11 settembre (2001) e 17 settembre (1982): i due pesi e due misure che stritolano la nostra morale. E la nostra credibilità

La profonda ipocrisia e disonestà, nel senso anche di malafede, dell’Occidente, cioè dell’Europa e degli Usa, appaiono in tutta la loro grave enormità dal confronto tra queste due date e relative rimembranze: 11 settembre 2001 e 17 settembre 1982. La prima data è – come sanno anche i sassi – quella dell’abbattimento delle Twin Tower di New York. Ma la seconda? Chi di noi occidentali se la ricorda? No, non è la presa di Porta Pia, quella è del 19 settembre, se non erro.  Non ricordate, vero? E’ il giorno della strage di Sabra e Chatila. Vale a dire, della terribile mattanza – tra i 3 e i 6 mila civili ammazzati a sangue freddo, le donne e le bambine dopo essere state stuprate, le donne incinta dopo essere state sventrate e massacrate con il feto messo loro in braccio – fatta eseguire a Beirut dai militari israeliani alle milizie collaborazioniste dei falangisti cristiani nei campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila. Falangisti cristiani… Questo è dunque il cristianesimo in Libano?
Per i 2.750 morti delle Twin Tower (cifra recente di Repubblica), che l’approssimazione giornalistica anche della Rai fa diventare sempre “oltre 3.000 morti”, è stata immediatamente scatenata l’invasione dell’Afganistan e ogni anno si fanno celebrazioni e ricordi vari non solo nei giorni che cadono l’11 settembre. In più, suoniamo a rotta di collo la grancassa del dolore, esibito in modo fin troppo eccessivo, e delle accuse all’islam intero. Al punto da scatenare una campagna contro “la moschea a Ground Zero”, sorvolando disinvoltamente – as usual – che non si tratta niente affatto di Ground Zero. E’ come urlare contro una moschea in piazza S. Pietro a Roma mentre invece si intende farla in corso Vittorio Emanuele, o a Milano contro una moschea in piazza Duomo mentre invece si tratta di farla in piazza Cavour o in piazzale Augusto. Insomma, il solito nostro barare.

Per il massacro a sangue freddo di Sabra e Chatila, uno dei vari fatti compiere dagli israeliani ai cristiani falangisti o compiuti in prima persona in Libano, non è invece successo nulla. Anzi, il suo responsabile, il generale israeliano Ariel Sharon e vari altri ufficiali dei servizi segreti e dello stato maggiore, è in seguito diventato capo del governo israeliano! Reputo grave che un popolo affidi il proprio governo a un soldataccio con le mani così lorde di sangue, ma questi sono affari del popolo israeliano. Che però a un certo punto su questa orripilante vicenda ha prodotto persone capaci di autocritica e dolore, come il regista Ariel Folman con il bel film Valzer con Bashir. Noi invece navigando in senso opposto abbiamo prodotto i Giuliano Ferrara, Paolo Guzzanti, ecc.

Insomma, il solito due pesi e due misure elevato all’ennesima potenza, che individua, descrive e misura alla perfezione il nostro abisso morale e la vera natura della nostra politica in Medio Oriente. Si noti che il massacro di Sabra e Chatila – durato qualche giorno e non un paio d’ore – è stato reso possibile dal fatto che la Casa Bianca decise di evacuare da Beirut con 15 giorni di anticipo i suoi militari fatti arrivare per proteggere la disgraziata e affamata popolazione civile dei campi profughi dai massacratori falangisti cristiani e dagli stessi militari israeliani, che con un esercito di 30 mila soldati e centinaia di carri armati, appoggiati da un nugolo di aerei ed elicotteri fa guerra, avevano da qualche tempo invaso il Libano. Il loro traguardo era schiacciare la Resistenza palestinese e far fuori anche Arafat. Dopo una serie di trattative questi evacuò dalla città i suoi uomini e le armi imbarcandosi nel porto di Beirut per trasferirsi  a Tunisi, e i campi profughi rimasero privi di protezione militare motivo per cui per proteggerne la popolazione arrivarono le truppe di alcuni Paesi, Stati Uniti soprattutto. Insomma, partendo all’improvviso, con due settimane di anticipo su quanto concordato, gli Usa hanno la grave responsabilità di avere spianato di fatto la strada alle belve. Fermo restando che il tracollo morale dell’Occidente verso il mondo arabo e islamico è iniziato con la spedizione di Napoleone in Egitto ed è proseguito senza sosta fino ad oggi, è esploso con il colonialismo inglese e francese per diventare il cancro che ancora oggi ci consuma con la politica angloamericana in Medio Oriente. Nel passato recente c’è da dire che come Londra ha la responsabilità delle tragedie etniche e territoriali dell’Iraq e dell’India/Pakistan, così Parigi ha la responsabilità del sistema politico confessionale che dilania il Libano da decenni anche con guerre civili: i cosiddetti cristiani, infatti, non vogliono assolutamente perdere il predominio assegnato loro dal colonialismo dei cattolici francesi.

La sporcizia intellettuale, la disonestà politica e l’opportunismo voltagabbanesco di noi occidentali, e italiani in particolare,  è descritta alla perfezione dalla parabola dell’arcitaliano, come lui stesso si pregia definirsi, Giuliano Ferrara. E mi scuso se in un tale contesto nomino un personaggio così imbarazzante. Ferrara è partito prendendo a suo tempo a pugni in diretta tv un direttore di orchestra che rifiutava di dedicare ai martiri di Sabra e Chatila il concerto in esecuzione in piazza a Torino ed è arrivato a organizzare a Roma l’Israele Day, e fin qui passi, ma poi anche l’ossequio ruffiano e conformista, se non anche leccacingoli, a qualunque eccesso e crimine dei dirigenti politici e militari israeliani. Insomma, un paladino tra la Oriana Fallaci e la Giovanna d’Arco dell’ultrasionismo arabofobo duro e puro, che ci spinge alla guerra globale con l’islam. Non è cambiato solo Ferrara, del quale non frega niente a nessuno, ma anche gran parte di noi, sinistra compresa. Marco Travaglio, l’eroe dell’antiberlusconismo duro e puro, ha applaudito anche lui il massacro di Gaza definendo l’invasione israeliana una giusta risposta ad una aggressione. Lo ha cioè definito negli stessi termini in cui di recente l’ha definita Berlusconi e prima di lui il voltagabbana Paolo Guzzanti e la colona ultrasionista arabofoba Fiamma Nirenstein, portata da Berlusconi nel nostro parlamento nonostante risieda in una colonia vicino Betrlemme.

A Beirut e in Libano ho fatto il giro di vari campi profughi e degli annessi luoghi delle varie stragi e massacri di palestinesi compiuti dagli invasori israeliani e annessi fiancheggiatori cristiani. Ne sono uscito abbastanza scosso. Mi venivano in mente spesso le parole di un film: “Ho visto cose che voi umani….”. Umani? Il livello di vita degli ormai oltre 400 mila profughi palestinesi, ammassati nei campi in condizioni semplicemente disastrose, è nella stragrande maggior parte dei casi miserabile. L’aumento demografico ha nel frattempo raddoppiato i palestinesi, che però sono costretti a vivere negli stessi spazi angusti dei campi perché è vietato ampliarli. Anzi, gli spazi sono diminuiti perché ci sono campi non più ricostruiti in tutto o in parte dopo le tragedie dell’82. Solo da poco tempo i palestinesi hanno acquisito il diritto al lavoro, ma solo dietro domanda al ministero del Lavoro e annessa autorizzazione, se concessa. In ogni caso i palestinesi devono lavorare sotto padrone e NON possono svolgere professioni autonome come fare il medico, l’avvocato, l’ingegnere, ecc. Non credevo alle mie orecchie quando mi hanno detto che per comprare un televisore o un frigorifero i palestinesi devono avere l’autorizzazione dei servizi segreti libanesi! Il problema è che per evitare “l’inquinamento” di oltre 400 mila musulmani i cristiani non vogliono assolutamente che i palestinesi abbiano i diritti civili: da ormai 60 anni. Grazie ai cristiani, in Libano i palestinesi sono trattati decisamente peggio che in Giordania e Siria, dove esistono gli altri loro campi profughi. I palestinesi, ammassati in ghetti e sottoposti a mille divieti e al continuo furto della loro terra perfino a casa loro in Palestina, sono diventati di fatto gli ebrei moderni, una diaspora di massa della nostra era: per loro però niente “diritto al ritorno”…. Il lato comico, si fa per dire, è che i palestinesi NON vogliono diventare libanesi, non ci pensano neppure da lontano, vogliono infatti restare palestinesi in attesa del chimerico tornare a casa, cioè in Palestina. Nel frattempo però, ovviamente, vogliono i diritti civili, ma sono trattati dai cristiani libanesi come neppure Umberto Bossi si sognerebbe di fare con gli extracomunitari o i rom in Italia.
Il viaggio è stato organizzato dal comitato “Per non dimenticare Sabra e Chatila”,
che dal 2000 organizza ogni anno una visita pellegrinaggio sui luoghi dei massacri grazie all’impegno del grande giornalista Stefano Chiarini, purtroppo scomparso poco tempo fa, e dal Forum Palestina. Chiarini, amato in LIbano non solo da tutti i palestinesi, con la sua inossidabile volontà è riuscito – tra l’altro – a far diventare un sacrario la discarica di Chatila dove erano stati gettati a mo’ di immondizie ciò che restava dei corpi delle migliaia di palestinesi vittime della “soluzione finale” voluta da Sharon ed eseguita dai miliziaoni cristiani. Dagli incontri cui ho assistito e partecipato tra personalità libanesi ed esponenti del comitato sono venute fuori alcune buone notizie. La prima è che il leader del movimento Almustaqbal, una delle maggiori basi dell’attuale governo di Saad Hariri, figlio del precedente capo del governo Rafic Hariri ucciso in un attentato assieme a sette uomini della sua scorta, si è impegnato a farci trovare per la visita dell’anno prossimo il pieno diritto dei palestinesi al lavoro, segno che l’opera di Chiarini e la credibilità del comitato sono notevoli. Da notare che il leader di Almustaqbal è un Hariri, cugino dell’attuale primo ministro. La seconda buona notizia è che Walid Jumblat, il leader della minoranza drusa, progressista,  s’è impegnato anche lui per la piena conquista dei diritti civili per i profughi palestinesi, per i quali è da sempre all’opera, pur avvertendo che il processo sarà lento. Infine, Talal Salman, direttore ed editore del quotidiano Assafir, il più autorevole del Libano (non ha mai interrotto le pubblicazioni neppure durante la guerra civile), ha spiegato che secondo lui l’attacco all’Iran non ci sarà. Opinione ripetuta giorni dopo da Jumblat.

Sono stato tra l’altro a Kana, il paesino nel quale gli israeliani nel corso dell’ultima invasione del Libano hanno bombardato due palazzi con la scusa che “da lì sparavano contro i nostri soldati”, con il risultato di fare un massacro di decine di civili, soprattutto bambini. Che quella israeliana fosse una scusa lo faceva intuire l’orribile frase di uno dei massimi comandanti militari – “Per ogni nostro caduto uccideremo cento di loro” – inferocito per l’imprevista resistenza opposta dalle milizie di Hetzbollah. In realtà, come è facile appurare andando a Kana, gli israeliani volevano uccidere i due comandanti militari di Hetzbollah che abitavano con le loro famiglie in quegli affollati palazzi, e per uccidere loro hanno massacrato decine di civili innocenti. Ne pubblico parte delle foto. Così come pubblico parte delle foto che mostrano le orrende condizioni di vita nei campi profughi palestinesi e come è ridotto ancora oggi il campo di Chatila. Non c’è bisogno di didascalie. Purtroppo.

Il campo profughi di Sabra non è stato più ricostruito, tanto era stato ridotto a macerie e a montagne di cadaveri. Gli israeliani avevano chiuso in una morsa di acciaio i due campi respingendo indietro, mandandoli così a morte certa, i disgraziati terrorizzati che cercavano scampo fuggendo. Il regista di Valzer con Bashir racconta le telefonate di militari di truppa come lui per avvertire Sharon che  “sta accadendo qualcosa di allarmante” e la gelida risposta di Sharon: “La ringrazio della telefonata”. Della quale peraltro non aveva bisogno: è assodato che con il suo stato maggiore si godeva lo spettacolo del massacro osservandolo con il binocolo dai piani alti di un palazzone immediatamente fuori dal campo. Che a un certo punto gli israeliani di notte hanno illuminato dall’alto con i fari fotoelettrici per permettere allo sciame di pluriassassini di condurre meglio il lavoro loro affidato. C’è chi crede, anche tra gli israeliani, che forse tutto ciò è il motivo per cui Dio ha ridotto da anni Sharon in coma irreversibile e per farlo soffrire il più possibile non si decide a farlo spirare: il “grande condottiero” è da anni solo un misero tronco umano, che di umano ormai non ha neppure il poco che aveva prima, tenuto accanitamente in vita artificiale a mo’ di totem e reperto archeologico nazionale. Riguardo tale convinzione circa l’operato di Dio, no comment.

Per i morti delle Twin Tower è stato invaso l’Afganistan, poi anche l’Iraq. Per quelli della guerra civile in  Kosovo è stato messo in moto e fatto funzionare il Tribunale Internazionale. Per Sharon e i massacratori di Sabra e Chatila non è successo nulla. Stefano Chiarini e altri erano riusciti a fare intervenire la giustizia del Belgio, che per i delitti contro l’umanità può intevenire ovunque, ma tutto è stato messo a tacere: Israele e gli Usa sono troppo potenti: loro non si lasciano processare, quale che sia l’atrocità commessa. Qualcuno dovrebbe ricordare loro che quando la nostra Democrazia Cristiana era sotto scandali vari il suo leader Aldo Moro in parlamento scandì con orgoglio che “la Democrazia Cristiana non si fa processare!”, e che sia Moro che la DC hanno fatto la fine che hanno fatto: meglio sarebbe stato se avessero accettato di essere processati. Anche Silvio Berlusconi, come è ormai evidente da anni, non si lascia processare, ma tralasciamo.

Alcuni dei massacratori sono diventati ministri del Libano mentre altri campano comunque tranquilli. Almeno uno fa il taxista e ancora oggi si vanta di averne “sgozzati un sacco” e che il problema era “se stuprare le donne prima o lavorare subito di coltello o ascia”. Coltello o ascia? “Eh sì, perché gli israeliani ci avevano fornito di quelle armi per evitare che usando le armi da fuoco suscitassimo allarme e capissero anche fuori dal campo che era in corso un massacro. Però alla fine per sbrigarci abbiamo usato anche le armi da fuoco e gli esplosivi per cercare di cancellare la tracce”.
Che però non sono cancellabili. Non negli animi degli esseri umani non accecati dall’odio e dal fanatismo.

Due pesi e due misure: una tenaglia che stritola la nostra morale. E la nostra credibilità.

Non è il caso di volere giustizia? Non vendetta: ma giustizia.

668 commenti
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  1. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Dear Anita,
    avevo inteso ,perfettamente!
    Ti meriti un diploma da Crocerossina ad Honorem!

    cc

  2. x Marco Tempesta
    x Marco Tempesta says:

    Scusi, ma lei allora non ha firmato per Sakineh. Come potrebbe firmare solo per Sakineh dal momento che ci sono centinaia di condannati a morte in tutto il mondo?
    E oggi lei ha pranzato? Non credo. Infatti come potrebbe mangiare una cosa quando al mondo ce ne sono migliaia di tipo diverso da mangiare?
    E per cacare cosa fa? Se la fa addosso? Certo, perche’ mica puo’ usare una tazza del cesso quando ce ne sono a miliardi nel mondo.
    Shalom

  3. Linosse
    Linosse says:

    Cara Sylvi ,con il 97 (Sylvi che parla)mi hai deluso.
    Una rappresentante dell’aquila che non solo vola basso ma anche sguercia è troppo!
    Hai mai visto un corrotto che insieme al naturale corruttore pensano al beneficio di altre persone?
    Ma dove vivi?
    Scusa ,dimenticavo.
    In Friula la Shangrilla infilata nelle nevi perenni che ti congelano,cervello compreso,queste cose ….giammai!
    Tutti in chiesa a fortificare il “vade retro…”
    Purtroppo il varco si apre ;i balleinman,dopo essersele tagliate ,almeno metaforicamente ,ed averle esposte(per coerenza patana) in pubblico hanno fatto come il piccolo chiodino de fero a contatto dell’acciaio inossidabile(un’altra lega):
    lo hanno corroso,arruginito come succede ad un semplice legame ferro-carbonio ed il processo è irreversibile.
    Sarai mica un’aquila di alto mare che si riposa sui pennoni dei barconi?
    L.

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Infatti ti ho riconosciuto che quando vuoi,tenti di essere un pochino obiettivo, hai già ammesso che sei un peccatore (venialE), MA C’è SEMPRE TEMPO PER MIGLIORARE !!
    Fatto sta che di fronte a due evidenze,così eclatanti, cristianissimi falangisti macellai, e “pretoriani israeliani che spingevano i “condannati” verso il centro dell’arena, nessuno è finito sotto processo !!
    Avrà pure qualche significato?
    Saddam è finito appeso!
    Quando vedremo un cristianissimo massacratore ,finire appeso?
    E da Norimberga che si attende un nuovo miracolo!

    cc

  5. sylvi
    sylvi says:

    caro Linosse,

    ti ci metti anche tu a scivere ermetico! Non basta CC?

    Ti faccio un esempio: avevo bisogno che un Sindaco” scucisse” per stampare un lavoro fatto a scuola.
    Era tempo di elezioni…gli ho prestato la mia voce per gli inviti agli incontri…quelli col megafono in macchina…erano altri tempi…non c’era l’imbonitore su faccebucche!
    Lui ha pagato le stampe, senza shangrilla!
    You can…mi pare usasse dire Veltroni! O no?

    Quanto alle aquile…bisogna andare sulle Alpi e aver tempo di osservare le loro evoluzioni…quando vanno a caccia.

    Un gabbiano che si azzuffa con un colombo per un tozzo di pane gettato dal turista annoiato…è uno spettacolo deprimente.
    Ma il gabbiano che combatte con l’uomo, al largo, quando i pescherecci alzano le reti cariche di sardine…

    Insomma ci sono scambi e scami…mi pare!

    Sylvi

  6. Linosse
    Linosse says:

    Cara Sylvi 105
    Ben detto ,ma non confondiamo lo scambio con la corruzione.
    Quella che c’è in giro insieme alla conseguente prostituzione , dall’aperto dei marciapiedi al chiuso nelle camere, è già sufficiente
    L.

  7. sylvi
    sylvi says:

    Chiedo informazioni ai salentini del blog.

    Vorremmo prenderci una settimana in Salento o prima o dopo Natale.
    Poichè non conosciamo niente di quella terra vorremmo preparare un itinerario.
    In aereo fino a Bari e poi macchina a noleggio.
    Che cosa vedere? Che cosa non perdere di cultura?
    Le masserie sono come i nostri agriturismi?
    Ho già settacciato internet…ma una dritta di esperienza ci farebbe comodo.
    Sto mangiando dei buonissimi taralli di Arnesano…si trovano ovunque così?

    Grazie
    Sylvi

    Ps Ci cacceranno perchè abbiamo scritto in faccia la provenienza???!!!

  8. Linosse
    Linosse says:

    1 parte
    Cara Sylvi
    Se non sventolate aquile e soli verdepenoso sarete accolti come solo i cultori della ospitalità mediterranea sanno fare.
    Atterraggio a Bari poi.per es
    Castellana ,er le grotte
    Conversano ,per il castello ed il presepio vivente
    Alberobello per i trulli
    Ostuni,la città bianca
    Cisternino(se non fa freddo potete scegliere le carni al fornello e mangiarle nei ristorantini,sono tutti da consigliare)
    Per una pausa ristoratrice andrei nei paesini vicini,meno calca .
    Suggerisco gli antipasti vari:
    parmigiana
    zucchine alla poveredd
    mozzarelline o treccine (Conversano,Locorotondo
    primi o porzioni di riso patate e cozze
    peperoni alla brace
    Poi:
    le immancabili orecchiette alla :mare e monti,al sugo,con cime di rapa,in tutti i modi
    Verdure
    cime di rapa ·soffocate”
    capriata di cicorie e fave(nel leccese)
    cicorie e fave
    mozzarelline o treccine (Conversano,Locorotondo
    Continua,vado a rompere il ghiaccio e fare un bagnetto.
    L.

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Riguardo l’aiutare i disgraziati, non esiste solo l’elemosina, che non elimina la condizione di disgraziato, come ben sanno i cleri di tutto il mondo, ma esistono anche i diritti e la solidarietà”.
    ——————————————————————————-
    Ecco, due parole sensate. Mica ci vuole tanto per dirle.
    Le chiacchiere invece, producono solo pidocchi.
    C.G.

  10. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    intanto Linosse non e’ salentino, e tutti i riferimenti che ha dato, infatti, non lo sono. Tutti i posti da lui indicati non si trovano nel Salento, anche se ‘at a push’ potrebbero entrarvi Ostuni e Cisternino.
    La ‘capitale’ del Salento e’ Lecce, e l’aeroporto piu’ vicino e’ Brindisi, non Bari…

    Peter

  11. Peter
    Peter says:

    dov’e’ finito il buon vecchio Ridolfo? e’ tanto che non lo leggo, comincio quasi a sentirne la mancanza.
    Devo assumere che si sia estinto, ahime’. Siccome ogni promesso e’ un debito, gli faro’ recitare il kaddish in contumacia da un gruppo di prefiche del suo credo, costi quel che costi…
    In omaggio alle sue origini libico-sicule, lo faro’ pronunciare caddisci, o caddiscia, si vedra’

    Peter

  12. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino,
    io credo che il messaggio 113 e tutti i messaggi analoghi siano disturbanti e dovrebbero essere cancellati.
    Un saluto Uroburo

  13. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Dobbiamo scoprire se ci sono voli diretti da Venezia o Trieste per Brindisi.
    Passare per Roma non avremmo proprio voglia.
    Comunque il post di Linosse l’ho già stampato.
    Non ci piacciono itinerari troppo turistici, se non il necessario.
    Per questo ho chiesto al blog.
    Anche per i piccoli coins un po’ trascurati dal turismo di massa.

    Sylvi

  14. Follotitta
    Follotitta says:

    Cara Anita (39), la ringrazio per avermi fatto diventare professore a 19 anni; piu’ che geniale sarei stato prodigioso. Piu’ semplicemente ero uno studente che ha fraternizzato con una stdentessa del RISD e per quasi 1 anno ho frequentato piu’ palazzo Cenci che la mia facolta’. Ma, visto che si trova, scriva a Popeye di rivolgersi direttamente a me per cose che mi riguardano. Per es gli avrei potuto rispondere che a Roma vi sono molte scuole e accademie diciamo straniere, in particolare lo ISD romano che lui menziona credo che abbia sede a Trastevere, ma non ci ho mai avuto niente a che fare. La ringrazio per aver postato le foto-lastre della Guerra Civile. Malgrado le condizioni precarie del mio pc, mi riprometto di aprire il link alla fine della sessione. La saluto. F.

  15. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    ah beh, se l’ha gia’ stampato…les jeux sont faits, alors!

    Forse deve decidere prima quale parte della Puglia visitare, e dove stare in albergo, o camping, perche’ una settimana passa in fretta, e la regione e’ lunga e stretta, quasi una miniatura della penisola italica, infatti la parte settentrionale e’ piuttosto montuosa, con la vasta pianura granaria della provincia di Foggia. Dicembre e’ un mese adatto se non le garbano i turisti…
    Se vuole visitare il Salento, la parte piu’ meridionale, forse non le conviene atterrare a Bari. Ma in effetti aggiungere Castellana, Alberobello o Ostuni all’itinerario, se ne ha il tempo, non e’ una cattiva idea. Eviterei Bari citta’, pero’

    Peter

  16. Anita
    Anita says:

    Cime di rapa.

    Finalmente so il nome in Italiano.
    Qui li chiamano Rabe, scritto cosi’.
    Anni fa non erano conosciute, poi iniziarono a venderle sotto le feste.
    Adesso ci sono tutto l’anno.
    Io li cucino per 5 minuti nell’acqua bollente e rimangono belli verdi, i meridionali li soffriggono finché diventano quasi neri e amari come il tossico.

    Anita

  17. sylvi
    sylvi says:

    X Peter,

    Da Bari a nord, compreso il Gargano e le isole Tremiti già ci siamo stati.
    A Brindisi ci siamo passati per prendere il traghetto per la Grecia.
    Nient’altro.
    No, proprio solo il Salento!
    Naturalmente siamo orientati, a seconda di dove andiamo, verso l’albergo e magari delle belle masserie.
    Se non dicembre, andremmo massimo a febbraio, ma fuori periodi troppo turistici.
    Se ricorda le ho consigliato Venezia subito dopo il Carnevale, se vuol vederla e capirla; se invece cerca la folla…

    Sylvi

  18. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Popeye

    Ricorda bene: il massacro di Sabra e Chatila, così come l’uccisione a freddo di musulmani in strada dopo avere controllato la loro carta di identità – in Libano per legge deve esservi specificata a quele confessione si appartiene tra le 18 esistenti! – è potuto avvenire perché Arafat e i suoi uomini avevano evacuato la città diretti via nave a Tunisi. Anzi, la sua osservazione mi ha spinto ad aggiungere questo particolare nel testo, completandolo meglio, quindi la ringrazio.
    Ma soprattutto la ringrazio per avere anche lei sostenuto che i responsabili andavano processati.
    Un saluto.
    pino nicotri

  19. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Come faccio a escludere che siano loro o uno dei due? Di altri analoghi non ne vedo. Comunque in effetti è meglio toglierlo.
    pino

  20. Anita
    Anita says:

    x Follotitta

    Caro F,
    mi sembrava di aver letto: i miei studenti.
    Niente di male.

    Se usa Google Chrome penso che le sia piu’ facile ad aprire quel link, dipende anche dalla memoria (RAM) a sua disposizione.
    Contiene moltissime foto, tutte cliccabili e ognuna ha un breve storia. (quasi tutte)
    Pensi che erano i tempi che le foto erano fatte su lastre di vetro, molte sono andate distrutte, sbiadite, e usate per le serre.
    Saluti, Anita

  21. Obamo
    Obamo says:

    AFGHANISTAN
    Militari americani sotto inchiesta
    “Uccidevano civili per divertimento”
    Il Washington Post cita documenti e testimonianze relative all’indagine: Omicidi “compiuti essenzialmente per sport da soldati dediti all’hascisc e all’alcol”. Cinque incriminati, altri sette indagati. Il padre di uno di loro cercò di avvertire i superiori, ma invano

    WASHINGTON – Hanno ucciso civili afgani per divertimento. Diversi soldati americani della quinta brigata di combattimento Stryker sono sotto inchiesta per aver costituito un vero e proprio “squadrone della morte” soltanto per ammazzare il tempo. Sulla base di documenti relativi all’indagine delle forze armate Usa e delle testimonianze di persone vicine al dossier, il Washington Post fornisce un’agghiacciante ricostruzione di quello che è uno dei casi più macabri che abbiano mai coinvolto le truppe statunitensi dall’inizio dell’operazione in Afghanistan nel 2001. Quegli omicidi, scrive il giornale, “sono stati compiuti essenzialmente per sport da soldati dediti all’hascisc e all’alcol”.

    I militari, tutti componenti della quinta brigata di combattimento Stryker, hanno meditato per settimane sull’idea. Avevano cominciato a parlare della creazione di un “kill team” nel dicembre scorso. E hanno messo in atto il loro progetto il 15 gennaio nel villaggio di La Mohammed Kalay, nella provincia meridionale di Kandahar: la folle sequenza di morte è iniziata quando un afgano si è avvicinato a un soldato statunitense che ha simulato un attacco e gli altri effettivi Usa hanno aperto il fuoco uccidendo il civile. “Soddisfatto” del gioco, lo “squadrone della morte” ha proseguito nei giorni e nelle settimane seguenti, fino a maggio. Ma togliere la vita a dei civili inermi non era abbastanza. Quei soldati, tra i quali un sergente, smembravano i cadaveri delle loro vittime, li fotografavano, ne conservano delle parti come souvenir. Tutto questo mentre avevano il compito di garantire la sicurezza dei partecipanti a un incontro tra ufficiali americani e un capo tribale.

    L’inchiesta delle forze armate americane vuole accertare anche le responsabilità dei superiori: il padre di uno dei soldati ha raccontato di aver ripetutamente cercato di avvisare le autorità militari dopo che il figlio gli aveva raccontato del primo omicidio. Ma le sue segnalazioni sono cadute nel vuoto.

  22. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Marco (65), capisco il senso di quello che scrive. Quello che non capisco e’ il nesso con qualsiasi cosa le abbia potuto scrivere io in precedenza. Ma per carita’, non provi a spiegarmelo, aggiungeremmo confusione a confusione. Ma anche se dovessi risponderle nel merito, a prescindere dall’attinenza, mi troverei in difficolta’. Lei scrive di necessita’ e morale, ma in una forma cosi’ ovvia che e’ difficile risponderle. Cioe’ ho l’impressione che lei ogni volta inventi l’acqua calda e pretenda un plauso. Non ho nessuna difficolta a tributarle il plauso, ma serve a qualcosa? Riguardo alla filosofia: quello che volevo dirle e’ che se lei e’ parziale per l’epicureismo, se ha un minimo di onesta’ intellettauale, non puo’ dire che lo stoicismo sia sbagliato. Puo’ dire che e’ in contrasto col suo modo di concepire la vita, ma, dato che vi sara’ sempre qualcuno disposto ad abbracciarne i principi, non puo’ buttarlo a mare, senza dimostrare una prevenzione manicheista. Un saluto. F.

  23. Follotitta
    Follotitta says:

    Cara Anita (124), si figuri che il g. chrome lo debbo reinstallare all’inizio di ogni seduta, perche’ quando spengo il pc, trova la maniera di dileguarsi. Aspetto mio figlio che mi dia delle dritte. Un saluto. F.

  24. Ruggero
    Ruggero says:

    Scordato i 1,300,000 morti ammazzati in Rwanda sotto la stretta responsabilità francese, ma forse non importa, non c’è petrolio in Rwanda!!!!
    Perchè nessuno ha mai ricordato quei massacri?
    Perchè non si è mai proposto la Francia come resposabile di crimini e stragi di guerra?
    Ruggero

  25. Anonimo
    Anonimo says:

    x Pino:
    non ci siamo. Tu hai sposato la causa palestinese, ok, niente da obiettare. Io dico che la causa palestinese è una causa che non attrae la mia attenzione per il semplice motivo che le forze in gioco sono tali e tante, tali e controverse, che prendere posizione per una parte o per l’altra è solo una inutile perdita di tempo. Esistono altre cause per le quali battersi in maniera più efficace e con la possibilità di ottenere dei risultati.
    Una delle cause è l’eliminazione della pena di morte. Un’altra delle cause è combattere contro lo strapotere delle religioni. Altra causa ancora è combattere contro lo strpotere dei gruppi finanziari, tutti elementi, quelli citati che stanno A MONTE delle guerre. Andare sempre a monte, mai a valle.
    Combattere certamente ma solo se c’è possibilità di ottenere risultati, non sprecare energie inutilmente contro i mulini a vento. Poi, uno è liberissimo di combattere contro i mulini a vento, nessuno glie lo vieta, se serve a tacitare i propri fantasmi.
    Non accetto però che si metta in dubbio la mia eticità, solo perchè non seguo la moda, solo perchè la mia sensibilità mi dice che esiste altra gente più meritevole di attenzione in questo preciso momento, piuttosto che i palestinesi. Gente, persone, esseri umani, che fugge dall’Africa, sfruttata, questo si, dagli occidentali. Allora io apprezzerei molto di più l’interessamento verso la Nigeria, tanto per dirne una, che non verso una causa, quella palestinese, talmente incancrenita, talmente preda di avverse fazioni, da essere del tutto incontrollabile da qualsivoglia intervento occidentale e men che mai da un’opinione pubblica della quale le forze in gioco non tengono alcun conto. Opinione pubblica tra l’altro che ormai è talmente assuefatta da non tenere in alcun conto gli episodi quotidiani di malversazioni che pure vengono comunicati dalla stampa sistematicamente. Vedi il disinteresse dell’opinione pubblica sulla Flotilla. Comne mai? Perchè la gente ha capito che, come dicono dalle nostre parti, loro si sono legati e loro devono sciogliersi. E loro pagare il prezzo di tutto. La nostra indignazione serve solo a noi, per placare le nostre coscienze, non a loro, che non ne tengono minimo conto, nè da una parte nè dall’altra.

  26. peter
    peter says:

    x Sylvi

    a Venezia andrei al carnevale se fosse come ai bei tempi andati. ‘Capisc’a me’, direbbero i baresi…
    Vedro’ di farle dare delle dritte dal mio fratellone che e’ un ‘local’, ed anche molto piu’ socievole e connoisseur di me…

    un saluto

    Peter

  27. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Riguardo alla filosofia: quello che volevo dirle e’ che se lei e’ parziale per l’epicureismo, se ha un minimo di onesta’ intellettuale, non puo’ dire che lo stoicismo sia sbagliato. (Follotitta)
    ————
    Non è sbagliato, è utile solo se porta un beneficio effettivo alla comunità. Perchè altrimenti è solo una forma di narcisismo. Ci si sente bravi, ci si sente buoni, benchè le nostre azioni risultino del tutto indifferenti nell’apportare varianti allo status quo.

  28. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy e caro Peter,
    una notiziola a latere.
    Il pasticcio di manzo e rognone che avevo cucinato pesava più di un chilo, direi un chilo e mezzo con la pasta.
    Ovviamente ne è stata mangiata solo una parte e ne ho congelato circa due terzi.
    Lo sto mangiando ma mano, riscaldandolo nel foro a micro-onde.
    Beh…. devo dirvi che riscaldato perde il suo fortissimo sapore e che è, nel complesso, molto buono.
    Premesso però che a me piacciono i cibi dai sapori forti.
    Un saluto U.

  29. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Shalom:
    non dico che bisogna interessarsi di TUTTE le cause.
    Dico che bisogna interessarsi di UNA CAUSA che abbia possibilità di VARIARE le condizioni in cui si trova al momento.
    La causa palestinese ha dimostrato di essere assolutamente impermeabile all’opinione pubblica. Figuriamoci all’opinione dl singolo! Qulsiasi intervento, anche massiccio come la flotilla, non ha risolto niente. Figuriamoci cosa può risolvere la nostra indignazione.
    Non sto a discutere le ragioni e i torti. Sto solo prendendo atto che qualsiasi azione messa in atto finora si è risolta con un buco nell’acqua. Non solo, ma esiste il rischio concreto di far precipitare la situazione ed ottenere risultati assolutamente negativi per tutti, palestinesi per primi. I problemi della Palestina sono troppo soggetti ai rapporti di forza, per poter essere risolti senza colpo ferire. E’ triste ma è così. Finchè esisteranno eserciti ed armi, ben poco potrà fare il buonsenso e quel poco lo si sta già facendo, anche se con scarsa volontà sia dalla parte principalmente responsabile che dalla parte soccombente.

  30. Controcorrente
    Controcorrente says:

    marcolinooooooooo, attento a quello che dici,

    I problemi della Palestina sono troppo soggetti ai rapporti di forza, per poter essere risolti senza colpo ferire. E’ …

    ——–
    Rapporti di forza è espressione..tipicamente marxista..io al tuo posto la eviterei..!!
    Tutto bene la gita fuori porta,attendiamo frementi un “tio rapporto dettagliato!

    cc

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro CC, se vogliamo nascondere la testa sotto la sabbia siamo padronissimi. In Palestina si tratta solo di rapporti di forza, perchè il Diritto non esiste più. Quanto riusciamo noi a minare la forza militare e politica della destra israeliana? Io e te zero. Pino ritengo zero anche lui, visto che non ci è mai riuscita neanche l’ONU. Allora di cosa andiamo discutendo, dell’aria fritta? Padronissimi, purchè prendiamo coscienza che di aria fritta si tratta e non di altro.

  32. Anita
    Anita says:

    x Follotitta

    Caro F.,

    forse e’ ora che cambi PC con uno nuovo.

    Il mio compie presto 5 anni ed e’ in continuo aggiornamento.
    Inoltre il mio server mi da un super internet power boost speed.
    Ma so che presto sara’ quasi obsoleto.

    Saluti, Anita

    Chiudo, devo andare ad un party di fidanzamento, un po’ lontano.

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Marco (65), capisco il senso di quello che scrive. Quello che non capisco e’ il nesso con qualsiasi cosa le abbia potuto scrivere io in precedenza (Follotitta)
    —-
    Si parlava del decadimento dell’umanità e dell’inutilità della tecnologia.
    Ho semplicemente espresso la mia opinione sulla funzione della tecnologia e sulla composizione morale dell’umanità.

  34. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Adro,adro e ancora adro,

    sembra che i simboli del Partito Leghista Padano, verranno rimossi dalla Scuola Pubblica di Adro, così, da notizie TV fresche,fresce…..
    Ordini dall’alto…Altissimo, per cui al Buon Sindaco di Adro altro non rimane che applicare il regolamento Borbonico..

    Regolamento della Real Marina del Regno delle due Sicilie del 1841

    Art.27. “Facite Ammuina”.

    ‘All’ordine Facite Ammuina:

    tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora:

    chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta:

    tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio passann’ tutti p’o stesso pertuso:

    chi nun tiene nient’ a ffà, s’ aremeni a ‘cca e a ‘ll à”.

    N. B. : da usare in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno.

    Tutto il mondo è paese…
    Alla cara Sylvi che sta per andare nel Meridione, visto che i simboli non contano nulla (complimenti sei rimasta ancorata alla fede più di Bossi),consiglio di applicare su tutto il bagaglio a mano il Sole padano e magari una decalcomania in testa..e poi vedere il risultato…può darsi che non capiti nulla data la civiltà dei Pugliesi, mentre invece ,qualche sconsiderato potrebbe avere da ridire ,per l’ostentazione…
    Facite ammuina ch’è megglio!!

    cc

    Ps- la vicenda mi ricorda quelli del Contoordine compagni, il messaggio non evirarsi sulla riva del fiume…c’è stato un difetto di trasmissione dalle Aquile di Aquileia…

  35. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    mi fa sinceramente piacere che apprezzi la cucina d’oltremanica…
    A me piacciono gli arrosti, compreso il pesce cotto al forno, specie l’halibut: in alcuni ristoranti sul mare come a Cowes, isola di Wight, lo facevano benissimo, ma era anche costosissimo.
    Manzo in primis, poi agnello e maiale, a volte il pollo: tutti in arrosto. I pasticci non fanno per me, come del resto i sapori troppo forti.
    Scusi neh, ma persino Janet dice che il rognone non le piace perche’ sa di ‘wee’…ed ora lei sa anche perche’ i brits ridono del ‘oui! oui!’ dei francesi. In inglese, suona come un invito a svuotare la vescica.

    Anche il fish and chips pero’, se fatto bene in posti adatti, mi piace molto. Di nuovo, con una speciale preferenza per halibut, non merluzzo

    un saluto

    Peter

  36. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ma in effetti aggiungere Castellana, Alberobello o Ostuni all’itinerario, se ne ha il tempo, non e’ una cattiva idea. Eviterei Bari citta’, pero’ (Peter)
    —–
    Perfettamente d’accordo. Castellana Grotte e Alberobello sono obbligatorie. Ostuni un po’ meno. Bari meglio evitarla: a parte il lungomare non offre niente e, se è per la cattedrale, più suggestiva quella di Trani.

  37. Ruggero
    Ruggero says:

    Armenia (1915) 1.400.000 massacrati
    Holodomor (1932-33) 5.000.000
    Cambogia (1975-79) 1.800.000
    Rwanda (1994) 1.300.000
    Bosnia (1992-95) 100.000 – 120.000

    Ma questi sono morti dimenticati, sono morti inutilmente perchè l’umanità se ne frega, pensa solo alla mediatisazione delle TV che fanno audiens nel ricordare certi morti, morti di convenienza (attenzione, sono contro qualsiasi forma di omicidi di massa e non di massa)

  38. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Per te quindi sono roba da cestino della monnezza anche le convenzioni e le leggi internazionali, a partire dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (Pino)
    ———–
    Per me non lo sono. Per gli israeliani si.
    Io non ci posso fare niente. Tu ci puoi fare qualcosa? Cento o mille come te ci possono fare qualcosa? A quanto pare non è riuscito a farci niente neanche l’ONU. E allora di cosa stiamo parlando?
    Vogliamo indignarci? Indignamoci, nessuno ce lo vieta. Non sarà la nostra inutilissima indignazione a fermare le armi nè da una parte nè dall’altra, in quelle zone.
    Utilizziamo invece la nostra indignazione dove esista una seppur minima possibilità di un qualsivoglia successo, se proprio vogliamo fare qualcosa di utile.

  39. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Marco (71), lei insiste nel suo racconto della guerra causata da situazioni di stress economico, ecc. Qualsiasi guerra, ha sempre a monte una giustificazione +/_ plausibile, ma sempre, questa volta si, sbagliata. In realta’ le guerre moderne, e in qualche misura anche quelle del passato, hanno a che fare con la crescita abnorme dell’apparato militare industriale. Ne ha accennato Pino nel suo pezzo; autorevolmente, e offrendolo come un monito su cui meditare seriamente, ne ha parlato President Eisenhower nel suo discorso di chiusura del suo mandato. Dalla fine della II guerra mondiale e dalla creazione dell’ONU, che suppostamente avrebbe dovuto regolare e prevenire i conflitti, vi e’ stata una corsa agli armamenti in tempi di pace senza precedenti nella storia dell’umanita’. In Vietnam gli SU hanno sganciato 3 (tre) volte la quantita’ di bombe sganciate in tutti gli scenari di guerra della II guerra mondiale, incluso le atomiche sul Giappone. Tutto questo potenziale distruttivo per cosa? A chi e’ servito? Se proprio vuol cercare potentati economici, li trovera’ facilmente nell’apparato militare industriale, che dovrebbe scendere al piu’ presto possibile dalle tentazioni di guerre stellari in cui la retorica senza uscita dei vari assi del male ci ha fatto arrampicare. Saluti. F.

  40. sylvi
    sylvi says:

    x i pugliesi

    Castellana Grotte la prenderei in considerazione solo se mi restasse tempo.
    Le grotte carsiche non sono per me una novità.
    Per anni e anni ho organizzato gite scolastiche alle Grotte di Postumia e alla Grotta Gigante.
    Comunque grazie a Peter e a chiunque mi illumini.

    X il maligno CC
    Ti piacerebbe vederci tornare in Friuli pesti e malconci perchè siam partiti sventolando aquile?
    I soli sventolali tu, che sei nei paraggi.
    Certo che, soli o non soli, mi sarebbe piaciuto insegnare in una scuola così!!!
    Io insegnavo in scuole, escluso quelle di Francesco Giuseppe, dove era un miracolo ogni giorno se funzionava il bruciatore, e da queste parti non è ininfluente!

    Sylvi

    Sylvi

  41. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Se proprio vuol cercare potentati economici, li trovera’ facilmente nell’apparato militare industriale, che dovrebbe scendere al piu’ presto possibile dalle tentazioni di guerre stellari in cui la retorica senza uscita dei vari assi del male ci ha fatto arrampicare. (Follotitta)
    ——-
    Su questo non ci piove. Mi sembra di aver messo anche i fabbricanti d’armi in un mio post di concause di guerra.
    Esistono potentati economici che creano crisi apposta per poter intervenire ed arricchirsi nella ricostruzione. In Iraq una delle intenzioni pare fosse quella di sfasciare il più possibile e ricostruire a spese degli iracheni. Il nostro cavaliere ha mandato i nostri soldati sperando di partecipare all spartizione degli incarichi. Gli è andata buca ed ora ci riprova con Gheddafi: il cavaliere costruisce e noi paghiamo. Ma nessuno dice niente. Dobbiamo risarcire i danni di guerra.

  42. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Follotitta:
    ho visto i nuovissimi aeromobili militari. Tecnologia stealth a profusione. Però le nuove armi non ce le fanno vedere e riguardano la guerra elettronica: mandare in tilt tutto ciò che funziona a corrente elettrica, aeromobili compresi. Naturalmente tecnologia satellitare per coprire la maggior estensione possibile.
    Per accelerare i processi di pace, io vedo due sole strade: quella commerciale e quella dell’indipendenza energetica.
    I motivi sono facilmente intuibili.

  43. Anita
    Anita says:

    x Follolitta

    Pensavo al suo Google Chrome che sparisce, io posso pensare a due cose.

    O che il PC e’ instabile, o che deve andare su VIEW in alto a sinistra, su TOOLBARS ed assicurarsi che c’e’ il check mark su Google Chrome e che ci sia il check mark su: Lock the Toolbars.

    Se Popeye e’ online la potra’ consigliare meglio.

    Io faccio tutto a modo mio…….

    Anita

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