La protezione al clero pedofilo presenta il conto a Ratzinger e gli islamici ringraziano. La faccia taroccata di Berlusconi sul Corsera è il miglior manifesto elettorale del nulla del Partito dell’Odio berluscone. Netanyahu finalmente a cuccia?

Dunque abbiamo fatto bene. Abbiamo fatto bene a insistere ad attaccare Ratzinger perché colpevole di avere firmato nel maggio 2001 l’ordine che di fatto proteggeva in tutto il mondo la pedofilia nel clero ordinandone il silenzio di fronte alla magistratura. Siamo stati ignorati per tre anni di fila, ma ecco che ora finalmente il ministro degli Interni tedesco, il teologo Hans Kueng, del quale il papa è stato grande amico, il capo dei vescovi tedeschi, monsignor Robert Zollitsch, il movimento cattolico tedesco Wir Sind Die Kirche (La Chiesa Siamo Noi), il movimento cattolico anch’esso tedesco Iniziativa Chiesa Dal Basso, l’intellettuale e scrittore cattolico  irlandese Joseph O’ Connor e altri ancora, tutti sparano a zero contro Ratzinger rinfacciandogli proprio la firma di quell’ordine scellerato. Molti di costoro chiedono le dimissioni del pontefice, O’ Connor pretende che vada a “chiedere perdono in ginocchio” in Irlanda, devastata dagli scandali della pedofilia del clero, Hans Kueng dichiara che “Sulla pedofilia Ratzinger deve recitare  il mea culpa”. La tempesta non si placa neppure dopo l’ennesima presa di posizione a chiacchiere del papa, che continua a svicolare. Ora finalmente la stampa italiana – ma la televisione? – è costretta almeno a citare quel documento, anche se fa vergognosamente muro, a destra come a sinistra, tra bigotti come tra laici e atei, a non volerlo pubblicare. Taccio, per pudore, i nomi dei direttori e dei colleghi cui ho spedito quel documento e che continuano a far finta di niente. Che vergogna! Se l’intera stampa si riduce a complice omertoso dei protettori dei pedofili non ci si può meravigliare se un Minzolini si riduce come s’è ridotto. Per non parlare dei partiti…. Il Chiavaliere, che se ne intende, è arrivato a dichiarare con la sua usuale faccia diciamo di tolla che “è un documento equilibrato” la flebile lettera di Ratzinger, che condanna “il peccato, ma non il peccatore”, insomma il solito blablablà condito di “grande tristezza” per fare abboccare il gregge.

Ricapitoliamo la vicenda. Nel maggio 2001 Ratzinger e Raffaele Bertone, all’epoca rispettivamente Numero Uno e Numero Due della Congregazione per la dottrina della fede, cioè dell’erede della spaventosa Inquisizione, e oggi rispettivamente papa e segretario di Stato, cioè Numero Uno e Numero Due del Vaticano, inviano a tutti i vescovi del mondo l’ordine scritto che impone il “segreto vaticano” su tutti i casi di pedofilia del clero, ma anche di adescamento di maggiorenni, maschi e femmine, nel corso della confessione. Da notare che, come si legge nello stesso sito ufficiale del vaticano, quel venefico ordine è stato diramato “su invito del Santo Padre Giovanni Paolo II”: vale a dire, da quel Wojtyla che con fretta assai sospetta si vuole dichiarare santo anche per metterlo al sicuro dalle sue responsabilità riguardo il lungo depistaggio sulla scomparsa della giovanissima e bella cittadina vaticana Emanuela Orlandi. Altro che “santo subito”!  Protettore dei pedofili e degli adescatori in confesionale, questa è l’amara verità. Nell’estate del 2003 nel corso di un processo contro religiosi pedofili l’avvocato Carmen Durso di Boston consegna al procuratore Michel J. Sullivan una copia della precedente versione, datata 1962, del documento firmato da Ratzinger nel 2001. La versione del ’62 si intitola Crimen Sollicitationis. Durso chiede di procedere contro le gerarchie vaticane, colpevoli, a suo avviso, di aver deliberatamente coperto i casi di abusi sessuali che vedevano coinvolti membri del clero. Nello stesso periodo però arriva sul tavolo del magistrato un’altra lettera, firmata da Daniel Shea, avvocato di Houston ed ex seminarista, che aveva scoperto il documento del 1962 e ne aveva dato copia al quotidiano “Worcester Telegram & Gazette” di Boston e all’avvocato Durso. Del caso si occupa la rete televisiva statunitense CBS, ma le gerarchie vaticane si difendo mentendo: sostenendo cioè che le norme contenute nel documento del 1962 non avevano più alcun valore vincolante dal momento in cui era entrata in vigore nel 1983 la riforma del Codice di diritto canonico.

In realtà, come dimostrava l’avvocato Shea nella sua lettera e come veniva messo bene in chiaro dagli stessi documenti vaticani, Crimen Sollicitationis figurava come ancora in vigore nell’ordine di Ratzinger e Bertone del maggio 2001, intitolato De Delictis Gravioribus e talmente grave da non avere bisogno, per fare orrore, di collegamenti con il documento del ’62. Oltre a ordinare il segreto di fronte alla giustizia civile, la strana coppia Ratzinger e Bertone dichiara la pedofilia “reato contro la morale”, e NON contro la persona! Sta di fatto che l’ordine del 2001 è chiamato in causa nel corso di alcuni processi per molestie sessuali perpetrate da alcuni sacerdoti negli Stati Uniti anche su minorenni. La Corte distrettuale della contea di Harris, nel Texas, decide di indagare Joseph Ratzinger per il reato di «ostruzione alla giustizia» proprio per le disposizioni sul segreto nella “lettera” del 2001. .
il 20 settembre 2005 però il Dipartimento di Stato statunitense accolse la richiesta di concedere al papa l’immunità diplomatica in quanto capo di uno Stato sovrano, capo cioè del Vaticano. La richiesta era stata inoltrata dalla nunziature apostolica direttamente al presidente George W. Bush dopo che il papa evitò di presentarsi in uno dei processi nel quale fu chiamato a rispondere del reato nella medesima contea e nell’ambito del processo contro Juan Carlos Patino Arango, un religioso colombiano accusato di abusi sessuali su minori.

Come si vede, menano il can per l’aia, e ingannano i cattolici, gli ineffabili cardinali Raffaele Bertone e Angelo Bagnasco con il loro insistere a dire che “è in atto un attacco contro la Chiesa”. Semmai, c’è stato – e c’è tuttora – un attacco del Vaticano contro l’innocenza di troppi minori in tutto il mondo! E suscita ancor più sdegno Bagnasco che in qualità di capo dei vescovi italiani mette ancora una volta i piedi nel piatti della politica italiana con i soliti “inviti”, cioè ricatti, in vista delle ormai imminenti elezioni. Un comportamento da gentaglia. Il problema però è più grave. Lo scandalo mondiale della pedofilia nel clero cattolico e della protezione accordatale da Ratzinger se non porta a una rapida pulizia nella Chiesa, come da noi inutilmente auspicato da anni, recherà nel mercato religioso grande vantaggio solo alla “concorrenza” islamica. Gli ebrei infatti non praticano la propaganda e il proselitismo. Chi grida al “pericolo islamico” dovrebbe perciò a maggior motivo evitare di nascondere la testa nella cloaca massima sotto le scarpette rosse del papa tedesco. Non è bene che una struttura portante come la Chiesa, per quanto molto criticabile, collassi o ceda terreno non tanto al laicismo quanto ad altro fanatismo religioso o all’ateismo più algido e schifato. Sarebbe meglio facesse pulizia al suo interno e si mettesse al passo coi tempi, lasciando il cilicio alle Binetti e l’ipocrisia ai formigoni, buttiglioni e messoroni-messorini. I tipi come me e il professore Adriano Prosperi e lo stesso Piergiorgio Odifreddi sono utili alla Chiesa, se ascoltati, dei vari leccapantofole intascaquattrini e carrieristi.

A proposito di elezioni, tutta la vacuità, l’ipocrisia e la faccia di bronzo del partito berluscone è fotografata in pieno dal faccione del Chiavaliere pubblicato a tutta pagina elettorale sul Corriere della Sera. Tanto è ormai bolso, gonfio, con le occhiaie e le rughe la faccia in carne e ossa – e cerone – di Silvio Berlusconi, tanto e liscia, bonaria, listata, levigata, giovanile e atteggiata a seducente quella fasulla riprodotta nel paginone del Corsera. Una foto che è il miglior ritratto del blablablà e delle frottole del partito berluscone, il partito dell’amore che gronda odio a più non posso come ha dimostrato ampiamente anche nella manifestazione di vecchiardi a Roma in piazza S. Giovanni e nella nuova raffica di dichiarazioni demenziali del Chiavaliere contro la magistratura. Per non parlare del'”amore” dimostrato verso Santoro&C da Berlusconi nella mare di telefonate volgari a dirigenti Rai e Agcom. Michele Santoro ha scherzato quando ha invitato non ricordo chi ad “arrestare Berlusconi”, ma c’è poco da scherzare: ormai questo uomo è pericoloso, pericoloso anche per la tenuta della democrazia. Fottersene delle leggi e voler avere a tutti i costi ragione e partita vinta solo perché si è al governo di un Paese o delle sue anime è tipico delle dittature, oltre che – si noti bene – delle Chiese, e il Caimano di Arcore è riuscito a trasmettere il suo illegale modo di fare a fin troppi suoi luogotenenti e manutengoli. Se fino a ieri c’era da ridere, oltre che da piangere, da oggi c’è solo da piangere e stringere i pugni: per sferrare cazzotti non appena sarà inevitabile e doveroso farlo per difendere quello che resta della dignità delle nostre istituzioni. Schiacciate tra l’incudine vaticana e il martello berluscone.

L’unica nota forse positiva viene da Israele. O meglio dall’incavatura che la cialtroneria del governo israeliano ha fatto prendere – finalmente – al governo degli Stati Uniti. Che pare si stia accorgendo che la politica degli insediamenti e della pulizia etnica israeliana non porta da nessuna parte, o meglio porta al baratro. Obama ha promesso troppo col suo “storico” discorso a Il Cairo, ma ha mantenuto niente perché è stato preso a schiaffi più volte dal parafascista Netanyahu. E siccome il troppo stroppia in tutto il mondo, questa volta il governo Usa ha reagito come si deve. Almeno a parole. Chissà se è vero l’impegno, con la Russia, a far nascere comunque entro due anni il fantomatico “Stato” (?) palestinese. Forse ricordo male, ma Bill Clinton aveva preso con Arafat l’impegno a far nascere lo Stato palestinese “entro un anno” se il governo israeliano di allora avesse continuato come ha continuato. Perfino il segretario generale dell’ONU si è accorto – meglio tardi che mai – che Gaza è un inferno, dove un milione e mezzo di esseri umani sono costretti a vivere come bestie.
Il problema però è che l’opinione pubblica israeliana e la base elettorale del governo in carica è ormai fuori controllo. Netanyahu lo hanno votato per impedire, cioè NON fare, che nasca lo Stato palestinese e per fare la guerra all’Iran. La posta in gioco non è la bomba atomica iraniana, ma l’egemonia politica ed economica nel Vicino e Medio Oriente oltre che nell’Asia Anteriore. Basta leggere i libri di Fiamma Nierenstein per capire che una grossa fetta del sionismo arabofobo vuole porsi come “esempio per l’Europa”, cioè come sua guida nello scontro – prima o poi armato – con il mondo islamico. Forse anche a Washington hanno capito che la guerra non sempre è un buon affare, specie quando rischia di sfuggire di mano, tanto che Hilary Clinton ha spiegato pubblicamente alla maggiore lobby filoisraeliana a stelle e strisce che è meglio che cambi strada.
Ma se i vari Netanyahu insistono a raccontare la solita balla che “Gerusalemme non è una colonia, ma la nostra capitale, creata dagli ebrei”, allora il baratro non sarà scongiurato. Ai vari Netanyahu qualcuno dovrebbe insegnare almeno a leggere: nella tanto decantata bibbia c’è scritto chiaro e tondo che il “popolo eletto” ha sloggiato armi alla mano dalla “terra promessa” i popoli che già ci abitavano. Per fortuna si tratta solo di balle, le solite sparate dei “libri sacri”. Però chi ci crede dovrebbe cominciare a capire che il diritto al “ritorno” – o anche solo al restarci in pace – ce l’hanno ovviamente anche coloro che stando al Libro ne sono stati cacciati. I due pesi e de misure non vanno bene neppure a Yahvé.

628 commenti
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  1. ber
    ber says:

    Caro Marco,
    ….Vendola non è la “rivoluzione”,…forse è uno 0,01 di un qualche cosa di più importatnte che sogniamo da secoli,…una giustizia sociale più giusta,…dopo secoli di miseria.

    Sono stato un paio di giorni tra Termoli-S Severo e dintorni con il mio con-suocero che vive a Roma,ma che è originario di quelle parti e alla sorella sorda diceva “vendola”,…mi raccomando,..
    e i conoscenti intorno che gli dicevano:
    don peppì,…e che sei diventato proletario?,…
    e già,…il vecchio possidente non può diventare di sinistra…

    La strada è ancora lunga e tutta in salita.
    Un saluto,Ber

  2. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Siamo stanchi di diventare giovani seri, o contenti per forza, o criminali, o nevrotici: vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare.
    Non vogliamo essere subito già così senza sogni.

    Pier Paolo Pasolini

  3. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    RAFFAELE lOMBARDO INDAGATO PER MAFIA

    “Siamo al crepuscolo del berlusconismo”.

    E ha annunciato l’altro giorno: “Dopo le elezioni regionali noi ripartiremo con il Partito del Sud”. Dopo le elezioni regionali ripartirà da dove era partito anche l’altro governatore della Sicilia: da un sospetto di mafiosità.
    E’ il destino che tocca a tutti i potenti dell’isola, i troppo potenti e prepotenti.

    Dopo Totò Cuffaro anche Raffaele Lombardo entra nel labirinto del “concorso esterno”, telefonate ambigue, relazioni pericolose, amicizie fatali.

    Proprio lui che si vantava di non volere stringere la mano a nessuno, che non era come quel Totò vasa vasa che si mischiava con tutti a battesimi e matrimoni e prime comunioni in ogni paese e in ogni borgata della città.

    Proprio lui che ci teneva alla fama di gelido, uno che non dava confidenza a nessuno tanto da sembrare un robot pieno di manie e di fobie.

  4. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Leggo su Repubblica:
    “Nel quadro di questa multicolore casistica l’andata al seggio di Silvio Berlusconi alla scuola Dante Alighieri di via Scrosati raramente tradisce le sue indefettibili risorse. Fino a configurarsi come un gioiellino narrativo che anche ieri, con le valutazioni sul presente momento e con le accuse a Di Pietro, ha avuto il suo degno prosieguo. Disse un giorno La Russa che il Cavaliere è “un comunicatore ai limiti delle interpretazioni”. Non che la frase, pure efficace, abbia un senso molto compiuto e immediatamente comprensibile. E tuttavia, anche senza porre in questione l’art.9 della legge 212/56, con la collaborazione del ministro La Russa si potrebbe azzardare che Berlusconi consideri il seggio elettorale non tanto un luogo sacro alla democrazia, ma un po’ come un bar. Che poi esso si trovi nel quartiere milanese del Giambellino rende la faccenda pregna di conferme e ricordi gaberiani sul Cerutti Gino, considerato un “drago” al bar appunto del Giambellino.
    ————————————————————————-
    Peccato che avevo altro da fare e non ero presente, altrimenti gli avrei tirato…. i fili di rame che ha su quella testa di.. truffolo.
    C.G.

  5. Pasquino
    Pasquino says:

    L’IMBONITORE POLITICO

    Potente, misero e strafottènte,
    non teme niente, impenitènte,
    ama il prostrato che decanta
    il suo operato, vuole lodi da chi
    che per destino è a lui legato.

    Si ama e si bea, si estasia,
    si delizia, si mostra in continuazione
    e dichiara d’esser lui la tradizione.

    Come pavone fa la ruota e
    lecchini deboli gli fan da scorta.
    Sempre, comunque vuol
    imporre suo interessato pensiero,
    per conquistar lor signori,
    con cospicuo denaro,
    per scalar a gomitate
    le alte vette di lobbies sfacciate.

    Ad un Dio nascente,
    si paragona l’impertinente,
    simile ad una cometa,
    si fa pettinar da mane a sera
    la scia di seta, la sua criniera.

    Come fulmin a ciel sereno
    smette di brillar l’osceno.
    Giudice imparzial, giudice sereno
    lo toglie d’incanto dal palcoscenico
    delle folle senza sènno.

    Ad una cometa si paragona,
    tutt’i dì pettina sua chioma,
    però come stella cometa,
    dopo improvviso bagliore
    cessa di brillare nella celeste volta
    inghiottito per l’eternità in unica botta.

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    La sintassi predica che “ebrei” si scrive con la e minuscola.
    Come italiani, russi, cinesi, svizzeri, ceceni e giargianesi.
    Un lapis (come direbbe Faust) oppure quel senso di radicata superiorità (sob!) che fa ridere pure i polli?
    E magari fa piangere il popolo della Palestina?
    màh.
    C.G.

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x poppy.
    I tuoi dubbi sulla mia presunta o meno presunta onestà non smuovono neanche un pelo dei miei baffoni.
    Le titubanze di un cialtrone, per quanto mi riguarda, non fanno testo.
    Vai, tranquillo.
    C.G.

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Leggo su Pansa:
    “Insomma che i fascisti massacrassero va bene, ma che ad uccidere fossero i comunisti non può passare e non perchè hanno macchiato la Resistenza, ma per il motivo che l’hanno fatta, la Resistenza, e poi portata a termine e vinta. A massacro non si risponde con un una reazione violenta, neppure con il perdono, neppure con l’abbandonarsi alle nebbie delle memoria che vorrebbe rivalutare appieno la lotta partigiana, anche se il nostro si ritiene un ANTIFASCISTA DI SINISTRA e dice che la scelta resistenziale fu giusta. Insomma un pastrocchio di logica che veramente gioca sul terreno dell’assurdo inzuppando ben bene il suo biscottino.
    E’ veramente sorprendente come Pansa non abbia ritegno a scrivere come se stesse sciando tra le porte di uno slalom gigante: insomma si sarebbe dovuto fare la Resistenza senza farla. Dato che una guerra civile, definizione che continuamente ripete, non la si può condurre senza violenza ed uccisioni anche sbagliate.
    Il libro è veramente ben costruito, ben costruito come una macchinetta slot-machine, per fare soldi e non lo dico io ma lo stesso autore a pagina 302 – “le critiche? tutta legna per il mio camino”. Tradotto, per le vendite. Ed infatti le snocciola in questo testo: circa 400mila copie. Quindi perché prendersela con una macchinetta mangia soldi?”
    —————————————————————————-
    Chissà se alla mare-Ko basterà, lei che si fa bastare solo quello che gli fa comodo?
    Ne dubito.
    C.G.

  9. Peter
    Peter says:

    x Marco e CG

    sinceramente che Vendola abbia successo politico pur essendo dichiaratamente gay ha sorpreso anche me. Sapevo di altri politici gay in Puglia, ma lo tenevano ‘nascosto’, ed erano regolarmente sposati. La Puglia e’ comunque caratterizzata da una certa tolleranza levantina, che la distingue parecchio dalle altre regioni meridionali. La mentalita’ e’ molto alla greca

    Peter

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Peter
    La stessa considerazione che facevo ieri.
    Fu una bella sorpresa. Davvero.
    Se poi come dice il Tempesta, Niki non ha controllato chi gli girava attorno e cacciarlo seduta stante a pedate nel sedere, dipende molto probabilmente dalla “tolleranza levantina”.
    Anche se nell’Italia berluskina, per essere credibili, la tolleranza deve essere pari allo zero.
    Ripeto che in seguito ritengo Vendola (se vincerà) come il possibile contraente del berluska anche su scala nazionale.
    C.G.

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Auguri anche a lei. Con la speranza che sia l’anno della soluzione duratura dei problemi Israele/Palestina. E magari anche degli annessi problemi Mondo Arabo/Mondo Islamico.
    pino

  12. sylvi
    sylvi says:

    Leggo sui giornali che a Salò in una scuola media una ragazzina dfi 12 anni è stata costretta a rapporti orali dai compagni, mentre alcuni facevano cerchio perchè il prof non se ne accorgesse!!!

    Prendo sempre le notizie con le pinze, anche questa, ma che il prof dichiari di non essersi accorto di nulla…
    Ma Marco, e anche altri… diranno che bisogna lasciare libertà ai ragazzini di sviluppare la loro sessualità.
    A questo punto invoco la Gelmini perchè mandi a casa tutti i prof…tanto bastano un paio di CD porno per esaurire il programma!!!!!!!!!!

    X Peter e Alex : i punti esclamativi sono la mia indignazione!!!!

    Sylvi

  13. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Anita,
    sai quale è la differenza tra te e Pansa.
    Nessuna a rigor di logica.
    Solo che Tu all’epoca eri una ragazzina,e non ti eri accorta che c’era una guerra, di qui la presenza di cadaveri nelle strade a meno che tu sia in grado di raccontarmene una “senza”.
    Anche se sono “maschio” la curiosità è femmina.

    Pansa invece è uno che dice di essere un gionalista e uno storico.
    Il risultato è un buon pareggio.

    cc

  14. Controcorrente
    Controcorrente says:

    X Sylvi 412

    cara Sylvi,
    la vicenda che tu hai ripreso dai giornali ha dell’incredibile, anche se ad onor del “vero” oggi in Ittally l’incredile non esiste più!
    Piuttosto che mandare a casa tutti i “prf” a mio modesto avviso la Gelmini dovrebbe chiedersi da chissa mai quali “modelli culturali” possano scaturire simili atteggiamenti.
    Sono sicuro che da una attenta “analisi della storia di casa Sua, parte politica ovviamente,c’è molto materiale per farsi la domanda e darsi la risposta.

    cc

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Che tu, al contrario “metta in bocca” a Gesù Cristo le tue fantasie, o esprima idee che sono blasfeme, penso sia intollerante , fanatico e settario da parte tua. (sylvi)
    —-
    Cosa dico di blasfemo, di grazia?
    Cosa dico di fanatico, di settario?
    Se conosci l’ebraismo, il vecchio testamento, e se conosci il cristianesimo, è EVIDENTE che l’uno è il contrario dell’altro. Poichè l’ebraismo è parola di Dio e il cristianesimo, che ne rinnega i princìpi, è ugualmente parola di Dio, qualcosa non quadra non ti sembra?
    L’ebraismo è violento quanto il cristianesimo è non violento (deriva dal jainismo, infatti).
    Se Dio è UNO, ha evidentemente una crisi di identità.
    Tu altrimenti come la spieghi?
    Per la cronaca, tra le religioni esistenti al momento, sono abbastanza vicino ( ma non del tutto) al buddismo theravada, specie nel punto in cui dice che l’aver fede è un errore: bisogna capire, NON credere.
    E’ la stessa cosa che dico ad Anita, quando afferma che la Fede è un dono. NO, è un ERRORE, NON un dono! Il divino è nel capire, nell’intelligere, non nel credere! Il credere fa comodo al diavolo.

  16. alex
    alex says:

    @ Sylvi (412)
    “…Prendo sempre le notizie con le pinze, anche questa, ma che il prof dichiari di non essersi accorto di nulla…”
    – – – – – – – –
    Per forza non se n’è accorto, il prof. aveva deciso una prova scritta, non orale.

  17. L'Ingegner Comunista
    L'Ingegner Comunista says:

    Per Cerruti Gino n. 408

    Ci consenta dottor Pansa,
    … dietro il milite delle brigate nere
    più onesto, più in buona fede, più idealista,
    c’erano i rastrellamenti
    le operazioni di sterminio
    le camere di tortura
    le deportazioni
    le camere a gas
    l’olocausto

    Mentre dietro il partigiano
    più ladro, più spietato
    c’era la lotta per
    una società più pacifica
    più democratica e
    ragionevolmente più giusta …

    (Italo Calvino)
    ——————————————————————-

    Onore al merito al provocatore fascista Giampaolo Pansa, -(molti pensano che sia uno a libro paga del Cavaliere, anch’io lo penso)- è riuscito, in età piuttosto avanzata dopo una decennale carriera giornalistica, ad ideare una linea editoriale che può essere paragonata ad un una gallina dalle uova d’oro.
    Una volta visto dove tirava il mercato, si è impegnato a fondo nello scrivere di quello che va di moda da qualche anno a questa parte, cioè che la Resistenza, dato che non va angelicata, di conseguenza può essere demonizzata: e una volta demonizzati i partigiani, poi viene naturale santificare i fascisti.

  18. Controcorrente
    Controcorrente says:

    carissim Sylvi e Marco Tempesta,
    direi che seguo con vivo interesse il vostro discettare sul vero pensiero di Gesu Cristo.
    Non mi sento di esprimere un parere in merito , poichè presumo che nessuno dei due abbia conosciuto di persona L’Oggetto del contendere a meno di sbagli clamorosi.

    Se mai, mi rimetto alla lunga discussione storica che nè scaturita da 2000 anni a questa parte, che ha visto protagonisti un mare di Interpreti ,un mare di guerre, un mare di vittime che probabilmente neanche sapevano chi fosse Gesù Cristo.
    Quello che vi posso consigliare è che “evitiate” nel futuro di appiopparvi” scomuniche reciproche”.

    Per quel poco che io conosco , probabilmente Lui non avrebbe gradito,anche perchè se la Storia la racconta giusta , Lui fu uno dei primi scomunicati e mi par di ricordare che finì male!

    vostro
    cc

  19. L'Ingegner Comunista
    L'Ingegner Comunista says:

    Il calunniatore dei partigiani Giampaolo Pansa
    sparge le sue falsità e le sue calunnie in continuazione, io spero che ridesti l’allarme di tutti i sinceri democratici e antifascisti contro l’ormai dilagante revisionismo storico che mira a riabilitare il fascismo e criminalizzare la Resistenza.

  20. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    non mi sogno di scomunicare nessuno! Figurarsi!
    A Marco chiedo soltanto di parlare citando i documenti ( che in questo caso sono i Vangeli) e lo chiedo in nome del rispetto che deve agli altri bloggers; è una questione di metodo.
    Troppo spesso la fantasia di Marco spazia spintonando la sensibilità di altri.

    Per il resto…l’ultima cosa che farei è mettermi a parlare di religione in questo blog…ne troverei lì più di qualcuno …
    che non aspetta altro!!!

    Sylvi

    Ps: Sei ancora lì a bordo campo a fare riscaldamento?
    Siediti in panchina!!!

  21. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Ero ragazzina, si’, ma si cresce in fretta durante una guerra.
    Ho visto cadaveri mitragliati dagli arei che volano in basso, ho visto pecore e mucche falciate dai mitragliamenti che bloccavano le strade di campagna, ho visto case crollate che livellavano con i bulldozers con centinaia di gente morte nei rifugi.
    I rifugi erano per dire, erano le solite cantine con una porta blindata. Almeno quelle che ho visto io, inclusa quella della mia casa e quella di amiche di scuola.

    Ho visto le bare bianche dei bambini di Gorla, le ho viste dal tram bianco che mi portava al paese ad nord ovest di Milano.

    Ho visto 4 giovani fucilati dai tedeschi, al muro del cimitero del paesello dove era sfollata mia mamma, uno era un mio amico.
    Ne ho le foto mandatemi da un ex partigiano pochi anni fa.
    Cosi’ come ho vista la mia citta’ in fuoco e la UMPA che cercava di far quel che poteva per dirigere la gente altrove.

    Ho visto strade bloccate dai camion militari tedeschi che li riempivano di uomini passanti per portarli nei campi di lavoro in Germania.
    Ho visto quella donna e bambina assassinate nel piazzale della Stazione centrale di Milano, ho visto due della guardia nazionale pestati a morte e portati in giro per il paese su carro flat bed, li conoscevo, la caserma era vicinissima, erano del paese e di carriera.
    Ho visto molto di piu’….percio’ non mi dire che non sapevo che c’era una guerra.
    Non solo, ho amiche, amici che che sono vissuti in Lombardia nello stesso periodo con qui sono in comunicazione, alcune/i piu’ giovani di me, ma si ricordano benissimo quello che hanno visto e vissuto.
    Ho visto quello che tu hai letto, certo, nel mio limite e nella zona Lombarda.

    Ciao, Anita

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi:
    mai letto il vecchio testamento? E’ tutto lì.
    Mai letto i vangeli? Dicono tutto il contrario del vecchio testamento, in termini di etica.
    Come la mettiamo?
    Hai presente personaggi come Davide e Samuele? Delinquenti della peggior specie.
    Hai presenti tutte le volte che Jahvè ha coperto le malefatte degli ebrei?
    E, alla fine, sai per caso come è morto Mosè? Se non lo sai, te lo dico io: appena ha mostrato la Terra Promessa agli ebrei, dopo 40 anni di tribolazioni nel deserto, è stato buttato giù dalla rupe. La Terra Promessa, più che latte e miele, altro non era che un deserto quanto quello che avevano appena lasciato. Lo è stato fino all’ultima colonizzazione degli ebrei, nel 1948.

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Anita
    le guerre sono l’espressione della peggiore bestialità umana.
    Le guerre civili, poi, senza alcuna minima regola, toccano il fondo della bestialità in termini assoluti.
    Purtroppo l’umanità è in grande maggioranza composta da bestie che tentano di umanizzarsi. Il percorso è tutto in salita.

  24. Anita
    Anita says:

    x CC

    PS:
    La casa dove abitava mia mamma ed il suo compagno e’ stata svaligiata dai partigiani, con loro dentro.
    Gettavano dalle finestre tutto cio’ che ci passava, mia mamma era terrorizzata, non erano ne’ fascisti, ne’ simpatizzanti.

    Io fui svegliata circondata dai 4-5 uomini armati di mitra a tamburo, arrestata e portata a piedi in pigiama e cappotto all’improvvisato partito comunista perche’ prendevo lezione di algebra e latino dal giovane tenente della Guardia Nazionale.
    Uno di leva, un livornese di pochi anni piu’ di me.

    Gli Americani si misero a ridere e due amici partigiani mi scortarono fuori, pero’ dovetti lasciare il paese in bicicletta con la scorta di Alberto un capo partigiano Milanese, amico di famiglia.
    Vestita da contadina, col fazzoletto per coprire i miei capelli biondi e la coccarda tricolore.

    Mi diedero due giorni per dipingere un gran quadro rappresentante una donna (l’Italia) con un figlio sanguinante tra le braccia.
    Il quadro era la sede del nuovo partito comunista.

    Anita

  25. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi:
    per capire chi è Jahvè, basta un unico episodio, quello delle 10 piaghe d’Egitto.
    Un Dio come quello, più lontano mi sta, meglio mi sento!

  26. sylvi
    sylvi says:

    Ve la prendete con Pansa che , sia pure, ammettiamo, lo fa per soldi, o per far contento Berlusconi…
    ma racconta cose documentate rimaste sepolte con la violenza per 60anni.
    Italo Calvino dica quel che vuole,…o quel che faceva comodo al vincitore…anche lui doveva pur vivere…
    Io , come Anita, ho chiari i ricordi dei discorsi fatti sotto voce, dei delitti, delle vendette personali, dei morti che , pur partigiani, erano di diverso credo politico…
    Ho chiaro che la giustizia e la gloria stavano tutte da una parte, i vivi…vincitori!
    Anche se i Partigiani fossero i santi che si sono sempre dipinti, il loro limite drammatico è stato non avere il coraggio di fare giustizia, anche fra le loro file.
    Solo così si sarebbero innalzati al di sopra dei fascisti e delle tragedie della guerra civile, ponendo le basi della giustizia, quella che dovrebbe essere uguale per tutti, a una vera storia democratica
    di questa disgraziata Nazione.

    So benissimo quel che sentirò….ma parla quella bambina piccola piccola che invece di fiabe ascoltava storie di morti ammazzati, di vendette, di meschine ruberie legalizzate e di miserabili calcoli di potere….

    Sylvi
    Sylvi

  27. sylvi
    sylvi says:

    caro Marco,

    ti ho solo chiesto di rispettare le mie sensibilità, come dicono i politici, non di credere!
    Nella mia spaziosa famiglia allargata, nè in quella di mio marito non ho mai sentito una bestemmia…molti non erano credenti!

    Questione di rispetto delle idee altrui.
    Ciao
    Sylvi

  28. alessandro
    alessandro says:

    Calvino…….Calvino::::::troppo illuminista…..:
    piacera´ o no a Controcorrente e Uroburo?

  29. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro GINO Cerutti,

    prima di rispondere all’Anita sui “problemi di “congelamenti “rapidi e sulla differenza che esiste tra “vedere” e “capire” e di “scendere in campo”, così come mi sollecita la Sylvi, su problemi teologici-pratici, prima dei quali devo dire come minimo un centinaio di Pater -Ave Gloria, di peniteza preventiva , Ebbene , volevo quantomeno scrivere questo Post sulla brillante”discussione” sulla Maria Giovanna et affini che è avvenuta in questi giorni ed ha visto coinvolti marco tempesta di striscio ed il Sig Egr P.

    Prima però, mi levo sassolino… non sapevo che esistesse una Maria Giovanna OGN, ..si tratta di capire solo se :”come erano belli “quei tempi ” in cui non era OGN e naturale, o meno..!!

    Detto ciò, nonostante la assoluta “pochezza” intellettuale di P, che rasenta il dubbio se veramente lo sia (così poco) o lo faccia, devo dirti, che assolvo il sig P da aver fatto uso di Cannabis nel passato.
    Se mai,lui poteva essere, quello che “con la mano sinistra distribuiva a piene mani “la sostanza”(le sostanze”) ai Figli dei Fiori nei Campus e con la destra Li attaccava come sporchi Comunisti “puzzolenti”!!
    Credimi ..ci può stare..!!

    cc

  30. alessandro
    alessandro says:

    Per Silvy::::::::
    penso,ingenuamente, che la grande e pura religiosita´ sia pure una bestemmia::::::::::le ultime parole di Gesu´ confermerebbero´ cio`.

  31. alessandro
    alessandro says:

    per controcorrente::
    si rivolge al Gino ma sferza un attacco al Sig.P………perche´?c´e´ proprio bisogno di questo?

  32. sylvi
    sylvi says:

    x Alessandro

    La grande e pura religiosità non mi appartiene.
    Presuppone appunto l’assopimento della ragione che è sempre ricerca.
    Ricerca che ho compreso in Pascal, Maritain e altri.
    E poi ho dichiarato più volte che la virtù che purtroppo non ho mai praticato è l’Ubbedienza .
    Come vedi mi manca un pilastro fondamentale per essere una buona cattolica, non cristiana, perchè Gesù non ha mai preteso l’Ubbidienza.
    In compenso mi ha dato, credo, il dono della Tolleranza.

    Sylvi

  33. alessandro
    alessandro says:

    per tutti:
    poiche´ la notte ci metto un po´ a prender sonno, ieri notte pensavo a una specie di divisione psicologica delle persone:
    -totalmente normali
    -normali
    -nevrotici
    -molto nevrotici
    -pazzi………………………………………
    I totalmente normali sarebbero coloro i quali vivono senza porsi molte domande;in linea generale credono nella famiglia,in dio, ecc.ecc.
    I normali si pongono qualche domanda in piu´ ma,in genere, le risposte le trovano dagli altri:genitori, partiti,televisione;anche loro credono nella famiglia e in dio ;
    i nevrotici sarebbero coloro che ponendosi troppe domande non vivono come gli altri,ma hanno capito solo fino a un certo punto:mancano alcune risposte.
    I molto nevrotici sarebbero quelli che hanno proprio capito che la societa´ e´ un limite costituzionale alla liberta´ umana …….ma ,comunque, lottano e credono ancora.
    I pazzi,infine, sarebbero coloro che hanno capito che gli uomini non sono piu´ dei soggetti umani e che non c´é nemmeno una speranza
    per esserlo.

  34. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro alessandro,

    ti racconto una barzelletta.
    Una volta in un Saloon,dell’antico West, vi era un propotente pistolero che tutti i giorni faceva il suo ingresso, dicendo queste parole :” Allora..!! ,banda di vaccari,gli Scemi da una parte e i Furbi dall’altra.
    Un bel giorno un “fine intelletuale” decise di metterlo in crisi e disse …E io che non sono, nè furbo, nè scemo,.. dove mi metto?

    Al che, il Pistolero preponte,dopo averci pensato bene ..rispose.. Beh, insomma..togliti dai piedi e non fare confusione..!!

    cc

  35. alessandro
    alessandro says:

    e Controcorrente in chi si riconosce?nel pistolero o nel “fine intellettuale”?

  36. alessandro
    alessandro says:

    Per Controcorrente::::::::
    e io, che sono un po´ scemo, non ho capito pero´ se quella barzelletta e´ la tua risposta alla mia domanda.

  37. sylvi
    sylvi says:

    x Alessandro

    Fra i sinonomi di tolleranza io potrei citare l’adattabilità, la comprensione e la liberalità, ma non spiegherei quello che io sento come significato di tolleranza.
    Perchè comprende la curiosità, la disponibilità ad accogliere, l’amore, anche l’empatia che forse tutto riassume.
    Ma comprende anche la fermezza, il coraggio di difendere il proprio vissuto, la propria essenza di persona…
    Insomma la tolleranza è proprio una continua battaglia!!!

    Sylvi

  38. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita , nonostante tutte le tue fotografie ecct,ect in non so dive abitavi a Milano e neppure mi interessa molto a proposito di vedere e capire.
    Sul fatto del vedere poi, non contesto la tua “primogenitura”,semmai il giudizio…!!
    Dicevo non credo che tu abbia sentito urla di tortura..
    Ti dedico un pezzo di WIKI .semmai potrai rimenbrare..
    Attività a Milano [modifica]
    Banda Kock

    Quando Roma fu liberata dagli Alleati nel giugno del 1944 la banda fuggì a Milano. Il Reparto Speciale si insediò presso Villa Fossati (tra le vie Paolo Uccello e Masaccio) attrezzandola con filo spinato, riflettori, sirene e alcuni locali furono adibiti a stanze di tortura. Quasi tutti i componenti di Roma raggiunsero Milano, solamente alcuni furono arrestati e condannati a morte durante la loro fuga, come il questore Pietro Caruso. A Milano si inserirono anche nuovi elementi, come l’attore Osvaldo Valenti (l’uomo di collegamento fra Koch e il principe Borghese della Decima Mas), il conte-industriale Guido Stampa e altre donne (Lina Zini e Camilla Giorgiatti).

    I metodi di tortura e le tecniche d’interrogatorio della banda divennero tristemente famosi e, vista la generalità di testimonianze concordi, quasi codificati:

    * l’interrogatorio avveniva nella stanza di rappresentanza di Koch alla presenza di numerosi poliziotti;
    * se un arrestato non parlava, cioè non rilevava chi fosse e qual era la sua attività politica, le percosse erano immediate con: lo schiaffo scientifico, la capriola (lancio della vittima contro il muro), la corsa (un percorso da denudato dalla doccia alle celle tra due fila di poliziotti che colpivano). Perché la violenza mantenesse vigore e forza gli agenti si davano il cambio.
    * le percosse avvenivano con fruste di cuoio, con nervi di bue, con i caricatori (carichi delle cartucce);
    * l’isolamento avveniva nel cosiddetto buco, cioè in locali angusti e soffocanti;
    * la sospensione dei torturati: venivano legati con corde e issati in modo che il corpo non toccasse terra e lasciati così per ore;
    * la doccia bollente: le vittime venivano denudate e spinte con manici di scopa sotto un getto d’acqua bollente;
    * qualche testimonianza ha riferito anche dell’uso del manico di scopa come variante per violenze ed abusi sessuali;
    * la messinscena dell’esecuzione per terrorizzare le vittime: una vera esecuzione fermata all’ultimo momento.

    Via via l’ambito delle attività del Reparto di Koch si ampliarono e oltre all’azione contro gli antifascisti gli furono assegnati anche compiti di indagini interne all’apparato di regime della Repubblica di Salò. Gli sbandamenti della neonata repubblica fascista facevano emergere istanze politiche diverse. C’erano idee moderate ed altre invece che arrivavano ad accusare lo stesso Mussolini di essere debole ed inerte. Queste indagini, indirizzate ed autorizzate direttamente o indirettamente dal Duce, esaltarono da un lato il potere della Banda, ma dall’altro crearono anche le condizioni della sua fine.

    Tra gli indagati fascisti del Reparto speciale ci furono sia fascisti intransigenti come Roberto Farinacci, che fascisti moderati come il direttore de La Stampa Concetto Pettinato. Il gruppo dirigente fascista si sentì minacciato dallo strapotere di Koch e riuscì così ad avere l’avallo di Mussolini per un’azione di forza contro la banda, avvenuta il 25 settembre 1944, da parte della Legione Autonoma Mobile Ettore Muti, con la partecipazione di poliziotti della Milizia. Fu assaltata villa Fossati, fu arrestata una cinquantina di componenti della banda e fu sequestrato tutto il bottino da essa accumulato nei mesi di attività. Il 17 dicembre 1944 Koch fu arrestato e rinchiuso al carcere di San Vittore a Milano. Successivamente, nonostante le proteste di Kappler, il Reparto fu smantellato.

    Il colonnello Walter Rauff, capo della Polizia del Terzo Reich per la Lombardia, il Piemonte e la Liguria, affermò: “Koch non è stato capace di vedere con esattezza la situazione di Milano, si è rivelato troppo giovane e troppo importantizzato e indipendente, ha speso troppi denari e ha suscitato le gelosie di tutti i concorrenti” (2)

    In tutti i casi tra fascisti intransigenti e “moderati” (alla fine della Guerra) che ne sai tu..di quella Donna ectt,ect (chi era?

    Rifletti e pensa oltrechè vedere…Tu stessa dici che NON HAI PERDONATO A TUA MADRE…, ma cosa divolo c’entra tutto questo con la Guerra di Liberazione?

    cc

  39. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Alessandro,
    io di Calvino ho letto di I nostri antenati che mi è piaciuto moltissimo e le Fiabe regionali italiane, che non sono, ovviamente, sue ma che lui ha trascritto e messo in lingua.
    Il suo stile non aveva l’eleganza musicale di Bassani ma certamente scriveva meglio di Cassola e di Moravia (che ho sempre trovato un po’ pesante).
    Pavese mi piaceva molto ma il suo stile era quello di un paesano piemontese: duro, legnoso, ostico. Invece, secondo me, scriveva bene Fen0glio, anche se poco conosciuto.
    Gadda ha letteralmente reinventato la nostra lingua letteraria.
    Mi sono piaciuti Bilenchi, la Morante, tantissmo Primo Levi (un autore straordinario), tantissimo Lussu, Sciascia e Camilleri. E poi Eco …
    Un saluto U.

  40. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro alessandro,
    qualsiasi sostanza che crei dipendenza , fa male !!!!
    A qualsiasi titolo!
    Soprattutto le sostanze che ti mettono nelle condizioni di dover “dipendere” ,creano le condizioni dove non sei più tu a decidere!
    Personalmente annoveropure la televisione tra queste sostanze “tossiche”, quando è in mano ad un solo uomo:
    Più chiaro di così, si muore.

    cc

  41. Peter
    Peter says:

    x Alessandro

    in deroga a cio’ che mi ero riproposto, voglio venire incontro alla sua anima in pena.
    Se non dorme bene la notte, forse ha bisogno di aiuto. Puo’ essere un sintomo di nevrosi con ansia e/o depressione…
    La classificazione delle malattie e disturbi mentali lasciamola agli psichiatri che ne sanno piu’ di noi.
    Ad ogni modo, i nevrotici sono quelli che hanno istanze molto conflittuali nel profondo della psiche e pertanto sono perennemente infelici. I ‘pazzi’ sono molto dissociati, ovvero distaccati dalla realta’. Sentono per esempio delle voci chiare e distinte, che pero’ non esistono. Non distinguono tra percezioni ‘vere’ dell’esterno, ed impulsi e pensieri che vengono dal loro profondo, ma che loro non riconoscono come tali. E’ una situazione di notevole gravita’. Senza la societa’ intorno a loro (con cui lei sembra avercela tanto) non sopravviverebbero piu’ di un giorno o due.Infatti non sono in grado di badare a se stessi…
    La tolleranza consiste nel non chiamare nessuno scemo, nevrotico, pazzo o paranoide, anche quando si avrebbe moltissima voglia di farlo

    Peter

  42. Controcorrente
    Controcorrente says:

    X Alessandro 438
    Mi sembrava ovvio , in nessuno dei due..cosa vuoi io sono manzoniano… è la mia droga tecnica(solo tecnica però)

    cc

  43. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Appunto, cosa c’entra questo?

    “Rifletti e pensa oltrechè vedere…Tu stessa dici che NON HAI PERDONATO A TUA MADRE…, ma cosa divolo c’entra tutto questo con la Guerra di Liberazione?”

    Quando poi ho scritto che e’ un modo di dire, in riguardo al mio dispiacere di non avere il fratello etc…..
    Ho anche scritto che abbiamo aiutata mia mamma ed l’abbiamo fatta venire negli US due volte.
    ====

    Ho vista una tortura quando mi portarono alla sede del nuovo partito comunista del paese, il poveretto e’ morto dalle botte che aveva subito molte in fronte a me, lo conoscevo solo per saluto.
    Era dissanguato…..

    Anita

  44. sylvi
    sylvi says:

    Caro Alex,

    parecchi anni fa passai un periodo in Ariege, regione francese a ridosso dei Pirenei.
    Era, prima che la Ue la inondasse di aiuti,e i parigini comprassero in massa i vecchi ruderi sparsi sulle colline, una dei dipartimenti più sottosviluppati.
    Aveva un’aura molto hippy, infatti era rifugio di comunità di giovani ex figli dei fiori che vivevano piuttosto precariamente.
    La Francia non è mai stata particolarmente punitiva; purchè non rubassero, non delinquessero…lasciava fare e vivere.
    Nei miei giri di esplorazione mi imbattevo in queste piccole comunità che cacciavano qualche coniglio selvatico, anche allevavano qualche maiale allo stato brado, e altro…avevano il radicchio davanti a “casa” ma soprattutto una marea di vasi di fiori….dove cresceva la mariuana!

    Non l’avevo mai vista, ne presi quattro o cinque foglie e le misi nel vocabolario!
    Al ritorno, a Venezia, vidi i cani antidroga all’aeroporto.
    Mi ricordai delle mie foglie …un cane mi si avvicinò…annusò…io cominciai a sudare, mentre mio marito, al dilà delle transenne mi guardava perplesso e allibito.
    Restai immobile…dissi che non avevo nulla da dichiarare, il finanziere mi guardò in faccia e mi lasciò passare…

    Che la mariuana non fosse di buona qualità????

    Sylvi

  45. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Anita,
    fatti, troppo generico, quale sede, di che luogo,chi era quell’uomo ,chi erano i torturatori..???
    Anch’io posso affermare di aver visto “asini volare”..sfido qualsiasi a smentirmi !

    cc

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