Ormai è ufficiale: il governo Berlusconi si regge sugli interessi privati del premier e sulla complicità di chi (non solo) politicamente ci guadagna
Ormai dunque è ufficiale, lo ha detto chiaro e tondo una fetta del suo partito di governo: il Chiavaliere Papino il Breve, al secolo Silvio Berlusconi, sta al governo solo per sfuggire alla Giustizia. E il governo si regge su ricatti e “do ut des” nei confronti dell’Unto d’Arcore che fanno leva sulle sua magagne pregresse, quelle per le quali sta sfasciando il Paese pur di non andare sotto processo. I parlamentari che hanno scelto di seguire Gianfranco Fini nella rottura con il Chiavaliere – gente che certo non è di sinistra né ci si è improvvisamente convertita – hanno ammesso chiaro e tondo nelle utlime ore don Silvio pratica “il ricatto e il killeraggio”. Ovviamente il killeraggio è per chi non essendo ricattabile non ama calare le mutande come una qualsiasi ragazzotta, ansiosa di andare in parlamento o in tv, in un giornale o in una particina in qualche film. L’onorevole Italo Bocchino – e mi scuso per l’ironia involontaria di queste tre parole, comunque in tema con la prassi corrente – ha fatto sapere all’onorevole Niccolò Ghedini, l’arcigno maggiordomo del contenzioso giudiziario del suo padrone politico e cliente di bottega, che è pronto “l’elenco delle società off shore riconducibili all’impero finanziario del Chiavaliere”. In aggiunta, è stato ritirato fuori il noto sporco affare della vendita della reggia di Arcore, l’ex convento bendettino di 147 stanze, un enorme parco di un milione di metri quardi, una biblioteca ricca di preziosi libri antichi e una pinacoteca con quadri preziosi, per un totale di 3.500 metri quadri di appartamento coperto dove il grande Papino il Breve si accontenta di abitare quando è in zona.
Ricordiamo che la villona era di Annamaria Casati Stampa, che avendola ereditata dopo la tragico morte dei genitori quando era ancora minorenne – aveva infatti 19 anni e a quell’epoca si diventava maggiorenni a 21 – se la vide affidare con altra “roba” a un tutore, il senatore Giovanni Bergamasco. Superare i litigi con altri parenti, quelli del ramo materno Fallarino, non fu facile: l’avvocato dei Fallarino era un giovane avvocato che si chiamava già Cesare Previti. Che con un saltafosso che potrebbe somigliare a un tradimento, ma che in ogni caso non è elegante né troppo corretto, molla i Fallarino e si mette con Bergamaschi. E’ così che le 147 stanze e tutto il resto vengono svenduti a Berlusconi nonostante l’espresso divieto messo per iscritto dalla ragazza di NON vendere anche la biblioteca e la pinacoteca (se no nricordo male, neppure il parco). Il tutto per la miserabile cifra di 500 milioni di lire, quando dopo poco tempo il Chiavaliere dandola in garanzia a una banca ne ebbe un fido grande 15 volte il prezzo pagato. Come meravigliarsi che dopo questa mega inculata alla ragazza, cioè dopo questo mega favore a Sua Emittenza questi sia diventato il cliente fosso ed unico dello studio Previti? E come meravigliarsi se in seguito lo stesso Previti abbia corrotto magistrati romani per conto del suo datore di lavoro (la Cassazione ha scritto che agiva in tandem con Berlusconi!), per non parlare del caso Mills?
Bocchino ex ex camerati hanno fatto rilevare altre cose che dovrebbero attirare l’attenzione della magistratura anche senza il Bocchino di turno. Per prima cosa hanno fatto rilevare che nella società che gestisce formalmente Il Giornale, ufficialmente proprietà del fratello di Paolo ma non anche di Silvio Berlusconi, ci sono stati aumenti di capitali e iniezioni di quattrini che, stando le dichiarazioni dei redditi, NON possono essere arrivati da Paolo. Il che è come dire che i quattrini sono stati fatti arrivare grazie a Silvio: alla faccia al divieto di superare una certa soglia di possesso di mass media?
Sempre Bocchino&C hanno finalmente fatto notare ad alta voce che i rapporti del Chiavaliere con Putin non sono limpidissimi. E te credo! Mesi fa ho fatto rilevare che corre voce che Papino il Breve si occupa degli investimenti delle enormi cifre che affluiscono al giro di Putin grazie alle vendite di gas e petrolio russo, e non ho voluto insistere sulla voce – sicuramente malevola e infondata – che tale affluenza di quattrini al giro di Putin non è limpida. Bocchino&C hanno anche finalmente detto ad alta voce che non sono adamantini neppure i rapporti tra il nostro amato capo di governo, ormai amato almeno quanto “l’amato leader” della Corea, e Gheddafi. Mesi fa ho chiesto se c’erano accordi perché Mediaset si occupasse eventualmente della tv libica. A parte l’aver fatto notare già prima che a Gheddafi è stato venduto il 5% – per ora – addirittura dell’Eni.
Insomma, siamo in pieno porcaio. E non perché lo dica io o altri grilli o elefanti parlanti, ma perché lo dicono – e inistono a dirlo – eminenti uomini del partito di governo e certo non di sinistra, non 2komunisti”, anzi tutt’altro. Del resto la porcheria della legge per fregare il fisco italiano a tutto vantaggio dell’azienda berluscona Mondadori non è che l’ennesima conferma della cialtroneria e del sopruso elevati a norma di governo. Qui però va aggiunto dell’altro, ancora più grave. Molto più grave. Berlusconi e la sua servile armata vanno cianciando, compresi i Bossi (mon Dieau!), di una Costituzione che NON è quella di cui loro cianciano dandola per esistente. La Costituzione italiana infatti dice chiaro e tondo che deputati e senatori una volta eletti NON rappresentano più solo gli interessi dei loro elettori, ma devono rapprentare quelli del popolo italiano nella sua interezza, vale a dire devono occuparsi dell’interesse generale, nazionale, non particulare, siculo o padano che sia. Il comportamento berluscone e bossifero di far finta che la Costituzione sia quella di cui vaneggiano loro e non quella che invece esiste dal dopoguerra significa due cose, precise e gravi. Certo non è il reato di Alto Tradimento, però si tratta di tradimento quanto meno della realtà, e su questo il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, dovrebbe meditare. La seconda è che ne consegue una visione corporativa, e quindi miserabile, del mandato parlamentare: ogni parlamentare cura gli interessi solo della sua corporazione, scambiando il proprio collegio elettorale per un “fascio” di littoria memoria. Del resto l’esempio vien dall’alto: il Chiavaliere tratta il governo, il parlamento e la Repubblica come fosse “cosa nostra”, cioè sua, dei suoi eredi, dei suoi sodali, dei suoi amici e amici degli amici. Insomma, le Cricche sorgono perché replicano la Grande Cricca berluscona.
E sempre a proposito di calpestare la Costituzione, nelle ultime ore l’amato leader berluscone è arrivato a dire “basta con gli inutili formalismi della Costituzione, bisogna dare voce al popolo”. Insomma la spinta a buttar via la Costituzione per sostituirla con i bagni di folla di ventennale memoria è sempre più consistente, perciò sempre più pericolosa per la enuta delle nostre istituzioni democratiche.
Non so se Gianfranco Fini con l’appartamento di Montecarlo ci abbia lucrato. Personalmente NON lo credo, e non perché si tratta di andare in culo al Chiavaliere, ma perché ci sono le intercettazioni ambientali, pubblicate a suo tempo, nelle quali si sente distintamente incazzarsi con sua moglie, all’epoca Daniela Di Sotto, e con il cognato di turno perché NON voleva avere nulla a che fare con le loro iniziative nel campo delle cliniche private che servono, per mungere quattrini dalle Regioni. Voglio dire: se Fini NON voleva i milioni di euro poco chiari delle cliniche private, perché mai dovrebbe essersi abbassato a lucrare qualche centinaia di migliaia di euro con una truffa a Montecarlo?
In ogni caso, ritengo la faccenda di Montecarlo semplicemente di scarso peso e di nessuna gravità. Anche ammesso, ma non concesso, che Fini anziché essere stato raggirato dal nuovo cognato rampante ci abbia marciato di suo, beh, a fronte del marciarci e del marciume delle varie Cricche cresciute all’ombra berlusocna e, soprattutto, a fronte del modo con il quale il Chiavaliere ha ammassato le sue immense fortune e non vuole MAi rispondere alla legge, quella di Montecarlo è tuttalpiù una marachella. Un ragazzino che ruba una mela NON può essere messo a confronto con chi a quanto leggo su vari libri e qualche atto giudiziario munge lo Stato, paga Craxi e quant’altri per farsi fare leggi ad personam come il decreto contro i limiti regionali delle tv private, beffa la Casati Stampa, compra sentenze per fottere la Mondadori al Gruppo L’Espresso, corrompe l’avvocato inglese Mills perché testimoni il falso e via di questo orribile passo.
Sulla questine di Montecarlo e della donna di Fini, Elisabetta Tulliani, voglio invece far notare alcune cose:
– la volgarità di Gaucci, l’ex uomo della signora Tulliani. Se lui è stato così solerte a sborsare un pacco di miliardi per fare ricchi i Tulliani in blocco perché non essendo un Adone la gnocca appariscente doveva pagarsela e pure cara, beh, batta la testa contro il muro, ma eviti di mettere in piazza la sua miseria tipicamente maschilista di chi sbava per vendicarsi. Un uomo che viola i fatti privati con la sua donna è un omuncolo, un quacquaraqquà, un poveraccio da compatire.
– La volgarità di Vittorio Sgarbi, che ci tiene ad alludere pesantemente dicendo che “la Tulliani veniva a casa mia”, “la Tulliani la conosco bene”. Gli uomini che si divertono a sputtanare le donne, e specie se sono donne con cui hanno avuto a che fare, somigliano più a mascalzoni che a persone apprezzabili.
– Riguardo Sgarbi c’è da aggiungere che a suo tempo ha anticipato il killeraggio mediatico del bravo, nel senso manzoniano del termine, Vittorio Feltri. Aveva infatti un programma televisivo su una rete Mediaset nel quale accusava pesantemente guarda caso i magistrati, cosa utile a parare il culo al suo padrone. Una volta arrivò ad accusare un magistrato di essere un assassino. Con le sue intemperanze pro domo domini sui, il baldo e ribaldo Sgarbi fece perdere varie cause per diffamazione e/o risarcimento danni e perciò un sacco di quattrini a Sua Emittenza al punto che questi si vide costretto a chiudere il programma. Il troppo stroppia… Come insegna Giuliano Ferrara, altro volenteroso di grande stazza.
– Poi c’è il giornalismo spazzatura di Feltri. Ma trattandosi di sapazzatura della peggior specie, a parlarne troppo ci si sporca. Mi limito a far notatre che questo tizio che batte e ribatte su Montecarlo è lo stesso individuo che difese a spada tratta (anche) don Gelmini quando venne travolto dalle denunce pedofile dei suoi giovani “in recupero”: “don Gelmini ha fatto tanto di quel bene che anche se ha fatto qualcosa con qualche ragazzino è poca cosa, lo si perdona volentieri”. Ah sì? E allora come mai lo stesso Feltri oggi non ripete lo stesso concetto con Fini? Dovrebbe infatti intonare un laudeamus del tipo: “Con tutto il bene che Fini ha fatto all’Italia in qualità di alleato essenziale perché il caro leader Berlusconi la potesse governare a lungo, cosa volete che sia la faccenduola di Montecarlo?”. Fermo restando il fatto che con l’editore che si ritrova, mungitore indebito di miliardi della Regione Lombardia tramite la discarica di Cerro Maggiore, Feltri farebbe meglio a tacere. E magari ad arrossire. Oppure a raccontarci qualcosina sugli aumenti di capitale de Il Giornale cui ha alluso Bocchino. Come ha detto Piero Ostellino sul Corsera a proposito della campagna di Feltri contro Fini, un conto è fare informazione, un altro conto è fare militanza politica. Ovvero: Feltri non fa informazione. Nonostante faccia scrivere su Il Giornale un tizio cacciato dall’Ordine dei giornalisti perché in rapporti troppo stretti con il servizio informazioni militari, meglio noto come SISMI.
Post Scriptum – Avanti di questo passo Bossi (mamma li turchi!) riuscirà ad avere il federalismo in cambio del suo appoggio a Berlusconi a non farlo condannare pesantemente in tribunale. Beh, diciamo la verità: meglio, molto meglio l’unità d’Italia fatta anche grazie al concedersi in alto loco, su consiglio di Cavour, della contessa di Castiglione. Vogliamo paragonare forse il brutto contenzioso giudiziario del Chiavaliere Mascarato con lo splendore delle grazie della contessa? A fronte delle quali il “ce l’ha duro” bossifero è roba da masturbation.
“Molti stanno entrando in piccole imprese personali, da biscotti fatti in casa, marmellate, piccole invenzioni, ogni principio e’ forte, ma questo e’ sempre stato lo spirito americano.
Sembra che ci sia una rinascita”.
————————————————————–
Ettecredo!
Toltosi dai piedi il trio da operetta buffa (poi mica tanto buffa..) Cheney, Rumsfeld e Wisketto Bushhh, a causa dei quali quel grande Paese era ridotto alla fame, c’è rinascita.
La gente ci crede e prende iniziative.
Logico.
Succederà anche in Italia, mandato in galera Papino il Breve e la sua gang.
Ottimismo, perdindirindina!
C.G.
x Anita
la tua battuta mi ha davvero fatto ridere!
Davvero in inglese non c’e’ ? mi pare di aver sentito o letto riding the tiger…
ciao, Peter
marco tempesta { 23.08.10 alle 17:35 } Le idee di Alessandro seguono un percorso del tutto randomizzato. Difficile, se non impossibile, stargli dietro con la logica. Bisognerebbe provare con la tecnica dei cadavres esquis, ovvero mettere frasi casuali una di seguito all’altra e lasciare che sia lui a interpretarle. Magari così ci capiamo meglio.
————————————
Haw haw haw ……. Senti chi parla …… U.
Molti stanno entrando in piccole imprese personali, da biscotti fatti in casa, marmellate, piccole invenzioni, ogni principio e’ forte, ma questo e’ sempre stato lo spirito americano. (Anita)
————
A Napoli la chiamano arte di arrangiarsi e c’è sempre stata.
Nàpule, sì tutto o’munno!
Mio nipote, ha perso due impieghi, e’ laureato. (Anita)
—–
Anche mio nipote è laureato in Economia e commercio e abilitato alla professione, ma fa il corniciaio e grossista di articoli di belle arti. E’ un mestiere che rende di più, rispetto al fare il commercia lista senza uno Studio professionale già avviato.
A Sylvi rispondo che non frequento donne della mia età: troppo noiose e scontate.
Ok, ho mandato l’articolo al giornale, ho bevuto il mio thè con biscotti, ho ammazzato qualche zanzara venutami a tiro (qualcun’altra ha fregato me, siamo pari). Qui nel loggiato tra un po’ ci sarà troppa umidità per continuare a starci col computer, dovrò ritrasferirmi in casa. Fa caldo, ma a me il caldo piace e mi auguro che duri ancora per un bel po’.
Sto ascoltando un bel po’ di musica etnica e qualcosa posto su facebook, per quelli che mi seguono (AZ e Ber). Basta andare nel mio profilo, indietro nel tempo, e si troverà della bella roba, per chi è appassionato di musica particolare.
x Marco
“A Napoli la chiamano arte di arrangiarsi e c’è sempre stata.
Nàpule, sì tutto o’munno!”
———————————————————–
Non si tratta solo di arte di arrangiarsi, inizia cosi’, ma molte grandi imprese sono nate nelle cucine, nei garages, nelle soffitte, molto lavoro e un acume in merchandising.
Nel mio Stato ci sono molti esempi, diversi dei miei vicini hanno fatto fortuna in tempi duri, hanno creato imperi dal nulla.
Anita
DA PARTE DI MARCO TEMPESTA
———————————————–
Caro Alessandro, io sono abituato a giudicare i metodi dai risultati
che
questi metodi producono. Per metodi intendo qualsiasi scuola di
pensiero o
qualsiasi iniziativa di qualsiasi genere.
Partendo dai risultati, vedo il mondo del lavoro, a partire dai
produttori,
col culo per terra, la scuola ridotta a schifezza, la disoccupazione
giovanile
sempre più diffusa, un pessim i s m o altrettanto diffuso nella gente
comune.
A tuo parere cosa devo dedurre?
Io deduco che sono state utilizzate strategie sociali sbagliate, oppure
che di
strategie sociali non ne sono state applicate per niente. Partendo da
questa
deduzione, mi domando qual è l’ente deputato a trovare ed applicare
le
strategie. E’ forse il cittadino comune? No di certo, il cittadino
comune da
solo non può far niente. Allora è chi è stato delegato dal cittadino
con
apposito voto. Ovvero, il partito. Ora, qual è il partito che dovrebbe
proteggere gli interessi dei lavoratori? Forse il partito di Berlu
sconi? Non
mi sembra il più adatto, date le sue componenti umane. Allora è
l’altro grande
partito italiano. Che è stato al potere due anni e cosa ha fatto in due
anni?
Si è autoliquidato.
Ma il guaio del mondo del lavoro ha una data ancor più lontana ed è il
1973,
quando in Italia c’erano partiti virtualmente in grado di guardare
avanti. Cosa
è successo invece? Uno di questi partiti era un’associazione a
delinquere ed è
stato smantellato dalla magistratura. L’altro grande partito si è
anch’esso
utodissolto per questioni interne di poltrone.
Allora, a tuo parere, a chi dobbiamo dare la colpa della situazione
attuale?
Forse a chi ha sempre badato agli affari propri in maniera dichiarata,
o non,
per caso, a chi era stato eletto per badare agli interessi dei
lavoratori e non
lo ha fatto?
Non basta dire di non essere d’accordo con un’analisi politica
solo perchè non
ci è simpatica, ma bisogna portare elementi che dimostrino che le
ragioni della
debacle sono altre.
E per favore non mi si venga a dire che è colpa del capit a li s m o,
perchè
il capit al i s m o c’era anche quando le cose andavano a gonfie
vele e, in
ogni caso, i partiti dei lavoratori erano pagti per difendere i
lavoratori
anche dal capit a l i s m o.
x Anita, post 58.
Lo so.
Negli USA è possibile, da noi no: troppi ostacoli burocratici, troppo poca fiducia nel nuovo, poca gente disposta a rischiare.
x Uroburo
eh no, i posts di Marco hanno una loro logica, infatti spesso so di non trovarmi d’accordo con lui.
Di Alessandro, che per inciso saluto e sono lieto che stia tra noi, francamente non so mai esattamente do cosa parli, senza offesa.
Direi che vive in un mondo tutto suo. Leggo poi che si compra sigarette, farebbe bene a smettere, anche se non c’entra niente col commento che ho appena fatto
Peter
DI cosa parli, volevo dire. E se ha studiato in Germania, mi meraviglio ancora di piu’, perche’ dei tedeschi tutto si puo’ dire, salvo che la loro logica sia carente
Peter
x Anita
tempo fa un mio amico orientale mi raccontava di una collega di lavoro italiana, non si capisce di dove sia, forse laziale, forse umbra o toscana.
Ad un certo punto, visto che erano in confidenza, gli ho suggerito di chiederle, Francesca, cavalchi la tigre col tuo partner inglese? (tutto in italiano, lingua che lui conosce appena appena…). Giorni dopo, la risposta. Francesca prima aveva fatto finta di doversi adombrare, poi ‘digli, hai presente Sandokan?’.
Ancora mi viene da ridere
Peter
o forse Sandokhan…
Peter
x C.G.
Purtroppo non e’ cosi’.
Per piccole imprese parlo di imprese di una o due persone.
Mom and Pop businesses, microbusinesses.
Lo fanno perche’ non c’e’ lavoro, ma se un idea prende il volo viene acquistata da grandi ditte.
Negli US le vere piccole imprese, sono da 50 a circa 500 impiegati.
Varia da Nazione a Nazione.
Quelle non si stanno muovendo, sono paralizzate dalle nuove regole, tasse, incognito e mancanza di fiducia nel governo……
Anita
sesta prova…tagliata al minimo….
x C.G.
Housing Slide in U.S. Threatens to Drag Economy Into Rece-ssion
By John Gittelsohn and Bob Willis – Aug 23, 2010
Housing led the U.S. out of seven of the last eight reces-sions. This time, it may kill the recovery.
Home sales collapsed.
Estimate of economists surveyed by Bloo-mberg.
======================================
Il 60% delle case che sono state salvate dai bilioni dello ” Stimulus Package” e tax credits, sono in de-fault di nuovo.
Logicamente se non se le potevano permettere mesi fa’, non se le possono permettere adesso.
Anita
caro Pino,
si parlava fra amici, l’altra sera,di come le crociere in barca a vela, in spazi ristretti, dove bisogna essere ordinati e dare tutti una mano, siano cemento per le vere amicizie o fonte di rotture insanabili… ma dove anche lo skipper è il DIO.
Scherzando io ho proposto di mandare in crociera, per la Patria rischierei anche la mia barca….
Berlusconi- Sgarbi- la Santanchè e la Brambilla!
( la mia scelta è dettata dagli EGO dei croceristi).
E anche da personalissime antipatie.
Dice che perderei la barca???
Sylvi
prima di andare a dormire
volevo dire che il 36 di Alessandro io l’ho capito benissimo…
ha persino accennato a tanti tipi di amore che si riconducono a uno….
Ha postato un video di Pasolini che ,pur nella crudezza, è una denuncia e un atto d’amore per l’essere umano.
e finisce con un atto di fede…
– di fronte al male bisognerà pur opporre qualcosa…-
E con questo viatico, vado a dormire.
buonanotte Sylvi
(E’ morto Cossiga….)
DA PARTE DI MARCO TEMPESTA { 23.08.10 alle 20:25 } n.59 … io sono abituato a giudicare i metodi dai risultati …. Io deduco che sono state utilizzate strategie sociali sbagliate … l’altro grande partito italiano … è stato al potere due anni e …. si è autodissolto per questioni interne di poltrone. … il guaio del mondo del lavoro … è il 1973 … non mi si venga a dire che è colpa del capitalismo
————————————————–
Mio caro e pregevole Marco,
come tutti i pistola di fattura ittalica tu sei bravissimo ad aver ragione a posteriori. Com’è facile – vero? – vincere a Waterloo duecento anni dopo…. Ma vincere allora sarebbe stato un tantino più difficile. Ecco, tu sei uno di quegli ittagliiani che vincono regolarmente la battaglia di Waterloo duecento anni dopo. Ecceziunale, veramente …..
Anche tu sei uno di quelli che sono bravissimi a trovare che il colpevole dii tutti i mali d’Ittaglia è la sinistra (e specificamente il PCI, ovviusly). Ekkekkazzo, non avendo vinto ha perso, quindi, lo dice anche il pregevole signor Popeye, era un partito di perdenti kommmunisti, e comunque Dio non era con loro quindi avevano comunque torto.
Sulla base di questo calvinismo politico – chi vince Dio è con lui e chi perde Dio era contro di lui quindi aveva torto ed era colpa sua – le risposte a posteriori sono facilissime. Ma se dobbiamo giudicarti mentre sei a fronte dei problemi allora la tua scelta attuale è quella di Di Pietro (al limite potrei votarlo anch’io ma io non sono un suo estimatore come te, io non arrivo a questa debacle dell’intelligenza) e delle ragazzine di 14 anni che sono più mature delle quarantenni, ooouuuhhhhhyeaaaahhhhhhh!!!
A volte si perde perché si ha di fronte un nemico più forte e non c’è niente da fare: i pellirosse sono stati sconfitti e sterminati anche se avevano tutte le ragioni. Il PCI avrebbe potuto, al massimo delle sue capacità, impedire una sconfitta campale del movimento progressita in Ittaglia, questo obiettivo è stato ottenuto fino al crollo del muro. Tangentopoli ha cambiato tutto ed ha favorito il sorgere del Banana, di cui nessuno (tranne pochissimi illuminati) aveva percepito la pericolosità. Martinazzoli si è opposto ad un cartello democratico che lo ostacolasse e dopo di allora fermare il Banana è stato difficile: Anche perchè la classe digggerente ittalica (Confindustria e Chiesa cattolica) l’hanno appoggiato toto corde. Gli errori della sinistra hanno aggravato non causato la sconfitta.
Siccome tu sei un genio (incompreso) pensi di (far) fare la guerra (agli altri) con il filo di ferro e gli stuzzicadenti in un mondo nel quale ci sono i carri armati e gli elicotteri d’assalto. E se quelli perdono è la dimostazione che Dddddio non era con loro..
Ebbene sì, mi fai proprio venire il latte alle ginocchia.
Un saluto U.
PS. Naturalmente siamo tutti curiosi di sapere che è mai successo di così tragico nel 1973.
x U.
Mai sentito parlare della crisi energetica e dei prezzi balzati di colpo a livelli tali da bloccare di fatto lo sviluppo economico degli anni 60? Mai sentito parlare di ‘congiuntura’, termine all’epoca inflazionato? Quando è cominciata la crisi energetica?
Io non giudico a posteriori, mi limito a valutare dei risultati.
Non era da prevedere forse, col crollo del muro di Berlino, l’invasione di mano d’opera a basso costo? Ma per favore, se ce l’avevamo già dal Nord Africa e ci lamentavamo!
Non c’entra solo il PCI in questo, ma c’entrano le sinistre in massa che non sono mai andate più lontano del classico sciopero per l’aumento in busta paga o quisquilie del genere.
Il guaio è che non volete accettare il crollo delle vostre illusioni e allora vi mascherate dietro scuse puerili del tipo che a sinistra non avevano la sfera di cristallo. Non avevano cervello, altro che sfera di cristallo. Il problema che si dibatteva negli anni ’70 nel partito dei lavoratori era se stare attaccati alla Russia o lasciarla perdere. Fatti interni al partito dove i problemi dei lavoratori non c’entravano niente. E poi l’ostinazione a voler considerare lavoratori solo gli operai e un po’ di ceto impiegatizio, lasciando alla deriva i piccoli imprenditori, dai quali in ultima analisi doveva essere prodotto il lavoro. Anzi, il sindacato negli anni’70 era particolarmente accanito contro i piccoli imprenditori, che chiudevano bottega a raffica sommersi dalle vertenze degli operai. I quali operai tagliavano insieme ai sindacati i rami sui quali erano seduti. Tu te ne sarai dimenticato di quella falcidie, ma io no, visto che comunque avevo direttamente a che fare col mondo del lavoro di produzione, dipendente prima ed autonomo poi.
A volte si perde perché si ha di fronte un nemico più forte …(Uro)
—–
Elezioni politiche 1976: PCI + PSI = 44% dei voti alla Camera dei deputati.
Aggiungiamoci un 2% dei partitini di sinistra e otteniamo il 46%.
E non ho voluto conteggiare i voti del PSDI e dei repubblicani e radicali, che aggiungono un altro quasi 10% alle forze progressiste.
La DC, il nemico più forte, aveva solo il 38% dei voti.
Alla faccia del nemico più forte!
Il peggio è che quando la DC e il PSI sono stati sbaragliati da Mani Pulite, il partito dei lavoratori è rimasto in piedi.
Cosa hanno fatto per sfruttare la situazione? Si sono suicidati.
Qual era il nemico più Forte?
Il nemico non era più forte, era solo più intelligente. O più scaltro, se vogliamo, ma non fa differenza, potevano scaltrirsi anche gli altri.
Tenendo conto che si sta parlando dell’intelligenza del cavaliere, facile fare la proporzione dell’intelligenza degli avversari.
Gli errori della sinistra hanno aggravato non causato la sconfitta.
—–
Quando Prodi, per opera dello Spirito Santo è riuscito a rimontare in sella è stato disarcionato da Diliberto e da Turigliatto, che col loro comportaamento hanno avallato la tesi del cavaliere sul partito che non decideva niente. Mastella ha solo dato il colpo di grazia, ma a bruciare il PD agli occhi dei suoi elettori sono stati i due esponenti dei partiti dei lavoratori e dei verdi. Tant’è che ne stanno pagando le conseguenze ancora oggi, in termini di immagine. Basta consultare le pagine facebook della Serracchiani, di Francesco Boccia, dove i sostenitori non fanno altro che dire loro di smarcarsi dai D’Alema, Franceschini e compagni.
marco tempesta { 23.08.10 alle 23:50 }E non ho voluto conteggiare i voti del PSDI e dei repubblicani e radicali, che aggiungono un altro quasi 10% alle forze progressiste.
———————————————–
Mio caro e buon Marco,
la politica non è una partita a carte.
Contare il PSDI tra le forse progressiste vuol dire non conoscere la politica italiana: sono stati forse il partito più atlantico dell’intero schieramento politico nazionale.
La sinistra non ha mai avuto la maggioranza e comunque l’Useggetta avrebbe messo in atto un bel colpo di stato militare, appoggiato da quel gentiluomo democratico del Korniga. Proprio come poco prima in Cile ed prima ancora in Grecia. E come cinque anni dopo, in occasione dell’assassinio di Moro.
Sveglia caro che la mamma ha fatto i gnocchi e tu rimani il solito pistola. U.
Il sindaco zero idee
Radere al suolo Tor Bellamonaca e ricostruirla più vicino al centro di Roma? «Una cavolata», la definisce lapidariamente in tv una residente. Un altro favore ai grandi costruttori.
È l’ultima delle proposte-annuncio del sindaco Gianni Alemanno, partorita in vacanza a Cortina, e assomiglia tanto al non saper più che fare per segnalarsi.
Sarebbe stato meglio proporre un piano di manutenzione edilizia e di servizi socio-culturali per quella e per altre periferie.
Pochi giorni fa aveva proposto (vacanze fertili le sue) di tassare i troppi cortei.
Parole in libertà, da tassare magari.
Le paghe in Germania. Interessante e´ il confronto dello 0,67% di quelli che guadagnano 500 euro e meno con quelli che seguono,
e il 0,38% di quelli che guadagnano 10.000 Euro e piu´con quelli che precedono. Chissa´com´e´ in Italia.
Euro Lavoratori %
1 – 500——– 155 374—— 0,67 %
501 – 1000—- 623 638- 2,69 %
1001 – 1500– 2 088 436 9,01 %
1501 – 2000– 3 369 599 14,54 %
2001 – 2500– 4 514 717 19,47 %
2501 – 3000 —–4 130 720 17,82 %
3001 – 3500 —–2 883 453 12,44 %
3501 – 4000- 1 746 008 7,53 %
4001 – 4500- 1 109 475 4,79 %
4501 – 5000- 865 133 ——3,73 %
5001 – 5500- 499 947 ——2,16 %
5501 – 6000 —–352 952 ——-1,52 %
6001 – 6500 —–216 272 ——-0,93 %
6501 – 7000 —–183 595——- 0,79 %
7001 – 7500 …….65 253 ——0,28 %
7501 – 8000 —–63 294— 0,27 %
8001 – 8500.— 103 266 —–0,45 %
8501 – 9000 …….58 337 —–0,25 %
9001 – 9500 —–17 341 —–0,07 %
9501–10 000—- 47 305 ——0,20 %
über 10 000 —–88 408 ——0,38 %
Il post Nr.76 e mio. Rodolfo
Contro il governo, il porta a porta del Pd
Appuntamento a settembre per la più grande mobilitazione porta a porta che un partito abbia mai promosso, grazie agli oltre tre milioni di elettori delle primarie, a tutti gli iscritti e alle migliaia di amministratori locali.
Dobbiamo raggiungere il più alto numero di italiani, casa per casa, e informarli dei danni che il governo Berlusconi ha prodotto in questi anni, e per lanciare la nostra proposta di governo.
Sarà il segretario Bersani lanciare la manifestazione alla Festa nazionale del Pd, che si aprirà il 28 agosto a Torino
Consumi, famiglie con più debiti.
Famiglie italiane sempre più indebitate, stressate, per le mancate vacanze, e costrette ad abbassare la qualità anche nei generi di prima necessità.
E’ questo il quadro del Bel Paese che esce da due valutazioni sul tenore di vita degli italiani in tempi di crisi nera come quelli attuali.
A firmare le due analisi sono la Cgia di Mestre e l’Osservatorio nazionale di Federconsumatori.
Un certo Sarrazin in Germania ha scritto un libro, un catastrofista.
Descrive una Germania squallida e buia , un paese sprofondato nell´ignoranza, che muore e divora se stessa, un paese in cui l´intelligenza non si riproduce sotto l´influsso Islamico che governa , che fa´e sfa´, una mancata integrazione, poche nascite con la consequenza di un popolo destinato in qualche generazione a sparire.
–
Un povero diavolo, niente di tutto questo e´vero, caso mai il libro descrive situazioni Italiane.
Il mio treno ieri al ritorno ha avuto un ritardo di 14 minuti per via di un temporale.Vedevo il signore seduto di fronte a me che scuoteva in continuazione la testa. Poi ha starnutito…..”Gesundheit”….”Danke” ed il ghiaccio era gia´rotto. Gli ho detto che il suo scuotere di testa in Italia sarebbe diventato un “tic”, che ritardi del genere in Italia sono all´ordine del giorno, non come in Germania ogni morte di Papa, gli ho raccontato del traffico, della delinquenza, del governo, dell´ignoranza e di parecchie altre cose e di come dovrebbe essere felice di vivere in un paese dove tutto funziona perfettamente….uno stato sociale come pochi in Europa.
Ha cominciato a sorridere, mi e´sembrato alleggerito…alleviato dai miei discorsi e non ha scosso piu´la testa. Rodolfo
–
–
Il mio post riguardo l´amore e il sesso non e´stato capito , solo
69 e 70 , mi dispiace. Credo che una certa ottusita´derivi da un certo egoismo .
.
Ma vedi, Rodolfo, i catastrofisti esistono dappertutto, è la sindrome della Fine del Mondo. Esitono perchè pensano che il mondo debba adattarsi alle loro personali esigenze e non loro alle esigenze del mondo, e allora vedono tutto nero, proprio perchè il mondo si rifiuta di adattarsi a loro.
Bello il quadro che hai fatto del viaggiatore tedesco. Anch’io ho trovato i tedeschi in genere abbastanza comunicativi e socievoli, certo più dei francesi.
costrette ad abbassare la qualità anche nei generi di prima necessità. (Striscia)
——-
Stupidaggini.
Io faccio la spesa nei supermercati In’s, qui ce ne sono due, e compro roba ottima a prezzi minimi. Per esempio, yogurt Milkon alla frutta a 25 cent, riso basmati a 1.75 al kg, mentre nei negozi costa 4 euro, riso parboiled a 1.35 al kg, mentre nei negozi il prezzo più basso è 2 euro al prodotto sfuso. Tutta merce italiana di ottima provenienza.
Caro Uro,
la sinistra ha fatto l’errore storico di smarcarsi troppo tardi dallURSS. Sulla faccenda del colpo di stato ti dò ragione ed in effetti spiega tutta la faccenda Moro, ma ciò non esonera i partiti della sinistra dall’errore di aver portato avanti unicamente una politica di sindacalismo distruttivo. O vuoi negare anche questo?
Vuoi negare che i problemi dei partiti di sinistra erano da una parte il ladrocinio, col PSI e dall’altra i giochi di potere interni, nel PCI?
Mi dirai che il PSI non era un partito di sinistra. Bella scoperta, non lo era neanche il PCI se per questo, con la sua sudditanza ad una URSS dittatoriale.
E allora ammettiamo che noi qui di sinistre non ne abbiamo mai avute, e facciamo più bella figura.
Perchè nelle condizioni in cui è ridotto il mondo del lavoro, dire che abbiamo avuto dei partiti di sinistra farebbe solo ridere i polli.
Sciochezze. Proporrò di farti promotore d’acquisti alimentari per famiglie in difficoltà economoca.
Allargati mio caro; non rimanere nell’aia del tuo cortile.
Riflessioni del compagno Fidel
Sono pronto per continuare a discutere
Due giorni fa osservavo Vanessa Davies durante il suo programma “Contragolpe” del canale 8 della Venezolana de Televisión. Dialogava e moltiplicava le sue domande a Basem Tajeldine, venezuelano intelligente ed onesto, dal cui viso traspirava nobiltà. Nel momento in cui ho acceso il televisore si stava affrontando la mia tesi che solo Obama poteva fermare il disastro.
Immediatamente, nella mente dello storico scaturiva l’idea dell’incommensurabile potere che gli viene attribuito. Ed è così, senza alcun dubbio. Però stiamo pensando a due poteri differenti.
Negli Stati Uniti il potere politico reale lo possiede la potente oligarchia dei miliardari che governano non solo quel paese, bensì il mondo intero: il gigantesco potere del Club Bilderberg descritto da Daniel Estulin, creato dai Rockefeller e dalla Commissione Trilaterale.
L’apparato militare degli Stati Uniti con i suoi organismi di sicurezza è molto più potente di Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti. Lui non ha creato quell’apparato, né viceversa l’apparato ha creato lui. Sono state le eccezionali circostanze della crisi economica e la guerra i fattori principali che hanno portato un discendente del settore più discriminato degli Stati Uniti, dotato di cultura ed intelligenza, all’incarico che occupa.
In che cosa radica il potere di Obama in questo momento? Perché affermo che la guerra o la pace dipenderanno da lui? Magari l’interscambio tra la giornalista e lo storico serva ad illustrare la questione.
Lo dirò in un altro modo: la famosa valigetta con le chiavi ed il bottone per lanciare una bomba nucleare, nacque dalla terribile decisione che ciò implicava, il carattere devastatore dell’arma e la necessità di non perdere una frazione di minuto. Kennedy e Krusciov provarono quell’esperienza e Cuba fu sul punto d’essere il primo bersaglio di un attacco di massa con tali armi.
Ancora ricordo l’angoscia riflessa nelle domande che Kennedy indicò al giornalista francese Jean Daniel di propormi quando seppe che sarebbe venuto a Cuba e si sarebbe incontrato con me. “Castro sa quanto siamo stati vicini ad una guerra mondiale?”. Gli chiese di ritornare a Washington per conversare con lui. È una storia che si conosce bene.
Il tema era così interessante che lo invitai ad uscire dall’Avana ed affrontammo il tema nella tarda mattinata in una casa vicino al mare della famosa spiaggia di Varadero.
Nessuno dovette raccontarci qualcosa, perché immediatamente m’avvisarono dell’attentato e ci sintonizzammo su una stazione radio degli Stati Uniti. In quello stesso istante informarono che vari spari avevano ferito a morte il Presidente degli Stati Uniti.
Mani mercenarie avevano portato a termine l’omicidio.
Per la destra degli Stati Uniti, compresi i mercenari della CIA che sbarcarono a Girón, non era sufficientemente energico nei confronti di Cuba.
D’allora è trascorso quasi mezzo secolo. Il mondo è cambiato, sono state prodotte oltre 20 mila armi nucleari, il loro potere distruttivo equivale a quasi 450 mila volte quello dell’arma che distrusse la città di Hiroshima. Chiunque ha diritto di domandarsi: a cosa serve la valigetta nucleare? Un Presidente può per caso dirigere qualcosa di così sofisticato e complesso come una guerra nucleare?
Questa valigetta è qualcosa di così simbolico come il bastone del comando che il Presidente tiene in mano per pura finzione.
L’unico fatto significativo è che negli Stati Uniti c’è una Costituzione, la quale stabilisce che nel paese una sola persona può dare l’ordine d’iniziare una guerra, cosa che ora è più importante che mai, poiché una guerra nucleare mondiale può scatenarsi in un minuto e durare forse un giorno.
Posso allora fare varie domande. Può qualcun’altro che non sia il Presidente dare l’ordine d’iniziare una guerra? Ha avuto bisogno di un’altra facoltà lo stesso Kennedy per attaccare Girón e successivamente scatenarla in Vietnam? Johnson per intensificarla? Nixon per bombardare a tappeto quel paese? Reagan per invadere Granada? Bush padre per attaccare il 20 dicembre 1989 le città di Panama, Colombo, demolire il quartiere povero de El Chorrillo ed ammazzare migliaia di persone povere? Ne ha avuto bisogno Clinton per attaccare la Serbia e creare il Kossovo? Bush figlio per l’atroce invasione dell’Iraq? Menziono cronologicamente solo alcune delle malefatte più conosciute dell’impero. Obama fino ad oggi non ha fatto nient’altro che riceverne l’eredità.
Il vecchio pensiero non si adatta facilmente alle nuove realtà.
Dunque, ho esposto l’idea, non che Obama sia potente o super-potente; lui preferisce giocare a basket o pronunciare discorsi; gli hanno concesso inoltre il Premio Nobel per la Pace. Michael Moore l’ha esortato ora a guadagnarselo. Probabilmente non se lo sarebbe mai immaginato nessuno, e lui men che meno, che in questa fase finale del 2010, se rispetta le istruzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, esortato forse con fermezza da un sudcoreano chiamato Ban Ki-moon, sarà responsabile della scomparsa della specie umana.
Sono pronto per continuare a discutere del tema.
Fidel Castro Ruz
22 Agosto 2010
Per quanto riguarda il PSDI, avere gli USA come riferimento non significa non essere progressisti, ma semplicemente guardare alla democrazia invece che all’autoritarismo di Stato. Ciò non impedisce a un partito di prendere le parti dei lavoratori.
Ma non è questo il nocciolo del problema: il nocciolo è che si è sempre demonizzato chi genera lavoro, a favore di chi presta manodopera. Il lavoratore versus il datore di lavoro, invece di cercare soluzioni alternative.
Mentre nella prima metà del ‘900 questa contrapposizione aveva un senso, anzi era necessaria ed urgente, non lo aveva più dagli anni ’60 in poi, quando l’operaio si aggregava con altri 5 o 6 colleghi per mettere in piedi un’attività autonoma. Andava a finire che il prestatore d’opera, al primo disaccordo col datore di lavoro ex operaio, gli piantava una vertenza e l’attività chiudeva i battenti mandando a spasso anche gli altri prestatori d’opera. Se qualcuno ricorda ciò che scrivevano i giornali negli anni ’70, ricorderà che il problema era molto sentito specie nel nord ovest.
Anche a Bisceglie, ma più tardi, negli anni ’80 e ’90, i sindacati hanno largamente contribuito a distruggere, insieme ai cinesi, un impianto di oltre 600 laboratori tessili, col risultato di lasciare a casa diverse migliaia di lavoranti e di mettere in ginocchio un’economia che solo ora, con gli sbocchi in Russia e in Giappone, sta cercando faticosamente di rialzarsi.
x Striscia:
i supermercati In’s sono in tutta Italia. Non hanno solo alimentari. Io ho comprato per esempio un servizio matrimoniale di lenzuola e federe in buon cotone, a 10 euro. Importazione indiana.
In’s è un’azienda veneta (l’unica di cui posso parlar bene).
Sei tu, cara Striscia, che limiti il tuo mondo a ciò che leggi sui giornali o su Libero news.
Consumi, famiglie con più debiti. (Striscia)
—–
Hai idea di quanto spendano le famiglie con più debiti, in grattaevinci e lotterie varie e macchinette mangiasoldi?
Insulti tra Bossi e Casini.
Bossi a Casini: “E’ uno stronzo”.
Beh, non è un insulto, è una constatazione.
Non mi è giunto all’orecchio cosa abbia detto di Fini.
Certo Bossi non è uno che le mandi a dire….
Son di nuovo qui… caro Marco,
..Piu´ crisi e piu´giocatori….piu´crisi e piu´gente che compra biglietti della lotteria ecc. nel sogno nell´illusione di poter risolvere i problemi ,e se non si vince, non fa´niente a distanza di solo due giorni nasce gia´una nuova illusione…un nuovo sogno una nuova speranza e cosi via…ed il tempo passa.
Verissimo quel proverbio :”chi di speranza vive disperato muore”
Non o mai comprato un biglietto, non ho mai giocato in una “slot machine”, non sono un ingenuo.Gioco si alla “Roulette” o a Poker ,
ma quella e´un´altra cosa, basta pensare che nelle “chance semplici” si ha il 50% di probabilita´di vincere con l´handicap dello zero che si puo´eliminare facilmente. Chi ha un buon capitale, una buona strategia ed una ragionevole progressione non puo´che uscire vittorioso. Un po´cosi e´anche nel Poker , dove pero´bisogna mettere in conto diversi altri fattori.
Poi nel gioco bisogna sapere di non superare certi limiti.
Sapersi accontentare e´uno dei fattori principali.
Nella Roulette per esempio non si deve superare mai …se possibile la vincita del 10% del capitale. Ecco perche´in questi due giuochi nessuno diventa milionario, a differenza dei tornei di Poker …ma quella e´un´altra cosa. Ci si puo´pero´vivere bene.
Se Venezia sono riuscito in meno di tre quarti d´ora a recuperare le spese avute nelle precedenti 6 ore e´per me gia´un buon successo, non do´al Spielbank ulteriori chance.
La casa da gioco in altre parole non mi puo´costringere a giocare, gioco quanto voglio io e finisco quanto voglio io e questo e´un grande vantaggio. Un saluto Rodolfo
Volevo dire:-” Gioco quando e quanto voglio io e finisco quando voglio io.
Caro Marco,
il bello della democrazia è che parlan tutti, anche quelli che non hanno niente da dire.
Tu non sai nulla della storia d’italia, perché la storia non serve; non sai nulla della storia del PCI se non le chiacchiere dei bar del tuo paese e ci gratifichi i tuoi alati pareri. Eppure in questo blog c’è gente che all’interno del PCI, magari anche con responsabilità direttive, ci ha passato anni. Potresti chiedere a loro. Io non ho mai avuto in tasca tessere di partito ma sono stato molto amico e per tantissimi anni di un paio di funzionari del Pci e certe cose le conosco abbastanza dall’interno.
Non esiste un solo partito comunista che sia stato così autonomo da Mosca (tanto per usare un linguaggio di estrema destra, cosa di cui non ti rendi minimamente conto) come il PCI. L’eurocomunismo degli anni Settanta -Ottanta aveva proprio nel partito italiano il suo punto di forza; e nessun partito ha avuto la sua capacità di analisi teorica. I giochi di potere , che ci sono sempre stati, non hanno mai impedito a nessun partito sano di far politica. La crisi della sinistra italiana è solo un aspetto della crisi della sinistra a livello mondiale. Abbiamo davanti un lavoro di lunghissima scadenza.
Il compito dei sindacati non è quello di creare posti di lavoro ma di difendere gli interessi dei lavoratori. Tu ascrivi a colpa del sindacato e della sinistra gli evidentissimi e gravissimi limiti della borghesia italiana, compreso la borghesia produttiva. Basti pensare che la forza di classe egemone in questo paese medievale rimane ancora l’aristocrazia.
Sono anch’io del parere che la politica sindacale suia stata troppo economicista ma ciascuno ha le sue competenze,cosa impossibile da capire per un brillante tuttologo come te. La sinistra italiana è stata tra le migliori espressioni del continente ma da molto tempo, dall’avvento del Crassi, il PSI non è più un partito di sinsitra. Il PSDI era nettamente più a destra della sinistra democristiana e non ha mai messo in discussione né lapolitica né i metodi della DC.
Quanto poi al tuo paese, magari una parte di responsabilità ce l’ha avuto un padronato incapace di competere sui mercati internazionali. Insomma se i padroni ittagliani sono degli incapaci la colpa è della sinistra. Comodo, perbacco!
Non sto neanche a dire che le sinistre controllavano mezza televisione per chè tu non credi alla potenza mediatica della TV. Sei rimasto l’unico in tutto il mondo, insieme al Dalai Lama.
Un saluto U.
REPUBBLICA:-
Germania, flebo contaminate
tre neonati morti e due gravi –
Germania, flebo contaminate tre neonati morti e due gravi – Malasanità nel Policlinico universitario di Magonza.
——————————————————————————–
E´un grosso errore scrivere “malsanita´”, in Germania questa non e´la regola ….ma l´eccezione.
E´stato….chiamiamolo cosi un incidente di cui si cercano ancora le cause.
Speriamo mai, odio gli ospedali, ma se dovessi un giorno avere un problema preferirei centomila volte un ospedale Tedesco ad un ospedale Italiano . Rodolfo
Dalla pagina Facebook di Debora Serracchiani, il commento di un lettore:
“Debora svegliati! Mentre tu e tutti gli altri amici tuoi politici di destra, sinistra, centro, vi siete impantanati dietro beghe ridicole i lavoratori italiani hanno TUTTI perso la loro dignità e vengono costantemente umiliati da contratti precari, mobbing, lavoro nero e compagnia bella alla faccia dei sindacati che ormai sono diventati una casta sonnacchiosa e inutile più delle altre.”
Molto dell’elettorato del PD è di questo umore. Giusto o sbagliato che sia, questo è.
Leggere i commenti alla pagina della Serracchiani è molto istruttivo per capire come la pensino i simpatizzanti del PD.
Il leitmotiv è: “PD, se ci sei batti un colpo!”
La gente lamenta l’assenza del partito e il vuoto dei politici, in questo ricalcando perfettamente il messaggio subliminale del cavaliere: potete anche votare PD, ma sapete bene che è il partito del nulla.
L’assenza di una comunicazione adeguata, al giorno d’oggi è politicamente un suicidio annunciato.
Il compito dei sindacati non è quello di creare posti di lavoro ma di difendere gli interessi dei lavoratori. (Uro)
—–
Ecco, bravo. Li ha difesi molto bene, a giudicare dai risultati.
L’eurocomunismo è stato un enorme errore, perchè inviso agli USA e inviso all’URSS ed inutile agli interessi dei lavoratori. Utile solo al mantenimento delle poltrone e del potere all’interno del partito.
Guardare sempre ai risultati, per giudicare i metodi e le strategie, anche in funzione del momento storico. La lungimiranza vuol proprio significare che si è capaci di guardare avanti, invece di restare a guardarsi la punta dei piedi. Qual è stata la lungimiranza del partito dei lavoratori? Stare a barcamenarsi sull’accontentare l’URSS e non spaventare gli USA.
I lavoratori? Cosa essere lavoratori?
Quanto poi al tuo paese, magari una parte di responsabilità ce l’ha avuto un padronato incapace di competere sui mercati internazionali.
——-
Su questo ti dò ragione. E’ certamente una concausa.
Devo però sottolineare che le leggi italiane hanno sempre ostacolato l’avvio di un’impresa che non avesse capitali alle spalle. Leggi del lavoro rigide, tasse a motore, mercato non assistito.
Negli Stati Uniti il potere politico reale lo possiede la potente oligarchia dei miliardari che governano non solo quel paese, bensì il mondo intero: il gigantesco potere del Club Bilderberg descritto da Daniel Estulin, creato dai Rockefeller e dalla Commissione Trilaterale.
L’apparato militare degli Stati Uniti con i suoi organismi di sicurezza è molto più potente di Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti. Lui non ha creato quell’apparato, né viceversa l’apparato ha creato lui.
—————
Questo qui sopra dimostra che il compagno Fidel e’ un perdente homunista. Se questi governano il mondo perché hanno fatto eleggere Obama?
Il compito dei sindacati non è quello di creare posti di lavoro…(Uro)
——–
Di crearli no, ma di difenderli si. Come li ha difesi? Distruggendo le piccole imprese con le vertenze dei lavoratori.