Il governo italiano è sempre più cialtrone e baro, degno dell’indegnità di un Marcello Dell’Utri. E’ arrivato al punto di sostenere la bestialità che “il crocifisso è simbolo nazionale dell’Italia”, buttando così nel cesso il tricolore più di Bossi. In Israele perfino il governo è diventato “terrorista antisemita filo Hamas”?

Per dire che il signor Marcello Dell’Utri anche se eletto è indegno di stare nel parlamento italiano non c’è bisogno di notare che è stato condannato anche in appello a ben 7 anni di galera per appoggio esterno alla mafia. Bastano e avanzano i suoi due commenti alla sentenza: “E’ tutta spazzatura”; “Il mio eroe resta Mangano”. Non so se, come peraltro a non pochi sembra da tempo, se il signor Dell’Utri sia spazzatura, ma è più facile lo sia lui che la magistratura italiana o un collegio giudicante o anche solo una sentenza.  Una sentenza può essere sbagliata, succede, ma proprio per questo esistono i gradi di appello fino alla Cassazione. Se un privato cittadino amareggiato da una condanna a 7 anni di galera può andare comprensibilmente in escandescenze e dire che “è tutta spazzatura”, un parlamentare non può invece esprimersi in questo modo. E purtroppo il signor Dell’Utri si esprime in questo modo contro la magistratura e tutta una serie di processi e sentenze già da anni, in sintonia del resto con il suo socio e datore di lavoro Silvio Berlusconi e con avvocati corruttori condannati in via definitiva come Cesare Previti, altra persona indegna del ruolo che ha ricoperto in parlamento e – vergogna della Repubblica italiana – perfino nel governo come ministro.
Riguardo poi il fatto che il mafioso Vittorio Mangano sia e resti l’eroe di Dell’Utri è comprensibile, ognuno hai i suoi eroi e ovviamente Dell’Utri li ha tra i mafiosi a 30 carati, ma non è comprensibile che Dell’Utri dopo dichiarazioni come queste non venga cacciato dal parlamento per indegnità, magari su discreto intervento del presidente della Repubblica. Verso le 8 di sera dell’1 luglio in un comizio in piazza Cordusio, a Milano, nella manifestazione contro la legge del bavaglio alla stampa, ho sentito che del suo eroe Dell’Utri apprezza il fatto che “in galera non ha mai parlato”. A questo proposito mi vengono in mente alcune parole dell’intervista del fratello di Dell’Utri rilasciata a Repubblica quando questi venne arrestato su ordine della magistratura di Torino: “Mio fratello anche in galera non parlerà mai”. Quale ammissione migliore che suo fratello avrebbe potuto ammettere una serie di cose gravi? E quale messaggio migliore per rassicurare chi andava rassicurato? Ricordiamo tra l’altro che il passaporto del fratello di Dell’Utri è stato usato per far scappare in Venezuela un certo bancarottiere di nome Filippo Rapisarda.

Ormai l’indecenza di questi gaglioffi al governo è tale che si permette di bacchettare pubblicamente il capo dello Stato anche l’avvocato Niccolò Ghedini, altro personaggio che è stato fatto eleggere in parlamento dalle truppe cammellate berluscone solo perché lavora alla confezione di leggi su misura per il signor padrone Silvio Berlusconi e i suoi lacchè. Ma anche qui è il grande Chiavaliere Papino il Breve ad avere tracciato la rotta: non è la prima volta che lui critica pubblicamente il capo dello Stato, cosa piuttosto malsana in una democrazia visto che Berlusconi è il capo del governo.
L’indecenza di questi indecenti è sugellata dal ricorso del governo italiano contro la decisione della Comunità Europea di dare ragione alla signora che nel Veneto ha chiesto di togliere il crocifisso dalle aule della scuola statale frequentata da suo figlio. Con la stessa decisione la Comunità Europea ha chiesto che siano tolti i simboli religiosi dai luoghi pubblici. O meglio: dai luoghi di uffici pubblici, perché nessuno si sogna di far togliere i simboli religiosi anche dai crocicchi, dalle cime di colline e di monti, dalle facciate di chiese, dai santuari e dalle edicole nelle strade e nelle piazze dove se ne contano a decine di migliaia. La scusa accampata dai legulei che hanno stilato il ricorso è che “il crocifisso è simbolo nazionale italiano”! Ora capisco perché Umberto Bossi può dire che lui con il tricolore ci si pulisce il culo e può diventare ministro anziché finire in galera: perché per le facce di bronzo e i truffatori al governo il simbolo nazionale italiano NON è il tricolore, ma il crocifisso! Mai sentita bestialità peggiore. Bestialità arricchità da truffa collaterale laddove nel ricorso si legge che la croce figura ad esempio in molte bandiere comunali. Se è per questo, e se non ricordo male, figura anche nella bandiera svizzera. Ma cosa cavolo c’entra la croce con il crocifisso? La Croce Rossa ha per simbolo una croce, ma solo i mentitori di professione e i bossoberlusconi possono ragliare che si tratta della croce del crocifisso, cioè di un simbolo religioso, anziché di un semplice segnale che si nota meglio. E comunque la bandiera italiana NON ha nessuna croce e nessun crocifisso.

Il mirino di ogni fucile e arma da puntamento, compresi i congegni di puntamento delle mega bombe da aereo, ha una corce per indivisure l’obiettivo da colpire. C’è qualcuno che vuole sostenere si tratti di un simbolo religiso, cioè di qualcosa che ha a che vedere con la croce? I mentitori di professione e i padani amanti della Roma ladrona perché ci si trovano a proprio agio, come si trovano a proprio agio nella Lombardia ladrona e in altri posti dove invadere con i propri dirigenti le istituzioni pubbliche, sognano che la bandiera italiana è già stata sostituita dal famoso Carroccio con tanto di croce: ma il loro è, per l’appunto, un sogno. Non vorrei parere irriverente, ma questa è un’epoca in cui è sempre più chiaro che per troppi membri del clero la croce è troppo spesso il segno nel mirino con il quale prendono di mira il sedere dei minorenni da stuprare: perciò non è prudente elevare, con un golpe, la croce a simbolo nazionale. Non tutti gli italiani sono pedofili. E’ vero che l’Italia sta portando ormai da quasi un ventennio la croce del berlusconismo, alla quale è sempre più inchiodata fino a esiti prevedibilmente drammatici, ma non per questo una tale sventura deve diventare simbolo nazionale anche per le generazioni future.

La volgarità del modo di agire di questi legulei si può forse spiegare con l’opera corruttrice che la palazzinara Propaganda Fide ha almeno a Roma in fatto di abitazioni da dare in affitto a prezzi minimi e di palazzine da svendere agli “amici”, ma risalta in tutta la sua indecenza alla luce della recente sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti: per il reato e per le cause di pedofilia il Vaticano è perseguibile. Era ora! E l’avvocato Jeff Anderson, difensore di alcune vittime degli stupri commessi da preti, promette di portare in tribunale anche Ratzinger. Anderson ha per un verso ragione: è stato Ratzinger, col suo compare Raffaele Bertone, a ordinare per iscritto ai vescovi di tutto il mondo il segreto su tutti i casi di pedofilia del clero, con obbligo di segnalarli solo alle autorità del clero ma NON alle autorità civili. Per un altro verso credo però che Anderson abbia torto: Ratzinger è anche un capo di Stato, per quanto minuscolo e per molti versi vergognoso e stracarico di colpe storiche, e per i capi di Stato è riconosciuta l’immunità anche dagli Usa. Le regole sono regole, e vanno rispettate anche nei confronti di chi magari è odioso e meriterebbe calci nel sedere.  E per rendersi odioso Ratzinger non si risparmia nulla: l’infelice mossa più recente è l’indecente avere costretto l’arcivescovo di Vienna, Schoenborn,  a scusarsi con il cardinale Sodano, diventato ancor più impresentabile dopo le sue recenti accuse contro le magistrature che in fatto di lotta ai pedofili non guardano in faccia a nessuno.

Non so quanto durerà questo governo di magliari che l’Italia si ritrova, e non so quanto durerà l’Italia con questo governo di magliari. Ma il caso Brancher, che si aggiunge al caso del sottosegretario Nicola Cosentino e al mega caso Berlusconi plurimputato, è l’ennesima e più cialtrona dimostrazione di dove sono capaci di arrivare questi magliari. E ci tocca anche sentire il servo sciocco del Chiavaliere, la simpatica mortadella Sandro Bondi, ex comunista del menga (l’ex si riferisce alla parola comunista, non alla parola menga), declamare in pubblico la corbelleria “noi dobbiamo difendere chi è accusato ingiustamente” quando il presidente della camera, Gianfranco Fini in un dibattito pubblico ha denunciato la “non opportunità” che il sottosegretario Nicola Cosentino resti al ministero “perchè in politica bisogna essere come la moglie di Cesare al di sopra di ogni sospetto”. Bondi è un altro che ha le idee confuse, o fin troppo chiare, visto che continua a confondere il governo di una Repubblica con un  comitato di affari privati, preferibilmente sporchi. Chi “è accusato ingiustamente” viene difeso dai propri avvocati, e da se stesso, in tribunale e NON dal governo e dai suoi servi a pagamento.

Nelle ultime ore la stampa Usa ha rivelato che anche Nixon era uno che ordinava assassinii, zelantemente fatti eseguire da Kissinger, un personaggio che ha la coscienza talmente sporca da non permettere alle persone normali di capire come possa dormire tranquillo. Ma quella di Nixon non è una sorpresa. C’è solo Kennedy che ha tentato in tutti i modi di fare uccidere Fidel Castro e c’è Bush figlio che ha dovuto ammettere di recente che l’Iraq con l’attentato alle Torri Gemelle non c’entrava nulla, come del resto era noto e documentato da sempre. Bush s’è consolato dicendo che il Saddam da lui fatto accoppare, assieme a chissà quante decine di migliaia di iracheni, era una minaccia per non ho capito bene chi, ma sicuramente per la voglia di petrolio altrui degli Usa e, anche se non si ha il coraggio di dirlo, di Israele. Ho infatti letto – ma non ho ancora controllato la notizia –  che Israele ha aperto una raffineria proprio in Iraq. In attesa di aprirne altre in Iran….

A proposito di Israele, la barbara pratica degli “omicidi mirati” i suoi governanti evidentemente l’hanno imparata da Nixon&C, ammesso che avessero qualcosa da imparare. In quanto a raccontar frottole anche Israele comunque non è secondo a nessuno. Dopo avere sempre dipinto Hamas – e tutta Gaza – come un covo di delinquenti e terroristi con i quali non si può trattare, ma solo usare Piombo Fuso, e che è terrorista chiunque la pensi diversamente, ecco che decine di migliaia di israeliani sono in marcia verso la casa di Netanyahu per reclamare una trattaviva con Hamas che conduca alla liberazione del famoso caporale Shalit. E ora come la mettiamo?  Todos terroristas anche quelle decine di migliaia di sionisti duri e puri che per riavere Shalit vivo e libero chiedono si faccia almeno un minimo di politica anziché sempre e solo guerra con le motivazioni più balorde?

E deve essere diventato un covo di terroristi antisemiti perfino il governo israeliano visto che ha annunciato che per riavere Shalit è disposto a “liberare mille detenuti palestinesi”. Ovviamente Netanyahu bara, né più e né meno come i suoi zelanti e ottusi servitori di nostra conoscenza, perché omette di dire che poi quei mille li rimette in galera con  le scuse più varie, come è stato fatto in passato con molti degli altri palestinesi liberati con simili scambi. E comunque di palestiensi detenuti illegalmente ce ne sono troppi, mi dicono ben 11.000, minorenni compresi. E così, se Gaza è il più grande campo di concentramento mai esistito al mondo, più grande anche di Masada, Israele è la più grande prigione a cielo aperto di detenuti, in spregio alle regole di qualunque democrazia degna di questo nome. A volte penso anch’io che Israele andrebbe difesa soprattutto dai suoi fanatici al governo e dalla maggioranza di estremisti che li hanno eletti con l’obiettivo di guidare l’Occidente allo “scontro di civiltà”, cioè alla guerra contro l’Islam.

323 commenti
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  1. La  Striscia  rossa
    La Striscia rossa says:

    «Legge bavaglio» Pd pronto a votare insieme ai finiani
    La crisi interna al Pdl e il caos nel governo che deve ancora metabolizzare le polemiche (anche interne) per la nomina del ministro Brancher, stanno spingendo l’opposizione ad accelerare le iniziative per mettere in difficoltà Berlusconi e i suoi.
    Importante, su questo fronte, le dichiarazioni Pd sul ddl intercettazioni. I democratici sarebbero pronti a votare gli emendamenti che dovessero essere presentati dalla componente finiana, se in grado di migliorare il testo.
    Lo annuncia il capogruppo alla Camera Dario Franceschini.

  2. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Chi è che parla di Nord virtuoso? (Striscia)
    ———–
    Sylvi, per esempio.

  3. Paleonico
    Paleonico says:

    … Chiedo scusa al blog x il post di ieri… erano molti anni che non bevevo piu superalcolici… avevo appena scritto ad un mio amico di come stavo bene da quando non bevo piu… non ho scuse, mi dispiace… Scusate!!
    P.

  4. Anita
    Anita says:

    x Paleo-nico

    Caro Nico,

    te l’ho detto che era il buon rum rosso che ti faceva parlare.
    Non ti faccio la ramanzina sul rum rosso…non ce n’e’ di bisogno, e’ solo la tua salute che ci va di mezzo.

    Devo chiudere…….

    Ciao, Anita

  5. Nena news: NETANYAHU PRIMA DI INCONTRO CON OBAMA VEDE NEMICI PRESIDENTE USA
    Nena news: NETANYAHU PRIMA DI INCONTRO CON OBAMA VEDE NEMICI PRESIDENTE USA says:

    NETANYAHU PRIMA DI INCONTRO CON OBAMA VEDE NEMICI PRESIDENTE USA
    Premier domani parte per Washington ma oggi avrà colloqui con tre senatori filo-Israele e avversari accaniti dell’Amministrazione

    Gerusalemme, 04 luglio 2010 (foto dal sito www. ivarfjeld.files.wordpress.com), Nena News
    – Aprendo oggi la seduta settimale del consiglio dei ministri, il premier israeliano ha elencato i suoi «buoni propositi» in vista della partenza domani per Washington dove incontrerà il presidente Barack Obama. Ai suoi colleghi di governo ha fatto sapere di voler avviare negoziati diretti con i palestinesi – ora sono indiretti e mediati dall’inviato Usa George Mitchell – e di voler raggiungere un accordo di pace, con la mediazione degli Stati Uniti. Si è guardato bene però dall’annunciare lo stop definitivo alla costruzione ed espansione delle colonie ebraiche nella Cisgiordania sotto occupazione militare, previsto dal piano Road Map sottoscritto dal suo predecessore Ariel Sharon, e sul quale l’Autorità nazionale palestinese, almeno in apparenza, insiste prima di dare il via libera ai colloqui diretti con Israele.

    Netanyahu mentre invia segnali concilianti ad Obama scelgie allo stesso tempo di incontrare i lobbisti filo-israeliani che accusano con parole infuocate l’attuale Amministrazione di «aver abbandonato Israele». Accusa priva di logica di fronte al fatto che Obama se da un lato ha criticato Israele in alcune occasioni, dall’altro ha sino ad oggi riaffermato tutti gli aspetti, politici e militari, dell’alleanza con lo Stato ebraico. Il quotidiano di Tel Aviv “Maariv” riporta oggi che Netanyahu avrà un incontro con tre senatori Usa – John McCain, Joe Lieberman e Arlen Specter – che conducono una battaglia incessante contro Obama e hanno scelto, certo non per caso, di trascorrere in Israele la festività nazionale statunitense del 4 Luglio.

    Netanyahu e i suoi alleati americani avranno una riunione informale di «coordinamento» per decidere le prossime mosse al Congresso americano volte a paralizzare la già evanescente politica dell’Amministrazione Usa nel Vicino Oriente?

    “Maariv” aggiunge che Netanyahu si prepara a respingere la probabile richiesta di Obama di prolungare la «moratoria» di dieci mesi nella costruzione di nuove case per coloni israeliani in vigore dallo scorso novembre (nel frattempo vengono ultimati i progetti edilizi già approvati). Non solo, ma non presenterà alcuna mappa con la proposta israeliana di confini tra lo Stato ebraico e il futuro Stato di Palestina. A Washington, conclude “Maariv”, Netanyahu porterà solo l’elenco delle merci che Israele non intende far entrare a Gaza sotto stretto embargo.

    Questa mattina intanto sono partiti per il Cairo i due consiglieri di Netanyahu – Uzi Arad e Yitzhak Molcho — per incontrare il capo dell’intelligence egiziana Omar Suleiman con il quale discuterranno del caporale Ghilad Shalit, il militare israeliano catturato nel 2006 da un commando palestinese e da allora prigioniero a Gaza.
    Nena News

  6. Damocle
    Damocle says:

    VENEZUELA
    Catturato “El Panzón” Chávez Abarca, mano destra di Posada Carriles

    “El Panzón” è nella lista rossa dei terroristi ricercati dalla Interpol(Polizia Internazionale) perchè è implicato in vari attenatati con esplosivi commessi a Cuba negli anni ’90.

    Il presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha informato della cattura del salvadoregno Francisco Chávez Abarca, accusato d’essere la mano destra del terrorista Luis Posada Carriles ed anche l’autore di vari attentati con esplosivi in Cuba.

    L’arresto è avvenuto durante un’operativo d’intelligenza, la notte di giovedì 30 giugno, mentre Abarca tentava d’entrare in Venezuela.

    Parlando dal Palazzo di Miraflores(sede del Governo), il Presidente ha spiegato che Abarca, detto “ El Panzón” è stato detenuto nel’aeroporto di Maiquetía ed è stato trasferito nella sede del Servizio Bolivariano d’Intelligenza (Sebin) per essere interrogato.

    Il presidente venezuelano ha chiesto quale può essere l’intenzione del salvadoregno per entrare nel paese ed ha ordinato di verificare chi lo stava aspettando.

    “Che cosa vuole Chávez Abarca in Venezuela? Chi lo stava aspettando?”, ha sottolineato il presidente, prima di informare che il detenuto sarà consegnato alla Interpol e quindi inviato a Cuba, paese che ha sollecitato la sua cattura.

    “Questo bel tipo è venuto qui per ammazzarmi (…) me lo dice il cuore”, ha detto Hugo Chávez e gli ha chiesto di collaborare per chiarire la missione speciale che era venuto a compiere in Venezuela.

    “Poco prima delle elezioni parlamentari di settembre ed in mezzo a un’avanzata della Rivoluzione, è molto strano che un terorista di questo calibro venga qui”, ha commentato.

    “Posada Carriles sarà davvero nervoso, perchè abbiamo preso uno dei suoi…”

    Chávez Abarca è stato detenuto in El Salvador per due anni, perchè era il leader di una banda che si dedicava a rubare veicoli nel paese, e la giustizia riuscì ad evitare di giudicarlo per gli altri crimini internazionali di cui è accusato.

    El Panzón e 21 membri della sua banda furono arrestati per furto di veicoli e truffa; le autorità assicurarano allora che si trattava di una delle principali strutture del crimine organizzato dedicate al furto di veicoli a livello nazionale e centro americano.

    Il 28 ottobre del 2007, un giudice compiacente lo ha liberato e, nonostante le sue attività criminali non ha mai dovuto rispondere del suo ruolo come principale complice di Luis Posada Carriles in una campagna mai menzionata davanti ai tribunali di El Salvador, in ripetute denunce.

    Negli anni ‘90 fu segnalato per il suo coinvolgimento nel narcotraffico, la vendita di armi e di denaro falso in Guatemala.

    Ha utilizzato gli alias Manuel González, Roberto Solórzano e William González, ed ha effettuato tre brevi viaggi a Cuba, nell’aprile e maggio del 1997, per commettere vari attentati.

    Nel 1997 ha attivato una bomba di 600 grammi di C-4, che provocò danni materiali nei bagni della discoteca Aché dell’Hotel Meliá Cohíba, il 12 aprile.

    Il 30 dello stesso mese, fu disattivata una bomba di 401 grammi di C-4 che Abarca aveva piazzato in una pianta ornamentale del 15º piano della stessa installazione alberghiera.

    Il 24 maggio, mentre Chávez Abarca era in Messico, scoppiò una bomba all’entrata degli uffici della corporazione Cubanacán della capitale del paese.

    Il governante venezuelano ha ricordato che sono passati cinque anni da quando il suo governo ha formalizzato la richiesta di estradizione a Washington di Posada Carriles, un ex agente della Centrale d’Intelligenza Americana(CIA), di 82 años, responsabile, tra molti delitti, dell’attentato con esplosivi del 6 ottobre del 1976 contro il volo 455 della compagnia Cubana de Aviación, nel quale morirono i 73 occupanti.

    Posada Carriles è libero negli Stati Uniti e accusato solamente di aver trasgredito le leggi migratorie.

    Questo paese non ha mai dato una risposta al Venezuela sulla richiesta d’estradizione.

    UNA SUA RECLUTA HA POSTO LA BOMBA CHE HA AMMAZZATO FABIO DI CELMO

    Nel 1997, seguendo gli orientamenti di Posada Carriles, il “Panzón” Chávez Abarca assunse il mercenario Ernesto Cruz León e lo incaricò di realizzare missioni terroristiche in Cuba, raccontandogli che lui stesso le aveva eseguite e lo addestrò nella confezione degli esplosivi.

    Cruz León realizò due viaggi a Cuba durante i quali pose varie bombe in hotels della capitale cubana. Una ammazzò il giovane turista italiano Fabio di Celmo, il 4 settembre del 1997, nel momento più tragico della criminale campagna di terrore che Posada aveva scatenato per conto della Fondazione Nazionale Cubano American una creatura della CIA.

  7. sylvi
    sylvi says:

    Marco Tempesta provoca, ma io non raccolgo,
    almeno ieri e oggi ho già dato!!!

    Sabo Grando e Perdon di Barbana, festa grande, ma Festa dei gradesi non dei turisti…
    Quest’anno, dopo traversie durate anni, quando la sabbia montava in laguna e non veniva dragata; i verdi dell’estinto Pecoraio Scanio volevano farci fare le sabbiature perenni in nome dell’intangibilità del territorio; e delle velme che arrivassero fino a Venezia, seppellendo definitivamente questo golfo Nord_Est rompiballe…
    dicevo, prima Illy,sx, poi Tondo dx, hanno scavato i canali che portano a Barbana.
    E la processione di barche che portano con grande partecipazione la Madonna da Grado a Barbana e ritorno si è svolta con grande solennità e con un numero di pescherecci mai visto prima.

    I gran pavese garrivano in tutte le barche ormeggiate nei porti, alle finestre e sui terrazzi, compreso il mio, sventolavano le insegne del Grande Perdon, che risale al 1237, dopo una grande peste.

    Ma…io ho un consuocero…mia nuora non ha colpe, che purtroppo ha accettato il mio striminzito invito!
    E’ da sempre iscritto, e non ne fa mistero, all’Ass. degli Atei ed agnostici ecc., non vi dico che cosa dice del Papa polacco e di quello tedesco perchè potreste impallidire persino voi…….
    e di conseguenza ne è andata di mezzo anche l’innocente Madonna!!!

    Nemmeno l’allenamento che ho avuto in questo blog …mi è stato sufficiente!
    Ha “minacciato” di tornare ….
    solo il pensiere mi fa stremare…vado a riposare!!!

    Sylvi

  8. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Angela Merkel e le ristrutturazioni di “casa mia”.

    Cara Sylvi,

    Sotto il comando della Mia consorte, sto per giungere alla fine della “fatiche da ristrutturazione” della casa.
    Dimostro dieci anni di più e sono un pò Stancheto, spossatino direi.
    Si comincia sempre solo da alcuni “lavoretti” e poi come ben sai,non si sa dove si va a parare.
    Anghela Merkel “consorte”, come ultima ? fatica mi ha ordinato , un mobiletto da bagno di misura verniciato con gli stessi colori dei “tappetini”.
    Ti dirò che durante i “lavori” ho avuto al pari del tuo consuocero alcune “visioni mistiche”sulla Madonna e anche Molti Santi Toscani.
    Le preghiere silenziose mi hanno aiutato a portare a termine l’opera di ristrutturazione , terminerà presumo con la fine imminente del Welfare.(almeno in questo vedo la fine)
    Anche il Bilancio comincia a risentirne,infatti Il mio debito sovrano” se va avanti così ,rischia di passare dal 41% del PIL del 1980all’attuale (previsto) 114 % del 2010.
    Sto infatti pensando a una Creatività alla Marco Tempesta per superare l’inghippo.
    Vedi in termini di Investimento sono ai livelli italici,posso spendere in innovazione solo l’1% del Pil familiare , mentre il mio vicino TETESCO ne spende ben il 2,8%.
    Il grave è che poi essendo il tipo di investimento per la ricerca e lo sviluppo di tre tipi,basso,medio ,alto, il mio si concentra su un nuovo tipo di “aghi da balia” elettronica per sostenere i pantaloni,avendo terminato i buchi della cinghia.
    Spero però nel mercato Polacco.

    buon pomeriggio

    cc

  9. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    sempre in tema di visioni mistiche, “mi sovvien” che durante una Bislacca martellata, ho visto la madonna che mi ha rilevato alcune sue previsoni sulla crisi.

    Mi parlato di anarchia sociale,e che nel 2015 avrebbero potuto esserci sulla terra solo 865 “milioni di poveri”,mentre a causa della della crisi se ne prevedono 918 milioni.
    Poi mi ha detto che nel 2015 ,senza crisi 260.000 bambini in più avrebbero avuto il diritto di vivere oltre i 5 anni e più di 350.000alunni avrebbero potuto concludere il ciclo di studi primari.
    Mi ha detto che ne ha parlato con san Pietro che sta facendo un corso accellerato di economia per sventare i piani del diavolo.

    cc

  10. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Caro Ber,
    ho assistito alla “nostra” parata del 4th of July.
    E’ proprio nostra, messa su da vicini di due strade, un blocco….
    non piu’ di 30 case.

    Fanno un bel lavoro, la polizia in testa, le loro moto decorate, il Sindaco e seguita da carri fatti in casa, musica, bici, cani adornati, auto, trattori, cavalli, un paio di fire trucks con i pompieri che gettano caramelle…
    La parata finisce in riva al mare con l’alza bandiera ed un piccolo picnic.

    Ti mandero’ una foto di un paio di anni fa…

    ———————————————————————
    nel post -#43- scrivi:

    Cara Anita,
    ti voglio bene perchè sei una persona di sani principi,come si diceva una volta,e che è preoccupata dell’avvenire di tutti….
    Sei una persona moralmente integra che è difficile trovare di questi tempi di buio assoluto.

    ———————————————————————-

    Oh no, ti assicuro che una buona fetta degli americani sono moralmente integri, con sani principi e vogliono indietro la loro America, un America di cui essere fieri.
    Ci stiamo combattendo…non ho mai vista cosi’ tanta partecipazione pubblica.

    Ciao, Anita

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    E già, essere fieri di quel Paese (chiamato tout court e impropriamente “America”) dove governava un certo Cheney…
    C.G.

    P.S. la komare si è accorta del degrado del suo paese solo adesso che governa Obama. Quando c’era Cheney (Bush era, come noto solo un burattino nelle sue sporche mani) ha sempre fatto scena muta.
    Quando si dice ipocrisia.
    Congenita.

  12. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,

    “Abbiamo persa la religione, l’America e’ stata fondata su principi religiosi.”

    Si spiegano tante cose !
    Ma non temere , Voi non perderete mai La Vostra vera Religione , quella del $$$$,finchè potrete.

    ciao
    cc

  13. sylvi
    sylvi says:

    x certuni!!!!

    Il mio amico, primario ospedaliero, che ha il brutto vizio di visitare ancora i malati in Ospedale, ogni anno, va a Barbana, magari quando gli altri se ne sono andati, a “sciogliere” il voto, in nome , io penso, non della Madonna, o non solo, ma ci va in nome degli avi che, nei secoli, sotto i bombardamenti delle varie guerre, delle varie pesti, hanno tenuto saldo il valore della comunità, dell’umanità come valore assoluto.

    Io lo stimo molto per questo, ma anche per quello che misura in termini di socialità.
    E’ apparentemente burbero, ma sempre disponibile, al di là delle sue credenze, ma forse quelle aiutano!

    Ho imparato molto da lui …non solo per motivi che riguardano la Madonna!

    Anita, con altre parole, esprime quello che anch’io sento.
    Sicuri che la religiosità negata possa migliorarci la vita???

    Sylvi

  14. ber
    ber says:

    Sotto il comando della Mia consorte, sto per giungere alla fine della “fatiche da ristrutturazione” della casa.
    Dimostro dieci anni di più e sono un pò Stancheto, spossatino direi.
    Si comincia sempre solo da alcuni “lavoretti” e poi come ben sai,non si sa dove si va a parare.

    Caro CC,
    tutta la mia silidarietà di compagno di sventura.
    Dopo un anno abbondante,…in cui è stato rifatto tutto,…dico tutto,…
    le è eonuta voglia delle finistre “vasistas”,…
    Un saluto,Ber

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x CC (64)
    O magari rimpiange i tempi in cui vigeva la segregazione razziale.
    Anche allora, questo tipo di “americani” (sempre per non fare di tutta l’erba un fascio) si sbattevano il petto in chiesa, da perfetti ipocriti, chiedendo al padreterno di “blessarli”.
    Su cosa poi, lo sapevano solo loro.
    Forse cattiva coscienza.
    C.G.

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pino.
    “Molti quotidiani hanno titolato “Ridotta la condanna a Dell’Utri”. Che è un po’ come titolare “23 maggio 1992: danneggiata l’autostrada Palermo-Capaci”.
    (Da Spinoza)
    Micidiale!
    C.G.

  17. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Sylvi, quello che non riesci a capire è che la religiosità non si nega, si supera.
    Esiste un gradino di consapevolezza spirituale che porta al di là di qualsiasi credo, per chi ci sia arrivato.
    La religione è il bastone del cieco, ma non serve a chi ci vede.
    Non è un concetto che mi sono inventato io. Tutto il buddhismo è incentrato su questo concetto, per non parlare dello spiritismo.
    Esiste uno stadio di evoluzione in cui i precetti ce li facciamo noi, con la consapevolezza delle nostre responsabilità.
    D’altronde, col culto dei santi si entra nella stessa mentalità dello spiritismo, pur negandola, in quanto i santi altro non sono che spiriti di umani defunti, con particolari caratteristiche. tipiche di quelli che nello spiritismo si chiamano Spiriti Superiori e che fanno capo in un certo qual modo al concetto di Uomo Superiore di confuciana e socratica memoria, che identifica colui che agisce e pensa in funzione di quel codice morale che gli altri faticosamente ed erroneamente osservano con l’ingordigia del premio o la paura del castigo.

  18. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x CG
    il titolo ‘ridotta la condanna a dell’Utri’ dà un’informazione esatta.
    Nel corpo dell’articolo si dovrebbe specificare semmai a cosa sia dovuto il resto della condanna che resta dopo la riduzione, nonchè il motivo per cui è stata ridotta. Oltretutto, il titolo da solo non dice niente, perchè per esempio il corpo dell’articolo potrebbe essere di sdegno verso la riduzione.

  19. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro CG, lascia che il Padreterno ‘blessi’ chi glie lo chiede.
    Visti i risultati… a noi, meglio che il Signore ci ignori, impegnato com’è a guardare in direzione della Palestina. Perchè se gira l’occhio da questa parte, non so come va a finire.

  20. Anita
    Anita says:

    x I due smemorati CC e C.G.

    L’unica volta che ho menzonato Dick Cheney e’ stato quando ho scritto su questo forum, che nel 2004 mandai una lettera al Presidente G.W.Bush, avvisandolo di cedere il posto di Vice a Colin Powell…e non a Dick Cheney.

    Se non altro per l’impopolarità’ di Cheney in Europa e in alcuni circoli politici.
    Ma Cheney faceva il suo mestiere di Vice, il watch dog del Presidente, come lo era il giovane Bush per suo padre.

    Il Vice attuale, Joe Biden, non fa altro che mettersi la scarpa in bocca…e’ un nulla, per questo e’ stato scelto da Obama e da Michelle Obama.

    Adesso la figlia di Richard Cheney, Lynn Cheney, e’ una figura molto importante nel partito repubblicano.

    Anita

  21. Anita
    Anita says:

    x Cerutti Gino -#68-

    O magari rimpiange i tempi in cui vigeva la segregazione razziale.
    Anche allora, questo tipo di “americani” (sempre per non fare di tutta l’erba un fascio) si sbattevano il petto in chiesa, da perfetti ipocriti, chiedendo al padreterno di “blessarli”.

    —————————————————————–

    Saro’ anziana, ma nel Nord Est non c’era segregazione, noi impiegavamo una milizia di cuochi e aiutanti neri…la razzista era mia mamma, pura Italiana, la quale si spaventava se vedeva un nero.

    Nel Nord i sindacati erano quelli che non davano opportunita’ di lavoro ai neri, il skilled labor andava ai bianchi.

    D’altro lato gli Italiani erano considerati al di sotto dei neri…questo all’inizio del secolo scorso.

    Anita

  22. Peter
    Peter says:

    x Anita

    no cara, non e’ vero, non credo. Gli italiani in US erano si’ considerati da meno, come del resto anche gli irlandesi, ma certo non al disotto dei neri. Per esempio, non vi erano leggi razziali contrarie agli italiani negli stati del Sud…
    Forse gli immigrati italiani di prima generazione erano discriminati per via della lingua

    Peter

  23. Controcorrente
    Controcorrente says:

    carissima Sylvi,

    almeno per quel che mi riguarda , io non nego la religiosità di “chicchessia”.
    Questa è una tradizione che appartiene ai Cattolici Integralisti e alle Sette , a cui lacsio volentieri questo triste compito, nella certezza che il caso o il caso combinato con l’ineluttabile,farà fare la triste fine del Bernardo Guy de Il nome della Rosa .
    Di stasera è stata sulla rete Komunista 3 , la proiezione del Film omonimo .
    Ora, di certo ,so già che Umberto Eco, al pari di Saramago non sarà mai una tua lettura, mentre sono altrettanto sicuro che L’Anita dirà che in RI non sanno nemmeno chi sia.
    Oguno in fondo è libero di bearsi delle proprie credenze, purchè nel corso dei secoli non spacchino “le chiappe” a chi non la pensa come loro.
    Amen

    cc

  24. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Anita,

    “…Adesso la figlia di Richard Cheney, Lynn Cheney, e’ una figura molto importante nel partito repubblicano…”

    Adesso che lo so , vado a dormire più sereno e tranquillo!

    buonanotte

    cc

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sono talmente “religiosi” che non ammettono che un loro pilota
    addestrato alla perfezione a gettare bombe al napalm o , più recentemente al fosforo biancosul mucchio, possa scrivere sulla propria carlinga d’aereo la parola “cazzo”.
    Lo ritengono osceno..
    C.G.

  26. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Essere religiosi non necessariamente assicura comportamenti buoni. Sono religiosi infatti anche quelli di Hamas, molto religiosi, e gli islamisti in genere. Non parliamo poi di quanto sono religiosi i rabbini che aizzavano a sparare nel mucchio i soldati del Piombo Fuso, o i coloni o gli altri fanatici che vogliano cacciare via gli esseri umani di “razza” palestinese dai luoghi “religiosi” delle bibbia e simili farneticazioni.
    Il problema è rispettare il prossimo. I religiosi NON sempre lo fanno, anzi quasi mai. E’ STORICAMEBTE dimostrato.
    Un abbraccio.
    ‘Notte.
    pino
    P. S. E’ religioso perfino quel blasfemo al doppio whisky di Bush jr.

  27. Anita
    Anita says:

    x Peter -#76-

    Ti sbagli, a Boston c’erano cartelli con: “Irish and Italian need not apply”.

    A quei tempi gli Italiani erano solo nel Nord Est, non ce n’erano nel Sud.
    Anche adesso la conglomerazione piu’ fitta e’ nel R.I. e nel Massachusetts.

    Nel Sud era: Blacks and Irish need not apply.

    Dove abito io non vendevano case a Italiani…nel 1967.
    Io non lo sapevo, per noi era conveniente essendo a due passi dal lavoro di mio marito.
    La casa era in mano ad una banca….e…la banca non discriminava.
    Gli Italiani in questo stato avevano ed hanno una brutta reputazione…la mafia.

    Ma questo e’ gia’ stato discusso.

    Credo di saperlo piu’ di te, vivo qui e siamo stati discriminati…i miei figli hanno fatto a cazzotti…

    Adesso la vecchia guardia e’ scomparsa, le cose sono cambiate, ma non completamente, il Garden Club e’ ancora…WASP = White Anglosaxon Protestant.

    Anita

  28. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    ALTRO CHE LE MISERABILI BALLE PAPALINE!!!
    ——————————-

    Maurizio Molinari per La Stampa

    I vescovi anglosassoni rompono il silenzio sullo scandalo della pedofilia e chiamano in causa Joseph Ratzinger affidando al New York Times una dettagliata ricostruzione di oltre venti anni di falliti tentativi di spingere il Vaticano ad adottare misure drastiche anti-abusi.

    Sono i vescovi australiani Geoffrey Robinson e Philip Edward Wilson, con l’irlandese Eammon Walsh, a raccontare come le gerarchie ecclesiastiche anglosassoni tentarono invano di convincere il Vaticano a reagire.

    L’episodio-chiave avviene nell’aprile 2000 quando 17 vescovi di Australia, Canada, Inghilterra, Galles, Irlanda, Nuova Zelanda, Scozia, Sud Africa, Stati Uniti e Indie Occidentali arrivano in Vaticano per incontrarsi con alti prelati, incluso Ratzinger prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede dal 1981.

    «Il messaggio che volevamo recapitare – spiega Walsh, vescovo ausiliario di Dublino – era che se dei singoli preti riuscivano a proteggersi dietro le leggi canoniche per impedire ai vescovi di imporre la disciplina, bisognava trovare un’altra maniera per procedere».

    Anche l’australiano Robinson, vescovo ausiliare emerito di Sydney, partecipò a quell’incontro e ricorda che «vennero dette frasi sciocche». «Roma non aveva esperienza di prima mano su cosa avveniva nelle diocesi più colpite» aggiunge, lasciando intendere come forse ciò spiega perché «il Vaticano è così in ritardo» nella lotta contro la pedofilia.

    Ad aggiungere un altro tassello è Philip Edward Wilson, arcivescovo di Adelaide, che ricorda «la grande confusione che regnava ovunque» a Roma quando fra gli anni 80-90 i vescovi anglosassoni recapitavano denunce di abusi e richieste pressanti di interventi non solo a Ratzinger ma anche alla Segreteria di Stato, alla Signatura Apostolica, al Consiglio pontificio dei testi legislativi e alle Congregazioni del Clero, dei Vescovi, della Divisa Preghiera, della Disciplina dei Sacramenti e dell’Evangelizzazione dei Popoli.

    Come dire, tutti in Vaticano sapevano. Sulla base delle testimonianze raccolte, il New York Times fa risalire i primi interventi dei vescovi americani e canadesi agli scandali in Louisiana nel 1984 – per il prete molestatore Gilbert Gauthé – e nel Newfoundland – dove le vittime furono i bambini di un orfanotrofio – fino a quando «durante un sinodo del 1990» un vescovo canadese chiese contromisure. A rispondergli fu Ratzinger, spiegando che il vero problema era «il brusco calo nel numero di preti». Nel 1992 furono i vescovi americani a tornare alla carica ma ancora senza esito.
    Si arriva così al 2002 quando i vescovi Usa decidono di agire da soli, adottando l’obbligo di denunciare alle autorità civili i preti pedofili ma il rigetto della Santa Sede è immediato. Sebbene Ratzinger, da Papa, abbia condannato la pedofilia come nessun altro suo predecessore il New York Times conclude che «a cinque anni dall’inizio del papato non è ancora chiaro se vuole dare ascolto ai vescovi che vogliono punire gli abusi». E tale esitazione si rispecchia nelle passate decisioni di Ratzinger che da quando diventò vescovo a Monaco «è stato parte di una cultura di negazione, ostruzione e resistenza», scrive il giornale. A chiamare in causa l’attuale Papa è anche la ricostruzione di quanto avvenne nel maggio 2001 allorché Giovanni Paolo II gli affidò l’incarico di occuparsi della «disciplina dei preti» e Ratzinger rispose che era una competenza che spettava alla sua Congregazione «dal 1922»: ammettendo dunque di essere stato lui titolare del dossier dalla nomina a prefetto nel 1981.
    Scritte offensive rivolte al Papa, in italiano, ma anche frasi in lingua straniera, caratteri in cirillico e numeri, sono state scoperte ieri notte davanti alla porta della Scala Santa, adiacente a piazza San Giovanni, a Roma. Le scritte, in vernice rosso-arancione, sono forse opera di uno straniero, e la gendarmeria vaticana parla di «graffiti di cui non si comprende il significato». Il sindaco Gianni Alemanno ha espresso solidarietà al Papa, e una condanna dell’atto di vandalismo è venuta da tutti gli schieramenti politici.

    LA RICOSTRUZIONE
    Lawrence Murphy Sacerdote pedofilo

    Marzo 1977
    Joseph Ratzinger viene nominato vescovo di Monaco e tre mesi dopo cardinale.

    Gennaio 1980
    Ratzinger manda in terapia il prete Peter Hullerman accusato di molestie, che però poi viene riassegnato a un’altra parrocchia.

    Novembre 1981
    Ratzinger è nominato prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede.

    Ottobre 1984
    Lo scandalo dei pedofili emerge per la prima volta in America con l’incriminazone del prete Gilbert Gauthé.

    Agosto 1989
    Il prete Charles Curran è obbligato a dimettersi dall’Università Cattolica per aver criticato Ratzinger.

    Aprile 2000
    I vescovi anglofoni chiedono a un incontro segreto in Vaticano politiche più aggressive contro gli abusi.

    Maggio 2001
    Giovanni Paolo II assegna a Ratzinger la giurisdizione sui casi di abusi su minori.

    Gennaio 2002
    Il caso del prete-molestatore John Geoghan fa esplodere lo scandalo nella Chiesa cattolica Usa.

    Giugno 2002
    I vescovi Usa si impegnano a denunciare tutti gli abusi alle autorità civili.

    Dicembre 2002
    Ratzinger accusa i media di «screditare la Chiesa» con le rivelazioni degli abusi.

    Gennaio 2004
    I cattolici laici Usa avvertono Ratzinger che lo scandalo sta crescendo.

    Maggio 2005
    Ratzinger eletto Papa.

    Aprile 2008
    Benedetto XVI incontra privatamente alcune vittime di abusi a Boston ed esprime «profonda vergogna».

    Maggio 2010
    Il Papa dice che lo scandalo dimostra che i maggiori problemi della Chiesa sono «al suo interno» e invoca «giustizia» e non più solo «perdono».
    ————————————-
    MOLINARI PERO’ HA CURIOSAMENTE DIMENTICATO L’ORDINE SCRITTO DIRAMATO DA RATZINGER/BERTONE NEL GIUGNO 2001 DI TACERE I CASI DI PEDOFILIA ALLE AUTORITA’ CIVILI E LA CONSEGUENTE ACCUSA DI UN GIUDICE TEXANO CONTRO RATZINGER DI OSTRUZIONE ALLA GIUSTIZIA.

  29. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    COME SI FOTTONO MILANO (PEGGIO DEI CRAXIANI)
    ———————————–
    Sandro De Riccardis per La Repubblica

    Come un´elezione bulgara con il risultato del voto già deciso, la scheda elettorale per l´elezione del nuovo consiglio dell´Aci provinciale milanese è arrivata ai 50mila iscritti del più importante Automobile club d´Italia. È l´unica lista ammessa ed è una Parentopoli di candidati.

    C´è Massimiliano Ermolli, figlio di Bruno, uno dei manager più vicini al premier, nel triplice ruolo di commissario straordinario dell´ente milanese, candidato al consiglio direttivo e consigliere di Sin&rgetica, legata negli anni ad Aci da diverse consulenze e ora anche «advisor esclusivo di Sara assicurazioni, controllata da Aci».

    C´è Geronimo La Russa, figlio del ministro della Difesa. E c´è Eros Maggioni, compagno del ministro Michela Vittoria Brambilla, iscritto all´Aci di Milano (anche se risiede a Lecco) solo due giorni prima dall´annuncio delle elezioni. I rivali della lista “Per la trasparenza” sono stati invece esclusi per vizi di forma. «Leggendo i giornali, sembrerebbe venga fuori un vero comitato d´affari» denuncia Iacopo Bini Smaghi, rappresentante degli esclusi.

    Parte così da Milano, dalle elezioni del 22 luglio, la lotta che decide chi sarà eletto tra un anno presidente nazionale. Sogno accarezzato da Ascanio Rozera, 59 anni, al terzo mandato da segretario e pronto a sostituire l´attuale presidente Enrico Gelpi. Comunque vada a finire, la sua impronta alla gestione Rozera l´ha già data: costruendo nel suo paese d´origine, a Sessa Aurunca, provincia di Caserta, un “centro di guida sicura” da sei milioni di euro.

    Anche così si conquista potere in uno degli ultimi carrozzoni di Stato, l´ente che ogni ministro dei Trasporti degli ultimi vent´anni assicura di riformare o dimagrire o cancellare, prima di arrendersi allo status quo: 106 “piccoli granducati inespugnabili”, come sono definite le sedi Aci provinciali, 1.500 delegazioni dalla Valle d´Aosta alla Sicilia, tremila dipendenti.

    Un patrimonio di denaro e potere, affari e clientele. Società ricchissime, altre sull´orlo del fallimento, 900 milioni di euro di ricavi alla base di un´unica mission: consolidare un potere tentacolare diffuso in ogni angolo del Paese, trasversale a Destra e Sinistra, che stronca ogni opposizione.

    Il denaro arriva dal monopolio, tanto storico quanto anacronistico, che regge il Pubblico registro automobilistico (227 milioni di ricavi) e la raccolta delle tasse, mentre la concorrenza sprofonda in voragini senza fondo le controllate di viaggi, assicurazioni, sport, assistenza stradale.

    Intanto, nelle sedi locali è guerra per bande. «A Milano c´è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso» dice un membro del consiglio generale. Oltre a quello di Ermolli junior, dal 2007 sono stati commissariati Reggio Calabria, Macerata, Nuoro, Oristano, Venezia, Pistoia, Padova, Salerno.

    E ovviamente Brescia, dove il blasone delle Mille Miglia è stato macchiato da arresti e indagini su tutto il vertice. Per una sede Aci su due, il giudizio della Corte dei Conti è impietoso: sprechi, conti in rosso, iscritti e patrimonio netto in diminuzione.

    Chissà se i giudici contabili conoscono la cornice di eventi a ogni Gran Premio di Monza: decine di funzionari pubblici ospitati per un paio di notti all´Hotel Gallia di Milano, accompagnati ogni giorno all´autodromo in elicottero, prima di ritrovarsi tutti alle cene di gala.

  30. Anita
    Anita says:

    x TUTTI

    Mamma mia quante storie…

    Ho scritto:

    “Abbiamo persa la religione, l’America e’ stata fondata su principi religiosi.”
    ——————

    Principi religiosi, non UNA religione.

    Ecco perche’ comunita’ religiose fuggivano dall’Europa per trovare la liberta’ di professare la loro religione.

    Gli Stati Uniti sono LAICI, anche se piu’ osservanti della nuova Europa.

    Non e’ a caso che su tutto c’e’ la scritta: In God we trust.

    Buona notte,

    Anita

    “HAPPY BIRTHDAY AMERICA !!”

  31. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Strano!
    Ho sempre pensato che il motto era:
    “in GOLD we trust”,
    oppure molto spesso e purtroppo:
    “in BOMB’S we trust”.
    Senza scrupoli di coscienza, la panaceaideale per i loro malesseri.
    C.G.

  32. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pino.
    …soprassedendo sulle varie mattanze in nome della religione o per via dei sentimenti religiosi nel corso dei secoli e in tutte le latitudini.
    Soprassediamo che è meglio, altrimenti alla komare gli vengono i calcoli alla bile grossi come cocomeri.
    Non è un caso che il disprezzo per l’altro accumulato da una generazione viene tramandato automaticamente alla prossima.
    E se qualcuno non ci sta viene messo in condizione di non nuocere alla “causa”.
    C.G.

  33. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Il giovedì che rischia di spaccare la maggioranza
    È previsto per giovedì mattina alla Camera il voto sulla mozione di sfiducia per il neo ministro Brancher (che domani rinuncerà al legittimo impedimento) presentata da Pd e Idv.
    Pdl in difficoltà. La Lega scontenta.
    Rotondi minaccia: «Chi vota contro è fuori dal Pdl».
    Berlusconi: Fini farà la fine di Rutelli…

  34. Popeye
    Popeye says:

    Caro Cerutti,
    Guarda che stai rompendo le palle. Che cavolo credi di essere che puoi giudicare i valori di altri? Sei il figlio preferito del padreterno anche tu? Si abbiamo fiducia anche nelle nostre bombs per mandare al bel paese i vostri amati amati dittatori a la Saddam. Parlando di questo signore, dove cavolo eri tu e la tua coscienza quando ammazzava kurdi e shiiti? Rimpiangi quei giorni?

  35. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    I deputati pecoroni della maggioranza, messi in lista elettorale per la loro indole di servi, per la loro ottusità e per il loro naturale, fisiologico cinismo, sicuri di restare incolumi comunque sia, seguono passo passo, con il fedele voto parlamentare, il percorso dettagliatamente descritto dal piduista Gelli in tempi non sospetti, quelli, per intenderci, di Mammì e di San Bettino Craxi martire.
    Votano i provvedimenti del governo copiati di sana pianta dai dettami del Grande Maestro toscano.

  36. Damocle
    Damocle says:

    Il blocco d’Israele a Gaza continua inalterato.
    Il governo d’Israele ha annunciato la chiusura, durante il fine settimana, di tutti i passaggi di frontiera con Gaza, provando che il blocco continua inalterato, ha denunciato un gruppo dei diritti umani.
    Le autorità di Tel Aviv hanno indicato che i passaggi resteranno bloccati nel fine settimana e riapriranno la domenica con permessi limiatati per il passaggio di aiuti umanitari e di altri prodotti, soprattutto per Kerem Shalom (nel sud).

    La misura mantiene in vigore il cronogramma di chiusura e apertura dei punti limitrofi per il 2009-2010, come parte dell’assedio terrestre della zona, iniziato nel giugno del 2007, dopo che il gruppo islamista Hamas prese il controllo di questo territorio palestinese.

    Il passaggio di Karni, concepito per il trasporto delle merci in grandi volumi, il maggiore dal 2007, continuerà aperto da domenica 4 luglio, due volte la settimana, com’era programmato dopo la guerra tra Israele e Hamas, del 2006.

    Israele ha annunciato il mese scorso che avrebbe alleggerito il blocco di Gaza con il permesso d’entrata di tutte le merci che non fossero militari, ma è stato ambiguo definire la lista degli articoli autorizzati e non, fatto che ha suscitato molte critiche dalle parti palestinesi.

    L’Autorità Nazionale Palestinese (ANP)ed il Movimento di Resistenza Islamica (Hamas) hanno chiesto separatamente l’eliminazone dell’assedio, ed hanno considerato insufficiente l’annuncio.

    Il governo sionista ha permesso negli ultimi giorni l’entrata di camnion, come parte del carico umanitario sequestrato alla Flottiglia Libertà, dopo l’abbordaggio violento che ha provocato nove morti, ma ha mantenuto le restrizioni nell’accesso di combustibili e di altri beni.

    Un rapporto del Centro Palestinese per i Diritti umani(PCHR, la sigla in inglese) ha definito illegale la chiusura imposta alla Striscia e la presunta flessibilizzazione, anche se ha ammesso un discreto incremento dell’entrata delle merci.

    Il PCHR, controllando il flusso dei beni a Gaza, un mese dopo l’attacco alla flottiglia internazionale, ha segnalato che nonostante l’aumento che l’ONU ha stimato del 7%, la chiusura degli incroci costituisce una forma di castigo collettivo per la popolazione civile palestinese, sottolineando che nulla è cambiato realmente nei giorni e nelle settimane seguenti alla decisione israeliana di cambiare il metodo del blocco, che parlava di un cambio significativo nella politica di Tel Aviv, che sino ad ora è stata solo vaga e di cosmesi.

  37. Damocle
    Damocle says:

    VENEZUELA

    Catturato “El Panzón” Chávez Abarca, mano
    destra di Luis Posada Carriles, noto terrorista al soldo di potenti padroni e che vive libero a Miami, negli USA.

    “El Panzón” era nella lista nera dei numerosi terroristi ricercati dall’Interpol perchè implicato in vari attenatati dinamitardi commessi a Cuba negli anni ’90.

  38. Damocle
    Damocle says:

    Zelaya accusa gli Stati Uniti di essere i responsabili del golpe del 2009

    L’ex Presidente honduregno Manuel Zelaya ha accusato gli Stati Uniti di essere i responsabili del Colpo di Stato del 2009, che lo obbligò ad abbandonare la presidenza della nazione.
    In una lettera pubblicata lunedì, Zelaya ha scritto “Quello che sospettavamo al principio ha trovato conferma. Dietro il Golpe ci sono gli Stati Uniti”.
    Ha anche scritto che il popolo honduregno è un fedele testimone del ruolo che gli interessi economici degli Stati Uniti hanno giocato in questo tragico evento.
    Gli Stati Uniti sono la maggiore fonte di investimento estero in Honduras, e rappresentano gran parte del commercio dello Stato. Attualmente, Zelaya vive in esilio in Repubblica Dominicana.

    In Honduras, migliaia di persone commemorano l’anniversario del golpe con una marcia a Tegucigalpa per ottenere il ritorno di Zelaya

    David Castillo, braccio destro di Zelaya, ha affermato: “Stiamo vedendo che la resistenza cresce giorno dopo giorno. Il popolo honduregno si è svegliato e abbiamo fiducia nel fatto che questa lotta non sia né di giorni, né di mesi, ma di anni. Sappiamo che il popolo, di fronte alle necessità, alla crisi economica, alla crisi politica e sociale che sta vivendo il paese, l’insicurezza e tutto il resto, si unirà alla resistenza per cercare soluzioni a questi problemi”.

  39. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Poppy.
    Saddam chi?
    Quello che i “difensori dei valori cristiani” made in US hanno foraggiato per anni senza scrupoli di sorta?
    Lo stesso “galantuomo” che massacrava curdi e sciiti senza che, sempre quei difensori a stelle e a strisce, battessero ciglio?
    Ah, bèh.. mi ricorda un certo Bin Laden, altro elemento ben protetto dai papaveri a quattro stellette finchè ha fatto loro comodo.
    A quelli che “in bombs we trust” mica fa specie quando si tratta di proteggere criminali di guerra. Ne va dei loro “interessi nazionali”.
    Mikakazzi.
    Vero, Poppy?
    C.G.

  40. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Post scriptum:
    Poi magari quando non fanno più comodo li impiccano (anzi: lo fanno fare ad altri per non sporcarsi le mani già luride) oppure li vanno a cercare, ovviamente senza la minima intenzione di trovarli, nelle grotte sui monti afgani o pachistani…
    Semplice, nò?
    Tanto ci saranno sempre ingenui, ceramente in buona fede, che si commuovono nel sentire Go(l)d bless.. eccetera.
    C.G.

  41. Damocle
    Damocle says:

    La Turchia chiude lo spazio aereo ai caccia di Israele
    Il governo di Ankara chiede a Netanyahu le scuse per l’assalto alla flotta pacifista del 31 maggio. “Altrimenti romperemo le relazioni diplomatiche”.
    La prima mossa concreta è il divieto agli aerei militari con la stella di David di sorvolare i cieli turchi.
    Il governo israeliano ripete che non si scuserà mai

  42. sylvi
    sylvi says:

    solo due osservazioni, perchè ho premura!

    Per CC
    Di Eco ho letto quasi tutto…e non soltanto” il nome della Rosa” che faceva tanto fino.
    L’ho già scritto…sono, in lettura…una seguace dei comandamenti di Pennac!
    Dal mio punto di vista, non paragonerei Saramago a Eco!!!!

    x Marco
    “La religiosità si supera…perchè si perviene….”
    si perviene a cosa? alla tua intolleranza e a quella del mio consuocero che è una persona quasi sempre sgradevole…nelle sue certezze assolute … e che sopporto con “religioso coraggio”
    perchè voglio bene a mio figlio e a mia nuora…di cui mi sono guadagnata la perenne riconoscenza?
    Sai che palle…quando pontifica, come te, tacciando di ignoranza, incultura, stupidità quelli che hanno un’altra forma mentis???
    Vedi tu sei un artista, uno scienziato, un ottimo educatore dei figli degli altri…tu sei in cielo, in terra e in ogni luogo…tu sei l’onnisciente…..come quell’altro di ieri.
    Che palle, che palle, che palle!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Amen.

    Sylvi

  43. sylvi
    sylvi says:

    Ps x Marco

    Un’aggravante di mio consuocero è che è persona molto colta…ha letto tutto di religioni per poterci confutare meglio!!!
    Sylvi

  44. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi: infatti. proprio leggendo di tutte le religioni si perviene a superarle in quanto insufficienti e per noi inutili, in quanto noi siamo già oltre le religioni.

  45. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Sai che palle…quando pontifica, come te, tacciando di ignoranza, incultura, stupidità quelli che hanno un’altra forma mentis???
    ————–
    Si tratta non di ignoranza e di incultura ma di semplice insicurezza. Solo l’insicuro si appoggia ad una religione, qualsiasi essa sia.
    Io non sono contro le religioni, come non sono contro il cane per i ciechi. Sono invece contro l’uso malefico che delle religioni se ne fa, approfittando della dabbenaggine dei credenti.

  46. marco tempesta
    marco tempesta says:

    alla tua intolleranza e a quella del mio consuocero che è una persona quasi sempre sgradevole…nelle sue certezze assolute
    ————
    Sono intollerante solo alla stupidità, non all’insicurezza.
    L’insicuro per me può seguire tutte le religioni che vuole. E’ quando si lascia abbindolare da un clero imbroglione, che allora mi arrabbio, perchè poi il risultato negativo della sua dabbenaggine tocca pagarlo anche a me.
    Io non propino certezze ai miei interlocutori, ma li porto semplicemente a ragionare con i loro stessi argomenti e loro lo trovano molto stimolante. Qui nel blog, per ragioni di spazio e di tempo devo per forza scrivere in estrema sintesi e quindi sembra che stia pontificando, ma nei normali discorsi tendo a lasciare che sia l’interlocutore a raggiungere l’obiettivo. Io non faccio altro che indicargli la strada. Se poi lui non ci arriva, è perchè non è ancora pronto per farlo e allora lascio correre: è inutile forzare i suoi tempi.

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