In attesa di riprendermi dallo chock del nuovo viaggio in Palestina, dove i palestinesi sono trattati sempre più come “Untermenschen” (i “sub umani” del Terzo Reich), occupiamoci del caso di Elisa Claps a Potenza: i depistatori sono all’opera come per il caso di Emanuela Orlandi. Nella vicina Matera perfino la processione più importante testimonia la secolare prepotenza del clero

Alla faccia dei colpevolisti depistatori, le analisi del dna hanno dimostrato che Danilo Restivo sarà anche “strano”, ma non c’entra una mazza con le tracce di sperma lasciate nel tombale sottotetto. E così è ormai scandalosamente chiaro che nel caso di Elisa Claps, la ragazza di Potenza sparita 17 anni fa, uccisa per l’esattezza il 23 settembre 1993,  il cui cadavere è stato rinvenuto solo in tempi recenti nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, si registrano comportamenti giornalistici simili a quelli che da 27 anni avvalorano le più grandi cazzate pur di tenere in piedi il “mistero” del “rapimento” – chiaramente mai avvenuto – della bella ragazzina del Vaticano Emanuela Orlandi. A Potenza, e non solo, anche i sassi sanno che alla buonanima del parroco di quella chiesa,  don Mimì Sabia, passato a miglior vita nel 2008, le belle giovani piacevano moltissimo. Tanto che quasi ogni sera andava nell’istituto femminile delle canossiane in via Ciccotti 28 per confessare le irrequiete  ragazze. Ma quella della confessione era più che altro una scusa, visto che più d’una volta don Mimì è stato preso a male parole e a volte anche a botte dai fidanzati delle ragazze, che più che confessate erano quindi importunate. Che oggi le monache di via Ciccotti siano in allarme lo si capisce subito non appena si vada da loro o anche solo si telefoni per chiedere una informazione qualunque senza essere già ben conosciuto: di cosa hanno paura?
Il sottotetto dove sono stati trovati i resti della povera Elisa è raggiungibile solo ed esclusivamente dalla canonica, cioè dall’abitazione del parroco, come ripete anche don Marcello Cozzi, coordinatore per la Basilicata dell’Associazione Libera, che si usa dire sia da anni vicino alla famiglia Claps: «Ma come è possibile che nessuno, in tutti questi anni, si sia accorto della presenza di un cadavere nel sottotetto raggiungibile solo attraverso i locali della canonica?”. Già, com’è possibile? L’ingenuo don Cozzi non si chiedere però per quale motivo il parroco attuale, il sacerdote brasiliano don Vagno,  abbia evitato accuratamente di avvertire la polizia quando è stato scoperto il cadavere, mesi prima che la scoperta diventasse di dominio pubblico, preferendo invece tentare di avvertire l’arcivescovo. Tentare, perché, dice l’attuale parroco, “non ci sono riuscito”. Ma guarda te che strano! E cosa temeva l’attuale parroco che lo ha spinto a non rivolgersi alla polizia e a preferire avvertire l’arcivescovo? E perché don Vagno è stato spedito di corsa via da Potenza per sottrarlo alla curiosità dei giornalisti con la motivazione ufficiale di un “ritiro spirituale”? Va bene che a quanto pare la cononica fosse anche la sede di un circolo – culturale? –  chiamato Newman, presieduto da tale Rocco Galasso, ma solo un fesso può credere che don Vagno si sia preoccupato di proteggere il buon nome del circolo e del suo presidente  Galasso.

Oggi si fa il tiro al piccione contro Danilo Restivo, che sarà anche un tipo strano e magari sospettabile dell’omicidio di una sua vicina di casa in Inghilterra, dove è emigrato, però non basta essere strani per accoppare qualcuno, in questo caso Elisa Claps. Vogliamo forse credere che il parroco Sabia lasciava la sua abitazione sempre aperta per permettere a chiunque di andare a scopare nel sottotetto del suo duomo? Che ci fosse un clima omertoso attorno alla scomparsa di Elisa Claps lo ammette oggi perfino l’arcivescovo di Potenza, Ennio Appignanesi: “Il clima omertoso lo percepii subito”, ha dichiarato alla stampa l’arcivescovo, per poi però subito aggiungere, a proposito del preteso via vai scopereccio in direzione del sottotetto: “Forse don Sabia confidava troppo nella responsabilità dei laici e dei giovani che frequentavano la canonica”.
Qui però va chiarito una particolare: ma l’arcivescovo di Potenza chi è? Ci sono giornali, come La Stampa, che indicano in Appignanesi l’arcivescovo, però Gildo Claps, fratello di Elisa, in un comunicato si è scagliato contro Galasso, don Vagno e contro “l’arivescovo di Potenza monsignor Agostino Superbo”.  Ma allora: Appignanesi o Superbo? Possibile che i giornali trattino anche un caso come questo con tanta superficialità?

Ma proseguiamo. Si usa dire che Elisa quel fatale 13 settembre abbia incontrato Restivo nella piazza davanti la chiesa, e magari ci si spinge a dire che avesse con lui un appuntamento. Bene. Cosa vogliamo credere: che la ragazza abbia seguito il ragazzo “strano” su fino alla canonica, poi su per le scale per andare anche nei locali sopra la canonica e che abbia infine saltato il muretto per addentrarsi nel fatale spazio buio e inaccessibile? Ma se fosse davvero così, per quale motivo poi avrebbe dovuto rifiutarsi al desiderio di Restivo? Forse Elisa era convinta che stava andando nella parte ineccessibile del sottoscala per leggere un giornale o per fare due chiacchiere? Non prendiamoci in giro: se ci è andata è perché sapeva che ci andava per fare sesso. Se ci è andata. Ma davvero qualcuno pensa che una ragazza sana di mente avrebbe seguito a quel modo e fino lassù un tipo “strano” come Restivo per poi, per giunta, dire “No!”? Se ci è andata, non è più sensato pensare ci sia andata seguendo una persona di cui si fidava ciecamente o con la quale era comunque consenziente nel fare ciò che stava facendo e ciò che andava a fare?
Proseguiamo. Facciamo finta che l’abbia accoppata Restivo. Va bene che è un tipo “strano”, ma dovrebbe essere anche scemo a lasciare lì il cadavere, perché se non si è il parroco o qualcosa di simile, cioè comunque uno che lì ci abita o quasi, si ha il timore e la certezza che il cadavere verrò scoperto, quindi lo si fa sparire, magari un pezzetto alla volta. Se invece l’avesse accoppata il parroco? Allora si spiegano meglio tutta una serie di cose, quali ad esempio:
– perché il cadavere è stato portato o lasciato lì;
– perché in seguito sono state tolte dalla parte del tetto sovrastante il cadavere varie tegole, in modo da far “evaporare” meglio il fetore delle decomposizione e quindi non suscitare sospetti in chi fosse passato vicino;
– perché don Vagno si è guardato bene, per mesi, dall’avvertire la polizia;
– perché lo stesso don Vagno ha cercato invece di avvertire l’arcivescovo di Potenza, quale che esso sia, Superbo o Appignanesi.

Non sto dicendo che Elisa sia stata uccisa dal parroco, ma che tra lui e Restivo è più probabile che non sia stato Restivo. E che i colleghi giornalisti dovrebbero usare più la testa e tenere la schiena più dritta anche quando c’è di mezzo la Chiesa o qualche membro del clero. Parole al vento…

Ma lasciamo la tristezza della cronaca e passiamo alla grandosità della tradizione. Che il clero se la sia sempre fatta da padrone in Basilicata, come del resto in gran parte del Sud, lo testimonia una bella processione, quella del 2 luglio a Matera, la città dei famosi “sassi”, che vale davvero la pena di andare a vedere. Nonostante il caldo feroce, il 2 luglio viene portato in lunga ed estenuante processione il pesante carro della Madonna della Bruna, protettrice della città.  Il corteo di solito parte dalla cattedrale, in centro, ma da quattro anni la cattedrale è chiusa per restauri e quindi il corteo parte dalla chiesa di S. Francesco d’Assisi, per arrivare alla chiesa del Piccianello e viceversa. La statua della Madonna sta su un grande carro, coloratissimo, elaboratissimo e addobbatissimo, che stranamente è fatto di cartapesta, e vedremo il perché. Anche gli angeli e le statue dei santi che arricchisono il carro sono di cartapesta, e vedremo il perché. L’itinerario è decisamente lungo, ma nonostante il caldo, che il 2 luglio è sempre feroce, la processione è seguita da una marea di gente, con tanto di squilli di tromba, cavalieri e adrenalina che man mano sale, e vedremo il perché.

Verso il tramonto finalmente la statua della Bruna viene riportata teatralmente in cattedrale, dopo i rituali tre giro del carro sul sagrato, sul punto più alto della città, mentre il carro viene ancor più teatralmente portato sulla piazza della “stracciata”. Sul luogo, cioè, dove a un certo punto i cavalieri vanno via dando così il segnale alla folla, che assale il carro e i suoi addobbi, angeli, santi e madonne, per ridurre tutto in pezzi e assicurarsene almeno un brandello da esibire nel proprio negozio o nella propria abitazione come portafortuna per i prossimi 12 mesi. La scena è sconvolgente, anche perché in nessun’altra parte del mondo cattolico e cristiano, se non qui, il 2 luglio nella piazza di Matera, può capitare di vedere immagini “sacre” fatte furiosamente a pezzi da una intera folla come fosse un branco di lupi affamati o impazziti.
Che c’entra questa strana processione con i soprusi del clero che per secoli ha angariato il nostro Meridione? C’entra, eccome: la processione è nata infatti secoli or sono come transfert della violenza dei contadini sfruttati come bestie dai vescovi. Non potendo i contadini assaltare le chiese e fare a pezzi il vescovo di turno, perché sarebbero poi stati falcidiati loro dal tribunale dell’Inquisione e delizie simili, ecco che la loro devozione popolare ha trovato un modo originale per sfogare comunque la propria rabbia e il proprio bisogno di violenza e giustizia contro la prepotenza sfruttatrice del clero: una affollata e suggestiva processione annuale che nel pieno dei riti contadini dei raccolti estivi permette al popolo di fare a pezzi almeno i simboli del potere del clero. Una cosa simile poteva succedere solo a Matera, perché solo a Matera la gente è stata ridotta ad abitare per secoli nei famosi “sassi”, cioè nella miriade di grotte dove avevano anche le chiese e che solo in tempi recenti sono diventate, quelle sopravvissute al cemento dei palazzi, luoghi di ammirazione per turisti in cerca di folklore.

Matera non è molto distante da Potenza. I cui abitanti però, meno contadini e molto più cittadini, tant’è che non hanno mai usato i “sassi” come abitazione, preferiscono tapparsi la bocca. Ecco perché a proposito dell’uccisione di sua sorella Gildo Claps accusa tutti, dall’arcivescovo in giù, di ipocrisia.

372 commenti
Commenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Caro Pino,
    ben tornato.
    Ci e’ mancato e siamo in attesa dei suoi racconti.

    Un abbraccio,
    Anita

  2. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Bentornato Pino

    Emblematico sul come furono all’epoca condotte le indagini è che i carabinieri volevano ispezionare il posto dove è poi stato trovato il cadavere ma all’opposizione del prete hanno rinunciato a continuare il sopralluogo. Altrettanto emblematico di come oggi i media danno le notizie è che di quell’episodio è si stato riportato ma come se la cosa non avesse nessuna rilevanza.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

    Ps. Caro CC, ha ragione Anita e tu ti sbagli, non “si battono il petto dalla parte del cuore, perché il padreterno li..blessi.” appoggiano solo la mano …. alcuni per controllare se il portafoglio e a posto altri per sentire se c’e la pistola nella fondina.

  3. Anita
    Anita says:

    x Antonio

    Ti sbagli, il portafoglio lo tengono nella taschino di dietro dei pantaloni.
    Poi ognuno ha le proprie abitudini.

    La pistola semmai sarebbe a destra, nella fondina, sul fianco.
    Almeno i miei figli la portavano cosi’. (per lavoro)

    Come ho scritto a CC, la mano sul cuore e’ preferibile al saluto romano, nazista o il pugno comunista.

    Buonanotte,
    Anita

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    riposto due pezzi finiti per errore sul vecchio

    cara Anita,

    oggi sono arrivate “immagini” di una ragazza Afghana, deturpata in viso, taglio di parte del naso ect,ect, da parte di queste “bestie”,che si dicono o sono Preti Mussulmani.

    Devo dire che quando però si massacravano gli insegnanti che andavano a “insegnare” la matematica e la scrittura nei villaggi afghani, per sottrarli alla pestilenza della superstizione religiosa, non vi era tutto questo scandalo in Occidente.

    Già , magari gli insegnanti “puzzavano” di materialismo marxista e vi era un’altra guerra santa santa da combattere..!!
    I massacrotori (gli stessi di ora ) erano eroi che combattevano per la libertà del popolo.
    Scusa neh, ma quanta ipocrisia di merda ,c’è nel mondo!

    cc

  5. Controcorrente
    Controcorrente says:

    second

    cara Anita,
    sono anche io in attesa dei “racconti” di Pino.
    Solo che io li chiamerei “reportage” dal vivo o testimonianze dirette ,che in genere vengono “osteggiate !

    Ah a proposito di “testimonianze dirette,tra quei “documenti “pare vi sia anche la storia della montatura contro Emergency (dava fastidio perchè magari potevano raccontare cose che non si dovevano sapere)..ti ricordi neh, io mi ricordo anche le solenni cazzate del poppy in ,materia, fedele informatore depistatore sulle presunte colpe di Emergensy..perbacco all’epoca quanto impegno del buon poppy Lui dall’America sapeva tutto…
    O era un buon bevitore di “balle” o un complice ..che si sceglie?

    cc

    La mia memoria è buona, anche quella del Gino !

  6. Popeye
    Popeye says:

    Caro CC,
    Hai una brutta abitudine, forse una caratteristica dei piemontesi in generale. Questa abitudine e’ di parlate di altri indirettamente cioè come un vigliacco. Se hai qualcosa di dire a me lo puoi fare direttamente. Hai forse paura che ti darò’ una risposta?
    Mi puoi dare il link esatto su wikilinks dove c’è quello detto su Emergency? Oppure racconti la solita propaganda di seconda mano?

  7. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,

    alcuni giorni fa ,riprendendolo da Repubblica ho “postato” un pezzo di “costume” sui gusti odierni degli Italiani in materia di armi.
    Noi ,come al solito siamo propensi a copiare il “peggio” che viene dall’america.
    Mi chiedo infatti ,quale grande “balzo” in avanti stia compiendo un’umanità che si arma sempre di più e quale sia un tipo di civiltà che ti costringe a girare armato per lavoro.
    Beh, un tempo si diceva è il prezzo dello sviluppo e del progresso..!!
    Un tempo si diceva che i cattivi esistono da sempre e bisogna saper difendersi..,non è vero..?

    Che noia di vita…tra preti pedofili e preti trombanti,tra ricchi potentati con gorilla armati al seguito,gente normale che si arma e che ammazza la suocera , la sorella della moglie, la moglie ,l’amante ecte,ect…torme di slavi, che liberati dalla schiavitù del comunismo,assaporano la libertà di delinquere..

    Non credo che passi ormai molto più tempo che qualche sociologo alla moda , consigli l’istituzione di un mattatoio pubblico e gestito ,dove sfogare gli istinti con scambi di pistolettate.
    Una grande scoperta, che dici ?

    cc

  8. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Una cosa simile poteva succedere solo a Matera, perché solo a Matera la gente è stata ridotta ad abitare per secoli nei famosi “sassi”
    ———
    Caro Pino, tu hai abitato da ragazzino in via Ravanas che è una via diciamo centrale di Bari, ma se solo ti fossi spostato nei paesi del circondario, avresti constatato che esistevano situazioni abitative ancor più derelitte dei sassi materani: i cosiddetti ‘sottani’, vere simil-tane sotterranee di talpe, nate come ricoveri per gli animali, adibite invece al ricovero dei miseri, ancor più che dei poveri. I sottani sono stati abitati fino a 20 anni fa.

  9. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Oggi celebrazione della messa in piazza, in onore del caduto biscegliese. In questo momento sto utilizzando un appartamento centrale con vista-piazza e devo sorbirmi questa messinscena, amplificata dagli altoparlanti.

  10. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Anita,
    tu hai sempre liquidato Holliwood, come una macchina “per far soldi”e hai sempre sostenuto che Gli intelletuali americani che piacciono a Noi, altro non siano che persone che hanno capito che noi Europei siamo un mezzo per far soldi.
    Negli States , nei salotti del RI , non sono si parla nemmeno delle loro elucubrazioni e voi manco li conoscete..roba da esportazione per le scimmie europee…
    A parte che sarei curioso di sapere di cosa cacchio discutete Voi..!!
    Dieri però, che Holliwood ci ha sempre dato nel bene e nel male delle Gustose anticipazioni su cosa ci aspetta..basta vedere i vecchi film..!!
    Ovviamente escluso quelli di John Waine….!!

    cc
    decisamente meglio l’antologia di Spoon River, che dici ?

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Poppy bello ,
    non credo , mi è sempre sembrato al contrario che in molte occasioni, quando si è trattato di mandarti a quel paese direttamente,non mi sono mai tirato indietro..
    Anche questa volta se leggi bene , ho fatto il tuo nome.
    Certo un pizzico di provocazione vi era , sulla tua buona fede.
    Ma era un modo elegante per farti ammettere che essendo tu in buona fede, sei un bevitore di balle ,quasi quanto Busch lo era di alcolici!

    un saluto
    cc

  12. Peter
    Peter says:

    x Marco

    beh, allora ne convieni che e’ tutta una messinscena infarcita di retorica sui caduti ‘in guerra’ per la pace, etc.
    Sono d’accordo sulla lettura di Pino della festa della Bruna (che non ho mai visto, ma i miei parenti ci sono andati a volte), l’assalto alle statue di cartapesta era uno sfogo di aggressivita’ contro i simboli del potere del clero. Ma non credo fosse dovuto ai sassi, visto che i contadini in altre zone non se la passavano certo molto meglio, anzi forse ancora peggio dei materani.
    Gli usi e costumi folkloristici hanno origini molto antiche, la cui spiegazione si e’ persa da chissa’ quanto tempo.

    Peter

  13. sylvi
    sylvi says:

    Un bentornato al blogmaster

    che sicuramente ha fatto una di quelle “vacanze” che , quando torni, ti fanno dire:- adesso andrei in vacanza!!!
    ———————————-

    Segnalo ai bloggers come buona lettura l’articolo di Carlo Petrini su Repubblica!
    ———————————————————-

    Giornata limpida e fresca , borin stimolante!
    Al largo c’è un mega yacht battente bandiera britannica; già l’anno scorso la vedemmo,… l’abbiamo aggirato con la barca.
    Molto di lusso, gruppo musicale scozzese con relativi gonnellini sul ponte, marinai molto british.

    Calaronono le scialuppe; da Grado arrivarono i taxi gradesi…
    Scesero le miss Marple con cappellino d’ordinanza e ombrellino, i dott. Watson con panama di paglia e doppio petto abbottonato d’oro e impettiti si diressero verso la città vecchia, attesi nel miglior ristorante di Grado.
    Naturalmente prima si diressero in Basilica, al Battistero e lungo le calli ascoltando con interesse ma con distacco molto british il cicerone di turno.

    Infine, ben rimpinzati, fecero la passeggiata digestiva lungo la diga. Molto soddisfatti, non si sa se per il pranzo o per il resto…risalirono sulla nave e fecero rotta verso Venezia.

    Mi presi la briga di andare su internet a vedere i prezzi della crociera che durante la stagione fa varie tappe in Mediterraneo.
    Una cabina doppia 2000sterline al giorno!

    buonagiornata a tutti.

    Sylvi

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    beh, allora ne convieni che e’ tutta una messinscena infarcita di retorica sui caduti ‘in guerra’ per la pace, etc. (Peter)
    ——-
    Certo.
    In Afghanistan, prima dell’avvento dell’esercito americano c’era la pace.
    C’erano anche e continuano ad esserci, i talebani, che non rappresentano il massimo dell’espressione del progresso dell’umanità; ma se per questo, ognuno ha i suoi talebani, anche se prendono un nome diverso a seconda della religione professata. Il sonno della ragione, conseguenza delle religioni, fa sempre i medesimi danni. Una guerra da quelle parti la si vince alla maniera di Attila, o altrimenti è meglio lasciar perdere e tornarsene a casa.

  15. Damocle
    Damocle says:

    Per Nicotri, mi scusi se forse ripeto, però.
    Buon giorno e ben tornato caro Nicotri nella terra degli inganni, dei puttanieri, dei ladri e degli imbroglioni.
    Spontanea mi sorge una banalissima domanda, ma il papa polacco, quello che vogliono farlo subito santo, possibile che con i suoi informatori non sapesse che a Matera c’era un prete poco raccomandabile?, no mio caro, bisogna dirlo e ripeterlo in continuazione e ad alta voce: la chiesa è un covo di serpi e di banditi che non usano la pistola, ma usano e se ne aprofittano dell’ingenuità popolare!
    Addà venì Baffone!!!

  16. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Peter:
    non sono d’accordo sull’interpretazione di Pino riguardo all’aggressività traslata.
    La vedo invece come una maniera del clero di alimentare la superstizione per tener legati a sè i credenti: possedere un pezzo di arredo sacro, è come avere il cornetto portafortuna appartenuto a un gobbo napoletano. Quindi, vincolare con questi mezzi la buonasorte della comunità all’esistenza e sussistenza (e prepotenza) del clero, garantisce da ribellioni o tentativi di distacco dalla dipendenza ecclesiastica.

  17. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    ma come, non lo sa che gli inglesi fanno anche 5 pasti al giorno??!!!!!!!!!!!!
    Mi sorprende che si sia scordata di dirci anche quello

    Peter

  18. Peter
    Peter says:

    x Marco

    gia’, c’e’ il particolare dei pezzi di cartapesta portati a casa, su cui avevamo sorvolato. In questo hai ragione, vengono ancora incoraggiati dalla chiesa dei rituali assai superstiziosi, direi quasi totemici, con la scusa che la gente e’ fatta cosi’, etc etc.
    Mi ricordo dell’alluce di una statua in bronzo di S.Pietro a Roma, nella basilica, consumato dagli strofinii dei fazzoletti e mani dei fedeli. Di esempi del genere se ne possono trovare a bizzeffe

    Peter

  19. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta e Peter

    L’interpretazione non è mia, anche se la condivido, ma dei materani che mi hanno parlato della processione e delle spiegazioni del programma della Rai dove l’ho vista per la prima volta apprendendone così l’esistenza. Che il tutto sia uno sfogatoio lo dimostra in modo difficilmente confutabile il largo uso della cartapesta per poter fare a pezzi le immagini “sacre”.
    Il programma della Rai mostrava anche un’altra usanza dei materani che mi diede a pensare per il modo con il quale ne approfittavano gli uccelli chiamati, se non ricordo male, capovaccai. Finiti i raccolti, vengono incendiate le stoppie e le erbe secche della campagna, con i capovaccai usciti in massa dai nidi nei tetti di Matera e in attesa volando in tondo in alto lungo il fronte delle fiamme. Queste infatti spingono alla fuga una miriade di piccoli animali, conigli selvatici, lepri, lucertole, topi, talpe, ecc., e appena escono allo scoperto i capovaccai calano fulminei e se li pappano: un’orgia sbranatoria a spese degli infelici in fuga. Questo paricolare m’è venuto in mente in Palestina osservando le tecniche con le quali gli israeliani spingono implacabilmente, da 60 anni, i palestinesi ad andarsene….
    Un saluto e buon fine settimana.
    pino

  20. Linosse
    Linosse says:

    Caro CC
    Il sentiero che porta a Little Big Horn lo hanno ampliato e trasformato in autostrada a tre corsie così ci si più arrivare prima e meglio
    Ammiro la tua abnegazione nel fare domande ,senza risposta,a imperturbabili professionisti del quaglieggio che saltellano a loro agio da un blog all’altro ,come nel cortile di casa loro.
    Negli ultimi tempi mi sono reso conto che è più opportuno seguire la silenziosa saggegga di Jack Crabb, il “Piccolo grande uomo” unico superstite della battaglia di Little Big Horn ,seduto sulla nuda terra in attesa che occhio ceruleo generalissimo Custer gli chiedesse dove fosse la direzione per rispondergli:
    Andate di là e li troverete accucciati e tremolanti , terrorizati al solo pensiero che stiate per arrivare .
    Buona domenica a tutti
    L.

  21. Rodolfo
    Rodolfo says:

    E cosi il blogmaster non ha niente di meglio dopo due settimane in Medio Oriente di buttarsi sul caso Claps. Tutti si aspettavano notizie su Israele e i Palestinesi ed invece Claps-Claps…..clero e via discorrendo.
    Il blogmaster scrive:-“In attesa di riprendermi dallo chock del nuovo viaggio in Palestina, dove i palestinesi sono trattati sempre più come “Untermenschen” (i “sub umani” del Terzo Reich)

    Si dice per il momento sotto shock per aver visto con i SUOI OCCHI i Palestinesi trattati SEMPRE PIU´cosi come gli Ebrei durante il “terzo reich” …… quale infamita´; non si e´ancora liberato delle fette di prosciutto impregnate di pregiudizi .
    Nessuno mette in dubbio delle sofferenze del popolo Palestinese, ma non sono altro che le stesse medesime sofferenze di centinaia di migliaia di Italiani e stranieri , che se hanno anche una Patria (che per loro non c´e´, in un Italia perennemente votata al gossip ai scandali congegnati, al teatro dei politici Italiani, che politici non sono ma solo marionette , pupazzi che pensano solo al loro benessere ed al loro rendiconto, ed ora anche a sindacalisti dediti al ricatto e al pizzo ), sono senza lavoro, vivono in case fatiscenti costretti a fare i lavori piu´umili , a rubare ed a prostuitirsi per poter nutrire se stessi e i propri cari…….questi sarebbero molto felici di acquisire la stessa solidarieta´ cui usufruiscono i Palestinesi.
    Ed allora un calcio ad un bambino, un incidente cui perde la vita un Palestinese, il comportamento di un gruppo di facironosi ultraortodossi, fa´notizia e si paragona al comportamento dei nazisti verso gli Ebrei. Le vere sofferenze il nostro blogmaster le dovrebbe andare a cercare in Africa, in Iran ed in estremo oriente,in sud America o potrebbe RIVEDERSI le immagini delle sofferenze degli Ebrei durante l´olocausto, allora sicuramente piangerebbe e la smetterebbe di fare paragoni osceni.
    Penso che il blogmaster dovrebbe stare molto attento a fare affermazioni , cui probabilmente lui stesso non crede e non puo´credere, solo per far piacere a qualcuno o ferire qualche altro.

    Ho letto parecchi post dell´argomento precedente, ebbene io sono sempre per un sano e reciproco dissentire, se questo non ci fosse non esisterebbero discussioni ma il solito bla bla bla -gne gne gne, sono per discussioni libere da invidie alla “testa di Peter”, che ritorna ancora per l´ennesima volta sulla questione puerile del “TU e del LEI” e che si contraddice quando risponde a Popeye dicendo ” io non ho affatto la tendenza a ripetere cose sentite dire in privato” , quando sappiamo tutti che non e´affatto cosi, che il pappagalleggiare e l´origliare e´una delle sue principali prerogative, basta pensare , quando e´incastrato,alle sue riposte tipo:” Forse parli con te stesso” o ai suoi riferimenti a discussioni di comitive , si sa´oramai che …se va´in ferie il suo divertimento preferito e´l´origliare per poi riferire in questo blog.
    Anch´io ho riferito o raccontato episodi, di cui pero´ facevo attivamente parte. Si puo´certamente, non volendo o volendo ascoltare e riferire qualcosa, ma senza negare poi di averlo fatto, cio´e´stupido.
    Libero da risentimenti, alla Nicotri….che augura ad Alessandro di essere diventato zio, dimendicandosi di proposito (lo si e´ capito)
    di augurare a me di essere diventato nonno. Non e´il mio caso, io non conosco l´odio e il risentimento e mai mi sognerei , per quanto i contrasti possano essere grandi e insormontabili, di non fare gli auguri a Nicotri se un giorno, speriamo, diventasse nonno.
    Per fortuna sono anche libero da pensieri alla CG, che afferma di voler ad ogni costo liberarsi le vesciche davanti ai cancelli di Sigonella, di una stupidita´ senza pari.
    Poi mi sovviene che un po´tutti siete malati di protagonismo, si e´incapaci di discutere e di venirsi in qualche modo incontro, pare che tutti qui siate in possesso della verita´, per esempio quella di Sylvi e di uroburo che da anni se ne dicono di tutti i colori parlando del passato, prima o dopo ci cascano, passano magari settimane e poi? Punto e d´accapo,da anni…. una noia….terribile
    Ed il nostro Marco possessore non solo di verita´ma anche di un harem, che va a cena con la sua LEI, ma ci tiene a precisare che e´quella del Mercoledi, per gli impotenti di questo blog, o per quelli che non riescono piu´a farla “arrrizzare” sono colpi micidiali .
    Pero´se continui mi va´, sei l´unico qui che insieme a Pasquino e´in grado di farmi sorridere ed anche ridere.
    Sarebbe bello se qui si discutesse , non come se si fosse in possesso della verita´, ma che si discutesse cercandola
    Claps-Claps a tutti. Rodolfo

  22. Anita
    Anita says:

    x CC

    Ti sei svegliato troppo arzillo, io sono ancora assonnata….
    Ti sei sognato di me?

    TTYL,
    Anita

  23. Peter
    Peter says:

    vedo che la ‘testa di Ridolfo’ non la smette mai di farci ridere.
    Non mi dilungo a commentare il suo perlaceo di cui sopra, che ho letto una riga si’ e due no, ed e’ stato anche troppo.
    Osservo solo che il passatempo preferito del soggetto e’ di fare commenti sul modo in cui gli altri passano ferie, vacanze, viaggi,
    forse nel tentativo di colmare il vuoto esistenziale del suo tempo, sia in vacanza, sia al ‘lavoro’, se mai ne fa ancora, visto che dovrebbe essere in pensione, cioe’ sempre in vacanza.
    Comincia con Pino, criticandolo prima per non parlare a iosa di Israele dopo il suo viaggio, poi perche’ ne parla in un modo che non piace a lui, evidentemente.
    Continuando con la sua logica da lavandaia dell’800 (se va bene),
    se la prende con me perche’ sarei indiscreto nel riportare discorsi ‘privati’ altrui. Evidentemente non capisce, poveretto, che i discorsi privati lo sono solo se fatti in privato a tu per tu. Se la gente parla per strada, o su un battello, o in aereo, spesso a voce alta (come di sicuro fa il nostro beneamato siculo), di privato non vi e’ nulla, ed uno non puo’ fare a meno di ascoltare a meno che non sia sordo (come sospetto sia il nostro beneamato Ridolfo…). E non vedo nulla di strano nel riportare, a volte, i discorsi della gente, come si riportano trafiletti di giornale, cose sentite alla Tv o lette sul web, e via dicendo. Tanto piu’ che la gente e’ spesso ciarliera perche’ ama raccontarsi e farsi sentire dagli altri, specie gli italiani. O molti stranieri, specie se brilli.
    Faccio tale precisazione non per il nostro infelice partecipante, che e’ in cattiva fede ed ha l’orecchio da mercante, ma per gli altri, come sempre

    saluti

    Peter

  24. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x il commento n. 21

    Egregio signore,

    non ricominci a rompere i coglioni con interpretazioni di comodo e con la solita propaganda che ormai attecchisce solo con i fessi o con i mascalzoni come il rabbino Ytzak Shapiro. Io ho parlato di Untermenschen, non di ebrei, lei invece come tutti i bei tipi come lei, rapaci che lucrano con la pretesa del monopolio della sofferenza pregressa, parla di ebrei. Lei, non io. Erano trattati come Untermenschen per esempio gli zingari, che lei e i tipi come lei continuano a far finta non siano stati sterminati dai tedeschi e non abbiano avuto la loro Shoà che si chiama Samudaripen o anche Porrajmos, termini dei quali ovviamente gli egocentrici maniacali come lei ignorano l’esistenza.
    In quanto a infamità e fette di prosciutto, certamente lei si riferisce a se stesso guardandosi allo specchio o a qualche suo sodale.
    Lei e i tipi come lei devono solo vergognarsi: avete fatto la pace e andate a braccetto con i tedeschi, nonostante continuiate a dire che hanno sterminato sei milioni di vostri (e nostri) simili, più qualche altro milione di esseri umani, e NON volete fare la pace con i palestinesi, come neppure con i Paesi arabi che l’hanno offerta a Israele su un piatto d’argento nel 2002, nonostante che i palestinesi, oltre a non avere fatto neppure la millesima parte delle infamie tedesche, abbiano subìto per mano israeliana oltre il triplo delle vittime fatte da loro. Più oltre 24.000 case e decine di migliaia di alberi di olivo distrutte per mera rappresaglia o semplice esproprio per far posto a mascalzoni fanatici come i coloni, rottame della storia. Per non parlare delle fonti d’acqua e dei pozzi sistematicamente rubati ai palestinesi, alle loro case e alla loro agricoltura per permettere a ceffi come i coloni di avere le piscine, l’aria condizionata, e acqua a volontà per le proprie coltivazioni, nelle quali sfruttano per un tozzo di pane, duro e amaro, gli stessi disgraziati ai quali hanno rubato la terra.
    Vada anche lei a farsi un giretto in Palestina, anziché rompere le scatole con le solite litanie, vada a fare la fila per ore ogni mattina e ogni sera ai check point gestiti dai militari israeliani che tengono le armi puntate anche contro i bambini, e vada anche a parlare con gli israeliani non accecati dall’odio e dal fanatismo, oltre che dal veleno sparso a piene mani da rabbini come Shapiro. Poi capirà perché gli inviati dell’Onu Falk e Goldstein, entrambi ebrei, hanno bollato Israele per le sue pratiche contro i palestinesi, pratiche che a detta di entrambi ricordano i metodi nazisti. Si legga magari i loro rapporti. Più le testimonianze della quarantina di soldati che hanno vuotato il sacco sulle infamie compiute a Gaza dai loro commilitoni. Io con vari soldati ci ho parlato, come ho parlato con Amira Hass, Warshawsky e altri. Lei invece sa solo blaterare. Anzi, ragliare. Esattamente come facevano in questo blog i due individui di cui ci siamo finalmente liberati. Permettendoci di respirare aria più pulita. Non permetterò che lei la inquini di nuovo.
    nicotri
    P. S. Una carezza a Beniamino.

  25. Anita
    Anita says:

    x CC -#4-

    oggi sono arrivate “immagini” di una ragazza Afghana, deturpata in viso, taglio di parte del naso ect,ect,….
    ——————————————————————–

    Arrivate dove e a chi?

    Di immagini di donne deturpate ne ho viste diverse, non solo Afghane, ma pachistane, somale, irachene, etc…..
    Casi successi anche fuori dalle loro nazioni.

    Ne ho viste di bambine spose, dopo la prima notte…per gettarle via….Una orrenda, senza naso completamente…
    Visi bruciati dall’acido muriatico…

    Dove intendi arrivare?
    Il tuo post deve avere uno scopo.

    Anita

  26. Anita
    Anita says:

    x CC -#7-

    Mi chiedo infatti ,quale grande “balzo” in avanti stia compiendo un’umanità che si arma sempre di più e quale sia un tipo di civiltà che ti costringe a girare armato per lavoro.
    ————————————————————————–

    Secondo i tipi di lavoro.
    Se ti riferisci ai miei figli erano in divisa.
    Uno lavorava per la Capitol Police, e uno era Sceriffo per lo Stato ed anche MP, military police.
    Mio marito era Constable ed aveva il permesso di portare armi.
    Trasportava gli incassi del giorno all’ufficio centrale…a volte la scorta del poliziotto mancava.

    Molti anni fa eravamo molto piu’ tranquilli, potevamo lasciare le porte aperte ed andare in vacanza…adesso chiudo a chiave, deadbolt, anche quando porto fuori il cane.
    E la mia e’ una zona tranquilla, ma tutti hanno l’allarme, cosa rarissima anni fa.

    I tempi cambiamo….la gente cambia.

    Milano e’ cambiata…capisci?

    Anita

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Mio caro Rodolfo,
    lei si mostra proprio per un inguaribile estremista sionista. Le sue parole sulle sofferenze dei Palestinesi sono solo espressioni verbali che non hanno alcun significato. Comuinciate a dire ufficialmente al mondo intero quante bombe atomiche avete e quali sono i confini, che rivendicate, poi si potrà discutere.
    Non lo fate, proprio seguendo le abitudini dei nazi; ma adesso non sono solo io a dirlo lo dice anche un testimone oculare di fronte al quale i suoi sono veramente ragli d’asino.
    Siete forti, mio caro. Ma sarete i più forti per l’eternità? Perchè quando non lo sarete più pagherete caro e pagherete tutto. U.

  28. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC, Hai una brutta abitudine, forse una caratteristica dei piemontesi in generale. Questa abitudine e’ di parlate di altri indirettamente cioè come un vigliacco. Popeye { 31.07.10 alle 10:33 }
    ———————————————-
    Mio buon signor Popeye,
    ho l’impressione che le famose pilloline dovrebbe prenderle anche lei, sa …..
    Non solo e non tanto per questo suo pensare di essere al centro dell’attenzione di tutti [evidentemente lei si sente sempre perseguitato: ma come mai?] ma soprattutto per questa sua strana idea di poter attribuire a tutti titoli di coraggio o di viltà come se fosse Dio.
    Guardi che qui non siamo nel Far West e Buffalo Biull era solo un assassinio prezzolato. Rinfoderi la pistola e veda di comportarsi da persona civile, posto che un selvaggio come lei possa farlo.
    Un saluto Uroburo

  29. x Nicotri
    x Nicotri says:

    Ma perchè non lo banna? Tipi come quello sanno solo prendere per il culo e scambiano per debolezza quella che è la sua generosità. L’aria sarà senza dubbio migliore se si toglie dai piedi anche questo artista del piangi, insulta e fotti.
    Shalom

  30. Israele riprende il suo terrorismo contro Gaza
    Israele riprende il suo terrorismo contro Gaza says:

    GAZA, 17 CIVILI FERITI IN RAID AEREO ISRAELIANO
    Colpiti donne e bambini. Ucciso anche un capo militare di Hamas nel più pesante bombardamento della Striscia dalla fine dell’offensiva «Piombo fuso».

    Gaza, 31 luglio 2010 (foto dal sito http://www.outofgaza.wordpress.com), Nena News – Il raid aereo israeliano più pesante contro Gaza dai tempi dell’offensiva «Piombo fuso» (dicembre 2008) è scattato venerdì notte poco dopo le 23.30 con una bomba sganciata da un F-16 che ha colpito l’Accademia di polizia «Yasser Arafat», nel perimetro del Muntada. Testimoni hanno riferito che i vetri delle finestre sono andati in frantumi nel raggio di un chilometro dal punto dell’esolosione. Nello stesso momento venivano colpiti obiettivi nella zona del porto di Gaza city e a Beir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza.

    Secondo fonti degli ospedali di Gaza, almeno 17 civili sono rimasti feriti, tra i quali alcune donne e tre bambini. Gli aerei israeliani hanno preso di mira anche i tunnel alla frontiera con l’Egitto senza causare vittime. Un altro raid aereo è stato compiuto contro un caravan in quel momento vuoto. Questa mattina la popolazione ha riferito di scene di panico e di migliaia di persone che in tutta la Striscia di Gaza hanno dormito all’aperto per paura dei bombardamenti. Si sono riviste scene simili a quelle di un anno e mezzo fa quando Israele scatenò l’offensiva militare “Piombo fuso” contro Gaza costata la vita a 1.400 palestinesi, il ferimento di almeno altri 5 mila e la distruzione di migliaia di case ed edifici.

    Nei bombardamenti di ieri è rimasto ucciso Issa Batran, comandante del braccio militare di Hamas nel centro della Striscia di Gaza. Ad ucciderlo è stato un razzo sparato da un aereo contro un’abitazione nel campo profughi di al-Maghazi. L’esplosione ha causato il ferimento di alcuni civili. Il braccio armato di Hamas ha minacciato vendetta . Il movimento islamico ieri aveva sparato un razzo «Grad» (katiusha) verso la città israeliana di Ashqelon senza provocare vittime.
    Nena News

  31. Lo scienziato israeliano Uzi Even: "E' ora di ammettere che Israele ha le atomiche".
    Lo scienziato israeliano Uzi Even: "E' ora di ammettere che Israele ha le atomiche". says:

    SCIENZIATO ISRAELIANO: E’ ORA DI RIVELARE POSSESSO ARMI ATOMICHE
    Uzi Even ha lavorato alla centrale atomica di Dimona

    Tel Aviv, 12 maggio 2010 (foto dal sito http://www.tau.ac.il) Nena News – Un noto ed importante scienziato israeliano si appella al suo governo affinché ponga fine al lungo silenzio sul programma nucleare militare e autorizzi ispezioni al reattore di Dimona.

    Uzi Even, professore di chimica all’Università di Tel Aviv che ha lavorato presso il reattore di Dimona ed ex parlamentare del Meretz (sinistra sionista), sottolinea che il programma globale per la riduzione delle armi nucleari è un importante segnale di cambiamento che Tel Aviv non può ignorare. «Dovremmo aprire Dimona agli ispettori internazionali», ha detto Even alla radio dell’esercito.

    L’ex tecnico nucleare Mordechai Vanunu, per aver rivelato i piani della centrale di Dimona al giornale britannico Sunday Times, è stato incarcerato dal 1986 al 2004 e, dal giorno del suo rilascio, è sottoposto ad un regime speciale che gli proibisce di viaggiare e avere contatti con stranieri, soprattutto i giornalisti.

    Si stima che Israele sia in possesso di 200 testate nucleari ma lo Stato ebraico ha sempre adottato una posizione ambigua non avendo mai ne’ confermato ne’ smentito tale informazione.

    Questa posizione, dice il professor Even, se nel passato ha avuto dal punto di vista israeliano una giustificazione, con il passare dei decenni e con i cambiamenti avvenuti, non e più sostenibile.

    Le parole di Even tuttavia potrebbe cadere nel vuoto. Il ministro israeliano della difesa, Ehud Barak, ad esemppio, ha sostenuto lunedì scorso, davanti alle Commissioni parlamentari della difesa e degli affari esteri, che non sono previsti cambiamenti nella politica israeliana e che non ci sono pressioni da parte dell’Amministrazione Obama rispetto alla posizione tenuta sino ad oggi da Tel Aviv. «La relazione fra Israele e gli Stati Uniti è molto più complessa di quello che appare», ha spiegato.

    Secondo vari mezzi d’informazione, nel 1969 gli Stati Uniti avrebbero deciso di non interferire nella politica nucleare israeliana, almeno fino a quando il paese si fosse astenuto da realizzare test nucleari o reso di dominio pubblico il fatto di possedere armi atomiche.

    «L’accordo che abbiamo da lungo tempo con gli Stati Uniti e altri paesi funziona e non c’è bisogno di cambiarlo», ha dichiarato di recente il ministro degli affari strategici Dan Meridor.

    L’Egitto che guida i paesi non-allineati sta cercando di convocare una conferenza internazionale per l’anno prossimo con l’obiettivo di rendere il Medio-Oriente una zona priva di armi nucleari.

    Meridor però ha negato che gli egiziani abbiano preparato una mozione sulla politica nucleare israeliana da presentare al prossimo incontro in giugno a Vienna dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica). «Di tanto in tanto – ha commentato il ministro israeliano – la questione viene sollevata presso l’Aiea e in altre sedi». «Non è la prima volta che capita – ha concluso Meridor – e come sempre troveremo il modo di affrontarla in accordo con il resto del mondo». (red) Nena-News

  32. L'esercito israeliano e l'arte di mentire
    L'esercito israeliano e l'arte di mentire says:

    ESERCITO ISRAELIANO: L’ARTE DI NASCONDERE LA VERITA’
    Sconto sulla pena per il soldato che, nel 2003 a Gaza, uccise l’attivista Tom Hurndall. Si apre invece l’indagine sull’uccisione a Bilin di Basem Abu Rahme. Dopo che per mesi l’IDF ha rifiutato di esaminare le testimonianze di chi quel giorno c’era.

    DI BARBARA ANTONELLI – Roma, 20 luglio 2010 – Nena-news (foto http://www.palestinechronicle.com) -Torna libero il prossimo mese Taysir Heib, ex- soldato israeliano accusato della morte di Thomas Hurndall, il giovane attivista inglese ucciso a Gaza nell’aprile del 2003. Tom, uno studente di 22 anni era andato nella Striscia per compiere attivita’ di interposizione con la ISM, l’International Solidarity Movement: fu colpito alla testa mentre stava fotografando le demolizioni dei bullzoder isrealiani contro le case palestinesi a Gaza.

    Nonostante nel 2005 abbia ricevuto una sentenza pari a 8 anni di carcere, con l’accusa di omicidio colposo (ma non volontario), ma anche per aver fornito una falsa testimonianza e aver ostacolato le indagini, un comitato interno all’esercito ha deciso di accorciare la sua pena, contravvevendo al parere del JAG (il giudice avvocato generale) Avichai Mendelblit.

    Durante il processo, Heib dichiaro’ inizialmente di aver sparato mirando a un militante armato palestinese, portando a suo sostegno la testimonianza di un altro soldato, suo compagno nella stessa unita’, che invece ritratto’ tutta la versione dei fatti, dichiarando di non aver visto nulla.

    Heib forni’ alla giuria una serie di testimonianze false e contraddittorie, cambiando piu’ volte la versione dei fatti. I giudici appurarono che Heib sparo’ a Tom con un’arma da tiratore scelto, dotata di sistema telescopico e Heib, in una seconda fase del processo, ammise candidamente di aver sparato a 10 cm dalla testa di Heib, per dare un avvertimento all’attivista, per spaventarlo e punirlo per essere entrato in una zona dichiarata militarmente off limits.

    Nessuna delle autorita’ isrealiana si e’ presa pero’ la briga di informare la famiglia Hurndall che chi ha ucciso loro figlio torna in liberta’ il mese prossimo e – indignati e scioccati – i familiari di Tom hanno appreso la notizia dai numerosi giornalisti inglesi che li hanno chiamati per avere un commento.

    Nello stesso periodo in cui un bolldozer israeliano uccideva Rachel Corrie, tre cittadini inglesi, — Iain Hook, Tom Hurndall and James Millar — sono state vittime dei proiettili dell’esercito israeliano a Gaza e solo nel caso di Tom, e’ stata aperta e condotta un’indagine ed e’ stato trovato e punito il responsabile. Se poi ad essere uccisi sono civili palestinesi, il sistema interno all’esercito tenta ancora di piu’ di confondere e nascondere le prove, evitando qualsiasi indagine. Il 90% dei crimini commessi contro civili palestinesi per mano dell’esercito o della polizia israeliana, finisce con un file archiviato. Un sistema che da’ un chiaro messaggio ai soldati stessi: l’esercito e’ al di sopra della legge e l’entita’ che sta dietro ai soldati fara’ di tutto per proteggerli, nel caso non rispettino le regole di ingaggio.

    Cosi e’ avvenuto anche per la morte di Bassem Abu Rahme, il giovane palestinese trentenne, impegnato nelle manifestazioni non violente con il comitato popolare di Bi’lin, villaggio della Cisgiordania che dal 2005 si batte contro la costruzione del muro e la confisca delle terre agricole. Una granata di gas lacrimogeno ha spezzato la vita di Pheel, l’elefante cosi lo chiamavano tutti, sia palestinesi sia israeliani. Trapassandogli il torace e colpendolo a distanza ravvicinata. L’esercito ha sempre evitato di aprire indagini, dichiarando il caso chiuso, dopo aver semplicemente ascoltato – nel corso di un debriefing organizzativo – le testimonianze dei soldati di turno a Bi’lin quel giorno: regole di ingaggio rispettate, il gas fu sparato – secondo l’esercito – da una distanza regolare e non fu volontariamente diretto a Bassem.

    Ma quel 17 aprile a Bi’lin, di manifestanti ce n’erano centinaia, palestinesi, internazionali e israeliani. E tanti ripetono da 15 mesi che il candelotto che ha ucciso Bassem e’ stato lanciato da una distanza ravvicinata e seguendo una traiettoria orizzontale.

    La famiglia di Pheel, si e’ rivolta alla studio di Michael Sfard, l’avvocato isrealiano che pochi mesi fa con un appello alla Procura israeliana e’ riuscito a far riaprire le indagini sul ferimento di Tristan Anderson, giovane attivista americano che ha subito – dopo essere stato ferito dall’esercito nel villaggio di Nilin- danni cerebrali permanenti. Anche nel caso di Anderson, il caso era stato chiuso senza avviare alcuna indagine approfondita.

    In una lettera all’avvocato Sfard, il giudice (JAG) Mandelblit spiega di aver ordinato all’unita’ investigativa della polizia militare di aprire un’indagine – mentre fino a oggi si era sempre rifiutato. Un cambiamento dettato dal rischio che lo studio Sfard faccia appello all’Alta Corte di Giustizia.

    Per seguire il caso di Basem, le due associazioni israeliane B’Tselem e Yesh Din hanno raccolto una lunga serie di testimonianze, video e fotografie e le hanno fatte analizzare da un gruppo di esperti indipendenti, redigendo un dettagliato report. Il report ricostruisce gli avvenimenti del 17 aprile, combinando approfondite analisi balistiche, in riferimento alle specifiche connotazioni del tipo di granata utilizzata (il modello 4431, da 40 mm, fabbricato da un’azienda della Pennsylvania), con le caratteristiche topografiche del terreno e le testimonianze video, secondo cui e’ possible risalire all’esatta posizione sia della vittima che del soldato che ha sparato. I diagrammi presentati nel report, elaborano le possibili traiettorie seguite dal candelotto lacrimogeno, dimostrando che se il soldato avesse sparato con una traiettoria a 60 gradi (come sostenuto dall’esercito), il gas sarebbe caduto molti metri dietro alla posizione in cui si trovava Basem.

    Si aprono pertanto due possibili scenari, che portano a una simile evidente conclusione, cioe’ che le regole di ingaggio non sono state ripettate e il candelotto e’ stato sparato per colpire l’attivista, che si trovava a est del reticolato(che separa Bilin dalle terre agricole) e che non rappresentava alcuna minaccia per l’esercito.

    Anche se si ipotizza infatti che la granata abbia colpito prima la rete metallica e poi il torace di Pheel, anche in questo caso, il soldato avrebbe dovuto trovarsi ad una distanza inferiore ai due metri dalla rete, cosa che non risulta tale dai video filmati da chi quel giorno era a Bilin.

    Il ritardo nell’apertura delle indagini non trova nessuna giustificazione. E nemmeno i meccanismi che tutelano e coprono l’operato dei singoli soldati.

    Ahmed, fratello di Basem ha dichiarato “siamo contenti che un’indagine sia stata aperta ma avrebbe dovuto avvenire lo stesso giorno che Basem e’ stato ucciso. Se l’esercito apre ora l’indagine, lo fa solo perche’ si sente costretto a farlo.” (nena-News)

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,
    ma una brillante signora come te, è giusto che sia sempre al centro dell’attenzione e mai trascurata!
    Peccato che in fatto di americani si abbia gusti diversi !
    Però potrebbe essere un bel momento di discussione , in sostanza andar oltre all’RI, che in fondo come dici tu è solo un “piccolissimo torsolo” della grande Amerika!

    cc

  34. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    http://www.forumpalestina.org/news/2009/Aprile09/23-04-09VideoManifestanteUcciso.htm

    Questo è il video dell’uccisione del palestinese Bassem Abu Rahme con un candelotto lacrimogeno sparatogli il 17 aprile dell’anno scorso nella pancia da un soldato israeliano a Bi’lin, la località di 1.700 abitanti che dal 2005 manifesta pacificamente ogni venerdì contro la confisca delle proprie terre per far spazio ai 35.000 coloni della vicina colonia e contro la costruzione del Muro. Nei giorni scorsi sono stato di venerdì a Bi’lin per vedere la manifestazione, nel corso della quale i militari hanno fermato per una 40ina di minuti Luisa Morgantini, ex vicepresidente del parlamento europeo, e nel corso della quale mi sono trovato in mezzo a quattro lanci di lacrimogeni su un totale di almeno il doppio. Ho così scoperto che, a quanto mi è stato spiegato, Israele è l’unico Paese al mondo che usa lacrimogeni “rinforzati” con il cianuro: non so se sia vero e cosa usi, ma è certo che l’effetto è molto più forte dei lacrimogeni che ho conosciuto a suo tempo in Italia.
    pino nicotri

  35. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Suso Cecchi d’Amico ci ha lasciati.

    Ci sono persone che dopo un minuto desideri che se ne vadano, ed altre che vorreste non se ne andassero mai.

    Scusate la digressione fuori tema, ma almeno evito le male parole che alcuni post mi suggerirebbero.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  36. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Caro Pino quel filmato mi ha messo i brividi, avevi parlato di lacrimogeni ed è a quello che pensavo quando ti ho raccomandato di fare attenzione.
    Quello di sparare i lacrimogeni ad altezza d’uomo non è un’esclusiva degli israeliani, era una pratica piuttosto comune anche da noi negli anni ’70, ne so qualcosa personalmente, ne presi uno nello stomaco sul lungarno a Pisa, per mia fortuna colpì prima la spalletta del ponte e mi colpì “di sponda” ma mi sdraiò per terra ugualmente.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  37. Controcorrente
    Controcorrente says:

    La zecca sionista!

    La zecca è un tipico parassita animale.
    Ci sono pure le zecche da Blog,che ogni tanto vengono a grufolare anche su questo Blog, in modo guarda a caso selettivo.
    Le zecche sioniste o similari sono particolari, parlano di un sacco di cazzate normalmente,ma quando si tratta della grande Israele, il loro linguaggio improvvisamente si fa serio.
    Prepararsi gli antiparassitari adeguati!

    cc

  38. Anita
    Anita says:

    x CC

    all’RI, che in fondo come dici tu è solo un “piccolissimo torsolo” della grande Amerika!
    ———————————————————————

    E’ il piu’ piccolo Stato in estensione territoriale, verissimo, ma era il faro industriale degli US.

    E’ il ponte tra Boston e New York.

    Siamo un po’ giu’, ci stiamo rimettendo dall’allagamento del mese di Marzo.

    Ci vorra’ un altro anno per ritornare al normale…i grandi negozi riapriranno il prossimo marzo 2011.

    Nella nostra piccolezza siamo sempre nelle news nazionali.

    Abbiamo 400 miglia di costiera sull’Atlantico…… = 643.737 km

    http://www.netstate.com/states/intro/ri_intro.htm

    Anita

  39. Uroburo
    Uroburo says:

    Ma perchè non lo banna? Shalom x Nicotri { 31.07.10 alle 17:03 }
    ——————————————————
    Caro signor Shalom,
    se condivido moltissime delle cose che lei scrive (ed io sono uno a cui lei ha svelato poco che già non sapessi ….), devo dire che NON condivido la sua proposta di espulsione, verrso chiunque sia stata indirizzata (e qui non si capisce bene se lei parla di Rodolfo o del signor Popeye).
    Questo blog è fatto da quattro gatti ed è importante che ci stiano tutti. Per altro sono del parere che le idee si combattano con le idee (o ignorando le caxxate non commentabili) non certo con le espulsioni.
    Io non sono il blogmaster, sono solo uno qualunque ma sono uno dei non molti presenti fin dai tempi del forum di Bocca (siamo solo sei: io Anita,Peter,Popeye, AZ e Faust). Non voglio titoli speciali ma ho il diritto di esprimere il mio parere, ed il mio parere è che chiunque debba poter partecipare al blog e che noi dobbiamo armarci di tolleranza e di capacità di esprimere al meglio le nostre ragioni.
    Un cordiale saluto Uroburo

  40. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Confesso che non ricordo il nome della nave; quest’anno non ci siamo andati vicino!
    Sono due gemelle inglesi , crociera di lusso, su internet ho visto servizio da… sette stelle!!!
    Non li ho visti fare cinque pasti al giorno.
    Se lo dice lei dev’essere vero!!!

    Non mento mai, se non in situazioni indispensabili, piuttosto sto zitta.
    Ma vedo che mi devo sempre giustificare!!!

    Sylvi

  41. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Veramente quando ero bambina si facevano 5 pasti al giorno.

    Una piccola colazione di prima mattina, un veneziana o una brioche di mezza mattina, il pranzo di mezzo giorno o alla una.
    La merenda alle 4.1/2, cena alle 8.

    Tra pasti e spuntini sono 5.

    Parlo di quando le scuole avevano l’orario spezzato.

    Lo ricordo bene, mia mamma mi dava 10 centesimi per la veneziana o brioche a scuola, e io mi compravo la liquirizia a forma di diamante nel negozietto di fronte.
    —————-

    Qui no, di solito hanno un breakfast, un lunch leggero a mezzogiorno, cena alle 6 o anche alle 5 quando si hanno figli dedicati allo sport…..
    Poi varia secondo le abitudini e le necessita’.

    Quando i miei erano in visita, separatamente, era un disastro, non potevo accomodare tutti agli orari preferiti.

    Anita

  42. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    mi fai ricordare che mia madre, negli ultimi anni alle superiori, mi dava la “settimana”, dove era conteggiata la merenda e piccole necessità.
    Io non mangiavo la merenda, facevo una colazione abbondante, per risparmiare i soldi per il sabato che mi era permesso mangiare la pizza fuori con gli amici.

    Erano le prime pizzerie che sorgevano a Udine!
    Andavamo alla Birreria Moretti, birra che Peter sta boicottando, dove facevano una pizza che a noi pareva divina.
    Ma era l’età, la compagnia e la felicità della semilibertà!

    Mia figlia è a Mauii, più vicina a te che a me!

    ciao Sylvi

  43. Anita
    Anita says:

    x CC

    L’atro ieri c’e’ stato Bill Clinton, ci viene spesso, specialmente quando era presidente.
    ———————————-

    Oggi si sposa Chelsea Clinton, i notiziari sono stati silenziosi sul suo futuro suocero Ed Mezvinsky…ecco un esempio di bias da parte dei giornali.

    Stanno solo facendo critiche perche’ il Presidente non e’ stato invitato.

    La ragione piu’ logica e’ la sicurezza, pero’ potevano invitare gli Obama e loro potevano cortesemente mandare un regalo e spiegare la ragione per cui non era prudente essere presenti al matrimonio.

    Detto da Obama in persona…scherzando…

    Altri Presidenti sono andati a matrimoni e cerimonie, anche nel mio Stato….

    Anita

  44. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Tu sei piu’ vicina a me che tua figlia.
    Maui e’ a circa 5’000 miglia da me, circa oltre 8000 km.

    Una delle ragioni per cui non siamo mai andati nelle isole hawaiane e’ per il lungo viaggio.

    Mi fa piacere che tua figlia si godi di vedere il mondo finche’ e’ giovane.
    Quando arrivano le responsabilita’ non e’ sempre possibile.

    Pensa che ho vinto due viaggi per due per Hawaii, uno l’ho dato a mio figlio maggiore, uno non era trasferibile.

    Un caro abbraccio,
    Anita

  45. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Brioche e merende da piccoline…!!
    Direi ai tempi del fascio littorio o giù di lì…di poco..!!

    La bonanima della mi Mamma, mancata in giovane età, era del 24, all’epoca dei fasti imperiali o giù di lì, vide la prima cioccolata all’epoca delle “colonie elio-terapiche” dell’Opera Nazionale Balilla.
    Onestamente, tutto sommato opera con dei meriti,se non altro per la cioccolata che doveva rinforzare “le solerti sfornatrici di italici eroi”.
    I dieci centesimi ,presumo li guadagnasse estirpando erbacce da un grande orto, ma li portava a casa.
    Era l’epoca del libretto dal droghiere!
    A 13 anni serva in Liguria!
    Credo che la prima brioche, magari con marmellata al mattino risalga aiprimi anni 50.
    Presumo dopo aver letto, (notizia falsa) della brioche di Maria Antonietta!

    W l’Italia

    cc

  46. sylvi
    sylvi says:

    caro CC

    il mio bidello Gino aveva le prime brioche: pan dolce con un sospiro di marmellata, ma ,se dovevo andare a mangiare la pizza il sabato coi baldi liceali, dovevo annusare …e basta!

    Sai ,si si faceva alla romana! Poche smancerie, ognuno per sè…
    Comunque eravamo ai primi anni sessanta!!!

    Sylvi

  47. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Brioche e merendine da piccoline ,nell’epoca di Marchionne..

    La mi nonna era così legata alle antiche tradizioni dei proletari,che ancora quando ci si poteva permettere già la brioche, ancor’ io piccino ,mi assisteva, al mattino prima della SQuola.
    Mamiy and Papy avevano già timbrato la cartolina a quell’ora, ebbene la Nonna fedele alle salde tradizioni di un tempo ,mi preparava dei pastoni incredibili con Pane e latte.
    Pane di uno o due giorni…
    Quello fresco si accquistava più tardi.
    Fiera come la mi nonna non ve ne erano all’epoca, mai un lamento..
    C’è bisogno di nonne come la mia, per allevare una nuova generazione di “collaboratori” in fabbrica di marchionne.
    Fieri, contenti e mai un lamento!

    W L’italia 2

    cc

  48. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    a me” MI” è venuta una grossa “intolleranza” al latte, che neanche nel Thè lo posso mettere!

    cc

Commenti più recenti »

I commenti sono chiusi.