Da Ratzinger a Bossi padre e figlio, da Alfano a Feltri: una Pasqua senza resurrezione, Via Crucis perpetua lastricata di misteri. Vergognosi.

Per essere una “Pasqua di resurrezione” quella dell’attuale gruppo dirigente del Vaticano e della Chiesa è stata una Pasqua di sprofondamento. Sprofondamento nel disgusto crescente provocato da una sfilza di dichiarazioni una più demenziale dell’altra. Il tutto mentre il nostro Umberto Bossi, dopo avere voltato italiotamente la gabbana da nemico dei “vescovoni” a baciapile indefesso, si porta appresso il figlio alle riunioni “strategiche” con il primo ministro Silvio Berlusconi dando così un clamoroso esempio di familismo degno della più incallita “famigghia” dell’onorata società, quella degli amici degli amici. In totale, aprile ha collezionato un discreto numero di misteri non solo niente affatto gloriosi, ma decisamente vergognosi. 1) – Nel primo mistero si contempla Ratzinger mentre qualche giorno prima di Pasqua aizza i cristiani a “disobbedire alle leggi ingiuste”. Beh, alle leggi sicuramente ingiuste l’attuale pontefice poteva disobbedire lui quando aveva 16 anni, anziché arruolarsi come volontario nella Gioventù Hitleriana mentre in Italia c’erano ragazzi della sua età che si arruolavano invece tra i partigiani. E siccome non è mai troppo tardi, l’attuale papa potrebbe incitare oggi i cattolici del suo gregge a disobbedire alla legge vaticana del “segreto pontificio”  su tutti i casi di pedofilia del clero imposto proprio da lui e dal degno sodale Tarcisio Bertone  ai vescovi di tutto il mondo il 17 maggio 2001. O c’è qualcuno in Santa Romana Chiesa che vuole affermare sia giusto nascondere la pedofilia alla magistratura?

2) – Nel secondo mistero si contempla il “ragionamento”, se così si può chiamare, esposto con un suo articolo su Repubblica da Navarro Valls, l’ex portavoce del Vaticano dei tempi di Wojtyla.  Il signor Valls argomenta che poiché la percentuale di pedofili in tonaca non è più grande della percentuale dei pedofili non in tonaca allora non è il caso di prendersela con i pedofili in tonaca. Il che è come dire che poiché in Italia gli assassini non sono in percentuale più di quelli – che so – del Giappone, allora non è il caso di processarli. Insomma, Valls si è esibito in uno splendido esempio di ragionamento del menga, ricco solo di ipocrisia e pelo sullo stomaco.  Se questa è la “ricchezza spirituale” del buon cattolico, allora stiamo freschi. Quello di Valls è un ritornello che viene usato spesso, il cui succo è “anche i preti sono uomini e quindi possono sbagliare”. Giusto. Ma se sono come tutti gli altri, perché mai dobbiamo sorbirceli assegnando loro una credibilità, autorevolezza e “superiorità” che quando fa comodo si ammette che non esistono affatto? Se i “ministri di Dio” possono essere pessimi tanto quanto i non ministri, perché non cambiano mestiere? Wojtyla esortava a “non avere paura di Cristo”, ma – come ben sanno in primis gli ebrei, seguiti da indios e africani dei secoli della tratta dei neri  – dei suoi ministri sono 16 secoli che c’è da avere paura. E oggi si scopre che devono averne ancora paura i pargoli….

3) – Nel terzo mistero vergognoso si contempla il record dell’idiozia e dell’ipocrisia conquistato dal predicatore (?) Raniero Cantalamessa – omen nomen – quando nello zelo leccapiedesco s’è permesso di leggere nella basilica di S. Pietro e alla presenza di tanto papa la lettera di un suo “amico ebreo” ( e te pareva!) per sostenere la vergognosa tesi che criticare il papa per le sue responsabilità nella pedofilia del clero “equivale all’antisemitismo”. Perché? “Perché trasforma in responsabilità di tutti quella che è solo una responsabilità di alcuni”. Il signor Cantalamessa con molta disonestà finge di ignorare che è stata proprio la Chiesa a trasformare la “responsabilità di alcuni”, cioè di coloro che vollero la crocifissione di Gesù Cristo, in “responsabilità di tutti”, cioè dell’intero popolo ebraico bollato per sempre come “popolo deicida”, condanna infame e demenziale ritirata solo pochi anni fa. Cantalamessa finge cioè di ignorare che la tragedia e la piaga dell’antisemitismo – nelle due diramazioni, quella contro gli ebrei e quella contro gli arabi, essendo semiti anche costoro – sono una colpa storica della Chiesa e non dei marziani o dei giornalisti made in Usa. Cantalamessa dovrebbe avere la decenza di rendersi conto che l’antisemitismo è un vizio assurdo, una sporcizia, una tara del dna della sua Chiesa Trionfante, mentre invece la critica al papa e al Vaticano per le documentate responsabilità pedofile e filopedofile è un dovere.

4) – Nel quarto mistero vergognoso si contempla ancora il “predicatore” Cantalamessa, mentre si dà la zappa sui piedi da solo, anzi mentre la zappa la dà sui piedi della stessa Chiesa. Infatti: se – giustamente – la responsabilità è e deve essere “personale e non generale”, come mai stiamo ancora pagando tutti noi, vale a dire l’umanità intera “in generale”, quella che è stata solo la responsabilità “personale” dei signori Adamo  ed Eva? Più che un “predicatore evangelico” il signor Cantalamesa è, come tutti i suoi simili, un cialtrone della più bell’acqua, però ha messo drammaticamente a nudo senza neppure rendersene conto la contraddizione principale dell’intera costruzione chiamata Chiesa e governata dal Vaticano.

5) – Nel quinto mistero vergognoso si contempla perfino il famoso cardinale Martini, l’ex arcivescovo di Milano entrato in concistoro come probabile papa e uscitone come autoesiliato a Gerusalemme, diventato in tempi recenti premiato rubrichista del Corriere della Sera. Ci dispiace che anche Martini lecchi la pantofola ratzingeriana con argomenti ridicoli, perché lo credevamo diverso dai Bertone e Sodano.

6) – Nel sesto mistero vergognoso contempliamo il cardinale Angelo sodano che il giorno di Pasqua si rivolge a Ratzinger in S. Pietro declamando che “il popolo di Dio non si lascia intimidire dal chiacchiericcio”. Che infamia definire “chiacchiericcio” tutto ciò che è sacrosanto sdegno per la copertura ordinata da Ratzinger e Bertone alla sporcizia del vizio pedofilo. E che fetida presunzione definirsi “popolo di Dio” escludendone tutti i non cattolici o i non cristiani, vale a dire qualche miliardo di esseri umani….

7) – Nel settimo mistero vergognoso si contempla il cardinale Julian Herranz, presidente della Commissione disciplinare della “Santa Sede”, cioè del Vaticano, dichiarare a petto in fuori alla stampa che “Ratzinger è preso di mira perché difende la vita”. Solita affermazione tra il comico e il paranoico, viste le responsabilità anche di questo papa nella tragedia dell’Aids in continua espansione soprattutto in Africa.

8) – Nell’ottavo mistero vergognoso si contempla il cosiddetto ministro della Giustizia Angelino Alfano mandare gli ispettori ministeriali a Milano per intimidire il magistrato Pietro Torno reo di avere dichiarato una cosa tanto nota quanto documentata e cioè che la Chiesa NON collabora MAI nelle indagini sui casi di pedofilia del clero. Il caro Alfano, che fa rima con Vaticano, dovrebbe leggersi l’ottimo libro “Segreto Pontificio” edito dalla Kaos, che inchioda alle loro responsabilità sia questo papa che il suo predecessore “santo subito” Wojtyla. E magari dovrebbe chiedere al suo omologo di Washington perché e in quale occasione George Bush ordinò alla magistratura texana di interrompere l’azione penale contro Ratzinger accusato di ostruzione della giustizia per il famoso ordine del maggio 2001. Il nostro simpatico ministro “della Giustizia” (?) si sta rivelando sempre “più pessimo”. Davvero un bel mistero…

9) – Nel nono mistero vergognoso si contempla di nuovo il ministro Alfano, che però in questa “stazione” è intento a NON inviare gli ispettori ministeriali per esempio a Firenze, per cercare di capire come mai la locale Procura della Repubblica non metta sotto accusa Ratzinger e Bertone per la evidente responsabilità che il loro ordine del maggio 2001 ha avuto nell’indecente silenzio della curia fiorentina di fronte agli stupri del parroco don Lelio Cantini, reiteratamente e inutilmente denunciati da una ventina di vittime, maschi e femmine.

10) – Nel decimo mistero vergognoso si contempla la Conferenza Episcopale Italiana, in sigla CEI, che guidata dal prode Angelo Bagnasco fa pressione – leggo sui giornali – “su palazzo Chigi perché sia evitato un altro caso Boffo”. Vale a dire, perché il prode Vittorio Feltri non sferri contro Bertone e Ratzinger le stesse legnate che per infinitamente meno ha sferrato a Dino Boffo troncandone la carriera. Che vergogna: bastonare a sangue Boffo e favoreggiar tacendo a sangue i protettori dei pedofili! Oltre a Ratzinger, Bertone e Bagnasco dovrebbe dimettersi in tronco anche Feltri.

11) – Nel decimo mistero vergognoso si contempla Il Giornale che viene sì ufficialmente indicato come proprietà di Paolo Berlusconi, vale a dire non di suo fratello Silvio, in modo da poter aggirare (anche) la legge che limita il possesso di mass media, ma poi viene in realtà trattato e invocato per quello che realmente è: vale a dire, un altro strumento giornalistico nella disponibilità di “fratello”, nel senso piduista della parola, Berlusconi Silvio.

Infine, c’è la vergogna di Bossi figlio spinto da Bossi padre fino a occuparsi dei destini della Costituzione italiana e annesse profonde riforme politiche, dal federalismo alla Giustizia da ridurre a colabrodo. Ma questo, per quanto vergognoso, NON è un mistero! Il familismo italiota infatti non solo è “cosa nostra”, ma è anche cosa nota. E poi in questo caso c’è anche il legame della comune somaraggine asinina scolastica: somaro il padre, millantatore di laurea e affini, somaro il figlio, pluvi bocciato alla maturità. Vergogna supplementare, il clan Bossi vuole vendicarsi contro gli insegnanti “terroni”, rei di non avere compreso il genio di Bossi figlio fino a bocciarlo più volte, imponendo le graduatorie “regionali”.
Per quanto vergognoso non è un mistero neppure il voltagabbanismo, del quale il senatùr, grande ammiratore di Luisa Corna generosa “miss Padania”,  è un campione. E’ partito con il “dio Po” ed è arrivato con il “dio Tevere”, anzi con il “dio Oltre Tevere”, è cioè partito con l’ampolla dell’acqua sorgiva del Po ed è finito a galleggiare nella più redditizia acquasantiera  vaticana. E’ partito criticando a sangue i “vescovoni” ed è arrivato a leccare anche lui la scarpina rossa. Insomma, un altro caso di italianissimo trasformismo. Sulle orme dei vari Giuliano Ferrara, Paolo Guzzanti, Sandro Bondi… Avanti c’è posto! Se la rivoluzione garibaldina è finita come è finita, come e dove volete che finisca quella leghista se non a lustrare le scarpe e la pantofola al Padrone di turno? C’è chi si mette al servizio di un Cavour e di un Savoia decisi anche alla breccia di Porta Pia, e c’è chi si mette invece al servizio di un Berlusconi e di un papa responsabile del “segreto pontificio” a favore dei pedofili: a ciascuno il suo, ognuno ha quel che si merita.

Bossi sindaco di Milano? Massì, perché no?! “Questa” Milano è giusto che abbia come sindaco Bossi. E magari con vicesindaco suo figlio…. Dopo la Milano da bere e quella da spolpare, una volta arrivati all’osso è giusto darlo a chi abbaia e scodinzola. Era ovvio che l’odore dei quarti di bue appesi ai ganci dell’Expo arrivasse anche alle loro narici. Nell’attesa, un bell’osso è utile per affilare intanto i denti.
Che meraviglia! Berlusconi al Quirinale, prima Silvio e poi magari Piersilvio, con Marina capo del governo, e Bossi a Palazzo Marino, prima Umberto e poi magari anche Renzo. E l’Italia? Dell’Ittaglia chi cazzo se ne frega!

605 commenti
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  1. Peter
    Peter says:

    x Anita

    guarda che qui io non intavolavo un’ennesima diatriba gastronomica.
    Non dubito della bonta’ dei prodotti ‘padani’, alimentari e non, ma non e’ di quello che stavo parlando. Per inciso, devo dire pero’ che il rapporto qualita’-prezzo non e’ dei migliori, ovvero in genere costano troppo, almeno all’estero.
    In ogni caso, non consumo piu’ quei prodotti per ragioni ideologiche. Privandomene del tutto soffro un po’ anch’io, dato che hanno occupato delle nicchie di mercato importanti. Spesso il Pinot e’ l’unico bianco italiano della lista, e gli altri sono australiani, sudafricani e tedeschi…
    Il caffe’ della Sylvi e’ a volte l’unico che servono in parecchi ristoranti. I salumi lombardi figurano in molti antipasti di charcuterie e sulle pizze, e via dicendo.
    Fare la spesa diventa sempre piu’ difficile, devo dire. Compro spesso frutta turca, spagnola o cilena. I datteri sono spesso USA o israeliani, non prendo i vostri per paura dei pesticidi e affini, evito gli israeliani per ragioni politiche. Quindi niente datteri. I tunisini mi andrebbero bene, ma non si vedono.

    Peter

  2. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mah, la logica di Alessandro io non la capisco. Sarà un mio limite.
    Cosa c’entri il surrealismo con Lao Tse, non l’ho proprio capito.
    E’ vero che da vivi abbiamo i nostri limiti, ma ciò non esclude che di limiti ne avremo anche da morti.

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Peter.
    Guarda che quello del caffè è un galantuomo.
    Uno di quelli che avrebbe potuto prendere Bafffino y Grissino y
    Uolterino y Bersanino a pedate nel sedere mandandoli in pensione, se a Roma avessero avuto più testa.
    Con quelli al fronte, il legaiolo avrebbero avuto meno storia nel nord del Paese.
    C.G.

  4. sylvi
    sylvi says:

    -Il caffe’ della Sylvi e’ a volte l’unico che servono in parecchi ristoranti.- Peter

    Ma in nome della coerenza e soprattutto…della forza di carattere… si può rinunciare a un buon caffè.
    Poi…c’è chi , come me o mio marito, che nel buon caffè ha uno degli scopi della vita , beve un “beverone immondo” o fa finta pur di … onorare l’ospitalità.
    Peter è un razzista “caffetaro, prosciuttaro e vinaro” e …peggio per lui!!!!

    Quando a Llandudno, Galles, mi proposero, al ristorante, quella schifosissima birra friulana di cui sappiamo, quella “del nonno che bibe” diceva mio figlio vedendo una gigantografia, credendo di farmi una cortesia, risposi nel mio inglese molto polentonico:-
    sicuramente quella della casa è migliore-.

    Già, ma a Peter non piacciono nemmeno i gallesi!

    Sylvi

  5. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Alessandro,
    mi viene naturale di darti del lei ma poi mi ricordo che avevamo deciso di darci del tu.
    Accetto volentieri la tua precisazione del n. 479, anche se mi sembrava importante sottolineare la relatività della vita e delle visioni del mondo perchè tu a volte mi sembri tendere verso l’assoluto. Non che non si possa ma mi sembra il modo migliore per rovinarsi la vita.
    Certo a volte anche un fatto del tutto banale può illuminare, come una folgore, la nostra vita facendoci capire cose fino ad allora incomprensibili o comunque non (ancora) inquadrabili. A volte noi cogliamo improvvisamente, con un’intuizione, un collegamento fino ad allora inosservato che ci fa capire in un attimo il quadro d’insieme. In questo sono d’accordo con le osservazioni del tuo 433. Tuttavia l’intuizione potrebbe essere basata su precedenti riflessioni, ed in ogni caso è la riflessione che permette la strutturazione di un sapere perchè è solo riflettendo e rielaborando che noi possiamo dare corpo e spessore ad un’intuizione. E’ la riflessione che fa la cultura; l’intuizione senza la riflessione al massimo può fare certe opere d’arte.
    Non capisco bene il tuo accenno al tempo di Bergson (un autore ceh per altro mi piace poco: è stato uno dei propagandisti del revanchismo francese che ci ha regalato due guerre mondiale ed era l’autore preferito di quel cretino di Nivelle). Per quel che ho capito il tempo di Bergson è le temps vecu, che è esattamente quello di cui parlo io. Il nostro tempo vissuto è fatto di passato e futuro visto che il presente continuamente ci sfugge. Noi viviamo nella rimemorazione del passato e nell’attesa del futuro, e la rimemorazione del passato è funzione della riflessione e della rielaborazione.
    Vorrei però chiarire che la ricerca di senso può diventare qualcosa di molto cerebrale (o di fideistico): il vero, primario, senso della vita è solo quello di viverla. Una volta che questo è assodato (e non lo è sempre) e solo allora può seguire il resto.
    PS. Se i gatti rielaborassero scriverebbero dei trattati di filosofia.

  6. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro alessandro,
    non so bene se lo scopo di un’opera d’arte in genere (e letteraria in particolare) debba necessariamente essere quella di trasmettere luce. Sai ci sono stati autori che hanno trasmesso solo le tenebre che regnavano nel loro inferno privato ma in maniera straordinariamente grande. Per altro proprio tra i grandi autori del decadentismo (che a prima vista sembrerebbe trasmettere dei valori, tra i quali il patriottismo pezzente del nostro) troviamo le opere di quel gran pezzo di m. dell’Imaginifico che a me sembrano illustrare solo la spazzatura.
    Credo che dovremmo distinguere tra le giustificazioni e la comprensione di qualunque fatto accaduto. E la comprensione ci permette di darvi un senso.
    Alcune altre annotazioni non sistematiche.
    1) Sono anch’io contrario alla pena di morte. La statistica ha abbondantemente dimostrato che è una pena inutile e crudele.
    2) Io non credo molto ai valori universali, e non penso che un’unica chiave possa aprire alcunché, e men che meno tutte le porte del possibile: E poi non so neppure se il possibile abbia delle porte.
    3) L’arte non deve dare la vita, potrebbe benissimo illustrare la morte. Deve illustrare toccando corde universali. Personalmente credo che nulla si avvicini all’assoluto come l’opera d’arte. ma la mi potrebbe essere una visione decadente.
    4) Se l’arte dà piacere bisognerebbe definire il piacere. A volte l’arte non provoca piacere ma orrore.
    Un saluto U.

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Vero.
    Il piacere osservando un campo fiorito di Monet ma l’orrore guardando Guernica di Picasso.
    C.G.

  8. alessandro
    alessandro says:

    Caro Uroburo,
    io invece sono un tipo molto distratto e questa lunga discussione sulle chiavi mi ha fatto solo(ma solo per un attimo) ricordare, che io di esse sono sempre alla ricerca, cioe´ non le trovo mai, cosi come gli occhiali.
    Sono sempre li a domandare agli altri:-“Chi ha visto le mie chiavi?”
    Spesso dimendico anche dove ho posteggiato la macchina.
    Tutto questo forse , perche´ credo di aver trovato la felicita´ nell´attimo fuggente . Non voglio pensare al passato che non c´e´piu´ e nemmeno al domani che ancora deve venire e che non sapro´come sara´, dunque a che vale scervellarsi o fare programmi.
    Io vivo solo il presente che mi sfugge attimo dopo attimo ed attimo dopo attimo me lo godo. Insomma un infinito amplesso.
    Buonanotte e sogni d´oro. Rodolfo

  9. sylvi
    sylvi says:

    Eravamo sette cugini; io la maggiore , lui, 57anni, il minore.
    L’ho odiato da bambina, perchè nelle Feste calamitava l’attenzione di tutti. E di nascosto gli davo dei tremendi pizzicotti.
    Stasera, come temevo, lui, per primo, se n’è andato.

    Non è una bella giornata.
    Buonanotte
    Sylvi

  10. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Rodolfo,
    capisco quel che vuol dire ma penso che se c’è qualcuno qui dentro che vive poco nel presente quello è proprio lei. Religiosità e vivere nel presente sono due termini contraddittori.
    Un saluto e lei e ad alessandro. U.

  11. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Non sapevo che gli US fossero grandi produttori di datteri.
    Io li compro al super-mercato, vengono dalla Tunisia.
    Solo $2.49 per 10 once. Vengono impaccati.

    http://www.mapsofworld.com/world-top-ten/maps/world-top-ten-date-producing-countries-map.jpg

    Tempo fa acquistai online datteri californiani, da una piccola ditta, molto costosi, ma non mi sono piaciuti, troppo dolci e…mosci.
    In ogni caso non mi va la roba troppo dolce.

    Ma se vai al ristorante come fai a sapere da dove viene tutto?

    La mia amica russa e non solo lei, ogni sabato va al “whole food market”, costa il doppio e gli unici clienti sono ebrei, di solito quei negozi prosperano bene in zone alte….
    Ma poi ordina pizza e McDonald diverse volte la settimana…
    Il figlio e’ cresciuto a forza di McDonald, dov’e’ la coerenza?

    Buona notte,
    Anita

  12. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Caro Mirko,
    Da Repubblica:
    Lo stesso Ahmadi smentisce, o quanto meno corregge il tiro sulle proprie dichiarazioni. Contattato da Il Giornale, precisa: “Non ho mai accusato gli italiani di Emergency di essere in combutta con Al Qaeda, ho solo detto che Marco (Garatti, il chirurgo della ong, ndr) stava collaborando e rispondendo alle domande”. Ahmadi aggiunge che il presunto attentato “è responsabilità di alcuni individui” e che “questo non significa che l’intero ospedale di Emergency doveva portare a termine la missione. Spero che gli italiani collaborino con noi per fare pulizia di certa gente con intenti criminali”. Ma il Times ribadisce le frasi sulla presunta confessione dei tre italiani smentite da Ahmadi: “Me lo ha detto due volte – dichiara all’Agi l’inviato del quotidiano inglese autore dell’articolo, Jerome Starkey – Ero così sorpreso che nel pomeriggio l’ho richiamato e mi ha confermato quelle frasi”.

  13. Anita
    Anita says:

    x P.

    Gli US hanno perso un alleato.

    Tragedy In Smolensk: Lech Kaczynski was a Polish patriot and a friend of the West who believed in the defense of freedom and democracy.
    We don’t have many friends like him, and we treated him shabbily.

    Niente di nuovo, il Presidente tratta gli amici “shabbily” e si inchina ai nemici……

    ‘Notte, Anita

  14. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Il Komunizmo non ha mai avuto una visione caritatevole, non vuole la carità ma propugna dei diritti, vuole che cessi lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, vuole l’uguaglianza dei cittadini e quindi chiede la collettivizzazione dei mezzi di produzione, o almeno di quelli strutturali (strategici).
    ——————————
    Caro uroburo,
    1 – Si, ti sei scusato, almeno una volta. Ma non e’ questo di che parlavo ma su fatti di storia. Anch’io mi ero scusato con CC perché lo avevo offeso ma non ha niente a che fare sul fatto dei parti-giani rossi.
    2 – La tua definizione del Kominizmo mi sembra debolissima infatti e’ più adatta al Zocializmo. Mi sorprende che l’abolizione della proprietà privata e’ stata esclusa. Una cosa che Bertinotti, noto komunizta italiano, ancora predicava. Ecco perché avevo raccomandato AZ di spartire da buon Komunizta la sua casa con quelli più bisognosi. Questo non aveva niente a che fare con la carità cristiana/cattolica! Non credevo che questo fosse stato un grande salto di logica per te ma mi sbagliavo (vedi come ammetto quando sbaglio).
    3 – Il fatto che tu sei d’accordo con marco dice tutto delle tue, e sue, capacita’ di ragionare e criticare, insomma siete ottusi. Potete solo ripetere come pappagalli la propaganda che vi avete imparato da piccoli e la’ rimanete.
    Adesso che la tua non-anima e’ a riposo per piacere risparmiami le lenzuolate.
    Buona giornata.

  15. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Mi dispiace che devo cambiare certe parole per far passare i post. Lo anti-spam non le fa passare perché si mette vergogna di quelli sistemi.

  16. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Caro marco ma il tuo post dice molto più di te che di me. Continua a cercare i trucchi! Ricordi pero’ che i trucchi non sono trucchi quando hai capito come si fanno.

  17. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Peter { 12.04.10 alle 17:22 } #

    x alessio
    ————————
    Il tuo post mi ha fatto crepare di risate. Direi Ottimo! A+!

  18. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    non avevo seguito o capito il tuo post circa tuo cugino.

    Mi dispiace, io ho conosciuto un solo cugino anche se brevememte, ho passato due mesi a Pavia quando mia mamma se ne ando’.
    Mia cugina, sua sorella abita ancora a Pavia, tramite un amica Milanese l’ha rintracciata, ma era piu’ piccola di me, cosi’ il mio amico per quell’estate era mio cugino, Cesare Andrea, di un anno piu’ di me.
    Cesarino mori’ abbastanza giovane, lo venni a sapere solo circa 3-4 anni fa’.
    Era scapolo, cosi’ il nome di famiglia non e’ stato portato avanti.
    Da allora mi e’ stata promessa una foto…ma non l’ho ancora vista, e non credo che le vedro’mai.
    Speravo di poterlo conoscere da grande…

    Per me l’avere un cugino coetaneo sarebbe stato un regalone.

    Ti mando le mie piu’ sincere condoglianze ed un forte abbraccio.
    Anita.

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    Gli US hanno perso un alleato [a Polish patriot and a friend of the West who believed in the defense of freedom and democracy] Anita { 13.04.10 alle 3:05 }
    ———————————————————————
    Più che di un amico della democrazia si trattava di un vero fascista.
    Vedo che per lei la diplomazia non conta niente, la politica estera voi la preferite fatta in stile Far West, come usava quel nazista di Rummy. Anch’io penso che bisognerebbe darvi molta, moltissima corda. Magari riuscireste ad impiccarvici. U.

  20. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro signor P.,
    prendiamo atto del fatto che lei mi aveva accusato di non essermi MAI. scusato e che ambedue l’abbiamo fatto almeno una volta.
    Tutte le ideologie si modificano con il tempo: il liberalismo di ora non è più quello di Locke; il cristianesimo non è mai stato quello di Gesù Cristo, posto che sia veramente esistito, cosa di cui non c’è la minima prova storica. Questo vale anche per il socialismo ed il comunismo. Si vuole la collettivizzazione dei mezzi di produzione strategici ma nessuno più pensa di nazionalizzare l’orticello che i cittadini hanno sotto casa o di abolire il piccolo commercio dei propri prodotti o di nazionalizzare le case. Sa, una volta si diceva anche che i comunisti volessero nazionalizzare le grazie delle loro donne, ma era una calunnia della destra. Per altro del comunismo faceva parte anche la NEP…..
    Guardi che la comunanza di pareri tra me e Marco non dipende dalla propaganda: non c’è mai stata una propaganda che avesse lei come oggetto e qui non si sta parlando delle sue idee ma dei suoi comportamenti. Abbiamo di lei una certa opinione perchè la conosciamo bene.

  21. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x poppy.
    Quello che scrive il Giornale di “Littorio” Feltri, noto fascio al servizio del potente di turno , stranoto per le sue bufale diffamatorie, arcinoto direttore di un foglio di cui l’editore è un pregiudicato e fratello di uno strainquisito imbonitore, solo tu, poppy, puoi prendere le loro “informazioni” per oro colato.
    Only you..
    C.G.

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Gino Strada:
    “Il quadro resta quello che avevamo delineato già il primo giorno. Si tratta di una aggressione all’ospedale di Emergency. Un’operazione messa insieme, preparata, premeditata e studiata per togliere di mezzo un testimone scomodo delle atrocità della guerra». La ragione è molto semplice aggiunge Strada: «Non si vuole far sapere ciò che avviene lì. Non a caso non c’è un solo giornalista che possa seguire le operazioni della più grande campagna della Nato – così l’hanno definita loro – degli ultimi decenni e si vuole togliere di mezzo un ospedale che è poi quello che riceve le vittime di quella campagna. E siccome per il 40% i feriti sono bambini, la cosa secca un po’, si preferisce cercare di far credere all’opinione pubblica che si è lì per portare la pace e la democrazia e che casomai si colpisce qualche pericolosissimo terrorista.
    Non è la prima volta che si vuole colpire l’ospedale, afferma il fondatore della ong”.

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Potete solo ripetere come pappagalli la propaganda che vi avete imparato da piccoli e la’ rimanete. (P.)
    —–
    Da che pulpito…
    Quelli di P. sono ragionamenti da Far West, negli anni ‘2000!

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    il 505 di Uro potrei averlo scritto io. Sono concetti che ho espresso nel mio libro online o in vari post precedenti. Quindi lo condivido in pieno, compreso Bergson che mi è sempre stato sulle balle.
    Condivido tutto tranne l’ultima frase.
    Non ho mai minacciato la mia gatta ma, quando fa qualcosa che sa essere vietata, tipo salire sui mobili di cucina quando io sono fuori a prendere il sole, non appena mi vede comparire sulla soglia, fila via a razzo. Quindi, ha consapevolezza e, di conseguenza, elabora. Riflessi condizionati dalla precedente inquilina? ma io non sono lei. Con me la gatta ha una grande confidenza, mi dorme addosso, mi cerca la mattina non appena apro la porta. Eppure raramente le dò da mangiare, solo qualche avanzo del pranzo, quando avanza. E’ una gatta semiselvatica, ha il suo territorio di caccia sulle colline e nelle campagne intorno a casa mia. E’ molto affettuosa, ma anche indipendente, come tutti i gatti. Un’anarco-individualista anche lei. Il simile cerca il simile, infatti di tutti i gatti del circondario è l’unica che mi si avvicina senza timore.

  25. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ho, dove vivo adesso, sei cugini fraterni. Le madri sorelle, siamo cresciuti insieme. Avanzando l’età, qualcuno di noi può venir meno, come possono venir meno le loro mogli, anch’esse frequentate da oltre trent’anni, se non quaranta.
    Capisco perciò lo stato d’animo di Sylvi e le porgo le mie condoglianze.

  26. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x P.
    I trucchi sono trucchi nella mente di chi li mette in pratica, magari inconsapevolmente. Anzi, nel tuo caso certamente inconsapevolmente. Non sono trucchi per me, che li individuo immediatamente. Le tue acrobazie dialettiche sono elementari, con tutto il rispetto. Puoi infinocchiare la gente semplice, non chi abbia un minimo di senso critico. Per cui, me non mi freghi.

  27. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X l’0rrenda Pantegana

    Che cacchio ne sai tu di quanta “carità” faccio io, probabilmente più di te, almeno in rapporto al mio modesto PIL.
    Ho sempre fatto volontariato, e per quanto legge ed età me lo consentono continuo a farlo, è questo il mio modo di coltivare la solidarietà.
    Quindi pensa per te, per la tua animaccia, per il tuo dio dollaro, e non nominare AZ prima di aver fatto gargarismi con l’acido nitrico.

    Come saluto un sentitisimo VAFFANCULO

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  28. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Marco,
    delle due l’una: o il pensiero degli animali è un pensiero semplice rispetto al nostro oppure non lo è. In questo secondo caso sei tu che mi devi spiegare perchè non scrivono libri (o equivalenti).
    La mia opinione è che gli animali pensino come un bambino di circa tre anni.
    Sono d’accordo con te nel dire che il signor P. è in buona fede: è convinto di quel che crede. Tuttavia sa benissimo quando racconta balle, ma lo fa perchè pensa che sia giusto mentire per difendere un principio che ritiene giusto a fronte di principi che ritiene profondamente sbagliati. Insomma non è un laico, è completamente immerso in una visione ideologica e la difende con questi machiavellismi.
    Un saluto U.

  29. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Rodolfo,
    ho visto il filmato: veramente bello.
    Anche se indirettamente dimostra che le conversioni sono per lo più imposte con la forza.
    Un saluto U.

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Pensavo a quella bambina nigeriana morta da noi per omesse cure mediche a causa della tessera sanitaria scaduta.
    In Afghanistan l’avrebbero curata.
    Ma che kazzo di paese stiamo diventando?
    C.G.

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Rodolfo, io sono il primo ad applaudire iniziative che possano finalmente portare a una politica più attenta al cittadino invece che alla poltrona. Se Niki riesce nel suo intento, a me va benissimo.
    Il problema sorge se, come è già successo, l’attenzione al proprio ego sovrasta l’attenzione alla gente che lo circonda. Se Niki diventa un simbolo e le redini vengono prese in mano da gente più preparata di lui, sotto il nome Fabbriche di Vendola, a me sta benissimo. Vendola come franchising di una politica sana, perchè no?

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Tutti i miei tentativi di rispondere ad Uroburo, nonostante vistose varianti, vengono inghiottiti dal sistema. Lo strano è che non riappaiono neanche se si va indietro con la freccia di backward.

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    delle due l’una: o il pensiero degli animali è un pensiero semplice rispetto al nostro oppure non lo è.

    E’ certamente più semplice rispetto al nostro. Ma QUANTO più semplice? Ci sono animali che mostrano più intelligenza di tanti umani.

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    2-
    entro una stessa specie, l’intelligenza e l’indole variano da individuo a individuo, come per gli umani.

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Gli anim ali si adattano all’am biente. Gli umani lo modifi cano.
    Questa è la prin cipale differ enza tra noi e loro.
    Il mo dificare l’ambi ente pres ume delle ca pacità di elaboraz ione di pensi ero che hanno una speci ficità ass ente nel pen siero ani male.

  36. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Frazionando, passa. Non frazionando, non passa.
    Significa che ci sono parole all’indice.

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    Non c’è nessuna parola all’indice. C’è solo qualcosa che non funziona da qualche parte.
    Saluti.
    pino

  38. Il Vatic-Ano impazzito più del solito e i Beatles
    Il Vatic-Ano impazzito più del solito e i Beatles says:

    POLEMICHE
    Il Vaticano riabilita i Beatles
    Ringo: “E chi se ne importa”
    A quarant’anni dallo scioglimento, l’Osservatore romano “rivaluta” il gruppo. Ma il batterista rimanda al mittente la celebrazione postuma: “Eravamo satanici e ora ci perdonano?”

    Il Vaticano riabilita i Beatles Ringo: “E chi se ne importa”

    Ringo Starr
    ROMA – “I couldn’t care less”, e cioè “non me me potrebbe importare (o fregare, in gergo) di meno”: Ringo Starr non si commuove alla notizia del “perdono” del Vaticano ai Beatles, quarant’anni dopo il loro scioglimento. Intervistato dalla Cnn, il batterista ha ricordato come all’epoca i vertici della Chiesa cattolica avessero definito i membri del gruppo “satanici o possibilmente satanici”, e i conti non gli tornano: “Eravamo satanici e adesso ci perdonano?”, ha commentato. “Credo che la Santa Sede abbia altre cose di cui parlare”.

    In un articolo pubblicato ieri dall’Osservatore romano in occasione del quarantennale dello scioglimento, i Fab four Vengono “riabilitati” – nonostante venga ricordata la loro vita di eccessi – in nome della bellezza della musica. Ma alle origini del poco affetto delle alte gerarchie cattoliche – oltre ai valori musicali e generazionali rappresentati dai Beatles negli anni Sessanta – c’è soprattutto una dichiarazione di John Lennon. Il grande artista, ucciso nel 1980 da un fanatico a New York, in un’intervista off the record rilasciata nel 1966, ma poi pubblicata, definì nel 1966 il suo gruppo “più popolare di Gesù Cristo”: affermazione che tra l’altro fu citata come giustificazione dal suo omicida, Mark David Chapman. Oggi, invece, l’Osservatore ha definito quella frase “solo una spacconata di un giovanottone della working class” e celebrato i Beatles e “l’eredità inestimabile” lasciata nel loro campo di espressione.

    Ma uno dei due sopravvissuti della band – l’altro è Paul McCartney – rimanda al mittente la riabilitazione postuma. Con una frase che non lascia spazio a dubbi o a diplomazie.

  39. Il cardinalone Bertone fa cagare: ora se la prende con i gay. Ma perché non va a fare in culo?
    Il cardinalone Bertone fa cagare: ora se la prende con i gay. Ma perché non va a fare in culo? says:

    ROMA – Ieri, parlando dal Cile, il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone non ha solo annunciato nuovi provvedimenti anti-abusi dei sacerdotipedofilia del Papa. Ma ha anche pronunciato una frase che ha fatto insorgere le comunità gay, sia quelle locali che quelle italiane. Ecco il suo ragionamento, che ha fatto scatenare le polemiche: a suo giudizio non c’è alcun collegamento tra la pedofilia e il celibato a cui sono sottoposti i preti; mentre invece questo tipo di patologie ha un legame con l’omosessualità. E intanto oggi, dalla Germania, arriva la notizia di scritte oscene sulla casa natale di Benedetto XVI, in Baviera.

    “Molti sociologi, molti psichiatri hanno dimostrato che non c’è relazione tra celibato e pedofilia – ha dichiarato Bertone – e invece molti altri hanno dimostrato, me lo hanno detto recentemente, che c’è una relazione tra omosessualità e pedofilia. Si tratta di una patologia che interessa tutte le categorie sociali, e preti in minor grado in termini percentuali”. Il segretario di Stato di Benedetto XVI ha comunque ammesso che “il comportamento dei preti in questo caso, il comportamento negativo, è molto grave, è scandaloso”.

    Bertone, che ha visitato le zone più colpite dal terremoto dello scorso 27 febbraio in Cile, ha anche insistito nel sostenere che la Chiesa non ha mai tentato di nascondere i casi di abusi o di frenare le indagini; e ha ricordato che papa Benedetto XVI ha incontrato alcune vittime, ha chiesto perdono “in ripetute occasioni” ed è disposto a continuare a farlo.

    Ma a provocare polemica è la frase sul legame tra omosessualità e pedofilia. Il Movimento cileno per le minoranze sessuali (Movikh) ha criticato questa presa di posizione: “Bertone mente in modo palese ed inumano quando sostiene che ci sono studi che dimostrato l’esistenza di relazioni tra l’omosessualità e la pedofilia”, è scritto in una nota. Qui in Italia, il leader storico di Arcigay Aurelio Mancuso ha detto che “come sempre i cardinali stravolgono la realtà, perchè come si sa dalle statistiche oltre il 70% dei casi di pedofilia avviene nelle famiglie tra persone insospettabili. Non c’è alcun legame tra omosessualità e pedofilia, questo è stato stabilito moltissimi anni fa dalle società di pischiatria e di psicologia internazionali”. Anche Franco Grillini, esponente dell’Idv e leader di Gaynet, ha definito “gravissime” le affermazioni del numero due della Santa Sede.

  40. Ma i pargoli se li inchiappettano pure nella piccola Malta? Fanno proprio schifo.
    Ma i pargoli se li inchiappettano pure nella piccola Malta? Fanno proprio schifo. says:

    PAPA: A MALTA FORSE INCONTRERA’ VITTIME PRETI PEDOFILI

    ‘Non ho da fare annunci ne’ posso escludere questa ipotesi’. Cosi’ il portavoce vaticano Federico Lombardi sulla possibilita’ che si realizzi nel viaggio a Malta un incontro tra il Papa e le vittime dei preti pedofili. ‘Il tempo a Malta – ha detto ai giornalisti – e’ molto breve, l’intenzione del Papa di avere incontri potrebbe altri modi di esprimersi, e non in questa prima occasione maltese’. Su eventuali manifestazioni di protesta, Lombardi ha invitato i giornalisti a rendersi conto delle dimensioni dei problemi. A volte si vede un cartello, qualche manifestante, ma anche tantissimi altri che sono contentissimi della presenza del Papa. Si dovrebbe prendere atto della dimensione dei problemi’ .

  41. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pino
    La vita di una bimbetta di colore non vale una fottutissima tessera sanitaria?
    Ma quel maiale che ha detto “niet”, verrà scorticato vivo, sbattuto
    in qualche galera a marcire o cosa?
    C.G.

  42. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Tra poco, dalla Santa Sede riscomunicheranno Galileo.
    A quando la novella Inquisizione? Basta guardare la faccia del cardinale di Grosseto…per non parlare delle sue argomentazioni.

  43. alex
    alex says:

    Talmente acuta l’analisi del cardinal Bertone che ieri a Teramo hanno arrestato un sacerdote per violenza sessuale su una (con la “a”) decenne.
    Però è extracomunitario, l’asse Vaticano-Lega è salvo.

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