Le balle per giustificare le guerre, in attesa delle prossime (sia balle che guerre). E voci di un accordo Russia-Berlusconi che se vere confermano almeno in parte quanto scrissi all’epoca delle visita del Chiavaliere in Israele

1) Un video in cui Saddam Hussein fa sesso con un ragazzino: così la Cia aveva in mente di screditare l’allora dittatore iracheno, pensando di riuscire in questo modo di aver gioco facile nell’invasione del Paese, nel 2003.

A rivelarlo al Washington Post è un ex agente dell’intelligence, che ha raccontato anche altre strategie messe a punto nell’”information warfare” project.

Il video con Saddam è “sgranato, come se fosse stato preso da una telecamera nascosta”, spiega l’ex 007. Ma abbastanza nitido e ambiguo da distruggere l’immagine del leader.

Un altro trucco pensato dagli agenti era quello di interrompere la programmazione della televisione irachena con una falsa breaking news, in cui un sosia di Saddam avrebbe dovuto annunciare di essere pronto a cedere il posto al figlio Uday.

L’ufficio dei servizi tecnici, addetto alla creazione di questi video falsi, negli ultimi anni era anche pronto a mandare in onda un filmato in cui si vede Osama bin Laden seduto intorno a un fuoco con i suoi fedelissimi mentre beve  con loro superalcolici, vietatissimi dall’Islam

Alla fine nessuno di questi filmati venne utilizzato. Alcuni funzionari  dell’agenzia sostengono che il piano venne bocciato come “inutile per i nostri obiettivi”, in quanto di fatto queste immagini non avrebbero avuto nella regione quell’eco che ci si sarebbe potuti aspettare. Altri ritengono invece che la cosa nonsia stata  portata a termine semplicemente per mancanza di fondi.

2) Il comandante in capo delle forze americane in Medio Oriente, il generale David Petraeus, ha ordinato una vasta espansione dell’attività militare clandestina allo scopo di creare scompiglio nei gruppi militanti e prevenire minacce in Iran, Arabia Saudita ed altri Paesi nella regione, secondo una direttiva segreta firmata a settembre e il New York Times ha avuto l’opportunità di esaminarla in parte.

La direttiva, firmata dallo stesso Petraeus, autorizza l’invio di truppe speciali americane sia in Paesi amici che ostili nel Medio Oriente,in Asia Centrale e nel corno d’Africa per raccogliere informazioni e instaurare legami con le forze locali. Alcuni funzionari del Pentagono hanno detto al New York Times che la direttiva consente anche ricognizioni aeree che potrebbero spianare la strada a possibili interventi militari in Iran se le tensioni in atto sul suo prgramma nucleaere dovessero acuirsi.

Mentre la precedente amministrazione del presidente George Bush aveva approvato certe attività clandestine lontano da zone di guerra, la direttiva di Petraeus intende rendere questi sforzi più ampi, sistematici e duraturi. Gli obiettivi della direttiva sono la creazione di una sorta di rete di commando che possa ”penetrare, combattere, sconfiggere o distruggere” Al Qaeda ed altri gruppi militanti, e al contempo ”preparare le condizioni” per futuri attacchi americani o di forze locali.

Nell’ampliare le loro attività segrete i militari americani hanno anche cercato negli ultimi anni di terminare la loro dipendenza dalla CIA ed altre agenzie di spionaggio per ottenere informazioni in Paesi dove la presenza militare americana è irrilevante. La direttiva del generale Petraeus si basa sulla creazione di piccoli gruppi di militari americani con il compito di riempire i ”buchi” informativi riguardo a organizzazioni terrroristiche ed altre minacce provenienti dal Medio Oriente ed oltre, specialmente gruppi emergenti intenzionati ad attaccare gli Stati Uniti.

Sulla direttiva di Petraeus alcuni funzionari del Pentagono hanno espresso dubbi circa i rischi che essa comporta. Queste attività autorizzate potrebbero arrecare danni alle relazioni diplomatiche con Paesi come l’Arabia Saudita o lo Yemen, che potrebbero assecondarle segretamente e di malavoglia, oppure fomentare la rabbia di nazioni ostili come l’Iran e la Siria.

Inoltre, molti si preoccupano che se i militari americani assumessero ruoli non combattenti, se catturati potrebbero essere trattati come spie e non più sotto la protezione della Convenzione di Ginevra.

Le operazioni precise che la direttiva autorizza non sono chiare, nè è chiaro cosa abbiano fatto i militari dopo la sua emissione. Il documento che il Nyt ha potuto esaminare fornisce pochi dettagli sulle missioni o sulle operazioni per la raccolta di informazioni.

Quel che si è potuto capire è che Petraeus ha autorizzato specifiche operazioni in Iran, molto probabilmente la raccolta di informazioni riguardo al suo programma nucleare o l’identificazione di gruppi che potrebbero essere utili nel caso di una futura offensiva militare. Il presidente Barack Obama e la sua amministrazione insistono nel dire che sono intenti a punire l’Iraq per le sue attività nucleari solo tramite sanzioni diplomatiche ed economiche.

Nondimeno, il pentagono avrà certamente pronti dettagliati piani di contingenza nell’eventualità che il presidente autorizzi un attacco. ”Il ministero della Difesa non può certo permettersi di essere colto con le braghe calate in qualsiasi evenienza”, ha dichiarato un funzionario ministeriale a conoscenza della direttiva di Petraeus.

3) Questa invece non è una balla, ma una voce insistente. Che conferma almeno in parte quanto scrissi all’epoca della visita del Berlusca in Israele con annessa vergognosa leccata di culo alla mattanza di Gaza: vale a dire, che Papino il Breve medita di sostituire almeno in parte il settore dei mass media con il settore energia o comprandosi una bella fetta dell’Eni o facendo un accordo con Putin.

I russi di Gazprom sono ormai prossimi ad acquistare una quota di Fininvest. La notizia, anticipata il 21 maggio da Libero, è stata smentita dal gruppo della famiglia Berlusconi, ma è stata ribadita il giorno successivo sempre sulle pagine del quotidiano diretto da Belpietro.

Stando a quanto si legge su Libero, la società che opera nel settore della fornitura di gas avrebbe già preparato un’offerta di circa un miliardo di euro. E davanti ad un’offerta di questa entità, Berlusconi sarebbe seriamente tentato di vendere una “fetta” societaria.

Questa ipotesi, inoltre, consentirebbe a Fininvest di beneficiare di una liquidità “vitale”, che scongiurerebbe lo “spettro” della cessione del Milan. L’ipotesi che il club rossonero potesse essere venduto era comparsa sempre sulle pagine di Libero ma era stata smentita in una nota proprio da Fininvest.

Prima di accettare l’eventuale offerta del “colosso” russo, Berlusconi dovrà però risolvere superare due “scogli” interni alla propria famiglia: il primo è rappresentato da Veronica Lario, che vorrebbe che un’ampia “porzione” di quote azionarie Fininvest fossero divise tra i figli “minori” di Berlusconi (la cessione ai russi diminuirebbe le quote di proprietà familiare). Il secondo “ostacolo” è invece rappresentato dalla figlia maggiore Marina, che invece vedrebbe di buon occhio la cessione del Milan: la figlia “di primo letto” del Cavaliere non ha mai negato di voler tenere separati calcio e Fininvest

384 commenti
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  1. Anita
    Anita says:

    x Ber

    …le pensioni private dei cittadini americani,dette 401K,sono
    investite in borsa,…e a quanto ammontano?,…dato che il crack è stato enorme e lo stato Usa si è svenato per non farlo crollare?

    ——————————————————————-

    Il 401K e’ volontario, ha sostituito la IRA, che ho io.
    E’ un sistema di risparmio personale, si puo’ investire dove e come ti piace…

    Una volta tanto la IRA che il 401K venivano investiti in banca perche’ l’interesse era alto ed i depositi garantiti dal governo.

    Dagli anni del secondo 90, gli interessi bancari sono diminuiti a quasi niente, cosi’ una buona parte dei cittadini investono in Compagnie che sono in Borsa.

    Io ho spostata la mia IRA diverse volte, finito il contratto con AIG, sono passata ad un altra compagnia di assicurazioni, l’interesse e’ minore…ma questa e’ la vita.

    Anita

  2. Peter
    Peter says:

    x Vox

    mi dispiace, ma non le credo. E non risento di non essere in cima ai suoi pensieri, mi risparmi il sarcasmo spicciolo.
    Aggiungo comunque le realizzazioni artistiche: le arti fiorivano (anche) per spirito di competizione, pittori, poeti (ne dicevano qualcosa gia’ Ovidio o Orazio, i poeti si odiavano tra loro), scultori si facevano in quattro per attirare l’attenzione dei mecenati e del pubblico, oggi succede assai di meno…volens nolens, gli effetti si vedono.

    Lorents NON era ne’ uno psicologo ne’ un antropologo. E comunque va letto in contesto. Legga L’anello di re Salomone, il modo in cui i cuccioli imparano, etc.

    Peter

  3. Vox
    Vox says:

    la competizione, o concorrenza, nel commercio come nelle professioni, calmiera e contiene i prezzi, ed aumenta la qualita’ dei prodotti e delle prestazioni, contribuendo quindi al benessere, al risparmio, ed in ultima analisi anche al progresso.
    @ Peter

    Progresso? Cos’e’ il “progresso”? Lei usa un concetto ormai antiquato. Forse negli anni 60 o 70 ancora si pensava al “progresso” come a qualcosa di oggettivamente positivo e scontato. Ma siamo nel 2010 e le cose oggi stanno un po’ diversamente.

    La sua descrizione dei benefici della competizione è quella tipica – e, mi perdoni, anche facilona, scolastica e superficiale – di qualunque borghese che cerchi di scusare il capitalismo. Io ho un’opinione e una visione completamente diverse, sia della competizione, sia del mondo. Quindi, il nostro è uno scontro di ideologie, oltre che di mentalità. Ancora una volta, let’s agree to disagree.

    E se a volte non le rispondo, è perchè lei tende troppo a mettere le discussioni sul personale e a divagare, usando un tono inutilmente aggressivo e superiore che la fa apparire più sciocco di quel che è. Non è che mi manchino le risposte (ormai dovrebbe saperlo), è che le discussioni fatte con questo tono e con questo spirito mi annoiano. E ho troppe altre cose interessanti da fare.
    Have a good day.

  4. Anita
    Anita says:

    x Ber

    401K site map

    Dacci una guardata e vedrai che e’ impossibile spiegare:

    http://www.hyvaalku.com/sitemap.html

    Anita

    La mia IRA ha subito alti e bassi, il mese scorso ero quasi alla pari dei miei investimenti, il mio contratto e’ di 7 anni, ogni anno devo ritirare la percentuale che detta la mia eta’.

    Se crepo prima dei 7 anni, la somma investita va ai miei eredi.
    Sono nel quarto anno, alla fine dei 7 anni, dovro’ o rinnovare o cambiare portafoglio, potrei anche prelevare tutto…ma le tasse sarebbero altissime.

    Con la IRA non si pagano tasse quando si iniziano i depositi, ma si pagano quando vai in pensione, assumendo che l’introito annuale dovrebbe essere minore.

    Anita

  5. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Per progresso si intende la diminuzione delle difficoltà e delle paure della vita.
    La competizione lavora in tal senso.
    Il capitalismo c’entra come il cavolo a merenda. C’entra invece la struttura della psicologia umana, che fa sì che l’uomo non muova un dito senza un adeguato compenso.

  6. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Non serve avere idee proprie sulla competizione, se dette idee esulano da un postulato ineludibile: nessun asino umano si muove senza la carota.
    Ovvero, è solo la competizione che spinge l’uomo ad agire.
    Tutto il resto viene di seguito.

  7. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    ti ringrazio dei tuoi links,…ma mi son perso,…la borsa è troppo complicata per me,
    seguirò il consiglio di CC,…investimenro sul mattone,(non sotto),…cioè una casa che mi darà un affitto fin quanto campo e poi andrà agli eredi….,sperando che mi paghino il fun…
    Un caro saluto,Ber

  8. sylvi
    sylvi says:

    Non sono molto lucida oggi!
    Un raffreddore beccato a Trieste, quello che viene dalla Slovenia, tosse e una testa come un otre, che nemmeno le intemerate di Marco sugli evasori settentrionali riesce a sgombrare!!!

    Vedi Marco…la crisi è arrivata perchè a Nord hanno cominciato ad evadere come hanno sempre fatto a Sud…lo dice anche il Link postato da Linosse!…O no?
    Proverò con i fumi di Eucalipto, per vedere chi ha ragione!

    caro cc

    da quel che so Ferretti e Azimut sono il top nel mondo degli Yachts di lusso.
    Ci lavorano parecchi e sono le Ferrari del mare.
    E’ la creatività italiana!
    Se io e te ci presentassimo nei loro rooms ci chiederebbero se siamo in cerca di un posto di lavoro ..forse in mensa!
    Lo so per certo perchè una volta l’ho fatto!!! Alla Ferretti dove hanno tutti, anche i magazzinieri, una puzzona sotto il naso!!!

    Imbeccata da un caro amico francese che sapeva…ho sparato alcuni dati tecnici… ho quindi chiuso il colloquio e gli ho detto che il loro prodotto non mi interessava perchè le pentole in dotazione alla cucina erano di pessimo acciaio e gli asciugamani di spugna rigida!!!
    Mio marito era sparito dalla circolazione…ma il nostro amico ha comprato un Azimut con il quale abbiamo girato il Mediterraneo…ma ogni volta che faceva benzina…rischiavo l’infarto!
    Sono una provinciale io…mica come i ricchi lumbard e i loro discendenti!

    Però quella di scendere il Po a remi…che figata, direbbe mio figlio!
    Avevamo una canoa che chiamavamo Pedala e Fischietta…
    indovina chi pedalava e chi fischiettava…meravigliosa!

    Sylvi

  9. marco tempesta
    marco tempesta says:

    La collaborazione è un altro discorso, che non esclude la competizione ma ne è all’interno.
    Ovvero, la competizione è all’interno di ogni rapporto collaborativo, vuoi che siano i componenti del gruppo in competizione tra loro, vuoi che sia i gruppo nel suo insieme a competere.
    Lo si verifica anche nella vita tribale.

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    e viceversa, anche nella competizione può esserci collaborazione, se appunto è il gruppo nel suo insieme a competere.

  11. Peter
    Peter says:

    x Vox

    beh, scusi, lei invece appare scio-cca ne’ piu’ ne’ meno di quanto lo e’, questo glielo concedo!

    Se il mio concetto di progresso e’ secondo lei datato, mi spieghi allora perche’ cita Lorentz, che aveva una form-azione e menta-lita’ otto-centesca…
    La sua crit-ica dello spirito di comp-etizione, e selezi-one, e’ ancora piu’ data-ta, facilona e superfi-ciale, non perche’ lo dico io, ma perche’ cont-raria al buon senso ed all’evid-enza dei fatti, per ragioni come Lei dice ‘ideol-ogic-he’, ovvero re-ligi-ose, ovvero ip-se di-xit.

    E’ vero, a volte sono agg-re-ssivo, e allora? anche l’ag-gre-ss-ivita’ e’ ne-ga-tiva per lei? torniamo allora tutti nel ven-tre mat-erno, li’ si sta bene…

    Peter

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi:
    povere mammolette i commendatùr del Nord, hanno imparato dai meridionali ad evadere…
    Però, anche se così fosse, bisogna dire che hanno di gran lunga superato i maestri!!!

  13. Peter
    Peter says:

    ed a proposito di divagazioni, come la mettiamo coi lib-dem che non si volevano ‘sporcare’ col Labour?
    Ora pero’ si imbrattano le manine coi tories…lasciamo perdere che e’ meglio.

    scusi la vis polemica. In fondo ci stimiamo, lo so

    Peter

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ora vorrei invece spezzare una lancia a favore di Vox.

    La competizione è legata al senso di possesso, al ‘mio’.
    L’egoismo, il dare la precedenza a ciò che è ‘mio’, piuttosto che allargare il beneficio a chiunque anche senza ricevere compenso, fa parte della natura animale dell’uomo, è legata ala’istinto di sopravvivenza.
    E qui veniamo a Vox: l’Uomo Superiore, di concezione vuoi socratica vuoi confuciana, dà ragione a Vox.
    Il problema è che di uomini ‘superiori’ come li intendono Socrate e Confucio, ce ne sono molto pochi in proporzione all’umanità ntera. Ne deriva che quei pochi devono anche pararsi il sedere da tutti gli altri che non sono ‘superiori’.

  15. Peter
    Peter says:

    x Marco

    no, il problema e’ che qualcuno confonde gli effetti delle pulsioni umane, a volte o anche spesso negativi, con le pulsioni che li originano, le quali sono comuni a tutti, e fanno parte del nostro essere biologico al mondo. Ed hanno anche molti effetti positivi, cioe’ utili piu’ o meno a tutti, al benessere, sopravvivenza, etc.
    Ma le ideologie sono brutte bestie, dato che sono irrazionali e non devono spiegarsi…esattamente come le religioni, di cui sono parenti strette.
    Sarebbe insomma come dire, l’istinto libidico maschile (per esempio) porta spesso a stupri, gravidanze indesiderate, hurt feelings per uomini in competizione (!) per la stessa donna, (o donne in competizione e scartate…), ergo la cosa migliore sarebbe che non esistesse. Propongo la castrazione chimica di tutti i maschietti del mondo…e se non sei d’accordo, tough! non devo giustificarmi perche’ la mia e’ una convinzione ideologica

    ciao, Peter

  16. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Se si investe in borsa bisogna stare calmi ed a lungo termine…
    Io ho solo un paio di stocks, molto moderati, uno e’ CSCO, non rende interesse, ma l’ho comprato basso…anni fa’.

    Il resto e’ in mutual funds, municipal bonds, etc….diversi mi danno ancora interesse al 7%, vanno su e giu’ di valore…
    Se mi facevo prendere dal panico sarei stata fritta.

    Tengo acconti bancari, ma solo per avere accesso immediato, l’interesse e’ quasi a zero.

    Adesso se fossi piu’ giovane comprei proprieta’….i prezzi sono bassi.

    Anita

  17. Vox
    Vox says:

    @ MT
    Non sono d’accordo che l’uomo non faccia mai nulla senza compenso, o che lo faccia per solo competitività. Forse l’Homo Italiscus ha questa mentalità, ma ne dubito e comunque non si dovrebbe mai generalizzare.

    Cosa diciamo, allora, delle migliaia di volontari presenti in tutti i paesi del mondo (e in qualunque campo) che offrono il proprio lavoro e il proprio tempo non solo senza compenso, ma con entusiasmo e amore? Cosa diciamo degli artisti? Non quelli che per sfondare avvolgono nella carta ponti e grattacieli, o dipingono con la cacca o fanno medaglioni con dentro feti morti. Parlo di quelli autentici, per i quali creatività ed espressione sono come l’aria, e che continuano a farlo comunque, anche se non vendono, anche se non diventano famosi.

    E cosa diciamo di coloro che vanno a fare da muro umano in Palestina per bloccare le ruspe israeliane, spesso venendo arrestati o addirittura uccisi come la giovane Rachel Corrie? Chi la costringeva, chi la pagava, cosa la muoveva, se non un senso imprescidibile di umanità, di giustizia, di empatia?

    Non bisogna essere superuomini per sottrarsi alla famosa competitività. Basta non essere ipocriti, egoisti, piccoli. E se molti sono così, questo non vuol dire che non esistano ideali a cui tendere.

    Anche uccidere fa parte della natura umana. Infatti moltissimi uccidono. Diciamo che va bene? Alziamo le spalle, che tanto siamo fatti così e che a volte uccidere aiuta il progresso?

  18. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cosa diciamo, allora, delle migliaia di volontari presenti in tutti i paesi del mondo (e in qualunque campo) che offrono il proprio lavoro e il proprio tempo non solo senza compenso, ma con entusiasmo e amore?
    ——
    Migliaia, appunto, su sei miliardi di esseri umani.
    L’artista appaga il suo ego. L’arte non ha niente a che fare con la generosità.
    Torniamo al mio discorso sull’uomo superiore: ci sono, ma sono molto pochi in proporzione: uno su un milione? uno su centomila? Ed in ogni caso, per non soccombere devono comunque difendersi dagli ‘inferiori’. E quindi rientrare in qualche maniera nella categoria degli egoisti.

  19. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Oggi il sistema è particolrmente capriccioso: ostacola i miei tentativi di spiegare determinati concetti. I post non passano.

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E cosa diciamo di coloro che vanno a fare da muro umano in Palestina per bloccare le ruspe israeliane, spesso venendo arrestati o addirittura uccisi come la giovane Rachel Corrie? Chi la costringeva, chi la pagava, cosa la muoveva, se non un senso imprescidibile di umanità, di giustizia, di empatia?
    —–
    Questi non sono eroi, come anche il ragazzo che ha attraversato il ponte di Mostar ed è stato ammazzato. Sono solo persone che non hanno il senso della proporzione: accettano il rischio in coefficienti elevatissimi e ne vengono travolti appunto in proporzione al coefficiente di rischio. Il loro è un sacrificio inutile, che non porta vantaggio a nessuno.

  21. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cari Peter e Vox,

    bel dibattito, interessante,ma a mio modesto avviso un pò confusionario.
    A mio avviso avete un pò ragione e un pò torto entrambi.
    Voglio volare basso.
    Il problema da voi affrontato, se sconneso dalla Realtà può diventare sede di discussioni a cui si aggiungono pleonasmi su pleonasmi e citazioni su citazioni, senza mai approdare a nulla.

    Che cosa è la Realtà?
    La realtà , può piacere o meno è la somma dell’individuo e della società che lo circonda con tutti gli annessi e connessi, politici ecomici e sociali che fanno si che per tutta la vita esista una interazione tra questi due elementi, fin dall’infanzia.
    Affrontare solo l’individuo e solo la società è un vecchio giochetto che quando fatto in buona fede porta all?accademia, mentre quando è fatto in sede politica è un’utile strumento di Potere.(vd Il cristianesimo nelle sue implicazioni)

    La competizione è spontanea(naturale) nel ragazzo e già si esprime naturalmente nel gioco.
    Gli animali imparano a sopravvivere giocando, sia nel potenziamento del corpo che nall’automatismo con cui vengono poi assimilati certe azioni che da grandi verranno automatiche, senza la necessità di riflettere tutte le volte.
    Se una gazzella pensasse troppo al Leone , non ci sarebbero più gazzelle e alla lunga poi nemmeno leoni.

    Ma quello che è assurdo è legare un dato naturale, come la competione ad un dato storico quale quello del denaro e tutto ciò che ne consegue,in quanto valore definito non già una volta per tutte, ma come dato che muta nel tempo della storia.
    Vedasi la classica dicotomia valore d’uso e valore di scambio e la loro storia.
    Il denaro è un frutto artificiale storicamente datato ed un frutto di uno sviluppo collettivo in cui costantemente nei secoli si sono sviluppati i rapporti e le interazioni tra il collettivo e il singolo individuo.
    Ciò che è artificiale quindi non è naturale e cosi come è stato creato può essere abbandonato per un’altro migliore, nel momento in cui si creano le condizioni più adatte.

    salutoni
    cc
    ps- ben felice di portare ulteriori contributi a quello che ritengo un interessante dibattito.
    Sto finendo di leggere Chomsky e devo dire che anche i problemi della formazione della conoscenza e del linguggio possono tornare molto utili in questo dibattito

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Non bisogna essere superuomini per sottrarsi alla famosa competitività. Basta non essere ipocriti, egoisti, piccoli.

    Ecco, brava, vedi che ci siamo?
    Poichè gli ipocriti, egoisti e piccoli sono come minimo ( ma a mio parere sono ancora di più) il 90% della popolazione umana, le deduzioni vengono automaticamente.

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Peter, che la posizione di Vox sia di tipo ideologico, è sempre stato evidente. E’ tipico dei dogmatici, che accettano senza riflettere. Si immagina una umanità a modello dei nostri desideri e ci si meraviglia quando la realtà ci fa svegliare dal sogno, mettendola di seguito sotto la pesante accusa di non corrispondere al sogno.
    Il guaio è che ognuno sogna cose diverse e ritiene che i propri sogni debbano essere per forza condivisi. Con le buone o con la forza. Vedi le religioni, ad esempio.

  24. Peter
    Peter says:

    x CC

    qual e’ il libro di Chomski che stai leggendo? titolo inglese, se non ti dispiace

    Peter

  25. peter
    peter says:

    x Vox

    suvvia, non faccia confusione e non esalti i martiri o i martirii!
    Ho detto che la competizione e’ utile, anzi fondamentale, ma non ho mai detto che non creda nelle regole

    Peter

  26. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Berlusconi obbrobrio italiano”Parole del premier vera vergogna per il nostro Paese”
    “Penso con quale raccapriccio i rappresentanti dei vari Paesi dell’Ocse abbiano ascoltato i riferimenti a Mussolini, l’uomo delle squadracce, delle leggi razziali ed il compare di Hitler

  27. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco,
    altrettanto ideologiche sono le posizioni di chi sostiene l’esatto contrario e ciò che la molla principale dellessere umano sia esclusivamente l’egoismo che si contempla nello spirito di competizione.
    E’ la classica posizione conservatrice, e destrorsa che a trartti sconfina nello spencerismo sociale, e se vuoi con queste teorie si giunge a giustificare pure il nazismo, con i campi di sterminio come metodo per la selezione naturale.
    Classica posizione astorica che vede nella vita,solo l’instaurarsi di rapporti economici, del tipo:” il capitalismo è una legge di natura scritta nel DNA.
    Fai un pò tu!

    cc

  28. sylvi
    sylvi says:

    …L’artista appaga il suo ego. L’arte non ha niente a che fare con la generosità….Marco

    caro Marco,
    l’artista che appaga il suo ego senza uscirne con fatica a sublimare il mondo…senza soffrire per comprenderlo…senza staccarsi dal suo ego e da sè per esprimere come legge universale il suo “umano”…
    è un artista da quattro soldi che non ha niente da comunicare…

    Ce ne sono a bizzeffe in giro…Gli Altri si ergono…sopra il Mondo e sopra il Tempo!
    E’ indispensabile la generosità per…muoversi altrove… e per commuovere!
    Sylvi

  29. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Sylvi, nominami un artista che è come dici tu e non come dico io…uno solo!

  30. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Oggi la piattaforma funziona male, non si riesce ad inviare.
    Tutte le volte che cerco di estendere un concetto, il post non passa. Mi scoccia rompere le balle a Pino tutte le volte, non può certo stare a perdere il suo tempo appresso a me.

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro marco,
    altrettanto ideologiche sono le posizioni di chi sostiene l’esatto contrario e ciò che la molla principale dellessere umano sia esclusivamente l’egoismo che si contempla nello spirito di competizione. (CC)

    Per niente. E’ una questione di percentuali. Se il 95 % (voglio essere ottimista) dell’umanità funziona ad egoismo, non c’è speranza che il mondo diventi generoso in tempi che non siano ere geologiche.

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    La crisi economica globale? Colpa di liberismo e finanza. È tempo di giustizia e libertà» (Linosse)
    —–
    Ma su questo non ci piove. E’ l’uso fraudolento del denaro o di ciò che lo rappresenta, che crea il danno, non il denaro stesso.

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Picasso, Rachkmaninov, Strawinsky, sono i primi nomi che mi vengono in mente di grandi artisti particolarmente attaccati al denaro. Caravaggio, Michelangelo, Brunelleschi…vogliamo continuare? Artisti da quattro soldi, secondo Sylvi.

  34. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    Non so se te ne sei accorto, ma ti ho sbloccato tutti i post impantanati nell’antispam. Comunque NON scocci, né tu né gli altri lettori, se invvi commenti che l’antispam sequestra. Se metto in piedi un blog, ovviamente me ne assumo anche le varie responsabilità. Mi spaice solo non poter essere sempre tempestivo.
    Un salutone.
    pino

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Da parte di Enrico Galavotti e con la mia piena adesione:

    “Salve,

    Ho appena sottoscritto una grande campagna popolare per chiedere al Parlamento di respingere la “legge bavaglio” e proteggere la nostra democrazia.

    Firma la petizione qui e aggiungi la tua voce a quella di oltre 247,000 italiani che hanno deciso di farsi sentire:

    http://www.avaaz.org/it/no_bavaglio/98.php?cl_taf_sign=6bi1EzZP

    Per saperne di più continua a leggere in basso.

    —————

    Cari Amici di tutta Italia,

    E’ scandaloso — tra pochi giorni, il Parlamento potrebbe approvare una legge che renderebbe intoccabili il governo — e tutti i politici– da ogni indagine in materia di corruzione!

    La coalizione guidata da Berlusconi sta tentando ancora una volta di far passare la cosidetta “legge bavaglio”, che limiterebbe terribilmente i poteri del nostro sistema giudiziario nella lotta al crimine e alla corruzione e imporrebbe pene draconiane a editori e giornalisti che osassero documentare le responsabilità dei politici.

    I Parlamentari sono sotto un’enorme pressione perchè appoggino il disegno di legge; dimostriamo loro che è in gioco la loro reputazione! Già 247.000 Italiani hanno richiesto al Senato di respingere la “legge bavaglio” e difendere la nostra democrazia — cerchiamo di raggiungere le 300.000 firme questa settimana — clicca qui per firmare, e poi inoltra questa email a tutti i tuoi contatti e noi consegneremo la petizione direttamente ai Parlamentari e attraverso i media:

    http://www.avaaz.org/it/no_bavaglio/98.php?cl_taf_sign=6bi1EzZP

    Ora che non sono più sui titoli dei giornali recenti scandali di tangenti, gli scandali sessuali e quello dello sfruttamento del terremoto dell’Aquila a fini di arricchimento personale, il governo Berlusconi sta tentando ancora una volta vergognosamente di riproporre misure per restringere il controllo giudiziario – come per esempio l’uso delle intercettazioni telefoniche – che erano già state respinte dal Parlamento 2 anni fa, e anche di intimidire editori e giornalisti.

    In questi anni hanno cercato sistematicamente di consolidare il loro controllo sui media e l’opinione pubblica, di ottenere l’immunità giudiziaria per le alte cariche dello stato e di limitare il raggio d’azione delle leggi in materia di corruzione.

    Se la “legge bavaglio” verrà approvata, non potremo più raccogliere prove necessarie nei processi per corruzione e un pilastro fondamentale della nostra democrazia verrà demolito. Firma la petizione, clicca qui in basso e inviamo questo messaggio a tutti i nostri amici e familiari:

    http://www.avaaz.org/it/no_bavaglio/98.php?cl_taf_sign=6bi1EzZP

    Siamo sempre più numerosi in tutta Italia — giornalisti, avvocati, e comuni cittadini — a dichiaraci pronti a difendere attivamente la nostra democrazia e le libertà sancite dalla nostra Costituzione. Uniamoci per sollevare le nostre voci per spingere le istituzioni a lavorare per il bene comune. Clicca qui in basso e inoltra questa email a tutti i tuoi contatti:

    http://www.avaaz.org/it/no_bavaglio/98.php?cl_taf_sign=6bi1EzZP

    Con speranza e determinazione,

    Guido Scorza e il Team di Avaaz

    Per ulteriori informazioni::

    L’appello contro la “legge bavaglio” sulle intercettazioni; hanno già aderito quasi 220.000 persone, gruppi, sindacati e associazioni:
    http://nobavaglio.adds.it/

    La pagina su Facebook “Libertà è partecipazione” sulla quale è stato lanciato l’appello contro la legge bavaglio:
    http://www.facebook.com/nobavaglio?v=wall

    La Repubblica, articoli e info: La legge bavaglio:
    http://www.repubblica.it/rubriche/la-legge-bavaglio/

    In inglese:

    The Guardian, “Silvio Berlusconi affronta una valanga di critiche sulla legge contro le intercettazioni”:
    http://www.guardian.co.uk/world/2010/may/21/silvio-berlusconi-telephone-bugging-law

    Euronews, “Il dibattito sulle intercettazioni si accende in Italia”:
    http://www.euronews.net/2010/05/22/italian-wiretapping-row-heats-up/

  36. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Con la mia, 181.145 firme, sul sito indirizzato da facebook.
    Comunque già da un po’ sto diffondendo i post contro la legge bavaglio, che mi vengono girati su facebook.

  37. marco tempesta
    marco tempesta says:

    181.164 firme a pochissimi minuti di distanza dalla mia. Vedremo a fine serata a quanti firmatari siamo arrivati.
    Facebook è una potenza, ne sa qualcosa il Popolo Viola!

  38. sylvi
    sylvi says:

    caro Marco

    la “generosità” di cui parlo io non è quella di disprezzare il denaro e
    di non farne un feticcio.
    Non è nemmeno vero che quelli che “carmina non dant panem” siano stati più grandi degli altri.
    Ciò che io affermavo è che non c’è grandezza senza staccarsi da sè
    e, sempre faticosamente , capire l’infinito, quello che, anche se non pienamente compreso dal “volgo”, gli dà però un senso di meraviglia…lo accultura!
    Contestavo e contesto la tua affermazione dell’individualismo e dell’egoismo del Grande Artista.
    L’egoismo e l’individualismo chiudono.

    Sylvi

  39. sylvi
    sylvi says:

    Io ho firmato alla Feltrinelli, perchè sono convinta che il
    libro, da aprire, chiudere, maneggiare, …non morirà fin che sarà libero!

    Sylvi

  40. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Sylvi, in linea di principio sono perfettamente d’accordo con te. So benissimo che egoismo ed individualismo chiudono.
    Sta di fatto che la stragrande maggioranza della gente non è generosa o lo è solo a parole. A farla diventare generosa non c’è riuscito nessuno finora. Nè si vede all’orizzonte qualcuno o qualcosa che possa compiere il miracolo.

  41. marco tempesta
    marco tempesta says:

    L’artista crea per sè o per il portafoglio. E’ un dato di fatto. Bisogna farsene una ragione.
    Solo in letteratura ci si piange addosso, ma letteratura di quel genere la sfuggo come la peste.

  42. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marco,
    ringraziando Giove,per quello che ne so io, il mondo funziona come deve funzionare e non secondo statistiche arbitrarie.
    Io non sono affato un buonista!
    Ed ho sempre evitato sia di piangermi addosso, ma neanche piango troppo ,
    Se salta la testa di qualche “buontempone” che si diletta nel potere:
    Tipo poverina la Maria Antonietta …, ma in fondo lei non aveva fatto nulla di male..!!..prendo atto che prima di lei erano saltate milioni di teste arbitrariamente a seconda dei gusti dell?epoca..
    amen!!

    cc

  43. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Le amanti dei preti italiani scrivono al Papa: “Si abolisca la castità”

    28 maggio 2010

    Quaranta donne inviano una lettera senza precedenti al Pontefice. Chiedono che venga eliminata la regola del celibato perché i sacerdoti hanno bisogno di “esperienza nel sentimento di amare ed essere amati”.

    Decine di donne italiane, scrive il The Guardian, che hanno avuto rapporti con preti cattolici o monaci laici hanno sottoscritto una lettera aperta al Papa per chiedere l’abolizione della regola del celibato. La lettera, pensata dalle firmatarie, non ha precedenti e sostiene che un prete “ha bisogno di vivere con i suoi fratelli in umanità, con esperienza nei sentimenti, amare ed essere amato“. La lettera serve per la comprensione di coloro che “vivono in segreto quei pochi momenti che il prete riesce a concedere [ci] e vivono l’esperienza di tutti i giorni, i dubbi, le paure e le insicurezze dei nostri uomini“.

  44. marco tempesta
    marco tempesta says:

    ANSA) – RAVENNA, 28 MAG -Per procurato aborto il tribunale di Ravenna ha condannato a 10 anni Piero Isoldi, l’imprenditore di Forli’ che prese a calci l’ex amante.Il collegio l’ha ritenuto colpevole di rapina aggravata e lesioni fissando una provvisionale di 100mila euro. Grazie all’indulto sono condonati tre anni e l’intera pena pecuniaria. Il pm aveva chiesto 11 anni di carcere. L’uomo aveva aggredito a Cervia nel 2005 l’amante incinta di cinque mesi picchiandola fino all’aborto.
    ———–
    Spriao se li faccia tutti, ma poco ci credo.

  45. marco tempesta
    marco tempesta says:

    ANSA) – RAVENNA, 28 MAG -Per procurato aborto il tribunale di Ravenna ha condannato a 10 anni Piero Isoldi, l’imprenditore di Forli’ che prese a calci l’ex amante.Il collegio l’ha ritenuto colpevole di rapina aggravata e lesioni fissando una provvisionale di 100mila euro. Grazie all’indulto sono condonati tre anni e l’intera pena pecuniaria. Il pm aveva chiesto 11 anni di carcere. L’uomo aveva aggredito a Cervia nel 2005 l’amante incinta di cinque mesi picchiandola fino all’aborto.
    ———–
    Speriamo se li faccia tutti, ma poco ci credo.

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