Quel pasticciaccio brutto di via Decreto Elettorale. Mentre il fetore è ormai ammorbante e tutti danno i numeri: da Di Pietro che invoca l’esercito al papa, che si impiccia di Bertolaso mentre pedofilia e commerci di sesso assediano sempre più il Vaticano, fino a Formigoni “uno di noi” (a proposito: ma come si permette?)
Peccato dover parlare di certe brutte faccende proprio l’8 marzo, che dovrebbe essere la festa della donna, ormai però berlusconizzata pure lei. Spero davvero di sbagliare, ma ho proprio l’impressione che stiamo sprofondando sempre più in un letamaio, sia politico che religioso, o meglio clericale.
Riguardo il letamaio politico, credo anch’io che il presidente Giorgio Napolitano avrebbe fatto meglio a non firmare. Come ha fatto notare un lettore, è già successo in Trentino che una lista, di centro sinistra, non abbia potuto presentarsi alle elezioni per un vizio nella raccolta delle firme. Non sarebbe certo morto nessuno se la lista di Roberto Formigoni e quant’altre nel Lazio ed eventualmente altrove non fossero state ammesse alle ormai imminenti elezioni regionali per lo stesso vizio nella raccolta nelle firme. Mi chiedo però che senso avrebbero avuto delle elezioni dalle quali fossero stati esclusi quelli che di fatto sono i partiti di maggioranza o quasi. Ma a parte tutto questo, attaccare Napolitano in modo forsennato come sta facendo Antonio Di Pietro e qualche altro – per esempio l’ineffabile riesumazione dei “girotondi” sotto il nome di “popolo viola”, le cui facce nelle foto sui giornali sono in maggioranza di gente piuttosto avanti negli anni e pertanto difficilmente internauti incalliti – è molto pericoloso. Non mi pare la democrazia sia così solida come quando si poteva cacciare dal Quirinale Giovanni Leone anche se non era lui l’Antelope Cobbler che si intascava le mazzette della Lockeed.
Di Pietro certo non è impazzito, ma invocare l’intervento dell’esercito è da coglioni, specie in una situazione come questa, nella quale l’esercito lo può muovere solo la cricca berluscona installata ad Arcore, villa Certosa, palazzo Grazioli e palazzo Chigi. Forse qualcuno non ha ben capito il senso di Papino il Breve cha ha richiamato, e fatto richiamare da altri, come consulente per altre leggi “ad personam”, sempre più simili leggi speciali, il suo corruttore personale avvocato Cesare Previti: si vede che ci si è dimenticati che è stato ministro della Difesa, cioè delle Forze Armate e annessi servizi segreti, nel primo e vergognoso governo berluscone.
Sempre in tema di letamaio politico, la fosca vicenda Bertolaso&C, ha messo drammaticamente in chiaro a cosa punta la banda berluscona: rendere il parlamento e le leggi un guscio vuoto, al quale sottrarre completamente il business dei grandi affari, specie se immobiliari, in modo da lucrare il più possibile a sbafo dello Stato. Tanto per fare un esempio nel tanto decantato Abruzzo rimesso a nuovo dal grande Chiavaliere, le casette di legno a un piano sono costate, se no ricordo male, oltre 2.000 euro al metro quadro, mentre in Sardegna nello stesso periodo si costruiscono alberghi a cinque stelle (ripeto: a cinque stelle) al costo di poco più di altri 1.000 euro al metro quadro. Se qualcuno dicesse che in Abruzzo si ruba a man bassa non saprei come ribattere contro.
Vorrei evitare il termine letamaio, ma la lunga sfilza onnipresente di manifesti formato lenzuolo dei più disparati candidati alle elezioni regionali mostra facce e slogan non so se più da far cascare le braccia o le palle. A Milano c’è la faccia di un giovanissimo signor Nessuno che per lo scudo crociato (lista Casini?) sorridendo come una reclame di formaggini svizzeri affianca lo slogan “Da Sempre Con Te”. Intanto non si capisce né il perché di tutte quelle maiuscole, forse si usano nella lingua padana, né perché questo giovane Pisquano si permette di dare del tu, sia pure con la maiuscola, a tutti: forse s’è presentato ed diventato amico di tutti? La cosa più importante, non formale ma sostanziale, è però che un giovane esordiante non può venirci a raccontare che è con noi “da sempre”. Ma “da sempre” quando, scusi, visto che è appena arrivato? Anzi, non è neppure arrivato perché non è detto venga eletto. Il suo slogano dovrebbe semmai essere “Da domani con voi. Spero”. Con le maiuscole solo dove ci vanno.
A Roma ho visto i manifesti di Emma Bonino, una “giovane promessa” in pista da qualche secolo per qualunque incarico, dall’Afganistan alla Regione Lazio, ormai avariata forse più del suo capo Marco Pannella. La faccia della Bonino, che ovviamente sfodera il sorriso d’ordinanza di tutti i candidati, vuole essere accattivante, ma somiglia troppo a quella di uno scricciolo, o di un criceto. Lo slogano poi lo trovo non so se ridicolo, ma sicuramente “che ci azzecca?”: “Di lei ti puoi fidare?”. Ma in che senso? Di un politico si esige la messa in chiaro del suo programma, non la richiesta obliqua di un atto di fede come è sottinteso da quello slogan buono tuttalpiù per una colf o una cassiera del supermercato.
Mentre guido sulla salita di viale Troia dopo piazza Napoli mi assale un senso di vuoto e di tristezza a vedere le sfilza di candidati tutti in maxi foto e maxi sorriso sui tabelloni elettorali, uno slogan più insulso dell’altro. Effetto museo delle cere, o sfilata di moda dei poveracci. Non faccio nomi, per carità, ma non mi si dica che c’è qualcuno tra questi che può essere orso sul serio tra queste facce. Il Penati di sinistra? Beh, lasciamo stare… Sorriso a troppi denti, con giacca troppo perbenista: anche se la sua è monopetto, c’è già il doppiopetto del Chiavaliere dal Tacco Alto. Arrivo davanti a un incredibile maxi tabellone elettorale di Roberto Formigoni: lo slogan “Uno di noi” campeggia sulla facciona formigoniana che smura butterata, poi a guardar meglio si scopre che è un mosaico di una miriade di fotone di faccine di gente che vorrebbe essere comune. Che retorica del cazzo! Formigoni “uno di noi”. Ma chi l’ha mai visto? Mai su una metropolitana, mai su un tram, mai a piedi, mai al supermercato, mai al cinema…. Uno di “noi” chi? Io la risposta ce l’ho, ma preferisco tenerla per me: non vorrei scendere così in basso.
Passiamo ora al letamaio che non saprei dire se religioso, nel senso di clericale, o politico, nel senso comunque di clericale. A suo tempo papa Wojtyla o il suo segretario di Stato si esibì in un pubblico caldo saluto in piazza S. Pietro a Giulio Andreotti, imputato in un grave processo dal quale alla fine è uscito assolto, ma non pulito. Quel saluto fu cosa fuori luogo, uno dei soliti fottersene da parte del Vaticano della dignità e indipendenza della Repubblica italiana. Nei giorni scorsi l’attuale pastore tedesco dalla vocina chioccia ha fatto il bis con Bertolaso, laudandolo pubblicamente a tutto spiano nonostante fossero laudi fuori luogo perché l’omino con l’eterno maglione del fare, dai bottoni o dalle cerniere prudentemente berluscone, è sotto inchiesta parte della magistratura della Repubblica italiana. Non credo che la cialtroneria sia stata ordinata al papa dal dottore, perciò con Bertolaso poteva essere più sobrio. Oltre che più politicamente corretto, anzi educato.
Oltretutto il signor Ratzinger è lambito sempre più da vicino dalla marea montante degli scandali del clero pedofilo, da lui protetti con il famoso ordine omertoso del giugno 2001: dopo il clero sporcaccione degli Usa, dell’Australia e dell’Irlanda, ecco che scoppia il tombino pedofilo addirittura nella sua amata Cermania. Anzi, fin nel coro – ovviamente di musica sacra – diretto da suo fratello, prete pure lui. Un bel tipo questo fratello del papa: la scorsa estate è andato in visita in un paesino degli Abruzzi per ricordare i “bei giorni”, belli per lui, in cui scappava in divisa tetesca verso nord con tutta l’armata d’occupazione nazista, della quale faceva parte come il fratello impegnato nella contraerea su un altro fronte, ma nel corso della simpatica visita NON ha avuto neppure una parola per le vittime della strage perpetrata dai sui kameraten in un paesino vicino.
Anziché impicciarsi di Bertolaso, il fine teologo Ratzinger farebbe meglio a occuparsi del marciume che in Vaticano alligna con i procacciatori di carne giovane seminarista per gli allupati “gentiluomini di Sua Santità”, figuranti del menga nelle udienze papali ai grandi del mondo. Le Loro Santità si circondano di troppi cialtroni e viziosi: Julius Paetz, responsabile dell’Anticamera di Sua Santità polacca, in seguito cacciato dalla Polonia per eccessiva ingordigia di giovani seminaristi; monsignor Bertani “cappellano di Sua Santità” polacca, beccato mentre al telefono ordina di mentire ai magistrati al vice capo della Vigilanza vaticana convocato come testimone dell’inchiesta sulla scomparsa della giovanissima ragazza vaticana Emanuela Orlandi; monsignor John Magee, segretario privato di tre Santità, polacca l’ultima, in seguito travolto dallo scandalo dei preti pedofili in Irlanda, anche loro peraltro protetti dall’ordine emanato nel 2001 da Ratzinger su strana indicazione della Santità polacca.
Stando così le cose, se le ultime due sono Santità, di cui la prima da elevare agli onori degli altari, la mia automobile è un grattacielo che vola in groppa a un elefante e per la cruna di un’ago ci passa una intera mandria di cammelli.
No, nello Strapaese Italia non tira una buona aria, folate di fetore spirano sempre più dense anche da Oltretevere, per non dire della banda berluscona decisa ormai al massacro della magistratura. Dopodiché non c’è neppure bisogno dei carri armati. Anche perché a furia di fare cazzate contro l’Iran, l’ultima è l’arresto di un suo giornalista per motivi molto poco chiari, resterebbero senza benzina.
Oggi un tramonto spettacolare, qui da noi.
Abbiamo un anticiclone privato, a quanto pare, ottenuto per grazia ricevuta e non per decretino presidenziale.
Su Facebook ho postato una foto di casa mia come appariva alle 16 di ogg: una giornata estiva, a parte le arance.
Dovrebbe ancora piovere, dicono, ma se mi affaccio dalla porta vedo nuvole a 360 gradi e un grosso buco di sereno in testa a noi. In pratica, il contrario della nuvola dell’impiegato. Sto facendo lo spariglio se fare il bucato stasera per stendere domani, o aspettare ancora qualche giorno. Questo sì che è un problema, altro che balle…
In merito alla conferenza del cav, io faccio invece altre deduzioni:
– posto che l’elettore italiano è di massima quello che Ber stigmatizza
– posto che c’è gente che vede ancora il tg4
– posto che c’è gente che vota il cav perchè è affascinante e il Casini perchè è figo
che senso ha parlare ancora di princìpi morali?
A’ la guerre comme à la guerre, se in un tavolo da gioco ci sono tre bari, il quarto deve essere ancor più baro di loro, se non vuol farsi pelare. Lo diceva anche Pertini, no? A ladrone, ladrone e mezzo.
Il popolo segue gli imbonitori? Imboniamo anche noi, meglio della concorrenza. Dopodicchè raddrizziamo il tiro comportandoci da democratici senza altri aggettivi e, specialmente senza nascondere una C dopo PD.
x Anita
ma lo sai che sei comica?! io contesto le armi da fuoco e tu mi fai notare che anche i fucili ad aria compressa possono uccidere (un solo caso riportato, comunque). Ragione di piu’ per proibire le armi da fuoco! tu cerchi di contraddirmi dandomi ragione.
Peter
Il Cavaliere con la vicenda Protezione Civile – Bertolaso – Grandi Opere ha portato a compimento la truffa totale.
E’ riuscito a dare lustro ad un intreccio di idiozia, disonestà, grettezza morale che meriterebbe l’attenzione dei criminologi.
In Breve, il Cavaliere, dandosi delle arie e pretendendo la riconoscenza degli Italiani ha portato l’Italia ad un degrado Economico, Morale, Politico che ci sta segnando in maniera difficilmente recuperabile.
Per motivi elettorali aveva imposto a suo tempo la scelta della Maddalena come sede del G8.
Per le opere necessarie ci ha sfilato di tasca 327 Milioni di euro destinati ad opere che verranno regalate ai privati oppure lasciate andare in rovina.
Con un colpo di teatro si è inventato, in corso d’opera, il trasferimento all’Aquila aggiungendo ad altre spese pure i disagi per coloro che avevano subito il sisma.
In contemporanea ha avviato una trasformazione dell’istituto della protezione civile conferedogli dei poteri illimitati, illimitati a tal punto che Tremonti, per reazione alle continue richieste di soldi da parte di Bertolaso, è arrivato a chiedergli se aveva preso le casse dello stato per un bancomat.
Oggi apprendiamo che tutte le operazioni, dove c’è stato l’intervento di Bertolaso, sono state oggetto di – Corruzione – Estorsioni – ed ogni genere di schifezza compresa l’abbondante fornitura, ad ogni richiesta, di eserciti di mignotte.
Naturalmente questi comportamenti vedono il Cavaliere schieratissimo al fianco del suo vice.
Gente, quando si tratta di puttane Berlusconi si trova a suo agio come un pesce nell’acqua.
x Cerutti Gino
Nevica, governo di merdica.
pino
Gente, quando si tratta di puttane Berlusconi si trova a suo agio come un pesce nell’acqua. (Il pass. cort.)
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Lo trovo l’unico punto positivo a suo favore!
x Marco
grazie per il passo di E. Morante.
Direi che quella descrizione e’ adatta all’italiano medio, oltre che ad i suoi peggiori leaders storici, e presenti.
Mi fa anche piacere che risalga a 70 anni fa o giu’ di li’, un’epoca in cui (presumo) i meridionali non avevano ancora ‘terronizzato il Nord’, come direbbe, senza polemica da parte mia, un aureo opinion leader del blog…Allora mi chiedo, il pesce e’ cominciato a marcire da Nord o da Sud? o da entrambi i poli insieme?
Peter
“quanto alla vostra costituzione, forse dovreste alla fine ricordarvi che venne scritta due secoli e mezzo fa, ed all’indomani di una guerra civile contro l’Inghilterra.”
Quelle cose sulle armi (se ci sono) potevano avere un senso allora.
Allora la societa’ americana, ed il mondo, erano un tantino meno complessi di quelli attuali.
Mi chiedo se la vostra costituzione sia mai stata ‘aggiornata’?
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Ci sono 27 emendementi. L’ultimo 1992.
Non si puo’ cambiarla a vanvera come quella italiana.
Piu’ valida/necessaria oggi che mai (poco meno di 2400 parole sacrosante).
Un sommario:
http://en.wikipedia.org/wiki/United_States_Constitution#Subsequent_amendments_.2811_to_27.29
x Peter 403
Nò, è il solito pernicioso quaglieggio.
È maestra in questo.
C.G.
EVVIVA ALMENO UN PUNTO.
Caro uroburo,
Dire di essere d’accordo con Peter non dice molto.
“Per altro quando Riccardin-del-ciuffo ha voluto fare un colpo di stato le vostre armi non sono servite a nulla.”
Questo colpo di stato signor uroburo esiste solo nella tua fantastica fantasia. E’ vero solo per te.
I puttanieri hanno sempre il mio appoggio morale. Ma solo per quella faccenda.
Basta con i Savonarola!
Frequentare donne è sempre un piacere. Se poi sono anche …allegre, il piacere è moltiplicato.
Comunque l’Iraq per ora è solo un paese militarmente occupato e la sua democrazia è uguale a quella della Repubblichetta di Salò. L’Useggetta non ha esportato la democrazia neppure in Giappone ed in Italia, figuriamoci in un qualunque paese arabo…..
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Caro uroburo la democrazia che avete e’ esattamente quella che i vostri partiti hanno scritto: Governo dei partiti per i partiti. Se non e’ democrazia, la colpa e’ di uomini come Togliatti che tu ammiri e difendi alla morte.
Non ricordo di aver letto che la Repubblica di Salò fu eletta/voluta dal popolo ma nella tua fantastica fantasia tutto e’ possibile.
Forse il Passatore ha frainteso: il punto era a favore del cavaliere…se non si era capito.
Che però ci sono sempre visto che le leggi antimonopolio non vengono mai applicate.
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Caro uroburo, mi puoi dare un esempio? Reale pero’ non un prodotto della fantastica fantasia.
Qui una mela c’è ..
presa dal sito di Cristiano Sias
Omnia malam. *
(Non posso violentare i sassi sulla spiaggia
vorrei fermare l’onda ma essa è già lontana
a inondare altri lidi e partorir follie)
Non è più rosa e liscia la tua mano
di sangue intrisa e ornata di catrame
che baciavo al tramonto della vita
mentre mi davi a bere il tuo sudore.
Anch’essa in quella fossa tenebrosa
trema dei tuoi pensieri di puttana
spersi nei campi di grano mietuto
come le teste senza corpo e fede.
Pensare che c’è sempre chi ti crede,
e la notte una visione scolorita
giurava d’essere mia! e pensare
che sol ieri orinavi la mia vita,
e d’altri sogni riscaldavi il tempo
com’io non fossi corona di fumo
triste ma saggia nel losco profumo.
D’amor e amor, che vomita parole
e come creta si dissolve in mare,
traccia non resterà che sul mio petto,
le mie saranno miche d’impiegati
negli uffici in cui muore l’anarchia
delle menti già invecchiate dietro
l‘antica porta color gioventù.
Non sarai tu, a ridarci l’allegria,
né servirà tardi parlar dei morti
e dei tuoi sordi che ricordo, e amici
risorti fra gimcane di loquele,
o della mela come fosse pane
di quel paese del paese dei nani:
nel mondo doppio dove m’invitasti
che d’ogni nulla s’inventava fasti.
* Per il dolore d’ognuno.
Perchè Democrazia NON è un sistema di governo ma un ’sentire’ di un intero popolo.
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Ma scusa caro marco, che CAVOLO scrivi? Ti senti bene? Che hai mangiato, o bevuto, o fumato?
E’ esattamente un sistema di governo dove il “sentire” e’ espresso con il voto.
Mi pare giusto anche citare l’indirizzo del sito
http://www.cristianosias.it/
caro Passatore,
mi sono stampata le istruzioni e me le porto dietro, molto grata!
Non permetterò al mio analfabetismo informatico di averla vinta!
Vorrei aggiungere, a proposito della P.C. e di Bertolaso, che qui il Friuli la cosa non ha soltanto un aspetto economico, civile e …politico.
E’ ben altro! E’ nata subito dopo il terremoto, anche sulle “radici” di quel meraviglioso lavoro che allora avevano fatto i radioamatori…
solo loro, per giorni, furono orientamento, speranza e salvezza di vite umane.
Bisogna esserci, quando la terra continua a tremare , e avere come unico filo di speranza quelle radioline che trasmettevano incessantemente…
sono passati 30anni …la tecnologia ha fatto miracoli…
le risorse umane (soprattutto volontariato) sono state meravigliose.
La P.C. è diventata un orgoglio e un impegno della società civile…degli uomini e delle donne…ed è diventata una ricchezza!
Arriva, e come no, il politico!!! e i suoi giullari che …vedono l’Affare! E tutto diventa una merda?
No, caro Passatore, credo sia meno semplice di quanto i ladri di Roma e i loro scagnozzi credano!
Io vivo qua, questo è il clima che sento…
ciao Sylvi
E perchè due rette non potrebbero incontrarsi? Non si incontrano solo se sono parallele, ed è sbagliato anche questo: si incontrano, infatti, all’infinito.
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Si ma, e’ impossibile arrivare all’infinito perche’ e’ INFINITO.
xPeter
Calmati Peter. Ho messo le mie armi da fuoco sotto controllo. Camere TV, registratore, sensori di tutte le maniere per vedere se queste durante la notte ,o giorno, vanno in giro sparando alla gente. Te lo faccio sapere …
Caro P:
In una striscia di Moebius si incontrano eccome! L’una si innesta nell’altra, addirittura.
E’ esattamente un sistema di governo dove il “sentire” e’ espresso con il voto. (P)
—–
caro P, sei arrivato quell’età e credi ancora che il voto esprima un sentire democratico? Col voto si esprimono i propri materiali interessi, salvo errori od omissioni.
x Raffaele,
il riferimento è all’aiuto che Napolitano dovrebbe dare agli elettori del pdl.
Il decreto che ha firmato,dopo appena due ore,è sbagliato e
chi “glielohafattonotare”,Di Pietro, è osteggiato anche dai suoi
alleati.
Il “buonismo della sinistra” ci ha portato alla scalata di
un caimano senza scrupoli che vende i posti al senato a 500mila
euro cadauno.
C’è un’inchiesta sul coordinatore nazione pdl,…ma pare che sono riustiti ad insabbiare pure quella.
Un saluto,Ber
x U.
Ne hai di stomaco per perdere tempo con il Pompelmo…
…colpa di Togliatti, kazzeggia il brokkolo.
Mi sa che questo piscia in aria e starnazza che tra poco piove, governo ladro.
Contento lui..
C.G.
x Il Signor P.
Per me la repubblica di Salo’ era solo un nome…
Ho trovata una serie di filmati molto interessanti.
Io mi ricordo dei tedeschi in fuga, passarono per le strade del paese dove era sfollata mia mamma, ricordo i panzer che erano alti fino al secondo piano e sparavano nelle finestre.
Cittadini Italiani rincorrevano i camion e i tedeschi colpivano le mani di chi riusciva ad agganciarsi……
Ecco il primo filmato, gli altri sono sulla destra della pagina.
FASCISMO – LA REPUBBLICA DI SALO’ – 1° parte.
http://www.youtube.com/watch?v=Nzr-z57D37I
Anita
Contractors ‘divert Somalia aid’
Up to half the food aid in Somalia is routinely diverted to corrupt contractors and militants, a UN report says. (bbc)
——-
No comment
Aid provided to Haiti in the aftermath of January’s earthquake could discourage economic activity there, the country’s president has said.
When he meets US President Obama on Wednesday, Rene Preval is expected to say he is grateful for the help but the emphasis needs to move onto creating jobs and helping local businesses.
(bbc)
——-
http://news.bbc.co.uk/2/hi/americas/8559069.stm
Reports indicate that the EU has decided to support a ban on international trade in Atlantic bluefin tuna.
Caro marco,
Ovvio che non battiamo alla stessa frequenza. Mi puoi spiegare allora che cavolo sono i “sentirsi” democratico se non votare “i propri materiali interessi”.
x gino
Caro Mirko, scusami, ma mi puoi correggere dove sbaglio o no? Quello che pis-ia in aria e guarda al cielo con bocca aperta sei proprio tu.
x P.
Giusta osservazione.
Il ‘sentire’ democratico si rifà a ciò che intendiamo per democrazia, ovvero governo del popolo per il popolo ( e non per gli interessi dei politici). Cosa significa?
Significa che chi governa, deve fare innanzitutto gli interessi del popolo e non i propri.
Poichè gli interessi del popolo sono vari, li distingueremo in primari ed accessori.
Gli interessi primari sono l’istruzione, la sanità, la sussistenza, la possibilità concreta di poter realizzare le proprie potenzialità.
Gli interessi accessori sono quelli inerenti il buon vivere, ovvero la possibilità di divertirsi, di viaggiare, di coltivare hobbies, eccetera.
Questo, in estrema sintesi.
10 marzo 2010
Da Facebook:
A larghissima maggioranza con il solo scontato “no” dei laici del Pdl il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura ha approvato il documento che accusa il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di aver denigrato e delegittimato la magistratura. E che dice che questi comportamenti, mettono “a rischio l’equilibrio stesso tra poteri e ordini dello Stato sul quale è fondato l’ordinamento democratico di questo Paese”.
Tra i favorevoli alla delibera, il vice presidente del Csm Nicola Mancino, il quale ha dichiarato che “il presidente del Consiglio è un organo istituzionale, ha responsabilità politica, non può usare un linguaggio di insulti e talvolta di intimidazioni nei confronti del libero esercizio dell’attività giudiziaria”.
Caro marco,
Ma che dici? “In una striscia di Moebius si incontrano eccome! “
Caro marco, le idee comuniste non le perderai mai!
Il significato da noi di “government of the people for the people” e’ un altro. People non vuol dire il “popolo” come in “avanti popolo” ma individui. Ogni individuo ha il suo dire.
Caro P. hai presente cos’è una striscia di Moebius? Non credo, se la cosa ti stupisce…
In quanto alla distinzione tra popolo e individuo, una quantità di individui formano un popolo, che differenza c’è?
Ovvio che ognuno è diverso, ma tutti hanno dei diritti e dei doveri tra di loro. Cosa trovi di strano?
X Pino
in questi giorni, vista la mia attuale mania di interviste, avevo pensato di farne una a Lei in merito al manifesto per la fondazione di “Democrazia Laica”. Spero che Lei sia d’accordo.
Saluti
Pietro
Da Antonio Di Pietro:
Oggi è stata posta al Senato la fiducia, l’ennesima, su un disegno di legge che consente a Silvio Berlusconi e ai suoi ministri di non presentarsi ai processi.
E’ questa la considerazione che questa ultradestra fascista ha dello Stato?
Nel pomeriggio in conferenza stampa Berlusconi ha vomitato accuse senza senso e senza riscontro su tutto e tutti assolvendo gli unici veri responsabili delle regolarità elettorali: la sua organizzazione. Il Pdl hanno gettato fango anche su questo baluardo della democrazia: l’istituzione del voto.
Per coprire mediaticamente la vergogna che si consumava in Senato il Premier ha scelto una conferenza stampa farsa dove consumare, di fronte una pletora di giornalisti ossequiosi e selezionati dal ministro La Russa, un vergognoso sproloquio nei confronti del Tar, della sinistra, dei giudici, dei Radicali e di tutti i fantasmi che assediano ormai il suo declino dittatoriale. Tutti gli interventi erano evidentemente in scaletta, tutti tranne uno, quello di una voce libera sfuggita alla selezione di giornalisti consenzienti. Rocco Carlomagno, un giornalista indipendente, ha voluto porre delle domande a cui però Berlusconi è riuscito a sottrarsi.
Un leader non teme il popolo, non lo fugge e a testa alta risponde agli affronti e alle voci fuori dal coro.
Un dittatore rifugge il confronto, scende accerchiato da guardie del corpo e da una folta claque pronta ad applaudirlo.
Per un leader il suo popolo è la sua forza.
Per un dittatore la folla è una comparsa, è lui l’unico protagonista.
Un leader improvvisa quando capita poichè nell’improvvisazione c’è spontaneità.
L’apparizione di un dittatore è studiata a puntino e ciascuno recita la sua parte come stabilito: nessuna voce fuori dal coro è ammessa.
Un leader soffre con il suo popolo. Non ruba al suo popolo. Non mente al suo popolo.
Un dittatore accumula ricchezze all’estero su conti privati depredando il popolo. Mente al popolo e fa le leggi a proprio uso e consumo, e comunque utili ad una minoranza.
Un leader ascolta il popolo.
Un dittatore vuol essere solo ascoltato dai sudditi.
Silvio Berlusconi non potrà mai permettersi la piazza, né un confronto pubblico perché lui è un dittatore.
E come tale non scenderà in piazza per spiegare le ragioni del “pasticcio elettorale” perché prima dovrebbe spiegare al popolo le porcate del legittimo impedimento, del decreto interpretativo, del lodo Alfano e le ingiurie rivolte agli organi delle istituzioni.
Berlusconi è un dittatore, per lui il popolo non esiste, esistono i sudditi.
Nessun dittatore può permettersi di insultare i suoi sudditi e chiedergli allo stesso tempo di applaudirlo.
Mio carissimo marco,
Eccome no! Ecco una foto.
http://it.wikipedia.org/wiki/Nastro_di_M%C3%B6bius
Fai due linee parallele su quel nastro e dimmi dove si incontrano.
ma P., non riesci a leggere neanche un disegno, adesso?
Segui uno dei bordi, diciamo quello destro, per farti contento. Ad un certo punto vedrai che si innesterà nel bordo sinistro. Quindi, le due parallele si incontrano, anzi addirittura si innestano l’una nell’altra.
Ok boys, vi lascio a riflettere su quanto sia a portata di mano l’infinito e me ne vado a leggere il nuovo romanzo, dopo aver terminato ieri il libro della Bombeck. A domani e non scannatevi in mia assenza!
x Marco
direi che su quel punto P. ha ragione. La striscia di Moebius, per quanto vedo, rispetta il piano euclideo, quindi se due rette si incontrano non possono essere parallele, oppure non sono piu’ linee rette ma curve.
E’ vero che le parallele ‘si incontrano all’infinito’, ma e’ solo un modo di dire, nel senso che non si incontrano mai, dato che all’ultimo punto di una serie infinita non si arrivera’, appunto, mai.
Tendente a zero, o tendente all’infinito, sono espressioni che sottendono il concetto analitico di limite.
Grande Newton, che elaboro’ il calcolo differenziale senza la piu’ pallida idea di possibili applicazioni pratiche (ed anche Leibnitz)
Peter
Caro marco,
Il tuo problema e’ che sei un fotografo/artista e il tuo mondo e’ tutto piatto. I bordi non si incotrano MAI.
x Marco -#428-
Haiti
Il Presidente Rene Preval lo dice da tempo, non vuole che i cittadini si abituanino a vivere sul welfare.
Troppo aiuto non e’ necessariamente un bene per la popolazione, si devono orientare a creare lavoro e rendersi indipendenti il piu’ possibile.
Anita
Sono proprio di fretta.
PER SILVY
Per fare copincolla in modo ancora più rapido di quanto suggerito dal Passator Cortese nel suo 397, può
1. evidenziare il testo con il mouse, come già suggerito
2. premere con il mignolo sinistro il tasto Ctrl e contemporaneamente con l’indice sinistro il tasto C
3. posizionare con il mouse il cursore laddove vuole aggiungere il testo (ad esempio su un nuovo messaggio di Outlook express)
4. premere con il mignolo sinistro il tasto Ctrl e contemporaneamente con l’indice sinistro il tasto V ed ha fatto copincolla.
Comunque il suggerimento di Pino è il migliore.
Scriva il suo messaggio per il blog direttamente su una e-mail per Pino. Faccia copincolla e lo trasferisca sul blog. Lo invii.
Se non parte potrà immediatamente mandarlo a Pino per la pubblicazione con l’e-mail già preparata.
Un saluto U.
x il Signor P.
Oddio, ho visionato tutti gli 8 filmati sulla Repubblica di Salo’.
Ne vale la pena, l’ho anche mandato ad un amico californiano che era in alta Italia in quel periodo, era interno medico a Milano.
Essendo sul luogo abbiamo visto molto ma era difficile “to connect the dots.”
Lui e’ piu’ anziano di me di almeno 8-9 anni.
Se hai tempo, dacci un occhiata…io mi ci sono persa….
Anita
x Copia incolla.
Io non premo niente, azzurro il test col mouse di sinistra, poi col mouse di destra scelgo ‘copy’ e lo riporto dove voglio.
A.
Grazie Anita!
x marco
Per essere piu preciso, la striscia di Moebius ha solo uno bordo, cioe’ e’ una linea continua in tre dimensioni.
@ Anita
Ha visto anche “Salò” di Pasolini?
Troppo aiuto non e’ necessariamente un bene per la popolazione, si devono orientare a creare lavoro e rendersi indipendenti il piu’ possibile.
Anita
Interessante. E se il lavoro non c’e’? Oppure, il solo lavoro a disposizione è da schiavi, con una paga insufficiente alla sopravvivenza? Oppure, se la situazione dipende non dagli Haitiani, ma dall’avidità di certe multinazionali e dagli interessi geostrategici (e petroliferi) di certe altre nazioni, quanta “indipendenza” crede che un Haitiano medio possa raggiungere? Specialmente adesso che il paese è stato raso al suolo dal terremoto?