I miserabili antisemiti tifosi di Israele sempre e comunque: “ISRAELE HA FATTO BENE A SPARARE”. E le ridicole balle della versione ufficiale. Che fine hanno fatto i nostri connazionali che erano su quelle navi?
Il più sbracato è forse Vittorio Feltri, questo individuo che preferisco non aggettivare per evitare di sporcarmi la bocca. Ha titolato a tutta pagina “ISRAELE HA FATTO BENE A SPARARE”, aggiungendo per buona misura “Dieci morti tra gli amici dei terroristi”. Anche il sommario gronda odio, miseria feroce e la solita disinformazione intossicante: il succo è che “con la scusa di portare aiuti umanitari” gli “amici dei terroristi” volevano “violare la sovranità dello Stato israeliano”. Conclusione: “Reazione inevitabile”. L’odio partorisce una tale ignoranza pecoreccia da far dimenticare perfino a chi intasca stipendi più da killer che da giornalista che a 75 miglia dalle coste non esiste nessuna sovranità nazionale. E comunque la ferocia di questi cani da guardia del padrone di turno tradisce ciò che sottendono: Gaza non è nulla, non è uno Stato, non ha diritti, non ha sovranità, la sovranità ce l’ha solo Israele. Ecco cosa intendiamo per il famoso “Stato dei palestinesi”, che Israele piuttosto che vederlo nascere userà le atomiche, come ha egregiamente detto anni fa il cattolicissimo Vittorio Messori senza che nessuno fiatasse.
Se Feltri è forse il più sbracato e miserabile nei titoli e negli arzigogoli, lui che ha sputato sul cadavere di Enzo Baldoni e accoltellato alla schiena Dino Boffo, Fiamma Nierenstein è invece la più patetica. I suoi (s)ragionamenti, da anni intesi a sostenere che gli arabi e l’Islam sono il male assoluto e che Israele è un esempio, anzi è”l'”esempio per antonomasia per l’Europa, sono talmente contorti e apodittici che li lascio volentieri a lei. E a suo marito, se è vero che è un ufficiale delle forze armate israeliane. Se fosse vero, mi chiedo chi glielo fa fare alla signora Nirenstein di restare cittadina italiana e occupare un posto in senato: quali sono gli interessi italiani che vi cura?
Il più penoso, espressione della solita ipocrisia berluscoide-catto-italiota, è senza dubbio il nostro baldo ministro degli Esteri, che se la cava ignominiosamente così: “Sia un’opportunità di pace”, Un “errore inesplicabile” che può trasformarsi in “una grande opportunità” di pace. “Credo che in questo momento Israele abbia una grande opportunità, dopo questo gravissimo gesto – ha detto il capo della Farnesina al Tg1 – dopo questo errore francamente inesplicabile e grave in assoluto, potrebbe fare un gesto di distensione”. Lo stato ebraico, ha aggiunto Frattini, potrebbe esprimere la volontà di “moltiplicare gli sforzi per la pace; accelerare il negoziato; dare al più presto ai palestinesi uno Stato”.
Strana gente, la gentaglia: pronti a massacrare un demente che tira una statuetta addosso a Berlusconi, pronti a massacrare “il dittatore Fidel Castro” perché tiene in galera un po’ di intellettuali – ma questa gentaglia gli intellettuali non li disprezza? – ma prontissimi a lodare Israele quando compie carneficine a ogni invasione del Libano, quando strangola Gaza facendo in tre settimane percentualmente più morti di quanti ne hanno fatto tre anni di bombardamenti angloamericani sulla Germania, quando compie pesante rappresaglie contro i civili, vietate dalle leggi internazionali, quando imprigiona e tiene in galera a tempo indeterminato migliaia di palestinesi, minorenni compresi, quando si pulisce il culo con più di 80 risoluzioni Onu, e quando massacra una dozzina di pacifisti. Per questa gentaglia i pacifisti sono la bestia nera. La loro porcaggine è tale da volergli far fare Wojtyla “santo subito!”, ma castrandolo del suo non volere la guerra in Iraq e del suo sostegno al “popolo dell’arcobaleno”. “Santo subito”, sì, ma per poterlo brandire come ennesima bandiera di guerra.
Non parliamo poi dei commenti che vedo su altri blog. Non so se provare più pena od orrore per il caprume sardico e il caccavigismo imperante, destinati ad affogare nel proprio guano vaniloquente. Agli imbecilli e mascalzoni che non vedono l’ora di poter dar sfogo alle voglie assassine che ribollono atavicamente nelle loro viscere quella dove si trovavano o dove volevano andare le navi pacifiste è “zona di guerra”. Menzogna atroce, che però tradisce il pensiero e la prassi di questi aspiranti assassini complici di assassini veri: per loro siamo in guerra, a quelli di Gaza bisogna fare la guerra. Anzi, siamo in guerra anche con l’Iran e la guerra bisogna farla a tutto il mondo musulmano, Afganistan compreso. Ma che dico? La guerra dobbiamo farla anche contro la Corea del Nord… Che schifo dio gente. O meglio: di gentaglia.
L’altro cavallo di battaglia degli sporcaccioni per vocazione è “la sicurezza di Israele”. Questi aspiranti neonazisti con simbolo diverso dalla croce uncinata sono passati dal “Deutschland ueber alles!” di adolfiana memoria a un altro tabù, a un altro vitello d’oro: “Israel Sicherheit ueber alles!”. Nella loro demenziale coglionaggine non si rendono conto che così danno ragione ad Hamas, ai talebani e a chiunque usi il cannone e le bombe anche a sproposito per il totem della “sicurezza”. Forse che Hitler non ha invaso l’Urss e sterminato milioni di persone per “la sicurezza” della Germania? Tra gente civile l’unica sicurezza sono le regole e il rispetto delle regole, l’unica sicurezza è la pace, contrattata tra tutti gli interessati. “Tutto il resto”, come diceva il rabbino Hillel, “è commento”. E’ ormai chiaro da tempo che una parte forse maggioritaria di Israele, supportata soprattutto dal sionismo cristiano, vuole a tutti i costi la guerra, una nuova guerra: è l’unico modo che hanno per mettere Obama di fronte a scelte sul solco delle solite. Il sionismo ebraico statunitense sta ormai smaltendo i fumi della sessantennale sbornia “religiosa”, “etnica” e “nazionale”: è ormai chiaro a chiunque non sia disonesto incallito che, come ha scritto l’ebreo israeliano Abraham Yehoshua in un suo bel libro, i termini “ebreo”, “sionista” e “israeliano” sono da “maneggiare con cura” e non coincidono affatto. Checché si affannino a blaterare da Sharon ridotto a vegetale da anni all’impresentabile Avigdr Lieberman, dai bari Barak-Olmert-Netanyahu alle giovannedarco nierensteiniane fino alla infime capre nuragiche luna abbaianti e annessi virus caccavigginici. Il sionismo ebraico negli Usa sta aprendo gli occhi, in compenso è in crescita il sionismo cristiano, a suo tempo lo zoccolo duro del bellimbusto George Bush che ha inguaiato non solo gli Usa per otto anni di fila. Il sionismo cristiano è un ossimoro simmetrico e speculare dell’ossimoro israeliano “ebrei per Gesù”: il fine comune di questi ubriaconi “religiosi” è la guerra al mondo musulmano, una nuova versione del colonialismo e delle crociate, una nuova guerra di religione dove la “vera religione” è una accoppiata di due “religioni”, una guerra di religione dove i crociati dovranno rettificare il nome, magari in “crocio-stellati”, e arricchire con un altro simbolino la croce dello scudo. E’ l’Occidente, bellezza!
La malafede e la disonestà del governo e delle forze armate israeliane straripa da tutti i pori dai loro demenziali comunicati, che tentano invano di “spiegare” l’ingiustificabile e sanguinoso atto di pirateria. Premesso che in acque internazionali chiunque ha il diritto-dovere di difendersi da chiunque si presenti armato con elicotteri e navi da guerra; premesso che se si vuole “ispezionare” una nave, volontà peraltro illegale in acque internazionali, ci si annuncia via radio e si lascia il tempo di fare le opportune verifiche perché potrebbe anche trattarsi – che so – dei subdoli iraniani camuffati; premesso tutto ciò fa ridere i polli la versione ufficiale israeliana che vuole giustificare il massacro col fatto che “i pacifisti erano armati di fionde e bastoni”. Chi si nutre da secoli del mito di Davide e Golia dovrebbe guardarsi bene da parlare di fionde in mano altrui… In mano, i questo caso, a piccoli Davide diretti a recare sollievo al milione e mezzo di esseri umani strangolati a Gaza. E in ogni caso suscita scherno e indignazione l’aggiunta del comunicato: “I pacifisti hanno disarmato della pistola un soldato e hanno cominciato a sparare con quella”. Ammesso e non concesso che su quelle navi ci fossero idioti siffatti, e ammesso e non concesso che ci siano parà che si lasciano disarmare come pagliacci, e uno mi spara addosso mi difendo sparandogli. Sparando a lui, ma non alla folla circostante, e a quella che dorme sottocoperta. In questo caso invece i militari israeliani, che sono molto bene allenati e non sono donnette isteriche o bambini dell’asilo, hanno reagito in massa sparando all’impazzata. Un “errore inspiegabile”? Per carità, chiunque può sbagliare, anche i superman israeliani come i marine Usa di My Lai o quelli di Falluja. Però quando a ripetersi all’infinito è sempre lo stesso “errore”, allora non di errore si tratta, ma di volontà. Di strategia. E’ almeno da Sabra e Chatila, ma anche da prima, dalle stragi di Deir Yassin e da quella per mano armata del colono Baruch Goldstein ad Hebron – che ha provocato la nascita di Hamas, non a caso finanziata in seguito da Israele come gli Usa hanno finanziato i talebani – per finire alla mattanza di Gaza, è da allora ad oggi che è chiara come il sole la strategia politico militare israeliana: fare più vittime e distruzioni possibili, case, aranceti e oliveti compresi, per mandare avanti la pulizia etnica. Il problema non è tanto Israele che compie queste imprese, quanto gli Usa e l’Europa che gliele lasciano fare. Fingendo di protestare quando il troppo stroppia, ma fregandosi sotto banco le mani perché il lavoro sporco lo facciamo fare agli israeliani per i nostri interessi (soprattutto petroliferi).
La malafede e la disonestà del governo e delle forze armate israeliane è resa lampante anche dal dopo: si rifiutano infatti di dire i nomi e la nazionalità dei 60 arrestati e di specificare in quali prigioni li hanno portati. Questo comportamento a me ricorda quello di certi regimi che preferirei non nominare. Quello che mi preme sottolineare è invece che il nostro eroico ministro degli Esteri, il baldo Frattini, se ne fotte egregiamente di sapere che fine hanno fatto i sei italiani a bordo. E del resto cosa pretendiamo da uno che ha accompagnato il Chiavaliere nel viaggio di Stato in Israele per scodellare l’infame affermazione “Quella di Israele a Gaza è stata una giusta reazione”? Alla feccia viene da dire che anche la mattanza sulle navi pacifiste è stata una “giusta reazione”, come sostiene vergognosamente in prima pagina il signorino Feltri. Solo che i ministri ora come ora non lo possono dire: meglio “auspicare”, la pace ovviamente. In attesa dell’ennesimo “scurdammoce ‘o passato, simme ‘e Occidente, paisà! E israelià!”.
Chissà ora le proteste in Israele per la “troppa libertà di stampa”, libertà che “si permette di criticare troppo le forze armate”, come un sondaggio ha appurato pensa una larga fetta dell’opinione pubblica di quel Paese. Certamente la parte migliore della società israeliana non mancherà di protestare, anche duramente, per questo ennesimo delitto: dai giornalisti come Gideon Levy ai rabbini non antiarabi, cioè non antisemiti, dai giovani desiderosi di un futuro sicuro per tutti agli anziani stanchi di guerre, la società israeliana ha molte forze sane che si faranno sentire. Ormai i peggiori nemici di Israele sono i suoi cittadini fanatici e la tifoseria alla Feltri. Lo scandalo non è che Israele strangoli lentamente, tra una mattanza e l’altra, un milione e mezzo di esseri umani a Gaza, trasformandola in una immessa Masada il cui sangue si riverserà sugli strangolatori. Ogni Stato e ogni governo fa la sua porca politica, i propri sporchi interessi. Lo scandalo è che la “civilissima” Europa e gli Stati Uniti “alfieri della libertà e della democrazia nel mondo” gliela lascino strangolare. Tra una giaculatoria e l’altra, tra una protestino e l’altra. Tra un business e l’altro.
Siano maledetti gli aridi e i duri di cuore.
Post sciptum – La notizia della partenza della flottiglia per la pace m’è arrivata via e-mail il 14 maggio. Avrei voluto aggregarmi, fare il bis via mare del tentativo vano di rompere l’assedio di Gaza fatto in Egitto a fine dicembre. Era pronto a riempire di nuovo la valigia con cioccolata e pennarelli, quaderni, colori e sogni… Non l’ho fatto solo perché ancora sotto l’effetto del viaggio in Uzbekistan, perché in ritardo sulla scrittura di un nuovo libro e per un impegno privato cogente. Col senno di poi, mi spiace non essere partito. Sento sempre dire che prima o poi tutti dobbiamo morire. Farlo come quei “dieci amici dei terroristi” è un modo sensato. Ed è un modo sensato farlo anche come chi invece è rimasto vivo. Testimone. Solidale e testimone.
Oppure Rampini e quelli come lui, i Travaglio e i Padellaro, vogliono tenersi buon il signor padrone, De Benedetti il primo e il giro del suo correligionario Furio Colombo i secondi, ma in ogni caso la finanza e gli editori che contano. E’ lo stesso motivo per il quale il Corriere della Sera e non solo manda in Medio Oriente quasi sempre giornalisti di una ben precisa parrocchia.
Ogni volta che Israele fa una nuova porcheria è colpa di una “trappola di Hamas” o comunque di una trappola altrui. Come dire che a Tel Aviv dominano gli incapaci e gli idioti.
Shalom
Tempeeeestaaa!!!!
Non è vero che sei stato tu a mettere per primo sul blog la notizia della mattanza israeliana.
Fu il Cerutti.
Fu.
Mica per niente la komare A. mi ritiene un ragno che esce dal buco
e.. zaff! pronto a prendere la preda.
Si fa per dire.
‘ntenkazzà!
C.G.
P. S.:
Tra poco l’ineffabile signora, mi ci gioco la camicia e non solo quella, entrerà con un www. ragnodalbuco.com.
Garantito.
C.G.
Caro Cerrutti,
Credo che Marco parlava di Facebook e non di questo blog.
Hai ragione, Poppy.
Sai, la vecchiaia incipiente, sperando che non sia galoppante, fa brutti scherzi.
Excusez moi, Tempestà! (avec l’axcent sur la à)
P.S.: CERUTTI con una sola erre..
C.G.
Unniè la Sylvi?
Desparecida?
Veleggia sull’Adriatico?
Se ci sei, batti un colpo di.. tangone.
C.G.
i fatti pirateschi mediterranei mi hanno impedito di fare un cenno alla politica di queste parti.
David Laws, ministro lib-dem al Tesoro, si e’ dimesso pochi giorni fa. La motivazione: nella nota spese di deputato al parlamento, l’anno scorso aveva incluso l’affitto pagato ad un certo J. Lundie, anch’egli attivista lib-dem, che gli aveva affittato una camera in una casa a Londra o dintorni, visto che il buon Laws e’ del Somerset, molto lontano da li’. Una direttiva parlamentare del 2006 sanciva che tali spese non possono essere reclamate se il beneficiente e’ parte della famiglia del parlamentare, o legato ad esso da rapporti intimi, compresi quelli tra persone dello stesso sesso…anche in assenza di matrimonio o contratto di partnership civile…orbene, qualche malalingua ha sparso la voce che Mr Lundie fosse il ‘fidanzato’ di Laws, cosa che Laws non ha potuto, o voluto, negare. Si e’ quindi dimesso dopo un brillante esordio ministeriale, infatti i Tories avevano accolto il suo discorso ufficiale di sostegno ai tagli alla spesa pubblica con le lacrime agli occhi, questo ragazzo e’ proprio come uno di noi…
Il maligno Times aggiunge che i liberali non sono nuovi a questi ‘scandali’, e fa un elenco di casi penosi di liberali britannici degli ultimi 100 anni, a partire dal vecchio Lloyd George, nientemeno.
Il povero Laws e’ stato anche molto angosciato dal non voluto ‘coming out’, infatti i suoi amici e colleghi sapevano che fosse gay, ma la cosa non era risaputa in giro.
A me interessa il confronto con l’Italia. Qui c’e’ chi si dimette per un rimborso un po’ irregolare per spese di alloggio…
Peter
x Peter
Anche qui diversi politici hanno dovuto abbandonare la loro carriera per minori infrazioni…in particolare in tempi elettorali.
Per esempio l’impiego di una casalinga o bambinaia senza dichiararla alla IRS.
O una lauta cenetta di un impiegato e messo sull’acconto di un partito o l’altro.
A volte ci sono cose piu’ gravi e vengono sotterrate…
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Oggi la notizia:
Al and Tipper Gore announce separation after 40 years of marriage.
Non ho sentito o letto altro, sono un po’ occupata, sono certa che ci saranno speculazioni, i tabloids faranno festa…
La Casa Bianca non si e’ pronunciata sull’incidente Israele e la flottiglia in via a Gaza.
Robert Gibbs sta parlando adesso, ma e’ gia’ passato sul oil spill nel golfo…ed il Sud Corea…
Ciao, Anita
x CC,post 40,
pericolosa per chi?…per i finanzieri d’assalto?
Questi compari non fanno mai niente per niente,…calcolano tutto,…dicono che sia la nazione con più premi Nobel,…sanno che hanno fatto un errore grossolano,se non pericoloso.
Più la situazione è ingarbugliata,più armi si vendono,…
vendere bombe atomiche,impedendo ad altri di farle,…rende ancora di più.
Un saluto,Ber
marco tempesta { 30.05.10 alle 23:37 } Oggi alle 23.29
In the last few minutes, at least two of the FreeGaza flotilla boats
(the Turkish IHH boat and FreeGaza’s Challenger 2) have been contacted and/or approached by IDF boats in international waters. If you haven’t already contacted your press, elected representatives and other decision… makers, in whatever country you are from, now is the time! Protest at
Israeli state piracy, and demand that all governments follow their duty to protect humanitarian missions.
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La prima notizia dell’attacco l’ho postata io, persa da internet in tempo reale. la trovate al n 366 di due articoli fa, ve la ripropongo qui. E’ un appello disperato.
In un giornale free di Milano, la notizia dell’attacco è stata data in 12a pagina. Neanche un accenno in prima pagina.
x Anita
Anita cara, non vorrai insinuare che inglesi ed americani hanno tutto in comune tranne che la lingua?!
Peter
FLOTTILLA
Tra le navi assaltate e trascinate in porto da Israele ce n’e’ una che si chiama CHALLENGER e che batte bandiera USA.
Mentre i capi di tutti gli altri stati, i cui cittadini sono stati arrestati, hanno minacciato gravissime ritorsioni, senza escluderne nessuna (e gli israeliani già li stanno rilasciando), cos’ha avuto da dire Obama sui 9 cittadini USA finiti nelle galere israeliane?
“We are studying the situation” !
Gli Usa, sempre così pronti a spillare il sangue di stranieri che non hanno torto loro un capello, ora restano muti e impotenti davanti ai soprusi dello staterello che aiutano finanziariamente, militarmente e politicamente da 60 anni, in contravvenzione alla propria Costituzione (che dice che è illegale mandare tali aiuti a stati forniti di armi di distruzione di massa, come quelle nucleari).
Così, mentre Obama “studia la situazione” su come non offendere troppo Israele e le sue poderose lobby che comandano nel governo americano come a Wall Street, 9 cittadini americani continuano a godersi le celle del “miglior alleato” del loro paese.
x Peter
Neanche la lingua, eccetto per gli accenti regionali.
Sento spesso i commentari dal UK e la lingua non e’ differente.
I nostri commentatori generalmente hanno un accento neutrale.
Ho amici inglesi che vengono di sovente in visita, hanno figli che sono miei vicini, hanno un accento minimo, quasi impercettibile.
Eccetto per qualche espressione tipica.
Stavo per uscire per andare a comprare i primi gerani ed e’ in via un gran temporale…ci sto ripensando.
Anita
In un giornale free di Milano, la notizia dell’attacco è stata data in 12a pagina. Neanche un accenno in prima pagina.
Magari, l’editore che lo stampa è filo-israeliano.
Mi giunge notizia, non so quanto attendibile, che navi militari turche stanno scortando altre due navi di aiuti verso Gaza.
x VOX
Obama e’ in vacanza…tornera’ il 9 di questo mese…almeno cosi’ ha detto Robert Gibbs.
E’ prematuro prendere atto senza sapere tutti i fatti.
Questo Presidente si e’ gia’ messa la scarpa in bocca diverse volte per aver passato giudizio prima di appurare i fatti.
Anita
http://www.witnessgaza.com/
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Questo è il link per seguire live la faccenda di Gaza.
Non vi è accenno a ulteriori tentativi di raggiungere Gaza da parte di convogli umanitari. La notizia mi è stata data su facebook da un attivista di solito ben informato. facile che abbia altre fonti più dirette.
sia la nazione con più premi Nobel
@ Ber
Naturlich.
Immagini la situazione: un ambito premio, per esempio il Donatello, viene assegnato da una commissione quasi tutta italiana che fa di tutto per distribuire premi principalmente a italiani (sia residenti in Italia che in altri paesi), e se uno straniero ha fatto qualcosa per primo, il premio glielo sgnaffano senza badare a pubblicazioni, lavori o precedenze documentate.
Così poi possono dire che gli italiani sono più gegnali degli altri. E se qualcuno protesta, gli tappano la bocca con l’accusa di anti-italiano. Facile, no?
@ Anita
Sarà pure un bell’uomo, ma come presidente gli mancano i baloons. Malgrado il colore della pelle, decisamente non è della stessa razza di Malcolm X.
Non si sta in vacanza quando avvengono fatti così gravi e se si è in vacanza, si torna subito a casa e ci si dà da fare. Tutte scuse e apparenze. La verità è che gli americani stanno temporeggiando e che si terranno quest’altro schiaffo in faccia. Poi, magari, diranno anche “Grazie, badrone!”
x Vox
per ambire il premio Donatello (ma che e’?!) occore essere prima picchiatello nel cervello. Oppure aver fatto uso abbondante di Tavernello. O essere arruolati nell’esercito di Franceschiello.
Peter
La fonte mi dicono essere araba: ci sono due navi che non sono partite da Cipro e si stanno muovendo adesso sotto scorta.
Ho provato ad aprire il sito arabo sperando in qualche scritta in inglese, ma è tutto solo arabo purtroppo.
x Vox
forse pero’ e’ della stessa pasta di M.L. King.
Per avere le palle, o i palloni (termine per il quale, my dear, lei ha una distinta ossessione, ovvero attaccamento linguistico), immagino dovrebbe non solo rovinarsi la vacanza, ma almeno ordinare alla Quinta Flotta di spazzare via Israele con un bell’attacco nucleare a sorpresa. Via Israele, via Gaza, via tutto…
Cosi’ ci togliamo il pensiero
Peter
Gaza, 1 giu. (Adnkronos/Aki) – Sta proseguendo verso Gaza la nave MV Rachel Corrie, una di quelle che facevano parte del convoglio ‘Freedom Flotilla’ diretto a Gaza per portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese e attaccato ieri mattina dalla Marina militare israeliana. L’imbarcazione, che porta il nome dell’attivista americana uccisa a 23 anni dall’esercito israeliano nei Territori, dovrebbe arrivare a destinazione entro due giorni, secondo un messaggio inviato da uno degli irlandesi che si trova sulla nave. A riportarlo e’ Ali Abunimah, il blogger che ha ricevuto il messaggio, e secondo cui il cargo irlandese ha deciso di proseguire verso Gaza nonostante il blitz israeliano che ha causato una decina di vittime.
Gaza flotilla raid draws furious
response from Turkey’s prime minister
“Israel cannot clean the blood off its hands through any excuse,” said Recep Tayyip Erdogan. “It is no longer possible to cover up or ignore Israel’s lawlessness. This bloody massacre by Israel on ships that were taking humanitarian aid to Gaza deserves every kind of curse.”
The trenchant warnings, in remarks to the Turkish parliament and cabinet in Ankara after Erdogan rushed home from a truncated Latin America tour, suggested the “special” relationship between Israel and the rising Muslim power straddling the Middle East and Europe is dead…
http://www.guardian.co.uk/world/2010/jun/01/gaza-flotilla-raid-turkey-prime-minister-israel
Il raid sulla Flottilla suscita una reazione furiosa
da parte del primo ministro turco:
“Israele non può lavare il sangue dalle proprie mani con nessuna scusa. Non è più possibile coprire o ignorare [le azioni] fuorilegge di Israele”… Le relazioni “speciali” tra i due paesi sono morte.
(esattamente quel che Israele voleva, temo)
@ MT
Infatti, la Rachel Corrie è una nave irlandese ed è la più grossa della Flottilla. Trasporta principalmente cemento e materiali da costruzione, libri, carta.
Ieri era ancora nell’isola di Linosa.
@ Peter
Infatti, se non si trattasse di israele, questo è esattamente quello che oggi succederebbe. Non si ricorda la Yugoslavia, bombardata per molto, ma molto meno (grazie anche a non poche mistificazioni, come ammesso ora perfino dalla commissaria Del Ponte)?
E certo, come si potrebbero interrompere le vacanze? Cosa si vuole che siano pochi attivisti vittime di pirateria di stato, rapimento e detenzione?
Quanto a M.L. King, di comune tra lui e Obama, ancora una volta, c’e’ solo il colore della pelle. Non scherziamo e non paragoniamo il giunco alla quercia.
Il primo ministro turco è incazzato nero. Se la nave irlandese è scortata da navi militari turche, non so come andrà a finire. Gli israeliani non vorranno perdere la faccia ed i turchi neanche. Altri morti in vista.
Infatti, si dice “incazzato come un turco”.
E ci mancherebbe.
I volontari della nave irlandese, dopo quello che è successo agli altri, stanno dimostrando molto coraggio. Pensavo che sarebbero rimasti qualche giorno in più a Linosa, ad attendere gli sviluppi della situazione. Invece vanno avanti.
Possiamo solo sperare che il loro orgoglio e il loro coraggio non vengano ripagati con le pallottole.
PAZNER, ALTRA NAVE IN ARRIVO, LA FERMEREMO – Un’altra nave della flottiglia di pacifisti è in arrivo verso la costa di Gaza. Lo conferma a CNRmedia Avi Pazner, già portavoce del governo israeliano, sottolineando che “sarà fermata”. “C’é un’altra nave, irlandese, sempre parte della Freedom Flottila che pensa di arrivare a Gaza. Sarà fermata, così come – ha spiegato Pazner – sono stati fermati gli altri. Spero senza vittime e spargimenti di sangue”. “Non permetteremo che nessuna nave arrivi a Gaza senza che venga esaminata: non posso dire come lo faremo, visto che ieri – conclude Pazner – siamo caduti in una trappola; agiremo in maniera diversa ma di certo non lasceremo passare navi che possono contenere armi o esplosivi per Hamas”.
La nave irlandese con aiuti per la popolazione di Gaza, la ‘Rachel Corrie’, intende raggiungere la Striscia nonostante l’attacco israeliano contro la flottiglia: lo ha reso noto la Irish Palestine Solidarity Campaign, il gruppo che ha organizzato il viaggio. La nave, rimasta a Cipro per 48 ore in più per motivi logistici, ha a bordo il premio Nobel per la pace Maired Corrigan-Maguire (vinto per il suo impegno per la pace in Ulster) e l’ex assistente segretario generale dell’Onu Denis Halliday, tra gli altri. Parlando dalla nave con l’Irish Times, Jenny Graham, una cittadina irlandese a bordo spiega che “la nave porta materiale per le scuole, da costruzione, e giocattoli. Tutto è stato ispezionato alla partenza dall’Irlanda. Speriamo di riuscire a passare sani e salvi”. La Maguire, intervistata dalla tv Rte ha detto che “nessuna nave degli aiuti porta armi ma solo aiuti puramente umanitari… la nave deve giungere a Gaza per mostrare che il mondo ci tiene…il porto di Gaza è stato chiuso per 40 anni…, 1,5 milioni di persone, è come la popolazione dell’Irlanda del Nord, totalmente isolati dal mondo da questo assedio illegale ed inumano. I confini sono chiusi, e mancano le medicine. Che cosa succederebbe se lo stesso accadesse alla gente dell’Irlanda del Nord? Il mondo urlerebbe immediatamente affinché ciò finisca”. Il governo di Dublino ha già espresso a quello israeliano la sua protesta per l’arresto di sette cittadini irlandesi, parlando di “rapimento”. Michael Martin, ministro degli Esteri, ha minacciato ogni misura possibile, compresa l’espulsione dell’ambasciatore israeliano: “Quei cittadini irlandesi non sono entrati illegalmente in Israele, sono stati essenzialmente rapiti in acque internazionali, portati in israele, e ora chiedono loro di firmare documenti in cui dichiarano di essere entrati illegalmente “. (ANSA)
NEW ORLEANS — Attorney General Eric Holder says federal authorities have opened criminal and civil investigations into the Deepwater Horizon explosion and oil spill.
Holder would not specify Tuesday which companies or individuals might be the targets of the probe. He says federal clean air and pollution laws give him the power to open the investigations.
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Questo sara’ criticato dalla destra e dagli indipendenti…ne sono quasi certa.
Ci sono gia’ critiche per avere usata una terza persona per coprire un fatterello.
Anita
http://www.guardian.co.uk/world/2010/jun/01/gaza-flotilla-raid-turkey-prime-minister-israel
Cowen: Israel faces ‘serious consequences’ if Irish are harmed
Taoiseach Brian Cowen has today warned Israel that if it harms any Irish citizens there will be “serious consequences”.
Mr Cowen also said that the Government is “very unhappy” with the current situation, and that the Israeli government hasn’t “a leg to stand on” in their detention of Irish citizens, who he says must be released immediately.
“If any harm comes to any of our citizens, it will have the most serious consequences,” said the Taoiseach.
The Taoiseach says the claims of self-defence by Israel do not appear to be borne by the facts, and called on Israel to immediately arrange for the unconditional release of the five Irish citizens who remain in a detention camp, awaiting deportation.
Asked if action should be taken on expelling the Israeli ambassador here, or withdrawing ours from Tel Aviv, Mr Cowen says the continued presence of diplomatic personnel is essential to protect Irish citizens.
Eyewitnesses recount Israel flotilla raid
Hanin Zoabi, a member of the Israeli parliament, was on board the Miva Marmara, the ship that was the scene of a confrontation between activists and Israeli soldiers. That clash left at least nine people dead.
The Israeli Navy fired on the ships five minutes before commandos descended from ropes that dangled from helicopters, Zoabi said during a press conference in Nazareth, Israel. She said passengers on board the ship were unarmed.
VIDEO e articolo su
http://edition.cnn.com/2010/WORLD/meast/06/01/gaza.raid.eyewitnesses/
Un testimone oculare racconta del raid contro la Flottilla
Hanin Zoabi, membro del parlamento israeliano, era a bordo della Miva Marmara, la nave che è stata teatro del confronto tra gli attivisti ei militari israeliani, in cui hanno perso la vita almeno 9 persone.
La nave israeliana ha aperto il fuoco sulle navi 5 minuti prima che il commando scendesse a bordo calandosi dagli elicotteri, ha detto Zoabi durante la conferenza stampa a Nazareth. I passeggeri della nave erano disarmati.
Non so come andrà a finire tutta questa storia, ma assomiglia molto a un tentativo di far scoppiare una sorta di guerra mondiale o quasi. Spero davvero di sbagliare.
x VOX
Malcom X ???
Malcom X era un sostenitore della religione islamica.
Una figura molto controversa.
Si rallegro’ dell’assassinio di JFK…
Meno male che B.H.Obama non e’ della pasta di Malcom X.
Martin Luther King, non so se oggi giorno sarebbe una persona del calibro dei suoi tempi.
Era un grande oratore e dedicato alla non violenza.
Non c’e’ un paragone con Obama…Obama e’ un politico.
Anita
Written by Free Gaza Team | 31 May 2010
31 May, 2010, 6:30 am- Under darkness of night, Israeli commandos dropped from a helicopter onto the Turkish passenger ship, Mavi Marmara, and began to shoot the moment their feet hit the deck. They fired directly into the crowd of civilians asleep. According to the live video from the ship, two have been killed, and 31 injured. Al Jazeera has just confirmed the numbers. (ed note… the numbers dramatically increased).
Aspettiamoci le camere a Gaza..
C.G.
HERE IS THE LIST OF US POLITICIANS
ACCEPTING MONEY FROM ISRAEL
http://www.wrmea.com/component/content/article/351-2010-may-june/9045-pro-israel-pac-contributions-to-2010-congressional-candidates.html
Former CIA Officer’s McGovern & Giraldi:
Israel Controls U.S. Government & Media
VIDEO
http://redactednews.blogspot.com/2010/05/former-cia-officer-israel-controls-us.html
ISRAELE CONTROLLA IL GOVERNO E I MEDIA USA
“We are studying the situation” !
x Vox,
…è 60 anni che stanno studiando la situazione,…
con qualche piccolo aiuto tecnologico del tipo la,…
“costruzione della bomba atom.”,…
ma che gente ipocrita.
Buon 2 giugno a tutti gli italiani,a quelli veri,…
ai buffoni,agli imbroglioni,ai demolitori, etc…,:”Go Fuck Off”,…il minimo che si meritano,…questo paese può andare avanti e festeggiare anche senza la loro puzzolente presenza…
buon 2 giugno a tutti.
Come di consueto, Viva la Repubblica nata dalla Resistenza, dalla laicita’ e dall’antifascismo!
Abbasso Berlusconi, i leghisti, secessionisti e neofascisti che disonorano l’Italia e la portano sempre piu’ alla rovina
Peter
BUON 2 GIUGNO A TUTTI.
A TUTTI BUONA FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA NATA DALLA RESISTENZA , BASATA SULLA COSTITUZIONE E SUL LAVORO.
UN ABBRACCIO A TUTTI.
RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE!
pino
2 Giugno 1946 ,oggi
Festa della Repubblica
Dopo anni di guerra e sfaceli per l’azione di un conductator ,abbiamo visto dove ha condotto il Paese,con la volontà e sacrificio siamo usciti da una situazione di rovina.
Per l’azione di altri conductator,anche questi stanno dando “ad abundantiam”prove di pervicaci distruttori del Paese,delle Istituzioni, di tutto il processo di ricostruzione e di evoluzione,stiamo ripercorrendo il cammino a ritroso.
Quando ci fermeremo?
Personaggi con incarichi di responsabilità hanno giurato fedeltà alle Istituzioni dimostrando in ogni loro azione di essere spergiuri.Come si fa a credere in questi pesonaggi ,ad avere fiducia di loro?
Buon 2 Giugno festa della Repubblica ovvero di TUTTI NOI. Escludiamo gli spergiuri e meditiamo gente,meditiamo
L.
buon 2 giugno a tutti, ovviamente.
blogmaster, tutto molto interessante, ma le affermazioni su fiamma nirenstein travalicano la giusta indignazione ed emanano uno sgraddevole odore di razzismo: la invito pertanto a rileggerle ed eventualmente ad emendarle.
grazie.
mario g. siniscalchi
Caro Pino, ti mando un messaggio tagliato per il demente. U.
x mario siniscalchi
Razzismo? A Roma direbbero “ma de che?”. Scusi, ma lei di che razza parla, ammesso e non concesso che esistano le razze? Non mi pare che Fiamma Nierenstein sia, che so, africana o cinese o giapponese o eschimese, non capisco quindi cosa c’entrino le razze. Ammesso e non concesso, ripeto, che esistano: peraltro, io non distinguo tra un bantù e un circasso, tra un milanese e un siberiano, tra un israeliano e un messicano. Distinguo solo tra onesti e non onesti, tra sfruttatori e sfruttati, tra oppressori e oppressi, tra deboli e privilegiati, tra bisognosi ed egoisti, oltre che, per motivi che credo siano evidenti anche a lei, tra uomini e donne, tra bambini e anziani.
Mi pare che dubitare e porre domande sia legittimo, almeno in uno Stato di diritto e tra persone civili. Chiunque è per esempio libero, ovviamente, di chiedersi qual è il mio contributo, e se c’è, al giornalismo. Così si è liberi di chiedere a un deputato, senatore, ministro, capo di governo e dello Stato cosa fa nell’interesse del Paese intero. Oppure lei dà per scontato che pur essendoci degli Scajola, Dell’Utri e altri, come dire?, simpatici malandrini, compresi meno simpatici parlamentari manovrati dalla malavita come è stato appurato, non ci si possa chiedere cosa fanno il Tale o il Talaltro parlamentare o ministro, ecc, perché a suo avviso intoccabili e incriticabili per diritto divino o per altro misterioso privilegio? Forse le è sfuggito che perfino il papa ha mostrato, come dire?, qualche pecca. E che nella favolosa Israele la magistratura ha addirittura costretto alle dimissioni un capo di Stato stupratore e un capo di governo cialtrone. Nel parlamento italiano ho alcuni amici e conosco da tempo alcuni ministri: forse non devo mai chiedermi se e che interessi favoriscano solo perché sono miei amici e li conosco? Beh, questo sì che sarebbe razzismo… o almeno pregiudizio.
Sorvolo sui giudizi che vengono dati su di me, sul mio blog e sui suoi partecipanti, da parte di lor signori che nelle posizioni della signora Nierenstein si riconoscono. Ho letto qualche libro di Fiamma Nierenstein, e ogni tanto mi diletto a leggere ciò che scrive sul suo blog, compreso l’ultimo pezzo sulla “Verità capovolta” riguardo la strage della marina israeliana contro i pacifisti sulle navi: è straordinario come faccia mostra di sapere già tutto, ma come sempre solo ed esclusivamente a senso unico. Se c’è del razzismo, non crede sia quello che spira da un tale modo di fare?
Anni fa lessi che Fiamma Nierenstein era responsabile dell’Ufficio Culturale italiano (non sono sicuro sia la definizione esatta) in Israele. Non ho capito bene quale cultura italiana abbia promosso in Israele, se è vera la notizia datami. O sono costretto a capire anche ciò che non ho capito, se si tratta di personaggi alla Nierenstein? Come pare che la signora, stando a ciò che scrive, non abbia ben capito cose di altre persone e situazioni, così è simmetricamente possibile che altri, me compreso, non comprendano bene cose che riguardano la signora. O no? Mi dicono anche che si tratta di un Ufficio pressocché appaltato a una componente di cittadini italiani che per motivi religiosi e culturali si riconosce pienamente in Israele, qualunque cosa Israele commetta. Non so se la cosa sia vera, e non uso fare indagini per così dire di appartenenza “particulare”, argomento che non suscita il mio interesse, ma se fosse vera direi che non è il massimo della correttezza. Peraltro, ho una amica romana che lavora dalle parti di Haifa in una scuola facente capo a tale Ufficio in Israele, dove ha scelto di vivere, e a giudicare dalla sua estrazione e da certe sue affermazioni si direbbe che quanto mi è stato detto sia vero. Non mi pare un modo equo di procedere da parte dello Stato italiano. Tutto ciò non toglie che la mia amica, pur avendo su certi argomenti idee molto diverse dalle mie e che a volte mi lasciano esterrefatto, sia una persona stimabile e a me anche cara. Spero di poterla andare a trovare magari in agosto.
Un cordiale saluto.
pino nicotri
P. S. Ho l’olfatto fino, e non sento nessuno cattivo odore. Non nel mio blog, intendo dire. Volendo fare dell’ironia, bonaria e amichevole e quindi senza mancarle di rispetto, direi comunque non sgradevole al punto da meritare la doppia d e diventare addirittura “sgraddevole”.
Da parte di Uroburo
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Al signor Mario G. Siniscalchi
Signore,
veramente a me pare che della signora da lei citata si sia detto molto meno di quel che si sarebbe dovuto dire. Proprio come della defunta Fallace, sua grande amica: direi che i razzisti sono proprio costoro. Quelli che passano la vita a guardarsi l’ombelico e poi pensano che il loro ombelico è il centro del mondo.
Comunque nel nostro blog non esistono censure sui pareri ma solo sulle ingiurie. Se non le andiamo bene può sempre cercare altrove, e la captatio benevolentiae la lasci perdere: qui nessuno è nato nella bambagia.
Per altro se si ha qualche osservazione da fare in un ambiente di cui non si fa parte la prima regola è di essere impeccabili. Anche sul piano lessicale. Noi dovremmo forse rileggere, ma sicuramente anche lei.
Uroburo
chiedo scusa se ho offeso qualcuno, ovviamente. fermo che questa è ancora una democrazia, nonostante gli sforzi di berlusconi e della sua corte, e che tutti abbiamo il diritto (ed il dovere) di esprimere le nostre opinioni, per quanto ci possano offendere e sembrare sgradevoli quelle degli altri, mi sembra però che l’invito ad andarsene in israele non sia proprio “neutrale”: mi ricorda fastidiosamente l’invio “all’est” dei cittadini europei di religione ebraica, intervenuto una settantina di anni fa.
con i migliori saluti.
mario g. siniscalchi
p.s. per il signor uroburo: la prego, per le eventuali prossime occasioni, di rivolgersi direttamente a me, con una mail a
mario.g.siniscalchi@gmail.com. grazie
x sig. Siniscalchi
penso che le risposte di Uroburo e Pino siano molto ragionevoli, ed e’ stato interessante leggerle.
Non vedo quindi, se permette, perche’ Uroburo avrebbe dovuto risponderle in privato, visto che Lei non ha usato l’email privata di Pino in primis, per esempio…
Peter