Strano questo Bossi: invece di urlare contro la legge che affossa le intercettazioni telefoniche e ambientali, consegnando così ancor più la “sua” Milano e la sua “Lumbardia” alle varie mafie, prima tace come tacerebbe chi fosse stato eventualmente comprato da Berluscon de’ Berlusconi e poi si mette addirittura a urlare a favore della legge affossatrice

Strano comportamento quello di  Umberto Bossi sulla legge contro le intercettazioni telefoniche e ambientali. Avrei voluto scriverlo già domenica, poi però imprevisti piuttosto impegnativi mi hanno portato via tempo e attenzione costringendomi al rinvio, ma nel frattempo gli avvenimenti mi hanno dato ragione in modo imprevisto e clamoroso. Mi spiego. Se c’è un politico che dovrebbe essere massimamente d’accordo nel mantenere la possibilità di usare con manica larga le intercettazioni telefoniche e ambientali ebbene quello dovrebbe essere Bossi. Anni fa ha cominciato Oreste Del Buono col dire che Milano è la più grande città calabrese, poi un prefetto in una intervista spiegò che l’abbondanza di negozi e bar che a Milano aprono e falliscono dopo poco tempo è dovuta al fatto che la mafia calabrese per riciclare i suoi quattrini usa per l’appunto l’apertura e il fallimento di un gran numero di esercizi pubblici. Si scoprì anche che le migliori “famiglie” di Platì, epicenro della ‘Ndrangheta, sono tutte presenti a Milano come soci di un noto club sportivo, mi pare di pesca. Infine, l’anno scorso c’è stato uno spettacolo teatrale a Vigevano che denunciava ad alta voce l’ingresso a gonfie vele della ‘Ndrangheta nel Milanese, spettacolo del quale potete farvi un’idea guardando guesto video: http://www.youtube.com/watch?v=wszVT_XCXco . E’ uscito perfino un libro dal titolo chiarissimo: “A Milano comanda la ‘Ndrangheta”, di Giuseppe Caruso e Davide Carlucci, del quale potete farvi un’idea guardando e ascoltando questo video con intervista a uno dei due autori: http://blogbookshop.blogspot.com/2009/10/libri-milano-comanda-la-ndrangheta-di.html .

E come se non bastasse nei giorni scorsi sia la Repubblica che il Corriere della Sera hano dedicato ampio spazio alla presenza a Milano della ‘Ndarngheta e non solo. Giovedì 1 luglio Repubblica nelle pagine milanesi pubblicava, con richiamo nella prima pagina, una inchiesta dal titolo e sommario che non lasciano dubbi: “Nelle case fantasma di Milano i clan espropriano il Comune. Cinquemila alloggi controllati dai boss. E “riassegnati” con graduatoria parallela”. Il tutto corredato da una mappa che segnalava i vari pezzi della città controllati dai vari clan: campani, calabresi, slavi, siciliani, pugliesi e napoletani. Venerdì 2 luglio la prima pagina delle cronache milanesi aveva un titolo più che espslicito: “I tentacoli della ‘ndrangheta”, con descrizione dei singoli tentacoli. E nelle pagine interne titolo e sommario a tutta pagina spiegavano: “I rampanti del crimine fanno affari nel sottobosco delle giunte locali. A caccia delle “amicizie” giuste tra assessori e consiglieri”. Venerdì 6 il Corrriere della Sera non ha voluto essere da meno: “Milano crocevia dei rifiuti tossici” titolava a tutta pagina un servizio che dava vonto di come le ecomafie stanno avvelenando anche Trezzano, Buccinasco, Corsico, Opera, Pavia, Bergamo, Grumello del Monte nel Bergamasco, Coccaglio e Castegnato nel Bresciano. Il tutto mentre  perfino il cardinale Tettamanzi lanciava l’allarme mafia per la spartizione della mega torta dell’Expò del 2015.

Beh, siamo onesti: per uno come Bossi che a parole dice di tenere sopra ogni cosa alla “sua” Milano e Lombardia tutte queste segnalazioni e denunce sarebbero dovute bastare e avanzare per volere a tutti i costi che le indagini per proteggere dai roditori siculo-campano-calabro-pugliesi il formaggione padano non venissero affossate dall’eliminazione o dalla concessione al contagocce e a tempo risicato delle intercettazioni telefoniche e ambientali. E invece? Invece nisba! Tutti zitti, compreso il senatùr, tutti a evitare di fiatare contro l’autostrada che SilvioBerlusconi&C stanno asfaltando per il malaffare anche e soprattutto a Milano, Lombardia e “Padania”. Tutti zitti, a questo punto direi vergognosamente zitti, anche quando è arrivato il gran botto dei 300 arrestati della ‘Ndrangheta, una metà dei quali proprio a Milano e “Lumbardia”. Poi, di colpo, il 15 luglio il boss Bossi si mette addirittura a urlare che la legge affossa intercettazioni bisogna “approvarla presto, prima che si inventino un’altra P3 e la P4″. Ahhhh, boss Bossi, come ci si riduce a fare da stalliere quando si prova gusto a stare beati nel formaggione di Roma e Milano e Lombardia ladrone….

E poi mi vengono a dire che il senatùr è radicato nel territorio! Strano radicamento quello di chi non vuole sentire e vedere marciumi così giganteschi e anzi consente che vengano pure agevolati con una legge che oltre a favorire gli “amici degli amici” di Dell’Utri&C eviti a Berlusconi il fastidio della divulgazioni di eventuali sue conversazioni molto private con donne varie, ministre, escort, fanciulle in fiore tese al traguardo del 18° anno di età, cioè minorenni tipo Noemi o – meglio – tipo quanto pubblicamente denunciato dalla ex consorte Veronica Lario.

Non voglio assolutamente raccogliere le voci in base alle quali Berluscon de’ Berlusconi passerebbe ogni anno al senatùr un assegno di 4 milioni di euro. Così come sapete bene che non ho mai raccolto le voci secondo le quali Bossi venne colpito da ictus mentre si intratteneva in forbite conversazioni padane con Luisa Corna, bella e brava cantante che non merita certo il castigo delle attenzioni di un Bossi con annesso sigaro toscano. Però questo silenzio di Bossi, che di fatto collude con la volontà del Chiavaliere di affossare le indagini serie e di conseguenza con il dare via libera al malaffare dei “terroni” nella sacra Milano e nella sacra Lumbardia, alla faccia di Alberto di Giussano, “Va pensiero” e altre amenità, è un silenzio che fa riflettere e magari si presta pure al malignare. E sì, perché è un silenzio o da politicamente rincoglionito o da politicamente “ammorbidito”.

Lungi da noi il malignare! Anche perché per dimostare che anche Bossi è ormai alla frutta con una politica francamente miserabile, familista e quindi necessariamente ladrona, basta e avanza quanto ha detto nell’ultimo suo comizio: “Non è vero che la Lega è finita. Dopo di me ci sono i miei figli, e perciò la Lega continua, non è finita”. Che schifo di discorso! Un discorso miserabile anche se i suoi figli fossero dei geni. Il guaio è che invece sono dei Bossi. Uno è perfino un incrocio tra un asino e una trota.
Povera Italia! Povera Milano! Povera Lumbardia!

355 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Peter
    Peter says:

    x Alessandro

    sono del tutto d’accordo con lei. Certuni sono proprio perfidi e cattivoni

    Peter

    ps
    mi associo agli auguri. Avevo capito che era zio, proprio non mi sembrava il tipo con la mogliere in Sicilia e lei in Germania, e’ una cosa troppo di altri tempi.

  2. Popeye
    Popeye says:

    Caro Cerutti,
    Ho letto l’articolo della Repubblica.it. Non mi sembra che qualcuno ha portato prove concrete. Il fatto che e’ un REPUBBLICANO che ha fatto una legge contro il traffico dice molto da che parte mi trovo. Per me va benissimo se trovano i responsabili e li fucilano dopo un processo. Ma! Ma a quel punto arriverai tu a piangere che stiamo fucilando questi “poveri” individui. Tutto qui.

  3. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Una bella”fucilazione” ad alto impatto mediatico!
    Il mondo avanza!
    Perbacco!

    cc

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Emancipazione…

    Di emancipazione in emancipazione le “classi digerenti e i loro lacchè italici , hanno portato al capo del Governo, un tizio che finalmente ha rotto gli indugi…

    Berlusconi va all’Università
    “Che belle ragazze, mica la Bindi…”

    Laurate si , ma sempre di fondo, trombabili, non c’è che dire,almeno una cosa buona buona il B ,l’ha fatta,ha messo in cassetto certa ipocrisia,sempre sulla via dell’emancipazione democratica e dei buoni sentimenti..

    cc

  5. Popeye
    Popeye says:

    Una bella”fucilazione” ad alto impatto mediatico!
    Il mondo avanza!
    Perbacco!
    cc
    ——————–
    Caro CC,
    Se vuoi lo possiamo fare a piazza Loreto?

  6. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Piazzale Loreto, quel luogo dove furono trucidati 13 partigiani ed esposti al pubblico, proprio quel posto Lì ?
    caro poppy ?

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Poppy, lascio volentieri a te e a certi “esportatori” di democrazia di prendere le misure più adatte.
    COSA VOSTRA.
    Io una ce l’avrei: la legge del taglione come in uso da quelle parti quando a chi ruba gli si mozza una mano.

    Chi stupra una bambina, invece, gli si mozza il “bigolo”.
    Penso che passerà loro la voglia di rifarlo.
    C.G.

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.
    Vero. Anche se bisogna tener conto del fatto che l’emancipazione vera e propria fu estremamente difficile sul piano della miseria socializzata di quell’epoca.
    E nonostante questo, fecero passi da gigante rispetto alle donne
    al di quà del fosso.
    Lo diceva Rosa Luxemburg, mica la Carfagna..
    C.G.

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x 250
    Credo che Pino abbia cose migliori da fare.
    Il contenuto me lo immagino.
    Uno zompo semiserio di quà e un quaglieggio serissimo di là.
    Mai una volta che ci rida sopra, mia diletta, ineffabile komare..
    Una sonora risata! un toccasana che guarisce pure.. i reumatismi.
    Ci provi: ci rida sù, perdindirindina!
    Per un sorriso bastano e avanzano due o tre nervetti del viso, per fare la faccia imbestialita ce ne vogliono una dozzina se non di più.
    Buona giornaaaata.
    C.G.

  10. sylvi
    sylvi says:

    mio caro CC

    quando scrivi a nuora perchè suocera intenda, a proposito di “Kulturame cattolico mischiatosi con la borghesia piccolo borghese” …sono qua pronta ad aprirti le braccia e darti assolutamente ragione!!!
    Un piccolo particolare:
    il kulturame cattolico non si sogna di scrivere sul blog di Pino…
    “i piccoli borghesi” non si sa chi siano…anche perchè sono scomparsi da mohhh i “grandi borghesi”!!! e quindi non ci sono termini di paragone per capire chi si intende.
    Ipocrisia? Straripa ovunque, anche a sx, mio caro, altrimenti navigherebbero in altri mari di consenso!

    Quello che mi scandalizza di te è il disprezzo ipocrita per le serve friulane, uniche pare ad essere “trombate dal padrone”.
    Mentre le “fanciulle piemontesi” a ricamare il corredo…e a cincischiare il rosario…insieme al Parroco……………………….
    o le “vigilate a vista” meridionali, che preparavano il drappo candido da esibire il giorno delle nozze!

    Comunque delle puttane friulane non si dice “bela tosa”…
    si dice “biele frute”…

    Sylvi

    Ps: a te quante friulane l’hanno data??????????

  11. sylvi
    sylvi says:

    caro Gino

    se Rosa Luxemburg fosse stata un uomo dove sarebbe arrivata?
    Tu parli giustamente della Carfagna…
    e i “carfagni” che straripano dai giornali…quanti sono???
    O la prostituzione intellettuale è meno grave?

    Ricordo che Pino nella prima risposta che diede al mio post ricordò le parole di Eintein : “razza umana!”
    Io sono una persona e un cittadino di genere femminile!
    Ma è difficile capirlo, sotto tutte le latitudini, e sotto tutti i Credi!!!

    Sylvi

  12. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Chi sta descrivendo?
    Me o lei?
    Lei e’ sempre acido e scorbutico…io sono molto calma e pacifica…almeno all’esterno.
    Lei non scrive mai niente su cui si possa sorridere, neanche un tantino.

    Anita

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Massì, komare!
    Urcalapeppa! è la prima volta che sento darmi dell’acido scorbutico.
    Vabbè, incameriamo pure questa.
    Comunque non ho i reumatismi, anche grazie a quell’esercizio di “prevenzione” di cui sopra.
    Utilissimo, mi creda.
    C.G.

  14. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    ho un po’ esperienza con le donne di servizio del Friuli.

    Dopo la separazione die miei ne abbiamo avuta una, Angela, non una ragazzina, ma una giovane donna, bella e cortese.
    Non duro’ molto, si innamoro’ di un soldatino e si sposo’.

    Mia zia ne aveva una, mi piaceva molto, quando andavo a Milano dormivo con lei, era un sollievo per me…non dovevo subire la zia borbottona.

    Ai tempi di mia mamma ne abbiamo avuta un altra, proprio dalle montagne, aveva paura di entrare in sale perche’ c’era una radio a mobile e credeva che ci fossero persone dentro.
    Aveva anche paura del WC…
    Comunque, mia mamma le faceva ingrassare, era amante di cucina, papa’ ed io eravamo schizzinosi, cosi’ giovano le cameriere ed i vicini.

    Anche lei si sposo’ con un soldatino.
    Il sabato e domenica erano i giorni di ritrovo ai giardini pubblici di Milano.

    Solo una fu disonesta…non c’era supervisione in casa, su questa mi venne un dubbio, mio papa’ non fece o disse niente in merito…forse era lui che si era fatto avanti con la bella friulana?

    Tutta la mia gioielleria spari’, dal giorno che ero nata gli zii e nonni mi davano gioielli per quando sarei diventata giovinetta o donna.
    Me li ricordo tutti…ed anche chi me li aveva dati.

    Ciao, Anita

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Kara Komare, dimenticavo:
    La mia figliola è in Canada per quattro mesi. Tra Montreal e Vancouver.
    A settembre se tutto va come deve andare la vado a trovare.
    Dato che Montreal è abbastanza vicina a RI potrei passare anche da lei. Potrei portare a spasso l’Alex insegnandogli ad essere un “vero” cane.
    Imparerà pure a fischiare quando una bella cagnetta gli passerà vicino.
    Promesso.
    C.G.

  16. Anita
    Anita says:

    correction

    entrare in sala
    ————–
    scusate gli altri errori, ho scritto in fretta perche’ c’e’ un temporalone e temo di perdere la corrente.

    Anita

  17. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Sto prendendo i sali per rinvenire…
    Lei mi viene a visitare?
    Oddio…che avvenimento…
    Mi farebbe piacere conoscerla, settembre di solito e’ un ottima stagione.

    Anita

  18. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    In auto sono circa 6 ore e mezzo.

    In aereo, 36 minuti. L’aeroporto e’ vicino a me.

    Anita

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara la mia Syilvy,

    io non disprezzo proprio nessuno, o nessuna!
    E quando mai !
    Trovo strano che accusi me , di simili nefandezze!
    Tutta la storia del Blog ,tracima del mio pensiero., in proposito.
    Poi, proprio io, che ho avuto montagne di antenate, serve in Italia e all’estero nel mio passato.
    L’esempio “friulo” è il primo che mi è capitato a tiro,avrei potuto dire veneto, ma se l’ho fatto è solo per rendere meglio l’idea,anzi da SERpENTELLO se vuoi, è per colpire “certa spocchia odierna “del Nord-Est arricchito.
    In fondo, gira e rigira, scava che ti scava, siamo proprio sicuri tutti Noi di non avere antenati strani?
    Io, di certo non mi scandalizzerei ,nè verserei lacrime di “orrore” alla notizia…e tu sei sicura ?(ma proprio sicura?)

    Sulle “beghine piemontesi” , ma per carità, si aprono autostrade al tuo pensiero, sai dalle nostre parti poi ,in passato , così come a Ceresole Reale , sono molti a chiamarsi Vittorio Emanuele, Umberto, ect,ect abbondano pure un sacco di “presunti figli” dei preti.

    Nessuna Friulana, è un vero peccato, mi sono fermato ad una “mezza veneta”

    cc

  20. Peter
    Peter says:

    x Pasquino

    ma dica, dica pure, non sia timido.
    Io invece la trovo noioso e troppo retorico

    Peter

  21. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Kalma Komare!
    Non si faccia venire il soffio al cuore. A questa nostra età, poi..
    Sarà possibile solo se i miei impegni di lavoro e le altre molteplici attività al di fuori di questo, lo potranno permettere. Anche se per quanto riguarda mia figlia l’atlantico, potendo, me lo farei pure a nuoto.
    Deve prendere anche in considerazione che l’Alex, se passa un paio di giorni insieme al Cerutti, gli diventa un lazzarone…
    Di cani me ne intendo.
    E già.
    C.G.

  22. Controcorrente
    Controcorrente says:

    AH Sylvi, dimenticavo,…bele qui o bele là, fin che vuoi, ma “puttane” è termine fuori dal mio vocabolario…soprattutto se per bisogno!

    cc

  23. Controcorrente
    Controcorrente says:

    AH Sylvi, dimenticavo,…bele qui o bele là, fin che vuoi, ma “pu-tt-ane” è termine fuori dal mio vocabolario…soprattutto se per bisogno!

    cc

  24. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    l’Albero degli zoccoli è un film di E.Olmi che racconta della miseria nel bergamasco , ma in fondo è una storia di miseria e basta.
    CC sa benissimo che nell’arco alpino le cose erano all’incirca le stesse da ovest a est.
    Negli anni ’30, parlo anche del Veneto ma soprattutto del Friuli, gli uomini o erano morti in guerra, o mutilati o partivano per la Germania.
    La nostra terra era un cumulo di macerie, cosa diversa del caro Piemonte che era “venuto a liberarci”!
    E le ragazzine partivano, a plotoni.
    Erano sprovvedute .
    Senza una cultura, senza un’assistenza, spedite come pacchi postali.
    Purchè mandassero i soldi a casa, dove molto spesso servivsno per dare un acconto al dottore…

    In pianura le cose stavano appena un po’ meglio, ma dovevano partire lo stesso.
    Ho registrato moltissime storie…ma quello che mi ha colpito di più era che raccontavano di aspettare con impazienza il giorno di lavanderia, per poter …piangere in pace!

    ciao Sylvi
    Il wc? Tutti “scendevano in campo” direbbe Benigni.

  25. sylvi
    sylvi says:

    x Anita

    A me invece quel po’ di gioielli che avevo, me li ha rubati uno zingarello.
    Scappando come un acrobata ha perso il mio anello di fidanzamento, che ho subito passato a mia figlia.

    Sylvi

  26. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ah, Sylvi, sull’ipocrisia a sx, sfondi porte aperte anche in questo caso…solo che la Sx è giovane, il resto ha una storia millenaria alle spalle !!
    Speriamo che non ripercorra la stessa strada!
    Io a proposito di “peggioramenti” ho una teoria tutta mia, probabilmente un giorno a “zebedei” veramente pieni la esporrò.
    Per intanto mi sono già stattaco la mano, per aver votato un certo Rutelli, che alle “proposte sconce” neppure si prende la briga di rifiutarle con “orrore”.
    te capì!

    cc

  27. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Come ti ho scritto, da grandicella mi venne il dubbio che mio papa’ non disse niente perche’ forse lui aveva fatto proposte illecite alla cameriera, era un vizio di famiglia…

    Quando c’erano le feste natalizie o occasioni, gli zii e zie di Torino e Pavia si riunivano a Milano a casa della nonna e della zia brontolona, venivano con le loro cameriere perche’ potessero aiutare.
    Gli zii erano provetti al palpare il sedere delle cameriere.
    Forse era l’unica cosa che i 4 fratelli avevano in comune.

    Io ero nel mezzo e mi rifugiavo in cucina e sentivo i commenti.

    Ciao, Anita

  28. Anita
    Anita says:

    PS: x Sylvi

    A casa mia non facevano lavanderia, veniva il lavandaio una volta la settimana.
    A Milano non si poteva stendere niente…solo qualche articolo di biancheria intima e semi nascosto.

    A dire il vero il personale era ben trattato, la zia era quella difficoltosa, aveva divise per tutte le occasioni…e la nonna si metteva l’orniet per controllare tutto, anche a casa nostra, con gran gioia di mia mamma…

    Anita

  29. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Per chi volesse farsi quattro risate sui Piemontesi Genuine, non contraffate ecco il “vero cabarettista autentico Carlo Artuffo, non qualche suo imitatore da strapasso.
    ci sono brani in Lingua, poco decifrabile , ma alcuni in italiano piemontizzato sono stupendi, per quattro sane risate…che aiutano la VITA.

    http://members.xoom.alice.it/vejpiemont/index.html

    cc

    Consigliato ai Furlan, affinche non si prendano troppo sul serio!

  30. Peter
    Peter says:

    x Pasquino

    so che lei e’ irritato perche’ la prendo spesso come bersaglio. Sono fatto cosi’, mi piace punzecchiare, tirare di scherma con le parole, e ad a mia difesa posso dire che so anche incassare. Anche Marco e’ bravo in quell’arte, solo che lui usa spade lasers non ancora in licenza .
    Purche’ non si cada nel platealmente volgare, cioe’ insulti postribolari usati da certi bloggers in un passato neanche tanto remoto, perche’ se uno ti tira addosso melma (diciamo cosi’), non vale dire tiramela addosso anche tu, tanto io non me la prendo, perche’ la melma sporca sia a riceverla che a darla, come certi furboni (non lei) ben sanno, ed alla fine il blog diventa un trogolo.
    Invece il fioretto, la spada e persino la sciabola occorre prima di tutto saperli usare, senno’ sono dolori.

    La sua poesia ‘la vita’, mi scusi, era cosi’ retorica e piena di doppi sensi che forse avrei dovuto starmi zitto, era un bersaglio troppo facile.

    Un saluto e, se puo’, non me ne voglia troppo

    Peter

  31. sylvi
    sylvi says:

    caro CC

    due li ho sentiti…simpatici!
    Gli altri me li “farò” con calma ; se capisco Camilleri, dovrei farcela anche in piemontese!

    Rutello? con la sua Palombella?
    Pariolini ignoranti sorretti dalla puzzetta sotto il naso?
    Ignoranti perchè la palombella ha dichiarato su Repubblica, quando teneva le lettere, che lei si è copiata la tesi di laurea.
    Ed essendo l’intellettuale della famiglia…..

    Al tempo della candidatura del Rutello ho avuto uno scambio di email con la Signora…che devo ammettere, arrogantemente, ma mi ha risposto!
    Le avevo predetto il risultato della discesa in campo!

    Ho fatto meglio di Marco!

    Sylvi

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Non riesco ad aprire i links in piemontese, ma a giudicare dai titoli, sono gli stessi di un disco di raccontini piemontesi (in piemontese) che avevo a Torino. Quindi ritengo si tratti dello stesso autore. Dopo un’infinità di traslochi, quel disco non ce l’ho più. Peccato.

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Gipo ha portato ben poche “novità” a dei grandi come Artuffo e Macario.
    Molto meglio gli originali !!

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Anche Marco e’ bravo in quell’arte, solo che lui usa spade lasers non ancora in licenza (Peter)
    ————
    I miei complimenti, è un’allegoria geniale. Si, nonostante io viva in un ben radicato presente più di tanti altri, sono idealmente proiettato in un futuro tecnologico visto come l’àncora di salvezza dell’umanità.

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x CC
    si, sono d’accordo. Anche Macario era un grande, lo guardavo sempre con molto piacere. Come lui, anche il genovese Gilberto Govi. Vorrei citare anche il veneto Lino Toffolo, nel novero.
    Ricordo che i pezzi di Carlo Artuffi erano tutti interpretabili a doppio senso, una satira di costume vera e propria.

  36. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Andando indietro mi sono accorto do aver sbagliato numerazione: non 181 ma 281.

  37. Controcorrente
    Controcorrente says:

    ….oddio adesso non esageriamo caro marco, “esageruma nen”…,

    …….l’àncora di salvezza dell’umanità…..
    Con la realtà virtuale, per adesso non si mangia…,mah vado a bagnare l’orto..zucchine ,pomodori,fagiolini,basilico ecte,ectect..
    Mi servirebbe una “zappa laser”, qualcuno ha qualche idea?
    Dove la vendono,?

    cc

  38. marco tempesta
    marco tempesta says:

    xCC:
    Se non ricordo male, ” I porci del mè pais” di Artuffo era rivolto ai governanti locali di allora. Correggimi se sbaglio, sono passati 40 anni e la memoria può farmi difetto.

  39. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marco,
    come ben saprai il mio è un tipico atteggiamento da piemontese!
    Infatti tu ci conosci e comprendi!

    cc

  40. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro CC, sei tecnologicamente arretrato. Con l’irrigazione sotterranea a goccia, temporizzata, hai risolto il problema. Lo fanno in Israele da quel dì e con questa tecnica hanno coltivato il deserto.

  41. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco,
    è proprio così, infatti è un tipo di” satira” sottile ,sottile…come quella del Federale che giunto in un paesello dalle mie parti disse al “fascistissimo borgo”…camerati sono giunto a Voi , in questo paesello ,circondato da monti pelati,vacche magre, e gente ignorante..e giù appalusi a non finire , finchè il più scaltro dopo un bel pò si accorse che qualche cosa non quadrava…

    Così si racconta,..ancor oggi, ma mi sembra di averla già raccontata!!

    cc

  42. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco,
    ma io non parlavo di irrigazione, ma di una “zappetta laser”, per togliere erbacce , lavoro delicato…!!per piccoli orti!

    cc
    Magari con un “riconoscitore” elettronico tra infestanti e vere!
    Su Israele non mi pronuncio,da me l’acqua e tutta nostra e pur con liti varie secolari (sulle tempistiche), alla fine si “bagna tutti!

  43. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ma sai, in teoria la zappetta laser dovrebbe essere possibile, poichè ogni pianta ha una sua particolare emissione elettromagnetica dovuta proprio alla differente costituzione dei componenti e quindi una differente identità energetica. Quando inventeranno la maniera per riconoscere tali differenze, vedrai che anche la zappetta laser (taglio laser automatico al riconoscimento dell’emissione della pianta infestante) sarà una dotazione che i nostri nipoti troveranno al Brico.

  44. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco,
    un pò di ragione ti appartiene.
    Siamo già arrivati ai Laser all’atto secondo e già si pensa di poterli utilizzare per modificare il trasporto informativo basato sulla trasmissione della carica in molecole complesse,tanto da poter influenzare le reazinoichimico -fisiche più complesse.
    La scala temporale dell’attosecondo, è quella necessaria infatti!

    cc

    Da” Sapere” , rivista scientifica italiana
    Il sunto è mio, e mi assumo la responsabiltà di eventuali idiozie.
    In tuttti i casi caro marco , fisica ,banale fisica per il momento, ancora nessuna “strana aura”

  45. sylvi
    sylvi says:

    x CC

    Se usi la zappetta laser,” l’olio di gomito” irrancidisce e si secca.
    E poi sei costretto a inventare un trespolo che sostenga la zappetta, e una centralina elettronica per far programmare
    un robottino che te la guidi e magari un’altra centralina che dia i comandi di ritorno al robottino, che anche lui deve ricaricarsi e che magari parli e ti dica:
    -pirlun di un pirlun, ma non facevi prima a mano?

    Sylvi

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