Strano questo Bossi: invece di urlare contro la legge che affossa le intercettazioni telefoniche e ambientali, consegnando così ancor più la “sua” Milano e la sua “Lumbardia” alle varie mafie, prima tace come tacerebbe chi fosse stato eventualmente comprato da Berluscon de’ Berlusconi e poi si mette addirittura a urlare a favore della legge affossatrice
Strano comportamento quello di Umberto Bossi sulla legge contro le intercettazioni telefoniche e ambientali. Avrei voluto scriverlo già domenica, poi però imprevisti piuttosto impegnativi mi hanno portato via tempo e attenzione costringendomi al rinvio, ma nel frattempo gli avvenimenti mi hanno dato ragione in modo imprevisto e clamoroso. Mi spiego. Se c’è un politico che dovrebbe essere massimamente d’accordo nel mantenere la possibilità di usare con manica larga le intercettazioni telefoniche e ambientali ebbene quello dovrebbe essere Bossi. Anni fa ha cominciato Oreste Del Buono col dire che Milano è la più grande città calabrese, poi un prefetto in una intervista spiegò che l’abbondanza di negozi e bar che a Milano aprono e falliscono dopo poco tempo è dovuta al fatto che la mafia calabrese per riciclare i suoi quattrini usa per l’appunto l’apertura e il fallimento di un gran numero di esercizi pubblici. Si scoprì anche che le migliori “famiglie” di Platì, epicenro della ‘Ndrangheta, sono tutte presenti a Milano come soci di un noto club sportivo, mi pare di pesca. Infine, l’anno scorso c’è stato uno spettacolo teatrale a Vigevano che denunciava ad alta voce l’ingresso a gonfie vele della ‘Ndrangheta nel Milanese, spettacolo del quale potete farvi un’idea guardando guesto video: http://www.youtube.com/watch?v=wszVT_XCXco . E’ uscito perfino un libro dal titolo chiarissimo: “A Milano comanda la ‘Ndrangheta”, di Giuseppe Caruso e Davide Carlucci, del quale potete farvi un’idea guardando e ascoltando questo video con intervista a uno dei due autori: http://blogbookshop.blogspot.com/2009/10/libri-milano-comanda-la-ndrangheta-di.html .
E come se non bastasse nei giorni scorsi sia la Repubblica che il Corriere della Sera hano dedicato ampio spazio alla presenza a Milano della ‘Ndarngheta e non solo. Giovedì 1 luglio Repubblica nelle pagine milanesi pubblicava, con richiamo nella prima pagina, una inchiesta dal titolo e sommario che non lasciano dubbi: “Nelle case fantasma di Milano i clan espropriano il Comune. Cinquemila alloggi controllati dai boss. E “riassegnati” con graduatoria parallela”. Il tutto corredato da una mappa che segnalava i vari pezzi della città controllati dai vari clan: campani, calabresi, slavi, siciliani, pugliesi e napoletani. Venerdì 2 luglio la prima pagina delle cronache milanesi aveva un titolo più che espslicito: “I tentacoli della ‘ndrangheta”, con descrizione dei singoli tentacoli. E nelle pagine interne titolo e sommario a tutta pagina spiegavano: “I rampanti del crimine fanno affari nel sottobosco delle giunte locali. A caccia delle “amicizie” giuste tra assessori e consiglieri”. Venerdì 6 il Corrriere della Sera non ha voluto essere da meno: “Milano crocevia dei rifiuti tossici” titolava a tutta pagina un servizio che dava vonto di come le ecomafie stanno avvelenando anche Trezzano, Buccinasco, Corsico, Opera, Pavia, Bergamo, Grumello del Monte nel Bergamasco, Coccaglio e Castegnato nel Bresciano. Il tutto mentre perfino il cardinale Tettamanzi lanciava l’allarme mafia per la spartizione della mega torta dell’Expò del 2015.
Beh, siamo onesti: per uno come Bossi che a parole dice di tenere sopra ogni cosa alla “sua” Milano e Lombardia tutte queste segnalazioni e denunce sarebbero dovute bastare e avanzare per volere a tutti i costi che le indagini per proteggere dai roditori siculo-campano-calabro-pugliesi il formaggione padano non venissero affossate dall’eliminazione o dalla concessione al contagocce e a tempo risicato delle intercettazioni telefoniche e ambientali. E invece? Invece nisba! Tutti zitti, compreso il senatùr, tutti a evitare di fiatare contro l’autostrada che SilvioBerlusconi&C stanno asfaltando per il malaffare anche e soprattutto a Milano, Lombardia e “Padania”. Tutti zitti, a questo punto direi vergognosamente zitti, anche quando è arrivato il gran botto dei 300 arrestati della ‘Ndrangheta, una metà dei quali proprio a Milano e “Lumbardia”. Poi, di colpo, il 15 luglio il boss Bossi si mette addirittura a urlare che la legge affossa intercettazioni bisogna “approvarla presto, prima che si inventino un’altra P3 e la P4″. Ahhhh, boss Bossi, come ci si riduce a fare da stalliere quando si prova gusto a stare beati nel formaggione di Roma e Milano e Lombardia ladrone….
E poi mi vengono a dire che il senatùr è radicato nel territorio! Strano radicamento quello di chi non vuole sentire e vedere marciumi così giganteschi e anzi consente che vengano pure agevolati con una legge che oltre a favorire gli “amici degli amici” di Dell’Utri&C eviti a Berlusconi il fastidio della divulgazioni di eventuali sue conversazioni molto private con donne varie, ministre, escort, fanciulle in fiore tese al traguardo del 18° anno di età, cioè minorenni tipo Noemi o – meglio – tipo quanto pubblicamente denunciato dalla ex consorte Veronica Lario.
Non voglio assolutamente raccogliere le voci in base alle quali Berluscon de’ Berlusconi passerebbe ogni anno al senatùr un assegno di 4 milioni di euro. Così come sapete bene che non ho mai raccolto le voci secondo le quali Bossi venne colpito da ictus mentre si intratteneva in forbite conversazioni padane con Luisa Corna, bella e brava cantante che non merita certo il castigo delle attenzioni di un Bossi con annesso sigaro toscano. Però questo silenzio di Bossi, che di fatto collude con la volontà del Chiavaliere di affossare le indagini serie e di conseguenza con il dare via libera al malaffare dei “terroni” nella sacra Milano e nella sacra Lumbardia, alla faccia di Alberto di Giussano, “Va pensiero” e altre amenità, è un silenzio che fa riflettere e magari si presta pure al malignare. E sì, perché è un silenzio o da politicamente rincoglionito o da politicamente “ammorbidito”.
Lungi da noi il malignare! Anche perché per dimostare che anche Bossi è ormai alla frutta con una politica francamente miserabile, familista e quindi necessariamente ladrona, basta e avanza quanto ha detto nell’ultimo suo comizio: “Non è vero che la Lega è finita. Dopo di me ci sono i miei figli, e perciò la Lega continua, non è finita”. Che schifo di discorso! Un discorso miserabile anche se i suoi figli fossero dei geni. Il guaio è che invece sono dei Bossi. Uno è perfino un incrocio tra un asino e una trota.
Povera Italia! Povera Milano! Povera Lumbardia!
x Pino
Ne ho letto qualche cosa questa mattina….
Ritornero’ sugli articoli, compreso il suo.
Buona notte,
Anita
per completezza, aggiungerei che la dinamica dei geni nelle popolazioni non e’ ‘regolata’ solo dalle mutazioni casuali nelle sequenze dei geni, ma anche dalla misura, altrettanto casuale, in cui certi geni vengono passati ad ogni generazione successiva, altri no, un processo noto come ‘genetic drift’.
Per esempio, il carattere occhi blu-occhi neri puo’ essere equidistribuito in un certo tempo in una data popolazione, ma ad ogni generazione successiva accade, in modo del tutto casuale, che il carattere occhi blu diventi piu’ preval-ente (o l’altro), e se la popolazione e’ piccola uno dei due puo’ scomparire del tutto. In questo processo, non vi e’ stata alcuna mutazione genetica, solo variazioni casuali della trasmissione di quei geni ad ogni generazione successiva.
Le mutazioni (casuali) dei geni vengono ‘selezionate’ dall’am-bie-nte a seconda dei caratteri da esse espressi, i quali, in ogni dato am-bie-nte, possono essere neutrali, vantaggiosi o deleteri per gli individui che ne sono portatori. Invece l’am-bie-nte non ha alcun controllo sul genetic drift, un processo ancora piu’ casuale, che dipende solo dalle dimensioni di una data popolazione, e porta alla graduale scomparsa di molti geni ed affermazione di altri senza un processo selettivo ‘am-bien-tale’ in atto su di loro in quel momento e in quell’am-bien-te. I geni perduti non sono necessariamente ‘cattivi’ (es. portatori di malattie ereditarie), e quelli rimasti fissati non necessariamente ‘buoni’. Tipico e’ l’esempio della malattia di Ellis-van Crefeld negli ebrei Amish della Pennsylvania, un caso particolare di genetic drift dovuto al fatto che e’ o era una popolazione piccola e ‘chiusa’.
Selezione naturale e genetic drift hanno entrambi importanza nell’evoluzione delle popolazioni dei viventi, e sono entrambi dei processi piu’ o meno casuali.
Peter
A Milano le mafie ci sono tutte. Le mafie canalizzano voti e quindi c’è chi non ha interesse a combatterle. Si catturano i vecchi boss, si prende la manovalanza e poi la si libera dopo pochi mesi e tutto resta come prima.
La nave libica diretta a Gaza ha attraccato in Egitto. La sfida di Gheddafi è andata a vuoto. D’altronde proprio Gheddafi non ha voce in capitolo, visto il trattamento che riserva a chi tenta di emigrare coi barconi.
Ora tra le ruote ci è finito pure Formigoni. Staremo a vedere…
Il tutto corredato da una mappa che segnalava i vari pezzi della città controllati dai vari clan: campani, calabresi, slavi, siciliani, pugliesi e napoletani (Pino).
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Mi fa piacere che i napoletani non siano stati mischiati agli altri campani.
Nàpule è Nàpule anche nella delinquenza e non s’ammischia con Casal di Principe.
Pino ha omesso la mafia cinese, pur esistente a Milano, ma tanto quella agisce solo all’interno della comunità cinese e quindi non fa testo.
ULTIMATUM PER ABU TIR: PRIGIONE O ESPULSIONE
Rimangono negli uffici della Croce Rossa Internazionale i tre parlamentari di Hamas, membri del PLC, che Israele vuole espellere da Gerusalemme. Mentre Abu Tir ancora in carcere, verra’ espulso domenica.
Gerusalemme, 14 luglio 2010 (foto http://www.ynetnews.com) – Nena-News – Rinunciare ad essere membri del Consiglio Legislativo Palestinese (PLC) o lasciare immediatamente Gerusalemme, citta’ nella quale sono nati. Questo l’ultimatum imposto da Israele ai quattro membri del PLC, rei di essere stati eletti, con le liste di ‘Cambiamento e Riforma’ (blocco Hamas) nelle elezioni politiche palestinesi del 2006.
La tenda sit-in nel cortile del Comitato della Croce Rossa Internazionale a Sheikh Jarrah, Gerusalemme Est, dove i tre deputati sono rifugiati da giorni, con la promessa di non andarsene fino a quando l’ordine di espulsione non sara’ ritirato, e’ diventata oramai luogo di pellegrinaggio. Ieri anche il rappresentante del governo giordano, Yahya Al Qaarraleh si e’ recato in visita da Ahmed Atoun, Khaled Abu Arafah e Mohammed Totah.
Il deputato Mohammed Abu Tir, arrestato il 30 giugno mentre guidava la sua macchina all’entrata di Sur Baher, per non aver rispettato l’ordine di lasciare la sua casa a Gerusalemme Est, rimane in prigione fino alla fine del processo, previsto per domenica. Abu Tir si e’ rifiutato di firmare un documento in cui dichiarava di dare le dimissioni da Hamas, facendo scattare l’ultimatum di Israele: prigione o espulsione.
Prima di essere espulso domenica, anche se non e’ ancora chiaro verso quale paese, Abu Tir dovra’ pagare una cauzione di 150.000 shekel (di cui 50.000 gia’ versati alla Corte), oltre a firmare un documento in cui dichiara che non mettera’ mai piu’ piede a Gerusalemme.
Eletti al Consiglio Legislativo Palestinese nelle elezioni politiche palestinesi del 2006, in quanto rappresentanti di Gerusalemme, i quattro deputati (Khaled Abu Arafa e’ stato anche ministro per gli Affari di Gerusalemme) sono stati arrestati 4 giorni dopo la cattura del soldato israeliano Gilad Shalit nella striscia di Gaza e incarcerati in quanto affiliati ad Hamas, insieme a oltre 60 parlamentari palestinesi. A maggio del 2010 le autorita’ israeliane li hanno informati che avrebbero perso il diritto di residenza e che avrebbero dovuto lasciare Gerusalemme: Abu Tir entro il 19 giugno, gli altri tre entro l’inizio di luglio. Per tutti e quattro la polizia israeliana ha solamente deciso di implementare l’espulsione seguendo una decisione gia’ presa dal Ministro degli Interni israeliano nel 2006.
La storia della revoca della carta di identita’ di Gerusalemme, non e’ infatti storia di questi ultimi mesi, per i quattro deputati palestinesi. Quattro anni fa fu il Ministro degli Interni isrealiano di Kadima, Roni Bar-On a revocare loro lo status di residenza a Gerusalemme, con la giustificazione di “essere ritenuti cittadini di Israele e quindi obbligati a essere leali allo Stato”. E di aver dimostrato di non essere leali verso lo Stato di Israele, in quanto affiliati ad Hamas.
In base all’articolo 11 della Legge sull’Ingresso in Israele del 1952 (che regola l’ingresso in Israele degli immigrati non-ebrei), il Ministero stesso ha l’autorita’ – in particolari circostanze – di revocare la residenza. Equiparando cosi i residenti palestinesi di Gerusalemme Est, a immigrati che hanno deciso di vivere in Israele, e non a “persone protette” dal diritto internazionale e dalla IV Convenzione di Ginevra , in conseguenza del fatto che Israele occupa illegalmente Gerusalemme Est dal 1967. Un potere occupante non puo’ richiedere una prova di leata’ alla popolazione occupata.
L’espulsione dei residenti palestinesi da Gerusalemme Est non e’ certo un fenomeno nuovo. Nel 2008 il Ministero degli Interni Israeliano ha annullato a 4577 palestinesi, il diritto di vivere nella citta’ santa. Un numero cresciuto vortiginosamente dal 1995, quando si registravano solo 91 revoche (secondo i dati forniti dalle stesse autorita’ israeliane). Finora pero’ il meccanismo di revoca, seppure nascondendo chiare politiche volte alla pulizia etnica e alla giudaizzazione dei quartiere arabi di Gerusalemme Est, era sempre basato su questioni di natura amministrativa (come ad esempio la revoca in seguito all’aver vissuto in un paese straniero per 7 anni). Mentre l’arresto dei quattro parlamentari instaura “un precedente pericolosissimo” a detta del direttore della ONG Adalah, Hassan Jabareen, perche’ per la prima volta Israele revoca diritti di residenza a Gerusalemme Est, adducendo giustificazioni di tipo politico e utilizzando la questione della lealta’ allo Stato di Israele.
Anche Hatem Abdel Kader, ministro per gli Affari di Gerusalemme della PA (eletto con Fatah) e’ stato avvertito nei giorni passati dallo Shin Bet, i servizi di sicurezza israeliani, di essere a rischio espulsione se continuera’ ad occuparsi di attivita’ politiche a Gerusalemme.
Uri Avnery, pacifista israeliano e ex membro della Knesset, ha denunciato “ Oggi Israele espelle i sostenitori di Hamas, domani avverra’ con coloro che simpatizzano con Fatah e dopodomani ancora con tutti gli altri.”.
“Un altro tassello nel processo di pulizia etnica di Gerusalemme”, cosi ha definito l’espulsione dei parlamentari, Al- Maqdese (MDS) la ong palestinese nata nel 2007 su iniziativa di medici, insegnanti e intellettuali per contrastare le politiche israeliane a Gerusalemme Est, che martedi scorso ha presentato un interessante potition paper che mette in luce le complesse e intricate modifiche alle normative legali legate allo status di residenza a Gerusalemme, modifiche attuate con gli anni da Israele per espellere non solo i parlamentari affiliati ad Hamas ma intere famiglie palestinesi.(Nena-News)
ANAT HOFFMAN E LE DONNE DEL MURO
Anat Hoffman, leader delle Donne del Muro, e’ stata arrestata il 12 luglio dalla polizia israeliana davanti al Muro del Pianto: colpevole di tenere in mano la Torah.
di Barbara Antonelli
, Gerusalemme 14 luglio 2010 – Nena News (foto dal sito http://www.frumsatire.net) – Mute e invisibili. Cosi le regole di vita e i codici religiosi degli haredim vorrebbero le donne ebree in preghiera al muro del pianto. Ma loro, le Donne del Muro, “the Women of the Wall” (WOW), non ci stanno e dal 1988, anno in cui il gruppo ha preso vita nel corso della prima conferenza internazionale sul femminismo ebraico, chiedono che le donne possano godere degli stessi diritti religiosi accordati agli uomini.
Ogni mese di Rosh Chodesh (il primo giorno di ogni mese secondo il calendario ebraico), decine di donne religiose si ritrovano in una preghiera di gruppo al Kotel, il muro del pianto: leggono la Torah, cantano, indossano il talled (lo scialle), i tefillin (piccole scatole nere che contengono versi della Torah) e la kippah, indumenti di preghiera relegati al solo uso degli uomini. Provocando l’ira degli haredim e le critiche dei rabbini di Gerusalemme. Gli haredim infatti si oppongono fortemente al canto delle donne in presenza degli uomini, alla preghiera di gruppo delle donne, al fatto che possano tenere in mano i rotoli della Torah, come pure all’uso di oggetti di preghiera tradizionalmente utilizzati dagli uomini.
Cosi le Donne del Muro vengono regolarmente assalite sia verbalmente che fisicamente. I piu’ fanatici urlano loro “naziste”, “andate via di qui.” In piu’ occasioni sono volate su di loro sedie, sassi e perfino escrementi. Secondo quanto deciso dalla Corte Suprema israeliana possono ritrovarsi nella spianata antistante al muro, ma non nella sezione pubblica destinata alle donne, piuttosto devono rimanere nascoste, lontane dalla vista misogina degli haredim. In realta’ per ben due volte la Corte Suprema israeliana ha legiferato sul movimento femminile e una serie di accesi dibattiti si sono avuti all’interno della Knesset, il parlamento israeliano. La prima decisione della Corte del maggio 2002, stabiliva che le Donne del Muro potessero pregare in gruppo e leggere ad alta voce la Torah anche nella sezione destinata alle donne, quella antistante al vero e proprio muro del pianto. Facendo scaturire la rabbia dei partiti degli haredim che hanno subito proposto in sede parlamentare di introdurre severe contromisure per contrastare la decisione della Corte: punire le provocazioni inaccettabili delle donne con l’accusa di pubblica offesa e 7 anni di carcere. La proposta di legge di fatto non e’ mai stata approvata ma la Corte ha ceduto alle pressioni del fanatismo religioso, riconsiderando la precedente regolamentazione e proibendo alle donne di leggere la Torah, indossare talled e tefillin nella zona antistante al Muro, definendo tali pratiche “una minaccia per la pubblica sicurezza” e destinando loro un altro sito, l’Arco di Robinson, sul lato a sud ovest della spianata.
Li’ le donne continuano a ritrovarsi e continuano ad essere insultate e aggredite.”Quando preghiamo veniamo costantemente assalite, sia verbalmente che fisicamente – dice Phyllis Chesler – abbiamo chiesto allo stato di Israele di proteggerci e proteggere il nostro diritto alla liberta’ religiosa, all’uguaglianza. Lo Stato ci risponde ogni volta che siamo noi a disturbare la quiete pubblica, provocando i fedeli e offendendo la loro sensibilita’.” Ovviamente la sensibilita’ degli haredim di sesso maschile. La cui rabbia, deriva oltre che da un evidente maschilismo e dal fanatismo religioso, anche dal fatto che leggono una sorta di manifesto politico dietro alle richieste di WOW, prima ancora che solo come un desiderio di svolgere la propria preghiera in gruppo. Non e’ un caso che il rabbino Moshe Feinstein, noto semplicemente con il nome di Rav Moshe, punto di riferimento degli ortodossi e esperto di Halakha, l’insieme delle normative religiose ebraiche (una specie di codice di diritto), si sia pronunciato in merito, dichiarando che le preghiere di gruppo delle WOW sono permesse solo se “ritenute sincere dagli stessi rabbini (uomini ovviamente) e non influenzate dal femminismo”.
Proprio a pochi metri dal muro del pianto, Anat Hoffman, leader del movimento per la riforma dell’ebraismo in Israele e direttrice delle Donne del Muro, e’ stata arrestata lo scorso12 luglio dalla polizia israeliana, che le ha letteralmente strappato dalle mani i rotoli della Torah, mentre la donna si stava recando all’arco di Robinson. Anat Hoffman era gia’ stata arrestata e interrogata (con tanto di rilevamento delle impronte digitali) nel gennaio del 2010: uno dei tanti atti intimidatori nei suoi confronti. Questa volta la polizia le ha dato 5000 shekel di multa (circa 1300 dollari), imponendole il divieto di recarsi al Kotel per i prossimi 30 giorni. “Non abbiamo fatto nulla di sbagliato – ha dichiarato Anat alla stampa – eravamo nel pieno rispetto di quanto deciso dalla Corte Suprema, io tenevo in mano la Torah ma non stavo leggendo, solo pregando mentre con le altre ci stavamo avvicinando all’arco di Robinson”. Una versione dei fatti contestata dal portavoce della polizia israeliana Micky Rosenfeld. Del resto il ruolo passivo o per meglio dire connivente delle forze di polizia e’ alla luce del sole. Quando vengono aggredite, insultate o infastidite, la polizia non fa un solo passo. A marzo del 2010 un gruppo di haredim tiro’ delle sedie contro le donne, prima ancora che iniziassero le preghiere, un episodio filmato casualmente da una delle partecipanti e che ha fatto il giro del web: nessuno e’ stato perseguito dalla legge.
Prima di Anat Hoffman, nel 2009 anche un’altra donna del gruppo, Nofrat Frenkel, e’ stata arrestata, colpevole di indossare un talled sotto il cappotto.
Le aggressioni al gruppo hanno provocato numerose reazioni di protesta all’interno dei gruppi della disapora ebraica statunitente e il movimento riformista sta valutando anche azioni legali contro il governo israeliano. La conferenza centrale dei rabbini americani ha condannato l’arresto di Anat Hoffman e riaffermato la necessita’ che le donne possano godere di uguale liberta’ di espressione religiosa nel giudaismo. Anche perche’ nonostante i tentativi del partito religioso dello Shas di far varare leggi alla Knesset che equiparassero lo status del muro del pianto a quello di una sinagoga, tale luogo rimane invece un sito nazionale.
Nel documentario che ripercorre la storia delle Donne del Muro, “Praying in Her Own Voice”, Sharon Brous, della comunita’ ebraica di Ikar di Los Agelges (California) dichiara “ho girato tutto il mondo pregando con tefillin e talled, ovunque, e l’unico posto in cui ho avuto paura a mettermi un talled sul capo e’ stato il Kotel”.
Le Donne del Muro sfidano l’intollerenza e la misoginia dell’ultra-ortodossia ebraica, per riaffermare anche che il legame alla tradizione ebraica non puo’ e non deve essere solo maschile, ma al contrario appartiene a chiunque si consideri ebreo o ebrea. “Il ruolo delle donne nella religione si modifica in tutto il mondo, ovunque, tranne che in Israele”, ha dichiarato Anat.
Eroina della riforma sociale, 14 anni trascorsi nel Consiglio municipale di Gerusalemme, Anat combatte da sempre contro il monopolio maschile imposto alle pratiche religiose ma anche contro il monopolio imposto dagli haredim alla vita religiosa, politica e sociale a Gerusalemme e in Israele. Lo stesso monopolio che consente l’esistenza di linee dei bus ultra-ortodossi (finanziate dallo Stato), linee speciali nate oltre 10 anni fa, dove uomini e donne siedono separati.
“Nel 2050 gli haredim saranno il 37% della popolazione – ha dichiarato in una recente intervista alla stampa israeliana- fino a quando l’attuale formula economica che regola la vita degli haredim e li esonera dal lavoro sara’ sostenibile per lo stato di Isreale?”
(Nena-News)
x Pino
ehi, piano, caro Pino! calabro-siculo-campano va bene, pugliese direi di no…mai sentito parlare di una vera mafia pugliese…che e’ successo?
So che a Bari i negozi pagano il pizzo, racket di quartiere. Mi chiedo in quale citta’ italiana (purtroppo) non succede. C’e’ anche la ‘grande mafia’ adesso?
Peter
x marco tempesta e Peter
Ohè, io ho solo riportato quello che è scritto nella mappa di Repubblica. La mappa NON è mia.
Abbracci, nonostante la caldana.
pino
La politica deve essere fatta con le mani pulite.
Se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato!
Sandro Pertini, appello ai giovani, 1980
P3, toghe sporche: il Csm trasferisce il giudice Marra
«Il premier è “Cesare”»
Commento di un cittadino lombardo:
La mafia in Lombardia non fa scalpore perche’ e’ così permeata nel tessuto sociale da essere quasi stata assuefatta, e’ il giornalismo ed i media in genere che l’hanno negli anni scansata, i cittadini in modo piu’ o meno velato sono costretti ad accettarla come si accettano le sciabolate del fisco.
Non siamo noi che manchiamo di senso civico ma l’intera classe politica di dx e sx che nei decenni ha chiuso gli occhi o addirittura stretto intese con queste “istituzioni”, nelle urbanizzazioni, negli sviluppi del territorio, nelle commesse con bandi sospetti ecc.
Anita
POVERO GIULIO CESARE! CHE MISERA NUOVA FINE!
Mah.
Come se non bastassero i lazzaroni che si ingrassano con la questua che elargisce loro “sor Cesare dè Arcore” adesso pure Paolo Maldini
(sob!) è indagato per corruttela.
Forza Italia!!
C.G.
x Peter
Non parlerei di mafia dappertutto e allo stesso modo.
Qui da noi sicuramente c’è stato riciclaggio di denaro sporco e pizzo nelle pizzerie…tutte napoletane e campane, per fare le “distinzioni” di Marco!!!
“mandole” “dazioni” là dove ancora c’è lo Stato!!! Ma in netto calo.
Le aziende normali, che hanno attività anche con l’estero NON pagano il pizzo.
Comunque, e questa è una statistica, di mezzo ci sono SEMPRE meridionali, e delinquenti locali fisiologici.
Quello che dico non me lo sogno col caldo, sono relazioni dell’Ass. Commercianti e Industriali.
Sylvi
Ps x Peter
Forse perchè qui si può ancora denunciare senza rischiare la vita o l’Azienda.
Sylvi
Cara Anita,
presumo che tu non hai capito il senso del mio “dire.
Non intendevo affatto fare accostamenti “improprii”, bensì ,se come presumo “hai ” visto il Film, avresti facilmente capito che quello che vi era di importante era la genesi di luoghi comuni che porta il ragazzo a finire a fare il “naziskin”.
Ascolta bene il disorso del padre ,quando è ancora in vita e dimmi se è o non è il pensiero di molti americani in “materia” , senza ovviamente che tutti si mettano a fare i “nazisti”.
Ma in quel discorso insieme a considerazioni “ovvie” e a preoccupazioni varie , risedono i germi della degenerazione in molti casi.
Questo ovviamente vale anche per “i neri”, per molti aspetti escluso ovviamente il fattore economico primario.
cc
Caro Pino, ti mando un messaggio per il blog U.
Non siamo noi che manchiamo di senso civico ma l’intera classe politica di dx e sx che nei decenni ha chiuso gli occhi … Anita { 15.07.10 alle 16:45 }
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Cara Anita,
il cittadino lombardo di cui scrive è un autentico pezzo di emme.
Per inc0ominciare i politici di sinistra non sono mai stati organici con la mafia come invece tutti i partiti di destra.
In secondo luogo lo stato di vivibilità delle regioni di sinistra è sempre stato migliore di quello delle regioni di destra. Da sempre e perfino nelal Campania di quell’altro pezzo di emme del Bassolino. Lo dicono i fatti di croinaca di
Non siamo noi che manchiamo di senso civico ma l’intera classe politica di dx e sx che nei decenni ha chiuso gli occhi … Anita { 15.07.10 alle 16:45 }
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Cara Anita,
il cittadino lombardo di cui scrive è un autentico pezzo di emme.
Per incominciare i politici di sinistra non sono mai stati organici con la mafia come invece tutti i partiti di destra.
In secondo luogo lo stato di vivibilità delle regioni di sinistra è sempre stato migliore di quello delle regioni di destra. Da sempre e perfino nella Campania di quell’altro pezzo di emme del Bassolino. Lo dicono i fatti di cronaca di questi ultimi giorni.
Il cittadino lombardo di cui sopra, che fa parte di una categoria che non ha mai avuto nessuna traccia di senso civico, ha sempre votato per la destra, compreso questa. Che caxxo vuole? Si mangila sua merda e non rompa i coxxioni.
Se mai chi ha il diritto di lamentarsi sono io che non ho mai votato per certa spazzatura e mi tocca pure di sorbirmela. U.
Caro Uro ,
ho attivato Skipe e ti devo parlare .
Se puoi mandami uno squillo.!
ciao
cc
cara Anita,
in fondo la politica di dx e di sx è quella che abbiamo votato noi, e se fosse vero ciò che dice Uroburo l’Emilia , la Toscana e poche altre dovrebbero essere immuni da fenomeni mafiosi!!!
Il fatto è che Tangentopoli di Craxi è comincita con il benessere diffuso e con la sete di Potere di gente che non aveva “senso dello Stato”.
Berlusconi è la 2 puntata, spero in esaurimento, di tutto ciò.
Anche se so che, fuori Berlusconi, non si vedono all’orizzonte giovani in grado di raccogliere e cambiare un’eredità tanto pesante.
In questo disfacimento non mi colpiscono tanto i politici, quanto i magistrati, gli Ufficiali delle varie Armi che dovrebbero tutelare il cittadino.
I Marra che si preoccupano del potere dopo la pensione, i finanzieri che si fanno comprar casa come i politici.
E anche i giornalisti che hanno fatto come le tre scimmiette.
Questa è la Società civile che condiziona lo sviluppo del Paese, e per motivi non di alte Strategie…per piccole miserie.
Lo dicevo dieci anni fa, quando ancora lavoravo: se un insegnante ruba una risma di carta a Scuola per portarsela a casa ormai il letamaio ha tracimato!
E così era ovunque; nello Stato e nelle Aziende private!!!
E’ solo peggiorato, se possibile.
E fare distinzioni di dx e sx è solo miopia o ipocrisia!
ciao Sylvi
Cra Sylvi,
non ho nessuna voglia di entrare nel merito di dx e sx.
Voglio ricordare solo questo:
Se L’Italia è a un passo dalla consegna definitiva delle istituzioni alla criminalità lo si deve a tanti motivi.
Il craxismo è solo il primo anello della catena di cui si intravvede già ormai l’ancora.
Tutto sommato non è che con i democristiani si rubasse molto di meno, ma con il craxismo il metodo diventa talmente sfacciato ed arrogante, da arrivare al punto ai innescare la stagione di Mani Pulite, che per un attimo sembrò arrestare la triste deriva.
Ma ci sono ragioni ancora più profonde che ci pongono in prima fila nel mondo,in questo processo catastrofico e che risalgono al modo e al come dall’unità ad oggi ci si è rifiutati di affrontare determinati problemi.
C’è poco da fare siamo partiti senza una “coscienza civica ben definita e la stagione dell’Individualismo sfrenato ci sta portando al collasso finale.
Se per un certo periodo c’è stato un barlume di “coscienza civile ” nel dopoguerra” ed un minimo di coscienza sociale collettiva , non lo si deve certo alle Classi DIGERENTI ittaliche, intente da sempre a fabbricare Bile al fine di consumare più ampi pasti.
Prova un pò a pensare da dove veniva quel poco di coscienza e datti una risposta.
La crisi economica attuale sta accelerando i processi per un verso ,mentre per l’altro io spero che rallenti,questo eccesso di Individualismo, frenandone il consumismo .
E’ l’unica starada , ma temo sia troppo tardi, affinche gli unici che possono fermare la deriva e sai chi sono, possano riprendere coscienza di chi in effetti SONO e non occuparsi di Esoterismo , quando arrivano a casa dal lavoro!
amen
cc
Caro Peter,
io penso che la selezione naturale non sia un processo casuale ma un processo che segue la ferrea legge del migliore adattamento a determinate condizioni ambientali; lei invece no. Per lei tutto è un caso.
Io credo poco al caso. Come diceva Voltaire “noi diamo il nome di caso all’effetto noto di cause ignote”.
Secondo me la selezione naturale non ha nulla di casuale ma segue la legge del miglior vantaggio, relativamente ad una situazione data.
Un saluto U.
PS. “Testa dura” mi pare che sia l’espressione tipica di un blogger da lei particolarmente criticato. Come mai la usa anche lei?
caro Cc,
dal ’74 in poi, anni dei Decreti Delegati della Scuola, se non ero rappresentante d’Istituto come insegnante lo ero come genitore, a volte contemporaneamente in Scuole diverse.
Tutelavo i diritti della Scuola e quelli dei genitori che, come tu ben sai, raramente combaciavano.
Ma “lo spirito di servizio” non era una vergogna, come lo è diventato poi.
Io ho sempre fatto politica così, altro che Esoterismo…
Lo Spirito di servizio non lo compri in farmacia, un tanto al kilo!!!
Già allora ” i furbetti” ti facevano spesso sentire “fuori della realtà”.
Se allora era difficile tener duro, ora è diventato impossibile pechè “l’arbitro” pur con i suoi errori, era un punto di riferimento.
Fanfani o Spadolini non saranno stati stinchi di santo, ma avevano una qualche idea di Stato!
Senza citare De Gasperi o Nenni che si rivoltavano il cappotto!!!
Andreotti no! E Craxi fu il suo erede!
vedi non parlo di dx o di sx…parlo d’altro!
Tu ti rifai all’Unità ma non si sarebbe dovuto costruire una Unità prima di aver scopato le macerie sociali per costruire sul pulito.
E il Vaticano era un problema a se stante da risolvere a parte.
Con molti compromessi…ma non di stampo odierno!
Allora era difficile contenere la Chiesa entro confini, ma era possibile, ora NO!
Mafia, Chiesa, Ladri di Stato…è una maionese dove non si può più scindere l’olio dal tuorlo, dal sale e limone.
Qualcuno spera nella rivoluzione?
Non faremo nemmeno quella! Troppo faticosa !
O speri che i nostri giovani vadano a fare la rivoluzione come andarono gli alpini in Russia, o altrove?!!!!
Vado a leggermi l’ultimo libro di Cmilleri, è più divertente!
Buonanotte
Sylvi
tutte napoletane e campane, per fare le “distinzioni” di Marco!!!
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E’ bene che queste distinzioni si facciano. Tra Napoli e fuori Napoli c’è differenza. Chi non conosce Napoli non capisce quale differenza ci possa essere, ma chi a Napoli ci è vissuto, la differenza la conosce bene.
Napoli funziona per estremi, c’è il peggio e c’è il meglio, con poca via di mezzo. E’ una curva a campana invertita. Non è così per il resto della Campania, che rientra nella normalità.
x Uroburo
a dire il vero, era lei che criticava me e Pino non so bene per quale motivo in merito all’evoluzione, in modo piuttosto confuso, cioe’.
La selezione naturale non e’ una ‘legge’ in senso stretto, e’ solo il risultato delle continue interazioni tra due sistemi molto dinamici e che mutano di continuo nello spazio, e soprattutto nel tempo: l’am-bien-te ed i viventi, tenendo conto che i viventi sono anch’essi parte dell’am-bien-te, come ben sa la gazzella inseguita dal leone, il leone a suo tempo sparato dal cacciatore, o il leopardo non veloce abbastanza per agguantare uno struzzo.
La selezione naturale e’ affatto casuale nei suoi meccanismi, anche se a posteriori le sue ‘scelte’ sono logiche, nel senso che chi ha vinto era per forza di cose il migliore. Tuttavia non vi e’ modo di prevedere chi sara’ il migliore in ogni determinato contesto, perche’ l’am’bien’te cambia, in modo piu’ o meno casuale (venti, eruzioni vulcaniche, meteoriti giganti, raggi solari, insorgenza di una nuova specie batterica patogena, etc), e soprattutto le mutazioni genetiche ed il genetic drift avvengono in maniera imprevedibile, random, casuale, sia pure entro certi limiti noti come leggi genetiche. Le ricordo che l’ordine e’ la certezza di trovare una certa cosa in un certo posto, il disordine l’incertezza o indeterminazione. Di ferreo c’e’ poco, di idrogenico o gassoso molto.
Fino a ieri lei non ammetteva che le mutazioni, e quindi anche l’evoluzione, sono processi governati dal caso. Ho spiegato perche’ secondo me e’ sbagliato pensare che la nostra specie si sia ‘affrancata’ per via delle mascelle piccole e della cottura dei cibi. In realta’ i geni non hanno mai ‘pensato’, ora c’e’ il fuoco ragazzi, mutiamo e riduciamo le mascelle che non servono piu’.
Ci sono state invece delle mutazioni seriali, a caso, di cui non conosciamo affatto tutti gli anelli, e che hanno portato ad una specie con un cervello enorme rispetto alla massa corporea totale. Questa specie ha ridotto di molto l’effetto della casualita’ nel suo successo adattativo am-bien-tale, il che ci rende molto superbi.
Mi scuso per la testa dura, puo’ darsi che quel tizio mi abbia contagiato. Tuttavia…
Peter
mi spiego meglio: lei la pensa come Pino, quindi non capisco perche’ criticasse entrambi
Peter
caro Marco,
lo leggerò domani, ma mi spieghi qual’è socialmente ed eticamente parlando, il meglio di Napoli?
I giornali li leggo anch’io.
O pensi che basti Saviano???
Sylvi
Oggi si è concluso da noi il festival internazionale del folklore. Lo ha chiuso il tenore della Yakuzia di cui vi ho già parlato, con tre belle canzoni: una in russo, molto nota perchè nel repertorio del coro dell’Armata Rossa ( se lo trovo lo posto per chi mi segue su FB), una in sakha ( la loro lingua) e l’ultima in…napoletano. Santa Lucia, per l’esattezza. Applausi a scena aperta.
Molto bravo anche il gruppo serbo, che però ballava su musica romena. Hanno fatto, come dicono qui, “cos’e pazze”, numeri da ballerini acrobatici, molta fantasia e molta atletica. Assente invece il gruppo slovacco, che si era esibito Domenica scorsa. Una via di mezzo tra austriaci e russi, questi ballerini slovacchi. Molto bravi anche loro, senza dubbio.
Cara Sylvi,
non ho capito una mazza di nulla di quello che vuoi testimoniare con il tuo ultimo Post.
Mi sembra invece di avere nel “mio” posto una argomentazione molto precisa e contestabile se Vuoi, ma molto precisa, che non c’entra un cacchio nè con la Rivoluzione , nè con gli alpini in Russia.
cc
Cara Sylvi, per capire una città come Napoli devi viverci. Nessun giornale, nessun film, potranno farti capire cos’è Napoli.
Una pallida idea può darla il libro di De Crescenzo “Così parlò Bellavista”. Ma Napoli è molto altro. Molto di più.
Di Napoli si pubblicizza sempre il peggio, ed il peggio di Napoli è peggio dei peggio di qualsiasi altra parte d’Italia.
Del meglio non ne parla mai nessuno, ma è scienza, è ricerca, è un pool di cervelli che non è secondo a nessuno. E’ gente meravigliosa, con la filosofia della Grecia di Socrate in bocca anche al più umile degli spazzini e i modi della Spagna del ‘600. Napoli è nobile e picara, senza vie di mezzo.
Caro marco,
decisamente con tutto il rispetto misembra che con il tenore della Yakuzia, mi sembra che tu, tutte le volte che si apre qualche discussione seria, cerchi di spostare il problema sul Risiko che è un bel gioco a cui ho giocato anche io, diventando “padrone del mondo ” più volte,nel gioco ,appunto!
cc
Cari uroburo e peter,
se le vostre affermazioni non implicassero, se portate alle” estreme conseguenze”implicazioni di carattere che dire, “filosofico” di fondo, direi che i due corni del problemae cioè estrema causualità o estremo determinismo sono le punte di un problema ancora del tutto da ricercare e che sostanzialemnte per il momento non condivido nè l’una , nè l’altra.
L’affermazione di Voltaire invece la trovo convincente almeno perchè per i miei gusti si inquadra perfettamente in quello che penso e che cioè può piacere o meno a qualcuno, noi siamo inseriti in un Work in progress dialettico, ovvero come più volte detto : Panta rei.
Leggendo Chomsky per esempio sul Linguaggio,egli afferma che nel bambino tale capacità è insita fin dalla nascita, ovvero l’ambiente non fa altro che attivare “interruttori”già predisposti.
Nulla però ancora si conosce sul processo evolutivo che hanno portato alla formazione di questa predisposizione, che io sappia,ma è altrettanto vero che le Neuroscienze stanno facendo passi da gigante.
Con questo nuovo corno, vi auguro una buona serata ad entrambi.
cc
Caro CC, tu citi quello che leggi, io cito quello che vivo.
x Uroburo
Non ho mai saputo che le varie “mafie” avessero preferenze per dx o sx…
Nel mio Stato i peggiori corrotti e affiliati sono proprio politici di sx….sono tutti di sx, la sola eccezione e’ il martoriato Governatore eletto dai cittadini che cercavano di rompere questa matassa di corruzione.
Il suo termine viene alla fine, i nuovi candidati hanno gia’ le tasche piene per la loro campagna elettorale, milioni di dollari in uno stato di un solo milione di persone.
E praticamente senza alcun contenditore di dx, non se lo possono permettere.
Cosi’ la cuccagna continuera’…
Anita
x CC -#19-
Caro CC,
io ho la testa dura, ancora non capisco dove trovi un affinita’ col film American History-X e il discorso sui timori che aveva mio figlio, morente di leucemia, in riguardo di un donatore estraneo.
Non e’ come ricevere un rene o un occhio…….
Col trapianto del midollo acquisti anche propensita’ per malattie, allergie e gruppo sanguigno del donatore.
Tutte le cellule si formano nel midollo, e a quel punto il midollo del paziente paziente e’ totalmente distrutto, non produce niente e non ha alcuna immunita’.
NON te lo so spiegare in italiano…poi non tutte le leucemie sono uguali.
E’ normale che una persona laica e giovane pensi che possa cambiare personalita’ con il trapianto del midollo.
Tu mi city un film come “American History-X”, non l’ho visto ma so di cosa si tratta, a suo tempo ho visto ads in TV e commenti su Amazon dove puoi comprare i CD, sufficiente per farmene un idea.
Buonanotte,
Anita
PS: x Uroburo
il cittadino lombardo di cui scrive è un autentico pezzo di emme.
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Il cittadino lombardo di cui sopra, che fa parte di una categoria che non ha mai avuto nessuna traccia di senso civico, ha sempre votato per la destra, compreso questa. Che caxxo vuole? Si mangila sua merda e non rompa i coxxioni.
Se mai chi ha il diritto di lamentarsi sono io che non ho mai votato per certa spazzatura e mi tocca pure di sorbirmela. U.
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Presumo che il suo “emme” voglia dire il risultato finale dei nostri pasti.
Per conto mio il post del signore lombardo e’ ben scritto e ben pensato.
Come fa lei a sapere di non aver votato per spazzatura?
Quanti politici sono venditori di fumo e di snake oil durante le campagne elettorali, eppoi quando eletti cade la maschera?
Succede ogni giorno…
In ogni caso, trovo il suo linguaggio eccessivo, molto prosaico e fuori luogo.
‘Notte, Anita
Non sto parlando, no, per contraddire ciò che ha detto Bruto: son qui per dire quel che so di Cesare. Tutti lo amaste, e non senza ragione, un tempo… Qual ragione vi trattiene allora dal compiangerlo?
William Shakespeare,
«Giulio Cesare»
x CC
io non nego che vi sia un certo qual ‘determinismo’ nella selezione naturale, infatti anche i biologi parlano di pressione selettiva, un concetto pero’ piuttosto elastico, non ferreo come dice il tuo amico, il quale ragiona molto in termini di darwinismo sociale, un concetto molto superato. Infatti il ‘survival of the fittest’ e’ un ‘espressione spesso usata in contesti non biologici.
Quelli che la pensano a quel modo sanno pero’ poco o nulla di come vanno le cose in ambito biologico, e soprattutto genetico.
I punti che mi preme rilevare li ho gia’ detti a iosa: se il DNA di tutte le specie non mutasse a caso, sia pure entro certi limiti, la vita si sarebbe estinta sul nascere o non sarebbe mai apparsa nei modi in cui la conosciamo da sempre.
L’adattamento all’am-bien-te non dipende solo dalle mutazioni genetiche, che richiedono tempi piu’ o meno lunghi a seconda delle specie. Tutte le specie viventi possono sopravvivere per un certo tempo anche in situazioni molto avverse, usando delle risorse di cui gia’ dispongono. Non ho detto poi che fattori nutrizionali, am-bien-tali, patologici ed altri ignoti possono condizionare l’espressione (non le mutazioni) di geni gia’ esistenti e fino ad allora latenti, o silenti, o ‘underactive’.
Tra i fattori am-bien-tali piu’ importanti vi e’ la competizione tra specie diverse, ed i prodotti biologici condizionano molto l’am-bien-te. Pensiamo solo all’inquinamento attuale, ma anche al fatto che il petrolio ed il metano sono di origine animale e vegetale. Come anche alcuni strati rocciosi.
Il genetic drift (vedi sopra) ha un ruolo molto importante come fattore evolutivo: dipende pero’ solo dal caso, e dalle dimensioni di una popolazione.
Peter
x CC
zebre e gnu vivono nello stesso am-bie-nte. Le zebre sono molto piu’ intelligenti degli gnu: le prime come i cavalli (o quasi), i secondi come mucche o bufali. Per il resto, hanno quasi la stessa mole e mangiano le stesse cose. Le zebre sono il 10% degli gnu.
Pare sia dovuto molto ai coccodrilli che attaccano le zebre quando si abbeverano. Le zebre sono piuttosto indipendenti e meno gregarie degli gnu, che vanno ai guadi compattamente in branchi. I branchi di gnu spaventano i coccodrilli che si tengono alla larga, o al piu’ predano su dei giovani gnu isolati.
Alla fine le zebre potrebbero anche estinguersi, o sarebbe successo se altri fattori avversi si fossero casualmente aggiunti, come siccita’, malattie, etc.
Un fattore di sopravvivenza che gli stupidi gnu hanno e’ la tendenza a formare gruppi molto compatti. In questo caso particolarissimo li ha aiutati. Ma in altri?
Peter
Caro marco,
forse hai ragione, normalmente parlo dall’oltretomba!
Sarà uno di quei casi di spiritismo che sovente citi!
cc
Cara Anita,
allora proprio non ci capiamo.
Sei stata tu a citare per primo tuo figlio, riferendoti ad un caso più generale.
Io ho fatto altrettanto, rapportando alcune fobie tipiche in ognuno di noi al caso più generale in discussione.
Poi pensala come vuoi!
Mi pare di essermi spiegato più che a sufficinza con distinguo e dovizia di particolari!
cc
caro cc,
rispiegherò il mio post “oscuro” più tardi.
Devo andare a Udine a fare “cambio macchina” con mio marito perchè abbiamo un solo posto auto, e a Grado i parcheggi sono una chimera, e i vigili sparano multe x sosta vietata a raffica come grandinasse.
Sono sicura però che con un pochino di attenzione avresti dato il giusto posto agli “alpini e alla rivoluzione.”!!!!
Sempre che tu voglia fare analisi a tutto campo, e non a uno spicchio…
Sylvi
Caro peter,
non sono abbastanza informato in materia per entrare in un dibattito come quello portato avanti da te e da uroburo.
Ovvero troppa acqua è ormai passa sotto i ponti (40 anni), per riconoscere lo “stato dell’arte attuale”, da quando da bravo studente, allevavo anche io “Drosophile”, nel mio tubetto di vetro.
Pertanto vado come si dice ..una volta tanto a naso ,nella discussione..ammettendolo chiaramente…
Prendo esempi da un settore appparentemente molto distante che è quello della Fisica per esempio, di cui mi occupo sempre in modo Hobbystico.
Trovo per esempio in un caso come il nostro ,quando si parla di casualità e determinismo ,appropiato quanto un “divulgatore “molto bravo quale Arrigo Amadori (lo puoi trovare sul Blo roll a fianco) va dicendo a proposito Fisica tradizionale e fisica quantistica e cioè….allo stato dell’arte : “…”La realtà è probabilistica, la probabilità è deterministica” .
Affermo anche che le mie sensazioni afferiscono sempre al mio tipo di formazione (o deformazione) che vede “dialettica” in tutte le cose che lo circondano,ovvero un processo continuo di elementi che si influenzano a vicenda.
Dove sia però la Direzione finale temo che il mio pessimismo cosmico abbia la meglio.
Potremmo anche casualamente o deterministacamente a questo punto non fa molta differenza , finire in un mare di “emme”..
Ciao e scusa ancora per l’eventuale intrusione profana..!!
cc
Cra Syvi,
attendo ansiosamente tue nuove.
Personalmente, devo ammettere che la mia natura è eclettica assai,per cui non disdegno ragionamenti che partono da esempi anche molto lontani dalle questioni al centro del dibattito.
Devi ammettere però con me ,che c’è un limite anche a questo modo di procedere.
Un pomodoro resta sempre un pomodoro e non un cavolo ,anche se sono tutti e due ortaggi.
cc
Le zebre sopravvivono più degli gnu nel caso in cui sia necessario trovare delle alternative: le zebre le cercano, gli gnu no e quindi soccombono.
xCC
intendevo dire che tu prendi per buono quello che leggi e le tue esperienze vengono mediate dai pareri di coloro che scrivono ciò che leggi.
Non è il metodo che uso io: la prima cosa che faccio, qundo leggo, è cercare i presupposti sbagliati, se ce ne sono. Quando li trovo, smetto di leggere, perchè qualsiasi ragionamento basato su un presupposto sbagliato, e sbagliato.
Sapessi quanto spesso li trovo…