Perché alla Fiat non licenziare anche i manager e gli azionisti incapaci che l’hanno portata a questo punto di inadeguatezza ormai fuori mercato?

Come è noto, tre operai del reparto montaggio dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat – dove si produce la Punto Evo – sono stati prima sospesi e poi licenziati con l’accusa di aver ostacolato il percorso di un carrello robotizzato durante un corteo interno. Secondo l’azienda il blocco del carrello robotizzato impediva di lavorare agli operai che non partecipavano allo sciopero e al corteo interno. Ed è di oggi la notizia di un quarto licenziamento, sempre per motivi dello steso tipo, piuttosto speciosi. Ma tralasciamo.

Bene. Ma allora perché non licenziare i manager e gli azionisti di riferimento incapaci che con le loro incapacità e strategie perdenti impediscono di lavorare a centinaia di migliaia di dipendenti compromettendo anche il futuro di molti di loro? Altro che blocco del carrello robotizzato: nei primi sei mesi del 2010 la quota di mercato della Fiat nell’Europa composta da 27 Paesi è calata del 20, 8%. Si è cioè ridotta nel giro di sei mesi addirittura di un quinto! A fronte di un mercato dell’auto di fatto stazionario anche se registra un incrementino dello 0,2%. Detto in parole povere, la Fiat è fuori gioco, va peggio di tutti i suoi principali e con la sua fettina del 7,4% di quota di mercato è solo la sesta casa automobilistica del Vecchio Continente. Che fine hanno fatto le profezie dell’Avvocato, cioè dello scomparso Gianni Agnelli che in realtà non era neppure avvocato, di quando – pochi anni fa – si diceva sicuro che la Fiat sarebbe cresciuta fino a diventare uno dei pochi giganti automobilistici mondiali? Evidentemente sono state seppellite con lui. Purtroppo.

Sono anni che a Torino non sono competitivi in fatto di capacità progettuali e commerciali. E’ da decenni che le auto le fanno meglio in Francia, Germania, Giappone e Svezia, da qualche tempo anche le auto Ford sono migliori di quelle della Fiat. Sono anni che le auto progettate e vendute da Fiat non sono fra le più appetibili, anzi è evidente che non sono neppure in linea con la media del mercato. Altro che il blocco di un carrello robotizzato: qui c’è il blocco delle più grande industria italiana provocato dai vari Marchionne che ostentano il maglione “del fare” esattamente come Guido Bertolaso, il pallone sgonfiato della Protezione civile. Pomigliano, la camorra, i terroni, Epifani, la Cgil, i comunisti, il blocco di uno o mille carrelli robotizzati, ecc., non c’entrano niente. C’entrano solo i Marchionne e gli Elkan. cervelli torinesi e non solo di Mr Marpionne dal pullover ostentato. L’ipocrisia e gli interessi della politica, a destra, al centro e a sinistra, e della grande stampa nascondono la realtà, non solo questa come è noto, ma non è tenendo la testa sotto la sabbia che il re non è più nudo. Il dramma principale della Fiat è di essere finita in mano a una famiglia, gli Elkan, piovuta dall’estero, priva di cultura economica e ancor più aziendale, per giunta con scarso interesse per l’Italia e miracolata dall’avere sposato una Agnelli. Le risse giudiziarie torinesi tra figlia Margherita e madre Marella per spartirsi i tesori di famiglia e la parabola di Lapo Elkan non sono faccende causiali, ma emblematiche.

Le cose però non è che andassero benone già da prima. Quando era ministro del Lavoro Roberto Maroni rivelò che la Fiat dal dopoguerra aveva avuto in regalo dallo Stato italiano “oltre un milione di miliardi di lire”, pari a 500 miliardi di euro e a quasi metà del debito pubblico italiano. Di quella montagna di quattrini, della quale Maroni disse che “con quei soldi la Fiat poteva comprarsi l’intera Ford”, a quanto pare non è stato fatto un buon uso. Da quando Maroni era al Lavoro sono passati anni e le regalie, o “incentivi” che dir si voglia, sono nel frattempo aumentate. Però nel frattempo alla Fiat è calata l’occupazione, i terroni sono stati rispediti al Sud, è calata la quota di mercato e anche la capacità di fare buone auto. Quando Berlusconi e il suo circo Barnum ragliano di “complotto dei poteri forti per sabotare il voto popolare, delegittimarci e non lasciarci governare” la Fiat non è più certo faccia parte dei conclamati poteri forti.

Non è il caso di discuterne anziché dare la colpa a Melfi o a Pomigliano d’Arco, alla Cgil o ai “comunisti”? Non è il caso magari anche cercare delle soluzioni anzichè continuare a incensare Marchionne e gli imberbi rampolli Elkan oppure cercare di continuare a raccogliere voti alle elezioni e tessere sindacali?

447 commenti
Commenti più recenti »
  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Purtroppo il computer che sto usando non mi consente di aprire la posta, mi dice “connessione non affidabile”, e fino a domani sera, 21 luglio, non potrò disporre di computer.
    Mi spiace.
    ‘Notte.
    pino

  2. Anita
    Anita says:

    La Fiat ha fatto la fine di tutti gli altri prodotti, il Made in Italy non esiste quasi piu’.

    Cosi’ come il Made in the USA va sparendo a vista d’occhio.

    La Cina copia tutto, prima ancora che i prodotti escano in vendita al pubblico…

    La Fiat ha un mercato limitato, negli US non ha mai attaccato, anche per mancanza di servizio.
    Ci sono dealerships di TUTTE le marche, Europee e Orientali, manca la Fiat.

    Sono forse fuori argomento, ho appena sorvolato l’articolo.

    Buonanotte,
    Anita

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    .. anche per colpa di questo capitalismo sciagurato, un capitalismo
    che affama la metà del Pianeta.
    Il comunismo ha fatto la fine che ha fatto, il capitalismo, questo tipo di capitalismo da rapina, si sta avviando a prendere la stessa strada.
    Anzi: autostrada.
    Speriamo.
    C.G.

  4. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    ho già raccontato la storia della mia Fiat Tipo!!
    Non era un caso il mio, ero in ottima compagnia.

    Per anni e anni la Fiat ha sfruttato Stato e lavoratori e i lavoratori non solo lavoravano male per danneggiare l’odiato Padrone, ma sfruttavano e sfruttano al massimo “i diritti acquisiti”.
    L’ultimo licenziato aveva chiesto permesso per andare dal pediatra, ma era a Pomigliano a manifestare!

    Gliene potrei raccontare un bel po’ di fatti simili, che lei conosce benissimo!!!

    Io sono un acquirente di macchine, e in oltre 40anni di patente ne ho cambiate parecchie.
    Rivendendole sui 70mila km con le Fiat ci ho sempe perso, con le francesi, Suzuki e soprattutto BMW Mini ci ho sempre straguadagnato! C’entra Marchionne?

    No, non c’entra.
    Gli Agnelli, salvo gli inizi, hanno sempre teso ai grandi ricavi, sono una famiglia numerosa…e vivere nel lusso senza lavorare costa…
    Ma gli operai in questi ultimi decenni, non soltanto in Fiat, facevano il loro dovere per cui erano pagati????

    I marchi Lancia e Alfa Romeo erano i gioielli italiani, alta gamma di cui andare fieri, poco più in sotto di Ferrari e Maserati.
    Avrebbero avuto un mercato ovunque.
    Come sono finiti? Marchionne non c’era…i Sindacati SI!

    un cordiale buongiorno.
    Sylvi

  5. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Beh, le alfa romeo sono sempre le solite belle auto. Sulla vecchia 155 del mio amico pilota, andavamo a 180-200 fissi in superstrada e l’auto era incollata a terra. La Giulia, mitica, l’abbiamo provata sulle montagne della Bosnia e teneva la strada quanto un’automobile francese. A proposito di automobili francesi, ci sono momenti in cui la morte mèna la falce e una di queste volte eravamo, io e il mio socio, su una BX Citroen: usciamo da una galleria a 170 ( allora non c’era ancora la legge Ferri) e ad attenderci un fittissimo banco di nebbia. La strada pareva curvare a sinistra e invece curvava a destra. La correzione della traiettoria è stata istantanea, il mio socio è un ottimo guidatore, ma con qualsiasi altra auto con una manovra del genere a quella velocità ce ne saremmo andati al Creatore. La BX si è contorta tutta ma ha tenuto la strada alla perfezione. Al contrario, diverse volte con le vecchie (produzione anni 80) Mercedes, abbiamo derapato in curva perchè il retrotreno non teneva la strada.

  6. marco tempesta
    marco tempesta says:

    La Fiat aveva anche dei furgoni indistruttibili, benchè non all’altezza dei Magirus Deutz tedeschi, veri carrarmati.
    Alcuni di quei furgoni Fiat degli anni ’60, li vedo ancora in giro in buona salute. Per non parlare della 500, un’auto che, a differenza della sorella maggiore 600, non ti lasciava mai a piedi, andava anche con un solo cilindro. Ho avuto un incidente anche con una 500: un testacoda multiplo sul ghiaccio, sbattendo più volte contro il guardrail, su un ponte; abbiamo spaccato una gomma, ma l’auto è rimasta in piedi.
    Non so se a Torino abbiano intitolato una strada o una piazza all’ing. Giacosa, ma credo se la meriterebbe tutta.

  7. marco tempesta
    marco tempesta says:

    La più bella auto sulla quale abbia fatto un viaggio, è stata la Citroen Pallas. Silenziosa, comodissima, l’impressione era di scivolare su rotaie magnetiche senza attrito.
    Su una Peugeot ho fatto, in 20 gg, oltre 6000 km tra Francia, Spagna e Portogallo. Liscia come l’olio.
    Dico sempre che i francesi due cose sanno fare bene: le automobili e le donne. Ma sono anche una bòtta stronzi.

  8. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    «Contro i licenziamenti», «per il salario, per i diritti, per il lavoro» e per il mancato saldo del premio di risultato, che l’azienda non vuole concedere, le tute blu Cgil hanno proclamato uno sciopero di due ore per venerdì.
    Mentre oggi si fermerà per otto ore Termini Imerese, sito che chiuderà nel 2012.
    Lì adesso si guarda con favore all’arrivo delle auto di lusso dell’industriale Gian mario Rossignolo, che ha già rilevato Pininfarina.
    Ad ottbre la Fiom farà anche una manifestazione nazionale. In questo marasma oggi il cda di Fiat, che si terrà a Auburn Hills, dovrebbe varare lo spin off: da una parte l’auto, dall’altra il resto del gruppo.

  9. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Bisogna ammettere, che in un ultima analisi,tra “vecchie bolse” dinastie industriali,”ringhiosi padroncini “del Nord Est, manager rampanti con o senza maglioncino , la colpa resta sempre ed unicamente degli operai, che sabotano, lavorano male,e fanno scioperi.
    A volte non varrebbe nemmeno la pena di commentare.
    buona giornata a tutti

    cc

  10. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Mafia, i pm: depistaggi svelati. Vicini alla verità sulle stragi.
    La politica non reggerà il peso della verità.
    Giallo su una frase che avrebbe pronunciato il procuratore Lari alla commissione antimafia, nell’interrogatorio secretato.

  11. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Bavaglio, apertura alla stampa.
    Berlusconi ingoia il rospo.
    Un compromesso Alfano-Bongiorno sblocca la partita intercettazioni nella maggioranza.
    Fini al settimo cielo, canta vittoria.

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Tempesta.
    Anni fà avevo una Citroen. Non appena lasciai il garage cominciò ad arrugginirsi.
    Forse a causa dell’aria…
    Màh…

    P.S.: non abito (purtroppo) in una zona di mare.
    C.G

  13. sylvi
    sylvi says:

    x Marco

    Io ho avuto una Citroen 2cv Charleston che era meglio di un fuoristrada
    L’ho usata per tanti anni, poi l’ho passata a mia figlia neopatentata e l’abbiamo rivenduta come pezzo d’affezione…avevo la coda di compratori!

    Però anche la prima 500 l’ho venduta benissimo.
    Mi ricordo ancora la targa!
    Vado ad assemblare la parmigiana di melanzane.

    Sylvi

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Non è il caso di discuterne anziché dare la colpa a Melfi o a Pomigliano d’Arco, alla Cgil o ai “comunisti”? (Pino)
    ————
    Ok, Pino, discutiamone.
    Il settore dell’auto va in direzione di un ammodernamento tecnologico epocale. Chi prima arriva con le soluzioni giuste, prende il rosso dell’uovo. Non credo proprio sia il caso della Fiat, almeno nel settore auto. Marchionne ne è consapevole e sa che tra un paio d’anni o giù di lì, il settore auto italiano a marchio Fiat dovrà chiudere i battenti. Mira allora al massimo utile nel più breve tempo possibile, dopodicchè “après moi le deluge”…

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi,
    il mio socio ha ancora una 2CV Citroen. Io ci ho fatto un viaggio da Bari a Gallarate solo con la sosta per il rifornimento e sono arrivato come se fossi stato seduto 10 ore in poltrona. Lo stesso tragitto su una Fiat o una qualsiasi auto tedesca mi avrebbe spezzato le reni.

  16. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    ma si’, dia sempre la colpa agli operai ed i sindacati. I monopoli mediatici ed automobilistici (di macchine sempre state scadenti) hanno sempre ragione

    Peter

    x Marco

    le macchine francesi NON brillano per doti particolari, e le Citroen sono state decantate troppo, la loro stabilita’ in curva, etc etc.
    Ne ho avuta una, a 7-8 anni d’eta’ cadeva letteralmente a pezzi. Il tubo della marmitta casco’ per terra, impianto elettrico poco soddisfacente, freni non brillanti, carrozzeria scadente.
    Le francesi saranno spesso ‘bone’, ma sono molto arroganti ed anche, spesso, maleducate nel parlare. Come del resto i loro uomini

    Peter

  17. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,
    ti rispondo veloce.

    Miriam Mafai che non è un “padroncino del Nord-est”, nè portatrice di maglioncini, ha scritto spesso e non solo su Repubblica che i diritti acquisiti dalle donne per la maternità sono stati spesso stravolti e le donne ne hanno approfittato a iosa!

    Una bieca capitalista anche lei?

    Esempio: una ragazza resta incinta. Vuole stare a casa ma il ginecologo non le fa certificato, perchè la gravidanza è normale.
    Va dal suo medico e si fa fare un certificato dietro l’altro per esaurimento ecc. ecc.
    Il datore di lavoro paga i primi tre giorni, ogni volta.
    Poi partorirà e starà a casa un anno, e fanno due!!!
    Illicenziabile ovviamente!…
    Poi magari arriva il secondo figlio e siamo da capo…questo intendeva la Mafai che è donna e madre!

    Sylvi

  18. marco tempesta
    marco tempesta says:

    A proposito di Citroen Charleston, eravamo a 160 in autostrada in Emilia, quando siamo stati sorpassati da una Charleston che doveva andare almeno e 180 e infatti è scomparsa all’orizzonte in brevissimo tempo. Ovviamente supertruccata!

  19. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Peter:
    mio fratello ha lavorato per anni in una concessionariaPeugeot e le ritiene ottime auto. Ti assicuro che è uno che non ha peli sulla lingua e se ne avesse avuta una cattiva opinione lo avrebbe detto anche in maniera molto colorita. Il mio socio e tutta la sua famiglia hanno avuto sempre Citroen e si sono trovati bene. L’unico problema è l’accesso alle parti meccaniche, dove per cambiare anche una lampadina devi smontare mezza automobile, ma il motore non ha mai dato noie, la stabilità in strada è perfetta anche in condizioni critiche e la selleria è comodissima. Poi, può anche capitare il pezzo nato male. A noi non è mai capitato.
    Le donne francesi, specie nel sud della Francia, sono le più belle che abbia mai visto: non ne scarti una. Arroganti? Se mi parli dei maschi ti dò ragione, hanno sempre un’aria di superiorità, loro si sentono i migliori; ma le donne, almeno quelle con cui ho avuto a che fare io, non mi sembrano diverse da qualsiasi altra donna di altre nazionalità. Dipende forse dal tipo di approccio. Certo, non si fanno mettere i piedi addosso da nessuno. A proposito, ricordo che in Svizzera, durante una della mostre inserite in manifestazioni internazionali, mi ero messo a fare la corte a una francesina delicatissima che mi dava retta in maniera molto simpatica. Quando le ho fatto l’elogio delle donne francesi, lei mi fa: “mais je suis portugueise…”. Ehm…

  20. Peter
    Peter says:

    x Marco

    non e’ il semplice pezzo nato male, le macchine francesi in genere, forse le Citroen in particolare, hanno una reputazione poco brillante per impianti elettrici e carrozzeria, oltre alle complicazioni meccaniche che hai detto tu. Le Fiat hanno solo la reputazione di essere ‘cheap and nasty’.

    ‘Mais je suis Portugaise…’. Appunto. Spagnole e portoghesi sono gentili e garbate.

    Peter

  21. marco tempesta
    marco tempesta says:

    xCC:
    Il marcio nasce sempre dalla testa, anche nelle aziende. Un management incapace, un prodotto non concorrenziale, maestranze demotivate, portano ad un unico risultato: il fallimento.
    Nel settore della stampa a colori il marchio Gretag, svizzero di Zurigo, era l’equivalente del Rolex in orologeria. Un’azienda veneta ha acquisito una licenza Gretag per costruire i famosi minilab, ovvero quei macchinari che fanno tutto il ciclo di stampa in automatico. Noi ne abbiamo comprata una, costosissima, perchè avevamo esigenze di qualità ed immediatezza nella stampa delle fotografie di moda. Abbiamo ingappato un guaio. Dopo 4 anni sono riuscito a rivenderla quasi a prezzo di ferrovecchio ed ho comprato una Noritzu giapponese. Dalla stalla alle stelle. Un gioiello. L’ho rivenduta dopo 5 anni perchè avevo l’esigenza di comprarne una più produttiva. Chi l’ha acquistata l’ha tenuta per altri 5 anni poi a sua volta l’ha rivenduta. E’ rimasta in funzione fino all’avvento del digitale, ovvero per più di 15 anni, quando sono macchine che hanno una vita media di 5 anni.

  22. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marco,
    in genere è proprio come tu dici.
    Bisogna anche poi tener conto che “certe scelte”, sono poi fatte con discernimento , in sostanza si può pure scientemente , mandare tutto all’aria.
    Ho vissuto esperienze “lavorative ” in tal senso,in Telecom, infatti dopo la privatizzazione, abbiamo visto come sono andate a finire le cose in un settore strategico come le telecomunicazioni.
    Mi sembrava di vivere in un teatro dell’assurdo,come certe argomentazioni della Sylvi,che sovente “inferiscono ” più a divagazioni sulla rava e sulla fava,come nel caso della Mafai, che non all’oggetto della discussione.

    cc

  23. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Scorazzo da sei anni in Ford Maverik e non la cambierei con nessun altra di quel segmento.
    175’ooo km sul groppone e sembra ancora vergine.
    Bèh, quasi.
    C.G.

  24. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Emh, scusa ancora marco, non per” infierire” sull’inferire…ma è noto che mia nonna era una bicicletta, perchè avewva le ruote, ma qui sta il punto, quante hanno nonne biciclette!?
    _____________________________________

    Ieri sera ho visto una stupenda carrellata di comici pugliesi, vecchi e nuovi…in un passaggio si diceva pure che il dialetto e la comicità ,in fondo nascevano proprio a Bisceglie..è stata una bellissima trasmissione …si parlava pure di tele-norba…Hai avuto modo per caso di assistervi?

    cc

  25. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    il mio oggetto del post a Pino tu lo hai bellamente rivoltato.
    Non so perchè…a volte sei più incomprensibile di me….

    Io non parlo della rava e della fava…
    un paio di maniche è la grossa Azienda foraggiata dallo Stato e “ricattata” dallo stesso e dai sindacati e ora
    messa brutalmente a camminare da sola.
    Pensavi pagassero gli Agnelli gli errori anche degli altri????

    Altro è la PMI, che è il 90% della produttività italica.
    Due dipendenti in maternità lunga, cinque in permesso per “pediatra”….
    scombinano gli impegni, questi sì pressanti e sotto penale, che l’azienda ha con i clienti!
    Ma il grande e nobile Piemonte, eternamente foraggiato, queste cose non le può capire.
    Tanto ha sempre pagato Pantalone!

    Ohh si, ci permettavate di venire da voi con le pezze nel culo e , gentilmente ci permettavate di avere l’ago per cucircele.
    Ma non ci sognassimo di tornare a casa nostra!
    Agnelli non è nato in Friuli!!!

    Quelli che ragionano come te ,- gli operai e i sindacati hanno sempre e comunque ragione-, in fondo sono specularmente i marchionne che si fanno gli affari loro!
    Continuate a gridare contro il capitalismo (tutto uguale, dall’artigiano a Berlusconi) sfruttatore e criminale…
    con un po’ di fortuna riuscirò a vedere il frutto dei vostri ululati alla luna!

    MANDI Sylvi

  26. marco tempesta
    marco tempesta says:

    xCC
    guardo la televisione molto raramente. In casa mia è sempre spenta. Le uniche occasioni di guardarla sono in casa di amici, in attesa del pranzo o in un momento di relax. Quando ero a Bisceglie seguivo Ballarò, ma mi ha stufato anche quello. Telenorba è una buona emittente. Bisceglie ha sempre avuto ottime compagnie di teatro dialettale. Il guaio dei dialetti pugliesi è però che sono comprensibili solo nella stessa città o in un ristretto circondario. Io, per esempio, nonostante sia un buon conoscitore di dialetti, avrei difficoltà a seguire una commedia in andriese o in barlettano stretti. Eppure sono città a 20 km di distanza da Bisceglie.
    Qui da noi l’equivalente della Telenorba pugliese è Telecapri. Solo nel caso non abbia niente da leggere, mi guardo le news riguardanti la Campania e Napoli. Ma solo quello o, al limite, se mi trovo, gli sketch in napoletano di un comico locale fisso su Telecapri. Null’altro.

  27. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Le aziende falliscono quando il prodotto diventa obsoleto o economicamente non concorrenziale. Le colpe non sono mai solo da una parte. Io ho un’amica che lavora in una multinazionale a livello manageriale e dice peste e corna non solo dei colleghi ma specialmente dei capi. Mi racconta episodi che mi fanno capire quanto una incapacità a livelli superiori si rifletta poi su tutta la filiera. Se alla fine i risultati non ci sono, mai una volta che le colpe vengano attribuite alla dirigenza. Bisogna ammettere anche l’inettitudine e il menefreghismo delle maestranze che, scarsamente motivate, cercano di fare il meno possibile e quel meno, nel caso, farlo fare agli altri. La mia amica, che è una persona precisa e puntuale, è inorridita da ciò che capita in quell’azienda in termini di prestazioni professionali all’interno dell’azienda stessa. Poi finisce che la filiale italiana della multinazionale viene segata, e lì tutti a lamentarsi.

  28. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Mia cara Sylvi,
    quella che stravolge, minimizza e amplifica dove gli fa comodo SEI PRORIO TU, e non da ora ,direi da sempre…
    L’ultimo caso nè è un evidente esempio.
    Tu parti da un discorso ripreso dal Post di pino, che riguarda la “grande industria” e generalizzi incolpando gli operai , i lavoratori più in generale e i sindacati di tutte le colpe di questo mondo.
    Devo dire che eri partita da lontano con la giustificazione del Licenziamento dell’operaio per la storia del permesso,(dovresti leggere anche l’altra versione, neh)..in questo da vera “viperetta dell?est”..
    Poi torni a bomba sui problemi delle PMI.
    Ora è bene che tu sappia che ,pur con le dovute cautelee i necerrari distinguo , che mi pare esistano,i diritti conquistati nel passato ,devono valere per tutti mediamente sia GI,che Pmi, sennò avremmo fatto una legge che valeva solo per alcuni.
    Ora per carità se tu desideri che esistano solo le PMI e i loro problemi,affari tuoi, (a visuale ristretta),questione di sopravvivenza, un minutio più degli altri al piccolo borgo.
    Mi sembra che sia chiaro che il declino italico, passa proprio di qui , Marco lo accenna e Voi sabete benissimo che salvo rari ed eccezzionali casi le PMI italiche,non sono in grado di sostenere alla lunga la “sfida tecnologica” che si sta preparando, questione di massicci investimenti in ricerca e di grande numeri che Voi , nonostante i distretti non siete in grado di sostenere.
    Ma se su questa base,pretendete pure Voi (come sarebbe giusto) aiuti dalla collettività intera , allora dovete essere anche in grado di sostenere il dialogo con la collettività sul piano dei diritti.(sindacato compreso)
    Mi sembra un discorso chiaro,che nulla c’entra con le “puerpere”.
    Volete pure più figli italici , datevi una regolata!
    In tutti i casi ormai grandi e piccoli , i dati parlano di un 80% di precariato, quindi ,non piangete troppo!(i problemi in tal caso si risolvono da soli , nel senso che si marcia a grandi passi verso la servitù della gleba, come ho più volte sostenuto).

    Buon pomeriggio

    cc

  29. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    al tuo, ribadisco soltanto che sono stata tutta la vita una dipendente statale…ti è chiaro?

    Se proprio vuoi saperlo ho avuto due maternità e un aborto spontaneo.
    Non ho fatto un giorno di assenza IN PIU’ di quanto stabilito per legge!
    Anzi, ho firmato un rientro anticipato, perchè non volevo che i piccoli di una prima elementare non vedessero la loro maestra il primo giorno di scuola.
    Avevo una situazione familiare che me lo permetteva…ma i miei figli non hanno mai visto la mamma nelle loro feste scolastiche!
    Intendo che sono coerente con quel che predico!!!

    Quella dei figli italici te la potevi risparmiare!
    Chiedi a Peter, ad Anita, al sig. P, a Rodolfo e anche a Faust o a C.G…..come funziona all’estero!

    Sylvi

  30. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Anita:
    i gatti di qui non hanno un padrone. Sono gatti semiselvatici, vivono nella campagna collinare e mangiano quello che trovano. Capita che qualcuno dia loro degli avanzi di pesce o roba del genere, ma non scatolette o mangime comprato. Sono bei gatti, in ottima salute, agili e scattanti. Stamattina il gattino nero era a riposare dall’altra parte del piazzale. L’ho chiamato, si è alzato e mi è venuto incontro senza paura. Si è lasciato accarezzare, poi se ne è riandato per i fatti suoi. Dopo un po’ sono rientrato in casa e, poichè lascio sempre la porta spalancata, dopo un po’ è arivata la mia gatta. Io ero al computer e non l’ho vista entrare, lei mi ha miagolato, poi è salita sul divano e si è messa a dormire. Come per dire: ciao, io sono qui. Una gatta beneducata. Non è invadente, non gira mai per casa, anche se entra quando io sono fuori. Si mette sul divano e si sta. Certe voilte, quando mi sdraio fuori a riposare, mi salta su e si mette a camminare avanti e indietro, è piuttosto irrequieta. Mi morde la mano perchè vuole le carezze e, dopo aver ricevuto la sua razione di coccole, resta un po’ ferma acoccolata tra le gambe, poi salta via e se ne va. Se però voglio dormire o leggere, quando lei si avvicina basta che le dica “no! resta giù!” una sola volta, e lei capisce e se ne va. Non devo dirglielo due volte.

  31. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    come te ce sono state a “migliaia”!
    Sei ancora fuori tema”, ma lo sai e ti rifugi nel personale,vecchio trucco”

    cc

  32. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    io non devo chiedere proprio a nessuno ,per sapere come vanno le cose nel mondo.
    Cosa speri nell’arrivo della croce Rossa.
    Non temere ,un ,due e tre e arriverà puntuale!

    cc

  33. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Dove abito io i gatti randagi se la passano male….ci sono coyotes e volpi.
    Non solo da molti anni imperversa l’idrofobia, tutti gli animali domestici devono essere inoculati ogni due anni.
    Avevamo perso tutti i procioni dovuto alla malattia, quando vedi un procione di giorno e’ un brutto segno…
    Due dei miei immediati vicini sono stati graffiati da un procione per difendere il proprio cane, hanno dovuto subire una lunga serie di iniezioni dolorose.
    Ben per questo io non ho mai lasciato i miei cani e gatti liberi, i gatti sempre in casa, i cani al guinzaglio.

    Ciao, Anita

  34. sylvi
    sylvi says:

    x CC 33/34

    Già, mai messo in dubbio nè mai mi sono sentita “speciale”, soprattutto dalle mie parti…
    Chi porta avanti la sofa del povero operaio sempre e comunque sfruttato????
    La Croce Rossa chiamala per chi vuoi, io non ne ho bisogno!!!

    e con questo ho chiuso!!!

    Sylvi

  35. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Anchio penso di chiudere,con chi invece porta avanti la solita solfa del povero inprenditore e del solito manager che non sbagliano mai!
    La Croce Rossa non aveva nessun riferimento “personale”,ma si riferiva ad interventi esterni “sollecitati”.
    Ma quando si è ciechi, non ci si accorge nemmeno di questo,per non dire altro!

    cc

  36. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Ho dovuto chiudere, i miei due sistemi di sicurezza sono molto attivi con nuovi downloads…

    Leggo réclame Italiane ed anche avvisi veterinari, e’ lo stesso in Italia, stesse malattie, molte portate da insetti e le solite per cui devono essere inoculati annualmente.

    Le zanzare e le zecche portano malattie fatali, percio’ si devono usare due medicinali mensilmente per prevenzione ed una inoculazione annua, con l’analisi del sangue.

    Al giorno d’oggi e’ costoso avere animali domestici…

    Anita

  37. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    A causa di inondazioni più di 1’000 persone morte in Cina.
    Un trafiletto sui giornali, tanto basta.
    Mondo (e giornali) infame.

    Dicono che una Multi ha sviluppato un mangime per cani e gatti il quale (asseriscono i produttori facendo rullare i tamburi mediatici) fa sì che le cellule del cervello di questi animali non invecchino secondo Madre Natura ma con più ritardo.
    Sob!
    Ogni minuto che passa, ogni giorno, muoiono di fame e di stenti 80-100 bambini. Statistica da Medici senza frontiere.

    Ari-mondo infame!
    C.G.

  38. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x CC
    Quando il movimento operaio (le tute blu) era movimento con le palle quadrate..che dico, ottagonali!.. i Marchionne e i Monteprezzemolo avevano poco da fare i galletti.
    C’era poco da scherzare per questi fottuti.
    Oggi molti dei loro figli votano la Lega ladrona..
    Così va il mondo.
    Sempre infame.
    C.G.

  39. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro Gino,
    i lavoratori salariati, che è bene ricordarlo sono la stragrande maggioranza della popolazione non sono nè santi nè eroi e nemmeno ladroni.
    Mi sembra di aver già esplicitato questo concetto.
    Pertanto come si dice, tengono famiglia pure loro,ed hanno mutui e d affitti da pagare oltrechè figli da mantenere.
    Sotto questo aspetto è ancora bene ricordare che i loro consumi ,sono la base dell’attuale economia,diversamente gli industriali finirebbero per mangiarsi i loro macchinari,qualcuno forse reggerebbe data l’alta acidità di stomaco odierna che si ritrova.

    Detto ciò nel passato personalmente non mai condiviso nemmeno io l’eccesiva enfatizzazione degli operai,mentre è il loro” portato”in termini sia numerico che di istanze, la base reale su cui si regge una democrazia.
    Il mondo come dici tu è un porco mondo,e i salariati divisi internazionalmente da sistemi a diversi realtà economica,ancora se non parzialmente si rendono conto di questo fatto.
    Le “palle” in tal senso hanno rilevanza minore, sono diverse infatti le condizioni che ne detrminano il livello di pesantezza, sempre considerando poi che incessantemnete (anche su questo blog), c’è sempre chi gli ricorda “loro” di quanto non contino.(leggerezza di palle).

    Quello che comunque a me dà un fastidio terribile, sono coloro che fingendo di essere progressisti , in realtà picchiano sempre e solo sulo stesso tasto.

    Tutto qui, poi si può discutere di tutto ,di quello che serve di diritti ed anche soprattuto di doveri ,per salvare la baracca della collettività, partendo però da basi paritarie che non siano il Ritorno al medio-Evo.

    cc

  40. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Lei e’ come la buona armuzza mia suocera, ogni volta che ci mettevamo a tavola, incominciava con la suonata che i poveri nelle campagne sicule morivano di fame….e ci faceva andare il mangiare di traverso, pensi che in quei giorni la nostra tavola era scarsa, menomale che avevo imparato a fare il minestrone.

    Scarsita’ di cibo e’ un puzzle, in molti casi, come in Africa, e’ la colpa dei loro governi e dei warlords.
    Anche negli US, c’e’ cibo da buttare…e c’e’ gente malnutrita….?

    Anita

  41. sylvi
    sylvi says:

    x Marco 20

    Ti rispondo perchè ho sempre amato quella Charleston;
    correva, ma già a 160kmh pareva di essere nella galleria del vento, spifferi che sembravano uragani.
    La carrozzeria tremava come avesse il ballo di S.Vito, i finestrini si sparavano verso l’alto e anche con -10 non c’era verso di chiuderli!
    Si guidava bardati come si dovesse affrontare il Polo Nord e si battevano i denti ugualmente.

    Quando si facevano le feste agli anziani ero l’addetta al trasporto delle damigiane di vino…e i vecchietti mi dicevano:
    – puare frute (povera ragazza) …ma non hai proprio potuto comprare qualcosa di meglio???-

    L’ho comprata perchè ne avevo vista una che si perdeva nell’immensità gialla delle stoppie del Gers in Francia.
    Quel rosso amaranto in mezzo a una infinità di giallo!!!

    Pensai: Non sono Van Gogh. Peccato!
    Ma sarà mia!

    Sylvi

  42. Anita
    Anita says:

    Sul New York Times di oggi:

    Cuts in Home Care Put Elderly and Disabled at Risk.

    Tagli in Assistenza Domiciliare Anziani e Disabili messi al Rischio.

    E siamo solo all’inizio…

    Anita

  43. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    epperò c’è una cosa che proprio non capisco: sono almeno dieci anni (e forse anche venti) che il sindacato0 in Ittaglia non conta una beata fava. Nessun potere se non un vago potere di interdizione di fronte alle violazioni più indegne ai diritti dei cittadini (ho detto cittadini non lavoratori, che tanto stanno scomparendo).
    Nonostante questo enorme progresso, almeno secondo la mentalità dei soliti fascistelli, la situazione in Ittaglia rimane invariata.
    Ma come mai, dico io? Non è che magari anche la nostra classe digggerente non ha nessun senso civico e limitatissime capacità imprenditoriali?
    Questo secondo tema per la destra ittagliani, come sempre, non esiste. E’ come per i Carabbbinieri e la Bbbolizzzzia di sctato: sono sempre bravi ed innocenti, come alla scuola Diaz di Genova….
    Caro CC a certa gente gli si è fuso il cervello tanto tempo fa e non gli si è mai più rimesso a posto.
    Un caro saluto U.

  44. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Io non sto “suonando”, ipocrita e ineffabile signora!
    Si vergogni a chiamare “suonata” il dramma di milioni di esseri umani.
    Spero che stasera gli vada di traverso la cena!
    Lo spero di tutto cuore.
    Vergogna!
    C.G.

  45. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    ..all’ipocrita gli fa più senso se la kakketta dell’Alex cambia colore. Un dramma, di sicuro!
    Chediocenescampi!
    Mondo infame!
    C.g.

  46. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Boom di divorzi: “Il matrimonio dura 15 anni”
    L’Istat: numeri da record nell’ultimo anno. Aumentano gli affidi condivisi dei figli minorenni.
    Il picco delle rotture è a Nord-Ovest, il Centro-Sud tiene.
    L’86% degli addii è consensuale.

  47. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Si scalda la protesta dei poliziotti
    «Il governo ci spara contro»
    Più di mille manifestanti tra poliziotti, vigili del fuoco, corpo forestale, guardia di finanza.
    «Ci hanno pugnalati alle spalle» e
    «Vergogna, vergogna»
    Il governo del fare è all’opera!

  48. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Kabul, Governo battuto 2 volte sulle missioni all’estero
    Decreto legge sulla proroga delle missioni militari. Governo battuto alla Camera due volte di seguito. Alla fine il decreto passa al Senato.

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