I miserabili antisemiti tifosi di Israele sempre e comunque: “ISRAELE HA FATTO BENE A SPARARE”. E le ridicole balle della versione ufficiale. Che fine hanno fatto i nostri connazionali che erano su quelle navi?
Il più sbracato è forse Vittorio Feltri, questo individuo che preferisco non aggettivare per evitare di sporcarmi la bocca. Ha titolato a tutta pagina “ISRAELE HA FATTO BENE A SPARARE”, aggiungendo per buona misura “Dieci morti tra gli amici dei terroristi”. Anche il sommario gronda odio, miseria feroce e la solita disinformazione intossicante: il succo è che “con la scusa di portare aiuti umanitari” gli “amici dei terroristi” volevano “violare la sovranità dello Stato israeliano”. Conclusione: “Reazione inevitabile”. L’odio partorisce una tale ignoranza pecoreccia da far dimenticare perfino a chi intasca stipendi più da killer che da giornalista che a 75 miglia dalle coste non esiste nessuna sovranità nazionale. E comunque la ferocia di questi cani da guardia del padrone di turno tradisce ciò che sottendono: Gaza non è nulla, non è uno Stato, non ha diritti, non ha sovranità, la sovranità ce l’ha solo Israele. Ecco cosa intendiamo per il famoso “Stato dei palestinesi”, che Israele piuttosto che vederlo nascere userà le atomiche, come ha egregiamente detto anni fa il cattolicissimo Vittorio Messori senza che nessuno fiatasse.
Se Feltri è forse il più sbracato e miserabile nei titoli e negli arzigogoli, lui che ha sputato sul cadavere di Enzo Baldoni e accoltellato alla schiena Dino Boffo, Fiamma Nierenstein è invece la più patetica. I suoi (s)ragionamenti, da anni intesi a sostenere che gli arabi e l’Islam sono il male assoluto e che Israele è un esempio, anzi è”l'”esempio per antonomasia per l’Europa, sono talmente contorti e apodittici che li lascio volentieri a lei. E a suo marito, se è vero che è un ufficiale delle forze armate israeliane. Se fosse vero, mi chiedo chi glielo fa fare alla signora Nirenstein di restare cittadina italiana e occupare un posto in senato: quali sono gli interessi italiani che vi cura?
Il più penoso, espressione della solita ipocrisia berluscoide-catto-italiota, è senza dubbio il nostro baldo ministro degli Esteri, che se la cava ignominiosamente così: “Sia un’opportunità di pace”, Un “errore inesplicabile” che può trasformarsi in “una grande opportunità” di pace. “Credo che in questo momento Israele abbia una grande opportunità, dopo questo gravissimo gesto – ha detto il capo della Farnesina al Tg1 – dopo questo errore francamente inesplicabile e grave in assoluto, potrebbe fare un gesto di distensione”. Lo stato ebraico, ha aggiunto Frattini, potrebbe esprimere la volontà di “moltiplicare gli sforzi per la pace; accelerare il negoziato; dare al più presto ai palestinesi uno Stato”.
Strana gente, la gentaglia: pronti a massacrare un demente che tira una statuetta addosso a Berlusconi, pronti a massacrare “il dittatore Fidel Castro” perché tiene in galera un po’ di intellettuali – ma questa gentaglia gli intellettuali non li disprezza? – ma prontissimi a lodare Israele quando compie carneficine a ogni invasione del Libano, quando strangola Gaza facendo in tre settimane percentualmente più morti di quanti ne hanno fatto tre anni di bombardamenti angloamericani sulla Germania, quando compie pesante rappresaglie contro i civili, vietate dalle leggi internazionali, quando imprigiona e tiene in galera a tempo indeterminato migliaia di palestinesi, minorenni compresi, quando si pulisce il culo con più di 80 risoluzioni Onu, e quando massacra una dozzina di pacifisti. Per questa gentaglia i pacifisti sono la bestia nera. La loro porcaggine è tale da volergli far fare Wojtyla “santo subito!”, ma castrandolo del suo non volere la guerra in Iraq e del suo sostegno al “popolo dell’arcobaleno”. “Santo subito”, sì, ma per poterlo brandire come ennesima bandiera di guerra.
Non parliamo poi dei commenti che vedo su altri blog. Non so se provare più pena od orrore per il caprume sardico e il caccavigismo imperante, destinati ad affogare nel proprio guano vaniloquente. Agli imbecilli e mascalzoni che non vedono l’ora di poter dar sfogo alle voglie assassine che ribollono atavicamente nelle loro viscere quella dove si trovavano o dove volevano andare le navi pacifiste è “zona di guerra”. Menzogna atroce, che però tradisce il pensiero e la prassi di questi aspiranti assassini complici di assassini veri: per loro siamo in guerra, a quelli di Gaza bisogna fare la guerra. Anzi, siamo in guerra anche con l’Iran e la guerra bisogna farla a tutto il mondo musulmano, Afganistan compreso. Ma che dico? La guerra dobbiamo farla anche contro la Corea del Nord… Che schifo dio gente. O meglio: di gentaglia.
L’altro cavallo di battaglia degli sporcaccioni per vocazione è “la sicurezza di Israele”. Questi aspiranti neonazisti con simbolo diverso dalla croce uncinata sono passati dal “Deutschland ueber alles!” di adolfiana memoria a un altro tabù, a un altro vitello d’oro: “Israel Sicherheit ueber alles!”. Nella loro demenziale coglionaggine non si rendono conto che così danno ragione ad Hamas, ai talebani e a chiunque usi il cannone e le bombe anche a sproposito per il totem della “sicurezza”. Forse che Hitler non ha invaso l’Urss e sterminato milioni di persone per “la sicurezza” della Germania? Tra gente civile l’unica sicurezza sono le regole e il rispetto delle regole, l’unica sicurezza è la pace, contrattata tra tutti gli interessati. “Tutto il resto”, come diceva il rabbino Hillel, “è commento”. E’ ormai chiaro da tempo che una parte forse maggioritaria di Israele, supportata soprattutto dal sionismo cristiano, vuole a tutti i costi la guerra, una nuova guerra: è l’unico modo che hanno per mettere Obama di fronte a scelte sul solco delle solite. Il sionismo ebraico statunitense sta ormai smaltendo i fumi della sessantennale sbornia “religiosa”, “etnica” e “nazionale”: è ormai chiaro a chiunque non sia disonesto incallito che, come ha scritto l’ebreo israeliano Abraham Yehoshua in un suo bel libro, i termini “ebreo”, “sionista” e “israeliano” sono da “maneggiare con cura” e non coincidono affatto. Checché si affannino a blaterare da Sharon ridotto a vegetale da anni all’impresentabile Avigdr Lieberman, dai bari Barak-Olmert-Netanyahu alle giovannedarco nierensteiniane fino alla infime capre nuragiche luna abbaianti e annessi virus caccavigginici. Il sionismo ebraico negli Usa sta aprendo gli occhi, in compenso è in crescita il sionismo cristiano, a suo tempo lo zoccolo duro del bellimbusto George Bush che ha inguaiato non solo gli Usa per otto anni di fila. Il sionismo cristiano è un ossimoro simmetrico e speculare dell’ossimoro israeliano “ebrei per Gesù”: il fine comune di questi ubriaconi “religiosi” è la guerra al mondo musulmano, una nuova versione del colonialismo e delle crociate, una nuova guerra di religione dove la “vera religione” è una accoppiata di due “religioni”, una guerra di religione dove i crociati dovranno rettificare il nome, magari in “crocio-stellati”, e arricchire con un altro simbolino la croce dello scudo. E’ l’Occidente, bellezza!
La malafede e la disonestà del governo e delle forze armate israeliane straripa da tutti i pori dai loro demenziali comunicati, che tentano invano di “spiegare” l’ingiustificabile e sanguinoso atto di pirateria. Premesso che in acque internazionali chiunque ha il diritto-dovere di difendersi da chiunque si presenti armato con elicotteri e navi da guerra; premesso che se si vuole “ispezionare” una nave, volontà peraltro illegale in acque internazionali, ci si annuncia via radio e si lascia il tempo di fare le opportune verifiche perché potrebbe anche trattarsi – che so – dei subdoli iraniani camuffati; premesso tutto ciò fa ridere i polli la versione ufficiale israeliana che vuole giustificare il massacro col fatto che “i pacifisti erano armati di fionde e bastoni”. Chi si nutre da secoli del mito di Davide e Golia dovrebbe guardarsi bene da parlare di fionde in mano altrui… In mano, i questo caso, a piccoli Davide diretti a recare sollievo al milione e mezzo di esseri umani strangolati a Gaza. E in ogni caso suscita scherno e indignazione l’aggiunta del comunicato: “I pacifisti hanno disarmato della pistola un soldato e hanno cominciato a sparare con quella”. Ammesso e non concesso che su quelle navi ci fossero idioti siffatti, e ammesso e non concesso che ci siano parà che si lasciano disarmare come pagliacci, e uno mi spara addosso mi difendo sparandogli. Sparando a lui, ma non alla folla circostante, e a quella che dorme sottocoperta. In questo caso invece i militari israeliani, che sono molto bene allenati e non sono donnette isteriche o bambini dell’asilo, hanno reagito in massa sparando all’impazzata. Un “errore inspiegabile”? Per carità, chiunque può sbagliare, anche i superman israeliani come i marine Usa di My Lai o quelli di Falluja. Però quando a ripetersi all’infinito è sempre lo stesso “errore”, allora non di errore si tratta, ma di volontà. Di strategia. E’ almeno da Sabra e Chatila, ma anche da prima, dalle stragi di Deir Yassin e da quella per mano armata del colono Baruch Goldstein ad Hebron – che ha provocato la nascita di Hamas, non a caso finanziata in seguito da Israele come gli Usa hanno finanziato i talebani – per finire alla mattanza di Gaza, è da allora ad oggi che è chiara come il sole la strategia politico militare israeliana: fare più vittime e distruzioni possibili, case, aranceti e oliveti compresi, per mandare avanti la pulizia etnica. Il problema non è tanto Israele che compie queste imprese, quanto gli Usa e l’Europa che gliele lasciano fare. Fingendo di protestare quando il troppo stroppia, ma fregandosi sotto banco le mani perché il lavoro sporco lo facciamo fare agli israeliani per i nostri interessi (soprattutto petroliferi).
La malafede e la disonestà del governo e delle forze armate israeliane è resa lampante anche dal dopo: si rifiutano infatti di dire i nomi e la nazionalità dei 60 arrestati e di specificare in quali prigioni li hanno portati. Questo comportamento a me ricorda quello di certi regimi che preferirei non nominare. Quello che mi preme sottolineare è invece che il nostro eroico ministro degli Esteri, il baldo Frattini, se ne fotte egregiamente di sapere che fine hanno fatto i sei italiani a bordo. E del resto cosa pretendiamo da uno che ha accompagnato il Chiavaliere nel viaggio di Stato in Israele per scodellare l’infame affermazione “Quella di Israele a Gaza è stata una giusta reazione”? Alla feccia viene da dire che anche la mattanza sulle navi pacifiste è stata una “giusta reazione”, come sostiene vergognosamente in prima pagina il signorino Feltri. Solo che i ministri ora come ora non lo possono dire: meglio “auspicare”, la pace ovviamente. In attesa dell’ennesimo “scurdammoce ‘o passato, simme ‘e Occidente, paisà! E israelià!”.
Chissà ora le proteste in Israele per la “troppa libertà di stampa”, libertà che “si permette di criticare troppo le forze armate”, come un sondaggio ha appurato pensa una larga fetta dell’opinione pubblica di quel Paese. Certamente la parte migliore della società israeliana non mancherà di protestare, anche duramente, per questo ennesimo delitto: dai giornalisti come Gideon Levy ai rabbini non antiarabi, cioè non antisemiti, dai giovani desiderosi di un futuro sicuro per tutti agli anziani stanchi di guerre, la società israeliana ha molte forze sane che si faranno sentire. Ormai i peggiori nemici di Israele sono i suoi cittadini fanatici e la tifoseria alla Feltri. Lo scandalo non è che Israele strangoli lentamente, tra una mattanza e l’altra, un milione e mezzo di esseri umani a Gaza, trasformandola in una immessa Masada il cui sangue si riverserà sugli strangolatori. Ogni Stato e ogni governo fa la sua porca politica, i propri sporchi interessi. Lo scandalo è che la “civilissima” Europa e gli Stati Uniti “alfieri della libertà e della democrazia nel mondo” gliela lascino strangolare. Tra una giaculatoria e l’altra, tra una protestino e l’altra. Tra un business e l’altro.
Siano maledetti gli aridi e i duri di cuore.
Post sciptum – La notizia della partenza della flottiglia per la pace m’è arrivata via e-mail il 14 maggio. Avrei voluto aggregarmi, fare il bis via mare del tentativo vano di rompere l’assedio di Gaza fatto in Egitto a fine dicembre. Era pronto a riempire di nuovo la valigia con cioccolata e pennarelli, quaderni, colori e sogni… Non l’ho fatto solo perché ancora sotto l’effetto del viaggio in Uzbekistan, perché in ritardo sulla scrittura di un nuovo libro e per un impegno privato cogente. Col senno di poi, mi spiace non essere partito. Sento sempre dire che prima o poi tutti dobbiamo morire. Farlo come quei “dieci amici dei terroristi” è un modo sensato. Ed è un modo sensato farlo anche come chi invece è rimasto vivo. Testimone. Solidale e testimone.
“Abbiamo fatto una riunione su quello che è successo lunedì mattina, e siamo più determinati che mai a continuare la nostra missione”, ha detto Graham alla tv di Stato irlandese Rte.
Ha detto che le autorità israeliane verranno informate dell’esatta posizione dei passeggeri della nave e verrà chiesto a chi è a bordo di tenere comportamenti pacifici.
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Non credo che gli israeliani commetteranno l’errore di assalire la nave. Troveranno il modo di boicottarla. Nessun accenno, comunque alla scorta turca, che non si sa se c’è o non c’è; ma anche se ci fosse, io propendo per un’azione sottomarina atta a bloccare meccanicamente la nave. Lasciarla attraccare a Gaza significherebbe ammettere la colpevolezza.
In ogni caso, una via traversa la si sarebbe potuta percorrere lasciando attraccare le navi in Egitto e sfruttando il valico di Rafah per il transito degli aiuti. Se proprio si volesse farlo di nascosto, bastava utilizzare, con accordi sottobanco, i tunnel del contrabbando. Sono accordi di scambio che si fanno tra stati amici, un do un des tra Israele ed Egitto, per evitare di perdere la faccia
Invece si è voluta la dimostrazione eclatante, con le conseguenze che sappiamo e anche quelle che ancora non sappiamo.
Non ho mai capito perchè sia considerato “anti-semita” criticare le azioni dei governi israeliani, e non, che so, anti-italiano se si critica l’Italia (nel qual caso, qui saremmo tutti o quasi anti-italiani), anti-francesi se si critica la Francia, anti-russi se si critica la Russia, anti-spagnoli, anti-svedesi, anti-saturnesi, eccetera eccetera eccetera.
Qualcuno sa svelare l’arcano in modo razionale ed esaustivo?
Questa legge finirà per difendere anche i mafiosi dalle inchieste della polizia.
Molti pensano che il provvedimento sia l’ennesima legge “ad personam” che punta più a proteggere gli interessi politici e personali di Berlusconi che la democrazia italiana.
New York Times,
31 maggio
Questa legge finirà per difendere anche i mafiosi dalle inchieste della polizia.
Molti pensano che il provvedimento sia l’ennesima legge “ad personam” che punta più a proteggere gli interessi politici e personali di Berlusconi che la democrazia italiana.
New York Times,
31 maggio
In effetti, lasciando da parte la questione emotiva, il punto di vista di Israele è pienamente condivisibile da parte ebraica. Nel senso che, se l’intenzione è quella di far scasare i palestinesi da Gaza, i metodi usati sono, nel parere degli ebrei, dei metodi giusti. Specie tenendo conto che, essendoci nella zona dei giacimenti di gas, il loro sfruttamento da parte palestinese significherebbe irrobustire Hamas, il chè è quanto di peggio Isralele possa aspettarsi.
Per cui, non dobbiamo meravigliarci delle reazioni degli ebrei.
Naturalmente, da parte nostra è esecrabile il punto di partenza, ovvero che i palestinesi non possano avere una loro patria.
Per quanti errori possano essere stati fatti in passato, per quante colpe si possano attribuire ad Arafat, già la richiesta di tornare ai confini del ’67 è una sconfitta per la causa palestinese.
Per Israele sarebbe una vittoria limitarsi a tornare ai confini del ’67. Ma Israele vuole tutto. Non si accontenta di una parte.
La follia è proprio quella di volere tutto, perchè è un traguardo irraggiungibile. La spesa non vale l’impresa. Ma vaglielo a far capire… e meno male che sono considerati tra i più intelligenti della Terra!
Il governo israeliano sta agli israeliani come il governo italiano sta agli italiani.
Stesso rapporto di responsabilità ed irresponsabilità.
@ MT
Qualunque cosa LORO vogliano considerarsi, è affar loro. Ma la sola idea di “essere prescelti”, “eletti”, “superuomini” ecc. è un’idea fondamentalmente razzista, ancorchè falsa e gravida di tragedie, come la storia insegna (ma nessuno vuole imparare).
Chiunque può credere di essere il più intelligente, il più bello, il più fico, per carità. Solo che se poi gli altri lo deridono o lo considerano arrogante o anche solo sciocco, sono cocci suoi anche quelli. E l’antisemitismo non c’entra una fava cotta.
x mario siniscalchi
Intanto le do il benvenuto nel blog, e mi scuso per non averglielo dato prima. Poi però – mi scusi se sono piuttosto pignolo, su certe cose – debbo farle notare che io NON ho invitato nessuno, neppure la signora Nierenstein, ad andarsene in Israele o altrove. Ho solo detto che non capisco o non si capisce perché, stando le sue forti simpatie e le altrettanto forti antipatie, come mai non si trasferisca in Israele, se per lei è così perfetto o comunque molto meglio degli altri Paesi. Guardi che io e molti miei amici non capiamo perché io resti a Milano e non vada a vivere al mare, magari in Marocco o in Egitto, eppure le assicuro che nessuno mi vuole cacciare, me compreso.
Non capisco come Rodolfo possa vivere in Germania, Cerruti Gino in Svizzera, Peter in Inghilterra, tutti Paesi che non mi entusiasmano neppure un po’. Ma mica li voglio cacciare da dove stanno!
Riguardo Uroburo e qualunque altro lettore, fermo restando che lei ovviamente può corrispondere via e-mail, telefono o altro, con chi le aggrada, guardi che il forum del blog serve per discutere pubblicamente. Che senso ha evitarlo preferendo solo mail private? Questo è un blog, non un annuncio per solitari.
Un saluto.
pino nicotri
Caro Vox, per una volta mi trovi perfettamente d’accordo. Il comportamento di Israele io lo giudico stupido. E’ contro i loro stessi interessi.
Al loro posto, se proprio vogliamo essere cinici, io i palestinesi me li sarei ‘comprati’, me li sarei fatti amici, avrei concesso loro uno status privilegiato proprio con l’intenzione di formare un cuscinetto di protezione contro le intenzioni espansionistiche di Siria, Egitto e compagnia bella. Possibilissimo, conoscendo la mentalità mediorientale.
Post 108 di Pino.
Sono discorde solo sulla Svizzera.
Io vivo ora in un posto molto bello, ma se avessi dovuto vivere a Bisceglie, beh, molto meglio la Svizzera!
FLOTTILLA PRISONERS
I volontari fatti prigionieri in acque internazionali a bordo delle navi dirette a Gaza e illegalmente trasportati dai militari israeliani in un paese dove NON erano diretti e dove non avevano intenzione di andare, hanno testimoniato dopo la liberazione di essere stati maltrattati e picchiati anche DOPO l’arresto.
Senza ottenere alcuna assistenza legale, sono stati costretti a firmare un documento scritto in una lingua che non comprendevano, in cui si dichiarava che “erano entrati illegalmente in Israele”!
E senza quel documento che li costringeva, ricattandoli, a dichiarare il falso, i volontari non potevano essere rilasciati.
Poi venitemi a parlare dell’ “unica democrazia”, eccetera. Viene in mente tutt’altra definizione.
http://www.kitv.com/video/23764036/index.html
Video
A me risulta che siano stati liberati tutti senza firmare alcunchè.
“In effetti, lasciando da parte la questione emotiva, il punto di vista di Israele è pienamente condivisibile da parte ebraica. Nel senso che, se l’intenzione è quella di far scasare i palestinesi da Gaza, i metodi usati sono, nel parere degli ebrei, dei metodi giusti” 105 di M.T.
Pensavamo di aver girato una pagina della storia, quella che ha condotto all’olocausto e per una strana disposizione del destino(?)quelli che sono stati ,insieme a tanti altri che non dobbiamo dimenticare,le vittime di tanta ignominia adesso hanno invertito i ruoli e si comportano di conseguenza.Roba da far rivoltare le loro vittime nella tomba.
Tutti ricordiamo e riconosciamo l’olocausto,le vittime ma mi chiedo:
È da razzisti chiedere che non si ripeta più?
Ê da razzisti chiedere di usare l’acqua per spegnere il fuoco,i fuochi e non liquii infiammabili?
Ricordo
Dichiarazione universale dei diritti umani
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
« Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. »
(Il primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti umani.) ”
Siamo nel 2010 dopo o prima di Cristo?
L.
x Tutti
Anche da me ” BUONA FESTA della REPUBBLICA”
Devo confessare che non sapevo di questa ricorrenza.
” Italia – 2 giugno, commemora il referendum del 2-3 giugno 1946, in cui il popolo italiano venne chiamato a scegliere la forma di governo dello Stato tra Monarchia e Repubblica e ad eleggere i rappresentati dell’Assemblea Costituente che scriveranno la Costituzione.”
Anita
Signor Siniscalchi,
trovo la nota finale del suo messaggio n. 99 francamente esilarante; ed il resto del messaggio poco meno.
Per incominciare io non do mai il mio indirizzo privato a nessuno se non a persone che conosco da anni ed anni e della cui correttezza mi sento abbastanza sicuro. Chiunque abbia frequentato il web per un po’ di tempo sa che ci si può incontrare di tutto: persone squisite, autentici delinquenti, pazzi furiosi, persone gravemente disturbate e perverse che godono a creare problemi agli altri, e talora problemi gravi.
Spiacente ma non posso proprio dar il mio indirizzo ad uno sconosciuto; se proprio vuole può mandare un messaggio per me a Pino Nicotri che è disponibile a fare il postino in tali situazioni. Con tanti ringraziamenti da parte mia.
Io non mi sono offeso per nulla. Se lei ha seguito il nostro blog per qualche tempo avrà capito che noi siamo, a volte, eccessivamente ruvidi (il giudizio è mio e solo mio). Trovo però un po’ curioso che una persona che entra per la prima volta in un blog si metta a dare giudizi e pareri: ma che è mai?
Tuttavia anch’io trovo discutibile che ci siano dei cittadini italiani, magari in importanti posizioni in campi di estrema importanza, che sono contemporaneamente cittadini di un altro stato, dove magari
hanno posizioni altrettanto importanti. Questa pratica dei due formi, di andreottiana memoria, mi sembra proprio inaccettabile.
Per quanto riguarda il razzismo: per me gli uomini sono tutti uguali: dagli eschimesi ai bantù; dai giapponesi agli useggetta. L’accusa di antisemitismo mi fa un po’ sorridere e lo trovo il modo con il quale gli israeliani – e, ahimè purtroppo, anche molto ebrei apparentemente non israeliani – evitano ogni discorso sulle autentiche porcherie che commettono in Palestina da circa un secolo. Lo fanno tappando la bocca agli altri con l’accusa di antisemitismo, opinione che, naturalmente puzza un po’. Chissà mai perchè….. Io non ho mai incontrato idee che puzzano ma l’antisemitismo puzza …. Mah! Comunque se “l’antisemitismo”. definito dai sionisti, puzza, per me puzzano anche le pratiche discriminatorie e genocide messe in atto dagli israeliani contro i palestinesi.
Un saluto Uroburo
In effetti, lasciando da parte la questione emotiva, il punto di vista di Israele è pienamente condivisibile da parte ebraica. Nel senso che, se l’intenzione è quella di far scasare i palestinesi da Gaza, i metodi usati sono, nel parere degli ebrei, dei metodi giusti” marco tempesta { 02.06.10 alle 13:35 }
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Mio caro e buon Marco, quanto scrivi vale anche per il povero Adolfo: che mai a fatto se non volere la grandezza della Geomanzia? QUINDI, dal punto di vista tedesco, ha fatto benissimo…. U.
PS. Dovresti farti un corso di logica formale, caro. Così mi sembra che funzioni come quella di Socrate e del merlo…..
Caro uroburo,
il buon marco, si riscatta nella seconda parte del suo post,adottando un tipo di logica sua, che ormai ho imparato a conoscere e che apparentemente si potrebbe definire di tipo Logico -pratico-formale.
Infatti,porta una sua critica ad Israele in questo specifico caso, del tipo : “hanno esagerato” nel fatto specifico ,commettendo un errore grave, che non li avvicinerà alla soluzione di un problema che di per sè è difficilmente “risolvibile” a detta di marco.
Logica assai curiosa , perchè se estesa ad altri problemi, si potrebbe trarre la conclusione che di per Sé , non vi sarebbe “quasi” mai modo di risolvere qualsiasi tipo di problemi.
La domada da farsi invece è ha davvero interesse Israele ha risolvere il problema ?
cc
ps – fermo restando il presupposto sempre valido che esiste sempre un metodo definitivo per risolvere qualsiasi tipo di problemi ed quello della logica del più forte.
Da questo punto di vista anche Adolfino,aveva optato per la non soluzione del problema tedesco rispetto agli altri attori .
Caro Uro, si, dal punto di vista tedesco Adolf l’aveva pensata bene. Ciò non significa che uno debba condividere.
Io infatti non condivido le azioni israeliane e mi sembra di essermi espresso molto chiaramente tacciandoli di comportamento stupido.
Le prospettive cambiano a seconda dei punti di osservazione, su questo non ci vedo niente di strano.
La domada da farsi invece è ha davvero interesse Israele ha risolvere il problema ?
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Secondo me si, proprio per la sua sicurezza.
La logica del più forte è, al tempo di oggi, ancora una logica vincente. Possa piacere o meno, è sempre il più forte che decide la sorte del più debole. E’ il leone che decide la sorte della gazzella e il gatto quella del topo.
E’ una logica che potrà scomparire solo quando il più forte avrà un interesse diretto alla sopravvivenza del più debole. E’ una logica di tipo economico: per esistere una produzione, devono esistere i clienti.
Da M.T.120
“E’ una logica di tipo economico: per esistere una produzione, devono esistere i clienti.”
Fino ad ora con questa logica di tipo “economico ma con pesanti esborsi(almeno da parte dei soliti)”per esistere una produzione devono e sono indispensabili gli schiavi che a volte possono permettersi di essere clienti per la chiusura del circolo vizioso
L.
P.S
Hai mai lavorato in fabbrica ,in catena di montaggio?
Saluti
L.
x Linosse:
cosa c’entra la catena di montaggio con l’esistenza dei clienti?
Se c’è gente che sta scomparendo sono proprio gli operai alla catena di montaggio: ormai fanno tutto le macchine.
Senza i clienti, qualsiasi prodotto che abbia bisogno dei grandi numeri per esistere, non esisterebbe, compresa la corrente elettrica e l’acqua potabile.
Se tu hai voglia di vivere come gli Amish, accomodati. Io non sono interessato a quel genere di vita.
Perchè non si condanna Israele?
Un anno e mezzo fa Israele invase e massacrò la popolazione palestinese di Gaza.
Morirono 1200 civili ed anche gli uffici della ONU e della Croce Rossa furono bombardati dagli aggressori.
Le truppe d’Israele aggrediscono i pacifisti della Flottiglia della Libertà.
Oggi, ancora, la popolazione di questa Striscia che, secondo le Nazioni Unite è un territorio della Palestina, continua ad essere bloccata e sottoposta ad ogni genere d’aggressione.
Oggi nel vicino Mar Mediterraneo la Flottiglia della Libertà è divenuta la scusa più recente per un nuovo massacro.
E l’impunità ha fatto sì che le autorita di Tel Aviv non ascoltino i reclami internazionali e, peggio anocora, tolgono credito agli oganismi internazionali, gettando a mare ogni minimo desiderio di dialogo nel quale appaia un possibile accordo di pace che garantisca lo spirito oltraggiato di uno Stato Palestinese con Gerusalemme orientale come capitale.
La popolazione di Gaza è nuovamente vittima del selvaggio attacco. L’azione solidale di portare alimenti, medicinali e vestiti per dare cibo e vestire bambini, donne e anziani palestinesi, vessati da un blocco israeliano che li mantiene isolati dal mondo, è stata la ragione per mitragliarli, ucciderli e ferirli nella stessa nave dove sventolavano le bandiere bianche che indicano la pace.
Con il peggiore stile dei pirati di secoli fa, i militari d’Israele, quando hanno praticato l’arrembaggio alla nave insegna della Flottiglia della Libertà, hanno aparato contro le persone presenti, tutti civili di varie nazionalità.
Le reazioni internazionali sono di condanna, anche se disgraziatamente esistono doppie facciate, retoriche riprovevoli ed anche giustificazioni per proteggere gli autori del crimine.
Mentre il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, ha descritto l’accaduto come un sanguinoso massacro, il Consiglio di Sicurezza della ONU, dopo una riunione d’emergenza, ha solamente approvato una risoluzione nella quale chiede “un’investigazione rapida, imparziale e trasparente, secondo gli stanadard internazionali”, senza chiarire chi farà l’investigazione, se gli stessi israeliani, come propongono gli Stati Uniti, o se un gruppo di paesi, come propone la Turchia.
Il presidente ecuadoriano, Rafael Correa, ha denunciato la “doppia morale internazionale a favore di Israele, ed ha considerato che mentre altri paesi sono sanzionati o segnalati da organismi iscritti alla ONU, a Israele “non accade assolutamente nulla!”
Il governante venezuelano Hugo Chávez ha condannato quello che ha definito “un terribile massacro”, ed ha chiesto: “Ma dov’è la ONU? Dove si trova la Corte Penale Internazionale, per finirla con l’impunità israeliana?”
Comunque, per non far mancare niente, i membri degli equipaggi delle imbacarcazioni della Flottiglia della Libertà che non sono stati feriti, sono stai detenuti sotto scorta nel porto di Ashdod (a sud di Israele), e nella notte di martedì sono cominciate le loro espulsioni dal paese.
Lo dico sempre che se non si esce dalla mentalità di tipo ottocentesco ( vero, Linosse?) non si capirà mai l’evolvere della società.
Il Messico protesta per l’invio di nuove truppe degli USA
Il governo messicano, per mezzo della ministra degli Esteri, Patricia Espinosa, ha protestato per la decisione degli Stati Uniti d’inviare 1200 elementi della Guardia Nazionale in questo paese, alla frontiera comune.
La disposizione della Casa Bianca “deve tradursi nella canalizzazione delle risorse addizionali per dare una maggiore efficacia agli sforzi per prevenire il traffico illegale di armi e denaro in contanti verso il Messico, che provengono alla delinquenza organizzata dal potere dovuto alla violenza e dalla capacità di corrompere”, ha detto la ministra Espinosa.
Confidiamo “che il personale della Guardia Nazionale rafforzerà le azioni per combattere la delinquenza organizzata transnazionale che opera ai due lati della frontiera” ha sottolineato la ministra, che si è limitata a presentare il comunicato ufficiale alla stampa nazionale e straniera accreditata.
“L’esecutivo messicano spera che svolgendo le loro funzioni, queste truppe non realizzeranno attività direttamente vincolate alla applicazione delle leggi migratorie”, ha aggiunto la ministra in allusione al conflitto per la recente approvazione della legge anti-immigranti SB 1070 dell’Arizona.
Inoltre ha reiterato la volontà di continuare a lavorare con il proposito di garantire la sicurezza ed il benessere delle comunità di frontiera, per affrontare e smantellare le organizzazioni di criminali ed i loro vincoli con il narco traffico ed il traffico delle persone.
“Come parte della nostra strategia congiunta nella lotta contro la delinquenza organizzata transnazionale, ci sono azioni che i nostri due paesi devono affrontare insieme, ma ce ne sono altre che Messico e Stati Uniti sviluppano in maniera indipendente nell’ ambito dei rispettivi territori”, ha segnalato ancora Patricia Espinosa.
In questo senso il governo del Messico rispetta le decisioni sovrane del governo degli USA. la responsabilità condivisa deve continuare ad essere la base dei nostri sforzi congiunti contro la delinquenza organizzata che opera ai due lati della frontiera”, ha concluso.
Perchè non si condanna Israele? (Damocle)
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E chi lo dice che non si condanna Israele? Tutto il mondo condanna Israele.
Ma Israele se ne sbatte le balle.
Ora andiamo avanti….da dove si comincia?
La reazione della gente al comportamento di Israele é
– pochi: ma che carogna Israele
– pochi: ha fatto bene Israele
– molti: ma chi se ne frega di Israele
E’ da qui che bisogna partire, non dai sogni e dalle illusioni.
Mai perdere di vista la cruda realtà.
ma dal Blog , perbacco
caro marco , mica pretendi che ti si lasci no passare molte tue cavolate, senza fiatare…,che fai pretendi mica con il tuo peretentorio 127, di aver messo le Braghe al Blog?
eh.eh.eh
ciao
cc
X M.T.125
Se fai una pausa face-book ed esci per respirare dell’aria sana vedrai che l’ottocento te lo ritrovi in strada,se ti avventuri e ti spingi fino all’angolo ti immergerai nel feudalesimo.
Inoltre ti ricordo che all’inizio del ‘900 ci si muoveva a cavallo,equivalente a 2 C.V.Adesso con cento ben piazzati sotto al sedile restiamo tranquilli in fila.
Non frequento e non sono Amish ma frequento molte persone che lavorano “alla catena”.Le macchine ancora non fanno tutto.
Che la ricerca sia con te
L.
Vox { 02.06.10 alle 0:41 }
HERE IS THE LIST OF US POLITICIANS
ACCEPTING MONEY FROM ISRAEL
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Cara Vox,
Sappia che nell’USA e’ contro legge accettare soldi da cittadini di un altra nazione. I membri del “pro israel Political Action Committee sono cittadini USA e anche quelli che donano soldi.
Anche i comunisti USA possono creare una Political Action Committee nell’USA.
FLOTTILLA CASE
NATO HQ in Brussels is today a very unhappy place. There is a strong understanding among the various national militaries that an attack by Israel on a NATO member flagged ship in international waters is an event to which NATO is obliged – legally obliged, as a matter of treaty – to react.
http://www.craigmurray.org.uk/archives/2010/06/israeli_murders.html
Grattacapi per la NATO:
l’attacco israeliano alla nave di un altro membro NATO in acque internazionali mette la NATO stessa in una posizione difficile, poichè, per legge, deve reagire.
Morirono 1200 civili
@ Damocle
Oltre 1400 (di cui 400 bambini) secondo le stime della CR.
Non per pignoleria, ma sono 200 vite in più di cui tenere conto.
Ciao
FLOTTILLA
VIDEO-testimonianza
the Israelis ripped off everything, including money, laptops, backpacks, everything, and never gave it back to any of them.
Pirates, nothing more.
http://www.youtube.com/watch?v=kf7tl0ozkrQ&feature=player_embedded
Gli israeliani hanno stracciato e rotto tutto, inclusi denaro, computers, zaini, tutto, senza restituire nulla di quanto hanno preso.
x Damocle
Le 1200 forze richieste ed approvate, sono per logistica, e per addestramento.
Sono e saranno sul nostro confine, nel 2007 cce n’erano 6’000, non hanno servito a niente, o ben poco, l’afflusso dei clandestini e’ insostenibile, la frontiera e’ lunga quasi da qui all’Italia e comprende quattro grandi Stati:
California, Arizona, New Mexico e il Texas.
Tenga anche presente che i clandestini non sono tutti messicani o latinos, un buon numero viene dai paesi arabi e asiatici camuffati come latinos, e sono instruiti nella lingua spagnola.
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Provi lei ad entrare nel Messico senza documenti…la loro legge e’ molto piu’ pesante della nostra…ed e’ INFORZATA.
Anita
Il mio secondo figlio ha finito gli studi e dopo tanto faticare sui libri si andrà a fare la agognata vacanza (3-4 mesi..) nel sud del Messico insieme alla sua morosa.
Talis patri talis filio.
tjè!
C.G.
x Marco
no, ti sbagli, anche i tabloids qui ne parlano, e sono molto incazzati per il sequestro di numerosi cittadini britannici chiusi in una prigione del deserto del Neghev (sono stato nel Neghev e posso assicurare che non e’ un posto per turisti, specie in assenza di aria condizionata)
Se Israele attaccasse navi militari NATO (ivi comprese quelle turche) sarebbe tecnicamente un casus belli, temo anch’io
Peter
x Vox 134
veramente qui ‘ripped off’ sta’ nel senso di togliere, confiscare, estorcere (soldi, etc), piuttosto che di rompere o stracciare
Peter
@ Peter
Si, ha ragione.
Errore per fretta.
Il nostro servile ministro degli Esteri non solo non ha fiatatao per il sequestro di nostri 6 connazionali da parte dei militari israeliani, ma ha anche la faccia come il culo di ringraziare Israele “per la collaborazione” (!) quando si è deciso a liberarli.
Ci sono servi che fanno veramente schifo.
Per giunta l’Italia per volontà di quello che Bossi definiva “il mafioso di Arcore” si aggrega al coro di chi non vuole una inchiesta internazionale sulla canagliaggine di Israele. Ha ragione l’avvocato Taromina, già sottosegretario di un governo del “mafioso di Arcore” quando ha detto che questo cerca in Israele e nei suoi fans l’appoggio per bilanciare le difficoltà che ha con Obama anche se non le dà a vedere.
Ci sono servi che fanno veramente schifo.
Dhalom
Scusa CC, cosa c’è di non vero nel mio 127?
E’ vero si o no che il mondo condanna Israele?
E’ vero si o no che Israele se ne è finora ampiamente fottuto delle condanne del Mondo?
E allora?
Rip-Ripped, senza off, significa stracciare, cut or tear open.
Rip someone off, or rip off =
To steal [something] from someone; to cheat someone.
Anita
x VOX 132: ci sarà un’ennesima condanna dell’Onu e tutto si chiuderà lì.
Un break: i legaioli assenti alle Cerimonie del 2 giugno.
Àh, se ci fosse ancora Sandro Pertini al post di Morfeo “Auspico” Napolitano sai quanti calci in culo ai vari Bossi, Maroni , Kazzeroli,eccetera eccetera.
C.G.
La questione più urgente è: cosa succederà alla nave irlandese che si sta avvicinando al punto critico.
Alla Lega non interessa la Repubblica. E’ gente virtualmente fuori della Costituzione.
caro marco,
ma allora insisti,
dai retta a Linosse e che la ricerca sia con te!!
cc
ps- confidenziale…sei andato talmente avanti nel passato, che decisamente oggi sei alla reroguardia di un mondo che sta cambiando talemente in fretta che manco face -book gli sta al passo.
@ MT
La Rachel Corrie si avvierà verso Gaza tra domenica sera elunedì mattina. Fino ad allora dovrebbe eserci un po’ di respiro. A tutti i volontari a bordo è stato chiesto se volevano proseguire e il consenso è stato unanime, malgrado l’evidente rischio.
Si spera che nei giorni restanti gli israeliani arrivino a miglior consiglio.
A proposito di Sylvi…
Nel suo ultimo post era in partenza per Vienna, ed aggiunse:
se ritorno.
Io l’ho presa come; se ritorna nel forum….
Mi posso sbagliare, e spero che di sbagliarmi…
Anita
x Pino
perche’ vivo in Inghilterra me lo sono chiesto a volte anch’io, ben sapendo che la risposta e’ meno ovvia di quel che sembra. Perche’ vivo qui me lo chiedono, talvolta, i britannici meno educati quando faccio commenti poco ossequiosi sul loro (ed ormai anche mio) paese. Forse dimenticandosi che circa il 50% degli stessi britannici preferirebbe vivere altrove, se potesse…
Del resto, ho conosciuto stranieri in Portogallo (un francese ed un taiwanese) che sembravano felici anche se lavoravano molto duramente, e mi chiedevo chi o cosa glielo facesse fare. Ognuno ha la sua storia, la scelta di chi va per ‘another country’ puo’ avere ragioni molto personali, al di la’ degli apparenti interessi commerciali, finanziari, lavorativi.
Neanche a me piace molto il tempo ‘matto’ di queste parti, tendente al piovoso, umido, freddino, grigio. Ho pero’ una certa tendenza verso la legge, l’ordine ed il rispetto delle regole, per cui i paesi mediterranei lasciano un po’ a desiderare. Germania e Svizzera non piacciono neanche a me, soprattutto per l’arroganza delle loro popolazioni. Gli inglesi hanno una certa ambiguita’, e possono essere molto ruvidi quando vogliono, ma nel complesso li preferisco. Ne conosco poi alcuni i quali hanno un temperamento molto piu’ focoso del mio, e spesso glielo faccio notare ridacchiando. E’ sempre affascinante trovare un temperamento ‘latino’ in persone dall’apparenza 100% nordica
un saluto
Peter