Il golpe bianco di Berlusconi&C, la logica ridicola dei Bertolaso e Frattini, il “giornalismo” sallustiano e affini. Siamo a livelli postribolari

La cosa più grave del nuovo scandalo governativo, la pochade conclusa con le dimissioni del ministro Claudio Scajola, è quanto ci ha tenuto a dichiarare e poi ovviamente smentire il solito Silvio Berlusconi, più Papino il Breve che mai: 1) “E’ in atto un complotto della magistratura contro di me”, cioè di fatto contro il governo; 2) “In Italia c’è troppa libertà di stampa”. Detesto l’allarmismo, l’infinita serie di “al lupo, al lupo!” che ha degradato il giornalismo italiano, la qualità dell’informazione e della vita sociale, ma questa dichiarazioni del Chiavaliere sono ormai da golpe bianco.

Un capo di governo che ormai da una ventina d’anni, cioè da quando aveva incaricato Vittorio Sgarbi del killeraggio televisivo contro la magistratura, ha la fissa contro uno dei tre poteri istituzionali su cui si fonda la Repubblica italiana e qualunque Stato democratico è uno scandalo che può permettersi solo lo Strapaese. Una vergogna e un cancro ormai diffuso che nessun altro Paese civile o anche solo semi civile ha. Il Capo dello Stato dovrebbe puntare i piedi e costringere questo novello untore di dimensioni kolossal a dimettersi o comunque a piantarla. Non si vergogna Napolitano, e con lui gli altri vertici dello Stato, a figurare di fatto come capo di uno Stato dove a dire del primo ministro la magistratura ordisce complotti contro il suo governo?

E non si vergognano gli altri vertici dello Stato a figurare come vertici di uno Stato dove a detta del primo ministro in persona la magistratura, cioè una delle tre colonne costituzionali portanti del nostra assetto democratico,  da anni e anni “complotta” contro l’esecutivo? Cioè contro un altra di quelle tre colonne.

Prima di proseguire, vale la pena di notare l’imbecillità che consegue dall’uscita di Guido Bertolaso contro il film di Sabina Guzzanti, reo di “stravolgere la realtà” e “mettere in cattiva lice l’Italia”. Caro Bertolaso: se il film della Guzzanti, che è solo un film, sputtana l’Italia, che fa del buon nome e dell’immagine dell’Italia l’ossessivo sparare a zero del capo del governo contro la magistratura? Ci dica, ci dica, caro Bertolaso. Forse lei pensa che questo prolungato delirio del signor primo ministro Berlusconi faccia onore all’immagine dell’Italia? La migliora? E, immagine a parte, cosa pensa che faccia al corpo dell’Italia? Embé, certo, la spazzatura è bene nasconderla sotto il tappeto… Che deve essere sempre un tappeto rutilante, e più la spazzatura abbonda e puza e più il tappeto deve essere splendido splendente. Una filosofia e una morale del menga. Un bel tombino dorato sopra il pozzo nero. E vvaii!! Vai con il massaggino al centro polisportivo…. O con le bonazze a palazzo Grazioli.

E che ne pensa Bertolaso di un ministro come Scajola che si ritrova a sua insaputa “regalato” di una bella casa nel centro di Roma? Ce la fa fare, Scajola, una bella figura all’estero? O fa cagar dal ridere anche oltre frontiera?


Questo Bertolaso ha la mania del maglioncino al posto di una più educata giacca, come il Marchionne della Fiat. Questi pensano che siano tutti fessi, sono talmente ossessionati – a vanvera – dell’immagine che sono convinti lo siano anche gli altri , pronti ad abboccare al maglioncino sinonimo “del fare”. Occhio, perché i quanto a “fare” si può anche fare schifo. O no? fare la figura di merda che ha fatto il ministro Scajola, la cui demenziale linea di difesa non è neppure il caso di prendere in considerazione. Piuttosto è meglio prendere in considerazione la squittire a difesa di Scajola da parte del nostro grandissimo ministro degli Esteri Frattini Franco: “Sono certo che Scajola è innocente. Lui lo afferma e io gli credo”. Bene. Ma è davvero il caso che ci si debba tenere un ministro degli Esteri così incauto? Perché credere alle coglionate sparate a vanvera da Scajola e non ad Ahmadinejad, per esempio? Un ministro degli Esteri non deve “credere”, specie a pochade interne, ma badare ai fatti e alla politica estera.

Le affermazioni di Berlusconi sono gravissime, da golpe bianco. Ed è di livello infimo, postribolare, il comportamento dei giornalisti al suo servizio. Il solito Spazzolini alla guida del Tguno ha relegato le dimissioni di Scajola come terza notizia del suo tg, la Padania mi dicono l’abbia messa non ho capito se a pagina 12 o 32, Feltri mi dicono abbia da parte sua convenuto che sì, in effetti in Italia c’è troppa libertà di stampa. Non posso credere che Feltri sia precipitato così in basso – oddio…. mah – però in fatto di troppa libertà di stampa la conferma potrebbe essere data dal suo fare ancora il giornalista, per giunta direttore di un quotidiano anziché di un rotolo di carta igienica.
Un certo Sallusti, vicedirettore con faccia sempre dolente del giornale Libero (ma de che?), ha mostrato tutta la sua potenza intellettuale e intelligenza professionale rinfacciando a Massimo D’Alema in una trasmissione televisiva che anche lui è nella stessa barca di Scajola, perché “ha un affitto di favore”. Anche ammesso, che come si fa a paragonare un affitto di appartamento con la proprietà di un appartamento? Ho visto su Youtube D’Alema che giustamente dice a Sallusti di andare “a farsi fottere” e che probabilmente il suo lecchinaggio verrà retribuito mandandogli delle signorine compiacenti e ho visto Sallusti rispondere sgangheratamente che “le signorine le usano i suoi amici in Puglia”. Chi, come dove, quando, perché? E, anche fosse, che cavolo c’entra D’Alema, politicamente odioso e disprezzabile semmai per ben altri moti,  ben più seri. Ah,  che livello barbino, fognario, poveri Sallusti d’Italia…. Ai quali si potrebbe ribattere, posto che non abbiano appartamenti in affitto di favore, che le loro qualifiche professionali e i loro stipendi sono certamente di favore, stando non solo le loro modeste capacità professionali, ma soprattutto il fatto che è un editore che decide – spesso per motivi clientelari o “politici” – chi fare direttore e chi no, a chi aumentare lo stipendio e a chi no. E se non sono favori questi….

La situazione è grave, e forse ‘stavolta anche seria. Tutto questo obbrobrio avviene mentre il dissesto della Grecia minaccia di far crollare la Comunità Europea basata sull’euro, con la Germania acquattata a far crollare la Comunità in quanto tale. E l’Italia ormai probabilmente avviata alla rottura dell’unità nazionale. Da un punto di vista economico e finanziario siamo messi incomparabilmente meglio della Grecia e molto meglio della Spagna e Portogallo, possibili prossimi tracolli. Ma come classe politica e informazione giornalistica siamo a livelli da suburra. Il governo e la classe politica berluscona, con i suoi grandi commessi alla Bertolaso del Maglioncino del Fare, stanno riducendo lo Stato a un guscio vuoto sotto il quale fare gli affaracci loro per il loro tornaconto personale, talmente presi dal “fare” da non accorgersi, come Scajola, che qualche birbone gli compra a loro insaputa appartamentino di lusso in centro Roma. La Lega ci lucra su, all’unità d’Italia preferisce un piatto di polenta taragna, condita con il pelo padano celodurista viagresco coccolonico modella Luisa Corna. Il giornalismo minzospazzoliniano e sallustiano lecca il piatto, e non dico altro, acconciandosi alla bisogna.
Prosit.
Ne abbiamo viste di peggio. Coraggio, supereremo anche questa ondata di merda.

629 commenti
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  1. Cerutti
    Cerutti says:

    Caro Tempesta.
    Non speri mica che “l’ineffabile” ti risponda sul merito che hai posto?
    Altro che zompetti della quaglia..

    Risposta standard: adesso devo uscire.
    C.G.

  2. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Le armi erano solo una scusa.
    —————————————————–

    Di nuovo ti ripeto che non leggi.
    Sto perdendo troppo tempo inutilmente.

    Le guerra in Iraq era gia’ stata pianificata da Bill Clinton, ti ricordi i primi bombardamenti?
    Le Intelligences Europee e Statunitensi ritenevano che le minacce di Saddam fossero vere.
    Ultimamente leggevo su un National Geographic del 2004 che le vittime di Saddam avevano sorpassato i due milioni di Iracheni, in maggioranza Sciiti, lui era Sunnita.

    Per l’ultima volta inserisco il discorso alla Nazione di Bill Clinton:

    PRESIDENT CLINTON’S ADDRESS 1998

    http://www.pbs.org/newshour/bb/middle_east/july-dec98/clinton_12-16.html

    Il video e l’audio non funziona piu’, ma il discorso rimane.

    Anita

  3. Anita
    Anita says:

    x CC e x Marco

    Avevo scritto che non avevo tempo…le piogge torrenziali mi hanno fatto cambiare i piani del giorno.

    Anita

  4. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    No, ho scritto ieri sera che oggi sarei stata occupata.

    Dovevo andare al cimitero per fare visita alle tombe dei miei figli.
    Domani e’ il giorno delle mamme, in questo caso e’ la mamma che visita i figli.

    Si faccia una bella risata…………

    Anita

  5. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    ti sono vicino col pensiero nella visita ai tuoi figli,così penso pure
    tutti quelli del blog.
    Un caro abbraccio,Ber

  6. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Perchè la si è fatta, se era chiaro a tutti che le armi erano solo una scusa?
    —————————–
    Caro Marco,
    Hai mai pensato forse che veramente credevamo che le armi di distruzione a massa li avevano?
    La ricostruzione di Iraq viene pagato con le nostre tasse, fino a questo punto.

  7. Anita
    Anita says:

    x C.G. -#203-

    Il suo post #203 non e’ degno di risposta.

    Lascio l’onore al Signor P. se e’ ancora in collegamento.

    Anita

  8. Anita
    Anita says:

    x Il Signor P.

    Caro P.
    in questo forum non leggono…o forse preferiscono non capire.

    Le stesse parole da anni, scippare, usasegetta, etc…
    Come si fa a scippare i pozzi Iracheni?
    Tanto piu’ che non erano producenti, incendiati e vecchi.

    Take care,
    Anita

  9. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    non ho mai capito se alcuni bloggers, quelli almeno che si vede a occhio che sono ” moderatamente” intelligenti e abbastanza colti, facciano i duri per l’imperativo italico che ” un vero uomo non piange e strapazza le donne”, oppure se proprio di natura sono così!!!

    Senza contare quelli che recitano uno spartito stantio che ormai non incanta nessuno, masculo sogniu.
    Ber, e ci aggiungerei AZ, sono abbastanza forti e “socializzati” per capire benissimo ciò che provi domani andando in cimitero.
    Forse qualcun altro c’è, ma si è perso nell’antispam.
    Io lo so!
    Ti abbraccio Sylvi

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro P.
    se credevate davvero che le armi c’erano, significa una cosa sola: che i vostri servizi segreti sono da buttare.
    Più plausibile la mia ipotesi.
    Non sono per niente convinto che la ricostruzione la stiate pagando con le vostre tasse. Non venirmi a dire, per favore, che le vostre intenzioni erano quelle di esportare democrazia, perchè allora non siete in malafede, siete proprio da manicomio.
    La democrazia non funziona da noi, figuriamoci da loro.

  11. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    The United States are Bolivia’s chief trading partner.

    Gli Stati Uniti sono i principali partners commerciali con la Bolivia.

    Anita

  12. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Contact: Senator Levin’s Office
    Phone: 202.224.6221

    Paying for Reconstruction in Iraq

    During the five years of war in Iraq, the United States government has spent approximately half a trillion dollars. That funding includes billions of dollars devoted to reconstruction of Iraq’s infrastructure, training Iraqi security forces and rebuilding Iraq’s economy.

    But while American taxpayers have been funding Iraq’s recovery, reports indicate that the Iraqi government has accrued billions of dollars of assets that sit in bank accounts around the world.

    La benedetta corruzione ????????????

    Anita

  13. Anita
    Anita says:

    x Marco

    PS:
    Carl Milton Levin is a *Democratic* United States Senator from Michigan and is the Chairman of the Senate Committee on Armed Services. A.

  14. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Se ascolti il discorso di Bill Clinton capirai che le informazioni venivano dalla “International Comunity” oltre che la nostra.

    Infatti circa 32 nazioni si unirono al conflitto con l’Iraq.
    Tutti stupidi?

    La clausola dopo la guerra col Kuwait era che Saddam distruggesse tutte le WMDs, non l’ha fatto, ha fermato gli ispettori internazionali.

    Ma e’ vero che capisci l’inglese?

    Anita

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Anita:
    Io capisco l’inglese ma il problema è che se uno come Saddam fa credere ai servizi segreti USA di avere armi che non ha, stiamo proprio messi male!

  16. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Il fatto che anche altre nazioni ci siano cascate, non diminuisce la scarsità dei servizi segreti americani.

  17. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Infatti circa 32 nazioni si unirono al conflitto con l’Iraq.
    Tutti stupidi? (Anita)
    ————-
    Tutti interessati alla mangiatoia della ricostruzione. Poi è andata come è andata e invece di guadagnare hanno perso.

  18. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Si’, ma Saddam le aveva, e le ha usate.
    Molte sono state trovate, testimoni oculari dicono sche sono state trasportate in Siria.
    Il Canada ha acquistato molta Yellow cake proveniente dall’Iraq, via mare.
    Notizie tenute semi segrete per ragioni di sicurezza.
    Notizia poi smentita…ma il nome dei compratori e’ vero.
    La verita’ non si sa sempre.

    550 metric tons = 1,212,542.44 pounds. That is a lot of yellowcake.
    So where did it come from in the first place?
    And why didn’t the cash-strapped Iraqis sell it after the Israelis destroyed their nuclear weapons program?

    Saddam ha avuto ampio avviso per liberarsi delle WMDs.

    Come la storia della distruzione dei musei e antichita’ rubate.
    Si e’ venuto a scoprire che Saddam le aveva fatte mettere al sicuro prima del conflitto.

    Bye, Anita

  19. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Ultimo post.

    Ascolta il video di Bill Clinton piu’ sopra, e’ solo di 9 minuti +.
    E’ del 1998.

    Anita

  20. Cerutti
    Cerutti says:

    x 207
    Mi dispiace signora, ma della visita ai suoi figlioli questo io non potevo saperlo.
    Ora lo so e mi trattengo in rispettoso silenzio.
    Buonasera.
    C.G.

    x Sylvi (215)
    di chi parli?
    C.G.

  21. Cerutti
    Cerutti says:

    Post Scriptum x 207.
    Il Cerutti su queste cose struggenti NON ci ride affatto.
    C.G.

  22. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    L’ho solo scritto perhe’ lei scrive che me la squaglio per non rispondere.
    Poi se rispondo, (sempre) quaglieggio e zompo.
    Non c’e’ modo di soddisfarla…….!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Buona serata…………..

  23. Cerutti
    Cerutti says:

    x Popeye:
    Leggi quà:
    ” Una «Pearl Harbor elettronica» che in meno di 15 minuti porterebbe morte e distruzione in tutto il paese. Questo il rischio concreto a cui sarebbero esposti gli Stati Uniti in caso di cyber attacco terroristico su larga scala, stante l’incapacità del sistema informatico di far fronte alla minaccia. La prima rete a crollare sarebbe quella del Pentagono, seguita subito dopo dagli altri provider. Si scatenerebbero poi delle esplosioni nelle maggiori raffinerie di Philadelphia e Houston e il malfunzionamento degli impianti chimici porterebbe al rilascio di gas letali come il cloro. Paralizzato pure il traffico aereo come pure quello delle metropolitane di New York, Washington e Los Angeles, con numerose collisioni in volo e scontri fra treni, mentre più di 150 città resterebbero senza elettricità. Risultato: decine di migliaia di cittadini morti in un attacco paragonabile alla devastazione di una bomba nucleare e il tutto in nemmeno 15 minuti e senza che un singolo terrorista o soldato metta piede sul suolo americano.

    SCENARIO APOCALITTICO – A dipingere l’apocalittico scenario non è un fanatico di Al-Qaeda in vena di minacce ma, nientemeno, che Richard Clarke, già consulente di Bill Clinton e George W. Bush e conosciuto come «lo zar dell’antiterrorismo», che nel libro «Cyber War: The Next National Security Threat» («Cyber war: la prossima minaccia alla sicurezza nazionale»), scritto con Robert Knake (membro anziano del «Council on Foreign Relations»), ha messo in guardia gli Stati Uniti dal cyber-rischio di una catastrofe di proporzioni inimmaginabili.”
    ———————————————————————–
    Roba da far arrizzare i capelli..
    C.G.

  24. Anita
    Anita says:

    xC.G.

    Lo sappiamo anche prima del libro.
    Un cyber attack puo’ paralizzare la nazione.
    In misure piccole e’ gia’ successo. A.

  25. Anita
    Anita says:

    Cyber Attacks….

    Possiamo sempre andare in Amish Country, loro vivono senza alcuna comodita’.
    Acqua dai pozzi, carri a cavallo, tutto fatto a mano.
    Niente TV o radio…computers o giornali.

    Il Pentagono e’ stato attaccato diverse volte, e, non da nemici, ma da nazioni amiche con cui commerciamo ed abbiamo buone relazioni, anche se incerte.

    Anita

  26. Anita
    Anita says:

    Il Pentagono ha speso piu’ di 100 milioni di dollari negli ultimi sei mesi per pulizia dopo gli attacchi Internet e problemi di rete.

    Questo solo da giovani hackers che non hanno di meglio da fare, o si vogliono fare un nome. A.

  27. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X PINO …. BUON VIAGGIO!!!
    Vedrai sicuramente cose interessanti, la cosa non dipende solo da che ciò che c’è dove si va, molto di più dal come lo si guarda e soprattutto da cosa si riesce a capire di quanto si è visto.
    —————————–

    X ANITA …. Anch’io e mia moglie andremo al cimitero per la festa della mamma, ma per noi è nell’ordine naturale delle cose, per te è una situazione ribaltata, triste, molto più triste, ….. coraggio!!

    ——————————-

    A creare la “bufala” delle armi di distruzione di massa di Saddam hanno contribuito anche i servizi italiani, il che è tutto dire.
    È anche possibile che la CIA credesse che Saddam avesse ancora almeno una parte delle numerose armi chimiche che gli avevano passato, invece non le hanno trovate perché il delinquente le aveva finite tutte usandole per gasare i Curdi, ma anche in questa ipotesi non ci fa una gran figura.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  28. Anita
    Anita says:

    x Antonio AZ

    Forse un’altra bufala e’ iniziata dalla “intelligence” italiana.
    Quella della “Yellow Cake” mandata in Canada.
    Facendo ricerche e’ saltata fuori questa versione…non posso mandare il testo perche’ e’ in un sito che non posso copiare, neanche se vado su “source”.

    La Germania e la GB erano convinti che Saddam avesse le WMD, tanto che mi era venuto perfino il dubbio che fosse un complotto di nazioni malvolenti per fare entrare gli US in guerra, tipo Vietnam, costosa e per indebolirci.
    Non ridere…non sarebbe la prima volta.

    Sai quanto ci costano questi attacchi anche se sventati o malfunzionanti?
    Causano continuo allarme, tanto che una lunch box abbandonata diventa sospetta.
    Cosi’ chiudono il traffico, fermano gli aerei, disguidi di ore…d’altro lato si deve investigare tutto.
    Sta succedendo in tutto il mondo, non solo negli US.

    Peccato che non capisci l’inglese, questo video dimostra che tutti credevano nelle WMDs, oggi se lo negano…

    http://www.youtube.com/watch?v=Cg195sgzXhU&feature=related

    Almeno riconoscerai i volti, Gore, Kerry, Bill & Hillary Clinton, e prima che G.W.Bush entrasse in scena.
    ———————————————————————

    Mi viene sempre piu’ difficile visitare il cimitero, non so cosa dire, scendo dall’auto e rimango di stucco.
    Oggi ha piovuto molto, ci andro’ domani, i fiori li avevo gia’ cambiati questo mercoledi’ passato.

    Antonio A. di questo forum ha visitata la nostra tomba di famiglia.

    Buona notte,
    Anita

  29. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Lei Marco Tempesta è un miserabile!!!.
    Le spiego il perchè, insiste con la sistematica disinformazione e la denigrazione, non è giusto, Lei è da condannare.
    Nel suo intervento Lei scrive sciochezze, il PD è all’opposizione e come tale lancia nuovi temi, che deve fare? ecco cosa propone il PD

    “10 proposte contro la crisi economica”

    “Noi tifiamo per l’Italia che si rimbocca le maniche per uscire dalla crisi. Lo facciamo con proposte concrete e chiare. Come le 10 «buone pratiche» contro la crisi presentate da Enrico Letta, vice segretario del PD, il 19 aprile.”

    Lei volutamente nel suo intervento n. 176 scrive 10 parole.
    Lei non perde occasione per denigrare gratuitamente il PD e il suo segretario Bersani, Lei è da accostare alla marmaglia berlusconiana che fa della disinformazione un’arma politica. Si dia una registrata e scriva cose sensate e veritiere!!!!

  30. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Striscia rossa:
    ho semplicemente riportato dei commenti apparsi sulla pagina Facebook di un editorialista del Manifesto.
    Non è ciò che penso io ( io penso di peggio) ma ciò che pensa chi frequenta Facebook e specificamente quella pagina dell’editorialista.
    Questo, per far capire in quale considerazione viene tenuto il PD da gente di sinistra su Facebook.
    Ma voi vivete su un altro pianeta.

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Su Facebook si fa molta più politica di quanta se ne faccia in questo blog. Non c’è paragone.
    Una notizia su Facebook viene letta e condivisa tra migliaia di persone.
    La gente potenzialmente di sinistra ne ha piene le scatole di una politica inconcludente. Su Facebook lo manifesta senza mezzi termini. I commenti che ho postato non sono scelti tra tanti, ma sono i primi quattro in fila, in una pagina frequentata da gente di sinistra (se Il Manifesto è ancora di sinistra). Poi ci sono gli altri…non meno corrosivi.
    E’ evidente che la politica del PD viene vissuta con disagio da chi si considera di sinistra. I dissensi sono espressi abbastanza di frequente e la tendenza è quella di mandare in pensione i dinosauri del partito e gli inconcludenti.
    Se poi si preferisce non vedere, allora è un altro discorso.

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ciò che alla striscia rossa, nella sua elementarità di pensiero, sfugge, come sfugge anche alla dirigenza del PD, è che la politica la si deve svolgere sul territorio in maniera capillare innanzitutto, e poi sui network, in maniera altrettanto capillare.
    L’apporto pubblicitario in una società che di pubblicità vive, come ha ben capito il cavaliere, deve rivestire un ruolo di prim’ordine.
    La politica è vincente quando conquista voti che non ha, non quando lotta disperatamente per mantenere quelli che ha.

  33. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    mi sono alzata presto…i miei nipotoni hanno deciso per un brunch alle 11AM, cosa che odio…ma che non posso rifiutare.

    Ti auguro un felice “Mother’s Day”.

    Abbracci ed un bacio,
    Anita
    —————————————————

    Buona Domenica a tutti e chiudo.

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    I due links non si aprono. Comunque dovevano portare alla pagina facebook di Alessandro Robecchi. Chi è su facebook può ricercarla da sè.

  35. Anita
    Anita says:

    x Marco

    I links x Facebook si aprono…io l’ho azzurrato e mi si e’ aperto su Google, comunque bisogna registrarsi, appaiono le finestrelle con:
    You must log in to see this page.

    Ciao, Anita

    Non so chi sia Striscia rossa, a mio modesto parere mette il sistema comunista in pratica, o la pensi come me o sei…”da condannare”.

    Ciao,
    Anita

  36. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cortona (Arezzo), 9 mag. (Adnkronos) – Il Partito democratico “se non cambia, e’ finito”. Lo dice senza mezzi termini Beppe Fioroni al seminario della minoranza a Cortona.
    ———————-
    Ma che mascalzone questo Fioroni, vero Striscia rossa?
    Un disinformatore, uno che diffonde notizie false e tendenziose…
    Sai come si dice a Bisceglie? “Sciòt a shcuò o’ cùrue”. Tradotto: ‘andate a giocare con la trottola’, che è meglio.

  37. Controcorrente
    Controcorrente says:

    MA che bel duetto
    L’Anita e marco tempesta !
    Un bel tango, non c’è che dire!
    Uno non si puù assentare dal Blog neanche per un breve periodo che ti mettono su in un baleno una Scuola di danza all”avanguardia!
    E vai con tango delle capinere!

    http://www.youtube.com/watch?v=HESo5L-R-Go

  38. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Caro CC,
    c’e’ qualche nuova legge per cui io non possa comunicare con Marco?

    Ciao ne’,
    Anita

  39. Controcorrente
    Controcorrente says:

    catra anita,
    c’è qualche legge che mi impedisce di scherzare su una scuola di tango.
    Sono quasi sicuro che tu da giovane saresti stata un’ottima ballerina ed ancora adesso lo sei.
    basta suonare la musica giusta!
    ciao
    cc

  40. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita ,

    grazie per gli auguri.
    Spero che i tuoi nipoti ti rallegrino la giornata, nella vita che continua.

    Anch’io ho fatto in mattinata una visita in cimitero poi ho pregato i miei figli di venire verso sera, perchè volevo oggi veder sfilare gli Alpini a Bergamo nella loro adunata.
    Saranno qua fra poco.

    ciao Sylvi

  41. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Striscia rossa ha dimenticato di aver fatto capire tempo fa chi si nascondesse dietro il nick. Non lo rivelo per lealtà verso i blogger, ma se si va indietro di qualche mese, si vedrà come striscia rossa abbia rivelato chi sia, seppur involontariamente.
    Le sue uscite isteriche, denotano ad un osservatore un po’ attento, almeno il sesso della persona in questione.

    Non metto in dubbio le buone intenzioni di striscia rossa e capisco anche le sue uscite infelici, tipiche di chi crede ciecamente in qualcosa, distaccandosi dalla realtà che sta intorno. E’ un particolare della personalità tipico dei mistici.

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