Facciamoci due risate! Finché possiamo.
Ma sì, facciamoci due risate. Guardando come la sciùra Michela Vittoria Brambilla, grande capitana d’industria, esibisce con disinvoltura il capezzolo alla solita festa romana de Roma e come al (sodia del) papa gli si alza la tonaca come le gonne di Marylin Monroe nella famosa scena di “Agli uomini piaccino le bionde”. Che si trati di un sosia lo si capisce dal fatto che non ha le solite scarpine rosse. E facciamoci infine due risare con il fotomontaggio prelevato dall’ottimo Dagospia per illustrare le ultime rivelazioni di un’altra escort barese – Terry De Nicolò – sulle orge del Chiavaliere Papino il Breve. Il quel, poverello, non sapeva che “Giampi” Tarantini gli pagava le professionista esattamente come il povero Scajola non sapeva che gli pagavano la casa…. E poi vogliono pure restare al governo!.
A dire il vero potremmo ridere anche per la sfacciata disonestà e ipocrisia dei berluscones, arrivati ormai a livelli sudamericani come ha dimostrato purtroppo anche l’ovazione al loro capataz capo del nostro governo dopo il risultato delle votazione sul sottosegretario Giacomo Caliendo. Chissà perché quella standing ovation da salotto televisivo stile Maria De Filippi mi ha fatto venire in mente l’orchestrina del Titanic che suonava dopo il fatale scontro con l’iceberg. Solo nello Strapaese può esistere e restare in carica un ministro della giustizia come l’impagabile (si fa per dire…) Angelino Alfano che – per giunta in pieno parlamento – attacca i magistrati, per giunta (mi si scusi la ripetizione) impegnati in una inchiesta in corso. E solo nello Strapaese può esistere, restare in carica ed essere difeso dalla maggioranza del parlamento un sottosegretario alla Giustizia come Caliendo, accusato di avere violato la legge non dal portinaio di casa, bensì da magistrati della Repubblica italiana. Solo nello Strapaese. E solo nello Strapaese del berlusco-formigo-leghismo dedito all’arraffo e ormai intriso di criminalità può succedere che il capo del governo gridi “Se cade Caliendo si va a elezioni”: questa perla di frase tradotta in italiano significa infatti che la magistratura NON deve interferire e infastidire i politici, gli amministratori, gli amici e gli amici degli amici che badano alla saccoccia anche con metodi da sacco di Roma.
Lo svacco è ormai a livelli da Suburra, come ha fatto notare perfino il settimanale Famiglia Cristiana, che però dimentica prudentemente il ruolo della Chiesa in questo svacco, sempre pronta ad approfittare pro domo sua di ogni ricca regalia dei berluscones pur di arraffare voti “cattolici” man mano che il degrado avanzava. La gran parte di chi ha eletto – più volte di fila – Berlusconi ha commesso il tragico errore di confondere la politica con un “reality” o un “serial” televisivo, con una lunga puntata di “Amici” della De Filippi o con “Porta a porta” permanente. Molto elettorato è infatti intossicato nel cervello dalle tv del Chiavaliere così come le masse oceaniche lo erano delle stronzate rifilate per 20 anni da Mussolini e la classe operaia e annessi intellettuali di sinistra dalle frottole sull’Urss “paradiso dei lavoratori”. Ora che la realtà sta spazzando via il reality di cartapesta si vede non solo che il re è nudo, nonché eternamente mascarato in faccia e su tacchi alti 8 centimetri, ma che la sua corte dei miracoli più che esere composta da nani e ballerine è un vero e proprio circo Barnum di prosseneti, avvocati un seggio al chilo, leghisti variamente ladroni ben più di Roma, profittatori vari e giornalisti Spazzolini leccaculo. A proposito di giornalisti – non di leccaculo, eh! – viene da sganasciarsi dalle risate quando l’Augusto (?) Minzolini annuncia che questa estate “faremo degli appofondimenti nei telegiornali”: approndinire il nulla non è infatti un approfondimento…
Temo che il peggio debba ancora venire. Se come pare il Chiavaliere per fottere l’Italia in modo definitivo provocherà le elezioni anticipate e le vincerà a man bassa, la democrazia italiana diventerà un Titanic. Non a caso, come abbiamo già visto in parlamento al voto per Caliendo, c’è già l’orchestrina sistemata a poppa. Oltre che a poppe… Pensiamo cosa sarebbe già successo se al posto di un Giorgio Napolitano ci fosse stato al Quirinale uno dei tanti, troppi servi berluscones o anche solo uno “equilibrato” come Gianni Letta. Per fortuna le indagini che hanno portato alla recente ondata di arresti di amici degli amici berluscones sono state fatte dai carabinieri: buon segno. Significa che l’Arma, pur con le sue zone grigie, e alcune decisamente nere, almeno fino ad oggi alle avventure non ci starebbe. Non è più epoca cioè da Piano Solo o da tintinnar di sciabole paragolpiste.
Sì, facciamoci due risate, alla faccia della merda che sale. Due esempi di cui ridere a crepapelle. La senatrice del Pdl Simona Vicari ha chiesto a Gianfranco Fini di “chiarire sino in fondo” la faccenda dell’appartamento a Montecarlo, e fin qui siamo tutti d’accordo. Le risate però esplodono quando la balda senatrice chiosa che “Ci sono ministri che si sono dimessi per sensibilità istituzionale”. Giusto, opperbeccobaccòne. Ma…. e Caliendo? Nel suo caso la “sensibilità istituzionale” dove ce la infiliamo? Ma allora perché difendere proprio il più inguaiato di tutti con la Giustizia, vale a dire sua Emittenza Berlusconi Silvio? La “sensibilità istituzionale” dove se la infila in questo caso la balda senatrice e tutti i sicofanti berluscones?
Stesso discorso per la baldissima Daniela Stati, assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione civile costretta alle dimissioni dalla solita storia di ricche regalie-contropartita, questa volta sotto forma di diamante. Dopo avere dichiarato a petto in fuori di essere vittima perseguitata – un mantra, per i berluscones. Poveretti! – la signora Stati proclama che si dimette “per correttezza istituzionale”, e fin qui siamo tutti d’accordo. Ma… e Caliendo? E il far muro in parlamento, fino a minacciare leelezioni anticipate, per difenderlo dalla magistratura che cazzo di “correttezza istituzionale” è? L’eroica e diamantifera Stati conclude il fervorino rivolgendosi con tanto di occhi sgranati al “caro presidente Berlusconi”, come se non fosse proprio lui quello istituzionalmente più scorretto e insensibile. Oltre che ormai decisamente sbracato, un vero e proprio puttaniere tenuto in sella e lontano dalle manette solo grazie a un elettorato in buona parte lobotomizzato dalle sue tv, ministri servili e maggioranze decerebrate e affariste, pertanto devote alle leggi ad personam berlusconem. Ecco la patetica e un po’ sconclusionata autodifesa della signora Stati, da gustare: tangenti-per-l-aquila-la-difesa-di-daniela-stati Come si vede, anche la balda signora con la piroetta finale mostra di confondere la correttezza istituzionale con l’elastico delle mutande, allungabile o restringibile a piacere. Del resto è comprensibile: quando le mutande devono essere sempre pronte a venire calate di fronte alle pretese del Chiavaliere, cosa che i berluscones scambiano con il dovere istituzionale, è necessario che l’elastico sia per l’appunto espansibile o restringibile a piacere. E velocemente.
Sissì, ridiamoci su. Il tempo per piangere temo che non mancherà.
P. S. Dopo la cavolata sul palio di Siena vale la pena riportare da Dagospia anche una foto della Brambilla che se la ride mostrando le mutande.
Rompo il ghiaccio.
Le foto sono ingrandibili, il capezzolo della sciùra Brambilla sta prendendo aria fresca….
Buonanotte,
Anita
Da licenziati unilaterali a esuberi volontari
3.900 dipendenti di Telecom Italia sono diventati “esuberi volontari”, prima erano più modestamente “licenziati unilaterali”. Un passo avanti fondamentale nelle relazioni tra Confindustria e sindacati. E’, come ha precisato Emilio Miceli, segretario generale della Slc-Cgil: “un modello possibile di relazioni industriali e di gestione nuova, moderna, degli esuberi”. In sostanza o ti manda via l’azienda o te ne vai da solo con alcuni mesi di stipendio concordato e qualche gratifica. Il capo del personale Antonio Migliardi è: “molto soddisfatto per il tipo di soluzione trovata: è un accordo pieno di valori positivi”. I valori sono in particolare quelli distribuiti sotto forma di dividendi agli azionisti. L’utile netto del 2009 di Telecom è stato di 1.578 milioni di euro. Se un’azienda, pur con il colossale debito di Telecom di 34 miliardi di euro, è in utile perché deve licenziare? E’ la privatizzazione all’italiana. I responsabili del più grande saccheggio aziendale del dopoguerra, politici, finanzieri e industriali con le pezze al culo sono ricchi e impuniti. Tecnici, ingegneri e informatici in mezzo alla strada.
Filippine: il divieto di aborto uccide migliaia di donne ogni anno
Lo afferma un centro studi indipendente americano: nel cattolico paese del sud est asiatico, in cui l’interruzione volontaria di gravidanza è reato, si sta verificando una vera e propria “crisi umanitaria”. Ma la Chiesa cattolica si oppone alla depenalizzazione.
“Le Filippine sono uno dei pochi paesi al mondo che considera l’aborto un reato in qualsiasi circostanza, senza nessuna eccezione chiara”: è la denuncia del Center for Reproductive Rights, un istituto di ricerca, studio e global advocacy “che da quindici anni promuove metodi legali per imporre la libertà riproduttiva come uno dei fondamentali diritti umani”. E, secondo i documenti raccolti dall’istituto, la mancanza di una procedura legale per l’aborto nel paese del sud est asiatico sta causando una autentica “emergenza umanitaria” con oltre mille donne all’anno che muoiono durante un’aborto illegale.
DIRITTI UMANI – Tutto ciò sta producendo una “massiccia e innecessaria crisi di salute pubblica e violando i fondamentali diritti umani delle donne filippine”, secondo lo studio. E “nonostante il divieto legale, nel solo 2008 sono stati perpetrati oltre 500.000 aborti illegali; di conseguenza, oltre 90.000 hanno dovuto sottoporsi a trattamenti medici per le complicazioni e oltre 1000 sono morte.” Sono numeri imponenti, che raccontano una realtà di oggettiva difficoltà in un paese, unico nel sud-est asiatico, noto per la stragrande maggioranza della popolazione di religione Cattolica romana. Secondo il codice penale delle Filippine, che fin dal 1930 punisce l’aborto come un crimine, c’è la galera per la donna che abortisce, così per chiunque la assista nella procedura, siano essi medici o familiari. E, di più, la pena è aumentata nel caso di “un aborto perpetrato per nascondere il disonore della donna”: il che, lo si capisce facilmente, si riferisce al caso di gravidanza indesiderata conseguente a violenza sessuale.
UN PROBLEMA SERIO – Insomma un quadro preoccupante su cui la Ong ritiene di dover accendere i riflettori. “Vite dimenticate” è il titolo del rapporto, che si propone di dimostrare come “queste morti tragiche e inutili siano una diretta conseguenza della restrittiva legge nazionale sull’aborto e sulla scarsa informazione in merito a come accedere a moderni sistemi di contraccezione, che dilaga nelle Filippine” – il che è un problema significativo, se è vero che l’Ong calcola che il 54% delle gravidanze, nel paese, sono indesiderate; e dunque “se le donne avessero almeno un maggior controllo sulla loro fertilità, attraverso metodi efficaci di family planning”, sostengono dalla Ong, “e attraverso l’accesso ad informazioni mediche veritiere e neutrali, questo fenomeno si ridurrebbe”. Il divieto dell’aborto, conclude il rapporto, “non solo non lo ha debellato, ma lo ha reso estremamente insicuro e pericoloso”.
NON PRAEVALEBUNT – Ma la Chiesa cattolica del paese, per bocca del suo portavoce autorizzato, Josephine Imbong, fa sapere che chiunque imbocchi la strada del supporto alla depenalizzazione dell’aborto nelle Filippine, si sta preparando “a uno scontro durissimo con la Chiesa”. Il supporto alla legalizzazione di metodi contraccettivi, misura inserita in una legge in questo momento in discussione presso il Parlamento del paese, “è anti-vita”. L’aborto, continuano i vescovi, è chiaramente “contrario alla legge, e un alto numero di questi fenomeni non giustifica la depenalizzazione della pratica”. “Potrei anche fornire dati“, continua la Imbong, “su quanti drogati ci siano in questo paese: significa che dovremmo legalizzare la droga? Il diritto alla vita è scritto nella Costituzione delle Filippine, ed essa va tutelata dal concepimento”.
A parte le considerazioni umanitarie: per la serie la legge e’ legge solo se si attiene ai nostri comandamenti.
Gira su internet:
“La differenza tra Giulio Cesare e Berlusconi è che il primo ha conquistato i Galli e il secondo i Polli”
Insomma un popppolo di polli. Ma antikommmmunisti – per dio! – che è l’unica cosa che conta. U.
Caro Nicotri,
bello il suo articolo ironico… Condivido il pensiero sullo “sbraco” di questo Paese. Spero solo che le sue nere previsioni non si avverino, tutto qui.
Non so però se questo sia il momento adatto per le elezioni. Il rischio è che “questo” PdL possa vincere ancora e che la Lega faccia un exploit… Il Pd(senzaelle) appare molto debole, la Sinistra fatta da PdCI, Prc, SEL e via dicendo non arriverebbe al 7-8%, mentre il gruppo del più o meno “Terzo polo” (finiani, UdC, Mpa, ApI) non ha ancora un’identità definita, se ce l’avrà…
Il fatto poi, secondo me, è che un eventuale nuovo governo di altro colore si troverebbe a gestire il difficile momento della crisi e delle misure anti-crisi, prendendosi addosso tutte le contumelie degli italiani…
Forse per più di qualche mese sarebbe addirittura meglio proseguire con questo governo e prepararsi alle elezioni magari per l’autunno del 2011
x Pietro A.
Non è che le mie previsioni siano nere, evito infatti di farle. Dico però che ci sono grossi pericoli all’orizzonte e anche prima dell’orizzonte. il che mi pare, purtroppo, innegabile.
Ciò che temo davvero non è tanto la tenuta dell’Italia, prima o poi infatti ci sveglieremo, e spero prima anziché poi a macerie dilagate, quanto il combinato disposto “deterioramento dell’Europa/guerra di Israele all’Iran” con annessi e connessi. Come da oltre 2.000 anni, il nostro destino è legato all’Oriente.
Un saluto.
pino nicotri
P. S. Come sempre, spero di sbagliarmi.
Caro Pino, l’eventuale guerra di Israele all’Iran, se e quando accadrà, si limiterà ad uno scambio di missili tra loro, dopo il ‘colpaccio’ israeliano. Nulla di più.
La guerra dell’Iraq insegna: non si muoverà nessuno dei ‘grandi interventisti’. Le nazioni confinanti non muoveranno un dito neanche loro, a parte i soliti proclami. Sanno benissimo che il rischio per loro è troppo alto.
Certamente non ci sarà l’invasione americana in Iran, ma solo sostegno alle opposizioni, nella solita forma nascosta che si usa in questi frangenti.
Del resto, mandare a gambe all’aria un regime di preti è sempre un atto umanitario.
x Sylvi
ripensandoci, forse mi ha frainteso. Non ho mai dubitato della sua signorilita’, le virgolette ‘alla signora’ erano dovute al fatto che nel suo post Uroburo non si era riferito a lei per nome, se ben ricordo
un saluto
Peter
x Pino
dubito che le vicende mediorientali, e persino una eventuale, ed improbabile, guerra Iran-Israele USA, influenzerebbero l’Italia in alcun modo, o comunque non piu’ di qualsiasi altro paese al mondo, in merito alle forniture di petrolio in particolare. Oggi non siamo noi ad essere legati all’Oriente, ma viceversa. L’Oriente e’ decaduto molto piu’ di noi
un saluto
Peter
Del resto, mandare a gambe all’aria un regime di preti è sempre un atto umanitario.
Come siamo “caustici oggi”
Quindi un bello scontro missilistico tra ladri patentati e assassini acclarati da una parte e preti dall’altra.
Un secco 2 a 0 e tutti felici e contenti.
Il regime pretesco viene rovesciato da una rivolta popolare e trionfa la democrazia in Iran.
Dove sei stato ultimamente a fare studi di politica internazionale ?
Da Lucia Frascaria nel Gargano?
Buon appetito ,vado a stringere il sugo delle orecchiette!
cc
x Peter
Io mi riferivo soprattutto alla sua risposta a quello che mi dava dell’ubriaca.
Sa, se ogni tanto si incontra un signore senza virgolette fa piacere.
mandi
Sylvi
X Peter 10
Come la mettiamo con la presenza in Irak ed Afganistan?
L.
Ancora su Marchionne
Marchionne grande manager…ma de che? In questi giorni un attacco violentissimo ai diritti dei lavoratori viene mistificato dalla grande stampa nazionale nel segno della necessità di competere purchessia nell’arena globale. Marchionne, il “supermanager” della Fiat, viene presentato come uno dei rari personaggi che porterebbe il nostro Paese nell’Olimpo di un mercato senza altre regole che quella di schiantare gli avversari. Entreremmo così a pieno titolo in uno scenario da Blade Runner in cui sarebbe proiettata senza scampo la politica industriale del nuovo millennio: alla sola idea questo Governo freme e si sente inorgoglire come capita ai parvenues entrati nel salotto buono, non importa se i suoi cittadini più sfortunati dovranno rinunciare a diritti che hanno fatto la civiltà dell’Italia del dopoguerra. Marchionne sarebbe la nuova stella, elogiato perfino da Obama e incompreso da noi per via di quei cocciuti sognatori della FIOM, che pensano ancora che l’umanizzazione del lavoro e la difesa della sua dignità siano i compiti elementari e irrinunciabili per un sindacato di salariati. Manager contro operai: di questi tempi una partita persa in partenza, a meno che…
A meno che ci si metta ben piantati coi piedi per terra e si ragioni sul fatto che Marchionne usa a sua discrezione risorse umane e finanziarie che non sono frutto della sua attività diretta ed indiretta (la Fiat vende sempre di meno e compete sempre di meno in qualità e innovazione), ma che provengono dall’alienazione dal lavoro e dalle tasse dei contribuenti destinate a riparare la crisi che quelli come lui hanno provocato. Da qui, lavoro disumano e finanziamento pubblico fuor di programmazione: si leggano, per comprenderne il peso, gli accordi sindacali di Pomigliano o di Detroit e si quantifichino le autentiche donazioni a fondo perduto che Obama ultimamente ed i governi italiani da sempre hanno elargito alla sua azienda, pur in fase di incessante scorporo e ridimensionamento di attività industriali. E varrebbe la pena di chiedersi come mai sia saltato l’accordo con la Opel, se non perché il sindacato tedesco non ha accettato condizioni di lavoro insopportabili e la cancelliera Merkel ha sollevato obiezioni insormontabili sui costi pubblici per l’operazione. E ci si interroghi ancora sul fatto che il manager italo-canadese, che accusa il sindacato CGIL di essere immobile e antiquato, glissa sul fatto che solo qualche anno fa la Fiat si era opposta con tutte le forze al progetto avanzato all’unanimità in assemblea (senza alcun referendum!) dagli operai dell’Alfa Romeo di Arese, con la proposta di trasformare il vecchio stabilimento in un “Polo di mobilità sostenibile” propulsore indispensabile per la ricerca e l’ingegnerizzazione di nuovi prodotti ecocompatibili. Proprio allora il management Fiat preferì ricorrere alla cassa integrazione (soldi pubblici anch’essi) anziché far proprio un piano ideato dall’Enea sotto la supervisione di Carlo Rubbia e con la prospettiva di reinsediamento di 7000 posti di lavoro nei settori della green economy.
Si vada infine a vedere su Youtube, al link http://www.youtube.com/watch?v=B97sTMZmgcE , il filmato incredibile dell’abbattimento da parte della Fiat, in una sola notte, delle allora nuovissime linee della Panda 4×4 pagate da fondi UE, solo per impedire il rientro in fabbrica dei cassintegrati riammessi al lavoro da una sentenza del pretore del lavoro! Ci si accorgerebbe allora che l’inderogabile arroganza Fiat, alla cui scuola il nostro si adegua, viene da ben più lontano…
Certo, in un’economia sempre più extraterritoriale e in contrasto con la vita, si può, come Marchionne, puntare allo scacchiere internazionale guardando solo al gioco della finanza e al soccorso pubblico. Si possono chiudere così gli occhi su paesaggi noti, luoghi di produzione ricchi di storia, volti con una loro irriducibile identità umana e professionale, braccia con un cervello e piccole o grandi aspirazioni di donne e uomini, che sono la ragione profonda che ha ispirato l’articolo 41 della Costituzione, affinchè l’impresa non diventi nemica della società. Ma, nonostante la piaggeria dei media e la fanfara della propaganda, quando si bypassa tutto ciò si perde di credibilità, si confonde management con business a tutti i costi e, nonostante il maglioncino trendy, difficilmente si può diventare interlocutori per un futuro migliore.
Da ilfattoquotidiano.it
Adesso faccio l’avvocato del diavolo…
Sinceramente a me puzza la faccenda dell’attentato al leader Iraniano giusto due giorni dopo la denuncia da parte sua di tentativi di assassinarlo da parte di Israele.
Saluti
Mi sia concesso celebrare in anteprima i primi segnali di Riscossa del Veneto.
Onore a Bepi, Ucio,e Berto…per la magnifica impresa “simbolica”.
Camicie rosse alla riscossa..
http://www.repubblica.it/rubriche/camicie-rosse/2010/08/05/news/blitz_ciminiera-6078249/?ref=HREC2-7
cc
il mio sogno e’ che ci siano le elezioni anticipate ed il ‘piccolo cesare’ le perda.
Il problema e’ appunto che non si vede un leader alternativo, e la sinistra e’ divisa come al solito. La frammentazione della sinistra e’ un altro aspetto patologico italicus, e senz’altro non e’ casuale.
Nel frattempo, ho fatto finalmente domanda di cittadinanza britannica. Spero di ottenerla nonostante una ‘criminal conviction’ che mi hanno raccomandato di menzionare (e magari sara’ la mia rovina): 3 punti sulla patente e 60 sterline di multa, l’anno scorso, per eccesso di velocita’. La cosa purtroppo fini’ giocoforza in tribunale, perche’ avevo all’epoca una patente italiana, perfettamente legale, ma la polizia stradale non poteva metterci su i punti…
Fatemi gli auguri di successo.
Peter
Auguri !
Carlino scrive:
Marchionne sarebbe la nuova stella, elogiato perfino da Obama
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Elogiato da Obama in un discorso per inneggiare la un auto elettrica che e’ fuori dalle possibilita’ della media, ($41’000 +++) che va ricaricata dopo 40 miglia.
Insomma un auto che non vendera’ negli US, se non per mostra nel driveway di chi guida una Cadillac Escalade.
Obama era in visita dello stabilimento Chrysler, elogia Marchionne per riceve, nel contempo, i consensi dagli operai.
Dicendo che ha salvato almeno 100 mila posti di lavoro.
Anita
cara Anita,
in effetti ha fatto una passeggiata di consensi!
Piuttisto ha anche fatto un regalino a …..per un sistema antipietre di nuovo tipo , in aggiunta alla solita ciccia annuale che attera in MO
cc
Finita la ciccia, vedremo cosa salta fuori dall’osso !
ps-
Poi tutto sommato finche c’è ciccia da dividendi anche per te, va bene così..in fondo tuuti si lamentano delle tasse che aumentano..!!
Spera che la ciccia continui ad essere abbondante !
x peter
il sistema è pieno di metastasi, impossibile non vederle!
La siura Brambilla in veste ecologica ,attacca il palio di Siena , sulla falsariga della catalogna con i Tori.
Con queste parole..
E mi piace ricordare – ha aggiunto – che notizie di questo tipo – come quella di pochi giorni fa del cane legato sulla circonvallazione in Puglia, morto poi in maniera orrenda – riescono a fare il giro del mondo in pochissimi minuti; e questo lo affermo anche nel rispetto della mia delega per il sostegno e il rilancio dell’immagine dell’Italia”. “Voglio che il nostro Paese – ha concluso il ministro – sia “animal friendly”.
Perticolarmente esilarante il passaggio sull’Immagine dell’Italia,siamo alla comicità estrema…
Che stia pensando alla salvagurdia della “Animal farm”messa in piedi in questo ultimo decennio ??
cc
Lancio una sfida poetica..
Dal titolo
ODE AL CAPEZZOLO DAL”SEN” SFUGGITO…
sottotitolo : per l’erotomane che è nascosto in ognuno di noi..
L’idea nasce dalla “acuta e maliziosetta Anita”,che invitava all’ingrandimento dell’oggetto, diciamo un’invito al Voyeurismo..!!
La mia ode sarà pronta per questa sera, devo finire il minestrone della Nonna e alcune piccole commissioni…
Forza poeti datevi da fare..
pensate a quello che potrebbe scrivere Bondi…!!
Fate uscire il poeta che si nasconde in voi!
cc
ODE IN UN SOLO VERSO PER IL CAPEZZOLO DELLA BRAMBILLA
“Non mi ci raccapezzolo più!”
Non passa….vediamo con le stanghette….
x CC
Poi tutto sommato finche c’è ciccia da dividendi anche per te, va bene così..in fondo tuuti si lamentano delle tasse che aumentano..!!
Spera che la ciccia continui ad essere abbondante !
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Se stai parlando della Crysler o della GM, la ciccia non c’e’.
La GM e’ diventata pricipal-mente governa-tiva e sin-da-calista.
La GM ha ricevuto circa 50 bilioni di salva-taggio e la Crysler circa 11 bilioni.
Se volevo inve-stire avrei dovuto inve-stire nella Ford che non ha preso un soldo dallo “stimulus package” o dal Tarp.
E’ l’unica che si sta mettendo in piedi con pro-fitto.
Ci sono tanti ma…che sta gia’ succedendo, sia per le case che per le auto.
650 mila vetture sono state vendute a causa di “Cash For Clunkers”. (CFC)
Da che il pro-gramma CFC e’ cessato, c’e’ una diminuzione delle vendite di auto.
Quasi tutte le vetture vendute sono state fina-nziate con CFC.
Che cosa accade all’economia se molti di coloro vanno in de-fault, in quanto il consumatore medio e’ gia’ in un profondo buco?
Ciao, Anita
Fino a quando la sinistra sarà alla ricerca del leader carismatico vincerà il leader carismatico della destra, su questa strada tra 20 anni riusciremo a perdere anche dal “trota”.
La sinistra deve cercare di mettere insieme un bel collettivo di gente seria e competente che discuta moltoe litighi poco. Il culto del capo non è cosa della sinistra, almeno che non si speri in una sinistra stalinista o craxiana .. no grazie abbiamo già dato.
Lo so benissimo che con l’attuale clima questo è difficile, ma io non amo le scorciatoie e le “furbate”, dobbiamo lavorare per cambiare lo stato di cose presenti, lavoro lungo e faticoso ma non ci sono alternative serie, al massimo qualche pastrocchio che da un momentaneo successo destinato però a fallire presto e a peggiorare le cose.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
Ps. ma siete sicuri che quelle della Brambilla siano “tette” a me sembrano foruncoli.
Prima di rispondere alla gent Anita che ha “posto” una domanda seria sul futuro e per una volta tanto una domanda e non un’affermazione,vorrei ritornare sul tema promesso e cioè sull’ode al capezzolo della siura brambilla.
Più che l’ode o il carme ,vorrei deliziarvi sulla “costruzione tecnica dell’ode.
Allora miei cari, come dice il buo AZ che da vil “rosso” mi ha ridotto il divino capezzolo ad un bitorzolo che sovrasta un mucchio di carne più o meno grande (ah questi rossi infami !)
Allora cosa quali verbi evoca “il capezzolo “:
Suggere, strizzare con garbo,fa vibrare…giocare si giocare…
con lui e con il fratellino…
Eva dolce ed infame traviatrice del “fanciullino pascoliano” come una bomba ad orologeria..!
Cosa si può ancora dire di Eva ,che ama il tocco , ma che ama anche il pensiero del tocco.
Allora il capezzolo che sfugge , la pelle tirata abbronzata , la chioma rossa, l’eta giusta (per la serie che cida ,che ci da) nel modo maturo..
Quale Eva quindi, questo è il dilemma primo del Poeta, non esteta ,ma pervaso da sana “libido”, trasmessa dall’eva primordiale attraverso il cibo traditore…ah , la fame , la fame !!
Poetasti dell’amore e delle donne della domenica , esteti del cavolo, sublimi racontatori del nulla che vi devo dire proprio tutto..suvvia andiamo…devo comporlo proprio io un’ode gentile alla sana libido con garbo !!
cc
versione un pò casereccia sarebbe che se l’intento di Eva primordiale e di trar piacere dall’essere vista ,deve avere dei cantori che almeno suscitino una raspa…
Da novello imprenditore so che una “stazione di monta” tipo quella di un certo palazzo Romano, costa un sacco di soldi, e meno male che non si raccoglie il seme..!!!
Ilpost precente non ha nulla a che vedere con fatti e persone realmenye esistenti , ma trae esclusivamente spunto dal pezzo del Blog master e da una sana “intuizione dell’Anita su cui si può costruire una storia ..!!
Opps dimenticavo, sempre per la serie ,facciamoci due risate prima che sia troppo tardi!
Un test delle banche UE poco rassicurante
Di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**
I tentativi poco convincenti di mostrare a tutti i costi che le banche europee godono di buona salute non possono che sollevare dubbi. Per certi versi a medio termine l’effetto degli stress test compiuti su 91 banche dal Committee of European Banking Supervisors (CEBS) nelle settimane passate potrebbe essere ulteriormente destabilizzante.
Certo i mercati e i media finanziari, per qualche giorno, hanno goduto delle iniezioni di ottimismo derivanti dall’annuncio che soltanto 7 delle 91 banche valutate hanno fallito il test. Però alcune analisi più precise ci riportano alla realtà di una crisi non risolta e non adeguatamente affrontata.
Il CEBS, formato da rappresentanti delle agenzie di controllo e delle banche centrali dell’UE, aveva presentato due scenari economici. Il primo era tutto improntato al positivo, con una crescita del Pil dell’UE dell’1% nel 2010 e dell’1,7% nel 2011, Il secondo, l’“adverse scenario”, simulava al computer il comportamento delle banche in condizioni di crescita zero del Pil nel 2010 e di una riduzione dello 0,4% nel 2011. Considerava anche un possibile shock per i titoli sovrani in una condizione simile a quella della Grecia del maggio scorso. Esplicitamente però non è mai stato preso in considerazione il rischio di un default nazionale. Ma proprio il “rischio Argentina”, che si è corso in Grecia, è stato evitato grazie ad una massiccia operazione di salvataggio dei paesi dell’Europa.
Il test ha cercato di valutare il rischio dei crediti e di stabilire se le banche abbiano un capitale proprio adeguato ad affrontarlo. Il loro TIER 1 non dovrebbe mai essere inferiore al 6% delle attività. Invece il rischio di liquidità non è stato testato, ritenendo forse la piena e continua disponibilità della BCE a concedere illimitati crediti di emergenza.
L’authority preposta ai test ha accettato come corretti e validi i valori nominali delle attività in bilancio, a cominciare dai bond degli stati. Se essi fossero stati considerati al loro attuale valore di mercato, il risultato sarebbe stato completamente differente. I titoli detenuti dalle banche sono classificati in tre categorie: quelli per attività a breve, quelli detenuti fino alla loro scadenza e il resto per vendite. Per le banche europee i secondi rappresentano in media il 75-80% del totale. Per le banche italiane si stimano intorno al 70%, mentre per quelle tedesche al 90%. E il test non ha riguardato proprio i titoli della seconda categoria. Anche la BCE ha ammesso che ciò ha mitigato la dimensione del rischio e degli aggiustamenti necessari. Infatti, se anche questi bond fossero stati testati, ben 22 banche non avrebbero superato l’esame. Non è quindi un caso che le banche tedesche si siano rifiutate di rivelare la vera entità dei titoli sovrani iscritti nei loro libri contabili.
Inoltre si ricordi che 38 delle 91 banche, a partire da quelle inglesi, hanno nei loro bilanci ben 197 miliardi di euro derivanti dagli aiuti dati dai governi. A fine giugno la BCE aveva linee di credito aperte con gli stati membri per 870 miliardi di euro, di cui il 42% era andato a Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna. Tutte cose che hanno aiutato ad abbellire le situazioni più precarie.
In prospettiva restano perciò molte ombre sulla capacità delle banche europee a far fronte all’evolversi della crisi. In competizione con i governi, in cerca di fondi e di compratori per i loro titoli, le banche europee hanno 3.300 miliardi di euro di obbligazioni da rifinanziare entro il 2015.
Una cosa emerge chiaramente dai recenti stress test: le banche europee, così come quelle internazionali, non possono far “convivere” la parte sana delle loro attività, quella della raccolta del risparmio e della concessione di crediti agli investimenti, con i titoli tossici e le componenti speculative dei derivati. Cercare di coprire questa distorsione con dei dati addomesticati, non risolve in alcun modo i problemi sistemici di fondo. Sarebbe davvero strano se l’Europa fornisse alibi a certe lobby bancarie che presentano gli stress test come un non-evento in quanto, dicono, saremmo di fronte non ad una crisi delle banche ma ad una crisi derivante dai debiti pubblici.
Noi continuiamo a sostenere che sia sempre più necessario un accordo globale per separare i valori “veri” dai titoli tossici mischiati nei bilanci delle banche. I titoli tossici devono essere identificati e messi in “aree di parcheggio” ad hoc per smaltirli in un processo virtuoso di lungo periodo.
*Sottosegretario all’economia nel governo Prodi ** Economista
x CC
Ma vedi ieri stavo morendo con un nuove lenti a contatto, che mi accecavano.
Az porta occhiali come il fondo di una bottiglia di Coca-Cola, percio’ ho dato l’avviso dei seni della signora Brambilla.
Con tutto questo lui li ha visti come…foruncoli.
Ho fatto del mio meglio…….
Anita
Il Pdl è oggi più che mai relegato a logiche di brame personali e affaristiche di uomini che hanno pensato esclusivamente a se stessi, che hanno creato scatole politiche cinesi per assicurarsi il proprio domani.
Barbara Contini, ex governatore di Nassirya ed ex senatrice Pdl,
4 agosto 2010
e va bene, proviamo con qualche verso
la Brambilla espon le tette
alla festa in quel de Roma,
le misure vanno strette
lei le allenta e si abbandona.
Della tetta si intravede
un capezzolo che spunta,
dov’e’ allora il Ganimede
che titilli a mano giunta?
Le sue tette fanno un effetto
che ci toglie la parola,
parli il membro bell’eretto
che contempla la ‘spagnola’
Peter
ps
chiedendo scusa alle signore
A questo punto non posso sottrarmi e scendo in campo.
Un’ottava che andrebbe “cantata” cantilenando un poì sull’ultima vocale di ogni verso al modo degli stornellatori maremmani.
______________
Quand’ospite TV è la Brambilla
per compiacere Silvio che la manda
pare n’ossessa pe’ quanto la strilla
e d’accavallo mostra la mutanda
I circoli promuove e a bella posta
tutto di se mostrando la suddetta
da un vestito che par fatto apposta
fine astuzia, s’affacciò la tetta.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
Mi faccio Comunista.
Tutti i dì sento cialtronerie,
de la Pesciarola co so consorterie,
strapazzata e imbonita dal
ladrone mentitore di pignatte strapazzate,
dalla Brambilla co so misere tette, non rifatte.
Adulato e riverito da suoi lecchini,
il pervertito li manovra come burattini,
è capace di tramutar fruttuoso,
lo sterco meloso e odoroso,
mi sorge immediata na riflessione.
Se pe arricchir el padrone,
debba rinunciar a moral e suasione,
all’amore pe l’Italia e mi debba
accompagnar a immensa marmaglia,
” ma va là Ghedini ” gran lazzarone senza confini,
travisa leggi in continuazione,
pe aggiustar so malvagio e losco padrone,
ladro, pedofilo, cristiano e buffone.
Votato al dio danaro, falso e baro,
lui e la Branbilla usan gran grida e malizia
per farsi innanzi a lui gran servi con delizia.
Sentire poi il Chiavalier gran cialtrone,
di sé pieno in continuazione,
dichiarar a faccia vista di non esser egoista,
mi guardo attorno e divento comunista.
Pasquino.
LA MICHELA PESCIAROLA
Ci mancava una zoccola al governo,
meno male che c’è Silvio il padreterno,
lui aggiusta tutte lo cose,
di pesciarole ora ce ne son troppe,
leste ad inchinarsi,
dinnanzi al nano per un lavoretto di bocca veloce.
Povera Italia siam finiti in misere mani, mani atroce.
Pasquino.
xPasquino
non ti ha fatto bene sconfinare e cambiare…….
Rodolfo
Avrei potuto avere senza problemi la cittadinanza Svizzera o quella Tedesca da anni . Ma sono Italiano e sono quel che sono , orgoglioso di esserlo , niente….e nessuna convenienza potrebbe farmi cambiare idea ed un pezzo di carta non potrebbe farmi piu´Tedesco o piu´Svizzero o meno Italiano di quel che sono, per esempio nel carattere o nel modo di pensare. Mettermi a pescare sulla curva di un fiume pensando che li…. i pesci rallentano, non e´il mio caso, troppo forte e´il mio orgoglio di essere Italiano.
Ho conosciuto Italiani piu´perfetti dei Tedeschi , piu´puntuali di uno Svizzero o con un senso dell´Humor piu´sviluppato di un Inglese. Oggi…. basta seguire la televisione ed i giornali per accorgersi che gli Inglesi o Britannici che dir si voglia hanno lasciato il campo del Britisch Humor e delle caustiche freddure…..oramai morto , lasciando spazio ad una trivialita´ volgare , di pensieri profondamente malati di cui Peter ne e´ la riprova….un popolo oramai di gente arrogante, antipatica e del tutto priva di senso dell’umorismo.
Sotto l´aspetto della convenienza , forse 15 o 20 anni fa´conveniva cambiare cittadinanza , oggi non piu´almeno in Europa. Se si e´in grado di mantenersi e lavorare si e´ liberi di vivere dove si vuole e contribuire in quel paese che ha dato un lavoro , e per quel paese che forse si e´imparato ad amare , ma un pezzo di carta non puo´fare di uno sciocco un furbo.
Questo e´il mio parere critico e per niente gentile (certo non come il poeta Pasquino che quando vede cader la sera….le chiede se si e´fatta male) per sottolineare solo che cambiare cittadinananza non puo´voler dire cambiare un individuo che rimane sempre quel che e´, persino peggiorare e che al giorno d´oggi in Europa cambiare cittadinanza non ha piu´senso, ora che persino si usa dire sono Europeo. Poi……per le illusioni stupide c´e´sempre spazio. Rodolfo
x 39
a riprova che la parola di quest’individuo patetico e pietoso non vale neanche la carta su cui e’ scritta, per modo di dire. Infatti l’atro giorno aveva detto, per la quarta o quinta volta, che lasciava ‘definitivamente’ il blog.
Il suo intervento e’ come sempre quello di un pappagallo che ripete al suo mentore.
Gli si da’ del volgare, senza senso dell’umorismo, e cerebralmente piatto, tutte parole nuove e straniere per lui, e lui le ripete all’indirizzo del mentore.
Quanto alla cittadinanza, in effetti neanche 10 nuovi passaporti gli cambierebbero nulla della mentalita’ retriva, antiquata , non europea, non ellenistica, fondamentalista e reazionaria che si portera’ con se’ per sempre.
Il dubbio che neanche lo sfiora e’ che per votare in un paese ci vuole la cittadinanza…
con disprezzo, come sempre
Peter
Cara Anita,
veniamo alla fine alla tua domanda
-Che cosa accade all’economia se molti di coloro vanno in de-fault, in quanto il consumatore medio e’ gia’ in un profondo buco?
Succede che è un bel guaio.
vedi cara Anita, nessuno lo dice, ma a mio modesto avviso il sistema globalizzato si sta “intortando”,Attorcigliando su se stesso, come in un vortice di cui non si vede per il momento la fine.
I sistemi politici che presiedono alla regolamentazione ,mostrano la corda in maniera palese.
Il lungo ciclo partito dall’inghilterra del 600 ,fondato sull’individualismo possessivo ,sta mostrando la corda.
Le liberal-democrazie, anche nelle forme più avanzate si arrabattono nel senso che pur rimando validi ancora alcuni dei principi che ispirarono alcuni dei loro più alti e onesti cantori,si arrabattono tra le urla dei mercanti del mercato rionale.
Le social-democrazie o i riformatori ,osservano con sgomento che il sistema redistributivo messo in piedi alla fine del secondo conflitto mondiale non regge più.
Non lo dicono, ma lo pensano sempre di più,il guaio e che dovrebbero fare un’analisi che non vogliono fare, perchè li porterebbe a conclusioni che richiamano principi e concetti dati per morti.
Tecnologismo e scientismo , mostrano paurosamente la corda, se intesi esclusivamente al servizio e succubi di mercati e di economie che si rifiutano di funzionare.
Per concludere e per rimanere esclusivamente nel campo dello spirito e non dell’economia voglio avviarmi alla conclusione richiamando quella che ritengo una sintesi di un filoso delle mie parti….e cioè :” Ogni progresso intelletivo è costituito da una liberazione dalla soggettività,all’elevarsi di un conoscere necessariamente valido per tutte le coscienze ; questo conoscere che si impone da sè allo spirito è ciò che chiamiamo oggettività,verità, e l’attività che si esplica nella conquista e nel possesso di questo conoscere è la ragione.
Fuor di metafora senza appesantire di troppo il discorso..a mio avviso siamo ad una svolta epocale, i cui fumi si diraderanno in un lasso di tempo di alcuni decenni…nella speranza che le umanità non ricorrano al metodo più antico e cioè quello del pascolo del vicino,con alle spalle la convinzione di essere l’umanità eletta da qualche dio crudele e vendicatore.
Già successo e da potrebbe succedre ancora , anzi i profeti sono all’opera, per l’ennesima volta e con maggiori possibilita di successo che nel passato nei confronti di umanità ormai completamente stordite dall’individualismo possessivo.
Nel piccolo il caso ittalico è emblematico !
La crisi non è finita è appena cominciata !
basta leggere anche sopra il post appena qui sopra di Lettieri.
cc
Il poeta gedeone
Il poeta gedeone
senza “fallo” ,ancor ci prova
Piange, stride e si arrabatta,
rotolando il mentecatto
nella melma del suo piatto!
cc
Poi per quelli che asseriscono di voler cambiare cittadinanza solo per aver diritto a votare , calo un pietoso silenzio.
Quale colmo di ipocrisia! Rodolfo
Grazie a tutti i poeti del Blog !
Mi sa che se continua così si può fare una raccolta!
cc
xControcorrente
Prova a portare qualche controargomento invece di offendere gratuitamente….babbeo.
Forse il blogmaster non se n´e´ accorto, ma ogni qualvolta scrivo qualcosa ,va´a finire sempre a “schifio” proprio in questa maniera.
Non si segue un filo logico portanto argomenti, ma si offende.
Cose nemmeno da bassa plebe. Rodolfo
Gia´……il mentore che mente…
Rodolfo
e tra l´altro anche irrimediabilmente demente……..
Il fanfarone e pallone gonfiato vuole votare in Gran Bretagna, poverino ci tiene tanto…..forse pensa che il suo voto puo´cambiare le cose.
caro Rudy gedeone,
non è colpa mia se tutte le volte che scrivi altro non fai che ispirarmi sonetti di quel livello.
Sei talmete preso nel tuo nulla ,che non leggi nulla di quello che scrivono gli altri.
Ti svegli, e hai scambiato questo blog per un orinatoio personale in cui epletare le tue in sulse funzioni mentali.
cc
Chiagni sempre ,perchè non ti si prende sul serio !!
ma come si fa per geova!
Mi domando quale tipo puo´essere uno che asserisce di voler cambiare cittadinanza solo per votare.
Capirei quello che nel paese e´nato, che gia´dal kindergarten ne ha appreso la lingua, magari con un genitore di quel paese, che si innamora di quella nazione , della cultura, dei spaghetti con la marmellata ecc. ecc., ma cosi…..e´tutto falso…..anche perche´non si vive in un paese “straniero” per superare i limiti di velocita´, non e´un buon esempio. Rodolfo