Manifesto per la fondazione del partito Democrazia Laica. Per la difesa della laicità della Repubblica italiana (quindi anche della libertà di religione) e contro la guerra da “scontro di civiltà”
Il laicismo unisce, i clericalismi invece dividono. E spingono chiaramente verso una nuova disastrosa guerra chiamata “scontro di civiltà”. Se qualcuno vuole partecipare con me all’avventura della creazione del partito Democrazia Laica si faccia avanti. Questo è il manifesto che io propongo. Si accettano ovviamente suggerimenti e consigli, specie per il programma politico che io ho solo abbozzato in pochi punti.
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L’Italia è stata unificata e resa più civile, più moderna e più europea dalle personalità, dai gruppi, dalle associazioni e dai partiti laici e antitotalitari, cioè da un insieme che oggi è purtroppo molto indebolito e in via di estinzione come realtà organizzata e dotata di strutture politiche. Da qualche tempo è invece cresciuto l’interventismo della gerarchia vaticana nella vita politica della Repubblica Italiana, fino a superare abbondantemente in vari campi i limiti del lecito; interventismo che si è mobilitato non per la conquista di nuovi diritti dei cittadini italiani, quanto invece per impedirli. Di recente si è arrivati a sostenere che le leggi della Repubblica devono essere in sintonia con il credo man mano elaborato in Vaticano.
Questo comportamento, da religione di Stato, spinge da una parte all’ossequio filoclericale e dall’altra all’anticlericalismo, eccessi da evitare entrambi, ma spinge anche in direzione contraria al diritto di libertà di culto, inteso come diritto alla libertà per ogni culto, compreso il culto del non credere. Il Vaticano ha tentato a lungo d’imporre alla Comunità Europea il cappello delle “radici cristiane” nel progetto di Costituzione europea. Il tentativo finora è andato a vuoto e nel frattempo la Spagna, ex sagrestia d’Europa, si è molto laicizzata, diventando molto più moderna ed europea. Per bilanciare tali perdite il Vaticano ha aumentato la pressione sulla Repubblica italiana, con il chiaro scopo di farne il proprio “zoccolo duro” per non perdere anche l’influenza, i privilegi e il potere che da secoli esercita sul territorio italiano.
La libertà di scelta religiosa e di scelta atea o agnostica è un diritto inalienabile, che parafrasando una nota frase di Camillo Benso di Cavour potremmo riassumere con l’espressione “Libere Chiese in libero Stato”, aggiornandola ed ampliandola in “Libere Chiese in libera Europa”. Il crescendo di invadenza vaticana va però in direzione opposta a tale diritto e a parte dei diritti universali dell’uomo, e legittima per reazione un’analoga invadenza da parte di altre religioni, aumentando così il pericolo del ripetersi di esiti drammatici già vissuti in passato, e contribuisce in modo preoccupante al deterioramento della scuola e della sua centralità nella formazione dei cittadini e del futuro del Paese. Ecco perché l’invadenza del Vaticano va contrastata, con urgenza e fermezza, ed ecco perché quella delle altre confessioni va prevenuta con altrettanta urgenza e fermezza prima che sia troppo tardi. Si può essere cristiani e cattolici senza inginocchiarci anche fuori dalle chiese, così come si può essere atei o professare altre religioni senza per questo tenere sermoni o montare in cattedra fuori dai propri templi.Pur tralasciando le passate mobilitazioni della gerarchia clericale contro quelli che sono poi diventati diritti civili, come il diritto al matrimonio con rito non religioso, il diritto alla contraccezione preventiva, all’aborto e ai trapianti di organi, ancora oggi i cittadini italiani pagano le conseguenze dell’interventismo del Vaticano in troppi campi:
• fecondazione assistita;
• convivenza more uxorio di cittadini dello stesso sesso;
• diritto alla contraccezione;
• diritto alla pillola del giorno dopo;
• diritto all’aborto terapeutico senza l’ostacolo delle cosiddette “obiezioni di coscienza” e senza intollerabili pressioni di presunti “amici della vita”;
• diritto a decidere sulla propria morte contro l’accanimento terapeutico deciso da estranei contro la volontà dell’interessato e dei suoi congiunti, anche ben oltre il limite della umana dignità;
• diritto alla prescrizione medica di sostanze utili ad attenuare l’insostenibile dolore fisico nei malati terminali.
• diritto all’eguaglianza, almeno nelle scuole pubbliche, da parte di insegnanti di materie non religiose nei confronti degli insegnanti di religione, sfacciatamente preferiti nelle graduatorie per l’assunzione in ruolo.
Il dilagare di malattie sessuali quali l’Aids, che in Africa miete centinaia di migliaia di vittime e crea un mare di orfani, a causa del divieto “religioso” del preservativo, perfino in presenza del suo utilizzo a fini procreativi senza rischio tra sieropositivi, indica che questi argomenti non hanno nulla né di religioso da una parte né di ideologico dalla parte contrapposta. Si tratta di problemi drammaticamente concreti, che creano dolore e sofferenza in tutti coloro che si vedono privare la dignità di nuovi diritti e l’esercizio della propria sessualità senza i condizionamenti di tabù imposti dall’alto per motivi che in realtà nulla hanno a che vedere con la religione.
Purtroppo l’invadenza della gerarchia vaticana non si ferma ai temi citati, ma si spinge anche a pretendere una serie di privilegi decisamente inaccettabili, perché oltretutto contraddicono pesantemente il principio di eguaglianza dei cittadini e tra fedi diverse, compresa la fede nella mancanza di fede:
• incasso di quasi l’80% del gettito fiscale dovuto all’8 per mille versato da molti contribuenti all’atto della dichiarazione dei redditi senza specificare il beneficiario. Il libro L’obolo, scritto dal giornalista Curzio Maltese, ha rivelato l’impressionante ammontare delle cifre incamerate ogni anno dal Vaticano in questo modo. Cifre che meglio sarebbe investire nella scuola, cioè nel futuro dei giovani e quindi dell’intera società;
• esenzione da tasse come l’Ici ottenuta in molti modi, anche inserendo piccoli spazi per il culto in immobili chiaramente ad uso commerciale, turistico, ecc. E’ da notare come varie inchieste giornalistiche e buoni libri dimostrano che il Vaticano possiede beni immobili pari a un quarto di tutti quelli esistenti a Roma e un quinto di tutti quelli esistenti in Italia;
• nomina anche nelle scuole pubbliche degli insegnanti di religione su decisione del vescovo locale, anziché per concorso come per tutti gli altri insegnanti;
• privilegio nell’assunzione a tempo indeterminato degli insegnanti di religione rispetto a tutti gli altri anche aventi maggiore anzianità, e con il ministro Giulio Tremonti privilegio perfino negli aumenti di stipendio;
• licenziabilità dei citati insegnanti di religione a discrezione del vescovo locale; • stanziamenti sempre più sostanziosi per la scuola privata, che in Italia è di fatto quella gestita dal Vaticano o da organismi ad esso facenti capo. La Regione Lombardia è arrivata al punto di stanziare fondi per aiutare le famiglie che, per i propri figli, alla scuola pubblica preferiscono quella privata, cioè di fatto confessionale. Si utilizza quindi il pubblico denaro per degradare ulteriormente la scuola pubblica! Degrado che l’attuale ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini, vuole acuire a livello nazionale imponendo a tutte le Regioni le stesse regalie di danaro pubblico a favore della preferenza per le scuole private, vale a dire facenti capo al Vaticano, a discapito di quelle pubbliche, facenti capo cioè alla Repubblica Italiana. E’ invece il ruolo centrale e strategico della scuola pubblica nel futuro di un Paese civile che deve essere recuperato e rilanciato con urgenza, pena il declino irreversibile e annessi possibili esiti traumatici.
Poiché i vescovi non sono nominati dalle rispettive comunità di credenti, bensì dallo Stato del Vaticano e ad esso debbono rendere conto, ne consegue che la Repubblica Italiana ha ceduto parte della propria sovranità a uno Stato estero qual è a tutti gli effetti il Vaticano, anche in tema di esercizio del diritto internazionale.
Oltre a ciò, il problema è che gli insegnanti in questione non sono insegnanti di religioni o storia delle religioni, come dovrebbero invece essere, bensì di fatto solo insegnanti di religione cattolica, intesa sempre e comunque come “la vera religione”. Su questo punto la gerarchia facente capo al Vaticano e alcune forze politiche al suo seguito e adoratrici della “realtà territoriale” hanno preso posizione esplicita, anche in tempi recenti, appellandosi alla tradizione, alla “identità italiana” e alle “radici europee”.
Riguardo all’invocare le tradizioni come un obbligo da perpetuare, bisogna sottolineare che anche lo schiavismo, le case di tolleranza, lo sfruttamento dei minori, la subordinazione della donna e la sua mancanza del diritto di voto, la monarchia, la pena di morte, la tortura, il disprezzo verso gli ebrei perché “popolo deicida”, la mancanza di diritti eguali per tutti e perfino la mancanza dell’habeas corpus, tutte queste realtà storiche sono state delle tradizioni. Tradizioni durate molti secoli e a volte millenni, ma non per questo abbiamo dovuto restarne prigionieri, ce ne siamo anzi per fortuna liberati. Le “tradizioni” sono da sempre in continuo aggiornamento e volerle ingessare o restarne prigionieri è – per usare un linguaggio caro al clero vaticano – contro natura, oltre che contro la Storia e i diritti universali degli esseri umani.
Riguardo l'”identità italiana”, non è il Vaticano il più adatto a parlarne e a spiegare cosa essa sia. Non è infatti fare dell’anticlericalismo ricordare che il papato si è opposto più di una volta alla realizzazione dell’unità d’Italia, unità che avrebbe potuto essere realizzata già dai Longobardi, i laboriosi lombardi di oggi, ben 800 anni prima di quanto avvenuto. L’unità d’Italia è stata peraltro conquistata appena 150 anni fa e a prezzo di guerre anche contro lo stesso Stato pontificio. Come qualunque altra, l’identità italiana è comunque cambiata nel tempo, modificandosi sotto l’incalzare della Storia ed emancipandosi sotto l’incalzare del sapere, della cultura e del progresso in generale.
Riguardo infine alle famose “radici cristiane” dell’Europa, da qualche tempo fatte diventare “giudaico-cristiane”, con una inversione di 180 gradi rispetto alla tradizione, è il caso di dirlo, durata 16 secoli, ci sono da notare alcune cose.
La prima è che nonostante le intenzioni del Vaticano il termine “giudaico-cristiano” rende evidente la stessa realtà che esso vuole nascondere, e cioè che le radici in questione hanno origini ben più antiche (esse affondano nel Vicino e Medio Oriente): né l’ebraismo e neppure il cristianesimo sono infatti realtà “made in Europe”, dove sono infatti arrivate dal Medio Oriente.
La seconda cosa da notare è di fatto una prosecuzione della prima. Se la definizione “giudaico-cristiane”, riferita alle radici in questione, indica implicitamente che esse arrivano fino in Oriente, c’è da aggiungere che in realtà esse affondano molto più in là di quanto comunemente si voglia ammettere e far sapere: nonostante la damnatio memoriae dei popoli pagani operata dal Vaticano con la Bibbia, le nostre radici arrivano infatti fino in Mesopotamia e oltre. Basta notare come perfino piccole realtà di essenziale uso quotidiano, come l’orologio e il calendario, i numeri e le operazioni aritmetiche, per non parlare di molto altro, sono eredità che abbiamo ricevuto da spazi territoriali e culturali che abbracciano almeno 3-4.000 anni di storia e comprendono in forma organica l’attuale Vicino e Medio Oriente, spingendosi peraltro ancora più in là.
Voler far partire la Storia dal tempo della Bibbia o da quello più recente dei vangeli rappresenta un grave errore, oltre che un sopruso nei confronti della verità. Vale a dire, una falsificazione della Storia, ovvero dei fatti realmente accaduti, anche se troppo spesso volutamente ignorati, specie in relazione alle loro influenze sulla cultura e sull’identità dei popoli. Tale ignoranza è però oggi non più ammissibile alla luce delle imponenti acquisizioni realizzate da discipline quali l’archeologia, la storiografia, lo studio delle lingue precedenti il greco e il latino e lo studio delle conoscenze scientifiche e tecnologiche di popoli e culture anteriori, e non di poco, ai greci e ai latini. Anteriori cioè ai popoli e alle culture alle quali usiamo far ascendere le nostre radici precedenti il cristianesimo e precedenti la stessa presa di coscienza dell’esistenza del territorio chiamato Europa.
La terza cosa da notare, infine, è che le radici vantate dal Vaticano sono state man mano favorite e poi imposte manu militari per motivi politici dal potere imperiale, quello di Costantino e Teodosio prima e di Carlo Magno dopo, recidendo, con metodi non di rado degni dei moderni talebani, radici ben più antiche. E’ ormai assodato e noto che le più importanti ricorrenze cristiane, quali il Natale, la Pasqua, la Quaresima, ecc., non sono altro che tradizioni preesistenti, “pagane”, delle quali il clero romano si è semplicemente appropriato. Perfino le processioni e la venerazione delle immagini sacre ci sono state trasmesse dall’antico Egitto e dalla Mesopotamia, oggi quest’ultima ancor più aborrita perché si chiama Iraq.
Se non si puntano i piedi sulla demistificazione delle “radici europee” e del'”identità italiana” – rispettivamente definite “radici cristiane” e “radici cattoliche”, con insistenza crescente da quando è nata la Comunità Europea, e recentemente trasformate entrambe in “giudaico-cristiane” – si finirà con il restare prigionieri dell’evidente strategia vaticana di ricerca di una qualche forma di coesistenza tra cristianesimo ed ebraismo, inclinata in realtà sempre più pericolosamente verso lo scontro con il mondo islamico, esponendoci quindi prevedibilmente al suo risentimento e alle sue reazioni.
Quello con il mondo islamico è uno scontro iniziato in tempi moderni con la spedizione di Napoleone in Egitto due secoli fa, ma già inaugurato in tempi anteriori con le varie crociate. Che altro non erano se non guerre europee volute dal Vaticano contro il mondo non solo islamico. Viceversa, si rischia che eventuali e peraltro auspicabili accordi di pacifica convivenza tra le diverse confessioni stendano una ancor più spessa e pesante cappa multi clericale sui diritti dei cittadini italiani tutti, laici e non laici, che seguono una religione o che non ne seguono nessuna. E nel caso di ormai non impossibile rottura dell’unità d’Italia, con conseguente espulsione della sua parte più debole dalla Comunità Europea, la situazione che si sta creando potrebbe avere conseguenze devastanti.
A tutto ciò bisogna aggiungere che in parallelo con l’aumento dell’invadenza clericale nella vita politica è cresciuta anche nella realtà delle scuole private il ruolo di Comunione e Liberazione, organizzazione filoclericale che punta a occupare nell’intero settore della scuola uno spazio simile a quello che è riuscita ad occupare nel settore della sanità della Regione Lombardia, diventata per alcuni politici regionali l’equivalente di ciò che è Mediaset per Silvio Berlusconi. Comunione e Liberazione ha inoltre contribuito ad alterare la natura della politica sanitaria lombarda: se tale politica prima era modellata sulla realtà della distribuzione statistica e territoriale delle patologie, oggi invece è modellata sulla struttura e sulle esigenze del mondo della produzione sanitaria e farmaceutica. Si vuole forse snaturare anche il mondo della scuola con analoghi cambiamenti di rotta e di obiettivi? Nella scuola si vuole piegare l’interesse generale a favore di quello “privato”, in gran parte confessionale e comunque sempre affaristico?
Più in generale, il dilagare di Comunione e Liberazione nella realtà economica e politica lombarda è ben documentato dal libro dal titolo significativo: Assalto al potere in Lombardia, scritto da chi ben conosce il tema, perché dipendente della giunta regionale e per rappresaglia è stato sospeso pro tempore dal lavoro.
C’è da notare che Comunione e Liberazione è nata proprio in Lombardia, per l’esattezza a Milano, grazie all’uso molto disinvolto che il famoso professore di religione don Luigi Giussani fece negli anni ’60 del suo ruolo tra gli studenti del liceo Berchet dove insegnava. L’esempio del sacerdote Giussani – definito grande educatore, omettendo però che educava al cattolicesimo molto poco laico – trova oggi volenterosi imitatori. Nelle scuole private nell’orbita di Comunione e Liberazione non di rado gli insegnanti praticano, nei confronti di cognizioni e dottrine sgradite, la strategia del riduzionismo o del negazionismo, per esempio nei riguardi del darwinismo e dell’evoluzionismo, sostituiti d’autorità con il creazionismo biblico, ma anche sostituendo buona parte della storia antica con i miti della Bibbia, fatti passare per verità storiche quando è ormai assodato che non lo sono e che pertanto alimentano invece odi millenari tra varie confessioni con danno dei rispettivi popoli.
Una scuola pubblica che insegni istituzionalmente nello stesso tempo due cose tra loro opposte e inconciliabili, vale a dire da una parte la storia e il pensiero critico, quindi anche scientifico, con il personale docente scelto dallo Stato italiano e dall’altra il suo opposto fideistico, quali per esempio il creazionismo e i miti biblici con il personale scelto ad nutum dal vescovo, è una scuola che offende il dettato costituzionale sulla parità dei cittadini italiani e che non è in grado di formare menti dotate di sufficiente intelligenza critica e capacità scientifica.
Una tale formazione scolastica, contraddittoria e schizofrenica, non è la più adatta per reggere le pesanti sfide economiche, culturali e globali che sempre più ci vengono lanciate da Paesi come l’India e la Cina, giganti che, spogliatisi ormai del tutto degli abiti coloniali imposti in passato dall’Europa, la stanno raggiungendo in molti campi. Con la prospettiva di superarla e soppiantarla nel ruolo mondiale. E’ quindi la scuola pubblica, non le singole confessioni né quella dominante, che deve essere messa al centro dell’interesse generale.
E’ la stessa Comunità Europea a lanciare l’allarme con una apposita risoluzione, la numero 1580 del 4 ottobre 2007, che vale la pena citare per intero in calce a questo documento, e che mette in risalto come il movimento creazionista persegua in realtà ovunque nel mondo cristiano, dagli Stati Uniti, dove è nato, all’Europa, dove lo si vuole espandere, l’obiettivo di abbattere la democrazia per sostituirla con la teocrazia. E anche in questo caso non è ideologia o anticlericalismo denunciare una tale situazione, si tratta invece di far notare, tra l’altro, un paio di cose. Senza scadere nell’antagonismo e nella contrapposizione reciproca, credo e scienza devono poter coesistere senza che un credo venga ad opporsi alla scienza contrastandone le acquisizioni, che hanno invece il merito di avere enormemente migliorato le condizioni di vita dell’umanità.
In Italia siamo arrivati al punto che il vicepresidente del Consiglio Nazionale per le Ricerche (CNR), Roberto De Mattei, si è fatto dare dallo stesso CNR un contributo di 9.000 euro per pubblicare gli atti di un convegno da lui organizzato sul tema “Evoluzionismo. Il tramonto di una ipotesi” (cfr “La Repubblica” del 23 dicembre 2009). De Mattei è un fervente creazionista, convinto che “Adamo ed Eva siano personaggi storici e siano i progenitori dell’umanità”.
Poiché crede nella Bibbia, e non solo riguardo all’origine dell’umanità, confondendo illegittimamente tra le sue legittime scelte religiose e la sua pubblica responsabilità di ricercatore scientifico, De Mattei lancia anche l’accusa che “in alcuni ambienti ecclesiastici c’è un atteggiamento debole, come di inferiorità verso certi ambienti intellettuali” assertori del darwinismo, e punta il dito contro i “vescovi e teologi che lo accettano”, chiosando che questi “sono gli stessi per esempio che sostengono che il libro della Genesi è una metafora e che non va preso alla lettera”.
Se questa è la mentalità scientifica e la disinvoltura del vicepresidente del CNR, possiamo intuire quale sia quella al livello della scuola di ogni ordine e grado. Insistere sulla verità storica delle narrazioni bibliche e prenderle come insegnamenti, per giunta divini, anziché spiegare che in massima parte sono solo miti e che nella totalità sono comunque di esclusiva origine umana significa legittimare valori che ledono in molti punti la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e la Costituzione della Repubblica italiana.
Non è ammissibile che il Vaticano remi contro la laicità e quindi contro la legalità della nostra Repubblica e che nello stesso tempo questa gli conceda tali e tante concessioni economiche e agevolazioni fiscali da farne un non trascurabile peso per l’erario. Peso che oltretutto ha quattro ben precise conseguenze negative: contribuisce a ridurre la possibilità di arrivare a una più equa tassazione, sempre promessa dai nostri governanti e sempre dagli stessi rinviata alle calende greche; impedisce alla radice lo sviluppo di iniziative pubbliche assistenziali e solidaristiche, con annessa creazione di posti di lavoro anche qualificato; favorisce invece la cultura e la pratica della carità appaltata di fatto a iniziative ed istituzioni facenti capo al Vaticano; infine, toglie risorse alla scuola pubblica.
La debolezza, le contraddizioni e i vizi di varia natura delle forze politiche, soprattutto della maggioranza, mettono il governo e la gran parte dei partiti nella condizione di avere più che mai bisogno dell’appoggio della gerarchia vaticana per conservare la propria base elettorale, cioè il proprio potere.
Tutto ciò è apparso drammaticamente chiaro nelle vicende del primo ministro Silvio Berlusconi negli ultimi mesi del 2009, sfociate nell’affermazione clamorosamente mendace sui “valori cristiani veicolati dal mio governo”. Il “caso Dino Boffo”, con i suoi annessi e connessi, è stato un episodio emblematico anche per cinismo, mercanteggiamenti e disponibilità alla simonia, oltre che per le torsioni acrobatiche che ha comportato. E a proposito di torsioni acrobatiche, la Lega Nord è passata da un anticlericalismo becero ad un altrettanto becero filoclericalismo, aggravato da una visione del cattolicesimo decisamente meschina e razzista.
Il bisogno governativo e più in generale politico, anche a livello regionale e comunale, di appoggio strumentale alla stampella vaticana comporta una ulteriore contrazione dei diritti civili e una ulteriore cessione di sovranità della Repubblica italiana a favore dello Stato estero del Vaticano.
Tutto ciò ha inoltre contribuito all’abbandono da parte dei partiti di sinistra dell’analisi della composizione della realtà produttiva, industriale, economica, finanziaria, contadina, professionale, ecc., e dell’analisi della composizione delle classi sociali. Un abbandono che obnubila la possibilità di efficaci riforme e cambiamenti strutturali e quindi di un più alto livello della qualità della vita delle classi dipendenti. Le categorie dell’analisi di classe sono state sostituite da categorie prevalentemente anagrafiche, come “giovani” e “anziani”, etnico-geografiche, come “extracomunitari” e “italiani”, religiose, come “cattolico” e “musulmano”. E c’è la tendenza ad aggiungere categorie ideologiche come “antisemita”, “filoisraeliano”, “filoarabo”, ecc. La distruzione della possibilità di intervenire incisivamente sulla realtà strutturale anche di classe è perciò praticamente nulla.
Le tensioni e i tentativi di accordo tra le tre religioni monoteiste, che di fatto sono le religioni dell’intero bacino del Mediterraneo e annesso retroterra, spingono in direzione di un rafforzamento clericale, inteso come rafforzamento dei cleri delle varie confessioni e di quelli delle loro divisioni scismatiche (non esiste infatti né un solo tipo di cristianesimo né un solo tipo di islam e neppure un solo tipo di ebraismo, in quanto le loro suddivisioni e sette assommano ormai a svariate decine).
Siamo così costretti a oscillare tra lo “scontro di civiltà” – che è piuttosto uno scontro di inciviltà, oltre che di fatto uno scontro di religioni, o meglio di interessi che si definiscono religiosi – e una ripresa dei vari clericalismi che sarà sicura causa di regressione sotto vari profili: politico, civile, sociale, morale, culturale, quindi anche scientifico, ed economico, oltre che religioso, ove per religione s’intenda l’inalienabile diritto a professare una fede, senza volerla imporre agli altri. Cioè senza voler a tutti i costi interferire nel dare a Cesare ciò che è di Cesare e, per chi ne ha almeno uno, dare al proprio Dio ciò che è del proprio Dio.
Non vogliamo restare prigionieri di tradizioni e radici che non hanno saputo evitare o che hanno provocato tragedie immani come il colonialismo, le guerre mondiali, i genocidi, l’uso della bomba atomica e la demenziale corsa agli armamenti nucleari, chimici, batteriologici e perfino “stellari, tutte prove evidenti dell’assenza di qualunque “superiorità” culturale o di civiltà nei confronti del resto del mondo, anzi prove di bancarotta morale e culturale di modelli di civiltà e sviluppo insostenibili, che se diventano accessibili al resto dell’umanità, il rischio è quello della distruzione delle risorse del pianeta.
OBIETTIVI – In attesa di definirli con esattezza con un dibattito più ampio, sono comunque prioritari:
• il potenziamento delle scuole pubbliche e dei programmi scolastici, anche dirottando a loro favore almeno parte dei fondi recuperabili ponendo fine ai privilegi economici del Vaticano e degli incostituzionali finanziamenti alle scuole private;
• il riconoscimento effettivo della parità dei diritti e della dignità tra l’uomo e la donna anche in fatto di sovranità sul proprio corpo, promozione di una maggiore presenza della donna in tutti i campi della vita pubblica, sua autonomia nelle scelte in fatto anche di maternità e lotta contro le pretese di sua soggezione alle ideologie dei vari cleri, che di fatto sono pretese di prosecuzione della soggezione della donna all’uomo. Il potere maschile e maschilista ha già fatto troppi danni nel corso della Storia, ed è ormai urgente porvi un argine e combatterlo;
• l’ampliamento dei diritti civili sulla base dell’eguaglianza tra tutti i cittadini italiani, e quindi a prescindere da considerazioni religiose e sessuali e di qualunque altra natura comunque discriminatoria;
• l’abrogazione del Concordato e dei privilegi che comporta, anche per impedire che se ne stipulino altri sullo stesso modello per altre religioni.
Ecco intanto il testo completo della risoluzione n. 1580 approvato dalla Comunità Europea il 4 ottobre 2007:
1 – Lo scopo di questo rapporto non è quello di mettere in dubbio o combattere un credo – il diritto alla libertà di fede non lo permette. Lo scopo è di mettere in guardia contro certe tendenze a far passare un credo per scienza. È necessario separare i credo dalla scienza. Non è una questione di antagonismo. Scienza e credo devono essere in grado di coesistere. Non è una questione di contrapporre credo e scienza, ma è necessario evitare che un credo venga ad opporsi alla scienza.
2 – Per alcune persone la creazione, in quanto materia di credo religioso, dà un senso alla vita. Nonostante questo, l’assemblea parlamentare è preoccupata dei possibili effetti negativi che potrebbero avere le idee creazioniste all’interno del nostro sistema educativo, e delle conseguenze per la nostra democrazia. Se non stiamo attenti, il creazionismo potrebbe diventare una minaccia per i diritti umani, argomento di fondamentale interesse per il consiglio europeo.
3 – Il creazionismo, che è nato dal rifiuto dell’evoluzione delle specie attraverso la selezione naturale, è stato per lungo tempo un fenomeno quasi esclusivamente americano. Oggi le idee creazioniste tendono a farsi strada in Europa, e la loro diffusione sta influenzando un numero notevole di Stati membri del Consiglio europeo.
4 – L’obiettivo primario dei creazionisti di oggi, la maggior parte dei quali sono cristiani oppure musulmani, è l’educazione. I creazionisti sono tesi ad assicurarsi che le loro idee vengano incluse nei programmi scientifici della scuola, ma il creazionismo non può in ogni caso pretendere di essere una disciplina scientifica.
5 – I creazionisti mettono in dubbio il carattere scientifico di certi aspetti della conoscenza, e sostengono che la teoria evolutiva è solo una fra le tante interpretazioni possibili. Essi accusano gli scienziati di non fornire prove sufficienti per affermare la validità scientifica della teoria evolutiva. D’altra parte essi difendono le proprie affermazioni come scientifiche. Nulla di tutto questo regge ad una obiettiva analisi dei fatti.
6 – Stiamo assistendo ad una crescita delle modalità attraverso le quali viene messa in discussione certa conoscenza stabilita sulla natura, sull’evoluzione, sulle nostre origini e sul nostro ruolo nell’universo.
7 – C’è un rischio effettivo di generare una seria confusione nelle menti dei nostri figli tra ciò che ha a che fare con convinzioni, credo e ideali di ogni tipo, e ciò che ha a che fare con la scienza. Un atteggiamento apparentemente egualitario potrebbe apparire piacevole e tollerante, ma è in realtà pericoloso.
8 – Il creazionismo presenta molti aspetti contraddittori. L’idea dell’intelligent design, la più recente e più raffinata versione del creazionismo, non nega un certo livello di evoluzione, ma l’intelligent design, in forma più sottile, cerca di apparire come scientifico nel suo approccio, e proprio qui sta il pericolo.
9 – Questa assemblea ha regolarmente insistito sull’importanza fondamentale della scienza. La scienza ha reso possibili notevoli miglioramenti nelle condizioni di vita e di lavoro, e non è un fattore insignificante nello sviluppo economico, tecnologico e sociale. La teoria dell’evoluzione non ha nulla a che vedere con una divina rivelazione, ma è basata su fatti concreti.
10 – Il creazionismo sostiene di essere basato su rigore scientifico. In realtà i metodi utilizzati dai creazionisti sono di tre tipi: affermazioni puramente dogmatiche; un uso distorto di citazioni scientifiche, a volte illustrate con splendide fotografie; e un supporto da parte di più o meno noti scienziati, la maggior parte dei quali non sono specialisti nel settore. Attraverso questi metodi i creazionisti cercano di convincere chi non è esperto in materia, e di seminare dubbio e confusione nelle loro menti.
11 – L’evoluzionismo non è una semplice questione di evoluzione degli umani e delle popolazioni. Negarlo potrebbe avere serie conseguenze sullo sviluppo della nostra società. Progressi nella ricerca medica con lo scopo di combattere con efficacia malattie infettive come l’AIDS diventano impossibili se i principi fondamentali dell’evoluzione sono negati. Non ci si può rendere pienamente conto dei rischi che comporta il significativo decadimento nella biodiversità e nei cambiamenti climatici, se il meccanismo evolutivo non è compreso a fondo.
12 – Il nostro mondo moderno è il risultato di una storia molto lunga, di cui lo sviluppo delle scienze e della tecnologia costituiscono un aspetto importante. Nonostante questo, l’approccio scientifico non è ancora del tutto compreso, e questo può incoraggiare lo sviluppo di ogni tipo di fondamentalismo ed estremismo. Il totale rifiuto delle scienze è certamente una delle minacce più gravi per i diritti umani e i diritti civili.
13 – La guerra alle teorie evolutive e ai suoi sostenitori nasce nella maggior parte dei casi da forme di estremismo religioso che sono strette alleate dei movimenti politici di destra. Il movimento creazionista dispone di un reale potere politico. La realtà dei fatti, come è già stata denunciata più volte, è che alcuni sostenitori del creazionismo più stretto sono intenzionati a sostituire la democrazia con la teocrazia.
14 – Tutti i leader delle maggiori religioni monoteistiche hanno assunto un atteggiamento molto più moderato. Il Papa Benedetto 16, ad esempio, come il suo predecessore Giovanni Paolo II, oggi elogia il ruolo delle scienze nell’evoluzione dell’umanità e riconosce che la teoria evolutiva è “qualcosa di più di un’ipotesi.
15 – L’insegnamento di tutti gli aspetti riguardanti l’evoluzione come fondamentale teoria scientifica è quindi cruciale per il futuro della nostra società e delle nostre democrazie. Per questo motivo deve occupare una posizione centrale nel programma scolastico, specialmente in quello scientifico, finché, come ogni altra teoria, sarà in grado di reggere un approfondito esame scientifico. L’evoluzione è presente dovunque, dalla prescrizione eccessiva di antibiotici che incoraggia la formazione di batteri resistenti, all’uso eccessivo di pesticidi nell’agricoltura, che porta a mutazioni negli insetti che li rendano immuni a tali pesticidi.
16 – Il Consiglio Europeo ha sottolineato l’importanza di insegnare le culture e le religioni. Nel nome della libertà di espressione e del diritto al credo individuale le idee creazioniste, come qualunque altra posizione teologica, possono sempre essere presentate come supplemento all’educazione religiosa e culturale, ma non possono pretendere di avere una rispettabilità scientifica.
17 – La scienza offre un addestramento insostituibile nel rigore intellettuale. Non cerca di spiegare “perché le cose sono”, ma di comprendere come esse funzionano.
18 – Un’indagine sulla accresciuta influenza dei creazionisti mostra che il dibattito fra creazionismo ed evoluzionismo va ben oltre l’ambito intellettuale. Se non facciamo attenzione, i valori che stanno alla base stessa del Consiglio europeo verranno direttamente minacciati dai creazionisti fondamentalisti. È quindi compito dei Parlamentari del Consiglio di reagire prima che sia troppo tardi.
19 – L’assemblea parlamentare urge quindi gli stati membri e specialmente le loro autorità educative: A difendere e promuovere la conoscenza scientifica. A rafforzare gli insegnamenti dei principi fondamentali della scienza, la sua storia, la sua epistemologia, e i suoi metodi, accanto all’insegnamento di una conoscenza scientifica obiettiva. A rendere le scienze più comprensibili, più attraenti, più vicine alla realtà del mondo moderno. Ad opporsi vigorosamente all’insegnamento del creazionismo come disciplina scientifica in termini di parità con la teoria evolutiva, e in generale ad opporsi all’introduzione del creazionismo in qualunque disciplina all’infuori della religione. A promuovere l’insegnamento dell’evoluzione come teoria scientifica fondamentale nel programma scolastico.
20 – L’assemblea accoglie favorevolmente il fatto che 27 accademie scientifiche del Consiglio Europeo degli stati membri abbiano firmato, nel giugno 2006, una dichiarazione sull’insegnamento dell’evoluzione, e si appella alle accademie scientifiche che ancora non l’hanno fatto a firmare la dichiarazione.
• Pollard John F., L’obolo di Pietro. Le finanze del papato moderno: 1850-1950, 2006, Corbaccio
• De Alessandri Enrico, Comunione e liberazione: assalto al potere in Lombardia, 2010, Bepress
Guten Moren alle Zusammen. Ho dormito come un ghiro senza girarmi e rigirarmi come al solito.Andiamo bene.
Penso che nella mia nuova situazione riusciro´ a postare un solo post,
ma vedremo…….
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*Punti chiave:-
• diritto alla contraccezione;
• diritto alla pillola del giorno dopo;
• diritto all’aborto
Sono contrario all´utilizzo di preservativi.
Sensibilizzare invece la gente ad essere sincera ed onesta con il partner.(malattie veneree)
.Sono contrario all´aborto, solo in casi eccezionali e quando si appurano gravi malformazioni.
Orientarsi invece ad aprire uffici speciali con persone qualificate a dare consigli alle persone in difficolta´.
Se una coppia decide malaugaramente di non avere figli per motivi economici o per motivi di salute, ci sono anche altri metodi .
Tutto questo gira attorno del famoso problema “della donna a gambe aperte”.
Gia´nascono cosi pochi bambini, ma dove vogliamo arrivare?
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Qual´e´il motivo degli attriti con i stranieni che vivono da noi?
Intanto bisogna constatare e precisare che noi abbiamo bisogno degli stranieri perche´non abbiamo e non vogliamo che i nostri figli facciano lavori umili e pesanti.
A loro volta gli stranieri, nell´arco di una o due generazioni, desiderano per i loro figli la stessa cosa. E´normale.
Parecchi ci riescono, si integrano perfettamente, e saranno sempre di piu´.Quali sono le consequenze?
Avremo bisogno di altri poveri disgraziati, ma il trend ricomincera´ daccapo.
Se si reprime all´Italiano di fare figli (invece di invogliarlo), mentre gli stranieri si riproducono come conigli dove andremo a finire?
Riesce qualcuno ad immaginarsi le consequenze?
E´questo si o no un pericolo grave per un popolo e per la sua identita´? Si puo´definire questo razzismo?
Cosa si potrebbe fare? Quale la soluzione.
A voi la risposta e le proposte. Io ne avrei una, (che sicuramente non e´quella che vi immaginate) ma non si sa´mai. Un saluto . Rodolfo
Sono daccordo con Uroburo, basta pensare al rispetto che porta per un uomo come Jörg Haider , populista e antisemita.
Poi le e´anche permesso di posteggiare in divieto di sosta, perche´ tanto entrare dal panettiere dura solo un paio di minuti, e irritarsi se qualcuno la ammonisce. Scambiare un mio post come un post contro le donne, darmi dell´ipocrita ,quando io volevo solo specificare che il vescovo era una donna. La famosa Kässmann, che in giornali Italiani
poi e´stata definita papessa, con le diverse critiche che ne sono scaturite. Le si deve dare atto pero´che un giorno scrisse di
“essere in bilico”. Pare che ci rimanga, per cui non si sa´mai da che parte sta´. Rodolfo
error:-malauguratamente
io spero che Sylvi desista dal suo proposito e stial sul blog regolarmente. Anche perche’ le donne sul blog sono pochissime.
Ma per Rodolfo sara’ come …portare vasi a Samo
Peter
x Sylvi
Li sa bene che nella vita e nelle relazioni con il prossimo ci vuole pazienza. Molta. Ce ne vuole anche nei blog, compreso questo. Spero proprio che non metta in atto il ventilato abbandono.
Un saluto.
pino
Un comitato di consumatori che rappresenta diverse decine di migliaia di iscritti, ha mandato una lettera aperta a Vendola. Ne riassumo solo le richieste:
Ci farebbe molto piacere che anche il suo Gruppo Politico sottoscrivesse le nostre proposte, se condivise.
Di seguito le Cinque Proposte per i Governi Regionali:
1. Riduzione progressiva delle liste di attesa negli ospedali a tre giorni lavorativi;
2. Valorizzazione dei prodotti locali e loro rintracciabilità, nonché Voucher spendibili di euro 300,00 mensili riservati ai capi famiglia che perdono il posto di lavoro
3. Contributo regionale mensile di euro 200,00 a tutti i pensionati con pensioni al minimo ;
4. Attività diretta dalle Regioni per la sicurezza, prevenzione degli incidenti domestici,e assistenza agli anziani contro le truffe;
5. Riduzione al 50% dello stipendio mensile a tutti i Consiglieri Regionali , Assessori e Presidente.
Rimaniamo in attesa di un cortese ed urgente riscontro e l’occasione mi è gradita per rinnovarle la più rinomata stima nei suoi confronti.
—–
Per quanto sia scettico sul dare il denaro direttamente in mano alla gente, vista la ressa ai botteghini del superenalotto e dei grattaevinci, il vero motivo delle numerosissime adesioni (1.059.171 membri) è il punto 5.
Che è poi il formaggio nella trappola: “DIMINUIAMO GLI STIPENDI AI POLITICI BASTANO 1.000.000 DI FIRME”.
Ok , questo per dimostrare qual è il cibo preferito dai topi.
xNicotri
Per questo bisogna tutti avere tanto pazienza. Il problema e´, non solo qui, ma in tutta la nostra societa´, che ad essere gentili si passa per fessi. Se tutti misurassimo le parole che si scrivono, ci sarebbero forse anche fraintendimenti. Ma e´proprio li che si devono cercare spiegazioni, magari esponendo la propria opinione.
Non e´difficile. Purtroppo qui molti cercano di prevaricare ad ogni costo e questo non puo´portare ad altro che ad un imbarbarimento
nelle discussioni. Un saluto. Rodolfo
x Rodolfo
il vittimismo e’ una delle virtu’ teologali…
Peter
x Rodolfo
il vittimismo e’ una delle virtu’ teologali…
Peter
Sylvi è una presenza importante in questo blog. Ci sta dentro da tempo e sa quali sono le dinamiche. Se però vede incomprensione non solo su un fronte ( Uro) ma su più fronti, si chiede: ma io qui che ci sto a fare? Devo confessare che, al di là dell’amicizia personale con alcuni dei blogghisti, diverse volte me lo son chiesto anch’io. Mi son detto: se qui vengo tacciato di dire cose stupide, solo per il fatto che loro (alcuni di loro) sono troppo presi dal loro Io per intavolare un dialogo argomentato, o perchè magari sono chiusi in una gabbia ideologica impenetrabile, che scrivo a fare? Ho Facebook, dove mi leggono in numero molto superiore, ho Myspace. Però so che c’è chi mi legge anche al di fuori del gruppo ristretto dei partecipanti e so anche, al di là degli scontri, che in fondo esiste un vincolo di solidarietà tra la maggior parte di noi. Solidarietà che è stata espressa anche a te. Uroburo ha il suo modo sarcastico di esprimersi, lo fa anche con me. Poi c’è chi si aggrega. In fondo però sono (quasi) tutti in buonafede, persino striscia rossa e i vari comunisti e PDisti che mi insultano ogni tre per due, ovvero tutte le volte che dico la verità sui loro partiti. Noi scriviamo anche per redimerli, benchè sia tempo perso, ma almeno il verme del dubbio glie lo infiliamo in testa, ed è ciò che veramente conta.
Join us, dear!It’s easy and cheap…e poi, …non ti curar di lor ma guarda e passa.
A questo punto uno potrebbe gettare la spugna.
Uroburo ha criticato fortemente, sottolineando la sua amicizia, anche l´inFausto. Sylvi, non perche´e´una donna puo´o deve avere sempre ragione e solidarieta´. Mi dispiace. Se siamo qui bisogna che ci assorbiamo anche le critiche, se fatte in modo costruttivo.
I tre punti che ho sottolieato sul mio 258 sono secondo il mio parere veritiere. Sta´a lei , magari ammettere di aver sbagliato e tutto finisce li.Errare e´umano , perseverare e´diabolico.
Lo scrivo in Italiano e non in latino, infine non voglio passare per quel che non sono. Rimango sempre un povero ignorante,ed e´bene cosi. Rodolfo
Ad ulteriore dimostrazione il gruppo antiberlusconiano ha raggiunto un numero decisamente inferiore di adesioni:
Mobilitazione Nazionale per chiedere le Dimissioni di Berlusconi
219.868 membri
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Cosa deducono, dalle due cifre esposte, i soloni del blog?
Ed ora scappo, buona giornata a tutti. Rodolfo
No, Rodolfo, non è bene così. Essere ignoranti non è mai un bene nè per sè nè per gli altri.
Esiste comunque un senso della misura, che in questo blog viene spesso oltrepassato. Esiste anche un margine di incomprensione delle ragioni dell’altro, vuoi per amor proprio, vuoi per incapacità di capire pura e semplice. Lo vedi sulla tua pelle, tutte le volte che parli di Israele. Io capisco le tue ragioni benchè non le condivida, ma non ti riempio di insulti solo per il fatto che tu le abbia espresse. Rispondo semplicemente argomentando il perchè non le condivido, ma mi fermo lì. Anche con Sylvi ho duri scontri di opinione, ma i nostri reciproci scambi non sono mai scaduti negli insulti, anche se lei mi ha paragonato a Mengele o si è fortemente opposta a certe mie visioni della legalità. Abbiamo esperienze di vita diverse ed idee diverse, ma ciò non significa che dobbiamo seppellire di insulti una persona tutte le volte che non siamo d’accordo con quello che dice. Non trovi?
xMarco 265
Perfettamente daccordo, ma e´anche quello che cercavo di dire nei miei 258 e 262. Ed ora vado davvero.
x Ber, un intervento preso da Facebook:
” …….. ma perché non proviamo a realizzare immobili che consumano poco e quel poco che consumano si produce sul posto? (mi sono appena convertito alla bioedilizia, un po tardi però)
le tecnologie ci sono, alcuni riscontri esistono già. Vediamo se può funzionare cosi: ho un immobile che sto ristrutturando, devo fare gli impianti e le rifiniture.
L’idea è quella di concentrare le proprie forze economiche per fondare una società, un ente o similare, per ristrutturare/costruire un edificio che localmente non risulti responsabile di emissioni inquinanti e climalteranti e che sfrutti fonti rinnovabili come la geotermia o il sole per autofornirsi dell’energia occorrente.
Le tecnologie usate, i materiali e i consumi finali, saranno disponibili attraverso un sito internet al fine di poterli consultare come esempio per replicare interventi simili.
Inoltre attraverso software specifici monitorare il comportamento dei materiali e tecnologie usate al fine di migliorare le successive realizzazioni.
Rendere visibile i risultati ottenuti dovrebbe servire a vincere lo scetticismo di chi, ancora, non crede all’efficienza di questo modo di concepire l’abitazione, al confort abitativo e, non ultimo, al ritorno economico.
Il proponente, grazie alla sua esperienza maturata nell’automazione industriale, amministratore delle società “Ecojoule srl energia sostenibile” e “La Maison Verte srl commercializzazione e vendita di materiali ecocompatibili per la bio edilizia”, ha la competenza tecnica e gestionale per realizzare il progetto.
In particolare la capacità di elaborare un software di gestione per gli impianti tecnologici su misura alle reali esigenze dell’utilizzatore finale e non come avviene in impianti esistenti che sono gestiti con centraline (impianto termico, impianto allarme, etc.)con software standard.
Inoltre sarà una delle poche realtà pensata per avere un bilancio energetico uguale a zero, cioè produrrà sul posto l’energia che consumerà.
Considerazioni:
In un contesto di crisi economica questo progetto è sicuramente un modo per combattere lo stallo occupazionale esistente e proiettarsi in un settore di sicuro interesse futuro.
Il ritorno economico si avrà sicuramente, in un’ipotesi prudente, nel giro di 3-4 anni
caro Pino,
non è solo questione di pazienza, se non ne avessi avuta non avrei fatto il lavoro che ho fatto.
C’è altro ed è quello che scrive Marco:- ma che ci faccio qui?-
e aggiungo che gli insulti e le polemiche non mi turbano più di tanto.
Quello che per me è fondamentale : la citazione delle fonti.
Nel blog non ho mai espresso opinioni senza specificare da dove, da chi mi erano arrivate.
Le mie idee non le ho mai contrabbandate come uscite da illustri opinionisti. Sono le mie.
Non posso, non riesco a confrontarmi con persone che mentono e mi sbugiardano cambiando il senso delle mie parole.
Provo un’istintiva repulsione per Berlusconi proprio per questo.
Non mi so spiegare?…curioso per una che ha fatto una bandiera della didattica!
Ma un blog è altro,…checchè si dica , mi è chiaro.
Ora posso capire il gioco di Uroburo…ma non quello di CC che mi ha guardato in faccia …e ha guardato in faccia mio marito.
Quando parla di “qualunquisti borghesi fascistoidi” …dato che almeno in questo blog non sono numerosi…a me saltano un esercito di mosche al naso!
Coda di paglia?
Potrei volgarmente sputare in un occhio a chiunque lo affermi.
Ora …posso partecipare al blog parlando di papaveri e papere…di gallicedroni e delle loro superbe piume…di poche pernici bianche nell’occhio di aquile e falchi…
Non so farlo in rima, Pasquino mi riderebbe dietro …e non solo lui…
Dovrei aiutare Anita a tenere alta la bandiera femminile sul blog
arruotalibera?
Ecco questa potrebbe essere “una missione”! Ma…
Anita…attente a ciò che diciamo..sottomesse…stiamo al nostro posto…calzetta e pannolino del pupo!
Molto cordialmente Sylvi
Ma no, Sylvi, devi solo collocare ognuno al suo posto, tutto qui. Mi spiego:
Si sa che Uroburo è uno studioso di storia. Ok, fin qui tutto bene. Si sa anche, però, che chiunque non abbia opinioni identiche alle nostre, è in errore ( questo è un concetto che elaborerò in seguito). Uroburo fa notare quello che a suo avviso è un errore, usando un linguaggio sarcastico, che può suonare offensivo. Il personaggio di Uroburo è controverso. Da un lato, ti assicuro che è una persona amabile, sensibile, molto umana. Dall’altra però ( la dicotomia angioletto/diavoletto) tende ad interpretare più che a leggere alla lettera, nonchè tende ad usare iperboli e di qui il suo sarcasmo.
Uro è anche un opinion leader in questo blog e su questo non si discute. Perfino Pino, che grazie a Dio è una persona col cervello autonomo, gli copia i neologismi e questa te la dice lunga sulla capacità che ha Uro di afre proseliti. Non devi meravigliarti perciò, quando anche CC si schiera dalla parte di Uro ed usa i suoi termini. Su CC posso garantirti una cosa: è una persona onesta, generosa, sincera, ma ( lato diavoletto) certe volte non calibra il senso di ciò che dice e tende ad allinearsi all’opinione di Uro che, ripeto, resta l’opinion leader del blog ( a torto o a ragione). Non prendertela perciò se CC si schiera a volte in maniera irritante. Del resto, anche tu a volte non calibri ciò che dici, commettendo il solito errore di interpretare invece che di leggere alla lettera. Lo hai fatto con me, quando si parlava di trapianti. Ognuno di noi ha il proprio lato oscuro, le proprie debolezze, a volte anche un amor proprio esagerato. In quqanto al torto e alla ragione, ha ragione chi la pensa come noi ed ha torto chi la pensa diversamente. Può darsi che in effetti sia così, come può darsi che abbiano torto entrambi o che abbiano ragione entrambi, solo che vedono le cose da diversi punti di vista. Io discrimino i miei interlocutori in una maniera ben precisa: buonafede o malafede. Per cui perdono l’errore (ovvero l’opinione diversa dalla mia) e cerco di porvi rimedio. Se poi non ci riesco, pazienza, non me ne faccio un problema personale. Diversa è la malafede. Se qualcuno è in malafede, con me non ha futuro. Ora, il tuo apporto nel blog è importante, la tua capacità di combattere è grande. Anita è una maestra nell’incrociare le armi: con due parole ben assestate mette a posto chiunque. Di parole non ne servono tre. Prendi esempio. Un abbraccio, Marco
x Peter -#247- 248
Peter { 03.03.10 alle 9:51 } x Anita
sempre tu! ancora il Daily Mail. Ma che sei socia onoraria del comitato di redazione? Con tutti i giornalacci che ci sono da voi, vai sempre a citare quelli britannici.
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Caro Peter,
non ho alcuna preferenza, cito i giornali che non richiedono traduzione, semplice.
Mi spiego meglio, gli articoli sono riportati in Italiano da altri giornali e websites.
Riporto come letto.
Nel nostro Ovest in particolare, ci sono culti che vivono sotto questi incubi, ne diventano vittime….cosi’ come quella coppia in Argentina, anche se non cosi’ violentemente.
Non si sa se sia stata la moglie ad usare la 38, avevano fatto un patto.
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Peter
.248 Peter { 03.03.10 alle 9:52 } xAnita
chissa’ perche’ non citi mai i suicidi dovuti alla perdurante crisi finanziaria causata da Wall Street…
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Perche’ non fanno headline news.
Il fatto successo in Argentina ha fatto headline anche sulle nostre TV e radio stations.
Nevica, nevica….
Ciao, Anita
Cara Anita, e meno male che New York è sulla stessa latitudine di Napoli…
Qui il tempo è buono, l’aria è calda, da un bel po’ di giorni prendo il sole sul terrazzino davanti alla porta di casa, sono già abbronzato. E poi c’è chi parla male del Sud!
x Peter
Ci hai fatto caso che quando io ‘debunk’ le bufale, non risponde nessuno?
O se rispondono citano altri eventi non connessi.
Anita
(debunk =Sfatare, ridimensionare)
x Sylvi: Quello che per me è fondamentale : la citazione delle fonti.
——
Giusto. Allora tu fa’ così: esprimi il tuo parere a scatola chiusa, ovvero, senza accettare contestazioni: Quando parli di storia, puoi sempre dire : ‘questa è per me la versione giusta dei fatti’. Punto e basta. Quancuno non è d’accordo? Affari suoi.
Non è necessario in ogni caso, parlare solo e sempre di storia. Abbiamo tanti di quegli argomenti attuali da discutere, che ce n’è per i secoli a venire. Discutiamo su quello, invece che su fatti di 70 anni fa, è più utile. D’altronde. ciò che è applicabile a gente di 70 anni fa, non è applicabile alla gente di oggi, che ha altri mezzi, altre realtà, altra concettualità, altri orizzonti da raggiungere. Come dicono a Napoli: ‘chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto, scurdammoce o’passato…’.
Caro Pino ho inviato un messaggio per Sylvi e non è passato, puoi fare qualcosa? Ti ringrazio
saluti M.
x Marco
Non ti credere che non me lo sia domandato da tempo.
Io sono piu’ o meno sulla latitudine di Roma.
Gli US sono soggetti el Nino e la Nina, e, dai venti artici del Canada.
Qui il caldo non arriva fino a fine giugno, luglio.
Ciao caro,
Anita
caro Marco,
l’opinion leader del blog per me è Pino del quale ho visto la faccia e letto la biografia!
Uroburo, per quel che ne so, è un abusivo che non ha mai detto di sè, che ha studiato a memoria; il famoso nozionismo del tempo che fu!
Il sapere ragionato sa dove cercare;
non ripete pappagallescamente ciò che scrivono i libri e magari solo quelli di un certo orientamento!!!
Io mi scuso con te per la faccenda di Mengele! Hai ragione, a volte certi argomenti ti toccano in maniera particolare.
Dovevo ribadire i miei convincimenti, che sono gli stessi, senza offenderti.
Comunque sto partendo per Grado; mi porto il pc con la chiavetta sperando che le connessioni non siano troppo aleatorie.
Leggerò volentieri, e non scherzo, chiunque mi spiegherà che cosa significa essere fascisti e comunisti in una uggiosa giornata di marzo del 2010.
So che cosa sono i riformatori e i conservatori, ma non so l’altro!
ciao Sylvi
x Sylvi
cara signora, a livello puramente concettuale non trovo purtroppo molto da eccepire nelle critiche che Uroburo le muove. Infatti e’ vero che le sue posizioni sono sempre state di destra, come pure che molte delle sue argomentazioni mancavano di logica. E se quelle sono le sue posizioni, va benissimo, pero’ e’ effettivamente irritante che lei si dichiari di sinistra. Anche perche’, mi consenta, e’ un altro trucco della Destra il sostenere che il mantenimento e miglioramento degli standards (educativi, nei servizi pubblici, nelle maniere, nelle relazioni tra i sessi…) siano alieni alla cultura della Sinistra: e’ vero invece il contrario.
A livello emotivo, mi sento spesso in sintonia con lei, nel senso che capisco ‘da dove viene’ (forse in italiano non ha senso, in inglese diciamo spesso I know where you are coming from ), tranne quando esprime i soliti pareri antimeridionali, un punto in comune tra lei ed Uroburo, a mio modesto avviso. Emotivamente, sono invece spesso in dissonanza con Uroburo, non so ‘da dove viene’, ed ho il sospetto che se lo conoscessi di persona non mi piacerebbe. Invece sospetto che con lei finiremmo per smettere di discutere molto presto per farci una bella venuta di ottimo vino rosso in armonia, magari dopo un buon pranzetto in una trattoria di montagna. Questione di feeling.
Non approvo invece quando U. la chiama ‘fascistona’, semplicemente perche’ lei non lo e’. Il suo modo di interloquire non e’ affatto quello dei fascisti, e non certo perche’ e’ una donna. Secondo me U. legge a volte nei suoi posts piu’ di quello che c’e’ scritto: ‘tipico linguaggio da estrema destra, etc’. Ha la tendenza a farlo anche verso gli ‘usaegetta’ per via del loro linguaggio.
Invece vi sono altri bloggers che pensano e si confrontano esattamente da fascisti, e lei certo non merita di essere confusa con loro
saluti
Peter
x Anita
what hoax have you recently debunked?! Am I missing something here?!
Peter
il terremoto del Cile ha spostato l’asse terrestre di qualche centimetro e pertanto adesso i giorni sono piu’ corti. L’accorciamento e’ la bellezza di 1.26 microsecondi.
Fonte: me lo sono sognato la scorsa notte
Peter
Mah Sylvi, a me pare di aver capito, circa quello che sostiene Uroburo, che se un esercito aggredisce, è sempre colpevole. Si può essere o non essere d’accordo con lui, ma la sua resta una semplificazione. Uno poteva dissentire quanto gli pareva, all’epoca, ma non poteva esimersi dall’andare sotto le armi. Una volta che hai una divisa addosso e gente che ti comanda, di libertà personale non ne hai più. Io trovo che, in linea di massima, abbiate ragione entrambi.
Per quel che riguarda fascismo e comunismo, anzi fascista e comunista, siamo tutti fascisti e/o capitalisti, tranne qualche eroe o qualche fanatico, che però non fanno testo. Credere, obbedire e combattere è il leit-motiv anche dei cosiddetti comunisti, anzi più che mai rispecchia il loro modo di vedere le cose, come ha giustamente rilevato Uroburo a suo tempo, rispondendo mi sembra a striscia rossa. Il problema sorge quando si tratta di capire cosa si intenda per comunista. Di solito si intende Socialdemocratico, perchè di comunisti veri io non ne ho mai conosciuti, anzi quelli che ho conosciuto erano certo più nazisti dei fascisti propriamente detti. Si dicono comunisti quelli che sono stati iscritti al PCI, che era un partito di orientamento sindacalista più che comunista, ma ovviamente per Uroburo ed amici suoi, queste sono cazzate. Per cui cara Sylvi, fascista tu, fascista io, mal comune mezzo gaudio. Dov’è il problema?
x Peter:
come faccia un terremoto a spostare l’asse terrestre, non riesco ad immaginarlo.
Ma cosa mangi la sera prima di andare a dormire? Quali film ti vedi in TV?
x Peter
Is this Newspaper OK?
http://www.independent.co.uk/
Ho gia’ trovato un articolo non vero, forse e’ in ritardo.
“Senate passes extension of jobless benefits” e’ passato,
l’Independent, scrive, NO.
Anita
x Marco
e come fa un tale a vedere e sentire spiriti, credere che le costellazioni influenzino i destini umani ed i caratteri, etc?
in ogni caso, guarda che quella del terremoto e’ VERA
Peter
x Peter
marco tempesta { 03.03.10 alle 17:03 } x Peter:
come faccia un terremoto a spostare l’asse terrestre, non riesco ad immaginarlo.
Ma cosa mangi la sera prima di andare a dormire? Quali film ti vedi in TV?
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E’ vero, riportato da tutti i nostri notiziari.
Le giornate saranno piu’ corte, forse cosi’ minimamente da non notarsi.
Se poi gli scienziati troveranno diversamente, lo sapremo piu’ tardi….
Anita
Sorry, il post 284 era x Marco
Anita
x Anita
1.26 microsecondi…penso nemmeno Alexander se ne accorgera’…
E’ gia’ successo nel 2004, col terremoto di Java
Peter
x Peter
what hoax have you recently debunked?! Am I missing something here?!
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Too many to count.
The last one last night, not an hoax, but misinformation that keeps on circulating, after so many years.
Bye, Anita
x Anita
e quale??
Peter
GRAZIE EU !
Grazie, EU, per aver preso, tra tutti i provvedimenti necessari e urgenti possibili, quello sull’introduzione della papata transgenica e del mais GM! Stavo giusto considerando l’eventualità di passare dal semplice BIO al vegetarianismo totale. Ora non avrò più dubbi.
Infatti, le patate potrò sempre scegliere di non comprarle, ma chi mi garantirà, da oggi in poi, che la fettina non proviene da mucche alle quali abbiano propinato mangimi contenenti amido transgenico? Chi potrà assicurarmi che il pollo e le uova non hanno pasteggiato a mais GM prima di passare a miglior vita? E col latte, col burro, coi dolci come la mettiamo? Porteranno tutti, rigorosamente, l’etichetta: “contiene ingredienti GM”?
Già li vedo, i creativi, a creare campagne sul mangiare sano – mangiare transgenico (salvo poi ritrovarsi tra una decina d’anni con Mucca Pazza 2 – The Sequel), o quelli che metteranno i prodotti genuinamente modificati sulle mensole del supermercatino all’angolo, “rigorosamente etichettati”, nella totale sicurezza che andranno a ruba…
E credevamo di stare male! Finchè c’era solo la crisi, in fin dei conti si trattava solo di soldi, di precariato, di povertà. Quisquilie! Adesso ci sarà ANCHE la paura di dover mangiare (anche avendoli, i soldi).
Grazie EU, questo sì che si chiama risolvere i problemi degli europei!
Vado ad acquistare una partita di flebo all’ingrosso.
Riciclaggio, Di Girolamo “Al Senato gli applausi della vergogna”
Oramai è anche difficile dire di chi bisogna vergognarsi di più: se di un politico che approda con i brogli della ‘ndrangheta al Senato della Repubblica oppure di quei senatori che applaudono il suo discorso.
x Marta
Mandamelo al mio recapito privato che lo metto in rete.
Un caro saluto.
pino
x marco temoesta e x Peter
L’asse terrestre si è veramente spostato per il terremoto accorciando la giornata di qualche microsecondo, e non è la prima volta. I terremoti nascono da grandi crolli di materiali, solidi o lavici, in profondità e ovviamente questi enormi spostamenti di massa spostano sia pure di poco il baricentro. Ergo, ne risente l’asse terrestre e quindi la rotazione. Ovviamente anche la precessione, sia pure ancora di una inezia.
Saluti tellurici.
pino
PATATA transgenica? Ma è per Marrazzo? Mi par di ricordare che io preferivo quelle naturali…
Mah.
pino
x Peter
Uffaaaa………..
Quella che gli Americani scappavano a gambe levate sul’elicottero dell’ambasciata Americana in Vietnam.
Vai al post 240, io riporto un vecchio documento filmato sull’arresa del Giappone. (interessante)
Controcorrente mi risponde con la storia dell’elicottero in Vietnam.
Io rispondo con due post smentendo la storia, non parole mie, ma del fotografo stesso.
Il Signor P. aveva gia’ scritto sul medesimo accaduto a Antonio AZ.
Non ho piu’ tempo.
Ciao, Anita
Il nigeriano Chinedu Thiomas Ehiem è indicato nell’indagine sugli appalti quale procacciatore di incontri omosessuali.
Santa Sede: “Non è un religioso né un seminarista”. Il difensore dell’imprenditore “Sono fatti privati”.
Vaticano, allontanato corista della Cappella Giulia avrebbe combinato gli incontri gay di Balducci.
Per l’ex dirigente si affaccerebbe anche l’ipotesi di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione maschile.
CITTA’ DEL VATICANO – Allontanato dal coro della Cappella Giulia il nigeriano Chinedu Thiomas Ehiem. L’uomo è indicato nell’indagine sugli appalti per il G8 e per le Grandi opere quale procacciatore di incontri omosessuali per Angelo Balducci, l’ex numero uno del Consiglio superiore dei lavori pubblici, dal 10 febbraio a Regina Coeli. “Non è un religioso, né un seminarista”, hanno precisato fonti della Santa Sede. Il difensore dell’ingegnere: “E’ una vergogna che vengano pubblicate cose non attinenti all’inchiesta”.
La decisione di allontanare il cantore nigeriano è stata presa dai responsabili della Cappella, che dipende dall’arciprete della Basilica di San Pietro, cardinal Angelo Comastri. La Cappella Giulia è il coro utilizzato nelle cerimonie celebrate in San Pietro in assenza del Papa. Le celebrazioni papali, infatti, sono accompagnate dalla Cappella musicale pontificia Sistina.
Per Balducci, nelle ultime ore, si starebbe affacciando l’ipotesi di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione maschile. Una storia che passa per il Vaticano e che è stata raccolta in 72 pagine di intercettazioni (da ieri depositate a Perugia a disposizione delle difese), che un’informativa della sezione Anticrimine di Firenze del Ros dei carabinieri datata 5 febbraio 2010 riassume in poche righe: “Nell’ambito del procedimento penale in oggetto – si legge – è emerso che l’ingegner Balducci Angelo, per organizzare incontri occasionali di tipo sessuale, si avvale dell’intermediazione di due soggetti, che si ritiene possano far parte di una rete organizzata, operante soprattutto nella capitale, di sfruttatori o comunque favoreggiatori della prostituzione maschile”.
I due uomini sono, per l’appunto, il nigeriano Chinedu Thomas Ehiem, che si fa chiamare “Mike”, 40 anni, residente a Roma e Lorenzo Renzi, 33 anni, veneto di Feltre. Dalle loro conversazioni gli inquirenti hanno tratto il sospetto dell’esistenza di una rete di prostituzione maschile e di potenziale ricatto. Da quello che emerge, i ragazzi spesso frequentano i seminari o i collegi ecclesiastici di Roma (“Lui poi a che ora deve ritornare in Seminario?”, chiede Balducci a Ehiem), mentre altre volte appaiono extracomunitari in cerca di permesso di soggiorno .
“E’ una vergogna che vengano pubblicate cose non attinenti all’inchiesta. Stiamo riflettendo, ma siamo pronti per azioni legali. Nel corso dell’interrogatorio “non abbiamo parlato di vicende private”, dice Franco Coppi, legale di Angelo Balducci, al termine dell’interrogatorio ha commentato le nuove intercettazioni pubblicate questa mattina da alcuni quotidiani. “Quando abbiamo visto con Balducci gli articoli – ha aggiunto il penalista – c’era quasi da ridere, poi avevamo cose più importanti di cui parlare. Non si può dire qualsiasi cosa a ruota libera solo perché uno si trova in carcere”.
Ratzy a Maryssymy
Il terremoto in Cile
ha accorciato la durata del giorno e spostato l’asse terrestre di 12 cm.
La Terra gira più velocemente e le giornate si sono accorciate di 1,26 milionesimi di secondo
(Corriere e Repubblica)
Chissà che un giorno non ci si metta a girare con la velocità delle giostre? Tutta una vita di divertimento pazzesco. Senza nemmeno uscire di casa. Gratis. E sì che già adesso è uno sballo.
x Anita
I missed all that! I thought you have debunked the global warming…But only Vox could possibly achieve that
ciao, Peter
@ Pino
Quelle che piacciono a te (e a me), d’ora in poi, le andremo ad ammirare al museo di storia naturale.
pardon me: I thought you had debunked the global warming.
Meno broccolino!
Peter
Komare!
Quello che disse il suo Giorgetto W(isky) Bush conta come il due di picche quando si gioca a briscola e comanda fiori.
Niente.
P.S.: l’articolo?
Non leggo recensioni di chi scrive sulla quella carta igienica chiamato “Foglio” di cui è direttore una ex (ex?) spia della Cia.
Lei sì, come è ovvio.
Ma le trova tutti lei queste fogne di giornalismo al servizio di chi paga di più? Davvero, leiKomare, mi sembra una berlusketta, come se non ce ne fossero abbastanza sul suolo italico.
Sempre indaffarata con l’USIA?
Beata lei che non ha meglio da fare.
Buonaseeera.
C.G
x la Sig Syilvi e per la cronanca e per la correttezza :
Ecco il pezzo incrimato ..di tono generale che non accusava “nessuno di questo Blog in particolare
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Dopo questi dati, si aggiunga che l’intero apparato burocratico Scuola compresa, era di stampo “piccolo borghese fascistoide” e per molti anni si stentò anche solo a far entrare nelle scuole le ragioni dei resistenti”
Sono quindi del tutto prive di fondamento le pretese di chi afferma anche su questo Blog,che esistette in Italia nel dopoguerra una “cultura” antifascista “opprimente” che schiacciava gli altri.
Senza contare che anche la Magistratura in quel periodo era decisamente dello stesso stampo.
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Il pezzo era poi inserito in una analisi ancora più generalista..
indirizzato a marco tempesta.
Direi che a QUESTO PUNTO NON VI SIA BISOGNO DI ULTERIORI COMMENTI!
cc
Un banale parere del tutto personale a cui si può tranquillamente obiettare.Poi se si vuole leggere dell’altro…!!
Rimarco ancora per chi non sapesse leggere L’italiano che non v i era nessun collegamento diretto tra le frasi,tese a indicare un raporto tra chi e chi…
E non si può nemmeno evincerlo, a meno che ..”ripeto” si voglia leggere dell’altro!!