e CG

    mi spiace cari, ma non sono d’accordo. Vi sono dipinti di Stonehenge molto antichi che la presentano com’e’ adesso. Ed una foto del 1877 pure…
    Ci sono stato anni fa, si trova nella piana di Salisbury, una bella cittadina un po’ medievale, castello e tutto il resto. Stonehenge di per se’ e’ molto noiosa, questo si’.
    Sull’uso antico dei pietroni ci sono varie teorie, ma quella di Pino e’ troppo…terra terra.
    Anche perche’ dubito che i sederi celtici, eccezion fatta forse per il finto celtico Bossi, fossero tanto grossi…

    Peter

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro uro,
    ancora sul Volturno,tu sai meglio di me, che dopo quella “battaglia” che non aveva visto nè vincitori nè vinti,si era determinata la classica situazione di Stallo delle Operazioni in attesa del nuovo scontro decisivo.
    Sai anche meglio di me , che in queste occasioni sono decisive la “logistica” e il riforminento di armi e munizioni.
    Ora per quanto scassati fossero gli eserciti borbonici di certo e decisamente essendo molto vicini alle loro basi logistiche erano in condizioni di netta superiotà al fine di una decisiva “battaglia di annientamento già tentata e per fortuna fallita sul Volturno.
    Mi sai dire che diavolo di “logistica” poteva avere l’esercito garibaldino?
    Questo lo sapevano un pò tutti…Cavour, Fanti ,Cialdini e lo stesso Garibaldi…per fortuna !!
    Temo poi che il nostro conoscesse pure ilvalore “relativo” di certi suoi adepti nelle sfere di comando superiori ed inferiori o almeno lo intuisse..!!
    Infatti in questo caso c’è la controprova , tutti coloro che in seguito cooptati nell’esercito savoirdo prima e italiano poi,non dettero grandi prove di acume militare, fino all’ultima tragedia di Adua, pure con strascichetti nella prima e nella seconda guerra mondiale!!(ovviamente tali padri, tali nipotastri)

    cc

  20. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Non è questione di…. grossezza del sedere, ma di comodità. Dopo essersi acovacciati per spremersi le meningi celtiche, defecando, bastava si strusciassero il deretano sulle chianche. Pardòn, sui pietroni. Senza doverle andare a cercare. Con la pioggia che faceva da sciacquone.
    Sederi a parte, il bradismo non perdona e non fa eccezioni.
    pino

    P. S. Curioso come il golf sia nato in Scozia nella contea di Fife per sgomberare i campi dalle pietre… Ma dico io! Non potevano aspettare che passassero Bossi, Waterloo Veltroni, il Chiavaliere e D’Alema? Con le pietre si potevano sfogare alla grande! Mah. Che grande occasione persa….

  21. Anita
    Anita says:

    x CC

    Non capivo il tuo bitter a la Coca Cola.

    Ti mando il link dove puoi trovare le traduzioni ed anche la pronuncia.

    Conservalo.

    Ciao, Anita

  22. Controcorrente
    Controcorrente says:

    ps -dimenticavo…Questo lo sapevano un pò tutti…Cavour, Fanti ,Cialdini e lo stesso Garibaldi…per fortuna !!
    Meno mazzini ovviamente, che probabilmente era l’unico ad ignorarlo !!

  23. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Grazie Anita,
    ma sai che io a volte sono un gran burlone!!
    poppy direbbe magari un gran pirlone !!

    ciao
    cc

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Pino.
    Diciamolo, tra una pietra e una topona, la differenza salta agli occhi. E al legaiolo gli è andata alla testa. Succede, quando si fa il passo più lungo della gamba.
    Certo che la nostra ha avuto fegato a sollazzarsi con quel tipo.
    Deve aver usato il metodo a “ceppo di insalata”, che si mette in atto quando la/il partner è brutta/o come la fame.
    Spiego la tecnica:
    “si sfila la camicia dai pantaloni e la si tira sù verso la testa del bruto/a, si prendeono gli estremi, (le maniche) nelle proprie mani e ci si fa un bel nodo sopra il cranio.”
    Da qui “ceppo di insalata”…
    Non so se rendo l’idea, ma sapendo quanti/e marpioni/e frequentano questo blog, robetta per loro.
    Pinzellacchere, quisquilie.
    C.G.

  25. Peter
    Peter says:

    caro Pino

    nun ce semo…direbbero forse a Roma. Leggo sulla Wikipaedia che il bradisisma e’ il periodico innalzamento-abbassamento della crosta terrestre rispetto al livello del mare, dovuto essenzialmente a fenomeni vulcanici. Ora, quei fenomeni da queste parti sono quiescenti da tempo, infatti sono misurabili in Italia specie a Pozzuoli, il classico del Campi Flegrei, le tre colonne etc etc (che pero’ sono sempre li’, sia pure su e giu’). Insomma, non e’ un movimento in senso orizzontale, ma verticale…

    un saluto

    Peter

  26. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Magari le pensi!
    Ma come si addice ad una distinta signora della” Middle class!quello che conta è apparire !!
    ciao cc
    non so fare le iconette con sorriso!

  27. Linosse
    Linosse says:

    X Pino
    A proposito di pietre storiche e contemporanee.
    Dicono ,almeno le donne,che le pietre portano fortuna,più sono grosse più portano fortuna.
    I have a dream:
    Se i quatti xquattro si decidessero a fare un bel bagnetto con una grossa pietra portafortuna “a medaglione” ,che ne esalta le proprietà, comincerei a crederci sul serio.
    Almeno per noi.
    L

  28. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Popeye, sinceramente non capisco tanto livore. Avrei pensato che avendo spostato il vs asse del male dal comunismo al terrorismo islamico, questo vi avrebbe potuto rendere un po’ +, non dico obiettivi, ma almeno comprensivi, rispetto a 1 storia che non e’ che vi abbia visto sempre dalla parte giusta. Ma tant’e'; bisogna prendere atto che quando 1 litiga col proprio cervello, ci litiga per sempre. Con questa premessa sarebbe assolutamente superfluo che io tenta di convincerla persino del fatto che la luna stia in cielo e non per terra come farebbe credere il suo riflesso nella pozzanghera; e infatti sarebbe ingenuo da parte mia se le scrivessi per questo. Le scrivo, cosi’ come ho fatto con Marco, per seguire un mio ragionamento, che lascio al giudizio del blog. E, sinceramente, sarei molto preoccupato se lei lo apprezzasse. Che per lei da incredibile diventassi credibile, sarebbe una specie di miracolo. E i miracoli e’ bene lasciarli a chi ci crede.

  29. sylvi
    sylvi says:

    mio caro Uroburo,

    succede quando si è alle prime armi, la torta salata può rimanere nello stomaco a lungo.
    Ma lei non esageri. Si prenda un Fernet, o un Cinar (se è ancora in vendita!)
    C’è anche in libreria: i” consigli di Donna Letizia”;era Colette la moglie di Montanelli.
    Tutte a Milano, si vede che da gran tempo c’è un gran bisogno di rieducazione alla creanza!

    I miei denti, pieni e cavi secondo l’interlocutore, sono in una botte di ferro!
    Mia nuora e la mia più cara amica sono dentiste!!!

    Lei invece, non ce l’ha nei paraggi qualcuno che sa di ” comprensione del testo”???
    Ne avrebbe un gran bisogno, mi creda!
    Non chieda in sala prof…perchè coi tempi che corrono…
    Io le verrei in soccorso, fossimo vicini….no, no,…grazie a Dio così non è!
    Comunque ci pensi…perchè la regressione è evidente.
    Intanto una lettura un po’ più attenta potrebbe arginare il problema.

    Per forza che la mia mano “dx non sappia mai quello che fa la sx”,
    non per niente ho studiato dai preti.

    saluti Sylvi

  30. sylvi
    sylvi says:

    x Petr 349

    avevo scritto un post per cc, dove spiegavo che al Sud nessuno vuole la secessione, nè il federalismo.
    Affermano però ( internet è piena di Siti) che dal 1860″ i conti sono ancora tutti aperti” e avevo messo sul chi va là CC, ppiemontese.
    Al tempo infatti Noi non avevamo manie unificatorie.

    Io ho ipotizzato che l’Oro di Napoli fosse stato usato per convincerci con le buone, o meglio cattive, che dovevamo accomodarci nell’Italia Unita fresca, fresca!!!
    Sa, Lissa non deve essere costata una bazzeccola!

    Sylvi

  31. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter e Linosse

    Per Peter
    La Madre Terra respira…. E, terremoti a parte, la forza di gravità non fa né eccezioni né sconti. Neppure ai baldi isolani. E’ INEVITABILE che pietroni posati sulla terra, cioè sulla pelle della Madre Terra, abbiano subito spostamenti non dico di metri, ma certo di centimetri, specie se qualche volta piove. Mandando così in malora i favolosi allineamenti astronomici.
    Le piramidi? Quelle sorgono su grandi zoccoli di roccia. Il Colosseo? E’ un pargolo di neppure 2.000 anni. E comunque qualche acciacchino ce l’ha pure lui, a prescindere dal vandalismo dei Barberini che ne hanno usato le pietre, i marmi e le statue per i cavolacci loro (donde il motto “Più che i barbari hanno fatto danni i Barberini”).

    x Linosse
    Good “aidia”! Ma senza inquinare il mare si potrebbe poggiarle delicatamente sulle loro panze. Cosa di meglio per simili giganti del pensiero e dell’azione politica (nel senso di “un po’ litica”)?

    Buona serata a tutti.
    pino

  32. ber
    ber says:

    Caro Peter,
    mi fa piacere che l’albero di pero ha prodotto pere ed e’ giunto a maturazione.
    Mia figlia mi dice che fa freddo e con il freddo la frutta fa fatica a maturare.
    Sono pere williams’?
    l’ALBERO DI FICHI CHE FINE HA FATTO?

    Circa la nostalgia per la patria si ha sempre,…dipende dai ricordi.
    Spesso mi ricordo del Canada che faceva molto freddo,ma che mia moglie ci stava benissiomo,…lavorava al caldo e prendeva un buon stipendio.
    Anche l’altro giorno un medico mi ha domandato se sentivo la nostalgia dell’Africa,…si, gli ho detto:
    “della mia Africa”,…adesso e’ diventato invivibile.
    Si rimpiange sempre qualche cosa,dipende dai ricordi….

    Sarò ospite di mia figlia per una settimana a fine mese,in UK
    Un Caro saluto,Ber

  33. Peter
    Peter says:

    caro Ber

    il fico ‘invasato’ e’ carico di frutti, ma non ancora maturi! chissa’ se ce la faranno prima del primo gelo…
    Si’, erano pere Williams, l’alberetto ancora giovane ne aveva fatte una ventina, una meraviglia al gusto…(grrrrr). Mi sarei sentito meglio se mi avessero rubato la bici, gli attrezzi…

    un caro saluto

    Peter

    ps
    dove vive tua figlia?

  34. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Popeye, mi sono dilungato troppo e il post non e’ atterrato. Poco male: la pazienza e’ la virtu’ dei forti. Le torno a scrivere che anche per me i comunismi che si sono andati realizzando nel secolo scorso, hanno un connotato assolutamente negativo. Si e’ trattato, senza se e senza ma, di regimi fascisti con una economia collettivizzata e centralizzata. La Cina, senza passare attraverso traumatici cambi di regime come in Russia, e’ rimasta solo fascista e centralizzata, convertendosi alla economia di mercato. Cuba starebbe cercando una sua via, ma arrivare alla democrazia sara’ difficile, se non impossibile. Il PCI, se le interessa saperlo, e’ stato sempre un partito democratico e si e’ comportato sempre come tale.

  35. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Popeye, ultimamente poi la parola comunismo e il simbolo con la falce e martello sono spariti dall’orizzonte politico italiano, a dimostrazione che per perseguire una politica progressista e’ bene disfarsi delle vecchie ideologie. Naturalmente dall’altra parte, dato che si vorrebbe regredire ai valori salariali del medio evo, l’ideologia fa ancora comodo, cosi’ come avere un nemico su cui costruire immaginari castelli di paura. Lei poi crede che il marxismo e il comunismo siano sinonimi. E’ una sua credenza, una specie di dogma, frutto dell’ossimoro: il comunismo era cattivo e quindi il marxismo non poteva che essere cattivo. Su questo la rimando a quanto gia’ scritto a Marco, che se non ha digerito a una 1ma lettura non vedo come possa renderglielo appetibile per una 2da. Sulla poca o nessuna influenza del marxismo sulla causa del miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, no comment. Si deve trattare di un altro suo ossimoro. La saluto. F.

  36. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Due bombe bancarie dell’ultima ORA !!

    PROFUMO TROMBATO A UNICREDIT…I SEGAIOLI PLAUDONO..
    Chissà, se plaude anche Il berlasca…!!!
    Morale,adesso si capisce anche il perchè di quella strana innaffiata di piombo al motopescereccio di mazara del vallo…!!
    Maroni adesso i lager se li dovrà fare in casa…spero solo a casa sua o possibilmente tutti a Gemonio che almeno si qualifica per qualche cosa!

    PIZZICATO LO IOR, ACCIDENTI…
    caro pino, come da tempo dici Dio perde il pelo , ma mai il vizio !!
    Pregate fratelli !

    buona serata di Blog a tutti !!

    cc

  37. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Popeye, le devo un Ps per il mcartismo. Io mi sforzo, per quanto possa, di scrivere concetti giusti. Che le parole siano sbagliate, siceramente, mi interessa meno. L’essenziale che si capisca a cosa si riferiscono. E, sia per happines, che mcartismo, persino lei, rilevando l’errore, lo ha capito. Di nuovo un saluto. F.

  38. Controcorrente
    Controcorrente says:

    x 390
    cara Sylvi, i rapporti tra me e l’Anita , se mi permetti,me li gestisco io..c’è un feeeling “nascosto che solo io mi posso permettere ..!!
    Con Anita non vado d’accordo quasi su nulla , ma come sai l’amore è cieco !!

    cc

  39. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Consiglio disinteressato bancario…

    Se io avessi quote in Unicredit,le convertirei entro pochi giorni,meglio,Gheddafi è un pò di sana liquidità petrolifera musulmana , che la Banca di Pinzimonio, pardon Gemonio….
    Rotola,rotola,rotola ….la maggioranza rotola…!!
    Queste ragazzi sono cose serie, su cui si rotola davvero, mica pinzillacchere estive, in fondo dietro le cazzate ci sono sempre dei motivi di Sghei, nonostante Poppone arcivescovo di Aquileia a suo tempo abbia indetto una preghiera per la difesa della marca del Friuli

    cc

  40. ber
    ber says:

    Ciao Peter,
    mia figlia frequenta l’universita’ di King Stone,ma vive in cittadina tra Londra e Brighton,…Crowborough,…per questo vado a vedere…,forse comperero’ una casa la.
    Ci risentiremo,Ber

  41. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Plaudono pure i tedeschi,in Unicredit in fondo ci amano da sempre,e non vedono l’ora di ritornare nostri fedeli alleati…e poi dicono la storia
    eh,eh,eh

    cc

  42. peter
    peter says:

    caro Ber

    oh oh, allora nel Sussex, o al limite Kent. Aree in cui le case costano carucce! a presto

    Peter

  43. Popeye
    Popeye says:

    X Follotitta
    Per piacere non mi parlare di pregiudizi! Proprio tu che su questo blog hai detto con tanta autorita’ che Fox News era bias e allo stesso tempo hai scritto che non lo hai mai visto. Il marxismo/comunismo l’ho gia messo nella mondizia del passato, sconfitto e fallito. Sei tu e quelli come te che non possono accettare questo fatto e cercano di farlo rinascere sotto altre forme mettendo avanti scuse, se questo, se quello ecc. dichiarando persino che e’ democratico.
    Se siamo stati dalla parte giusta o sbagliata nel passato e’ una cosa che posso decidere da me, la tua opinione o quella degli altri e’ superflua. Non ho richiesto di convincermi, ho semplicemente postato un opinione differente della tua. E’ stata la tua scelta di rispondere e rispondere in modo insultante e sgarbato. Non piangere se sei trattato nella stessa maniera.

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