La Germania rende la vita dura al futuro della Comunità Europa, con il rischio di spaccatura anche dell’Italia, e forse avrà il primo ministro europeo turco e islamico. Noi invece dobbiamo sorbirci i Feltri, i Bossini, i Cota, i crocifissi nelle scuole pubbliche e i Chiavalieri che vogliono un giornalismo degno del loro caro amico Putin

Andiamo per ordine. Prima però una domanda: se Feltri a proposito di Gianfranco Fini ha potuto titolare a caratteri cubitali in prima pagina de Il Giornale berluscone “La montagna ha partorito un pidocchio”, cosa si può titolare dello stesso Feltri? Ai lettori la risposta.

La posizione della Germania sul crollo finanziario della Grecia è preoccupante e deve farci riflettere, ricorda l’infausta minaccia dello “Spezzeremo le reni alla Grecia!” del Cavaliere in camicia nera, sia pure con il “milione di baionette” sostituite da miliardi di euro non concessi. E’ dalla prima metà del secolo scorso che la Germania tenta in tutti i modi, seconda guerra mondiale compresa, di “allargarsi” fino a diventare egemone non solo in Europa, ma anche nell’Eurasia. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica ha provocato la frantumazione della Jugoslavia, per allargare la sua influenza economica sull’altro lato dell’Adriatico. Ora ha la tentazione di lasciar crollare la Grecia, perché i tedeschi, come i “padani” nei confronti del sud Italia, alle loro saccocce ci tengono da morire. Ma se salta la Grecia, poi tocca al Portogallo e  probabilmente in seguito anche all’Italia. Nel qual caso, addio unità nazionale con tutto ciò che di pessimo ne conseguirà. Del resto a minacciare la nostra unità nazionale ci stiamo già pensando noi. Con il federalismo demenziale voluto dalla Lega e accordato dal governo del Chiavaliere la spesa pubblica diventerà insostenibile a causa del moltiplicarsi delle burocrazie. A un certo punto, con ho già scritto tempo fa, il Nord non ne vorrà più sapere. Il problema è che a Berlino, e Parigi, non aspettano altro per poterci cacciare dall’euro. Non so se abbiamo idea di ciò che a quel punto succederebbe nello Strapaese…

Non si deve sottovalutare l’accusa del Chiavaliere a Saviano di aiutare la mafia e la camorra parlandone nei suoi libri. Papino il Breve preferisce infatti un giornalismo come quello russo, con annesse minacce a chi fa inchieste. Il male si può fare, magari per diventare capo di governo e di Stato, se non re o imperatore come Napoleone, ma non se ne deve parlare. Proprio come in Russia, dove non a caso governa Putin,  il grande amico di Berlusconi. Ora si accordano anche sul nucleare e sul gas, cioè sull’energia. Come ho già detto qualche mese fa, pare che il Chiavaliere pensi di vendere Mediaset ed entrare nel settore dell’energia, magari comprando o facendo compare ad amici fidati un bel pezzo dell’ENI. Mah, vedremo.

Dopo i guai per la pedofilia, ecco per la Chiesa o meglio per il potere dello Stato del Vaticano altri guai in arrivo. Il film Agorà racconta la storia di Ipazia, la figlia del matematico Teone che è stata una grande matematica e studiosa di fisica e astronomia, ha anche migliorato se non inventato il sestante. Purtroppo delle sue opere non ci è arrivato nulla, perché i cristiani aizzati dal vescovo Cirillo l’hanno massacrata così come hanno incendiato la Biblioteca di Alessandria, una delle Sette Meraviglie del mondo antico, il faro della cultura dell’età ellenistica. Dopo il film irlandese Magdalene, che vinse un Leone di Venezia raccontando le porcherie della Chiesa d’Irlanda dei nostri tempi, la stessa Irlanda che si è ribellata contro il vizio pedofilo di troppi preti, il film su Ipazia mostra una delle grandi porcherie storiche della Chiesa. Il vescovo che fece uccidere Ipazia e distruggere la Biblioteca è stato fatto santo: S. Cirillo. Ed è giusto. Come è giusto che sia stato fatto santo un criminale come S. Carlo Borromeo, amante delle torture e dei roghi anche delle ragazzine previa accusa di stregoneria. Sì, è giusto. Perché l’intera “gloriosa” storia della Chiesa si basa sulla sopraffazione contro il pensiero libero, in particolare contro quello scientifico, e l’eliminazione degli “altri”. S. Bernardo non era forse quello che voleva massacrare tutti gli arabi perché essendo mussulmani non si sarebbero mai convertiti?

Da notare, a proposito di Germania che minaccia di far saltare la Comunità Europea o di ridurla di molto, che la scienza già molto sviluppata del periodo ellenista è stata affondata dai romani prima e dai cristiani dopo, ma in seguito anche dai regni germanici fioriti in Europa con le invasioni “barbariche”. Ed è stata la Chiesa a fare invadere l’Italia dai germani del ramo franco di Pipino il Breve e Carlo Magno, invasione che ha garantito per secoli il potere del Vaticano, il mantenimento della sepoltura del sapere scientifico e il mantenimento del la disunità d’Italia.

E comunque, tornando allo scandalo anzi agli scandali delle pedofilia di troppi sacerdoti, le recenti affermazioni del cardinale Walter Kasper, “il tedesco più potente in Vaticano dopo papa Ratzinger”, che è in
arrivo la “tolleranza zero annunciata dal Santo Padre” (anche se non è né padre né santo), dimostra ancora una volta che il “documento del 2003″ è con ogni probabilità un falso. Si tratta del documento che il Vaticano ha sbandierato nei giorni scorsi per sostener che Ratzinger, dopo lo “strano” ordine del 2001 che imponeva il “segreto pontificio” su tutti i casi di pedofilia del clero nel mondo intero, aveva firmato nel 2003 un ordine durissimo contro i pedofili ordinando anche che fossero denunciati alle autorità civile. Cosa peraltro mai avvenuta, anche perché il “segreto pontificio” imponeva il silenzio e l’omertà, non certo la denuncia alla magistratura civile.

Un altro pericolo al potere del Vaticano viene dal nuovo probabile ministro della Bassa Sassonia Ayguel Oezkan, che se viene nominato diventa il primo ministro turco di religione islamica di uno Stato europeo, dato che la Bassa Sassonia è uno degli Stati federali della Germania. La signora Oezkan, di appena 38 ani, è un ottimo manager della Deutsche Telekom, ha il merito di fare politica senza doverlo succhiare a qualcuno o farsi fotografare col pelo all’aria, fa parte dello stesso partito del primo ministro della Germania Angela Merkel, cioè della Democrazia Cristiana, ma ha scatenato un putiferio per avere detto due cose banali e apprezzabili: “Sono contraria al crocifisso nelle scuole e al velo islamico sia nelle scuole che negli uffici pubblici”. Finalmente un ministro civile e sensato. Ma anche se non viene nominata ministro la signora Oezkan segna comunque una svolta nella realtà europea. E’ crollato il Muro di Berlino, crollerà anche il Muro della Prepotenza papalina. Nel frattempo l’Italia berluscona baciapantofola si affanna in una battaglia ormai di retroguardia: prepara la “battaglia a Strasburgo” per mantenere i sempre più indebiti e prepotenti simboli cattolici anche nelle scuole pubbliche. Che vergogna.

Un certo Cirielli, ex carabiniere oggi sindaco di un paesino del sud Italia, in occasione del 25 aprile ci ha tenuto a dire le sue puttanate contro la Resistenza: “A liberarci dal fascismo sono stati gli americani. La Resistenza voleva portarci alla dittatura di stampo sovietico”. Povero Verdini, ignorante e fazioso più dei caramba delle barzellette. Non ci fossero stati i milioni di “sovietici”, cioè di russi, che hanno dato la vita per sconfiggere la Germania nazista, col cavolo che saremmo stati “liberati dagli americani”! Sono stati i russi ad arrivare a Berlino, e sono stati i russi, e certo non gli americani, a reggere sul proprio territorio il peso dei nazisti fino a sfiancarli, ma rimettendoci qualche milione di vite di militari e molti più milioni di vite di civili. Questo Cirielli è semplicemente indegno, dovrebbe sciacquarsi bene la bocca prima di nominare certe cose, e anzi farebbe meglio e non nominarle comune anche a bocca disinfettata.

Altro genio assoluto, il figlio di Bossi. Quando si ha l’idiozia, a 21 anni, di vantarsi di non essere “mai stato più a sud di Roma” – poveraccio, non sa cosa si è perso –  e si ha un padre che ha la faccia di bronzo di farti eleggere, a 21 anni, consigliere regionale della Lombardia e di portarti – a 21 anni – alle riunioni ristrette di governo  casa del Chiavaliere primo ministro, beh,allora ci si può anche gettare in mare. Non del sud Italia, per cortesia, perché lo si inquinerebbe ancora di più. In una intervista il Bossino ha difeso la sua entrata in politica ed elezione – a 21 anni – dicendo: “Che c’è di strano? Sono come il figlio di un artigiano che vuole fare anche lui l’artigiano. Glielo si vuole impedire?”. Un bel discorso tipicamente del menta padano. A volte ai figli di papà gli va in pappa il cervello. La politica come artigianato…. Sì, se per artigiani si intendono i gelatai o i tappetari. Nessuno vuole impedire al Bossino di fare politica. Però se non si ha la faccina come il culetto si dovrebbe aspettare di far pratica prima di farsi insediare sulle careghe di peso e quattrini. O si pensa che l’artigiano figlio possa già a 21 anni vendere prodotti ottimi se deve fare ancora l’apprendistato? Al massimo il giovin artigiano può vendere i prodotti di papà….

La cosa forse più indecente – dico forse, perché la gara all’indecenza batte ogni giorno un nuovo record – è la difesa da incazzato nero che il nuovo governatore del Piemonte, tale Cota, ha fatto in una trasmissione televisiva dell’elezione del Bossino: “E’ stato eletto democraticamente, perciò non è da democratici criticare la sue elezione”, queste più o meno le parole di Cota col volto alterato e le vene del collo pericolosamente gonfie. Sì, ma, però, voglio dire: caro Cota, non facciamo i finti tonti. La mancanza di democrazia sta nel manico, cioè nel fatto che, il Bossone ha potuto candidare il Bossino solo perché è il suo figliolo anziché candidare qualcun altro tra i milioni di persone più capaci oltre che intelligenti.  Perché allora non lasciare che Bossi candidi sua moglie, o la Luisa Corna che tanto apprezza e gli piace, o magri il suo cavalo se ne ha uno come Caligola? Bossino è stato democraticamente eletto, sì, mi pare da oltre 11 mila persone, ma la democrazia manca nella scelta del Bossone e l’idea di democrazia o almeno di civismo di quegli 11 mila lascia a desiderare. O no? Certo che il Piemonte finito in mano a un cortigiano dei Bossi come Cota non pare ben messo.

Ma c’è una buona notizia. Gli ebrei europei stanno raccogliendo firme per un manifesto dove spiegano che loro difendono “Israele, ma non le sue colonie” e che difendono sì Israele, ma “anche il diritto dei palestinesi ad avere un oro Stato”. Insomma, la politica mascalzona dei vari Netanyahu e indecenti ministri degli Esteri tipo Avigdor Lieberman, così come le mattanze tipo Gaza dei governi precedenti, ha proprio stufato. Prima o poi si troverà il coraggio di aggiungere che si difende “Israele, ma non le sue bombe atomiche”. Forse allora finalmente si potrà iniziare a disinnescare e bonificare la polveriera che abbiamo costruito nel Medio Oriente, evitando forse anche una nuova avventura militare in Iran.

519 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Marta x Rodolfo
    Marta x Rodolfo says:

    Caro Rodolfo non ho le palle, pero`in compenso ho due belle tette, e ne vado fiera.
    Va bene lostesso?
    ciao buona serata M.

  2. Anita
    Anita says:

    x Linosse -#254

    Dal Tucul lei salta senza prendere fiato, al Tepee di pelle di bufalo, ai fratelli di Gaza, ai visi pallidi, al fosforo che incenerisce le persone, ai 15 milioni di persone, il popolo rosso delle praterie, alla ricerca dell’oro, alle stelle e strisce portatori di democrazia, alle disuguaglianze fra uomini,ed impossessandosi dei nostri territori, etc……

    Un bel minestrone!

    —————————————-

    OK, lei ha dato vento a quello che e’ nel suo pensiero …con la scusa del Tucul.

    Oh, i “pellerossa” non erano di pelle rossa, si tingevano la pelle con terra e sostanze rosse quando erano in guerra.

    Troppi film…………

    Anita

  3. Cerutti
    Cerutti says:

    Ineffabile signora,
    ci rida sopra!
    Ridere fa bene, se non abbonda come nella bocca degli stolti.
    Quando si ride di gusto usiamo pochi muscoli facciali, mentre quando ci si imbufalisce (arrabbiare) ne usiamo una trentina.
    E vengono le rughe…
    Buonaseeera.
    C.G.

  4. Cerutti
    Cerutti says:

    “L’espressione pellerossa, utilizzata, spesso in senso semanticamente negativo, per riferirsi alle popolazioni indigene nordamericane, è oggi considerata non politicamente corretta, in quanto fa riferimento al COLORE DELLA PELLE dei nativi di quell’area del continente.”

    Chi dice vero?
    C.G.

  5. alessandro
    alessandro says:

    Per Tempesta( e anche per tutti):
    nel 285 Linosse riporta un sito………….ma non ci trovo De Gregori……
    ma, fra le altre cose, il concerto del primo maggio
    e ascolto una canzone di Samuele Bersani(giudizi universali)………..
    e mentre l´ascoltavo guardavo il video…………e mentre facevo queste cose mi e´ venuta un discorso che Tempesta faceva qualche settimana fa:elogiava la musica classica e , ricordando a memoria, diceva che la musica leggera vale poco.
    Ora, questa considerazione dipende, probabilmente, dall´idea per cui
    l´arte e´ cio´ che da piacere………………….
    io penso che l´arte sia anche cio´ che da piacere………ma non solo
    e anche se non credo che l´arte possa cambiare il modo
    credo pero´ che la buona arte non debba allontanarsi troppo dalla realta´………………..
    e considerando che, oggi, i luoghi dove si puo´ stare veramente insieme si sono quasi ridotti a zero…………….ben vengano quei concerti
    semplici di musica leggera dove tutti(bambini, adulti……..nonni)
    stanno li´che la loro pacifica e dolce presenza.

  6. Cerutti
    Cerutti says:

    Attenta Marta!
    Il Rudy, per sua stessa ammissione, si dedica al palpeggio.
    All’erta!
    C.G.

  7. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Io rido poco, prima ero sempre sorridente….
    C’e’ ben poco da ridere.

    Rughe ne ho ben poche e leggere, e’ genetico, mia mamma e’ morta (per errore medico) a 82 anni, non aveva ne’ una ruga, ne’ una macchia in faccia o altrove.

    Mi sto perdendo il discorso di Ahmadinejad all’UN.

    Cosi’, zompo fuori….
    Anita

  8. alessandro
    alessandro says:

    Per Anita::::::::::
    vorrei dirle che anche se c´e´ ben poco da ridere
    non bisognerebbe smettere di sorridere, mai….
    e´un modo per stare bene con la propria psiche
    e con quella degli altri.Un saluto

  9. sylvi
    sylvi says:

    x CC 296 e anche Alessandro

    Se mi fosse passato il post avrei dato una spiegazione più esauriente, prima. Poi ero occupata ad indottrinare mio nipote.

    Intendo precisare che a livello individuale, e in teoria, nessuno obbliga nessuno a succhiare dallo stesso biberon…
    Poi, in pratica, benedetta pratica, ognuno di noi, per il fatto di esistere, condiziona l’altro.
    Sicuramente in questo blog ci sono genitori che hanno condizionato i figli, anche proclamando di non condizionarli.
    E poi è tutto un condizionamento, dove di solito prevalgono o dovrebbero prevalere i genitori.
    Ma non sempre…
    Io condiziono mandando il mio messaggio, voi pure…ma fortunatamente non potete obbligarmi a niente, nè io…

    Sono quella che strilla più forte per una scuola più efficiente, quindi più aperta al pensiero libero…

    Non mi riguarda quello in cui credete, mi riguarda come vi ponete davanti ai miei diritti che cominciano dove finiscono i vostri!!!

    Sylvi

  10. alessandro
    alessandro says:

    Per Tempesta( e per tutti)…………….
    e ancora, contro chi vuole cancellare la memoria, Cristicchi canta
    Bella ciao mentre,oltre l´ansia, la vita canta e balla ancora…….
    anarchicamente…………….
    dico queste cose anche a Nicotri che dice tante cose giuste e vere
    ma dovrebbe anche ricordarsi che quando c´e´ troppo male
    il rischio e´ di assuefarsi e di non ricordare ANCHE il bene e ,allora,
    sarebbe stato ,forse, piu´ interessante un topic sul primo maggio,sulla musica, sull´allegria, sul vino, sulla danza…………….perche´ cio´ che oggi manca e´ lo stare insieme per ricordare.

  11. sylvi
    sylvi says:

    IO ODIO LA POSTA!!!

    Una mia ex allieva mi ha mandato in data 4aprile l’invito per un Concerto. Lei suona il violino e il flauto.
    L’ho ricevuto oggi, ma il concerto era il 30 aprile!!!

    Ahhhhhh! le Poste austroungariche!
    Voglio la secessione postale!

    Sylvi

  12. alessandro
    alessandro says:

    Per Silvy………………..
    cara Silvy la sua ultima frase e´ un po´ ambigua……..parrebbe addirittura contraddittoria………………perche´ lei non parla di idee
    ma usa il termine “diritti”……………(io ci aggiungerei ,anche, doveri,pero´)……….ora, questi diritti e doveri non dovrebbero essere uguali per tutti al di la´ della razza, della religione………?
    E se e´ vero questo non ci dovrebbe interessare quello in cui credono gli altri dato che molte nostre azioni sono la risultante proprio di cio´ in cui crediamo?

  13. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    “Pellerossa” e’ una descrittore razziale per i nativi americani e una delle metafore per una razza di colore usato in Nord America e in Europa dalla colonizzazione europea dell’America.
    Il termine e’ controverso e considerato ed offensivo.

    Il termine una volta era in uso comune, come evidenziato nei film occidentali.

    Multiple teorie lotta per importanza come la vera origine storica della parola ‘pellerossa’.
    Una teoria, e’ che il termine e’ stato inteso come un semplice indicatore fisico, simile alle parole “bianco” e “nero” per gli africani e caucasici, rispettivamente.

    Un’altra teoria sostiene che fu usato dai nativi americani nel corso del 1800 come un modo per distinguersi dalla popolazione sempre piu’ bianca.
    Tutt’oggi non vi e’ alcuna documentazione storica o prova che sostengano queste teorie.

    Gli Indiani d’America erano e sono molto differenti in aspetto fisico da una zona all’altra.
    Non ho mai visto Amerindi con la pelle rossa, sono per lo piu’ olivastri o piu’ scuri dei bianchi.

    Anita

  14. alessandro
    alessandro says:

    Per silvy………….
    le ho comunicato questo perche´ io personalmente non sarei stato mai in grado di dire che mi interessa solo come gli altri si pongono di fronte ai miei diritti………anzi le dico ancora che questa specie di personalismo cozza assai con il suo essere cristiana……….
    a me interessa,invece, come gli altri si pongono nei confronti di tutti:e´l´insieme cio´che conta……….

    Se le comunico queste cose non e´ certo per trovare il pelo nell´uovo
    e nemmeno per polemica……….ma perche´ (….mi fermo:riesce a capire il perche´?).

  15. Anita
    Anita says:

    Miracolo….il -#318- e’ passato a distanza di diversi minuti…
    L’avevo gia’ salvato nella mia e-mail.
    A.

  16. sylvi
    sylvi says:

    caro Alessandro,

    no! i diritti e i doveri , che ritornano ai diritti (dell’altro e così via…), sono tutti uguali se ricondotti a Principi base che infatti sono, almeno a parole, tutti uguali in tutte le religioni e ideologie.
    Ma mano si scende nelle comunità di un dato territorio e nei suoi condizionamenti cambia diciamo l’applicazione di quei Principi. E’ inevitabile, come dicevo sopra.
    Quando parto studio non solo il territorio ma anche la sua storia, perciò le sue abitudini.

    Io credo nella globalizzazione teorica, quella che ci dà Internet, soprattutto dell’informazione, ma non credo in quella pratica, non nell’immediato, e con la violenza.
    La “storia lunga” dell’uomo è sempre lenta.
    Lo dicono les Annales, non io!
    Non accetto ad esempio, che l’immigrato o l’ospite mi impongano le loro regole individuali; me le facciano conoscere, le vivano nell’ambito del possibile; la convivenza, nel rispetto delle leggi che faticosamente ci siamo dati, contribuirà ad accogliere anche le loro.

    Ma qui per evitare la corazzata globalistica del blog dovrei spiegarmi più diffusamente.
    Ma chi ha orecchie da intendere, intenda!

    Sylvi

  17. alessandro
    alessandro says:

    Bene………allora sara´ senz´altro in grado di elencarmi dei diritti
    che sono diversi da luogo a luogo…….no?
    attenzione pero´………..diritti ………non qualcosa di religioso
    ne´ abitudini:diritti.

  18. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    in questo blog molti quaglieggiano.
    Ohhh se quaglieggiano!!

    Direi che sarebbe un neologismo molto carino se
    si potesse riferire a maschi e femmine, indistintamente.
    Ma ti immagini Rodolfo, CC, Uroburo o C.G. che quaglieggiano?
    No! Perchè il termine è aereo, grazioso, femminile.
    Loro Zompano al massimo!

    ciao cara Sylvi

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Qualcuno a proposito di diritti può per cortesia Postare l’EDitto n 12 di Askoka,(editto rupestre) imperatore indiano di poco posteriore ad Alessandro Magno in termini temporali.
    Io questa sera non ho tempo, ma se qualcuno lo trova bene, lo ringrazio , mi evita un sacco di lavoro.
    Mi sembra contenga bene la categoria dei “diritti universali religiosi” , che lui applicava per il suo Immenso Impero.
    Altro che la protuberanza italica dell’europa.

    cc

  20. Cerutti
    Cerutti says:

    x Sylvi.
    Aereo, grazioso, femminile.
    Ho inteso sempre e solo questo.
    L’ineffabile signora invece, se l’è presa sempre a male.
    C.G.

  21. sylvi
    sylvi says:

    x Alessandro

    La differenza, per esempio, fra i diritti-doveri di un cittadino tedesco in Germania e di un cittadino italiano in Italia, senza specificare, per carità di Patria, in quale latitudine.

    Le differenze, lei lo sa, non sono politiche contingenti; fanno parte della “storia lunga”!

    buona settimana
    Sylvi

  22. Cerutti
    Cerutti says:

    Bèh,
    ad onor del vero, quello dell’ineffabile a volte era tutt’altro che
    aereo, grazioso e femminile.
    Qualche volta pelosa propaganda US.
    Succede, sempre quando si vuol essere ciechi e sordi.
    C.G.

  23. Anita
    Anita says:

    X Cerutti Gino

    NO, lei l’ha sempre usato in modo negativo.
    Non mi racconti storie.

    Poi CC scrive:
    ….che è un’arte politica sopraffina, che consiste nell’eludere le obiezioni dell’avversario o interlocutotore proponendo esclusivamente i propri temi.
    Non interessa rispondere all’interlocutore, interessa rivolgersi al pubblico più ampio.
    Cerca meglio su internette.

    La quaglia per evitare il predatore compie salti trasversali e improvvisi per confondere le tracce a dx e a sx.
    ——————————————————————–

    La sola verita’ e’ che la quaglia Anita per evitare il predatore (lei) deve compie salti trasversali e improvvisi per salvarsi la pelle virtuale, naturalmente.
    La conosco da troppo tempo.

    Anita

  24. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Mi hai detto di cercare in internet.
    OK, la parola usata dal signor C.G. non e’ “fare il salto della quaglia”, ma quaglieggiare.

    In internet ho trovato diversi siti proibiti dalla mia security…ma parlano sempre di “coitus interruptus” o di cambiamento di partito.
    Ma usato principalmente come “coitus interruptus”, anche su réclame di condoms.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Salto_della_quaglia

    Quindi sono del parere di non usare detti locali, si puo’ fare una bella gaffe.

    Anita

  25. Cerutti
    Cerutti says:

    Gli Us svelano:
    abbiamo 5113 (cinquemilacentotredici!) testate nucleari.

    Quando si dice schizofrenia, appartenere al club degli schizofrenici.
    E ne vanno pure orgogliosi…
    C.G.

  26. Cerutti
    Cerutti says:

    Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!
    il Cerutti è un sadico che aspetta quatto quatto lo zompetto dell’ineffabile signora per interrompere il coito…!!

    Mammamia!
    Ma si può?
    C.G.

  27. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Basta leggere.
    Cosi’ si evitano gaffes.

    CC mi ha chiesti di controllare l’internet, ho fatto quello che mi ha consigliato.

    Vede, la parola quaglieggiare non esiste sui vocabolari, nemmeno su internet.

    La frase “salto della quaglia” SI”!

    Zompo fuori,
    Anita

  28. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Gli Us svelano:
    abbiamo 5113 (cinquemilacentotredici!) testate nucleari.

    Quando si dice schizofrenia, appartenere al club degli schizofrenici.
    E ne vanno pure orgogliosi…
    C.G.

    ——————————————————————

    Gia’ che c’e’, controlli anche la Russia…… 8)

    Anita

  29. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Se digitate in internet la parola “quaglieggiare” si trova solo nei forum di Arruotalibera e sempre diretta a me.
    Anita

    Eeee ti lamenti..!! Hai perfino un neologismo a te dedicato quasi in esclusiva, non capita mica a tutti e tutti i giorni.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  30. Anita
    Anita says:

    x Antonio

    Non devi fare altro che digitare “quaglieggiare” e troverai articoli di Pino Nicotri, clicca Cached e la parola ti saltera’ fuori segnata in giallo…numerose volte.

    Tra parentesi e’ anche usata come chiacchiericcio insulso e stupido, l’ho trovata in altri blogs di giovincelli/e.

    Questo era il significato che io avevo concepito.

    Io direi che quando un partecipante non gradisce l’uso di alcune parole e di continuo, per pura e semplice educazione, non si dovrebbero usare.

    Al mio paese si usa cosi’.

    Buona notte,
    Anita

  31. alessandro
    alessandro says:

    Come per esempio il quaglieggiare tipico del 274 che scrive:-
    Provi a chiamare ‘coglioni’ suo figlio Alessandro, o Uroburo, o Marco, o Pino, e vedra’ cosa le rispondono. Per non parlare delle sue bloggers ‘con le palle’ (che certo secondo lei e’ un complimento).


    Non avrei remore ad apostrofare come “coglione” qualsiasi persona se me ne desse lo spunto…. un motivo.
    Errori prima o dopo ne facciamo tutti, nessuno in questo mondo caca oro da dover essere rispettato a qualsisi costo .
    Apostrofare e definire lei come coglione e´stato per me un riflesso automatico, perche´ho avuto subito la sensazione che quella frase (maledetta Grecia) non era altro che una grande corbelleria, voluta e detta da lei e da nessuna donna, tant´e´che lei, non ha saputo uscirne fuori, dimostrando che coglione lo e´davvero. Chiaro?
    Se invece lei avesse potuto dare delle spiegazioni avrei fatto io la figura del coglione. Lei deve sapere tra l´altro che se io apostrofo qualcuno come “testa dura”o altro , so quel che faccio e so quel che dico al 100% e non mi lascio prendere in contropiede.
    Al contrario lei, che senza nemmeno accorgersene mi augura la morte e poi cerca di fare marcia indietro, con il risultato di augurarmela una seconda volta. Si rilegga, se e´in grado di capire quel che scrive.
    Poi…..ci sono cose che si capiscono o no, se si e´Italiani e ci si conosce e riconosce , nelle espressioni, nei toni della voce, che noi qui purtroppo non possiamo sentire, quel che siamo ed il nostro modo di comportarci, quel sesto senso di capire se una frase e´detta in modo serio o solo “cosi”, come per esempio ” me cojoniiiii”oppure
    “.sto fijo de na mignotta”. A lei per esempio potrei dire :-
    ” lei nun sa riconosce na sorca da n’par de mutanne” e so quel che dico, oppure……e so´sempre quel che dico….” la testa di Peter quanno casco´ da cavallo disse “tanto volevo scenne”
    Poi….. quanti padri hanno detto ai propri figli “testa dura” , e quante cose ci si dice tra amici senza per questo offendersi.
    Dov´e´il problema.
    Ci sono offese ed offese, bisogna saper distinguere e per quello bisogna avere un certo quoziente di intelligenza, se no…non se ne fa niente. Quoziente che tra l´altro lei “grosso modo” possiede, se no non si sarebbe, ne´offeso, ne´…. richiesto pietosamente la cancellazione.
    Eppure sarebbe tutto finito in una bolla di sapone se lei avesse scritto:-” Si…. mi dispiace, ho scritto una fesseria”.
    Per far quello pero´bisogna essere coraggioso e non pavido.


    Non e´ lei forse da psicanalizzare quando scrive “quaglieggiando”:-
    “Si tenga pure le sue patetiche ‘palle’ rinsecchite, non fa differenza, ma per i suoi ancora piu’ patetici mustacchi bianchi spioventi all’umbertina il mio consiglio rimane: se li tagli”
    -.
    Cos´e´ questo suo andare sul personale, che ne sa´lei delle mie palle o dei miei baffi che una volta sono “mustacchi” ed un´altra volta diventano “spioventi all´umbertina”? E perche questo suo ossessivo desiderio espresso piu´volte affinche me li tagli?
    C´e´veramente da riflettere.

    La testa di Peter continua, franando :-“Per non parlare delle sue bloggers ‘con le palle’ (che certo secondo lei e’ un complimento).

    Quando scrivo “donne con le palle” e´chiaro che non e´ nient´altro , che un´espressione metaforica .
    Si dice cosi …. mi sembra , di quelle donne tutte di un pezzo che sanno quel che vogliono .Che un paio di persone qui non l´abbiano capito mi lascia sbigottito. Mah
    Rodolfo

  32. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Io fin da piccolo sono stato sempre un gran tifoso della Roma.
    Sabato ho hovuto una discussione con mio figlio Rafael sulla partita che si sarebbe disputata Domenica e cioe´ Lazio-Inter.
    Lui mi diceva:-” Vedrai….i Laziali odiano tanto la Roma, che faranno il tifo per l´Inter”.
    Ed io:- ” Impossibile, e dove lo metti lo spirito sportivo? E poi dovrebbero essere contenti che la Coppa venga vinta almeno dalla loro regione”.
    Con dispiacere devo ammettere che ha avuto ragione lui.
    L´incomprensibile e´ aver dato la possibilita´alla Lazio ed ai Laziali di sapere prima il risultato di un´altra partita cosi da essere sicuri che in caso di perdita non sarebbero retrocessi.
    Fossi io toglierei i tre punti all´Inter e alla Lazio appiopperei una gran bella multa. Rodolfo

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    ti ricordo, per essere precisi, che io non ho mai detto che la realta´ non esiste…………………
    ho soltanto detto che, per me, la realta´ non e´ razionale.
    (Alessandro)
    ——–
    Che è poi quello che ho detto anch’io.
    Aggiungo però ch bisogna prima stabilire gli ‘intervalli’ in cui il discorso si pone. Mi spiego: su scala universale, la nostra realtà è un granello di sabbia in un deserto. Su scale limitate, ed anche qui bisognerebbe individuare i limiti, gli intervalli appunto, il discorso assume valenze diverse. La mia realtà onirica, entro determinati intervalli, è una realtà reale o solo costruita dal mio cervello? Io ci andrei cauto prima di dare una risposta, che non è per niente scontata.
    Per quanto riguarda la razionalità, gli intervalli sono determinati dallo stato di veglia e dal contesto in cui la razionalità è applicabile. la mia creatività, che si rifà al surrelismo e il futurismo, è razionale. Ho una mia allieva che va oltre il surrealismo e, pur nelle sue elaborazioni spinte, è razionale, è coerente.
    L’irrazionalità come concetto è un campo minato, perchè da una parte viene confusa con la creatività ( che è comunque razionale, anche nel surrealismo come lo concepisce Bréton) mentre dall’altra sfocia nella ‘confusione’ propriamente detta, che è sterile, quando non dannosa

  34. I.P.
    I.P. says:

    Caro pino, sapevo bene che saresti stato così codardo da censurare il mio ultimo messaggio, insinuando che non è autentico. Come censurerai anche questo, naturalmente. In compenso, mi sono divertito a mandare un paio di post sul tuo conto – d’accordo con l’amico Riccardo – al blog della Schiavulli, che è una vera giornalista, non una schiappa come te. Lo spasso dei lettori è stato enorme, soprattutto in redazione. Adios! I.P.

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    cio´ che oggi manca e´ lo stare insieme per ricordare (Alessandro)
    ————
    Ma no, si ricordano fin troppe cose, invece.
    Bisognerebbe imparare a stare insieme per guardare avanti, non per guardare indietro.

  36. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Un giornalino free milanese, pubblica in prima pagina un titolone: ” Il dialetto entra in classe”. Sarà insegnato dai professori di italiano.
    Mah, sono molto perplesso. Nella mia zona di origine gli insegnanti avranno molta difficoltà a rendersi credibili e a non venir contestati. Da buon conoscitore del dialetto biscegliese, ma non ‘ottimo’ conoscitore ( gli ottimi conoscitori sono ormai solo pochi sopravvissuti), so che esiste il dialetto di contadini, il dialetto dei marinai ed il dialetto dei ‘borghesi’. In una cittadina di 55 mila abitanti come Bisceglie, ce ne sono già tre versioni diverse. Tutte le cittadine pugliesi, specie nel nord barese, hanno di queste situazioni, ognuna col proprio dialetto diverso da quello delle cittadine confinanti .
    Non solo, ma anche tra i veri conoscitori esistono controversie sulla pronunzia.
    Tempi duri per i poveri insegnanti di dialetto, almeno dalle nostre parti.
    Anche nella nuova zona in cui vivo, il dialetto è molto diverso anche tra città confinanti. Minturno, Formia e Gaeta, cittadine dello stesso comprensorio del Golfo, hanno tre dialetti molto diversi tra loro.

  37. Controcorrente
    Controcorrente says:

    x IP(346)

    Su questo piccolo blog , spesso si discute sui limiti che possono avere gli insulti in un dibattito, anche ferocemente.
    Per quello che mi riguarda, nei tuoi confronti, si può asserire tranquillamente che tu sei “un Grandioso Pezzo di Merda”.
    Chiunque tu sia anagraficamente,la sostanza resta sempre quella detta “sopra”.

    cc

  38. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Casini dice di voler creare un nuovo partito. Fini ci sta pensando. Anche Di Pietro vuole cambiare la struttura del suo partito.
    Diventeranno la nuova reltà politica dell’immedito futuro, in attesa del collasso del PDL, che a sua volta genererà nuovi partiti.
    L’idea del bipartitismo si può considerare fallita.

  39. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco,

    contesto vivamente quanto da tu asserito.
    Ben presto si creerà un a accademia dei dialetti, in cui il verbo unico del dialetto sarà codificato!
    In un momento come questo è importante creare “nuovi posti lavoro” e quale migliore occasione per “abilitare” all’insegnamento lo studioso di dialetto padano , per esempio, con esame del DNA , preventivo.
    Mi sembra che sia” un’utile “discussione di questi tempi!
    Una Treccani del Dialetto,risolverebbe di certo un problema angoscioso e cioè se sia più correta La dizione ..Va a dar via al cul, o va a dar via u cul..
    Insomma ci siamo capiti , mi sembra un problema delicato e fondamentale.
    Pensa a quanti nuovi funzionari padani de pura rasa, potranno essere stipendiati,bisogna crear si o no una nuva Burocrasia, per far funsionar le Poste , ostrega!

    cc

  40. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco profeta,(346),
    finalmente uno slancio profetico,degno dei migliori sogni onirici, a cavallo tra realtà , fantasia ,surrealismo,pieghe dello spazio, quanti onirici e nodi interferenziali.
    Decisamente questa volta ti sei lanciato in una previsione politica.
    Adesso mi aspetto una concretizzazione per risolvere qualche piccolo problema come quello delLAVORO che manca!
    Una indicazione piccola , piccola..così dai , provaci…

    cc

  41. alex
    alex says:

    Non so voi, ma io sto correndo a casa per verificare se qualcuno mi abbia comprato casa a mia insaputa.

  42. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    non capisco a volte se tu sei Ollio e io Stanlio, o Presta e Dose, quest’ultimo friulano!!!
    Lascia perdere il veneto, non fa per te, in friulano poi…non sai scrivere neppure “ariviodisi”.
    Dedicati ai dialetti delle tue parti, compreso il ligure, perchè l’ins. “deputato” Scaiola è piuttosto affaccendato.

    Non so dalle tue parti cosa si compra con 600mila euro…
    Ho chiesto le quotazioni a Vienna con vista il Kunsthistorisches museum…sai c’è la Maria Teresa sul Piazzale.
    Con quella cifra si compra nemmeno il parcheggio!

    Sul Partenone la sx greca ha steso uno striscione…
    -Popoli d’Europa solleviamoci…-
    sì bravi, andiamo tutti a ballare il Sirtaki…fin che ci resta il fiato!!!

    Non vorrei rattristare questo blog così spensierato, surrealista, futurista o razionalista; ma…è tempo di dichiarazioni dei redditi…chi non lavora fa l’amore, ma non paga tasse che non entrano nelle saccocce di Tremonti che non potrà distribuire una “beata fava ” come dite voi!!!
    Su con la vita!!!

    Sylvi

  43. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Le Poste funzionano in Piemonte!

    Mi sono abbonato ad una rivista tramite Internette.
    Ebene volete sapere?
    La dision de la reclame , diseva che la rivista sarebe arivata entro Sei giorni, dall’ordine.
    Puntualmente se arivata

    cc

  44. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Prima parte

    Cara Sylvina,

    mesa toseta e mesa mula del mio cuor,
    mi sto alenando per un futur grandioso soto l’emblema del Leon!
    O devo anco imparar lo Sloveno?

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