Ormai è ufficiale: il governo Berlusconi si regge sugli interessi privati del premier e sulla complicità di chi (non solo) politicamente ci guadagna

Ormai dunque è ufficiale, lo ha detto chiaro e tondo una fetta del suo partito di governo: il Chiavaliere Papino il Breve, al secolo Silvio Berlusconi, sta al governo solo per sfuggire alla Giustizia. E il governo si regge su ricatti e “do ut des” nei confronti dell’Unto d’Arcore che fanno leva sulle sua magagne pregresse, quelle per le quali sta sfasciando il Paese pur di non andare sotto processo. I parlamentari che hanno scelto di seguire Gianfranco Fini nella rottura con il Chiavaliere – gente che certo non è di sinistra né ci si è improvvisamente convertita – hanno ammesso chiaro e tondo nelle utlime ore don Silvio pratica “il ricatto e il killeraggio”. Ovviamente il killeraggio è per chi non essendo ricattabile non ama calare le mutande come una qualsiasi ragazzotta, ansiosa di andare in parlamento o in tv, in un giornale o in una particina in qualche film. L’onorevole Italo Bocchino – e mi scuso per l’ironia involontaria di queste tre parole, comunque in tema con la prassi corrente – ha fatto sapere all’onorevole Niccolò Ghedini, l’arcigno maggiordomo del contenzioso giudiziario del suo padrone politico e cliente di bottega, che è pronto “l’elenco delle società off shore riconducibili all’impero finanziario del Chiavaliere”. In aggiunta, è stato ritirato fuori il noto sporco affare della vendita della reggia di Arcore, l’ex convento bendettino di 147 stanze,  un enorme parco di un milione di metri quardi, una biblioteca ricca di preziosi libri antichi e una pinacoteca con quadri preziosi, per un totale di 3.500 metri quadri di appartamento coperto dove il grande Papino il Breve si accontenta di abitare quando è in zona.
Ricordiamo che la villona era di Annamaria Casati Stampa, che avendola ereditata dopo la tragico morte dei genitori quando era ancora minorenne – aveva infatti 19 anni e a quell’epoca si diventava maggiorenni a 21 –  se la vide affidare con altra “roba” a un tutore, il senatore Giovanni Bergamasco. Superare i litigi con altri parenti, quelli del ramo materno Fallarino, non fu facile: l’avvocato dei Fallarino era un giovane avvocato che si chiamava già Cesare Previti. Che con un saltafosso che potrebbe somigliare a un tradimento, ma che in ogni caso non è elegante né troppo corretto, molla i Fallarino e si mette con Bergamaschi. E’ così che le 147 stanze e tutto il resto vengono svenduti a Berlusconi nonostante l’espresso divieto messo per iscritto dalla ragazza di NON vendere anche la biblioteca e la pinacoteca (se no nricordo male, neppure il parco). Il tutto per la miserabile cifra di 500 milioni di lire, quando dopo poco tempo il Chiavaliere dandola in garanzia a una banca ne ebbe un fido grande 15 volte il prezzo pagato. Come meravigliarsi che dopo questa mega inculata alla ragazza, cioè dopo questo mega favore a Sua Emittenza questi sia diventato il cliente fosso ed unico dello studio Previti? E come meravigliarsi se in seguito lo stesso Previti abbia corrotto magistrati romani per conto del suo datore di lavoro (la Cassazione ha scritto che agiva in tandem con Berlusconi!), per non parlare del caso Mills?
Bocchino ex ex camerati hanno fatto rilevare altre cose che dovrebbero attirare l’attenzione della magistratura anche senza il Bocchino di turno. Per prima cosa hanno fatto rilevare che nella società che gestisce formalmente Il Giornale, ufficialmente proprietà del fratello di Paolo ma non anche di Silvio Berlusconi, ci sono stati aumenti di capitali e iniezioni di quattrini che, stando le dichiarazioni dei redditi, NON possono essere arrivati da Paolo. Il che è come dire che i quattrini sono stati fatti arrivare grazie a Silvio: alla faccia al divieto di superare una certa soglia di possesso di mass media?
Sempre Bocchino&C hanno finalmente fatto notare ad alta voce che i rapporti del Chiavaliere con Putin non sono limpidissimi. E te credo! Mesi fa ho fatto rilevare che corre voce che Papino il Breve si occupa degli investimenti delle enormi cifre che affluiscono al giro di Putin grazie alle vendite di gas e petrolio russo, e non ho voluto insistere sulla voce – sicuramente malevola e infondata – che  tale affluenza di quattrini al giro di Putin  non è limpida. Bocchino&C hanno anche finalmente detto ad alta voce che non sono adamantini neppure i rapporti tra il nostro amato capo di governo, ormai amato almeno quanto “l’amato leader” della Corea, e Gheddafi. Mesi fa ho chiesto se c’erano accordi perché Mediaset si occupasse eventualmente della tv libica. A parte l’aver fatto notare già prima che a Gheddafi è stato venduto il 5% – per ora – addirittura dell’Eni.

Insomma, siamo in pieno porcaio. E non perché lo dica io o altri grilli o elefanti parlanti, ma perché lo dicono – e inistono a dirlo – eminenti uomini del partito di governo e certo non di sinistra, non 2komunisti”, anzi tutt’altro. Del resto la porcheria della legge per fregare il fisco italiano a tutto vantaggio dell’azienda berluscona Mondadori non è che l’ennesima conferma della cialtroneria e del sopruso elevati a norma di governo. Qui però va aggiunto dell’altro, ancora più grave. Molto più grave. Berlusconi e la sua servile armata vanno cianciando, compresi i Bossi (mon Dieau!), di una Costituzione che NON è quella di cui loro cianciano dandola per esistente. La Costituzione italiana infatti dice chiaro e tondo che deputati e senatori una volta eletti NON rappresentano più solo gli interessi dei loro elettori, ma devono rapprentare quelli del popolo italiano nella sua interezza, vale a dire devono occuparsi dell’interesse generale, nazionale, non particulare, siculo o padano che sia. Il comportamento berluscone e bossifero di far finta che la Costituzione sia quella di cui vaneggiano loro e non quella che invece esiste dal dopoguerra significa due cose, precise e gravi. Certo non è il reato di Alto Tradimento, però si tratta di tradimento quanto meno della realtà, e su questo il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, dovrebbe meditare. La seconda è che ne consegue una visione corporativa, e quindi miserabile, del mandato parlamentare: ogni parlamentare cura gli interessi solo della sua corporazione, scambiando il proprio collegio elettorale per un “fascio” di littoria memoria. Del resto l’esempio vien dall’alto: il Chiavaliere tratta il governo, il parlamento e la Repubblica come fosse “cosa nostra”, cioè sua, dei suoi eredi, dei suoi sodali, dei suoi amici e amici degli amici. Insomma, le Cricche sorgono perché replicano la Grande Cricca berluscona.
E sempre a proposito di calpestare la Costituzione, nelle ultime ore l’amato leader berluscone è arrivato a dire “basta con gli inutili formalismi della Costituzione, bisogna dare voce al popolo”. Insomma la spinta a buttar via la Costituzione per sostituirla con i bagni di folla di ventennale memoria è sempre più consistente, perciò sempre più pericolosa per la enuta delle nostre istituzioni democratiche.
Non so se Gianfranco Fini con l’appartamento di Montecarlo ci abbia lucrato. Personalmente NON lo credo, e non perché si tratta di andare in culo al Chiavaliere, ma perché ci sono le intercettazioni ambientali, pubblicate a suo tempo, nelle quali si sente distintamente incazzarsi con sua moglie, all’epoca Daniela Di Sotto, e con il cognato di turno perché NON voleva avere nulla a che fare con le loro iniziative nel campo delle cliniche private che servono, per mungere quattrini dalle Regioni. Voglio dire: se Fini NON voleva i milioni di euro poco chiari delle cliniche private, perché mai dovrebbe essersi abbassato a lucrare qualche centinaia di migliaia di euro con una truffa a Montecarlo?
In ogni caso, ritengo la faccenda di Montecarlo semplicemente di scarso peso e di nessuna gravità. Anche ammesso, ma non concesso, che Fini anziché essere stato raggirato dal nuovo cognato rampante ci abbia marciato di suo, beh, a fronte del marciarci e del marciume delle varie Cricche cresciute all’ombra berlusocna e, soprattutto, a fronte del modo con il quale il Chiavaliere ha ammassato le sue immense fortune e non vuole MAi rispondere alla legge, quella di Montecarlo è tuttalpiù una marachella. Un ragazzino che ruba una mela NON può essere messo a confronto con chi a quanto leggo su vari libri e qualche atto giudiziario munge lo Stato, paga Craxi e quant’altri per farsi fare leggi ad personam come il decreto contro i limiti regionali delle tv private, beffa la Casati Stampa, compra sentenze per fottere la Mondadori al Gruppo L’Espresso, corrompe l’avvocato inglese Mills perché testimoni il falso e via di questo orribile passo.

Sulla questine di Montecarlo e della donna di Fini, Elisabetta Tulliani, voglio invece far notare alcune cose:
– la volgarità di Gaucci, l’ex uomo della signora Tulliani. Se lui è stato così solerte a sborsare un pacco di miliardi per fare ricchi i Tulliani in blocco perché non essendo un Adone la gnocca appariscente doveva pagarsela e pure cara, beh, batta la testa contro il muro, ma eviti di mettere in piazza la sua miseria tipicamente maschilista di chi sbava per vendicarsi. Un uomo che viola i fatti privati con la sua donna è un omuncolo, un quacquaraqquà, un poveraccio da compatire.
– La volgarità di Vittorio Sgarbi, che ci tiene ad alludere pesantemente dicendo che “la Tulliani veniva a casa mia”, “la Tulliani la conosco bene”. Gli uomini che si divertono a sputtanare le donne, e specie se sono donne con cui hanno avuto a che fare, somigliano più a mascalzoni che a persone apprezzabili.
– Riguardo Sgarbi c’è da aggiungere che a suo tempo ha anticipato il killeraggio mediatico del bravo, nel senso manzoniano del termine, Vittorio Feltri. Aveva infatti un programma televisivo su una rete Mediaset nel quale accusava pesantemente guarda caso i magistrati, cosa utile a parare il culo al suo padrone. Una volta arrivò ad accusare un magistrato di essere un assassino. Con le sue intemperanze pro domo domini sui, il baldo e ribaldo Sgarbi fece perdere varie cause per diffamazione e/o risarcimento danni e perciò un sacco di quattrini a Sua Emittenza al punto che questi si vide costretto a chiudere il programma. Il troppo stroppia… Come insegna Giuliano Ferrara, altro volenteroso di grande stazza.
– Poi c’è il giornalismo spazzatura di Feltri. Ma trattandosi di sapazzatura della peggior specie, a parlarne troppo ci si sporca. Mi limito a far notatre che questo tizio che batte e ribatte su Montecarlo è lo stesso individuo che difese a spada tratta (anche) don Gelmini quando venne travolto dalle denunce pedofile dei suoi giovani “in recupero”: “don Gelmini ha fatto tanto di quel bene che anche se ha fatto qualcosa con qualche ragazzino è poca cosa, lo si perdona volentieri”. Ah sì? E allora come mai lo stesso Feltri oggi non ripete lo stesso concetto con Fini? Dovrebbe infatti intonare un laudeamus del tipo: “Con tutto il bene che Fini ha fatto all’Italia in qualità di alleato essenziale perché il caro leader Berlusconi  la potesse governare a lungo, cosa volete che sia la faccenduola di Montecarlo?”. Fermo restando il fatto che con l’editore che si ritrova, mungitore indebito di miliardi della Regione Lombardia tramite la discarica di Cerro Maggiore,  Feltri farebbe meglio a tacere. E magari ad arrossire. Oppure a raccontarci qualcosina sugli aumenti di capitale de Il Giornale cui ha alluso Bocchino. Come ha detto Piero Ostellino sul Corsera a proposito della campagna di Feltri contro Fini, un conto è fare informazione, un altro conto è fare militanza politica. Ovvero: Feltri non fa informazione. Nonostante faccia scrivere su Il Giornale un tizio cacciato dall’Ordine dei giornalisti perché in rapporti troppo stretti con il servizio informazioni militari, meglio noto come SISMI.

Post Scriptum – Avanti di questo passo Bossi (mamma li turchi!) riuscirà ad avere il federalismo in cambio del suo appoggio a Berlusconi a non farlo condannare pesantemente in tribunale. Beh, diciamo la verità: meglio, molto meglio l’unità d’Italia fatta anche grazie al concedersi in alto loco, su consiglio di Cavour, della  contessa di Castiglione.  Vogliamo paragonare forse il brutto contenzioso giudiziario del Chiavaliere Mascarato con lo splendore delle grazie della contessa? A fronte delle quali il “ce l’ha duro” bossifero è roba da masturbation.

925 commenti
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  1. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Per curiosita’ ho ricercato il salario dei postini negli US….

    The average mailman salary is about $60,000. They can make up to $85-$90,000.

    Piu’ tutti i benefici, postal service e’ Unionized…percio’ le pensioni sono alte, quasi pari ai salari.
    Possono andare in pensione dopo 20-25 anni di servizio.

    Poi per le feste ricevono le mance, ti lasciano un biglietto di auguri con gia’ un “Thank you”.

    In media si buscano $50 di mancia per casa, questo in suburbia.
    Il mio postino da molti anni ha tutta la penisola…e’ filippino, molto cortese, lavoro facile, le caselle sono al bordo della strada e non deve scendere dal van.

    Mica male….

    Anita

  2. sylvi
    sylvi says:

    x CC

    dalle mie parti si dice: Marchionne,se fusse mona nol saria lì!

    Vediamo ora come se la sbrigherà Epifani, quello sì fra l’incudine e il martello! O fra la falce e il martello?
    Mah, non ci capisco niente!
    —————————–
    Ma scusa , sai che esistono robottini che lavano le mammelle, le posizionano comme il faut e poi mungono le asine con molta dolcezza?
    Mio figlio ti può fare un programma adatto alle tue esigenze!
    E il prezzo potrebbe essere di favore.
    Se non gli fa un po’ di pubblicità la sua mamma…chi mai?

    Sylvi

  3. Linosse
    Linosse says:

    “Ci sarà allegria anche in agonia col vino forte”
    F.De Andrè -Citta Vecchia
    Almeno in una cosa posso dare ragione a Marco la tec-enologia ci darà un po di sollievo in questi tempi senza metodi.
    Speriamo che la prossima raccolta dell’uva,almeno quella,sia ottima ed abbondante !
    L.

  4. La  Striscia  rossa
    La Striscia rossa says:

    Il premier diffida di tutti, il Pdl come l’Orient Express
    Un presidente del Consiglio sospetta spesso di chi gli siede accanto.
    Ma ieri era lacerato dal dubbio che il suo Bruto fosse proprio Bossi…

  5. La  Striscia  rossa
    La Striscia rossa says:

    Marchionne: «Stop al conflitto operaio-padrone». Poi attacca
    Al meeting di Rimini l’ad dice che la Fiat ha rispettato le regole, critica la difesa dei tre operai e accetta di incontrare Epifani.
    La Fiom: parla da padrone dell’800.

  6. La  Striscia  rossa
    La Striscia rossa says:

    Roma alla deriva populista
    Alemanno: “Radere al suolo e ricostruire il quartiere periferico di Tor Bella Monaca”. Battuta estiva del Sindaco di Roma su proposte irrealizzabili.
    Scorzoni: “Mancano le risorse”.
    Morassut: “A metà del suo mandato Alemanno non ha demolito nè ricostruito un solo metro cubo”

  7. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Illuminato, ma che dico FOLGORATO, dalle molteplici e variegate lezioni di economia locale e planetaria ho finalmente compreso che :
    Si esce dalla crisi se si abbassano i salari a livelli di pura soppravvivenza
    Si esce dalla crisi se si diminuiscono e controlli sulla sicurezza
    Si esce dalla crisi se si abbassa l’età per iniziare a lavorare alla fine delle elementari
    Si esce dalla crisi se si diminuiscono e controlli sulla sicurezza
    Si esce dalla crisi se si eliminano i sindacati in subordine se si limitano a fare la cinghia di trasmissione della direzione aziendale.
    ….
    ….
    Insomma finalmente il capitalismo globalizzato e maturo, torna alle origini, in barba a capitalisti buonisti e cretini di fine ‘800 e ‘900 e marcia spedito verso il modello perfetto del primo ‘700, quando in base alla logica che quello che funziona meglio dal punto di vistata economico e produttivo e anche giusto e morale, infilavano nelle miniere di carbone i bambini di 7 – 8 anni perché potevano usare pozzi più piccoli e meno costosi e ce li tenevano anche per un paio di giorni filati per non sprecare tempo ed energie a calarli ed issarli, quelli che non restavano sotto i crolli morivano quasi tutti di silicosi prima di 30 anni, effetti collaterali del progresso capitalista. La Cina che qualche lestofante ed alcuni imbecilli si ostinano a chiamare comunista ha già percorso un bel tratto su quella strada. Noi, con l’approvazione (che non sorprende) di qualche artista anarcoindividualista e perfino (e questo un pochino stupisce) di chi ammira di Don Milani, ci stiamo allegramente incamminando .
    Voi mi direte che ho estremizzato ed è vero ma la strada è quella, e quando la si imbocca prima o poi si arriva a destinazione, accomodatevi pure, IO NO … IO NON VENGO.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  8. sylvi
    sylvi says:

    Qualcuno qui parla a sproposito di Don Milani.

    Un altro post non è partito .
    Provo ad accorciare.
    Don Milani intendeva le pari opportunità di partenza fra “un bambino ricco e uno povero” non con la stessa marca di grembiulino o con lo zainetto di moda.
    Lui sapeva la differenza fra un bambino nato fra i libri, i giochi, le coccole e la comunicazione, e un bambino, che quando non era maltrattato fisicamente e psicologicamente, cresceva allo stato brado con i soli suoi occhioni spalancati a capire la realtà.

    Lui ,da geniale utopista ,voleva colmare questo divario.
    Cosa difficilissima da fare, ma bisogna provarci , con una Scuola che educhi e soprattutto dia gli strumenti per “il salto di categoria” come io lo chiamo.
    Non una scuola ridotta a bor dello dove accasarsi, spintonando.

    Voi avete ridotto tutto a soldi, a vita facile.
    Avete fallito.
    Ma lasciate in pace Don Milani.

    Sylvi

  9. sylvi
    sylvi says:

    x AZ

    NEMMENo IO vengo in un mondo di demagogia che si riempie la bocca di UGUAGLIANZA campata per aria.
    Oltretutto è un mondo già fallito!
    Sylvi

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x AZ
    Si esce dalla crisi con gli investimenti nella ricerca, con delle leggi che armonizzino in maniera molto più elastica il rapporto tra lavoratore e datore di lavoro, con leggi che incoraggino l’apertura di nuove aziende, che recuperino al lavoro chi esce dalla scuola anzitempo, che favoriscano chi vuole impiegare i capitali nella produzione e non nella finanza.

  11. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x AZ post 307
    Un cumulo di stupidaggini.
    Nessuno guarda a modelli del genere descritto nel post, in un’economia sofisticata come quella occidentale.
    Riorganizzare le leggi sul lavoro non significa quello.
    Se poi vi fa male togliervi la benda, perchè non volete vedere il fallimento di tutti i vostri sforzi passati, è un altro discorso.

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro CC,
    il robottino non sciopera e fa gli straordinari senza protestare. Oltretutto da solo compie il lavoro di 10 operai. Ti sembra poco?

  13. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Inzomma , capitalisti, mettetevi d’accordo con voi stessi!
    teconologia si o no !

    X quelli che Don Milani è meglio lasciar perdere…

    Sì, è meglio lasciar perdere anche perchè a Melfi ,Don Milani pur così contestatore di gerarchie in molti casi, ben difficilmente si sarebbe schierato con il marchioncino del pulloverino e contro la Cei e contro la dottrina sociale della chiesa e contro il presidente della repubblica.
    E’ strana questa genia di cattolici- individualisti– laici a seconda dell’abbisogna!
    Delle coscienze “veramente razionali” al soccorso dell’esclusivo proprio Punto di vista, flessibili direi!

    cc

  14. alessandro
    alessandro says:

    per Silvy:
    gia´ ,volevo dire proprio quello…………solo che l´ho detto con un post e un video;ciascuno segue la sua logica…….ma ci sta chi non ha ne´ pazienza ne´ ………………………
    il problema e´,in fondo, credo, che i riduzionisti razionalisti
    sono(pensano loro) cosi´ logici che corrono il rischio di non capire
    manco la logica;
    e´ che facendo che tutto sia riconducibile al cervello anche la coscienza
    anche il cuore
    sarebbero prodotti del sistema nervoso
    e l´altro diventa una statua se non corrisponde ai tuoi criteri razionali.
    E´ un circuito che non mi piace e sono contento che tu abbia capito cosa volevo dire perche´ dimostra che che i razionalisti la sanno troppo lunga ma non la sanno raccontare:c´e´ sempre qualcuno pronto a demistificare.
    un saluto

  15. sylvi
    sylvi says:

    x quelli che capiscono fischi per fiaschi! All’abbisogna!!!

    Da quel che so, Don Milani aveva un brutto carattere.
    EHHH è stato amore a prima vista, pardon, lettura.

    I tre di Melfi non lo avrebbero fregato, riccioluti o no!
    Il resto…è politica politicamente politicante!!!
    Sono un educatore con l’uncinetto carnico??? in mano, cattolica -laica ; individualista no, perchè protestanti e ortodossi sono sempre stati miei compagni di viaggio…che, a dire il vero, mi hanno un po’ incasinato la vita.
    E la Dottrina sociale della Chiesa si accoglie, ma non con tutti i punti e tutte le virgole.
    Famiglia Cristiana non scrive per far felici gli atei…ma per raccattare le molte pecorelle smarrite…
    Duemila anni di Storia non sono bazzeccole!!!

    Sylvi

  16. sylvi
    sylvi says:

    x Alessandro

    Ti porgo il testimone.
    Sono certa che ne farai buon uso!

    Ti abbraccio Sylvi

  17. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Famiglia Cristiana non scrive per far felici gli atei…ma per raccattare le molte pecorelle smarrite…
    Duemila anni di Storia non sono bazzeccole!!!
    —————-
    Su quei duemila anni, da quel punto di vista, meglio stendere un velo pietoso. Giordano Bruno è ancora lì che guarda schifato.

  18. sylvi
    sylvi says:

    x Marco

    Solo Giordano Bruno?
    C’è una folla immensa di uomini e donne che da lassù guardano schifati…e non solo alla Chiesa Cattolica!!!

    Buonanotte Sylvi

  19. alessandro
    alessandro says:

    E´ strano……………..ci si aspetterebbe vedute alte dai cosiddetti
    illuministi laici……ah..
    pero´ ,in un modo o nell´altro, sono ancora coloro i quali hanno dentro di se´ un sentimento religioso a essere piu´ veri.
    Ai primi e´ rimasta solo la bruta materia
    ai secondi
    certo un po´ di leopardiana illusione
    ma pronti ad abbracciare….

  20. alessandro
    alessandro says:

    per Pasquino::::::
    se posso un consiglio…………………….

    non e´ bello dare consigli a uno che scrive poesie…………..
    ma……………
    comunque:
    il rischioisempre incombente nelle poesie che scrivi
    e di essere troppo sentimentale e patetico………..
    perche´?
    i tuoi sono contenuti alti
    ed e´stilisticamente pericoloso abbinarci rime e linguaggio medio
    alto;
    se vedi un film di Pasolini vedrai che ad una scenda violenta c´e´
    la musica di Bach….ecc. ecc.
    la bravura e´ la giusta commissione
    il giusto equilibrio tra forma e contenuto.
    Insomma
    potrai ,secondo me, poeticamente salvarti
    se ai tuoi sublimi contenuti
    ci abbinerai toni leggermente piu´ bassi

    ciao

  21. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Bersani: “Faremo il più grosso porta a porta della storia”.
    Aspira ai più grossi vaffanculo della storia della sinistra italiana?
    màh..
    Che nostalgia del PCI, quando da ragazzini si andava a portare casa per casa l’edizione domenicale dell’Unità…
    Mi ci uscivano i soldini per il cinema nel pomeriggio e pure un sacchetto di bruscolini da sgranocchiare.
    Roba da “Nuovo Cinema Paradiso”, chi ha visto quello splendido film sa di cosa parlo,
    Che bei tempi, quelli!
    C.G.

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Bersani: “Faremo il più grosso porta a porta della storia”.
    Aspira ai più grossi vaffanculo della storia della sinistra italiana?
    màh.. (CG)
    —————–
    Guarda che se ti sente Damocle o Democratico o, Dio non voglia, Striscia…poi i vaffanculi te li prendi tu.
    Io ti ho avvisato.

  23. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Esatto Marco il mio post 307 è un cumulo di stupidaggini e questo lo hai capito, invece ti sfugga il fatto che gran parte di quelle stupidaggini sono solo la proiezione logica di quello che tu vai sostenendo su questo blog e non trovi di meglio che ribattere con le solite ventate di aria fritta tipo “Si esce dalla crisi con gli investimenti nella ricerca” oppure “che favoriscano chi vuole impiegare i capitali nella produzione e non nella finanza” come se fossero i lavoratori ed i sindacati che li rappresentano ad opporsi allo sviluppo della ricerca ed a spingere per perche i capitali si riversino sulla finanza. Poi ribadisci ancora una volta quella che non è una stupidaggine me una vera porcata, “che recuperino al lavoro chi esce dalla scuola anzitempo” facendo l’apologia dell’ignorante semianalfabeta ma produttivo, se poi trova lavoro come meccanico o come contrabbandiere per Marco non fa nessuna differenza.

    Mi fa invece piacere che lei Sylvi abbia risposto visibilmente seccata al mio ricordarle la sua ammirazione per Don Milani, che pare scoprire ora che aveva un caratteraccio cosa del resto piuttosto comune tra duelli che un carattere lo hanno.
    Una precisazione sui 2000 anni di storia del cristianesimo che si tende, falsamente, ad accreditare come qualcosa di monolitico continuativo. Proprio in questi giorni spiluzzicando su “Educazione e Filosofie” testo scolastico di mio figlio alle magistrali mi pare che almeno per i primi 4 secoli parlare di cristianesimo e alquanto improprio ma casomai di cristianesimi, varie e variegate sette che si disputavano con gli gnostici la successione al sistema religioso politeista greco romano.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  24. Uroburo
    Uroburo says:

    Sono in partenza per Parigi, due righe sui temi dibattuti in questi giorni.
    Non pretendo che la bavosa capisca, ma io non ho difficoltà ad ammettere che la sinistra , compreso il sindacato di sinistra (e quindi NON i suoi, ovviusli) , abbia commesso degli errori; anche se non saremo mai d’accordo su quali: io trovo che la sinistra è stata troppo poco di sinistra mentre lei e l’estrema destra del blog pensano che la sinistra in quanto tale dovrebbe scomparire rimanendo solo un nome del tutto integrato nel sistema produttivo capitalistico, sfruttamenti, guerre e schiavismi vari inclusi. Quel che mi dà veramente fastidio è che in un paese allo sbando come questo, con dei problemi strutturale enormi e di antichissima data, le colpe della classe diggggerente (che ha governato il paese per 143/149) scompaiano. Solo la sinistra è colpevole, soprattutto il PCI, mentre sul Crasso costoro possono discutere (in realtà il Crasso gli andava bbbbbene!).
    La sinistra è colpevole di tutto, compreso dei rapporti sociali medievali ( ad esempio il caporalato che il gegnal Marco dovrebbe conoscere un tantino) che appunto risalgono a tempi nei quali la sinistra neppure esisteva.
    La sinistra deve far funzionare le università. favorire la ricerca, creare posti di lavoro, insistere sugli investimenti, e poi modificare la burocrazia e l’incertezza del diritto, le cause civili che … vanno avanti millenni, i pagamenti a 180 e poi … non pagano! il fornitore che non si attiene agli accordi, la banca che non aspetta o che mette interessi elevati e condizioni capestro, il concorrente che invade il territorio e porta via i clienti, il macchinario che si pianta sul più bello, la necessità di ammodernare tecnologicamente e di ammortizzare in tempo utile gli ultimi investimenti tecnologici, l’operaio bravo che va in malattia [Parentesi: l’operaio non si ammala, va in malattia. Il lavativo! Caro Marco questa frase mi era sfuggita ma da sola ti qualifica: sei un fascista. Punto] e lascia scoperto un ruolo chiave nella produzione …. [Apro una parentesi: ma solitamente il fornitore è un altro imprenditore oppure un commerciante, non un operaio …]
    Questa sinistra inutile non fa assolutamente nulla, bisogna abolirla, cosa che sarebbe da sempre il sogno della destra
    Io non voto da un po’ di tempo, ma visto quel che sono le sedicenti sinistre che scrivono su questo blog (la bavosa ed il gegno, incompreso, tanto per non far nomi) incomincio a chiedermi cosa sono le destre (il pregevole signor Popeye, sempre per non far nomi).
    Ebbene caro CC, sto pensando di ricominciare a votare. Non possiamo mica farci fottere gratuitamente da questi fascisti!

    Alcune brevi note a margine:
    1) i sindacati della scuola sono sempre stati a maggioranza ultramoderati e per di più cattolici. La protezione dei lavativi, comunque deprecabile, la facevano proprio i compari della bavosa.
    2)” Marchionne, se fusse mona nol saria lì!” Tra i non-mona ci mettiamo anche il Lapo, che l’era/è li anca lu? Ehh??? Ci mettiamo anche il Lapo? Cialtroncella …..

    3) “Donat Cattin, che l’ha firmata, lo metteresti fra i seguaci di Fini?” Donato Cattaneo è stato uno dei più fieri e feroci antikkkommmmunisti della vita politica ittagliana degli anni Ottanta. Era uno dei più convinti sostenitori dei governi di pentapartito del Crasso. Era un uomo di estrema destra, proprio come il Crasso e come Korniga. Ma bisogna saper legger tra le righe e la belluina rabbia blocca troppo spesso il cervello della bavosa. Tuttavia costoro andavano benissimo alla bavosa, anzi erano troppo di sinistra (sic!)
    Vi manderò una cartolina da Parigi. Un saluto a tutti U.

  25. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Marco,
    francamente mi è passata la voglia non solo di risponderti ma addirittura di leggerti.
    C’è un limite alle caxxate che si possono impunemente dire.
    1)La spinta a ricorrere ai robot è data dalla difficoltà di rapporti con la manovalanza [la manovalanza! Minchia! il progressista … ]
    La spinta ad abolire i lavoratori è insita nel capitalismo fin dai suoi albori. Perché caxxo credi che abbiano inventati i telai nel Settecento? Ahhh non lo sai… Studia pistola.
    2) A Bisceglie è successo che una classe imprenditoriale di sfruttatori medievali, incapaci di tenersi al passo con i tempi, non è riuscita a tenere la concorrenza internazionale i cui prezzi della manodopera erano comunque superiori ai nostri (parlo dei paesi europei). Sfugge alla tua mente superire che gli operai non potrebbero vivere con salari indiani o cinesi (e neppure rumeni) perché morirebbero di fame. Questo è quel che è successo a Bisceglie, ed in tutt’Ittaglia; hai capito, pistola?
    3) “La legislazione del lavoro l’aveva fatta … sai come è andata a finire…”
    E’ andata a finire che il padronato itttagliano ti faceva fare l’apprendista (ma lavorare come un operaio epperò pagato da apprendista) e quando arrivavi alla fine dell’apprendistato ti licenziava. Hai capito, pistola?
    Un saluto U.

  26. sylvi
    sylvi says:

    Vada, vada a fare la “morale politica” a quel fascista di Sarkò!
    Perchè non chiede asilo politico , dato che dell’Italia non sa che farsene?
    Credo però che Sarkò gli farà fare la fine dei Rom!

    La bavosa è un pescetto molto simpatico e socievole che vive anche sulle coste nostrane.
    Se uno se ne va con le pinne e la maschera lei non si scompone, gira attorno, drizza i cornetti ed è capacissima di guardarti fisso negli occhi…mica come certe talpe!!!

    Buonagiornata
    Sylvi

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    Marx non è più di moda e la lotta di classe men che mai. Curioso perché la borghesia ha sempre negato l’esistenza della lotta di classe, fin da 150 anni fa. Il fatto che anche loro hanno voluto prendere il potere non la chiamano lotta di classe ma lotta per il potere (o per la democrazia, concetto che però vale solo per loro).
    Il padronato sa benissimo che c’è una lotta di classe, è per questo che la nega.
    Vedo con piacere che anche tu hai scoperto che la Guerra civile americana non c’entrava proprio un bel niente con la lotta allo schiavismo. Io lo dico da anni ….
    Un caro saluto U.

  28. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Morto nella cisterna, esplode la rabbia
    “Lavorava anche per due euro”
    Morto nella cisterna, esplode la rabbia “Lavorava anche per due euro” Dopo la tragedia di San Ferdinando di Puglia, i vicini raccontano che la vittima accettava qualsiasi incarico pur di portare qualche soldo a casa, dove lo aspettavano la moglie e il figlio, pure disoccupato.


    Notizie del genere toccano il cuore.
    Si puo´lavorare per 2 euro e senza le precauzioni previste dalla legge? Pare di si.
    Io… cari amici sono per un governo di Unita´Nazionale, al di la´dei partiti, al di la´delle poltrone al di la´degli interessi personali , con lo scopo di fare un Italia piu´giusta piu´sociale.
    Con lo scopo di rendere impossibili situazioni come quel povero operaio che muore per 2 euro , nel nostro paese.
    Si ha bisogno di gente che insieme abbiano nel cervello una sola cosa il bene comune. La ricchezza e´ solo una chimera, non puo´dare soddisfazioni durature e non possiamo portarcela dietro.

    Saro´di poche parole….devo andare.
    Ora dico….come e´possibile attuare una simile idea quando quattro gatti in questo blog si scontrano le corna parlando del passato , di Togliatti di Moro ecc., come e´possibile se ci si scontra , se e´migliore il capitalismo o il comunismo e si rimane impietriti nelle proprie posizioni senza mai fare delle vere proposte o di andare incontro all´altro che puo´ avere si tutti i torti possibili ma anche qualche ragione?
    Il problema e´che sia nel comunismo che nel capitalismo ci sono cose buone per il popolo. Bisogna filtrare.
    Finche´abbiamo i politici che abbiamo saremo sempre nella merda.
    Finche´abbiamo i blogghisti che abbiamo idem.
    (beninteso a proposito di merda intendo solo i scontri politici)
    Quello che a noi manca sono gli uomini con carisma che abbiano in cuore non solo il bene proprio , anzi quello dovrebbe essere l´ultimo ,ma il bene dell´Italia e del popolo tutto e con una capacita´psicologica da esercitare una forte influenza su persone di tutti i ceti.
    Per portare solo un esempio banale, nelle mie dispute con Uroburo , a lui ho dato spesso ragione, ho persino ammesso certi errori degli Israeliani ecc. mettendo alla fine sempre la speranza di una pace definitiva ecc.
    Mai da Uroburo, in questo problema e´arrivata una parola conciliante, una sola parola che ci avesse potuto avvicinare…un po´.
    Dunque questo e´stato il mio pensiero mattiniero, se non riuscite voi a fare un po´d´Italia a farvi proposte a vicenda ad analizzarle ecc.
    come lo puo´questa politica e questi politici.
    Siamo proprio nella merda. Rodolfo

  29. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Insomma volevo dire solo che siete lo specchio della politica Italiana……..inconcludenti e pieni di astio.

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Poi magari in un altro blog davi, scaricando le tue ben note frustrazioni, dell’antisemita-nazista a destra e a manca anche a chi si permetteva(sob!) una modesta critica alle amministrazioni di Tel Aviv nei riguardi del popolo palestinese.

    Ergo, vai.. ordunque (sic!).. davanti allo specchio.
    Vai.
    C.G.

  31. Rodolfo
    Rodolfo says:

    il 333 sembrerebbe perfetto se non nascondesse sotto sotto il solito astio il solito odio che ne fa´appunto una merda Inconcludente Rodolfo

  32. Rodolfo
    Rodolfo says:

    il 333 non ha mai letto veramente i post scambiati tra me e Uroburo,
    ha capito ed ha letto solo quello che dava fastidio a lui.
    E´appunto a questo che volevo accennare con il mio post. Nr.331.
    Il cg con il suo 333 non ha fatto altro che continuare per quella via che non puo´portare mai ad una conciliazione, che inasprisce i cuori che aumenta invece di diminuire i risentimenti verso l´altro.
    Ripeto non c´e´salvezza con gente cosi. Rodolfo

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    2) A Bisceglie è successo che una classe imprenditoriale di sfruttatori medievali, incapaci di tenersi al passo con i tempi, non è riuscita a tenere la concorrenza internazionale i cui prezzi della manodopera erano comunque superiori ai nostri (parlo dei paesi europei). Sfugge alla tua mente superire che gli operai non potrebbero vivere con salari indiani o cinesi (e neppure rumeni) perché morirebbero di fame. Questo è quel che è successo a Bisceglie, ed in tutt’Ittaglia; hai capito, pistola?
    —————-
    A Bisceglie è successo che diverse migliaia di persone portavano a casa uno stipendio e dall’oggi al domani, a forza di vertenze hanno distrutto i loro posti di lavoro.
    Quella dei salari da indiani e cinesi è una tua fantasia, i salari erano molto vicini a quelli sindacali, anche se non uguali, e ciò permetteva di tenere il mercato, ovvero di vendere il prodotto.
    Vuoi a tutti i costi avere ragione, ma parli senza cognizione di causa e quindi dici fesserie.
    Mi stupisce, da una persona come te, ma questo è.

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    1)La spinta a ricorrere ai robot è data dalla difficoltà di rapporti con la manovalanza [la manovalanza! Minchia! il progressista … ]
    La spinta ad abolire i lavoratori è insita nel capitalismo fin dai suoi albori. Perché caxxo credi che abbiano inventati i telai nel Settecento?
    ————-
    La tecnologia dovrebbe essere complementare, non sostitutiva dell’intervento umano. Se l’imprenditore preferisce prendere una macchina e limitarsi a produrre solo quello che produce la macchina, è perchè sa che limitando la manodopera limita anche il rischio di chiudere bottega. Produrre a costi e rischi elevati significa aumentare enormemente il rischio di chiudere baracca e qualsiasi imprenditore, anche l’operaio diventato piccolo imprenditore, preferisce limitare i rischi piuttosto che aumentare la produzione. Chiià come mai, proprio gli operai, una volta passati dall’altra parte della barricata, si comportano peggio dei loro ex padroni. Una bella coscienza di classe, eh, Uro?
    Perchè non abbandoni le tue inutilissime letture e ti fai invece un po’ di chiacchierate con chi è costretto a combattere quotidianamente coi problemi della produzione e della vendita? Dicono a Napoli: meglio una cosa vista che cento sentite. Meglio una chiacchierata con un piccolo imprenditore, che perdere tempo su certe letture frutto di fantasia e non di vita vissuta.

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Gli operai romeni ultrasottopagati, lavorano per un minimo di 6 euro all’ora. Le domestiche romene non muovono un dito a meno di 8-10 euro all’ora. A Bisceglie.
    Gli stipendi in Romania sono di 200 euro al mese. Al mese!

  36. Linosse
    Linosse says:

    Eccolo che rimonta ,si sta distaccando tutti e già gli butta la polvere sugli occhi agli avversari.
    Adesso è alla meta ,rompe il filo.
    Il vincitore su tutti è lui Marco Tempesta conosciuto come tuttoagogò ,l’unico ,intramontabile che ha relegato Lapalisse in un lontano puntino perso nel nulla .
    L.

  37. marco tempesta
    marco tempesta says:

    L’azienda di 100 persone che ho citato in un post precedente, ha chiuso perchè gli operai, assolutamente in regola, volevano una paga non da operaio semplice ma da operaio specializzato. Il titolare ha dimostrato in una riunione con loro, che aumentando i salari il ritocco ai prezzi di vendita del prodotto li avrebbe fatti uscire dal mercato della grande distribuzione. Loro hanno insistito, sostenuti dal sindacato, e l’azienda è stata costretta a chiudere. Risultato: 100 persone in mezzo alla strada, solo per non aver voluto capire che le loro pretese li avrebbero messi fuori mercato. Di chi è la colpa? Meglio uno stipendio da operaio semplice, o meglio niente?
    Questo è uno dei casi. Altri casi sono legati alla fluttuazione della produzione, ovvero ai picchi di produzione. Ci sono momenti in cui si lavora poco e momenti in cui si lavora molto. Quando si lavora poco, lo stipendio è sempre lo stesso. Quando si lavora molto scattano gli straordinari, mentre logica e mercato vorrebbero che l’una cosa compensasse l’altra. Lo straordinario fa aumentare automaticamente il prezzo del prodotto e, se si tratta di prodotti di fascia bassa, basta poco per metterli fuori mercato, col risultato di far chiudere l’azienda e quindi perdere i posti di lavoro.
    Difficile da capire, vero?
    Fatto sta che i prodotti di fascia bassa si vendono in maggior quantità e quindi danno maggior occupazione ai lavoratori. Spostarsi nella fascia alta significa anche limitare drasticamente la produzione, a livelli di 10 a 1. Per il produttore il guadagno è lo stesso, ma la manodopera occupata e quindi i posti di lavoro creati, sono molto meno. Meno posti di lavoro significa anche meno denaro circolante e quindi una sofferenza di tutto l’indotto. Questo, i sindacati non lo capiscono.

  38. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Linosse, invece di dire stupidaggini, contestami la veridicità di quello che ho detto.

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E’ andata a finire che il padronato itttagliano ti faceva fare l’apprendista (ma lavorare come un operaio epperò pagato da apprendista) e quando arrivavi alla fine dell’apprendistato ti licenziava. Hai capito, pistola? (Uro)
    ———
    la risposta non passa, l’ho inviata al pazientissimo Pino.

  40. Linosse
    Linosse says:

    X M.T.
    Tanto per dare una indicazione lo sai che il tessile era già morto e seppellito a Prato(si Prato) e Carpi già nel lontano ’93.
    Tu che sei un frequentatore di mercatini sai cosa compri?
    Non tutti possono permettersi il lusso di vivere con 400 € come fai tu per cui lavorare per stipendi già dimezzati dai costi della vita e in una Italia con prezzi insostenibili è da virtuosi irreali.
    La tecnologia dagli OGM alle minchiatine ,apri gli occhi,non sono un’aiuto alla Umanità ma solo ai pochi che la gestiscono ,agli altri le monetine concesse in elemosina.
    Questo è solo un anticipo sulle svolazzate che fai.
    Fa caldo il tempo è buono,il mare è vicino ,Bisceglie incantevole ,i fichi maturi per cui vai,non perdere tempo alla tastiera!
    L.

  41. sylvi
    sylvi says:

    x Linosse

    In Friuli c’è stata la polemica sulla semina di mais OGM.
    Zaia, leghista, governatore del Veneto e con lui i leghisti friulani, si battono per proibire le semine.
    Quel cretino di Galan al Ministero, e quel cretino del ns Governatore si battono perchè: non dobbiamo restare indietro con le tecnologie!!!
    Il PD di Roma e del Friuli è in tutt’altre faccende affaccendato…

    Dite quel che volete, …ma io voterò Lega!!! In nome di mio nipote,
    perchè la tecnologia è necessaria ma non deve strangolarci!

    Sylvi

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Marco,
    sono ormai in partenza ma ti mando due righe. L’esempio che porti è da manuale.
    Ovviamente ritengo che sindacati e maestranze abbiano sbagliato, visti i risultati. Tuttavia sono sicuro che il proprietario non aveva adeguatamente modernizzato la produzione altrimenti avrebbe potuto continuare a rimanere nel mercato almeno per un po’. Questa a me sembra la carenza più importante perché le nostre paghe erano tanto basse da essere comunque inferiori alle altre europee.
    Inoltre tu ignori che l’industria manifatturiera a basso contenuto tecnologico, come il tessile, è entrata in crisi in tutt’Europa proprio perché non possiamo più produrre a prezzi competitivi con i paesi emergenti. Anche in questo sei tu fuori dalla realtà. Colgo l’occasione per dirti che io conosco le realtà produttive (le industrie) abbastanza bene a differenza di te che ne hai sentito parlare solo al bar.
    La nostra imprenditoria ha un livello di competenze e di conoscenze mediocre: spessissimo sono ex-operai che hanno fatto il grande salto ma senza adeguata preparazione e senza strumenti che non siano quelli del lavorare di più, per loro e per i loro dipendenti che dovrebbero fare straordinari a gogò su richiesta del padrone. Siamo portatori di una cultura arretrata,dappertutto anche qui.
    Naturalmente è colpa delle sinistre e segnatamente del PCI, su questo siamo d’accordo: vorremo mica scomodare la nostra borghesia di incapaci e di sfruttatori, poverini …. Loro fanno tutto il possibile.
    Naturalmente anche la politica miope delle banche è colpa del PCI; ed anche un’università ridotta a distribuzione nepotista di incarichi è colpa dl PCI e dei sindacati. Insomma caro, come dicono le destre bananiera e catto-fascista è comunque colpa dei kommmmunisti.
    Pensi che le sinistre dovrebbero suicidarsi da sole o provvedete voi?
    Per il resto sono d’accordo con AZ: arte,musica e figa mi sembrano gli argomenti nei quali hai effettivamente qualcosa di originale da dire. Sul resto parli proprio come un pistola.
    Un saluto U.

  43. Rodolfo
    Rodolfo says:

    I ragionamenti di Marco , secondo me, non fanno una grinza.
    Su quelli si potrebbe ragionare, imparare dagli errori, trovare soluzioni.
    Io a Linosse post 344, farei una semplice domanda.
    Lui si ricorda che nel lontano 1993 l´industria tessile a Prato e Carpi era fallita. Caro Linosse , ti ricordi anche perche´?
    Da li si puo´ripartire ed analizzare. Rodolfo

  44. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Il problema e´:E´il mais OGM davvero nocivo.
    In internet le risposte sono contrastanti.
    Non e´forse solo una questione di interessi?
    Chiarito questo si trova la soluzione.

  45. Linosse
    Linosse says:

    Perchè era piu comodo delocalizzarle in Cina già da allora.
    Gli “imprenditori” avevano costruito anni prima le fabbriche ed avevano trasferito macchinari e tecnici prima del ’90 e gli altri “stavano a guardare” con il tricolore sul petto!
    L.

  46. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Uroburo:-“Tuttavia sono sicuro che il proprietario non aveva adeguatamente modernizzato la produzione altrimenti avrebbe potuto continuare a rimanere nel mercato almeno per un po’. Questa a me sembra la carenza più importante perché le nostre paghe erano tanto basse da essere comunque inferiori alle altre europee”.

    Ma il propretario dove viveva tra le nuvole? Non si era accorto del trend. Lo stato perche´non e´intervenuto con consigli per la modernizzazione e perche´non e´intervenuto integrando le paghe basse,salvando posti di lavoro, come fanno qui in Germania?
    Introducendo man mano le nuove tecnologie poi il padrone si sarebbe trovato con delle maestranze superflue, se queste pero´nel frattempo si fossero riqualificati e specializzati nel settore o anche in altri (uffici, vendite ecc.) sarebbero potuto rimanere in fabbrica magari ampliandola.

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