Ridicolini è in affollata compagnia: tutti a far finta che Ratzinger non c’entri nulla col vergognoso boom della pedofilia del clero cattolico, esplosa anche grazie al suo ordine di omertà del 2001

Quella del direttore del Tguno Augusto Minzolini che si presenta al telegiornale per annunciare al popolo che lui non si farà dimezzare è una delle battute più ridicole sentite negli ultimi tempi. Mi pare di sentire Netanyahu che pretende la cacciata dell’Iran dall’ONU con il solito trucco dello spacciare il “crollo del sionismo” auspicato non solo da Teheran per la “distruzione di Israele” che in Iran nessuno si sogna di volere, mentre semmai è da cacciare Israele visto che s’è messa sotto i piedi una ottantina di risoluzioni e raccomandazioni dell’Onu. Della quale Onu Israele continua a fregarsene come se ne frega della molto propagandata volotà di pace degli Usa versione Obama. Domanda: ma come si può dimezzare” un Minzolini che s’è già ridotto di suo ad essere la caricatura di quello che era una volta? Se ci si riduce a Scodinzolini significa essere un Minzolini ben più che dimezzato, ridotto a meno d’un francobollino.

Ma non possiamo prendercela troppo con il comico direttore del Tguno se da parte sua il papa in persona e tutto il suo entourage più la totalità della stampa italiana fa finta, a differenza di quella tedesca, di non sapere che l’infamia della pedofilia galoppante in Santa (?) Romana (!) Chiesa ha potuto prosperare grazie all’ordine scritto emanato dallo stesso Ratzinger nel giugno 2001 ai vescovi di tutto il mondo di tacere alle autorità civili qualunque caso di pedofilia e di adescamento di maggiorenni durante la confessione. Se l’intera stampa si riduce a complice omertoso dei protettori dei pedofili non ci si può meravigliare se un Minzolini si riduce come s’è ridotto.
“E’ l’Ittaglia, bellezza!”, esclamerebbero in Via col vento fin che dura.

Ecco il testo integrale tradotto dal latino dell’ordine impartito per iscritto da Ratzinger e Bertone:


«LETTERA inviata dalla Congregazione per la dottrina della fede ai vescovi di tutta la Chiesa cattolica e agli altri ordinari e prelati interessati, circa I DELITTI PIU’ GRAVI riservati alla medesima Congregazione per la dottrina della fede, 18 maggio 2001
Per l’applicazione della legge ecclesiastica, che all’art. 52 della Costituzione apostolica sulla curia romana dice: “[La Congregazione per la dottrina della fede] giudica i delitti contro la fede e i delitti più gravi commessi sia contro la morale sia nella celebrazione dei sacramenti, che vengano a essa segnalati e, all’occorrenza, procede a dichiarare o a infliggere le sanzioni canoniche a norma del diritto, sia comune che proprio”, era necessario prima di tutto definire il modo di procedere circa i delitti contro la fede: questo è stato fatto con le norme che vanno sotto il titolo di Regolamento per l’esame delle dottrine, ratificate e confermate dal sommo pontefice Giovanni Paolo II, con gli articoli 28-29 approvati insieme in forma specifica.
Quasi nel medesimo tempo la Congregazione per la dottrina della fede con una Commissione costituita a tale scopo si applicava a un diligente studio dei canoni sui delitti, sia del Codice di diritto canonico sia del Codice dei canoni delle Chiese orientali, per determinare “i delitti più gravi sia contro la morale sia nella celebrazione dei sacramenti”, per perfezionare anche le norme processuali speciali nel procedere “a dichiarare o a infliggere le sanzioni canoniche”, poiché l’istruzione Crimen sollicitationis finora in vigore, edita dalla Suprema sacra Congregazione del Sant’Offizio il 16 marzo 1962, doveva essere riveduta dopo la promulgazione dei nuovi codici canonici.
Dopo un attento esame dei pareri e svolte le opportune consultazioni, il lavoro della Commissione è finalmente giunto al termine; i padri della Congregazione per la dottrina della fede l’hanno esaminato più a fondo, sottoponendo al sommo pontefice le conclusioni circa la determinazione dei delitti più gravi e circa il modo di procedere nel dichiarare o nell’infliggere le sanzioni, ferma restando in ciò la competenza esclusiva della medesima Congregazione come Tribunale apostolico. Tutte queste cose sono state dal sommo pontefice approvate, confermate e promulgate con la lettera apostolica emanata come motu proprio Sacramentorum sanctitatis tutela.
I delitti più gravi sia nella celebrazione dei sacramenti sia contro la morale, riservati alla Congregazione per la dottrina della fede, sono:
– I delitti contro la santità dell’augustissimo sacramento e sacrificio dell’eucaristia, cioè:
1° l’asportazione o la conservazione a scopo sacrilego, o la profanazione delle specie consacrate:
2° l’attentata azione liturgica del sacrificio eucaristico o la simulazione della medesima;
3° la concelebrazione vietata del sacrificio eucaristico assieme a ministri di comunità ecclesiali, che non hanno la successione apostolica ne riconoscono la dignità sacramentale dell’ordinazione sacerdotale;
4° la consacrazione a scopo sacrilego di una materia senza l’altra nella celebrazione eucaristica, o anche di entrambe fuori della celebrazione eucaristica;
– Delitti contro la santità del sacramento della penitenza, cioè:
1° l’assoluzione del complice nel peccato contro il sesto comandamento del Decalogo;
2° la sollecitazione, nell’atto o in occasione o con il pretesto della confessione, al peccato contro il sesto comandamento del Decalogo, se è finalizzata a peccare con il confessore stesso;
3° la violazione diretta del sigillo sacramentale;
– Il delitto contro la morale, cioè: il delitto contro il sesto comandamento del Decalogo commesso da un chierico con un minore al di sotto dei 18 anni di età.
Al Tribunale apostolico della Congregazione per la dottrina della fede sono riservati soltanto questi delitti, che sono sopra elencati con la propria definizione.
Ogni volta che l’ordinario o il prelato avesse notizia almeno verosimile di un delitto riservato, dopo avere svolte un’indagine preliminare, la segnali alla Congregazione per la dottrina della fede, la quale, a meno che per le particolari circostanze non avocasse a sé la causa, comanda all’ordinario o al prelato, dettando opportune norme, di procedere a ulteriori accertamenti attraverso il proprio tribunale. Contro la sentenza di primo grado, sia da parte del reo o del suo patrono sia da parte del promotore di giustizia, resta validamente e unicamente soltanto il diritto di appello al supremo Tribunale della medesima Congregazione.
Si deve notare che l’azione criminale circa i delitti riservati alla Congregazione per la dottrina della fede si estingue per prescrizione in dieci anni. La prescrizione decorre a norma del diritto universale e comune: ma in un delitto con un minore commesso da un chierico comincia a decorrere dal giorno in cui il minore ha compiuto il 18° anno di età.
Nei tribunali costituiti presso gli ordinari o i prelati possono ricoprire validamente per tali cause l’ufficio di giudice, di promotore di giustizia, di notaio e di patrono soltanto dei sacerdoti. Quando l’istanza nel tribunale in qualunque modo è conclusa, tutti gli atti della causa siano trasmessi d’ufficio quanto prima alla Congregazione per la dottrina della fede.
Tutti i tribunali della Chiesa latina e delle Chiese orientali cattoliche sono tenuti a osservare i canoni sui delitti e le pene come pure sul processo penale rispettivamente dell’uno e dell’altro Codice, assieme alle norme speciali che saranno date caso per caso dalla Congregazione per la dottrina della fede e da applicare in tutto.
Le cause di questo genere sono soggette al segreto pontificio.
Con la presente lettera, inviata per mandato del sommo pontefice a tutti i vescovi della Chiesa cattolica, ai superiori generali degli istituti religiosi clericali di diritto pontificio e delle società di vita apostolica clericali di diritto pontificio e agli altri ordinari e prelati interessati, si auspica che non solo siano evitati del tutto i delitti più gravi, ma soprattutto che, per la santità dei chierici e dei fedeli da procurarsi anche mediante necessarie sanzioni, da parte degli ordinari e dei prelati prelci sia una sollecita cura pastorale.
Roma, dalla sede della Congregazione per la dottrina della fede, 18 maggio 2001.
Joseph card. Ratzinger, prefetto.
Tarcisio Bertone, SDB, arc. em. di Vercelli, segretario»

866 commenti
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  1. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Anita,
    non dubitavo che tu afferrassi “prontamente” il concetto basilare della storia dell’economia degli states e in generale.
    Il tuo Post a ber lo dimostra.
    Vedi in fondo Tuo marito che se non sbaglio era “un colono” della Libia, ha sfruttato negli States quello che “era ” un pricipio basilare.
    E cioè nella vita e negli affari vince sovente il più affamato.
    Vale anche nello Sport.
    E’ un ciclo inesorabile, che non guarda in faccia a nessuno.
    A lamentarsi dei rozzi ittally non erano in fondo i capitolisti, ma coloro che giunti prima nel suolo amerikano volevano già “vivere di rendita e tipi come tuo marito ,magari davano fastidio con il suo lavoro ,intrapreddenza e voglia di riuscire ed arrivare al successo.
    Oggi tocca a VOI lo stesso ciclo di come erano belli i tempi, quandoect,ect
    Basta saperlo e non accampare e resuscitare contro gli altri le stesse bugie che dicevano di Voi.
    Chiediti semmai perchè il Sogno amerikano sta svanendo !
    Credimi P, può saltare e ballare e illudersi , si racconta balle a se stesso, costurire missili calcolare parabole, ma se analizza i diagrammi economici di qui al 2030, le parabole finiscono tutte per finire là dove non gli batte mai il sole.

    tuo
    cc

  2. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Se permettete, lei e Marco, penso di essere più qualificata di voi!!!!
    —–
    No, Sylvi, permettimi di contraddirti.
    Ho già spiegato che raramente una donna confida a un’altra donna i propri tormenti sessuali, le proprie reali esigenze, le proprie eventuali trasgressioni o intenzioni trasgressorie.
    Visto che invece con me si confidano da anni, mi reputo molto più informato dei fatti, in questioni del genere.
    Se poi vale l’ognun del proprio cor l’altrui misura, il discorso ‘poichè io sono donna e sono fatta in un certo modo, TUTTE le donne sono fatte in un certo modo’, allora, come dice P: I give up.

  3. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Sylvi, le trentenni sono VIVE, questa è la differenza. Sanno entusiasmarsi, sanno essere spiritose, divertenti, propositive, attente, curiose…
    Quando vengo a Milano vado sempre alle mostre accompagnato da una attualmente 39enne che conosco da quando di anni ne aveva 19. Non ci andrei mai con una coetanea.

  4. Anita
    Anita says:

    x CC

    Devo copiare il tuo messaggio, non ti capisco bene.
    Il Sito di Pino non funziona, non si apre sul nuovo articolo.

    Mio marito era una colono in Africa?
    Mah…era orfano del padre e lo hanno portato in Africa da bambino, di leva e’ stato richiamato.

    A domani.
    Anita

  5. sylvi
    sylvi says:

    caro Marco,

    sai benissimo che mi infiammo quando ci sono di mezzo minori.
    La mia intransigenza sul rispetto loro dovuto non è solo conseguenza del lavoro svolto, ma frutto di studi sullo sviluppo fisiopsichico dell’età evolutiva, e dell’esperienza sul campo.
    E soprattutto attenzione e amore per i più deboli e innocenti.

    I discorsi che fai tu sono per me inconcepibili ed eticamente inaccettabili.
    Chi sei tu per decidere se un minore è pronto o meno per certe esperienze…? Ci sono confini libertà-licenza-violenza che faresti bene a non varcare.
    Per le donne è lostesso: Ne hai conosciute mille?
    E credi davvero di aver capito tutto?
    Beato te!

    Sylvi

  6. sylvi
    sylvi says:

    x Marco

    Le trentenni che vanno con un sessantenne abbondante saranno anche VIVE, ma sicuramente con gravi pecche!!!

    Sylvi

  7. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    il sesso per una donna che ha stima di se stessa e’ molto differente dal sesso o stimolo di un uomo.
    Tutto qui, e’ questione di self esteem.

    Un uomo che cerca donne di eta’ molto inferiore, non le cerca per il loro cervello, sarebbe come dire che gli uomini guardano il Play Boy Magazine per leggere gli articoli.

    Un abbraccio,
    Anita

  8. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X Sylvi e x Marco
    A mio avviso tendete entrambi a generalizzare e ad estremizzare le proprie e le altrui posizioni. Probabilmente le donne sono un po’ meno “disponibili” di come ce le descrive Marco, ma un po’ più “peccatrici” di come le vede Sylvi. Sulle esperienze sessuali precoci di ragazzini con donne più grandi, di cui parla Marco, senza enfatizzarle ed assumerle a sistema come fa lui, ma non riesco a giudicarle con lo stesso inflessibile rigore di rapporti tra uomini maturi con giovani, femmine o maschi che siano . Sono invece in totale disaccordo con Marco in merito all’età delle donne con cui un 60enne può intrattenere rapporti ed avere contatti, (poi ognuno poi parla in base alle sue conoscenze ed esperienze) ma che le donne di 60 anni siano dei “morti che camminano” è non solo offensivo, ma falso e stupido. Ho per ovvie ragioni anagrafiche molte amiche over 60 donne impegnate in politica , nel sindacato, nel volontariato, ed anche sportive praticanti, persone vivissime sotto tutti i punti di vista culturale umano e credo anche sessuale.
    Commentando qualche giorno fa su Fecebook , le affermazioni del cavaliere che non si era accorto che le avvenenti giovani che gli portava Tarantini fossero “escort” dicevo
    “ Ho qualche anno meno del cavaliere (e credo di essere anche messo un po’ meglio di lui) ma quando qualche tempo fa una avvenente signorina tra i 25 ed i 30 in una fila mi si strofinava contro non mi sono neppure per un secondo illuso che questa fosse irresistibilmente soggiogata dal mio fascino, ed infatti l’ho beccata mentre tentava di sfilarmi dalla tasca il portafoglio.”

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

    Ps. Heiii Marco, non ti azardare MAI PIÙ a definire le 60enni morti che camminano, vengo a trovarti con due lancitrici di disco, categoria MF65, e poi si vede se sono loro morte che camminano ….. o Marco c he corre … corre … corre ….!!!!!

  9. Anita
    Anita says:

    x Controrrente

    Ho riletto il tuo post, mi sembra che dopo tutto questo tempo non hai capito niente della nostra vita negli US.

    1) Mio marito non era un colono in Libia, solo un giovane che era li’ perche’ la mamma era vedova con due figli minori.
    Gli altri erano gia’ emigrati negli US essendo maggiori di una generazione.
    Sorella e fratello che non aveva mai conosciuto.

    2) Cosa ha sfruttato mio marito negli US?
    Ha lavorato sodo ed ha contribuito alla societa’, era molto civic minded. Ha dato piu’ di quello che ha ricevuto.

    3) Affamato?
    Beh…di ritorno da 8 anni da militare dei quali 4 anni di prigionia, non avendo famiglia in Italia fu richiamato dalla sorella maggiore, per conto del fratello maggiore, il quale dopo tanti anni non era ancora cittadino.
    —–
    Quote:
    “…coloro che giunti prima nel suolo amerikano volevano già “vivere di rendita e tipi come tuo marito ,magari davano fastidio con il suo lavoro ,intrapreddenza e voglia di riuscire ed arrivare al successo.”
    —–
    4) Mio marito non ha mai lavorato a fianco di altri, si e’ fatto strada non finanziamente, ma ha ottenuto il rispetto e la riconoscenza di tutti quelli che lo conoscevano.
    Dopo tanti anni dal suo ritiro dal lavoro ancora ne parlano, ed viene ancora onorato post mortem.
    —–
    Quote:
    Oggi tocca a VOI lo stesso ciclo di come erano belli i tempi, quando ect,ect
    ????????????????????
    —–

    I ‘belli’ tempi sono stati non duri, ma durissimi.

    Nessuno ci ha dato niente e, ne’ io ne’ mio marito siamo cresciuti nella bambagia.
    Vite differenti, si’, ma certo non piu’ facili.
    Venivamo da due mondi diversi, il che e’ stato ancora piu’ difficile per me.
    Io ero troppo giovane per giudicare, mio marito aveva circa 10 anni piu’ di me.
    Lui un uomo vissuto, io ignara della vita e spensierata.
    —–

    Nessun sogno Americano, solo necessita’ e la speranza di trovare una famiglia.

    Buona notte,
    Anita

  10. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Caro uroburo,
    Vedo che adesso siamo al “povero”, “banale”, e “superficiale”, provando il mio punto: Sei scattato.

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Anita,
    hai capito poco del mio post , mi sembra che ti sei lasciata trascinare dai” pregiudizi”.
    Ma non ci faccio più caso, ognuno capisce quello che vuole capire!
    Colono per esempio non è mica un insulto come colonialista.
    buona giornata
    cc

  12. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Egr miser P,
    come al solito,quando sei privo di argomenti, passi al tentativo di insulto diretto.
    Come ai bei tempi!
    Capisco perchè gli Usa sono in difficoltà, con persone come te!

    cc

  13. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,
    sto per tornare a casa perchè il modem funziona,
    e anche perchè, tempo di scirocco marcio, “quel coglione” di mio marito mi ha detto:
    Torna, sta casa aspietta te…

    Io gli ho risposto che ” sono una morta che cammina”…
    lui ha ribadito che farà l’addetto alle pompe funebri, che forse si guadagna meglio che con le pompe idrauliche; si può frodare il fisco più facilmente sui fiori e le casse da morto!
    E si può assumere cococo i portatori di bare.
    Mi ha convinto…come al solito!

    Ritengo che con Anita tu faccia l’errore di pensare che lei comprenda tutte le sfumature dei vocaboli italiani evoluti in 50anni, in un determinato contesto.
    Io la trovo straordinaria …per come si esprime…anche se “colono” ha cambiato di molto il significato.

    Ce ne fossero che si esprimono come lei!!!

    buonagiornata Sylvi

    Ps: ho deciso che farò ancora un ciclo a Grado, perchè
    con un po’ di impegno potrei far rivivere.., almeno la gamba!!!!

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    Ohhhhh mio caro signor P.,
    che lei mi creda o meno, io non sono per nulla scattato. Non sono arrabbiato con lei anche perchè la conosco bene, ormai, e so che per lei le reazioni aggressive sono le reazioni primarie, basali, istintuali.
    In realtà mi sento molto deluso per la totale incapacità che lei SEMPRE dimostra di portare anche solo uno straccio di argomentazione a sostegno delle sue tesi. Lei si trincera dietro battute che non dicono nulla (“ragionamenti, si fa per dire”; “Punto, chiuso”; ed altre simili amenità) ma senza mai argomentare e soprattutto senza mai rispondere alle contestazioni che le vengono fatte.
    Per di più, come nel caso della recente polemica con Peter, lei fa dire ai suoi interlocutori quel che ha capito lei, di solito con una lettura molto affrettata, e non quel che hanno detto. Il mio presunto sostegno ai “titini” ne è un esempio.
    Sì, mi sento piuttosto deluso. Tutto qui. Comunque, un cordiale saluto U.

  15. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    valutiamo il mio 489. Presumo che lei si riferisca soprattutto al punto 4.
    Il marito della signora Silvy è un industriale, fa quindi parte della borghesia produttiva italiana.
    In una classica analisi marxista sulla società italiana qual è secondo lei la classe egemone? La stragrande maggioranza della gente pensa che l’Italia sia un paese borghese. Si tratta di un errore, un errore grave. La borghesia, soprattutto la borghesia produttiva, in Italia conta poco. Il vero potere in Italia è sempre stato un potere finanziario e la finanza italiana è sempre stata una finanza aristocratica, soprattutto se nell’aristocrazia si comprende la Chiesa cattolica, che è l’erede diretta addirittura dell’aristocrazia romana del Basso Impero.
    I terreni che circondavano le città erano di proprietà dell’aristocrazia e della Chiesa; quando sono stati venduti oppure edificati, processo iniziato verso la fine dell’Ottocento, i loro proprietari hanno guadagnato delle fortune che sono state investite soprattutto in capitale bancario. Le banche italiane hanno una fortissima componente aristocratica e clericale. Ancora dai tempi della Banca Romana…….
    La borghesia produttiva italiana storicamente ha sempre preferito allearsi con gli agrari meridionali, rappresentanti di ceti parassitari in buona parte aristocratici e clericali con una cultura medievale (basta vedere i patti agrari!), anziché con la sinistra dei lavoratori. Il risultato è esattamente quello che vediamo: una situazione nella quale la borghesia produttiva non conta nulla.
    Quindi la classe sociale che il marito della Silvy rappresenta, e come può vedere il mio è SOLO un giudizio politico, è una classe sociale che ha sbagliato i conti, che non ha mai saputo scegliersi gli alleati giusti. Usando uno slogan l’ho definita una classe sociale di coglioni.
    E’ chiaro adesso?
    Naturalmente la signora Silvy non ha risposto, nel merito, ad uno solo dei punti che avevo proposto. Nessuna meraviglia, ha sempre fatto così.
    Sarei molto interessato ad ascoltare il suo parere su quel che ho scritto. Un cordiale saluto U.

  16. Uroburo
    Uroburo says:

    E’ per esempio vero che le donne, volendo, potrebbero avere un gran numero di rapporti in breve tempo, gli uomini no. Peter { 19.03.10 alle 23:06 }
    ————————————————————
    Caro Peter,
    in effettivi mi riferivo soprattutto a questo.
    Una breve nota a margine: ci sono regioni nelle quali le relazioni di ragazzi (15-20) con donne sposate sono una specie di istituzione. Le chiamavano “la mia sposa” e ci ho messo un po’ a capire che era la sposa di un altro. Pare che la cosa funzionasse con molto reciproco diletto. U.

  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Marco,
    se non ricordo male l’anno scorso proprio di questi tempi parlavi di quattordicenni più mature delle quarantenni. Adesso scopro che le sessantenni sono della morte che camminano (frase che, oggi, fa solo ridere: ci sono delle sessantenni che sono spettacolari) …..
    Ma che razza di gente frequenti? … U.

  18. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara signora,
    sto leggendo il suo messaggio n. 500.
    Piuttosto di rispondere ad un’argomentazione lei, more solito, si farebbe tagliare la testa. Prendiamone atto.
    La sua frase “i suoi poveri padri di famiglia, piangenti e singhiozzanti per il tozzo di “pane fisso” agguantato con l’inganno….” mi sembra un altro classico esempio di risposta nella quale lei scarica sugli altri il prodotto della sua visceralità senza controllo. Se non ricordo male anche lei è stata una dipendente pubblica. E parrebbe senza inganni, né appoggi sindacali. O no? Io non ho mai avuto intasca una tessera di partito (e neppure di sindacato) ed il mio posto di bidello l’ho conquistato senza inganno e senza raccomandazioni. Potei dire la stessa cosa di moltissime altre persone che hanno lavorato o che lavorano nel pubblico.
    Oltre a tutto io non ho preso posizione a favore o contro il lavoro nel pubblico. Mi sono limitato a dire che con un apparato produttivo così debole come il nostro la ricerca del posto fisso pubblico non è poi così assurda. Dov’è mai la borghesia produttiva da Perugia in giù? Ed anche qui a Nord è comunque in grave crisi…..
    Vede cara, come al solito lei non legge; se legge non capisce; e comunque parla solo a se stessa (per usare una sua espressione un po’ volgarotta: se la canta e se la suona). Come al solito
    Un saluto e stia di buon animo, che la vita è breve. U.

  19. Uroburo
    Uroburo says:

    … la nascita dei farabutti di Hamas è responsabilità degli israeliani, con la strage … nella moschea di Abramo … e gli “omicidi mirati” ordinati da Sharon per aumentare il potere di Hamas.
    Ahmadinejad è un buffone che straparla … uccidere la democrazia iraniana con il colpo di stato contro Mossadeq Shalom x il signor P. { 19.03.10 alle 16:32 }
    ————————————————————————–
    Caro Shalom,
    cercavo questo messaggio ma ho fatto fatica a trovarlo.
    Come ho scritto nel mio n. 464 considero tutte le espressioni della resistenza palestinese legittime, data la situazione. Considero legittime anche le loro forme di resistenza, soprattutto perchè penso non ne abbiano altre.
    La repressione israeliana, proprio come le mene useggetta in America Latina, ha sempre avuto come suo principale obiettivo quello di trasformare qualunque opposizione da attività politica in resistenza ed in terrorismo per poterla stigmatizzare davanti all’opinione pubblica mondiale e poterla combattere con maggior facilità. E’ un progetto politico che non ha mai comportato eccezioni almeno da dopo la II GM, e per Israele dalla sua nascita.
    Nel caso di Israele poi la pratica degli omicidi extralegali, una vera e propria attività di terrorismo statale degna dei nazisti e degli useggetta, impedisce ogni nascita di forme politiche di opposizione. Anche qui seguendo un progetto di lunga data, come sapeva bene il generale Dayan, già ancora nel 1972.
    Ahmadinejad potrebbe anche essere un buffone. A me però piacerebbe sapere esattamente che cosa dice e non quello che gli fanno dire i giornali occidentali che, TUTTI, usano le traduzioni del MENRI, sulla cui neutralità lei è certamente meglio informato di me. Personalmente posso però constatare una cosa, notata varie volte: tra i titoli ed il contenuto degli articoli quando si tratta di lui c’è sempre una grossa differenza. Curioso, no?
    Sono naturalmente d’accordo su Mossadeq, ma far fuori le opposizioni democratiche è sempre stata la prima preoccupazione dell’Usegetta: perchè crede che abbiano cacciato Janio Quadros?
    Un cordiale saluto. U.

  20. Uroburo
    Uroburo says:

    Non lo dico solo io, allora …..
    ————————————————
    http://www.repubblica.it/politica/2010/03/20/news/per_un_voto_onesto_servirebbe_l_onu-2777263/

    PER UN VOTO ONESTO SERVIREBBE L’ONU
    di Roberto Saviano

    “LA DISPERAZIONE più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile. E questa disperazione avvolge il mio paese da molto tempo”. È una riflessione che Corrado Alvaro, scrittore calabrese di San Luca, scrisse alla fine della sua vita. E io non ho paura a dirlo: è necessario che il nostro Paese chieda un aiuto. Lo dico e non temo che mi si punti il dito contro, per un’affermazione del genere. Chi pensa che questa sia un’esagerazione, sappia che l’Italia è un paese sotto assedio. In Calabria su 50 consiglieri regionali 35 sono stati inquisiti o condannati. E tutto accade nella più totale accondiscendenza. Nel silenzio. Quale altro paese lo ammetterebbe?

    Quello che in altri Stati sarebbe considerato veleno, in Italia è pasto quotidiano: dai più piccoli Comuni sino alla gestione delle province e delle regioni, non c’è luogo in cui la corruzione non sia ritenuta cosa ovvia. L’ingiustizia ha ormai un sapore che non ci disgusta, non ci schifa, non ci stravolge lo stomaco, né l’orgoglio. Ma come è potuto accadere?
    Il solo dubbio che ogni sforzo sia inutile, che esprimere il proprio voto e quindi la propria opinione sia vano, toglie forza agli onesti. Annega, strozza e seppellisce il diritto. Il diritto che fonda le regole del vivere civile, ma anche il diritto che lo trascende: il diritto alla felicità.

    Il senso del “è tutto inutile” toglie speranza nel futuro, e ormai sono sempre di più coloro che abbandonano la propria terra per andare a vivere al Nord o in un altro paese. Lontano da questa vergogna.
    Io non voglio arrendermi a un’Italia così, a un’Italia che costringe i propri giovani ad andar via per vergogna e mancanza di speranza. Non voglio vivere in un paese che dovrebbe chiedere all’Osce, all’Onu, alla Comunità europea di inviare osservatori nei territori più difficili, durante le fasi ultime della campagna elettorale per garantire la regolarità di tutte le fasi del voto. Ci vorrebbe un controllo che qui non si riesce più a esercitare.

  21. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x441
    Caro Marco,
    1)forse una volta era cosi, ed era bello. Oggi la donna spesso e´la prima che ti fa´capire che vuole andare con te. Non sei daccordo?
    Saro´all´antica ma questa esposizione di menne e cosce , non e´che sia un grande aiuto per l´uomo. (la spiaggia e´un´altra cosa`)
    Oggi le cose dunque si sono invertite, in genere e´la donna che corteggia e non piu´ l´uomo, con le dovute eccezioni.
    Cosi, la donna di oggi ha rovinato la cosa piu´bella, il corteggiamento.
    2) No, siamo molto diversi. Che la libidine della donna , sempre con le dovute eccezioni, sia uguale a quella dell´uomo ne dubito molto. Ho conosciuto donne dalla goduria a scoppio continuo, mentre noi per ricominciare abbiamo sempre bisogno di una pausa piu´o meno lunga. Ne convieni?
    Oltre cio´, in genere, la donna ha bisogno di molto piu´tempo per arrivare all´orgasmo , che puo´essere come tutti sanno vaginale o clitorideo. Sta´ nell´uomo attraverso la sua esperienza, attraverso preliminari , attraverso la forza del saper aspettare, forza che deriva dall´amore e dall´interesse che si prova per la partner, far si che si possa giungere ad un amplesso contemporaneo.Per l´uomo, riuscire a portare all´amplesso una donna dovrebbe essere molto piu´importante del proprio amplesso. Non ultimo il poter esprimere senza vergogna i propri desideri, che sono per la donna i piu´svariati.
    C´e la donna che gli piace il morso nel lobo dell´orecchio e quella che gli piace essere tirata per i capelli, quella che gli piace……….. e quella che………per ovvi motivi non credo poter andare piu´avanti.
    In poche parole la donna, sessualmente e´molto piu´complicata di noi, bisogna capirla, poveretta, se la natura l´ha fatta cosi.
    Rodolfo

    xSylvi506
    Le donne 30enni che vanno con un 60enne, in genere sanno quello che vogliono. Quello che vogliono e´quello che i debosciati 30enni di oggi, in genere non sanno dare.Per fortuna i 60enni ci sono ancora e le 30enni ne approfittano. Quello che mi preoccupa sono le 30enni fra 30 anni che si troveranno davanti i 30enni debosciati e pervertiti di oggi.
    A cosa crede sia dovuto il successo di Beate Uhse(per altro donna) nel mondo, una delle poche industrie che vanno a gonfie vele con i loro dildi e vibratori . Le donne ne vanno pazze, perche? Perche´ le donne sono sessualmente delle eterne insodisfatte e non trovando l´uomo che le soddisfi pienamente ricorrono a quegli aggeggi.
    Cosa che io trovo aberrante.
    Oppure si cercano un 60enne.
    Quest´industria del sesso ha ucciso sia il sesso che il romanticismo.
    L´uomo e la donna, oltre che amarsi, bisognano di parlarsi, ma e´quello che non fanno piu´.
    Rodolfo

    xPeter496
    Non mi sembra, l´aggressivita´verbale puo´essere molto piu´grande nella donna che nell´uomo, cosi come nel manifestare emozioni. C´e´ se ne accorge in tutte le liti, dove l´uomo e´quasi sempre taciturno e la donna sembra una macchina parlante,
    o nei funerali quando l´uomo e´sempre composto , mentre la donna grida , si dispera e si tira i capelli. Io non ho mai visto un uomo tirarsi i capelli.(sempre con le dovute eccezioni, ma solo riguardo la donna)
    Rodolfo

  22. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. Mi aspetto una risposta dall’estrema destra del nostro blog: la signora Silvy,l’Anita, il signor P. e Marco Tempesta. Tutta gente che parrebbe ignorare queste cose ….. U.

  23. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    le rispondo brevemente perchè sto per chiudere, ma riprenderò il discorso-
    Il bisnonno e il trisavolo di mio marito erano nati in Austria, non Venezia, quando Mussolini non era ancora nato.
    Si, erano industriali, ma non facevano giochi finanziari; chiamavano ancora industriali quelli che esibivano un prodotto fatto e trasformato dalle mani dell’uomo:
    Non avevano, con l’avvento del fascismo, la mentalità di aspettarsi favori dallo Stato.
    Ma lei questo discorso non può capirlo, lei ragiona come un italico.
    La guerra gli ha tolto tutto.
    Mio marito ha ricominciato da sottozero; per orgoglio, forse per dimostrare agli avi di essere loro discendente.
    Ma la mentalità corretta era nel dna.
    Sarà anche un coglione, sarà fuori dal mondo…ma nè io nè lui aspiriamo al potere; abbiamo senso civico, forse fin troppo!!!

    Non pretendo che lei capisca…non sono discorsi tipici ittalici.
    Pretendo però che abbiano cittadinanza come i suoi!

    Vado Sylvi

  24. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xUroburo e Shalom
    Non capite purtroppo che il comportamento Israeliano vuole accellerare le fasi che porteranno alla pace e alla costituzione di uno Stato Palestinese.Quello che vi manca e´la fantasia. Vedrete……
    ne parleremo ancora , ricordiamoci di questo post Nr. 526.
    Rodolfo


    Questa mattina ho comprato un giocattolo. Ho dovuto cercare molto prima di trovarne uno Made in Italy.
    Ho pensato……come si integrano e globalizzano i bambini cinesi con i nostri. Loro lavorano , credendo di giocare , producendo giocattoli che poi vanno a finire nelle mani dei nostri figli che ci giocano credendo di lavorare. Rodolfo

  25. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xUroburo522
    Bah… macche´controlli. Dopo Di Pietro, dopo “Anno Zero” e Co, dopo “Repubblica e Co” dopo Grillo,dopo Bersani , dovrebbe pur succedere qualcosa. Se dopo tutto questo , riesce a vincere ancora le elezioni, bisogna solo rassegnarsi ad essere un popolo di asini. Questo e´tutto. Rodolfo

  26. Uroburo
    Uroburo says:

    Non avevano, con l’avvento del fascismo, la mentalità di aspettarsi favori dallo Stato. Ma lei questo discorso non può capirlo, lei ragiona come un italico. La guerra gli ha tolto tutto.
    Mio marito ha ricominciato da sottozero; per orgoglio, forse per dimostrare agli avi di essere loro discendente. Sarà anche un coglione, sarà fuori dal mondo…ma nè io nè lui aspiriamo al potere; abbiamo senso civico, forse fin troppo!!! Non pretendo che lei capisca…sylvi {20.03.10 alle 11:33}
    ——————————————————
    Cara Silvy,
    credo che non si sia una sola virgola in tutto quel che ho scritto che contrasti quel che scrive lei nel suo n. 525. Sono semplicemente stupefatto!
    Ancora una volta lei non legge; se legge non capisce; e comunque parla da sola. Come potrei risponderle? Me lo dica un po’ lei. U.

    PS. Comunque quanto a gente che non legge lei è in ottima compagnia: anche Rodolfo non legge; se legge non capisce e comunque parla da solo.
    Caro Rodolfo le elezioni sono truccate! Ha capito?

  27. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xUroburo
    Non ci credo, impossibile.
    Mica siamo un paese sudamericano.
    Coloro che “spogliano” non appartengono forse a diversi partiti?
    Il foglio elettorale non passa prima da mani diverse?
    Devo dire che non so´come funzionano i seggi elettorali e lo spoglio,
    ma diamine siamo in un paese Democratico, mica il paese delle banane.
    Un saluto. Rodolfo

  28. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Io sono peraltro convintissimo di una vittoria netta della sinistra, una vittoria che costringera´Berlusconi alle dimissioni.
    Sara´una rivoluzione. Rodolfo

  29. Uroburo
    Uroburo says:

    Non ci credo, impossibile. Mica siamo un paese sudamericano. … ma diamine siamo in un paese Democratico, mica il paese delle banane. Rodolfo{ 20.03.10 alle 12:40 }
    —————————————-
    Caro Rodolfo,
    come si faccia l’ho già spiegato ma lei continua a non leggere. Si fa così.

    Qualcuno prende una scheda firmata ma non ancora votata, quindi bianca, la vota mettendo la regolare crocetta e la si consegna a Mario Rossi (che DEVE votare in un certo modo) il quale prende la scheda votata e la depone nell’urna mettendosi in tasca la scheda in bianco che ha ricevuto al seggio elettorale. Mario Rossi deve restituire la sua schede in bianco, non votata a chi gli ha dato la scheda già votata.
    Quel qualcuno prende la scheda ricevuta in bianco da Mario Rossi e la vota mettendo la regolare crocetta, poi la si consegna già votata a Giovanni Bianchi che la deposita nell’urna e gli riconsegna la scheda bianca e non ancora votata.
    Il solito qualcuno prende la scheda bianca ricevuta da Giovanni Bianchi, la vota e la consegna già votata a
    Luigi Neri ed il ciclo continua. Basta fare così una cinquantina di volte ed i seggi in bilico diventano di chi ha organizzato il tutto.

    Se però i rappresentanti, che non sono più scelti dai partiti ma sorteggiati tra i cittadini, sono gente “sensibile” allora si fa direttamente una falsificazione dei dati elettorali mettendo delle schede già votate nell’urna e togliendone un numero equivalente; queste schede vengono fatte sparire.
    Se c’è un rappresentante “non sensibile” si fa la stessa cosa approfittando di un momento nel quale costui va a mangiare o al gabinetto.

    Come ho detto dietro al calorifero di una scuola della Lombardia settentrionale, sede di seggio elettorale, il giorno dopo le elezioni (mi pare quelle del 2002) è stato trovato un pacco di schede in bianco ma già firmate. Sa cosa vuol dire??? No, non lo sa. Ma lei dove caxxo crede di vivere? Noi siamo peggio di una repubblica delle Banane. U.
    PS. Tra parentesi questi sistemi sono quelli regolarmente in auge nelle supposte elezioni democratiche organizzate dall’Useggetta nei suoi paesi satelliti, ad esempio in Iraq ed Afghanistan, per non parlare dell’Honduras ecc. Sveglia Rodolfo che la mamma ha fatto gli gnocchi!

  30. Uroburo
    Uroburo says:

    CHIEDO SCUSA
    ——————————
    Non ci credo, impossibile. Mica siamo un paese sudamericano. … ma diamine siamo in un paese Democratico, mica il paese delle banane. Rodolfo{ 20.03.10 alle 12:40 }
    —————————————-
    Caro Rodolfo,
    come si faccia l’ho già spiegato ma lei continua a non leggere. Si fa così.

    Qualcuno prende una scheda firmata ma non ancora votata, quindi bianca, la vota mettendo la regolare crocetta e la si consegna a Mario Rossi (che DEVE votare in un certo modo) il quale prende la scheda votata e la depone nell’urna mettendosi in tasca la scheda in bianco che ha ricevuto al seggio elettorale. Mario Rossi deve restituire la sua schede in bianco, non votata a chi gli ha dato la scheda già votata.
    Quel qualcuno prende la scheda ricevuta in bianco da Mario Rossi e la vota mettendo la regolare crocetta, poi la si consegna già votata a Giovanni Bianchi che la deposita nell’urna e gli riconsegna la scheda bianca e non ancora votata.
    Il solito qualcuno prende la scheda bianca ricevuta da Giovanni Bianchi, la vota e la consegna già votata a Luigi Neri ed il ciclo continua. Basta fare così una cinquantina di volte ed i seggi in bilico diventano di chi ha organizzato il tutto.

    Se però i rappresentanti, che non sono più scelti dai partiti ma sorteggiati tra i cittadini, sono gente “sensibile” allora si fa direttamente una falsificazione dei dati elettorali mettendo delle schede già votate nell’urna e togliendone un numero equivalente; queste schede vengono fatte sparire.
    Se c’è un rappresentante “non sensibile” si fa la stessa cosa approfittando di un momento nel quale costui va a mangiare o al gabinetto.

    Come ho detto dietro al calorifero di una scuola della Lombardia settentrionale, sede di seggio elettorale, il giorno dopo le elezioni (mi pare quelle del 2002) è stato trovato un pacco di schede in bianco ma già firmate. Sa cosa vuol dire??? No, non lo sa. Ma lei dove caxxo crede di vivere? Noi siamo peggio di una repubblica delle Banane. U.
    PS. Tra parentesi questi sistemi sono quelli regolarmente in auge nelle supposte elezioni democratiche organizzate dall’Useggetta nei suoi paesi satelliti, ad esempio in Iraq ed Afghanistan, per non parlare dell’Honduras ecc. Sveglia Rodolfo che la mamma ha fatto gli gnocchi!

  31. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xUroburo
    Io abito al terzo piano, per la disperazione di non averla capita ho avuto l´impulso di buttarmi giu´dalla finestra. L´avrei fatto se qualcuno all´improvviso non mi avesse sorriso.
    Mi sembra alquando complicato e fantasioso il suo trucchetto.
    Cosa vuole che le dica, caro Uroburo, vedremo!
    Un saluto rodolfo

  32. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Caro uroburo,
    Ho portato parecchi argomenti. Ma mi dispiace dirlo, tu non sei stato capace di rispondere. Per esempio cosa cambiasse del governo italiano. La risposta? Zero. E tu sei quello capace di riflessione, analisi, logica, e altre qualità all’infinito? Per piacere signor uroburo, il narcisismo e’ molto più grave di quello di marco!
    Poi quante volte si deve rispondere alle tue ripetitivi argomenti? Una, due, mille? Il tuo problema e’ che sei fissato in quello che credi di essere la verità e continui sulla stessa vena anche quando ti portano evidenza al contrario.
    Goood Daaay!

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    A proposito di bambini cinesi, ho conosciuto una insegnante di Prato che ha in classe 15 bambini cinesi. Ne è entusiasta, dice che hanno un’intelligenza superiore.

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Uro:
    tempo fa parlavo di 14enni che, negli anni ’80, avevano una sessualità molto vivace. Ora queste ragazze sono affermate professioniste, sposate e con figli. Dove volevo arrivare è il dimostrare che la fissazione che il sesso si debba praticare dai 18 anni in su è frutto di cervelli malati.
    Per quel che riguarda le sessantenni, attualmente sono in chat con una 63enne molto vivace e giovanile, con la quale parliamo per ore, interrompendoci solo perchè si fa oltre mezzanotte, dalle 9 di sera. Abbiamo molto da dirci. Ma è un’eccezione, una mosca bianca. Tutte le coetanee che conosco, pur avendo una vita attiva e piena di interessi, sono però rigidamente chiuse nei loro schemi, impermeabili a qualsiasi discorso che non rientri negli schemi. Non fanno per me. Per quel che riguarda il viaggio, ne ho raccontato solo la metà. I ragazzi napoletani sono scesi a Firenze e il loro posto è stato preso da tre simpaticissime donne con le quali abbiamo amabilmente chiacchierato fino a destinazione. Il resto te lo racconto dopo.

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Qui a Milano non ho molto tempo per collegarmi, perciò risponderò in maniera randomizzata, ma risponderò comunque tutti.

  36. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro signor P.,
    vorrebbe spiegarmi che possibilità di cambiamento ci sono in un paese le cui elezioni sono regolarmente truccate, e da sempre?
    Io le ho detto che non c’è nessuna possibilità di cambiamento.
    Le ho anche detto che fino al fascismo le elezioni italiane avevano un sistema simile a quello anglosassone, quindi con elezione diretta dei rappresentanti, eppure non è cambiato nulla.
    Il problema non è il sistema elettorale ma la certezza di un voto libero e non truccato. Questa certezza in Italia non c’è MAI stata.
    Le penultime elezioni, quelle che hanno dato a Prodi una vittoria risicata, erano state vinte dalla sinistra con largo margine. I dati sono scomparsi…..
    Un saluto U.

  37. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xIl Signor P
    Vedi…..ed e´per questo che e´auspicabile in Italia un cambiamento, per vedere quello che fanno di diverso. Un´altra chance la sinistra Italiana se la merita. Si sa´, peraltro le scuse al principio di un nuovo governo, perche´e´stato sempre cosi, e cioe´:-” Ci vuole tempo per rimettere a posto il caos causato dalla destra” ecc. ecc.
    Ma a lungo andare si dovrebbero vedere i risultati, che se non verrebbero, darebbero ragione a te, perche´l´uno vale l´altro.
    A quel punto non resta altro che andare in immersione.
    Un caro saluto. Rodolfo

  38. Rodolfo
    Rodolfo says:

    XMarco
    ” I ragazzi napoletani sono scesi a Firenze e il loro posto è stato preso da tre simpaticissime donne con le quali abbiamo amabilmente chiacchierato fino a destinazione.”

    Ma che culo che hai, tre simpaticissime e suppongo bellissime ragazze.
    Tre, il numero perfetto, i tre Re Magi. Ahahahahaahah sei forte……..
    Un saluto . Rodolfo

  39. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Nicotri, ho appena scritto un post xMarco che non e´passato.
    Chissa´ che non si possa recuperarlo. Grazie e buona fine settimana.
    Rodolfo

  40. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    che il sistema di brogli elettorale fosse arrivato a simili livelli in Italia, e persino dalle sue parti, proprio non lo immaginavo.
    Per quanto mi ricordo, qui in GB il broglio non potrebbe funzionare per determinate ragioni tecniche. Credo che le schede siano sigillate e soprattutto numerate: chi vota per posta deve per forza ritornare quella scheda e non un’altra. Chi vota al seggio (poll station) deve ritornare la scheda che gli e’ stata data al seggio (credo che il numero di contrassegno venga controllato). Infatti mi chiedevo perche’ usassero procedure cosi’ complicate…

    Peter

  41. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Rodolfo, ti prego di credermi, sono state loro ad affermare di aver avuto fortuna ad essere entrate nel mio scompartimento. Una mi ha detto ” ma tu non capiti mai a Firenze?”, un’altra ” la prossima volta che viaggio ti avviso”…
    Ho regalato loro i miei libri, ne porto sempre con me.
    L’altra volta invece ho conquistato due ragazze ventenni, che mi hanno cercato ed aggiunto su Facebook. Di queste invece, solo una è su facebook, ma è sposata, quindi non poteva aggiungermi senza dover dare spiegazioni. Su uno dei miei libri c’è l’e-mail. Mi aspetto un contatto dalle altre due.

  42. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ho sempre avuto un rapporto solare con le donne. Con me si sentono apprezzate, capite, sanno che non le giudico, sanno che nel momento in cui hanno bisogno di me io ci sono sempre. Il loro rapporto con me si sviluppa sempre in un contesto di fiducia e confidenza, si sentono libere di dire ciò che vogliono e, per una donna, non è poco.

  43. Peter
    Peter says:

    x Marco T.

    il tuo rapporto con le donne e’ davvero bello ed interessante, ed anche un po’ esilarante.
    Ognuno ha il suo modo di restare adolescente…il mio e’ quello di restare affezionato ai sogni del cinema

    Peter

  44. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Sylvi,
    come dice Rodolfo, quando una donna trentenne si trova bene con un sessantenne significa che con lui compensa ciò che non trova nei trentenni, spessissimo infantili, autocentrati, incapaci di gestire un rapporto con una donna.
    In tutto esistono le eccezioni, io parlo sempre per percentuali, non per assoluti.
    Per quel che riguarda invece le distrazioni delle donne sposate e con figli, dipendono quasi sempre dall’incapacità del loro marito di distinguerle da un elettrodomestico. Le donne cercano chi sia disposto ad ascoltarle, a capirle, a interessarle, a valorizzarle.
    E’ questo il mio punto di forza, il mio asso nella manica.

  45. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Caro uroburo,
    La mia domanda non era sulla possibilità ma come cambiarla. Tutto qui!

  46. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Si, Peter, hai ragione, ho ancora l’entusiasmo dell’adolescente con le donne, ma faccio anche sempre la parte del sessantenne, non del ragazzino. Soprattutto, non approfitto mai delle loro debolezze, anzi cerco quel ‘qualcosa in più’ solo da donne psicologicamente indipendenti, psicologicamente mature e presenti a se stesse, a prescindere dalla loro età anagrafica.
    Gli studi a cui Sylvi si riferisce sugli adolescenti, a me fanno ridere, perchè contrastano con l’evidenza. Sono studi fatti chissà come e chissà su quali modelli e, soprattutto con quali criteri di valutazione. In poche parole, spazzatura!

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