Ormai è ufficiale: il governo Berlusconi si regge sugli interessi privati del premier e sulla complicità di chi (non solo) politicamente ci guadagna

Ormai dunque è ufficiale, lo ha detto chiaro e tondo una fetta del suo partito di governo: il Chiavaliere Papino il Breve, al secolo Silvio Berlusconi, sta al governo solo per sfuggire alla Giustizia. E il governo si regge su ricatti e “do ut des” nei confronti dell’Unto d’Arcore che fanno leva sulle sua magagne pregresse, quelle per le quali sta sfasciando il Paese pur di non andare sotto processo. I parlamentari che hanno scelto di seguire Gianfranco Fini nella rottura con il Chiavaliere – gente che certo non è di sinistra né ci si è improvvisamente convertita – hanno ammesso chiaro e tondo nelle utlime ore don Silvio pratica “il ricatto e il killeraggio”. Ovviamente il killeraggio è per chi non essendo ricattabile non ama calare le mutande come una qualsiasi ragazzotta, ansiosa di andare in parlamento o in tv, in un giornale o in una particina in qualche film. L’onorevole Italo Bocchino – e mi scuso per l’ironia involontaria di queste tre parole, comunque in tema con la prassi corrente – ha fatto sapere all’onorevole Niccolò Ghedini, l’arcigno maggiordomo del contenzioso giudiziario del suo padrone politico e cliente di bottega, che è pronto “l’elenco delle società off shore riconducibili all’impero finanziario del Chiavaliere”. In aggiunta, è stato ritirato fuori il noto sporco affare della vendita della reggia di Arcore, l’ex convento bendettino di 147 stanze,  un enorme parco di un milione di metri quardi, una biblioteca ricca di preziosi libri antichi e una pinacoteca con quadri preziosi, per un totale di 3.500 metri quadri di appartamento coperto dove il grande Papino il Breve si accontenta di abitare quando è in zona.
Ricordiamo che la villona era di Annamaria Casati Stampa, che avendola ereditata dopo la tragico morte dei genitori quando era ancora minorenne – aveva infatti 19 anni e a quell’epoca si diventava maggiorenni a 21 –  se la vide affidare con altra “roba” a un tutore, il senatore Giovanni Bergamasco. Superare i litigi con altri parenti, quelli del ramo materno Fallarino, non fu facile: l’avvocato dei Fallarino era un giovane avvocato che si chiamava già Cesare Previti. Che con un saltafosso che potrebbe somigliare a un tradimento, ma che in ogni caso non è elegante né troppo corretto, molla i Fallarino e si mette con Bergamaschi. E’ così che le 147 stanze e tutto il resto vengono svenduti a Berlusconi nonostante l’espresso divieto messo per iscritto dalla ragazza di NON vendere anche la biblioteca e la pinacoteca (se no nricordo male, neppure il parco). Il tutto per la miserabile cifra di 500 milioni di lire, quando dopo poco tempo il Chiavaliere dandola in garanzia a una banca ne ebbe un fido grande 15 volte il prezzo pagato. Come meravigliarsi che dopo questa mega inculata alla ragazza, cioè dopo questo mega favore a Sua Emittenza questi sia diventato il cliente fosso ed unico dello studio Previti? E come meravigliarsi se in seguito lo stesso Previti abbia corrotto magistrati romani per conto del suo datore di lavoro (la Cassazione ha scritto che agiva in tandem con Berlusconi!), per non parlare del caso Mills?
Bocchino ex ex camerati hanno fatto rilevare altre cose che dovrebbero attirare l’attenzione della magistratura anche senza il Bocchino di turno. Per prima cosa hanno fatto rilevare che nella società che gestisce formalmente Il Giornale, ufficialmente proprietà del fratello di Paolo ma non anche di Silvio Berlusconi, ci sono stati aumenti di capitali e iniezioni di quattrini che, stando le dichiarazioni dei redditi, NON possono essere arrivati da Paolo. Il che è come dire che i quattrini sono stati fatti arrivare grazie a Silvio: alla faccia al divieto di superare una certa soglia di possesso di mass media?
Sempre Bocchino&C hanno finalmente fatto notare ad alta voce che i rapporti del Chiavaliere con Putin non sono limpidissimi. E te credo! Mesi fa ho fatto rilevare che corre voce che Papino il Breve si occupa degli investimenti delle enormi cifre che affluiscono al giro di Putin grazie alle vendite di gas e petrolio russo, e non ho voluto insistere sulla voce – sicuramente malevola e infondata – che  tale affluenza di quattrini al giro di Putin  non è limpida. Bocchino&C hanno anche finalmente detto ad alta voce che non sono adamantini neppure i rapporti tra il nostro amato capo di governo, ormai amato almeno quanto “l’amato leader” della Corea, e Gheddafi. Mesi fa ho chiesto se c’erano accordi perché Mediaset si occupasse eventualmente della tv libica. A parte l’aver fatto notare già prima che a Gheddafi è stato venduto il 5% – per ora – addirittura dell’Eni.

Insomma, siamo in pieno porcaio. E non perché lo dica io o altri grilli o elefanti parlanti, ma perché lo dicono – e inistono a dirlo – eminenti uomini del partito di governo e certo non di sinistra, non 2komunisti”, anzi tutt’altro. Del resto la porcheria della legge per fregare il fisco italiano a tutto vantaggio dell’azienda berluscona Mondadori non è che l’ennesima conferma della cialtroneria e del sopruso elevati a norma di governo. Qui però va aggiunto dell’altro, ancora più grave. Molto più grave. Berlusconi e la sua servile armata vanno cianciando, compresi i Bossi (mon Dieau!), di una Costituzione che NON è quella di cui loro cianciano dandola per esistente. La Costituzione italiana infatti dice chiaro e tondo che deputati e senatori una volta eletti NON rappresentano più solo gli interessi dei loro elettori, ma devono rapprentare quelli del popolo italiano nella sua interezza, vale a dire devono occuparsi dell’interesse generale, nazionale, non particulare, siculo o padano che sia. Il comportamento berluscone e bossifero di far finta che la Costituzione sia quella di cui vaneggiano loro e non quella che invece esiste dal dopoguerra significa due cose, precise e gravi. Certo non è il reato di Alto Tradimento, però si tratta di tradimento quanto meno della realtà, e su questo il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, dovrebbe meditare. La seconda è che ne consegue una visione corporativa, e quindi miserabile, del mandato parlamentare: ogni parlamentare cura gli interessi solo della sua corporazione, scambiando il proprio collegio elettorale per un “fascio” di littoria memoria. Del resto l’esempio vien dall’alto: il Chiavaliere tratta il governo, il parlamento e la Repubblica come fosse “cosa nostra”, cioè sua, dei suoi eredi, dei suoi sodali, dei suoi amici e amici degli amici. Insomma, le Cricche sorgono perché replicano la Grande Cricca berluscona.
E sempre a proposito di calpestare la Costituzione, nelle ultime ore l’amato leader berluscone è arrivato a dire “basta con gli inutili formalismi della Costituzione, bisogna dare voce al popolo”. Insomma la spinta a buttar via la Costituzione per sostituirla con i bagni di folla di ventennale memoria è sempre più consistente, perciò sempre più pericolosa per la enuta delle nostre istituzioni democratiche.
Non so se Gianfranco Fini con l’appartamento di Montecarlo ci abbia lucrato. Personalmente NON lo credo, e non perché si tratta di andare in culo al Chiavaliere, ma perché ci sono le intercettazioni ambientali, pubblicate a suo tempo, nelle quali si sente distintamente incazzarsi con sua moglie, all’epoca Daniela Di Sotto, e con il cognato di turno perché NON voleva avere nulla a che fare con le loro iniziative nel campo delle cliniche private che servono, per mungere quattrini dalle Regioni. Voglio dire: se Fini NON voleva i milioni di euro poco chiari delle cliniche private, perché mai dovrebbe essersi abbassato a lucrare qualche centinaia di migliaia di euro con una truffa a Montecarlo?
In ogni caso, ritengo la faccenda di Montecarlo semplicemente di scarso peso e di nessuna gravità. Anche ammesso, ma non concesso, che Fini anziché essere stato raggirato dal nuovo cognato rampante ci abbia marciato di suo, beh, a fronte del marciarci e del marciume delle varie Cricche cresciute all’ombra berlusocna e, soprattutto, a fronte del modo con il quale il Chiavaliere ha ammassato le sue immense fortune e non vuole MAi rispondere alla legge, quella di Montecarlo è tuttalpiù una marachella. Un ragazzino che ruba una mela NON può essere messo a confronto con chi a quanto leggo su vari libri e qualche atto giudiziario munge lo Stato, paga Craxi e quant’altri per farsi fare leggi ad personam come il decreto contro i limiti regionali delle tv private, beffa la Casati Stampa, compra sentenze per fottere la Mondadori al Gruppo L’Espresso, corrompe l’avvocato inglese Mills perché testimoni il falso e via di questo orribile passo.

Sulla questine di Montecarlo e della donna di Fini, Elisabetta Tulliani, voglio invece far notare alcune cose:
– la volgarità di Gaucci, l’ex uomo della signora Tulliani. Se lui è stato così solerte a sborsare un pacco di miliardi per fare ricchi i Tulliani in blocco perché non essendo un Adone la gnocca appariscente doveva pagarsela e pure cara, beh, batta la testa contro il muro, ma eviti di mettere in piazza la sua miseria tipicamente maschilista di chi sbava per vendicarsi. Un uomo che viola i fatti privati con la sua donna è un omuncolo, un quacquaraqquà, un poveraccio da compatire.
– La volgarità di Vittorio Sgarbi, che ci tiene ad alludere pesantemente dicendo che “la Tulliani veniva a casa mia”, “la Tulliani la conosco bene”. Gli uomini che si divertono a sputtanare le donne, e specie se sono donne con cui hanno avuto a che fare, somigliano più a mascalzoni che a persone apprezzabili.
– Riguardo Sgarbi c’è da aggiungere che a suo tempo ha anticipato il killeraggio mediatico del bravo, nel senso manzoniano del termine, Vittorio Feltri. Aveva infatti un programma televisivo su una rete Mediaset nel quale accusava pesantemente guarda caso i magistrati, cosa utile a parare il culo al suo padrone. Una volta arrivò ad accusare un magistrato di essere un assassino. Con le sue intemperanze pro domo domini sui, il baldo e ribaldo Sgarbi fece perdere varie cause per diffamazione e/o risarcimento danni e perciò un sacco di quattrini a Sua Emittenza al punto che questi si vide costretto a chiudere il programma. Il troppo stroppia… Come insegna Giuliano Ferrara, altro volenteroso di grande stazza.
– Poi c’è il giornalismo spazzatura di Feltri. Ma trattandosi di sapazzatura della peggior specie, a parlarne troppo ci si sporca. Mi limito a far notatre che questo tizio che batte e ribatte su Montecarlo è lo stesso individuo che difese a spada tratta (anche) don Gelmini quando venne travolto dalle denunce pedofile dei suoi giovani “in recupero”: “don Gelmini ha fatto tanto di quel bene che anche se ha fatto qualcosa con qualche ragazzino è poca cosa, lo si perdona volentieri”. Ah sì? E allora come mai lo stesso Feltri oggi non ripete lo stesso concetto con Fini? Dovrebbe infatti intonare un laudeamus del tipo: “Con tutto il bene che Fini ha fatto all’Italia in qualità di alleato essenziale perché il caro leader Berlusconi  la potesse governare a lungo, cosa volete che sia la faccenduola di Montecarlo?”. Fermo restando il fatto che con l’editore che si ritrova, mungitore indebito di miliardi della Regione Lombardia tramite la discarica di Cerro Maggiore,  Feltri farebbe meglio a tacere. E magari ad arrossire. Oppure a raccontarci qualcosina sugli aumenti di capitale de Il Giornale cui ha alluso Bocchino. Come ha detto Piero Ostellino sul Corsera a proposito della campagna di Feltri contro Fini, un conto è fare informazione, un altro conto è fare militanza politica. Ovvero: Feltri non fa informazione. Nonostante faccia scrivere su Il Giornale un tizio cacciato dall’Ordine dei giornalisti perché in rapporti troppo stretti con il servizio informazioni militari, meglio noto come SISMI.

Post Scriptum – Avanti di questo passo Bossi (mamma li turchi!) riuscirà ad avere il federalismo in cambio del suo appoggio a Berlusconi a non farlo condannare pesantemente in tribunale. Beh, diciamo la verità: meglio, molto meglio l’unità d’Italia fatta anche grazie al concedersi in alto loco, su consiglio di Cavour, della  contessa di Castiglione.  Vogliamo paragonare forse il brutto contenzioso giudiziario del Chiavaliere Mascarato con lo splendore delle grazie della contessa? A fronte delle quali il “ce l’ha duro” bossifero è roba da masturbation.

925 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Rai, alla Clerici 1,8 milioni l’anno

    Ho fatto il conto:- Un lavoratore ammesso che guadagni 5.000 euro netti all´anno deve lavorare per raggiungere quella cifra esattamente per 30 anni.
    Per quelli che ne guadagnano solo 1.5oo non bastano tre vite.

    Non dico che non debba guadagnare bene, la Clerici e´brava.
    Ma esagerare cosi non mi sembra proprio giusto.
    C’est la vie….. Rodolfo

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Ridolfo 197
    ..il riso abbonda nella bocca degli stolti.
    Ari-vai.
    Portati la Clerici, lì c’è di che ben palpeggiare.

    C.G.

  3. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Stolto sarai tu caro cg che non sai scrivere altro che post senza senso .
    Ti sono antipatico…..e va bbene, ma cosi non ti vergogni….non ti accorgi di quanto sei stupido.
    Continuo a ripeterlo se sei contento cosi…se dopo ti senti bene e soddisfatto per cosi poco….. continua. Ognuno ha i suoi limiti………
    dai, non te ne fare un cruccio…….ti capisco. Rodolfo

    Ps. ora pero´devo andare e ad un eventuale post da parte tua potro´
    rispndere solo stasera.
    Ed ora scrivi “vai”….dai….scrivi “vai”……
    Rodolfo

  4. Anita
    Anita says:

    x C.G. -#186-

    “chi ama troppo gli animali ha spesso difficoltà
    a voler bene alle persone”
    .
    —————————————————-

    Lei mi confonde con le persone che si riempiono la casa di cani e specialmente gatti.
    Quelli sono benevoli maniaci.

    Lei prende qualsiasi scusa per attaccar briga, lei e’ quello con i punti di vista decisamente pieni di ragnatele, di polvere.

    I miei cani sono sempre stati ben curati, cosi’ i miei gatti.
    Se non lo avessi potuto fare non mi sarei MAI presa la responsabilita’.

    I gatti sono sempre stati portati dai miei figli, eccetto l’ultimo che ho salvato da un nonno Italiano che voleva mettere la nidiata in una federa, sbatterli contro un muro e buttarli a mare.

    Ho trovato casa per tutti 5 i micini, mi sono tenuta il piu’ brutto perche’ nessuno lo voleva…che poi divento’ il piu’ bello, ‘Shadow’.

    La smetta di scrivermi, lei mi annoia.
    Grazie.

    Anita

  5. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC e caro AZ,
    ritenendo ormai del tutto impossibile ed inutile dialogare con la pregevole signora democratica di estrema destra, prendo spunto da alcune sue affermazioni per sviluppare delle considerazioni generali che trascendono il personaggio.
    Quel che colpisce di lei – come in generale tutti di destri del blog: Marco, il signor Popeye, Anita – è la loro visione monotematica che si spiega bene nella ricerca di un colpevole.
    Colpevole del malfunzionamento dell’economia ittagliana , ma anche mondiale, sono, ovviusly, i sindacati. Invece il padronato non ha mai colpe, se ce ne fossero sarebbero comunque solo in reazione a cattivi comportamenti sindacali; o al massimo si potrebbe rispondere che il padronato fa il massimo.
    Il gegnale Marco non conosce la storia, è un intresse inutile visto che non insegna nulla perché la realtà è sempre diversa (affermazione di una banalità infantile perché non significa assolutamente nulla; e poi non è nemmeno vera), ma se la conoscesse saprebbe che fino a quarant’anni fa gli interventi a fuoco della polizia erano il NORMALE strumento con il quale il padronato affrontava le richieste dei lavoratori. Saprebbe anche che dalle sue parti, nelle zone più evolute e civili d’Ittaglia, uccidere i sindacalisti era la norma del comportamento politico. Sono cose apparentemente lontane, ma neanche poi tanto: qualcosa di simile è accaduto pochi anni fa nella scuola Diaz di Genova. Ma sono atteggiamenti giustificati dalla lotta contro il kommmunismo, come l’uso sistematico della tortura per il pregevole signor Popeye. Ehhhh sì, per difenderla democrazia bisogna essere antidemocratici. Ma allora che differenza ci sarebbe tra la democrazia e la mancanza di democrazia? Un grave mistero la cui soluzione lasciamo alle eccelse capacità logiche del signor Popeye.
    Perché i sindacati sono dannosi? Ma perché sottopongono le aziende ittagliane “a scioperi di tre, quattro, cinque sindacati diversi che ognuno per conto suo fa quel che gli pare”. Pare un film dell’età della pietra, direbbe Marchionne, visto che scioperi non ce ne sono da anni ed anni.
    Curioso che si condanni in modo definitivo e senza appello il sindacato, sorto primariamente per la difesa fisica dei lavoratori e poi anche per la difesa dei loro interessi economici (che rimangono comunque inferiori alla media europea) e nulla si dica degli accordi sottobanco che le associazioni padronali hanno sempre fatto; ad esempio con il governo banana. Ci sono associazioni legittime ed altre illegittime: Quelle dei padroni sono legittime per definizione,l alla faccia del liberalismo.
    Sono invece d’accordo sulle tutele che talvolta il sindacato a fornito a lavoratori che hanno approfittato della loro appartenenza al sindacato per farsi primariamente i fatti propri. Le trovo azioni sbagliate che hanno incrinato il buon nome del sindacato e dei lavoratori.
    Ma la signora ama sognare (anche se talvolta sono incubi: Togliatti per lei è un incubo ed il PCI è perfin peggio del sindacato) un mondo di padroni democratici che non è mai esistito. Il padronato ittagliano è quello che ha dato tutto il suo appoggio al Banana proprio come l’aveva dato alla DC di Andreotti e prima ancora al Truce. I lavoratori si sono sempre e solo difesi, molto spesso con grande affanno. Poi,come tutte le organizzazioni umane i sindacati posso no sbagliare, soprattutto a fronte di una sconfitta epocale come questa, purtroppo negata da molti progressisti. La rinascita richiederà tempi lunghi o se non lunghissimi ma è indispensabile mantenere il proprio senso di identità e le ragioni della propria esistenza.
    Una società non è di tutti indifferentemente: o è dei padroni oppure e del popolo. Tra le due cose vi è una contraddizione intrinseca.
    Un caro saluto U.

  6. ber
    ber says:

    Cara Sylvi,
    penso che il quartire lo scegliera’ mia figlia,secondo l’andata e il ritorno dall’universita’.
    Oramai ha una certa esperienza dell’Inghilterra e penso ha gia’ in mente qualcosa.
    Un caro saluto,Ber

  7. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI LETTIERI E RAIMONDI
    ————————————————-
    USA: l’economia malata ha bisogno di una nuova cura intensiva

    di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

    Nei passati due anni l’economia americana gravemente drogata è stata trattata con il “metadone finanziario di stato”, ma i suoi mali profondi non sono stati affrontati e curati. Adesso che gli effetti della droga stanno venendo meno, i vecchi problemi e le grandi dipendenze ritornano alla luce.

    Alcuni sintomi sono già visibili. A giugno il deficit commerciale mensile americano ha raggiunto i 50 miliardi di dollari, di cui più della metà con la Cina. Tra i tanti dati questo è forse il più indicativo, in quanto dimostra che l’economia Usa non è per niente decollata e che gli stimoli fiscali e gli incentivi monetari hanno esaurito il loro temporaneo effetto.

    Il settore immobiliare, che con i mutui subprime è stato tra i fattori della crisi finanziaria globale, è di nuovo in grande affanno. I due colossi del credito fondiario, Fannie Mae e Freddie Mac, salvati dal governo e sottoposti ad amministrazione controllata, hanno goduto di un sostegno pubblico illimitato, che ha già superato i 210 miliardi di dollari. In aggiunta ora i due enti contano non-performing loans (crediti in sofferenza) per 335 miliardi di dollari! In realtà sono molto di più. Ma il vero problema è che essi hanno in riserva meno di 30 centesimi per ogni dollaro riferito ai suddetti titoli tossici.

    Nei giorni scorsi la Federal Reserve ha confermato la sua scelta di mantenere il tasso di interesse vicino allo zero per cento e di acquistare maggiori quantità di titoli di stato a più lungo termine. Mentre si dichiarava di voler ridurre di 200 miliardi di dollari i bond del Tesoro in suo possesso, in realtà si decideva di aumentarli di altri 200 miliardi. Ciò porterà ad un ulteriore aumento di liquidità nel sistema economico con la vana speranza di nuovi investimenti e di nuovi consumi.

    Finora è stata una pura illusione. La Fed nei passati 20 mesi ha così portato il suo bilancio a 2.000 miliardi di dollari. Anche le grandi banche e le corporation hanno acceso nuovi crediti a tasso di interesse zero e aumentato enormemente la loro liquidità, senza però riversarla sugli investimenti, sulla modernizzazione tecnologica, sulla produzione e sull’occupazione. Insieme ne mantengono oltre 2.000 miliardi di dollari. E’ la famosa “trappola della liquidità”, che a due anni dalla crisi, rischia di rappresentare la minaccia più grave alla stabilità economica e monetaria negli Stati Uniti e nel resto del mondo.

    Tutto questo sta a dimostrare che l’intervento pubblico dello stato ha mancato il suo obiettivo. Ha salvato le banche che fallivano per avere speculato, consegnando nel contempo nelle loro mani un’arma pericolosa, cioè una grande liquidità senza condizione alcuna.

    Si è addirittura spacciato lo stimolo fiscale per una moderna forma di New Deal. Sono invece due politiche completamente differenti. Lo stimolo economico è figlio dell’idea di un’economia a breve termine, che è una delle cause della crisi. Si ritiene che gli aiuti economici, quali i bonus per l’acquisto di nuove auto o frigoriferi, possano rimettere in moto l’economia. Sono positivi soltanto gli interventi che vanno a sostegno dei redditi bassi e della disoccupazione. Ma non bastano a far ripartire un motore rotto.

    Il New Deal, invece, era un vasto programma a lungo termine per una vera rivoluzione industriale, tecnologica e sociale. Interveniva su tutte le grandi infrastrutture per una globale modernizzazione dell’economia. Si basava in particolare su due istituzioni innovative: la National Recovery Administration per guidare gli investimenti nelle infrastrutture e nelle opere pubbliche e la Reconstruction Finance Corporation per immettere nuovi crediti mirati a investimenti ben selezionati.

    Purtroppo questi programmi sono mancati nei passati mesi. Sappiamo che il presidente Obama è sempre stato tenuto sotto scacco dalle lobby della finanza, ma è altresì vero che adesso non può sottostare più a lungo ai ricatti, pena il rischio di un totale fallimento.

    E’ quindi troppo benevolo parlare di una “sindrome giapponese” per gli Stati Uniti, cioè di un prolungato periodo di deflazione con prezzi bassi e stagnazione economica. In Giappone ciò ha portato a un debito pubblico che ha raggiunto il 200% del Pil. Oggi gli Usa sono in un momentaneo periodo di deflazione. L’America ha però di fronte il rischio di nuovi scenari di crisi che parlano di recessione e anche di una possibile spirale di inflazione alimentata dalla “bolla della liquidità”.

    Tale prospettiva dovrebbe far riflettere anche i paesi della vecchia Europa!

    * Sottosegretario all’economia nel governo Prodi ** Economista

  8. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Ma caro Uroburo se tutti fossimo di sinistra saremmo un popolo o senza cervello, all’ammasso o sotto una dittatura.
    Ci vuole varieta’ di pensiero e di convinzioni, e….. di molto altro.
    Cio’ non vuol dire che ci sia una stretta destra o sinistra, ci sono compromessi da ambedue le parti….
    Lei parla della destra come se fosse una malattia scabrosa, e non solo lei.

    Anita

  9. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Anita:
    gli assolutismi sono di destra e i probabilismi sono di sinistra. Uroburo è, suo malgrado, un assolutista che si crede possibilista.
    Il suo possibilismo riguarda un atteggiamento assolutamente restrittivo: il giusto è a sinistra, lo sbagliato è dalle altre parti (destra, centro, alto, basso). Ergo è un assolutismo.
    Se ne deduce che Uroburo è di destra.

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Quel che colpisce di lei – come in generale tutti di destri del blog: Marco, il signor Popeye, Anita – è la loro visione monotematica che si spiega bene nella ricerca di un colpevole.
    ———-
    Caro Uro, ogni effetto ha una causa o una quantità di cause che l’hanno generato. Una somma ha degli addendi che l’hanno costituita.
    Una colpa ha quindi uno o più colpevoli, altrimenti non si chiamerebbe colpa.
    C’è della gente che, costituita in partito politico, si pone degli obbiettivi e viene pagata, pagata con i soldi nostri, per condurre a buon fine questi obbiettivi. Nel caso dei due grandi partiti pagati per guardare gli interessi dei lavoratori, gli obbiettivi raggiunti, ovvero la somma degli addendi, ovvero gli effetti ottenuti, sono principalmente: disfacimento dell’organizzazione partitica e mondo del lavoro nel caos.
    A fronte di tonnellate di soldi ingurgitati dalle casse del partito, i risultati sono stati unicamente minimi e temporanei vantaggi per certe categorie di lavoratori, contro la distruzione sistematica di migliaia o decine di migliaia di posti di lavoro.
    Se questa non si chiama colpa, io non so quale possa essere il significato del termine colpa. Posso escludere il dolo, ma la colpa c’è.

  11. Vox
    Vox says:

    L’ACQUA DI GAZA NON E’ POTABILE

    Da almeno 3 anni, Israele impedisce a Gaza di importare i materiali necessari alla riparazione del sistema idrico e delle fognature.

    http://uruknet.com/?p=m69099&hd=&size=1&l=e

    Water supplied in Gaza unfit for drinking; Israel prevents entry of materials needed to repair system

    Almost 95 percent of the water pumped in the Gaza Strip is polluted and unfit for drinking. This warning was recently issued by the UN Environment Programme, the Palestinian Water Authority, the Coastal Municipalities Water Utility, and international aid organizations. They estimate it will take at least 20 years to rehabilitate Gaza’s underground water system, and any delay in dealing with the problem will lead to additional deterioration in the situation and thus might extend the rehabilitation process for hundreds of years. Since it began its siege on the Gaza Strip, in June 2007, Israel has forbidden the entry of equipment and materials needed to rehabilitate the water and wastewater-treatment systems there.

    ***

    Comportamento nazista: raggiunto e superato.

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Una società non è di tutti indifferentemente: o è dei padroni oppure e del popolo. Tra le due cose vi è una contraddizione intrinseca. (Uro)
    —–
    Questo è l’errore che si continua a perpetuare.
    Non eistono più i padroni e il popolo, ma esistono i produttori e i clienti, l’uno in funzione dell’altro. Senza i clienti non possono esistere neanche i produttori. E’ quindi diretto interesse del produttore far sì che la clientela abbia sufficiente liquidità da spendere e sufficiente tranquillità per spenderla.
    Un moderno partito dei lavoratori dovrebbe solo far coincidere i due interessi, quello del produttore e quello del cliente, che sono entrambi lavoratori con diritti e doveri.
    Se invece stiamo ancora a popolo e padrone…

  13. sylvi
    sylvi says:

    C’è un signore che in questo blog straparla!

    Togliatti per me un incubo? Il PCI persin peggio del sindacato?
    Ma non mi faccia ridere.
    Anzi, se avessi tempo e voglia, ma non ce l’ho, di analizzare uno che
    sbava ancora per un uomo come Togliatti, avrei molto da chiedermi!!!
    Sicuramente è uno che di storia ha letto solo quello che diceva Rinascita e l’Unità di un tempo che fu, perchè ora è diventato un giornale schierato ma serio!
    La sua Pravda girava sempre dalla stessa parte!

    Io parlo dell’oggi, continuazione dell’ieri e proiezione al domani…
    lui parla sempre e soltanto di Marco Caco!

    Aggiungo soltanto che in Italia la Grande Impresa è sempre stata assistita e coccolata dallo Stato e “i padroni” sono sempre stati in combutta con lo Stato e anche….ma sì, ma sì…con i sindacati.
    La PMI ha goduto di ZERO legislazione, zero assistenza e di leggi di tutela dei lavoratori uguali alla Fiat.
    Cioè sono state strozzate… ma era quello che volevano i tipi come il NOSTRO!
    e meno male, come dice Marco, che chi poteva, evadeva.

    Quelli come lui, con il cervello collettivi zzato, hanno fatto di tutta l’erba un fascio: finanzieri che vivevano sfruttando, padroni che “frustavano” i lavoratori, imprenditori che rischiavano e che volevano crescere nella legalità.
    Esattamente il contrario di ciò che succedeva e succede altrove, in Europa di cui facciamo parte ma che non interessa, parrebbe , a nessuno.

    Il comun ismo è morto e puzza, ma c’è ancora chi non si decide a fare il funerale!
    Impedendo agli eredi di portare avanti i suoi ideali!

    Sylvi

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    e meno male, come dice Marco, che chi poteva, evadeva. (Sylvi)
    ——-
    Era sopravvivenza: o evadere o chiudere baracca e fare i disoccupati.

    I nodi vengono al pettine, a poco a poco.
    Entro certi limiti la deregulation aiuta la crescita, oltre certi limiti la frena poichè dirotta i capitali.
    L’accumulo di ricchezza deve necessariamente avere un limite, per garantire sufficiente circolazione monetaria da giustificare l’esistenza di strutture molto costose quali autostrade, ferrovie, traffico aereo e tutto ciò che richieda un altissimo numero di utenze per sopravvivere. Altrimenti diventa autostrangolante.

  15. La  Striscia  rossa
    La Striscia rossa says:

    Serracchiani (Pd): «Il vero vincitore del confronto è Fini»
    «Il Governo Berlusconi non può né vivere né morire e Fini lo logorerà fino all’ultimo…».

  16. La  Striscia  rossa
    La Striscia rossa says:

    Altro che legge bavaglio. Più libertà per i giornali tedeschi
    Approvato dal consiglio dei ministri tedesco disegno di legge che protegge di più i giornalisti dall’azione giudiziaria e rafforza la libertà di stampa.

  17. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Poi,come tutte le organizzazioni umane i sindacati posso no sbagliare, soprattutto a fronte di una sconfitta epocale come questa, purtroppo negata da molti progressisti. (Uro)
    —————
    Quando in una somma i valori di segno negativo superano quelli di valore positivo, il totale è negativo.
    In parole povere, gli errori dei sindacati sono stati tali e tanti da opscurare le cose buone che hanno fatto, tant’è che come risultato ottenuto, invece di difendere i posti di lavoro, hanno grandemente contribuito a distruggerli.

    Dobbiamo tracciare una definitiva linea di confine tra il pensiero dell’800-‘900 e quello del 2000. Se questa linea non ci decidiamo a tracciarla, continueremo a perpetrare gli stessi errori e ad ottenere sempre risultati di segno meno.

  18. La  Striscia  rossa
    La Striscia rossa says:

    «Italia ostaggio del premier» Il Wall Street Journal lo boccia
    Il giornale finanziario stronca Berlusconi: il nostro paese è «ostaggio di una politica senza esclusione di colpi», di scandali e voti di fiducia.

  19. marco tempesta
    marco tempesta says:

    beh, Striscia, allora sei andata a leggerti i commenti dei sostenitori della Serracchiani? Cosa pensano del PD?

  20. Vox
    Vox says:

    Armi di distruzione di massa e lapidazioni

    ISPETTORE AIEA SNOBBATO DAL PRIMO MINISTRO ISRAELIANO NETAMYAHOO

    Il primo ministro di Israele, paese detentore di oltre 200 testate nucleari mai dichiarate, ha cancellato un incontro con Yukiya Amano dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), in visita in Israele per la prima volta, “per andare in vacanza”.
    Questioni di priorità…

    http://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5jkU1oBviTK33tWx11AVDtrZKwf0g

    Israel PM snubs UN atomic watchdog chief: newspaper

    Prime Minister Benjamin Netanyahu has snubbed UN atomic watchdog chief Yukiya Amano who is on his first visit to Israel, the Haaretz newspaper reported on Tuesday.

    Amano, head of the International Atomic Energy Agency (IAEA), had asked to meet with Netanyahu months ago, but the scheduled meeting was abruptly cancelled last week as the premier planned to go on holiday, the paper said.

    ***

    Israele possiede oltre 200 testate nucleari. Non le ha mai dichiarate. Non vuole ispezioni da parte dell’AIEA, nè intende firmare i patti di non-proliferazione.

    Intanto, però, scatena campagne isteriche mondiali contro l’Iran, che gli ispettori dell’AIEA li ha accolti più volte e ha firmato i trattati, esigendo che gli USA – già impantanati fino al collo in guerre catastrofiche precedenti – lo attacchino militarmente. Perchè, vedi un po’, se l’Iran oggi vuole dotarsi di centrali nucleari per uso civile, domani “POTREBBE” volersi dotare anche di armi nucleari.

    La vera ragione di tutto questo, naturalmente, sta altrove. L’Iran, che in oltre 200 anni non ha mai attaccato nessuno, è il maggiore dei paesi del Medioriente che non si piegano ai padroni usraeliani, non contraggono debiti con le banche anglousraeliane, fanno delle proprie risorse naturali quel che gli pare e continuano a mostrare bossianamente il dito all’isterica, quanto falsa e prona stampa occidentale e a chi vorrebbe riportarli all’ovile dei paesi schiavizzati da sfruttare imperial-colonisticamente.

    Possiamo non essere d’accordo col sistema religioso e col governo che gli iraniani si sono dati, ma è loro sacrosanto diritto fare in casa propria le leggi e le regole che gli pare, come dovremmo esserlo anche noi (e non lo siamo da decenni, grazie a lobby e padroni vari).

    Ci scandalizziamo tanto per l’eventuale lapidazione di una donna iraniana (ma sarà vero? io ormai dubito di qualunque cosa scrivano i nostri giornali, megafoni delle lobby e dei padroni di cui sopra), donna che sembra sia stata giudicata colpevole non solo di adulterio, ma soprattutto di omicidio, sulla qual cosa i nostri gloriosi massmedia sorvolano tranquillamente, sennò l’indignazione generale potrebbe risultare sfocata.

    Intanto, però, la lapidazione quotidiana di un intero stato sovrano da parte di tutto il mondo occidentale ce lo dimentichiamo, anzi, fingiamo che non stia neanche avvenendo. A nessuno viene in mente di raccogliere firme per quello? Magari per fermare un’altra guerra illegale, fondata sulla frode, come quelle dell’Iraq e dell’Afghanistan, che potrebbe portare a un’ennesima catastrofe mondiale?

  21. marco tempesta
    marco tempesta says:

    L’attuale sindaco di bisceglie si chiama Spina. L’ex sindaco dei comunisti italiani, Napoletano, che ha regnato a Bisceglie per 10 anni, si sta riproponendo come sindaco e sta facendo campagna elettorale. Uno striscione ha solcato i cieli di Bisceglie trainato da un aereo. La scritta: STACCA LA SPINA. NAPOLETANO SINDACO
    Un bello slogan in apparenza.
    Invece è un gravissimo errore dal punto di vista pubblicitario.
    “Stacca la spina” assume nell’inconscio della gente un significato negativo. Le gente ha paura di staccare la spina, perchè è un gesto che richiama la morte, il buio, l’incertezza. Non la staccherà.
    In pratica, il messaggio funziona, paradossalmente, a favore del sindaco Spina.
    Dilettanti.

  22. Anita
    Anita says:

    x TUTTU

    A chi devo credere?

    A nice new shopping mall opened today in Gaza: Will the media report on it?
    July 17, 2010
    Will the Western media show these images?
    All notes below by Tom Gross

    Please scroll down below for photos of the new shopping mall that opened today in Gaza. I have also attached new photos and film of Gaza’s hotels, beauty spas, swimming pools, beaches and street markets — images the BBC, New York Times and others refuse to show you.

    Meanwhile, Hamas are deliberately leaving some Gazans in plastic tents, in order to fool gullible Western journalists and politicians who are brought to Gaza to witness a staged “humanitarian crisis.”

    http://www.tomgrossmedia.com/mideastdispatches/archives/001127.html

    Traduzione Google non corretta:

    Un bellissimo nuovo centro commerciale si è aperto oggi a Gaza: I media relazione su di esso?
    17 luglio 2010
    I media occidentali mostrano queste immagini?
    Tutte le note al di sotto di Tom Gross

    Si prega di scorrere verso il basso sotto per le foto del nuovo centro commerciale che ha aperto oggi a Gaza. Ho allegato anche nuove foto e film di hotel di Gaza, le stazioni termali di bellezza, piscine, spiagge e mercati di strada – immagini della BBC, New York Times e altri si rifiutano di vedere.

    Nel frattempo, Hamas sono deliberatamente lasciando alcuni abitanti di Gaza in tende di plastica, al fine di ingannare ingenui giornalisti occidentali e dei politici che sono portati a Gaza per assistere a una messa in scena “crisi umanitaria”.
    —————————————————————-

    Io ho solo digitato:
    Gaza swiming centre innaugurated

    L’avevo letto o sentito, e dopo aver letto il post di VOX, mi sono incuriosita….
    Anche wikipedia riporta la bellissima piscina olimpica.
    Altri websites riportano anche il resto.

    A chi credere???????

  23. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Interessante:
    MILANO – Il documento interno della Cia pubblicato oggi dal sito Wikileaks cita anche le incriminazioni degli agenti dell’intelligence Usa in Italia per il rapimento dell’egiziano Abu Omar come esempio dei rischi della politica di rendition della Cia. «Se i regimi stranieri cominciano a pensare che la posizione degli Stati Uniti sulla rendition è troppo unilaterale, favorendo gli Stati Uniti ma non gli altri paesi – afferma il documento – questo potrebbe danneggiare gli sforzi Usa per la detenzione dei sospetti terroristi».

    L’INCRIMINAZIONE DEGLI AGENTI – Il file segreto è un memorandum, datato 5 febraio 2010, in cui si avverte della difficoltà a far cooperare Paesi in cui vi è la percezione diffusa che gli Stati Uniti esportino il terrorismo. La Cia indica come esempio l’Italia con «i mandati di cattura spiccati nel 2005 contro gli agenti statunitensi coinvolti nel rapimento di un religioso egiziano e la sua consegna all’Egitto». «Il moltiplicarsi di casi simili -si legge nel file- è destinato non solo a danneggiare le relazioni bilaterali degli Stati Uniti con altre nazioni ma anche a colpire la lotta globale contro il terrorismo».
    ———————————————————————–
    Piano piano escono fuori le porcate di quei puzzoni del Pentagono.
    Bene così.
    Da notare che la Compagnia della Zia, ha tentato di discreditare il gestore di Wikileaks mandando in giro la bufala che fosse uno strupratore.
    E già..
    C.G.

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    In effetti le immagini del centro commerciale di Gaza lasciano perplessi. Da dove si evince che è Gaza?

    Beh, se non fosse Gaza direi che i palestinesi farebbero in fretta a pubblicare il sito reale in cui il centro si trova.

  25. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Pino,

    l’intervento di Lettieri e Raimondi, ci dicono solo che la “crisi” non è affatto finita.
    Anzi è appena agli inizi “il lungo ciclo del debito” dopo i trent’anni d’oro seguiti alla II Gm.
    Questa crisi ci dice anche che il ciclo del Welfare insieme al ciclo dello sviluppo è saltato.(e con esso anche il ciclo social-democratico tradizionale)
    Ci dice anche che nel mondo sono state imboccate due strade quella tedesca che è pregnante per noi Europei e quella della finaza ancorata al mondo anglossassone, perdente se si legge bene l’articolo di Raimondi.
    Ci dice anche che noi europei faremmo bene da sinistra a guardare meglio a quello che abbiamo in casa e che diventa sempre più impellente la costituzione di un Grande Sindacato Europeo!
    Diversamente rassegniamoci a scoprire che siamo sempre al carro di quello che decidono nei soliti salotti più o meno buoni.
    Figurarsi che pure il buon D’Alema a Londra, in una lezione tenuta alla London School of economics ha soprattutto proprio Lui, liquidato l’esperienza del New labour.
    In sostanza il buon Massimo si è accorto che non bastava rinnovare il” lessico” ovvero (opportunità ed education alle tradizionali tutela e welfare).
    In sostanza ora ci si sta avviando verso senza tutela e senza welfare.
    Sono a mio modesto avviso i risultati di esser corsi dietro al disastro neo-liberale, trondoci con il culo per terra!

    ah sveglia…!!

    cc

    Noto che c’è qualcuno in questo che tenta degli esorcismi verbali contro il Comunismo, per farsi coraggio!
    Novelli esorcisti!!!!!!!
    Sbagliano bersaglio, perchè i tapinetti esorcizzano il comunismo di Mosca, quello sì morto e sepolto, ma sempre vivo e perdente nelle menti degli oligarchi.

  26. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro uroburo,

    il mio 230, affronta solo in parte i problemi da te sollevati nel tuo post indirizzato a me e ad Az.
    Domani se ho tempo cercherò di essere più preciso!
    Intanto godiamoci lo “sputtanopoli” locale, di tutti contro tutti nello scenario da strapaese che è ormai diventato il teatrino ittalico, insieme ai gatti di marco e ai “riccioli” della Sylvi.

    cc

  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Pino, ho mandato un pezzo di Messora (molto interessante)
    ma non passa.
    Boia d’un mond lader!!
    C.G.

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Sbagliano bersaglio, perchè i tapinetti esorcizzano il comunismo di Mosca (CC)
    —–
    No, io me la prendo con gli attuali partiti sedicenti di sinistra, altro che comunismo sovietico. Cosa stanno facendo per il mondo del lavoro? Il mondo del lavoro ho detto, non tre lavoratori della Fiat.

  29. sylvi
    sylvi says:

    x cc
    Tu abiti a “strapaese”?
    . Mi pareva avesse un altro nome.

    Sai che cosa abbiamo fatto stasera io e l’ometto col quale vivo…dalla nascita??
    Abbiamo montato un marchingegno complicatissimo di gioco in giardino per il primo compleanno del nipote.
    Abbiamo sudato sette camicie per incastrare i pezzi di plastica che precedentemente avevamo rifilato col taglierino per eliminarne le bave.

    La spesa non sarebbe stata eccessiva; ma se considero le mie ore di lavoro per scegliere il negozio, il gioco, il miglior prezzo,, la fatica del trasporto e la benzina, più il lavoro di montaggio di due persone di cui una decisamente specializzata…converrai che siamo fuori concorrenza!

    Un gioco che non possono permettersi i figli di madre single, di nonni sprovvisti di macchina oppure dalla salute piuttosto precaria…
    avevo pensato a un sindacato di nonni che vogliono fare un regalo ai nipoti e poi non sono in grado di montarlo.
    Oppure a un ufficio comunale “montagiocattoli”.

    Che ne dici?

    Sylvi

  30. Uroburo
    Uroburo says:

    Anita { 25.08.10 alle 16:50 } Lei parla della destra come se fosse una malattia scabrosa, e non solo lei.
    ————————————————
    Cara Anita,
    se fossimo tutti uguali sarebbe una gran noia. Tuttavia c’è una certa differenza tra una destra reazionaria (chessoio, i fascismi del secolo scorso) ed una destra democratica e liberale. In Europa la destra tedesca e francese sono democratiche. Quella italiana no, non lo è mai stata.
    In Useggetta la destra è stata democratica con Eisenhower, fortemente conservatrice con Nixon, nettamente reazionaria con Reagan e con i suoi successori.
    La politica è solitamente fatta di compromessi ma da Reagan in poi il compromesso non fa più parte delle usanze politiche del suo paese, soprattutto in politica estera. Avete sempre teso al dominio mondiale ed ora che l’obiettivo è possibile non badate a spese e siete disposti ad usare ogni mezzo, compreso i più indecenti.
    Io non ho assolutamente nulla contro la destra democratica: non ha le mie idee ma la rispetto; ho molto contro la destra reazionaria perché è antidemocratica. Ho moltissimo contro la vostra attuale destra neo-con perché la considero una variante del fascismo. Quanto ad Obama lo giudico, e da sempre come lei dovrebbe ricordare, un uomo di Wall Street.
    Un cordiale saluto U.
    PS. Non dia troppo retta alla pregevole signora Silvy: quando non prende le pilloline (quindi quasi sempre) vede delle cose un po’ strane che di solito non esistono.

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    (Ormai è …)
    sylvi { 24.08.10 alle 13:59 } E sulle mie richieste , buone per TUTTI GLI OPERAI, non avrei mollato!
    ——————————————–
    Lasciando perdere queste ridicole esaltazioni localistiche,la parola dei friulani varrà come quela di chiunque altro, bisognerebbe precisare che l’estensione a tutti gli operai del contenuto dei contratti è SEMPRE stata una richiesta dei sindacati e delle sinistre, per le quali l’egualitarismo è il valore fondante.
    Invece il padronato ha SEMPRE avuto come obiettivo quello di dividerei lavoratori. Infatti il corporativismo fascista è una delle loro classiche risposte. U.

  32. Anita
    Anita says:

    Il caso Julian Assange.

    Perche’ non e’ possibile che lui stesso abbia sparso i rumori?
    Gli darebbe piu’ credibilita’.

    Tutto e’ possibile…tanto piu’ che Assange stesso ha detto che se gli capitasse qualche cosa le sue Wikileaks verrebbero alla luce in ogni caso.

    Il danno maggiore e’ contro i poveri cristi che cooperano con le forze NATO e le loro famiglie.
    Da interpreti, autisti, polizia, cadetti, etc…
    Sono gente segnata.

    Anita

    E io che pensavo che Julian fosse di un altra persuasione se-ssuale…forse l’apparenza.

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI UROBURO
    ——————————-

    Mia pregevole signora Silvy,

    vedo che ancora una volta sono, ahimè, riuscito a farla arrabbiare. Lo deduco dalla bava che sgorga copiosa dalle sue azzannevoli fauci e dal ringhio nel quale si è trasformato il suo linguaggio.

    Certo che lei ha una bella faccia tosta a dire che io straparlo: proprio lei che, ancora una volta scrive cose incomprensibili oppure da lei inventate di sana pianta.

    Io non sbavo per Togliatti, e per la precisione sono uno che non sbava proprio per nessuno: la sfido a citarmi un solo politico di cui io abbia parlato in termini entusiastici. Anche verso quelli che ritengo dei grandi politici – come Giolitti, De Gasperi, Togliatti, Moro – do un giudizio ragionato ed alieno da entusiasmi. Veramente è lei quella che straparla, mia buona signora.

    Anche in fatto di giornali lei straparla: io leggo Repubblica dal suo primo numero, L’Unità (per altro l’unico giornale italiano che parlasse realisticamente della guerra del Viet Nam) l’ho letta accanto ad altri giornali.

    Se la PMI non ha mai goduto di assistenza deve lamentarsi con i governi, tutti e sempre di centro o di destra tranne che per 6 anni su 149 di storia nazionale. Che io possa desiderare strozzare la PMI è un altro dei suoi tanti deliri: vedo che lei continua a non prendere le pilloline. Fa male, molto male. La sinistra può farsi carico dei 6/149 degli errori del paese, niente più.

    La banale realtà è che io penso che gli errori della sinistra, per altro numerosi e grossi, siano molto inferiori a quelli della classe diggggerente ittaliota.

    La sua ultima frase è piuttosto criptica: sembrerebbe elogiativa verso gli ideali del kommmunismo. Attenzione che non la legga il signor Popeye ……

    Un saluto allibito U.

  34. La  Striscia  rossa
    La Striscia rossa says:

    Quando traslocai dalla Rai a Mediaset, Berlusconi disse di me: “Non è il mio tipo, non ha abbastanza tette”.
    Era il 1987 e furoreggiava Carmen Russo. Ma poi seppe riconoscere che, nonostante il seno non prosperoso, avevo successo.
    Lorella Cuccarini intervista a Oggi, 25 agosto

  35. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    non so cos’e’ un ‘marchingegno’.

    I miei vicini hanno questo tipo di Jungle Jim per i nipotini.
    Piu’ grandi del piccolo Riccardo.

    http://www.creativeplaythings.com/images/product/product_image_large/8282Lex-lg.jpg

    Quando i miei figli erano piccoli ne avevo improvvisato uno usando l’intelaiatura dell’altalena, era fatto di casa ma si divertivano lo stesso.
    Ci dormivano con gli amichetti.
    Il cancello del giardino chiuso a chiave.

    Sono/ero una brava falegname.

    Buonanotte,
    Anita

  36. Vox
    Vox says:

    @Anita e @Pino

    Ma come stanno bene a Gaza. E si lamentano pure. Tutti quei terrribili lavoratori umanitari che, per portargli medicamenti e materiali da costruzione, alimentari e matite da disegno, mettono a rischio la vita dei valorosi soldati israeliani, mentre quei bugiardoni dei palestinesi se la spassano alla grande nelle loro piscine olimpioniche e nei “lussuosi” centri commerciali… .

    Mi domando, pero’, che cosa ci mettano nella piscina e sugli scaffali di questi lussuosi negozi. Forse potrebbe raccontarcelo il nostro Pino, reduce recente da quelle parti del globo?

  37. Vox
    Vox says:

    Quanto ai “poveri cristi” che cooperano con la Nato in Afghanistan e Iraq, nei bei tempi andati si sarebbero chiamati “collaborazionisti” e “traditori” nel caso di gente locale, oppure “nemici” e “invasori”, nel caso di stranieri al servizzio delle forze di occupazione Nato. Hanno fatto una scelta, quella di servire in una guerra illegale e criminale contro paesi sovrani. E sono responsabili delle conseguenze.

    Le mie simpatie vanno invece ai popoli iracheno e afghano, alle migliaia di bambini, donne, uomini, anziani, animali, piante, citta’, villaggi e vite distrutte senza colpa alcuna. Senza scelta.

  38. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Cara/o VOX,
    noi, io, ci sorbiamo le sue lenzuolate.
    Una volta ogni tanto accetti quello che scrivono gli altri.
    Quello che ha scritto Tom Gross, lo puo’ trovare su tutto l’internet.
    Prima di postarlo mi sono assicurata chi e’ Tom Gross.
    ———————–
    Tom Gross is a British-born journalist and international affairs commentator, specializing in the Middle East. He was formerly Jerusalem correspondent for the London Sunday Telegraph and for the New York Daily News. He is a contributor to The Wall Street Journal and National Review in the United States, to The National Post in Canada, to The Australian in Australia, and to The India Times in India.

    He has also written in Britain for The Daily Telegraph, Spectator, Evening Standard and The Guardian, among other publications, and in Israel for Ha’aretz, Ma’ariv and The Jerusalem Post, and in Iran for a number of opposition websites.

    Much of his work has concerned the way the international media covers the Middle East.

    In addition, he has subjected the coverage of Reuters and CNN to scrutiny.

    He has also been strongly critical of The New York Times, both for their general foreign coverage………..
    ——————————————————————-

    Cosi’ non e’ esattamente un nessuno.

    Vero, ho letto diversi blogs scritti da palestinesi di Gaza dove dicono che la merce c’e’, ma mancano i soldi per comprarla ed e’ merce per i ricchi o per i gusti dei ricchi.

    Anita

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    «La crescita del pil del secondo trimestre della Turchia sarà tra l’8 e il 9% dopo una crescita dell’11,7% nel primo trimestre», ha anticipato alla tv pubblica nel corso di un’intervista il ministro delle Finanze Mehmet Simsek, ex banchiere di Merrill Lynch, uno che i mercati finanziari li conosce come le sue tasche.
    ———————-
    Altro che balle!

  40. sylvi
    sylvi says:

    …vedo che ancora una volta sono, ahimè, riuscito a farla arrabbiare….U.
    x U
    Lei “vorrebbe” farmi arrabbiare…a volte c’è anche riuscito…
    Ma quell’AHIME’ se lo tenga per sè; è un monumento all’ipocrisia
    uroburesca di cui lei è sommamente fornito!
    Anzi , leggo in un certo suo periodare una educazione ipocrita propria di certi ex- cattolici, chierichetti di prima fila, la cottina inamidata, buttatisi nell’ateismo per reazione, ma incapaci di raggiungere un equilibrio etico-comportamentale!

    “bava” azzannevoli fauci” e “ringhio”…dice lei

    Ma per favore…lei scatena la mia fantasia, come quando in giardino studio i cumuli di terra delle talpe( non ho scelto la bestia a caso!), ne indovino i percorsi e poi gli sparo i fumogeni perchèì ritornino in massa nel giardino del vicino meno simpatico! Mi segue????
    Quanto a Togliatti è un tormentone che tira fuori lei!
    Quello che pensavo di lui l’ho detto, l’ho documentato …
    per me è morto DEFINITIVAMENTE e non credo che le pagine di Storia abbiano molto da ricordare di un codardo lecc… . di tal fatta!
    Solo lei ha il coraggio di infilarlo fra Giolitti, De Gasperi e Moro…
    Arrossisca di vergogna!

    Il com…unismo (intendo certe teorie com…) aveva una visione ideale dell’uomo e della società a tratti geniale, che nemmeno una applicazione delinquenziale e assassina ha potuto scalfire.

    Chi sa e può raccolga quel testimone,faccia calafatare la barca,ristudi la rotta, metta la vela al vento e la smetta di frignare su ciò ” che avrebbe potuto essere, ma non è stato” e meno male, aggiungo io!

    la me staghi ben!

    Sylvi

  41. marco tempesta
    marco tempesta says:

    bisognerebbe precisare che l’estensione a tutti gli operai del contenuto dei contratti è SEMPRE stata una richiesta dei sindacati e delle sinistre, per le quali l’egualitarismo è il valore fondante. (Uro)
    ————-
    Questo dell’egualitarismo tout court è un altro degli errori strategici della sinistra.
    L’egualitarismo vale a parità di parametri.
    Purtroppo la tipologia delle aziende varia in maniera tale da non poter essere considerata una costante. Esistono diversi fattori, variabili, da prendere in considerazione. E’ a queste variabili che deve adattarsi la prestazione di manodopera e di conseguenza le leggi che la regolano.
    La Fiat ha un giro d’affari che permette ampie escursioni nella possibilità di assistenza ai propri dipendenti. La bottega con 5/10 operai, no. Applicare alla bottega le stesse leggi applicate alla Fiat è un’idiozia. Infatti le botteghe hanno chiuso o lavorano fuori della legge, salvo poi chiudere ugualmente per le vertenze degli operai.

  42. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita ,

    innanzi tutto grazie del Free hugs in Sondrio, bellissimo!
    Me lo sono visto più volte per seguire l’evoluzione degli atteggiamenti dei passanti, prima diffidenti poi più aperti.
    Mi ha anche commosso.

    Il marchingegno è uno stumento o una struttura complessa formata da unità semplici.
    Bello quello che hai postato tu, ma qui si trovano nei giardinetti e negli spazi comunali dedicati ai bambini.
    Quello che ho comprato io si sviluppa in orizzontale, non in verticale.
    Presenta vari ostacoli, scalini di diversa fattura,fori di entrata e uscita per acquisire orientamento, un piccolo scivolo per misurare l’altezza.
    E l’altalena con il seggiolino e le cinghie per legare il bambino è separata. E’ adatto a bambini da uno ( quando “gattonano” e cominciano a camminare) fino a tre quattro anni.

    Sicuramente in legno è molto più bello, ma ha bisogno di manutenzione annuale e mio marito ha già il ponte della barca e io le sedie e i tavoli da esterno. Basta e avanza!
    La plastica è allegra, colorata, …un’insaponata e …via!

    Buon risveglio e …Free hugs!!!!!!

    Sylvi

« Commenti più vecchiCommenti più recenti »

I commenti sono chiusi.