Vittorio Feltri&C, da Enzo Baldoni a Gino Strada: ovvero i lupi perdono il pelo ma non il vizio. E le dimenticate strenue difese del Vaticano di pluriaccusati molestatori sessuali come don Gelmini e l’arcivescovo Julius Paetz

Il lupo, o meglio i lupi perdono il pelo ma non il vizio. La grande onestà non solo professionale di Vittorio Feltri e del suo Il Giornale risulta ben chiara  da tre azioni ben precise, che oltretutto si contraddicono tra loro in modo davvero plateale, e rifulge in modo particolare di fronte alla scarcerazione – e totale proscioglimento! – dei tre medici di Emergency arrestati in Afganistan. Scarcerazione e proscioglimento che oltre a mettere almeno un po’ in difficoltà la linea accusatoria de Il Giornale – se qualcuno la definisse miserabile non saprei bene cosa obiettare – ricalca lo stesso atteggiamento avuto sempre da Feltri, con il valido appoggio di Renato Farina, quando il giornale Libero sputò sul cadavere del giornalista freelance Enzo Baldoni. Chi non ha il vizio della memoria forse non ricorda che su Libero il collega Baldoni dopo essere stato rapito e ucciso da terroristi iracheni venne definito “un pirlacchione spericolato”, mentre prima che venisse ammazzato  si era provveduto sulle stesse pagine a evocare il sospetto che il rapimento fosse una sceneggiata. Come dire che di conseguenza il povero Baldoni fosse in qualche modo amico dei terroristi. Ma veniamo alle tre azioni particolari di Feltri e de Il Giornale berluscone.

La prima azione discutibile di Feltri è l’interpretazione da lui data della vignetta di Staino sull’aereo polacco precipitato con a bordo una larga fetta del governo: “A chi troppo e a chi poco”, recita la didascalia della vignetta. Che si può riferire a qualunque Paese e situazione del mondo, dal Giappone al Perù, dal Sud Africa alla Finlandia. Fosse caduto un aereo cubano con a bordo i fratelli Castro e mezzo governo castrista e si fosse riferita la vignetta di Staino a un tale disastro, odo già gli applausi entusiasti degli stessi sepolcri imbiancati che si sono scagliati contro Staino. La sua vignetta può essere ritenuta di pessimo gusto, a me per esempio non sono mai piaciute né la sua ironia né il suo modo di disegnare, e moltissimi – se non quasi tutti – hanno pensato quello che Feltri ha messo per iscritto. Però un conto è pensare e spettegolare, un altro calunniare su un giornale. Se non sappiamo distinguere tra il pensare e lo scrivere, per giunta su un giornale, senza neppure il beneficio del dubbio, allora siamo malmessi. Inoltre, checché abbiano pensato in molti o tutti, Staino ha chiarito che non si riferiva certo a Berlusconi.

Può essere che l’autodifesa di Staino non convinca, può essere che la sua spiegazione postuma sia poco sincera, resta però il fatto che nella vignetta NON c’era scritto quello che Feltri dà per scontato come se nella vignetta fosse stato invece scritto a chiare lettere e a caratteri cubitali. E se non c’è scritto, allora si è costretti a restare nel campo delle interpretazioni personali, nel campo delle impressioni e suggestioni, che certo NON bastano per avere delle certezze inconfutabili come quelle sparate in prima pagina da Feltri. Può darsi che la mia sulla vignetta di Staino sia una interpretazione benevola, anche se in realtà è una a-interpretazione, cioè una assenza di interpretazione, ma è certo che quella di Feltri è una interpretazione alquanto malevola, quanto meno forzata. Vari colleghi insistono a dire che la mia interpretazione, o meglio a-interpretazione, è ingenua e riduttiva. Anche fosse, l’ingenuità e la riduttività del tipo “assoluzione dubitativa, per mancanza di prove sufficienti” sono senza dubbio da preferire alle sentenze forcaiole basate solo sulle proprie convinzioni.

Ergo: come faccia Feltri basandosi su quella vignetta a strepitare “che la sinistra vuole Berlusconi morto” (!!!) è un mistero. Niente affatto glorioso. La sua è una interpretazione legittima o è invece una illegittima spinta all’odio? Nel secondo caso, sarebbe strana – o no? – una spinta all’odio da parte dell’organo stampa abbastanza ufficiale del preteso Partito dell’Amore berluscone. Feltri ha fatto una pessima figura per la sua coltellata alla schiena di Dino Boffo, ma almeno ha più o meno riconosciuto di essersi sbagliato. Forse dovrebbe farlo anche per la sua interpretazione della vignetta di Staino. Tra Staino e Feltri a sbattere il mostro in prima pagina chi è stato? Staino o piuttosto Feltri?

La seconda azione strana di Feltri è il risalto dato all’accusa di Berlusconi contro Saviano, reo nienteppoppòdimmènocché di fare pubblicità alla mafia. Ora, poiché la logica – contrariamente all’elastico delle mutande – non è un’optional adattabile a pretese di parte, Feltri deve conseguentemente ammettere – e scrivere in prima pagina – che “Berlusconi vuole Saviano morto”. O no? Con una differenza, non da poco: che mentre non c’è nessuno, perlomeno a sinistra, che vuole Berlusconi morto di morte violenta, è invece sicuro che la premiata ditta Mafia-Camorra&C vuole Saviano morto, e non di morte naturale. Detto in altre parole: tra la vignetta di Staino e l’accusa di Berlusconi contro Saviano, quella semmai più adatta a stimolare qualcosa di luttuoso è senza dubbio la seconda.

La terza cosa strana commessa da Feltri è il credito dato – sempre in prima pagina – a pretese “rivelazioni” addirittura dei sevizi segreti afgani secondo le quali Emergency è incastrata dalla registrazione di una telefonata che parla di armi e anche da cose “più pesanti”. Sempre in base al fatto che la logica non è un optional, se Feltri avvalora una simile “notizia”, non si capisce perché invece non avvalori mai notizie con basi ben più concrete. Per esempio, non avvalora la notizia della condanna anche in terzo grado di Cesare Previti per avere comprato un magistrato onde scippare la Mondadori al Gruppo Editoriale L’Espresso, e che di conseguenza Marina Berlusconi, figlia di Silvio, occupa una poltrona sopra la quale non dovrebbe stare il suo sedere.

Altro esempio: Feltri non avvalora la notizia che la stessa Cassazione ha messo per iscritto che quella “compera” il buon Previti l’ha condotta e portata a termine in tandem con il suo datore di lavoro Berlusconi Silvio. Altro esempio ancora: Feltri non solo non ha valorizzato la notizia delle accuse mosse da oltre 50 ragazzi per molestie sessuali contro don Pierino Gelmini, ma l’ha anzi irrisa. Feltri infatti ha pubblicamente definito il signor Gelmini un tale benefattore e sant’uomo da concludere che anche se s’è preso qualche libertà di troppo con ragazzi  non lo si può biasimare. Gli abusi sessuali su 50 ragazzi – tutti maggiorenni o anche minorenni? – evidentemente per il Feltri-pensiero sono una sorta di ricompensa legittima se non dovuta per il bene fatto. Una morale che non ha bisogno di commenti. Infine, ultimo esempio, almeno per ora, Feltri non ha per nulla avvalorato – anzi, tutt’altro – la notizia dei buoni rapporti del signor Marcello Dell’Utri con mafiosi di spicco, rapporti a causa dei quali un magistrato italiano in queste ore ha chiesto di elevare da 9 a 11 gli anni di condanna già inflitti al famoso Marcello braccio destro di Berlusconi.

Da notare che le testimonianze, le prove e la richiesta di conferma e aumento della condanna a carico di Dell’Utri vengono da cittadini italiani, con tanto di nome e cognome, e non da anonime e pretese affermazioni dei “servizi segreti” afgani. Oltretutto: da quando in qua abbiamo dato una patente di infallibilità ai servizi segreti afgani se usiamo sospettare perfino dei nostri? E come mai non si affaccia il sospetto che anche in Afganistan, che non brilla né per democrazia né per trasparenza in generale, possano fare come fece la polizia italiana a Genova quando piazzò delle molotov alla scuola Diaz da addebitare ai “sovversivi”?

Un’ultima annotazione. Feltri ha azzoppato Boffo sparando che “non si possono ammettere moralisti condannati in tribunale”. Bene. Allora perché mai dovremmo sorbirci un moralista e/o fustigatore come Feltri, che – stando a quanto leggo nel sito dell’Ordine dei giornalisti di Milano – il 27 febbraio 2002 ha patteggiato con il tribunale di Monza una condanna a due mesi di reclusione per avere pubblicato foto di bambini stuprati? Stando alla logica, una condanna a due mesi di reclusione è più grave di una ammenda di qualche centinaia di euro. O no?

Pino Nicotri

P. S. La reazione scomposta del Vaticano a difesa del “benefattore” don Gelmini, così come la reazione scomposta e la difesa a oltranza da parte dello stesso Vaticano a favore dell’arcivescovo di Poznan Julius Paetz, cacciato dal cattolicissimo governo polacco perché denunciato per molestie sessuali da oltre venti seminaristi ma accolto in S. Pietro come un eroe perseguitato, autorizzano il sospetto che la direttiva vaticana del 2003 resa nota solo nei giorni scorsi, contenente l’indicazione di denunciare anche alle autorità civili i sacerdoti pedofili, sia solo un falso. Fumo negli occhi per far dimenticare la sciagurata direttiva del 2001: quella che – a firma di Ratzinger e Raffaele Bertone – imponeva ai vescovi di tutto il mondo il segreto su qualunque caso di pedofilia e adescamento in confessionale.

LA LETTERA DEL CARDINALE CASTRILLON HOYOS:

435 commenti
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  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Per quanto riguarda il rispetto, ci sono infiniti modi peggiori della manomorta per mancare di rispetto a una donna. Ne dico uno per tutti: ” zitta tu!”. Quante volte una donna se lo è sentito dire?

  2. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Cara Anita, tu appartieni ad una generazione in cui certe cose non si dovevano fare. Io appartengo ad una generazione successiva ed essendo stato ragazzo alla fine degli anni ‘60, le cose erano già un po’ diverse.
    ==========

    No, se mi dici che la societa’ era piu’ chiusa, e’ vero.
    Le cose che non si dovevano fare, erano fatte di nascosto anche ai tempi di mia mamma, non solo ai miei.

    Anita

  3. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    ECCO ALMENO PARTE DI QUELLA LETTERA, TRATTA DA UN ALTRO SITO CATTOLICO CON IL LINK
    http://lavignadelsignore.blogspot.com/2010/04/in-una-lettera-del-2001-il-card-hoyos.html
    ——————–

    ”Mi congratulo con lei di non aver denunciato un prete all’amministrazione civile”. Così scriveva l’8 settembre 2001 il card. Dario Castrillon Hoyos, all’epoca prefetto della Congregazione del Clero, più di recente artefice della remissione della scomunica ai quattro vescovi lefebvriani. La lettera del porporato colombiano, oggi in pensione, era diretta a mons. Pierre Pican, vescovo di Bayeux, che qualche giorno prima era stato condannato a tre mesi di prigione con la condizionale per non aver denunciato un prete pedofilo della sua diocesi: una condotta, per il porporato, che doveva essere presa ad esempio da tutti i vescovi del mondo. La lettera è stata pubblicata dalla rivista francese Golias. ”Le scrivo in qualità di prefetto della Congregazione per il Clero, incaricato di collaborare alla responsabilità del Padre comune su tutti i preti del mondo”, esordiva Castrillon Hoyos nove anni fa. La Congregazione per la dottrina della fede, guidata dal card. Joseph Ratzinger, poco meno di quattro mesi prima, nel maggio del 2001, aveva pubblicato la lettera “De delictis gravioribus” con cui avocava al dicastero la gestione di tutti i casi di abusi su minori commessi da preti ma la situazione, evidentemente, era ancora confusa in Vaticano. ‘’Lei ha agito bene e mi felicito di avere un confratello nell’episcopato che, agli occhi della storia e di tutti gli altri vescovi del mondo avrà preferito la prigione piuttosto che denunciare il suo figlio-prete”. Castrillon Hoyos, facendo eco all’auto-difesa del vescovo che aveva invocato il ”segreto professionale” nel rapporto preti-vescovo, sottolineava come questa relazione fosse ”una relazione sacramentale che crea dei legami molto speciali di paternità spirituale. Questo tema è stato ampiamente regolato dall’ultimo Concilio, dal Sinodo dei vescovi del 1971 e da quello del 1991”. Il vescovo, aggiungeva l’allora responsabile del Clero, ”ha altri modi di agire, come ha spiegato di recente la Conferenza Episcopale francese; ma non si può esigere da un vescovo che sia lui a denunciare. In tutti gli ordinamenti giuridici civili è riconosciuto al prossimo la possibilità di non testimoniare a carico di un parente diretto”. E Castrillon Hoyos ricordava un passo della lettera di San Paolo ai Filippesi: ”A tutti quelli del pretorio e a tutti gli altri è divenuto noto che sono in catene per Cristo; e la maggioranza dei fratelli nel Signore, incoraggiati dalle mie catene, hanno avuto più ardire nell’annunciare senza paura la parola di Dio”. ”Questa Congregazione – concludeva il cardinale -, per incoraggiare i fratelli nell’episcopato in una materia così delicata trasmetterà copia di questa missiva a tutti i fratelli vescovi. Assicurandole ancora la mia prossimità fraterna nel Signore, la saluto insieme al suo ausiliare e tutta la sua diocesi”. Il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, interviene con una dichiarazione ufficiale sulla lettera del card. Hoyos, secondo cui “non rappresenta la linea presa dalla Santa Sede”. ”Questo documento – afferma padre Lombardi – è una riprova di quanto fosse opportuna l’unificazione della trattazione dei casi di abusi sessuali di minori da parte di membri del clero sotto la competenza della congregazione della dottrina della fede, per garantirne una conduzione rigorosa e coerente, come avvenne infatti con i documenti approvati dal Papa nel 2001”.

  4. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Questo il link della rivista francese Golias che ha pubblicato l’originale della lettera di Hoyos: http://www.golias-editions.fr/spip.php?article3794 . L’originale l’ho or ora inserito alla fine del testo di questa puntata del blog.

    E questo è il contenuto – credo totale – della lettera tradotta in italiano come la si ricava dal sito http://pdcimilena.wordpress.com/2010/04/16/pedofilia-clericale-infinita/

    ” Le scrivo in qualità di prefetto della Congregazione per il Clero, incaricato di collaborare alla responsabilità del Padre comune su tutti i preti del mondo”, scrive Castrillon-Hoyos nella missiva datata dal Vaticano il primo settembre del 2001. “Mi congratulo con lei di non aver denunciato un prete all’amministrazione civile. Lei ha agito bene e mi felicito di avere un confratello nell’episcopato che, agli occhi della storia e di tutti gli altri vescovi del mondo avrà preferito la prigione piuttosto che denunciare il suo figlio-prete. Effettivamente la relazione tra i preti e i loro vescovi non è professionale, è una relazione sacramentale che crea dei legami molto speciali di paternità spirituale. Questo tema è stato ampiamente regolato dall’ultimo Concilio, dal sinodo dei vescovi del 1971 e da quello del 1991. Il vescovo ha altri modi di agire, come ha spiegato di recente la Conferenza episcopale francese; ma non si può esigere da un vescovo che sia lui a denunciare. In tutti gli ordinamenti giuridici civili è riconosciuto al prossimo la possibilità di non testimoniare a carico di un parente diretto. Al suo proposito ci ricordiamo della parola di San Paolo: ‘A tutti quelli del pretorio e a tutti gli altri è divenuto noto che sono in catene per Cristo; e la maggioranza dei fratelli nel Signore, incoraggiati dalle mie catene, hanno avuto più ardire nell’annunciare senza paura la parola di Dio’ (Filippesi 1, 13-14). Questa congregazione, per incoraggiare i fratelli nell’episcopato in una materia così delicata trasmetterà copia di questa missiva a tutti i fratelli vescovi. Assicurandole ancora la mia prossimità fraterna nel Signore, la saluto insieme al suo ausiliare e tutta la sua diocesi”.
    Il vescovo fu condannato a tre mesi con la condizionale a settembre del 2001 per non aver denunciato un prete pedofilo, padre René Bissey. In una nota della conferenza episcopale francese, mons. Pican spiegò di non aver “dimenticato la prova subita” dalle vittime, ma che una denuncia alle autorità civili avrebbe implicato “una restrizione del campo del segreto professionale che non smette di inquietare”

  5. Pasquino
    Pasquino says:

    RICORDI

    Dolce, fresca collina, pendio ruvido e sinuoso,
    scuro bosco a volte violento e velenoso,
    attento, alzo l’occhi; osservo, guardo,
    non trovo orizzonti, non scorgo valli,
    o forre profonde, non marmotte,
    o cervi saltellanti dal repentin balzo,
    pensieri, desideri, lungo stretti sentieri,
    ricordi lontani, di felici giorni andati,
    sogni infiniti, sempre con un senso,
    arabesco nel vento a disegnar nel cielo,
    diadema di ricordi e di luccicànti gemme.

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    IL WASHINGTON POST DIFENDE RATZINGER RIGUARDO LA PEDOFILIA:

    “Sono cinque i miti da sfatare sullo scandalo dei preti pedofili e il primo e’ che il Papa sia il principale ‘responsabile’ dell’insabbiamento andato avanti per anni. E’ quanto scrive oggi il Washington Post, in una lunga analisi della vicenda, nella quale si nega anche che gli abusi accadano piu’ facilmente in seno alla Chiesa cattolica che altrove.

    “Come Papa, Benedetto ha accusato i media di aver gonfiato lo scandalo, ma si e’ mosso con piu’ decisione contro i responsabili del suo predecessore”, nota il quotidiano, ricordando che la Congregazione per la Dottrina della Fede assunse la giurisdizione sui casi abusi solo nel 2001, su richiesta di Joseph Ratzinger che allora la guidava. Inoltre c’e’ un solo caso di possibile insabbiamento in qualche modo riconducibile al Papa, risalente al 1980 quando era vescovo a Monaco.

    Del resto si tratta di una caso molto controverso, in quanto non e’ neppure chiaro se sia stato lui ad assegnare ad altra parrocchia un sacerdote colpevole di abusi e comunque “si e’ comportato piu’ o meno come la maggior parte dei vescovi dell’epoca”.

    Secondo mito da sfatare, scrive ancora il Washington Post, e’ che i principali responsabili siano i sacerdoti gay. E’ vero che “l’80% delle vittime sono maschi”, ma molti molestatori “hanno preso di mira bambini di entrambe i sessi” e la prevalenza di abusi sui maschi puo’ essere legata al maggior numero di occasioni.

    Altro mito e’ che gli abusi avvengano prevalentemente in seno alla Chiesa cattolica. Casi di pedofilia si verificano anche fra gli insegnanti, gli scout e in altre confessioni religiose. “Non consideriamo la Chiesa cattolica come un posto che abbia un problema piu’ grande degli altri”, ha recentemente commentato Ernie Allen, presidente del Centro nazionale americano per bambini scomparsi e sfruttati, citando numerosi casi che coinvolgono pastori evangelici o rabbini. Va anche contestata, secondo il giornale, l’affermazione che la stampa sia contraria alla Chiesa.

    Come leader mondiale e capo spirituale di una confessione di 1,1 miliardo di fedeli, il Papa riceve ovviamente molta attenzione dai media, ma questa e’ spesso molto favorevole. Nel 2008, quando Benedetto XVi visito’ gli Stati Uniti, l’annuale sondaggio del Pew centre sulla religione sottolineo’ che “oltre la meta’ degli articoli su questo tema riguardavano il Papa e la Chiesa cattolica e che erano in maggioranza favorevoli o semplici cronache”.

    Infine l’ultimo mito da sfatare e’ che i cattolici possano lasciare la Chiesa per la vicenda dei preti pedofili: cio’ non e’ avvenuto dopo che lo scandalo e’ scoppiato negli Stati Uniti nel 2002. Un sondaggio del Pew centre nel 2007 su chi ha lasciato al Chiesa “vede gli abusi in basso nella lista delle ragioni, molto dopo gli insegnamenti sull’omosessualita’, il ruolo delle donne, l’aborto e la contraccezione””.

  7. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Avete foraggiato Bin Laden e non gli “afgani”.
    Quindi: falso numero 1.

    Avete foraggiato Saddam Hussein nella sua guerra contro l’Iran.
    Quindi: falso numero 2.
    ————————–
    Caro Mirko,
    E’ inutile! Credi quello che mazzo perche’ frankly my dear I dont give a damn!
    Il falso numero 1 e’ tuo perche’ bin Laden era una piccolissima parte di quelli armati dall’USA.

    Il falso numero 2 e’ anche tuo perche’ l’aiuto a Saddam consisteva di data di intelligence per non farli perdire la guerra contro Iran che in retrospetto fu’ un ottima idea.
    Informati invece di qualgliggiare quacquaraquando.
    Unsaluto AZista anche a te.

  8. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Come ha detto Monicelli, vecchio saggio, il mondo ha bisogno di una gran bella rivoluzione.
    —–
    Ha detto una stupidaggine. Il mondo non è il cortile di casa sua, ma un insieme di problematiche insanabili ed irrisolvibili da qualsiasi rivoluzione.
    Il mondo ha bisogno di tecnologia. Tecnologia che lo sollevi dalle paure, soprattutto. Ha bisogno di cultura, di incentivi alla creatività, di tonnellate di soldi alla ricerca.
    Meno fame, meno sete, meno malattie, ampliate possibilità di realizzare le proprie aspirazioni, sono tutti orizzonti raggiungibili in tempi relativamente brevi. Piuttosto, c’è urgente necessità di una classe di pensatori liberi da condizionamenti ideologici, che possano rapidamente proporre soluzioni calibrate e realistiche, invece di sogni e teorie universali inapplicabili.

  9. sylvi
    sylvi says:

    caro Faust,

    io non ti evito affatto.
    Ti ho scritto due o tre post ai quali non hai risposto.
    Poichè ricordo i miei traslochi, rabbrividisco ancora, ho capito benissimo e non me la sono presa.
    Del resto ho sempre una borsa a portata di mano!
    L’ultima volta ti avevo augurato -buon vento – alla velista,

    ora ti do il mio -ariviodisi-!

    Sylvi

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sì, sì, poppy.
    Un classico usaescippa:
    prima li foraggiate ad uso e consumo per i vostri porci comodi, poi li gettate (da qui il sinonimo “usaegetta”) facendoli diventare terroristi tagliagole.
    Siete maestri imbattibili in questo. Nessun dubbio.
    Con i sauditi ancora non vi azzardate, altrimenti.. nisba, nix oil.

    La lista dei puzzoni di cui vi siete serviti è lunga, moooolto lunga.
    Comincia dal 1946 o giù di lì, vero poppetto?
    Vai.
    C.G.

  11. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Caro marco,
    Ha volte c’e’ bisogno di provare cose nuove o almeno come un experimemt. Propongo che Monicelli e Vox si trovino una isoletta dove possono fare questa rivoluzione e vediamo come vanno a finire le cose. L’isola dovrebbe avere un sistema governativo e finanziario che rappresenta la nostra situazione mondiale. Poi apetteremo cirque 50 anni e vediamo gli effetti. Possiamo chiamare l’isoletta Cuba II specialmente perche’ l’esprimento Cuba I e’ fallito (e tutti gli altri).

  12. sylvi
    sylvi says:

    Mario Monicelli, classe 1915 come mio padre, che è morto a 26 anni, senza aver vissuto, può ben augurarsi una rivoluzione , tanto mica ci perde lui… la polpa l’ha mangiata, gli resta l’osso!!!

    Io penso che uno che ragiona così non sia saggio ma semplicemente affetto da demenza senile!

    Sylvi

  13. Anita
    Anita says:

    Notizie

    Troppi figli “illegali”.
    Pechino sterilizza migliaia di genitori.
    In Cina sono state sterilizzate quasi 10.000 persone che non hanno rispettato la politica del figlio unico.
    È accaduto nel sud, nella provincia di Guangdong.
    A rivelarlo è il quotidiano in lingua inglese Global Times.
    La campagna è cominciata il 7 aprile nella città- contea di Puning, dove vivono 2,2 milioni di persone, durerà venti giorni e finora ha interessato 9.559 cittadini considerati tra i “maggiori evasori” delle disposizioni governative in materia di pianificazione familiare.

    http://www.laogai.it/?p=18827

    Anita

  14. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Inutile discutere con uno che va in giro con i pannoloni sulla testa!
    —————————-
    Caro Mirko,
    Ma come! Ancora rimpiangi la sconfitta della stronzata rossa con solo uno centinaio di spara missili made in USA. Una forma di Usa e Getta missili!
    Inutile il tuo quaglieggio di quacquaraquisto di mestiere. Del monde reale non sai un cavolo. Tutto qui.
    Un saluto AZista.

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Assaggia i cibi per i cani e dava cipollate in testa agli spasimanti..
    Ora capisco il perchè delle kakkette.
    C.G

  16. sylvi
    sylvi says:

    Mi rivolgo a chi sa di entomologia , di agraria in generale.

    quesito n. 1) ho due betulle da circa 25 anni nel mio giardino.
    Quando il freddo ha cominciato a mollare la presa si sono messe “a piangere” per giorni e giorni una linfa densa e scivolosa.
    Perchè?
    Non era mai successo prima!

    Quesito n.2) vuotando le ciotole sparse in giardino, per rinvasare le begonie, mi sono trovata di fronte a un numero spaventoso di larve “accucciate sul fondo”.
    Sono lunghe cr2/3cm, 1cm di diam., di color bianco argenteo, vive e arzille che aspettavano ancora qualche raggio di sole per invadermi!!!
    Schifosissime. Mai viste prima!
    Mio marito dice che sul blog potrei trovare lumi!!!

    Ringrazio per i pareri

    Sylvi

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Mi dispiace e chiedo scusa per i mio “pazzo ed idiota” nel mio post Nr.60 indirizzato a Peter.
    No…… non credo che lei sia un idiota, ne´un pazzo, ma una testa di rapa, si,,,,,quella si , al 100%.
    Quando le ho scritto del coraggio di Nicotri , lei….perche´cosi le conveniva , ha riportato il secondo racconto tralasciando il primo.

    Per evitarle di andare a cercare , Nicotri sciveva:-
    ” Una volta, avevo credo 11 anni, su un autobus di Bari mi sono poggiato, non ricordo perché, sul posteriore di una donna. Mi stupì il senso di beatitudine e batticuore che me ne venne, tant’è che rimasi appoggiato a quella sconosciuta anche quando nell’autobus non c’era folla e quindi il mio stare appiccicato era decisamente ingiustificato.”

    Ma quel vissuto di Pino e´la cosa piu´normale e bellissima che c´e´
    per un ragazzino di 11 anni, io riesco persino a percepire quelle emozioni.
    Se avessi scritto io una cosa del genere, ne avrei sentito sicuramente delle belle.
    .
    Non ci sono ipocrisie e non c´e´nessun “verboten” non ci sono insoddisfazioni , ma solo le barriere che lei ha nel suo cervello.
    .
    Mi spieghero in seguito, perche gli argomenti mi frullano , che non so da dove cominciare, ma nella confusione, spero che lei capira´.
    Lei scrive:-
    “Se per lei e’ da pazzi toccare una sconosciuta in una piazza, e’ da dritti farlo di nascosto su di un bus. Questo dice moltissimo sulla sua natura”.
    Non c´e´niente di nascosto…….. cosa significa di nascosto se si e´in due………

    O come scrive la Syivi:-“Io non discuto sulle donne che avete frequentato…se ne leggono tante altre sui giornali…”

    Offese stupide e gratuite, per lei allora tutte le donne che ho conosciuto io o Marco sono piu´o meno delle puttanelle, se non di piu´. Vergogna…………

    ed ancora:-“Trovano normale che i rapporti tra sessi siano a base di volgari toccamenti e palpeggiamenti”
    Ma insomma chi ha parlato di volgari palpeggiamenti?

    I volgari esistono , non lo metto in dubbio, ma io mi sembra di aver parlato di altre cose.

    Io veramente non vi capisco , perche ´gettare tutto nella merda, pur di avere un pizzico di ragione.
    Ho scritto del mio piu´grande amore aprendo il mio cuore e parlando sinceramente di come la mia vita fu scombussolata.
    Era veramente qualcosa di tenero, ci scrivevamo lettere ogni giorno, anche quando ci incontravamo, ed io svenavo il mio portafoglio per comprare fiori. Ebbene quell´incontro avvenne in un cinema.
    Qualcuno dira´: “ma si siedono sempre vicino a te”.
    ed io che ci posso fare?Avevo 18 anni . Si sedette vicino a me ed io gli misi la mia mano sul ginocchio, una “mano viva”, lei mi sorrise, io la guardai quando mi prese la mano per rimetterla al suo posto ed era bellissima, un angelo sceso dal cielo, dopo pochi minuti la mia mano era li sul suo ginocchio e lei non reagi´. La mia mano rimase li fino alla fine del film, il cinema era di fronte la stazione di Stoccarda, il film era “Doktor Schiwago” con Omar Sharif.
    Fuori passeggiammo a lungo e naturalmente la baciai.
    Cosi nacque un amore impossibile che molti anni dopo distrusse anche il mio matrimonio.
    Di donne ne passano a migliaia, nelle stazioni , nei bus , nei tram, nelle metropolitane, belle, bellissime , racchie e brutte, ma non e´questo l´importante. Dovrei stare li a palpeggiarle tutte uscirei pazzo. Invece e´il contrario, possono passare 1000 donne bellissime che non mi fanno nemmeno impressione , e poi quando meno te lo aspetti, un sfiorar di mani, un profumo, un modo di camminare, un viso particolare ti colpisce, e´come un elettroshock che ti fa´un po´svenire, ed allora cerchi di sfiorare di toccare se c´e´la possibilita´e l´occasione e … i Tedeschi dicono:-Wenn die Chemie stimmt”, siiiiiiii…..e quando la chimica e´la stessa, si rimane li imbambolati, ebbri di felicita´, increduli e scoppia la passione.
    Se a voi non e´mai capitato una cosa del genere mi rincresce.
    Chissa´, forse quando meno ce lo si aspetta………….
    Cosa c´e´di male segnalare ad una sconosciuta con uno sguardo , un sorriso ed una mano tesa verso essa il desiderio di poterla possedere. Bah , non mi e´successo molte volte, ma quelle volte che mi e´successo non mi e´mai andata mai buca.
    Sono state sempre grandi passioni. Io spero e prego mattina e sera Iddio che non mi faccia mancare mai una donna vicino ed anche due,
    senza di loro morirei.
    E poi chi mi stirererebbe le camicie?
    Rodolfo

    Be´una chance a Sylvi gliela devo pur dare.

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Bèh, poppy, se il mondo fosse ridotto nelle mani di individui tuoi pari, staremmo freschi.
    Ma non è così. Fattene una ragione.
    Un’altro mondo è possibile. C’è.
    Io non disprezzo chi si prostituisce al potere e viene preso tra le reti sbattendo i tacchi a vita.
    Davvero, anche perchè non conosco il disprezzo.
    Mi fanno solo pena, tanta pena.
    Sapessi…
    C.G.

  19. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Cerutti Gino { 19.04.10 alle 19:50 } Assaggia i cibi per i cani e dava cipollate in testa agli spasimanti..
    Ora capisco il perchè delle kakkette.
    C.G

    ====================

    Non mangio il cibo per i cani, assaggiare e’ assaggiare.

    Ci sono cibi per i cani preparati freschi, che sono piu’ appetitosi di quelli per consumo umano, purtroppo il mio cane e’ in dieta veterinaria per salvaguardare i suoi reni.
    Cio’ vuol dire che ne prendo buona cura.

    Il resto significa che rispetto e rispettavo la mia persona, ad ognuno il proprio modo di vivere…….gli spasimanti non mi sono mai mancati, ma sono rimasti spasimanti…non oltre.

    Bye, Anita

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mi stupì il senso di beatitudine e batticuore che me ne venne, tant’è che rimasi appoggiato a quella sconosciuta anche quando nell’autobus non c’era folla e quindi il mio stare appiccicato era decisamente ingiustificato.”
    —–
    La domanda da farsi è come mai la donna non si sia scostata.
    Ce ne veniamo ai racconti del mio amico tunisino: evidentemente piaceva anche a lei.

  21. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Oggi a Bisceglie i carabinieri hanno spazzato via oltre cinquanta malavitosi. Su Bisceglielive ci sono nomi e foto.
    Malavita da quattro soldi, certo, ma molto fastidiosa.
    Guarda caso, però, sono sempre i soliti che entrano ed escono. Tra poco ce li rivedremo nuovamente in giro, a continuare i loro affari. C’è qualcosa che non funziona, nel sistema.

  22. Peter
    Peter says:

    x Rodolfo

    oh, il mio cuore esulta! nel suo inventario della minchia, sono passato da pazzo ed idiota a testa di rapa. Si tenga pure le sue scuse, puzzano di bullo di quartiere siculo…

    A questo punto, non so nemmeno di cosa esattamente stiamo a discutere. O meglio, e’ da un pezzo che mi chiedo anch’io se convenga continuare o no…Ma e’ una questione di principio, non di caparbieta’. Quindi faccio un ultimo sforzo.
    La confusione, ovviamente, e’ tutta sua. E solo sua. Ma dopotutto, non sono il suo analista…
    Pino parlava delle sue esperienze fortuite di bambino di 11 anni. Lei ne parla come se avesse (lei) 11 anni adesso. Capisce la differenza?
    Poi confonde le acque con sorrisi e sguardi e romanticume da telenovela brasiliana (in inglese si chiama to pay lip service, in tedesco non saprei, in italiano fare lo scemo), sempre in merito a palpeggiamenti anonimi nella ressa di un bus…
    Invece di insultare come un ritardato, provi a spiegare perche’ la chimica e gli sguardi magici non funzionano in una situazione chiara, diretta, non ambigua e frontale come un bar o una pubblica piazza…no, eh? misteri dell’amore!

    come dice sempre lei, passi lunghi e ben distesi. Cosi’ almeno eviti i trasporti pubblici, signor ‘Mano Morta’

    Peter

  23. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Adesso faccio il saputello (ma senza www.’nteregghecchiù, basta e avanza una qui nel blog)

    In tedesco corretto:
    Deutsche Rechtschreibung:

    (Tempesta)
    Die verstehen es nicht, mein Freund! (ferstehen/ freund)

    (Rodolfo)
    Das glaube ich auch! (Dass: una esse sola)

    C.G.

  24. Peter
    Peter says:

    x Marco e Rodolfo

    i tedeschi che conosco direbbero ‘Du bist ein wixer’ in riferimento a ciascuno dei vostri ultimi commenti

    Peter

    ps
    ed a Rodolfo ‘Du bist eine alte blode ziege’

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Peter:
    “fare lo scemo”
    In tedesco: “sich als Idiot verhalten”.

    La traduzione “scemo” non esiste.
    Dai, fate pace!
    C.G.

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Come sarebbe bello se tutti, dico tutti, parlassero la stessa lingua.
    Quanti conflitti, quante guerre e incomprensioni in meno!
    Ci si provò con l’Esperanto ma fu un buco nello stagno.
    Il latino, sappiamo, fece fine che fece..
    màh.
    C.G.

  27. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Le tue betulle; se le hai potate in autunno o in primavera, e’ naturale.
    Si devono potare quando sono in piena foglia.

    Ci possono essere insetti che fanno buchi nel tronco o i picchi fanno buchi se ci sono insetti.

    Qui sono soggette ad una ruggine che proviene da altre piante o arbusti.

    Per le larve, bisognerebbe vederle…distruggile e cerca se ce ne sono altre…..

    Qui si puo’ chiamare l’Universita’ statale, hanno un magnifico programma sull’agricultura in generale, si puo’ anche mandare campioni.

    Non so altro….
    Ciao,
    Anita

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Si, CG, mi ero accorto del fau di verstehen scritto come si legge, ma il Freund maiuscolo mi era sfuggito. Tieni conto che purtroppo il tedesco è una lingua che ho perso, da quando i miei amici svizzeri si sono trasferiti da Bern nella Suisse Romande e quindi non l’ho più praticato. Ho tutta la collezione di Asterix in tedesco!
    Sul ‘comportarsi come un idiota’, non sarei del tutto d’accordo, coem ho infatti spiegato nei miei post precedenti.

  29. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marco,

    non trovo nulla di strano che qualche persona invochi la “rivoluzione”,è un pò come invocare un gelato alla vaniglia.
    Il problema è che storicamente “le rivoluzioni” avvengono non perchè c’è qualcuno che le invoca.
    Avvengono, mah guarda un pò…che cosa strana!!
    Il lungo elengo delle necessità che tu citi ,salvo qualche piccola correzione dovuta ai tempi,erano tranquillamente invocabili prima della Rivoluzione francese.
    Puttana eva,quasi per “caso”, miracolo,le scoperte tecnologiche presero piede proprio dopo e non prima..chissà perchè ..”opera dello spirito santo, presumo, in fondo spirito e spirito santo dovrebbero avere qualche parentela,o noh!
    E dire che alcune idee tecnologiche ,erano già lì , pronte da secoli…!!
    Che cosa strana…!!
    E poi resta un problema , cosa è una rivoluzione ?
    Non è che rovistando tra le memorie dei tuoi spiriti riesci,a dedurre qualche cosa di questi arcani Misteri?
    Un bel Titolo, lo sprito mi ha detto..che le cose accadono ,perchè devono accadere, non c’è nessuna relazione con la situazioni economiche ,politiche, e sociali!
    Almeno potresti essere osannato per questa straordinaria “rivelazione”.
    Poi fai un pò tu?

    cc

  30. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Anita,
    voi anglosassoni ,siete dei tipi “burloni”, vi spaventate per poco…

    da Wiki

    Mugabe nacque nella regione di Fort-Victoria (l’attuale Masvingo), trascorse l’infanzia nella missione di Kutama, (distretto di Zvimba) a nord-ovest di Salisbury (l’attuale Harare). Ebbe un’educazione rigorosamente cattolica, frequentò le scuole presso i gesuiti. A 17 anni frequentò l’università sudafricana di Fort-Hare, proseguì gli studi a Driefontein (1952), a Salisbury (1953), Gwelo (l’attuale Gweru) (1954), in Tanzania (1955 – 1957). Nel periodo compreso tra il 1958 e il 1960 insegnò presso l’università di Accra (Ghana 1958 – 1960), dove conobbe la sua futura moglie Sally Hayfron.

    Nel 1984 gli fu conferita la laurea honoris causa dall’Università di Edimburgo, Mugabe ebbe anche numerosi altri riconoscimenti accademici alcuni dei quali sono in fase di ritiro. Nel 1994 venne nominato Knight Commander dell’Order of the British Empire (KBE).[2

    cc

  31. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ps X Anita e per Poppy,
    mi viene un terribile dubbio, ma non è che ve li allevate a puntino!

  32. Anita
    Anita says:

    x CC

    Voi Italiani prendete troppo seriamente una dimostrazione. ma solo se avviene negli Stati Uniti, dove abbiamo la liberta’ di parola.

    So chi e’ Mugabe, qui bambini crescono con la violenza instillata…e in quelle nazioni finiscono a far parte dei warlords.

    Anita

  33. Peter
    Peter says:

    x CC ed Anita

    cosa c’entra adesso Mugabe? da dove salta fuori? che stanno per invadere lo Zimbabwe? (magari, ma ne dubito…non ci sono risorse da prendere. Quindi non c’e’ bisogno di democratizzare, eh eh eh).
    E’ vero che Mugabe ebbe un’educazione cattolica. Infatti alcuni si aspettavano che il Vaticano intervenisse per tentare una mediazione coi pasticci avvenuti in Zimbabwe negli ultimi 10 anni, come minimo. Invece se ne e’ guardato bene

    Peter

  34. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Ps X Anita e per Poppy,
    mi viene un terribile dubbio, ma non è che ve li allevate a puntino

    ==================

    What…?????
    Cosa e chi alleviamo?

  35. Anita
    Anita says:

    x Peter

    CC mi ha mandato un post con immagini di una dimostrazione dei neo-na-zi a Los Angeles.
    Nella medesima pagina c’e’ una foto serie di una sfilata dei bambini guerrieri di Mugabe.
    Cosi’ io ho scritto che quelli mi fanno piu’ paura.

    Ciao, sono di premura……. A.

  36. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro CC, per rivoluzione si intende in genere un’azione violenta che cambi uno status quo.
    Se invece chiamiamo rivoluzione tutta quella serie di cambiamenti continui dovuti al progresso, allora significa che stiamo usando il termine in maniera impropria.
    Attualmente non esiste alcun presupposto per una rivoluzione, neanche nel cortile di casa nostra. Chi dovrebbe fare la rivoluzione? Per sostituire cosa con cos’altro?
    A livello mondiale esistono tali e tante problematiche complesse che la vera rivoluzione potremo vederla soltanto quando il petrolio perderà del tutto la sua attuale importanza. Prima di allora, ci sarà da pedalare in salita.

  37. sylvi
    sylvi says:

    …una mano tesa verso essa il desiderio di poterla possedere….

    …Be´una chance a Sylvi gliela devo pur dare. Rodolfo

    Quella di stirare le tue camicie?
    Fanno 30euro l’ora, in nero naturalmente, e la tirerò per le lunghe
    apprettandola tanto da farti sembrare il salame che sei!

    Sylvi

  38. x Nicotri
    x Nicotri says:

    Ma perchè il tizio che si firma hvg e che si firmava huato van ghetz insiste a seminare sospetti in altri blog su Gino Strada e su Emergency? Teme che aprano una filiale a Gaza e in Palestina dove testimonierebbero le porcherie già denunciate anche dall’inviato dell’Onu Goldstone? Da dove gli viene tanto odio’
    Shalom

  39. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Un’altro mondo è possibile. C’è.
    ——————————–
    Caro Mirko,
    Close ma no sigars! Dovrebbi dire:
    Un’altro mondo è possibile. C’è?
    Si c’è! Almeno per i credenti, Paradiso.
    Sentito sulla radio stamattina da una persona molto piu’ saggia di me: Se tutti i maschi fossero Angeli non servirebbero governi!
    E io aggiungo: E guerre.
    Il fatto e’ come dice Faust, siamo tutti diavoli. L’unica distinzione tra loro e’ la misura di malvagita’.
    Pensaci sopra …

  40. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Peter { 19.04.10 alle 14:25 }
    x Rodolfo
    sui boy scouts ho detto cio’ che avevo da dire. Se non le piace, pazienza.


    Nel mio post precedente non ho voluto commentare l´idiozia di chi non vuole ammettere di aver sbagliato.
    Per lei ammettere uno sgarro non e´possibile, ammantato da quello stupido orgoglio che si ritrova.
    Mi ero detto:-“Ma cosa vuoi discutere con una testa di rapa” ed ho lasciato cadere la cosa li.
    Mi sono ricreduto, anch´io posso fare degli errori e dopo il suo 127 sono arrivato alla conclusione che lei non e´solo una testa di rapa , ma purtroppo , me lo lasci dire, anche un Idiota, al 100%.



    xCG 128
    Io invece con Marco non ho voluto fare il saputello, per delicatezza.
    Cosa vuole che non sappia che “ferstehen” era scritto sbagliato?
    Lui l´ha scritto cosi come si parla. Non e´la fine del mondo.
    Le faccio notare che, come lei sa´, io sono solo un ignorante. Nessuno e´perfetto. “der ,die, das(con una esse ) sono articoli, io volevo scrivere “questo “lo” credo anch´io” e mi veniva logico per “questo” tradurre con “dass” , che come lei sa´, che e´un saputello, e´un aggettivo. Ero sicuro che lei avesse preso un granchio e gia´mi stropicciavo le mani. Pero´ho voluto sincerarmi ed ho telefonato a mio figlio Rafael che studia all´universita germanistica e filosofia.
    Ci sono rimasto male quando mi ha detto che si , in quel caso si scrive “das” , insomma “lo credo anch´io”.
    Pero´vede…..caro CG, per me queste sono quisquilie, pinzallacchere come diceva il defunto e grande Toto´. Quello che e´importante e´il principio e le differenze tra noi due sono evidenti. Lei si diverte a fare il saputello, io per delicatezza ed educazione evito.
    Auguro a tutti voi una serena notte e sogni d´oro. Rodolfo

  41. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Brava la Sylvi che e´riuscita a prendere al volo la sua chance.
    Pero´poverina…..un po´mi fa´pena!

  42. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    In riguardo a quello che scrive C.G. non ti preoccupare.

    Io non lo capisco ne’ in Italiano, ne’ in tedesco…a meno che non uso Google per il tedesco.
    Per l’Italiano vado quasi alla cieca.

    Ma poi lui e’ meridionale, di Gaeta o vicino…adesso si da le arie di tedescofilo.

    Buona notte,
    Anita

  43. Anita
    Anita says:

    x i poliglotti del forum

    Non vi siete mai accorti delle cavolate che vengono scritte in inglese…foneticamente, ma solo per gli Italiani?

  44. Peter
    Peter says:

    x minus habens 146

    dopo aver letto il suo pregiato, chiedo scusa ai ritardati per averli chiamati in causa. Meritano di molto meglio…

    Peter

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