Berlusconi e Travaglio uniti: contro i palestinesi. Papino il Breve seppellisce Obama del Cairo e medita di comprarsi l’Eni spendendo però il meno possibile. Ecco perché gli serve danneggiarla con il demenziale ordine di abbandonare l’Iran, il nostro maggiore fornitore di petrolio: per far calare il prezzo dell’oro nero in Borsa. E se in Italia ci scappasse l’attentato sarebbe l’occasione buona per passare dalle leggi ad personam alle leggi speciali. E’ il Partito dell’Amore, bellezza!
In Israele il nostro capo del governo Silvio Berlusconi ha dato il meglio di sé, cioè a dire il peggio in assoluto. Sulla spinta verso il cielo dei suoi fenomenali tacchi non ha saputo resistere alla tentazione di sentirsi più vicino al Dio della bibbia aggiungendo di getto al testo del discorso scritto l’infelice e indecente frase “La reazione di Israele a Gaza è stata giusta”. Oltre che l’ONU, una bella fetta della stessa popolazione israeliana, compreso un bel gruppo di militari che a Gaza c’erano, tutti sanno che la reazione contro Gaza non è stata affatto “giusta”. Ho dimostrato in una precedente puntata del blog che massacrare in due settimane 1.400 persone su un totale di 1.400.000 abitanti equivale a massacrare l’1 per mille dell’intera popolazione. In appena due settimane! E ho dimostrato che neppure l’intera campagna angloamericana di bombardamenti incendiari sulle città tedesche è arrivata a tanto, e in un periodo 50 volte più lungo. Con la sua bella improvvisata il Chiavalier Papino il Breve ha sotterrato Obama e il suo discorso de Il Cairo, peraltro cadavere già sotterrato da Netanyahu. Diciamo che Berlusconi ne ha sigillato la tomba.
Non vorrei essere nei panni di Marco Travaglio, o del Paolo Guzzanti riciclato nè di altri maestrini “di sinistra”, antiberlusconisti a tutto volume, ma per quanto riguarda Gaza berlusconissimi e filo mattanza anche loro. Travaglio col suo solito tono professorin-ieratico ha subito messo in chiaro nel suo blog, non appena i carri armati e i bombardamenti si sono messi in moto, che quella di Israele non era una guerra offensiva, ma una giusta operazione difensiva. Capisco che oggi è ormai impossibile non dico fare carriera ma anche solo non essere soffocati se non ci si inchina verso chi ha in mano gli assi, però certi eccessi andrebbero evitati. Guzzanti nel suo blog modestamente intitolato “Rivoluzione italiana” ha addirittura augurato a Israele “buona guerra” contro Gaza, festeggiandola o supportandola con pacifiste del calibro di Fiamma Nierenstein, la vera vincitrice di questa fase politica.Chi come noi crede nel diritto all’esistenza anche di Israele sa bene che le frasi da irresponsabile come quelle di Berlusconi, ripetizione imparaticcia di quanto incautamente risposto da Netanyahu a un giornalista nel corso della sua visita a Roma, legittimano di fatto anche la violenza di Hamas e affini. E infatti: se è giusto che Israele reagisca in quel modo per pochi morti in vari anni è simmetricamente ovvio che i suoi avversari o nemici ritengano altrettanto giusto reagire come reagiscono a causa dei molti più morti, espropri, demolizioni di case e sradicamento di ulivi e aranceti subiti in 60 anni. E’ bene ricordare che mancano all’appello oltre 400 villaggi palestinesi, e che le stesse cittadine prese di mira dai missili artigianali di Hamas, Sderot e Askelon, prima che ne venisse cacciata la popolazione erano cittadine palestinesi e avevano nomi palestinesi.
In altre parole, chi declama le corbellerie berluscon-netanyahuine vuole solo soffiare sul fuoco. Per alimentare ancora l’incendio che consuma quella parte del mondo e portare le fiamme di nuovo anche in Iran, mentendo ancora una volta con le balle “atomiche” come già fatto contro l’Iraq. Dico portare le fiamme “di nuovo” perché da Cesare e Crasso e altri ancora dell’antichità romana fino ai vari Napoleone e Lawrence di Arabia, è l’Europa che ha invaso il Vicino e il Medio Oriente. Il primo pezzo di seta che i romani hanno visto lo ha portato Giulio Cesare dopo una campagna militare in Anatolia oppure, più probabilmente, dai reduci della battaglia di Carre, in Mesopotamia occidentale, dopo la sonora sconfitta e l’uccisione di Crasso. Se una volta c’era da mettere le mani sulla Via delle Spezie e sulla Via della Seta, sulla Via dell’Incenso e sul Periplo del Mare Etiope, cioè sulle rotte commerciali del Mare Arabo e del Mare Indiano che alimentavano Roma prima e l’Europa dopo di ogni ben di Dio, dai sapori ai saperi fino all’oro, oggi c’è da mettere le mani sull’oro nero… Nulla di nuovo sotto il sole: business as usual… Si insiste a darci a bere che l’Iran vuole l’atomica o comunque lanciare missili su Israele. Non credo che il governo iraniano, pur composto da preti e pertanto capace del peggio, non sappia che non farebbe neppure in tempo a mettere un missile in linea di lancio per ritrovarsi senza non solo quel missile. Peggio ancora se riuscisse a lanciarlo: ne seguirebbero una terribile rappresaglia e l’invasione militare. Il governo di preti dell’Iran vuole forse giocare la carta della tensione internazionale per meglio rafforzarsi all’interno puntando sul nazionalismo, esattamente come hanno sempre fatto gli Stati Europei e a quanto pare vuole fare l’Italia berluscona di Papino il Breve. Ma che voglia anche farsi invadere equivale a pensare che il pretume al governo sia composto da aspiranti suicidi: se l’Iran fosse invaso il suo governo verrebbe travolto, perché questa volta non verrebbe più invaso solo dall’Iraq armato alla carlona e quindi costretto a una guerra di posizione capace di produrre solo morti.
La trovata “buonista” anzi “buonistissima” di fare entrare Israele nella Comunità Europea ha il pregio di dar ragione al mondo arabo e islamico che ci accusa di usare Israele come testa di ponte di una nuova versione del nostro plurisecolare vizio del colonialismo. E’ ovvio che s’è l’Europa si allarga fino a territori che non sono europei si legittima chi parla di nuovo colonialismo. Scusate, ma in quale altro modo potremmo definire questo allargamento su terre altrui? Che diremmo se l’Unione Araba o l’Unione Africana o l’Unione Asiatica decidessero di fare entrare nel loro seno, che so, l’Austria o la Svizzera? Oppure: che diremmo se l’Onu assegnasse loro S. Marino o Montecarlo e loro ci ficcassero qualche centinaia di testate atomiche? Dubito che lo stesso Bossi si limitarebbe a farsi i gargarismi o una bevutina con acqua del dio Po.
Strana idea anche quella che a una democrazia, quale è il sistema politico israeliano, debba essere concesso di tutto, carneficine come quella di Gaza comprese. Erano democrazie anche la Francia e l’Inghilterra, il che però non ha impedito loro di fare le cose orribili che hanno fatto nei loro imperi coloniali in tutto il mondo. Abbiamo sempre qualcosa da esportare a fil di spada e a cannonate in terre altrui, dalla “civiltà”, di Roma ovviamente, alla “vera religione”, dalla “moralità”, perché gli africani e gli indios osavano andare in giro nudi a casa loro, al “liberalismo economico” e a “un altro Dio e un altro Re!”, come cantava la canzone fascista “Faccetta nera”. Ora esportiamo la “democrazia”. Tutte esportazioni che sono sempre e solo scuse per importare a costo minimo materie prime e merci varie altrui. Cioè per sfruttare popoli e territori altrui. Dimenticando che la nostra “civiltà superiore” e democratica è l’unica al mondo che ha avuto per ben due volte, con Roma prima e con l’Euroamerica dopo, l’intero sistema produttivo e l’intero assetto sociale basato sullo schiavismo! Se anziché la nostra tratta dei neri a spese dell’Africa, con annesse devastazioni, ci fosse stata per quasi tre secoli una altrui tratta dei bianchi a spese nostre, oggi il Terzo Mondo sarebbe l’Europa. Di “superiore” abbiamo solo la capacità di uccidere gli “altri” in quantità industriale. Come del resto ben sanno gli ebrei europei.
Oggi ci si riempie la bocca con le facili ciance delle radici “cristiane” abbellite buonisticamente con la dizione “giudaico cristiane”. A parte il fatto che più che di radici sarebbe più realistico e aderente al vero parlare di provenienze, visto anche che da Virgilio in poi ci vantiamo che i romani sono arrivati da Troia, cioè dalla Turchia, il problema è che il termine “giudaico” per le asserite radici è corretto NON per motivi religiosi, come vuole farci intendere il Vaticano e i suoi baciapantofola, ma tutt’altro motivo. Vale a dire, solo perché gli ebrei hanno contribuito all’identità e alla cultura europea post medioevale elaborando in Spagna assieme agli arabi musulmani per ben 800 anni tutto ciò che poi a noi è servito per innescare il Rinascimento. Perfino Dante e S. Francesco, oltre che Leonardo da Vinci e S. Tommaso e Galilei, senza quel pensiero e quegli apporti ebraico-musulmani o musulmano-ebraici non esisterebbero. Altro che le balle papaline diventante ora anche berluscone e legaiole. Se proprio vogliamo parlare di radici europee, dobbiamo allora parlare di radici “giudaico-musulmane-cristiane”. A meno che si voglia ridurre l’Europa alla creatura fatta nascere dal papato per il proprio interesse materiale quando chiamò i germani di stirpe franca guidati da Pipino il Breve e poi da suo figlio Carlo Magno, veri e propri talebani dell’epoca che hanno cristianizzato l’Europa col ferro e col fuoco, a invadere il Belpaese per sconfiggere i longobardi e impedire così l’unità d’Italia che questi stavano già realizzando con mille anni di anticipo sui Savoia. Prima o poi mi soffermerò sulle interessanti analogie tra la “discesa in campo” del Vaticano, cioè del governo della Chiesa, e la “discesa in campo” di Papino il Breve, al secolo Berluscon de’ Berlusconi: ognuno dei due ha agito solo ed esclusivamente per difendere la propria pagnotta. O meglio, la propria “roba”: parola che non a caso è parente del verbo rubare, inteso come bottino di guerra. Il Vaticano e Berlusconi sono “scesi in campo” per difendere il proprio bottino. Tutto il resto è abbellimento successivo degli avvenimenti. O, come direbbe il rabbino Hillel, “tutto il resto è commento”. Ma prezzolato.
Guarda caso – ma non è affatto un caso – sia il potere della Chiesa che quello di Berlusconi si basano entrambi sugli stessi tre pilastri: il potere delle immagini, quello dell’informazione e l’enorme disponibilità di soldi. Il potere delle immagini della Chiesa era ed è quello delle immagini sacre, esibite ovunque e a più non posso. I mosaici, i dipinti e le vetrate delle cattedrali che raccontano storie bibliche, di santi, della Madonna, di Cristo, ecc., erano e sono l’equivalente di Mediaset per Berlusconi, e viceversa: per entrambi un modo per creare, diffondere e illustrare la realtà nella quale vogliono che la gente creda, in modo da condizionarne le idee. Il monopolio detenuto per secoli dalla Chiesa sulla circolazione dei libri equivale al monopolio che Berlusconi ha di fatto sulla televisione, rafforzato dai giornali suoi o di famiglia, per condizionare il più possibile la testa della gente. L’enorme massa delle proprietà che aveva la Chiesa e la conseguente enorme disponibilità di quattrini equivale alla gran massa di proprietà e quattrini di Berlusconi oggi, con gli stessi scopi e gli stessi effetti: creare ancor più consenso assoldando il maggior numero possibile di intellettuali perché trasformino in cultura, e in cultura dominante, ciò che serve per giustificare e stabilizzare il potere dei loro ricchissimi datori di lavoro. Se i poeti di Roma, compreso Virgilio, opportunamente pagati creavano i miti perfino della divinità dell’Urbe e delle discendenze eroiche, i Giuliano Ferrara, i Vittorio Sgarbi e i Ferdinando Adornato di oggi possono ben fare quello che fanno. Anche oggi “l’immagine” e il mito è tutto.
Ma se l’Europa e gli Stati Uniti amano così tanto l’esportazione della democrazia, perché mai l’abbiamo distrutta in Iran col golpe anti Mossadeq? Beninteso, oltre che in Congo con il golpe anti Lumumba, in Indonesia con il golpe anti Sukarno, in Cile con il golpe anti Allende, in Argentina…., ecc., ecc., ecc. E perché mai accettiamo regimi odiosi come quello arabo saudita? E se Papino il Breve ama così tanto la democrazia da esportazione perché non la esportiamo anche in Vaticano? E no! Al Vaticano per avere i voti elettorali del suo gregge gli lecchiamo la suola della pantofola pur essendo un pericoloso pezzo di Medioevo ancora cacciato in gola alle democrazie moderne. Beh, potremmo mandare i carri armati e la democrazia almeno a Montecarlo… Che oltretutto parlava italiano ed era sotto la protezione del regno di Sardegna fino al 1861.
Anziché blaterare dovremmo:
– convincere i palestinesi ad accettare quel poco che ormai c’è da accettare, togliendosi dalla testa qualunque illusione di rivincita o peggio ancora di “distruzione” o “cacciata in mare” degli israeliani. Un conto è distruggere il “regime sionista”, che essendo un regime come gli altri si può anche cambiare come se ne sono cambiati altri, compreso il regime comunista in Urss o il “regime democristiano” in Italia, e un altro conto è distruggere un Paese, per giunta con la sua popolazione. I palestinesi dopo 60 anni dovrebbero capire che dai “fratelli” arabi possono aspettarsi solo di essere trattati come appestati o carne da macello.
– Convincere Israele a farla finita con il colonialismo dei suoi coloni, a rendersi semmai conto che quando si ha in casa una minoranza di un’altra popolazione che supera il 20% del totale allora si deve ammettere che si è un Paese binazionale, senza pretendere di chiudersi in un ghetto e detenere l’intero potere. Visto che parliamo di democrazia, Israele dovrebbe finalmente dotarsi di una Costituzione e stabilire infine i suoi confini senza ambiguità e irredentismi “biblici”, motivo di legittimo allarme per i Paesi vicini. Vero è che neppure l’Inghilterra ha una Costituzione, ma è anche vero che pur essendo tuttora una monarchia ha inventato lei l’Habeas Corpus e non ha nessuna ambiguità territoriale in fatto di confini.
– Trattare con i Paesi vicini di Israele e con Israele per trovare un accordo realistico e una pace vera, con disarmo nucleare israeliano e rinuncia alle armi nucleari dei vicini. Ovviamente con un trattato che garantisca a tutti loro la nostra alleanza anche militare in caso di guai dall’esterno.
– Espandere la Comunità Europea? Sì, benissimo. Ma certo non solo a Israele. Credo si possa fare di più che fare entrare solo Israele e la Turchia, due facce militarmente poco rassicuranti e poco rassicuranti anche come politica verso le minoranze interne, vedi per esempio i curdi per quanto riguarda la Turchia. Se sono oltre 2.000 anni che da Roma all’Europa intera, e ora anche con gli Usa, tentiamo di impadronirci del territorio che va dall’Iran al Marocco, significa che comunque c’è un intreccio di rapporti. Forti. Perché non studiare allora una integrazione più completa, ma pacifica? Credo che l’ideale sarebbe una Comunità del Vicino e Medio Oriente, estesa magari al Nord Africa, collegata man mano sempre più strettamente alla Comunità Europea. Oltretutto, sarebbe l’unico modo per non finire tutti, Europa compresa, come vasi di coccio tra i vasi di ferro Usa e Cina. E a proposito di Cina continuiamo a far finta non solo di non sapere che da qualche tempo ha anche lei navi militari nell’ex Mare Nostrum, ma anche che si è offerta di finanziare la Grecia, cioè un intero Stato della Comunità Europea per evitarne il tracollo economico e che sta cercando di comprarsi quanti più porti possibili anche nel Mediterraneo.
Ma l’Occidente non punta a nulla di tutto ciò, non punta cioè a risolvere i problemi ma a sfruttarne le tensioni. Prova ne sia che la Comunità Europea ha mandato a occuparsi del problema israelo-palestinese un mascalzone patentato come Blair, che infatti non se ne occupa, batte la fiacca e si gode le prebende in attesa di un’altra catastrofe che faccia il nostro (solito) gioco. A noi serve il petrolio! E il gas. Motivo per cui: “Divide et impera”, più il complementare “Mors tua vita mea”. As usual. Noi preferiamo che vengano finanziate le madrasse: cristiane, musulmane ed ebraiche. Che sfornano tutte un bel numero di fondamentalisti: vale a dire, rispettivamente, nuovi crociati, talebani o kamikaze ed irredentisti “biblici”. Un mix infernale. Incendiario e potenzialmente devastante.
Politica gretta, cieca, cinica ed egoista, che potrebbe finire col costarci caro. E che come tutte le politiche grette, cieche, ciniche ed egoiste potrebbe provocare rivolgimenti oggi impensabili negli assetti politico territoriali anche europei.
In fatto di petrolio Berlusconi punta a comprarsi l’Eni, magari in tandem con il suo caro amico molto democratico Putin e con il noto campione di democrazia Gheddafi, al quale ne ha già venduta una quota, mi pare del 5% con possibilità di arrivare al 20. Perché l’Eni? Per poter vendere Mediaset e magari anche i giornali a Murdoch e poter quindi dire che il conflitto d’interessi non c’è più, restando comunque padrone di un settore ancor più strategico e vitale. Ecco perché in Israele Berlusconi ha sparato a zero contro l’Iran mettendo nei guai Eni. Costringendola cioè a dare l’addio a un mercato come quello dell’Iran, vitale per il nostro rifornimento energetico, addio già imposto a tamburo battente, nero su bianco, con una lettera del governo all’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni. Indebolire oggi l’Eni significa potersela comprare spendendo molto meno domani. Altro che interesse nazionale! Sì, ha ragione il ministro berluscone degli Esteri, Franco Frattini, quando ha fatto eco alle sparate del suo datore di lavoro politico dichiarando a pettino in fuori: “Serviamo solo i nostri valori”. I valori economici, di Berlusconi&C. Come dice Maurizio Costanzo, “Consigli per gli acquisti”.
E a proposito di Iran ed Eni vale la pena ricordare che già una volta il cane a sei zampe è stato stoppato a Teheran: quando l’Eni stava aiutando l’Iran del democraticamente eletto Mossadeq a scrollarsi di dosso le Sette Sorelle sanguisughe angloamericane. Ed è stata quell’audacia di Enrico Mattei, il padre dell’Eni, a decretarne in seguito la morte con l’attentato al suo aero caduto vicino Pavia qualche anno dopo.
Ora la storia si ripete, purtroppo temo però non come farsa. Berlusconi se punta all’Eni forse punta non solo all’Eni, ma anche ad altro. A cosa? Ripeto ciò che ho detto in altra puntata: se poco più di una sassata in faccia in piazza Duomo gli ha giovato politicamente come gli ha giovato, un eventuale attentato in Italia per ritorsione di qualche demente inviperito per i suoi discorsi in Israele gli gioverebbe ancora di più. Dalle leggi ad personam alle leggi speciali. Dal parlamento ridotto a stadio a uno ridotto a suburra corporativa. Dalle leggi razziali contro i semiti ebrei a quelle contro i semiti araboislamici, con il vantaggio di farci restare comunque razzisti e antisemiti, però facendoci sentire sempre “ittagliani brava gente”. Ma che dico? C’è da aggiungere i padani bravissima gente…. Pensate che grande filmone: BB, cioè Berlusconi e Bossi, alla guida della nostra guerra contro Osama! Altro che Bush! Altro che Obama! Altro che Viagra: con una tale scarica di adrenalina e con una tale aureola di mega eroi galattici i due vecchietti potrebbero trombare escort, veline, miss, statiste, giornaliste, ministre e candidate elettorali ancora per decenni. E con la benedizione del papa.
E’ il Partito dell’Amore, bellezza! Solo che gronda odio, sempre di più e alla grande.
Per il resto: i vergognosi retroscena del caso Boffo, il vergognoso invio della portaerei Garibaldi ad Haiti NON per portare aiuti umanitari, che si inviano semmai più rapidamente con gli aerei e le navi da trasporto, ma inviata – con apposita sosta di tre giorni in Brasile – per mettere in vetrina la nostra industria di armamenti navali approfittando del palcoscenico mondiale regalatoci dai 220 mila morti di Haiti. Che in definitiva sono solo “negri” e mulatti, insomma roba esotica e retrograda, puzzolente e incivile, mica pura razza ariana o addirittura celto-padana. Tutte cose che preferisco non commentare. Anche perché, diciamo la verità, ma che vogliamo di più? Come sempre, “Dio è con noi”… Ora anche quello d’Israele. Meglio di così si muore!
Appunto.
xAspirina 247
grazie. Pero’ metto in chiaro che non l’ho scritto io
saluti
Peter
IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA ASSOLVE GLI AUTORI DEI MEMORANDUM SULLE TORTURE.
La rivista Newsweek ha rivelato che a breve il Dipartimento di Giustizia emetterà un rapporto nel quale si assolveranno gli avvocati John Yoo e Jay Bybee, funzionari del precedente Governo di George W. Bush dalle accuse di mancanza di etica professionale per aver redatto i memorandum nei quali si giustificava la tecnica del sottomarino ed altre forme di tortura.
L’Ufficio di Responsabilità Professionale ha determinato che Yoo e Bybee mostrarono “poco criterio” quando scrissero il documento nel 2002 nel quale approvavano tecniche di interrogatorio incrementate, ma il rapporto non raccomanda misure disciplinari contro gli ex-funzionari.
Una versione precedente dello studio, preparata dal Governo Bush, aveva raccomandato che i due fossero incriminati dalle autorità disciplinari statali per essere sottoposti a sanzioni che potevano includere la revoca della licenza per esercitar la professione.
ECCO ALCUNE BUGIE SCELTE DALL’IMMENSO ELENCO DELLE BUFALE PROPINATE AL POPOLO ITALIANO, IL PIU’ IMBONITO DEL PIANETA.
Meno tasse? le bugie del premier: “L’ICI al 60% delle famiglie l’ha tolta Prodi, mentre lui aumenta le tasse a lavoratori e imprese”.
Bersani: “Anno record, lavoreremo per pagare le tasse fino al 23 giugno!”.
1) E’ stato il governo Prodi a eliminare l’Ici al 60% delle famiglie.
2)Il governo Berlusconi le tasse le ha aumentate a lavoratori e imprese, dal momento che ha eliminato numerose detrazioni fiscali:
– la detrazione del 55% per le ristrutturazioni edilizie finalizzate al risparmio energetico;
– la detrazione del 19% per gli acquisti di abbonamenti ai trasporti pubblici locali;
– la detrazione del 19% per le spese di aggiornamento degli insegnanti.
3) Il governo Berlusconi le tasse le ha aumentate alle imprese, dato che sono stati svuotati, mediante il click day, i crediti di imposta per ricerca e innovazione, e per gli investimenti nel Mezzogiorno.
4) Il governo Berlusconi le tasse le ha aumentate a lavoratori e imprese, non restituendo il fiscal drag degli ultimi due anni e introducendo una pesante tassa sulle memorie virtuali dei dispositivi elettronici, quantificata, in media, in 100 euro l’anno a famiglia.
5)Il governo Berlusconi ha messo le mani nelle tasche degli italiani attraverso una serie di aumenti:
– l’aumento delle tariffe dell’acqua e del gas,
– l’aumento dei pedaggi autostradali, del costo dei biglietti dei treni e degli aerei,
– l’aumento dei premi delle assicurazioni.
CINA E USA, UN SODALIZIO SULL’ORLO DI UNA CRISI.
Le diplomazia cinese e quella degli Stati Uniti d’America sono sempre meno disposte a trovare una convergenza d’intenti politici ed economici.
Si parla già di una frattura insanabile fra le due potenze.
Risultano, a questo proposito, evidenti i fronti su cui si gioca lo scontro, primo fra gli altri la “questione Taiwan”.
E poi c’è la questione dello Yuan. Il tasso di cambio della moneta cinese rispetto al dollaro renderebbe più appetibili le esportazioni cinesi e più costose quelle statunitensi.
Obama ha dichiarato che “una delle sfide che dobbiamo affrontare a livello internazionale riguarda il tasso di cambio della moneta e come regolarlo evitando che il prezzo dei nostri beni esportati in Cina non sia artificialmente gonfiato e che il prezzo dei loro prodotti non sia artificialmente ridotto”.
Proprio ieri il segretario degli Usa al Tesoro Timothy Geithenr si è detto ottimista su un apprezzamento dello yuan da parte della Cina, “penso che è importante per loro, che è nel loro interesse”.
La crescita economica andrebbe basata su un rafforzamento dei consumi e su una più forte domanda interna, e non esclusivamente sulle esportazione come insiste a fare Pechino.
Caro CC
Il dubbio è utile e necessario,pensando alle proposte etico ecologiche di una società che si è avventurata su viali con accesso diretto nei palazzi strapieni di trans,escort pirati con benda e bandana ,di lupi che perdono il pelo e nei punti in cui la perdita è più evidente coprono le mancanze con la kippa perdendo conseguentemente contratti firmati e controfirmati.
Tutti questi precedenti mi portano a questa conclusione:
Per etico dobbiamo intendere l’abbreviazione di etichetta,necessaria per coprire situazioni imbarazzanti,mi spiego disciamo sicurezza e con la etichetta copriamo una serie di magagne,disciamo protezione ed anche in questo caso la etichetta ,ben incollata alle situazioni, copre intrallazzi che daranno i relativi risultati.
Non mi dilungo sulle infinite possibilità di copertura tramite questa visione “etichetta”per capire se non tutto una buona parte delle realtà contingenti.
Per quanto riguarda l’altro termine eco…etc è come il prezzemolo va bene su tutto ,bisogna pensarlo propio come eco ovvero ripetizione di quanto detto di parole che per effetto sonoro si propagano ripetendo sempre e solo le stesse parole.
Anche in questo caso puntello quanto sostengo riferendomi ai mezzi di comunicazione :tutti in eco ripetono le parole scandite dalla voce del padrone,alla fine una vera e propia cacofonia incomprensibile,alla fine tutto si risolve con la solita smentita.
Spero di aver aperto un varco almeno per rendere il significato forse più contingente almeno di questi termini-passpartout ,per gli altri non ci sono problemi :tutti hanno origine da questi per cui la corretta comprensione è conseguente.
Saluti
L.
Dieci famiglie hanno in mano tutta l’economia di Israele
Un recente studio pubblicato dalla stampa israeliana ha rilevato che nel paese i magnati, quelli che posseggono la gran parte delle ricchezze sono un piccolo pugno di persone.
Sono “una decina di famiglie che hanno di fatto il controllo dell’economia israeliana”, ha affermato lo studio che ha espresso la preoccupazione per il fatto che questa situazione genera “un controllo che costituisce un rischio per il vasto pubblico degli investitori, per lo sviluppo dell’economia e per la qualità del governo e della democrazia”.
Più che un rischio c’è un dato di fatto: il regime sionista è in mano a un pugno di magnati che lo controllano e sponsorizzano le coalizioni politiche incaricate di volta in volta di dirigere l’orchestra per conto loro a Tel Aviv.
Cambiano i premier ma la musica sionista e imperialista è la stessa.
Mi sembra ci sia un errore nell’intestazione, dove riguardo all’Eni dice:
“per farne calare il prezzo dell’oro nero in Borsa”. Credo dovrebbe essere qualcosa del tipo “per far calare la sua quotazione in borsa” (e quindi il suo valore complessivo, rendendola scalabile).
Eilà Poppone!
Qual buon vento…
Sempre lì a sbrokkolinare?
Penso che il vecchio Schizzo sia passato a miglior vita dato che nonostante il fischio “madre” non si è fatto più sentire.
Per tutte le volte che ti ha pisciato in testa deve essergli andata in frantumi la vescica.
Chi lo sà?
P.S.: in Iraq siete dovuti scappare come nel Vietnam, ovviamente dopo aver massacrato vecchi, donne e bambini innocenti.
Quanti furono?
La lezione di quaranta anni fa non vi è servita a nulla?
Vai.
C.G.
Per Nicotri:
ma allora Travaglio e´ un cattivo giornalista?
caro linosse,
e pc Sylvi, sperando nella Pizia..
Trovo quanto mai azzeccata la riduzione ad Eti-chetta, non foss’altro per un risparmio emergetico (vd deforastazione).
La mia preoccupazione è che, se nessuno è in grado di rispondere all’evidente “sarcasmo”,contenuto in questi brevi pezzi,mi sembra logico dedurre che in effetti le migliaia di pagine spese per trovare un?ETICA al Capitalismo e alla Democrazia Parlamentare come sua logica conseguenza, meglio sarebbero stati spesi per usi da” Rotoloni”.
Sinceramente mi aspettavo molte più “reazioni” a questa nostra “reductio ad Hitlerum” o nazium che dir si voglia secondo il compianto Levi-Strauss .
Se non si ha la forza di reagire sul piano logico ad una” reductio”, vuol dire che non lo è, ovvero è “assunto” veritiero.
Siamo prorio messi male,almeno su questo Blog, è triste avere ragione !
cc
Ringrazio tutti per i consigli sui libri di Storia.
personalmente ritengo travaglio un bravo giornalista e sporatutto una persona ceh scrive in modo aggressivo e piacevole.
Però…
si legga bene gli articoli dei cosidetti giornalisti investigativi: T è sopratutto attento lettore dei verbali di questura. E poco di più.
Bonini, D’Avanzo, Gomez, Abbate, per fare alcuni nomi, sono giornalisti che hanno fatto inchieste vere sul malaffare, trovando spesso cose nuove che ai più erano ignote.
Anche Maltese per esempio scrive bellissimi editoriali e libri molto documentati: cifre, fatti e circostanze, che spesso a T sembrano interessare meno.
T è molto bravo nel raccontare vicende giudiziarie: ma non ho mai letto una incheista fatta da lui.
Sarà un caso?
cordialità
GV
Per Controcorrente:
“”se non si ha la forza…………………….veritiero”.:cioe´????????
Che è banalmento vero che il capitalismo non ha nessuna etica!
x Peter
Ho scritto: “ogni tanto”……
Anita
x Cerutti Gino
Da quel che so, nessuno e’ “scappato” dall’Iraq.
Ci sara’ un ritiro graduale quando la nazione avra’ un governo stabile.
La maggioranza dei morti sono state causate dai loro conflitti interni e dalle infiltrazioni esterne.
Conflitti che ancora continuano sebbene sporadicamente ed in attesa delle vicine elezioni.
L’Iraq e’ prossima alle elezioni del 7 marzo in uno stato di incertezza. La violenza e’ diminuita, le questioni strategiche rimangono irrisolte.
Il fronte principale non e’ fra sunniti e sciiti, ma fra arabi e curdi.
Almeno cosi’ apprendo.
Anita
CIANCIMINO CONSEGNA COPIA LETTERA PADRE A BERLUSCONI –
Massimo Ciancimino, a sorpresa, deponendo al processo al generale dei carabinieri Mario Mori, ha consegnato in aula una lettera scritta dal padre, l’ex sindaco mafioso di Palermo, indirizzata per conoscenza a Silvio Berlusconi.
Il documento, di cui i pm e le difesa non avevano conoscenza , è stato ammesso dai giudici.
Non se ne conosce ancora il contenuto.
x Peter
Oggi saro’ assente…almeno fino a questa sera, la nostra.
In complesso le vostre discussioni di ieri sono solo state skirmishes quasi giochevoli.
Sai che io ti stimo e credo che la stima sia reciprocata.
Ogni tanto ci pizzichiamo….but what are friends for?
Ciao,
Anita
La dolce Maria Stella incinta, con pancione democratico ci dà un esempiodi ETICA…!!!
Una vera e propria censura per docenti, studenti e genitori. Sul web sono stati oscurati tutti i i thread intitolati “Conosci e commenta la riforma”. Un atto che la Gelminini ha compiuto senza alcun preavviso e senza alcuna motivazione.
Lo denuncia con rabbia il Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia, materia scolastica che per altro la Gelmini ha pressochè “bandito” dalla sua scuola.
Intanto secondo Tuttoscuola, la riforma delle superiori porterà al taglio di 7 mila insegnanti negli istituti tecnico-professionali. Gli schemi iniziali dei regolamenti della riforma, approvati …..
Un fulgido esempio, una coerenza tutta nuova intesa a far capire la” vera sostanza” della riforma..
ma tipareva che dopo la geografia ..mi pare logico che venissero bandite Diritto ed Economia..che se fa l’idraulico di Bisceglie del Diritto…Lui “fotte il sistema” in altro modo..
cc
Maria Stella ti amo..!!
Ps- In effetti Il diritto borghese non serve a una minchia di niente all’idraulico se non esclusivamente nella parte di ..come fottere il fisco e vivere felici..!!!
caro CC,
l’Ospedale di Palmanova sorge, rispetto all’autostrada, dalla parte opposta.
Anzichè attraversare il centro cittadino, io aggiro i bastioni e i fossati; vado adagio, me la prendo comoda, osservo, scruto…cerco l’antro della Pizia sempre misterioso, ma cerco anche l’Etica che è come la Titina…
Fra uno stormire di sempreverdi, quattro alberi scheletriti rivolti al sole, rampicanti centenari abbarbicati ai costoni, le tre Porte si ergono maestose sovrastate dal leone di S. Marco con il libro e la spada e la criniera impietrita che garrisce al vento.
Questa volta non ho cercato l’Etica fra le vecchie pietre; ma fra i gabbiani migranti arrivati da Grado che contendevano un campo appena arato ai colombi legittimi residenti!!!
Hai mai visto un gabbiano combattere con un colombo? Se ne imparano delle belle!!! E l’Etica è altrove!
Leggevo anche oggi (Mauro De Mauro) che il 70% degli italiani non sa leggere un testo complesso. Nessuna meraviglia, beninteso!
Non sanno suddividere le principali, dalle coordinate e subordinate; non comprendono il significato di parole appena desuete ( per loro, la tv,i giornalisti rampanti ecc. ecc.).
Cercare qui l’Etica è una vera faticaccia.
Ma cercarla fra coloro che hanno (abbiamo) delegato a rappresentarci è inutile!
E all’ora dov’è l’Etica?
Domani tornerò in quel campo, in mezzo ai gabbiani e ai colombi.
Si sarà nascosta in un anfratto per godersi la battaglia!
mandi Sylvi
Da la Pravda di Providence……..:
La maggioranza dei morti sono state causate dai loro conflitti interni e dalle infiltrazioni esterne.
E ti pareva forse il contrario, caro compagno..gino..l’ha detto la Pravda!
cc
Cara la mia Musa.,
.con somma nostalgia ho rivisto in vecchie fotografie il Marcocavallo azzurro, trottare per Trieste..forse che lì sia finita l?ETICA?
cc
caro CC,
ora non ho tempo, ma appena posso, ti spiegherò, come mi ha sussurrato la Pizia, come il tuo amore per la Gelmini…potrebbe essere ben riposto!!!!
Sylvi
La pianta maligna
sta per morire, un figlio
d’affiliato ha iniziato
a trasgredire,
le maglie del malaffare
si son spezzate per additare
e dire, bocche cucite si son spalancate,
la morsa del silenzio, la solitudine
non farà più sponda all’inquetudine.
S’odono i lamenti dei martiri,
salgoni i gemiti delle iene,
i giusti apriranno i cuori
la terra non berrà più il sangue
degli onesti servitori.
La pianta malvagia ha insozzato
la terra, con radici carnivore
per portar morte e miseria.
S’intravvede la fine della piovra violenta
e nera, colletti bianchi,
cavalier neri moriran tutti
e non riposeran mai nei cimiteri!
x CC
Questa sera ho a cena mio genero, medico triestino.
Gli chiederò come evolve il Marcocavallo azzurro, lui ne sa qualcosa più di quanto so io della Pizia!
Te lo racconterò!
Sylvi
chiedo venia; la poesia ha cme titolo” MAFIA”
Speriamo che Pasquino sia la PIZIA!!!
Sylvi
caro pasquino,
l’indicazione è utile per oltreatlantico, qui potevi benissimo risparmiarti il titolo che tanto capivano tutti….!!!
Ancor non è finita…
Ghedin lo smilzo,
dall’occhio bovino
ancor non ha fatto saetter la lingua biforcuta,
che a mò di falce ancor miete …
a non non resta che tifar
per lo spadon di Brancaleon,
Riponiam fiducia in Aquilante ,mala bestia,
che al primo stormir di foglie non volga le terga
com’è ormai aduso!
Per Controcorrente:
e´ mai esistita una Morale pubblica?
x Alessandro
Non l’ho scritto. E non lo penso. Essere un bravo giornalista non evita errori e opportunismi. Anzi, i bravi giornalisti di solito si allineano col più forte altrimenti non fanno carriera, veda i vari Ferrara, Minzolini, e i molti provenienti dalla sinistra extraparlamentare andati alla Rai, al Corriere della Sera, a Mediaset, a La 7, ecc.
La storia dimostra che le strade dell’inferno sono lastricate di buoni giornalisti. Mussolini, per dirne una, dirigeva un giornale e dicono fosse un bravo editorialista polemista.
Un saluto.
pino nicotri
Komare!!
Ecco, esca.
Mi raccomando la cacchetta di Alex, la osservi: se di colore paglierino soffre di depressioni dovute al quaglieggio dell”accompagnatrice, mentre se il colore va sul marrone
significa che si è rotto decisamente i…eccetera.
P.S.: a Falluja, quando i suoi eroi bruciavano vivi vecchi, donne e bambini, buttavate le vostre bombe al fosforo tanto per passare il tempo?
Mai provata un pò di vergogna?
Mai?
C.G.
caro alessandro..,
Una delle radici della parola pubblico è anche pubblicano che nella considerazione ebraica era colui che…
Nell’ambito della società ebraica del tempo di Gesù, il pubblicano era ritenuto un profanatore, uno che per ragioni di denaro, di guadagno e di profitto aveva rinunciato alla sua fede, ed era solidale con l’impero romano che occupava Israele. Anzi riscuoteva le tasse per conto dei romani.
fai un pò tu..!!
cc
poi se cimettiamo il più moderno” fariseo” si ottiene la “pubblica morale..!!
x Cerutti Gino
E’ ora che la smetta con le scemenze che scrive sulle evacuazioni corporali del mio cane.
Pensi alle sue.
Mia cara Sylvi; entro l’ironia, ma come sei gioiosa, questa tua giocondità ti aiuterà a guarire dal tuo fastidioso malanno, io, mia cara ho al mio servizio una Pizia, non albergo a Delfi, però spesso là mi reco per far sfoggio del mio famoso fascino.
Caro signor Popeye,
ho letto i suoi messaggi, come sempre molto, molto polemici. Io la trovo poco attendibile proprio perché lei si lascia trascinare dalla polemica in affermazioni che diventano poco realistiche. Insomma la sua aggressività le prende la mano … e lei segue, a corpo morto.
La ringrazio invece per il suo ultimo messaggio (Il signor P. 08.02.10 alle 2:19], quando dice che io mi sono sempre comportato in modo educato. Purtroppo non è stato sempre vero (anch’io a volte ho usato espressioni che adesso mi pento di aver usato) ma è vero che mi è capitato poche volte.
Mi fa piacere che il nostro blog le manchi un po’: potrebbe essere motivo di un suo rientro. Il nostro blog è molto piccolo e rischia di diventare un circolo chiuso un po’ noioso frequentato sempre dalle stesse persone. La presenza di un polemista come lei potrebbe in effetti conferirgli un po’ di vitalità. Anche se penso che il blogmaster dovrebbe in tal caso lavorare di forbici per eliminare espressioni inaccettabili. Il rischio sarebbe altrimenti, spero che lei sia d’accordo con me, quello di creare un altro luogo infrequentabile come era diventato il blog di Bocca.
Naturalmente, questa mia proposta è solo una mia opinione che dovrà essere discussa tra tutti noi, però sarebbe bello se lei ricominciasse a scriverci come una volta: E poi l’Anita si sente sola ….. Non credo proprio di essere innamorato della Silvy: farei un po’ fatica ad innamorarmi di persone che dicono cose troppo contraddittorie; no, credo di non essere neppure infatuato. Abbiamo opinioni fortemente divergenti, come con lei. Ma di lei ammiravo il vitalismo, anche se lo ritengo un valore non completamente positivo.
Come le ho già detto un’altra volta, devo scusarmi con lei per essere stato io il primo ad aver ricominciato ad usare espressioni offensive nei suoi confronti dopo un nostro periodo di dichiarata tregua reciproca. Mi farebbe piacere se lei le accettasse: posso sbagliare ma non sono abituato né a portare rancore né a non riconoscere come sono andate realmente le cose.
Per ora un saluto che vorrei cordiale al di là di tutte le nostre divergenze passate, presenti e future. Uroburo
xUroburo
‘I don’t want to belong to any club that will accept people like me as a member’
(Groucho Marx)
Peter
x Uroburo
Naturalmente, questa mia proposta è solo una mia opinione che dovrà essere discussa tra tutti noi, però sarebbe bello se lei ricominciasse a scriverci come una volta:
E poi l’Anita si sente sola
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You betcha ya…….
Uso le espressioni di Sarah Palin.
Anita
Ricorda “I poveri sono matti” di Zavattini? Ecco, quel titolo corrisponde alla realtà. Intendiamoci, anche i ricchi sono matti, ma il modo di gestire la pazzia di un ricco è diverso da quello del povero. Franco Basaglia, intervista del 1976
Faust
“Nessuno crede a scatola chiusa a Ciancimino o a qualunque altro pentito, però la questione è di estrema delicatezza.
L’Italia oramai è uno scandalo internazionale.
Dovrebbe essere interesse primario del presidente del Consiglio giungere quanto prima alla verità giudiziaria sulle affermazioni di Ciancimino, piuttosto che impegnare Governo e Parlamento in una sequela di provvedimenti che servono soltanto a bloccare i processi in corso.
“La borghesia dà storicamente alla famiglia il carattere della famiglia borghese, in cui il legame è costituito dalla noia e dal denaro e di cui fa parte anche la dissoluzione borghese della famiglia, nonostante la quale la famiglia continua sempre ad esistere.”
Ieri sera rientrato tardissimo dalle gare del “Campionato Toscano Indor” stavo ancora cenando quando è partito “porta a porta”, il vespone ha dato ampio spazio Dellutri, che dice che Ciancimino che lo accusa non è credibile perchè condannato per riciclaggio, mentre lui condannato per mafia è credibilissimo !!!!! (citando Faust) le mie orecchie sono andate in bagno a vomitare.
Poi è arrivato anche Va La Ghedini e quello proprio non si regge a tavola, sono andato a scaricare le foto dei miei atleti.
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Un fatto strano!!
Ho avuto anch’io una sintomatologia simile a quella di descritta da Rodolfo, ma solo il dito e nessun effetto collaterale, mi è successo mentre scorrevo i commenti tra il 210 ed il 220, chissà perché??
Antonio … antonio.zaimbri@tiscali.it
Come nel film “Avatar”, una montagna “sacra” in India sta per essere distrutta.
Una multinazionale inglese punta alle bauxite, presente in quantità in quell’area.
Una tribù indiana chiede aiuto a Cameron: “Pandora esiste davvero, siamo noi”
Gli indigeni chiedono aiuto al regista del film: “Siamo come i Na’vi, ora racconta la nostra storia”
di BENEDETTA PERILLI
PANDORA esiste davvero, non solo in Avatar di James Cameron. Si chiama Niyamgiri e sorge nella regione indiana di Orissa. Ad abitare queste terre incontaminate però non sono i Na’vi ma le tribù indigene dei dongria kondh e, proprio come le creature blu, la loro montagna sacra sta per essere distrutta da una multinazionale inglese. Il tesoro in questo caso non è l’unobtanium, il cristallo prezioso che nel film spinge gli umani a conquistare Pandora, ma è la bauxite, minerale del quale la montagna sacra di Niyamgiri è ricco. Ottomila persone, dedite all’agricoltura e alla salvaguardia della natura – i dongria sono conosciuti anche come “i protettori dei fiumi” – ora rischiano di perdere la loro terra sacra e in un appello a tutta pagina pubblicato sulla rivista cinematografica americana Variety hanno chiesto aiuto, tramite l’associazione dei diritti degli indigeni Survival International, proprio al regista di Avatar.
“Appello a James Cameron: Avatar è fantasia… e realtà – questo il testo del messaggio apparso sul settimanale – la popolazione indigena dei dongria kondh dell’India sta lottando per difendere la sua terra contro una miniera che vuole distruggere la sua montagna sacra. Per piacere, aiuti i dongria. Noi abbiamo visto il suo film. Ora lei veda il nostro”. Segue un indirizzo internet che rimanda al sito dell’associazione Survival dove è possibile vedere il documentario La miniera, storia di una montagna sacra. Dieci minuti di immagini dai colori vivi e dai sorrisi genuini, di paesaggi verdi e di ruspe che puntano verso la montagna.”Niyam Rajah è il nostro dio e noi lo veneriamo – spiega uno degli indigeni intervistati nel documentario – la montagna è il nostro tempio e quindi il nostro dio”. Quello che nel film di Cameron si chiama “albero delle anime” qui è una montagna verde e il nemico che la minaccia è l’impresa inglese Vedanta Resources che ha tra i suoi azionisti maggioritari il multimilionario indiano Anik Agarwal.
A nulla sono valsi i tentativi di resistenza pacifica attuati fino ad oggi dai kondh e da altre popolazioni indigene che già scontano le conseguenze della creazione di una raffineria di bauxite costruita dalla Vedanta sulle colline del Niyamgiri. “Così come per i Na’vi il bosco di Pandora è il loro ‘tutto’ – spiega sul sito il direttore di Survival, Stephen Corry – per i dongria kondh vita e terra sono state sempre profondamente unite. La storia di Avatar, se si escludono i lemuri colorati, i cavalli dalle criniere lunghe e i guerrieri androidi, si sta ripetendo in questo preciso instante sulle colline di Niyamgiri”. Per fermarla, arriva l’ultimo e disperato tentativo: quello di coinvolgere James Cameron nella battaglia. Secondo Survival l’intervento del regista servirebbe a far conoscere al mondo la situazione dei dongria, a salvare la montagna sacra e ad assicurare un futuro alla popolazione.
Intanto le organizzazioni umanitarie scese in campo, tra le quali anche Amnesty International, sono riuscite in questi giorni a mantenere alta l’attenzione al punto che il progetto della Vedanta è diventato motivo di scontro con la chiesa anglicana che, come rende noto il sito Ecologist, vorrebbe ritirare per ragioni etiche le sue, controverse, quote di partecipazione alla società. “Non siamo soddisfatti di come la Vedanta si è comportata rispetto ai diritti umani delle comunità locali”, ha spiegato la Chiesa anglicana in un comunicato, e pare che l’ammontare dell’investimento ritirato sia di circa 3,75 milioni di sterline.
INCHIESTA/1. DENTRO IL VATICANO
Segreteria di Stato, Cei e Ruini: vertici a equilibri variabili
Chiesa, manovre e nuovi sospetti. La partita fra Bertone e Bagnasco
di ALBERTO STATERA
ROMA – Santa Maria Goretti, contadina uccisa dodicenne nel 1902 dopo un tentativo respinto di stupro, incolpevolmente, o forse per diretta volontà dello Spirito Santo, ha fatto pullulare i sopiti complotti ecclesiali che ormai da mesi scuotono nel profondo la Chiesa romana, monarchia assoluta di tipo elettivo, nella quale “ci si morde e ci si divora”, come senza perifrasi ha lamentato il papa Benedetto XVI. Fu il 6 luglio scorso alla Ferriera di Latina che Mariano Crociata, classe ’53, nato a Castelvetrano, ex arciprete di Marsala e vescovo di Noto, intrattenne i fedeli sul “libertinaggio gaio e irresponsabile che non è un affare privato”.
Monsignor Crociata parlò di un libertinaggio che “invera la parola lussuria e manifesta disprezzo nei confronti di tutto ciò che dice pudore, sobrietà e autocontrollo”. Tanto più grave quando i comportamenti “coinvolgono minori”. Parole rilanciate in diretta sul network cattolico Sat 2000. Crociata non è un prete di campagna, dal 20 ottobre 2008 è il segretario della Conferenza episcopale italiana, l’assemblea permanente degli oltre 200 vescovi che, tra l’altro, gestisce il quasi miliardo di euro dell’8 per mille dell’Irpef che gli italiani destinano nella dichiarazione dei redditi alla chiesa cattolica. Tra loro ci sono molti pesi massimi, come Angelo Scola, quarantasettesimo patriarca di Venezia, Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, Agostino Vallini, vicario della diocesi di Roma. E poi Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, Crescenzio Sepe, di Napoli, Paolo Romeo, di Palermo, la pattuglia considerata più “di sinistra”. Che per bocca di Tettamanzi ha messo agli atti: “In politica la vera questione per i cattolici non riguarda quale schieramento seguire, ma di avere ogni giorno decisioni e comportamenti coerenti con il Vangelo. La moralità, soprattutto per chi è al servizio della polis, non ammette separazione tra pubblico e privato”.
SEGUE SU http://www.repubblica.it/esteri/2010/02/09/news/bertone_bagnasco-2231181/
Letta oggi su un editoriale di Repubblica…
(Dicono che sia vecchissima.., ma per il sottoscritto è stata una piacevole scoperta…ovvero intuibile , ma mai così collegata al Padreterno..)
Ci sono due cose che Dio non conosce…”cosa pensino i Gesuiti..e dove diavolo prendano i soldi i Salesiani…”
Buona giornata a tutti..
cc
Il governo italiano, con la recente visita del premier Berlusconi in Israele, ha reso il nostro paese complice dell’oppressione del popolo palestinese e delle possibili escalation di guerra israeliana in Medio Oriente.
L’Italia sta fornendo ufficialmente armamenti, investimenti economici, collaborazioni scientifiche al governo israeliano condannato dalle istituzioni internazionali per la costruzione del Muro di segregazione, per i crimini di guerra a Gaza e l’occupazione coloniale dei Territori Palestinesi
Noi, in quanto cittadini italiani, non accettiamo di essere considerati complici di questa politica di oppressione e di guerra.
Per questi motivi
Chiediamo la revoca degli accordi
militari, commerciali, scientifici, culturali tra le istituzioni
italiane e quelle israeliane
Chiediamo la revoca della
partecipazione italiana ed europea al vergognoso embargo contro la
popolazione palestinese di Gaza ormai da quattro anni sotto assedio
Non c’è pace duratura senza giustizia
Per le adesioni all’appello “Non in nostro nome” scrivete a: noninostronome@libero.it
xControcorrente
A proposito di Gesuiti .Non si e´sentito parlare per nulla sui giornali Italiani dello scandalo in parecchie scuole condotte e dirette dai Gesuiti in Gemania. Sono stati appurati negli ultimi 10 giorni almeno 20 casi di pederastia e pedofilia, si pensa siano molto di piu´. Cosa si puo´dire…….be´diciamo che matematicamente , la pederastia e la pedofilia sta´alla chiesa Cattolica Romana, come il cacio sta´sui maccheroni.
Non se ne´e´scritto in Italia , ed e´un po´normale..
Pero´, c´e´ un pero´, la pederastia e la pedofilia e´un po´diffusa anche al di fuori della chiesa ed in tutti i ceti, dunque si dovrebbe evitare di farne un pregiudizio che appartiene esclusivamente alla chiesa scandalizzandoci piu´del normale. Appurato questo credo il Vaticano farebbe molto bene ad abolire al piu´presto possibile il celibato, lasciando ai sacerdoti la libera scelta e sopratutto permettere alle donne il sacerdozio. In altre parole , lasciamo la dignita´e il diritto a quei pochi che vogliono vivere il loro sacerdozio nel celibato e nell´astinenza. Con questo penso , (conoscete un po´la mia fantasia), chissa´cosa succederebbe se entrasse in vigore una legge che vietasse alle donne di mettere al mondo un figlio a seguito di un rapporto sessuale, ma solo attraverso la fecondazione.
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Caro Nicotri, lei ne ha gia´accennato. Con i suoi articoli , mette cosi tanta carne sul fuoco e tira cosi tante torte in faccia che uno va´in tilt e pensa:-“E adesso di cosa si parla?” Non siamo in tanti, come in certi forum , che ci si puo´dividere in gruppi con quelli che discutono del problema x, altri del problema y e altri che quaglieggiano.
Cosi si corre il rischio , che per quei pochi che siamo, che ad uno piace un argomento, all´altro un altro, ad un´altro ancora un´altro , con il risultato di ignorarsi a vicenda.
Penso oltre cio´, che quaglieggiare qualche volta , in un blog non sia un male, ma persino necessario. Un saluto . Rodolfo
Io sono per l´instaurazione di accordi con l´Iran concernenti la vendita di armi, sopratutto di armi ,scambi commerciali, scientifici e culturali.
Per l´industria Italiana in ogni caso e a LUNGO ANDARE , un vero affare. Rodolfo
Vedo che intorno alla vicenda di Eluana si stanno accendendo “riflettori politici”, che denotano tutta la “miseria morale” del protagonista principe.
Il colluso morale di Arcore ,continui a trombare escort ,di questo sarà perdonato,ma lasci in pace le singole famiglie e le storie drammatiche…anche le monache dovrebbero tacere,per amore di carità cristiana,che è l’unica cosa che manca ai cattolici collusi.
Che Don Bosco non si facesse scrupoli dove prendere i soldi si racconta,e certi miracoli alla luce odierna “puzzano ” più di zolfo che di Santità ,… questo per tutti i patiti dell’odore di santità!
cc