Manifesto per la fondazione del partito Democrazia Laica. Per la difesa della laicità della Repubblica italiana (quindi anche della libertà di religione) e contro la guerra da “scontro di civiltà”
Il laicismo unisce, i clericalismi invece dividono. E spingono chiaramente verso una nuova disastrosa guerra chiamata “scontro di civiltà”. Se qualcuno vuole partecipare con me all’avventura della creazione del partito Democrazia Laica si faccia avanti. Questo è il manifesto che io propongo. Si accettano ovviamente suggerimenti e consigli, specie per il programma politico che io ho solo abbozzato in pochi punti.
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L’Italia è stata unificata e resa più civile, più moderna e più europea dalle personalità, dai gruppi, dalle associazioni e dai partiti laici e antitotalitari, cioè da un insieme che oggi è purtroppo molto indebolito e in via di estinzione come realtà organizzata e dotata di strutture politiche. Da qualche tempo è invece cresciuto l’interventismo della gerarchia vaticana nella vita politica della Repubblica Italiana, fino a superare abbondantemente in vari campi i limiti del lecito; interventismo che si è mobilitato non per la conquista di nuovi diritti dei cittadini italiani, quanto invece per impedirli. Di recente si è arrivati a sostenere che le leggi della Repubblica devono essere in sintonia con il credo man mano elaborato in Vaticano.
Questo comportamento, da religione di Stato, spinge da una parte all’ossequio filoclericale e dall’altra all’anticlericalismo, eccessi da evitare entrambi, ma spinge anche in direzione contraria al diritto di libertà di culto, inteso come diritto alla libertà per ogni culto, compreso il culto del non credere. Il Vaticano ha tentato a lungo d’imporre alla Comunità Europea il cappello delle “radici cristiane” nel progetto di Costituzione europea. Il tentativo finora è andato a vuoto e nel frattempo la Spagna, ex sagrestia d’Europa, si è molto laicizzata, diventando molto più moderna ed europea. Per bilanciare tali perdite il Vaticano ha aumentato la pressione sulla Repubblica italiana, con il chiaro scopo di farne il proprio “zoccolo duro” per non perdere anche l’influenza, i privilegi e il potere che da secoli esercita sul territorio italiano.
La libertà di scelta religiosa e di scelta atea o agnostica è un diritto inalienabile, che parafrasando una nota frase di Camillo Benso di Cavour potremmo riassumere con l’espressione “Libere Chiese in libero Stato”, aggiornandola ed ampliandola in “Libere Chiese in libera Europa”. Il crescendo di invadenza vaticana va però in direzione opposta a tale diritto e a parte dei diritti universali dell’uomo, e legittima per reazione un’analoga invadenza da parte di altre religioni, aumentando così il pericolo del ripetersi di esiti drammatici già vissuti in passato, e contribuisce in modo preoccupante al deterioramento della scuola e della sua centralità nella formazione dei cittadini e del futuro del Paese. Ecco perché l’invadenza del Vaticano va contrastata, con urgenza e fermezza, ed ecco perché quella delle altre confessioni va prevenuta con altrettanta urgenza e fermezza prima che sia troppo tardi. Si può essere cristiani e cattolici senza inginocchiarci anche fuori dalle chiese, così come si può essere atei o professare altre religioni senza per questo tenere sermoni o montare in cattedra fuori dai propri templi.Pur tralasciando le passate mobilitazioni della gerarchia clericale contro quelli che sono poi diventati diritti civili, come il diritto al matrimonio con rito non religioso, il diritto alla contraccezione preventiva, all’aborto e ai trapianti di organi, ancora oggi i cittadini italiani pagano le conseguenze dell’interventismo del Vaticano in troppi campi:
• fecondazione assistita;
• convivenza more uxorio di cittadini dello stesso sesso;
• diritto alla contraccezione;
• diritto alla pillola del giorno dopo;
• diritto all’aborto terapeutico senza l’ostacolo delle cosiddette “obiezioni di coscienza” e senza intollerabili pressioni di presunti “amici della vita”;
• diritto a decidere sulla propria morte contro l’accanimento terapeutico deciso da estranei contro la volontà dell’interessato e dei suoi congiunti, anche ben oltre il limite della umana dignità;
• diritto alla prescrizione medica di sostanze utili ad attenuare l’insostenibile dolore fisico nei malati terminali.
• diritto all’eguaglianza, almeno nelle scuole pubbliche, da parte di insegnanti di materie non religiose nei confronti degli insegnanti di religione, sfacciatamente preferiti nelle graduatorie per l’assunzione in ruolo.
Il dilagare di malattie sessuali quali l’Aids, che in Africa miete centinaia di migliaia di vittime e crea un mare di orfani, a causa del divieto “religioso” del preservativo, perfino in presenza del suo utilizzo a fini procreativi senza rischio tra sieropositivi, indica che questi argomenti non hanno nulla né di religioso da una parte né di ideologico dalla parte contrapposta. Si tratta di problemi drammaticamente concreti, che creano dolore e sofferenza in tutti coloro che si vedono privare la dignità di nuovi diritti e l’esercizio della propria sessualità senza i condizionamenti di tabù imposti dall’alto per motivi che in realtà nulla hanno a che vedere con la religione.
Purtroppo l’invadenza della gerarchia vaticana non si ferma ai temi citati, ma si spinge anche a pretendere una serie di privilegi decisamente inaccettabili, perché oltretutto contraddicono pesantemente il principio di eguaglianza dei cittadini e tra fedi diverse, compresa la fede nella mancanza di fede:
• incasso di quasi l’80% del gettito fiscale dovuto all’8 per mille versato da molti contribuenti all’atto della dichiarazione dei redditi senza specificare il beneficiario. Il libro L’obolo, scritto dal giornalista Curzio Maltese, ha rivelato l’impressionante ammontare delle cifre incamerate ogni anno dal Vaticano in questo modo. Cifre che meglio sarebbe investire nella scuola, cioè nel futuro dei giovani e quindi dell’intera società;
• esenzione da tasse come l’Ici ottenuta in molti modi, anche inserendo piccoli spazi per il culto in immobili chiaramente ad uso commerciale, turistico, ecc. E’ da notare come varie inchieste giornalistiche e buoni libri dimostrano che il Vaticano possiede beni immobili pari a un quarto di tutti quelli esistenti a Roma e un quinto di tutti quelli esistenti in Italia;
• nomina anche nelle scuole pubbliche degli insegnanti di religione su decisione del vescovo locale, anziché per concorso come per tutti gli altri insegnanti;
• privilegio nell’assunzione a tempo indeterminato degli insegnanti di religione rispetto a tutti gli altri anche aventi maggiore anzianità, e con il ministro Giulio Tremonti privilegio perfino negli aumenti di stipendio;
• licenziabilità dei citati insegnanti di religione a discrezione del vescovo locale; • stanziamenti sempre più sostanziosi per la scuola privata, che in Italia è di fatto quella gestita dal Vaticano o da organismi ad esso facenti capo. La Regione Lombardia è arrivata al punto di stanziare fondi per aiutare le famiglie che, per i propri figli, alla scuola pubblica preferiscono quella privata, cioè di fatto confessionale. Si utilizza quindi il pubblico denaro per degradare ulteriormente la scuola pubblica! Degrado che l’attuale ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini, vuole acuire a livello nazionale imponendo a tutte le Regioni le stesse regalie di danaro pubblico a favore della preferenza per le scuole private, vale a dire facenti capo al Vaticano, a discapito di quelle pubbliche, facenti capo cioè alla Repubblica Italiana. E’ invece il ruolo centrale e strategico della scuola pubblica nel futuro di un Paese civile che deve essere recuperato e rilanciato con urgenza, pena il declino irreversibile e annessi possibili esiti traumatici.
Poiché i vescovi non sono nominati dalle rispettive comunità di credenti, bensì dallo Stato del Vaticano e ad esso debbono rendere conto, ne consegue che la Repubblica Italiana ha ceduto parte della propria sovranità a uno Stato estero qual è a tutti gli effetti il Vaticano, anche in tema di esercizio del diritto internazionale.
Oltre a ciò, il problema è che gli insegnanti in questione non sono insegnanti di religioni o storia delle religioni, come dovrebbero invece essere, bensì di fatto solo insegnanti di religione cattolica, intesa sempre e comunque come “la vera religione”. Su questo punto la gerarchia facente capo al Vaticano e alcune forze politiche al suo seguito e adoratrici della “realtà territoriale” hanno preso posizione esplicita, anche in tempi recenti, appellandosi alla tradizione, alla “identità italiana” e alle “radici europee”.
Riguardo all’invocare le tradizioni come un obbligo da perpetuare, bisogna sottolineare che anche lo schiavismo, le case di tolleranza, lo sfruttamento dei minori, la subordinazione della donna e la sua mancanza del diritto di voto, la monarchia, la pena di morte, la tortura, il disprezzo verso gli ebrei perché “popolo deicida”, la mancanza di diritti eguali per tutti e perfino la mancanza dell’habeas corpus, tutte queste realtà storiche sono state delle tradizioni. Tradizioni durate molti secoli e a volte millenni, ma non per questo abbiamo dovuto restarne prigionieri, ce ne siamo anzi per fortuna liberati. Le “tradizioni” sono da sempre in continuo aggiornamento e volerle ingessare o restarne prigionieri è – per usare un linguaggio caro al clero vaticano – contro natura, oltre che contro la Storia e i diritti universali degli esseri umani.
Riguardo l'”identità italiana”, non è il Vaticano il più adatto a parlarne e a spiegare cosa essa sia. Non è infatti fare dell’anticlericalismo ricordare che il papato si è opposto più di una volta alla realizzazione dell’unità d’Italia, unità che avrebbe potuto essere realizzata già dai Longobardi, i laboriosi lombardi di oggi, ben 800 anni prima di quanto avvenuto. L’unità d’Italia è stata peraltro conquistata appena 150 anni fa e a prezzo di guerre anche contro lo stesso Stato pontificio. Come qualunque altra, l’identità italiana è comunque cambiata nel tempo, modificandosi sotto l’incalzare della Storia ed emancipandosi sotto l’incalzare del sapere, della cultura e del progresso in generale.
Riguardo infine alle famose “radici cristiane” dell’Europa, da qualche tempo fatte diventare “giudaico-cristiane”, con una inversione di 180 gradi rispetto alla tradizione, è il caso di dirlo, durata 16 secoli, ci sono da notare alcune cose.
La prima è che nonostante le intenzioni del Vaticano il termine “giudaico-cristiano” rende evidente la stessa realtà che esso vuole nascondere, e cioè che le radici in questione hanno origini ben più antiche (esse affondano nel Vicino e Medio Oriente): né l’ebraismo e neppure il cristianesimo sono infatti realtà “made in Europe”, dove sono infatti arrivate dal Medio Oriente.
La seconda cosa da notare è di fatto una prosecuzione della prima. Se la definizione “giudaico-cristiane”, riferita alle radici in questione, indica implicitamente che esse arrivano fino in Oriente, c’è da aggiungere che in realtà esse affondano molto più in là di quanto comunemente si voglia ammettere e far sapere: nonostante la damnatio memoriae dei popoli pagani operata dal Vaticano con la Bibbia, le nostre radici arrivano infatti fino in Mesopotamia e oltre. Basta notare come perfino piccole realtà di essenziale uso quotidiano, come l’orologio e il calendario, i numeri e le operazioni aritmetiche, per non parlare di molto altro, sono eredità che abbiamo ricevuto da spazi territoriali e culturali che abbracciano almeno 3-4.000 anni di storia e comprendono in forma organica l’attuale Vicino e Medio Oriente, spingendosi peraltro ancora più in là.
Voler far partire la Storia dal tempo della Bibbia o da quello più recente dei vangeli rappresenta un grave errore, oltre che un sopruso nei confronti della verità. Vale a dire, una falsificazione della Storia, ovvero dei fatti realmente accaduti, anche se troppo spesso volutamente ignorati, specie in relazione alle loro influenze sulla cultura e sull’identità dei popoli. Tale ignoranza è però oggi non più ammissibile alla luce delle imponenti acquisizioni realizzate da discipline quali l’archeologia, la storiografia, lo studio delle lingue precedenti il greco e il latino e lo studio delle conoscenze scientifiche e tecnologiche di popoli e culture anteriori, e non di poco, ai greci e ai latini. Anteriori cioè ai popoli e alle culture alle quali usiamo far ascendere le nostre radici precedenti il cristianesimo e precedenti la stessa presa di coscienza dell’esistenza del territorio chiamato Europa.
La terza cosa da notare, infine, è che le radici vantate dal Vaticano sono state man mano favorite e poi imposte manu militari per motivi politici dal potere imperiale, quello di Costantino e Teodosio prima e di Carlo Magno dopo, recidendo, con metodi non di rado degni dei moderni talebani, radici ben più antiche. E’ ormai assodato e noto che le più importanti ricorrenze cristiane, quali il Natale, la Pasqua, la Quaresima, ecc., non sono altro che tradizioni preesistenti, “pagane”, delle quali il clero romano si è semplicemente appropriato. Perfino le processioni e la venerazione delle immagini sacre ci sono state trasmesse dall’antico Egitto e dalla Mesopotamia, oggi quest’ultima ancor più aborrita perché si chiama Iraq.
Se non si puntano i piedi sulla demistificazione delle “radici europee” e del'”identità italiana” – rispettivamente definite “radici cristiane” e “radici cattoliche”, con insistenza crescente da quando è nata la Comunità Europea, e recentemente trasformate entrambe in “giudaico-cristiane” – si finirà con il restare prigionieri dell’evidente strategia vaticana di ricerca di una qualche forma di coesistenza tra cristianesimo ed ebraismo, inclinata in realtà sempre più pericolosamente verso lo scontro con il mondo islamico, esponendoci quindi prevedibilmente al suo risentimento e alle sue reazioni.
Quello con il mondo islamico è uno scontro iniziato in tempi moderni con la spedizione di Napoleone in Egitto due secoli fa, ma già inaugurato in tempi anteriori con le varie crociate. Che altro non erano se non guerre europee volute dal Vaticano contro il mondo non solo islamico. Viceversa, si rischia che eventuali e peraltro auspicabili accordi di pacifica convivenza tra le diverse confessioni stendano una ancor più spessa e pesante cappa multi clericale sui diritti dei cittadini italiani tutti, laici e non laici, che seguono una religione o che non ne seguono nessuna. E nel caso di ormai non impossibile rottura dell’unità d’Italia, con conseguente espulsione della sua parte più debole dalla Comunità Europea, la situazione che si sta creando potrebbe avere conseguenze devastanti.
A tutto ciò bisogna aggiungere che in parallelo con l’aumento dell’invadenza clericale nella vita politica è cresciuta anche nella realtà delle scuole private il ruolo di Comunione e Liberazione, organizzazione filoclericale che punta a occupare nell’intero settore della scuola uno spazio simile a quello che è riuscita ad occupare nel settore della sanità della Regione Lombardia, diventata per alcuni politici regionali l’equivalente di ciò che è Mediaset per Silvio Berlusconi. Comunione e Liberazione ha inoltre contribuito ad alterare la natura della politica sanitaria lombarda: se tale politica prima era modellata sulla realtà della distribuzione statistica e territoriale delle patologie, oggi invece è modellata sulla struttura e sulle esigenze del mondo della produzione sanitaria e farmaceutica. Si vuole forse snaturare anche il mondo della scuola con analoghi cambiamenti di rotta e di obiettivi? Nella scuola si vuole piegare l’interesse generale a favore di quello “privato”, in gran parte confessionale e comunque sempre affaristico?
Più in generale, il dilagare di Comunione e Liberazione nella realtà economica e politica lombarda è ben documentato dal libro dal titolo significativo: Assalto al potere in Lombardia, scritto da chi ben conosce il tema, perché dipendente della giunta regionale e per rappresaglia è stato sospeso pro tempore dal lavoro.
C’è da notare che Comunione e Liberazione è nata proprio in Lombardia, per l’esattezza a Milano, grazie all’uso molto disinvolto che il famoso professore di religione don Luigi Giussani fece negli anni ’60 del suo ruolo tra gli studenti del liceo Berchet dove insegnava. L’esempio del sacerdote Giussani – definito grande educatore, omettendo però che educava al cattolicesimo molto poco laico – trova oggi volenterosi imitatori. Nelle scuole private nell’orbita di Comunione e Liberazione non di rado gli insegnanti praticano, nei confronti di cognizioni e dottrine sgradite, la strategia del riduzionismo o del negazionismo, per esempio nei riguardi del darwinismo e dell’evoluzionismo, sostituiti d’autorità con il creazionismo biblico, ma anche sostituendo buona parte della storia antica con i miti della Bibbia, fatti passare per verità storiche quando è ormai assodato che non lo sono e che pertanto alimentano invece odi millenari tra varie confessioni con danno dei rispettivi popoli.
Una scuola pubblica che insegni istituzionalmente nello stesso tempo due cose tra loro opposte e inconciliabili, vale a dire da una parte la storia e il pensiero critico, quindi anche scientifico, con il personale docente scelto dallo Stato italiano e dall’altra il suo opposto fideistico, quali per esempio il creazionismo e i miti biblici con il personale scelto ad nutum dal vescovo, è una scuola che offende il dettato costituzionale sulla parità dei cittadini italiani e che non è in grado di formare menti dotate di sufficiente intelligenza critica e capacità scientifica.
Una tale formazione scolastica, contraddittoria e schizofrenica, non è la più adatta per reggere le pesanti sfide economiche, culturali e globali che sempre più ci vengono lanciate da Paesi come l’India e la Cina, giganti che, spogliatisi ormai del tutto degli abiti coloniali imposti in passato dall’Europa, la stanno raggiungendo in molti campi. Con la prospettiva di superarla e soppiantarla nel ruolo mondiale. E’ quindi la scuola pubblica, non le singole confessioni né quella dominante, che deve essere messa al centro dell’interesse generale.
E’ la stessa Comunità Europea a lanciare l’allarme con una apposita risoluzione, la numero 1580 del 4 ottobre 2007, che vale la pena citare per intero in calce a questo documento, e che mette in risalto come il movimento creazionista persegua in realtà ovunque nel mondo cristiano, dagli Stati Uniti, dove è nato, all’Europa, dove lo si vuole espandere, l’obiettivo di abbattere la democrazia per sostituirla con la teocrazia. E anche in questo caso non è ideologia o anticlericalismo denunciare una tale situazione, si tratta invece di far notare, tra l’altro, un paio di cose. Senza scadere nell’antagonismo e nella contrapposizione reciproca, credo e scienza devono poter coesistere senza che un credo venga ad opporsi alla scienza contrastandone le acquisizioni, che hanno invece il merito di avere enormemente migliorato le condizioni di vita dell’umanità.
In Italia siamo arrivati al punto che il vicepresidente del Consiglio Nazionale per le Ricerche (CNR), Roberto De Mattei, si è fatto dare dallo stesso CNR un contributo di 9.000 euro per pubblicare gli atti di un convegno da lui organizzato sul tema “Evoluzionismo. Il tramonto di una ipotesi” (cfr “La Repubblica” del 23 dicembre 2009). De Mattei è un fervente creazionista, convinto che “Adamo ed Eva siano personaggi storici e siano i progenitori dell’umanità”.
Poiché crede nella Bibbia, e non solo riguardo all’origine dell’umanità, confondendo illegittimamente tra le sue legittime scelte religiose e la sua pubblica responsabilità di ricercatore scientifico, De Mattei lancia anche l’accusa che “in alcuni ambienti ecclesiastici c’è un atteggiamento debole, come di inferiorità verso certi ambienti intellettuali” assertori del darwinismo, e punta il dito contro i “vescovi e teologi che lo accettano”, chiosando che questi “sono gli stessi per esempio che sostengono che il libro della Genesi è una metafora e che non va preso alla lettera”.
Se questa è la mentalità scientifica e la disinvoltura del vicepresidente del CNR, possiamo intuire quale sia quella al livello della scuola di ogni ordine e grado. Insistere sulla verità storica delle narrazioni bibliche e prenderle come insegnamenti, per giunta divini, anziché spiegare che in massima parte sono solo miti e che nella totalità sono comunque di esclusiva origine umana significa legittimare valori che ledono in molti punti la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e la Costituzione della Repubblica italiana.
Non è ammissibile che il Vaticano remi contro la laicità e quindi contro la legalità della nostra Repubblica e che nello stesso tempo questa gli conceda tali e tante concessioni economiche e agevolazioni fiscali da farne un non trascurabile peso per l’erario. Peso che oltretutto ha quattro ben precise conseguenze negative: contribuisce a ridurre la possibilità di arrivare a una più equa tassazione, sempre promessa dai nostri governanti e sempre dagli stessi rinviata alle calende greche; impedisce alla radice lo sviluppo di iniziative pubbliche assistenziali e solidaristiche, con annessa creazione di posti di lavoro anche qualificato; favorisce invece la cultura e la pratica della carità appaltata di fatto a iniziative ed istituzioni facenti capo al Vaticano; infine, toglie risorse alla scuola pubblica.
La debolezza, le contraddizioni e i vizi di varia natura delle forze politiche, soprattutto della maggioranza, mettono il governo e la gran parte dei partiti nella condizione di avere più che mai bisogno dell’appoggio della gerarchia vaticana per conservare la propria base elettorale, cioè il proprio potere.
Tutto ciò è apparso drammaticamente chiaro nelle vicende del primo ministro Silvio Berlusconi negli ultimi mesi del 2009, sfociate nell’affermazione clamorosamente mendace sui “valori cristiani veicolati dal mio governo”. Il “caso Dino Boffo”, con i suoi annessi e connessi, è stato un episodio emblematico anche per cinismo, mercanteggiamenti e disponibilità alla simonia, oltre che per le torsioni acrobatiche che ha comportato. E a proposito di torsioni acrobatiche, la Lega Nord è passata da un anticlericalismo becero ad un altrettanto becero filoclericalismo, aggravato da una visione del cattolicesimo decisamente meschina e razzista.
Il bisogno governativo e più in generale politico, anche a livello regionale e comunale, di appoggio strumentale alla stampella vaticana comporta una ulteriore contrazione dei diritti civili e una ulteriore cessione di sovranità della Repubblica italiana a favore dello Stato estero del Vaticano.
Tutto ciò ha inoltre contribuito all’abbandono da parte dei partiti di sinistra dell’analisi della composizione della realtà produttiva, industriale, economica, finanziaria, contadina, professionale, ecc., e dell’analisi della composizione delle classi sociali. Un abbandono che obnubila la possibilità di efficaci riforme e cambiamenti strutturali e quindi di un più alto livello della qualità della vita delle classi dipendenti. Le categorie dell’analisi di classe sono state sostituite da categorie prevalentemente anagrafiche, come “giovani” e “anziani”, etnico-geografiche, come “extracomunitari” e “italiani”, religiose, come “cattolico” e “musulmano”. E c’è la tendenza ad aggiungere categorie ideologiche come “antisemita”, “filoisraeliano”, “filoarabo”, ecc. La distruzione della possibilità di intervenire incisivamente sulla realtà strutturale anche di classe è perciò praticamente nulla.
Le tensioni e i tentativi di accordo tra le tre religioni monoteiste, che di fatto sono le religioni dell’intero bacino del Mediterraneo e annesso retroterra, spingono in direzione di un rafforzamento clericale, inteso come rafforzamento dei cleri delle varie confessioni e di quelli delle loro divisioni scismatiche (non esiste infatti né un solo tipo di cristianesimo né un solo tipo di islam e neppure un solo tipo di ebraismo, in quanto le loro suddivisioni e sette assommano ormai a svariate decine).
Siamo così costretti a oscillare tra lo “scontro di civiltà” – che è piuttosto uno scontro di inciviltà, oltre che di fatto uno scontro di religioni, o meglio di interessi che si definiscono religiosi – e una ripresa dei vari clericalismi che sarà sicura causa di regressione sotto vari profili: politico, civile, sociale, morale, culturale, quindi anche scientifico, ed economico, oltre che religioso, ove per religione s’intenda l’inalienabile diritto a professare una fede, senza volerla imporre agli altri. Cioè senza voler a tutti i costi interferire nel dare a Cesare ciò che è di Cesare e, per chi ne ha almeno uno, dare al proprio Dio ciò che è del proprio Dio.
Non vogliamo restare prigionieri di tradizioni e radici che non hanno saputo evitare o che hanno provocato tragedie immani come il colonialismo, le guerre mondiali, i genocidi, l’uso della bomba atomica e la demenziale corsa agli armamenti nucleari, chimici, batteriologici e perfino “stellari, tutte prove evidenti dell’assenza di qualunque “superiorità” culturale o di civiltà nei confronti del resto del mondo, anzi prove di bancarotta morale e culturale di modelli di civiltà e sviluppo insostenibili, che se diventano accessibili al resto dell’umanità, il rischio è quello della distruzione delle risorse del pianeta.
OBIETTIVI – In attesa di definirli con esattezza con un dibattito più ampio, sono comunque prioritari:
• il potenziamento delle scuole pubbliche e dei programmi scolastici, anche dirottando a loro favore almeno parte dei fondi recuperabili ponendo fine ai privilegi economici del Vaticano e degli incostituzionali finanziamenti alle scuole private;
• il riconoscimento effettivo della parità dei diritti e della dignità tra l’uomo e la donna anche in fatto di sovranità sul proprio corpo, promozione di una maggiore presenza della donna in tutti i campi della vita pubblica, sua autonomia nelle scelte in fatto anche di maternità e lotta contro le pretese di sua soggezione alle ideologie dei vari cleri, che di fatto sono pretese di prosecuzione della soggezione della donna all’uomo. Il potere maschile e maschilista ha già fatto troppi danni nel corso della Storia, ed è ormai urgente porvi un argine e combatterlo;
• l’ampliamento dei diritti civili sulla base dell’eguaglianza tra tutti i cittadini italiani, e quindi a prescindere da considerazioni religiose e sessuali e di qualunque altra natura comunque discriminatoria;
• l’abrogazione del Concordato e dei privilegi che comporta, anche per impedire che se ne stipulino altri sullo stesso modello per altre religioni.
Ecco intanto il testo completo della risoluzione n. 1580 approvato dalla Comunità Europea il 4 ottobre 2007:
1 – Lo scopo di questo rapporto non è quello di mettere in dubbio o combattere un credo – il diritto alla libertà di fede non lo permette. Lo scopo è di mettere in guardia contro certe tendenze a far passare un credo per scienza. È necessario separare i credo dalla scienza. Non è una questione di antagonismo. Scienza e credo devono essere in grado di coesistere. Non è una questione di contrapporre credo e scienza, ma è necessario evitare che un credo venga ad opporsi alla scienza.
2 – Per alcune persone la creazione, in quanto materia di credo religioso, dà un senso alla vita. Nonostante questo, l’assemblea parlamentare è preoccupata dei possibili effetti negativi che potrebbero avere le idee creazioniste all’interno del nostro sistema educativo, e delle conseguenze per la nostra democrazia. Se non stiamo attenti, il creazionismo potrebbe diventare una minaccia per i diritti umani, argomento di fondamentale interesse per il consiglio europeo.
3 – Il creazionismo, che è nato dal rifiuto dell’evoluzione delle specie attraverso la selezione naturale, è stato per lungo tempo un fenomeno quasi esclusivamente americano. Oggi le idee creazioniste tendono a farsi strada in Europa, e la loro diffusione sta influenzando un numero notevole di Stati membri del Consiglio europeo.
4 – L’obiettivo primario dei creazionisti di oggi, la maggior parte dei quali sono cristiani oppure musulmani, è l’educazione. I creazionisti sono tesi ad assicurarsi che le loro idee vengano incluse nei programmi scientifici della scuola, ma il creazionismo non può in ogni caso pretendere di essere una disciplina scientifica.
5 – I creazionisti mettono in dubbio il carattere scientifico di certi aspetti della conoscenza, e sostengono che la teoria evolutiva è solo una fra le tante interpretazioni possibili. Essi accusano gli scienziati di non fornire prove sufficienti per affermare la validità scientifica della teoria evolutiva. D’altra parte essi difendono le proprie affermazioni come scientifiche. Nulla di tutto questo regge ad una obiettiva analisi dei fatti.
6 – Stiamo assistendo ad una crescita delle modalità attraverso le quali viene messa in discussione certa conoscenza stabilita sulla natura, sull’evoluzione, sulle nostre origini e sul nostro ruolo nell’universo.
7 – C’è un rischio effettivo di generare una seria confusione nelle menti dei nostri figli tra ciò che ha a che fare con convinzioni, credo e ideali di ogni tipo, e ciò che ha a che fare con la scienza. Un atteggiamento apparentemente egualitario potrebbe apparire piacevole e tollerante, ma è in realtà pericoloso.
8 – Il creazionismo presenta molti aspetti contraddittori. L’idea dell’intelligent design, la più recente e più raffinata versione del creazionismo, non nega un certo livello di evoluzione, ma l’intelligent design, in forma più sottile, cerca di apparire come scientifico nel suo approccio, e proprio qui sta il pericolo.
9 – Questa assemblea ha regolarmente insistito sull’importanza fondamentale della scienza. La scienza ha reso possibili notevoli miglioramenti nelle condizioni di vita e di lavoro, e non è un fattore insignificante nello sviluppo economico, tecnologico e sociale. La teoria dell’evoluzione non ha nulla a che vedere con una divina rivelazione, ma è basata su fatti concreti.
10 – Il creazionismo sostiene di essere basato su rigore scientifico. In realtà i metodi utilizzati dai creazionisti sono di tre tipi: affermazioni puramente dogmatiche; un uso distorto di citazioni scientifiche, a volte illustrate con splendide fotografie; e un supporto da parte di più o meno noti scienziati, la maggior parte dei quali non sono specialisti nel settore. Attraverso questi metodi i creazionisti cercano di convincere chi non è esperto in materia, e di seminare dubbio e confusione nelle loro menti.
11 – L’evoluzionismo non è una semplice questione di evoluzione degli umani e delle popolazioni. Negarlo potrebbe avere serie conseguenze sullo sviluppo della nostra società. Progressi nella ricerca medica con lo scopo di combattere con efficacia malattie infettive come l’AIDS diventano impossibili se i principi fondamentali dell’evoluzione sono negati. Non ci si può rendere pienamente conto dei rischi che comporta il significativo decadimento nella biodiversità e nei cambiamenti climatici, se il meccanismo evolutivo non è compreso a fondo.
12 – Il nostro mondo moderno è il risultato di una storia molto lunga, di cui lo sviluppo delle scienze e della tecnologia costituiscono un aspetto importante. Nonostante questo, l’approccio scientifico non è ancora del tutto compreso, e questo può incoraggiare lo sviluppo di ogni tipo di fondamentalismo ed estremismo. Il totale rifiuto delle scienze è certamente una delle minacce più gravi per i diritti umani e i diritti civili.
13 – La guerra alle teorie evolutive e ai suoi sostenitori nasce nella maggior parte dei casi da forme di estremismo religioso che sono strette alleate dei movimenti politici di destra. Il movimento creazionista dispone di un reale potere politico. La realtà dei fatti, come è già stata denunciata più volte, è che alcuni sostenitori del creazionismo più stretto sono intenzionati a sostituire la democrazia con la teocrazia.
14 – Tutti i leader delle maggiori religioni monoteistiche hanno assunto un atteggiamento molto più moderato. Il Papa Benedetto 16, ad esempio, come il suo predecessore Giovanni Paolo II, oggi elogia il ruolo delle scienze nell’evoluzione dell’umanità e riconosce che la teoria evolutiva è “qualcosa di più di un’ipotesi.
15 – L’insegnamento di tutti gli aspetti riguardanti l’evoluzione come fondamentale teoria scientifica è quindi cruciale per il futuro della nostra società e delle nostre democrazie. Per questo motivo deve occupare una posizione centrale nel programma scolastico, specialmente in quello scientifico, finché, come ogni altra teoria, sarà in grado di reggere un approfondito esame scientifico. L’evoluzione è presente dovunque, dalla prescrizione eccessiva di antibiotici che incoraggia la formazione di batteri resistenti, all’uso eccessivo di pesticidi nell’agricoltura, che porta a mutazioni negli insetti che li rendano immuni a tali pesticidi.
16 – Il Consiglio Europeo ha sottolineato l’importanza di insegnare le culture e le religioni. Nel nome della libertà di espressione e del diritto al credo individuale le idee creazioniste, come qualunque altra posizione teologica, possono sempre essere presentate come supplemento all’educazione religiosa e culturale, ma non possono pretendere di avere una rispettabilità scientifica.
17 – La scienza offre un addestramento insostituibile nel rigore intellettuale. Non cerca di spiegare “perché le cose sono”, ma di comprendere come esse funzionano.
18 – Un’indagine sulla accresciuta influenza dei creazionisti mostra che il dibattito fra creazionismo ed evoluzionismo va ben oltre l’ambito intellettuale. Se non facciamo attenzione, i valori che stanno alla base stessa del Consiglio europeo verranno direttamente minacciati dai creazionisti fondamentalisti. È quindi compito dei Parlamentari del Consiglio di reagire prima che sia troppo tardi.
19 – L’assemblea parlamentare urge quindi gli stati membri e specialmente le loro autorità educative: A difendere e promuovere la conoscenza scientifica. A rafforzare gli insegnamenti dei principi fondamentali della scienza, la sua storia, la sua epistemologia, e i suoi metodi, accanto all’insegnamento di una conoscenza scientifica obiettiva. A rendere le scienze più comprensibili, più attraenti, più vicine alla realtà del mondo moderno. Ad opporsi vigorosamente all’insegnamento del creazionismo come disciplina scientifica in termini di parità con la teoria evolutiva, e in generale ad opporsi all’introduzione del creazionismo in qualunque disciplina all’infuori della religione. A promuovere l’insegnamento dell’evoluzione come teoria scientifica fondamentale nel programma scolastico.
20 – L’assemblea accoglie favorevolmente il fatto che 27 accademie scientifiche del Consiglio Europeo degli stati membri abbiano firmato, nel giugno 2006, una dichiarazione sull’insegnamento dell’evoluzione, e si appella alle accademie scientifiche che ancora non l’hanno fatto a firmare la dichiarazione.
• Pollard John F., L’obolo di Pietro. Le finanze del papato moderno: 1850-1950, 2006, Corbaccio
• De Alessandri Enrico, Comunione e liberazione: assalto al potere in Lombardia, 2010, Bepress
Cara Anita, è infatti il famoso pezzo di cui parlavo sullo stato di trance indotta. Abbiamo gusti simili, almeno per quel che riguarda l’Oud classico.
Quest’ultimo pezzo della serata lo dedico espressamente ad Anita:
http://www.youtube.com/watch?v=-QscPGYKGd8
per buona misura, e poi la smetto:
http://www.youtube.com/watch?v=6XQ-XifFZL0
Notate la eccezionale coloritura timbrica, inesistente in Segovia.
x Marco T.
la chitarra spagnola e’ di gran lunga preferibile a quella araba. Questione di feeling.
Il pezzo di Segovia mi e’ piaciuto, anche se forse capisco cosa vuoi dire a proposito di pause che spezzano il pathos. Ma almeno il pathos c’e’, mentre in quello di Diaz che hai postato manca del tutto: e’ un pezzo molto blando.
Peter
x Marco T.
anche il secondo e’ molto blando. Omeopaticamente parlando, questo Diaz e’ proprio una Pulsatilla. Segovia e’ un tipo piu’ molto minerale, direi.
Spero Diaz non suoni mai tango…ho idea che ‘para una cabeza’ suonato da lui farebbe scendere il latte
ciao, Peter
volevo dire ‘por una cabeza’
x Peter e Marco, in inglese
MTV’s ‘Jersey Shore’ ‘Guido’ Controversy — TIME
Italian Americans and the G Word: Embrace or Reject?
http://www.time.com/time/printout/0,8816,1947338,00.html
Questa e’ una controversia sul nick “Guido” che e’ uno spregio per gli Italiani.
Questa sera alle 18 e 21 PM ci sara’ uno spot in TV in riguardo.
Anita
x Marco
Grazie del video del Maestro Alirio Diaz.
Mi sembra che sia di anni fa’…..
La chitarra classica e’ il mio preferito strumento, mio figlio maggiore l’ha studiata per diversi anni, poi e’ passato alla chitarra acustica, solid state, con amplificatori assordanti.
Anita
x Anita
pensavo che Guido fosse il nome dell’eroe di un film-musical con
D.D. Lewis, Sophia Loren, ed altri. Non ha avuto successo, direi, infatti e’ sparito dopo una settimana o due. Non sono andato a vederlo, il titolo era Nine, un rifacimento di 8 e mezzo del grande Fellini. Invece mi piacque molto a suo tempo ‘Scent of a woman’, rifacimento del nostro ‘Profumo di donna’, ma almeno l’attore era Al Pacino, non quel baccala’ di D.D. Lewis.
Non capisco perche’ Guido sia un nome slur da voi crazy Americans. E’ un nome maschile che non esiterei a dare ad un figlio, in mancanza di meglio. Lo preferisco molto a Mario, Gino, Aldo, Rod…fo, Ant., etc.
Chiedendo scusa ai bloggers che hanno quei nomi, senza offesa.
Hai la mia solidarieta’ almeno in questo: non e’ facile vivere gomito a gomito coi wasps. Ma almeno gli inglesi sono educati
Ciao, Peter
X Faust
Figurati, Io volevo aiutarti! Ma vai al quel paese. In Venezuala, in Cuba, in Siberia, sulla Luna ma vai.
Non ti saluto.
x Faust
No ti spiego niente! Leggi il mio precedente #111!
x Peter
Non lo so’ neanche io.
Mio nipote Alan Robert si presenta come “Guido” per sfottere.
Anita
x Peter
Aaaaanthoooony is Prince spaghetti day….
Anita
x Anita
il tipico ‘Guido character’ da come viene descritto sarebbe il vecchio ‘Fonzie’ di Happy Days, direi. Ed anche quelli interpretati da J. Travolta in quei vecchi films senza costrutto degli anni ’70.
Mi e’ piaciuto molto il passo del prof. Gardaphe’ (sono certo che si e’ alterato il nome, pero’…), sull’identita’ fragile e bisognosa di ‘protezione’ degli immigrati provenienti da un paese che ha subito molte invasioni, e senza concetto di stato-nazione fino al 1870…
Anche qui sul blog, pochissimi si connotano o presentano come italiani. Uroburo e’ un lombardo purosangue dal ‘500 (avra’ passato notti insonni a controllare gli archivi…), Sylvi una friulana o veneta purosangue, Rodolfo siciliano, P. abruzzese, Marco di…non mi ricordo!
Peter
x114
????
Peter
caro Peter,
dire “friulana purosangue” è una contraddizione in termini, un ossimoro… , da qui son passati tutti,… come in una porta girevole di Hotel.
Ho solo un cognome che significa John big and strong che indubitabilmente girava per Venezia e forse batteva la testa sotto i ponti.
Buonanotte Sylvi
… embbeee ecche vor di..??? booh!! ho fatto una domanda… o rispondi o non vedo xcche mi mandi a quel paese… evvolevi aiutarmi…eccheccentra..?? ecchevvorddi..?? Rispondi quel cche vuoi ma non mandarmi aqquel paese, altrimenti ti ritiro il credito
Faust
… scusa, mi sono riletto il mio post… e cosa cce che ti ha mandato in bestia come un toro miope… al drappo rosso sotto il naso..??!! Ho scritto fatti storici e non propaganda… sto parlando al Popey del blog… enno al gringo marlins della zia di vecchi tempi… rispondi con calma… ddai provaci e vedrai che forse si riesce a scambiarci opinioni… fra te e il blog ( almeno cosi si sta pensando nel blog…) altrimenti non cce via di scampo… ha ragione CCCP trasformiamo il blog in un luogo ingestibile… e Schizzolungo è morto..
Non ti saluto neanchio… (cosi x fare anchio un gesto capitalista…) strano ma mi sento ggia ppiu ricco… essere capitalista puo infettare anche cchi non fuma..??! diciamo uno puo morire di capitalismo passivo..??!!
Faust
… Cara Anita, questo link è la musica che mi accompagna… mentre lavoro col pc. è musica da meditation… da ascoltare, avvolume al gusto, nei momenti di relax… buon ascolto…
http://www.youtube.com/watch?v=hOA-2hl1Vbc&feature=PlayList&p=B7D845B80CEFC017&index=0&playnext=1
Faust
x Peter
Era o e’ ancora un add che mi dava ai nervi.
Una donna molto campagnola, vestita di nero, si affacciava alla finestra di una casa di borgo antico e chiamava il figlio Anthony a mangiare i Prince spaghetti.
Mercoledi’ sarebbe stato Prince spaghetti day…….
Anita
x Faust
Tu volevi di mantenermi fuori e adesso vuoi dialogare. Per quale motivo? Leggiti il tuo post a Peter nella precedente puntata.
x Il Signor P.
Un pezzo musicale….con video….
The Jeffersons – Movin’ On Up (with Leaf Trombone)
http://www.youtube.com/watch?v=AV0fmNo7474&feature=fvw
Anita
volevi di mantenermi=volevi mantenermi
x Faust
Il Canon in D minor e’ il mio pezzo classico preferito. Lo ascolto quasi ogni settimana, in casa o anche in macchina. La versione che hai postato e’ molto bella, ma un po’ light. Quella che ho in CD e’ piu’ corposa o ‘tumultuosa’, non m’intendo di musica e non so esprimermi in modo piu’ adatto.
ciao, Peter
Caro uroburo ricordo ancora quando scrivevi che l’avevano portata l’USA durante la seconda GM. Il signor P. { 28.02.10 alle 17:39
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Caro signor P.,
la mafia certamente esisteva da molto tempo prima che l’esercito useggetta sbarcasse in Sicilia nel luglio 1943.
Tuttavia lo sbarco alleato è avvenuto utilizzando informazioni di chiara matrice mafiosa. Le autorità militari alleate, in particolare il famigerato colonnello Charles Poletti, hanno regolarmente posto a capo dei comuni siciliani, dei personaggi che facevano parte della mafia. E dopo la guerra gli Useggetta hanno prestato vari aiuti ad organizzazioni criminali come la banda Giuliano. Tutto questo ha rappresentato una legittimazione della attività mafiose e dei mafiosi i generale.
Un cordiale saluto U.
Caro Pino, ti mando un altro messaggio mangiato dal poverino. Non sta bene. Mi sa che anche lui ha bisogno di qualche pillolina…. U.
Per Popeye .75
Sono molto meno paziente di ” Nicotri “, molto meno tollerante di ” Uroburo”, molto meno gentile di ” Peter “, molto meno ironico di “Controcorrente “ma vado liscio giù come una lunga lama affilata e voglio colpirla a difesa della”Resistenza italiana e della ” Cuba di Fidel Castro” infastidito come sono dalle sue continue intromissioni portate ad arte e sempre e solo a denigrazione, a delegittimazione, a deformazione dei reali accadimenti o fatti storici, al sol ed unico scopo d’innalzare ad esempio la discutibile democrazia Statunitense esportatrice di democrazia fascista.
Per me lei è un servo, un cameriere, un domestico, non al soldo; perchè lei dall’ampieza della sua espressione verbale senz’altro non può essere pagato. Lei difende l’indifendibile gratis. Di solito gli agenti vengono lautamente pagati, gli stolti invece prestano la loro sporca opera gratis, per questo lei è un servo. Questa mia ira è dovuta alla sua volgare chiusura del suo ignorante post n.75, io non le ho mai rivolto un intervento. mai rivolto un’osservazione perchè io con i fascisti non voglio mai aver nulla a che fare, perchè non voglio sporcarmi.
Il grande peso delle alte gerarchie militari Statunitensi sui fatti, sulle cose dello Stato italiano, sono come delle vere e proprie ingiunzioni ai governi, sono perentori ordini, come dire ” in politica estera fate quello che vi diciamo noi” voi, con le vostre numerose basi militari con sede nel nostro Paese, gestite un potere che non ha (più) regia maestà nè ascendente su nessuna coscienza e manco a dirlo su nessun italiano con il cervello non portato all’amasso. Un’esempio illuminante è stato il caso “Abu Omar”
Caro Marco per rimanere in tema musicale, è stupendo il Bolero di Ravel, lo ascolto sovente …mi rapisce, lo trovo incredibilmente voluttuoso.
buona giornata a tutti M.
È il settimo tentativo di inserire cambiando parole un post che non passa …. mi sono rotto Ciao
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
Caro Marco,
il “movimento laico” ,se ho ben capito, non e’ un partito-politico-finanziario,…e’,penso, un movimento che cerchera’ di spiegare
alla gente che “NON E’ GIUSTO”, che donne e bambini,di qualsiasi colere,muoiono in attentati per mano di fanatici religiosi,in una qualsiasi parte del mondo, perche’ dei “cosi detti eletti da dio” si arrocano il compito con la “forza” di dettare e imporre le proprie fanatiche-leggi…
E questo si puo’ fare solo attraverso la scuola,…contrariamente a quando e’ stato fatto fin’ora con la forza delle armi,sia dai cristiani che dai sussulmani…
Siamo nel secolo di internet,…incominciamo a discuterne e a far
capire a” quelli che lo vogliono capire” che,…Casini divorziato e’
fuori dal “seno della chiesa”,come lo e’ il povero Ber,…anche se al sottoscritto non gli frega proprio niente….
Capito il concetto?
Ciao e buona giornata,Ber
PS:tremila anni fa gli egiziani avevano capito che avendo troppi
dei creava confusione,allora hanno dato tutto il potere veniva a RA,il dio sole,…da qui il monoteismo,copiato dai cristiani e mussulmani.
Al giorno d’oggi,
dopo tutti questi anni, ci vogliono imporre idee che gli egiziani avevano gia’ superato,…e anche con la forza,…ma siamo proprio cretini?
Ciao Ber,finisco di leggere questo articolo sul movimento laico che appoggio in toto perchè un conto è avere una concezione spirituale altro è volere imporre questa concezione a chi non la pensa nello stesso modo e questo per una questione di semplice potere materiale come dimostrano monoteismi basati addirittura sulla negazione delle loro basi etico-spitituali.
Adesso siamo nuovamente arrivati all’ennesima contrapposizione tra credi,sempre per motivi materiali ,proponendo il solito dubbio:
passano i secoli ma stiamo andando avanti o retrocedendo come stupidi inciampando la millesima volta sulla stessa pietra?
La proposta di iniziare ,come movimento,a proporre un cambio nelle scuole (dove l’indottrinamento è più incisivo )è molto sensata anche se disturba ,come sostiene M.T. ,i poteri forti il cui consenso è impossibile per quelli che vogliono cambiare qualcosa e in qualsiasi senso.
Se non cominciamo a proporre iniziative,vedendo come vanno ancora le cose ,ti rispondo
Siamo ostinatamente cretini e/o irremedibilmente stupidi !
L.
Ciao Linosse,
la risposta sull’eletto governatore Chiodi non e’ passato,…
anche se poi era anche la cronistoria di tutto l’inciucio abruzzese.
Con le accuse di tangenti a Delturco,e la sua successiva caduta,
il cardinal Mazzarino “letta” propose a Berlasca,…il suddetto,gia’ indiziato per la discarica di Te di cui era sindaco.
Il gioco del pricipe e’ quello di salvare i condannati per farli
schiavi per tutta la vita.
Ciao,Ber
24ore
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CdV, 12:03
ROM: VESCOVI EUROPEI, NO A LORO OMOLOGAZIONE CULTURALE
I vescovi europei dicono no agli interventi ‘omologanti’, alle misure cioe’ che tendono ad assorbire la popolazione dei rom nella cultura dominante. Lo afferma padre Duarte da Cunha, segretario generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, intervenuto all’incontro dei direttori nazionali della pastorale degli zingari in Europa promosso in Vaticano dal Pontificio Consiglio per la pastorale per i migranti e gli itineranti. La Chiesa, ha detto, e’ chiamata ‘in modo speciale’ a ‘guardare questo popolo e ogni persona che vi appartenga, come persone umane la cui identita’ va rispettata e forse anche valutata’ .
Caro signor P.
Ho letto i suoi messaggi sulla Resistenza (Il signor P. { 28.02.10 alle 18:18 } e Il signor P. { 28.02.10 alle 18:18 }). Devo dire, non tanto a lei ma a tutti, che li ho trovati complessivamente accettabili: lei dice che la Resistenza deve farsi carico dei crimini commessi in suo nome durante il periodo 1943-1945. Vi è una sbavatura nel suo messaggio 28.02.10 alle 18:18, quando lei scrive: “… durante la guerra civile, un nome creato per scusare i reati”, frase di difficile interpretazione ma nel complesso poco elogiativa.
A parte il significato di questa frase, sarei d’accordo con lei: la Resistenza deve farsi carico di tutto quel che è accaduto durante ed immediatamente dopo questo periodo. Tuttavia la spiegazione non mi sembra poi così difficile.
In ogni paese vi è una certa percentuale di criminali comuni, variamente mescolati con la popolazione (da voi in Useggetta, ad esempio, sono circa il 2.3% della popolazione complessiva, un numero insuperato in tutto il mondo ….). Non si capisce perché questi criminali non dovrebbero essere presenti in ogni manifestazione della vita nazionale: scuola, esercito, politica eccetera; quindi anche nella Resistenza. Costoro avranno preso l’occasione per usare la Resistenza in modo del tutto personale, facendo le loro personali vendette e/o mettendo in atto i loro crimini. Tutto questo è inevitabile anche in organizzazioni molto controllate come i reparti partigiani.
Tutto questo, e si tratta di fenomeni del tutto minoritari, non cambia in nulla il grande significato della Resistenza, che è soprattutto politico e solo in secondo luogo militare. Anche se i partigiani hanno tenuto occupate alcune divisioni crucche che avrebbero potuto rendervi la vita più difficile al fronte, il vero significato della Resistenza è stata la spontanea e convinta lotta di una parte notevole del paese contro la dittatura ed a favore della democrazia,
E’ proprio per questo suo primario significato che l’attuale governo mafio-fascio-cleriale vuole cancellare perfino il ricordo della Resistenza. Vincerete perchè non c’è nulla in questo paese che possa arrestare questa deriva: la maggioranza votante del paese ha scelto il crimine ed il malaffare in modo esplicito. Prendiamone atto.
Tuttavia l’aspetto delinquenziale, pur presente nella Resistenza, era del tutto minoritario ed in ogni caso nettamente inferiore alla presenza di analoghi comportamenti nelle squadracce fasciste [per non parlare del vostro amato governo bananiero].
Per altro che alla fine della guerra qualcuno abbia fatto pagare ai fascisti, e magari anche a degli innocenti presi per fascisti, le colpe dei fascisti nei vent’anni precedenti, mi sembra del tutto inevitabile. Anche le rivoluzioni borghesi, tutte nessuna esclusa, hanno avuto il loro bel carico di vittime innocenti.
Io comunque sono del parere che ognuno debba ammettere le proprie responsabilità e per quanto mi riguarda, con buona pace della fascistona, non ho mai negato errori o crimini commessi dalla Resistenza..ì
Due note ora su alcuni punti particolarmente controversi, sollevati anche da lei.
1) Perché non si è fatta luce sui “crimini della Resistenza”?
Prima di tutto questo non è vero perchè la ricerca storica ha avuto la massima libertà di muoversi in ogni direzione. La fascistona delira come suo solito e lei riprende affermazioni di costei del tutto false.
Sul piano politico i partiti di sinistra hanno voluto giustamente sottolineare l’importanza fondamentale della Resistenza nella storia d’Italia indipendentemente dai suoi errori. Perché questo è il nodo fondamentale del problema: anche i partigiani criminali combattevano comunque dalla parte giusta mentre anche i nazi-fascisti per bene combattevano comunque per Auschwitz, per gli stermini razziali e per una cupa dittatura.
2) La necessità di una rappacificazione tra i diversi movimenti politici attivi durante la II GM.
Intanto questo è un tema caro solo ai fascisti, non a caso è il noioso e stanco ritornello della fascistona: tutti hanno combattuto per il loro paese quindi tutti sono ugualmente degni di onore.
Quest’affermazione è falsa. Che i partigiano abbiano a stragrande maggioranza combattuto per il loro paese è vero: non si veniva arruolato per andare a combattere in montagna, ci si andava volontariamente. Moltissimi fascisti invece hanno combattuto solo perchè obbligati dai bando di arruolamento repubblichini.
Ma in ogni caso questo tema è veramente privo si sostanza: certo tutti hanno diritto ad una tomba, che nessuno ha negato a nessuno, ma quel che si vuole stabilire qui è l’uguaglianza politica tra la dittatura e la democrazia. Che la fascistona sostenga questa tesi non stupisce, che lo faccia anche lei, cittadino della “più grande democrazia del mondo” invece stupisce molto. Veda di stare attento alle persone cui si accompagna.
Un saluto U.
Caro Ber,
Il Chiodi ,se fosse davvero una persona responsabile,dopo tutto quello che non si è fatto in Abruzzo dovrebbe, senza perdere altro tempo, dare le dimissioni.Purtroppo ,come dimostrano tutti gli appartenenti al bananeto,fanno disastri ma non ne sono responsabili ,MAI.
Sta solo in noi chiederci se questo è essere responsabili di un Paese e governare!
L.
… next…
Buon gg Pino, visto il mio nikname… partecipo ad-onorem al tuo progetto x la creazione del movimento che stai proponendo… diciamo che sono un sostenitore ad-fiduciam… ( sono amico del Fondatore… eeehhh!!)
Auguri ed Ora vado alleggere il programma… addopo!!
Faust
Caro Ber, nella mia famiglia i miei nipoti e i figli dei miei nipoti non sono neanche battezzati. Questo ti fa capire in quale considerazione teniamo la religione.
Caro Ber, è un movimento che tende a separare la religione dallo Stato. La religione, le religioni, devono restare un fatto privato e non interferire con la legislazione di uno Stato che, per giustizia verso tutti, DEVE restare al di fuori della religione.
Il problema è che per fare concretamente qualcosa al di là delle buone
intenzioni, bisogna coinvolgere una notevole quantità di gente, altrimenti si resta a fare filosofia nel solito ristretto circolo di intellettuali, mentre il resto del mondo va avanti per conto suo.
Ora se vogliamo essere il famoso circolo di intellettuali che si limita ai proclami e alle parole, mi sta bene ugualmente.
Se invece vogliamo raggiungere una massa critica di consensi, la questione operativa è fondalmentamente, radicalmente diversa. Come mai una figura quale quella del cavaliere è riuscita a coagulare su di sè, immediatamente dopo la fondazione di Forza Italia, una così consistente massa di accoliti? Perchè ha usato la stessa tecnica che si usa in pubblicità. In questo modo ha preso i suoi topi, e ne ha presi tanti.
Se noi pensiamo che il cibo per i nostri topi sia il senso morale, ne
acchiapperemo 10. Se invece capiamo che sono molto più attratti dalla questione economica, ne acchiapperemo 10.000.
Questa è in sintesi la mia visione della faccenda.
Caro Uroboro 135
“Intanto questo è un tema caro solo ai fascisti, non a caso è il noioso e stanco ritornello della fascistona: tutti hanno combattuto per il loro paese quindi tutti sono ugualmente degni di onore.”
Mi sto perdendo,non capisco come aiutare a riempire i treni di ebrei,italiani,zingari,oppositori per “destinazione ignota”dopo l’8 settembre ,fucilare insieme ai tedeschi interi villaggi,aiutare negli eccidi degli stessi Italiani un dichiarato nemico,sia adesso “ugualmente degno di onore” e aver combattuto per il Paese.
Già già, lo dice Pansa….
L.
x Marta:
di interpretazioni del Bolero ne ho una certa quantità. Ottime le interpretazioni di Karajan e di Ozawa. Lorin Maazel invece la fa molto accelerata e a mio parere perde proprio quel particolare pathos dato dalla progressività, cercata dall’autore.
Un mio regalo di compleanno intorno ai 30 anni, è stato quello di una mia amica che lo ha ballato per me solo con un cortissimo gonnellino e nient’altro. Era un’amica di origini turche, certi movimenti li aveva nel dna!
Se vuoi capire la differenza che passa tra una ‘buona esecuzione’ e un’interpretazione, ascolta prima questa buona esecuzione di Flavio Sala, poi ascolta lo stesso pezzo da Diaz: ti accorgerai dell’enorme differenza cromatica e di come Diaz riesce a richiamare le atmosfere andine immediatamente, cosa che Sala non riesce a fare.
http://www.youtube.com/watch?v=ytuaE6vQ5ww
http://www.youtube.com/watch?v=5dR8yNeFNyQ
x Marta:
di interpretazioni del Bolero ne ho una certa quantità. Ottime le interpretazioni di Karajan e di Ozawa. Lorin Maazel invece la fa molto accelerata e a mio parere perde proprio quel particolare pathos dato dalla progressività, cercata dall’autore.
Un mio regalo di compleanno intorno ai 30 anni, è stato quello di una mia amica che lo ha ballato per me solo con un cortissimo gonnellino e nient’altro. Era un’amica di origini turche, certi movimenti li aveva nel dna!
Se vuoi capire la differenza che passa tra una ‘buona esecuzione’ e un’interpretazione, ascolta prima questa buona esecuzione di Flavio Sala, poi ascolta lo stesso pezzo da Diaz: ti accorgerai dell’enorme differenza cromatica e di come Diaz riesce a richiamare le atmosfere andine immediatamente, cosa che Sala non riesce a fare.
Flavio Sala
http://www.youtube.com/watch?v=ytuaE6vQ5ww
Alirio Diaz
http://www.youtube.com/watch?v=5dR8yNeFNyQ
Caro Linosse,
guardi però che io sostengo esattamente le stesse tesi ….
Se avessero vinto loro avremmo avuto dieci, cento, mille Auschwitz e la fame, la miseria, il terrore per tutti coloro che non fossero stati di pura razza garmanica (noi ittagliani compresi, che siamo furbissimi).
Invece abbiamo avuto uno stato democratico pur con tutti i suoi limiti (che naturalmente sono tutti colpa di Togliatti, oouhhhhhyeeaahhhhh). Ed in Russia e nei paesi orientali hanno avuto certo una repressione di stampo staliniano (con pochi morti, tuttavia) ma nella quale stavano meglio di quanto stiano ora con le libbbbbertà capitalistiche.
Un saluto U.
Caro Peter non è tango ma lo propongo
http://www.youtube.com/watch?v=jYBNN739AEc
Saluti
“2) La necessità di una rappacificazione tra i diversi movimenti politici attivi durante la II GM.
Intanto questo è un tema caro solo ai fascisti, non a caso è il noioso e stanco ritornello della fascistona: tutti hanno combattuto per il loro paese quindi tutti sono ugualmente degni di onore.
Quest’affermazione è falsa.” Uroburo
x Uroburo
Che lei mi chiami…come crede…passi.
Ma NON LE PERMETTO…NON LE PERMETTO di mettermi in bocca affermazioni che non ho mai fatto!!!
Porti le mie affermazioni, altrimenti è una carogna!!!
Lei è disonesto e bugiardo, e non ho bisogno di denunciarla per dirle quanto la disprezzi per la sua cattiveria gratuita e per la sua malignità che non rispetta niente e nessuno!
E con questo ho veramente chiuso!
Sylvi
Orsù, Silvy, è vero che anche i gladiatori hanno il loro momento di stanca, ma vorrei ricordarti che l’ira è, non a caso, un peccato capitale. Dai peccati capitali toglierei la lussuria e l’accidia e forse anche la gola, ma gli altri hanno la loro ragion d’essere.
Su, riprendi il gladio e lo scudo…
Caro marco,
Come mai una figura quale quella del cavaliere è riuscita a coagulare su di sè, immediatamente dopo la fondazione di Forza Italia, una così consistente massa di accoliti? Perchè ha usato la stessa tecnica che si usa in pubblicità. In questo modo ha preso i suoi topi, e ne ha presi tanti.
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Non credo che questa sia stata la sola causa.
Anzi una lettura in questo senso e del tutto fuorviante, nel senso che sembrebbe indicare, quale unica soluzione del problema “una controcampagna”altrettanto efficace per “controbilanciare il tutto.
A parte il controllo mediatico , che si prefigurebbe come un investimento del tutto fuori della portata degli attuali oppositori istituzionali,rimane la componente “politico-ideologica”direi genetica di un gran numero di persone.
Due note a margine…
A)La prima : L’irresistibile ascesa del cavaliere , presenta “punti oscuri”,esattamente dello stesso tenore di quelli “discussi” or ora in merito alla “mafia siciliana “e agli Americani.
Il processo Ciancimino nè solo un esempio.
B)Il crollo dei partiti tradizionali DC e PSI è stato talmente “rapido”,rispetto ai tempi della politica in Italia, da non ingenerare il “sospetto” più che legittimo,che qulc’osa non bollesse in pentola già precedentemente.
Solo la storia futura ..chirirà meglio..se mai lo potrà fare..
c) Il vuoto in politica, non esiste,appena si lascia libero uno spazio ,questo viene immediatamente da altri e gli esiti non sono mai pronosticabili a priori.
D) la gerarchia vaticana come al solito non se ne stette inerte nella transizione…giocò eccome le sue carte in favore del Chiavaliere con i soliti metodi..di indirizzo.
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Conclusioni…
Sostanzialmente se si sommano gli errori della Sx,in quella fase (del resto sempre facili da identificare a posteriori e mai prima),
a quanto detto precedentemente riesce facile capire come sono andate le cose.
Nonostante questo e tutto il Pessisimismo cosmico ,rimane il fatto che il consenso effettivo elettorale non abbia mai superato di troppo il 50per cento.(i numeri in parlamento sono altra cosa..è anche un gentile regalo dei riformatori riformisti, più riformisti del Riformismo).
Il TRUCE aveva un consenso molto più vasto , nei suoi anni migliori !!!
Non è quindi solo contrapponendo la Pubblicità di un formaggino ad un altro che si uscirà da questa situazione…!!
Anche perchè sostanzialmente se per” vincente” è la politica che va a solleticare gli istinti”più bassi” di un popolo già” basso” di per sè ,tanto vale iscriverci tutti alla PDL e fare lotta all’interno .
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Come al solito saranno “eventi esterni” e “faide interne”a cambiare la situazione,gli italiani sono “ingenerosi”,buttano nella spazzatura con la stessa facilità con cui osannano.
Dopo aver ricevuto una bella “gragnuolata di legnate sulla crapa ..!!
cc
PS – ma deve essere abbondante e senza rispasmio alcuno.
x Linosse.
Si, è un bel pezzo, ben interpretato nello spirito di Piazzolla. Ottima tecnica sulla chitarra a 10 corde di yepesiana concezione.