In attesa di riprendermi dallo chock del nuovo viaggio in Palestina, dove i palestinesi sono trattati sempre più come “Untermenschen” (i “sub umani” del Terzo Reich), occupiamoci del caso di Elisa Claps a Potenza: i depistatori sono all’opera come per il caso di Emanuela Orlandi. Nella vicina Matera perfino la processione più importante testimonia la secolare prepotenza del clero
Alla faccia dei colpevolisti depistatori, le analisi del dna hanno dimostrato che Danilo Restivo sarà anche “strano”, ma non c’entra una mazza con le tracce di sperma lasciate nel tombale sottotetto. E così è ormai scandalosamente chiaro che nel caso di Elisa Claps, la ragazza di Potenza sparita 17 anni fa, uccisa per l’esattezza il 23 settembre 1993, il cui cadavere è stato rinvenuto solo in tempi recenti nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, si registrano comportamenti giornalistici simili a quelli che da 27 anni avvalorano le più grandi cazzate pur di tenere in piedi il “mistero” del “rapimento” – chiaramente mai avvenuto – della bella ragazzina del Vaticano Emanuela Orlandi. A Potenza, e non solo, anche i sassi sanno che alla buonanima del parroco di quella chiesa, don Mimì Sabia, passato a miglior vita nel 2008, le belle giovani piacevano moltissimo. Tanto che quasi ogni sera andava nell’istituto femminile delle canossiane in via Ciccotti 28 per confessare le irrequiete ragazze. Ma quella della confessione era più che altro una scusa, visto che più d’una volta don Mimì è stato preso a male parole e a volte anche a botte dai fidanzati delle ragazze, che più che confessate erano quindi importunate. Che oggi le monache di via Ciccotti siano in allarme lo si capisce subito non appena si vada da loro o anche solo si telefoni per chiedere una informazione qualunque senza essere già ben conosciuto: di cosa hanno paura?
Il sottotetto dove sono stati trovati i resti della povera Elisa è raggiungibile solo ed esclusivamente dalla canonica, cioè dall’abitazione del parroco, come ripete anche don Marcello Cozzi, coordinatore per la Basilicata dell’Associazione Libera, che si usa dire sia da anni vicino alla famiglia Claps: «Ma come è possibile che nessuno, in tutti questi anni, si sia accorto della presenza di un cadavere nel sottotetto raggiungibile solo attraverso i locali della canonica?”. Già, com’è possibile? L’ingenuo don Cozzi non si chiedere però per quale motivo il parroco attuale, il sacerdote brasiliano don Vagno, abbia evitato accuratamente di avvertire la polizia quando è stato scoperto il cadavere, mesi prima che la scoperta diventasse di dominio pubblico, preferendo invece tentare di avvertire l’arcivescovo. Tentare, perché, dice l’attuale parroco, “non ci sono riuscito”. Ma guarda te che strano! E cosa temeva l’attuale parroco che lo ha spinto a non rivolgersi alla polizia e a preferire avvertire l’arcivescovo? E perché don Vagno è stato spedito di corsa via da Potenza per sottrarlo alla curiosità dei giornalisti con la motivazione ufficiale di un “ritiro spirituale”? Va bene che a quanto pare la cononica fosse anche la sede di un circolo – culturale? – chiamato Newman, presieduto da tale Rocco Galasso, ma solo un fesso può credere che don Vagno si sia preoccupato di proteggere il buon nome del circolo e del suo presidente Galasso.
Oggi si fa il tiro al piccione contro Danilo Restivo, che sarà anche un tipo strano e magari sospettabile dell’omicidio di una sua vicina di casa in Inghilterra, dove è emigrato, però non basta essere strani per accoppare qualcuno, in questo caso Elisa Claps. Vogliamo forse credere che il parroco Sabia lasciava la sua abitazione sempre aperta per permettere a chiunque di andare a scopare nel sottotetto del suo duomo? Che ci fosse un clima omertoso attorno alla scomparsa di Elisa Claps lo ammette oggi perfino l’arcivescovo di Potenza, Ennio Appignanesi: “Il clima omertoso lo percepii subito”, ha dichiarato alla stampa l’arcivescovo, per poi però subito aggiungere, a proposito del preteso via vai scopereccio in direzione del sottotetto: “Forse don Sabia confidava troppo nella responsabilità dei laici e dei giovani che frequentavano la canonica”.
Qui però va chiarito una particolare: ma l’arcivescovo di Potenza chi è? Ci sono giornali, come La Stampa, che indicano in Appignanesi l’arcivescovo, però Gildo Claps, fratello di Elisa, in un comunicato si è scagliato contro Galasso, don Vagno e contro “l’arivescovo di Potenza monsignor Agostino Superbo”. Ma allora: Appignanesi o Superbo? Possibile che i giornali trattino anche un caso come questo con tanta superficialità?
Ma proseguiamo. Si usa dire che Elisa quel fatale 13 settembre abbia incontrato Restivo nella piazza davanti la chiesa, e magari ci si spinge a dire che avesse con lui un appuntamento. Bene. Cosa vogliamo credere: che la ragazza abbia seguito il ragazzo “strano” su fino alla canonica, poi su per le scale per andare anche nei locali sopra la canonica e che abbia infine saltato il muretto per addentrarsi nel fatale spazio buio e inaccessibile? Ma se fosse davvero così, per quale motivo poi avrebbe dovuto rifiutarsi al desiderio di Restivo? Forse Elisa era convinta che stava andando nella parte ineccessibile del sottoscala per leggere un giornale o per fare due chiacchiere? Non prendiamoci in giro: se ci è andata è perché sapeva che ci andava per fare sesso. Se ci è andata. Ma davvero qualcuno pensa che una ragazza sana di mente avrebbe seguito a quel modo e fino lassù un tipo “strano” come Restivo per poi, per giunta, dire “No!”? Se ci è andata, non è più sensato pensare ci sia andata seguendo una persona di cui si fidava ciecamente o con la quale era comunque consenziente nel fare ciò che stava facendo e ciò che andava a fare?
Proseguiamo. Facciamo finta che l’abbia accoppata Restivo. Va bene che è un tipo “strano”, ma dovrebbe essere anche scemo a lasciare lì il cadavere, perché se non si è il parroco o qualcosa di simile, cioè comunque uno che lì ci abita o quasi, si ha il timore e la certezza che il cadavere verrò scoperto, quindi lo si fa sparire, magari un pezzetto alla volta. Se invece l’avesse accoppata il parroco? Allora si spiegano meglio tutta una serie di cose, quali ad esempio:
– perché il cadavere è stato portato o lasciato lì;
– perché in seguito sono state tolte dalla parte del tetto sovrastante il cadavere varie tegole, in modo da far “evaporare” meglio il fetore delle decomposizione e quindi non suscitare sospetti in chi fosse passato vicino;
– perché don Vagno si è guardato bene, per mesi, dall’avvertire la polizia;
– perché lo stesso don Vagno ha cercato invece di avvertire l’arcivescovo di Potenza, quale che esso sia, Superbo o Appignanesi.
Non sto dicendo che Elisa sia stata uccisa dal parroco, ma che tra lui e Restivo è più probabile che non sia stato Restivo. E che i colleghi giornalisti dovrebbero usare più la testa e tenere la schiena più dritta anche quando c’è di mezzo la Chiesa o qualche membro del clero. Parole al vento…
Ma lasciamo la tristezza della cronaca e passiamo alla grandosità della tradizione. Che il clero se la sia sempre fatta da padrone in Basilicata, come del resto in gran parte del Sud, lo testimonia una bella processione, quella del 2 luglio a Matera, la città dei famosi “sassi”, che vale davvero la pena di andare a vedere. Nonostante il caldo feroce, il 2 luglio viene portato in lunga ed estenuante processione il pesante carro della Madonna della Bruna, protettrice della città. Il corteo di solito parte dalla cattedrale, in centro, ma da quattro anni la cattedrale è chiusa per restauri e quindi il corteo parte dalla chiesa di S. Francesco d’Assisi, per arrivare alla chiesa del Piccianello e viceversa. La statua della Madonna sta su un grande carro, coloratissimo, elaboratissimo e addobbatissimo, che stranamente è fatto di cartapesta, e vedremo il perché. Anche gli angeli e le statue dei santi che arricchisono il carro sono di cartapesta, e vedremo il perché. L’itinerario è decisamente lungo, ma nonostante il caldo, che il 2 luglio è sempre feroce, la processione è seguita da una marea di gente, con tanto di squilli di tromba, cavalieri e adrenalina che man mano sale, e vedremo il perché.
Verso il tramonto finalmente la statua della Bruna viene riportata teatralmente in cattedrale, dopo i rituali tre giro del carro sul sagrato, sul punto più alto della città, mentre il carro viene ancor più teatralmente portato sulla piazza della “stracciata”. Sul luogo, cioè, dove a un certo punto i cavalieri vanno via dando così il segnale alla folla, che assale il carro e i suoi addobbi, angeli, santi e madonne, per ridurre tutto in pezzi e assicurarsene almeno un brandello da esibire nel proprio negozio o nella propria abitazione come portafortuna per i prossimi 12 mesi. La scena è sconvolgente, anche perché in nessun’altra parte del mondo cattolico e cristiano, se non qui, il 2 luglio nella piazza di Matera, può capitare di vedere immagini “sacre” fatte furiosamente a pezzi da una intera folla come fosse un branco di lupi affamati o impazziti.
Che c’entra questa strana processione con i soprusi del clero che per secoli ha angariato il nostro Meridione? C’entra, eccome: la processione è nata infatti secoli or sono come transfert della violenza dei contadini sfruttati come bestie dai vescovi. Non potendo i contadini assaltare le chiese e fare a pezzi il vescovo di turno, perché sarebbero poi stati falcidiati loro dal tribunale dell’Inquisione e delizie simili, ecco che la loro devozione popolare ha trovato un modo originale per sfogare comunque la propria rabbia e il proprio bisogno di violenza e giustizia contro la prepotenza sfruttatrice del clero: una affollata e suggestiva processione annuale che nel pieno dei riti contadini dei raccolti estivi permette al popolo di fare a pezzi almeno i simboli del potere del clero. Una cosa simile poteva succedere solo a Matera, perché solo a Matera la gente è stata ridotta ad abitare per secoli nei famosi “sassi”, cioè nella miriade di grotte dove avevano anche le chiese e che solo in tempi recenti sono diventate, quelle sopravvissute al cemento dei palazzi, luoghi di ammirazione per turisti in cerca di folklore.
Matera non è molto distante da Potenza. I cui abitanti però, meno contadini e molto più cittadini, tant’è che non hanno mai usato i “sassi” come abitazione, preferiscono tapparsi la bocca. Ecco perché a proposito dell’uccisione di sua sorella Gildo Claps accusa tutti, dall’arcivescovo in giù, di ipocrisia.
Cara Anita,
ti terrò debitamente informata sugli sviluppi della situazione , per adesso parto con un ettaro sperimentale!
Alpaca per cominciare !
cc
ettaro ,ha ,10.000 mq al dine di non generare confusioni!
caro Pino
-Ma quel luogo non era e non è aperto al pubblico.
Non vedo in cosa lei possa avere mancato.- Pino
Due affermazioni:
la prima; da quel che ho letto era accessibile a una
specie di associazione cattolica, naturalmente ai piani abitabili, non nel sottotetto.
Ma un cadavere, per diciasette anni, non è una mela marcia abbandonata da un ragazzino distratto!
La seconda:
Se , come mi è stato insegnato, non sono capace di ‘parlare, scrivere, indignarmi…in qualcosa ho mancato nel reclamare giustizia.
Sylvi
Credo che il Pino, stia per sollevare un micro-polverone!
Infatti a lume di naso credo che gli “inquirenti”, non siano proprio dei Beati imbecilli.
La prima considerazione che a comune mortale (agli dei è infatti concesso ben altro compresi i miracoli)è ….ma con tutto il posto a disposizione ,bisogna avere ben una mente contorta per “fare certe cose nella soffitta di una canonica a singolo ingresso!
E allora delle due l’una ..la prima : Le vie del Signore sono infinite e allora sono aperte anche le vie aerere o in mancanza c’è pure il paracadutismo..che potrebbe essere un modo strano ,ma presumo particolarmente eccitante per degli approcci di “petting”con finale in soffitta..
L’altra le vie del Signore sono in questo caso particolarmente finite ..date le circostaze che si conosco direi una sola..!
cc
Dieri che marco , potrebbe consulatere qualche medium, o dare una smazzata ai tarocchi e poi dirci..!!
Ps – In Italia siamo abituati a ben peggio…infatti è noto che ad abbattere l’aereo di ustica sia statoun ragazzino con un perfetto colpa di fionda, così come a Bologna la bomba si è messa da sola, e sull’Italicus e a Brescia pure…!!
Bombe intelligenti direbbero da chi so io!
cc
Grillo in Politica alle elezioni!
I candidati scelti dal Web!
Potete cominciare a madare curriculum anche su questo Blog!
Tutto fa brodo, non trascurare nulla, perbacco!
cc
ps- Pino perchè non lanciamo anche Noi un team valutativo!
Poi potremmo sempre passare utili valutazioni ai guru del Web!
x CC
Ti sei tirato indietro con le asinelle, ti sei impaurito perche’ le devi mungere a mano…. (scherzo)
Anita
x marco tempesta
Una persona sana di mente, qual era Elisa Claps, NON va a fare petting “spinto” (?) fin lassù. Ti assicuro che si può fare molto più comodamente in chiesa. O sulle scale della canonica. E comunque NON con uno che pare fosse notoriamente “strano” come Restivo. Elisa può essere arrivata lassù solo ed esclusivamente di sua volontà seguendo una persona di fiducia – e chi più di fiducia di un parroco? – o c’è stata portata dopo essere stata accoppata. Ma certo non accoppata molto più in basso della soffitta, non in chiesa voglio dire: più credibilmente, nella canonica o poco prima di essa.
Ma ragioniamo: qui i casi sono solo tre. 1) La canonica era aperta a tutti anche in assenza del parroco e di chiunque altro, ipotesi peraltro semplicemente demenziale visto che i ladri esistono anche a Potenza. 2) La canonica era aperta e c’era gente. 3) La canonica era chiusa. Nel primo caso il petting spinto o non spinto lo si fa nella canonica, con le orecchie tese perché appena si sente che sta per arrivare qualcuno ci si riassetta e si fa finta di niente (“Stavamo cercando don Sabia: sapete dove si trova?”) o si prosegue il petting salendo verso la soffitta. Che io ricordi, il petting a differenza del trombage non mi pare comporti urla o grida smodate, mi par di ricordare ci sia anche chi gode quasi in silenzio specie in giovane età. E specie in chiesa… (S. Zeno e S. Anastasia di Verona: una delizia). 2) Mi pare difficile che Restivo e Claps passini inoservate nella loro marcia orminale verso l’angolo fatale della soffitta. 3) Difficile che siano passati attraverso i muri o la serratura o il legno della porta chiusa. E dubito che Restivo abbia sfondato la porta a colpi di nerchia, se non altro perché il pio don Stabia si sarebbe accorto dello sfondamento e dei danni.
Tre pater, ave e gloria.
pino
x Sylvi
Ah, cara Sylvi: in quel senso abbiamo mancato tutti. Specie chi più ha responsabilità collettive.
Un abbraccio.
pino
x Controcorrente
In effetti, non sono Beati…
Per la strage di Bologna hanno preso un granchio colossale, con Fioravanti e Mambro capri espiatori. A Ustica sono stati i francesi, sono anni che lo dico – analizzato il comunicato stampa dei francesi dell’epoca – e ora lo dice anche Cossiga, che CERTAMENTE ne sa MOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLTO più di me, no nsi basa solo sulla lettura di comunicati stampa leggermente omissivi.
Idem per la strage di Bologna, salvo che né io né Cossiga, si parva licet blablablà, tiriamo in ballo i francesi. Lui tira in ballo i palestinesi. Io piuttosto direi che erano italiani amici dei palestinesi, come si rivelò nel caso di Daniele Pifano e dei missili trovatigli nel furgone.
Poi c’è una terza ipotesi, che nessuno fa e non la fo neppure io: qualcuno ha fatto uno scherzo da preti al trasportatore, sapendo cosa stava facendo ed essendo ferocemente contrario a qualunque solidarietà ed aiuto ai palestinesi. Mi fermo qui, è meglio.
Abbraccio.
pino
Il caso di Elisa Claps almeno a livello di sospettabili con nome e cognome, mi pare molto più chiaro di quello della Orlandi.
In estrema sintesi.
Sparisce una ragazzina di 16 anni.
le indagini portano i carabinieri ad interessarsi di una struttura legata ad una chiesa.
Il parroco di quella chiesa si oppone a che i carabinieri ricercassero in quella strutturai.
Passano 17 anni e nel sottotetto di quella struttura viene trovato il cadavere della ragazzina, un materasso, e due distinte tracce di sperma.
Mi chiedo: ma i carabinieri riferirono al magistrato del rifiuto gel parroco a ricercare in quel sottotetto? E se si cosa ha trattenuto quel magistrato dall’avanzare un qualche sospetto ed ordinare una perquisizione???
Amara riflessione finale. Ma in che razza di paese viviamo???
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
x AZ
In un Paese dominato e angariato dalla Chiesa e dal papato per troppi secoli e ancora oggi zeppo suoi suoi solerti leccaculi. Che degradano il cristianesimo come gli israeliani al potere degradano l’ebraismo e gli integralisti islamisti l’islam.
Un salutone.
pino
x Pino
S. Zeno? S. Anastasia?
Ma perbaccolina Pino, la sola idea di fare del sesso in una chiesa mi fa venire i brividi tipo film di Dario Argento.
Ho il sospetto che lei appartenga alla scuola di L. Bunuel: il godimento e’ tale solo se implica una certa dose di trasgressione…
Ha ragione, da giovani e’ facile avere orgasmi silenziosi
Peter
x Pino
La strage di Bologna.
Molti anni fa, forse nel mese di Agosto 1980, ricevetti una letteraccia da un amico d’infanzia milanese, mi accuso’ personalmente della strage di Bologna, io credevo che era impazzito o ubriaco…
Non eravamo nemmeno in comunicazione, aveva il mio indirizzo da sua sorella, residente negli US.
Allora non sapevo niente, solo che la stazione di Bologna era stata colpita da un atto terrorista.
Il mio amico d’infanzia incolpava la CIA e il Mossad…e me…
Adesso lo conosco meglio, e’ un accanito comunista, ma solo in nome, non in fatti o convinzioni.
(E’ un capitalista nel vero senso della parola.)
Allora le notizie erano scarse, non c’era l’internet o i computers personali, quello che succedeva all’estero era solo una notizia come tante altre.
Ma se il Sandro se l’ha presa con me…indicherebbe che era una delle voci che passavano in Italia.
Saluti, Anita
x Peter
Il sesso è sacro. Non mi è mai venuto in mente di trasgredire o non trasgredire. Diciamo che non amo lasciarmi intimidire, neppure dai luoghi. Ovviamente non offendo mai il pudore altrui. Il sesso e l’amore sono un tale dono di Dio, che credo siano dementi e mascalzoni al cubo i tizi ai quali è venuta in mente nel codice penale la dizione “atti osceni in luogo pubblico”. Di osceno c’è solo la loro testa, in base alla quale evidentemente siamo tutti figli di “atti osceni”, anche se consumati in luogo non pubblico. Una volta alla Rosa Iervolino, a un dibattito sulla prostituzione in una sede parlamentare a Roma nel corso della quale ero stato invitato a parlare del mio libro “Lucciole nere”, suggerii di far cambiare la dizione con “atti osceni perché in luogo pubblico”. Ma parlare di certe cose con i muri è alquanto inutile.
Comunque non parlavo di me. Ovviamente…
Il massimo è farlo sul balcone di Giulietta. Nei periodi e nelle ore di stanca di turisti, la ragazza si poggia al balcone e guarda giù, o chiude gli occhi o li socchiude o guarda dove le pare. Il suo innamorato fa quel che s’ha da fare. Le assicuro che leggere di Mercuzio e delle “mura di Verona” (“it is non world without Verona walls….”) è poi tutt’altra cosa: molto più emozionante e violenta. Si può svenire, o quasi.
Nessuno sa che c’è anche la tomba di Romeo, se ben ricordo. Non la visita nessuno…. E pochi sanno dove è la casa di Romeo, anche se da qualche anno mi pare abbiano imparato a mettere almeno una targa fuori.
Un saluto.
pino
P. S. Voglio dire: come si fa a dire no a una ragazzina di 15 anni più bella di una pesca, di una ciliegia, più bella del fiore più bello, che ti guarda con gli occhi dell’amore? Ma io ci salirei anche sul rogo, altro che balle! Pardon: a suo tempo.
Caro CC.
Auguroni per il tuo futuro impegno di allevatore. Un paio di consigli pratici, per i pali non ti fidare troppo dei trattamenti cos’ detti in autoclave, i paletti che avevano messo a sostegno dei miei ulivi dopo 4 anni erano gli olivi a sostenete i pali che si troncavano tutti al livello terreno. Per la mia recinzione ho chiesto a chi ne ha una da 15 anni perfettamente conservata, lui mi ha consigliato di dare alla parte che va in terra più una decina di cm un paio di mani di catramina, altro consiglio non limitarsi a piantare i palòi nel terreno ma fare un foro un poco più grande (ci sono attrezzi molto efficaci) e riempire con ghiaia e un po’ di cemento.
Dato che gli alpaca somigliano molto ai lama informati se anche loro hanno l’abitudine di lanciare sputacchi da mezzo litro a velocità supersonica.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
Ps. Io come allevatore vado molto piano per ora ho solo un box dove una cinquantina di chiocciole si pappano gli scarti dell’insalata, l’idea iniziale era di farle alla borgognon o alla piemontese, ma va a finire che le vado a liberare in qualche terreno incolto.
x Anita
No, è una voce che io non ho mai sentito. Come ho già scritto sul blog a suo tempo, a botta calda un mio amico mi disse che girava con insistenza la voce fosse stato “un incidente”. Del giro dell’estrema sinistra italiana, intendo dire, come le Brigate Rosse o Prima linea.
L’ipotesi dello scherzo da prete da parte di “qualcuno” è una ipotesi per così dire di scuola, solo teorica, giusto per non tralasciare nessuna ipotesi. Però in tempi recenti mi è stato fatto notare che di cose simili ne sono state organizzate, e mica solo una, anche se non in Italia.
Il giornalista Sandro Provvisionato, che quando l’ho conosciuto nel Kosovo lavorava per Mediaset, sta ricostruendo la stora di due “vecchi” omicidi romani di militanti estremisti, Valerio Verbano di sinistra e Angelo Mancia, di destra. E parla esplicitamente di omicidi eseguiti da una “entità” interessata ad acuire in Italia gli odi e lo scontro violento degli anni di piombo.
Nello stesso caso dell’uccisione del giornalista milanese Walter Tobagi, del Corriere della Sera, appare strano, molto strano, che una ben precisa persona non sia stata mai accusata di nulla e anzi sia stata aiutata a scappare in Brasile.
Mi fermo qui.
Un bacione.
pino
X Anita.
Almeno in quel caso il tuo conoscente, che tu definisci “cominista/capitalista?!?!” non rispecchiava il sentire della sinistra italiana, da piazza Fontana all’Italicus, da piazza della loggia alla stazione di Bologna si è sempre parlato di stragi fasciste e “stragi di stato”.
Per una volta la Cia non era vista come prima attrice ma al massimo come comparsa.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
X Sylvi
È un classico delle barzellette sui matti quelli che si credono di essere Napoleone.
Il tuo post che parla delle preoccupazioni dell’imperatore per la posizione dei “gioielli” dei suoi militari mi conferma una mia vecchia convinzione, lui era solo il primo della serie.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
Purtroppo quelli intelligenti non intervengono a mio favore perche´sanno che sarebbero di fatto esclusi, ma cio´non mi da´fastidio. Rodolfo { 01.08.10 alle 20:29 }
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Caro Rodolfo,
forse lei non ha ancora capito che su un blog ciascuno scrive per se stresso e che le alleanze, posto che abbiano un senso, per lo più non esistono. Qui si partecipa per esporre il proprio punto di vista non per arrivatre primi; queste genere di preoccupazioni lo lascdiamo ai vincenti come il signor Popeye che deve dimostrare al mondo intero quanto vale. Per lo più facendo la faccia feroce nellì’assoluta mancanza di rispetto per gli altri. Lei invece fa un po’ il piangina.
Ma non può limitarsi ad esporre il suo punto di vista?
Un saluto U.
Caro signor Popeye,
o lei non sa leggere o non capisce oppure, terza e più probabile ipotesi, il suo rapporto con la realtà è talmente periclitante da renderle impossibile farci realmente i conti. Io non prendo alcuna pillolina, caro, non ne ho bisogno. Io non penso che il mondo cattivo ce l’abbia con me e neppure di doverlo mettere nel cxxo al mondio intero, come i contadini carnici ed anche quelli sanniti, a quanto è dato di vedere.
Visto che invece lei appartiene pienamente ad ambedue queste categorie, penso che una buona cura non potrebbe che farle mooolto bene. Su, caro, non sia timido e si decida a parlare con il suo medico, le assicuro che poi si sentirà meglio.
Tuttavia una cosa mi incuriosisce moltissimo: ma come fa un bifolco come lei (sia detto assolutametne senza offesa) ad avere un così altissimo successo professionale? L’unica spiegazione è che lei sia un altro Bobby Fisher. Vita dura, vero?
Lei scrive in un inglese veramente cattivo, credo di un livello non troppo diverso da quello del suo italiano. Peter invece scrive in un italiano perfetto ed anche in un ottimo inglese. Mi sa che in un ghetto ci è vissuto lei: nella Little Italy di Philadelphia. Ne ha tutte le caratteristiche linguistiche.
Vale per lei quanto detto sopra a Rodolfo: ma lei non può limitarsi ad esporre il suoi punto di vista?
Un saluto U.
x Antonio
Il tuo consiglio per i pali di Controcorrente sarebbe stato il mio.
Non si piantano pali a meno che non siano impermeati e il pezzo sotto terra incratamato e nel cemento con sassolini attorno.
Io parlo di quello che si fa qui, il legno di cedro e’ meno suscettibile, ma molto cotoso, comunque anche quello va preservato.
Di recente ho messo un palo per la casella postale, ho stagionata la base per due giorni con creosote.
Poi ho applicato l’esterno di finitura e la casella postale.
Io pensavo che i cancelli di CC fossero di metallo.
Il mio tennis court e’ recinto da rete di metallo ricoperto e pali di 10 piedi di metallo, ha oltre 35 anni ed e’ ancora perfetto.
Adesso che ci penso…qualcuno mi ha fregato il pole digger.
Anita
x Uroburo
Sono curiosa della eventuale risposta di Popeye.
Bobby Fisher, the chess player?
Anita
x l’eccellentissimo signor Uroburo
( so che a quelli che si ritengono potenti fa piacere essere così interpellati)!
La mia vecchia e ormai stantia barzelletta sui carnici deve averla particolarmente colpita.
Oppure non riesce a scalzare dal suo cervello, cementificato dal calcare, l’idea che chi sa ridere di sè, prima che degli altri, ha raggiunto la civiltà, che non necessariamente ( ohh lo sappiamo, ben lo sappiamo!) abita solo a Milano e dintorni.
O in Svizzera, quando c’è lei in ferie!
Meno male che non viene in ferie da queste parti, lei e le sue pilloline che deve conoscere per lunga frequentazione, dato che ne parla con assiduità.
Continui a farsi mandare il vino per corriere…che se sapessi che lei è da queste parti…beh… le darei il benvenuto che si merita!!!
Sylvi
x Anna R. G. Rivelli
Ma questo don Lasalvia dei miei stivali prenderlo a calci nel sedere no?
Più che Lasalvia direi Lacicuta. O Illoglio.
Un saluto.
pino nicotri
ci manca la c
Bobby Fischer…..
Ragazzi , pali di castagno scorticati, 12/15,con costipazione in sabbia !
Nature al massimo !
cc
Anita ,
una cosa alla volta , mica sono Rothschild.
Sperimentare ,verificare, ammortizzare…poi solo dopo mungere, come da capitalismo comanda !
cc
per adesso parto con un ettaro sperimentale!
Alpaca per cominciare !
… caro ccicci Antonio ha detto bene… stai attento xcche tirano pesanti sputazzi… addistanze ragguardevoli… portane una sul blog… gli presento un coglionazzo siculo e un pifferaio che ad ogni nota che scrivono meriterebbero sputazzi alpacchiani in faccia… gli umani li risparmiano x evitare fatica… valgono meno di uno sputo di alppacca… loro i pacchi li tirano agli ingenui come gli sputazzi del innocente animale andino…
P.
x CC
Come vedi stai ricevendo consigli a destra e a sinistra….
Come Nico, quando scrive ha il mal di pancia diventiamo tutti medici….
Dunque, gli alpaca sono gentili e molto intelligenti.
Sputare e’ un comportamento di comunicazione tra alpaca, e raramente alle persone a meno che vengano provocati…o se ti trovi nel mezzo…
Noi avevamo un Petting Zoo con diversi animali, un asina, pecore, capre, due alpaca, due lamas, 2 cammelli, pavoni, etc…..
I cammelli sputano per davvero, non scherzano mica.
Li abbiamo tenuti solo per una stagione o due e poi li abbiamo regalati allo zoo dello stato.
L’asina e’ finita male…usci’ dal recinto e fu decapitata dal rollercoaster = montagne russe giganti.
Anita
xUroburo Post 220
Se qualche cosa e´palese non c´e´niente di male intervenire. Non lo si fa´nel mio caso, e va´bene cosi , sicuramente da parte mia niente piagnistei, non sono il tipo, ma volevo solo far notare che in questo blog quando raramente ho torto o qualcuno crede che ho torto, ad intervenire siete praticamente tutti compreso il blogmaster. Al contrario tutti zitti.
Da notare per esempio che nei suoi discorsi con Sylvi interviene spesso controcorrente e viceversa, cosi come in tutte le altre discussioni tra voi…..si interviene a dar man forte ad uno o all´altro.
A me basta anche questo….e reputo il silenzio del blog nell´ultima discussione tra me e la “testa di Peter” come un buon segnale………
segnale che non viene esternato per il solo motivo che io qui sono solo un intruso , e gli intrusi si tengono lontano, tipico comportamento razzista. Per alcuni dovrei persino essere bannato dal blog, dunque bavaglio……..che dire…..
Un saluto Rodolfo
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xpino che scrive:
P. S. Voglio dire: come si fa a dire no a una ragazzina di 15 anni più bella di una pesca, di una ciliegia, più bella del fiore più bello, che ti guarda con gli occhi dell’amore? Ma io ci salirei anche sul rogo, altro che balle!
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Capisco…… ma io al contrario di lei , la ragazzina di 15 anni piu´bella di una pesca ecc. ecc., la accarrezzerei…..forse la abbraccerei molto forte facendole provare un sentimento fraterno o nel mio caso paterno , la guarderei negli occhi e le direi che sarebbe tutto sbagliato……che dopo ci sentiremmo male tutti e due, che dovrebbe fare le sue esperienze sessuali con i ragazzi della sua stessa eta´, che e´la cosa piu´meravigliosa che c´e´. Non gli direi, per non ferirla , che per me fare l´amore con una 15enne non soddisferebbe in alcun modo le mie esigenze sessuali e che e´ tanto meglio farsi una sega.
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Chiarito questo….e´da notare che dopo il suo scritto di cui sopra, sono intervenuti tutti i partecipanti di questo blog….. che quel suo pensiero lo devono aver ben letto, nessuno si e´scandalizzato ….nemmeno Sylvi e Anita. Non si puo´certo criticare il blogmaster.
Per cui caro Nicotri, per lei e´sicuramente una fortuna, sotto certi aspetti avermi qui.
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Nel suo post Nr. 212 lei scrive:-“In un Paese dominato e angariato dalla Chiesa e dal papato per troppi secoli e ancora oggi zeppo suoi suoi solerti leccaculi. Che degradano il cristianesimo come gli israeliani al potere degradano l’ebraismo e gli integralisti islamisti l’islam.
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Ed e´sempre quello che io ho cercato di far notare nei miei discorsi, sono perfettamente daccordo.
Se un giorno ci incontrassimo, caro Nicotri, sono sicuro che litigheremmo di brutto, ce ne diremmo di tutti i colori, (ma noi due so´…che non oltrepasseremmo mai i limiti dell´offesa che sono quelli di mettere genitori e parenti nel mezzo), diventeremmo rossi dalla collera….magari ci arrotoleremmo nella polvere, ma so´anche che all´ultimo ci abbracceremmo….forse anche con qualche lacrimuccia, perche´ tutti e due…….e´manifesto che siamo portati per una maggiore giustizia ed equita´nel mondo, per tutti…sia ben chiaro, solo che siamo purtroppo in opposti fronti……il traguardo pero´e´il medesimo . Un saluto . Rodolfo
xControcorrente
Se l´affare dovesse andare male mi contatti. Nelle mie passeggiate Catanesi mi sono accorto che gli abitanti di questa citta´vanno pazzi per la carne di asino, molte sono le macellerie dove si legge:-
“canni i sceccu”, per cui……….ragghiu di sceccu nunn’arriva ‘n cielu,
ed e´sempre il suo caso….paletti o non paletti..
x Ridolfo
provi a seguire il consiglio di Uroburo, al quale mi associo.
E’ anche il caso che si riprenda a darci del lei, usanza prima interrotta, poi reclamata, poi smessa di nuovo sempre da lei, a seconda del suo umore piu’ o meno spesso velenoso.
I nostri scambi non sono giudicabili secondo criteri di ragione o torto, anche perche’ gli oggetti del contendere cambiano di continuo, e poi perche’ qui, mio caro, non siamo al Sinedrio al cospetto degli anziani (i quali dovrebbero per forza dar ragione a lei, che per definizione ‘ha raramente torto’, cioe’ praticamente mai).
Il terzo motivo e’ piu’ sottile, e lei non lo capira’ nemmeno volendo. Molte delle sue affermazioni in tema politico-religioso ed anche so-cia-le, sulle quali io intervengo ormai assai di rado, essendo inspirate da premesse fideistiche del tutto arbitrarie ed illogiche, sono al di la’ di qualunque criterio di ragione-torto. Sono quel tipo di affermazioni che in un certo gergo vengono dette ‘not even wrong’.
un saluto ulivesco
Peter
x Uroburo
la ringrazio per il suo post 221, sul quale devo fare qualche precisazione.
Il suo dubbio o quesito su Popeye me lo sono posto spesso anch’io. Tuttavia non so di preciso cosa faccia o facesse in US, ed ho il vago sospetto che il suo lavoro fosse poco, o pochissimo, a diretto contatto col ‘pubblico’ (comunque lo si voglia definire). Come e’ spesso il caso di tecnici, programmatori, ingegneri anche di tutto rispetto. A vendere o promuovere i prodotti ci pensano altri. Potrei aggiungere che la societa’ americana, che conosco poco, forse e’ piu’ accomodante verso caratteri ‘spigolosi’ purche’ abbiano successo professionale. Direi che in molti paesi europei non e’ cosi’. E poi questo e’ solo un blog.
Devo dissentire un po’ su come giudica l’inglese scritto di Popeye, che io ho sempre trovato buono, secondo i parametri dell’inglese americano standard. Anni fa dissi che il suo italiano era terribile, ma il suo inglese decisamente migliore di quello di Anita (che non me ne voglia), ed anche molto piu’ ricco di espressioni gergali e colloquiali attuali, sempre americane, obviously. Popeye e’ molto ‘street-wise’, per intenderci.
Come abbia costruito il suo inglese e’ per me difficile da capire. Per molti anni da giovane, usai il mio italiano come base per acquisire l’inglese ed anche altre lingue straniere. Sono stato aiutato, in fondo, dalla notevole complessita’ sintattica e lessicale della lingua madre, che non teme rivali. Popeye non aveva tale vantaggio, ed ha dovuto imparare una lingua straniera de novo, quasi a tabula rasa, e gli faccio i miei complimenti.
Non sapra’ capire o apprezzare Shakespeare o Joyce, ma il suo inglese e’ tecnicamente molto valido
Peter
a proposito di Shakespeare, devo fare un altro appunto.
Il buon Ridolfo scrive a proposito di Pino e la ragazzina quindicenne, come se …
Ignora del tutto che nel suo bel post, Pino parlasse di Romeo e Giulietta, e Giulietta, se non erro, aveva appunto 15 anni…
E’ per me ovvio che Pino parlasse di lei, con gli occhi di un 16enne innamorato (mi pare l’eta’ di Romeo). Del resto, Pino ci racconto’ anni fa delle sue esperienze di 16enne a Verona con una ragazza della sua eta’.
Invece il Ridolfo (maliziosamente?) insinua che Pino correrebbe ora dietro alle 15enni, mentre lui, il maturo ‘uomo di mondo’…
Ne noti l’opra?, direbbe una mia saggia e defunta parente
Peter
Caro pino, dato che dici che non hai mai bannato nessuno, e io invece credevo di essere stato bannato, allora rientro, tanto più che sono anche amico di Rodolfo. Volevo chiederti se posso portare anche Ignazio. Cordialmente hvg
xla testa di Peter
in quando agli interventi dei blogghisti mi sembra di essere stato molto chiaro. Ti lascio il tuo parere…pr me di poco interesse.
Ad uno come te….non me la sento del dare del “lei”, il ” lei” usarlo significa rispetto ed io nei tuoi confronti ho meno che rispetto ..dunque.. Rodolfo
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xNicotri
Riguardo il post in questione , mi e´sfuggito nella fretta quel
“Pardon: a suo tempo”, che sarebbe dunque normale.Se e´il caso.
Del “qui pro quo” prendo le distanze e mi scuso naturalmente.
Rodolfo.
Questa frase mi ha tratto in inganno:-“Ma io ci salirei anche sul rogo, altro che balle!……..per cui non ho letto oltre…se la frase fosse stata formulata al passato………
Rodolfo
x Pino
la pregherei, allora (data la sua ultima volgare risposta), di cancellare i posts di Ridolfo in cui si rivolge a me come ‘testa di Peter’. O almeno di cancellare quell’espressione che lui intende e percepisce come denigratoria. Passi per il tu
Peter
Prima di cancellarli dovresti provare di non essere una “testa di Peter”.
Poi….come ti vai ad attaccare a queste quisquiglie.
Io per esempio non ho mai chiesto al blogmaster, di cancellare le puerilita´di Faust ed i vari Ridolfo o rAdolfo.
Sono al di sopra di certe stupidaggini caro “testa di Peter”
Rodolfo
….che quel suo pensiero lo devono aver ben letto, nessuno si e´scandalizzato ….nemmeno Sylvi e Anita. Non si puo´certo criticare il blogmaster. Rodolfo
Ho sempre pensato che quando la cultura …non soccorre….
mille volte meglio fare una gassa alla lingua e lanciarsi dall’Etna!!!
Però, però …se il marito mi recitasse …
-Ahi come,
come passata sei,
cara compagna dell’età mia nova,..( leopardi)
forse gli metterei polvere di formiche nella salsa di pomodoro!
Sylvi
x”la testa di Peter”
Il problema e´che ti prude sempre, non e´forse perche´sai di esserlo davvero? Rodolfo
xSylvi
Meno male che hai scritto forse, ma il persiero c´e´per cui….”assassina”, perdere la liberta´per cosi poco….
Rodolfo
Error:-pensiero
x Sylvi
in fondo lei ed io siamo buoni cristiani (io non credente), e bisogna avere pieta’ di un povero ignorante
Peter
x244
e cosi hai dimostrato ancora una volta di essere una “testa di Peter”.
Scrivi bene, ma ti scopri per quel che sei quando cadi nelle solite volgarita´. Rodolfo
Che sono ignorante…io l´ho scritto sempre in questo blog.
Sono sincero.
Ma e´il pensiero quello che vale, non il modo in cui si scrive.
D´altronte quando leggo certi post di voi che vi considerati intellettuali ed intelligenti mi si “arrizzanu i canni”
Rodolfo
caro gedeone,
la terrò presente,nella mia futura attivita con gli alpaca e le asine.
In fondo di un buon “cane” da guardia al gregge c’è ne sempre bisogno.
Purchè non prenda il vizio di mordere gli animali.
Le posso assicurare però che le asine, sferrano calci poderosi che nel caso le centrassero i”gioelli” ,lei vedrebbe anzitempo le meraviglie delle galassie di geova.
Quando avrà terminato le interpretazione delle “ragliate” in sicilia, mi contatti, vedremo cosa si può fare per poterla assumere nella funzione sopraddetta.
Per intanto passi delle buone ferie e veda di comporre una “ragliata” alla Luna che a quanto visto le riescono ottimamente!
cc
riguardo il post 236
Credo proprio sia falso, il mittente non ha il recapito postale del signor hvg e l’IP è stato anonimizzato. Il signor hvg è inoltre troppo impegnato in adeguata compagnia a far bloccare i blog de L’espresso come quello di Goldkorn, che ha la grave colpa agli occhi dei mascalzoni e degli imbecilli di essere sì ebreo, ma non col cervello all’ammasso dei Netanyahu-rabbino Shapiro.
pino nicotri
x CC
ho il sospetto che il noto siculo sia stato appunto allevato con latte d’asina…
Peter