Berlusconi e Travaglio uniti: contro i palestinesi. Papino il Breve seppellisce Obama del Cairo e medita di comprarsi l’Eni spendendo però il meno possibile. Ecco perché gli serve danneggiarla con il demenziale ordine di abbandonare l’Iran, il nostro maggiore fornitore di petrolio: per far calare il prezzo dell’oro nero in Borsa. E se in Italia ci scappasse l’attentato sarebbe l’occasione buona per passare dalle leggi ad personam alle leggi speciali. E’ il Partito dell’Amore, bellezza!

In Israele il nostro capo del governo Silvio Berlusconi ha dato il meglio di sé, cioè a dire il peggio in assoluto. Sulla spinta verso il cielo dei suoi fenomenali tacchi non ha saputo resistere alla tentazione di sentirsi più vicino al Dio della bibbia aggiungendo di getto al testo del discorso scritto l’infelice e indecente frase “La reazione di Israele a Gaza è stata giusta”. Oltre che l’ONU, una bella fetta della stessa popolazione israeliana, compreso un bel gruppo di militari che a Gaza c’erano, tutti sanno che la reazione contro Gaza non è stata affatto “giusta”. Ho dimostrato in una precedente puntata del blog che massacrare in due settimane 1.400 persone su un totale di 1.400.000 abitanti equivale a massacrare l’1 per mille dell’intera popolazione. In appena due settimane! E ho dimostrato che neppure l’intera campagna angloamericana di bombardamenti incendiari sulle città tedesche è arrivata a tanto, e in un periodo 50 volte più lungo. Con la sua bella improvvisata il Chiavalier Papino il Breve ha sotterrato Obama e il suo discorso de Il Cairo, peraltro cadavere già sotterrato da Netanyahu. Diciamo che Berlusconi ne ha sigillato la tomba.
Non vorrei essere nei panni di Marco Travaglio, o del Paolo Guzzanti riciclato nè di altri maestrini “di sinistra”, antiberlusconisti a tutto volume, ma per quanto riguarda Gaza berlusconissimi e filo mattanza anche loro. Travaglio col suo solito tono professorin-ieratico ha subito messo in chiaro nel suo blog, non appena i carri armati e i bombardamenti si sono messi in moto, che quella di Israele non era una guerra offensiva, ma una giusta operazione difensiva. Capisco che oggi è ormai impossibile non dico fare carriera ma anche solo non essere soffocati se non ci si inchina verso chi ha in mano gli assi, però certi eccessi andrebbero evitati. Guzzanti nel suo blog modestamente intitolato “Rivoluzione italiana” ha addirittura augurato a Israele  “buona guerra” contro Gaza, festeggiandola o supportandola con pacifiste del calibro di Fiamma Nierenstein, la vera vincitrice di questa fase politica.
Chi come noi crede nel diritto all’esistenza anche di Israele sa bene che le frasi da irresponsabile come quelle di Berlusconi, ripetizione imparaticcia di quanto incautamente risposto da Netanyahu a un giornalista nel corso della sua visita a Roma, legittimano di fatto anche la violenza di Hamas e affini. E infatti: se è giusto che Israele reagisca in quel modo per pochi morti in vari anni è simmetricamente ovvio che i suoi avversari o nemici ritengano altrettanto giusto reagire come reagiscono a causa dei molti più morti, espropri, demolizioni di case e sradicamento di ulivi e aranceti subiti in 60 anni. E’ bene ricordare che mancano all’appello oltre 400 villaggi palestinesi, e che le stesse cittadine prese di mira dai missili artigianali di Hamas, Sderot e Askelon, prima che ne venisse cacciata la popolazione erano cittadine palestinesi e avevano nomi palestinesi.
In altre parole, chi declama le corbellerie berluscon-netanyahuine vuole solo soffiare sul fuoco. Per alimentare ancora l’incendio che consuma quella parte del mondo e portare le fiamme di nuovo anche in Iran, mentendo ancora una volta con le balle “atomiche” come già fatto contro l’Iraq. Dico portare le fiamme “di nuovo” perché da Cesare e Crasso e altri ancora dell’antichità romana fino ai vari Napoleone e Lawrence di Arabia, è l’Europa che ha invaso il Vicino e il Medio Oriente. Il primo pezzo di seta che i romani hanno visto lo ha portato Giulio Cesare dopo una campagna militare in Anatolia oppure, più probabilmente, dai reduci della battaglia di Carre, in Mesopotamia occidentale, dopo la sonora sconfitta e l’uccisione di Crasso. Se una volta c’era da mettere le mani sulla Via delle Spezie e sulla Via della Seta, sulla Via dell’Incenso e sul Periplo del Mare Etiope, cioè sulle rotte commerciali del Mare Arabo e del Mare Indiano che alimentavano Roma prima e l’Europa dopo di ogni ben di Dio, dai sapori ai saperi fino all’oro, oggi c’è da mettere le mani sull’oro nero… Nulla di nuovo sotto il sole: business as usual… Si insiste a darci a bere che l’Iran vuole l’atomica o comunque lanciare missili su Israele. Non credo che il governo iraniano, pur composto da preti e pertanto capace del peggio, non sappia che non farebbe neppure in tempo a mettere un missile in linea di lancio per ritrovarsi senza non solo quel missile. Peggio ancora se riuscisse a lanciarlo: ne seguirebbero una terribile rappresaglia e l’invasione militare. Il governo di preti dell’Iran vuole forse giocare la carta della tensione internazionale per meglio rafforzarsi all’interno puntando sul nazionalismo, esattamente come hanno sempre fatto gli Stati Europei e a quanto pare vuole fare l’Italia berluscona di Papino il Breve. Ma che voglia anche farsi invadere equivale a pensare che il pretume al governo sia composto da aspiranti suicidi: se l’Iran fosse invaso il suo governo verrebbe travolto, perché questa volta non verrebbe più invaso solo dall’Iraq armato alla carlona e quindi costretto a una guerra di posizione capace di produrre solo morti.

La trovata “buonista” anzi “buonistissima” di fare entrare Israele nella Comunità Europea ha il pregio di dar ragione al mondo arabo e islamico che ci accusa di usare Israele come testa di ponte di una nuova versione del nostro plurisecolare vizio del colonialismo. E’ ovvio che s’è l’Europa si allarga fino a territori che non sono europei si legittima chi parla di nuovo colonialismo. Scusate, ma in quale altro modo potremmo definire questo allargamento su terre altrui? Che diremmo se l’Unione Araba o l’Unione Africana o l’Unione Asiatica decidessero di fare entrare nel loro seno, che so, l’Austria o la Svizzera? Oppure: che diremmo se l’Onu assegnasse loro S. Marino o Montecarlo e loro ci ficcassero qualche centinaia di testate atomiche? Dubito che lo stesso Bossi si limitarebbe a farsi i gargarismi o una bevutina con acqua del dio Po.
Strana idea anche quella che a una democrazia, quale è il sistema politico israeliano, debba essere concesso di tutto, carneficine come quella di Gaza comprese. Erano democrazie anche la Francia e l’Inghilterra, il che però non ha impedito loro di fare le cose orribili che hanno fatto nei loro imperi coloniali in tutto il mondo. Abbiamo sempre qualcosa da esportare a fil di spada e a cannonate in terre altrui, dalla “civiltà”, di Roma ovviamente, alla “vera religione”, dalla “moralità”, perché gli africani e gli indios osavano andare in giro nudi a casa loro, al “liberalismo economico” e a “un altro Dio e un altro Re!”, come cantava la canzone fascista “Faccetta nera”. Ora esportiamo la “democrazia”. Tutte esportazioni che sono sempre e solo scuse per importare a costo minimo materie prime e merci varie altrui. Cioè per sfruttare popoli e territori altrui. Dimenticando che la nostra “civiltà superiore” e democratica è l’unica al mondo che ha avuto per ben due volte, con Roma prima e con l’Euroamerica dopo, l’intero sistema produttivo e l’intero assetto sociale basato sullo schiavismo! Se anziché la nostra tratta dei neri a spese dell’Africa, con annesse devastazioni, ci fosse stata per quasi tre secoli una altrui tratta dei bianchi a spese nostre, oggi il Terzo Mondo sarebbe l’Europa. Di “superiore” abbiamo solo la capacità di uccidere gli “altri” in quantità industriale. Come del resto ben sanno gli ebrei europei.

Oggi ci si riempie la bocca con le facili ciance delle radici “cristiane” abbellite buonisticamente con la dizione “giudaico cristiane”. A parte il fatto che più che di radici sarebbe più realistico e aderente al vero parlare di provenienze, visto anche che da Virgilio in poi ci vantiamo che i romani sono arrivati da Troia, cioè dalla Turchia, il problema è che il termine “giudaico” per le asserite radici è corretto NON per motivi religiosi, come vuole farci intendere il Vaticano e i suoi baciapantofola, ma tutt’altro motivo. Vale a dire, solo perché gli ebrei hanno contribuito all’identità e alla cultura europea post medioevale elaborando in Spagna assieme agli arabi musulmani per ben 800 anni tutto ciò che poi a noi è servito per innescare il Rinascimento. Perfino Dante e S. Francesco, oltre che Leonardo da Vinci e S. Tommaso e Galilei, senza quel pensiero e quegli apporti ebraico-musulmani o musulmano-ebraici  non esisterebbero. Altro che le balle papaline diventante ora anche berluscone e legaiole. Se proprio vogliamo parlare di radici europee, dobbiamo allora parlare di radici “giudaico-musulmane-cristiane”. A meno che si voglia ridurre l’Europa alla creatura fatta nascere dal papato per il proprio interesse materiale quando chiamò i germani di stirpe franca guidati da Pipino il Breve e poi da suo figlio Carlo Magno, veri e propri talebani dell’epoca che hanno cristianizzato l’Europa col ferro e col fuoco, a invadere il Belpaese per sconfiggere i longobardi e impedire così l’unità d’Italia che questi stavano già realizzando con mille anni di anticipo sui Savoia.  Prima o poi mi soffermerò sulle interessanti analogie tra la “discesa in campo” del Vaticano, cioè del governo della Chiesa, e la “discesa in campo” di Papino il Breve, al secolo Berluscon de’ Berlusconi: ognuno dei due ha agito solo ed esclusivamente per difendere la propria pagnotta. O meglio, la propria “roba”: parola che non a caso è parente del verbo rubare, inteso come bottino di guerra. Il Vaticano e Berlusconi sono “scesi in campo” per difendere il proprio bottino. Tutto il resto è abbellimento successivo degli avvenimenti. O, come direbbe il rabbino Hillel, “tutto il resto è commento”. Ma prezzolato.

Guarda caso – ma non è affatto un caso – sia il potere della Chiesa che quello di Berlusconi si basano entrambi sugli stessi tre pilastri: il potere delle immagini, quello dell’informazione e l’enorme disponibilità di soldi. Il potere delle immagini della  Chiesa era ed è quello delle immagini sacre, esibite ovunque e a più non posso. I mosaici, i dipinti e le vetrate delle cattedrali che raccontano storie bibliche, di santi, della Madonna, di Cristo, ecc., erano e sono l’equivalente di Mediaset per Berlusconi, e viceversa: per entrambi un modo per creare, diffondere e illustrare la realtà nella quale vogliono che la gente creda, in modo da condizionarne le idee. Il monopolio detenuto per secoli dalla Chiesa sulla circolazione dei libri equivale al monopolio che Berlusconi ha di fatto sulla televisione, rafforzato dai giornali suoi o di famiglia, per condizionare il più possibile la testa della gente. L’enorme massa delle proprietà che aveva la Chiesa e la conseguente enorme disponibilità di quattrini equivale alla gran massa di proprietà e quattrini di Berlusconi oggi, con gli stessi scopi e gli stessi effetti: creare ancor più consenso assoldando il maggior numero possibile di intellettuali perché trasformino in cultura, e in cultura dominante, ciò che serve per giustificare e stabilizzare il potere dei loro ricchissimi datori di lavoro. Se i poeti di Roma, compreso Virgilio, opportunamente pagati creavano i miti perfino della divinità dell’Urbe e delle discendenze eroiche, i Giuliano Ferrara, i Vittorio Sgarbi e i Ferdinando Adornato di oggi possono ben fare quello che fanno. Anche oggi “l’immagine” e il mito è tutto.

Ma se l’Europa e gli Stati Uniti amano così tanto l’esportazione della democrazia, perché mai l’abbiamo distrutta in Iran col golpe anti Mossadeq? Beninteso, oltre che in Congo con il golpe anti Lumumba, in Indonesia con il golpe anti Sukarno, in Cile con il golpe anti Allende, in Argentina…., ecc., ecc., ecc. E perché mai accettiamo regimi odiosi come quello arabo saudita? E se Papino il Breve ama così tanto la democrazia da esportazione perché non la esportiamo anche in Vaticano? E no! Al Vaticano per avere i voti elettorali del suo gregge gli lecchiamo la suola della pantofola pur essendo un pericoloso pezzo di Medioevo ancora cacciato in gola alle democrazie moderne. Beh, potremmo mandare i carri armati e la democrazia almeno a Montecarlo… Che oltretutto parlava italiano ed era sotto la protezione del regno di Sardegna fino al 1861.

Anziché blaterare dovremmo:
– convincere i palestinesi ad accettare quel poco che ormai c’è da accettare, togliendosi dalla testa qualunque illusione di rivincita o peggio ancora di “distruzione” o “cacciata in mare” degli israeliani. Un conto è distruggere il “regime sionista”, che essendo un regime come gli altri si può anche cambiare come se ne sono cambiati altri, compreso il regime comunista in Urss o il “regime democristiano” in Italia, e un altro conto è distruggere un Paese, per giunta con la sua popolazione. I palestinesi dopo 60 anni dovrebbero capire che dai “fratelli” arabi possono aspettarsi solo di essere trattati come appestati o carne da macello.
– Convincere Israele a farla finita con il colonialismo dei suoi coloni, a rendersi semmai conto che quando si ha in casa una minoranza di un’altra popolazione che supera il 20% del totale allora si deve ammettere che si è un Paese binazionale, senza pretendere di chiudersi in un ghetto e detenere l’intero potere. Visto che parliamo di democrazia, Israele dovrebbe finalmente dotarsi di una Costituzione e stabilire infine i suoi confini senza ambiguità e irredentismi “biblici”, motivo di legittimo allarme per i Paesi vicini. Vero è che neppure l’Inghilterra ha una Costituzione, ma è anche vero che pur essendo tuttora una monarchia ha inventato lei l’Habeas Corpus e non ha nessuna ambiguità territoriale in fatto di confini.
– Trattare con i Paesi vicini di Israele e con Israele per trovare un accordo realistico e una pace vera, con disarmo nucleare israeliano e rinuncia alle armi nucleari dei vicini. Ovviamente con un trattato che garantisca a tutti loro la nostra alleanza anche militare in caso di guai dall’esterno.
– Espandere la Comunità Europea? Sì, benissimo. Ma certo non solo a Israele. Credo si possa fare di più che fare entrare solo Israele e la Turchia, due facce militarmente poco rassicuranti e poco rassicuranti anche come politica verso le minoranze interne, vedi per esempio i curdi per quanto riguarda la Turchia. Se sono oltre 2.000 anni che da Roma all’Europa intera, e ora anche con gli Usa, tentiamo di impadronirci del territorio che va dall’Iran al Marocco, significa che comunque c’è un intreccio di rapporti. Forti. Perché non studiare allora una integrazione più completa, ma pacifica? Credo che l’ideale sarebbe una Comunità del Vicino e Medio Oriente, estesa magari al Nord Africa, collegata man mano sempre più strettamente alla Comunità Europea. Oltretutto, sarebbe l’unico modo per non finire tutti, Europa compresa, come vasi di coccio tra i vasi di ferro Usa e Cina. E a proposito di Cina continuiamo a far finta non solo di non sapere che da qualche tempo ha anche lei navi militari nell’ex Mare Nostrum, ma anche che si è offerta di finanziare la Grecia, cioè un intero Stato della Comunità Europea  per evitarne il tracollo economico e che sta cercando di comprarsi quanti più porti possibili anche nel Mediterraneo.

Ma l’Occidente non punta a nulla di tutto ciò, non punta cioè a risolvere i problemi ma a sfruttarne le tensioni. Prova ne sia che la Comunità Europea ha mandato a occuparsi del problema israelo-palestinese un mascalzone patentato come Blair, che infatti non se ne occupa, batte la fiacca e si gode le prebende in attesa di un’altra catastrofe che faccia il nostro (solito) gioco. A noi serve il petrolio! E il gas. Motivo per cui: “Divide et impera”, più il complementare “Mors tua vita mea”. As usual. Noi preferiamo che vengano finanziate le madrasse: cristiane, musulmane ed ebraiche. Che sfornano tutte un bel numero di fondamentalisti: vale a dire, rispettivamente, nuovi crociati, talebani o kamikaze ed irredentisti “biblici”. Un mix infernale. Incendiario e potenzialmente devastante.
Politica gretta, cieca, cinica ed egoista, che potrebbe finire col costarci caro. E che come tutte le politiche grette, cieche, ciniche ed egoiste potrebbe  provocare rivolgimenti oggi impensabili negli assetti politico territoriali anche europei.

In fatto di petrolio Berlusconi punta a comprarsi l’Eni, magari in tandem con il suo caro amico molto democratico Putin e con il noto campione di democrazia Gheddafi, al quale ne ha già venduta una quota, mi pare del 5% con possibilità di arrivare al 20. Perché l’Eni? Per poter vendere Mediaset e magari anche i giornali a Murdoch e poter quindi dire che il conflitto d’interessi non c’è più, restando comunque padrone di un settore ancor più strategico e vitale. Ecco perché in Israele Berlusconi ha sparato a zero contro l’Iran mettendo nei guai Eni. Costringendola cioè a dare l’addio a un mercato come quello dell’Iran, vitale per il nostro rifornimento energetico, addio già imposto a tamburo battente, nero su bianco, con una lettera del governo all’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni. Indebolire oggi l’Eni significa potersela comprare spendendo molto meno domani. Altro che interesse nazionale! Sì, ha ragione il ministro berluscone degli Esteri, Franco Frattini, quando ha fatto eco alle sparate del suo datore di lavoro politico dichiarando a pettino in fuori: “Serviamo solo i nostri valori”. I valori economici, di Berlusconi&C. Come dice Maurizio Costanzo, “Consigli per gli acquisti”.
E a proposito di Iran ed Eni vale la pena ricordare che già una volta il cane a sei zampe è stato stoppato a Teheran: quando l’Eni stava aiutando l’Iran del democraticamente eletto Mossadeq a scrollarsi di dosso le Sette Sorelle sanguisughe angloamericane. Ed è stata quell’audacia di Enrico Mattei, il padre dell’Eni, a decretarne in seguito la morte con l’attentato al suo aero caduto vicino Pavia qualche anno dopo.
Ora la storia si ripete, purtroppo temo però non come farsa. Berlusconi se punta all’Eni forse punta non solo all’Eni, ma anche ad altro. A cosa? Ripeto ciò che ho detto in altra puntata: se poco più di una sassata in faccia in piazza Duomo gli ha giovato politicamente come gli ha giovato, un eventuale attentato in Italia per ritorsione di qualche demente inviperito per i suoi discorsi in Israele gli gioverebbe ancora di più. Dalle leggi ad personam alle leggi speciali. Dal parlamento ridotto a stadio a uno ridotto a suburra corporativa. Dalle leggi razziali contro i semiti ebrei a quelle contro i semiti araboislamici, con il vantaggio di farci restare comunque razzisti e antisemiti, però facendoci sentire sempre “ittagliani brava gente”. Ma che dico? C’è da aggiungere i padani bravissima gente…. Pensate che grande filmone: BB, cioè Berlusconi e Bossi, alla guida della nostra guerra contro Osama! Altro che Bush! Altro che Obama! Altro che Viagra: con una tale scarica di adrenalina e con una tale aureola di mega eroi galattici i due vecchietti potrebbero trombare escort, veline, miss, statiste, giornaliste, ministre e candidate elettorali ancora per decenni. E con la benedizione del papa.

E’ il Partito dell’Amore, bellezza! Solo che gronda odio, sempre di più e alla grande.

Per il resto: i vergognosi retroscena del caso Boffo, il vergognoso invio della portaerei Garibaldi ad Haiti NON per portare aiuti umanitari, che si inviano semmai più rapidamente con gli aerei e le navi da trasporto, ma inviata – con apposita sosta di tre giorni in Brasile – per mettere in vetrina la nostra industria di armamenti navali  approfittando del palcoscenico mondiale regalatoci dai 220 mila morti di Haiti.  Che in definitiva sono solo “negri” e mulatti, insomma roba esotica e retrograda, puzzolente e incivile, mica pura razza ariana o addirittura celto-padana. Tutte cose che preferisco non commentare. Anche perché, diciamo la verità, ma che vogliamo di più? Come sempre, “Dio è con noi”… Ora anche quello d’Israele. Meglio di così si muore!
Appunto.

531 commenti
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  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Un “di piu´” in piu´
    E´piu facile fare errori, perche faccio spola tra tavola e computer

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xAnita
    e perche´mai? Non si puo´da voi stipulare una assicurazione vecchiaia privata? Se e´ cosi non e´possibile per gli Americani stipularne una all´estero?

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Oggesùggesùùùùù!!! Mi sono letto il discorso di Napoletano a proposito del giorno del ricordo (delle foibe). Tralascio quanto detto dai fascisti al Parlamento [“E’ vitale, affinché siano finalmente ricucite tutte le ferite della nostra coscienza nazionale, che sulla memoria delle vittime delle foibe si sopisca ogni scontro e divisione all’interno del Paese, e la celebrazione condivisa di una tragedia comune divenga un ulteriore, saldo fattore di unità del popolo italiano”.] Un solo commento: unito ai fascisti proprio mai.

    Dice Napoletano: “… esprimendo oltre alla vicinanza e alla solidarietà ai familiari delle vittime anche l’impegno contro “l’oblio e forme di rimozione diplomatica che hanno pesato nel passato e causato pesanti sofferenze agli esuli e ai loro familiari”…. La storia degli italiani in Istria, con l’orrore delle foibe e l’esodo forzato rappresenta “un capitolo originale e specifico della cultura e della storia non solo italiana ma europea” che deve essere pienamente accolto anche da Slovenia e Croazia …. “l’esigenza che questo capotolo non sia semplicemente riconosciuto ma acquisito come patrimonio comune nelle nuove Slovenia e Croazia che con l’Italia si incontrano oggi nella Ue”. … L’Europa è infatti, conclude il presidente, “portatrice di rispetto delle diversità e di spirito della convivenza tra etnie, culture e lingue già convissute nel passato”. Sono concetti che Napolitano ribadisce aver sempre espresso fin dall’inizio del suo settennato sul Colle “per quanto spiacevoli e ingiustificate abbiano potuto essere le reazioni fuori dall’Italia, alle mie parole pur rispettose di tutti”. Il riferimento implicito è alle polemiche che sono intercorse in passato, in particolare con la presidenza croata.

    Non una sola parola sugli orrori messi in atto dagli italiani (militari e non) in Iugoslavia (reale causa delle espulsioni del dopo-guerra), Etiopia e Libia. Sembra bravi noi ittagliani! Ma quando mai si potrà cessare di vergognarsi di essere cittadini di cotesto paese? U.

  4. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    A proposito nella fischetta , whisky o grappa o cognac ?
    ——————————————

    Cognac, Courvoisier VSOP, preferibilmente.

    Sta iniziando a nevicare, il peggio arrivera’ questo pomeriggio proprio nell’orario di traffico stradale, spero che gli uffici usino il loro giudizio e non facciano uscire tutti allo stesso orario.

    Ciao, Anita

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Bertolaso indagato per corruzione.
    Finalmente, superati gli esami, può diventare ministro.
    C.G.

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo 400

    Non capisco cosa significhi. Vedo che c’è anche un tuo commento successivo, quandi ancor meno capisco.
    Saludos.
    pino

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Eilà Komare!!
    Pronta la mantellina con elettrodi riscaldanti per la schienuccia delicata di Alex?
    Buongioooorno.
    C.G.

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    COME SEMPRE MEMORIA SI’, MA A SENSO UNICO. NASCONDENDO LE NOSTRE RESPONSABILITA’ E CONFONDENDO ALLEGRAMENTE TRA CAUSE ED EFFETTI. CIOE’ BARANDO.
    —————————————————–
    GIORNO DEL RICORDO: SIR, NON DIMENTICARE FOIBE E ESODO
    ‘Ricordare per non dimenticare’. Lo scrive il Servizio Informazione Religiosa commentando le iniziative per il Giorno del ricordo che si celebra oggi in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. ‘Un’occasione – sottolinea il Sir – per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della piu’ complessa vicenda del confine orientale’. Ad oggi, sottolinea l’agenzia della Cei, non e’ possibile parlare di ‘memoria comune’ e ‘il problema, piuttosto, e’ quello del rispetto delle diverse memorie’ .

  9. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    Grazie Rodolfo per la spiegazione. …. Non dare retta a quegli atei miscredenti di Peter e Uroburo ,quelli ti portano sulla cattiva strada delle verità scientifichee ti allontanano da quelle rivelate.
    Continua tranquillamente a pensare che tua madre era un vaso vuoto, un vaso con le gambe, gambe che ovviamente teneva ben aperte in trepida attesa che il padre generatore gli depositi nel vaso una specie di “girino” da cui verrà fuori un Rodolfino.

    Andando avanti, io che sono uno sciocchino/stupidino, se osservo il risultato finale dell’operazione, posso solo pensare che il paparino in realtà nel vaso ci voleva solo pisciare e che, molto casualmente, un “girino” residuo di una precedente “pippa” abbia svolto ugualmente la sua naturale funzione. Insomma figlio casuale di una sega e di una pisciata.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  10. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Qual´e´ il bello, e´ che chi ha un buon lavoro e paga i suoi bei contributi, ed ha cominciato per esempio a lavorare a 25 anni e che nel 2030 andra´in pensione , correra´il rischio di usufruire di una pensione molto bassa, forse solo quello che gli consentira´di sopravvivere. Dunque teoricamente nel 2030 quando mio figlio Alessandro andra´ in pensione , se saro´ancora vivo me lo ritrovero´sulle spalle. Ricominceremo allora con la solita sinfonia:-
    “Papa´me li dai 50 eurini (loro li chiamano “eurini”) devo fare benzina.
    Mannaggia………

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x C. G.

    La merluzzata è stata buona come ritrovo tra “quattro amici al blog” anziché al bar come quelli della canzone. Meno buona come pesce e vino. Le cose di mare del cous cous mi pareva fossero del giorno prima almeno nella componente polipettinesca. Per il vino, la prima bottiglia sapeva di tappo, la seconda ha superato l’esame U. ma non era nulla di che.
    Ci è dispiaciuto constatare che abbiamo perso alcuni commensali rispetto la volte passate e che altri, come te, non sono potuti venire.
    Alla prossima. Che sarà da CC in Piè Monte. Sempre che B&B e la muta di cani al servizio loro e di altri potenti non ci abbia già procurato una bella guerra o qualcosa di molto simile.
    Un abbraccione lambrettesco.
    pino

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Be´cari amici , ci sono modi e modi di offendere.
    Dopo il il post 412, anche volendo,non potro´piu´partecipare a questo blog. A tutti auguro definitivamente un buon proseguimento.Rodolfo

  13. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    Passando dalle “bischerate” alle cose un po’ più serie, mi piacerebbe sapere da chi conosce a fondo la storia patria se quando furono “liberate dal giogo austroungarico” prima la Lombardia e poi il veneto, in quelle terre, oltre alle truppe di occupazione di Ceccobeppe, fossero presenti e magari da lungo tempo, austriaci, magiari, sloveni per così dire civili, funzionari, imprenditori proprietari o semplici lavoratori, e se questi al cambio di bandiera vennero serviti e riveriti come graditissimi ospiti o scacciati in malo modo in quanto appartenenti alla stirpe degli usurpatori, invasori, occupanti.
    Pura curiosità tanto per fare qualche raffronto con certe ricorrenti lagnanze di gente espulsa, scacciata, perseguitata e guardarle con un minimo di prospettiva storica un po’ più allungata.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  14. Faust x ... abbrigante...
    Faust x ... abbrigante... says:

    …bbrigante emmezzo… lo stolto ha smesso di ridere e si è accorto che la casa che brucia … è la sua… il suo ddio, quello dei Poverycrysty oltre ai coperchi non sa fare neanche le pentole…
    Faust

  15. sylvi
    sylvi says:

    x Rodolfo 415,

    bravo, ci sono modi e modi di offendere!

    Io chiedo al blogmaster se non sarebbe il caso di cacciare i pochi” VASI” del blog, due soprattutto, che invece di allargare le gambe e fare la calzetta stanno qua a “rompere i cicisbei” con la storia americana, quella del Friuli (per non parlare delle Foibe!),
    di figli, cani, nipoti e giardini innevati…togliendo spazio prezioso ai MASCHI argomenti, più o meno filosofal-sessuali di un poeta del blog con licenza di STRONZAGGINI!

    Vado a scegliere la stoffa per il burka!
    Sylvi

  16. sylvi
    sylvi says:

    x Rodolfo 415,

    bravo, ci sono modi e modi di offendere!

    Io chiedo al blogmaster se non sarebbe il caso di cacciare i pochi” VASI” del blog, due soprattutto, che invece di allargare le gambe e fare la calzetta stanno qua a “rompere i cicisbei” con la storia americana, quella del Friuli (per non parlare delle Foibe!),
    di figli, cani, nipoti e giardini innevati…togliendo spazio prezioso ai MASCHI argomenti, più o meno filosofal-sessuali di un poeta incontinente del blog .

    Vado a scegliere la stoffa per il burka!

    Sylvi

  17. Uroburo
    Uroburo says:

    Io chiedo al blogmaster se non sarebbe il caso di cacciare i pochi” VASI” del blog …. Silvy { 10.02.10 alle 18:01 }
    ——————————
    Ho letto solo questa.
    Per amor di Dio stia lì e non si muova. Siamo già in così pochi che ci manca solo che qualcuno se ne vada! Uroburo

  18. sylvi
    sylvi says:

    xUroburo 404

    ma caro signore,

    perchè se la prende tanto?
    Per 65anni avete nascosto tutto sotto i tappeti; avete gridato a dx e a manca che i fascisti erano tutti raccolti qui, soltanto qui,donne vecchi e bambini compresi, ( con qualcuno in Libia ed Etiopia e qualche stravagante in Russia) che finalmente, grazie alle eroiche gesta dei garibaldini con il IX corpus li avevate stanati e giustamente puniti!
    Da sotto il tappeto escono grumi di polvere (eufemismo) E LEI STRILLA ANCORA?
    Li ributti sotto, se ci riesce! E’ o no un bidello?

    Il Presidente non dovrebbe essere di TUTTI?

    Sylvi

  19. sylvi
    sylvi says:

    caro AZ,

    anche se la tua domanda è maliziosa ti rispondo in breve ugualmente.

    Il Veneto è sempre stato “etnicamente puro” , oppure i non veneti erano in numero ininfluente.
    Il Friuli e la Venezia Giulia, l’Istria e la Dalmazia sono state sempre terre contese fra il Sacro Romano Impero e la Serenissima.
    Terre di continue lotte fra popoli barbari che premevano e Signori che combattevano.
    Ad esempio: gli Uscocchi, ferocissimi pirati slavi, attaccavano le navi veneziane con la complicità degli austroungarici.
    L’Istria è stata ripopolata più volte da carnici, austriaci e miriadi di popoli che venivano un po’ da ovunque.
    Il Friuli, la Patrie dal Friul, andava storicamente dal Livenza fino a metà Istria.

    Le coste sono sempre state veneziane o filo veneziane, per accordi e matrimoni.
    Con l’Unità d’Italia chi è rimasto in Austria non ha perso un bel niente e a sentir loro stavano meglio che di qua.
    Ma Cecco Beppe era Cecco Beppe, non Tito!

    Ma sarebbe troppo lunga!
    350mila istriani sono stati cacciati con le cattive dalla loro terra e dalle loro case, finanche dai loro cimiteri.
    Questo è un dato di fatto che soltanto Uroburo può contestare.
    Per quanto riguarda le foibe…le hanno scoperte gli alleati, non i fascisti italiani.
    Parlano i documenti!

    Trai tu le tue conclusioni!

    Sylvi

  20. Peter
    Peter says:

    x412

    vedo che la fantasia maschile e’ piu’ o meno la stessa ovunque. La differenza e’ che voi toscani le date veste verbale…

    Peter

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Io non caccio nessuno. Cancello o ritocco solo i post e le espressioni da querela o troppo volgari. Ho più volte invitato tutti a non superare una certa soglia di vis polemica. Se qualcuno si sente offeso da parte di un altro forumista, se questi non si scusa mi scuso volentieri io al suo posto. Per quanto egocentrico, non soffro di orgoglio (neppure nazionalista o comunque di parrocchia).
    Non credo che Rodolfo sbatta la porta definitivamente per una eventuale scivolata della misura. Il commento di AZ io lo trovo polemico “alla livornese”, che è uno stile spesso eccessivo. L’esperienza insegna che è bene non tirare mai in ballo il parentado femminile, in nessun caso, ma il post di AZ è sì polemico, ma non direttamente offensivo. Almeno ai miei occhi. Se AZ è d’accordo, posso senz’altro cancellare il suo commento, specie se questo può acquietare Rodolfo.
    Un saluto.
    pino

  22. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    se proprio devo essere un Vaso, vorrei essere un Venini!!!
    Prezioso, delicato e fragile!!!

    Sylvi

  23. Peter
    Peter says:

    xPino

    chissa’ poi perche’, a me i commenti su mio padre da parte di amici e compagni, da giovane mi facevano incazzare molto di piu’

    Peter

  24. Anita
    Anita says:

    x Pino -#425-

    In meno parole, avevo scritto un post molto simile al suo….

    L’ho cancellato per non sollevare piu’ polemiche e, mi sono limitata col post -#426-

    Trovo inutile cancellare un post dopo che e’ stato letto, ancora peggiore modificarlo…perche’ dopo si leggono i commenti e non si sa cosa li ha spronati.

    Cari saluti, Anita

  25. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    non è la prima volta che Rodolfo si esprime nei riguardi delle donne, cioè della metà degli esseri cosiddetti umani, in una maniera inaccettabile , volgare, rozza!
    E’ lui per primo che offende sua madre e le donne della sua famiglia; è lui per primo che esprime un disprezzo di genere, un razzismo che porta solo inciviltà.
    Quello che mi stupisce sempre è che si difendono, giustamente, i gay ma poi …si può dire che la donna è un …vaso, un contenitore!
    Mi verrebbe da far concorrenza ad AZ….ma mi ricordo di essere una signora!!!

    ciao Sylvi

  26. Uroburo
    Uroburo says:

    350mila istriani sono stati cacciati con le cattive dalla loro terra e dalle loro case, finanche dai loro cimiteri. Questo è un dato di fatto che soltanto Uroburo può contestare. sylvi { 10.02.10 alle 18:36 }
    ——————————————–
    Chi, cosa, quando come dove e perché?
    Io avrei negato la cacciata degli italofoni della Venezia Giulia e dalla Dalmazia? In che film, di grazia?
    Oppure questa è un’altra delle sue allucinazioni visive come quell’altra che sottosta al suo delirante messaggio n. 422?
    A proposito del quale devo precisare (ma solo a lei perché gli altri hanno capito benissimo) che qui non si sta parlando di polvere nascosta sotto al tappeto ma delle stragi in massa commesse o favorite dall’esercito di occupazione italiano in alcune zone della Iugoslavia (Slovenia, una parte della Croazia, Montenegro, una parte del Kossovo).
    Io penso che qualunque politico italiano, a cominciare dal Presidente della Repubblica, prima di lamentarsi per le foibe ecc. dovrebbe riconoscere che il nostro paese ha commesso quelle azioni vergognose che l’Italia ha sempre negato (o comunque si è sempre comportata come se le negasse).
    Tutto il resto, a cominciare dalle azioni delle brigate Garibaldi fino al comportamento del IX Corpus), non c’entra proprio un bel nulla. Sarebbe come se lei mi tirasse in ballo la rivolta della Vandea. Maccheccentra, dico io?
    Constato che lei ha di nuovo sospeso le famose pilloline ma devo anche dirle che la sua evidente follia mi sta venendo a noia: è sempre identica, senza alcuna creatività. U.

  27. sylvi
    sylvi says:

    Forse dovrei spiegare le mie reazioni vivaci alle parole di Rodolfo, per non apparire una femminista senza reggipetto o una suffragetta.

    Ho studiato un po’ di storia spicciola, quella un po’ più indietro della prima e seconda linea di guerra. Di tutte le guerre!
    Ma soprattutto ho vissuto da molto vicino le tragedie etniche yugoslave; non c’è stata solo una Srebrenica, ma tante tante srebrenica ,tante Sarayevo e di mezzo ci andavano le donne, i contenitori…i vasi…

    Sono cresciuta in una famiglia dove i compiti erano divisi, ma la dignità era la stessa!

    Sylvi

  28. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    scopi, scopi e ramazzi!
    Sa che finalmente le Malghe Porzus diventeranno Monumento Nazionale?
    Si prenda lei le pillole contro la Storia oppure se la prenda con ” gli italiani”.
    Io non c’entro!

    Sylvi

  29. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro AZ,
    rispondo al tuo n.416 per quel che so. Nel Lombardo Veneto c’erano, ovviamente, funzionari provenienti da tutte le parti dell’impero, proprio come i soldati. C’erano anche imprenditori e commercianti.
    La stragrande maggioranza di costoro ritornarono in patria ma alcuni rimasero, soprattutto quelli che si erano fatti una famiglia con delle italiane. Ce ne furono, ad esempio, un certo numero proprio vicino a casa mia, come si vede bene dalle lapidi dei cimiteri con nomi tedeschi o slavi ed accanto il nome della loro italianissima moglie.
    Vissero in pace per anni ed anni, diversi morirono mezzo secolo più tardi. Quei nomi stranieri rimangono ancora ora nella popolazione.
    Ci sarebbe però da dire che al di là della propaganda, gli austriaci misero in atto un’amministrazione che era una delle migliori del mondo e che non si comportarono mai ferocemente.
    Proprio il contrario di quello che abbiamo fatto noi nella penisola balcanica durante la seconda guerra mondiale. Insomma se ci odiavano avevano delle validissime ragioni. Ma naturalmente la povera Silvy pensa solo ai poveri alpini morti in Russia e tutto il resto non lo vede.
    Un saluto U.

  30. Uroburo
    Uroburo says:

    Mia povera a buona signora,
    ramazzare è un lavoro come un altro ed io non me ne vergogno di certo. Perchè mai dovrei? L’ho sempre fatto onestamente e con impegno…..
    Che questo governo di estrema destra (e pericolosamente esposto a strani legami con il malaffare se non peggio, come in Sicilia ed in Campania, secondo le normali abitudini della destra ittagliana) eriga le malghe di Porzus a monumento nazionale mi sembra del tutto ovvio. Che altro aspettarsi?
    Faccio un po’ fatica a capire come possa vantarsene tanto, ed esserne così scompostamente felice, una persona che continua a dichiararsi di sinistra, ma si sa che certe persone hanno delle logiche personalissime.
    Mai però che questo governo abbia pensato di erigere a monumento nazionale le decine, centinaia di luoghi dove i fascisti hanno commesso delle stragi contro i partigiani o contro la popolazione civile! Proprio come per le foibe, mia povera signora, il suo nobile cuore batte unicamente da una parte sola e sappiamo bene quale sia.
    Sia felice signora, state vincendo e presto si parlerà della Resistenza come di una vergogna. Allora finalmente lei sarà soddisfatta. La gentaglia come lei si vergogna dei partigiani ma non si è mai vergognata de’ fascisti.
    Vadi cara, vadi. Il mondo è vostro, almeno per un po’. Poi però le cose cambieranno perchè sotto a tutto voi siete solo delle canaglie neanche tanto intelligenti. Uroburo

  31. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    E bravo Rodolfo!!! ….. Che fa l’indignato ….. solo lui ha il diritto di offendere e se qualcun’altro calca un po’ la mano ed estremizza i suoi stessi sproloqui e glie li ribalta contro, allora privo di argomenti perché colpito duro dalle tue stesse parole come i bambini permalosi dice “prendo i miei giocattoli e vado a giocare davanti al mio portone”.
    E pensare che è lui quello dell’occhio per occhio dente per dente. Comunque per quanto mio riguarda non piangerò molto forte se non ti trovo nel blog i suoi scritti che quando non sono anche offensivi sono solo noiosi.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  32. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    mi riferivo specificatamente alla seconda parte del post -#412-.

    Ed anche al fatto che se Pino cancella o modifica i post dopo che sono stati letti, tutte le risposte che seguono non hanno un capo d’appoggio.

    E’ successo a me, le mie risposte sembravano sconclusionate, appunto perche’ il messaggio offensivo era stata modificato o rimosso.

    Un abbraccio,
    Anita

    PS: In altri forum quando messaggi vengono censurati, si legge il nome dell’utente e: Rimosso-contenuto offensivo.

  33. sylvi
    sylvi says:

    caro un corno! Uroburo

    “gentaglia” come me con contorno di “canaglie”, anche a distanza di mezzi secoli, oltrettutto da sempre contraria ai tappeti sporchi!!!, vogliono Giustizia, ha presente la Giustizia?
    Sulle malefatte degli ittagliani fascisti nelle varie zone da lei citate…avete avuto decenni e poteri per scrivere, eh…se ne avete scritto! avete avuto tutti i mezzi per far luce…perchè non lo avete fatto?

    “Rimozione diplomatica” l’ha definita il Nostro Presidente, perchè per ora è ancora il NOSTRO!
    A volte spero per poco!

    Vittoria, perchè Porzus avrà giustizia? Ma non si vergogna a fare queste affermazioni?
    La Verità non è mai una vittoria; ma questo discorso lei proprio non lo capisce!
    Lei mi ha almeno fatto capire che l’ideologia e la demagogia sono
    ” virtù” coltivate con cura dal dopoguerra ad oggi!
    Ed è per questo che siamo ridotti come siamo!

    Sylvi

  34. Peter
    Peter says:

    xAZ
    Uroburo
    non vengo certo dal Lombardo-Veneto, la mia regione d’origine ne era per fortuna, o ventura, molto distante. Quindi farei meglio a tacermi, come diceva Garibaldi…
    Il Giusti, toscano, ce l’aveva a morte coi tedeschi o austriaci. Non credo che fosse pagato da nessuno per i suoi ‘scherzucci di dozzina’.
    Ad Uroburo risponderei che l’amministrazione britannica in India, Singapore, Birmania, Hong Kong etc etc, era eccellente, e di gran lunga piu’ efficiente e meglio organizzata di quelle autoctone di oggi…pero’ nessuno realmente rimpiange gli inglesi andati la’ a fare i padroni. Invece gli italiani ritengono l’anima del servo. Buon per loro.
    Le sue simpatie filotedesche sono identiche a quelle della Sylvi, solo che lei viene da una zona di frontiera, Uroburo no. C’est ca

    Peter

  35. Giovanni Vaschi
    Giovanni Vaschi says:

    Cara signora Sylvie,

    leggo da ormai 1 anno e mezzo la querelle tra lei e Uroburo.
    Onestamente mi chiedo se lei sappia leggere….perchè altrimenti le sue risposte non hanno senso.

    Quello che Uroburo dice, molto semplicemente, è che le foibe sono state fatte dai Titini per motivi politci, etnici e quant’altro a vendetta delle malefatte perpretrate dagli italiani nel ventennio precedente.
    Uroburo mica dice che le foibe non ci sono: anzi.
    Mi sembra di capire (mia interpretazione) che lui dica: noi italiani non dobbiamo ergerci a vittime della storia, perchè abbiamo fatto le nostre porcate.
    I titini e gli Jugoslavi hanno fatot le foibe, e noi non siamo mica andati laggiù a portare margherite e dolci per i bambini.

    Personalmente ritengo che le foibe siano state un eccidio perpretrato contro civili inermi, prigionieri politci, oppositori vari per motivi politici e razziali. Perpretrati dai titini sia per eliminare gli oppositori politici, sia anche con undisegno di pulizia etnica.

    Ciò detto, sarebbe meglio evitare di incolpare di tutto questo il PCI e sopratutto Togliatti.
    Era lui al corrente di quello che faceva Tito?
    Era Togliatti in grado di fermare Tito?
    Era politicamente spendibile per Togliatti denunciare Tito?

    Lei abbaia spesso contro Togliatti.
    Era un traditore? beh pare di no:
    “Togliatti si iscrisse al Partito socialista nel 1914, anche se non frequentò la vita di partito per diversi anni, e allo scoppio della Prima guerra mondiale si dichiarò favorevole all’intervento dell’Italia a fianco dell’Intesa,[6] secondo una considerazione politica, presente anche se minoritaria fra gli stessi socialisti, che portava a distinguere «fra la guerra imperialista e le giuste rivendicazioni nazionali contro i vecchi imperialismi. Non ritenevano giusto che alcune province italiane rimanessero sotto il dominio di uno Stato straniero, per di più reazionario».[7]”

    Dopo un brillante percorso di studi concluso con la media del 30, Togliatti si laureò nel novembre 1915 con la tesi Il regime doganale delle colonie, discussa con Luigi Einaudi. Seguendo la sua primitiva inclinazione, s’iscrisse anche alla facoltà di Lettere e Filosofia, ma la guerra prima e l’attività politica poi gli impedirono di conseguire la seconda laurea. Infatti, pur riformato per la forte miopia, nel 1915 si arruolò volontario nella Croce Rossa, prestando servizio in diversi ospedali, anche al fronte. Nel frattempo, le necessità belliche indussero i Comandi militari a rivedere i criteri di arruolamento, così che nel 1916 Togliatti fu dichiarato abile e arruolato nel 54° Reggimento Fanteria per poi passare, su sua richiesta, al 2° Reggimento Alpini. Nel 1917 venne ammesso al corso allievi ufficiali di Caserta che superò senza però ottenere la nomina a ufficiale a causa di una grave pleurite intervenuta nel frattempo: caporal maggiore alla sanità, nel dicembre del 1918, allo scadere di una lunga licenza, fu congedato.[8]

    In Italia sarebbe il caso di ricordare le stragi perpretrate dai nazi-fascisti con un po’ più di memoria storica.
    Non è stato Togliatti a firmare le leggi raziali, ma il Duce.
    Non è stato Togliatti a causare la guerra civile, ma i fascisti.
    Non è stato togliatti nè il partito comunista a deportare e uccidere ebrei, comunisti, partigiani, omosessuali, oppositori e quant’altro.
    Sono stati i fascisti e i nazisti.

    Non sono stati i comunisti ad invadere l’italia, ma gli italiani ad andare in URSS. Perdendo la guerra e finendo uccisi nei combattimenti, dalla fame e dal freddo.
    Oppure prigionieri.
    Togliatti poteva favorire la loro liberazione?
    Di nuovo pare di no. Ad una sua richiesta Stalin rispose che non era argomento all’ordine del giorno.

    Oltre poi ai falsi storici su togliatti e il PCI.

    In italia adesso girano lugubri personaggi, che parlano di storia condivisa ma che in realtà di condiviso non vogliono nulla.
    Solo la palanca dei contribuenti.

    Personaggini come il padre del governatore lombardo
    “Emilio Formigoni, comandante delle Brigate nere fasciste di Missaglia e spesso indicato come l’autore dell’eccidio di Valaperta [1] sebbene la Corte d’Assise straordinaria di Como già nel 1947, con la sentenza n. 12/47[2], abbia ascritto le sue azioni ad una forma di collaborazionismo e lo abbia poi amnistiato. [3]
    Roberto Formigoni ha sempre negato[4] il passato del padre citandone anzi positivamente l’esempio.”

    Addio
    GV

  36. Uroburo
    Uroburo says:

    Mia povera signora,
    lei è completamente pazza!
    La Verità sulla strage di Porzus è conosciuta da decenni. Quel che hanno fatto i nostri bal di giovinotti in divisa (e non) in vari luoghi del mondo, anche al di fuori di ogni operazione militare, lo sanno in pochi, ed in Ittaglia quasi nessuno.
    Se lei amasse veramente la Verità (con la maiuscola, come si conviene ai cialtroni come lei) si preoccuperebbe primariamente di quei comportamenti disonorevoli (ancorché nascosti) che sono di vergogna alla nostra reputazione in quanto nazione. D’accordo che di (buona) reputazione nazionale da una ventina d’anni sarebbe meglio non parlare ma insomma!…..
    Lei raggiunge il massimo dell’improntitudine quando dice che abbiamo avuto decenni per far luce sui comportamenti dell’esercito (e non solo) da lei sempre pervicacemente negati (ricordo tra le altre sue perle le affermazioni sulle camicie nere marziane).. Le sue sono menzogne (una parola che io uso veramente poco ma con le canaglie come lei si deve)! Sono menzogne anche quando parla di “malefatte degli ittagliani (sic! Un lapsus?) fascisti”. Fascisti un cazzo, brutta schifosa! La prima repressione ittagliana in Libia non l’hanno fatta i fascisti ma il Regio Esercito prima dell’avvento del fascismo! E lo stesso per la repressione in Eritrea alla fine dell’Ottocento.
    Io sono di sinistra e la sinistra non ha mai avuto la possibilità di fare luce. Quindi quel voi è solo il frutto di una interpretazione delirante (e, en passant, fascista) della storia. Questo stato non ha mai avuto niente a che fare con la sinistra, brutta schifosa fascista travestita, dovrebbe saperlo bene.
    La Giustizia non c’entra proprio un bel nulla con la vostra polemica contro la Resistenza: il vostro obiettivo è solo quello di spazzarne via il ricordo. Vi piacciono di più le sfilate al passo romano ed i discorsi dal balcone di Palazzo Venezia (Spiezzeremo le reni alla Grecia …..).
    Lei di me non sa nulla e dice cose che nessun altro al mondo ha mai detto. A dimostrazione del fatto che lei è solo una povera squilibrata.
    Lei è il peggio di questo blog, chè almeno gente come il Popeye avevano il coraggio delle loro idee. Lei è un personaggio spregevole. Mi si tolga dalle palle! Uroburo

  37. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    di Togliatti so solo quello che ho letto, alcune cose mi sono rimaste impresse, la sua ammirazione per Stalin e Tito, ma principalmente la sua risposta ad un alto funzionario russo in riguardo ai prigionieri Italiani.

    L’ho ricercata e trovata:

    4a Divisione Alpina Cuneense
    Campagna di Russia
    La lettera di Palmiro Togliatti a Vincenzo Bianco

    Nel 1992, qualche anno dopo l’apertura degli Archivi di Mosca, lo storico Franco Andreucci, scopre una lettera scritta da Palmiro Togliatti (alias “Ercoli”) il 15 febbraio 1943 a Vincenzo Bianco (allora funzionario del Komintern). Nella lettera, siddivisa in vari capitoli, Togliatti risponde alle varie questioni politiche sollevate dal Bianco. Al terzo capitolo (vedi pagine 7, 8 e 9) della lettera, dove Bianco evidentemente chiedeva a Togliatti di fare qualcosa per i tanti prigionieri italiani nei Gulag russi, la risposta di Togliatti è agghiacciante: “…L’altra questione sulla quale sono in disaccordo con te, è quella del trattamento dei prigionieri. Non sono per niente feroce, come tu sai. Sono umanitario quanto te, o quanto può esserlo una dama della Croce Rossa. La nostra posizione di principio rispetto agli eserciti che hanno invaso la Unione Sovietica, è stata definita da Stalin, e non vi è più niente da dire. Nella pratica, però, se un buon numero dei prigionieri morirà, in conseguenza delle dure condizioni di fatto, non ci trovo assolutamente niente da dire, anzi e ti spiego il perché. Non c’è dubbio che il popolo italiano è stato avvelenato dalla ideologia imperialista e brigantista del fascismo. Non nella stessa misura che il popolo tedesco, ma in misura considerevole. Il veleno è penetrato tra i contadini, tra gli operai, non parliamo della piccola borghesia e degli intellettuali, è penetrato nel popolo, insomma. Il fatto che per migliaia e migliaia di famiglie la guerra di Mussolini, e soprattutto la spedizione contro la Russia, si concludano con una tragedia, con un lutto personale, è il milgiore, è il più efficace degli antidoti. Quanto più largamente penetrerà nel popola la convinzione che aggressione contro altri paesi significa rovina e morte per il proprio, significa rovina e morte per ogni cittadino individualmente preso, tanto meglio sarà per l’avvenire d’Italia…”.

    Alla data del 15 febbraio 1943, si presume che i prigionieri dell’ARMIR in Russia erano ancora circa 50.000. Togliatti, forse poteva far poco, ma la risposta che diede a Bianco non lascia dubbi, non volle neanche tentare di far quel poco, altro che “dama di Croce Rossa”!. E questo è gravissimo. La pubblicazione di questa lettera, provocò immediatamente largo (e giusto) sdegno, anche perché la maggior parte delle famiglie in lutto per i loro cari, erano proprio contadini e operai, cioè coloro a cui Togliatti chiese a guerra finita, sostegno per la sua politica. Togliatti non tendendo la mano a quei poveri cristi in prigione, non puniva i fascisti, con il suo “migliore e più efficace degli antidoti..” puniva soprattutto ragazzi di 20-22 anni di campagna, obbligati ad andare in Russia, i volontari erano pochissimi e questo Togliatti lo sapeva…
    ———————

    Agghiacciante abbastanza?

    Anita

  38. togliatti e le lettere....
    togliatti e le lettere.... says:

    MANIPOLATA LA LETTERA DI TOGLIATTI

    Repubblica — 14 febbraio 1992 pagina 13 sezione: POLITICA INTERNA
    MOSCA – Alessandro Natta aveva ragione. Non era di Toglitti quel “divino” affibbiato ad Hegel nella lettera del Migliore sui soldati dell’ Armir, non era sua quella sintassi incerta. Ma – soprattutto – non erano sue le frasi più cupe della missiva pubblicata ai primi di febbraio dallo storico Franco Andreucci, e su cui Francesco Cossiga – nel pieno di una durissima campagna contro il Pds – avrebbe voluto costituire una commissione di storici. A quindici giorni dalle prime “rivelazioni” di Panorama, è una clamorosa sorpresa quella che i corrispondenti della Repubblica e della Stampa a Mosca si sono trovati di fronte scartabellando negli archivi del Comintern. Perché da uno sguardo al primo dei quattro fascicoli che racchiudono gli scritti autografi del leader comunista emerge la certezza che il testo originale della lettera è stato manipolato ad uso dei lettori italiani. Che ben dodici tra correzioni, omissioni e aggiunte hanno stravolto il senso delle parole scritte di pugno dal segretario del Pci a Vincenzo Bianco, preoccupato per la sorte degli alpini prigionieri nei lager sovietici. Difficile capire che cosa sia successo, scommettere sul dolo o ipotizzare una incredibile serie di errori di Andreucci, effettivamente il primo studioso – attestano i registri dell’ ex istituto per il Marxismo- leninismo – a compulsare i quattro fogli fitti della scrittura ordinata, in italiano, del Migliore. Sta di fatto, però, che già dopo poche righe salta agli occhi la prima differenza tra il testo che ha “agghiacciato” Achille Occhetto e quello effettivamente scritto da Togliatti. Uguali, effettivamente, sono i passi in cui il segretario comunista chiarisce la sua adesione “di principio” alla posizione di Stalin, e anche il suo “non aver niente da dire” se un buon numero di soldati italiani fosse morto suo “non aver niente da dire” se un buon numero di soldati italiani fosse morto “in conseguenza delle dure condizioni di fatto” nei campi di prigionia. Ma poi, dopo aver parlato del lutto personale di tante famiglie come del “più efficace degli antidoti”, Togliatti scrive: “Quanto più largamente penetrerà nel popolo la convinzione che aggressione contro altri paesi significa rovina e morte per il proprio, significa rovina e morte per ogni cittadino individualmente preso, tanto meglio sarà per l’ avvenire d’ Italia”. Nella versione Andreucci, invece, si legge “(…) aggressione e il destino individualmente preso di tante famiglie è tragico (…)”. Più avanti, dopo alcune diversità di minor rilievo, è la scelta della punteggiatura e di una congiunzione a rovesciare il senso di un ragionamento che sottolinea come fosse difficile per i sovietici aver comprensione per gli invasori, “anche se è vero che molti dei prigionieri sono venuti qui solo perché mandati”. A maggior ragione, prosegue il “vero” Togliatti, quando “non si vede nel popolo una lotta aperta contro la politica delle classi dirigenti”. La più vistosa manipolazione riguarda però la frase che più di tutte ha fatto parlare di un Togliatti cinico dirigente politico, se non proprio “sanguinario uccisore” di italiani. Secondo Andreucci, il Migliore riassumeva così il suo pensiero: “T’ ho già detto. Io non sostengo affatto che i prigionieri si debbano assassinare, tanto più che possiamo ottenere certi risultati in altro modo. Ma nelle durezze oggi che possono provocare la fine di molti di loro non riesco a vedere altro che la concreta missione di quella giustizia che il divino Hegel diceva essere immanente nella Storia”. Al lettore italiano, il linguggio di Togliatti sembrava quello di un uomo convinto che fosse comunque un bene far morire – non importa come, magari di freddo, o di fame – i soldati spediti senza scarpe e cappotti da Mussolini in Russia a “sistemare i rossi”. Senonché, nel testo originale, la frase suona così: “T’ ho già detto. Io non sostengo affatto che i prigionieri si debbano sopprimere, tanto più che possiamo servircene per ottenere certi risultati in un altro modo. Ma nella durezze oggettive che possono provocare la fine di molti di loro, non riesco a vedere altro che la concreta espressione di quella giustizia che il vecchio Hegel diceva di essere immanente in tutta la Storia”. Ed il senso è tutt’ altro: allude al possibile ruolo dei sopravvissuti come testimoni della disfatta dell’ aggressione fascista all’ Urss, richiama la durezza “oggettiva” di tutte le prigionie in tutte le guerre, legge nel dramma dei soldati dell’ Armir il modo in cui la giustizia della storia evocata da Hegel trova una manifestazione evidente, e non la sua “missione”. Resta, nel documento, la testimonianza del Togliatti “tutto politico”, freddo realista, partecipe di una visione finalistica delle vicende umane che fu sua e di tutta una generazione di dirigenti comunisti cresciuti assai prima alla scuola degli idealisti tedeschi che a quella di Lenin e dei bolscevichi. Si attenua, fin quasi a scomparire, quella del “traditore” evocato nei giorni scorsi dalla stampa di destra e dal Quirinale. Ora, la parola passa agli storici, e a Franco Andreucci. Due verità sono troppe. Specialmente in campagna elettorale.

  39. Uroburo
    Uroburo says:

    Mia pregevole signora Anita,
    come è già stato scritto tante volte in questo blog la lettera di cui lei parla è un falso storico. Si è messa anche lei la testa nel c…? U.

  40. Anita
    Anita says:

    x Uroburo -#444-

    Sara’ un falso…ma l’ho letto e sentito diverse volte.

    Non c’e’ bisogno che cada nel VOLGARE, non ne puo’ proprio fare a meno, I guess.

    Anita

  41. alessandro
    alessandro says:

    Per Uroburo……………………
    quando il linguaggio e´ forte……………e´ probabile che di mezzo ci sia qualcosa di personale……………………….;il tuo 442 ha una passione che non ricordo di aver letto altrove……………..
    ha letto il messaggio della signora……..l´ira ti ha fatto chiudere gli occhi ed e´ spuntato il passato?……………………………..

    P.S.Ho sempre pensato che la Storia sia un luogo di menzogna
    …………che non ci riguarda nel profondo……………..ma penso anche
    che ci sono certi fatti talmente sconvolgenti e ingiusti
    dove conoscere la Storia e´ un fatto etico assolutamente necessario.Saluti

  42. italiani brava gente
    italiani brava gente says:

    Dai documenti redatti dall’Alto Commissario Emilio Grazioli, ma anche da quelli dei generali Roatta, Robotti e Gambara, emerge un conflitto che non si limita alla repressione contro il Fronte di Liberazione, ma che parte da una diversa visione politica del rapporto tra vincitori e vinti, tra razza dominatrice e popolazione assoggettata: quindi marcatamente razzista.

    Secondo il generale Orlando:
    « … è necessario eliminare: tutti i maestri elementari, tutti gli impiegati comunali e pubblici in genere (A.C., Questura, Tribunale, Finanza ecc.), tutti i medici, i farmacisti, gli avvocati, i giornalisti, … i parroci, … gli operai, … gli ex-militari italiani, che si sono trasferiti dalla Venezia Giulia dopo la data suddetta. »

    (gen. Orlando)

    Orlando, intende l’eliminazione della massa attraverso la deportazione di migliaia di uomini nei campi di concentramento, che i comandi militari hanno aperto in Italia e in Dalmazia per sloveni e croati.

    Viene anche adottata la politica dell’affamamento e della rapina, praticata dai comandanti italiani, tra gli altri il gen. Danioni che progetta di:
    « Procedere alla requisizione dei raccolti lasciando ad ogni singolo proprietario il puro necessario per non morire di fame. »

    (gen. Danioni)

    Mario Roatta propone inoltre la deportazione: “di tutti i disoccupati e degli studenti per farne unità di lavoratori”.

    Inoltre viene condotta una repressione contro gli intellettuali (docenti e studenti dall’università alle scuole inferiori) essendo considerati la colonna portante del movimento partigiano.

    L’11 luglio 1942 Mario Robotti scrive a Emilio Grazioli dopo le ennesime “operazioni di rastrellamento ed epurazione politica”, effettuate dal 24 giugno al 1 luglio a Lubiana e nella provincia è stata attuata la deportazione nei campi di più di 5 000 uomini (tra i 16 e i 50 anni); mentre il comandante dell’XI Corpo d’Armata lamenta che:
    « …il mancato rastrellamento di donne, specialmente insegnanti di scuole medie ed elementari, che hanno notoriamente svolto e tuttora svolgono attiva opera di propaganda comunista e di assistenza ai partigiani, ha prodotto cattiva impressione. »

    Nel corso di una riunione con i vertici delle Forze armate di Roma e della II Armata, tenuta a Gorizia il 31 luglio 1942, Mussolini approva le analisi e le decisioni di Roatta:
    « Come avete detto è cominciato un nuovo ciclo che fa vedere gli italiani come gente disposta a tutto, per il bene del paese ed il prestigio delle forze armate … Non vi preoccupate del disagio economico della popolazione. Lo ha voluto! Ne sconti le conseguenze … Non sarei alieno dal trasferimento di masse di popolazioni. »

    (Roatta)

    Il proclama alla popolazione slovena [modifica]
    « Al momento dell’annessione, l’Italia vittoriosa vi ha dato condizioni estremamente umane e favorevoli.

    Dipendeva da voi, ed unicamente da voi, di vivere in un’oasi di pace.

    Invece molti di voi hanno impugnato le armi contro le autorità e le truppe italiane.

    Queste, per un alto senso di civiltà ed umanità, si sono limitate all’azione militare, evitando misure che gravassero sul’insieme della popolazione ed ostacolassero la normale vita economica del paese. E’ solo quando i rivoltosi sono trascesi ad orrendi delitti contro italiani isolati, contro vostri pacifici concittadini e persino contro donne e bambini, che le autorità italiane sono ricorse a misure di rappresaglia ed a qualche provvedimento restrittivo, di cui soffrite per causa dei rivoltosi

    Ora, poichè i rivoltosi continuano la serie di delitti, e poichè una parte della popolazione persiste nel favorire la ribellione, disponiano quanto segue:

    1°)A partire da oggi nell’intera Provincia di Lubiana:

    sono soppressi tutti i treni viaggiatori locali;
    è vietato a chiunque viaggiare sui treni in transito, tranne a chi è in possesso di passaporto per le altre provincie del regno e per l’estero;
    sono soppresse tutte le autocorriere;
    è vietato il movimento con qualsiasi mezzo di locomozione, fra centro abitato e centro abitato;
    è vietata la sosta ed il movimento, tranne che nei centri abitati, nello spazio di un chilometro dai due lati delle linee ferroviarie. (Sarà aperto senz’altro il fuoco sui contravventori);
    sono soppresse tutte le comunicazioni telefoniche e postali, urbane ed interurbane.

    2°)A partire da oggi nell’intera Provincia di Lubiana, saranno immediatamente passati per le armi:

    coloro che faranno comunque atti di ostilità alle autorità e truppe italiane;
    coloro che verranno trovati in possesso di armi, munizioni ed esplosivi;
    coloro che favoriranno comunque i rivoltosi;
    coloro che verranno trovati in possesso di passaporti, carte di identità e lasciapassare falsificati;
    i maschi validi che si troveranno in qualsiasi atteggiamento – senza giustificato motivo – nelle zone di combattimento.

    3°) – A partire da oggi nell’intera Provincia di Lubiana, saranno rasi al suolo:

    gli edifizii da cui partiranno offese alle autorità e truppe italiane;
    gli edifizii in cui verranno trovate armi, munizioni, esplosivi e materiali bellici;
    le abitazioni in cui i proprietari abbiano dato volontariamente ospitalità ai rivoltosi.

    – Sapendo che fra i rivoltosi si trovano individui che sono stati costretti a seguirli nei boschi, ed altri che si pentono di aver abbandonato le loro case e le loro famiglie, garantiamo salva la vita a coloro che, prima del combattimento, si presentino alle truppe italiane e consegnino loro le armi.

    – Le popolazioni che si manterranno tranquille, e che avranno contegno corretto rispetto alle autorità e alle truppe italiane, non avranno nulla a temere, nè per le persone, nè per i loro beni.

    Lubiana — luglio 1942 – XX

    Fonte: Fondo Gasparotto b. ff. 8578-8581, presso archivio Fondazione ISEC (Istituto di Storia dell’Età Contemporanea), Sesto S.Giovanni (Mi). »

    http://it.wikipedia.org/wiki/Crimini_di_guerra_italiani

  43. italiani brava gente
    italiani brava gente says:

    La Commissione storica italo-slovena, instaurata dai ministeri degli esteri dei due rispettivi paesi e composta sia da storici sloveni che italiani, ha esaminato i rapporti tra i due Paesi tra il 1880 e il 1956. Il rapporto non approfondisce l’argomento delle foibe, ma indica il numero delle sole esecuzioni sommarie in “centinaia”. Questo rapporto non tratta però delle foibe in territorio croato. Lo storico Raoul Pupo indica in circa 5.000 il numero dei morti. Lo storico Guido Rumici stima invece il numero delle vittime in minimo 6.000, cifra che salirebbe però ad oltre 11.000 se si considerano anche tutti coloro che sono scomparsi nei campi di concentramento jugoslavi.

    per foibe:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Foibe

    Stabilire oggi il numero dei deportati risulta assai difficile, sia per la frammentarietà degli archivi consultabili, sia perché le stesse autorità italiane scrivevano di non avere un quadro delle situazione. Secondo alcune stime si conterebbero almeno 20.000 civili sloveni internati. Mentre un documento del Ministero degli interni italiano, databile alla fine dell’agosto 1942, indica un complesso di 50mila elementi circa, sgombrati dai territori della frontiera orientale in seguito alle operazioni di polizia in corso, di cui la metà donne e bambini.

  44. sylvi
    sylvi says:

    x GV

    Sentivo a una conferenza, proprio oggi, nella giornata del Ricordo, che a stento il 16% degli italiani sa qualcosa dei confini orientali.
    Quasi quasi avrei pensato che fossero anche meno!

    Se lei segue il blog da un anno sa anche che qualsiasi mia affermazione è stata sempre supportata da documenti, quando parlo di queste terre.
    Non ho la pretesa di sapere tutto, ma ho cercato per quanto mi era possibile.
    Molte cose sono ancora confuse e “in zona grigia” come hanno affermato storici seri che ho ascoltato.
    Ma se parlo di Togliatti e della sua politica in queste terre, dico quel che dicono i documenti, non le chiacchere.

    Se diciamo che Togliatti rincorreva la benevolenza di Stalin, che desiderava un’Italia sotto regime comunista, che voleva l’Internazionale comunista sotto l’URSS….diciamo la verità, credo!
    Che avesse incontrato personalmente più volte Tito, o tramite suoi emissari, per cedere queste terre alla Yugoslavia, sicuramente in base a un disegno generale, non lo dico io; lo dice lui con i suoi scritti anche a Bonomi. E’ Storia!

    Che non solo non abbia mosso un dito di umanità verso suoi concittadini prigionieri in Russia, ma abbia anche affermato che ciò sarebbe stato educativo per le famiglie (alla faccia di Uroburo) è anche Storia, parte della quale ha citato Anita.

    E potrei continuare per un pezzo!!!
    Quello che dice Uroburo si commenta da sè!
    Ma quando tutti parlano, persino il Presidente, di rimozione, di motivi diplomatici per cui la Storia di queste terre è stata non solo taciuta, ma negata…lei sa spiegarsi perchè?
    Sa spiegare perchè i libri di storia dei licei italiani sono stati così silenti su questi argomenti?

    Io lo so, ma ci ho messo anni!!!

    Il ragionamento, in questo blog, : dobbiamo parlare dei crimini che hanno commesso gli italiani.
    D’accordo, parliamone! Finalmente assieme ai criminali verranno fuori le vittime innocenti, altrimenti che Storia è?
    Sono sempre disponibile ad ascoltare e approfondire TUTTI i fatti, in qualsiasi parte siano avvenuti.
    Per me tutto è meglio del silenzio e dell’oblio.

    Quello che più mi agghiaccia è che qualcuno possa dire: parlate di questo perchè ha vinto la dx!!!

    Per me la Storia non è raccontare la vittoria dei vincitori, di qualsiasi fazione.
    E’Altro!

    Addio anche a lei!
    Sylvi

  45. Anita
    Anita says:

    x Uroburo -#422-

    Ho appena avuto il tempo di leggere il suo post -#422-.

    Lei e’ quello che predica moderazione, ma lei e’ forse vittima di “split personality” ?

    Si rilegga il suo post, sono sicura che a mente fredda dovrà molte scuse a Sylvi.

    Lei e’ tipico delle persone che quando il discorso non va suo piacere, va all’attacco con insulti personali e ogni volta che qualcuno esprime un’opinione diversa dalla sua e’ considerato un fascista, un nazista, matto, cialtrone, canaglia, squilibrato, spregevole, etc…..

    Solo lei ha modo di esprimere correttamente quella che e’ la sua “ VERITA’ “.

    Alla fine quando gli si toglieranno dalle “palle” tutti quelli che esprimono la propria opinione, rimarra’ solo lei sul forum con le sue “palle” intatte.

    Anita

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