Perché alla Fiat non licenziare anche i manager e gli azionisti incapaci che l’hanno portata a questo punto di inadeguatezza ormai fuori mercato?

Come è noto, tre operai del reparto montaggio dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat – dove si produce la Punto Evo – sono stati prima sospesi e poi licenziati con l’accusa di aver ostacolato il percorso di un carrello robotizzato durante un corteo interno. Secondo l’azienda il blocco del carrello robotizzato impediva di lavorare agli operai che non partecipavano allo sciopero e al corteo interno. Ed è di oggi la notizia di un quarto licenziamento, sempre per motivi dello steso tipo, piuttosto speciosi. Ma tralasciamo.

Bene. Ma allora perché non licenziare i manager e gli azionisti di riferimento incapaci che con le loro incapacità e strategie perdenti impediscono di lavorare a centinaia di migliaia di dipendenti compromettendo anche il futuro di molti di loro? Altro che blocco del carrello robotizzato: nei primi sei mesi del 2010 la quota di mercato della Fiat nell’Europa composta da 27 Paesi è calata del 20, 8%. Si è cioè ridotta nel giro di sei mesi addirittura di un quinto! A fronte di un mercato dell’auto di fatto stazionario anche se registra un incrementino dello 0,2%. Detto in parole povere, la Fiat è fuori gioco, va peggio di tutti i suoi principali e con la sua fettina del 7,4% di quota di mercato è solo la sesta casa automobilistica del Vecchio Continente. Che fine hanno fatto le profezie dell’Avvocato, cioè dello scomparso Gianni Agnelli che in realtà non era neppure avvocato, di quando – pochi anni fa – si diceva sicuro che la Fiat sarebbe cresciuta fino a diventare uno dei pochi giganti automobilistici mondiali? Evidentemente sono state seppellite con lui. Purtroppo.

Sono anni che a Torino non sono competitivi in fatto di capacità progettuali e commerciali. E’ da decenni che le auto le fanno meglio in Francia, Germania, Giappone e Svezia, da qualche tempo anche le auto Ford sono migliori di quelle della Fiat. Sono anni che le auto progettate e vendute da Fiat non sono fra le più appetibili, anzi è evidente che non sono neppure in linea con la media del mercato. Altro che il blocco di un carrello robotizzato: qui c’è il blocco delle più grande industria italiana provocato dai vari Marchionne che ostentano il maglione “del fare” esattamente come Guido Bertolaso, il pallone sgonfiato della Protezione civile. Pomigliano, la camorra, i terroni, Epifani, la Cgil, i comunisti, il blocco di uno o mille carrelli robotizzati, ecc., non c’entrano niente. C’entrano solo i Marchionne e gli Elkan. cervelli torinesi e non solo di Mr Marpionne dal pullover ostentato. L’ipocrisia e gli interessi della politica, a destra, al centro e a sinistra, e della grande stampa nascondono la realtà, non solo questa come è noto, ma non è tenendo la testa sotto la sabbia che il re non è più nudo. Il dramma principale della Fiat è di essere finita in mano a una famiglia, gli Elkan, piovuta dall’estero, priva di cultura economica e ancor più aziendale, per giunta con scarso interesse per l’Italia e miracolata dall’avere sposato una Agnelli. Le risse giudiziarie torinesi tra figlia Margherita e madre Marella per spartirsi i tesori di famiglia e la parabola di Lapo Elkan non sono faccende causiali, ma emblematiche.

Le cose però non è che andassero benone già da prima. Quando era ministro del Lavoro Roberto Maroni rivelò che la Fiat dal dopoguerra aveva avuto in regalo dallo Stato italiano “oltre un milione di miliardi di lire”, pari a 500 miliardi di euro e a quasi metà del debito pubblico italiano. Di quella montagna di quattrini, della quale Maroni disse che “con quei soldi la Fiat poteva comprarsi l’intera Ford”, a quanto pare non è stato fatto un buon uso. Da quando Maroni era al Lavoro sono passati anni e le regalie, o “incentivi” che dir si voglia, sono nel frattempo aumentate. Però nel frattempo alla Fiat è calata l’occupazione, i terroni sono stati rispediti al Sud, è calata la quota di mercato e anche la capacità di fare buone auto. Quando Berlusconi e il suo circo Barnum ragliano di “complotto dei poteri forti per sabotare il voto popolare, delegittimarci e non lasciarci governare” la Fiat non è più certo faccia parte dei conclamati poteri forti.

Non è il caso di discuterne anziché dare la colpa a Melfi o a Pomigliano d’Arco, alla Cgil o ai “comunisti”? Non è il caso magari anche cercare delle soluzioni anzichè continuare a incensare Marchionne e gli imberbi rampolli Elkan oppure cercare di continuare a raccogliere voti alle elezioni e tessere sindacali?

447 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    ma si sente bene? di quello che ha scritto non ci ho capito quasi niente. Poi se anche vi separate tanto meglio. Basta che la repubblica mediterranea italica conservi il diritto di viaggiare in quasi tutto il mondo senza visto, altrimenti dovro’ farmi il passaporto britannico.

    o procace Sylvi, friulana alacre e verace
    quando scrivi in linguaggio non friulano
    gli occhi e la mente mia non trovan pace
    perche’ non v’e’ logica ne’ senso umano.

    Pero’ se scrivi nell’idioma tuo friulano
    quello che dal sen materno un di’ succhiasti
    e’ ancora peggio di quando t’esprimi nel taliano
    mi vien di scansar pranzo, cena e tutti i pasti

    ossequi

    Peter

  2. Linosse
    Linosse says:

    Alla fine la fiatte si delocalizza all’estero in Serbia “estenuata” da un implacabile sindacato contro tutto e tutti,anche se stesso.
    Una proposta :
    la Ford ha fatto un’auto dal nome “Escort” ,la fiatte non più nostrana ,potrebbe rinnovarsi in toto ,produrre tutte le auto che vuole sotto il nuovo marchio internazionale”escort pe’ tutti” .
    Insomma un marchio riconoscibile a prima vista magnifcato dai tempi e al passo coi tempi che finalmente si mantiene da solo.
    Altro che auto popolare Wv!
    Con questo caldo il maglioncinato e fuori stagione Marchi onne(che sia un lontano parente de la wanna?)si potrebbe anche rilassare e mettere in cannottiera visto che gli altri li ha messi comodamente in mutande,o no?.
    Saluti caldi
    L

  3. ber
    ber says:

    Caro Linosse,
    se qualche fabbrica chiude è meglio per la ns respirazione.
    Ci ritroviamo macchine dapertutto,…se riscopriamo l’agricoltura,dato che ci sono tanti terreni incolti,il mondo globale ci guadagnerà.
    Ciao e buona domenica,Ber

  4. Linosse
    Linosse says:

    Caro Ber,hai ragione.In questa epoca ,ridondante in tutto e per tutto ,ricordo che un’auto con motore di piccola cilindrata pari a 80 CV =58 kWcirca potrebbe mantenere energeticamente più di 10 famiglie,10 appartamenti che fanno riferimento a contratti di 5 kW invece che scoppiettare sotto il culo di un unico e sfinito colesterolico scoppiato.
    W la bicicletta e chi la usa,in special modo in pianura!
    Buona e salutare domenica
    L.

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cara Sylvy,
    dì alla tua amica serba che se non ci fossero state quelle azioni militari (pensa un pò cosa mi tocca difendere!) invece di una mattanza al quadrato sarebbe stata una mattanza al cubo.
    Sottolienalo.
    C.G.

  6. Anita
    Anita says:

    Ci mancava una poesia in Milanese. Anita
    ;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;

    L’è rivada l’ora de fà on poo ciar,
    sora i origin del nòster car Milan,
    a quaivun vegnerà el sangh amar,
    tanti su stà question fann i indian,
    v’el disaroo tra el dolz e el brusch,
    hinn staa nò i Roman, nò i Etrusch.

    Milan la gh’ha origin pussee antigh,
    cont i latin la gh’entra pròppi nient,
    numm s’èmm minga scansafadigh,
    rivom d’on period ben antecedent,
    che a pensagh me vegnen i vertigin,
    hinn Celtich i nòster grand origin.

    Di Celtich nun sèmm pòcch ò nagòtt,
    da doe hinn rivaa, in doe hinn staa,
    eren nò tant grand, eren piscinòtt,
    e dal nòrd Euròpa paren sien calaa,
    hann lassaa quaicòss de la civiltà,
    par ch’abbien fondaa la nòstra città.

    Me pias che Milan l’è minga romana,
    se ved dal caratter e dal gran laorà,
    soo che m’attireroo ona quai grana,
    perchè gh’hoo de tasè?, voo a parlà,
    e Milan el gh’ha pròppi del special,
    de tutta l’Italia dovaria vèss capital.

    Gh’hoo nient contra Ròma e i roman,
    ma l’è celtich el sang di nòster vènn,
    sèmm on’altra gesa alter parrocchian,
    lor se mai diavol gh’hann de savènn,
    sarann staa anca gran conquistador,
    nun sèmm semper staa di laorador.

    Gh’èmm de rivendicà la discendenza,
    quèlla celtica lì, l’è in di nòster radis,
    lassèmm perd la romana ingerenza,
    che senza de lor sariom in Paradis,
    el nòmm Celtich el deriva di grècch,
    Gallich per i roman dii con plècch.

    Anca in del mangià nun sèmm divèrs,
    sarèmm fòrse di grand busecconi,
    lor i amis roman mangen a l’invèrs,
    ma l’è nò che sèmm tucc di mincioni,
    el risòtt giald, la nòstra gran ricètta,
    lassa che s’ingossen pur de porchètta.

    Di origin celtich, mì sont orgoglios,
    come de vèss nassuu in stà gran città,
    anca se de Ròma semper ossequios,
    voeuri prima de tutt famm rispettà,
    nissuna città l’è granda come Milan,
    de numm ghe disen col coeur in man.

    ————————–
    La poesia non necessita di traduzione. E’ splendida nella sua versione originale.

    Segnalato da Poesia di Renato Colombo. Segnalata da Focabarbisa

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    ..mentre quando governava Cheney (che tirava le fila all’utile idiota Giorgetto) tutto andava bene..madama la marchesa.
    Anzi: madame la Komare.
    C.G.

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    I milanesi di origine celtica…
    Sembra di sentire quando starnazza il bossi della Lega Ladrona.
    Èh, santa ignoranza..!
    Geograficamente ignoranti.
    C.G.

  9. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,
    indubbiamente, una delle più alte “espressività” che i Lumbard sanno esprimere di questi tempi !
    Sia nel testo che nel messaggio poetico,si comprende il meglio della cultura milanese odierna”.
    Pasquino al confronto è un signor nessuno.
    Finalmente un “poeta” in questo Blog.
    Bisogna ammettere che il tuo Post, ha colmato una lacuna.
    Se ne sentiva il bisogno, soprattutto se si pensa come tu dici : ” E’ splendida”…infatti se questa è splendida , non oso pensare a cosa possa essere “il meno”..!!!
    Ma è anche “didattica” per dirla alla Sylvi che appena tornata da una cena in Lega in riva al mare, ancora in piena fase “digestiva”, ha deciso di confortarci con il digestivo sui sindacati,evidentemente ancora non gli riesce di togliersi una “lisca” di pesce che un camieriere “birbone” sindacalizzato, gli ha infilato a tradimento in una portata che non doveva contenerne!
    Attentato, sabotaggio o solo noncuranza…!!??
    Sarà il tempo a dirimere “questo angoscioso” dilemma, così come Il Poeta Tuo dialettale , rappresenta di sicuro l’avanguardia della NUOVA CULTURA LUMBARD !!
    Ad Majora e buon pomeriggio !!

    cc

  10. Peter
    Peter says:

    x Anita

    il lumbard leghista e’ talmente ignorante che non merita una delle mie risposte in versi.
    I lombardi di celtico hanno ben poco. I celti poi non erano affatto dei popoli particolarmente ‘civili’ e ben organizzati nel contesto del buon tempo antico, infatti i romani ne ebbero sempre la meglio e finirono per soggiogare tutti i celti d’Europa. I celti erano tribali, primitivi, divisi tra loro, ed anche molto rozzi, privi di leggi scritte, e forse praticamente privi di scrittura in assoluto. Abbiamo un’idea delle lingue che parlavano attraverso alcune che sono rimaste ed hanno poi acquisito tradizione scritta, come il gallese ed il bretone.
    Le loro ‘citta’ non erano nulla di paragonabile a quelle fondate dai popoli piu’ civili dell’epoca, come greci, romani ed etruschi.
    Milano poi e’ stata completamente rasa al suolo piu’ di una volta, ed il suo aspetto attuale e’ nella media delle citta’ italiche (tra le piu’ brutte, diciamo, gli stranieri dicono che e’ molto ‘dry’, parola gentile per senza attrazioni)

    peter

  11. Linosse
    Linosse says:

    X Sylvi 20
    Ma no,non ci posso credere!Più che vena poetica hai messo allo scoperto la peo sia esofagea senza additivo di coca-cola.
    Prosit
    L.

  12. Peter
    Peter says:

    x Anita

    che i conservatori (ovvero devastatori) stiano facendo tagli a destra e a manca lo so benissimo, grazie.
    I tagli interessano essenzialmente il sistema sanitario ed altri servizi pubblici. E l’assistenza sociale in genere, il welfare state.
    Strano che non si senta parlare di tagli al budget deglli armamenti e forze armate in genere?
    Infatti, se ricordi, era esattamente cio’ che paventavo prima che i tories andassero al governo pochi mesi fa. E non abbiamo ancora visto niente, su questo il tuo articolo dice bene. Ma non c’e’ nulla di ‘segreto’ in quanto tale

    Peter

  13. Anita
    Anita says:

    x Peter,

    Mica l’ho scritta io.

    Perche’ poi l’autore dovrebbe essere un leghista, e’ inteso come un insulto?

    Qualche cosa di vero c’e’, mio marito mi chiamava: “Attila il Re degli Unni”…. ;-)

    Milano e’ cambiata da non riconoscerla.
    La Milano che e’ nella mia memoria ed un caro ricordo, era bella, elegante e tranquilla, poi io conoscevo solo il centro.

    Effettivamente io ho lasciata la mia Milano dopo che si sono separati i miei, avevo 10 anni e mezzo.

    Le mie visite sono state saltuarie, tra il collegio, la guerra…ed un paio dagli US, di corsa in visita di necessita’.

    Percio’ per me; Milan le’ un gran Milan!

    Anita
    ———————————————–

    Se quei de Roma g’hann el cupolon
    nùn gh’emm la Madunina e vemm benon,
    nùn vemm benon chè ogni nost affari
    la ne proteg, standa là per ari.

    e l’è per quest che ogni milanes
    la Madonnina la ved d’ogni paes.
    portèl dove vorì, lu’l se ostina
    da ogni sit el ved la sua Madunina.

    El va in montagna, anca col temp scur
    el dis che la veduda e l’è sicur.
    El va in bassa, magari vers Cremona,
    a “occhio nudo” el ved la sua Madona.

    Basta ch’el sappia la giusta direziun,
    dove se troeuva ‘l so bel Milanun
    poeu basta un sgrizz, un ragg de sul in travers
    de fagh cambià idea gh’è minga vers.

    A l’è un miracol? o inn dumà pretes?
    A l’è che per capila g’ha voeur vess milaness

    Da ignoto.

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Milano vicino all’Europa
    Milano che banche che cambi
    Milano gambe aperte
    Milano che ride e si diverte
    Milano a teatro
    un ole’ da torero
    Milano che quando piange
    piange davvero
    Milano Carabinieri Polizia
    che guardano severi
    chiudi gli occhi e voli via
    Milano a portata di mano
    ti fa una domanda in tedesco
    e ti risponde in siciliano
    poi Milan e Benfica
    Milano che fatica
    Milano sempre pronta al Natale
    che quando passa piange
    e ci rimane male
    Milano sguardo maligno di Dio
    zucchero e catrame
    Milano ogni volta
    che mi tocca di venire
    mi prendi allo stomaco
    mi fai morire
    Milano senza fortuna
    mi porti con te
    sotto terra o sulla luna
    Milano tre milioni
    respiro di un polmone solo
    Milano che come un uccello
    gli sparano
    ma anche riprende il volo
    Milano piovuta dal cielo
    tra la vita e la morte
    continua il tuo mistero
    Milano tre milioni
    respiro di un polmone solo
    che come un uccello
    gli sparano
    ma anche riprende il volo
    Milano lontana dal cielo
    tra la vita e la morte
    continua il tuo mistero
    (Lucio Dalla)

  15. Anita
    Anita says:

    x Peter -#213

    Non sapevo che Obama fosse conservatore….chi te lo ha detto?

    I conservatori non sono in potere dal 2006.

    Anita

  16. Anita
    Anita says:

    E va bene.

    Solo le vostre citta’ meridionali hanno merito.

    Se Milano fa schifo perche’ e’ cosi’ piena di meridionali?

    Anita

  17. sylvi
    sylvi says:

    Cara Anita,

    basterebbe il Duomo, ma ancor più S.Ambrogio, la sua storia, per fare grande MIlano, e la civiltà della sua gente.
    La Cricca di Berlusconi ha trovato il lievito e la farina preparata dai Craxi meridionali…
    che purtroppo per ora, ma solo per ora, l’hanno vinta!
    La disponibilità senza chiacchere, il senso civico, la generosità che non chiede niente in cambio, la laboriosità e la cultura sono nel suo dna.

    Si rifaranno prepotentemente vivi!
    Comunque i milanesi che conosco io abitano tutti fuori Milano.

    ciao Sylvi

    Ps:Per una volta che ho ripetuto a memoria una canzone napoletana, perchè non ho il copia incolla….hai visto che cosa mi hanno detto! Mah!

    ciao Sylvi

  18. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G. 205

    vedere i kosovari nelle vesti di povere vittime indifese…
    beh forse la storia non è come l’ha raccontata D’Alema!

    Infatti i risultati si vedono ora e si vedranno presto quando i kosovari zitti zitti avranno finito di far fuori quei 150.000serbi che ancora vivono A CASA LORO, esattamente come i palestinesi!
    Le povere “vittime” dopo aver distrutto Monasteri ortodossi culla della civiltà serba, hanno provveduto a tante belle fosse comuni, per serbi, di cui l’occidente che le conosce benissimo, non parla, impegnato a gridare delle fosse comuni dei poveri mussulmani ad opera del diavolo serbo alleato del russo!

    Noi qui a due passi, ma Ber, Linosse e tutti i pugliesi che sono più vicini geograficamente, ne vedranno delle belle!!!

    Sylvi

  19. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    adesso che mi sono tolta tutte le lische,…
    dovresti mangiare pesce più spesso…ha il fosforo, il fluoro…e non so che altro che comincia con effe.
    E’ molto digeribile ed adatto ai bambini e ai bambinoni…

    In una bellissima selvaggia isola della Dalmazia campano tutti oltre 100anni…mangiano pesce e bevono travarica, che definirla grappa è molto azzardato.
    Si, forse alla sera fanno fatica a trovare la strada di casa, ma tanto…là non ci sono automobili! E perciò nemmeno sindacati!!!

    Presto o tardi ci arrivano!!!

    Sylvi

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.
    Intanto i quelli di cui parli NON hanno (almeno fino adesso) fatto mattanza.
    I serbi invece sì, e non solo UN genocidio e se non vado errato erano parecchi di più dei fantomatici 150’000.
    Ma quelli erano “solo musulmani zozzi”, chissenefrega.
    Vero?
    La raccontiamo tutta o solo quello che ci fa comodo?
    C.G.

  21. Peter
    Peter says:

    x Anita

    beh, direi che nei tuoi ultimi posts ‘quag-lieggi’ per davvero!
    il tuo artic-olo del Tele-gra-ph si riferiva a UK, dove i co-nserv-atori sono tornati al pot-ere appena 3 mesi fa.
    Non so di chi parli quando dici che i cons-erva-tori non sono al pote-re dal 2006.
    Oba-ma non e’ infatti un cons-erv-atore, e tu lo ost-eggi perche’ la sua p-olit-ica s-oc-ial-e e’ di tipo pr-ogre-ssis-ta, specie in campo di san-ita’ pub-blica.
    Vi sono molte citta’ del Nord Italia davvero belle, come Parma, Venezia, Verona, Padova, anche Bologna, forse anche Torino, Mantova, Pavia, a quanto sento dire o vedo in fotogr-afia (le ho viste di per-sona in buona parte, ma non tutte).
    Poi vi sono quelle del Centro, nel caso te lo scordassi.
    Alcune citta’ del Sud sono effettivamente belle, ma non tante, purtroppo. In Puglia e’ carina Lecce, e molte cittadine minori come Os-tuni, Gallipoli, Otranto, Alberobello. Vi sono dei paesaggi costieri, insu-lari e geo-rgici molto est-etici, ma di belle citta’ o cittadine ve ne sono rela-tivam-ente poche, e che ‘il mago’ si stia zitto, prego.
    Non sono mai stato in Sicilia, ma dai films che ho visto (es. Malena) vi sono delle citta’ molto artistiche, es. Siracusa

    Peter

  22. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.,

    durante la guerra yugoslava i cimiteri che ho visto erano cattolici, ortodossi e mussulmani equamente distribuiti, e a Sarajevo mooolto misti!

    Io invece mi riferivo alle fosse di serbi opera dei kosovari.
    Non so se sono zozzi, ma che abbiano sempre vissuto di espedienti, di criminalità e soprattutto che abbiano un sito geografico che…guarda caso, ospita la più grande base americana del Mediterraneo!!!…
    Bei giochini e ottima propaganda!!!

    Comunque i serbi che vivono in Kosovo sono ogni giorno oggetto di omicidi. Da quelle parti sanno come si fa la pulizia etnica.

    Ehhh, le cose non sono sempre come ce le raccontano!!!

    Sylvi
    Ma l’occidente

  23. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    I Milanesi che conosco io sono scappati.
    O nel varesotto, nel comasco ed anche in paesi sopra Bergamo.

    Alcuni lo vorrebbero fare…ma finanziariamente non possono.

    Io mi tengo le mie memorie, quando mia nonna mi portava al teatro, quando mi portava a fare spese in Corso Vittorio Emanuele, la Galleria, Motta, Frette, il Duomo e la Madunina.

    La fiera degli O Bei o Bei a novembre per la festa di San Ambrogio, le ‘caldarost’ nell’imbuto di giornale…o un bella biciclettata fino all’Idroscalo. (di sgarro)

    Ciao, Anita

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cara Sylvi,
    quello sporco gioco (made in US) del “di quà tutti santi e cherubini e di là tutti sporki e kattivi” è stato sempre, negli ultimi decenni, un “buon motivo” (sob!) per scatenare guerre e mettere uomini contro.
    Meglio tacere, pregare, almeno chi ne è capace.
    A volte il silenzio fa più rumore di una cannonata.
    Non mi è mai fregato una beata fava se quello fatto secco era verde, giallo o arancione.
    Ho visto documentari strazianti, dove le lacrime delle mamme erano uguali. Non erano serbe, croate, bosniaci o kosovare.
    Erano le stesse, precise e identiche.
    C.G.

  25. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Mah, mia cara Sylvi,
    ho atteso per un pò il tuo messaggio personale, poi probabilmente devi aver risolto diversamente !

    In tutti i casi avevo in mente un discorso che parlasse di macro e di mini, poi ho deciso diversamente, in quanto il tuo “post” sui Serbi a 450 euri e i padroncini che fanno concorrenza ai Cinesi,lavorando ormai in proprio,ha scatenato in me una “vis”che dire “comica”.
    Senza contare le tue “osservazioni sul Marchionne e sulla Fiatte.

    Mi sembra che Voi dell’est ,abbiate un rapporto di Odio-amore con la Fiatte, da un lato “l’invidia del pene” poichè negli anni non siete riusciti a “cuccare” gli aiuti statali, ma dall’altra sempre pronti a correre in sua difesa ,quando il Kolosso attacca il movimento sindacale e le basi della convivenza.
    In sostanza anche Voi tutti belli e allienati dietro l’ombra del Kolosso, quando fa comodo.
    Favolose poi le tue osservazioni sugli “ormai artigiani dell’est”, che fanno concorrenza ai Cinesi…che cosa è una proposta di Indirizzo per lo sviluppo economico italico? Beh ,potrebbe essere , anche io ormai , nel mio piccolo faccio concorrenza alla Nestlè, nell’orto …ormai.

    Infine, sono d’accordo con te sui Serbi Umani,salvo che ogni tanto mi sorge il terribile sospetto di una umanità sul modello delle Mutande dell’elastico per noi “maschietti,c’è sembre il pericolo di indebite pressioni e fastidi sui “gioelli di famiglia”, anche se quelle elastiche ti forniscono una “siluette fasciata” più giovanile.

    una buona serata

    cc

  26. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    infine encomiabile la tua difesa della antica razza celta-lumbard salvo che mi par di capire che nessuno qui , ha mai messo in discussione la generosiatà antica dei Lumbard!
    Mia cara ,sei grande ,come al solito hai fatto finta di non capire , come fai sempre finta di non capire quello che dice AZ,sui padroni i n genere e non nello specifico.
    Insomma “la lisca” ideologica sui sindacati ,ti rigira da anni nel collo e non perdi occasione per stutarla,…ti posso assicurare che vi sono metodi che dire “moderati” per farlo, evitando di strozzarzi tutte le volte!

    una buona notte

    cc

  27. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    ti ho mandato un messaggio che dalla mia posta risulta inviato.
    Ma nessuna risposta è pervenuta.
    Se è partito…posso aver sbagliato indirizzo?
    E’ mio figlio il maestro delle cerimonie informatiche.
    Vediamo se domani riesco ad acchiapparlo.
    Mi interessa molto il tuo parere sulla questione che ti ho espresso.
    E naturalmente…non gratis …ma senza fattura!!!
    ——————————————————————
    Io credo invece che siete voi che girate il torrone.
    Non credo che i problemi economici del Triveneto siano in un altro pianeta.
    Posso capire la differenza fra zone di colossi industriali e zone come le mie.
    Capisco anche che una grossa rivoluzione sta avvenendo, e non riguarda più soltanto padrone-operaio; quello che capisco anche che non c’è, in Italia, un “vigile ” del traffico.
    Posso affermare che non ho mai visto confuso come oggi.
    Le aziende da venti a cinquanta dipendenti si stanno squagliando perchè, come ho già detto, molti sono “i rami secchi”,
    al dilà del fatto dell’invidia del pene!!!
    Non abbiamo bisogno di soldi, avremmo bisogno di serietà e sicurezze e soprattutto che ci sia data la possibilità di competere.

    Berlusconi ha lasciato marcire quello che era già avariato!
    E mai come oggi dovremmo ripeterci le parole di JF Kennedy:
    Non chiederti quello che lo Stato può fare per te, ma quello che tu puoi fare per lo Stato!-

    E dentro ci sono padroni e lavoratori!

    Sylvi

  28. sylvi
    sylvi says:

    x AZ

    La Mangiarotti che se n’è andata da Milano ha acquisito la vecchia Solvey di Monfalcone.
    Dice mio marito che le costerà una tombola ripristinarla, ma qui ha il molo per spedire via mare i colossi nucleari che mai avrebbe potuto mandare via terra.

    buonanotte
    Sylvi

  29. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X Sylvi

    A me non interessa se una macchina, un treno, un trattore, una sedia, sono prodotti in Italia, in Serbia o in qualsiasi altra parte del mondo, mi interessa come vengono prodotte, le frontiere a volte sono barriere fisiche con muri e filo spinato altre solo segni sulle carte geografiche, ma non hanno posto nella mia mente. Anche Scalfari che solitamente apprezzo non è l’oracolo di Delfi e l’ovvietà del costo del lavoro italiano fuori mercato se la poteva anche risparmiare.
    Qualsiasi costo del lavoro è nella logica capitalistica “fuori mercato”, lo è quello italiano a 1000 euro rispetto a quello serbo a 450, ma se si va avanti con questa logica quello serbo sarà fuori mercato rispetto a quello vietnamita, tailandese o ugandese. Si cercherà sempre un lembo di terra ed un gruppo di disperati, più disperati degli altri, disposti a lavorare per un’ora in più per un euro in meno, e d altri disperatissimi che per essere concorrenziali faranno lavorare i bambini di 10 anni e ce ne saranno altri ancora “superdisperatissimi” che faranno lavorare quelli di 9, 8, 7 … questo è il capitalismo nella sua più pura essenza, padronissimi, chi se la sente, di fotografare questa realtà ed accettarla così com’è, dominato dalle disumane leggi del mercato e della concorrenza senza regole, IO NO!!!!
    ——
    Su tutta la recente storia dei Balcani ci sarebbe molto da dire, Dalema ed i suoi bombardamenti non sono però, in ordine di tempo, il primo atto sbagliato della comunità internazionale. Le divisioni che sono poi INEVITABILMENTE sfociate in scontri guerre, pulizie etniche doppie triple incrociate, sono state favorite e fomentate da interessi economici politici e religiosi con in prima fila la Germania e la chiesa cattolica che fecero a gara a riconoscere li prime scissioni, il resto è arrivato a caduta.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

    PS. Ho lavoraato una vita a costruire, controllare, riparare automazione …. Popeye …. va fa ‘n culo.

  30. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    In tema di poeticità e di Milano c’è anche questo pezzo di Guccini
    ____ Poveri bimbi di Milano ___
    Sono nato a Milano nel 42 pesavo un po meno di 6 chili ma come nella canzone “le strade erano piene di iene e di lupi … e la gente del mondo ingoiava cordite”.

    Bella da ascoltare
    http://www.youtube.com/watch?v=8ZwPFs3xwKY
    ma anche da leggere.

    Quando son nato io pesavo sei chili,
    avevo spalle da uomo e mani grandi come badili.
    Quando son nato io eran davvero tempi cupi
    e le mie strade erano piene di iene e di lupi.
    Quando son nato io la morte stringeva la vite
    e la gente del mondo ingoiava cordite…

    Poveri bimbi di Milano, coi vestiti comprati all’ Upim,
    abituati ad un cielo a buchi che vedete sempre più lontano.
    Poveri bimbi di Milano, così fragili, così infelici,
    che urlate rabbia senza radici con occhi tinti e con niente in mano.
    Poveri bimbi di Milano, derubati anche di speranza,
    che danzate la vostra danza in quello zoo metropolitano.
    Poveri bimbi di Milano, con fazzoletti come giardini,
    poveri indiani nella riserva, povere giacche blu questurini…

    Quando son nato io c’ era la fame nera
    e la vita d’ ognuno tirava il lotto ogni sera.
    Quando son nato io le città erano cimiteri
    e la primavera sbocciava sopra ai morti di ieri.
    Quando son nato io alla fine ci fu gran festa
    e l’ uomo si svegliò dal sonno, aprì gli occhi e rialzò la testa…

    Poveri bimbi di Milano dall’ orizzonte sempre coperto,
    povera sete di libertà costretta a vivere nel deserto.
    Poveri bimbi di Milano dalle musiche come un motore,
    col più terribile dei silenzi la solitudine del rumore.
    Poveri bimbi di Milano, figli di padri preoccupanti
    con un esistere da nano e nella mente sogni giganti.
    Poveri bimbi di Milano, numerosi come minuti,
    viaggiatori di mete fisse, spettatori sempre seduti…

    Quando son nato io, come capita a tutti,
    il tempo uguale e incurante imponeva i suoi frutti.
    Quando son nato io nel rogo di San Silvestro
    si bruciava il passato e il peccato col resto.
    Quando rinasceremo, come il sogno d’ un uomo,
    bruceremo il futuro in piazza del Duomo…

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  31. Controcorrente
    Controcorrente says:

    ….E mai come oggi dovremmo ripeterci le parole di JF Kennedy:
    Non chiederti quello che lo Stato può fare per te, ma quello che tu puoi fare per lo Stato!-

    Cara Sylvi,

    quelle parole furono pronunciate in un contesto storico “preciso”!
    Se vogliamo però tentare una generalizzazione al tempo attuale allora è necessario precisare in linea di massima che possono valere in un contesto molto preciso in cui vi sia una profonda condivisione degli obiettivi da raggiungere e che sia altrettanto chiaro a tutti,quali ne sono i limiti.

    Oggi almeno in Italia, non si può parlare di Stato e non certo per colpa di “qualcuno”.
    Stato presuppone Nazione e talvolta Patria.
    In economia oggi questo contesto e lo sai benissimo non esiste più o almeno viene tirato in ballo solo quando fa comodo.

    La partita è mondiale …in questo senso già AZ ti ha fornito ampi esempi di quelli che sono i meccanismi che lo presiedono..
    implacabili, oggettivamente non lasciano scampo..!!

    Infatti in un’altro passo , te ne rendi conto..quando affermi..:”Non abbiamo bisogno di soldi, avremmo bisogno di serietà e sicurezze e soprattutto che ci sia data la possibilità di competere…..!!

    Competere già , in un sistema globalizzato…ma mia cara da che mondo è mondo, ovvero da che capi-tali-smo è capita-lis-mo ,competere ha sempre voluto dire Impe-riali-smo.
    Oggi i tempi e metodi di tale sfida ,sfuggono ai governi locali europei e sfuggiranno sempre di più…
    I tempi a grandi linee sono dettati dalla Germania, che forse sta realizzando per via pacifica quello che da sempre gli era sfuggito con le guerre..!!
    Guerre che è bene ricordarlo, al di là delle fanfarate propagandistiche di comodo ,erano guerre di mercati e di egemonia ,sia offensive che difensive, anche la seconda GM, checchè se ne dica!
    Il resto è sempre stato il necessario corollario per gli utili “idioti” che andavano a morire al fronte!

    In questo quadro per tagliar corto, le domande che nascono spontanee nel nostro contesto sono
    a) per quale Stato
    b)con quali “fanti” (i generali da sempre li conosciamo)

    E comunque sono curioso di sapere quale “collante”etico morale , dovrebbe tenere insieme l’esercito ?
    I sindacati, ma per favore, a parte la Cgil, in qualche sua espressione ,mi pare come dice Uroburo,che il Sindacato in Italia abiia smollato già tutto quello che vi era da smollare,ed è sostanzialmente rimasto già con una sola mano a tenere in piedi delle mutande ,in cui l’elastico era inesistente…

    continua…

    cc

  32. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Az,
    molto poetico il tuo PS.
    Forse uno dei “pezzi” più esplicativi, tesi a sottolineare,poeticamente, il limite massimo a cui il poeta attinge ,quando comprende che l’interlucore manca della più completa attendibiltà .
    Sostanzialmente è il classico esempio con cui con un verbo e una parola, sinteticamente si riesce ad esprimere un’intero pensiero.

    una buona domenica a te

    cc

  33. sylvi
    sylvi says:

    x cc

    per ora,ti chiedo se hai ricevuto la mia email del 23/7 h 17.27!

    Del resto scriverò più tardi!

    Sylvi

  34. Anita
    Anita says:

    ci risiamo di prima mattina…non passa….

    x Antonio AZ

    Che strana poesia…
    Credo che nella prima-vera del 42 i bom-barda-menti inglesi fossero solo all’inizio, la cor-dite era usata dagli in-glesi.
    La vita a Milano era relati-vamente tranquilla, le finestre delle scale erano azzu-rrate, cosi’ come i lampioni stradali.
    Milano non era diversa dalle citta’ industria-lizzate del nord.

    Anita

  35. Anita
    Anita says:

    Noi diamo la colpa a WordPress per questa specie di censura…
    Mi domando perche’ solo qui.

    Io sono iscritta a WordPress, leggo qui e la’, e contribuisco in Italiano ed in Inglese a diversi Websites e giornali sotto la gestione-protezione di WordPress, questo fenomeno no mi e’ mai successo, e nemmeno ad altri.

    Deve essere come il sistema is set up.

    Anita

  36. sylvi
    sylvi says:

    Caro CC,

    a rate, quando il nipote dorme:
    come è capitato a chiunque di noi, l’età ci ha portato a conoscere molte persone e a rincontrarle di tanto in tanto…

    Avevo appena letto l’Antitaliano di G.Bocca ” dove sbaglia Marchionne” e mi aveva colpito il seguente passo
    -…trasferire la produzione dove più gli comoda,
    E’ una pretesa inaccettabile da un paese civile: non si può compiere la prima accumulazione del capitale, la prima crescita produttiva e tecnica usando le risorse umane locali e poi trasferirsi dove al capitale conviene…-

    E qui entra in ballo il mio incipit!
    Avevo appena ascoltato una conoscente di 55anni che, stravolta mi raccontava che il marito, dopo 30anni di matrimonio, aveva trovato un altro amore, più giovane,piantando lei e la figlia nelle pesti…
    Poco dopo incontro una mia giovane exallieva che mi racconta
    di essere venuta ad abitare poco distante da me con il suo nuovo marito che aveva piantato l’ex moglie appassita…naturalmente con prole, di prima, e di ora.

    Questi signori si sono trasferiti si o no “dove al capitale conviene?”. Naturalmente in nome dell’amore!

    E allora bisognerebbe fare un discorso di responsabilità assunte,
    di penali per chi non rispetta i contratti, di etica della comunicazione…e di molto altro.
    E nessuno mi venga a parlare delle divette e vallette che strappano mantenimenti miliardari!!!
    Sono le donne comuni che contano quelle che hanno fatto la prima accumulazione…come dice Bocca, esattamente come l’operaio di fabbrica!
    E questa è la fanteria a cui ti riferisci tu!….

    Sylvi

  37. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Sylvi,

    non nessuna mail del 23.
    Riprova dovrebbe funzionare tutto, piuttosto io te ne ho ho inviata una di prova, che sembra regolamente inviata!

    cc

  38. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ettepareva!
    Gli usaescippa sono andati a fare esercitazioni navali in Corea (del sud).
    Ma è mai possibile che questi Rambo’s debbano andare da quelle parti solo per provocare quel pazzoide della Corea (del nord)???
    Non hanno niente altro da fare che rompere i cojoni di continuo e dapertutto??
    Non gli basta il flop in Iraq, il flop in Afganistan?
    Roba da pazzi..
    C.G.

  39. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ancora quattro giorni e porterò a termine la” missione umanitaria” di pisciargli davanti casa.
    Garantito!
    C.G.

  40. sylvi
    sylvi says:

    x AZ e CC

    A questo punto io mi chiederei che cos’è il capitalismo attuale e come si potrebbe sostituirlo.
    A livello mondiale, figurarsi!
    Io ho passato metà della mia vita a preparare schede di recupero per chi aveva difficoltà,- che poi le difficoltà sono una diversa dall’altra- e schede di approfondimento per chi correva di più; se l’avessi messo ad aspettare gli altri si sarebbe annoiato e avrebbe odiato la scuola.

    A tutti secondo i loro bisogni…e chi li stabilisce i bisogni?
    Ma poi ci deve essere un dipiù secondo i meriti.
    Ma questo dal comunismo è sempre stato negato e questo è stato il fallimento del comunismo.
    Negare o sopprimere o mortificare la creatività, l’intelligenza , la volontà di emergere, DI COMPETERE per me è contro natura.

    A livello mondiale si possono stabilire concetti generali, e ci sono già.
    Il bello è farli rispettare…da CHI? dall’Onu che dà l’indipendenza a Uno perchè gli è simpatico e lascia correre…quando gli fa comodo?
    Poi la libertà di impresa!
    Spero che prendiate atto che è un diritto inalienabile.
    Con regole! Certe!
    Da regolamentare ma a quali livelli?
    Non riusciamo a metterci d’accordo in Europa, per non parlare dell’Italia!

    Il problema è mondiale , dice giustamente CC, e proprio per questo che va affrontato matematicamente , come un insieme da riordinare in sottinsiemi omogenei…e così via.
    Io ho studiato con le teorie del Piaget che sono sicuramente elementari…ma chiare!
    Il sottoinsieme Europa ha molte intersezioni…insomma bisognerebbe studiare soluzioni pratiche ,con molti compromessi che non riguardino pochi principi inderogabili , nei quali siano compresi i Diritti e i rispettivi Doveri.

    E soprattutto non possiamo farci carico dei problemi di tutto il mondo …Qui e Subito!
    Ma possiamo fare bene ciò che siamo chiamati a fare nel nostro piccolo!

    Ecco che cosa può fare la fanteria, caro CC!

    Non ditemi che sogno.
    Lo so da me!
    Sylvi

  41. Paleonico
    Paleonico says:

    … buenas a todos del blog… e un vaffanculo x lo stronzo che vede i poveri africani, ben pasciuti e in carne… e quelli che muoiono di fame è colpa loro.. Ma non voglio inquinarmi la mente con questo tipo di segaiolo sofaista, velenoso e testa di cazzo che dovrebbe vergognarsi appensare quelle st6ronzate che scrive e della sua inutilita.
    … mi da il vomito. Punto. e continuo…
    Paleonico

  42. Paleonico
    Paleonico says:

    Buenas al blog!! Torno da un lungo viaggio e non ho letto i post degli amici, che x leggere loro, incontro un non essere umano che mi avvelena con le sue stronzate.
    Non ho molto tempo e scrivero qualcosa cercando di calmare la mia ira. Torno da un lungo viaggio terrestre da Haiti a Sto Dom. Ho filmato tanto materiale che ho dovuto tornare x archiviare le immagini, comprare batterie nuove e trasferire in DVD il materiale girato… Mai filmato tanto materiale dal vivo cosi sconvolgente… sono arrivato tardi ad un parto in strada… senza un goccio d’acqua e sotto un sole africano… forse è meglio che sia arrivato tardi… ho visto la madre ed il neonato che trasportato su di un motorino alla missione dei medici cubani non so se sia sopravvissuto… della madre si son perse le tracce… Ho grande difficolta affilmare le donne haitiane… scappano davanti all’obbiettivo… nonostante cio riesco a registrare fatti e situazioni. Ho visto tante cose malvage, prodotte da quel capitalismo che la cara Anita difende senza se e senza ma… ma lei non ne ha colpa in quanto le notizie che riceve sia su America Latina, il Che ed altro sono completamente false… ma non è il momento di perdermi in polemiche con chi è malinformata.
    Punto e continuo…
    P.

  43. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,

    lascia perdere,per favore…
    Non credo nei miracoli, ma penso che questa volta “il diavolaccio” ti possa portare a toccare con mano dal vivo cosa sia l’inferno dei poveri diavoli.
    Sarebbe un bel colpaccio!
    Tu Buschs, poppy,cheney, a vedere l’inferno in prima persona ..!!

    cc

  44. Paleonico
    Paleonico says:

    Missione compiuta… e sono solo all’inizio… eppensare che ero venuto da queste parti x scrivere la trama di una storia che sto cercando di scrivere da qualche anno e rilassarmi all’ombra… Ma lo scrivere non mi appasiona come il filmare… il girare immagini nell’Inferno dei Poveri Diavoli… raccogliere loro pensieri e sguardi, volti, situazioni… questo è il mio vivere… cosi senza poter sceglire mi sento obbigato e torno allavorare x i miei cuggini Poveri Diavoli. Ho ritrovato un gruppo di guggini che mi supportano ovunque vada… Ora ho anche nuovi cuggini haitiani… sono i pescatori di Anse-a-Pitre. Ho visto percorrere le strade haitiane enormi suv gringos usaid e onu girare x le strade con antenne lunghissime, gli occupanti con i vetri chiusi e aria condizionata all’interno… non parlano creole e neanche francese… non parlano con la gente che incontrano e la gente non ha neanche la forza di sputargli in faccia… ma la rabbia negli occhi della gente appanna la vista.
    Le organizzazioni “umanitarie internazionali” non sanno che fare… le ONG fanno quel che possono, ma molto poco… la strage d’innocenti è gravissima… La vita di stenti continua. Ad Haiti non è cambiato nulla. Non sono riuscito ad arrivare a Port-au-Prince x mancanza di protezione… ma ci torno a dicembre, ora che ho trovato chi mi protegge… Punto e continua
    Paleonico

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