Dal miracolo berluscone della bonanza per tutti alle lacrime, sangue e futuro incerto per (quasi) tutti. Scajola sì, Berlusconi no anche se ne ha combinate di molto peggio. Intanto l’avvocato Carlo Taormina ci spiega come nascono le famose leggi ad personam e dove punta il Chiavaliere
Mentre continua il Romanzo Berlusconale, che promette in ogni pagina benesse e bonanza per tutti, l’Italia comincia a sbattere la faccia contro muri che pare siano fatti di cemento armato e che non siano scalfibili dal blablablà miracolistico. Siamo già al lacrime e sangue, e alle manovre “correttive” di bilancio che rischiano di ricordare gli interventi – tardivi, scarsini e inefficaci – del Titanic. Mannaia sulle pensioni e sull’età dell’andata in pensione. Il tutto mentre le inchieste giudiciarie mostrano il ben godi nel quale se la spassavano e se la spassano le schiere di politici e tecnici che guidati dal tandem BB, Berlusconi Bossi, avrebbero dovuto reimpostare e reimpastare l’Italia facendola diventare un Paese finalmente civile e moderno, a democrazia inossidabie. Altro che Garibaldi e le camicie rosse, non a caso snobbati da questa belle gente.
Forse per colpa del deserto uzbeko m’è sfuggito qualcosa, ma mi pare che nella vicenda delle dimissioni del ministro Claudio Scajola giustamente volute da Silvio Berlusconi nessuno abbia atto rilevare un aspetto clamoroso. Vale a dire: se Scajola ha dovuto dimettersi per la faccenda di un po’ di quattrini di origine diciamo ignota per l’acquisto di un appartamento in pieno centro di Roma, come mai Berlusconi non si dimette per quel molto ma molto ma molto di più appurato su di lui? Dalla P2 a Mills la resistibile ascesa di Sua Emittenza diventato man mano il Caimano, il Cainano, l’Unto del Signore, l’Uomo d’Arcore, il Chiavaliere e infine Papino il Breve, in attesa di andare al Quirinale, è lastricata di faccende assodate e di bugie e giuramenti clamorosamente falsi ben più gravi di quanto emerso su Scajola.
Ora pare che se ne debba finalmente andare anche “l’uomo dei fare” Guido Bertolaso, ma il Berlusca – che nel curriculum vitae ha ben più cose di Bertolaso – da palazzo Chigi non si schioda, ha sempre l’obiettivo di andare al Quirinale perché è l’unico domicilio che lo metterebbe al riparo a vita da manette e altre inchieste imbarazzanti. Strano questo fare il pulitore da parte di uno che si direbbe decisamente imbrattato. E’ come se a predicare la verginità o almeno la morigeratezza dei costumi fosse un grande puttaniere con in aggiunta caratteristiche sia alla Crasso che alla Creso.
Ma a parte questo, sentiamo cosa dice un ex fedelissimo di Berlusconi qual è l’avvocato Carlo Taormina, a suo tempo membro dello staff del governo Berlusconi e del cervello collettivo al servizio dell’Uomo di Arcore.
Avvocato, ho letto su un blog sue dichiarazioni piuttosto gravi sul capo del governo Silvio Berlusconi, che vorrei approfondire. Davvero lei conosce il modo con il quale Berlusconi chiede ai suoi legali le leggi note come leggi ad personam?
Qualcuno, a seguito di quelle mie recenti dichiarazioni, mi accusa di essere diventato un pentito anti-Silvio. Voglio dire subito che la mia è sempre stata e resta una cultura liberale incompatibile con qualsiasi venatura di sinistra, radicale o moderata. Voglio anche chiarire che non sono un pentito perché i miei giudizi sulle iniziative legislative sbagliate, ad personam e non, sono stati spesso negativi e li ho espressi quando avevo responsabilità politiche e istituzionali. Cito, per tutti, il caso della riforma dell’Ordinamento Giudiziario di Roberto Castelli. Io sono certamente per la separazione delle carriere – non fatta nemmeno da Castelli – ma ritenevo e ritengo che prima bisogna riformare i codici per fare una giustizia efficiente e poi si deve mettere mano all’organizzazione della magistratura. Castelli ha fatto l’inverso e oggi ne paghiamo le conseguenze. Infine, io non sono anti-Silvio. Continuo ad apprezzare Berlusconi ed il berlusconismo, ma ritengo che si sia determinata una deriva non accettabile per una democrazia compiuta: l’uccisione del Parlamento attraverso la nomina, e non con la elezione, dei deputati e dei senatori insieme alla inesistenza di una logica e di una organizzazione di partito, hanno prodotto il potere assoluto del capo. Forza Italia non era questo e la costituzione del Popolo della Libertà né ha spazzato via ogni ispirazione liberale. Io sono a favore del Berlusconi del 1994 ed il mio partito – LEGA ITALIA – ha precisamente l’obiettivo del ritorno alle origini.
Può dirci allora come le chiede le famose leggi ad personam?
Non significa svelare l’arcano se si indicano le modalità con le quali Berlusconi chiede ai suoi legali di avviare itinera legislativi per la approvazione di leggi ad personam. L’ispirazione, quando è necessario, è del tipo di quanto sta accadendo per il “processo breve” e per il legittimo impedimento. La conclusione del processo Mills in Tribunale a Milano, ha comportato l’immediato inizio del processo a Berlusconi. L’ordine di risolvere il problema è partito, mentre in precedenza mai nessuno aveva pensato a questi due provvedimenti legislativi.
Devo dire che le varie leggi ad personam rispondono o hanno risposto sempre anche a problemi di carattere generale utili a tutti i cittadini, ma nelle pieghe si è sempre cercato di risolvere il problema specifico, senza peraltro riuscirci in ogni caso. Emblematica la diminuzione dei termini di prescrizione (la cosiddetta legge ex Cirielli), divenuta applicabile solo ai processi pendenti in primo grado e perciò inadeguata a risolvere i processi che, ad esempio riguardavano Cesare Previti, perchè pendenti in appello o in cassazione. Berlusconi quando chiede leggi ad personam, pone il problema specifico che lo riguarda come il riflesso di una anomalia che può riguardare tutti i cittadini e bisogna dire che questo è talvolta vero, altre volte no.
Le proposte di legge più recente sono state definite dal premier non “ad personam”, bensì “ad libertatem”. Ma ad libertatem di chi?
Tra leggi ad personam e leggi ad libertatem non c’è alcuna differenza. Può coniarsi la formula di leggi ad libertatem personae arcorensis (= leggi per la libertà della persona di Arcore).
Il ministro Alfano si è addirittura esibito in un “No!” alla proposta di legge anti pentiti. Chi ha voluto la proposta di tale legge?
La reazione di Angelino Alfano alla proposta del Senatore Valentino sui pentiti di mafia non è veritiera ma solo il frutto di una strenua volontà di Alfano di costituirsi una storia personale antimafia. Non casualmente egli parla sempre del Governo Antimafia che, nella sua mente, dovrebbe avere l’epicentro nel ministro della giustizia. Gli piace crogiolarsi negli inasprimenti del 41 bis, nei provvedimenti di rafforzamento delle procure e nell’aggravamento delle misure patrimoniali di confisca. Egli non conosce i problemi e non sa, ovvero sa ma ritiene non pagante per la sua immagine di ministro antimafia, che il sistema ha da tempo superato la soglia della tollerabilità costituzionale: il 41 bis è contro le raccomandazioni europee, patrimoni assolutamente non rientranti nei provenienti di mafia vengono presi dallo Stato attraverso vere e proprie usurpazioni di potere. Io posso immaginare chi abbia potuto ispirare il senatore Valentino alla formulazione della proposta per cui, quando due pentiti parlano non si può formare una prova, ma occorrono sempre i riscontri esterni, perché, invece di convalidarsi l’uno con l’altro, possono essere contemporaneamente dei mentitori, come spesso è accaduto. Chiunque abbia voluto la legge, da tecnico dico che essa è giusta e segue il prevalente orientamento della giurisprudenza della cassazione. Ecco un caso di legge, sicuramente ispirata dall’esigenza di risolvere il problema di qualcuno, ma obiettivamente giusta.
Ci può illustrare il senso del cosiddetto “processo breve” e del “legittimo impedimento”? Servono a tutto il popolo italiano?
Il legittimo impedimento è una norma che serve solo a Berlusconi ed è grave che i suoi consiglieri giuridici non lo distolgano o lo abbiano convinto della utilità della norma. In regime di assenza di immunità parlamentare e di foro privilegiato per i reati commessi da ministri nella loro funzione, nessuna pubblica qualità può differenziare la posizione degli imputati. La previsione del legittimo impedimento per la qualità pubblica – presidente del consiglio, ministro, sindaco, presidente di regione – viola il principio di uguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione. Non si è mai visto, da che mondo è mondo, un imputato che autocertifichi il suo impedimento. Né si è mai visto un sistema nel quale, l’autocertificazione dell’impedimento da parte di un organo del potere esecutivo, determini un obbligo del giudice di ritenerlo sussistente. Ciò è in evidente contrasto con il principio della separazione dei poteri, giacché si attribuisce al potere esecutivo un compito prevaricatore della giurisdizione e si impedisce a questa ultima di esplicarsi. Solo una norma costituzionale, peraltro in maniera aberrante, potrebbe sancire la deroga al rapporto di autonomia tra potere esecutivo e giudiziario.
Quanto al “processo breve” esso risponde ad una logica costituzionale perché l’art. 111 impone la ragionevole durata dei processi ed esso quindi risponde ad una esigenza generale. A parte, però, la comparsa dell’interesse personale di Berlusconi con la norma transitoria che imporrebbe l’applicazione della nuova disciplina solo ai processi pendenti in primo grado, appunto, come quelli che riguardano il premier, c’è una ragione profonda di incostituzionalità che nessuno vuole cogliere.
Tra processo breve che, per essere tale, fa divieto alla giurisdizione di emanare la sentenza, e processo lungo, la Costituzione impone la preferenza per il processo lungo. La giurisdizione, infatti, è, per la Costituzione, lo strumento attraverso il quale si dà attuazione all’ordinamento giuridico, che non esisterebbe se, dopo aver comandato certi comportamenti, non ne sanzionasse la violazione. Questa, invece, l’operazione consumata dalla normativa sul processo breve, tra l’altro divenuto anche un processo lungo dopo gli ultimi accomodamenti approvati in Senato, a dimostrazione che quel che interessa è, allo stato, salva l’approvazione del legittimo impedimento, la norma transitoria. Tra lodo Alfano primo e lodo Alfano bis mi deve essere sfuggito qualche passaggio. Qual è la logica di quei lodi?
Il lodo Alfano bis serve semplicemente a dare veste costituzionale al lodo dichiarato recentemente incostituzionale dalla Corte. Poiché nessuna delle altre cariche coinvolte ha chiesto scudi giudiziari, mi pare evidente che l’assolutezza del potere del capo giunge, per tutelare i suoi interessi giudiziari, a stravolgere anche la Costituzione.
Di recente Berlusconi ha dichiarato che con i magistrati “dobbiamo usare le maniere forti”. Non è una dichiarazione grave, incompatibile con il ruolo e le responsabilità di primo ministro?
I magistrati non sanno fare politica, ma esercitano solo un loro potere in chiave altamente corporativa. In molti casi occorre essere duttili. Faccio un esempio. Oggi, quando si rinvia una causa in cui ci sia un imputato a piede libero, si rinvia a di quattro, cinque mesi. Nel caso di Berlusconi, ho visto posizioni immotivate di contrarietà ad accettare un legittimo impedimento del premier o al rinvio a pochissimi giorni. Una gestione meno personalizzata e persecutoria, sotto questo profilo, avrebbe fatto si che non si verificasse la situazione attuale, che il premier ritiene di dover risolvere a colpi di leggi ad personam che scardinano il sistema costituzionale dello Stato. Che si debbono usare “le maniere forti” e una affermazione sul piano fisico assolutamente da non condividere, ma non posso che condividere il giudizio negativo sull’operato della magistratura poco sensibile agli interessi della gente, non improntato allo spirito di servizio, concepito come esercizio, spesso abusivo, del potere, frequentemente politicizzato. La maniera forte per reagire è di duplice portata: rilanciare la responsabilità dei magistrati e apprestate leggi sbarramento di discrezionalità incontrollabili.
Perché tanto astio di Berlusconi contro i magistrati?
L’astio di Berlusconi nei confronti dei magistrati dipende, per un verso, da una visuale imprenditoriale che il premier conserva rispetto alle questioni economico-societarie, che lo porta a valutare i risultati in termini di profitto e di vantaggi occupazionali per cui è portato a valutare come formalismi le contestazioni giudiziarie; per un altro verso, non c’è dubbio che soprattutto i tempi e i modi (penso all’avviso di garanzia del 1994) con i quali i magistrati si “dedicano” a Berlusoni facciano guadagnare odio piuttosto che amore. Mi pare di aver capito che dal punto di vista della persecuzione giudiziaria contro Berlusconi , siano d’accordo un po’ tutte le parti politiche.
Esistono le “toghe rosse” per giunta persecutorie di cui parla Berlusconi? Se sì, chi sono? Se no, perché il premier ne parla così ossessivamente?
Le “toghe rosse” sono vive e vegete, non sono solo rosse ma anche verdi e talvolta dal coloro insospettabile. Sono molto più numerose di quanto solitamente non si dica, occupano tutti i gangli vitali della magistratura inquirente e giudicante e sono in grado di condizionare il resto della magistratura. Egemonizzano il CSM, divenuto ormai specchio del ANM. Quotidianamente, nella esperienza professionale, questo cancro della magistratura produce grandissimi danni e se ne è spettatori inermi.
Pare che Berlusconi e i suoi legali approntino di queste leggi sapendo bene in anticipo che sono incostituzionali. Perché lo fanno?
Certo che tutti sanno di approvare leggi incostituzionali, ma tutti sanno anche che per un certo tempo quella legge produce effetti da cogliere nella logica del “carpe diem” . Come sanno che una denunzia di incostituzionalità alla Corte, comunque congela situazioni che è utile congelare. Il “legittimo impedimento” sarà sicuramente mandato alla Corte Costituzionale, ma il processo in cui sarà sollevata la questione, continuerà ad essere sospeso e nel frattempo si farà il Lodo Alfano bis.
Ci racconti cosa ha fatto di preciso lei per Berlusconi in tema di proposte di legge.
Io non ho nulla di preciso da raccontare. Ho fatto tutte le leggi ad personam, insieme ad altri, nella consapevolezza che si trattava di questo tipo di leggi, ma riuscendo a rendere una utile risposta ai problemi generali per cui non poteva poi, se non ingiustamente, essere escluso Berlusconi dal novero dei beneficiari. Voglio anche dire che il risultato ad personam, infine, non c’è mai stato perché i “legislatori berlusconiani”, che magari nelle ore notturne mi escludevano dalla consultazione, modificavano i testi rendendoli inservibili oppure provvedeva a ciò Ciampi con il suo consigliere giuridico, il magistrato Loris, D’Ambrosio che dettava la norma per come doveva essere cambiata e veniva cambiata.
Lo rifarebbe o se ne è pentito? E nel caso, perché?
Certo, che non ero felice di dovere prestare i miei studi alle leggi ad personam, ma devo dire con chiarezza che lo scontro con la sinistra era forte e determinato dal fatto che non veniva riconosciuta a Berlusconi la legittimazione a governare il Paese. Questo mi faceva sentire in qualche modo assolto dal delitto di “interesse privato in atto legislativo”. Oggi, invece, una motivazione di questo genere sarebbe sicuramente pretestuosa. A parte Di Pietro, attualmente questa legittimazione è riconosciuta a Berlusconi, salvo che dalla Magistratura che ha sostituito Violante come proprio referente politico, appunto, con Di Pietro.
Quando esattamente e per quali motivi lei ha avuto una crisi morale? Oppure Berlusconi l’ha brutalmente cacciata?
Io non ho avuto alcuna crisi morale per le leggi ad personam. La mia disaffezione rispetto a Forza Italia e alla Casa della Libertà è stata determinata dalle gestioni affaristiche delle articolazioni periferiche di Forza Italia, rispetto alla quale Berlusconi, sicuramente ad esse estraneo, non era nella minima delle condizioni per intervenire e correggere il tiro. Nonostante, poi, ogni tentativo per dare costrutto propositivo ed organizzativo al Partito, non esisteva nulla e nulla era possibile fare, mentre Berlusconi spopolava in una sorta di dittatura interna in cui l’ultimo valore era quello della meritocrazia. Nonostante ciò, io ho fatto di tutto per essere costruttivo all’interno del Partito e per essere leale a Berlusconi, ma i suoi scherani, per ragioni che non sono mai riuscito ad individuare per la abilità con cui è stata portata avanti la manovra, hanno fatto in modo di attuare una mia progressiva emarginazione.
L’ultimo atto, che considero la vera e propria cacciata, senza conoscerne le ragioni, fu la mia cancellazione dalle liste elettorali del 2006, dopo essere stato collocato al quarto posto, dopo Berlusconi, Bondi e Cicchitto, nel Collegio Lombardia I. Berlusconi si scusò “per essere incorso in culpa vigilando” che, però a dimostrazione della risibilità dell’affermazione, si sarebbe ripetuta nel 2008, tornata elettorale cui giunsi dopo aver dedicato due anni alla costruzione dei Circoli del Buon governo di Marcello Dell’Utri, dopo le dovute assicurazioni del mio ritorno in Parlamento, smentito ancora una volta alla vigilia della formazione delle liste.
C’è chi dice che il governo Berlusconi durerà altri tre anni e chi dice che lui preferirà andare a elezioni anticipate non appena sistemate con le leggi “ad libertatem”, cioè “ad Berlusconem”, le sue pendenze giudiziarie. Lei di che parere è?
Non so quanto durerà il governo Berlusconi, ma penso che sia suo obiettivo quello della Presidenza della Repubblica. Sarebbe un bene per la politica italiana perché le carte si rimescolerebbero, essendo l’attuale Popolo della Libertà fatto di ominicchi più che di uomini, assolutamente inadeguati a replicare anche un’unghia delle capacità di Berlusconi, Tremonti e Letta compresi.
Molti dicono che Berlusconi ormai non ce la farà a diventare presidente della Repubblica, parere che non mi sento di sottoscrivere. Lei che ne pensa?
Io penso che Berluscocni sarà il prossimo Presidente della Repubblica. In questa legislatura se Napolitano avesse il punto di orgoglio di dimettersi da un contesto politico di maggioranza che non lo ha votato; nelle prossima legislatura, in caso contrario.
Come sarà l’Italia tra 5-10 anni? Ancora unita o definitivamente spezzata almeno in due?
Fra cinque- dieci anni l’Italia sarà bipolarista ma con una base di equilibratura al centro, destinata a garantire stabilità senza avere potere. Non è un futuro entusiasmante.
Cosa pensa della visita di Berlusconi in Israele? Saremo al guinzaglio anche di quel Paese oltre che degli Usa?
La visita ad Israele è stata un capolavoro di diplomazia, in cui, però, la bilancia è andata tutta dalla parte ebraica ed io credo che la mossa abbia avuto come obiettivo l’intento di Berlusconi di superare, attraverso il mondo ebraico, le difficoltà attualmente esistenti, al di là delle apparenze, di Berlusconi con l’America di Obama.
Inoltre…….ciascuno interpreta :adolescenziale
puo´ benissimo essere una categoria d´ingenuita; (Alessandro)
————
No, è una categoria di curiosità, non necessariamente ingenua. L’adolescenza è il periodo dei grandi ‘perchè’, degli assoluti, delle verità dottrinali.
L’esprienza in seguito dimostrerà che esistono anche i mezzitoni, anzi soprattutto i mezzitoni, oltre al bianco e al nero.
x Antonio, post 74
Io ho solo dato la notizia.
Il termine ‘credere’ non esiste nel mio vocabolario.
Prendo atto che esiste un fenomeno che, se genuino, è inspiegabile.
Poichè di fenomeni inspiegabili ne sono capitati anche a me in prima persona quando praticavo lo spiritismo con determinati medium piuttosto potenti, ho imparato a non prendere tutto per oro colato ma allo stesso tempo neanche negare tutto, solo perchè quel tale fenomeno va al di fuori della mia comprensione.
x Vox,
il socia-lismo è fallito come idea estrema,…il comunismo.
L’uomo ha bisogno del “guadagno sul suo lavoro” per essere
sollecitato a fare di più,…fa parte delle sue ambizioni umane.
Ma il capitalismo estremo,…quello del guadagno a tutti i costi,…anche imbrogliando il prossimo,..è da condannare
a tutti i costi,e la UE ha già fatto una legge ad hock.
Prendiamo adesso il caso dell’euro.
La maggioranza degli economisti Usa dicevano che non reggeva,…e giù propaganda….
Ha retto,e’ andato giù,1euro=0,80 per un dollaro,…
conveniva all’esportazione Usa,…dicevano,
E’ tornato su,1euro=1,50 dollari,…conveniva ai petrolieri,
dicevano,
E’ tornato giù,1euro=1,20 dollari,…aiuterà l’espotazione UE,
dicono,…
Insomma,le monete si adattano al mercato o almeno lo usano per correggerlo.
Chi investe vuole guadagnare,…altrimente non investe,…i paesi poco ricchi devranno adattarsi….
Con il socia-lismo tutti questi assestamenti sarebbero impossibili,…la crisi sarebbero perenni e il mercato non sarebbe globale.
Io non sono un economista,…ma il concetto mi sembra chiaro.
Un saluto,Ber
Mia cara, ineffabile signora,
Ho capito, non si alteri.
Il Cerutti le scrive “fischi” e lei capisce premeditatamente ” fiaschi”.
Penso che sia un classico, cosa c’è di male a sostenerlo ?
Se non è l’età (guardi che non è un’offesa) potrebbe essere pedanteria.
A lei la scelta. Gliela lascio volentieri.
P.S.: le ho già detto più di una volta che non ha senso che mi tramandi i suoi vùvùvù. Non li aprirei neanche sotto tortura.
Le auguro una buona giornata piena di fantasia.
C.G.
Caro Peter,
nel 1970,unità d’Italia,per rimettere in sesto il bilancio del
nuovo stato italiano,…si inventarono anche la “famosa tassa
sul macinato”.
Poi per il sud arrivarono le grandi emigrazioni,…e questo successe anche a certe zone del nord, come il Veneto.
Con la Prima guerra mondiale la miseria diviene ancora più nera,
i risparmi delle famiglie si azzerano e anche i piccoli proprietari facevano i braccianti nelle grosse proprietà pugliesi
per tirare avanti,…lo so perchè anche mio nonno nel ’24 è venuto in Puglia a lavorare.
Non poteva mancare il salvatore,…Mussolini,…con quel che segue.
Dopo la II guerra mondiale, c’è stata la seconda grande emigrazione,…sempre per le solite regioni del sud e venete,
le antre si industrializzavano.
Gli emigranti rimandavano i soldi alle famiglie ed aiutavano l’economia italiana a svilupparsi.
Così e’ arrivato il famoso boom,… in cui gli italiani sono diventati ricchi,…e di conseguenza intelligenti…
Qui,adesso, ci vuole il sociologo per spiegarti come gli italiani,diventati ricchi, si sono montati la testa e pensano di
essere anche intelligenti…
spero non averti annoiato.
Un saluto,Ber
x Ber
caro Ber, non mi annoi affatto. E’ curioso invece che i nostri nonni avevano la stessa eta’, o forse il tuo era addirittura piu’ giovane!
un saluto
Peter
x C.G. -#155-
Allora eviti di scrivere cavolate.
E’ lei che mi importuna con cose che non ho scritto…per me lei non esiste, non le scriverei mai se non per rispondere.
Anita
The asian people are all businessman….(Ber)
————-
Like neapolitan people, indeed! Nàpule, sì tutto ‘o munno!
…Mutuo, casa, finanze, garanzie per i figli e tutto il resto…. Peter
Caro Peter,
lei è impagabile! Garanzie per i figli? Di chi sono i figli?
Del padrone delle ferriere?
La famiglia tradizionale è in crisi perchè le donne sono stufe di fare le serve e le balie;
gli uomini, finito il lavoro, avevano l’hobby, la partita di scopone con gli amici, il calcio…moltissimi ancora oggi…e le donne a casa a ricominciare da capo, con cucina, figli, casa… e molte ancora oggi, soprattutto le operaie e le impiegate che si fanno le otto ore canoniche, e la sera sono abbruttite dalla stanchezza!
Sperando di non averne sposato uno ubriacone e manesco, o donnaiolo che si mangia tutto in p….
Bisogna però considerare che la cosa è grave soprattutto in Italia.
E la Chiesa Cattolica è quanto di più misogino e maschilista si possa immaginare.
Altrove, in Europa, gli uomini danno una mano!
Non credo che le donne in generale si debbano per forza amare;
fondamentale è rispettarle.
Nel suo 143 le è scappata qualche sciocchezza!!!
Sylvi
Provi lei, invece, a postare meno cavolate.
Lei ha tempoper questo, io nò.
Sugli arabi e, nella fattispecie, sui musulmani e le loro usanze lei ne ha postate di cotte e di crude.
Vada a rileggersi, ogni tanto, se ne accorgerà.
Volendo, ovviamente.
C.G.
Scusa Sylvi, ci incrociamo.
Era per l’ineffabile signora, la quale quando non quadra come vorrebbe il suo uso e costume, si altera.
Eppure non mi sembra di usare parole cattive.
C.G.
4—Wittgenstein non era un pazzo:::””il limite del mondo e´ rappresentato dal limite del nostro linguaggio”” (Alessandro)
—–
Questa è una stupidaggine, anche se l’ha detta Wittgenstein.
Il linguaggio esprime il limite della propria conoscenza personale, non il limite del mondo.
caro CG,
non usi con Anita parole volgari, ma la bacchetti sempre, qualsiasi cosa dica.
Penso che “quaglieggiare” abbia un sottofondo affettuoso, ma non il resto …Anita difende le sue idee e il suo mondo…che non è, statisticamente, il ricettacolo di tutti i mali delle Galassie!
Qui si parla di miseria del tempo passato…ma ce ne sarebbe ancora molta di più se tutti gli emigrati fossero rimasti in Italia.
Si sono inseriti e ora difendono la loro seconda Patria; mi pare normale!
A parte il fatto che anche noi abbiamo mangiato di più grazie agli americani!
ciao Sylvi
Alessandro nomina Klee e Pollock come artisti astratti. Nessuno dei due lo è.
Klee è un surrealista. Con Schiele e Kokoschka forma il gruppo dei secessionisti viennesi. Klee è il modello a cui mi ispiro, negli ideali rapporti del mio harem ideale. Lui lo ha realizzato, io ancora no, ma non dispero…
Pollock invece va oltre l’astrattismo, fa parte della cosidetta arte gestuale. Come anche De Koonig.
La differenza tra i due è che mentre Pollock è armonico, De Koonig è del tutto ‘randomizzato’, per usare un termine non offesnsivo. Ci ha provato anche Emilio Vedova a fare dell’arte gestuale, randomizzando ancor più di De Koonig. Le opere di entrambi, a mio parere, non reggono minimamente il paragone con quelle di Pollock. Anche Rothko, a mio parere, avrebbe fatto meglio a afre il pizzaiolo, invece che il pittore. Ma si sa, i critici cercano sempre materiale da vendere e fessi da convincere all’acquisto…tranne le solite eccezioni, ovviamente.
x Peter,
mio padre era nato nel 1907,…senza andare in anagrafe mio
nonno aveva almeno 25 di più,quindi 1977.
Una cugina di mia madre,nata intorno al 1920 aveva continuato ad andare in Puglia per la raccolta dell’ uva ed è sposata ad un Biscegliese,aveva incontrato il suo futuro marito sul treno,…appunto.
Ciao,…come va la nube vulcanica?
Un saluto,Ber
Per quel che riguarda l’ambiguità dell’artista, non sono invece per niente d’accordo con la visione di Alessandro. L’artista è sempre coerente, anche quando fa schifezze come qualcuno dei succitati artisti.
Anche nella pittura gestuale, che è già oltre l’astrattismo, esiste una coerenza: il pittore infatti agisce creando comunque volutamente un qualcosa di armonico.
In Svizzera ho visto creare un quadro alla maniera di Pollock, facendo correre su un lenzuolo delle biglie di vetro intinte nel colore. Il risultato si è mostrato gradevole, al punto che un signore ha firmato un assegno di 8000 franchi svizzeri degli anni ’80 davanti ai miei occhi, per acquistarlo.
Un ottimo astratto è quello di Gillo Dorfles, per esempio. Dà l’idea di cosa significhi astrarre, appunto.
L’astratto lavora sull’emozione. Rispetta in ogni caso i canoni dinamici e statici rispettati dal figurativo. Un astratto sbilanciato viene percepito come un pasticcio, non come un’opera d’arte.
x Sylvi
Cara Sylvi,
quando mai mi dovrei pigliarmela perche’ Miss USA 2010 e’ libanese-americana?
Nel post -#90- C.G. scrive:
Cerutti Gino { 17.05.10 alle 15:37 } Stati Uniti:
“Miss US 2010 e’ di origini arabe”.
All’ineffabile signora mò je viene un colpo…
C.G.
Tra parentesi la Rima Fakih del Michigan e’ stata educata in scuole Cattoliche.
Perche’ l’esimio signore mi tira in ballo, non ne ho la minima idea…lo fa da anni.
Vuole farmi passare da razzista, quando ho un figlioccio nero e ero al punto di adottare un ragazzo della Giamaica…che poi era un ladro, non solo, abbiamo fatto di tutto per adottare un undicenne della Colombia che viveva per strada, la Chiesa non ci ha voluto aiutare…
Tutti i miei aiutanti sono del Guatemala, mi vogliono bene e mi chiamano per il mio primo nome.
Cara, non me la prendo, lo compatisco.
Un abbraccio,
Anita
Fischi!
L’ineffabile signora mi da pure dell'”esimio”. (sob!)
Mai pensato , scavezzacollo come ero e come sono, di essere apostrofato in tale maniera.
Quando si dice che la vita ci riserva sempre delle sorprese…
E vabbè, incastoniamo pure questa perla.
C.G.
Cosa significa (sob) in italiano ????
To sob in inglese vuol dire singhiozzare….
si usa anche nei fumetti…
“oggi sono tanto triste…. sob sob….. nessuno mi ama…. sigh sigh…”
Quindi esprime tristezza.
Se invece e’ scritto maiuscolo (SOB) e’ l’abbreviazione di un insulto (“son of a bitch = figlio di cagna”).
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Anita
Mai detto nè pensato che lei sia razzista.
Solamente che capisce il senso solo quando le fa comodo.
E quando non le fa comodo…quaglieggia.
Zompa, saltella, fa piroette, svolazza, tentenna, tìtuba, stravolge e rigira a suo piacimento.
C’est tout.
Buona serata.
C.G.
Pssssss: detto tra noi, komare: non sarà mica che lei ha un debole inconfessato per il Gino?
màh..
Caro CC, sarò dalle tue parti nel prossimo week end.
Se ci sei, batti un colpo!
x C.G. -#172-
Adesso si’ che “mò me viene un colpo”
In primo luogo e’ lei che mi nomina, e non il contrario.
Non ho gusti barbari.
Anita
x Sylvi
va bene, ho scritto cavolate. Mea culpa. Comunque i maschiotti inglesi non se la passano bene, o se la passano peggio, se preferisce
un saluto
Peter
x Ber
tuo nonno era piu’ giovane!. Nato nel 1877 (anche se tu continui a scrivere 1900), o forse addirittura nel 1882, se era di 25 anni piu’ giovane di tuo padre. Mio nonno paterno nacque nel 1870. Il fatto e’ che aveva gia’ una cinquantina d’anni quando nacque mio padre, del quale io ero l’ultimo figlio
un saluto
Peter
ps
la nube non da’ troppi fastidi, direi. I voli hanno ripreso. Che ci crediate o no, il mese scorso case e macchine della citta’ in cui vivo vennero ‘spolverate’ di zucchero vulcanico. Ci consigliarono di lavare le macchine a getto d’acqua, le spugne le avrebbero graffiate per via dei grani di silice
x Anita
udite udite gente! Una zia del vostro amato Presidente ebbe un ordine di deportazione per il Kenya nel 2004. Lo ignoro’, ed ha vissuto a Boston finora (dice il Times). Oggi la corte le ha concesso di restare. La Casa Bianca non ha fatto pressioni in tal senso ed Obama non ha pagato assistenza legale a sua zia.
La deportazione venne bloccata due anni fa da Bush per ragioni politiche e d’immagine
ciao, Peter
..ambiguita´ e frammentarieta´ fanno parte, secondo me, dell´essere
umano di
cui la scrittura e´ un riflesso esistenziale.
(Alessandro)
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Io sostituirei il termine ‘ambiguità’ col termine
‘molteplicità’.
Ambiguo è colui che ha incertezze o falsità su un modo di essere,
mentre
molteplice è chi si adatta di volta in volta alle circostanze e
all’interlocutore, ovvero all’ambiente.
Vero che la scrittura è un riflesso esistenziale.
x Peter
La zia di Obama.
Il Presidente ha detto che sarebbe stata deportata come tutti gli altri, gli altri chi poi e’ un altra storia…
Comunque, fara’ applicazione di cittadinanza e attendera’ 6 anni prima di ottenerla.
Obama’s aunt given OK to stay in United States – Local News Updates – MetroDesk – The Boston Globe
http://www.boston.com/news/local/breaking_news/2010/05/obamas_aunt_giv.html
Ho dovuto cercare una notizia con un po’ piu’ informazioni, oltre le poche righe sulla decisione del giudice.
Anita
x Peter,
hai ragione,mi sono mangiato un secolo.
Quindi dalla nascita di mio nonno ad adesso sono passati
4 generazioni,…ed è triste vedere che stiamo discutendo ancora
di “unità d’Italia”.
Il consiglio di lavare la macchina con uno spruzzo d’acqua l’hanno dato in tv?,…in Italia penso si sarebbero stati zitti,…
così i cittadini si ricompravano la macchina nuova,…o mi sbaglio ad essere così pessimista sul servizio pubblico?
Buona giornata,Ber
L’anemone è il fiore di moda di questi anni poveri, in cui portare a casa un appartamento è quasi tutto
Vincenzo Cerami, l’Unità 16 maggio
Atenei sull’orlo del collasso«Occupati»tutti i rettorati
Da Torino a Cagliari la protesta di ricercatori, docenti e organizzazioni sindacali.
Assemblee di ateneo. Domani sit-in al Senato.
«Sì alla privacy dei mafiosi»
Bufera su Daniela Santanchè
Le parole del sottosegretario infiammano lo scontro sul ddl intercettazioni in Senato.
Un’ altra notte di battaglia in Commissione.
Ma si sa, i critici cercano sempre materiale da vendere e fessi da convincere all’acquisto…tranne le solite eccezioni, ovviamente. marco tempesta { 18.05.10 alle 18:02 }
Per quel che riguarda l’ambiguità dell’artista, non sono invece per niente d’accordo con la visione di Alessandro. L’artista è sempre coerente, anche quando fa schifezze come qualcuno dei succitati artisti. marco tempesta { 18.05.10 alle 18:07 }
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Caro Marco,
ti trovo, come spesso, in flagrante contraddizione logica. Un mercato d’arte dominato dalle esigenze commerciali di galleristi e critici ha molto semplicemente abolitola coerenza (che non sia quella. ovviamente, di guadagnare il più possibile).
E non è nemmeno l’unica ragione. Heidegger poteva ancora sperare, pur se con molto ottimismo, che l’artista fosse intrinsecamente all’opposizione del sistema (qualunque sia il sistema) perchè proiettato in un mondo a cavallo tra la realtà e la sua ispirazione individuale.
Ma oggi i mezzi di comunicazione di massa stanno creando – per la verità hanno già creato da tempo perchè la radio (che esisteva già ai tempi di Heidegger) lavorava già in questo senso – un inconscio collettivo che ha ormai pochissimo di individuale. I bambini di adesso sono tutti uguali, con una monotonia di temi davvero desolante. Lo dicono ormai da anni proprio le insegnanti delle scuole materne ed elementari.
Non ci può neppure più essere un’opposizione perchè il sistema inconscio di pensiero è sempre più massificato. Con pericoli gravissimi, per l’evoluzione della specie, pari a quelli degli OGM: è la diversità e la mescolanza dei diversi che assicura la possibilità di sopravvivenza
Il capitalismo finanziario, il post-capitalismo, il capitalismo imperialistico, ha ormai realizzato un grande fratello inconscio ed interno da cui non credo0 che ci si potrà liberare. Quel che rimane e rimarrà di libertà sarà quello di scegliersi il colore delle mutande e quello di andare a letto con chiunque senza più limiti. Finchè dura.
Un saluto U.
x Uro
Sono d’accordo con te in questaconsiderazione, anche se io intendevo, col termine coerenza, una cosa diversa.
Ma andiamo al sodo: che tu abbia perfettamente ragione lo si vede dal prodotto artistico della seconda metà del ‘900. Un prodotto artistico che non ha niente di nuovo. Solo rimasticature degli anni ’70, a loro volta derivanti dal vecchio movimeno Dada. Insomma, un vero appiattimento che è l’opposto simmetrico della rivoluzione portata dai vari ‘secessionismi’ della fine dell’800.
x Uroburo
mi dispiace ma non sono d’accordo, o meglio non la seguo.
Non sono uno psicanalista, ma ho idea che in senso psicanalitico cio’ che lei dice di un inconscio collettivo creato dai media non abbia senso.
L’inconscio, individuale prima di tutto, e’ il mondo pulsionale, l’ES, cioe’ desideri, aspirazioni, frustrazioni, libido, aggressivita’, autodistruzione. Simboli, proiezioni, sogni e difese sono meccanismi (anch’essi inconsci in gran parte) dell’IO.
Non saprei a cosa esattamente si riferisse Jung (che ho letto poco) col suo inconscio collettivo, ma in quanto collettivo non puo’ essere, direi, di natura pulsionale. Quindi una fetta enorme di qualcosa di essenziale ne e’ escluso. Restano simboli, modelli, suggestioni fittizie ed aleatorie, e soprattutto gli archetipi, ovvero modelli di comportamento ed etici inculcati nelle teste degli appartenenti ad una data societa’ in un dato periodo storico. Al massimo, tali archetipi entrano a far parte di uno strato molto superficiale dell’IO inconscio. Esempi: San Giorgio, il Drago, la Vergine. Ogni ‘cavaliere’ che si rispetti deve farsi in quattro per una pulzella in pericolo. Mi viene in mente quel pazzo che qui in UK provoco’ un tamponamento a catena sull’autostrada, con conseguenze catastrofiche, perche’ una giovane donna si era fermata con la macchina in panne e lui aveva deciso di fermarsi e ‘salvarla’. Ma i casi possono essere piu’ sottili e vasti: il Drago era l’Iraq di S. Hussain, la Vergine il popolo iracheno oppresso e la democrazia violentata, e il prode S. Giorgio era Bush…I media possono manipolare l’informazione in modo tale da compiacere o fare scattare determinati archetipi collettivi. Badi che, almeno secondo me, i media NON possono creare nuovi archetipi, le cui origini si perdono nella notte dei tempi e sono, almeno in parte, genetiche e biologiche direi, non solo ‘culturali’.
Un altro archetipo, molto simile in realta’, e’ il ‘drama triangle’, una struttura inconscia di manipolazione del prossimo, fatto dalla vittima, il carnefice o persecutore, ed il salvatore. Di solito ad impostarlo e’ la ‘vittima’ che chiede aiuto a qualcuno che ha eletto come suo salvatore contro un persecutore. Se il salvatore si rifiuta, la vittima strilla, col ricatto che il salvatore rischia di essere trasformato in oppressore. In realta’, la vittima e’ spesso solo un grande (o una grande) figlio di buona donna. Anche qui, i media possono amplificare un messaggio, e renderlo collettivo. Tutto qui. Come vede, rimango un razionale e minimalista
un saluto
Peter
sara’ che gli italiani hanno archetipi collettivi un po’ diversi dalla media?
Berlusconi fa riferimento ad archetipi tipo il macho, lo scopatore indefesso, il latin lover, il furbo o dritto, che non hanno molto spazio nell’inconscio collettivo (e nemmeno nel conscio) di altri paesi. Usa poco quello del ‘self made man’, molto in auge nei paesi anglossassoni. Anche perche’ tutti sanno che la sua fortuna non se l’e’ certo fatta da se’…
A volte ha tentato goffamente quello di S. Giorgio, dove il Drago erano ‘i comunisti’, o le ‘toghe rosse’
Peter
nal caso succitato dell’Iraq, la Vergine erano ovviamente anche le Sette Sorelle (sette povere verginelle indifese…)
Peter
…Non saprei a cosa esattamente si riferisse Jung (che ho letto poco) col suo inconscio collettivo, ma in quanto collettivo non puo’ essere, direi, di natura pulsionale. Quindi una fetta enorme di qualcosa di essenziale ne e’ escluso. Restano simboli, modelli, suggestioni fittizie ed aleatorie, e soprattutto gli archetipi, ovvero modelli di comportamento ed etici inculcati nelle teste degli appartenenti ad una data societa’ in un dato periodo storico…Peter
Complimenti!
Devo ammettere che sono assolutamente d’accordo con lei!
I simboli, i modelli, le suggestioni fittizie penso di averle viste maturare e crescere nel corso della mia carriera.
Ho, per motivi pedagogici e didattici e sociologici ben precisi, salvo brevi interruzioni, presi i bambini dalla prima alla quinta classe.
Ho avuto per quindici anni i tre figli di una stessa famiglia:
siamo cresciuti insieme, con la Tv e i suoi modelli, con la società che mutava, con la voglia di camminare coi tempi e tenere contemporaneamente salde alcune colonne portanti.
Famiglia e Scuola abbiamo collaborato; altrove tutto si disfaceva in una corsa “degli appartenenti a una data società in un dato periodo storico”…
salvo quelli che resistevano, come noi!
Non è dato sapere quanti sono, quanti siamo… ma sicuramente non pochi.
Sono sicura che da lì ripartiremo. Importante sarebbe che comunicassimo, che ci conoscessimo…e il nostro nemico è chi pone paletti alla comunicazione e alla commistione di culture.
Salto da palo in frasca, ma non troppo! In Friuli tutti i paesi che hanno la desinenza in -acco sono di origine longobarda:
Remanzacco, Martignacco, Leonacco ecc. ecc…tutti fondati da questi barbari che hanno saputo “integrarsi”!!!!
Che il passato ci insegni il futuro?
Sylvi
Il mio 189 è per Peter
Sylvi
Cari tutti,
ho poco tempo, devo assistere una mia zia, colta da un attacco di “flebite”ad una gamba, ..è praticamente quasi immobilizzata…!!
Caro marco ,io ci sono per il fine settimana, credo che tu hai ancora il mio numero di cellurare, se no scrivilo sul Blog ed io te lo reinvio stasera ! (sarebbe opportuno sentirci personalmente dato il mio problema).
Sono stato al salone del libro di Torino(ultimo giorno, infatti ho aspettato che l’odore di cota si fosse dileguato del tutto) ed ho fatto incetta di libri “scontati”, tra i quali il celebre “Linguaggio e problemi della conoscenza” di Noam Chomsky” che è in lenta lettura e lenta digestione, dati certi problemi sinapstici che mi colgono ultimamente.
Credo che finita la digestione,finirò per entrare nell’ultimo dibattito, tra peter, uruburo, e marco.
Per il momento non sono neanche del tutto d’accordo con Chomsky….quindi figurarsi..con peter!
ciao
devo scappare
cc
x CC
poco male, quando sei d’accordo in genere gatta ci cova!
Peter
Caro CC, non credo di avere il tuo numero; se me lo mandi per e-mail ti ringrazio.
Avrei dovuto essere a S. Giorgio domani sera, ma la mia amica ha insistito perchè rimanessi a Milano ancora una settimana, quindi l’appuntamento è spostato a Giovedì 27, salvo errori od omissioni. Contavo di stare a Milano non oltre la fine di Aprile, ma un po’ il maltempo, un po’ le necessità della mia amica, mi sono trattenuto un mese in più. Resterò a S. Giorgio fino a domenica 30. Lunedì torno a casa, nel Lazio.
x Peter
Faust, in tutt’altre faccende affacendato, la ringrazia per il suo interessamento e le invia un caraibico mare di saluti!
Sylvi
ho perso una “c” per strada!
Sylvi
Non ci può neppure più essere un’opposizione perchè il sistema inconscio di pensiero è sempre più massificato. (Uro)
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Quando vedo matrimoni nel centr’Africa con la sposa vestita col classico abito bianco, devo ammettere che un po’ di scoraggiamento mi arriva. E’ vero che le donne per certi versi sono tutte uguali, molto più ‘uguali’ tra loro che non i maschi tra loro. Vedere una donna africana vestita Armani, quando ‘di loro’ hanno splendidi tessuti ed una moda favolosa, mi riempie di tristezza.
Con il socia-lismo tutti questi assestamenti sarebbero impossibili,…la crisi sarebbero perenni e il mercato non sarebbe globale.
@ Caro Ber,
lo vede che davvero lei non riesce a comprendere che esistono vie diverse per un assetto economico mondiale? Gli assestamenti di cui lei parla , col soc. sarebbero obsoleti, inutili e le crisi sarebbero evitate da una pianificazione di sfruttamento-produzione-consumo sostenibili e a misura umana ed ecologica.
Il capitalismo si fonda sul concetto dell’USURA. Un sistema che crea un indebitamento perenne di personi e stati, un debito inestinguibile che non può che portare, per sua propria struttura, a crisi grandi e piccole, come gli ultimi 100 anni hanno più volte mostrato.
Le banche non sono che USURAI LEGALIZZATI e, oggi specialmente, la finanza è assimilabile al gioco d’azzardo che si tiene nelle case di Las Vegas. La ricchezza è diventata un fatto virtuale, non si basa su alcuna base reale (come l’oro, per esempio, o l’unità di lavoro), non si producono più nemmeno prodotti reali.
Un sistema diverso non solo è possibile (e questo gli esperimenti storici condotti fin qui, seppur non privi di difetti, lo hanno dimostrato ampiamente a chi vuole vedere senza paraocchi), ma indispensabile.
Una forma o l’altra di soc.smo è il futuro.
Altro che obsoleto o fallito.
BERLUSCONILANDIA
Il buon esempio
Chi è al potere deve dare l’esempio ai cittadini. Silvio Berlusconi lo sa bene, e bene ha dunque pensato di essere tra i primi a sfruttare le opportunità del tanto atteso “piano casa” del governo.
Tra le 22 richieste pervenute finora in Sardegna c’è anche quella del presidente del Consiglio, che chiede di ampliare la volumetria di Villa Certosa con alcuni bungalow abitabili.
I conflitti di interesse del premier sono talmente macroscopici che a confronto un paio di bungalow dovrebbero far ridere. E invece sono proprio i piccoli conflitti, le micro-azioni diffuse a rendere al meglio l’idea di un potere senza limite e pudore.
Al Cavaliere verrebbe da chiedere, semplicemente, se non fosse il caso per una volta di soprassedere, se insomma fosse proprio necessario, se eccezionalmente non si potesse fare uno strappo alla triste regola del pastone dei ruoli.
A meno che, vista l’aria che tira, Berlusconi non voglia sorprendere tutti e rivelare che la richiesta è stata fatta da altri, naturalmente a sua insaputa.
BERLUSCONILANDIA – 2
Diaz, il governo assolve gli agenti condannati in Appello
Mantovano: “Hanno la nostra fiducia, resteranno”
Alfredo Mantovano, sottosegretario agli Interni, dopo la sentenza che ha condannato 25 imputati sui 27 che erano sotto processo per le violenze durante il G8 del 2001. “Questi uomini hanno e avranno la nostra piena fiducia”
Si commenta da sè.
x Vox:
se per soc…mo si intende socialdemocrazia, ovvero un capitalismo ‘riveduto e corretto’, siamo d’accordo.
Se invece ci si riferisce alle illusioni proudhoniane, è solo tempo perso, in quanto TUTTA la storia dell’umanità, da Neanderthal in poi, vede l’egoismo come motore portante del comportamento del genere umano.
Va da sè che al momento in Italia non esiste nessun partito in grado di compiere seriamente le trasformazioni agognate.
BERLUSCONILANDIA – 3
Sfrattano una novantenne
per far posto a politici e vip
Negato il diritto di prelazione della signora nei passaggi da Ina a Ligresti. Nel palazzo romano risiedono le figlie di Geronzi.
http://www.unita.it/news/italia/98828/sfrattano_una_novantenne_per_far_posto_a_politici_e_vip