Ormai è ufficiale: il governo Berlusconi si regge sugli interessi privati del premier e sulla complicità di chi (non solo) politicamente ci guadagna

Ormai dunque è ufficiale, lo ha detto chiaro e tondo una fetta del suo partito di governo: il Chiavaliere Papino il Breve, al secolo Silvio Berlusconi, sta al governo solo per sfuggire alla Giustizia. E il governo si regge su ricatti e “do ut des” nei confronti dell’Unto d’Arcore che fanno leva sulle sua magagne pregresse, quelle per le quali sta sfasciando il Paese pur di non andare sotto processo. I parlamentari che hanno scelto di seguire Gianfranco Fini nella rottura con il Chiavaliere – gente che certo non è di sinistra né ci si è improvvisamente convertita – hanno ammesso chiaro e tondo nelle utlime ore don Silvio pratica “il ricatto e il killeraggio”. Ovviamente il killeraggio è per chi non essendo ricattabile non ama calare le mutande come una qualsiasi ragazzotta, ansiosa di andare in parlamento o in tv, in un giornale o in una particina in qualche film. L’onorevole Italo Bocchino – e mi scuso per l’ironia involontaria di queste tre parole, comunque in tema con la prassi corrente – ha fatto sapere all’onorevole Niccolò Ghedini, l’arcigno maggiordomo del contenzioso giudiziario del suo padrone politico e cliente di bottega, che è pronto “l’elenco delle società off shore riconducibili all’impero finanziario del Chiavaliere”. In aggiunta, è stato ritirato fuori il noto sporco affare della vendita della reggia di Arcore, l’ex convento bendettino di 147 stanze,  un enorme parco di un milione di metri quardi, una biblioteca ricca di preziosi libri antichi e una pinacoteca con quadri preziosi, per un totale di 3.500 metri quadri di appartamento coperto dove il grande Papino il Breve si accontenta di abitare quando è in zona.
Ricordiamo che la villona era di Annamaria Casati Stampa, che avendola ereditata dopo la tragico morte dei genitori quando era ancora minorenne – aveva infatti 19 anni e a quell’epoca si diventava maggiorenni a 21 –  se la vide affidare con altra “roba” a un tutore, il senatore Giovanni Bergamasco. Superare i litigi con altri parenti, quelli del ramo materno Fallarino, non fu facile: l’avvocato dei Fallarino era un giovane avvocato che si chiamava già Cesare Previti. Che con un saltafosso che potrebbe somigliare a un tradimento, ma che in ogni caso non è elegante né troppo corretto, molla i Fallarino e si mette con Bergamaschi. E’ così che le 147 stanze e tutto il resto vengono svenduti a Berlusconi nonostante l’espresso divieto messo per iscritto dalla ragazza di NON vendere anche la biblioteca e la pinacoteca (se no nricordo male, neppure il parco). Il tutto per la miserabile cifra di 500 milioni di lire, quando dopo poco tempo il Chiavaliere dandola in garanzia a una banca ne ebbe un fido grande 15 volte il prezzo pagato. Come meravigliarsi che dopo questa mega inculata alla ragazza, cioè dopo questo mega favore a Sua Emittenza questi sia diventato il cliente fosso ed unico dello studio Previti? E come meravigliarsi se in seguito lo stesso Previti abbia corrotto magistrati romani per conto del suo datore di lavoro (la Cassazione ha scritto che agiva in tandem con Berlusconi!), per non parlare del caso Mills?
Bocchino ex ex camerati hanno fatto rilevare altre cose che dovrebbero attirare l’attenzione della magistratura anche senza il Bocchino di turno. Per prima cosa hanno fatto rilevare che nella società che gestisce formalmente Il Giornale, ufficialmente proprietà del fratello di Paolo ma non anche di Silvio Berlusconi, ci sono stati aumenti di capitali e iniezioni di quattrini che, stando le dichiarazioni dei redditi, NON possono essere arrivati da Paolo. Il che è come dire che i quattrini sono stati fatti arrivare grazie a Silvio: alla faccia al divieto di superare una certa soglia di possesso di mass media?
Sempre Bocchino&C hanno finalmente fatto notare ad alta voce che i rapporti del Chiavaliere con Putin non sono limpidissimi. E te credo! Mesi fa ho fatto rilevare che corre voce che Papino il Breve si occupa degli investimenti delle enormi cifre che affluiscono al giro di Putin grazie alle vendite di gas e petrolio russo, e non ho voluto insistere sulla voce – sicuramente malevola e infondata – che  tale affluenza di quattrini al giro di Putin  non è limpida. Bocchino&C hanno anche finalmente detto ad alta voce che non sono adamantini neppure i rapporti tra il nostro amato capo di governo, ormai amato almeno quanto “l’amato leader” della Corea, e Gheddafi. Mesi fa ho chiesto se c’erano accordi perché Mediaset si occupasse eventualmente della tv libica. A parte l’aver fatto notare già prima che a Gheddafi è stato venduto il 5% – per ora – addirittura dell’Eni.

Insomma, siamo in pieno porcaio. E non perché lo dica io o altri grilli o elefanti parlanti, ma perché lo dicono – e inistono a dirlo – eminenti uomini del partito di governo e certo non di sinistra, non 2komunisti”, anzi tutt’altro. Del resto la porcheria della legge per fregare il fisco italiano a tutto vantaggio dell’azienda berluscona Mondadori non è che l’ennesima conferma della cialtroneria e del sopruso elevati a norma di governo. Qui però va aggiunto dell’altro, ancora più grave. Molto più grave. Berlusconi e la sua servile armata vanno cianciando, compresi i Bossi (mon Dieau!), di una Costituzione che NON è quella di cui loro cianciano dandola per esistente. La Costituzione italiana infatti dice chiaro e tondo che deputati e senatori una volta eletti NON rappresentano più solo gli interessi dei loro elettori, ma devono rapprentare quelli del popolo italiano nella sua interezza, vale a dire devono occuparsi dell’interesse generale, nazionale, non particulare, siculo o padano che sia. Il comportamento berluscone e bossifero di far finta che la Costituzione sia quella di cui vaneggiano loro e non quella che invece esiste dal dopoguerra significa due cose, precise e gravi. Certo non è il reato di Alto Tradimento, però si tratta di tradimento quanto meno della realtà, e su questo il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, dovrebbe meditare. La seconda è che ne consegue una visione corporativa, e quindi miserabile, del mandato parlamentare: ogni parlamentare cura gli interessi solo della sua corporazione, scambiando il proprio collegio elettorale per un “fascio” di littoria memoria. Del resto l’esempio vien dall’alto: il Chiavaliere tratta il governo, il parlamento e la Repubblica come fosse “cosa nostra”, cioè sua, dei suoi eredi, dei suoi sodali, dei suoi amici e amici degli amici. Insomma, le Cricche sorgono perché replicano la Grande Cricca berluscona.
E sempre a proposito di calpestare la Costituzione, nelle ultime ore l’amato leader berluscone è arrivato a dire “basta con gli inutili formalismi della Costituzione, bisogna dare voce al popolo”. Insomma la spinta a buttar via la Costituzione per sostituirla con i bagni di folla di ventennale memoria è sempre più consistente, perciò sempre più pericolosa per la enuta delle nostre istituzioni democratiche.
Non so se Gianfranco Fini con l’appartamento di Montecarlo ci abbia lucrato. Personalmente NON lo credo, e non perché si tratta di andare in culo al Chiavaliere, ma perché ci sono le intercettazioni ambientali, pubblicate a suo tempo, nelle quali si sente distintamente incazzarsi con sua moglie, all’epoca Daniela Di Sotto, e con il cognato di turno perché NON voleva avere nulla a che fare con le loro iniziative nel campo delle cliniche private che servono, per mungere quattrini dalle Regioni. Voglio dire: se Fini NON voleva i milioni di euro poco chiari delle cliniche private, perché mai dovrebbe essersi abbassato a lucrare qualche centinaia di migliaia di euro con una truffa a Montecarlo?
In ogni caso, ritengo la faccenda di Montecarlo semplicemente di scarso peso e di nessuna gravità. Anche ammesso, ma non concesso, che Fini anziché essere stato raggirato dal nuovo cognato rampante ci abbia marciato di suo, beh, a fronte del marciarci e del marciume delle varie Cricche cresciute all’ombra berlusocna e, soprattutto, a fronte del modo con il quale il Chiavaliere ha ammassato le sue immense fortune e non vuole MAi rispondere alla legge, quella di Montecarlo è tuttalpiù una marachella. Un ragazzino che ruba una mela NON può essere messo a confronto con chi a quanto leggo su vari libri e qualche atto giudiziario munge lo Stato, paga Craxi e quant’altri per farsi fare leggi ad personam come il decreto contro i limiti regionali delle tv private, beffa la Casati Stampa, compra sentenze per fottere la Mondadori al Gruppo L’Espresso, corrompe l’avvocato inglese Mills perché testimoni il falso e via di questo orribile passo.

Sulla questine di Montecarlo e della donna di Fini, Elisabetta Tulliani, voglio invece far notare alcune cose:
– la volgarità di Gaucci, l’ex uomo della signora Tulliani. Se lui è stato così solerte a sborsare un pacco di miliardi per fare ricchi i Tulliani in blocco perché non essendo un Adone la gnocca appariscente doveva pagarsela e pure cara, beh, batta la testa contro il muro, ma eviti di mettere in piazza la sua miseria tipicamente maschilista di chi sbava per vendicarsi. Un uomo che viola i fatti privati con la sua donna è un omuncolo, un quacquaraqquà, un poveraccio da compatire.
– La volgarità di Vittorio Sgarbi, che ci tiene ad alludere pesantemente dicendo che “la Tulliani veniva a casa mia”, “la Tulliani la conosco bene”. Gli uomini che si divertono a sputtanare le donne, e specie se sono donne con cui hanno avuto a che fare, somigliano più a mascalzoni che a persone apprezzabili.
– Riguardo Sgarbi c’è da aggiungere che a suo tempo ha anticipato il killeraggio mediatico del bravo, nel senso manzoniano del termine, Vittorio Feltri. Aveva infatti un programma televisivo su una rete Mediaset nel quale accusava pesantemente guarda caso i magistrati, cosa utile a parare il culo al suo padrone. Una volta arrivò ad accusare un magistrato di essere un assassino. Con le sue intemperanze pro domo domini sui, il baldo e ribaldo Sgarbi fece perdere varie cause per diffamazione e/o risarcimento danni e perciò un sacco di quattrini a Sua Emittenza al punto che questi si vide costretto a chiudere il programma. Il troppo stroppia… Come insegna Giuliano Ferrara, altro volenteroso di grande stazza.
– Poi c’è il giornalismo spazzatura di Feltri. Ma trattandosi di sapazzatura della peggior specie, a parlarne troppo ci si sporca. Mi limito a far notatre che questo tizio che batte e ribatte su Montecarlo è lo stesso individuo che difese a spada tratta (anche) don Gelmini quando venne travolto dalle denunce pedofile dei suoi giovani “in recupero”: “don Gelmini ha fatto tanto di quel bene che anche se ha fatto qualcosa con qualche ragazzino è poca cosa, lo si perdona volentieri”. Ah sì? E allora come mai lo stesso Feltri oggi non ripete lo stesso concetto con Fini? Dovrebbe infatti intonare un laudeamus del tipo: “Con tutto il bene che Fini ha fatto all’Italia in qualità di alleato essenziale perché il caro leader Berlusconi  la potesse governare a lungo, cosa volete che sia la faccenduola di Montecarlo?”. Fermo restando il fatto che con l’editore che si ritrova, mungitore indebito di miliardi della Regione Lombardia tramite la discarica di Cerro Maggiore,  Feltri farebbe meglio a tacere. E magari ad arrossire. Oppure a raccontarci qualcosina sugli aumenti di capitale de Il Giornale cui ha alluso Bocchino. Come ha detto Piero Ostellino sul Corsera a proposito della campagna di Feltri contro Fini, un conto è fare informazione, un altro conto è fare militanza politica. Ovvero: Feltri non fa informazione. Nonostante faccia scrivere su Il Giornale un tizio cacciato dall’Ordine dei giornalisti perché in rapporti troppo stretti con il servizio informazioni militari, meglio noto come SISMI.

Post Scriptum – Avanti di questo passo Bossi (mamma li turchi!) riuscirà ad avere il federalismo in cambio del suo appoggio a Berlusconi a non farlo condannare pesantemente in tribunale. Beh, diciamo la verità: meglio, molto meglio l’unità d’Italia fatta anche grazie al concedersi in alto loco, su consiglio di Cavour, della  contessa di Castiglione.  Vogliamo paragonare forse il brutto contenzioso giudiziario del Chiavaliere Mascarato con lo splendore delle grazie della contessa? A fronte delle quali il “ce l’ha duro” bossifero è roba da masturbation.

925 commenti
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  1. Popeye
    Popeye says:

    Bei tempi quando il presidente US era l’uomo più potente del mondo…
    Oggi, sei tu a dirlo, conta come il due di picche.
    ————
    Caro Cerutti,
    Come sempre tu leggi quello che piace a te. Parlavo della sua opinione sulla vittoria in Iraq.
    Nel PS, parlavo della liberazione di 25 milioni di esseri umani e non della caduta di un dittatore. Saddam non era di nostra manifattura ma mantenuto a galla dalla vostra amata Russia e Francia.
    Inutile sei un guercio su queste cose.

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Per me e´una questione di principio.
    Non si puo´ definire e determinare la nazionalita´di una persona in base, per esempio, ai geni, men che meno le caratteristiche.
    Ognuno di noi e´unico e diverso dagli altri.
    In quale modo posso verificare in Israele che una persona qualsiasi e´Ebreo o no ed in quale modo in america un Americano o no?
    Non tutti gli Inglesi camminano in una certa maniera, ma ognuno cammina nella propria maniera.
    Le persone anziane di cui parlava Anita incontrate al supermercato, si vedono ancora in Sicilia, in tutto il sud , vestito nero, curve e con affascinanti rughe al viso, tendono pero´a sparire.
    L´Ebreo nel mondo lo si puo´riconoscere se porta il kippar, l´Indiano il turbante , l´Inglese la bombetta ecc. ecc., insomma si puo´riconoscere la nazionalita´dal costume e basta.
    Oggi, non si puo´essere sicuri della nazionalita´di una persona dal modo di come cammina, dal modo di come gesticola, se e´alto ,basso , biondo o castano.
    Il mio farmacista mi somiglia come una goccia d´acqua, tanto che molti si confondono, ma lui e´Cileno.
    Dunque solo da come veste al massimo si puo´riconoscere la nazionalita´di una persona. Certamente non tutti gli Americani vestono in una certa maniera, ma molti Americani vestono in una certa maniera. In Italia , durante le ferie, e´facile riconoscere il Tedesco non perche´ e´alto e biondo,(molti sono di statura normale)
    Ma perche´con i sandali usano portare le calzette.


    xSylvi e Marco
    Ho ascoltato ieri sera nel primo programm Pasolini che diceva:-
    “Le persone che amo di piu´di gran lunga sono quelle che non hanno fatto nemmeno la quarta elementare, cioe´le persone assolutamente semplici, non e´retorica la mia, lo dico perche´la cultura il piccolo borghese, almeno nella mia nazione ma anche in Francia e Spagna e´ qualcosa che porta sempre alla corruzione e all´impurezza, mentre un analfabeta ha sempre una certa grazia che va´poi perduta attraverso la cultura”

    Non so´fino a quale punto cio´possa essere sempre vero.
    Quello che so´e´, che basta guardarci oggigiorno attorno, nella vita di tutti i giorni e nella politica.Pare che ci azzecchi.
    L´Italia del dopoguerra e´stata fatta da persone di poca cultura e comunque da persone che avevano sofferto la fame , il freddo, anche tra gli intellettuali.
    Non so´,in caso di una grande crisi chi possa essere in grado di sopravvivere tra un ragazzo Napoletano cresciuto tra i vicoli e un ragazzo Milanese cresciuto nella bambagia , lamentone e senza voglia di riboccarsi le maniche. Quelli che crescono in una stanza, nella propria stanza, con televisione, play station e computer, mentre i genitori sono al lavoro o a guardare la televisione in salotto, che non prendono mai un scapellotto o un rimprovero, tutte cose e figlie dello
    sciagurato femminismo.
    Oggi abbiamo gli stranieri che lavorano nelle campagne, anche loro gente con poco cultura, guadagnano soldi e alimentano le loro famiglie, gente che ha sofferto , che soffre, che sicuramente sa´ cos´e´la fame, che sa´apprezzare ancora un pezzo di pane con un po´d´olio e origano.
    Cosa ne sara´di questi ragazzi costretti a studiare a diventare avvocati o ingegneri anche se non ne hanno le capacita´.
    Chi li puo´salvare dal soccombere.

    Io direi che e´dunque sbagliato lasciare un ragazzino per la strada ed e´anche sbagliato costringerlo a studiare, con l´illusione che diventi qualcuno. Bisogna trovare una via di mezzo.
    Non e´difficile accorgersi delle qualita´di un bambino.
    La furbizia , la scaltrezza nel capire, l´intelligenza si possono , diciamo cosi misurare, sia da parte dei genitori e sia a scuola.
    Qui in Germania durante le elementari, vi e´tra gli insegnanti e i genitori un continuo e reciproco scambio di informazioni che porta alla fine a capire che un ragazzo non puo´e non sara´mai in grado di frequentare un ginnasio ma che e´portato di piu´ ad imparare un mestiere e si agisce di consequenza.
    Non so´come si possa chiarire ad un ragazzo oggi,cosa possa essere la fame. Puo´funzionare con le parole? Puo´funzionare meglio a lasciarlo digiuno un giorno intero?
    Si puo´dire ad un ragazzo, no, per dover alla fine dire sempre si?
    Saro´costretto a mantenerlo una vita intera se non si insegna anche a darsi da fare. Purtroppo la mancanza di lavoro in Italia aggrava di molto questo problema, la mancanza di occasioni di poter apprendere un mestiere attraverso l´apprendistato pure,
    ma il botto finale e´, che si ha a che fare con delle generazione che non conoscono cos´e´lo spirito di sacrificio, che vivono in continuazione l´intraprendenza e le avventure degli altri, con nessuna volonta´di viverne delle proprie se non quelle di incontrarsi al bar o in piazza, che credono che lavorare in campagna , fare il contadino, per esempio, sia il colmo dell´umiliazione. Di questo passo si va´incontro ad una catastrofe. Rodolfo

  3. La  Striscia  rossa
    La Striscia rossa says:

    Venezia, fischiato Gianni Letta
    Il pubblico urla: «A casa, vattene»
    Appena arrivato sul tappeto rosso della 67° Mostra di Venezia, bordata di fischi contro il sottosegretario alla presidenza del Consiglio: «A casa, vattene».
    Il popolo si rivolta, siamo alla fine dell’Unto.

  4. peter
    peter says:

    x 852

    per lei e’ una questione di bianco e nero, nel senso che vede le cose in quel modo bicolore e basta. Sapevo poi che andava a parare agli ebrei, tutti i salmi finiscono in gloria.
    E’ invece innegabile che in ogni paese vi siano non solo dei costumi, ma anche dei modi di fare, di muoversi e di atteggiarsi che conferiscono alla maggior parte una certa aria di famiglia da cui si risconoscono abbastanza, con le debite eccezioni perche’ la realta’ non e’ appunto in bianco e nero.
    I maltesi somigliano molto agli italiani del Sud, ma raramente li confondo con noi. Ancora piu’ differenti dagli italiani sono i turchi ed i greci, peraltro oggi spesso simili tra loro, data la loro storia.
    Senza offesa, direi che la Sicilia e’ un caso a se’. La sua insularita’ rende molti siciliani assai diversi dagli altri italiani, almeno finche’ non si muovono nel continente e ci stanno per molti anni. Tralasciando i miscugli etnici e genetici che, forse, si notano piu’ in Sicilia che altrove in Italia: molti siciliani sono indistinguibili dai magrebbini, altri sembrano scandinavi, e poi c’e’ una media simile agli altri italiani.
    In fundo: gli ebrei. Quello che lei non accettera’ mai e’ che gli ebrei non rappresentano ne’ una razza, ne’ un’etnia, ne’ una nazione. Non lo accetta per ragioni politiche e religiose, che sono tutt’uno. Infatti non mi sognerei mai di descrivere ‘il tipico ebreo’. Sartre, ad esempio, faceva notare che il tipico ebreo dei francesi era totalmente diverso da quello dei tedeschi, ed entrambi erano assai diversi dagli stereotipi di altre nazioni, stereotipi in parte dovuti all’origine etnica prevalente degli ebrei di un paese, in parte all’immaginazione degli altri abitanti.
    Detto cio’, ho notato che persino in Israele vi e’ oggi un tipo piuttosto diffuso, piuttosto prevalente, almeno nelle citta’ costiere che ho visitato

    Peter

  5. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Troppi i miscugli nell´arco dei millenni.
    Ogni essere umano ha in se e per se qualcosa di straordinario unico.
    Potrei darle ragione per molte cose su quello che ha scritto ma sono eccezioni. E´il costume che porta e la lingua che parla , che fa´di un essere un Inglese. Nient´altro. Generalizzare e´sbagliato.
    Se dovessi confrontare 10 diverse nazionalita´ vestiti tutti nella stessa maniera troverei molte difficolta´a differenziarli per il modo di come camminano o gesticolano o per l´aspetto esteriore di un viso , colore degli occhi o dei capelli o anche l´altezza.. Balotelli e´Italiano, Carlo Conti pure, ma anche Berlusconi e Veltroni. Se non parlassero , come potrei dire che tutti e quattro sono Italiani solo dall´aspetto esteriore. Per quanto riguarda gli Ebrei, dopo due 2000 anni di diaspora doveva ben succedere qualcosa. Non ci fosse stata, non credo che lei potrebbe trovare mai un Ebreo biondo con gli occhi azzurri, ed era quello che intendevo. Rodolfo

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI PALEONICO
    —————————————————

    È davvero ironico che The Economist, la rivista economica più prestigiosa del mondo, “ignori” tutto ciò nel suo recente servizio di copertina.

    Il Cerrado brasiliano, da WikipediaMarcel Gomes, coordinatore del Centro di Monitoraggio di Agrocombustibili di Repórter Brasil, è intervenuto così sull’argomento:

    La nuova edizione della prestigiosa rivista inglese The Economist mette ancora una volta in copertina il Brasile, questa volta con un servizio e un’editoriale sull’agri-business nazionale. A ritmo di samba, gli articoli decantano i successi dellagricoltura brasiliana, che in trent’anni ha trasformato il Brasile da importatore a esportatore di beni alimentari. Il servizio, intitolato The miracle of the cerrado, descrive, partendo da alcune fazenda degli Stati di Piauí e di Bahia, come diverse regioni povere del Paese siano riuscite a produrre tonnellate di soia e cotone grazie a sofisticate tecnologie.

    “Tra il 1996 e il 2006, il valore totale della produzione agricola del Paese è cresciuta da 23 miliardi di real a 108 miliardi di real, ossia del 365%. In un decennio, il Brasile ha aumentato di dieci volte le proprie esportazioni di carne, superando l’Australia come maggiore esportatore del mondo. Possiede il più alto numero di bovini dopo l’India. È anche il maggiore esportatore mondiale di pollo, zucchero di canna ed etanolo. Dal 1990 la produzione di soia è passata da quasi 15 milioni a 60 milioni di tonnellate’, riporta la rivista, per chiedersi subito dopo: “Come ha fatto il Brasile a ottenere questa sorprendente trasformazione?”.

    Secondo l’articolo, la risposta a questa domanda è importante per aiutare altre nazioni più povere, soprattutto in Africa, a emulare lo sviluppo agricolo brasiliano.

    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/vociglobali/grubrica.asp?ID_blog=286&ID_articolo=147&ID_sezione=654&sezione=

    …interessante x lo meno secondo me… aiuta… bello articulo… avrei tante cose dadire… ma ne dico una… se il brasile esporta agricultura … Haiti e RD … o x lomeno i campesinos della Cordillera caraibica e di una vasta zona della pianura dominicana ma tutto il paese… la isola… potrebbero trasformare i prodotti della terra in organici… prodotto deccellenza e avvenderlo ci resta molto in mano a los campesinos… e di conseguenza al paese/i Quest’isola non producw grandi quantita come l’hermano Brazil… Brazil es grande mis hermanos queridos… puo produrre e gli convene grandi quantita di certi prodotti… nativi… ed avere prezzi di trasporto… manifattura delle materie prime… (questa è la seconda fase…) apprezzo di favore o politico… escono i soldi x moltiplicare i pezzi di terra coltivabile… Ma il Brazil es grande mis hermanos queridos… tiene mucha tierra…
    Quisqueya, questo il nome taino all’isola que contiene due paesi ma un solo medioambiente… è un’isola piccola e la Cordillera caraibica è piccola… sicuramente non è l’Amazzonia… Quindi che il Brazil porta avanti bene le riforme socialiste di Lula da Silva…. comunita che producono di ppiu emmeglio… x arrivare ad un minimo di vita degna… si puo con il socialismo di Lula e del socialismo bolivariano son Hermanos paises e i presidenti ci sanno fare… Bravo compañero Presidente Lula e grazie al Cnte Hugo Chavezche sta tirando fuori dalla pobreza i venezolani… Ma Quiesqueya chi la tiRa fuori … se non il socialismo bolivariano… E TRASFORMARE L’AGRICULTURA CHIMICA IN ORGANICA…valore aggiunto affavore del campesinos-produttore… MA se è lui che lo vende acchicompra… segando la filiera intermediaria… El Sueño de Bolivar: Una Latinamerica Unida… e con Obama se ppo ffa… altro che i calci in culo dai marlins di Poppone…in Haiti… tu lavori da qui a qui… Ok e non ci rompiamo i coglioni uno all’altro… altrimenti si spara e Lula e Obama… NON VOGLIONO… e Chavez s’incazza… Ora hai capito poppone xcche a Faust nessun marlins lo puo pigliare accalci nel culo… impara gringo-sannita

    Paleonico

  7. sylvi
    sylvi says:

    x Rodolfo 852

    Le parole di Pasolini che hai riportato hanno un ben altro significato di quello che gli hai dato tu, e anche molto più profondo.
    Non ho tempo ora per spiegarti il suo concetto di Cultura e Popolo, ma puoi chiedere a tuo figlio Alessandro che saprà darti una risposta adeguata!

    Pasolini aveva fondato, con altri, l’Academiute in friulano, ha scritto molto in friulano.Perchè?
    Perchè lo leggessero gli intellettuali romani????
    Anche se alcuni hanno studiato il friulano per leggerlo in “marilenghe”?

    E la cultura dei semplici – ma prendeva atto di quel che c’era allora, – andava per lui salvaguardata, valorizzata, e riportata, con la Scuola!!!, al pieno sviluppo della sua ricchezza.
    Non dispersa da una cultura rampante piccolo– borghese che ci avrebbe, Lui lo vedeva, portato al disfacimento etico-morale nel quale siamo dentro fino al collo!

    Scusami, ma credo che un ebreo osservante faccia molta fatica a a capire Pasolini.
    Vado

    Sylvi

  8. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Vedi Rodolfo, è vero che io sulle parole spesso ci marcio, per costringere gli interlocutori a ragionare, e non a ripetere le giaculatore lette o ascoltate.
    Stiamo parlando di cultura e la confondiamo col nozionismo scolastico. Crediamo che la cultura la si impari solo a scuola e invece non c’è niente di più sbagliato. A scuola si imparano le tecniche di elaborazione del pensiero e si immette nella memoria qualche informazione di base che ci permetta di capire qualcosa in più, in maniera più rapida. Solo questo. Poi, sarà la nostra capacità di osservazione e di elaborazione del pensiero, a creare la nostra cultura, ovvero il saper vivere e il piacere di vivere, perchè la cultura ad altro non serve. Ora, io e te potremmo essere distanti anni luce su determinati concetti e lo siamo infatti, ma per quel che riguarda la vita corrente, ci capiamo al volo. Perchè veniamo entrambi da una realtà proletaria, perchè entrambi abbiamo dovuto farci largo col nostro cervello ancor prima che con le nostre braccia, nella giungla che è la vita di strada. Abbiamo quindi esercitato moltissimo il senso pratico. Se noti, io mi trovo bene a parlare con chi ha lavorato in proprio, come Ber ad esempio, che conosce quanto me i problemi dell’impresa. Mi trovo bene con chi è in contatto quotidiano con la realtà cruda, come AZ. Dove non ci troviamo ai conti, indipendentemente dal rapporto personale, quello resta sempre fuori dalla diatriba almeno per quanto mi riguarda, è con le persone che danno prevalenza alle letture, ovvero alla parte teorica della cultura. Non ci troviamo ai conti perchè certe letture le ho fatte anche prima di loro, in diverse lingue, anche se faccio finta di non avere quel genere di cultura, e mi sono reso conto che tante opinioni provengono non dal riscontro con la realtà, ma dalle proprie pippe mentali. Ci sono delle convinzioni che fanno da filtro e colorano il pensiero del tale o del talaltro saggista. Se non si è così scafati nel saper riconoscere le trappole logiche, basta un minimo presupposto errato per portare il discorso sul proprio binario e raggiungere risultati del tutto fuorvianti, dentro i quali i polli ci cascano calzati e vestiti.

  9. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Non dispersa da una cultura rampante piccolo– borghese che ci avrebbe, Lui lo vedeva, portato al disfacimento etico-morale nel quale siamo dentro fino al collo!
    —–
    La cultura rampante piccolo-borghese cos’altro è se non il frutto del lassismo educativo, della diseducazione al sacrificio, della pretesa di volere tutto e subito nel modo più facile, senza badare a scrupoli?
    Sistema educativo elaborato dai vari pensatori e riformatori di cui si cantano le lodi. Siamo sempre lì: se il totale di una somma ha valore negativo, gli addendi hanno necessariamente in prevalenza valore negativo.

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Io direi che e´dunque sbagliato lasciare un ragazzino per la strada ed e´anche sbagliato costringerlo a studiare, con l´illusione che diventi qualcuno. Bisogna trovare una via di mezzo.
    ———-
    Giusto. Bisogna adattare la scuola alle esigenze individuali, già dalle scuole medie. Usciti dalle scuole elementari, noi eravamo in gradi di leggerem, scrivere e far di conto. Lo sono in grado anche adesso. Dopo le elementari, quando il ragazzino ha già mostrato delle propensioni, delle facilità e delle difficoltà di apprendimento, giunge il momento di diversificare i percorsi. Dovrebbe essere disponibile un monte ore di lezioni nelle diverse materie e il ragazzino dovrebbe frequentare le lezioni verso le quali prova interesse, fossero anche lezioni di manualità: il falegname, l’idraulico, il cuoco. Dopo le medie, scuole che specializzino sempre di più. Avremo in questo modo certamente un minor abbandono scolastico, una migliore capacità di seguire la scuola poichè si seguono i propri interessi e, soprattutto, una migliore capacità di inserimento nel mondo del lavoro.

  11. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Le sigle che si posizionano politicamente a sinistra dei Democratici sono ben otto che comunque, nel loro piccolo, portano con sè la loro percentuale di voti e che, se messi insieme, potrebbero anche “dare una mano” al Pd in fatto di voti alle prossime elezioni. (Striscia)
    ——
    Ecco, bravi.
    Sapete qual è il messaggio subliminale che arriva alla gente, da queste otto sigle a sinistra del Pd? E’ che “se non sono neanche d’accordo tra di loro ha ragione Berlusconi quando dice che la sinistra è inaffidabile”.
    Il chè toglierà voti al PD, invece di aggiungerli.
    La gente scrive nei blog di volere certezze, non divergenze, ve lo scrive chiaro e tondo nei VOSTRI blog.
    Voi continuate a non capirlo.
    D’altronde cosa si può pretendere da dei falliti cronici come voi?

  12. Linosse
    Linosse says:

    A 862
    Vedrai che ammaliati dall’urlatore i nostalgici delle “sigle disgregate a granello di sabbia” che non trovano mai pace si decideranno a votare Idl che viene stimato dai sondaggi al 6%(era all’8%)e lo porteranno ,con l’appoggio di facc’e buche,al51,2% così D Pietro potrà finalmente governare da solo e con la consulenza di M.T. il tuttoagogò tutto sarà più bello e meglio di pria
    Amen
    L.

  13. Popeye
    Popeye says:

    Ok e non ci rompiamo i coglioni uno all’altro…
    Ora hai capito poppone xcche a Faust nessun marlins lo puo pigliare accalci nel culo… impara gringo-sannita
    ———————–
    x Palleonico
    Sei stato tu a rompere i miei e io ti ho reciprocato. Normalmente i tuoi post non mi interessano. Quelli di Marco e Rodolfo si. Sui marlins le capisci solo tu.
    PS – Mi puoi spiegare perché il Brasile sta diventando una potenza economica con buon rapporti con l’Usa mentre la Venezuela sta diventando la nuova Cuba? No ti frullare il cervello cercando di rispondere.

  14. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Poppuccio,
    goditi pure questo dialogo..mentre che ci sei..
    Sono scorregge brindisine…e quindi siamo in tema…le tue già le conosciamo ..ci puoi manadare un video anche !?

    grazie anticipatamente !!

    tuo
    cc

  15. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Discorso filosofico…
    Mi stavo chiedendo parafrasando marco , a quale im presa brindisina appartenga questa “famiglia ” che magari è una famiglia di 2successo” secondo i canoni Tempestiani!

    cc

  16. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Marcolinoooooooooooooo!!

    Non puoi negare che anche in questo rispetto ai canoni che dispensi come il vangelo , non vi sia dell?estetica, (nel video da me postato).
    La si potrebbe chiamare l’estetica del peto che avanza, ovvero l’altra faccia del made In ittgly che avanza!!

    cc

  17. Anita
    Anita says:

    x Marco -#861-

    Hai perfettamente ragione, negli US ci sono molte scuole di avviamento al lavoro.
    Pero’ bisogna finire le scuole superiori, dove si puo’ anche scegliere corsi per avviamento al lavoro negli ultimi due anni.

    Poi ci sono scuole tecniche che sono una vera universita’, secondo il campo.
    Le scuole tecniche sono di 2 o di 4 anni.
    Non governative, almeno nel mio Stato. La retta e’ alta ma ci sono agevolazioni.

    Oggi mi devo seriamente occupare per i preparativi per l’uragano Earl, il governatore ci avvisato che tutto deve essere in ordine per questa sera.
    Spero anche di trovare aiuto, da sola non ce la faccio.

    Domani si balla…spero che sia un ballo leggero…

    Ciao, Anita

  18. Paleonico
    Paleonico says:

    PS – Mi puoi spiegare perché il Brasile sta diventando una potenza economica con buon rapporti con l’Usa mentre la Venezuela sta diventando la nuova Cuba? No ti frullare il cervello cercando di rispondere.

    … non devo frullare il mio cervello… semmai quando appaiono i tuoi post con quelli degli altri due farlocconi tuoi sodali di stronzate fritte… mi frullano i coglioni… ma ti rispondero… x compensare la tua ignoranza frutto della disinformation della tua Zia… che fa di voi dei marziani che pensano quello che gli dicono i massmedia pilotati… sempre dalla Zia e purtroppo non ve ne accorgete… La realta è un’altra e fuori dai vs. confini…. sul terreno chi legge quel che pensate s’accorge che siete disinformati e manipolati… ma queste son disgrazie vs. ed ognuno ha le proprie… ma poco m’importa…
    …continua
    Paleonico

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Linosse {01.09.10 alle 23:27 } Se non ci hai fatto caso a noi non frega niente cosa pensano o fanno questi paesi e specialmente cosa ne pensi tu. ” Popeye /// Lo so che non ve ne frega e fregato niente ,il vostro scopo è fregare gli altri,ed è molto più redditizio. Nervi saldi e at salud
    ——————————————
    Caro Linosse,
    trovo che questo suo scambio verbale con il signor Popeye sia paradigmatico e del personaggio e del suo modo di relazionare.
    Il signor Popeye partecipa ad un blog il cui unico scopo è quello di esporre quello che si pensa ma naturalmente egli afferma che “a noi non frega niente cosa ne pensi tu”. Una persona normale si chiederebbe perché mai allora partecipa da un blog nel quale tutti, lui compreso, espongono quel che pensano, ma queste sottigliezze logiche sono troppo per il signor Popeye, e purtroppo anche per altri in questo blog…… La logica formale è finita con Aristotile ed il “divino Hegel”, come diceva la gegnale signora Silvy.
    Ancora più interessante sarebbe una valutazione sullo stile espressivo. Non me ne frega niente è un’espressione estremamente volgare in italiano come in inglese. Certamente in inglese esistono espressioni più adeguate che un super-extra-iper-mega-tecnico come il signor Popeye, di casa al Pentagono et similia, dovrebbe ben conoscere; ma egli, apparentemente, le ignora.
    Da qui una serie di domande: il signor Popeye conosce l’inglese come l’ittagliano? Peter assicura di no e Peter è un uomo d’onore. Il signor Popeye non è di casa al Pentagono et similia? Ma allora come potrebbe essere quel super-extra-iper-mega-tecnico che ha detto di essere? Il signor Popeye non è un super-extra-iper-mega-tecnico? Ma l’aveva detto lui …
    Insomma il comportamento ed il linguaggio del signor Popeye ci fanno venire alla mente tante domande. Sperare che anch’egli se le faccia mi sembra come pretendere che il mio gatto parli in turco: una cosa del tutto impossibile.
    Però trovo del tutto adeguato il suo invito finale: nervi saldi, se possibile. Sa, è come quando io invito la pregevole signora Silvy a prendere quelle benedette pilloline; purtroppo inascoltato.
    Un cordiale saluto U.

  20. Controcorrente
    Controcorrente says:

    LA FILOSOPFIA DEL PETO…!!

    Dunque dunque , possiamo riassumere….mi sembra che le digressioni di Rodolfo sui Tipi le caratteristiche fisiche,,degli Uomini”, più le esilaranti insinuazioni tempestine cafone sull’altezza della Sylvi, ci possano portare dritti ,dritti alla natura del problema filosofico sollevato..

    Ho postato con Video il”peto brindisino”, abbiamo esempi di Peti Italo-americani da poppuccio e dato che non ci facciamo mancare mai niente noi del blog di Nicotri ,abbiamo pure i peti italo-tedeschi di rodolfo con venature bibbliche.
    Direi che l’unico però che possa trarre una “summa” , Summa logica non a differenza zero, sia il mago di bisceglie, che è anche musicologo “un patito di Segovia”.
    Quindi propongo che il Nostro supremo” interpreti le varie varianti che ci possano essere nei vari poeti e da lì componga un’opera prima ,che oltre a fornirci una kultura musicale sulle vibrazioni e le tonalità che possono distinguere le varie “nazionalità e etnie”, ci faccia comprendere l’estetica del peto.
    Di lì a mettere su un festival Internazionale il passo è breve.
    Quindi coraggio marco, siamo tutti con te!!!

    cc

  21. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Faust,
    c’è anche un’altra ragione.
    Il Venezuela è un paese piccolo e l’Useggetta ha pensato di metterlo in riga usando i soliti sistemi eversivi già usati a Cuba, in Cile, Nicaragua, Bolivia, Perù, Argentina, Uruguay, El Salvador, Haiti, Dominicana, Honduras, Messico, Panama. Grenada, e ne dimentico sempre qualcuno … Gli è andata male e, proprio come per Cuba, il governo venezuelano è stato costretto, senza nemmeno volerlo, a mettersi in una posizione difensiva.
    Il Brasile è grande, evidentemente l’esercito non ha più velleità golpiste, Lula segue una politica moooolto moderata (e fa bene), e l’Useggetta deve abbozzare. Ma quel che realmente vorrebbero fare nel cortile dietro casa loro lo si sa da 200 anni: vogliono il potere di sfruttare le risorse altrui senza opposizione. Insomma ‘ideale delle relazioni internazionali dell’Useggetta è l’Irak, niente più.
    Un caro saluto U.

  22. Paleonico
    Paleonico says:

    III parte… la II l’ho inviata a Pino… vediamo se questa parte….

    mentre la Venezuela sta diventando la nuova Cuba?
    … ti sbagli: Cuba sta diventando la nuova Rep. Bolivariana de Venezuela… e le farc non sono manovrate da Chavez ma dai consumatori di cocaina che sono in gringolandia… quindi dalla Zia che non vuole che i gringos consumatori rimangano senza… altrimenti scoppia la rivoluzione in usa… e NON è vero che Chavez non sia in buoni rapporti con Obama… ma la solita propaganda x gli sciocchi attaccati al portafoglio come i ns. del blog… che stranamente pur esendo di differenti condizioni socio economiche, senza na lira i due farlocchi di qui e ricchi di moneta i due di la… vanno d’accordo… s’incontrano… Mah vvai accapire l’assurdita del mondo inteso da questi calcolatori dei propri interessi… e degli altri chi se ne fotte…

    Paleonico

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    l’emilia si è un pò scolorita ultimamente….sono apparse le prime feste della lega e quest’anno ho visto che hanno fatto le selezioni di miss padania in provincia di parma…pochi i comuni che resistono ma solidi!(un post su facebook)
    ——-
    Stiamo perdendo anche l’Emilia rossa? E’ preoccupante.

  24. Popeye
    Popeye says:

    Caro CeCi,
    Vedo che ancora ha un passione per i sederi a tutto quello che passa tra, per esempio quello che scrivi!

  25. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ognuno posta quello che ha.
    I post sono il riflesso di quello che ognuno è.
    Avere ed essere, due facce della stessa medaglia.

  26. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Poppuccio,
    ancora non hai capito la differenza che esiste tra il commentare “la merda” ed esserla!
    Capisco che da un punto di vista psicologico,questo sia un passaggio difficile per te, ma non si può avere tutto dalla vita!
    Sù con il morale!!

    cc

  27. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marco,
    ti sembrerà incredibile..

    Ma non sono stato mai così in accordo con te con l’ultimo tuo meravigliosoo Post……

    Ognuno posta quello che ha.
    I post sono il riflesso di quello che ognuno è.
    Avere ed essere, due facce della stessa medaglia.

    vedi che nella vita nessuno in fondo è inutile!!!

    cc

  28. Paleonico
    Paleonico says:

    ———————–
    x Palleonico
    Sei stato tu a rompere i miei e io ti ho reciprocato.

    …questo succede quando non partono i post e ieri uno non è partito… aspettavo la mia bella… ero di fiesta e ho lasciato perdere…

    Mi riferivo alla situazione in Haiti fra los gringos y los bolivarianos che includono i brazileros… cchecche ne possa pensare il cowboy sofaista sannita… i brazileros son con latinamerica Unida, quindi bolivariani, pur vestendo UN… NON con los gringos… ma .essi… i marlins in Haiti stanno schiacciati e coperti nei loro suv airconditioner… son li non x aiutare la popolazione e di questo non ne parla nessuno ma x controllare i bolivariani e bloccarli… privandoli delle eccezionali somme arrivate da tutto il mondo e non farle usare dai bolivarianos… altrimenti gli haitiani gia sarebbero, dopo un’anno, fuori dall’emergenza e naturalmente gia bolivariani anche loro… e non possono prendere accalci nel culo a Faust… altrimenti prendono le schioppettata e Obama e Lula NON vogliono… altrimenti Chavez s’incazza e scoppia quel che le parti intelligenti in causa NON vogliono… come vedi non mi riferivo a te e al tuo culo ma a quello piu delicato e soffice dei tuoi marlins di stazza in Haiti… x te cce sempre tempo… eppoi ci pensa gia AZ…
    Paleonico

  29. Popeye
    Popeye says:

    Il signor U. cerca disperatamente di provocarmi con le sue favolette sulla storia dell’Useggetta, certamente causati dal consumo di porcini avariati, ma tutto inutile. Popeye sorvola i prodotti delle sue funzioni corporali. Ma se veramente vuole vedere il mio curriculum vitae basta mandarmi il suo e-mail a mypopeye@comcast.net. Il suo già lo conosco:
    Present Position: Bidello di scuola elementare e Cercatore di porcini
    Hobby: Inventore di frottole storiche e “partime” cuoco (fino a questo punto non ammazzato nessuno)

  30. Paleonico
    Paleonico says:

    ——-
    Stiamo perdendo anche l’Emilia rossa? E’ preoccupante.

    … xcche “stiamo”?? … linguaggio del millantatore … .esso cosa cazzo c’entra con gli emiliani rossi…?? … meno di una cippa di cazzo… ma s’inbuca sempre nei piatti degli altri… ecche poi si “preoccupa” è la firma del provocatore pifferato…
    P.

  31. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Perche’ mette in dubbio l’Inglese di Popeye?
    Dove l’ha letto?
    Le nostre scarse comunicazioni epistolari sono in inglese.
    Non credo che P. sia in comunicazione con lei e nemmeno con Peter.
    Allora come fa a giudicarlo?

    In quanto al resto, alcuni fanno il compitino di scuola prima di postare sul forum, altri scrivono di getto, cosi’ come si parla.
    Io scrivo di getto, come viene, viene.

    Saluti, Anita

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Una canadair sta facendo la spola tra il mare e l’entroterra, passando da sopra casa mia. Un incendio, evidentemente. E’ successo più volte nei giorni scorsi. Non piove e la vegetazione si accende. Non vorrei pensare al dolo.

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Io scrivo di getto, come viene, viene.
    ——-
    Anch’io.
    Ho poi la brutta abitudine di rileggere solo dopo aver postato, più che altro per memorizzare ciò che ho scritto. A volte mi si rizzano i capelli in testa per certe imperfezioni nell’italiano. E’ che il mio cervello viaggia a velocità tali che, mentre sto scrivendo una frase, lui ne ha già pensata un’altra e il tutto genera delle asincronie temporali.

  34. Popeye
    Popeye says:

    Ognuno posta quello che ha.
    ————-
    Caro Marco,
    Se ti riferivi ai miei ti sbagli di grosso. Se non hai fatto caso i miei post sono risposte a certi individui e, per farli capire, devo scrivere in un linguaggio che loro comprendono bene! Tutto qui!

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    ma no, Pop, dicevo in senso generale.
    Niente di personale. Ognuno posta quello che ha: opinioni, insulti, scempiaggini o anche semplici cazzeggi…a scelta. La forma non conta o conta poco. Conta la sostanza.

  36. Paleonico
    Paleonico says:

    Caro CC, solo le zanzare sono inutili, anzi dannose…

    …proprio come tte… i due succhiano il sangue ad altri, poveri disarmati di baygon, …e di questo vivono… anzi sopravvivono…
    P.

  37. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Si è aggiunto un altro gatto. Questa è una gatta. Prima non si avvicinava. In questo momento è entrata e si è messa sul divano al posto che di solito occupa il gatto maschio. L’ho lasciata fare. Ha chiuso gli occhi e pare stia dormendo. Vediamo quali abitudini prenderà.
    Finora di pulci non se ne sono viste….

  38. Popeye
    Popeye says:

    Ecco il linguaggio preferito dai bidelli:
    “… xcche “stiamo”?? … linguaggio del millantatore … .esso cosa cazzo c’entra con gli emiliani rossi…?? … meno di una cippa di cazzo… ma s’inbuca sempre nei piatti degli altri… ecche poi si “preoccupa” è la firma del provocatore pifferato…”

    Sembra, ma non e’ strano. Tutto fa parte di quella logica che insegnavano a Bolzano.

  39. Paleonico
    Paleonico says:

    Tutto fa parte di quella logica che insegnavano a Bolzano.

    … a Trento, mio caro se alle BR ti riferisci… ma le BR erano cattoZia e non del PCI… vedi come provochi… poi ti lamenti che AZ ti prenda accalcinculo… come meritano i sofaisti come te e il pifferaio stanco… xcche non rispondi con un tuo punto di vista alle osservazioni da me fatte…??!! NON ne hai di ragioni da opporre… come i prepotenti… picchiano x sopraffarre… non x vivere e ragionare…
    P.

  40. Popeye
    Popeye says:

    Mi riferivo alla situazione in Haiti fra los gringos y los bolivarianos che includono i brazileros…
    —-
    x Paleoliche
    Ma dimmi, che lo hai sognato! Per piacere conserva queste favolette per i nipotini, OK?

  41. Popeye
    Popeye says:

    x Paleonico
    Sono incapace di inventare favolette come te. Il fatto e’ che il fattore brasiliano o “bolivariano” in Haiti non arriva al livello del due di picche in briscola. Se c’era merito avrei risposto “in kind”.

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Anita { 02.09.10 alle 14:53 } Perche’ mette in dubbio l’Inglese di Popeye? Dove l’ha letto?
    —————————————————–
    Mia cara signora Anita,
    lei ed il pregevole signor Popeye mi sembrate il gatto e la volpe della favola di Pinocchio… uno che regge il sacco dell’altro.
    Il signor Popeye a volte ha scritto in inglese.
    Io non ho messo in dubbio l’inglese di Popeye, ho detto che Peter lo giudica un buon inglese: l’ha scritto Peter.
    Un saluto U.

  43. Peter
    Peter says:

    confermo che Popeye, a quanto ho visto, scrive in inglese americano standard, con rispetto della grammatica, tempi, costruzioni ed ammennicoli vari. Ed usa espressioni colloquiali corrette tipiche dell’inglese americano, col quale io personalmente non intendo un inglese da strada. Dicevo che Popeye e’ ‘street-wise’, nel senso di street-smart, uno che ci sa fare.
    Di certo non scrive in italiano standard, anche se e’ migliorato un po’ nel corso degli anni. Ho detto anche che l’italiano di Anita e’ decisamente migliore, mentre l’inglese di Poppy suona piu’ autentico di quello di Anita, impressione che ho avuto fin dal primo momento.

    Peter

    ps

    davvero lavora per il poligono? senti senti…

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