Dal miracolo berluscone della bonanza per tutti alle lacrime, sangue e futuro incerto per (quasi) tutti. Scajola sì, Berlusconi no anche se ne ha combinate di molto peggio. Intanto l’avvocato Carlo Taormina ci spiega come nascono le famose leggi ad personam e dove punta il Chiavaliere
Mentre continua il Romanzo Berlusconale, che promette in ogni pagina benesse e bonanza per tutti, l’Italia comincia a sbattere la faccia contro muri che pare siano fatti di cemento armato e che non siano scalfibili dal blablablà miracolistico. Siamo già al lacrime e sangue, e alle manovre “correttive” di bilancio che rischiano di ricordare gli interventi – tardivi, scarsini e inefficaci – del Titanic. Mannaia sulle pensioni e sull’età dell’andata in pensione. Il tutto mentre le inchieste giudiciarie mostrano il ben godi nel quale se la spassavano e se la spassano le schiere di politici e tecnici che guidati dal tandem BB, Berlusconi Bossi, avrebbero dovuto reimpostare e reimpastare l’Italia facendola diventare un Paese finalmente civile e moderno, a democrazia inossidabie. Altro che Garibaldi e le camicie rosse, non a caso snobbati da questa belle gente.
Forse per colpa del deserto uzbeko m’è sfuggito qualcosa, ma mi pare che nella vicenda delle dimissioni del ministro Claudio Scajola giustamente volute da Silvio Berlusconi nessuno abbia atto rilevare un aspetto clamoroso. Vale a dire: se Scajola ha dovuto dimettersi per la faccenda di un po’ di quattrini di origine diciamo ignota per l’acquisto di un appartamento in pieno centro di Roma, come mai Berlusconi non si dimette per quel molto ma molto ma molto di più appurato su di lui? Dalla P2 a Mills la resistibile ascesa di Sua Emittenza diventato man mano il Caimano, il Cainano, l’Unto del Signore, l’Uomo d’Arcore, il Chiavaliere e infine Papino il Breve, in attesa di andare al Quirinale, è lastricata di faccende assodate e di bugie e giuramenti clamorosamente falsi ben più gravi di quanto emerso su Scajola.
Ora pare che se ne debba finalmente andare anche “l’uomo dei fare” Guido Bertolaso, ma il Berlusca – che nel curriculum vitae ha ben più cose di Bertolaso – da palazzo Chigi non si schioda, ha sempre l’obiettivo di andare al Quirinale perché è l’unico domicilio che lo metterebbe al riparo a vita da manette e altre inchieste imbarazzanti. Strano questo fare il pulitore da parte di uno che si direbbe decisamente imbrattato. E’ come se a predicare la verginità o almeno la morigeratezza dei costumi fosse un grande puttaniere con in aggiunta caratteristiche sia alla Crasso che alla Creso.
Ma a parte questo, sentiamo cosa dice un ex fedelissimo di Berlusconi qual è l’avvocato Carlo Taormina, a suo tempo membro dello staff del governo Berlusconi e del cervello collettivo al servizio dell’Uomo di Arcore.
Avvocato, ho letto su un blog sue dichiarazioni piuttosto gravi sul capo del governo Silvio Berlusconi, che vorrei approfondire. Davvero lei conosce il modo con il quale Berlusconi chiede ai suoi legali le leggi note come leggi ad personam?
Qualcuno, a seguito di quelle mie recenti dichiarazioni, mi accusa di essere diventato un pentito anti-Silvio. Voglio dire subito che la mia è sempre stata e resta una cultura liberale incompatibile con qualsiasi venatura di sinistra, radicale o moderata. Voglio anche chiarire che non sono un pentito perché i miei giudizi sulle iniziative legislative sbagliate, ad personam e non, sono stati spesso negativi e li ho espressi quando avevo responsabilità politiche e istituzionali. Cito, per tutti, il caso della riforma dell’Ordinamento Giudiziario di Roberto Castelli. Io sono certamente per la separazione delle carriere – non fatta nemmeno da Castelli – ma ritenevo e ritengo che prima bisogna riformare i codici per fare una giustizia efficiente e poi si deve mettere mano all’organizzazione della magistratura. Castelli ha fatto l’inverso e oggi ne paghiamo le conseguenze. Infine, io non sono anti-Silvio. Continuo ad apprezzare Berlusconi ed il berlusconismo, ma ritengo che si sia determinata una deriva non accettabile per una democrazia compiuta: l’uccisione del Parlamento attraverso la nomina, e non con la elezione, dei deputati e dei senatori insieme alla inesistenza di una logica e di una organizzazione di partito, hanno prodotto il potere assoluto del capo. Forza Italia non era questo e la costituzione del Popolo della Libertà né ha spazzato via ogni ispirazione liberale. Io sono a favore del Berlusconi del 1994 ed il mio partito – LEGA ITALIA – ha precisamente l’obiettivo del ritorno alle origini.
Può dirci allora come le chiede le famose leggi ad personam?
Non significa svelare l’arcano se si indicano le modalità con le quali Berlusconi chiede ai suoi legali di avviare itinera legislativi per la approvazione di leggi ad personam. L’ispirazione, quando è necessario, è del tipo di quanto sta accadendo per il “processo breve” e per il legittimo impedimento. La conclusione del processo Mills in Tribunale a Milano, ha comportato l’immediato inizio del processo a Berlusconi. L’ordine di risolvere il problema è partito, mentre in precedenza mai nessuno aveva pensato a questi due provvedimenti legislativi.
Devo dire che le varie leggi ad personam rispondono o hanno risposto sempre anche a problemi di carattere generale utili a tutti i cittadini, ma nelle pieghe si è sempre cercato di risolvere il problema specifico, senza peraltro riuscirci in ogni caso. Emblematica la diminuzione dei termini di prescrizione (la cosiddetta legge ex Cirielli), divenuta applicabile solo ai processi pendenti in primo grado e perciò inadeguata a risolvere i processi che, ad esempio riguardavano Cesare Previti, perchè pendenti in appello o in cassazione. Berlusconi quando chiede leggi ad personam, pone il problema specifico che lo riguarda come il riflesso di una anomalia che può riguardare tutti i cittadini e bisogna dire che questo è talvolta vero, altre volte no.
Le proposte di legge più recente sono state definite dal premier non “ad personam”, bensì “ad libertatem”. Ma ad libertatem di chi?
Tra leggi ad personam e leggi ad libertatem non c’è alcuna differenza. Può coniarsi la formula di leggi ad libertatem personae arcorensis (= leggi per la libertà della persona di Arcore).
Il ministro Alfano si è addirittura esibito in un “No!” alla proposta di legge anti pentiti. Chi ha voluto la proposta di tale legge?
La reazione di Angelino Alfano alla proposta del Senatore Valentino sui pentiti di mafia non è veritiera ma solo il frutto di una strenua volontà di Alfano di costituirsi una storia personale antimafia. Non casualmente egli parla sempre del Governo Antimafia che, nella sua mente, dovrebbe avere l’epicentro nel ministro della giustizia. Gli piace crogiolarsi negli inasprimenti del 41 bis, nei provvedimenti di rafforzamento delle procure e nell’aggravamento delle misure patrimoniali di confisca. Egli non conosce i problemi e non sa, ovvero sa ma ritiene non pagante per la sua immagine di ministro antimafia, che il sistema ha da tempo superato la soglia della tollerabilità costituzionale: il 41 bis è contro le raccomandazioni europee, patrimoni assolutamente non rientranti nei provenienti di mafia vengono presi dallo Stato attraverso vere e proprie usurpazioni di potere. Io posso immaginare chi abbia potuto ispirare il senatore Valentino alla formulazione della proposta per cui, quando due pentiti parlano non si può formare una prova, ma occorrono sempre i riscontri esterni, perché, invece di convalidarsi l’uno con l’altro, possono essere contemporaneamente dei mentitori, come spesso è accaduto. Chiunque abbia voluto la legge, da tecnico dico che essa è giusta e segue il prevalente orientamento della giurisprudenza della cassazione. Ecco un caso di legge, sicuramente ispirata dall’esigenza di risolvere il problema di qualcuno, ma obiettivamente giusta.
Ci può illustrare il senso del cosiddetto “processo breve” e del “legittimo impedimento”? Servono a tutto il popolo italiano?
Il legittimo impedimento è una norma che serve solo a Berlusconi ed è grave che i suoi consiglieri giuridici non lo distolgano o lo abbiano convinto della utilità della norma. In regime di assenza di immunità parlamentare e di foro privilegiato per i reati commessi da ministri nella loro funzione, nessuna pubblica qualità può differenziare la posizione degli imputati. La previsione del legittimo impedimento per la qualità pubblica – presidente del consiglio, ministro, sindaco, presidente di regione – viola il principio di uguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione. Non si è mai visto, da che mondo è mondo, un imputato che autocertifichi il suo impedimento. Né si è mai visto un sistema nel quale, l’autocertificazione dell’impedimento da parte di un organo del potere esecutivo, determini un obbligo del giudice di ritenerlo sussistente. Ciò è in evidente contrasto con il principio della separazione dei poteri, giacché si attribuisce al potere esecutivo un compito prevaricatore della giurisdizione e si impedisce a questa ultima di esplicarsi. Solo una norma costituzionale, peraltro in maniera aberrante, potrebbe sancire la deroga al rapporto di autonomia tra potere esecutivo e giudiziario.
Quanto al “processo breve” esso risponde ad una logica costituzionale perché l’art. 111 impone la ragionevole durata dei processi ed esso quindi risponde ad una esigenza generale. A parte, però, la comparsa dell’interesse personale di Berlusconi con la norma transitoria che imporrebbe l’applicazione della nuova disciplina solo ai processi pendenti in primo grado, appunto, come quelli che riguardano il premier, c’è una ragione profonda di incostituzionalità che nessuno vuole cogliere.
Tra processo breve che, per essere tale, fa divieto alla giurisdizione di emanare la sentenza, e processo lungo, la Costituzione impone la preferenza per il processo lungo. La giurisdizione, infatti, è, per la Costituzione, lo strumento attraverso il quale si dà attuazione all’ordinamento giuridico, che non esisterebbe se, dopo aver comandato certi comportamenti, non ne sanzionasse la violazione. Questa, invece, l’operazione consumata dalla normativa sul processo breve, tra l’altro divenuto anche un processo lungo dopo gli ultimi accomodamenti approvati in Senato, a dimostrazione che quel che interessa è, allo stato, salva l’approvazione del legittimo impedimento, la norma transitoria. Tra lodo Alfano primo e lodo Alfano bis mi deve essere sfuggito qualche passaggio. Qual è la logica di quei lodi?
Il lodo Alfano bis serve semplicemente a dare veste costituzionale al lodo dichiarato recentemente incostituzionale dalla Corte. Poiché nessuna delle altre cariche coinvolte ha chiesto scudi giudiziari, mi pare evidente che l’assolutezza del potere del capo giunge, per tutelare i suoi interessi giudiziari, a stravolgere anche la Costituzione.
Di recente Berlusconi ha dichiarato che con i magistrati “dobbiamo usare le maniere forti”. Non è una dichiarazione grave, incompatibile con il ruolo e le responsabilità di primo ministro?
I magistrati non sanno fare politica, ma esercitano solo un loro potere in chiave altamente corporativa. In molti casi occorre essere duttili. Faccio un esempio. Oggi, quando si rinvia una causa in cui ci sia un imputato a piede libero, si rinvia a di quattro, cinque mesi. Nel caso di Berlusconi, ho visto posizioni immotivate di contrarietà ad accettare un legittimo impedimento del premier o al rinvio a pochissimi giorni. Una gestione meno personalizzata e persecutoria, sotto questo profilo, avrebbe fatto si che non si verificasse la situazione attuale, che il premier ritiene di dover risolvere a colpi di leggi ad personam che scardinano il sistema costituzionale dello Stato. Che si debbono usare “le maniere forti” e una affermazione sul piano fisico assolutamente da non condividere, ma non posso che condividere il giudizio negativo sull’operato della magistratura poco sensibile agli interessi della gente, non improntato allo spirito di servizio, concepito come esercizio, spesso abusivo, del potere, frequentemente politicizzato. La maniera forte per reagire è di duplice portata: rilanciare la responsabilità dei magistrati e apprestate leggi sbarramento di discrezionalità incontrollabili.
Perché tanto astio di Berlusconi contro i magistrati?
L’astio di Berlusconi nei confronti dei magistrati dipende, per un verso, da una visuale imprenditoriale che il premier conserva rispetto alle questioni economico-societarie, che lo porta a valutare i risultati in termini di profitto e di vantaggi occupazionali per cui è portato a valutare come formalismi le contestazioni giudiziarie; per un altro verso, non c’è dubbio che soprattutto i tempi e i modi (penso all’avviso di garanzia del 1994) con i quali i magistrati si “dedicano” a Berlusoni facciano guadagnare odio piuttosto che amore. Mi pare di aver capito che dal punto di vista della persecuzione giudiziaria contro Berlusconi , siano d’accordo un po’ tutte le parti politiche.
Esistono le “toghe rosse” per giunta persecutorie di cui parla Berlusconi? Se sì, chi sono? Se no, perché il premier ne parla così ossessivamente?
Le “toghe rosse” sono vive e vegete, non sono solo rosse ma anche verdi e talvolta dal coloro insospettabile. Sono molto più numerose di quanto solitamente non si dica, occupano tutti i gangli vitali della magistratura inquirente e giudicante e sono in grado di condizionare il resto della magistratura. Egemonizzano il CSM, divenuto ormai specchio del ANM. Quotidianamente, nella esperienza professionale, questo cancro della magistratura produce grandissimi danni e se ne è spettatori inermi.
Pare che Berlusconi e i suoi legali approntino di queste leggi sapendo bene in anticipo che sono incostituzionali. Perché lo fanno?
Certo che tutti sanno di approvare leggi incostituzionali, ma tutti sanno anche che per un certo tempo quella legge produce effetti da cogliere nella logica del “carpe diem” . Come sanno che una denunzia di incostituzionalità alla Corte, comunque congela situazioni che è utile congelare. Il “legittimo impedimento” sarà sicuramente mandato alla Corte Costituzionale, ma il processo in cui sarà sollevata la questione, continuerà ad essere sospeso e nel frattempo si farà il Lodo Alfano bis.
Ci racconti cosa ha fatto di preciso lei per Berlusconi in tema di proposte di legge.
Io non ho nulla di preciso da raccontare. Ho fatto tutte le leggi ad personam, insieme ad altri, nella consapevolezza che si trattava di questo tipo di leggi, ma riuscendo a rendere una utile risposta ai problemi generali per cui non poteva poi, se non ingiustamente, essere escluso Berlusconi dal novero dei beneficiari. Voglio anche dire che il risultato ad personam, infine, non c’è mai stato perché i “legislatori berlusconiani”, che magari nelle ore notturne mi escludevano dalla consultazione, modificavano i testi rendendoli inservibili oppure provvedeva a ciò Ciampi con il suo consigliere giuridico, il magistrato Loris, D’Ambrosio che dettava la norma per come doveva essere cambiata e veniva cambiata.
Lo rifarebbe o se ne è pentito? E nel caso, perché?
Certo, che non ero felice di dovere prestare i miei studi alle leggi ad personam, ma devo dire con chiarezza che lo scontro con la sinistra era forte e determinato dal fatto che non veniva riconosciuta a Berlusconi la legittimazione a governare il Paese. Questo mi faceva sentire in qualche modo assolto dal delitto di “interesse privato in atto legislativo”. Oggi, invece, una motivazione di questo genere sarebbe sicuramente pretestuosa. A parte Di Pietro, attualmente questa legittimazione è riconosciuta a Berlusconi, salvo che dalla Magistratura che ha sostituito Violante come proprio referente politico, appunto, con Di Pietro.
Quando esattamente e per quali motivi lei ha avuto una crisi morale? Oppure Berlusconi l’ha brutalmente cacciata?
Io non ho avuto alcuna crisi morale per le leggi ad personam. La mia disaffezione rispetto a Forza Italia e alla Casa della Libertà è stata determinata dalle gestioni affaristiche delle articolazioni periferiche di Forza Italia, rispetto alla quale Berlusconi, sicuramente ad esse estraneo, non era nella minima delle condizioni per intervenire e correggere il tiro. Nonostante, poi, ogni tentativo per dare costrutto propositivo ed organizzativo al Partito, non esisteva nulla e nulla era possibile fare, mentre Berlusconi spopolava in una sorta di dittatura interna in cui l’ultimo valore era quello della meritocrazia. Nonostante ciò, io ho fatto di tutto per essere costruttivo all’interno del Partito e per essere leale a Berlusconi, ma i suoi scherani, per ragioni che non sono mai riuscito ad individuare per la abilità con cui è stata portata avanti la manovra, hanno fatto in modo di attuare una mia progressiva emarginazione.
L’ultimo atto, che considero la vera e propria cacciata, senza conoscerne le ragioni, fu la mia cancellazione dalle liste elettorali del 2006, dopo essere stato collocato al quarto posto, dopo Berlusconi, Bondi e Cicchitto, nel Collegio Lombardia I. Berlusconi si scusò “per essere incorso in culpa vigilando” che, però a dimostrazione della risibilità dell’affermazione, si sarebbe ripetuta nel 2008, tornata elettorale cui giunsi dopo aver dedicato due anni alla costruzione dei Circoli del Buon governo di Marcello Dell’Utri, dopo le dovute assicurazioni del mio ritorno in Parlamento, smentito ancora una volta alla vigilia della formazione delle liste.
C’è chi dice che il governo Berlusconi durerà altri tre anni e chi dice che lui preferirà andare a elezioni anticipate non appena sistemate con le leggi “ad libertatem”, cioè “ad Berlusconem”, le sue pendenze giudiziarie. Lei di che parere è?
Non so quanto durerà il governo Berlusconi, ma penso che sia suo obiettivo quello della Presidenza della Repubblica. Sarebbe un bene per la politica italiana perché le carte si rimescolerebbero, essendo l’attuale Popolo della Libertà fatto di ominicchi più che di uomini, assolutamente inadeguati a replicare anche un’unghia delle capacità di Berlusconi, Tremonti e Letta compresi.
Molti dicono che Berlusconi ormai non ce la farà a diventare presidente della Repubblica, parere che non mi sento di sottoscrivere. Lei che ne pensa?
Io penso che Berluscocni sarà il prossimo Presidente della Repubblica. In questa legislatura se Napolitano avesse il punto di orgoglio di dimettersi da un contesto politico di maggioranza che non lo ha votato; nelle prossima legislatura, in caso contrario.
Come sarà l’Italia tra 5-10 anni? Ancora unita o definitivamente spezzata almeno in due?
Fra cinque- dieci anni l’Italia sarà bipolarista ma con una base di equilibratura al centro, destinata a garantire stabilità senza avere potere. Non è un futuro entusiasmante.
Cosa pensa della visita di Berlusconi in Israele? Saremo al guinzaglio anche di quel Paese oltre che degli Usa?
La visita ad Israele è stata un capolavoro di diplomazia, in cui, però, la bilancia è andata tutta dalla parte ebraica ed io credo che la mossa abbia avuto come obiettivo l’intento di Berlusconi di superare, attraverso il mondo ebraico, le difficoltà attualmente esistenti, al di là delle apparenze, di Berlusconi con l’America di Obama.
“Avanti o popolo, è giunta l’ora! Chi non lavora non mangerà! … CHI NON LAVORA NON MANGERÀ … NON MANGERÀ ….!!!”
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Anche qui avrei da discutere, ma vedo che sto postando solo io.
Sarà per la prossima volta.
Volete togliere il diritto di mangiare ai rom? Non mi risulta che lavorino, abitualmente almeno e tranne le solite eccezioni.
caro Marco,
scusa ma non ho pratica di contrabbando di sigarette, se non che di tanto in tanto, a Tarvisio, beccano qualche camion dalla Ucraina o dalla Moldavia e diretti a Sud.
Sigarette non controllate con ogni sorta di porcherie dentro!
Ma i contrabbandieri pagano le tasse???!!!
Naturalmente, con questa strana concezione che hai della legalità e del vivere civile ( da cives!) troverai assolutamente normale che la Lega predichi la secessione .
E’ loro diritto rivendicarla.
E’ tutto secondo natura, non credi???
Sylvi
Cara Sylvi, parliamo e non ci capiamo. Ho già spiegato perchè penso al contrabbando di sigarette come ammortizzatore sociale. Il discorso è: meglio un contrabbandiere di sigarette o meglio un rapinatore? Entrambi non pagano le tasse.
Per quel che riguarda la qualità delle sigarette, ai tempi beati la provenienza era arcinota. L’unica differenza era l’assenza del bollino di stato.
In quanto alla secessione, è un concetto ridicolo. La Padania esiste solo nella testa di Bossi.
caro Marco,
a me della Padania non importa un fico secco, ma sono arcistufa di
considerare normale che si debba per forza delinquere,… importante è che il delitto sia piccolino!!! Vero?
Che ci sia un meridione che vive di espedienti, prosciuga la Nazione non per svilupparsi, e qui nessuno avrebbe da obbiettare, ma per trascinare nella sua rovina anche chi non vuole andarci.
Io spero nelle macroregioni…ma anche in assenza di queste, o il Sud si dà una regolata o ce la daremo noi.
Ho citato spesso la Yugoslavia…ci siamo mio caro!
Spiace solo per le persone per bene, che al Sud sono doppiamente punite!
Sylvi
Ps:
Il contrabbando di sigarette come ammortizzatore sociale???
Ma ti rendi conto di ciò che dici?
Io e te siamo più lontani della Luna!
Sylvi
x Marco
Ti chiedo seriamente: perchè la Salerno-ReggioCalabria è diventata peggio della tela di Penelope?
Te lo chiedo seriamente perchè non ho saputo rispondere a un amico croato.
Si parlava dell’autostrada Fiume -Dubrovnik, bellissima, ultramoderna e , cr 800 Km costruiti in sei sette anni, naturalmente con robuste sovvenzioni tedesche.
Perchè in Meridione NON ci sono investimenti stranieri?
Domanda retorica!!!
Sylvi
A blanket of oil about as thick as latex paint has invaded freshwater wetlands at Louisiana’s southeastern tip for the first time, prompting a call for emergency action.
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Il petrolio arriva in Louisiana, e anche in Florida palle di grasso nero iniziano a farsi vedere sulle spiagge.
Minaccia anche il nord di Cuba, la corrente del golfo del Messico presumibilmente portera’ il petrolio anche sul’Atlantico dove le correnti sono piu’ forti…
http://www.foxnews.com/static/managed/img/U.S./052010_jindalscoop_doomsday_604x341.jpg
Il Governatore della Louisiana, Bobby Jindal, al centro con la rete, ispezionano le paludi che si stanno ricoprendo del grasso nero…
Anita
Prima parte
La Repubblica di Venezia.
Nel corso del ‘400 Venezia, in pochi decenni, espanse i propri domini al Veneto, Friuli, Bresciano e Bergamasco, giungendo alle porte di Milano, e controllava già la Dalmazia e la totalità del Mediterraneo orientale, attraverso le sue basi militari e mercantili di Cipro, di Candia ancora nella Morea.
Come fu possibile in maniera così apparentemente facile, tra le varie “superpotenze” del tempo, conquistare ampie zone in Italia con iniziative tutt’altro che militari?
Come una Repubblica aristocratica, gestita apparentemente solo da 1.500-2.000 persone, estendere molto spesso pacificamente i propri confini fino a diventare il più importante Stato italiano e mantenere il potere su territori così diversi in perfetta armonia con i propri amministrati?
Il nome latino deriva dall’etnico “Veneti”, attestato per diverse popolazioni antiche (oltre a quelle stanziate in Veneto, l’etnico compare in Asia Minore, in Illiria, in Bretagna e nel Lazio), che deriverebbe dall’indoeuropeo wenet, indicante i conquistatori indoeuropei (secondo il Devoto); per le recenti e discusse tesi di Semerano, il termine “Veneti” deriverebbe dall’accadico enu e dal semitico ain (“fiume” ma anche “sorgente”), con il significato di “abitanti accanto al fiume o alla sorgente”. Il termine è attestato come Venetkens (genti venete) in una lunga iscrizione in lingua venetica, su una stele paleoveneta ritrovata a Villa Guiccioli di Isola Vicentina e conservata presso il Museo Archeologico di Vicenza.
L’Ordinamento dello “Stato de tera”
Le principali città, quali Padova, Vicenza, Verona, Brescia, Bergamo, erano rette da un Podestà e da un Capitanio (Capitano), il primo addetto alle pratiche civili, il secondo all’ordine pubblico ed alle pratiche militari. Le cariche erano di nomina Senatoria e spettavano ad un nobile veneziano.
Nei centri più piccoli, quali Crema, Rovigo, Treviso, Feltre e Belluno il Rettore, sempre di nomina centrale, investiva entrambi i ruoli.
Per il Friuli, denominato Patria del Friuli e considerato alla stregua di un vero e proprio stato cuscinetto che doveva garantire le vie di accesso con l’Austria e la Germania si era instaurato un Luogotenente, che aveva il compito di nominare i vari rettori e vigilare sul loro operato.
Nei vari mandati, in genere annuali, si dava invito di rispettare le leggi ed i costumi locali: in casi gravi si ricorreva al diritto veneto. La nobiltà locale ed i rappresentanti delle varie potenti associazioni di arti e mestieri affiancavano il Rettore Veneziano nell’applicazione delle leggi locali e potevano metterlo in minoranza avendo diritto di voto nei giudizi, salvo alcuni settori ben definiti questo secondo la legge del luogo.
Se le due sentenze avessero differito, si aveva diritto ad un ulteriore grado di processo, come attualmente con la Cassazione, altrimenti la sentenza passava in giudicato.
questa cara Lucia Vendramin si riaffaccia nella stagione turistica, come l’anno scorso. Bene, questa volta non dico niente. Mi viene pero’ un piccolo sospetto. Non sara’ un’invenzione della fantasia di Sylvi?! un nome d’arte dello stesso blogger?
Del resto, oggi sono di buon umore. Uno dei fichi ha fatto spuntare i primi frutti! appena 5mm di grandezza, ma riconoscibili come fichi, o forse fioroni! Spero che gli altri due manigoldi si diano da fare
Peter
Cara Sylvi, in meridione bisogna distinguere tra grande delinquenza e piccola delinquenza. La grande delinquenza ha radici a Roma, in simbiosi con certi ‘poteri’ oscuri.
Per sradicarla ci vogliono misure drastiche di tipo staliniano, ma chi dovrebbe prenderle non lo fa per ovvii motivi.
Non solo, ma bisogna agire di fino, non all’ingrosso come qualcuno ha già tentato di fare. Non c’è nè l’intelligenza per farlo nè men che mai la volontà.
Vorrei però sottolineare che in quanto a insensibilità verso l’onestà, anche il Nord ha di che penare. Figure come Craxi in un passato recente e Berlusconi al presente, non hanno origini nè calabresi nè napoletane.
sospettoso Peter,
perchè dovrei essere l’unica ad “idottrinare” i bloggers, che prima della mia comparsa nel blog pensavano e credevano che il Friuli fosse Germania, che Trento e Trieste fossero uniti dal Ponte di Bassano e che Venezia copiò i termini “doge” e “serenissima” dalla Repubblica di Genova?
Studi, studi che la Lucia Vendramin fa tutto gratis!
I fichi 5mm? che se non erro sarebbe metà cm?
Riesce a vederli?
I miei, unici sopravvissuti nei dintorni, sono fioroni normali, belli grossi!
Soffi un po’ sulla Corrente del Golfo che arriverà il caldo anche nella Perfida Albione!
Sylvi
Mah, la Vendramin, mi sembra tanto una che ha a che fare col turismo, appunto. Vende un prodotto chiamato Veneto, anzi Venezia. Posta infatti notizie turistiche. Contenta lei…
Ah, i fioroni…a Bisceglie ne facevo delle scorpacciate direttamente dall’albero, in campagna da una delle mie amiche. Ho visto degli alberi di fico anche nei giardini che circondano la mia casa nuova nel Lazio. Non so però se portano solo fichi o fioroni. Lo accerterò a breve, poichè per fine mese dovrei essere di ritorno.
caro Marco,
ma Craxi le aveva siciliane!
Distinguere tra GD e PD (grande e piccola delinquenza), un po’ come facciamo noi tra GI e PMI (grande impresa e piccola-media impresa)!
Forse non ti è chiaro che proprio non c’è più grasso al Nord da travasare al Sud!
Il resto sono chiacchere da salotto!
O pensi che la Germania venga a finanziare le vostre GD e PD?
Sylvi
x Marco
Craxi e’ un cognome di origine siciliana.
Bettino Craxi era di famiglia siciliana, nel Messinese.
Almeno e’ questo che mi disse durante la sua visita nel R.I.
Glielo chiesi io, dato che il cognome non mi sembrava Italiano…posi la domanda piu’ delicatamente.
Anita
Poco tempo….
leggo che sale la tensione tra le Due Coree, per i fatti di Marzo..
Ero stato buon profeta…
Nulla di cui stupirsi , in campo internazionale,da Golfo del Tonchino in poi, si sa come vanno certe cose…!!!(non è vero?)
Direi che cominciare con un pò di rogne sui confini del Gigante quasi -capitalista Asiatico non guasta..
Nel 1950 la Cina produceva l’1% della produzione elettrica mondiale, ora ahimè per noi tapini, produce il 17%.
Come ho letto da qualche parte è praticamente come se Un Mondo si aggiungesse ad un altro Mondo.
Italietta…
pare che a marzo la svalutazione dell’euro consenta al triveneto (unico posto dove pare si lavori in italia)di aumentare le esportazioni di “campanelli da bicicletta)…come ai tempi della liretta svalutata…da noi in fondo nulla cambia siamo competitor solo in questo modo…!!!
vado a vedere quanto è la produzione di energia nel triveneto..nel Mondo è un dato che mi incuriosisce, alla luce dell?economia delle valli feudali di Bossi e bossini vari…
Pare l’unica strategia in campo….anche perchè ora il “bassotto” appena sale di uno 0, un cazzo, qualche dato parla di economia reale ,contro i meschini delle borse e degli speculatori, se lo dice Lui che con certe banche ci ha fatto una fortuna…
c’è da credergli…,che si sia convertito?Visto che non riesco a capire dove andare a prendere i soldi nell’economia?
Magari scrivo una Mail al trota che di economia reale si intende!
ciao
cc
caro CC
spero che tua zia stia meglio!
Sylvi
x Anita: Tempesta è un cognome di origine umbra. E con cio? Sono io forse umbro?
No, Sylvi, la piccola delinquenza è teoricamente facile da assorbire. La grande delinquenza, di cui è intrisa TUTTA l’Italia, non solo il meridione, è altra storia. I grandi evasori fiscali, i grandi truffatori, i grandi approfittatori, non sono solo in meridione. Tanto per non andar lontani, l’ultimo ‘chiacchierato’ è Scajola, non certo meridionale. Come lui, al Nord quanti ce ne sono?
Leggete quà:
“La nostra linea, da quando siamo scesi in campo, è sempre la stessa: nessuna indulgenza e impunità per chi ha sbagliato. In politica penso di avere portato una nuova visione morale, che non è solo quella di non rubare per sè o per il partito, ci mancherebbe, ma è soprattutto quella di mantenere la parola data agli elettori realizzando gli impegni assunti con il programma elettorale. Su questo, nessuno può darmi lezioni. E sfido chiunque ad affermare il contrario”. (Don Silviuzzu Belluskoni, oggi)
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Il faccia di bronzo (tanto di bronzo da far impallidire i Bronzi di Riace) ha portato una.. NUOVA VISIONE MORALE. sob!
Dopo si lamenta se poi gli tirano in faccia souvenirs…
C.G.
Non vorrei essere maligno ma sono sicuro che qui c’è qualcuno (l’ineffabile signora) che arriverebbe ai massimi livelli di goduria se la marea di petrolio arrivasse fino a Cuba.
Pensando che la metterebbe in ginocchio e considerando che vive quasi esclusivamente di turismo, grazie a quei puzzoni che economicamente la strangolano da decenni.
C.G.
Marco…sei ancora arrampicato sullo specchio?
Scendi! Io parlo di grasso da reperire… e la criminalità nè grande nè piccola NON paga tasse!
Cioè non fornisce grasso!!!
Qualcuno a Nord rifornisce il Sud…o tutti parlano di solidarietà fraterna di Vendola perchè ci aiuti a pagare i debiti della sanità settentrionale?
Vuoi che mi metta a polemizzare su dove c’è più criminalità???
Tempo perso!
Tu non sarai umbro ma il padre di Craxi era siculo, come dice Anita,
per conoscenza del diretto interessato e c’è scritto pure sulla biografia!
Sylvi
Mica per niente il cinghialone corrotto scelse la latitanza in Tunisia.
Era lì, a due bracciate di mare.
Toccata e fuga in re maggiore.
C.G.
caro C.G.
non era latitante, era esule suvvia!
Quasi un” ghibellin fuggiasco”…!!!
Lo faranno santo!
Sylvi
I suoi protetti ci stanno provando.
Anche il Ratzy al di là del Tevere è a corto di santi e santuzze da innalzare alla gloria degli altari.
“San Bettino da Hammamet”.
Suona mica male.
C.G.
x Marco
Beh, se me la detto Craxy stesso, ci devo credere…no?
Mi disse anche che la famiglia era messinese o del messinese.
Anita
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Lei sta arrivando al culmine della cretinaggine.
Cuba e gli US stanno attivamente collaborando come contenere questa catastrofe.
Anita
Cara Sylvi, tu sei ossessionata dalle tasse. Commetti lo stesso errore delle sinistre, ovvero vuoi combattere l’evasione fiscale dei poveracci.
La vera evasione fiscale come anche l’elusione fiscale, è altrove. Sono i ricchi ad evadere sul serio, non i bottegai o i morti di fame.
Ultimamente hanno beccato come grande evasore un famoso motociclista; poco tempo prima ne avevano beccato un altro. Anche un famoso tenore defunto da poco era un grande evasore. Nessuno dei tre, era o è meridionale.
Sono curioso di sapere quali nomi erranno fuori dalla list ottenuta dalla Finanza nei giorni scorsi. Temo che di meridionali, lì dentro, ce ne siano pochi.
A proposito:
“C’è anche Carlo De Benedetti tra i 41 indagati nell’inchiesta della procura di Roma sui fallimenti di alcune società riconducibili al gruppo dell’immobiliarista Danilo Coppola, che è arrivata alla conclusione. Lo hanno riferito oggi fonti giudiziarie” (Reuters)
x Marco
I ricchi hanno diversi modi per pagare meno tasse, anzi le possono eliminare completamente….
I bottegai in piccolo, possono nascondere molto…per diverse ragioni, comprano a sconto a pagano in contanti, cosi’ mantengono i record alla….casalinga.
Barbieri, parrucchiere, ristoranti piccoli, etc…incassano molto in contanti e dichiarano un minimo.
Io stessa sono colpevole, pago il mio giardiniere per assegno ma a nome suo e non della ditta.
Mi fa pena, e’ sempre in guai finanziari…cerco di aiutarlo come posso.
Gli impiegati di qualsiasi genere, non possono nascondere niente.
Tutto viene dedotto dalla paga o salario settimanale.
Io non posso nascondere niente, tutto il mio introito viene dichiarato dalle banche e dalla UBS direttamente alla IRS.
IRS=Internal Revenue Service.
Anita
(ANSA) – ROMA, 20 MAG – E’ stata costruita in laboratorio la prima cellula artificiale, controllata da un Dna sintetico e in grado di dividersi e moltiplicarsi.
Il risultato e’ stato ottenuto negli Stati Uniti, nell’istituto del padre del genoma umano, Craig Venter. Con questo passo, il traguardo della vita artificiale e’ piu’ vicino si intravede la realizzazione di uno dei sogni di Venter: costruire eco-batteri con un Dna programmato per produrre biocarburanti o per pulire acque e terreni contaminati
Io stessa sono colpevole, pago il mio giardiniere per assegno ma a nome suo e non della ditta.
Mi fa pena, e’ sempre in guai finanziari…cerco di aiutarlo come posso. (Anita)
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In Italia, nella stessa situazione del tuo giardiniere sono la maggior parte dei bottegai e dei piccoli artigiani.
Colpire la loro evasione significa portare la disoccupazione a livelli insostenibili. Con la disoccupazione cresce la criminalità, ma questo Sylvi non lo capisce.
I ricchi hanno diversi modi per pagare meno tasse, anzi le possono eliminare completamente….(Anita)
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Ecco, appunto. Glie lo vogliamo spiegare a Sylvi?
Il cittadino italiano, anche se non paga tasse, le paga implicitamente sia con l’IVA sia con i vari balzelli posti dai comuni (strisce blu per i parcheggi, ad esempio; multe per autovelox posti strategicamente per mungere gli automobilisti, imposte sugli estratti conto bancari….eccetera).
x Marco
Qui potrei andare nei guai io stessa…specialmente col giardiniere.
La loro stagione e’ breve, la gente non considera le loro spese, che sono parecchie, l’equipaggiamento e’ costoso, la benzina, ed i danni che gli combinano i suoi taglia erba…
Ogni tanto gli do un assegno a nome della sua ditta…per coprire un po’.
Domani mi piantera’ due peri ornamentali, lo paghero’ in contanti, il prezzo e’ ottimo cosi’ il favore e’ reciproco.
Pago in contanti la donna che mi aiuta ogni due settimane, ma so che lei dichiara tutto, percio’ io sono apposto.
Di solito mi metto nelle scarpe di chi lavora per me.
Anita
http://it.notizie.yahoo.com/53/20100520/twl-deputato-usa-gira-un-video-antisesso-6ae0455.html
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Leggetevi questa che è divertente. Il tipo e altri 15 politici americani che facevano una campagna antisesso, sono stati beccati tutti in scandali sessuali.
Ah, santa ipocrisia!
C’erano due persone estranee nella cabina di pilotaggio del Tupolev polacco caduto. Risulta dalla scatola nera.
Una delle voci estranee è sata identificata, ma nell’articolo della BBC non è specificato di chi fosse. Viene però sollevato il dubbio che i piloti avessero ricevuto delle forzature a tentare l’atterraggio.
Cara Sylvi,
mia Zia , non può stare meglio, bisogna almeno attendere ,sette giorni di punture, per vedere diminuire il dolore e poter fare una serena valutazione.
Intanto non era completamente “autosufficiente” prima , meno che mai adesso.
Attendiamo notizie per “‘l’accompagnamento” da mesi due, per il momento senza strilli e senza accusare il Servizio nazionale di “immondezze” …da bravi piemontesi NON Leghisti,abituati da sempre a tirar carretta ,ci rinchiudiamo in dignitoso “silenzio”Laico, senza scomodar madonne , santi, e ARcipreti come usasi da tempo invece in altre parti del Nord.
Poi magari…senza “fazzoletti verdi”,nel più puro spirito di compostezza si vedrà di agire senza enfasi “parolaia”…
un saluto
cc
Per Silvy
Ma mia cara signora, nessuno la obbliga a leggere i miei “argomenti assolutamente prevedibili e naturalmente noiosi!!!”. (sylvi { 20.05.10 alle 9:10 }) Li salti come faccio io con la stragrande maggioranza dei suoi.
Ciò premesso mi è un po’ difficile capire, come sempre, che relazione ci sarebbe tra il mio 231 (compreso l’eventuale risalita al mio 223) ed il suo 244. Mah ….. Misteri della sua mente così piena di logica. U.
Cara Anita,
se Chomsky è un evasore fiscale processatelo.
In tal caso sarebbe effettivamente del tutto incoerente. U.
cara Anita,
il mio interesse per Chomsky è del tutto relativo al suo essere uno dei “massimi studiosi ” del Linguaggio e dei processi cognitivi umani.
Il resto non mi interessa, e se ci si riferisce al fatto del tutto “incidentale” che sia anche un “critico” del sistema USA, posso affermare che in questo caso è in buona “compagnia” insieme a tanti altri nel “Globo terraqueo”.
In sostanza non c’è bisogno di Chomsky, per essere dei critici del sistema USA, basta un pò di logica elementare.
cc
Caro marco,
credo che tu sia in errore.
Sylvi si rende conto perfettamente, ma non vuole ammettere una cosa fondamentale e cioè che su questi tipi di “equivoci” si basa l’intero sistema ittaglia”.
E’ storia vecchia ,che si perpetua anche con la seconda repubblica” , ovvero , tutti colpevoli, tutti innocenti, nessun colpevole.
Bisognava pure far qualche cosa per fermare il Komunismo” !!!
Crepino pure i Vanoni e i Mattei…
Abbiamo persola guerra ,siamo andati a parare la mano,paghiamo gli interessi….chissà cosa si potrà inventare nel futuro , quando manderemo gli Alpini in Korea?
cc
…ci rinchiudiamo in dignitoso “silenzio”Laico, senza scomodar madonne , santi, e ARcipreti come usasi da tempo invece in altre parti del Nord.CC
caro CC,
non so di quali santi e madonne e arcipreti tu parli.
Come sai mi sforzo di monitorare “il mio orticello” ( provocando nevrosi lombarde!) , non ho la pretesa di controllare il nord-ovest del Nord.
Così come non capisco perchè la mancata vittoria del Komunismo sia sempre colpa della politica.
Il komunismo si è suicidato da solo, non perchè le sue teorie fossero tutte da rigettare, ma perchè è ideologia che toglie la speranza e la libertà all’individuo.
Ma in nove righe non è possibile esprimere un ragionamento compiuto, nemmeno per certi genietti del blog!!!
Sylvi
cara Sylvina,
il comunismo è una “chimera”, ma sapessi la paura che fa!
cc
nb- credimi bastano 9 righe !
In ittaglia poi, non ne parliamo neanche!
Comunque a ME MI piace moltissimo fare bau !
Signor Uroburo,
non solo nel mio orticello, (d’ora in poi lo chiamerò così per riguardo alle sue idiosincrasie), ma anche nell’orticello del vicino mi hanno riconosciuto una certa logica, femminile fin che vuole, ma logica!
Sa, ero brava nelle versioni dal latino in italiano, scoprivo subito il nocciolo dell’argomento.
Arrossendo le dirò che ero la più brava della classe.
Sempre per la mia logica squinternata!
Poi la fantasia, i collegamenti “creativi” fanno il resto!
Insonnia, insonnia stanotte… al pensiero fisso che lei non mi legge!!!
Leggerò un giallo orripilante!
Buonanotte
Sylvi
caro cc,
a me il comunismo della sx italiana più che spavento fa ridere.
Se sento i Ferrario o i Diliberto mi cascano…le orecchie!
Vauro ha appena detto che non mangiate più i bambini perchè sanno di prete!!!
Io credo che non sapete leggere la poesia…del comunismo… perchè non siete in grado di esplicitarla in prosa!
O forse la poesia non l’avevate compresa appieno!!!
Sylvi
x Sylvi
intanto i miei alberetti sono sopravvissuti grazie alla Cerrente del Golfo, parte dei suoi e tutti quelli dei suoi vicini no…
Ho idea che gli altri due seguiranno il buon esempio…
Peter
x 280
“A pensare male a volte ci si azzecca”.
(Giulio Andreotti, 6milioni di volte Presidente del Consiglio dei ministri).
E se si pensa male delle cretine, ci si azzecca moooolto spesso.
C.G.