Quel pasticciaccio brutto di via Decreto Elettorale. Mentre il fetore è ormai ammorbante e tutti danno i numeri: da Di Pietro che invoca l’esercito al papa, che si impiccia di Bertolaso mentre pedofilia e commerci di sesso assediano sempre più il Vaticano, fino a Formigoni “uno di noi” (a proposito: ma come si permette?)
Peccato dover parlare di certe brutte faccende proprio l’8 marzo, che dovrebbe essere la festa della donna, ormai però berlusconizzata pure lei. Spero davvero di sbagliare, ma ho proprio l’impressione che stiamo sprofondando sempre più in un letamaio, sia politico che religioso, o meglio clericale.
Riguardo il letamaio politico, credo anch’io che il presidente Giorgio Napolitano avrebbe fatto meglio a non firmare. Come ha fatto notare un lettore, è già successo in Trentino che una lista, di centro sinistra, non abbia potuto presentarsi alle elezioni per un vizio nella raccolta delle firme. Non sarebbe certo morto nessuno se la lista di Roberto Formigoni e quant’altre nel Lazio ed eventualmente altrove non fossero state ammesse alle ormai imminenti elezioni regionali per lo stesso vizio nella raccolta nelle firme. Mi chiedo però che senso avrebbero avuto delle elezioni dalle quali fossero stati esclusi quelli che di fatto sono i partiti di maggioranza o quasi. Ma a parte tutto questo, attaccare Napolitano in modo forsennato come sta facendo Antonio Di Pietro e qualche altro – per esempio l’ineffabile riesumazione dei “girotondi” sotto il nome di “popolo viola”, le cui facce nelle foto sui giornali sono in maggioranza di gente piuttosto avanti negli anni e pertanto difficilmente internauti incalliti – è molto pericoloso. Non mi pare la democrazia sia così solida come quando si poteva cacciare dal Quirinale Giovanni Leone anche se non era lui l’Antelope Cobbler che si intascava le mazzette della Lockeed.
Di Pietro certo non è impazzito, ma invocare l’intervento dell’esercito è da coglioni, specie in una situazione come questa, nella quale l’esercito lo può muovere solo la cricca berluscona installata ad Arcore, villa Certosa, palazzo Grazioli e palazzo Chigi. Forse qualcuno non ha ben capito il senso di Papino il Breve cha ha richiamato, e fatto richiamare da altri, come consulente per altre leggi “ad personam”, sempre più simili leggi speciali, il suo corruttore personale avvocato Cesare Previti: si vede che ci si è dimenticati che è stato ministro della Difesa, cioè delle Forze Armate e annessi servizi segreti, nel primo e vergognoso governo berluscone.
Sempre in tema di letamaio politico, la fosca vicenda Bertolaso&C, ha messo drammaticamente in chiaro a cosa punta la banda berluscona: rendere il parlamento e le leggi un guscio vuoto, al quale sottrarre completamente il business dei grandi affari, specie se immobiliari, in modo da lucrare il più possibile a sbafo dello Stato. Tanto per fare un esempio nel tanto decantato Abruzzo rimesso a nuovo dal grande Chiavaliere, le casette di legno a un piano sono costate, se no ricordo male, oltre 2.000 euro al metro quadro, mentre in Sardegna nello stesso periodo si costruiscono alberghi a cinque stelle (ripeto: a cinque stelle) al costo di poco più di altri 1.000 euro al metro quadro. Se qualcuno dicesse che in Abruzzo si ruba a man bassa non saprei come ribattere contro.
Vorrei evitare il termine letamaio, ma la lunga sfilza onnipresente di manifesti formato lenzuolo dei più disparati candidati alle elezioni regionali mostra facce e slogan non so se più da far cascare le braccia o le palle. A Milano c’è la faccia di un giovanissimo signor Nessuno che per lo scudo crociato (lista Casini?) sorridendo come una reclame di formaggini svizzeri affianca lo slogan “Da Sempre Con Te”. Intanto non si capisce né il perché di tutte quelle maiuscole, forse si usano nella lingua padana, né perché questo giovane Pisquano si permette di dare del tu, sia pure con la maiuscola, a tutti: forse s’è presentato ed diventato amico di tutti? La cosa più importante, non formale ma sostanziale, è però che un giovane esordiante non può venirci a raccontare che è con noi “da sempre”. Ma “da sempre” quando, scusi, visto che è appena arrivato? Anzi, non è neppure arrivato perché non è detto venga eletto. Il suo slogano dovrebbe semmai essere “Da domani con voi. Spero”. Con le maiuscole solo dove ci vanno.
A Roma ho visto i manifesti di Emma Bonino, una “giovane promessa” in pista da qualche secolo per qualunque incarico, dall’Afganistan alla Regione Lazio, ormai avariata forse più del suo capo Marco Pannella. La faccia della Bonino, che ovviamente sfodera il sorriso d’ordinanza di tutti i candidati, vuole essere accattivante, ma somiglia troppo a quella di uno scricciolo, o di un criceto. Lo slogano poi lo trovo non so se ridicolo, ma sicuramente “che ci azzecca?”: “Di lei ti puoi fidare?”. Ma in che senso? Di un politico si esige la messa in chiaro del suo programma, non la richiesta obliqua di un atto di fede come è sottinteso da quello slogan buono tuttalpiù per una colf o una cassiera del supermercato.
Mentre guido sulla salita di viale Troia dopo piazza Napoli mi assale un senso di vuoto e di tristezza a vedere le sfilza di candidati tutti in maxi foto e maxi sorriso sui tabelloni elettorali, uno slogan più insulso dell’altro. Effetto museo delle cere, o sfilata di moda dei poveracci. Non faccio nomi, per carità, ma non mi si dica che c’è qualcuno tra questi che può essere orso sul serio tra queste facce. Il Penati di sinistra? Beh, lasciamo stare… Sorriso a troppi denti, con giacca troppo perbenista: anche se la sua è monopetto, c’è già il doppiopetto del Chiavaliere dal Tacco Alto. Arrivo davanti a un incredibile maxi tabellone elettorale di Roberto Formigoni: lo slogan “Uno di noi” campeggia sulla facciona formigoniana che smura butterata, poi a guardar meglio si scopre che è un mosaico di una miriade di fotone di faccine di gente che vorrebbe essere comune. Che retorica del cazzo! Formigoni “uno di noi”. Ma chi l’ha mai visto? Mai su una metropolitana, mai su un tram, mai a piedi, mai al supermercato, mai al cinema…. Uno di “noi” chi? Io la risposta ce l’ho, ma preferisco tenerla per me: non vorrei scendere così in basso.
Passiamo ora al letamaio che non saprei dire se religioso, nel senso di clericale, o politico, nel senso comunque di clericale. A suo tempo papa Wojtyla o il suo segretario di Stato si esibì in un pubblico caldo saluto in piazza S. Pietro a Giulio Andreotti, imputato in un grave processo dal quale alla fine è uscito assolto, ma non pulito. Quel saluto fu cosa fuori luogo, uno dei soliti fottersene da parte del Vaticano della dignità e indipendenza della Repubblica italiana. Nei giorni scorsi l’attuale pastore tedesco dalla vocina chioccia ha fatto il bis con Bertolaso, laudandolo pubblicamente a tutto spiano nonostante fossero laudi fuori luogo perché l’omino con l’eterno maglione del fare, dai bottoni o dalle cerniere prudentemente berluscone, è sotto inchiesta parte della magistratura della Repubblica italiana. Non credo che la cialtroneria sia stata ordinata al papa dal dottore, perciò con Bertolaso poteva essere più sobrio. Oltre che più politicamente corretto, anzi educato.
Oltretutto il signor Ratzinger è lambito sempre più da vicino dalla marea montante degli scandali del clero pedofilo, da lui protetti con il famoso ordine omertoso del giugno 2001: dopo il clero sporcaccione degli Usa, dell’Australia e dell’Irlanda, ecco che scoppia il tombino pedofilo addirittura nella sua amata Cermania. Anzi, fin nel coro – ovviamente di musica sacra – diretto da suo fratello, prete pure lui. Un bel tipo questo fratello del papa: la scorsa estate è andato in visita in un paesino degli Abruzzi per ricordare i “bei giorni”, belli per lui, in cui scappava in divisa tetesca verso nord con tutta l’armata d’occupazione nazista, della quale faceva parte come il fratello impegnato nella contraerea su un altro fronte, ma nel corso della simpatica visita NON ha avuto neppure una parola per le vittime della strage perpetrata dai sui kameraten in un paesino vicino.
Anziché impicciarsi di Bertolaso, il fine teologo Ratzinger farebbe meglio a occuparsi del marciume che in Vaticano alligna con i procacciatori di carne giovane seminarista per gli allupati “gentiluomini di Sua Santità”, figuranti del menga nelle udienze papali ai grandi del mondo. Le Loro Santità si circondano di troppi cialtroni e viziosi: Julius Paetz, responsabile dell’Anticamera di Sua Santità polacca, in seguito cacciato dalla Polonia per eccessiva ingordigia di giovani seminaristi; monsignor Bertani “cappellano di Sua Santità” polacca, beccato mentre al telefono ordina di mentire ai magistrati al vice capo della Vigilanza vaticana convocato come testimone dell’inchiesta sulla scomparsa della giovanissima ragazza vaticana Emanuela Orlandi; monsignor John Magee, segretario privato di tre Santità, polacca l’ultima, in seguito travolto dallo scandalo dei preti pedofili in Irlanda, anche loro peraltro protetti dall’ordine emanato nel 2001 da Ratzinger su strana indicazione della Santità polacca.
Stando così le cose, se le ultime due sono Santità, di cui la prima da elevare agli onori degli altari, la mia automobile è un grattacielo che vola in groppa a un elefante e per la cruna di un’ago ci passa una intera mandria di cammelli.
No, nello Strapaese Italia non tira una buona aria, folate di fetore spirano sempre più dense anche da Oltretevere, per non dire della banda berluscona decisa ormai al massacro della magistratura. Dopodiché non c’è neppure bisogno dei carri armati. Anche perché a furia di fare cazzate contro l’Iran, l’ultima è l’arresto di un suo giornalista per motivi molto poco chiari, resterebbero senza benzina.
x Peter
Credo che il brasato sia quello che io conosco come “pot roast”.
In uso qui perche’ e’ molto piu’ a buon mercato di altri tagli di beef.
E’ buono se cotto bene, io lo evitavo perche’ la carne da troppo grasso.
Il ragu’ alla bolognese era una specialita’ di mia mamma, romagnola.
Io preferisco una leggera salsa alla marinara, senza carne.
La lobster Termidor era la mia passione al ristorante, adesso ti devi vendere la camicia e allora non sapevo di essere lactose intollerant.
Le nostre lobsters sono famose, sono dolci e delicate.
La cucina siciliana non e’ la mia passione, c’era una cosa che mi piaceva, ma non mi ricordo il nome, li vendevano nei negozi che facevano le arancine….
Oggi e’ cambiato l’orario, cosi’ mi sono alzata tardi….ho dormito a salti, abbiamo un vento fortissimo e piogge torrenziali.
Vento da quasi uragano, 65 mph, meno male che gli alberi sono spogli.
Buon appetito a tutti,
Anita
error
Lobster Thermidor…..
x Anita
qui continua a fare sole! brezza leggera, e stamani il sole scottava, la prima volta quest’anno. Stormi di rondini tornano.
Quest’anno devo assolutamente fare vela a volonta’
Peter
M.O.: USA; INSEDIAMENTI “INSULTO”, PROGETTO “DISTRUTTIVO”
Il via libera del governo israeliano alla costruzione di 1.600 nuovi alloggi per i coloni a Gerusalemme Est e’ non solo ‘un insulto’ agli Stati Uniti ma anche un progetto ‘distruttivo’ per tutto il Medio Oriente. E’ la dura replica della Casa Bianca al premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha espresso rammarico per la crisi con Washington, la piu’ grave da quando conquisto’ la carica di premier, ma non fa marcia indietro sulla decisione.
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Caro Nicotri, ce la faranno a evitare la guerra che i fascisti di Netenyahu-Lieberman hanno già deciso da tempo di fare anche perchè per questo sono stati eletti?
Shalom
x Peter
Qui ci sono stati dei morti a causa di alberi caduti….
Sento dalla TV che il vento ha raggiunto oltre 75 mph, (120.700 KL), zone allagate e ancora pioggia in via.
Ne avremo ancora fino a martedi’.
E’ una enorme bufera che ha colpito tutto l’est sull’Atlantico.
500’000 abitazioni senza corrente solo nello stato di NY.
Io me la sono scampata bene, tanto la mia citta’ che la compagnia elettrica sono molto attivi nel fare del possibile per prevenire interruzioni.
Non sono in zona allagamenti, abito a 120 piedi sul mare.
( 36.576 m)
Ok, adesso devo cambiare l’orario in tutti gli orologi…e VCRs, si’ ho ancora i miei VCRs e me li tengo cari.
Poi i timers.
Cerco di passare il tempo senza pensare, domani sentiro’ dal Dr. Rebensdorf……
Anita
Ho cucinato vongole impepate, scampi dalmati con spaghetti in busara .
Per far “pipare il sugo” mi è andata quasi una bottiglia di pinot grigio.
Genero e nuora preferiscono tenersi la suocera!
Altrimenti … trovo sempre un imbarco per l’estate; a volte una cuoca marina attempata vale di più di tre scosciate!!!
“Tenere” il sugo di bolina è un’arte ancora apprezzata!
x Peter
Il ragù alla bolognese non ha niente a che vedere con il ragù alla napoletana, pur ottimo!
Non sono nemmeno parenti.
Infatti gnocchi di paTate con ragù emiliano sono il paradiso! con il napoletano ci vuole proprio la pasta.
Comunque sentendo parlare di crisi “ormai passata” come dice il nostro Chef, ha fatto andare lo scampo di traverso a tutti!
Sylvi
Scusa Uro, ma come cavolo l’hai ricostruita la tua striscia di moebius?
Prendi un nastro bianco, colorane i due bordi uno di blu e uno di rosso, dove per bordi intendi i bordi, non le facce. Per costruire la striscia di Moebius devi unire le due punte torcendole in modo che un disopra si colleghi col disotto. Ne consegue che il bordo blu combacia col rosso e viceversa. Dov’è la stranezza?
Giorni fa ho agganciato una giovane ragazza su Facebook. Mi era simpatica, un bel visino peperino, molto il mio tipo. Nessuna intenzione di rimorchiare, sia chiaro, giusto una simpatia a prima vista. Oggi ho scoperto che questa ragazza è la fidanzata del mio nipotino prediletto! Com’è piccolo il mondo!
Caro marco,
Ancora con questa striscia! Il fatto che hai colorato i bordi diversamente non centra un cavolo. IL BORDO E’ UNA LINEA CONTINUA.
E’ una linea continua che ha origine da una torsione di due linee parallele che si innestano l’una dentro l’altra.
E’ questo che non ti entra in mente!
x Marco
comincio a temere che tu sia disprassico, o dislettico, o come si dice
Peter
x Marco
per esempio, due linee (rette o curve) coincidenti NON sono parallele, ma diventano la stessa linea. Il contrario di parallele e’ intersecanti, credo (UN solo punto in comune, o anche di piu’ nel caso delle curve, ma non infiniti punti in comune…)
Peter
“Un tubo lungo 30 centimetri che permette di scoprire i tumori non appena cominciano a formarsi. Una sonda elettromagnetica che vede qualsiasi infiammazione dei tessuti. Un esame che dura appena 2-3 minuti, non è invasivo, non provoca dolore o disagi al paziente, e fornisce immediatamente la risposta. Un test innocuo, ripetibile all’infinito e senza togliersi i vestiti, che ha una precisione diagnostica come minimo del 70% ma, se eseguito da mani esperte, può arrivare anche al 100% di attendibilità. Uno strumento rivoluzionario, poco ingombrante, portatile, che si può usare ovunque e che non necessita di mezzi di contrasto radioattivi, lastre fotografiche o altro materiale di consumo. Un’apparecchiatura che si compra, anzi si comprava, con 43.000 euro più Iva, contro i 3-4 milioni di euro di una macchina per la risonanza magnetica, i 2 milioni di una Pet e il milione e mezzo di una Tac, tutt’e tre con costi di gestione elevatissimi.
Allora chi e perché ha paura del bioscanner, nome commerciale Trimprob? Non certo i potenziali pazienti, che potrebbero individuare per tempo la malattia. Non certo il ministero della Salute, che lo ha inserito nel repertorio dei dispositivi medici del Servizio sanitario nazionale. Non certo il professor Umberto Veronesi, che lo ha sperimentato nel suo Istituto europeo di oncologia di Milano e ne ha decantato la validità. Eppure la Galileo Avionica, società del colosso Finmeccanica, ha annunciato la chiusura della Trim Probe Spa, l’azienda che lo produceva e lo commercializzava, messa in liquidazione in quanto ritenuta non più strategica nell’ambito di un gruppo internazionale specializzato nei mezzi di difesa militare.
Questa è l’infelice historia di un cavaliere d’altri tempi, il professor Clarbruno Vedruccio, 54 anni, l’inventore del bioscanner, laureato in fisica e in ingegneria elettronica negli Stati Uniti, già collaboratore dell’Istituto di fisica dell’atmosfera del Cnr a Bologna e docente di metodologia della ricerca all’Università di Urbino, che nei tempi presenti avrebbe meritato i premi Nobel per la fisica e la medicina fusi insieme, se solo il mondo girasse per il verso giusto, e invece è costretto a prosciugare il conto in banca per tutelare la sua creatura.”
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Da facebook.
x Peter
Il caso della striscia di moebius è particolare, perchè le strisce non perdono il loro parallelismo. Sono semplicemente ribaltate upside-down.
x Sylvi
Ho cucinato vongole impepate, scampi dalmati con spaghetti in busara .
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Il menu’ mi va bene, ma non pepato.
Ciao, Anita
cara Anita,
la cucina veneta e anche quella delle coste dalmate è sempre stata impepata.
Uso il peperoncino perchè più di qualche medico dice che fa bene alle arterie, ma il sapore dell’infanzia…sa di pepe.
Però la mia cucina diventa sempre più leggera…non ammetto più le lunghe cotture.
Il boreto alla graisana è, almeno nella ricetta antica, molto pepato.
C’è una spiegazione: i pescatori dei casoni di laguna tenevano i pesci pescati nelle valli, vasche apposite, perchè vivessero fino al giorno della vendita …allora i tempi, senza motori, erano determinati dal clima e dalle correnti.
Nei casoni, ovviamente senza luce elettrica, duravano a lungo e non mancavano mai aceto e pepe.
Ecco la base del boreto.
Mi piacerebbe sapere, lungo l’Adriatico italiano, fin dove prevale il pepe e dove comincia il peperoncino.
Ber o Linosse dovrebbero soddisfare questa mia curiosità!
Qui sono venuti i giardinieri e mi hanno tagliato parecchi cespugli periti con il freddo!
Compreso il mio alloro che aveva 26 anni!
Ci si può affezionare anche ad un alloro!
ciao Sylvi
Caro marco quello che non vuoi capire tu e’ che il bordo della striscia non segue nessuna delle regole per avere linee parallele. In 3 dimensioni le linee per essere parallele devono giacere sullo stesso piano. La striscia e’ in 3 dimensioni e’ non giace sullo stesso piano. Ma questo per te e tutto fiato sprecato. Forse una delle tue signore te lo può spiegare meglio.
x Sylvi
nella mia zona di origine si usa o l’uno, o l’altro, con preferenza per il pepe se si tratta di frutti di mare. Sara’ per l’influenza dello Ionio? In effetti nella cucina pugliese, che io sappia, il peperoncino piccante si usa poco, infatti si usa chiedere in anticipo agli ospiti se lo vogliono o lo tollerano. Marco che ne dice?
Molti anni fa mi servirono frutti di mare al peperoncino, qui in GB. Il ristorante era ‘italiano’. Roba da darmi il fuoco in gola, eppure tollero il piccante. Una ragazza cinese lo assaggio’, e sentenzio ‘questo non e’ italiano, e’ thai!’.
Pochi forse sanno che in bocca non abbiamo i recettori gustativi per il ‘piccante’. I gusti sono amaro, dolce, salato e acido. E poi ‘metallico’ aggiungo io, se si beve vino rosso su pesce o frutti di mare…
Il piccantenon e’ un gusto distinto, e’ solo bruciore
Peter
x Sylvi
Ho conosciuto il peperoncino quando mio figlio minore si e’ sposato in una famiglia della Campania, da Itri.
Quasi tutti coprono il loro cibo con peperoncino secco, piccante tritato e montagne di sale.
Anche nei ristoranti, prima ancora di assaggiare ci aggiungono peperoncino, pepe e sale.
Io lo uso sporadicamente, ma tanto poco che i cibi non sono piccanti.
Nei ristoranti chiedo sempre di spiegarmi gli ingredienti….
Da giovane preferivo la cucina francese, ho iniziato a cucinare da un libro mandatomi da mia mamma, un libro rinomato di quei tempi, le ricette erano in maggioranza nord italiane.
Libro che prestai e che non vidi piu’.
Ciao cara,
Anita
x Sylvi -#719-
Ho appena fatta una scoperta, Itri non e’ in Campania, ma nel Lazio.
http://it.wikipedia.org/wiki/Itri
Loro mi hanno sempre detto di essere napoletani…non sanno neanche dove sono nati…e cresciuti.
Mah…..
Anita
x Peter
E’, suppongo, l’influenza dei viaggi dei veneziani!
Comunque il pepe ha un odore deciso, oltre che il sapore.
Qualche “papilla” solletica di sicuro!
Ma sono di parte!
Il vino rosso, meglio se rosato, forse…ci sta…
Ma…penso, che si dovrebbe sempre bere il vino usato per cuocere…
Un Barolo o un robusto Refosco dal peduncolo rosso mi pare poco appropriato…sono in diaccordo con Pino.
Sylvi
x Sylvi
si’, rosato va bene, appena. Ma rosso proprio no! da’ il gusto metallico su qualunque piatto a base di pesce, di acqua salata o dolce, e qualunque frutto di mare, compresi i ricci, gamberi ed aragoste.( Un bianco secco e’ l’ideale).
Mi piacerebbe sapere perche’ il metallico…
Peter
x Peter
In Friuli è sempre stato tradizionale l’aperitivo in un tajut (bicchiere), di bianco Tokaj, ora Friulano, dopo vicende con l’Ungheria per questioni assai complesse, con qualche boccone di formaggio o di stuzzichini con fettina di salame o prosciutto crudo.
I “proletari” gradivano anche una polpetta fatta in casa; ma quella già orientava verso il rosso!
Il Friuli è terra di grandi bianchi…forse troppo vicini al mare .
Le colline dei vigneti ,qui, risentono ancora del salmastro.
I grandi rossi sono lontani dal mare.
Non so dare altre spiegazioni.
Sylvi
Mi hanno fatto tutti i complimenti!…. Ed ho cucinato una polenta rossa che non conoscevo: buona ma preferisco la normale polenta bramata.
Tra i miei ospiti c’era un pescatore che mi ha promesso un luccioperca di un paio di chili. Ciò mi darà l’occasione di cucinare un brasato al pesce d’acqua dolce con vino rosso e funghi a cui penso da tempo. Per lo più lo si fa con la tinca ma è una carne grassa e paltosa; meglio il luccioperca. Fondamentalmente è uno spezzatino con pancetta, funghi, cipolline e vino rosso. Dicono che sia una favola. A me la zuppa di pesce piace da impazzire (come AZ sa benissimo) ma il brasato di pesce al vino rosso dovevo ancora provarlo: lo farò appena posso.
Caro Peter, brasato è il modo con cui si chiama l’umido cucinato al vino rosso e funghi in Lombardia e Piemonte. Francamente come si chiama in altre luoghi mi interessa poco. Qui se dico “Brasato al Barolo” capiscono tutti al volo. E gli altri stiano pure a digiuno.
Ma è mai possibile fare il nazionalista anche in cucina! U.
x Sylvi
Dicono che con l’eta’ si perde l’olfatto, l’udito ed il gusto.
L’eta’ ce l’ho ma non ancora perse queste funzioni, mentre ho amici che hanno perso il gusto e non sono ancora sessantenni.
Per non parlare dell’udito, al telefono devo spesso alzare la voce tanto che rende una conversazione difficile e mi viene un bruciore alla gola per lo sforzo.
Come faccio a dirglielo?
Ho amiche/i che appena entrano in casa mi chiedono di alzare il volume della televisione….
Il gusto e’ poi individuale, dipende dalle papille tattili, ma anche dal come si e’ abituati.
In particolare per il sale ed i cibi pepati.
Io non vado molto per i dolci, dolci come lo strudel e dolci del genere.
Non mi va neanche la frutta ben matura, se e’ un po’ aspretta va bene.
La cucina ebraica e’ molto dolce, forse dipende anche dalle nazionalita’, ma non e’ di mio gusto.
Giornata corta dato il cambiamento di orario, ma mi ci abituo in un giorno.
Anita
x Uroburo
Il brasato lo facevo come dice lei, forse con una piccola differenza, lo facevo con un paio di carote, sedano e cipolla, che poi passavo al setaccio.
Per funghi usavo quelli freschi e quelli secchi.
Vino rosso come un Burgundy…..
Anita
Cara Anita, Itri è a pochi chilometri da dove abito io, verso l’interno. E’ Lazio, certo.
Il paese dove abito io è esattamente al confine tra Lazio e Campania. La cultura è napoletana, ma il dialetto già risente di un po’ di ciociaro. Comunque, la città di riferimento qui è Roma, non Napoli, anche se Napoli è geograficamente più vicina.
x Peter:
si, giusto, da noi il peperoncino si usa ma è ‘a parte’.
Si usa nel sugo delle ‘penne all’arrabbiata’, però.
In qunto al vino rosso sul pesce, esistono dei rossi che si possono adattare al pesce. Ora non so dire esattamente quali, ma al ristorante a Milano c’è tutta una linea di rossi specifici per il pesce.
Caro P.
Parallelo, in italiano, vuol dire una certa cosa ben precisa, ovvero che le distanze tra le due linee, rette o curve che siano, non variano. Non c’entrano le due o le tre dimensioni, c’entra solo la distanza tra le due linee.
I binari delle montagne russe, ad esempio, non giacciono sullo stesso piano ma sono paralleli.
La striscia di Moebius non è altro che un nastro dove uno dei capi viene ‘incollato’ all’altro previa rotazione di 180°. Per cui i bordi si ribaltano, ma non perdono il parallelismo, proprio come nelle montagne russe.
Ne consegue che lo spigolo di destra si fonde nello spigolo di sinistra, per cui i relativi percorsi delle linee restano paralleli, non si incrociano ma comunque si innestano l’uno nell’altro, quindi non è vero che non si incontrano mai. Io contesto la definizione, non il fenomeno.
Ma possibile che è così difficile da visualizzare, un concetto così semplice ed immediato?
x Marco
‘verserei piuttosto il mio sangue che non vino rosso su di un piatto di pesce o frutti di mare’. Beh, detta cosi’ e’ un po’ melodrammatica, ma rende l’idea…
Secondo me, c’e’ una spiegazione fisiochimica per il gusto orrendo che ne deriva. Ed a cui tedeschi ed alcuni inglesi e nordici in genere sembrano essere ‘immuni’
Non credo vi siano dei rossi che facciano eccezione: le eccezioni le fanno i gusti delle persone, forse. Ma i rosati si possono adattare. Ve ne sono parecchi giu’ da noi, qui di rosato discreto trovo il Rose’ D’Anjou
Peter
French President Nicolas Sarkozy’s centre-right UMP party is heading for a defeat, exit polls from regional elections indicate.
(Bbc news)
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Ha ragione Sarco, quando dice che ha altro a cui pensare che non ai capricci di sua moglie!
x Uroburo
beh, se si rivolgeva a CC ed Anita era a posto. Forse AZ capirebbe ‘at a push’ essendo milanese di nascita.
Come dicevo, ho dovuto consultare il web per avere un’idea di cosa avrebbe manducato oggidi’ nella sua Mediolano longobarda…
saluti
Peter
ps
il rosso per cottura penso che vada bene anche sul pesce
Il popolo viola è nato su Facebook!
Potenza di Internet, eh Uro?
Sempre da bbc news:
Think of a world of politics without spin doctors, teleprompters, stage-managed conferences, party headquarters, manifestos, cynicism or even leaders.
One does exist. It is the world of the Purple People.
They are not some strange, colour-corrected version of the Na’vi, found in Avatar.
They are human beings, they mostly live in Italy and they are angry – angry with Prime Minister Silvio Berlusconi.
They are called the Purple People because they have adopted the colour purple as a way of identifying themselves.
Why purple?
“Because no other political party uses it,” says Ginevra Tosoni, an unemployed graphic designer who has found her way to this extraordinary new political movement by way of the internet.
Informal movement
The Purple People organisation was founded somewhere on Facebook.
There are rumours about who started it a few months ago, but no-one is quite sure.
questo è il link di tutto l’articolo della bbc sui viola ( la Fiorentina non c’entra):
http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/8565265.stm
x Uroburo
Stasera mi sento buona:
il suo luccio non lo ammazzi con una marea di sapori e condimenti tipo brasato.
Non cipolla, ma porro, più delicato; se il pesce è buono ha bisogno di poco.
Non lo strangoli in una cottura prolungata, ma lo “orni” con erbe aromatiche tipo dragoncello…
insomma abbia almeno pietà di lui…
Il vino…deve “sgrassare la bocca”…le è rimasto qualcosa della Rocca Bernarda???
Sylvi
Caro marco e’ inutile discutere con te perché di geometria non sai un cavolo. Credi quello che vuoi. Contento tu, contento io!
Cara Silvy,
il piatto di cui parlavo si chiama Matelote à la bourguignonne. Può cercare la ricetta su Internet.
E’ pesce di acqua dolce (classicamente carpa, luccio ed anguilla) cucinato con pancetta, funghi, cipolline. Deve cuocere 20 minuti.
Che è il vino della Rocca Bernarda?
Un saluto U.
ma come si fa, dico io, a conciliare in tegame un pesce (sia pure d’acqua dolce…) con pancetta, funghi e cipolline? immagino che le lumache alla borgognona siano la stessa ricetta, basta scambiare le il pesce con le lumache…
Come dicevo, non mi piace affatto come i francesi cucinano il pesce. Al massimo, assaggio la bouillabaisse
Peter
x Marco
Qui corre la voce che il Presidente indossi la cravatta viola, in certi discorsi, per mandare un messaggio segreto alla SEIU.
Per avere il loro sostegno.
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SEIU = Service Employees International Union, e’ un sindacato che rappresenta circa 1,8 milioni di lavoratori in oltre 100 professioni negli Stati Uniti, Canada e Porto Rico. SEIU si concentra su unire i lavoratori in tre settori: assistenza sanitaria (oltre la metà dei membri del sindacato di lavoro nel settore sanitario), inclusi ospedali, assistenza domiciliare e dei lavoratori casa di riposo, i servizi pubblici (locali e gli impiegati del governo dello Stato), e servizi di proprietà (compresi i custodi, gli agenti di sicurezza e dei lavoratori del food service).
SEIU ha oltre 150 sedi locali. E ‘affiliata alla Federazione Change to Win, il Canadian Labour Congress e più in particolare, ACORN.
SEIU si basa a Washington, DC, e ha diverse divisioni interne che comprendono: Communications, Government Affairs, New Media, organizzatore, politici, Global Forza, pensioni / Benefici, Comunita’ Forza, la ricerca, e legale.
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Vero o non vero, non lo so.
Puo’ essere immaginazione………
Anita
x P, I too give up!
Si tratta di usare gli occhi, non di conoscere la geometria. Se poi vuoi negare l’evidenza, contento tu, contento io.
Ma sai, Anita, i messaggi subliminali vengono usati anche in politica. Quando vedi uno con la cravatta rossa ad esempio, quello è un messaggio subliminale che indica chi è il ‘dominante’ tra tutti.
La gente psicologicamente debole, quella cioè che usa prevalentemente la parte rettiliana del cervello, ci casca come pera cotta.
x Peter
La salsa bourguignonne e’ usata per l’escargot, per carni e anche per le uova…
Il Chef Uroburo sta sperimentando.
Mio papa’ non aveva mai fatto neanche un caffe’, quando si ritirò’ in Piemonte gli prese la mania di cucinare, non solo, andava a funghi e dava vasetti di funghi sotto olio ad amici e parenti.
Faceva il liquore nocino, lo assaggiai e mi sembrava veleno.
Faceva la pasta frolla per le crostate di frutta…
Lo so perche’ ereditai un libretto con le sue ricette personali, note e ritagli di giornali.
Ma credo che si limitasse li’…..
Non invitava amici, non ne era il tipo.
Anita
x Marco
Si’, la cravatta rossa e’ la power necktie.
Pero’ e usata dai repubblicani perche’ e’ il colore del partito.
Il blue e’ il colore dei democratici.
Anita
caro Uroburo,
ero bambina quando mio nonno diceva: mamma, (sua moglie) vado a cercarti la cena!-
Ed era spesso un luccio o una carpa dei numerosi canali che si gettavano in laguna. Era, è . zona di risorgive.
Quindi so di che parla.
Non ho mai mangiato la bourguignonne che lei nomina ; potrebbe anche essere buona!
Ma ho l’impressione che la ricchezza di ingredienti uccida il pesce!
Ho mangiato, in Francia lungo la Tarn e la Garonne il luccio ripieno di spinaci, avvolto e cotto in pasta sfoglia.
Delicatissimo.
Mi pare che dicesse che acquistava il vino nella Rocca Bernarda.
Bianco o rosato!
Non so che rosso lei intendesse usare.
Buonanotte
Sylvi
Cara Anita,
io faccio una marinata di 24 ore con due spicchi d’aglio schiacciati, 5-6 grani di pepe di diverso colore, 3 bacche di ginepro, 3 chiodi di garofano, 2 foglie di alloro, una punta di cucchiaio di noce moscata, 2 cm. di cannella, 3 chiodi di garofano e 3 semi di cardamomo.
Metto in una pentola di ghisa dell’olio e ci aggiungo uno spicchio d’aglio ed una cipolla, una carota ed un gambo di sedano, il tutto finemente tritato. Faccio rosolare fino a che la cipolla diventa trasparente poi aggiungo una punta di cucchiaio di curry, salvia e rosmarino; giro il soffritto e ci metto la carne nel frattempo tolta dal vino e bene asciugata. La faccio rosolare per una decina di minuti a fuoco vivo da tutti i lati (compreso quelli di testa) poi aggiungo un bicchiere di vino della marinata e lo faccio assorbire bene per una decina di minuti. Ho provato anche ad aggiungere una battuta di lardo.
A questo punto aggiungo tutto il restante vino della marinata, insieme agli odori che vi avevo messo la sera prima, faccio cuocere qualche minuto e poi trasferisco tutto in una pentola di coccio turca che metto nel forno (dove l’avevo lasciata piena di acqua calda per evitare sbalzi di temperatura).
Ci aggiungo anche un dado di brodo, va bene anche un dado vegetale; aggiungo anche del burro.
Regolo la temperatura su 150° [però ho provato a 137° e perfino a 125°. Il principio di fondo è che una cottura a fuoco basso ma lunghissima preservi meglio il sapore della carne che diventa ancora più tenera. Tuttavia il sapore cambia notevolmente], copro con il coperchio e lascio cuocere controllando ogni mezzora che il sugo non si sia troppo ristretto e rigirando la carne. Se il sugo si restringesse aggiungerei mezzo bicchiere di acqua calda tenuta da parte. La cottura continua per quattro ore o più, sempre controllando che il sugo non si restringa e la carne, regolarmente girata ogni mezzora circa, non si secchi. Un paio d’ore prima della fine metto 30 grammi di funghi secchi in un po’ di acqua tiepida e li aggiungo al tutto. Alla fine la carne si deve spettare con un cucchiaio (qualcuno dice con un grissino!….).
Classicamente si mangia con la polenta, bevendo un vino uguale a quello della marinata. Ma è ottima anche con del semplice riso bollito.
Un saluto U.
Cara Silvy,
non so nulla di vino della Rocca Bernarda. Io compero Pinot Grigio di Gorizia, Arneis del Roero, in Piemonte, e vini rossi piemontesi, per lo più.
La Matelote è un piatto tipico di Borgogna, penso piuttosto antico. Non ha assolutamente nulla a che vedere con le lumache alla borgogna, cucinate con burro e prezzemolo. Penso che si dovrebbe usare un vino come il Pinot Nero, tipico vino di Borgogna, oppure anche il Merlot. Non credo che andrebbero bene i vini piemontesi: troppo secchi.
Caro marco,
Non nego niente specialmente la geometria.
Ecco vai a questo sito:
http://www.123opticalillusions.com/
Buon divertimento.
x Uroburo
Ho copiata la ricetta, chissa’, qualche giorno la provero’.
Grazie,
Anita
x Anita
U. dice che le lumache alla borgognona sono un’altra cosa (meno male). Quindi la salsa Bourguignonne dev’essere un’altra cosa ancora. E la Matelote á la Bourguignonne pure…
Sapevo che matelot vuol dire marinaio, ergo matelote e’ marinaia? vai a sapere. E per di piu’, parliamo di pesci d’acqua dolce. I give up.
E ‘ peggio della geometria di Marco T.
Peter
x Il Singor P. -seconda prova-
Ho visto quasi tutte le illusioni in diverse e-mail.
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I received an amazing one, difficult to explain, you look at a picture of something, then you turn to a blank wall and you see the face of Christ.
It works, I turned my eyes to the birch closet doors next to me and the image of Christ appeared.
If I find it I’ll send it to you.
Anita