Dal miracolo berluscone della bonanza per tutti alle lacrime, sangue e futuro incerto per (quasi) tutti. Scajola sì, Berlusconi no anche se ne ha combinate di molto peggio. Intanto l’avvocato Carlo Taormina ci spiega come nascono le famose leggi ad personam e dove punta il Chiavaliere
Mentre continua il Romanzo Berlusconale, che promette in ogni pagina benesse e bonanza per tutti, l’Italia comincia a sbattere la faccia contro muri che pare siano fatti di cemento armato e che non siano scalfibili dal blablablà miracolistico. Siamo già al lacrime e sangue, e alle manovre “correttive” di bilancio che rischiano di ricordare gli interventi – tardivi, scarsini e inefficaci – del Titanic. Mannaia sulle pensioni e sull’età dell’andata in pensione. Il tutto mentre le inchieste giudiciarie mostrano il ben godi nel quale se la spassavano e se la spassano le schiere di politici e tecnici che guidati dal tandem BB, Berlusconi Bossi, avrebbero dovuto reimpostare e reimpastare l’Italia facendola diventare un Paese finalmente civile e moderno, a democrazia inossidabie. Altro che Garibaldi e le camicie rosse, non a caso snobbati da questa belle gente.
Forse per colpa del deserto uzbeko m’è sfuggito qualcosa, ma mi pare che nella vicenda delle dimissioni del ministro Claudio Scajola giustamente volute da Silvio Berlusconi nessuno abbia atto rilevare un aspetto clamoroso. Vale a dire: se Scajola ha dovuto dimettersi per la faccenda di un po’ di quattrini di origine diciamo ignota per l’acquisto di un appartamento in pieno centro di Roma, come mai Berlusconi non si dimette per quel molto ma molto ma molto di più appurato su di lui? Dalla P2 a Mills la resistibile ascesa di Sua Emittenza diventato man mano il Caimano, il Cainano, l’Unto del Signore, l’Uomo d’Arcore, il Chiavaliere e infine Papino il Breve, in attesa di andare al Quirinale, è lastricata di faccende assodate e di bugie e giuramenti clamorosamente falsi ben più gravi di quanto emerso su Scajola.
Ora pare che se ne debba finalmente andare anche “l’uomo dei fare” Guido Bertolaso, ma il Berlusca – che nel curriculum vitae ha ben più cose di Bertolaso – da palazzo Chigi non si schioda, ha sempre l’obiettivo di andare al Quirinale perché è l’unico domicilio che lo metterebbe al riparo a vita da manette e altre inchieste imbarazzanti. Strano questo fare il pulitore da parte di uno che si direbbe decisamente imbrattato. E’ come se a predicare la verginità o almeno la morigeratezza dei costumi fosse un grande puttaniere con in aggiunta caratteristiche sia alla Crasso che alla Creso.
Ma a parte questo, sentiamo cosa dice un ex fedelissimo di Berlusconi qual è l’avvocato Carlo Taormina, a suo tempo membro dello staff del governo Berlusconi e del cervello collettivo al servizio dell’Uomo di Arcore.
Avvocato, ho letto su un blog sue dichiarazioni piuttosto gravi sul capo del governo Silvio Berlusconi, che vorrei approfondire. Davvero lei conosce il modo con il quale Berlusconi chiede ai suoi legali le leggi note come leggi ad personam?
Qualcuno, a seguito di quelle mie recenti dichiarazioni, mi accusa di essere diventato un pentito anti-Silvio. Voglio dire subito che la mia è sempre stata e resta una cultura liberale incompatibile con qualsiasi venatura di sinistra, radicale o moderata. Voglio anche chiarire che non sono un pentito perché i miei giudizi sulle iniziative legislative sbagliate, ad personam e non, sono stati spesso negativi e li ho espressi quando avevo responsabilità politiche e istituzionali. Cito, per tutti, il caso della riforma dell’Ordinamento Giudiziario di Roberto Castelli. Io sono certamente per la separazione delle carriere – non fatta nemmeno da Castelli – ma ritenevo e ritengo che prima bisogna riformare i codici per fare una giustizia efficiente e poi si deve mettere mano all’organizzazione della magistratura. Castelli ha fatto l’inverso e oggi ne paghiamo le conseguenze. Infine, io non sono anti-Silvio. Continuo ad apprezzare Berlusconi ed il berlusconismo, ma ritengo che si sia determinata una deriva non accettabile per una democrazia compiuta: l’uccisione del Parlamento attraverso la nomina, e non con la elezione, dei deputati e dei senatori insieme alla inesistenza di una logica e di una organizzazione di partito, hanno prodotto il potere assoluto del capo. Forza Italia non era questo e la costituzione del Popolo della Libertà né ha spazzato via ogni ispirazione liberale. Io sono a favore del Berlusconi del 1994 ed il mio partito – LEGA ITALIA – ha precisamente l’obiettivo del ritorno alle origini.
Può dirci allora come le chiede le famose leggi ad personam?
Non significa svelare l’arcano se si indicano le modalità con le quali Berlusconi chiede ai suoi legali di avviare itinera legislativi per la approvazione di leggi ad personam. L’ispirazione, quando è necessario, è del tipo di quanto sta accadendo per il “processo breve” e per il legittimo impedimento. La conclusione del processo Mills in Tribunale a Milano, ha comportato l’immediato inizio del processo a Berlusconi. L’ordine di risolvere il problema è partito, mentre in precedenza mai nessuno aveva pensato a questi due provvedimenti legislativi.
Devo dire che le varie leggi ad personam rispondono o hanno risposto sempre anche a problemi di carattere generale utili a tutti i cittadini, ma nelle pieghe si è sempre cercato di risolvere il problema specifico, senza peraltro riuscirci in ogni caso. Emblematica la diminuzione dei termini di prescrizione (la cosiddetta legge ex Cirielli), divenuta applicabile solo ai processi pendenti in primo grado e perciò inadeguata a risolvere i processi che, ad esempio riguardavano Cesare Previti, perchè pendenti in appello o in cassazione. Berlusconi quando chiede leggi ad personam, pone il problema specifico che lo riguarda come il riflesso di una anomalia che può riguardare tutti i cittadini e bisogna dire che questo è talvolta vero, altre volte no.
Le proposte di legge più recente sono state definite dal premier non “ad personam”, bensì “ad libertatem”. Ma ad libertatem di chi?
Tra leggi ad personam e leggi ad libertatem non c’è alcuna differenza. Può coniarsi la formula di leggi ad libertatem personae arcorensis (= leggi per la libertà della persona di Arcore).
Il ministro Alfano si è addirittura esibito in un “No!” alla proposta di legge anti pentiti. Chi ha voluto la proposta di tale legge?
La reazione di Angelino Alfano alla proposta del Senatore Valentino sui pentiti di mafia non è veritiera ma solo il frutto di una strenua volontà di Alfano di costituirsi una storia personale antimafia. Non casualmente egli parla sempre del Governo Antimafia che, nella sua mente, dovrebbe avere l’epicentro nel ministro della giustizia. Gli piace crogiolarsi negli inasprimenti del 41 bis, nei provvedimenti di rafforzamento delle procure e nell’aggravamento delle misure patrimoniali di confisca. Egli non conosce i problemi e non sa, ovvero sa ma ritiene non pagante per la sua immagine di ministro antimafia, che il sistema ha da tempo superato la soglia della tollerabilità costituzionale: il 41 bis è contro le raccomandazioni europee, patrimoni assolutamente non rientranti nei provenienti di mafia vengono presi dallo Stato attraverso vere e proprie usurpazioni di potere. Io posso immaginare chi abbia potuto ispirare il senatore Valentino alla formulazione della proposta per cui, quando due pentiti parlano non si può formare una prova, ma occorrono sempre i riscontri esterni, perché, invece di convalidarsi l’uno con l’altro, possono essere contemporaneamente dei mentitori, come spesso è accaduto. Chiunque abbia voluto la legge, da tecnico dico che essa è giusta e segue il prevalente orientamento della giurisprudenza della cassazione. Ecco un caso di legge, sicuramente ispirata dall’esigenza di risolvere il problema di qualcuno, ma obiettivamente giusta.
Ci può illustrare il senso del cosiddetto “processo breve” e del “legittimo impedimento”? Servono a tutto il popolo italiano?
Il legittimo impedimento è una norma che serve solo a Berlusconi ed è grave che i suoi consiglieri giuridici non lo distolgano o lo abbiano convinto della utilità della norma. In regime di assenza di immunità parlamentare e di foro privilegiato per i reati commessi da ministri nella loro funzione, nessuna pubblica qualità può differenziare la posizione degli imputati. La previsione del legittimo impedimento per la qualità pubblica – presidente del consiglio, ministro, sindaco, presidente di regione – viola il principio di uguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione. Non si è mai visto, da che mondo è mondo, un imputato che autocertifichi il suo impedimento. Né si è mai visto un sistema nel quale, l’autocertificazione dell’impedimento da parte di un organo del potere esecutivo, determini un obbligo del giudice di ritenerlo sussistente. Ciò è in evidente contrasto con il principio della separazione dei poteri, giacché si attribuisce al potere esecutivo un compito prevaricatore della giurisdizione e si impedisce a questa ultima di esplicarsi. Solo una norma costituzionale, peraltro in maniera aberrante, potrebbe sancire la deroga al rapporto di autonomia tra potere esecutivo e giudiziario.
Quanto al “processo breve” esso risponde ad una logica costituzionale perché l’art. 111 impone la ragionevole durata dei processi ed esso quindi risponde ad una esigenza generale. A parte, però, la comparsa dell’interesse personale di Berlusconi con la norma transitoria che imporrebbe l’applicazione della nuova disciplina solo ai processi pendenti in primo grado, appunto, come quelli che riguardano il premier, c’è una ragione profonda di incostituzionalità che nessuno vuole cogliere.
Tra processo breve che, per essere tale, fa divieto alla giurisdizione di emanare la sentenza, e processo lungo, la Costituzione impone la preferenza per il processo lungo. La giurisdizione, infatti, è, per la Costituzione, lo strumento attraverso il quale si dà attuazione all’ordinamento giuridico, che non esisterebbe se, dopo aver comandato certi comportamenti, non ne sanzionasse la violazione. Questa, invece, l’operazione consumata dalla normativa sul processo breve, tra l’altro divenuto anche un processo lungo dopo gli ultimi accomodamenti approvati in Senato, a dimostrazione che quel che interessa è, allo stato, salva l’approvazione del legittimo impedimento, la norma transitoria. Tra lodo Alfano primo e lodo Alfano bis mi deve essere sfuggito qualche passaggio. Qual è la logica di quei lodi?
Il lodo Alfano bis serve semplicemente a dare veste costituzionale al lodo dichiarato recentemente incostituzionale dalla Corte. Poiché nessuna delle altre cariche coinvolte ha chiesto scudi giudiziari, mi pare evidente che l’assolutezza del potere del capo giunge, per tutelare i suoi interessi giudiziari, a stravolgere anche la Costituzione.
Di recente Berlusconi ha dichiarato che con i magistrati “dobbiamo usare le maniere forti”. Non è una dichiarazione grave, incompatibile con il ruolo e le responsabilità di primo ministro?
I magistrati non sanno fare politica, ma esercitano solo un loro potere in chiave altamente corporativa. In molti casi occorre essere duttili. Faccio un esempio. Oggi, quando si rinvia una causa in cui ci sia un imputato a piede libero, si rinvia a di quattro, cinque mesi. Nel caso di Berlusconi, ho visto posizioni immotivate di contrarietà ad accettare un legittimo impedimento del premier o al rinvio a pochissimi giorni. Una gestione meno personalizzata e persecutoria, sotto questo profilo, avrebbe fatto si che non si verificasse la situazione attuale, che il premier ritiene di dover risolvere a colpi di leggi ad personam che scardinano il sistema costituzionale dello Stato. Che si debbono usare “le maniere forti” e una affermazione sul piano fisico assolutamente da non condividere, ma non posso che condividere il giudizio negativo sull’operato della magistratura poco sensibile agli interessi della gente, non improntato allo spirito di servizio, concepito come esercizio, spesso abusivo, del potere, frequentemente politicizzato. La maniera forte per reagire è di duplice portata: rilanciare la responsabilità dei magistrati e apprestate leggi sbarramento di discrezionalità incontrollabili.
Perché tanto astio di Berlusconi contro i magistrati?
L’astio di Berlusconi nei confronti dei magistrati dipende, per un verso, da una visuale imprenditoriale che il premier conserva rispetto alle questioni economico-societarie, che lo porta a valutare i risultati in termini di profitto e di vantaggi occupazionali per cui è portato a valutare come formalismi le contestazioni giudiziarie; per un altro verso, non c’è dubbio che soprattutto i tempi e i modi (penso all’avviso di garanzia del 1994) con i quali i magistrati si “dedicano” a Berlusoni facciano guadagnare odio piuttosto che amore. Mi pare di aver capito che dal punto di vista della persecuzione giudiziaria contro Berlusconi , siano d’accordo un po’ tutte le parti politiche.
Esistono le “toghe rosse” per giunta persecutorie di cui parla Berlusconi? Se sì, chi sono? Se no, perché il premier ne parla così ossessivamente?
Le “toghe rosse” sono vive e vegete, non sono solo rosse ma anche verdi e talvolta dal coloro insospettabile. Sono molto più numerose di quanto solitamente non si dica, occupano tutti i gangli vitali della magistratura inquirente e giudicante e sono in grado di condizionare il resto della magistratura. Egemonizzano il CSM, divenuto ormai specchio del ANM. Quotidianamente, nella esperienza professionale, questo cancro della magistratura produce grandissimi danni e se ne è spettatori inermi.
Pare che Berlusconi e i suoi legali approntino di queste leggi sapendo bene in anticipo che sono incostituzionali. Perché lo fanno?
Certo che tutti sanno di approvare leggi incostituzionali, ma tutti sanno anche che per un certo tempo quella legge produce effetti da cogliere nella logica del “carpe diem” . Come sanno che una denunzia di incostituzionalità alla Corte, comunque congela situazioni che è utile congelare. Il “legittimo impedimento” sarà sicuramente mandato alla Corte Costituzionale, ma il processo in cui sarà sollevata la questione, continuerà ad essere sospeso e nel frattempo si farà il Lodo Alfano bis.
Ci racconti cosa ha fatto di preciso lei per Berlusconi in tema di proposte di legge.
Io non ho nulla di preciso da raccontare. Ho fatto tutte le leggi ad personam, insieme ad altri, nella consapevolezza che si trattava di questo tipo di leggi, ma riuscendo a rendere una utile risposta ai problemi generali per cui non poteva poi, se non ingiustamente, essere escluso Berlusconi dal novero dei beneficiari. Voglio anche dire che il risultato ad personam, infine, non c’è mai stato perché i “legislatori berlusconiani”, che magari nelle ore notturne mi escludevano dalla consultazione, modificavano i testi rendendoli inservibili oppure provvedeva a ciò Ciampi con il suo consigliere giuridico, il magistrato Loris, D’Ambrosio che dettava la norma per come doveva essere cambiata e veniva cambiata.
Lo rifarebbe o se ne è pentito? E nel caso, perché?
Certo, che non ero felice di dovere prestare i miei studi alle leggi ad personam, ma devo dire con chiarezza che lo scontro con la sinistra era forte e determinato dal fatto che non veniva riconosciuta a Berlusconi la legittimazione a governare il Paese. Questo mi faceva sentire in qualche modo assolto dal delitto di “interesse privato in atto legislativo”. Oggi, invece, una motivazione di questo genere sarebbe sicuramente pretestuosa. A parte Di Pietro, attualmente questa legittimazione è riconosciuta a Berlusconi, salvo che dalla Magistratura che ha sostituito Violante come proprio referente politico, appunto, con Di Pietro.
Quando esattamente e per quali motivi lei ha avuto una crisi morale? Oppure Berlusconi l’ha brutalmente cacciata?
Io non ho avuto alcuna crisi morale per le leggi ad personam. La mia disaffezione rispetto a Forza Italia e alla Casa della Libertà è stata determinata dalle gestioni affaristiche delle articolazioni periferiche di Forza Italia, rispetto alla quale Berlusconi, sicuramente ad esse estraneo, non era nella minima delle condizioni per intervenire e correggere il tiro. Nonostante, poi, ogni tentativo per dare costrutto propositivo ed organizzativo al Partito, non esisteva nulla e nulla era possibile fare, mentre Berlusconi spopolava in una sorta di dittatura interna in cui l’ultimo valore era quello della meritocrazia. Nonostante ciò, io ho fatto di tutto per essere costruttivo all’interno del Partito e per essere leale a Berlusconi, ma i suoi scherani, per ragioni che non sono mai riuscito ad individuare per la abilità con cui è stata portata avanti la manovra, hanno fatto in modo di attuare una mia progressiva emarginazione.
L’ultimo atto, che considero la vera e propria cacciata, senza conoscerne le ragioni, fu la mia cancellazione dalle liste elettorali del 2006, dopo essere stato collocato al quarto posto, dopo Berlusconi, Bondi e Cicchitto, nel Collegio Lombardia I. Berlusconi si scusò “per essere incorso in culpa vigilando” che, però a dimostrazione della risibilità dell’affermazione, si sarebbe ripetuta nel 2008, tornata elettorale cui giunsi dopo aver dedicato due anni alla costruzione dei Circoli del Buon governo di Marcello Dell’Utri, dopo le dovute assicurazioni del mio ritorno in Parlamento, smentito ancora una volta alla vigilia della formazione delle liste.
C’è chi dice che il governo Berlusconi durerà altri tre anni e chi dice che lui preferirà andare a elezioni anticipate non appena sistemate con le leggi “ad libertatem”, cioè “ad Berlusconem”, le sue pendenze giudiziarie. Lei di che parere è?
Non so quanto durerà il governo Berlusconi, ma penso che sia suo obiettivo quello della Presidenza della Repubblica. Sarebbe un bene per la politica italiana perché le carte si rimescolerebbero, essendo l’attuale Popolo della Libertà fatto di ominicchi più che di uomini, assolutamente inadeguati a replicare anche un’unghia delle capacità di Berlusconi, Tremonti e Letta compresi.
Molti dicono che Berlusconi ormai non ce la farà a diventare presidente della Repubblica, parere che non mi sento di sottoscrivere. Lei che ne pensa?
Io penso che Berluscocni sarà il prossimo Presidente della Repubblica. In questa legislatura se Napolitano avesse il punto di orgoglio di dimettersi da un contesto politico di maggioranza che non lo ha votato; nelle prossima legislatura, in caso contrario.
Come sarà l’Italia tra 5-10 anni? Ancora unita o definitivamente spezzata almeno in due?
Fra cinque- dieci anni l’Italia sarà bipolarista ma con una base di equilibratura al centro, destinata a garantire stabilità senza avere potere. Non è un futuro entusiasmante.
Cosa pensa della visita di Berlusconi in Israele? Saremo al guinzaglio anche di quel Paese oltre che degli Usa?
La visita ad Israele è stata un capolavoro di diplomazia, in cui, però, la bilancia è andata tutta dalla parte ebraica ed io credo che la mossa abbia avuto come obiettivo l’intento di Berlusconi di superare, attraverso il mondo ebraico, le difficoltà attualmente esistenti, al di là delle apparenze, di Berlusconi con l’America di Obama.
X C.G.
Che non si parli male del BU$H altro ” The best president U$A from 150 year light “,altro miracolante famoso per apparizioni-sparizioni di armi letali, che non trovò nemmeno sotto la propria scrivania,schede elettorali &C!!!!.
Si dice che l’alluvione sia stata causata dal suo pianto sulla spalla di Dio …e non è poco!
Saluti
L.
Oggi è il mio giorno di riposo, e allora vi voglio deliziare con la ricetta di un tipico piatto veneziano semplice e gustoso.
Non mi pare che si possa tranquillamente affermare che ci siano ricette di cucina veneziane rigorosamente originali, dal momento che Venezia è stata per più di millecinquecento anni al centro del mondo dei traffici, commerciali, militari, religiosi, con una classe dirigente colta se non coltissima, ricca, intraprendente in tutti i sensi, nei commerci e nelle carriere (certo, anche presso il Sultano, come Andrea Gritti).
Propongo un piatto fresco e gustoso.
Sievoi Rostii su la Grea (Cefali alla Griglia)
Ingredienti:
cefali da bon (a digiuno)
aglio e prezzemolo tritati
olio extravergine d’oliva in vetro scuro
sale e pepe quanto basta
limone
polenta bianca abbrustolita a fette
Come preparare la gustosissima pietanza.
Prima cosa bisogna saper scegliere con cura il pesce.
Attenti a quando si acquista il pesce; gli occhi e sotto le branchie per un consueto controllo sulla freschezza, dovete accertarvi che i cefali siano da bon, ovvero digiuni. A tal fine spremete con le dita la pancia di ciascun pesce. Se dallo sfintere collocato fra la pancia e la coda, sul ventre del pesce, escono gocce di poltiglia, l´esemplare non è adatto e dev’essere scartato; lo stomaco dev’essere libero perché il pesce verrà cucinato intero e le sue interiora costituiscono il più gustoso boccone.
I cefali non vanno lavati ne squamati, le squame verranno eliminate con la cottura, durante la quale dovrete proteggere la pelle del pesce dal carbonizzarsi a strisce lungo le maglie della griglia.
Quest´ultima dev’essere a maglie larghe ma non troppo e rigorosamente alimentata a carbone di legna( si può fare anche con un fonello a gas): accendiamola, e mentre essa va in temperatura, prepariamo un tritato di aglio e prezzemolo che mescoleremo a olio extravergine d’oliva, pepe e sale in giusta quantità in una scodella.
Quando la griglia è ben calda, dovete stendere sopra i cefali interi, così come stanno. Il pesce sarà cotto da un lato quando sarà possibile staccarlo facilmente dalla graticola, e allora dovrete girarlo sotto-sopra. Spargete adesso un pizzico di sale sulla testa cotta. Cotto il pesce anche sull´altro lato, spargete un altro pizzico di sale, togliere dal fuoco e, disposti i cefali in un piatto, spargete sopra il miscuglio realizzato con l´olio nella ciotola.
Si può servire freddo o caldo, ma con polenta abbrustolita calda.
Per un piatto gustosissimo, procedere così:
spinare accuratamente uno o due cefali, secondo la misura, e adagiarne i filetti in un piatto da portata sopra due fette di polenta abbrustolita calda.
A questo punto si può chiedere al commensale cui è dedicata la portata se intende cibarsi delle interiora dell´animale, dette el boton. Se (come è probabile, rifiutasse, mettetele da parte per degustarvele personalmente in privato.
Spremere con forchetta e cucchiaio contro il piatto la testa del pesce o dei pesci; rimestare le lische e le teste con il succo di un limone, un poco d´olio, di pepe e di sale. Versare questa salsa sui filetti sbandando il piatto: naturalmente tratterremo lische e scarti solidi con una forchetta
Buon apettito e leccatevi le ditta.
Ah dimenticavo il vino, procuratevi un bianco secco, possibilmente un Prosecco di Valdobbiadene che è il re per questo tipo di pietanze.
Cara anita,
devo dire che in questo siete veramente sfortunati.
In questi giorni “the President Napolitano” è in visita negli States e tu dovresti essere già con la bandierina italiana ad accoglierlo per fargli sentire il calore degli italici!
In tutti i casi , potete chiedere a Lui di inviarvi la “nostra Protezione civile” Bertolaso in testa.
Il buco sarebbe già stato tappato , il bertolaso si sarebbe gettato in apnea tra le onde dell’atlantico e avrebbe chiuso la falla con dei profilattici che a quanto dicono ha sempre a disposizione.
E’ una ittima squadra di salvamento la nostra..Bertolaso in testa , in cordata Scajola e Bondi a fare su e giù per riferire al capo in diretta come vanno le cose là sotto.
Pensateci seriamente !!!
cc
x L.
Ricordiamo alla ineffabile signora che il Giorgetto anni addietro era socio in affari petroliferi con il fratello di sangue di Bin Laden, Salim. E che subito dopo l’attacco alle torri gemelle gli procurò un aereo per farlo uscire in fretta e furia dagli US con tutti i suoi familiari.
Ma forse questo episodio, così come venne raccontato dai media di tutto il mondo, fu soltanto farina del sacco di… “cattivi traduttori”.
…quando la Nostra si arrampica sugli specchi è straordinaria, se si pensa all’età.
màh.
C.G.
x Cerutti Gino
Il disastro di Katrina e’ avvenuto dopo che l’uragano era passato.
Il Sindaco Ray Nagin non era preparato, centinaia di autobus sono rimasti fermi, il Superdome doveva essere allestito per emergenza e non lo era.
Le dighe hanno ceduto e parte bassa di New Orleans e’ stata inondata, e’ come una ciotola sotto il livello del mare, l’acqua non si disperde…
Il governatore, Kathleen Lo Blanco non ha permesso l’ingresso di aiuti per due giorni…
Il Presidente G.W.Bush aveva gia’ dichiarata la zona “disater area”.
I poveri e ricchi non c’entrano niente…tanto che il French Quarter era gia’ in operazione il giorno dopo, senza luce, ma con musica e attivita’.
Anita
Caro CC
La proposta della squadra dell’ ipersalvamento è ottima con una piccola aggiunta è superabbondanteassai:
quella dell’insostituibile supersuk minzolini capace in un solo colpo risolutore di fare il vuoto spinto sulla falla .
Saluti
L.
Caro CC
La proposta della squadra dell’ ipersalvamento è ottima con una piccola aggiunta è superabbondanteassai:
quella dell’insostituibile supersuk minzolini capace in un solo colpo risolutore di fare il vuoto spinto sulla falla .
Saluti
L.
certi blogghisti,
che stressano Anita con New Orleans e l’mpreparazione del disastro Katrina dovrebbero ricordare i nostri disastri “spiccioli” che vanno e vengono e, nonostante una PC che “potrebbe” funzionare, restano sempre incompiuti e sovvenzionati per secoli:
terremoto di Messina docet.
La ricostruzione del Friuli è compiuta “nonostante” lo Stato, altrimenti saremmo ancora nelle baracche!
Poi…ho l’impressione che farei cambio con Bush…almeno lui qualcuno lo controllava…qua “ci” abbiamo una meravigliosa opposizione!!!!
Buona cena!
Sylvi
X Sylvi 559
Dalla lettura del commento deduco che il cambio con G. Wiski Bu$h sia avvenuto con G.raspa Sylvi.
Buona digestione con la speranza che l’alba post-graspa non sia tanto dura,coraggio
L.
caro Linosse ,
mi fossi scolata una bottiglia di graspa forse mi sentirei più in forma che leggere, a spizzichi e a smozzichi causa il nipotino, i giornali; la tv l’ho praticamente eliminata.
Preferirei Bush ubriaco a qualcun altro stravolto da pillole azzurrine. Che c’è di male?
O dovrei preferire certi leader di sx che almeno da 3 decenni dicono quella e sempre quella?
E’ mica colpa della mia sbronza se non sanno dire altro!
Letta, il consigliori del Principe, ha nominato la Grecia …
Tremonti lo ha imbeccato, e il Governatore d’Italia sa di che parla.
Il Pagliaccio (comincia sempre per P) non è nemmeno ubriaco,è proprio sfatto!
Credimi, da queste parti la graspa latita di questi tempi.
Potrei fare un’eccezione se mi dici che vuoi tornare a Passo Tanamea; dev’essere bellissimo in questa primavera tarda!
Sylvi
x Sylvi.
Ho la vaga impressione (poi mica tanto vaga) che l’ineffabile signora si stressi da sola.
Guai a criticare con fatti incontestabili le amministrazioni dei suoi eroi repubblicani.
Apriti cielo!
Debbo dire però che adesso si è calmata un tantino: anni fa come uno apriva bocca (si fa per dire..) si inviperiva mica male.
P.S. Su Bush sarebbe opportuno stendere un velo di pietà.
Non mi è stato mai dato di capire con esattezza se il bush era una specie di berluschino oppure il berluska nostrano la copia esatta del bush. màh..
Erano amiconi, roba… da pacche sulle spalle, mica quisquilie o pinzellacchere alla Bersani di casa nostra!
C.G.
cara Sylvina ,
luce della carnia,..direi che Anita si stressa da sola ,senza bisogno che su questo Blog qualcuno le dia una mano.
Ognuno ha le sue debolezze…cosa vuoi…!!
Chi per busch ,chi per bossi,chi per tremonti,……!!!
In questo momento il “nostro sfatto”pensa di gasare il Milan, attraverso l’amico Putin,e manda in avanti le più belle “menti” della squadra tipo Gasparri ad Otto e Mezzo, appena pochi minuti fa,per annunciarCi le meraviglie che ci aspettano..
Spero che ora, dopo che l’azzeramento dell’Irap al Sud, i baldi carnici la smettano di pensare alla Slovenia come terra di investimento…sicuri che con l’azzeramento delle intercettazioni il terreno e la legalità al Sud , siano un buon auspicio per fare investimenti produttivi “fantasmi”..sul modello collaudato del mordi e fuggi …
I comunistacci, cosa vuoi , morti e sepolti, sghignazzano impudici dalle tombe ,ormai..!!
Come al solito anche da morti , la colpa è loro…e del Sindacato!!
cc
Caro linosse,
scusa mi dimenticavo, direi che l’aggiunta di minchiolini alla squadra di salvamento delle paludi, sia mossa astuta e indovinata.
E’ un’idrovora perfetta , tanto che già molte Universita italiane a corto di sussidi per la ricerca, pensavano a sue “prestazioni per la creazione del vuoto assoluto al posto delle costosissme Pompe.
cc
x C.G.
Le dighe di New Orleans sono ed erano vecchie.
La responasabilita’ della manuntenzione e’ del ” United States Army Corps of Engineers. O USACE.
E’ una sezione dell’esercito statunitense specializzata in ingegneria e progettazione.
Anche se generalmente viene associata con dighe, canali e ripari contro le inondazioni negli Stati Uniti, lo USACE e’ in realta’ coinvolto in una vasta gamma di opere pubbliche di sostegno per la nazione attraverso il mondo sotto il comando dello United States Department of Defense.
Da anni dicevano, al prossimo uragano se ne vanno…..
Katrina per se’ non era un uragano potente, era stato degradato a #1 dal #4.
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“A contrite U.S. Army Corps of Engineers took responsibility Thursday for the flooding of New Orleans by Hurricane Katrina and said the levees failed because they were built in a disjointed fashion using outdated data.
“This is the first time that the Corps has had to stand up and say, `We’ve had a catastrophic failure,'” Lt. Gen. Carl Strock, the Corps chief, said as the agency issued a 6,000-page-plus report on the disaster on Day 1 of the new hurricane season.
The Corps said it will use the lessons it has learned to build better flood defenses.
“Words alone will not restore trust in the Corps,” Strock said…”
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Abbiamo ponti, strade, dighe, etc… che sono vecchie e con principi fuori data.
Veda l’allagamento che ha subito il mio Stato, fiumi straripati, crollati, strade ancora inacessibili…ci vorranno mesi ed forse anni prima che tutto ritorni al normale.
Un uragano ha fatto 600 vittime in un ora, adesso abbiamo dighe che si chiudono e la citta’ non si allaga piu’.
Le dighe di New Orleans datano dal 1925, non tutte, ci sono canali sopra canali che circondano la citta’ per contenere il lago Pontchartrain e il Mississipi river.
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Vi ricordate le decine, forse centinaia, di stupri, omicidi, accoltellamenti e decessi dovuti a negligenza ufficiale al Superdome dopo l’uragano Katrina?
Quello non e’ mai successo, come anche i media nazionali in seguito hanno poi ammesso.
Certo, tutti ricordiamo la segnalazione originale, ma non il back-pedaling = la pedalata indietro.
Anita
Se posso commentare…
lasciatemi dire che però un tantino di ragione l’Anita c’è l’ha!
Il povero Nixon , luce della reazione, paladino dei conservatori di tutte le latitudini ed età , fu fatto fuori perchè mentì alla nazione per aver carpito notizie sul campo avverso…
Lo”Sfatto” (bel neologismo sylvi, complimenti) è ancora lì,dopo aver intercettato mezza opposizione, prima delle elezioni 2006.
Povero Fassino …!!
cc
x CC
Nixon fece quello che fanno tutti, solo che lui e’ stato “preso” ed ha mentito.
Diede le dimissioni senza ammettere la sua colpa, al fine di sottrarsi al procedimento di “impeachment”, le accuse furono provocate dal suo coinvolgimento nello scandalo Watergate.
Nixon fu accusato di aver allargato a dismisura i suoi poteri, stravolgendo la Costituzione.
In realta’ l’aumento dei poteri della presidenza era un processo gia’ in atto dalla presidenza di Franklin D. Roosevelt, e aumentata durante l’amministrazione di Lyndon B. Johnson.
Obama sta superando tutti…non so se avete letto le ultime.
Devo assistere il mio nuovo handyman…mi sta aggiustando la terrazza.
Anita
caro CC,
mi sento molto abbacchiata:
i comunisti non mangiano più i bambini!!!
i comunisti non ci sono più e sghinazzano dalla tomba!!!
E io con chi me la prendo?
Nemmeno con AZ che ormai è come il Panda e io mi sono sempre schierata dalla parte dei più sfigati!!!
Con un orecchio e un occhio sto seguendo Ballarò dove Epifani grida perchè l’operaio Fiat deve lavorare SEI mesi in più!!!
Dopo aver ricevuto i soliti sussidi dello Stato!
Già, è l’unico problema che abbiamo!
I ricconi? Poverini, perderanno il latte, come la Gregoraci!
Ma lo comprerà in un Paradiso fiscale, quello buono, mica come quello di mio nipote!
Io sono fuori tempo massimo!!!
Noi, dell’orticello di queste parti.
Altro che investire in Slovenia…siamo pronti per fare i fantasmi in meridione, tanto che ci frega dell’Irap, dell’Ilor, degli studi di settore e…balle varie.
Non ci toccheranno più, come dice bene Marco!
Vado domenica per qualche giorno a Vienna, forse non torno!
Sylvi
Cara sylvina,
faro del cadore,ma Epifani è al pari degli altri un attore ,che giustamente difende la sua parte.
Ci mancherebbe solo che difendesse i padroni pubblicamente, così gli operai bergamaschi, magari voterebbero più volentieri ancora la Lega che a parole li difende benissimo,dagli immigrati del gabon e del senegal!
Tocca alla politica, a Bossi ,dirimere queste questioni!
Lui gioca agli Indiani,mentre lo Sfatto, gioca con il cerone.
In fondo gli italiani li hanno votati per questo.
Epifani fa il sindacalista,mica il politico !
Vai pure in Austria,così ci informi come sta Heidi !!!
cc
Sylvina ,
dimenticavo, ma tu devi nutrire un amore segreto per Epifani, ti aspetti sempre qualcosa da lui..come se dipendesse da lui la soluzione dei problemi italici.
Non ho capito ancora cosa , mica è il Presidentedel Consiglio!
Ahh se vai in Austria, non comperare immobili, e se li compri denuncia il giusto nel prossimo condono !
cc
x Ceruti Gino
Debbo dire però che adesso si è calmata un tantino: anni fa come uno apriva bocca (si fa per dire..) si inviperiva mica male.
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Anni fa era un forum di porci, gli insulti che mi prendevo erano pesantissimi, perfino minacce di morte a me e a mio nipote…cosa voleva che rispondessi con carezze di gratitudine?
Non si dimentichi che di sovente i post non erano miei, chi mi imitava o l’apografo non si rendeva conto del fuso orario, e la mattina trovavo messaggi col mio nome…ma non erano miei, io ero ancora a nanna.
Anita
Ricordo che lei, ineffabile signora, in quel Blog di porci (sob!) ci sguazzava mica male.
Come sguazzava niente male su Legno Storto, covo di suini in camicetta nera.
Le chiacchiere, è un dato di fatto, producono muffa.
C.G.
x C.G.
Il fatto rimane che il Blog di Bocca e’ stato chiuso ed anche Aruotalibera con un r.
L’LS e’ un forum pulito, non ho mai letto parole sconce o offese personali.
Per lei tutti quelli che non la pensano come lei sono fascisti in camicia nera.
Chi e’ l’ottuso?
Anita
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