L’ultima trovata antipalestinese: i paci-finti. Fanatici? Beh, meno dei coloni israeliani e loro protettori
Bene. Abbiamo visto i video con i Davide “paci-finti” che oppongono resistenza (toh, guarda! RESISTENZA!) al gigante Golia delle forze armate israeliane. E non è stato solo il nostro eroico e gigantesco ministrello degli Esteri Franco Frattini a cogliere la palla al balzo per calare le brache e ragliare per l’ennesima volta pro Israele di ferro e fuoco e annessa nuova mattanza. Del resto se il capo del governo, il grande Chiavaliere Pipino il Breve, ha affermato senza morire di vergogna che “quella di Israele a Gaza è stata una giusta reazione”, cosa ci si può aspettare dai tanti suoi stallieri, palafrenieri, servi, nani, ballerine, escort politici, politici escort e piccoli signor Nessuno?
Ma non divaghiamo. I paci-finti hanno reagito perfino a bastonate. Bene. E allora? Dov’è il problema? Care canaglie antisemite perché arabofobe, guardiamoci bene negli occhi: queste scene le abbiamo già viste. Dove? Quando? A Gaza quando l’esercito israeliano ha sgomberato – finalmente! – i coloni e questi hanno resistito con lanci di pietre, bastononate, ecc. Queste scene le abbiamo già viste nei territori palestinesi rubati dai coloni, che attaccano spesso e volentieri perfino i bambini. Eppure non abbiamo mai visto l’esercito iraeliano sparare contro la ciurmaglia “colonilista”, cioè colonialista, che si difendeva al pari dei paci-finti della nave Marmara diretta a Gaza. L’uso smaccato, e criminale, dei due pesi e due misure è evidente. Scandalosamente evidente. Come la malafede dei laudatori e scusatori sempre e comunque, o degli inarcatori di sopracciglie sempre e comunque. Stile Panebianco.
Abbiamo visto anche un israeliano sparare e uccidere in strada Yitzhak Rabin, senza che la polizia, pur presente in forze, uccidesse l’attentatore, che se ne sta infatti beato in carcere dove – a differenza di tutti i detenuti abusivi palestinesi – gode di ogni attenzione e confort, mi pare si sia anche sposato o fidanzato, compresa la benedizione di parte del rabbinato. Ah, già, il rabbinato, quello oltranzista che benedice gli assassini come quello che ha ucciso Rabin. Domanda: come mai i paci-finti invece non godono dei trattamenti riservati a un assassino colto con la pistola ancora fumante? Attendiamo risposta.
I paci-finti fanatici? Non più dei coloni, protetti e vezzeggiati dal governo e dalle forze armate israeliane nonostante le colonie siano illegali e dal punto di vista delle leggi internazionali e dal punto di vista delle stesse leggi israeliane. Che strano: un governo e un esercito che proteggono le illegalità… Poi ce la pendiamo con i nostri politici che chiudono un occhio con la mafia.
I paci-finti fanatici? Non più dei coloni che vogliono sfogare la loro sete di violenza chiedendo a gran voce la rioccupazione di Gaza e occupando qualunque collina con invereconde scuse “religiose” e “bibliche”. I paci-finti fanatici? Non più dei “religiosi” che hanno seminato prepotenza e odio sulla Spianata delle Moschee pretendendo di violarla per compiervi “riti religiosi”. Ah, l’ebraismo, antica gloria del mondo, ridotto a instrumentum regni di una classe politica cieca ed egoista, e a volte perfino a straccio per pulire gli stivali dei militari. I paci-finti saranno forse fanatici, ma l’esercito israeliano non ha torto un capello neppure a uno come Baruch Goldstein, il colono che a Hebron ha massacrato nella moscha di Abramo un bel po’ di palestinesi intenti a pregare, grazie ai militari che lo avevano lasciato passare con tanto di mitra. Goldstein è stato linciato dalla folla superstite, ma in Israele c’è tuttora la vergogna di un monumento in suo onore! E badate che Hamas è nata proprio a causa del massacro compiuto da quel delinquente fanatico di Goldstein. Un pacifista?
Care canaglie antisemite perché arabofobe, a Genova per il G8, a Parigi per i sans papier, a Berlino per la contestazione, e ovunque nel mondo civile abbiamo visto manifestanti ben più incazzati e devastatori dei poveri cristi sulla Marmara, ma in nessun Paese civile sono stati massacrati come hanno fatto invece i vostri adorati militari israeliani. Che si sono comportati più da cinesi in Tibet che da militari di un Paese civile.
Cari ipocriti inossidabili, come mai voi che siete i primi a NON credere mai a NESSUN video – neppure se di paci-finti israeliani! – che dimostra le violenze dei coloni e dell’esercito israeliano, esercito che usa sparare anche contro cortei di donne indifese, vi siete invece ingordamente bevuti i video rifilati dal governo israeliano? Ah, come siete disonesti, sporchi dentro più di quanto siate sepolcri imbiancati fuori. La domanda la giro anche all’illustrissimo, eroico e gigantesco ministrello Frattini.
Ci sono foto che sono state taroccate? E allora? Ma cos’è che taroccano? Missili? Mitra? Pistole? Vergognatevi, buffoni e mascalzoni un tanto al chilo.
Il video col paci-finto forse musulmano che aspira al martirio? E allora? A cosa si dicevano disposti i coloni mascalzoni che non volevano essere sgomberati da Gaza? Non erano disposti anche al martirio non pochi di loro? E una parte del rabbinato non è arrivata a dire che avevano il diritto se non l’obbligo anche di resistere con le armi? Forse che l’esercito israeliano li ha massacrati? Forse che i rAdolfo, i Beeeelbi e i virus impronunciabili, forse che i Giuliani Ferrara, Vittorii Feltri e Angeli Panibianchi ne hanno preteso la fucilazione immediata? Ma da quando in qua bisogna uccidere una persona, anziché magari ricoverarla alla neuro, solo perché si dice disposta al martirio? Hanno allora ragione quelli che accoppano i religiosi cristiani in terre islamiche o animiste perché si tratta di religiosi disposti al martirio? Forse che i cristiani, me compreso pur non potendomi dire esattamente tale, non hanno l’obbligo di “testimoniare” la fede? Forse che la Chiesa non celebra per l’appunto i “testimoni”, cioè i suoi martiri della fede? (comunque infinitamente meno numerosi di quel che si usa far credere). Forse che i militari nelle guerre, compresi i nostri, non vanno all’attacco disposti al martirio, come è avvenuto e avviene in milioni di casi? Ma da quando in qua il martirio è bello – pulcrum pro patria mori! – solo se nostro e fa invece schifo se altrui? Peraltro, io credo che il martirio sia sempre sbagliato: meglio vivere e rimboccarsi le maniche, meglio insistere e resistere.
Gli orribili paci-finti della nave Marmara disposti al martirio forse andavano all’attacco con cinture di bombe, grappoli di bombe a mano allacciate alla vita o corone di candelotti di dinamite attorno alla testa? Poveri cristi, avevano al massimo dei bastoni (NON di metallo, perché i filmati dimostrano chiaramente che non erano così pesanti. Che sia ben chiaro!), forse delle fionde, forse a un certo punto per difendersi hanno usato “perfino” qualche coltello. E allora? Difendersi dai pirati è un diritto dovere. Io avrei utilizzato gli idranti. Che però sarebberso stati ben più rovinosi per i “ragazzi” mandati a sparare calandosi dagli elicotteri.
I paci-finti si sono difesi a bastonate? E allora? Anche con qualche coltellata? E allora? Da quando in qua si mandano all’assalto militari che non sono neppure in grado di sedare una (giusta) resistenza a bastonate? A Genova per il G8 di qualche anno fa un carabinere ha sparato per difendersi giustappunto da un giovane – Giuliani – che lo stava assaltando con pali di ferro e, se non ricordo male, lanci di bombole antincedio. Ma quel carabiniere NON è stato premiato né laudato né preso ad esempio, ha invece avuto guai con la giustizia. Oggi sappiamo che per i Frattini&C andava preso a pistolettate – in testa e a distanza ravvicinata – non solo Giuliani, ma anche tutti i paci-finti come lui.
Quanta sporcizia ha certa gente nel cervello, nell’anima e nel cuore…
Questi feroci odiatori dei paci-finti, questa gente che giustifica e comprende sempre e solo a senso unico, ha però il pregio di avere parlato chiaro: bisogna massacrare chiunque non si inchini alle prepotenze dei governi israeliani. Punto e basta. Va eliminato chiunque osi dire la verità e protestare per Gaza. Gaza? Ma come? Gli abitanti vi conducono la bella vita, anzi la dolce vita, piscine, aria condizionata, supermercati stracolmi, belle Università, grandi ospedali, uffici e fabbriche in vetro cemento, grattacieli e stipendi d’oro, milioni di turisti con annessi grandi guadagni, e i paci-finti li spacciano per poveracci? Pazzesco! Con i rAdoldo, Beeeeeelbi e virus impronunciabili che non vedono l’ora di poter andare a vivere a Gaza per godersene i lussi da nababbi! Questi paci-finti meritano solo di essere sparati. Meglio se a morte con un bel colpo di pistola in testa da distanza molto ravvicinata.
Questi veri pacifisti alla rAdolfo&C giurano per giustificarlo che il massacro di Gaza “porterà alla pace”, poi però applaudono i nuovi massacri. Questi poveracci sciroppati di testa si impancano a declamare che “nessuno può dire come Israele deve difendersi”. Giusto. E ci mancherebbe altro. Ma chi glielo va a dire all’Iran, alla Turchia, ecc., che loro invece devono difendersi solo come diciamo noi e come dice Israele e non come vogliono loro? I ragliatori che si impancano a spiegare che “Israele è in guerra con Gaza”, per poi tentare di correggersi balbettando che “è in guerra non con Gaza ma solo con Hamas” (cosa peraltro falsa perché i morti sono quasi tutti non di Hamas), ignorano un piccolo particolare: se c’è una guerra, allora i belligeranti hanno entrambi l’ovvio diritto a cercarsi degli alleati. O possiamo cercarceli solo noi? Solo Israele? Senza contare che solo gli Stati incivili fanno guerra a ciò che non è un altro Stato, ma solo un popolo. Vedi l’esempio degli europei nelle Americhe che hanno fatto “la guerra” contro le tribù indigene.
I rAdolfo hanno il pregio di delirare parlando chiaro e dicendo senza rendersene conto la verità: le prossime navi di pacifinti “vanno colate a picco” senza nessuna esitazione, specie se scortate da navi militari turche o iraniane. I rAdolfo puntano cioè alla guerra, a quello che il papa ha definito da Cipro “un bagno di sangue”. Me è un pezzo che avevamo capito dove puntano i rAdolfo&C. E’ da un pezzo che abbiamo capito come si muovano in sintonia con i peggiori settori del governo e delle forze armate israeliane.
Ah, i paci-finti. Ci dicano, lor signori, e quali sarebbero secondo voi i “veri pacifisti”? Quelli che sparano ai palestinesi? Quelli che ne occupano le terre? Quelli che gli rubano i pozzi e le sorgenti d’acqua? Quelli che gli demoliscono gli aranceti, gli uliveti e le case schiaccindo a morte anche le Rachel Corrie? Paci-finta anche Rachel Corrie, vero? E come no!
Nel ’68 nei campus americani e in Europa i paci-finti stufi marci degli orrori della guerra nel Vietnam hanno dato vita a decine e decine di manifestazioni tipo nave Marmara, anche con lanci di molotov: ovviamente, dato che si trattava di Paesi civili, la polizia non ha mai avuto l’ordine di sparare all’impazzata. Spiace constatare che i militari israeliani si regolino altrimenti in presenza di proteste prive di armi da fuoco, per giunta in acque internazionali.
Ora si profila all’orizzonte una nave di paci-finti ebrei europei diretta anch’essa a Gaza. Antisemiti odiatori di Israele e nipotini di Hitler anche quelli? Anche le migliaia di intellettuali ebrei europei che ne hanno i coglioni pieni di doversi vergognare della politica di Israele e del suo tirare sempre i ballo “gli ebrei” barando sulla falsa equazione israeliano=ebreo=sionista=arabofobo? Pare che l’esempio della Flotilla sarà seguito da molti nel mondo. Domanda: come ha fatto il governo israeliano a essere così stupido da cacciarsi in una situazione nella quale perfino il suo mandante a stelle e strisce dice per bocca del presidnete Obama che “il blocco è insostenibile”? Come ha fatto il governo israeliano ad essere così imbecille da arrivare al punto da costringere il papa in persona ad accusarlo di andare verso “un bagno di sangue”? (tra parentesi: come abbiamo fatto in Italia ad arrivare al punto che l’ambasciatore israeliano censura le parole del papa e ne detta ai giornali l'”interpretazioe autentica” facendo sparire di colpo il discorso del papa?).
Io non credo che il governo israeliano sia rimasto vittima di una trappola o abbia sbagliato i conti. Come scrivono gli ebrei europei nei loro appelli di protesta contro la politica israeliana, è troppo tempo che i vari Sharon, Barack, Olmert, Netanyahu, ecc., coltivano la strategia del tanto peggio tanto meglio. Gli studi statistici dei demografi teorici del Muro, tra i quali purtroppo anche degli italiani, dimostrano che nel giro di 20-40 anni in Israele la maggioranza sarà di cittadini arabi e i palestiensi, se non vengono deportati come suggerisce il nipotino adolfino Lieberman, saranno anche loro milioni. I governi di destra israeliani sanno che è la bomba demografica la vera arma contro di loro. E qual è l’unica strategia possibile contro la bomba demografica? Elementare, Watson: una bella grande guerra, quella che il papa ha giustappunto definito “un bagno di sangue”. Magari con bombette atomiche, come preconizza il baldo cattolicone Vittorio Messori… Non è stato del resto l’attuale segretario di Stato Usa, la signora Clinton, a dichiarare scandendo le parole che “l’Iran sarà incenerito prima ancora di completare l’eventuale dispiegamento di un missile da lanciare contro Israele”? E poi dicono che è l’Iran a minacciare Israele quando Ahmadinejad afferma che “SE – ripeto: SE – Israele ci attacca risponderemo in modo devastante”. Da quando in qua è una “minaccia” chiarire che se ti danno una sberla rispondi con una randellata?
Ah, la bella dichiarazione israeliana secondo la quale “non vogliamo distruggere Gaza e i suoi abitanti, ma solo il suo sistema di governo”. Bene. Ma allora perché ogni volta che l’Iran o chi per esso specifica che non vuole distruggere Israele e gli israeliani bensì la sua struttura di governo sempre impostata al sionismo si confondono le carte in tavola dicendo che “l’Iran vuole distruggere Israele”? Potrebbe per esempio Panebianco rispondere a questa domanda?
Ho letto del vergognoso articolo de Il Foglio contro la paci-finta il cui diario di bordo è stato pubblicato da Repubblica non appena espulsa in Italia da Israele. Questa paci-finta è addirittura accusata di far parte di gente che osa scrivere dell’editore Carlo De Benedetti che è un “ebreo sionista”. Scusate, ma a dire pubblicamente che è ebreo, cosa che non frega nulla a nessuno, è lo stesso De Benedetti. Sionista? Non credo proprio, comunque certo non arabofobo, ma non sono i filoisreliani duri e puri, i sionisti arabofobi a 21 carati, a sostenere che ebreo=sionista? Una volta ho letto mi pare su La Stampa un articolo di quell’Elkan – o una recensione di un suo libro – che credo sia il padre dei rampolli arrivati al vertice della Fiat grazie all’unico merito del loro genitore di avere sposato una figlia di Gianni Agnelli e grazie anche alla morte prematura dei giovani eredi Agnelli (Giovannino ed Edoardo). Nell’articolo, o recensione, si leggeva che Elkan è talmente orgoglioso di essere ebreo che “andrei sulla cima di una montagna a gridare “Sono ebreo” Sono ebreo!””. Mah. No comment. Voglio dire: se c’ qualcuno che per pirmo ci tiene a far sapere che è ebreo, particolare che non vedo a chi possa interessare, perché mai una paci-finta non lo può rilevare?
La paci-finta in questione è accusata da Il Foglio di essere simpatizzante o appartenente a un gruppo che non crede la Shoà sia mai avvenuta. Detesto le persone che negano sia mai avvenuta la Shoà – così come disprezzo chi se ne frega della Shoà degli zingari, detta Porrajmos e Samudaripen – ma, come Voltaire (scusate l’accostamento), ritengo abbiano diritto di parola anche loro. Diritto di parola e di ricerca storica: eh sì, perché ormai il comporamento di continua prepotenza e intolleranza di chi della Shoà ne ha fatto una industria – vedasi il libro “L’industria dell’Olocausto”, scritto certo non da un “antisemita”! – e la base di qualunque pretesa israeliana, autorizza sospetti di qualunque tipo. E poiché certi delitti della Storia, che sono guarda caso delitti nostri e non degli “altri”, è meglio non sottovalutarli o ridimensionarli, è bene che la ricerca storica possa spaziare a 360 gradi, dubbi compresi.
Sissì, lo so, lo so bene: ci saranno sempre i Panibianchi che storceranno il naso perché il colore dei calzini del portinai dello zio del lattaio del vicino di casa del nonno del palestinese paci-finto o non paci-finto è un colore “sbagliato”. Il mestiere e il ruolo retribuito di tutti costoro è la coltivazione dell’arte del dubbio. Ma non come diceva mi pare Bertold Brecht, bensì solo e sempre a senso unico. C’è chi dubita della Shoà. E c’è chi dubita dei paci-finti. Il loro fine è chiaro: mentre io e quelli come me sosteniamo il diritto ad esistere dello Stato israeliano, e il pari diritto dei palestiensi ad uno Stato loro diverso da una riserva indiana, i dubitatori di professione NON vogliono, manco morti, che uno Stato palestinese nasca. Ci sono già troppi Stati musulmani…. E l’Europa è “assediata dai musulmani”…
Poveri palestinesi, odiati da tutti e da tutti usati strumentalmente come carne da macello. E povera Europa, quando dovremo pagare il prezzo anche di questo nuovo delitto, il catastrofico fallimento della nostra politica in Medio Oriente da quando Napoleone ha seguito il consiglio di invadere l’Egitto per metterla a quel posto agli inglesi.
Post scriptum – I Panibianchi per mestiere inarcano le sopracciglia e dubitano, a senso unico. I fiancheggiatori alla rAdolfo&C hanno il compito complementare di gridare che ogni volta che qualcuno critica un eccesso o una mattanza israeliana urla contro gli ebrei in blocco, paragonandoli ai nazisti e amenità di questo genere. Addirittura, se dici che un Beeeelbus è un cretino, ti rispondono – con nick fasulli – che è proprio il tipo di insulto che Hitler riservava agli ebrei. Roba da manicomio. A gente così sventurata non vale la pena neppure di rispondere: “Non ti curari di lor, ma guarda e passa”. E io aggiungo: meglio perderli che trovarli. A simili stolti accecati non viene neppure in mente da lontano che il video e il commento della mia amica Paola li abbia postati io, debitamente autorizzato, trasformando così per mia volontà in commento quella che era una e-mail privata. Io e quelli come me non abbiamo paura dello stimolare il dibattito. E neppure dei video, qualunque essi siano. La verità infatti è testarda.
Peraltro, io credo che il martirio sia sempre sbagliato: meglio vivere e rimboccarsi le maniche, meglio insistere e resistere. (Pino)
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Caro Pino, la risposta a questo post te la sei data da solo: il martirio è sempre sbagliato.
Gli israeliani avevano più di una possibilità di vanificare in maniera pulita l’azione della flotilla. Se hanno usato le maniere forti, lo hanno fatto per dare un inequivocabile messaggio alle organizzazioni filopalestinesi e probabilmente non solo a loro.
Un’altra perplessità: ammettiamo che le merci della flotilla fossero regolarmente state sbarcate. Chi doveva prenderle in consegna?
Non il popolo palestinese, ma i loro rappresentanti politici, ovvero Hamas. Ora, io non voglio fare il disfattista, ma conoscendo la mentalità mediorientale, non so quanta di quella merce e a che prezzo, sarebbe giunta veramente ai palestinesi e non rivenduta al mercato nero.
Pino, il tuo articolo è bello e inattaccabile da ogni punto di vista, a meno che il punto di vista scelto non sia orbato da pregiudizio e malafede. Però devo dire che manca (a meno che non mi sia sfuggito a una prima lettura) un “che fare” capace di agire laddove la complicità, in tutte le sue forme, dalla censura alla giustificazione all’attacco fino addirittura alla falsa critica dei maestri della manipolazione (stile Yeoshua per intenderci) che parlano di errore o per essere proprio, ma proprio obiettivi di stupido errore. Mammamia! Lasciamo andare le considerazioni sul fatto che chiamare errore l’omicidio premeditato è un modo per scagionare Israele da colpe che vanno giudicate dal Tribunale internazionale e riprendiamo il discorso da cui ero partita, cioè il “che fare”. Io credo che l’unica arma efficace e non violenta sia il boicottaggio, un boicottaggio intelligente e fatto sul filo del rasoio, ma è l’unica arma. Del resto Israele boicotta fino all’estrema forma del boicottaggio che è l’assedio e l’embargo, boicotta gli intellettuali impedendo loro di partecipare agli eventi cui sono invitati (v. N. Chomsky) quando non li arresta (v. Pappe, Halper, Vanunu ecc). Ecco, io penso che dobbiamo organizzare bene, ma bene e in modo efficace il boicottaggio. C’è un bell’articolo di Gideon Levy di un paio di settimane fa che invita dall’interno a praticarlo. Anche la Naomi Klein fa altrettanto. Chiedo a te, che hai un blog ben frequentato e che fai un avoro che te lo consente di farti portavoce di questa forma di lotta. In fondo è la stessa che in Sudafrica si rivelò efficace. Un caro saluto.
Patrizia Cecconi
Caro marco,
tu scrivi-……io non voglio fare il disfattista, ma conoscendo la mentalità mediorientale, non so quanta di quella merce e a che prezzo, sarebbe giunta veramente ai palestinesi e non rivenduta al mercato nero…..
Al Bar Sport del mio paese , questa mattina , dicevano le stesse cose di Voi meridionali…per gli aiuti Ue ai Sottosviluppati..
Scusa ma mi è venuto spontaneo l’accostamento..forse la mi è un logica di accostamento sbagliata….o no, o tu sei un “terrone incivilito?
Spiegami se sono nell’errore e il perchè?
Abbisognono di aiuto
cc
Chicca” Tempestiva”,
Pietro è un non allineato. Non per questo è nemico del popolo. Non siamo mica nella -ussia co.…sta, qui!
Chi diavolo sia Pietro A. è il quinto “mistero di fat-ma” che sarà svelato un domani.
Di sicuro è uno che mi prenderei come Com-ercia–sta in una discussione con il Fis-o Italiano.
cc
hai capito è ista che non funziona per il beota.
c-ialista meglio; prova
Scoperto l’arcano!
Eureka!
Caro CC, non sei per niente andato distante, con la tua analisi sui meridionali. Si, io sono un meridionale civilizzato, come anche tanti altri. Ciò non toglie che la mentalità dei miei conterranei sia prevalentemente mediorientale, in moltissime manifestazioni. Però devo dire che anche al nord hanno imparato bene, tanto da aver superato i maestri.
Cosa importa chi sia Pietro A?
Importa quello che dice, come per ognuno di noi.
Sulle truffe alla UE ne son piene le cronache.
E’ sbagliato il modello di assistenza, che non mette adeguate soglie di rischio per chi ruba.
x Linosse -#250-
Come può reggere un film con questa psicologia di sottofondo?
Quanti kilometri di pellicola sprecati inutilmente; la solita ammericanata alla cipolla( per le lacrime),anzi la solita retorica U$AEGETTA anche di soldati .
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Il vero “soldato Ryan” fu il sergente Frederick “Fritz” Niland appartenente alla 101ª Divisione aviotrasportata che perse tre fratelli, due in Normandia ed uno nel teatro di operazioni asiatico.
Anita
PS: x Linosse
Secondo la “Sole Survivor Policy” del ministero della difesa statunitense, promulgata a seguito della morte dei cinque fratelli Sullivan sulla stessa nave, fu organizzato il rimpatrio del soldato Frederick Niland.
Anita
Cosa vi interessa chi sia Pietro A. ?
Ci sono diversi utenti di cui non si sa un acca.
Anni fa quando Pietro A. entro’ nel forum educatamente si presento’.
Chi sono Linosse, Damocle, VOX, Shalom, per nominarne alcuni. Altri scrivono usando la testata di un articolo invece di un nick?
Cosa che possono fare solo qui, su tutti gli altri forum non lo potrebbero fare…
Anita
La stampa più libera del mondo intero è la stampa italiana.
Il giornalismo italiano è libero perché serve soltanto una causa e un regime; è libero perché, nell’ambito delle leggi del regime, può esercitare, e le esercita, funzioni di controllo, di critica, di propulsione.
Benito Mussolini
Le banche europee più esposte nella crisi dell’Est
Di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**
E’ ingenuo e fuorviante dividersi sul default si, default no dell’Ungheria. Non è una questione psicologica di qualche leader magiaro, né un affare esclusivamente centro europeo. La crisi finanziaria è sistemica. Merita più serie e approfondite riflessioni. La crisi ungherese dovrebbe fornire invece uno stimolo in più per capire l’emergenza della bolla del debito pubblico e privato nel mondo e per accelerare la definizione di regole globalmente accettate.
Secondo un recente studio pubblicato dalla rivista economica americana Forbes, gli Stati Uniti rappresentano il vero grande problema dei mercati finanziari investiti dallo tsunami del rifinanziamento dei debiti. Si calcola che nel 2010 i titoli di debito pubblico di tutti i paesi da collocare sui mercati ammonterebbero complessivamente a 4.500 miliardi di dollari. Ben il 45% del totale sono obbligazioni americane.
Questo è lo scenario nel quale si collocano anche le difficoltà dei paesi dell’Europa orientale. Esse naturalmente possono riverberare effetti esplosivi sulle banche dell’Unione Europea.
All’inizio dello scorso anno, quando il rischio di default di alcuni paesi dell’Est cominciava a manifestarsi, molti dati erano già intelligibili. Si calcolava, infatti, che l’Europa dell’Est avesse sottoscritto sui mercati esteri debiti per circa 1.700 miliardi di dollari, in gran parte a breve scadenza. Le banche europee, a cominciare da quelle tedesche, francesi e austriache, erano già massicciamente coinvolte. Si pensi che le sole banche austriache possedevano titoli dei paesi in questione per 230 miliardi di euro.
Anche il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, in un’audizione alla Camera dei Deputati il 17 marzo 2009, si sentì in dovere di avvisare il sistema bancario italiano dei rischi. Quantificò in 150 miliardi di euro i bond dei paesi dell’Europa orientale in possesso delle banche italiane.
Mentre il mondo della finanza e dei media inducono i governi e l’opinione pubblica a concentrarsi sui tagli di bilancio come unica soluzione, si tende a minimizzare gli effetti devastanti provocati dal calo di produzione e dalla crisi dei mercati dell’Est Europa. L’Ungheria, che ha avuto un deficit di bilancio del 6,2% nel 2009, dovrebbe sanare i propri conti con drastici tagli delle spese e con un aumento delle esportazioni. Si dimentica però che il 75% dell’export magiaro interessa la zona dell’euro, dove ancora persiste la stagnazione economica, come dimostra il grande calo dei consumi interni. In Romania, non potendo superare nel 2010 il limite del 6,8% di deficit di bilancio imposto dal FMI, si pensa a una riduzione del 25% dei salari pubblici. Anche la Lettonia nel biennio 2008-9 ha registrato un calo della produzione del 25%.
Come è facilmente intuibile, il valore dei titoli di debito di uno Stato non dipende esclusivamente dal pareggio monetario dei conti pubblici, ma dalla sua capacità di produrre vera ricchezza. La crisi dei settori produttivi nell’Europa dell’Est, così come nell’eurozona, intacca le quotazioni delle obbligazioni e incide sulla capacità di rifinanziamento. Ciò potrebbe minare la stabilità del sistema bancario europeo. Non è un caso che le banche europee, invece di aprire nuove linee di credito per i vari settori dell’economia, hanno deciso di depositare oltre trecento miliardi di euro presso la BCE.
Inoltre, secondo l’OCSE le grandi banche americane operano con una tasso di leverage (il rapporto tra asset e capitale azionario) tra 12 e 17, mentre quello di molte banche europee è tra 21 e 49. Il che significa che queste ultime hanno più debiti e più titoli nei loro bilanci e quindi risentono maggiormente delle turbolenze dei mercati.
In una tale situazione sarebbe devastante se l’Europa e gli Usa cadessero in una competizione per la propria sopravvivenza a discapito dell’altro. Secondo noi non si può delegare sempre e tutto ai mercati, soprattutto ora che sono profondamente malati e drogati. Ciò dovrebbe indurre i governi e le loro organizzazioni (G 20) ad accelerare il global legal standard.
*Sottosegretario all’Economia nel governo Prodi ** Economista
caro marco,
a questo punto rimane “incontrovertibilmente vero” che il meccanismo sia lo stesso, sia che si tratti di “civilissimi aiuti UE, o “ambigui” aiuti per il popolo palestinese.
Almeno una cosa è stata “chiarita”in modo inequivocabile , che almeno per questo non esistono due pesi e due misure.
Ripartiamo dunque da una pari “civiltà” o pari “inciviltà” che dir si voglia e discutiamone dopo aver escluso almeno un bel di “merda” che sempre confonde gli “animi”.(anche su questo Blog)
cc
x Marco T.
E non ti credere che qui non ci siano gia’ proteste per i $400’000’000 promessi da Barack Obama a Mahmoud Abbas.
“The exact details of how such aid would be used in Gaza remains unclear. Nor was it immediately clear how Mr. Abbas, who has authority in the West Bank but no authority in Gaza, would be able to administer it” – NYT. It’s all theater
L’anno scorso furono stanziati $900’000’000, ma il problema fu il distribuirli, perche’ Gaza e’ controllata da Hamas e non da Abbas…..
Ciao, Anita
X Anita 14
Ma come ,dopo tanti corsi da ispettrice non sa ancora decifrare le “impronte digitate”?
Non resta altro che il “conosci te stesso”mi spiego:
Da Wilki
“L’esortazione conosci te stesso è un motto greco (Γνῶθι σεαυτόν, gnôthi seautón), iscritto sul tempio dell’Oracolo di Delfi e può ben riassumere l’insegnamento di Socrate, in quanto esortazione a trovare la verità dentro di sé anziché nel mondo delle apparenze”
L.
x patrizia
Il processo alle intenzioni lo lascerei fare agli altri. Non crede sia meglio?
Per il che fare, io sono solo un radiografo. Non sono un medico. Non sono cioè un politico. Credo poco nell’efficacia dei boicottaggi, ma ancora meno nelle suonate di violino ai vari Netanyahu per cercare di convincerli: non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. E purtroppo l’unico modo per farsi capire spesso è solo colpire il portafoglio.
Un saluto.
pino nicotri
Scusate, ma perché vi preoccupate di chi io sia?!? Non ho mai chiesto a Vox, Uroburo, CC, Marco Tempesta e via dicendo chi fossero… La mia identità equivale alla vostra.
Grazie a questo forum, cmq, io e la mia famiglia abbiamo avuto la splendida fortuna di conoscere la signora Anita. A proposito: stiamo organizzando un nuovo viaggio negli Usa, anche più lungo. La terrò informata!
Tornando a noi, io cerco sempre, nel mio piccolo, di argomentare il mio pensiero, ponendo dei dubbi e delle questioni. Lo faccio, credo, in maniera corretta e rispettosa (e ringrazio Anita che lo ha ricordato), solo mi dispiace che quando il dibattito si allarga a questioni che a qualcuno “non piacciono” scatta la delegittimazione…
Sulle foto, caro Antonio, non è una questione di zoom, ma di un effettivo cancellamento della persona, perché la grandezza delle immagini resta uguale. Alcuni giornali hanno pubblicato sia le foto ripassate con Fotoshop sia quelle originali.
Ma vabbè, transeat… Tanto quando a qualcuno vengono toccati certi “dogmi”, fanno scattare la scomunica… Perché la discussione, con una certa eleganza, viene considerata “da deficienti” (vero Uro?) .
E, caro Vox, lei non dice niente a tal proposito? Reclama correttezza, cordialità e educazione da me, cosa a cui non sono mancato, e dagli altri?
Sono queste le sue maniere, per usare un’espressione da lei citata?!?
Io sì che sono sorpreso, perché da persone che – con tutta probabilità – si atteggiano a uomini “di sinistra”, ci si aspetta un’apertura di mente e di spirito anche verso posizioni che, personalmente, possono essere considerate controverse, ma che comunque hanno sempre cittadinanza in discorsi civili.
Una volta Antonio mi disse una cosa che mi è rimastra impressa (mi permetto di citarlo): “Se abbiamo due orecchie e una lingua, significa che dobbiamo saper più ascoltare che parlare”. Beh, dovrebbe valere per tutti (me compreso, ci mancherebbe), invece c’è chi come lei dice di avere tutte le risposte già a disposizione, chi liquida i discorsi altrui trattandoli da “deficienti”… Bella apertura!
Comunque, caro Vox, la ringrazio per aver dato una risposta nel suo post 240: so la sua opinione. E io il dialogo, il confronto, il pensiero lo sviluppo (con i pochi neuroni che ho…) leggendo le risposte altrui…
x Linosse
Corsi di ispettrice?
Non sono io a voler conoscere gli utenti…per me basta un nick.
Sono ignorante, non ho letto Socrate e non ho visto lo scritto sull’Oracolo di Delphi.
Anita
x Pietro A.
credo in effetti che la sua espressione da me citata ieri fosse una coincidenza, lei di sicuro non e’ la persona che la usava spesso in passato (meglio cosi’, direi). La mia era solo una curiosita’.
Benvenuto nel blog a nome mio.
Non entro nel merito delle foto manipolate perche’ anche a mio avviso poco rilevante. Come ho detto spesso, non ho particolari simpatie ne’ per i palestinesi ne’ per gli israeliani, ma cio’ che gli israeliani hanno fatto giorni fa in mare e’ davvero imperdonabile. Ammesso che vi fossero dei coltelli a bordo, fare fuori almeno 9 persone a colpi di fucile o pistola, sequestrare la nave, arrestare tutto l’equipaggio, sono atti al di fuori da qualunque logica poliziesca civile, ovvero nei termini di legittimo controllo e ‘measured response’, tanto piu’ che Israele non ha alcuna giurisdizione su acque internazionali!
un saluto
Peter
ps
detto cio’, le confido che il modo piuttosto unilaterale di ‘discutere’ di Vox e forse qualche altro blogger non piace neanche a me, l’ho detto spesso. Vox taglia corto col ‘we agree to disagree’, per cui ho smesso da tempo di commentare realmente
Io sono probabilmente quello più esposto: basta andare nel mio sito per sapere di me vita, morte e miracoli. E’ pubblica la mia mail come il mio numero di telefono. Non solo, ma sono forse stato il primo ad esporre anche la mia vita privata.
Perchè nascondermi? Non mi serve. Non combatto per le mie opinioni, anche perchè non ho cause da sostenere. Le idee che espongo sono mie, giuste o sbagliate che siano. Il ‘fare il tifo’ in politica è fuori delle mie consuetudini: non sono nè di sinistra nè di destra, nè di centro nè di sopra e nè di sotto e non mi importa di appartenere ad una i queste correnti. Mi limito semplicemente ad appoggiare quello che AL MOMENTO mi ispira più considerazione.
Nè ho remore a dire ciò che penso, anche se in contrasto con il sentire corrente. Sono cinico? Ok, vada pure per il cinico. Se non schierarsi significa essere cinici, sono cinico. E con ciò?
x Marco
Tu sei tu stesso…ed e’ un pregio.
Io sono, “quel che vedi e’ quel che sono”, quindi aperta a critiche e idee complottiste e di appartenenza…da chi vive di sotterfugi e di complotti.
Vedi la Sylvi, e’ uno specchio della sua personalita’, sincera, simpatica, con un enorme sense of humor…ed invece di essere apprezzata si prende dell’oca giuliva…e ben altro.
Anita
E purtroppo l’unico modo per farsi capire spesso è solo colpire il portafoglio. (Pino)
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E perchè, il boicottaggio cos’è?
Se oltre al portafoglio lo si estende anche alla cultura, non farebbe male…
Patrizia ha ragione: il boicottaggio ha ottenuto risultati contro lo sfruttamento minorile, ad esempio. Commercialmente legare la propria immagine allo sfruttamento altrui non è una buona presentazione, per cui puntare di volta in volta non 10.000 prodotti, ma un paio di marche e farle affondare, poi un altro paio e così via, certamente avrebbe più efficacia che non le varie flotille.
Tutto (o quasi) il mondo è paese:
Giovane immigrato messicano, il quindicenne Sergio Guereca, ucciso dalle guardie di frontiera degli Stati Uniti.
Ha tentato di passare illegalmente il confine a Ciudad Juarez ma i poliziotti lo hanno colpito a freddo prima che ci riuscisse.
Quindici anni, tutta una vita davanti. Una madre che lo ha messo al mondo.
Un mondo cane!
C.G.
P.S.:
se la ineffabile signora si permette il solito quaglieggio anche sulla morte di un 15enne, giuro che la mando malamente a quel paese.
Garantito.
C.G.
caro marco,
ti dò atto in pieno di quanto da te affermato nel tuo ultimo Post,la stessa cosa vale per Antonio.
Punto.
Quelli degli altri, sono moralismi , superflui, piagnistei!
Io personalmente ho le mie buone ragioni per mantenere un minimo di anominato , così come molti altri.
Nessuno di noi fà però dei piagnistei, quando viene interpellato in modo rude.
Risponde a tono.
I moralisti e quelli che vogliono insegnare ad altri la correttezza , nascondendosi dietro l’anonimato mi danno un Fastidio terribile , “pezze da culo”.
cc
Caro CG, la frontiera messicana, come un tempo il muro di Berlino, è territorio minato. Chi lo attraversa conosce il rischio che corre. Vopos o ranger, non fa differenza: sparano a vista entrambi.
caro marco,
da questo punto di Vista , ho molto più rispetto per il Sig P, che lè dà e le prende da anonimo, ma non si è mai permesso di “fare del moralismo, su un Blog.
Ogni luogo ha le sue leggi intrinseche!
Chi non le accetta , vada a farsi fottere !
cc
Dal Huffington Post, molto di sinistra…..
CIUDAD JUAREZ, Mexico — A U.S. Border Patrol agent fatally shot a 15-year-old Mexican boy after a group trying to illegally enter Texas threw rocks at officers near downtown El Paso, U.S. authorities said Tuesday..
http://www.huffingtonpost.com/2010/06/08/border-patrol-agent-shoot_n_604358.html?view=print
In questo momento stanno parlando gli agenti di frontiera…la frontiere e’ pericolosa anche per gli agenti…in questo caso un agente ha ricevuto 37 punti alla testa da un ‘sassolino’ tirato dai migranti che cercavano di passare.
Le investigazioni procedono, dicono di withold judment = sospendere il giudizio, fino a che non si sa quello che e’ accaduto.
Anita
Il nome del giovane messicano e’ Sergio Adrian Hernandez Huereka.
Prima che me lo dimentichi, a “P” il solito vaffanculo che gli devo ogni qualvolta si rivolge a me.
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X Pino
Un masaggio per Pietro non passa lo invio per e mail.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
PS. x Uroburo – Ti ringrazio per lusinghiero ma l’immeritato “il miglire” , a meno che tu non intendessi “Il Migliore” (Togliatti) che non mi lusingherebbe affatto.
x Tempesta.
Tutto quello che vuoi, Vopos, KGB, Stasi.. e chi ne ha più ne metta.
Resta il fatto che un 15enne NON DEVE morire per passare clandestinamente da un paese all’altro.
NON SI PUÒ morire a 15 anni solo per questo.
Punto.
C.G.
x l’ineffabile signora:
come premesso, vada “delicatamente” (cerco di trattenermi) a quel Paese!
In nome di quel ragazzo che aveva tutta una vita davanti.
C.G.
Uno dei principali utilizzatori del vergognoso neologismo – pacifinti – se non colui che l’ha coniato, risulta Riccardo Pacifici, leader indiscusso della comunità ebraica romana, nonché trait d’union con il governo di Isarele e, a quanto si sussurra, col Mossad. Trattasi, evidentemente, di un campione mondiale di umorismo involontario, in grado di competere in tale settore con Berlusconi, Capezzone, Gasparri, Bondi, La Russa. Difficile, infatti, trovare nella comunità ebraica italiana un falco più falco di “Pacifici”. E, più in generale, qualcuno che smentisca tanto macroscopicamente l’antico brocardo “nomen omen”. Perché sono in molti a ricordare ancora i suoi occhi dardeggianti, quando in occasione del massacro di Gaza dello scorso anno (con 1500 morti di cui almeno 400 bambini), a Matrix citò a sproposito Golda Meir: “Potremo perdonarvi di aver ucciso i nostri ragazzi, ma non vi perdoneremo mai di averci costretto ad uccidere i vostri bambini”. Parole pronunciate dopo aver difeso strenuamente l’eccidio per l’intera trasmissione, negando ogni evidenza con rabbia malcontenuta e cattiveria degna di miglior causa.
Se lui è Pacifici, Gasparri potrebbe legittimamente ambire a chiamarsi Intelligentissimo. E Bondi addirittura Montale…
cara striscia rossa,
ti faccio il paio con un bel comunicato del paesello mio ..dei bei tempi che furono…
Consegna delle tessere alle Piccole Italiane.. : “Cerimonia semplice ma significativa.
Il fiore della fanciullezza femminile,Domenica 28 Aprile ha ricevuto il documento che garantisce la sua posizione nel fervido campo di italianità, che inizia il cammino ricco di azioni belle e generose,santificate dall’amore della patria e compiute con Viava fede e disciplina f…a. nella piazza Vittorio veneto proprio di fronte al monumento dei nostri caduti, le belle bambine in divisa di piccole italiane erano INQUADRATE, con a fianco le loro INSEGNANTI.
Da un lato stavano schierati i Balilla con i loro gagliardetti al vento, dall’altro gli Avanguardisti e gli allievi della regia scuola professionale con bandiera.(l’articolista di regime non specifica in questo caso di quali gagliardetti erano branditi sotto e al vento) ; nel centro le autorità locali.
Il Podesta Dott, ….,il cavaliere ….,l’arciprete Don …il Direttore della Regia scuola professionale e altri.
E’ incominciata la manifestazione con gli inni D’ATTUALITA’, cantatte daglle alunne; segue un bereve ma INDOVINATO discorso d’occasione pronunciata dalla Segretaria del fa–io femminile signora F…..,che è veramente l’animatrice operosa di tutte le manifestazioni INTELLETTUALI e benefiche .
Dopo la distribuzione delle tessere le Piccole italiane prestano giuramento, e riprendendo il canto degli INNI facsisti e patriottici si avvianounitamente ai balilla, gli avengurdisti e alle autorità, verso LA CHIESA, per assistere alla funzione religiosa che ha chiuso la festa , la quale avrà certamente lasciato NELLE PICCOLE ANIME, il ricordo e l’orgoglio di COMINCIARE AD APPARTENERE al GRANDE ESERCITO FEMMINILE, CHE CON il sentimento del CUORE, prepara futuri MIGLIORI DESTINI alla NOSTRA PATRIA.
Concludendo cara striscia ecco un esempio di cronaca da prendere ad esempio ancor oggi , per un sana informazione, democratica!
cc
Ps Questo sì che è giornalismo vero!
@ Controcorrente 5
Aha aha aha! Ma davvero mi vuole come commercialista? Con i numeri vado così
così, però vedrò di darle una mano…
Solo una curiosità: nomina il quinto segreto di Fatima. Io ero rimasto al
terzo, mi sono perso qualcosa?!?
Un saluto
Grazie Anita!
Ti dirò che Uroburo dandomi dell’oca giuliva ha svelato molto di sè, più che se mi avesse mandato il suo indirizzo personale!
Un solo post non svela un bel niente, ma post di un paio d’anni sono mooolto rivelatori! Gli piaccia o non gli piaccia …e io mi comporto di conseguenza!
Tutti quelli che lo conoscono si sperticano a dire che è persona notevole e dotata di umanità e correttezza!
Io credo che in parte si diverta, ma in parte rivela una bella chiusura intollerante , la figura retorica se la cerchi lui!
Ma il mistero del CHI E’ vale in generale per tutti i blogghisti, diciamo così, assidui nel blog; i contatti privati chiariscono.
Comunque, poichè sono per definizione un’infante ingenua…io non voglio togliergli l’illusione!
Pietro A. ha espresso idee personali non condizionate da idelogismi dogmatici.
E’ corretto e ragionevole! Non è cosa di tutti i giorni!
A volte, coi dogmi, in questo blog siamo messi peggio che in S.Pietro a Roma!!!
ciao Sylvi
Una delle troppe cose che se vere sono intollerabili. E che ancora accadono in gran parte del mondo.
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Miliziani talebani in Afghanistan hanno impiccato un bambino di 7 anni accusato di spiare per le forze governative e straniere, secondo quanto riferisce giovedi la televisione iraniana in inglese PressTv.
Secondo funzionari governativi afghani citati dall’emittente sul suo sito, il bambino è stato catturato dai Talebani nel distretto di Sangin, provincia di Helmand.
Daud Ahmadi, un portavoce del governatore della provincia, ha detto ad un giornalista di PressTv che il piccolo è stato accusato di spionaggio. Ahmadi ha definito “orrendo” l’atto compiuto dai Talebani. Questi, che controllano vaste aree della provincia di Helmand, non hanno ancora fatto commenti sull’episodio.
Parlando con i giornalisti Ahmadi ha precisato che il bambino è stato catturato mercoledi nel distretto di Sangin, lo stesso dove da giorni sono in corso sanguinosi scontri fra militari afghani e internazionali e gruppi di talebani, e dove oggi gli insorti hanno abbattuto un elicottero provocando la morte dei quattro membri dell’equipaggio.
Citando informazioni fornite dai parenti della vittima alla polizia, il portavoce ha detto che “i militanti hanno ucciso il piccolo nel villaggio di Heratiyan, con l’accusa di avere spiato a favore del governo afghano”.
Ahmadi ha infine ricordato che la maggior parte delle aree del distretto di Sangin sono in mano ai talebani, mentre le truppe straniere presidiano solo il centro. Da parte loro i talebani non hanno commentato la vicenda.
caro CG su Anita 32
e anche caro Pino.
I bambini! Non dovremmo farci condizionare o farci impietosire dalla morte di singoli bambini.
I bambini sono sconosciuti, a volte giocattoli,a volte ingombri, a volte nemici…ma soprattutto, ovunque, cosa di cui disporre senza troppe conseguenze.
Anche nel nostro civilissimo mondo occidentale!
I bambini sono …marziani…senza pistola laser che ci incenerisca!
Riprendo la prima osservazione che ho fatto: i bambini sono malipolabili e manipolati…ovunque e nei più svariati modi…e la violenza fisica non è sempre il peggio!
Non basta, per loro, la concezione della sacralità della vita, sempre e comunque;
ma, al contrario di ciò che SMC predica, (i fatti di pedofilia dei sacerdoti sono solo l’esempio della incoerenza fra ciò che si predica e ciò che si fa), e la legislazione diciamo così CIVILE, i bambini restano in fondo, per quasi tutti gli adulti, degli adulti in piccolo, dei deboli come tutti i deboli.
Trovo ipocrita discriminare, in certe situazioni, fra morti bambini e morti in generale…
Ho dedicato la mia vita a conoscerli per difenderli..ne è valsa la pena, e proprio per questo non mi scandalizza, in certe situazioni, di più la morte di un bambino piuttosto che di una donna o un uomo senza strumenti per difendersi!
Mi vien solo da dire che spesso la vita è uno schifo!
Sylvi
x -#36-
Le persone corrette non fanno commenti prima di sapere i fatti.
Anita
x Sylvi
Solo nell’ultima mattanza a Gaza ne hanno massacrati tra i 400 e i 500. Certo, non li hanno impiccati come hanno fato i talebani con il bambino di 7 anni, ma non vedo una grande differenza tra ammazzare in un modo o ammazzare in un altro.
In TUTTE le guerre la gran parte degli uccisi sono i bambini. Se si fa il ocnto dei bambini uccisi in Germania e in Urss dai bombardamenti nel corso della II guerra mondiale ci si potrebbe anche suicidare dalla disperazione. Aggiunga i bambini africani, ecc. ecc., acc.
“La condizione umana non è giusta”: è una frase che mia figlia ha sentito a scuola due mesi fa credo da un rabbino invitato a parlare di non ricordo quale argomento e che da quando mi è stata citata mi ronza in testa senza darmi pace.
pino
Uccidere bambini e’ la cosa piu’ criminale, repellente e disumana in assoluto. Purtroppo, ancora oggi molti si macchiano di questo crimine, alcuni sterminano bambini in massa, come avvenuto in Irak, in Palestina e, da parte della NATO, nello stesso Afghanistan.
Peccato che diventi uno scandalo solo quando a uccidere un bambino sono i Talebani. Quando a farlo sono poliziotti di confine Usa, marines, o israeliani, allora va bene. Magari, è “legittima difesa” contro il lancio di qualche pietra.
Caro CG, hai mai sentito parlare dei meninos de rua brasiliani? Muoiono a molto meno di 15 anni, spesso dopo aver loro stessi ucciso con gran leggerezza. Senza andare tanto lontano, nelle bande di sudamericani a Milano gli accoltellamenti tra ragazzini sono all’ordine del giorno e i morti anche, senza per questo attraversare alcun confine che non sia quello del territorio della banda.
Nella vita esiste un coefficiente spesso sottovalutato, ed è il coefficiente chiamato ‘fortuna’. Ci vuol fortuna a nascere, a crescere senza fare troppi danni, a non trovarsi mai nella condizione di dover nuocere. C’è chi questa fortuna non ce l’ha, a parità di condizioni disagevoli, e soccombe. Funziona così, per il momento. In seguito, chissà.
x Vox
Spesso “quei ” bambini sono già morti al diritto all’infanzia, al diritto alla sicurezza affettiva e all’accoglienza sociale.
A me non importa che sia scandalo la fine biologica!
Sylvi
http://www.ilpaesedeibambinichesorridono.it/meninos_de_rua.htm
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Date una lettura a questo link, se proprio volete parlare di disagio minorile serio. Sono bambini ch vivono certamente peggio dei palestinesi.
CARBON TAX Bill May Be Dead After Shock
Graham Reversal On Climate Change
The plan to impose a carbon tax on American citizens may be dead at least for the time being after Republican Senator Lindsey Graham shockingly reversed his views on climate change, telling a press conference that the science behind man-made global warming is IN QUESTION and those pushing it are alarmists who have oversold the problem.
http://www.prisonplanet.com/carbon-tax-bill-may-be-dead-after-shock-graham-reversal-on-climate-change.html
Caro Antonio,
Ricambio il tuo caro saluto. Anzi lo raddoppio.