Manifesto per la fondazione del partito Democrazia Laica. Per la difesa della laicità della Repubblica italiana (quindi anche della libertà di religione) e contro la guerra da “scontro di civiltà”
Il laicismo unisce, i clericalismi invece dividono. E spingono chiaramente verso una nuova disastrosa guerra chiamata “scontro di civiltà”. Se qualcuno vuole partecipare con me all’avventura della creazione del partito Democrazia Laica si faccia avanti. Questo è il manifesto che io propongo. Si accettano ovviamente suggerimenti e consigli, specie per il programma politico che io ho solo abbozzato in pochi punti.
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L’Italia è stata unificata e resa più civile, più moderna e più europea dalle personalità, dai gruppi, dalle associazioni e dai partiti laici e antitotalitari, cioè da un insieme che oggi è purtroppo molto indebolito e in via di estinzione come realtà organizzata e dotata di strutture politiche. Da qualche tempo è invece cresciuto l’interventismo della gerarchia vaticana nella vita politica della Repubblica Italiana, fino a superare abbondantemente in vari campi i limiti del lecito; interventismo che si è mobilitato non per la conquista di nuovi diritti dei cittadini italiani, quanto invece per impedirli. Di recente si è arrivati a sostenere che le leggi della Repubblica devono essere in sintonia con il credo man mano elaborato in Vaticano.
Questo comportamento, da religione di Stato, spinge da una parte all’ossequio filoclericale e dall’altra all’anticlericalismo, eccessi da evitare entrambi, ma spinge anche in direzione contraria al diritto di libertà di culto, inteso come diritto alla libertà per ogni culto, compreso il culto del non credere. Il Vaticano ha tentato a lungo d’imporre alla Comunità Europea il cappello delle “radici cristiane” nel progetto di Costituzione europea. Il tentativo finora è andato a vuoto e nel frattempo la Spagna, ex sagrestia d’Europa, si è molto laicizzata, diventando molto più moderna ed europea. Per bilanciare tali perdite il Vaticano ha aumentato la pressione sulla Repubblica italiana, con il chiaro scopo di farne il proprio “zoccolo duro” per non perdere anche l’influenza, i privilegi e il potere che da secoli esercita sul territorio italiano.
La libertà di scelta religiosa e di scelta atea o agnostica è un diritto inalienabile, che parafrasando una nota frase di Camillo Benso di Cavour potremmo riassumere con l’espressione “Libere Chiese in libero Stato”, aggiornandola ed ampliandola in “Libere Chiese in libera Europa”. Il crescendo di invadenza vaticana va però in direzione opposta a tale diritto e a parte dei diritti universali dell’uomo, e legittima per reazione un’analoga invadenza da parte di altre religioni, aumentando così il pericolo del ripetersi di esiti drammatici già vissuti in passato, e contribuisce in modo preoccupante al deterioramento della scuola e della sua centralità nella formazione dei cittadini e del futuro del Paese. Ecco perché l’invadenza del Vaticano va contrastata, con urgenza e fermezza, ed ecco perché quella delle altre confessioni va prevenuta con altrettanta urgenza e fermezza prima che sia troppo tardi. Si può essere cristiani e cattolici senza inginocchiarci anche fuori dalle chiese, così come si può essere atei o professare altre religioni senza per questo tenere sermoni o montare in cattedra fuori dai propri templi.Pur tralasciando le passate mobilitazioni della gerarchia clericale contro quelli che sono poi diventati diritti civili, come il diritto al matrimonio con rito non religioso, il diritto alla contraccezione preventiva, all’aborto e ai trapianti di organi, ancora oggi i cittadini italiani pagano le conseguenze dell’interventismo del Vaticano in troppi campi:
• fecondazione assistita;
• convivenza more uxorio di cittadini dello stesso sesso;
• diritto alla contraccezione;
• diritto alla pillola del giorno dopo;
• diritto all’aborto terapeutico senza l’ostacolo delle cosiddette “obiezioni di coscienza” e senza intollerabili pressioni di presunti “amici della vita”;
• diritto a decidere sulla propria morte contro l’accanimento terapeutico deciso da estranei contro la volontà dell’interessato e dei suoi congiunti, anche ben oltre il limite della umana dignità;
• diritto alla prescrizione medica di sostanze utili ad attenuare l’insostenibile dolore fisico nei malati terminali.
• diritto all’eguaglianza, almeno nelle scuole pubbliche, da parte di insegnanti di materie non religiose nei confronti degli insegnanti di religione, sfacciatamente preferiti nelle graduatorie per l’assunzione in ruolo.
Il dilagare di malattie sessuali quali l’Aids, che in Africa miete centinaia di migliaia di vittime e crea un mare di orfani, a causa del divieto “religioso” del preservativo, perfino in presenza del suo utilizzo a fini procreativi senza rischio tra sieropositivi, indica che questi argomenti non hanno nulla né di religioso da una parte né di ideologico dalla parte contrapposta. Si tratta di problemi drammaticamente concreti, che creano dolore e sofferenza in tutti coloro che si vedono privare la dignità di nuovi diritti e l’esercizio della propria sessualità senza i condizionamenti di tabù imposti dall’alto per motivi che in realtà nulla hanno a che vedere con la religione.
Purtroppo l’invadenza della gerarchia vaticana non si ferma ai temi citati, ma si spinge anche a pretendere una serie di privilegi decisamente inaccettabili, perché oltretutto contraddicono pesantemente il principio di eguaglianza dei cittadini e tra fedi diverse, compresa la fede nella mancanza di fede:
• incasso di quasi l’80% del gettito fiscale dovuto all’8 per mille versato da molti contribuenti all’atto della dichiarazione dei redditi senza specificare il beneficiario. Il libro L’obolo, scritto dal giornalista Curzio Maltese, ha rivelato l’impressionante ammontare delle cifre incamerate ogni anno dal Vaticano in questo modo. Cifre che meglio sarebbe investire nella scuola, cioè nel futuro dei giovani e quindi dell’intera società;
• esenzione da tasse come l’Ici ottenuta in molti modi, anche inserendo piccoli spazi per il culto in immobili chiaramente ad uso commerciale, turistico, ecc. E’ da notare come varie inchieste giornalistiche e buoni libri dimostrano che il Vaticano possiede beni immobili pari a un quarto di tutti quelli esistenti a Roma e un quinto di tutti quelli esistenti in Italia;
• nomina anche nelle scuole pubbliche degli insegnanti di religione su decisione del vescovo locale, anziché per concorso come per tutti gli altri insegnanti;
• privilegio nell’assunzione a tempo indeterminato degli insegnanti di religione rispetto a tutti gli altri anche aventi maggiore anzianità, e con il ministro Giulio Tremonti privilegio perfino negli aumenti di stipendio;
• licenziabilità dei citati insegnanti di religione a discrezione del vescovo locale; • stanziamenti sempre più sostanziosi per la scuola privata, che in Italia è di fatto quella gestita dal Vaticano o da organismi ad esso facenti capo. La Regione Lombardia è arrivata al punto di stanziare fondi per aiutare le famiglie che, per i propri figli, alla scuola pubblica preferiscono quella privata, cioè di fatto confessionale. Si utilizza quindi il pubblico denaro per degradare ulteriormente la scuola pubblica! Degrado che l’attuale ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini, vuole acuire a livello nazionale imponendo a tutte le Regioni le stesse regalie di danaro pubblico a favore della preferenza per le scuole private, vale a dire facenti capo al Vaticano, a discapito di quelle pubbliche, facenti capo cioè alla Repubblica Italiana. E’ invece il ruolo centrale e strategico della scuola pubblica nel futuro di un Paese civile che deve essere recuperato e rilanciato con urgenza, pena il declino irreversibile e annessi possibili esiti traumatici.
Poiché i vescovi non sono nominati dalle rispettive comunità di credenti, bensì dallo Stato del Vaticano e ad esso debbono rendere conto, ne consegue che la Repubblica Italiana ha ceduto parte della propria sovranità a uno Stato estero qual è a tutti gli effetti il Vaticano, anche in tema di esercizio del diritto internazionale.
Oltre a ciò, il problema è che gli insegnanti in questione non sono insegnanti di religioni o storia delle religioni, come dovrebbero invece essere, bensì di fatto solo insegnanti di religione cattolica, intesa sempre e comunque come “la vera religione”. Su questo punto la gerarchia facente capo al Vaticano e alcune forze politiche al suo seguito e adoratrici della “realtà territoriale” hanno preso posizione esplicita, anche in tempi recenti, appellandosi alla tradizione, alla “identità italiana” e alle “radici europee”.
Riguardo all’invocare le tradizioni come un obbligo da perpetuare, bisogna sottolineare che anche lo schiavismo, le case di tolleranza, lo sfruttamento dei minori, la subordinazione della donna e la sua mancanza del diritto di voto, la monarchia, la pena di morte, la tortura, il disprezzo verso gli ebrei perché “popolo deicida”, la mancanza di diritti eguali per tutti e perfino la mancanza dell’habeas corpus, tutte queste realtà storiche sono state delle tradizioni. Tradizioni durate molti secoli e a volte millenni, ma non per questo abbiamo dovuto restarne prigionieri, ce ne siamo anzi per fortuna liberati. Le “tradizioni” sono da sempre in continuo aggiornamento e volerle ingessare o restarne prigionieri è – per usare un linguaggio caro al clero vaticano – contro natura, oltre che contro la Storia e i diritti universali degli esseri umani.
Riguardo l'”identità italiana”, non è il Vaticano il più adatto a parlarne e a spiegare cosa essa sia. Non è infatti fare dell’anticlericalismo ricordare che il papato si è opposto più di una volta alla realizzazione dell’unità d’Italia, unità che avrebbe potuto essere realizzata già dai Longobardi, i laboriosi lombardi di oggi, ben 800 anni prima di quanto avvenuto. L’unità d’Italia è stata peraltro conquistata appena 150 anni fa e a prezzo di guerre anche contro lo stesso Stato pontificio. Come qualunque altra, l’identità italiana è comunque cambiata nel tempo, modificandosi sotto l’incalzare della Storia ed emancipandosi sotto l’incalzare del sapere, della cultura e del progresso in generale.
Riguardo infine alle famose “radici cristiane” dell’Europa, da qualche tempo fatte diventare “giudaico-cristiane”, con una inversione di 180 gradi rispetto alla tradizione, è il caso di dirlo, durata 16 secoli, ci sono da notare alcune cose.
La prima è che nonostante le intenzioni del Vaticano il termine “giudaico-cristiano” rende evidente la stessa realtà che esso vuole nascondere, e cioè che le radici in questione hanno origini ben più antiche (esse affondano nel Vicino e Medio Oriente): né l’ebraismo e neppure il cristianesimo sono infatti realtà “made in Europe”, dove sono infatti arrivate dal Medio Oriente.
La seconda cosa da notare è di fatto una prosecuzione della prima. Se la definizione “giudaico-cristiane”, riferita alle radici in questione, indica implicitamente che esse arrivano fino in Oriente, c’è da aggiungere che in realtà esse affondano molto più in là di quanto comunemente si voglia ammettere e far sapere: nonostante la damnatio memoriae dei popoli pagani operata dal Vaticano con la Bibbia, le nostre radici arrivano infatti fino in Mesopotamia e oltre. Basta notare come perfino piccole realtà di essenziale uso quotidiano, come l’orologio e il calendario, i numeri e le operazioni aritmetiche, per non parlare di molto altro, sono eredità che abbiamo ricevuto da spazi territoriali e culturali che abbracciano almeno 3-4.000 anni di storia e comprendono in forma organica l’attuale Vicino e Medio Oriente, spingendosi peraltro ancora più in là.
Voler far partire la Storia dal tempo della Bibbia o da quello più recente dei vangeli rappresenta un grave errore, oltre che un sopruso nei confronti della verità. Vale a dire, una falsificazione della Storia, ovvero dei fatti realmente accaduti, anche se troppo spesso volutamente ignorati, specie in relazione alle loro influenze sulla cultura e sull’identità dei popoli. Tale ignoranza è però oggi non più ammissibile alla luce delle imponenti acquisizioni realizzate da discipline quali l’archeologia, la storiografia, lo studio delle lingue precedenti il greco e il latino e lo studio delle conoscenze scientifiche e tecnologiche di popoli e culture anteriori, e non di poco, ai greci e ai latini. Anteriori cioè ai popoli e alle culture alle quali usiamo far ascendere le nostre radici precedenti il cristianesimo e precedenti la stessa presa di coscienza dell’esistenza del territorio chiamato Europa.
La terza cosa da notare, infine, è che le radici vantate dal Vaticano sono state man mano favorite e poi imposte manu militari per motivi politici dal potere imperiale, quello di Costantino e Teodosio prima e di Carlo Magno dopo, recidendo, con metodi non di rado degni dei moderni talebani, radici ben più antiche. E’ ormai assodato e noto che le più importanti ricorrenze cristiane, quali il Natale, la Pasqua, la Quaresima, ecc., non sono altro che tradizioni preesistenti, “pagane”, delle quali il clero romano si è semplicemente appropriato. Perfino le processioni e la venerazione delle immagini sacre ci sono state trasmesse dall’antico Egitto e dalla Mesopotamia, oggi quest’ultima ancor più aborrita perché si chiama Iraq.
Se non si puntano i piedi sulla demistificazione delle “radici europee” e del'”identità italiana” – rispettivamente definite “radici cristiane” e “radici cattoliche”, con insistenza crescente da quando è nata la Comunità Europea, e recentemente trasformate entrambe in “giudaico-cristiane” – si finirà con il restare prigionieri dell’evidente strategia vaticana di ricerca di una qualche forma di coesistenza tra cristianesimo ed ebraismo, inclinata in realtà sempre più pericolosamente verso lo scontro con il mondo islamico, esponendoci quindi prevedibilmente al suo risentimento e alle sue reazioni.
Quello con il mondo islamico è uno scontro iniziato in tempi moderni con la spedizione di Napoleone in Egitto due secoli fa, ma già inaugurato in tempi anteriori con le varie crociate. Che altro non erano se non guerre europee volute dal Vaticano contro il mondo non solo islamico. Viceversa, si rischia che eventuali e peraltro auspicabili accordi di pacifica convivenza tra le diverse confessioni stendano una ancor più spessa e pesante cappa multi clericale sui diritti dei cittadini italiani tutti, laici e non laici, che seguono una religione o che non ne seguono nessuna. E nel caso di ormai non impossibile rottura dell’unità d’Italia, con conseguente espulsione della sua parte più debole dalla Comunità Europea, la situazione che si sta creando potrebbe avere conseguenze devastanti.
A tutto ciò bisogna aggiungere che in parallelo con l’aumento dell’invadenza clericale nella vita politica è cresciuta anche nella realtà delle scuole private il ruolo di Comunione e Liberazione, organizzazione filoclericale che punta a occupare nell’intero settore della scuola uno spazio simile a quello che è riuscita ad occupare nel settore della sanità della Regione Lombardia, diventata per alcuni politici regionali l’equivalente di ciò che è Mediaset per Silvio Berlusconi. Comunione e Liberazione ha inoltre contribuito ad alterare la natura della politica sanitaria lombarda: se tale politica prima era modellata sulla realtà della distribuzione statistica e territoriale delle patologie, oggi invece è modellata sulla struttura e sulle esigenze del mondo della produzione sanitaria e farmaceutica. Si vuole forse snaturare anche il mondo della scuola con analoghi cambiamenti di rotta e di obiettivi? Nella scuola si vuole piegare l’interesse generale a favore di quello “privato”, in gran parte confessionale e comunque sempre affaristico?
Più in generale, il dilagare di Comunione e Liberazione nella realtà economica e politica lombarda è ben documentato dal libro dal titolo significativo: Assalto al potere in Lombardia, scritto da chi ben conosce il tema, perché dipendente della giunta regionale e per rappresaglia è stato sospeso pro tempore dal lavoro.
C’è da notare che Comunione e Liberazione è nata proprio in Lombardia, per l’esattezza a Milano, grazie all’uso molto disinvolto che il famoso professore di religione don Luigi Giussani fece negli anni ’60 del suo ruolo tra gli studenti del liceo Berchet dove insegnava. L’esempio del sacerdote Giussani – definito grande educatore, omettendo però che educava al cattolicesimo molto poco laico – trova oggi volenterosi imitatori. Nelle scuole private nell’orbita di Comunione e Liberazione non di rado gli insegnanti praticano, nei confronti di cognizioni e dottrine sgradite, la strategia del riduzionismo o del negazionismo, per esempio nei riguardi del darwinismo e dell’evoluzionismo, sostituiti d’autorità con il creazionismo biblico, ma anche sostituendo buona parte della storia antica con i miti della Bibbia, fatti passare per verità storiche quando è ormai assodato che non lo sono e che pertanto alimentano invece odi millenari tra varie confessioni con danno dei rispettivi popoli.
Una scuola pubblica che insegni istituzionalmente nello stesso tempo due cose tra loro opposte e inconciliabili, vale a dire da una parte la storia e il pensiero critico, quindi anche scientifico, con il personale docente scelto dallo Stato italiano e dall’altra il suo opposto fideistico, quali per esempio il creazionismo e i miti biblici con il personale scelto ad nutum dal vescovo, è una scuola che offende il dettato costituzionale sulla parità dei cittadini italiani e che non è in grado di formare menti dotate di sufficiente intelligenza critica e capacità scientifica.
Una tale formazione scolastica, contraddittoria e schizofrenica, non è la più adatta per reggere le pesanti sfide economiche, culturali e globali che sempre più ci vengono lanciate da Paesi come l’India e la Cina, giganti che, spogliatisi ormai del tutto degli abiti coloniali imposti in passato dall’Europa, la stanno raggiungendo in molti campi. Con la prospettiva di superarla e soppiantarla nel ruolo mondiale. E’ quindi la scuola pubblica, non le singole confessioni né quella dominante, che deve essere messa al centro dell’interesse generale.
E’ la stessa Comunità Europea a lanciare l’allarme con una apposita risoluzione, la numero 1580 del 4 ottobre 2007, che vale la pena citare per intero in calce a questo documento, e che mette in risalto come il movimento creazionista persegua in realtà ovunque nel mondo cristiano, dagli Stati Uniti, dove è nato, all’Europa, dove lo si vuole espandere, l’obiettivo di abbattere la democrazia per sostituirla con la teocrazia. E anche in questo caso non è ideologia o anticlericalismo denunciare una tale situazione, si tratta invece di far notare, tra l’altro, un paio di cose. Senza scadere nell’antagonismo e nella contrapposizione reciproca, credo e scienza devono poter coesistere senza che un credo venga ad opporsi alla scienza contrastandone le acquisizioni, che hanno invece il merito di avere enormemente migliorato le condizioni di vita dell’umanità.
In Italia siamo arrivati al punto che il vicepresidente del Consiglio Nazionale per le Ricerche (CNR), Roberto De Mattei, si è fatto dare dallo stesso CNR un contributo di 9.000 euro per pubblicare gli atti di un convegno da lui organizzato sul tema “Evoluzionismo. Il tramonto di una ipotesi” (cfr “La Repubblica” del 23 dicembre 2009). De Mattei è un fervente creazionista, convinto che “Adamo ed Eva siano personaggi storici e siano i progenitori dell’umanità”.
Poiché crede nella Bibbia, e non solo riguardo all’origine dell’umanità, confondendo illegittimamente tra le sue legittime scelte religiose e la sua pubblica responsabilità di ricercatore scientifico, De Mattei lancia anche l’accusa che “in alcuni ambienti ecclesiastici c’è un atteggiamento debole, come di inferiorità verso certi ambienti intellettuali” assertori del darwinismo, e punta il dito contro i “vescovi e teologi che lo accettano”, chiosando che questi “sono gli stessi per esempio che sostengono che il libro della Genesi è una metafora e che non va preso alla lettera”.
Se questa è la mentalità scientifica e la disinvoltura del vicepresidente del CNR, possiamo intuire quale sia quella al livello della scuola di ogni ordine e grado. Insistere sulla verità storica delle narrazioni bibliche e prenderle come insegnamenti, per giunta divini, anziché spiegare che in massima parte sono solo miti e che nella totalità sono comunque di esclusiva origine umana significa legittimare valori che ledono in molti punti la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e la Costituzione della Repubblica italiana.
Non è ammissibile che il Vaticano remi contro la laicità e quindi contro la legalità della nostra Repubblica e che nello stesso tempo questa gli conceda tali e tante concessioni economiche e agevolazioni fiscali da farne un non trascurabile peso per l’erario. Peso che oltretutto ha quattro ben precise conseguenze negative: contribuisce a ridurre la possibilità di arrivare a una più equa tassazione, sempre promessa dai nostri governanti e sempre dagli stessi rinviata alle calende greche; impedisce alla radice lo sviluppo di iniziative pubbliche assistenziali e solidaristiche, con annessa creazione di posti di lavoro anche qualificato; favorisce invece la cultura e la pratica della carità appaltata di fatto a iniziative ed istituzioni facenti capo al Vaticano; infine, toglie risorse alla scuola pubblica.
La debolezza, le contraddizioni e i vizi di varia natura delle forze politiche, soprattutto della maggioranza, mettono il governo e la gran parte dei partiti nella condizione di avere più che mai bisogno dell’appoggio della gerarchia vaticana per conservare la propria base elettorale, cioè il proprio potere.
Tutto ciò è apparso drammaticamente chiaro nelle vicende del primo ministro Silvio Berlusconi negli ultimi mesi del 2009, sfociate nell’affermazione clamorosamente mendace sui “valori cristiani veicolati dal mio governo”. Il “caso Dino Boffo”, con i suoi annessi e connessi, è stato un episodio emblematico anche per cinismo, mercanteggiamenti e disponibilità alla simonia, oltre che per le torsioni acrobatiche che ha comportato. E a proposito di torsioni acrobatiche, la Lega Nord è passata da un anticlericalismo becero ad un altrettanto becero filoclericalismo, aggravato da una visione del cattolicesimo decisamente meschina e razzista.
Il bisogno governativo e più in generale politico, anche a livello regionale e comunale, di appoggio strumentale alla stampella vaticana comporta una ulteriore contrazione dei diritti civili e una ulteriore cessione di sovranità della Repubblica italiana a favore dello Stato estero del Vaticano.
Tutto ciò ha inoltre contribuito all’abbandono da parte dei partiti di sinistra dell’analisi della composizione della realtà produttiva, industriale, economica, finanziaria, contadina, professionale, ecc., e dell’analisi della composizione delle classi sociali. Un abbandono che obnubila la possibilità di efficaci riforme e cambiamenti strutturali e quindi di un più alto livello della qualità della vita delle classi dipendenti. Le categorie dell’analisi di classe sono state sostituite da categorie prevalentemente anagrafiche, come “giovani” e “anziani”, etnico-geografiche, come “extracomunitari” e “italiani”, religiose, come “cattolico” e “musulmano”. E c’è la tendenza ad aggiungere categorie ideologiche come “antisemita”, “filoisraeliano”, “filoarabo”, ecc. La distruzione della possibilità di intervenire incisivamente sulla realtà strutturale anche di classe è perciò praticamente nulla.
Le tensioni e i tentativi di accordo tra le tre religioni monoteiste, che di fatto sono le religioni dell’intero bacino del Mediterraneo e annesso retroterra, spingono in direzione di un rafforzamento clericale, inteso come rafforzamento dei cleri delle varie confessioni e di quelli delle loro divisioni scismatiche (non esiste infatti né un solo tipo di cristianesimo né un solo tipo di islam e neppure un solo tipo di ebraismo, in quanto le loro suddivisioni e sette assommano ormai a svariate decine).
Siamo così costretti a oscillare tra lo “scontro di civiltà” – che è piuttosto uno scontro di inciviltà, oltre che di fatto uno scontro di religioni, o meglio di interessi che si definiscono religiosi – e una ripresa dei vari clericalismi che sarà sicura causa di regressione sotto vari profili: politico, civile, sociale, morale, culturale, quindi anche scientifico, ed economico, oltre che religioso, ove per religione s’intenda l’inalienabile diritto a professare una fede, senza volerla imporre agli altri. Cioè senza voler a tutti i costi interferire nel dare a Cesare ciò che è di Cesare e, per chi ne ha almeno uno, dare al proprio Dio ciò che è del proprio Dio.
Non vogliamo restare prigionieri di tradizioni e radici che non hanno saputo evitare o che hanno provocato tragedie immani come il colonialismo, le guerre mondiali, i genocidi, l’uso della bomba atomica e la demenziale corsa agli armamenti nucleari, chimici, batteriologici e perfino “stellari, tutte prove evidenti dell’assenza di qualunque “superiorità” culturale o di civiltà nei confronti del resto del mondo, anzi prove di bancarotta morale e culturale di modelli di civiltà e sviluppo insostenibili, che se diventano accessibili al resto dell’umanità, il rischio è quello della distruzione delle risorse del pianeta.
OBIETTIVI – In attesa di definirli con esattezza con un dibattito più ampio, sono comunque prioritari:
• il potenziamento delle scuole pubbliche e dei programmi scolastici, anche dirottando a loro favore almeno parte dei fondi recuperabili ponendo fine ai privilegi economici del Vaticano e degli incostituzionali finanziamenti alle scuole private;
• il riconoscimento effettivo della parità dei diritti e della dignità tra l’uomo e la donna anche in fatto di sovranità sul proprio corpo, promozione di una maggiore presenza della donna in tutti i campi della vita pubblica, sua autonomia nelle scelte in fatto anche di maternità e lotta contro le pretese di sua soggezione alle ideologie dei vari cleri, che di fatto sono pretese di prosecuzione della soggezione della donna all’uomo. Il potere maschile e maschilista ha già fatto troppi danni nel corso della Storia, ed è ormai urgente porvi un argine e combatterlo;
• l’ampliamento dei diritti civili sulla base dell’eguaglianza tra tutti i cittadini italiani, e quindi a prescindere da considerazioni religiose e sessuali e di qualunque altra natura comunque discriminatoria;
• l’abrogazione del Concordato e dei privilegi che comporta, anche per impedire che se ne stipulino altri sullo stesso modello per altre religioni.
Ecco intanto il testo completo della risoluzione n. 1580 approvato dalla Comunità Europea il 4 ottobre 2007:
1 – Lo scopo di questo rapporto non è quello di mettere in dubbio o combattere un credo – il diritto alla libertà di fede non lo permette. Lo scopo è di mettere in guardia contro certe tendenze a far passare un credo per scienza. È necessario separare i credo dalla scienza. Non è una questione di antagonismo. Scienza e credo devono essere in grado di coesistere. Non è una questione di contrapporre credo e scienza, ma è necessario evitare che un credo venga ad opporsi alla scienza.
2 – Per alcune persone la creazione, in quanto materia di credo religioso, dà un senso alla vita. Nonostante questo, l’assemblea parlamentare è preoccupata dei possibili effetti negativi che potrebbero avere le idee creazioniste all’interno del nostro sistema educativo, e delle conseguenze per la nostra democrazia. Se non stiamo attenti, il creazionismo potrebbe diventare una minaccia per i diritti umani, argomento di fondamentale interesse per il consiglio europeo.
3 – Il creazionismo, che è nato dal rifiuto dell’evoluzione delle specie attraverso la selezione naturale, è stato per lungo tempo un fenomeno quasi esclusivamente americano. Oggi le idee creazioniste tendono a farsi strada in Europa, e la loro diffusione sta influenzando un numero notevole di Stati membri del Consiglio europeo.
4 – L’obiettivo primario dei creazionisti di oggi, la maggior parte dei quali sono cristiani oppure musulmani, è l’educazione. I creazionisti sono tesi ad assicurarsi che le loro idee vengano incluse nei programmi scientifici della scuola, ma il creazionismo non può in ogni caso pretendere di essere una disciplina scientifica.
5 – I creazionisti mettono in dubbio il carattere scientifico di certi aspetti della conoscenza, e sostengono che la teoria evolutiva è solo una fra le tante interpretazioni possibili. Essi accusano gli scienziati di non fornire prove sufficienti per affermare la validità scientifica della teoria evolutiva. D’altra parte essi difendono le proprie affermazioni come scientifiche. Nulla di tutto questo regge ad una obiettiva analisi dei fatti.
6 – Stiamo assistendo ad una crescita delle modalità attraverso le quali viene messa in discussione certa conoscenza stabilita sulla natura, sull’evoluzione, sulle nostre origini e sul nostro ruolo nell’universo.
7 – C’è un rischio effettivo di generare una seria confusione nelle menti dei nostri figli tra ciò che ha a che fare con convinzioni, credo e ideali di ogni tipo, e ciò che ha a che fare con la scienza. Un atteggiamento apparentemente egualitario potrebbe apparire piacevole e tollerante, ma è in realtà pericoloso.
8 – Il creazionismo presenta molti aspetti contraddittori. L’idea dell’intelligent design, la più recente e più raffinata versione del creazionismo, non nega un certo livello di evoluzione, ma l’intelligent design, in forma più sottile, cerca di apparire come scientifico nel suo approccio, e proprio qui sta il pericolo.
9 – Questa assemblea ha regolarmente insistito sull’importanza fondamentale della scienza. La scienza ha reso possibili notevoli miglioramenti nelle condizioni di vita e di lavoro, e non è un fattore insignificante nello sviluppo economico, tecnologico e sociale. La teoria dell’evoluzione non ha nulla a che vedere con una divina rivelazione, ma è basata su fatti concreti.
10 – Il creazionismo sostiene di essere basato su rigore scientifico. In realtà i metodi utilizzati dai creazionisti sono di tre tipi: affermazioni puramente dogmatiche; un uso distorto di citazioni scientifiche, a volte illustrate con splendide fotografie; e un supporto da parte di più o meno noti scienziati, la maggior parte dei quali non sono specialisti nel settore. Attraverso questi metodi i creazionisti cercano di convincere chi non è esperto in materia, e di seminare dubbio e confusione nelle loro menti.
11 – L’evoluzionismo non è una semplice questione di evoluzione degli umani e delle popolazioni. Negarlo potrebbe avere serie conseguenze sullo sviluppo della nostra società. Progressi nella ricerca medica con lo scopo di combattere con efficacia malattie infettive come l’AIDS diventano impossibili se i principi fondamentali dell’evoluzione sono negati. Non ci si può rendere pienamente conto dei rischi che comporta il significativo decadimento nella biodiversità e nei cambiamenti climatici, se il meccanismo evolutivo non è compreso a fondo.
12 – Il nostro mondo moderno è il risultato di una storia molto lunga, di cui lo sviluppo delle scienze e della tecnologia costituiscono un aspetto importante. Nonostante questo, l’approccio scientifico non è ancora del tutto compreso, e questo può incoraggiare lo sviluppo di ogni tipo di fondamentalismo ed estremismo. Il totale rifiuto delle scienze è certamente una delle minacce più gravi per i diritti umani e i diritti civili.
13 – La guerra alle teorie evolutive e ai suoi sostenitori nasce nella maggior parte dei casi da forme di estremismo religioso che sono strette alleate dei movimenti politici di destra. Il movimento creazionista dispone di un reale potere politico. La realtà dei fatti, come è già stata denunciata più volte, è che alcuni sostenitori del creazionismo più stretto sono intenzionati a sostituire la democrazia con la teocrazia.
14 – Tutti i leader delle maggiori religioni monoteistiche hanno assunto un atteggiamento molto più moderato. Il Papa Benedetto 16, ad esempio, come il suo predecessore Giovanni Paolo II, oggi elogia il ruolo delle scienze nell’evoluzione dell’umanità e riconosce che la teoria evolutiva è “qualcosa di più di un’ipotesi.
15 – L’insegnamento di tutti gli aspetti riguardanti l’evoluzione come fondamentale teoria scientifica è quindi cruciale per il futuro della nostra società e delle nostre democrazie. Per questo motivo deve occupare una posizione centrale nel programma scolastico, specialmente in quello scientifico, finché, come ogni altra teoria, sarà in grado di reggere un approfondito esame scientifico. L’evoluzione è presente dovunque, dalla prescrizione eccessiva di antibiotici che incoraggia la formazione di batteri resistenti, all’uso eccessivo di pesticidi nell’agricoltura, che porta a mutazioni negli insetti che li rendano immuni a tali pesticidi.
16 – Il Consiglio Europeo ha sottolineato l’importanza di insegnare le culture e le religioni. Nel nome della libertà di espressione e del diritto al credo individuale le idee creazioniste, come qualunque altra posizione teologica, possono sempre essere presentate come supplemento all’educazione religiosa e culturale, ma non possono pretendere di avere una rispettabilità scientifica.
17 – La scienza offre un addestramento insostituibile nel rigore intellettuale. Non cerca di spiegare “perché le cose sono”, ma di comprendere come esse funzionano.
18 – Un’indagine sulla accresciuta influenza dei creazionisti mostra che il dibattito fra creazionismo ed evoluzionismo va ben oltre l’ambito intellettuale. Se non facciamo attenzione, i valori che stanno alla base stessa del Consiglio europeo verranno direttamente minacciati dai creazionisti fondamentalisti. È quindi compito dei Parlamentari del Consiglio di reagire prima che sia troppo tardi.
19 – L’assemblea parlamentare urge quindi gli stati membri e specialmente le loro autorità educative: A difendere e promuovere la conoscenza scientifica. A rafforzare gli insegnamenti dei principi fondamentali della scienza, la sua storia, la sua epistemologia, e i suoi metodi, accanto all’insegnamento di una conoscenza scientifica obiettiva. A rendere le scienze più comprensibili, più attraenti, più vicine alla realtà del mondo moderno. Ad opporsi vigorosamente all’insegnamento del creazionismo come disciplina scientifica in termini di parità con la teoria evolutiva, e in generale ad opporsi all’introduzione del creazionismo in qualunque disciplina all’infuori della religione. A promuovere l’insegnamento dell’evoluzione come teoria scientifica fondamentale nel programma scolastico.
20 – L’assemblea accoglie favorevolmente il fatto che 27 accademie scientifiche del Consiglio Europeo degli stati membri abbiano firmato, nel giugno 2006, una dichiarazione sull’insegnamento dell’evoluzione, e si appella alle accademie scientifiche che ancora non l’hanno fatto a firmare la dichiarazione.
• Pollard John F., L’obolo di Pietro. Le finanze del papato moderno: 1850-1950, 2006, Corbaccio
• De Alessandri Enrico, Comunione e liberazione: assalto al potere in Lombardia, 2010, Bepress
Ho postato il trafiletto di Democrazia atea per mostrare come esista già un Partito antivaticano. Ciò non significa che io ne condivida l’esistenza. Anche perchè un partito del genere è ininfluente in un contesto in cui, ancora, la religione è tabù.
Sono d’accordo nel rispettare qualsiasi religione, e infatti ho amici islamici e buddisti. Nel panorama cristiano ho amici cattolici e protestanti. Ho conoscenti Testimoni di Geova, ma non amici. Non posso essere amico di un Testimone di Geova per il semplice fatto che abbiamo meccanismi mentali opposti.
Esiste però anche l’esigenza di far rispettare anche il mio laicismo.
E’ qui che si innesta il Manifesto di Pino, che non è antireligioso, bensì vuole semplicemente separare ciò che è Stato da ciò che è religione. Una democrazia atea è un estremismo della democrazia laica, ma qui bisogna stare attenti alla confusione tra ateismo e laicità, che spesso vengono, erroneamente, considerati sinonimi. Io ho una mia spiritualità che non è ateismo, ma non è neanche inquadrata nelle religioni esistenti. Così anche tutti gli atei che conosco. Si definiscono atei solo perchè disconoscono il Dio o gli Dei delle religioni in circolazione, ma non per questo non hanno una loro spiritualità.
C’è anche chi è convinto che dopo la morte non ci sia niente ed anche questa è una forma di ateismo. Anche queste persone però mostrano un senso morale, che è già un’indicazione di spiritualità. Come, al contrario, è proprio il fanatico religioso quello che non ha senso morale, che è più vicino alla bestia che non ragiona più che all’essere umano. In realtà il vero ateo è proprio il fanatico, che manca di spiritualità, compensata con l’ossessione religiosa derivante dalla paura della punizione o dall’ingordigia del premio.
xAZ:
Credimi Marco tu sei un portatore sano di stalinismo, vale a dire una forma autoritaria di “capitalismo di stato” guidato da tecnocrati e burocrati.
——
L’acqua pubblica è stalinismo? O per caso l’acqua è un bene che non deve essere caricato di oneri impropri?
Se il discorso dell’acqua lo si estende ai generi di prima necessità, lo si deve considerare stalinismo,in un contesto economico d’emergenza qual è quello attuale, destinato a durare qualche decina d’anni a dir poco?
Mi sa che non sono io quello che ha idee confuse.
Il capitalismo di stato, non è un capitalismo poichè non prevede utili di esercizio, altrimenti diventa un inutile doppione dei discounts. E’ da considerarsi invece una forma estesa di welfare.
Per quel che riguarda le iniziative della sinistra, mi sembra di aver letto che sono solo sugli affitti e sui mutui, in concreto. Non si possono considerare iniziative ‘sane’ le concessioni di soldi a pioggia a persone abili al lavoro, in quantità tra l’altro assolutamente insufficiente a risolvere il problema e, in ogni caso, non sostenibili a lungo termine.
xL inosse:
Per M.T. alla ricerca del consiglio perduto suggerisco un aggiornamento sulla riduzione degli sprechi
——-
Ho già espresso il concetto usando altri termini. Ho parlato precedentemente infatti di RAZIONALIZZAZIONE della produzione e del consumo. Che, in parole povere, significa appunto evitare gli sprechi.
Estinzione dei dinosauri: il colpevole è stato smascherato.
Lo dicono 41 ricercatori, attribuendo la causa ad un asteroide del diametro di 15 km, abbattutosi in Messico 65 milioni di anni fa.
Extinction des dinosaures: le coupable a été démasqué
C’est maintenant certain: il y a 65 millions d’années, un gigantesque astéroïde, puissant comme un milliard de bombes atomiques, a éradiqué les créatures de la surface de la Terre, assurent des scientifiques.
le 05 mars 2010, 16h25
LeMatin.ch & les agences
Espérant clore pour de bon le débat intense sur cette question, un panel international de 41 chercheurs a rendu public jeudi ce verdict final après avoir étudié 20 ans de données sur ce qui a causé l’extinction du Crétacé-Tertiaire (KT), qui a décimé plus de la moitié des espèces de la planète.
Les scientifiques ont conclu qu’un astéroïde d’environ 15 kilomètres de large s’était abattu sur Chicxulub dans la province actuelle du Yucatan au Mexique.
L’arcivescovo di Ratisbona in una lettera ai genitori: “Episodi di pedofilia negli anni 50″
Georg Ratzinger: “Non sono a conoscenza di nessun caso”. Il 12 marzo la questione in Vaticano
“Abusi nel coro diretto dal fratello del Papa”
Presidente dei vescovi tedeschi andrà a Roma
La Santa Sede: “Prendiamo molto seriamente tutta la vicenda degli scandali in Germania”dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI
“Abusi nel coro diretto dal fratello del Papa” Presidente dei vescovi tedeschi andrà a Roma
Il coro di Ratisbona
BERLINO – Gravissima nuova rivelazione nello scandalo degli abusi sessuali su minorenni nelle scuole religiose tedesche. Casi di abusi sessuali si sarebbero verificati, a lungo in passato, a Ratisbona, nel celebre coro di voci bianche, anche nel lungo periodo in cui padre Georg Ratzinger, cioè il fratello di papa Benedetto XVI, ne era il direttore. Secondo l’agenzia France Presse è quanto l’attuale vescovo di Ratisbona, monsignor Ludwig Mueller, ha scritto in una “lettera ai genitori” pubblicata sul suo sito. Georg Ratzinger ha affermato oggi di “non essere a conoscenza” di casi di abusi sessuali. Lo ha dichiarato lo stesso Ratzinger alla radio bavarese Bayerischen Rundfunk, secondo quanto scrive l’agenzia stampa tedesca Dpa.
“La Santa Sede sta prendendo molto sul serio tutta la vicenda dello scandalo di pedofilia in Germania”: è quanto ha detto il vicedirettore della Sala Stampa Vaticana, padre Ciro Benedettini, il quale però ha precisato che il Vaticano non vuole intervenire direttamente sul caso del coro di Ratisbona. Il 12 marzo il presidente dei vescovi tedeschi sarà a Roma per discutere la questione dal Papa.
Le dichiarazioni di monsignor Mueller sono allarmanti. Arrivano dopo che la Conferenza episcopale tedesca ha incaricato il vescovo di Treviri, monsignor Stephan Ackermann, di aprire una sistematica inchiesta nei ranghi della Chiesa stessa e delle scuole religiose per fare luce con tolleranza zero su ogni caso di abuso e molestia sessuale.
Gli abusi sessuali su minorenni membri del coro, che gode di fama mondiale, sarebbero avvenuti secondo le fonti ecclesiastiche dal 1958 al 1973. Padre Georg Ratzinger fu direttore del Coro dal 1964 al 1993. Secondo il vescovo Mueller, come lo cita la Afp, a suo tempo l’allora direttore dell’internato che ospita i giovani coristi fu scoperto, confessò e fu condannato. Nel frattempo egli è morto. Ma dopo le nuove rivelazioni, l’arcivescovato di Ratisbona promette di fare di tutto per chiarire il gravissimo caso.
In Germania si è cominciato a parlare di abusi sessuali su minorenni nelle scuole cattoliche, soprattutto quelle dirette dai gesuiti, da quando alcune settimane fa – dopo aver taciuto per decenni per vergogna – molti ex allievi del prestigioso ginnasio cattolico Canisius di Berlino hanno denunciato abusi ai loro danni. I casi, secondo le prime inchieste condotte dalla Chiesa stessa, sono stati forse 120, forse anche di più e hanno coinvolto diverse scuole religiose in tutto il paese.
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Sono anni che Nicotri ha messo in guardia contro questi mascalzoni travestiti da ministri di Dio, ma purtroppo lui è l’unico che ha il coraggio di farlo.
Ratzy a Maryssymy
Komare!!
Che bellino, sembra un gay!
P.S.: mi sembra strabico o mi sbaglio?
Forse è la foto che lo fa apparire tale..
Che poi, non appena lasciato libero “per prova” (sic!), l’Alex se la svigni, conferma quello che immaginavo.
Preferisco i cani che si guadagnano la pagnotta.
Qui nevica, di la c’è il sole, sotto piove e di lato grandina.
P.S.: com’era la storia dei bambini nati con malformazioni a causa delle VOSTRE bombette farcite di fosforo bianco?
Ci nascondiamo dietro un dito?
Facciamo i soliti zompetti della quaglia..un due tre, un due tre?
Eccetera.
Buonaseeera.
C.G.
Cara Sylvi mia sorella con marito e figlioletti son partiti per Udine oggi pomeriggio invitati al matrimonio di loro carisssimi amici,
che tempo avete , fa freddo? perchè qui da noi oggi c’è un vento gelido. Mi scuso se mi permetto di chiedere a Sylvi dal blog, ma è l’unico modo per raggiungerla.
Grazie e saluti M.
x Marco
quella dell’asteroide si sa da almeno 10-15 anni.
Lo vidi in un bel programma della BBC oltre 10 anni fa, ‘walking with the dinosaurs’.
L’impatto provoco’ terribili blast waves, ed anche una nube di polveri che oscuro’ la luce solare per circa un millennio. Il 70% delle specie viventi perirono, non solo quelle dei dinos
Peter
x C.G.
Non rispondo al suo solito chiacchiericcio, prima era la tutela dei bambini Iracheni, ultimamente il fosforo bianco.
No, il mio cane non scappava, inseguiva uno scoiattolo.
I giocatori di golf sono molto seri, gli prenderebbe un colpo se un cane gli facesse sviare un ‘swing’ o una buca, per non parlare se trovassero un mucchietto di poop.
Gli do pieno spazio, ha il mio campo da tennis per correre, il guinzaglio di 26 piedi e una bella casa di 9 stanze, mi sembra sufficiente.
Allora cosa fanno i cani in citta?
Ho amici a Milano che usano il balcone per i loro cani…sia per un po’ d’aria e, anche che per altro.
Non e’ strabico e non e’ gay.
Ok, finiamola col cane.
Anita
cara Marta ,
io sono a Grado, (45 km da Udine) da qualche giorno; sole, ma bora molto violenta.
La notte mi fa da ninna nanna il suono tintinnante delle sartie contro gli alberi delle barche; infatti abito a due passi dalla laguna e del marina.
Pare però che il tempo stia mutando; fosse così avranno nuvolo ma temperature accettabili.
Gli alberi hanno tutti le gemme!
Spero abbiano una bella festa … e che Udine accolga ” gli svizzeri”
con tutta l’ospitalità che meritano!!!
ciao Sylvi
Komare!!
Per l’appunto!
Il suo problema è e rimane su l’Alex fa la cacchetta sul campo da golf.
Diocenescampi! Una catastrofe!!
Il “chiacchiericcio” sui bimbi nati deformati grazie ai suoi eroi, invece sono quisquilie, bazzeccole, pinzellacchere.
Mai provata un pò di vergogna? Davvero mai?
P.S.: i vecchi, le donne e i bambini di Falluja erano anchessi iracheni….Falluja si trova, almeno per quel che ne è rimasto,
in Iraq.
Sì, lì dove avete, secondo il trio criminale Cheney, Rumsfeld e W(isky) Bush, esportato.. democrazia.
Usaescippa.
C.G.
CALIFORNIA
Protestano gli studenti
bloccata autostrada
150 PERSONE ARRESTATE
Le manifestazioni, arrivate anche a New York, rischiano di estendersi a tutti i campus degli Usa
(Repubblica di oggi)
Ma no, ma no, queste cose succedono solo in Iran!
Sorry, il post 513 è mio.
Titolone partito per errore.
Vox
CALIFORNIA
Protestano gli studenti
bloccata autostrada
150 PERSONE ARRESTATE
Le manifestazioni, arrivate anche a New York, rischiano di estendersi a tutti i campus degli Usa
(Repubblica)
Ma no, ma no, queste cose succedono solo in Iran!
Succedono strane cose con questo antispam…
Ora confonde i numeri dei post fa sparire quelli appena comparsi???
SINFONIA D’IDEE
Entro il porto
dell’insensibilità umana
sono ormeggiati
i velieri del pensiero.
D’improvviso, notevoli sinfonie
di eterne melodie
ondeggiano e le cime si slegano,
da nodi, da domande, da perchè.
Il vento s’alza, si gonfiano le vele,
l’albero tiene la brezza si mantiene,
spinge sul mare raggrinzato,
acqua chiara, acqua pura,
della giovin natura.
Sulla spiaggia conchiglie colorate
ragazzini, mamme chinate,
raccolgono avide in candida speranza.
D’un tratto s’alzano,
partono ed io respiro splendore
d’arte alla Capella della Madonnina.
Affamato, con disperazione
cerco Basilica che ristori dalla fatica,
che conduca al silenzio, alla consolazione.
La trovo, con fatica,
nella gloria della mia Chiesa.
Stordito mi bagno in sua fonte,
di suprema grazia.
Purificato, lindo, con umiltà
chino il capo e abbraccio la mia fede.
Ritorno.
Improvvise vibrazioni
di tuo giovial sorriso
mi arpeggiano entro l’anima
e accarezzo luminosi pensieri
che si perdono nei miei dolci sentieri.
@ C.G.
Ma no, il fosforo gli irakeni se lo sono inventato.
E se non se lo sono inventato, se lo sono buttati addosso da soli per fare dispetto agli americani. Idem i palestinesi.
x Vox
COMEEEE? Quale post sarebbe sparito DOPO essere comparso nel forum? Se me lo indica, lo rimetto in rete perché tutti i commenti mi vengono notificati automaticamente al mio recapito di posta elettronica privato e quindi devo averne copia in memoria.
Un caro saluto.
pino
caro C.G.
ma davvero Anita deve farsi carico di tutte le decisioni politiche US, dopo essersene fatte una bella fetta, quella della giovinezza, italiane?
E’ una donna forte, ma lasciamola riposare, qualche volta…
in compagnia di Alexander….
Se avessi ancora il mio Adak…forse gli avrei messo il cappottino…anche se non oso pensare che cosa ne avrebbe fatto…era un husky…
Mi ha fatto la cacchetta da cucciolo sul miglior tappeto che ho; se c’era temporale saltava sul divano come una valanga; mi riempiva il giardino di crateri; ma…nessun uomo mi ha mai guardato…come mi guardava lui!!!
Sylvi
x VOX
La conti giusta.
Crisi, cortei in California: autostrada ferma per ore 150 gli studenti arrestati – Interni – ilGiornale.it del 05-03-2010
http://www.ilgiornale.it/interni/crisi_cortei_california_autostrada_ferma_ore_150_studenti_arrestati/usa-proteste-california-crisi/05-03-2010/articolo-id=427128-page=0-comments=1
Nel mio Stato hanno ridotto le scuole pubbliche al minimo, la retta alla Brown University e’ salita a $51’000 l’anno.
Arrestati nell’ora di picca, non vuol dire malmenati o impiccati….saranno fuori in poche ore.
E…questo e’ il Presidente faro per l’ottima educazione scolastica, tagli, tagli, tagli.
ISLANDA
Pagare il debito? No grazie!
Si sa che l’Islanda è stata la prima vittima del collasso finanziario partito dagli Stati Uniti. Anzi, il primo caso di vero e proprio default di Stato. Dopo mesi di negoziati e complesse trattative i creditori dell’Islanda, anzitutto grandi banche inglesi e olandesi, hanno imposto all’isola un piano severissimo di rimborso che alla fine è stato sottoscritto dal governo di Rejkyavik. Contro questo piano è stato indetto un referendum che secondo tutti i sondaggi vedrà l’ampia prevalenza di No.
I boiardi del piccolo stato islandese hanno cercato in ogni modo di evitare il referendum che si svolgerà il prossimo fine settimana in Islanda, ma ogni sforzo è stato vano. I sondaggi dicono che quasi i tre quarti degli islandesi respingono l’accordo che il Parlamento aveva approvato, in base al quale il paese si impegna a rimborsare al Regno Unito e ai Paesi Bassi, la cifra di 3,9 miliardi di euro (5,3 miliardi di dollari), equivalente ad un terzo dei soldi persi dalle grandi banche inglesi e olandesi come conseguenza del fallimento del sistema bancario islandese nel 2008.
Il PIL dell’Islanda è di circa 17 miliardi di dollari. La cifra da pagare equivale dunque al 30% del PIL annuale dell’isola! Siccome la popolazione islandese è di 320mila abitanti, la cifra di debito a testa è di 16,500 dollari. In base all’accordo il denaro sarebbe stato versato lungo un periodo di 14 anni, il che implica che ogni cittadino islandese dovrebbe sborsare 100 dollari al mese fino al 2025.
Cosa accadrà se al referendum il popolo voterà contro l’accordo?
I grandi banchieri inglesi e olandesi, spalleggiati dai loro governi, minacciano ritorsioni pesanti e paventano “l’isolamento” dell’Islanda, una specie di blocco, come quelli che si fanno contro gli “Stati canaglia”. Terrorizzando gli islandesi che si recheranno alle urne, il Regno Unito e i Paesi Bassi hanno detto che, in caso di vittoria dei No, impediranno ogni eventuale pacchetto di aiuti da parte del FMI (si parla di 2,1 miliardi di dollari). C’è di peggio! Il governo inglese ha detto che se il referendum bocciasse l’accordo sul rimborso del debito, all’Islanda verranno applicate le consuete clausole anti-terrorismo, ovvero il congelamento dei risparmi e dei conti in banca degli islandesi.
Nel tentativo di sottolineare la posta in gioco, il ministro islandese dell’economia, ricattando anch’egli gli elettori, ha avvertito che un mancato salvataggio da parte dell FMI potrebbe significare una contrazione dell’economia del 5% anziché del 2% previsto. Il ministro ha infine affermato, e qui c’è lo zampino della BCE, che la vittoria del No al referendum, sarebbe un ostacolo all’adesione dell’Islanda alla UE.
L’Islanda sarà pure un piccolo paese, l’eventuale vittoria del No avrà tuttavia serie conseguenze, se non proprio finanziarie, simboliche. Un popolo europeo avrà detto no ai diktat dell’oligarchia finanziaria e optato di fatto per la misura di legittima difesa più elementare: l’annullamento del debito con l’estero.
di Moreno Pasquinelli
http://sollevazione.blogspot.com/2010/03/referendum-rejkyavik.html#more
@ Pino
No, no, grazie, non è necessario, mi era partito un vecchio post per sbaglio, perciò me ne scusavo. Solo che questo era successo dopo che avevo spedito il post sui cortei in California, che invece è apparso dopo (mistero).
Grazie Sylvi mia mamma è un po’ preoccupata perchè i nipotini sono piccoli, uno di 4 anni l’altro un anno cerchero`di rassicurarla. Per quanto riguarda l’accoglienza non ho dubbi ho conosciuto i genitori della ragazza qui a Lugano, persone molto care.
Grazie ancora, un saluto M.
X Sylvi.
Non è un problema di cani, animali che il sottosscritto ama profondamente. È l’ipocrisia (congenita) che , non esagero, mi sgomenta.
La saputella dell’altra parte della luna quando gli si dice senza peli sulla lingua come stanno le cose zompa come una quaglia.
Ovvero, soprassiede.
La conosco da quasi un decennio e penso ancora che faccia parte di quell’organizzazione chiamata USIA (Unitet States Information Agency) e cioè gente che frequenta blogs critici verso le amministrazioni degli Stati Uniti. A che pro, poi, non lo ho ancora capito.
La komare dice che ignora l’esistenza di questa agenzia.
Io ci metto la mano (sinistra, ovviamente) sul fuoco.
Buona serata e mi saluti il lago.
Non è il mare, ma sempre acqua è.
C.G.
x VOX
Nessun mistero, mi è stato notificato come in attesa di moderazione e quando ho letto la notifica l’ho sbloccato.
pino
Caro marco se si cambia il capitalismo non e’ piu’ capiatlismo e qualche altro animale e non ci sono garanzie che funzionera’ meglio. Anzi quelli che ci hanno provato per esemppio i nostri politici USA nella persona di Carter e Clinton hanno causato il recente crollo dell’economia.
Che differenza c’e’ tra i farabutti e gl’imbecilli? Sono tutti la stessa razza. Ognuno inaffia il proprio orto. Avete notato che quando devono votarsi un aumento sono sempre d’accordo? Il problema miei cari signori e’ che il potere in Italia non e’ nelle vostre mani ma nelle mane dei partiti. Potete votare per qualunque partito che volete ma alla fine i risultati sono sempre gli stessi. In Italia il potere e’ nei partiti. I politici nei partiti sono sempre loro, non cambiano mai. Voi non avete nessuna possibilita’ di farli fuori. E questo e’ la noce del problema. Avete bisogno di un sistema dove i politici, tutti, sono eletti direttamente dal popolo o una sezione del popolo cosi’ sono direttamente responsaboli a quelli che li hanno votato. Solo cosi una persona come Berlusconi puo’ essere buttato fuori. Come sono le cose oggi, possono solo cambiare poltrone.
x gino
Le bombe a fosforo furono usate pesantamente durante la seconda guerra mondiale (Tokyo, Dresden, ecc.). Non hanno mai dato risultati che sono stati riportati da Fallujah. Questo non nega che qualcosa di male c’e’ ma bisogna indagare e trovare la causa.
x Pino
Caro Pino,
mi rivolgo a lei in riguardo al Signor Mirko, aka Cerutti Gino.
Credo che l’accusare una persona di appartenenza ad una Associazione propagandistica come la defunta USIA, non sia permesso in un forum.
Il Signor C.G. sta abusando la mia pazienza, non solo la mia pazienza, ma la mia integrita’ , quindi diffamazione.
Chieda al Signor C.G. di ritirare le sue accuse, o mi dovro’ dimettere da questo forum.
Grazie.
Sinceri saluti,
Anita
x Cerutti Gino
Non mi puo’ conoscere da 10 anni, sono solo 6 anni che ho un PC e server che mi permettono di entrare in internet.
Anita
X C.G.
volevo puntualizzare che Grado non è lago;è mare e laguna, splendida, che porta fino a Venezia.
Al mattino, appena giro l’angolo per comprare i giornali, ho il mare davanti,bello, furente e burrascoso in questi giorni e che frange sulla diga che ripara l’Isola.
E’ un’Isola di storia lunga: Gradus la chiamarono i romani ed era approdo per le navi più grosse che non potevano risalire il fiume Natissa fino ad Aquileia.
Dopo Attila fu sede delle Insegne Patriarcali di Aquileia; qui infatti rifugiarono, per sfuggire alle orde barbariche che, meno male, non sapevano nuotare!!!
E’ chiamata Madre di Venezia.
Per farla corta, è una graziosissima cittadina con campi, campielli, calli dove si va a piedi o in bicicletta!!!
Buona serata
Sylvi
x gino
Meglio ancora, sul fuoco ci puoi mettere la tua testa (sinistra obviously) cosi si raffredera’ un pochino.
Dimmi caro Mirko come fai a sapere che sono state le bombe a fosforo o l’uranio impoverito? Forse e’ stato la porcheria che Saddam teneva ma mai trovata.
Fatti una doccia gelata.
Io mi sono fatta un’idea di Pino come di persona mite e accomodante, di idee forti che mette in piazza e che non spesso condivido;
ma …mi chiedo…perchè i suoi amici, quelli che gozzovigliano insieme con lui!!!…lo mettono sempre negli impicci???
E gli fanno andare quel bicchiere di vino di traverso????
Sylvi
x Tutti
The United States Information Agency (USIA), which existed from 1953 to 1999, was a United States agency devoted to “public diplomacy”.
http://en.wikipedia.org/wiki/United_States_Information_Agency
La United States Information Agency (USIA), che esisteva dal 1953-1999, era un’agenzia degli Stati Uniti dedicata alla “diplomazia pubblica”.
Anita
x Anita
A me pare che l’Usia non avesse un ruolo spregevole, nel senso che faceva propaganda, ma non spionaggio. Ai miei tempi era molto malvista una organizzazione culturale degli Usa che mi pare si chiamasse Usis o qualcosa del genere, era dotata di biblioteche, forse è la stessa Usia ma non ne sono sicuro. Inoltre C. G. non mi pare il tipo di persona dall’offesa facile, quanto piuttosto dall’ironia a volte tagliente pur se sempre affettuosa almeno nei suoi confronti.
In ogni caso sono sicuro che se lei si sente offesa da quanto detto da C. G. lui se ne scuserà volentieri. Intanto voglia accettare le mie scuse, perché la responsabilità di quello che compare nel forum è comunque mia.
Un caro saluto.
pino
x Pino
Caro Pino,
il Signor C.G. cerca di diffamarmi per anni, non ha alcun diritto di scrivere ripetutamente che io appartengo a qualsiasi associazione, in particolare ad una di cui sarei veramente impiegata e percio’ ricevendo un salario.
Ma cosa fa’ scherza?
Sono una persona conosciuta, non un anonima/o come tanti, il mio nome e reputazione sono’ impeccabili.
Come lei avra’ ben letto l’unica ragione per cui ho iniziato a partecipare ad un forum italiano e’ stato solo perche’ mi era arrivata via e-mail un link per L’Espresso e, dopo aver letto il forum di Bocca mi e’ venuto un accidente…ma cosa sta succedendo in Italia?
Con l’andar del tempo sono diventata un habitué, per nostalgia, curiosita’ e, per riimparare l’Italiano.
Ne ho subite tante, forse sono pseudo masochista, ma in questo forum ho trovato un link con l’Italia, bella o brutta come sia.
Ho anche trovate amicizie che tengo care, alcuni non partecipano piu’ ma l’amicizia rimane.
A questo punto rifiuto di avere sempre “a monkey on my back”, di nome Mirko, aka Cerutti Gino, il quale non scherza ma insulta e diffama incessantemente.
Mi dispiace di averla fatta intervenire, non l’ho mai fatto, ma…il troppo stroppia.
Cordialita’,
Anita
X Anita
guarda, non vale la pena prendersela tanto: in blog come questi si incontrano-scontrano non solo opinioni differenti, ma campioni di umanità differenti e in alcuni di questi è naturale, durante la tenzone, ricorrere ad insulti e offese quando le proprie argomentazioni non reggono.
Faccia una cernita dei “postatori” di questo blog, scelga quelli più educati ed inclini al dialogo, senza dare troppo peso alle parole di quelli a te “sgraditi”: come dice Pino, bisogna lasciare che affoghino nelle proprie feci, eh eh.
x Pietro
Guardi che non mi riferivo certo a Cerruti Gino, persona generosa, che stimo anche se non la conosco e anche se farebbe meglio a non oscillare tra i fidanzamenti scherzosi con Anita ai divorzi burrascosi per espressioni che Anita può ritenere offensive o troppo oscuramente allusive.
Un saluto.
pino
x Pietro
Pietro P?
Ma vedi, non sono nemmeno discussioni, regolarmente il Signor C.G. si presenta senza alcun motivo e mi tira in ballo guerre ed i sui danni, approffittando di banali scritti, iniziati da lui stesso, sul mio cane.
Dimmi cosa c’entra il mio cane con l’Iraq, il fosforo bianco e con la USIA di cui secondo lui sarei un’ impiegata?
Mah……
Forse la colpa e’ mia per avere data troppa confidenza ed avere accettato gli “scherzi” di quel individuo troppo a lungo .
Thank you,
Anita
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…..suoi danni….
A.
x Pasquino
Madonnina del mare
Al primo sole si desta
la cittadella marina
e in un bel giorno
risuona la dolce campana vicina.
Mentre sul mare d’argento
va il pescatore contento,
passa e s’inchina alla sua Madonnina
dicendole piano così.
“Madonnina del mare,
non ti devi scordare di me!
Vado lontano a vogare
ma il mio dolce pensiero è per Te!”
Canta il pescatore che va.
“Madonnina del mare, con Te
questo cuore sicuro sarà!”……
Chissà perchè ho l’impressione che non sia la prima volta che la senti….
Buonanotte Sylvi
Pensieri
Il Signor Cerutti Gino instilla diffidenza su di me su questo forum.
Plain and simple.
Anita
Chieda al Signor C.G. di ritirare le sue accuse, o mi dovro’ dimettere da questo forum.
Grazie.
Sinceri saluti,
Anita
——-
Dài, Anita, esiste qualcuno che riesce a farti perdere la pazienza? Mi fai fare brutta figura, dopo che ho detto a Sylvi ” prendi esempio da Anita, che in due parole mette a posto chiunque”!
Mah, sarà qualche transito planetario, devo controllare: prima CC, poi Sylvi, poi tu, avete minacciato di andarvene. Ed io che dovrei dire, che sono attaccato su tutti i fronti, a volte con un linguaggio più che offensivo?
Suvvia…il bravo comandante è quello che riesce a mantenere la rotta anche col mare in burrasca e tu hai sempre dimostrato di essere un’ ottima comandante. Per cui, anche se non ti piace Alirio Diaz, che è come dire a un Gesuita che Dio non esiste, non riuscirei a concepire il blog senza di te. Sei o non sei il mio mito d’oltre oceano?
Sempre x Anita:
Il sig Cerutti Gino non instilla diffidenza verso nessuno: chi vuoi che dia retta alle sue spiritosaggini?
Certo, esagera, ma cosa pretendi da uno che va in Lambretta ( la moto degli sfigati) invece che su una bella Guzzi o Ducati come Dio comanda?
Caro marco se si cambia il capitalismo non e’ piu’ capiatlismo e qualche altro animale e non ci sono garanzie che funzionera’ meglio. ( P)
—-
Credo che tu confondi capitalismo con liberismo.
Mettiamola così: serve un sistema economico che permetta l’arricchimento, ma non l’ESAGERATO arricchimento, e allo stesso tempo preveda una razionalizzazione del mondo del lavoro in maniera che vada a vantaggio SIA del lavoratore CHE dell’imprenditore. Anche perchè spesso l’imprenditore non è altro che un ex lavoratore che ha messo in pratica le proprie idee e il proprio spirito imprenditoriale.
Non è una cosa impossibile da realizzare e credo che, anche se lentamente e certo non in questa generazione, il sistema economico si assesterà su un modello come quello che ho ipotizzato.
x marco tempesta
E NO! Non svilitemi la Lambretta!!!!!!
pino
L’orologio del forum
Qui sono le 18:255 o le 6:25PM.
Ci sono 6 ore di differenza tra la sponda Atlantica e L’Italia.
Quindi dovrebbero essere solo le 0:25 in Italia e non le 1:25 AM.
Come mai 7 ore?
Anita
…..18:25…..
Ci deve essere qualche cambiamento in via, i miei security systems stanno diventando pazzi.
Forse Pino sta inserendo un nuovo articolo.
A.
x Anita
No, non sto inserendo nulla. Le stranezze dell’orario esistevano già nel blog de L’espresso, se non ricordo male. Sono i “miracoli” delle moderne tecnologie: dal “tempo reale” a quello a gogò.
‘Notte e un bacione riparatorio.
pino
x Pino
L’orario, prima era indietro di un ora, adesso e’ avanti di un ora.
Di solito quando lei sta procedendo ad inserire il nuovo articolo, il computer fa le bizze, a volte si apre una pagina interna, simile a source.
Lei non mi deve niente di riparatorio…..
Bacioni ricambiati.
Buona notte,
Anita