La direttiva della “tolleranza zero” del 2003 appare sempre più un falso. Bertone infanga anche Ratzinger? La solidarietà di Berlusconi equivale a calpestare e vendere la dignità dei bambini italiani stuprati da sacerdoti. HANS KÜNG: Benedetto XVI ha fallito, i cattolici perdono la fiducia
Il 20 di questo aprile il vescovo di Miami, John C. Favalora, si è dimesso per avere coperto più di un caso di pedofilia nel clero della sua diocesi. Tra le varie polemiche nel clero vaticano leggo che Favalora “fu comunque uno dei primi vescovi ad adottare le nuove linee-guida invocate dalla Conferenza episcopale americana contro la pedofilia. A tal punto si spinse la sua azione che lo scorso ottobre fu criticato per avere autonomamente messo al bando, nella sua arcidiocesi, i Legionari di Cristo e il Movimento Regnum Christi, oggi sottoposti dal papa a visita apostolica dopo che è emersa la doppia vita del fondatore Marcial Maciel”.
Ora, se la logica non è solo una opinione, tutto ciò significa che NON è vero che nel 2003 Ratzinger ha fatto emanare la nuova “severa digniplina” contro i sacerdoti pedofili saltata fuori a sorpresa solo nei giorni scorsi. Senza contare che non il papa, ma solo un cardinale che si chiama Scicluna, avrebbe diramato l’asserito nuovo ordine. Ma c’è dell’altro. Sempre riguardo le polemiche su Favalora leggo su un autorevole quotidiano: Favalora “il 16 aprile [2007] aveva affrontato estesamente il problema della pedofilia in un articolo pubblicato sul sito della sua diocesi nel quale si legge: “Il processo di ammettere la propria peccaminosità è doloroso e i vascovi europei faranno quel che hanno fatto i vescovi negli Usa, introdurre cioè politiche di tollerenza zero per chi abusa””.
Bene. Ma se la tolleranza zero è stata introdotta dai vescovi degli Usa, come cavolo si fa a sostenere che è stata invece imposta da Ratzinger – che certo NON è un vescovo degli Usa! – già nel 2003? Si noti inoltre che Favalora nel 2007 – cioè ben quattro anni DOPO il 2003 – scrive che i vescovi europei “faranno”, al futuro, quello che i vascovi americani invece già fanno. Non si scappa: se nel 2007 “faranno” quel che negli Usa già fanno, allora significa ovviamente che fino al 2007 NON lo hanno ancora fatto! O vogliamo come al solito ridurre la logica a uno stuzzicadenti?
CONCLUSIONE: l’arma segreta tirata fuori dal Vaticano con ritardo sospetto è chiaramente un falso. Oppure anziché una bomba a “tolleranza zero” era una bombetta, un petardino, un peto, qualcosa che proveniva non dalle massime sfere ma da sfere con i cui “ordini severi” i vescovi quanto meno europei (ma anche africani, australiani, sudamericani, ecc.) possono fare quel che Bossi diceva che avrebbe fatto con la bandiera italiana.
Ultima considerazione: NON è una bella idea quella del segretario di Stato Vaticano Raffaele Bertone, detto anche don Dentone per il suo pauroso sorrisone, di riparare alla gaffe sull’equazione omosessuali=pedofili, perché non fa altro che peggiorare le cose. In due modi. Il primo è una pedata in faccia a tutte le suore del mondo, della quale stranamente nessuno si è accorto: infatti, l’omosessualità ovviamente esiste anche tra monache, come tra non monache, però la pedofilia non pare proprio sia una loro tigna. Si tratta di una tigna diffusa solo tra i colleghi di sesso maschile, cioè tra preti, sacerdoti, vescovi, ecc. Il secondo modo col quale Bertone peggiora le cose è che Ratzinger gode fama di omosessualità ben da prima di essere eletto papa. Ho già scritto su questo blog una puntata in cui riferivo che in un liceo di Milano un sacerdote nel corso di un dibattito pubblico si è lamentato per “la mancanza di coraggio di questo papa di vivere la sua omosessualità”, praticata o no che sia (questi sono affari suoi privati). Bertone vuole forse far nascere il sospetto che il papa abbia tendenze pedofile? Insomma, questo Bertone dal Vaticano dovrebbero cacciarlo a spron battuto, anziché fargli fare il segretario di Stato gli facciano fare il cuoco in un convento. Non di monache…
Ah, dimenticavo. Che Berlusconi tramite il fido Letta o direttamente esprima pubblica solidarità del governo italiano verso il papa e il Vaticano in piena bufera pedofila è doppiamente orribile. La solidarietà di uno che stando a quanto pubblicamente rivelato da sua moglie “frequenta le minorenni” e che per giunta si mette sotto la suola delle scarpe perfino il sacramento della comunione, come ha fatto al funerale di Vianello pur essendo divorziato e non essendosi neppure confessato (prima che Berlusconi “confessi”…..!!!), è una solidarietà che puzza. Tanto da essere altro fango. Inoltre tale solidarietà va a danno (stavo per scrivere “va in culo”) dei non pochi cittadini italiani minorenni che – narrano anche le cronache, comprese quelle del pianeta Mediaset/Mondadori) – hanno subito e subiscono sturpi e vioenze sessuali di vari tipo dal clero. Capisco il bisogno di leccare la pantofola papalina per raccattare voti e la pantofola verde di Bossi per restare a galla, ma mettersi anche a calpestare o vendere la dignità di sicuramente non pochi bambini italiani mi pare una cosa davvero orribile. E dico orribile per non usare un’altro termine.
Tutto ciò premesso, ecco cosa scrive il teologo tedesco amico del papa, che a un certo punto lo ha tradito impedendogli l’insegnamento universitario.
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Benedetto XVI ha fallito,
i cattolici perdono la fiducia
di HANS KÜNG
Negli anni 1962-1965 Joseph Ratzinger – oggi Benedetto XVI – ed io eravamo i due più giovani teologi del Concilio. Oggi siamo i più anziani, e i soli ancora in piena attività. Ho sempre inteso il mio impegno teologico come un servizio alla Chiesa. Per questo, mosso da preoccupazione per la crisi di fiducia in cui versa questa nostra Chiesa, la più profonda che si ricordi dai tempi della Riforma ad oggi, mi rivolgo a voi, in occasione del quinto anniversario dell’elezione di papa Benedetto al soglio pontificio, con una lettera aperta. È questo infatti l’unico mezzo di cui dispongo per mettermi in contatto con voi.
Avevo apprezzato molto a suo tempo l’invito di papa Benedetto, che malgrado la mia posizione critica nei suoi riguardi mi accordò, poco dopo l’inizio del suo pontificato, un colloquio di quattro ore, che si svolse in modo amichevole. Ne avevo tratto la speranza che Joseph Ratzinger, già mio collega all’università di Tübingen, avrebbe trovato comunque la via verso un ulteriore rinnovamento della Chiesa e un’intesa ecumenica, nello spirito del Concilio Vaticano II. Purtroppo le mie speranze, così come quelle di tante e tanti credenti che vivono con impegno la fede cattolica, non si sono avverate; ho avuto modo di farlo sapere più di una volta a papa Benedetto nella corrispondenza che ho avuto con lui.
Indubbiamente egli non ha mai mancato di adempiere con scrupolo agli impegni quotidiani del papato, e inoltre ci ha fatto dono di tre giovevoli encicliche sulla fede, la speranza e l’amore. Ma a fronte della maggiore sfida del nostro tempo il suo pontificato si dimostra ogni giorno di più come un’ulteriore occasione perduta, per non aver saputo cogliere una serie di opportunità:
- È mancato il ravvicinamento alle Chiese evangeliche, non considerate neppure come Chiese nel senso proprio del termine: da qui l’impossiblità di un riconoscimento delle sue autorità e della celebrazione comune dell’Eucaristia.
– È mancata la continuità del dialogo con gli ebrei: il papa ha reintrodotto l’uso preconciliare della preghiera per l’illuminazione degli ebrei; ha accolto nella Chiesa alcuni vescovi notoriamente scismatici e antisemiti; sostiene la beatificazione di Pio XII; e prende in seria considerazione l’ebraismo solo in quanto radice storica del cristianesimo, e non già come comunità di fede che tuttora persegue il proprio cammino di salvezza. In tutto il mondo gli ebrei hanno espresso sdegno per le parole del Predicatore della Casa Pontificia, che in occasione della liturgia del venerdì santo ha paragonato le critiche rivolte al papa alle persecuzioni antisemite.
– Con i musulmani si è mancato di portare avanti un dialogo improntato alla fiducia. Sintomatico in questo senso è il discorso pronunciato dal papa a Ratisbona: mal consigliato, Benedetto XVI ha dato dell’islam un’immagine caricaturale, descrivendolo come una religione disumana e violenta e alimentando così la diffidenza tra i musulmani.
– È mancata la riconciliazione con i nativi dell’America Latina: in tutta serietà, il papa ha sostenuto che quei popoli colonizzati “anelassero” ad accogliere la religione dei conquistatori europei.
– Non si è colta l’opportunità di venire in aiuto alle popolazioni dell’Africa nella lotta contro la sovrappopolazione e l’AIDS, assecondando la contraccezione e l’uso del preservativo.
– Non si è colta l’opportunità di riconciliarsi con la scienza moderna, riconoscendo senza ambiguità la teoria dell’evoluzione e aderendo, seppure con le debite differenziazioni, alle nuove prospettive della ricerca, ad esempio sulle cellule staminali.
– Si è mancato di adottare infine, all’interno stesso del Vaticano, lo spirito del Concilio Vaticano II come bussola di orientamento della Chiesa cattolica, portando avanti le sue riforme.
Quest’ultimo punto, stimatissimi vescovi, riveste un’importanza cruciale. Questo papa non ha mai smesso di relativizzare i testi del Concilio, interpretandoli in senso regressivo e contrario allo spirito dei Padri conciliari, e giungendo addirittura a contrapporsi espressamente al Concilio ecumenico, il quale rappresenta, in base al diritto canonico, l’autorità suprema della Chiesa cattolica:
– ha accolto nella Chiesa cattolica, senza precondizione alcuna, i vescovi tradizionalisti della Fraternità di S. Pio X, ordinati illegalmente al di fuori della Chiesa cattolica, che hanno ricusato il Concilio su alcuni dei suoi punti essenziali;
– ha promosso con ogni mezzo la messa medievale tridentina, e occasionalmente celebra egli stesso l’Eucaristia in latino, volgendo le spalle ai fedeli;
– non realizza l’intesa con la Chiesa anglicana prevista nei documenti ecumenici ufficiali (ARCIC), ma cerca invece di attirare i preti anglicani sposati verso la Chiesa cattolica romana rinunciando all’obbligo del celibato.
– ha potenziato, a livello mondiale, le forze anticonciliari all’interno della Chiesa attraverso la nomina di alti responsabili anticonciliari (ad es.: Segreteria di Stato, Congregazione per la Liturgia) e di vescovi reazionari.
Papa Benedetto XVI sembra allontanarsi sempre più dalla grande maggioranza del popolo della Chiesa, il quale peraltro è già di per sé portato a disinteressarsi di quanto avviene a Roma, e nel migliore dei casi si identifica con la propria parrocchia o con il vescovo locale.
So bene che anche molti di voi soffrono di questa situazione: la politica anticonciliare del papa ha il pieno appoggio della Curia romana, che cerca di soffocare le critiche nell’episcopato e in seno alla Chiesa, e di screditare i dissenzienti con ogni mezzo. A Roma si cerca di accreditare, con rinnovate esibizioni di sfarzo barocco e manifestazioni di grande impatto mediatico, l’immagine di una Chiesa forte, con un “vicario di Cristo” assolutista, che riunisce nelle proprie mani i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Ma la politica di restaurazione di Benedetto XVI è fallita. Le sue pubbliche apparizioni, i suoi viaggi, i suoi documenti non sono serviti a influenzare nel senso della dottrina romana le idee della maggioranza dei cattolici su varie questioni controverse, e in particolare sulla morale sessuale. Neppure i suoi incontri con i giovani, in larga misura membri di gruppi carismatici di orientamento conservatore, hanno potuto frenare le defezioni dalla Chiesa, o incrementare le vocazioni al sacerdozio.
Nella vostra qualità di vescovi voi siete certo i primi a risentire dolorosamente dalla rinuncia di decine di migliaia di sacerdoti, che dall’epoca del Concilio ad oggi si sono dimessi dai loro incarichi soprattutto a causa della legge sul celibato. Il problema delle nuove leve non riguarda solo i preti ma anche gli ordini religiosi, le suore, i laici consacrati: il decremento è sia quantitativo che qualitativo. La rassegnazione e la frustrazione si diffondono tra il clero, e soprattutto tra i suoi esponenti più attivi; tanti si sentono abbandonati nel loro disagio, e soffrono a causa della Chiesa. In molte delle vostre diocesi è verosimilmente in aumento il numero delle chiese deserte, dei seminari e dei presbiteri vuoti. In molti Paesi, col preteso di una riforma ecclesiastica, si decide l’accorpamento di molte parrocchie, spesso contro la loro volontà, per costituire gigantesche “unità pastorali” affidate a un piccolo numero di preti oberati da un carico eccessivo di lavoro.
E da ultimo, ai tanti segnali della crisi in atto viene ad aggiungersi lo spaventoso scandalo degli abusi commessi da membri del clero su migliaia di bambini e adolescenti, negli Stati Uniti, in Irlanda, in Germania e altrove; e a tutto questo si accompagna una crisi di leadership, una crisi di fiducia senza precedenti. Non si può sottacere il fatto che il sistema mondiale di occultamento degli abusi sessuali del clero rispondesse alle disposizioni della Congregazione romana per la Dottrina della fede (guidata tra il 1981 e il 2005 dal cardinale Ratzinger), che fin dal pontificato di Giovanni Paolo II raccoglieva, nel più rigoroso segreto, la documentazione su questi casi. In data 18 maggio 2001 Joseph Ratzinger diramò a tutti i vescovi una lettera dai toni solenni sui delitti più gravi (“Epistula de delictis gravioribus”), imponendo nel caso di abusi il “secretum pontificium”, la cui violazione è punita dalla la Chiesa con severe sanzioni. E’ dunque a ragione che molti hanno chiesto un personale “mea culpa” al prefetto di allora, oggi papa Benedetto XVI. Il quale però non ha colto per farlo l’occasione della settimana santa, ma al contrario ha fatto attestare “urbi et orbi”, la domenica di Pasqua, la sua innocenza al cardinale decano.
Per la Chiesa cattolica le conseguenze di tutti gli scandali emersi sono devastanti, come hanno confermato alcuni dei suoi maggiori esponenti. Il sospetto generalizzato colpisce ormai indiscriminatamente innumerevoli educatori e pastori di grande impegno e di condotta ineccepibile. Sta a voi, stimatissimi vescovi, chiedervi quale sarà il futuro delle vostre diocesi e quello della nostra Chiesa. Non è mia intenzione proporvi qui un programma di riforme. L’ho già fatto più d’una volta, sia prima che dopo il Concilio. Mi limiterò invece a sottoporvi qui sei proposte, condivise – ne sono convinto – da milioni di cattolici che non hanno voce.
1. Non tacete. Il silenzio a fronte di tanti gravissimi abusi vi rende corresponsabili. Al contrario, ogni qualvolta ritenete che determinate leggi, disposizioni o misure abbiano effetti controproducenti, dovreste dichiararlo pubblicamente. Non scrivete lettere a Roma per fare atto di sottomissione e devozione, ma per esigere riforme!
2. Ponete mano a iniziative riformatrici. Tanti, nella Chiesa e nell’episcopato, si lamentano di Roma, senza però mai prendere un’iniziativa. Ma se oggi in questa o quella diocesi o comunità i parrocchiani disertano la messa, se l’opera pastorale risulta inefficace, se manca l’apertura verso i problemi e i mali del mondo, se la cooperazione ecumenica si riduce a un minimo, non si possono scaricare tutte le colpe su Roma. Tutti, dal vescovo al prete o al laico, devono impegnarsi per il rinnovamento della Chiesa nel proprio ambiente di vita, piccolo o grande che sia. Molte cose straordinarie, nelle comunità e più in generale in seno alla Chiesa, sono nate dall’iniziativa di singole persone o di piccoli gruppi. Spetta a voi, nella vostra qualità di vescovi, il compito di promuovere e sostenere simili iniziative, così come quello di rispondere, soprattutto in questo momento, alle giustificate lagnanze dei fedeli.
3. Agire collegialmente. Il Concilio ha decretato, dopo un focoso dibattito e contro la tenace opposizione curiale, la collegialità dei papi e dei vescovi, in analogia alla storia degli apostoli: lo stesso Pietro non agiva al di fuori del collegio degli apostoli. Ma nel periodo post-conciliare il papa e la curia hanno ignorato questa fondamentale decisione conciliare. Fin da quando, a soli due anni dal Concilio e senza alcuna consultazione con l’episcopato, Paolo VI promulgò un’enciclica in difesa della discussa legge sul celibato, la politica e il magistero pontificio ripresero a funzionare secondo il vecchio stile non collegiale. Nella stessa liturgia il papa si presenta come un autocrate, davanti al quale i vescovi, dei quali volentieri si circonda, figurano come comparse senza diritti e senza voce. Perciò, stimatissimi vescovi, non dovreste agire solo individualmente, bensì in comune con altri vescovi, con i preti, con le donne e gli uomini che formano il popolo della Chiesa.
4. L’obbedienza assoluta si deve solo a Dio. Voi tutti, al momento della solenne consacrazione alla dignità episcopale, avete giurato obbedienza incondizionata al papa. Tuttavia sapete anche che l’obbedienza assoluta è dovuta non già al papa, ma soltanto a Dio. Perciò non dovete vedere in quel giuramento a un ostacolo tale da impedirvi di dire la verità sull’attuale crisi della Chiesa, della vostra diocesi e del vostro Paese. Seguite l’esempio dell’apostolo Paolo, che si oppose a Pietro “a viso aperto, perché evidentemente aveva torto” (Gal. 2,11). Può essere legittimo fare pressione sulle autorità romane, in uno spirito di fratellanza cristiana, laddove queste non aderiscano allo spirito del Vangelo e della loro missione. Numerosi traguardi – come l’uso delle lingue nazionali nella liturgia, le nuove disposizioni sui matrimoni misti, l’adesione alla tolleranza, alla democrazia, ai diritti umani, all’intesa ecumenica e molti altri ancora hanno potuto essere raggiunti soltanto grazie a una costante e tenace pressione dal basso.
5. Perseguire soluzioni regionali: il Vaticano si mostra spesso sordo alle giustificate richieste dei vescovi, dei preti e dei laici. Ragione di più per puntare con intelligenza a soluzioni regionali. Come ben sapete, un problema particolarmente delicato è costituito dalla legge sul celibato, una norma di origine medievale, la quale a ragione è ora messa in discussione a livello mondiale nel contesto dello scandalo suscitato dagli abusi. Un cambiamento in contrapposizione con Roma appare pressoché impossibile; ma non per questo si è condannati alla passività. Un prete che dopo seria riflessione abbia maturato l’intenzione di sposarsi non dovrebbe essere costretto a dimettersi automaticamente dal suo incarico, se potesse contare sul sostegno del suo vescovo e della sua comunità. Una singola Conferenza episcopale potrebbe aprire la strada procedendo a una soluzione regionale. Meglio sarebbe tuttavia mirare a una soluzione globale per la Chiesa nel suo insieme. Perciò
6. si chieda la convocazione di un Concilio: se per arrivare alla riforma liturgica, alla libertà religiosa, all’ecumenismo e al dialogo interreligioso c’è stato bisogno di un Concilio, lo stesso vale oggi a fronte dei problemi che si pongono in termini tanto drammatici. Un secolo prima della Riforma, il Concilio di Costanza aveva deciso la convocazione di un concilio ogni cinque anni: decisione che fu però disattesa dalla Curia romana, la quale anche oggi farà indubbiamente di tutto per evitare un concilio dal quale non può che temere una limitazione dei propri poteri. È responsabilità di tutti voi riuscire a far passare la proposta di un concilio, o quanto meno di un’assemblea episcopale rappresentativa.
Questo, a fronte di una Chiesa in crisi, è l’appello che rivolgo a voi, stimatissimi vescovi: vi invito a gettare sulla bilancia il peso della vostra autorità episcopale, rivalutata dal Concilio. Nella difficile situazione che stiamo vivendo, gli occhi del mondo sono rivolti a voi. Innumerevoli sono i cattolici che hanno perso la fiducia nella loro Chiesa; e il solo modo per contribuire a ripristinarla è quello di affrontare onestamente e apertamente i problemi, per adottare le riforme che ne conseguono. Chiedo a voi, nel più totale rispetto, di fare la vostra parte, ove possibile in collaborazione con altri vescovi, ma se necessario anche soli, con apostolica “franchezza” (At 4,29.31). Date un segno di speranza ai vostri fedeli, date una prospettiva alla nostra Chiesa.
Vi saluto nella comunione della fede cristiana.
E´arrivato Alessandro, questa volta con l´aereo ed un valigia per me preparata da mia figlia:- olio di oliva, vino rose´e rosso , salame, ” i carciofi spinusi” gia cotti”, altri carciofi, olive verdi e nere,pomodori secchi, acciughe, fave fresche( per me veramente una sorpresa)
dolcetti vari a base di marzipane e dulcis in fundo “a sasizza”.
Se qualcuno (perche so´che c´e´sempre qualcuno, ma poi e´sempre lui) m´addumannassi , picchi´ , pi ccomu…. eccomu mai, ju c´arrispunnissi…:”ma che´te ne futti attia”. Rodolfo
X Sylvi
Con il castello i leghisti non c’entrano ma con il tuo cervello,cuore ed anima ci entrano tutti e ci stanno pure comodi.
Addaveni la medusa ,allora si che saranno tempi gloriosi!
L.
x Rodolfo.
Beddu ù dialettu siculu…
C.G.
caro Linosse,
posso affermare che ho corteggiato l’italianità e l’Italia per tutta la vita.
Le ho lavato le mutande e stirato le camicie, molto spesso rimettendoci!
Ma il mio amore e la mia dedizione erano a senso unico, la “Partner” non era proprio innamorata!
Non ho più l’età dei corteggiamenti e della dedizione “usa ad ubbidir tacendo e tacendo morir”.
E la Lega c’entra come i cavoli a merenda.
Sylvi
Ps: ti chiedo cortesemente di scrivere Castello maiuscolo.
Ma scriveresti colosseo minuscolo!
Il nome Mirko e’ saltato fuori da corrispondenza personale Anita { 23.04.10 alle 0:25 }
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Mia ineffabile signora,
il fatto banale è che i geni (incompresi) come lei non sanno neanche bene quello che fanno. Capisce perchè io ci tengo a che nessuno (se non i pochissimi amici) sappia nulla di me? Perchè non voglio che certe teste di caxxo abbiano la possibilità di mettermi in piazza presso certi personaggi con caratteristiche palesemente delinquenziali.
Un saluto, signora, e neanche tanto cordiale. Uroburo
Rimaniamo cosi da amici su opposti fronti, sperando in novita´confortevoli. Rodolfo { 23.04.10 alle 8:16 }
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D’accordo. Un saluto U.
X Sylvi (post 101)
a proposito di cosa, scusi?
Pietro
25 APRILE
Salerno, Cirielli “cancella” la Resistenza
“Liberi solo grazie agli americani”
Il presidente della Provincia fa affiggere manifesti celebrativi ma senza citare la lotta di liberazione. “Fra i partigiani c’era anche chi, su commissione della Russia, voleva instaurare la dittatura comunista. L’Italia si è salvata grazie al sacrificio di migliaia di giovani Usa”.
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Caro Controcorrente,
all’ittagliano medio – come sempre filofascista (o filoclericale, che è perfin peggio) – dà fastidio anche solo il ricordo dell’unico momento della storia nazionale nella quale una grossa parte del paese ha scelto di combattere volontariamente per la propria libertà.
Ci va meglio continuare a vivere leccando il culo alla mafia o al pope B16, e pulendo le mutttande altrui.
Ognuno ha la dignità che si merita e che si è guadagnato. Un paese di maggiordomi.
Un caro saluto U.
Cara Sylvi,
di quello che fa L’ANPI di Udine non sono a conoscenza.
Cirielli non c’entra un fico secco con la storia di Bella Ciao, ma è il presidente della Giunta di Salerno.
Vedo che non hai risposto alle mie domande.
Per il Castello di Udine sono molto dispiaciuto,ma non vedo il suo rapporto, con le mie domande.
In sostanza sei d’accordo o no ,con l’eliminazione del 25 Aprile, come Festa della Liberazione?
Si potrebbe festeggiare il” Solstizio di Primavera”, almeno siamo sicuri che i Partigiani non erano presenti.
Che dici ?
cc
Ps -Con il Solstizio di Primavera, si potrebbero festeggiare un pò tutti : “Americani, tedeschi, fascisti,nazisti,la RSI, il Castello di Udine,l’Unita d’Italia, il Sacro Po e poi qualsiasi cosa che venga in mente..
Meno i partigiani ,ovviamente..che se vogliono possono farsi le feste che vogliono..!!per conto loro..visto che siamo una nazione democratica.
caro CC,
infatti alle due questioni ho risposto con due post differenti.
Io onoro i miei giuramenti, sempre.
Ho giurato sulla Costituzione NATA dalla Resistenza!
Non nata da S. Giuseppe!
Mi comporto e giudico di conseguenza.
Posso aggiungere che i giuchini infantili di certi piccoli uomini fanno cascare le braccia.
Bella Ciao è un bel canto, quasi come Stelutis Alpinis.
Lo canterei anche in Chiesa di fronte alla volontà di una pacificazione con paletti ben piantati.
Sylvi
xcc
Eppure quel piccolo cimitero alleato di Tavagnacco,
con tutte le croci allineate , non stonerebbe in una festa di popolo per la Libertà.!!!
Mah!
Sylvi
X Sylvi
non mi ha risposto in merito al suo post (101)
x Pietro 99
Sopra c’era un post di Linosse che chiamava in causa tutti i leghisti!
Non ho veramente capito a quale post lei si riferisse!
Sylvi
X Sylvi
il mio post a Linosse era la risposta al suo (n.96).
Nient’altro
Pietro
Cara Sylvi
Quella delle due case della “Italo-marocchina” lo avevi sentito a capito benissimo, ma a volte per amor di polemica scrivi cose a cui neppure tu credi, come avevi sicuramente sentito che lei la retta la ha sempre pagata e questo non ti fa onore. Anche sulla frase “ perché lei mantiene gli italiani!” credo che la signora italo-marocchina facesse riferimento a un dato citato poco prima da Santoro su quanto contribuiscono gli extracomunitari ricevendone in cambio più o meno la metà.
Sulla gente di Andro Ruotolo li ha trattati anche troppo bene, specialmente quella invasata berciante con la faccia brutta e cattiva mi ha fatto pensare che gli abitanti di Andro siano in realtà degli “ANDR-OIDI A MOLLA” che si ripetono continuamente con gli stessi gesti le stesse parole.
Quella poi della Carfagna/occhioni “nel confronto comprensibile non l’ho capita, con la Serracchiani ha dimostrato solo la sua prepotenza interrompendo in continuazione da “boccalona” quale è, tenendo fede a quella che pare essere la sua specialità.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
Ps. Anche sul piano estetico la Serracchini è molto meglio della Carfagna.
il blog e’ divenuto un po’ noioso. Papale papale. Mi ritiro anch’io, almeno per qualche settimana. Poi si vedra’.
Peter
x Peter
Forse sarebbe meno noioso se si stesse più sui temi da me proposti. Anche se magari per rintuzzarli.
‘Notte.
pino
X Uroburo
Un conto e’ postare un nome proprio, un conto e’ abbinare il nome proprio con il cognome.
Io l’ho fatto in un momento di rabbia, l’ho scritto a Pino un paio di mesi fa’, sul forum: Mirko aka C.G.
Lei ha fa’ di peggio, chi le ha dato il permesso di scrivere la mia eta’ con un aggiunta di un anno e mesi scoccati?
Sul forum ho letto il primo nome del Signor P. e lui non ha detto niente.
Il Signore di Mosca, ha scritto, il mio nome, cognome, indirizzo di casa, che PC uso, etc….tutto perche’ lui ha un website e quando ci si cade, da questo forum stesso, si possono vedere gli IP ed oltre.
Vede cosa e’ capitato a Ignazio, ha inserito il link di una una foto per me, foto presa da un fotografo pubblico, il moscovita ha preso il suo l’indirizzo di casa, ed ha perfino minacciato fisicamente lui ed i suoi genitori.
Cosi’ lei vada a predicare altrove.
Un nome proprio non fa danno.
Anita
errore x #119
Lei ha fatto di peggio…..
… come ho sostenuto ppiu volte approposito del ciarlatano spiritista-anonimo… pensate se invece di essere uno spiritista-cartomante-veggente e chi ppiu ne ha lette del maccotempetta… ppiu ne metta… pensare cche sso cche invece di compositore di musica classica- spiritista- cartomante- idiota anarco-individualista- artista- pittore (imbianchino) fotografo- leader di masse studentesche il ciarlatano spiritato…. cchesso… fosse un medico o un chirurgo o un giudice… ???
tuo marito che con te. E’ un Ariete, per caso?
x Marco
Sono io un ascendente Ariete!!!
arco tempesta { 23.04.10 alle 15:56 }
x Sylvi: complimenti, un borderline Scorpione-Sagittario. E’ una bellissima combinazione, davvero.
arco tempesta { 23.04.10 alle 15:58 }
Correggo: Sagittario-Capricorno: Dicembre, non Novembre!
Dà più stabilità ma meno fantasia.
… non ho piu cche dire… il massimo è che oltre a non sapere di quel cche parla… su qualsiasi tema… e non sono il solo addirlo… nelloroscopo sbaglia anche i mesi dei segni… alla ciarlataneria da pifferaio non cce limite… non cce bisogno che linsulti Faust… sinsulta da solo… ( e non è la prima volta… nei segni zodiacali… sui blogghisti… ma sempre non ne ha azzeccata una… MAI!!
x Sylvi: complimenti, un borderline Scorpione-Sagittario. E’ una bellissima combinazione, davvero.
… altra stronzata ciarlatana… Faust scorpione e la disgraziatadelinquente ex moglie… Saggittario… proprio una bella combinazione… sborderline… davvero… Ma va accagare lazzarone… vai allavorare come fanno gli Onesti e la gente xbbene… e smettila di fare il saputello-spiritato… puoi truffare solo le anime belle delle tue magiche donne (??) psicolabili… proprio xcche psicolabili… Hai messo sempre in dubbio Faust.. xcche indovido-divino e saggio… e sei stato smentito dalla realta .. in questo blog di ciarlatano psico-truffaldino ci sei solo tu… e gia qualcuno si sta lamentando della noia profonda della tua Divinita narcisista da un piatto di lenticchie?? … Se sei perfetto, xcche non ti compra nessuno..??? ti pagano apprestazione… una tantum eppoi tornano accasa dai mariti… o anche a stare da sole…?? se fossi divino e chiavi come un dio bendotato… xcche una volta toccato te apprezzano iltornare dal marito o anche lo stare lontane da tanta perfezzione divina..?? la finisco qqui xche sono buono… riconosco al volo i ciarlatani… e tu lo naqqui.. e ci campi…!! lo dico da tempo… ma atte che la vergogna non la conosci… mi offendi xche sono un idiota comunista… che in fondo qualcosa vuol dire… mentre un idiota anarco-individualista …??? e cche vvor ddi?? se non una ciarlatanata truffaldina… con amore berluschino cche tanto ti ppiasce… fra ciarlatani truffatori vi intendete… verdad??? c.s. non ti saluto…
Faust
Caro Pino, il demente è sempre in funzione U.
x CC,
si può festeggiare anche il “ventennio berlusconiano”,dato che sta quasi per compiersi.
Un saluto,Ber
Caro Pietro,
io,per abitudine leggo “tutti”,…ci sono degli articoli più interessanti e articoli meno interessanti,…comunque,un aspirante giornalista non dovrebbe scoraggiare nessuno.
Buona giornata,Ber
Caro Ber,
hai ragione: 1992-2012. Dopo il ventennio fascista abbiamo il ventennio bananiero.
Difficile dire quale dei due sia peggio ma mentre il primo era stato scelto solo dalla classe digggerente ed imposto al popolo questo è stato voluto da tutto il popppolo (brogli a parte).
A proposito di brogli: a Caserta stanno indagando. Chissà cosa facevano le forze dell’ordine che piantonano sempre le sedi elettorali. Saranno state un po’ distratte. Ed i partiti di opposizione?…
Poi qualcuno chiede anche cosa si potrebbe fare per cambiare il sistema e si inventa marchingegni istituzionali. Non si può fare un bel nulla: ormai è tardi. Al massimo si può andare fuori dai piedi. U.
x CC,post 91,
cancellano tutta la resistenza perchè la storia la vogliono riscrivere loro,…
hanno fatto un flop di film,30 mlioni dello stato buttati al vento per cercare di imporre una bugia storica, la discendenza dal Barbarossa di certi figuri…
A questo punto sono orgoglioso di re francischiello,”il lazzarone”,
….almeno nessuno,da queste parti,vuole cancellare la storia vera.
Comunque incomincio a pensare di proporre un monumento a Fini,ex fascista,che si sta rivelando un vero salvatore della patria.
Un saluto,Ber
Caro Pino,
hai perfettamente ragione.
In genere si potrebbe asserire che chi tace acconsente.
Il problema rimane però che quando il taglio è di tipo giornalistico che fa riferimento però a documenti e questi a loro volta vengono ordinati secondo sequenze logiche, viene difficile dar torto, o contestare.
Ma questo metodo,non appartiene più al mondo italico se mai gli è appartenuto.
cc
Caro Uro,
certe volte percorrendo le strade dell’Abruzzo incontro i ponticelli e i paracarri di montagna fatti nel ventennio fascista,
e li paragono al disfacimento dell’Italia attuale che crolla,…e al
disfacimento morale e di quanto l’Italia sia caduta in basso.
Sto pensando seriamente di votare per Fini,se si stacca “definitivamente”dal banana…
Un caro saluto,Ber
cara Sylvi,
è un metodo come un’altro ,quello di piantar paletti.
Ogni anno si piantano sempre più in là, fino a dimenticarsi da dove si era partiti, mentre si sa perfettamente dove si vuole arrivare.
Se si vuole scrivere un’altra storia , per me va anche bene.
Lo si dica solo chiaro.
Se si vule trasformare una data storica,in una grande festa folkloristica, lo si dica.
In quel caso Stelutis alpinis, commuove ed è indubbiamente più bella che Bella ciao , sul piano piano musicale.
Sul piano musicale, appunto.
cc
caro Antonio,
io mi sforzo di essere attenta.
La signora marocchina pretendeva il conguaglio per l’affitto!
Del resto non ha tutti i torti, ha capito che in Italia è meglio sfruttare che contribuire!
Certo che la dignità di quella madre di figlio autistico ci ha dato la misura della bassezza in cui è giunta la vita civile.
Il mio “occhioni” era molto ironico.
Infatti mi ha colpito l’equilibrio di Della Vedova.
L’unica a non capire che gli italiani, nella stragrande maggioranza non sono razzisti, ma molto preoccupati, è la sx.
La demagogia non paga, caro Antonio, soprattutto se la politica gioca con le vite e i problemi di ogni giorno per opposte ideologie.
Sono sicura che per quello che fai per volontariato mi hai capito benissimo!
La statistica di quello che danno gli extracomunitari è un imbroglio se non si aggiunge quanto dà un lavoratore italiano che paga le tasse e quanto riceve!!!
ciao Sylvi
caro CC,
penso di essermi espressa chiaramente molte volte.
Basta chiedersi che cosa deve essere il 25 aprile: una festa di una parte contro un’altra? Benissimo.
E chi non sta nè di qua nè di là sta a guardare?
Nessun problema: io ho cantato spesso Bella Ciao, anche con commozione…ma per ora continuo a festeggiare S.Marco.
Nema problema- ripetono a est!
Buona Festa.
Sylvi
Xcc
Dire che Stelutis Alpinis va bene per una festa folcloristica non è solo un insulto ai morti e ai rimasti, ma è l’espressione del pensiero
di un vero partigiano vincitore.
Buon pro vi faccia!
Sylvi
caro Pino,
la lettera del teologo Hans Kung riflette il pensiero non solo mio ma di molti cattolici ben più importanti di me!
Noi ci sentiamo mille miglia lontani da Roma e da quel nodo di potere ecclesiastico che è speculare a quello politico.
Qui molti sacerdoti parlano chiaro e chiedono un ritorno al Vangelo, ma sono quelli che consapevolmente rifiutano ogni “avvanzamento di carriera” per poter restare qui a svolgere il loro magistero fra la gente, con l’esempio soprattutto.
Certo che l’occultamento dei reati di pedofilia e anche la generalizzazione che se ne è fatta ha fatto un grosso torto a tutti preti per bene; e sono tanti!
Vado sul Collio a festeggiare un 82enne!
Buona giornata
Sylvi
Andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione.
Piero Calamandrei
Silvio regala a La Russa il Suv russo della scommessa
Il premier ha dovuto comprare il suv italo-russo ma lo ha regalato al ministro della Difesa che tanto si è speso per isolare Fini.
Cirielli “cancella” la Resistenza ed elogia l’esercito americano
Il presidende della Provincia di Salerno «cancella» la liberazione dall’occupazione nazifascista dal manifesto per il 25 aprile.
Il Pd: “Rinnega la storia”.
La voce della Lega di Rag. Fantozzi
Il vulcano islandese
Sono un leghista e quindi ho paura del futuro, della smania che hanno i giovani di grandi cambiamenti, degli extracomunitari che invece che raccogliere pomodori, girano di notte con gli zingari a rubare tutto quello che vedono.
A noi ci van bene le cose come stanno, vorremmo solo poter andare a caccia tutto l’anno e ci piacerebbe una legge speciale che ci consentisse di sparare a tutta questa gentaglia, compresi i senatori comunisti, le toghe rosse, i radicali, i negri e gli ebrei.
Vi dico anche il motivo: sono dei maledetti disfattisti.
Li vedo festeggiare se noi siam sempre più poveri, se i giovani son sempre più arrabbiati, al punto che gli scrittori bolscevichi si sono inventati che il sud è stato abbandonato alla malavita.
Le nostre disgrazie li rallegrano.
Insomma son capaci di tutto: credo anche che abbiano provocato astutamente il vulcano islandese.
Vi avevo raccontato come qui dove vivo, tutto venga controllato minuziosamente quando si tratta di ricevere aiuti sociali.
Ebbene , una donna come quella Italomarocchina in Germania forse avrebbe ricevuto un calcio nel sedere per la sua spudoratezza.
L´aiuto viene dato senza se e senza ma, se viene appurato un effettivo bisogno, che deve essere documentato.
Una ragazza madre, che ha i genitori che prendono una normale pensione viene aiutata con 8oo euro al mese piu´affitto e riscaldamento e se la lavatrice o la televisione non funziona ne viene
procurata un´altra.
Se pero´la stessa ragazza madre , ha dei genitori che possiedono appartamenti, cioe´benestanti, sono i genitori che vengono obbligati al mantenimento della figlia. Funziona anche viceversa, se io dovessi avere problemi , il base al suo reddito , sarebbe Alessandro a dover uscire gli sghei per me, e cioe´tutto, perche´guadagna troppo, ma se dovesse guadagnare per esempio solo 2000 euro, allora farebbero i conti , un tot lui ,un tot lo stato.
I furbi devo venir scovati, mentre devono essere aiutati , solo chi ha realmente bisogno.
Bossi in giornata ha parlato a tutto campo e con tutte le testate.
Al telefono con l’Ansa, ha aggiunto: «Io sono per la mediazione, certo, ma la gente del nord, i leghisti, sono arrabbiatissimi, è un vero bombardamento di persone che non ne possono più di sceneggiate, rinvii e tentennamenti».
In mattinata, nell’analisi sul quotidiano leghista, Bossi aveva detto: «Fini ha lavorato per la sinistra, comportandosi come un vecchio gattopardo democristiano: fingi di costruire per demolire e non muovere nulla».
Secondo Bossi, con queste premesse, «sarà proprio la sinistra a vincere le prossime elezioni.
Grazie a lui». «Fini – dice ancora i leader della Lega – è palesemente contro il popolo del Nord, a favore di quello meridionale.
D’altra parte era troppo spaventato delle possibili conseguenze del federalismo, che comunque avrebbe fatto bene anche al Sud».
Emergency: «Tre operatori puliti
Chi li ha calunniati pagherà»
Conferenza stampa dopo il rientro in Italia dei tre operatori di Emergency detenuti in Afghanistan: «Noi liberi e innocenti».
Gino Strada: querelati “Libero” e “Il Giornale”.
To the foreigners that, faced with Berlusconi’s conduct, ask us: “How can a civilized country stand it?”
Umberto Bossi is the leader of Lega (Northern League), a political movement that controls Italy and the Ministry of Interiors, the institution that oversees the police force. The name of the Interior Minister is Roberto Maroni; he was convicted for having attempted to bite a police officer on the ankle. The officer was following a court order to search the party’s quarters.
Umberto Bossi states that federalism is the only way to bring back moral values in Italian public life. He received an eight months prison sentence for criminal violation of campaign finance laws.
Another of Bossi’s reasons to promote federalism is to uphold merit principles. Bossi’s son, Renzo, failed many times his final high school test, but he is now a member of the Government of the Lombardy Region, where the Northern League was born.
Festa di Liberazione, festa di tutti
Non piangetemi,non chiamatemi povero. Muoio per aver servito un’idea.
(parole scritte con la punta di uno spillo, sulla copertina di una Bibbia, ritrovata nei pressi del luogo dove fu fucilato)
Guglielmo Jervis (ingegnere di 42 anni)
Mia adorata Pally, sono gli ultimi istanti della mia vita.
Pally adorata ti dico a te saluta e bacia tutti quelli che mi ricorderanno.
Credimi non ho mai fatto nessuna cosa che potesse offendere il nostro nome.
Ho sentito il richiamo della Patria per la quale ho combattuto, ora sono qui… fra poco non sarò più, muoio sicura di aver fatto quanto mi era possibile affinché la libertà trionfasse.
Baci e baci dal tuo e vostro Paggetto
Irma.
P.s. Vorrei essere seppellita a Sestola.
Eccole, le ultime parole di uomini e donne che morirono durante la resistenza.
Giovani italiani che combatterono perché l’Italia potesse tornare libera, combatterono non solo per il proprio destino, ma anche per quello del loro Paese e che Giacomoi in un’email ha voluto ricordarci.
Un sacrificio che oggi dobbiamo ricordare, più che mai.
A loro dobbiamo la nascita delle nostre istituzioni democratiche.
E´strana questa eterna e perenne disputa su fobie, prima e seconda guerra mondiale , partigiani, resistenza e “bella ciao”dopo 100 o 60 anni.
Mi accorgo che di queste discussioni non se ne sentono in altri paesi, che hanno risolto i loro problemi un´eternita´fa´, fatto pace con se stessi riconoscendo gli errori, ed anche con gli altri perdonandoli. Che vivono il presente , nel presente proiettati verso il domani. Mah………
qui si va menando ancora a parlare di Gorizia e di Trieste……..poi pensandoci…..se ne sentite la necessita´ continuate pure, se questo vi fa´star bene. Rodolfo
I furbi devono venir scovati
COMUNICATO STAMPA
DIVIETO DI ISTRUZIONE. LA SOFFERENZA DEI BAMBINI PALESTINESI
TRA OCCUPAZIONE MILITARE ED ESPANSIONE DELLE COLONIE
Rapporto sulla scorta militare israeliana ai bambini palestinesi di Tuba e Maghayir al Abeed
(Anno scolastico 2008-2009)
[Nota: Secondo la IV Convenzione di Ginevra, la Convenzione dell’Aja, la Corte Internazionale di Giustizia e numerose risoluzioni delle Nazioni Unite tutti gli insediamenti e gli avamposti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati sono illegali. La gran parte degli avamposti nei Territori Palestinesi Occupati, incluso Havat Ma’on (Hill 833), sono illegali anche secondo la legge israeliana.]
At-Tuwani – South Hebron Hills, 24 aprile 2010.
Sono circa 20 i bambini palestinesi, provenienti dai villaggi di Tuba e di Maghayir al-Abeed, che ogni giorno si recano ad At-Tuwani per poter frequentare la scuola elementare. Per raggiungere la scuola i bambini, di età compresa tra i 6 e i 14 anni, percorrono di solito la via più breve (circa 20 minuti di cammino) che divide l’insediamento israeliano di Ma’on dall’avamposto di Havat Ma’on (Hill 833) e che rappresenta la principale strada di collegamento fra i loro villaggi di provenienza e At-Tuwani.
Dal 2001 i coloni israeliani provenienti da Havat Ma’on hanno attaccato ripetutamente i bambini durante il tragitto da e per la scuola, ma solo nel novembre del 2004 le autorità israeliane hanno istituito una scorta militare quotidiana. Nonostante la presenza della scorta, da novembre 2004 a gennaio 2010 i bambini sono stati vittime della violenza dei coloni 99 volte.
I soldati addetti alla scorta in alcune situazioni non sono stati in grado di proteggere i bambini e spesso, arrivando in ritardo, li hanno esposti al rischio di attacchi durante l’attesa che può durare anche ore.
Nel solo primo semestre dell’anno scolastico 2009-2010, i bambini hanno perso complessivamente più di 16 ore di lezione e atteso la scorta militare per più di 24 ore per poter tornare a casa.
Inoltre i soldati non hanno garantito una completa scorta ai bambini lungo l’intero tragitto, lasciandoli soli nei pressi dell’insediamento, in una zona nella quale sono stati ripetutamente attaccati dai coloni.
In violazione del fondamentale diritto all’istruzione, l’esercito israeliano non garantisce una efficace scorta ai bambini. Quando i soldati non si presentano per la scorta all’ora concordata, i bambini sono costretti a camminare su percorsi alternativi che richiedono fino a due ore di cammino tra terreni scoscesi e pietre, percorsi lungo i quali i bambini e i loro genitori sono comunque esposti al rischio di attacco.
I volontari di Operazione Colomba (Corpo Nonviolento dell’Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII) e del Christian Peacemaker Teams, che dalla fine del 2004 hanno una presenza continua nel villaggio di At-Tuwani, monitorano quotidianamente l’attività della scorta militare.
Elaborando i dati raccolti durante l’anno scolastico 2008-2009, l’associazione Humanity Together ha realizzato il rapporto “The Closed Road to Education. Palestinian students suffer under violent settlement expansion”, disponibile al link: snipurl.com/ubr2w
La versione italiana, “Divieto di istruzione. La sofferenza dei bambini palestinesi tra occupazione militare ed espansione delle colonie”, a cura di Operazione Colomba e Humanity Together, è disponibile al link: snipurl.com/vp4qc
Per ulteriori informazioni:
Operazione Colomba: +972 54 9925773, http://www.operazionecolomba.it
Humanity Together: http://www.humanitytogether.com
Christian Peacemaker Teams: +972 54 2531323, http://www.cpt.org
Io l’ho fatto in un momento di rabbia … Lei ha fa’ di peggio, chi le ha dato il permesso di scrivere la mia eta’ con un aggiunta di un anno e mesi scoccati? … Il Signore di Mosca, ha scritto, il mio nome, cognome, indirizzo di casa, che PC uso, etc Vede cosa e’ capitato a Ignazio, … Cosi’ lei vada a predicare altrove. Un nome proprio non fa danno. Anita { 24.04.10 alle 1:53 }
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Mia pregevole signora Anita,
c’è stato un tizio che ha usato i dati veri del buon vecchio Faust per piantargli delle grane piuttosto serie. Grane di tipo palesemente delinquenziale (ricattatorio-mafioso, per la precisione). Costui era amico suo mia pregevole signora, ed i dati di Faust non li ha certo avuti da me.
Io non ho proprio mai avuto nulla a che fare con il moscovita,inoltre ho sempre giudicato molto negativamente, ed in modo pubblico, il fatto di dare notizie reali di chiunque di noi. Se poi c’è qualcuno che manda in rete il suo nome, cognome ed indirizzo (come fa AZ) quella è una scelta personale che vale solo per lui. A me personalmente dà molto fastidio che qualcuno che conosco abbia dato ad altri blogger, di cui non mi fido, notizie sulla mia vita privata che io non ho mai comunicato direttamente in questo blog.
Io non faccio proprio nulla di peggio: non so ( e neppure mi interessa sapere) quanti anni di preciso lei abbia, so solo qual che ha detto lei stessa; che io possa conoscere la sua data di nascita è una pura fantasia; io non sono MAI entrato né nei suoi siti, da lei stessa indicati per mostrare le sue fotografie, né in quello del signor P.; e questo proprio per non lasciare nessuna traccia mia nel PC di persone di cui non mi fido.
Proprio le brutte esperienze di Ignazio mi hanno fatto capire che nella rete gira un certo numero di matti altamente pericolosi (ed anche di criminali ancor più pericolosi) e che è buona misura essere molto, molto prudenti nel comunicare i propri dati personali. E’ quello che io ho sempre fatto.
Un nome potrebbe non significare nulla oppure molto, dipende dai contesti. Lei comunque è una che parla troppo. Se ci tiene trasmetta suoi dati e veda di mantenere la riservatezza su quello che lei sa degli altri. E’ una delle regole basali della correttezza in Rete.
Quanto al signor P. …
[…due pesi due misure….. Per questo motivo ho deciso di non partecipare piu’. Il signor P. { 22.04.10 alle 23:02 }]
…. i nomignoli da lui usati con il Gino sono francamente repellenti. In questo blog non si usavano più da moltissimo tempo e non si vede proprio la necessità di tornare indietro. Ma si sa che al signor P. piace molto far la vittima. Uroburo
LETTERA DI ADDIO DI UN FEDELE PARTIGIANO DELLA LIBERTA’ DALLA TIRANNIDE NAZI-FASCISTA
Bruno Frittaion (Attilio)
Di anni 19 – studente – nato a San Daniele del Friuli (Udine) il 13 ottobre 1925 -.
Sino dal 1939 si dedica alla costituzione delle prime cellule comuniste nella zona di San Daniele – studente del III corso di avviamento professionale, dopo l’8 settembre 1943 abbandona la scuola unendosi alle formazioni partigiane operanti nella zona prende parte a tutte le azioni del Battaglione “Písacane”, Brigata “Tagliamento”, e quindi, con funzioni di vice-commissario di Distaccamento, dei Battaglione “Silvio Pellíco ” -.
Catturato il 15 dicembre 1944 da elementi delle SS italiane, in seguito a delazione, mentre con il compagno Adriano Carlon si trova nella casa di uno zio a predisporre i mezzi per una imminente azione – tradotto nelle carceri di Udine – più volte torturato -.
Processato il 22 gennaio 1945 dal Tribunale Militare Territoriale tedesco di Udine -. Fucilato il 1 febbraio 1945 nei pressi dei cimitero di Tarcento (Udine), con Adriano Carlon, Angelo Lipponi, Cesare Longo, Elio Marcuz, Giannino Putto, Calogero Zaffuto e Pietro Zanier.
31 gennaio 1945
Edda voglio scriverti queste mie ultime, e poche righe. Edda, purtroppo sono le ultime si, il destino vuole così, spero ti giungano di conforto in tanta triste sventura.
Edda, mi hanno condannato alla morte, mi uccidono; però uccidono il mio corpo non l’idea che c’è in me.
Muoio, muoio senza alcun rimpianto, anzi sono orgoglioso di sacrificare la mia vita per una causa, per una giusta causa e spero che il mio sacrificio non sia vano anzi sia di aiuto nella grande lotta.
Di quella causa che fino a oggi ho servito senza nulla chiedere e sempre sperando che un giorno ogni sacrificio abbia il suo ricompenso.
Per me la migliore ricompensa era quella di vedere fiorire l’idea che purtroppo per poco ho servito, ma sempre fedelmente.
Edda il destino ci separa, il destino uccide il nostro amore quell’amore che io nutrivo per te e che aspettava quel giorno che ci faceva felici per sempre.
Edda, abbi sempre un ricordo di chi ti ha sempre sinceramente amato.
Addio a tutti.
Addio Edda
CORREZIONE
Hai messo sempre in dubbio Faust.. xcche ( TU SEI..) indovido-divino e saggio… e sei stato smentito dalla realta ..
F.
… come ho sostenuto ppiu volte approposito del ciarlatano spiritista-anonimo… pensate se invece di essere uno spiritista-cartomante-veggente e chi ppiu ne ha lette del maccotrompetta… ppiu ne metta… pensare cche sso cche invece di compositore di musica classica- spiritista- cartomante- idiota anarco-individualista- artista- pittore (imbianchino) fotografo di donne nude- leader di masse studentesche… etc.. mettiamo che il ciarlatano spiritato…. cchesso… fosse un medico o un chirurgo o un giudice… et similia…??? non ne azzecca una… se poi gli succede nelloroscopo.. bbee.. se tutto va bbene, siamo rovinati!!
maccotrompetta x Sylvi
tuo marito che con te. E’ un Ariete, per caso?
x Marco
Sono io un ascendente Ariete!!!
arco tempesta { 23.04.10 alle 15:56 }
x Sylvi: complimenti, un borderline Scorpione-Sagittario. E’ una bellissima combinazione, davvero.
arco tempesta { 23.04.10 alle 15:58 }
Correggo: Sagittario-Capricorno: Dicembre, non Novembre!
Dà più stabilità ma meno fantasia.
… non ho piu cche dire… il massimo è che oltre a non sapere di quel cche parla… su qualsiasi tema… (e non sono il solo addirlo…) nelloroscopo sbaglia anche i mesi dei segni… … neanche le lettrici di fotoromanzi sbaglierebbero come il trompetta… alla ciarlataneria da pifferaio non cce limite… non cce bisogno che linsulti Faust… sinsulta da solo… ( e non è la prima volta… che nei segni zodiacali… sui blogghisti… ma sempre sugli oroscopi o veggenze… ne ha mai azzeccata una… MAI!!
x Sylvi: complimenti, un borderline Scorpione-Sagittario. E’ una bellissima combinazione, davvero.
… altra stronzata ciarlatana… Faust scorpione e la disgraziata delinquente ex moglie… Saggittario… proprio una bella combinazione… sbbor-derline… davvero…!!! trampone macco da schisceglie… Ma va accagare lazzarone… vai allavorare in serio, come fanno gli Onesti e la gente xbbene… e smettila di fare il saputello-spiritato-tuttologo… puoi truffare solo le anime belle delle tue magiche (!?) donne (!?) psicolabili… e sei un leader proprio xcche psicolabili… Hai messo sempre in dubbio gli scritti di Faust.. xcche ttu sei indovino-divino, saggio leader de sta cippa d.c…. e sei stato smentito dalla realta .. in questo blog di ciarlatano psico-truffaldino ci sei solo tu… e gia qualcuno si sta lamentando della noia profonda della tua Divinita narcisista da un piatto di lenticchie?? … Se sei perfetto, xcche non ti rapisce nessuno..??? aaah!! ti pagano apprestazione… una tantum eppoi tornano accasa dai mariti… o anche a stare da sole…?? se fossi divino e
chiavi come un dio bendotato come millanti… xcche una volta stravolte da te apprezzano iltornare dal marito o anche lo stare lontane da tanta perfezzione divina..?? xcche ne una resta con tte::?? e la finisco qqui xche sono buono… da sempre riconosco al volo i nati ciarlatani… e tu lo naqqui.. e ci campi…!! e lo dico da tempo… ma atte che la vergogna non la conosci… ti permetti di diffamarmi e mi offendi xche, secondo il vangelo di marco… sono solo un idiota comunista… che in fondo qualcosa vuol dire… mentre un idiota anarco-individualista-spiritista …??? acche serve e cche vvor ddi…?? se non una tua classica ciarlatanata truffaldina… con amore berluschino cche tanto ti ppiasce… un classico fra ciarlatani truffatori vi intendete… verdad???
Faust
Piazza Fontana e dintorni:
http://espresso.repubblica.it/multimedia/24226612/1/1
http://espresso.repubblica.it/multimedia/24226612/1/2
Quando si è ignoranti, è meglio tacere su cose che non si conoscono. Un borderline tra due segni è assolutamente e totalmente diverso che un’accoppiata tra due segni o tra segno ed ascendente. Questo, solo per tranquillizzare Sylvi.
Del resto del post psicopatico, non mi curo.