Berlusconi e Travaglio uniti: contro i palestinesi. Papino il Breve seppellisce Obama del Cairo e medita di comprarsi l’Eni spendendo però il meno possibile. Ecco perché gli serve danneggiarla con il demenziale ordine di abbandonare l’Iran, il nostro maggiore fornitore di petrolio: per far calare il prezzo dell’oro nero in Borsa. E se in Italia ci scappasse l’attentato sarebbe l’occasione buona per passare dalle leggi ad personam alle leggi speciali. E’ il Partito dell’Amore, bellezza!

In Israele il nostro capo del governo Silvio Berlusconi ha dato il meglio di sé, cioè a dire il peggio in assoluto. Sulla spinta verso il cielo dei suoi fenomenali tacchi non ha saputo resistere alla tentazione di sentirsi più vicino al Dio della bibbia aggiungendo di getto al testo del discorso scritto l’infelice e indecente frase “La reazione di Israele a Gaza è stata giusta”. Oltre che l’ONU, una bella fetta della stessa popolazione israeliana, compreso un bel gruppo di militari che a Gaza c’erano, tutti sanno che la reazione contro Gaza non è stata affatto “giusta”. Ho dimostrato in una precedente puntata del blog che massacrare in due settimane 1.400 persone su un totale di 1.400.000 abitanti equivale a massacrare l’1 per mille dell’intera popolazione. In appena due settimane! E ho dimostrato che neppure l’intera campagna angloamericana di bombardamenti incendiari sulle città tedesche è arrivata a tanto, e in un periodo 50 volte più lungo. Con la sua bella improvvisata il Chiavalier Papino il Breve ha sotterrato Obama e il suo discorso de Il Cairo, peraltro cadavere già sotterrato da Netanyahu. Diciamo che Berlusconi ne ha sigillato la tomba.
Non vorrei essere nei panni di Marco Travaglio, o del Paolo Guzzanti riciclato nè di altri maestrini “di sinistra”, antiberlusconisti a tutto volume, ma per quanto riguarda Gaza berlusconissimi e filo mattanza anche loro. Travaglio col suo solito tono professorin-ieratico ha subito messo in chiaro nel suo blog, non appena i carri armati e i bombardamenti si sono messi in moto, che quella di Israele non era una guerra offensiva, ma una giusta operazione difensiva. Capisco che oggi è ormai impossibile non dico fare carriera ma anche solo non essere soffocati se non ci si inchina verso chi ha in mano gli assi, però certi eccessi andrebbero evitati. Guzzanti nel suo blog modestamente intitolato “Rivoluzione italiana” ha addirittura augurato a Israele  “buona guerra” contro Gaza, festeggiandola o supportandola con pacifiste del calibro di Fiamma Nierenstein, la vera vincitrice di questa fase politica.
Chi come noi crede nel diritto all’esistenza anche di Israele sa bene che le frasi da irresponsabile come quelle di Berlusconi, ripetizione imparaticcia di quanto incautamente risposto da Netanyahu a un giornalista nel corso della sua visita a Roma, legittimano di fatto anche la violenza di Hamas e affini. E infatti: se è giusto che Israele reagisca in quel modo per pochi morti in vari anni è simmetricamente ovvio che i suoi avversari o nemici ritengano altrettanto giusto reagire come reagiscono a causa dei molti più morti, espropri, demolizioni di case e sradicamento di ulivi e aranceti subiti in 60 anni. E’ bene ricordare che mancano all’appello oltre 400 villaggi palestinesi, e che le stesse cittadine prese di mira dai missili artigianali di Hamas, Sderot e Askelon, prima che ne venisse cacciata la popolazione erano cittadine palestinesi e avevano nomi palestinesi.
In altre parole, chi declama le corbellerie berluscon-netanyahuine vuole solo soffiare sul fuoco. Per alimentare ancora l’incendio che consuma quella parte del mondo e portare le fiamme di nuovo anche in Iran, mentendo ancora una volta con le balle “atomiche” come già fatto contro l’Iraq. Dico portare le fiamme “di nuovo” perché da Cesare e Crasso e altri ancora dell’antichità romana fino ai vari Napoleone e Lawrence di Arabia, è l’Europa che ha invaso il Vicino e il Medio Oriente. Il primo pezzo di seta che i romani hanno visto lo ha portato Giulio Cesare dopo una campagna militare in Anatolia oppure, più probabilmente, dai reduci della battaglia di Carre, in Mesopotamia occidentale, dopo la sonora sconfitta e l’uccisione di Crasso. Se una volta c’era da mettere le mani sulla Via delle Spezie e sulla Via della Seta, sulla Via dell’Incenso e sul Periplo del Mare Etiope, cioè sulle rotte commerciali del Mare Arabo e del Mare Indiano che alimentavano Roma prima e l’Europa dopo di ogni ben di Dio, dai sapori ai saperi fino all’oro, oggi c’è da mettere le mani sull’oro nero… Nulla di nuovo sotto il sole: business as usual… Si insiste a darci a bere che l’Iran vuole l’atomica o comunque lanciare missili su Israele. Non credo che il governo iraniano, pur composto da preti e pertanto capace del peggio, non sappia che non farebbe neppure in tempo a mettere un missile in linea di lancio per ritrovarsi senza non solo quel missile. Peggio ancora se riuscisse a lanciarlo: ne seguirebbero una terribile rappresaglia e l’invasione militare. Il governo di preti dell’Iran vuole forse giocare la carta della tensione internazionale per meglio rafforzarsi all’interno puntando sul nazionalismo, esattamente come hanno sempre fatto gli Stati Europei e a quanto pare vuole fare l’Italia berluscona di Papino il Breve. Ma che voglia anche farsi invadere equivale a pensare che il pretume al governo sia composto da aspiranti suicidi: se l’Iran fosse invaso il suo governo verrebbe travolto, perché questa volta non verrebbe più invaso solo dall’Iraq armato alla carlona e quindi costretto a una guerra di posizione capace di produrre solo morti.

La trovata “buonista” anzi “buonistissima” di fare entrare Israele nella Comunità Europea ha il pregio di dar ragione al mondo arabo e islamico che ci accusa di usare Israele come testa di ponte di una nuova versione del nostro plurisecolare vizio del colonialismo. E’ ovvio che s’è l’Europa si allarga fino a territori che non sono europei si legittima chi parla di nuovo colonialismo. Scusate, ma in quale altro modo potremmo definire questo allargamento su terre altrui? Che diremmo se l’Unione Araba o l’Unione Africana o l’Unione Asiatica decidessero di fare entrare nel loro seno, che so, l’Austria o la Svizzera? Oppure: che diremmo se l’Onu assegnasse loro S. Marino o Montecarlo e loro ci ficcassero qualche centinaia di testate atomiche? Dubito che lo stesso Bossi si limitarebbe a farsi i gargarismi o una bevutina con acqua del dio Po.
Strana idea anche quella che a una democrazia, quale è il sistema politico israeliano, debba essere concesso di tutto, carneficine come quella di Gaza comprese. Erano democrazie anche la Francia e l’Inghilterra, il che però non ha impedito loro di fare le cose orribili che hanno fatto nei loro imperi coloniali in tutto il mondo. Abbiamo sempre qualcosa da esportare a fil di spada e a cannonate in terre altrui, dalla “civiltà”, di Roma ovviamente, alla “vera religione”, dalla “moralità”, perché gli africani e gli indios osavano andare in giro nudi a casa loro, al “liberalismo economico” e a “un altro Dio e un altro Re!”, come cantava la canzone fascista “Faccetta nera”. Ora esportiamo la “democrazia”. Tutte esportazioni che sono sempre e solo scuse per importare a costo minimo materie prime e merci varie altrui. Cioè per sfruttare popoli e territori altrui. Dimenticando che la nostra “civiltà superiore” e democratica è l’unica al mondo che ha avuto per ben due volte, con Roma prima e con l’Euroamerica dopo, l’intero sistema produttivo e l’intero assetto sociale basato sullo schiavismo! Se anziché la nostra tratta dei neri a spese dell’Africa, con annesse devastazioni, ci fosse stata per quasi tre secoli una altrui tratta dei bianchi a spese nostre, oggi il Terzo Mondo sarebbe l’Europa. Di “superiore” abbiamo solo la capacità di uccidere gli “altri” in quantità industriale. Come del resto ben sanno gli ebrei europei.

Oggi ci si riempie la bocca con le facili ciance delle radici “cristiane” abbellite buonisticamente con la dizione “giudaico cristiane”. A parte il fatto che più che di radici sarebbe più realistico e aderente al vero parlare di provenienze, visto anche che da Virgilio in poi ci vantiamo che i romani sono arrivati da Troia, cioè dalla Turchia, il problema è che il termine “giudaico” per le asserite radici è corretto NON per motivi religiosi, come vuole farci intendere il Vaticano e i suoi baciapantofola, ma tutt’altro motivo. Vale a dire, solo perché gli ebrei hanno contribuito all’identità e alla cultura europea post medioevale elaborando in Spagna assieme agli arabi musulmani per ben 800 anni tutto ciò che poi a noi è servito per innescare il Rinascimento. Perfino Dante e S. Francesco, oltre che Leonardo da Vinci e S. Tommaso e Galilei, senza quel pensiero e quegli apporti ebraico-musulmani o musulmano-ebraici  non esisterebbero. Altro che le balle papaline diventante ora anche berluscone e legaiole. Se proprio vogliamo parlare di radici europee, dobbiamo allora parlare di radici “giudaico-musulmane-cristiane”. A meno che si voglia ridurre l’Europa alla creatura fatta nascere dal papato per il proprio interesse materiale quando chiamò i germani di stirpe franca guidati da Pipino il Breve e poi da suo figlio Carlo Magno, veri e propri talebani dell’epoca che hanno cristianizzato l’Europa col ferro e col fuoco, a invadere il Belpaese per sconfiggere i longobardi e impedire così l’unità d’Italia che questi stavano già realizzando con mille anni di anticipo sui Savoia.  Prima o poi mi soffermerò sulle interessanti analogie tra la “discesa in campo” del Vaticano, cioè del governo della Chiesa, e la “discesa in campo” di Papino il Breve, al secolo Berluscon de’ Berlusconi: ognuno dei due ha agito solo ed esclusivamente per difendere la propria pagnotta. O meglio, la propria “roba”: parola che non a caso è parente del verbo rubare, inteso come bottino di guerra. Il Vaticano e Berlusconi sono “scesi in campo” per difendere il proprio bottino. Tutto il resto è abbellimento successivo degli avvenimenti. O, come direbbe il rabbino Hillel, “tutto il resto è commento”. Ma prezzolato.

Guarda caso – ma non è affatto un caso – sia il potere della Chiesa che quello di Berlusconi si basano entrambi sugli stessi tre pilastri: il potere delle immagini, quello dell’informazione e l’enorme disponibilità di soldi. Il potere delle immagini della  Chiesa era ed è quello delle immagini sacre, esibite ovunque e a più non posso. I mosaici, i dipinti e le vetrate delle cattedrali che raccontano storie bibliche, di santi, della Madonna, di Cristo, ecc., erano e sono l’equivalente di Mediaset per Berlusconi, e viceversa: per entrambi un modo per creare, diffondere e illustrare la realtà nella quale vogliono che la gente creda, in modo da condizionarne le idee. Il monopolio detenuto per secoli dalla Chiesa sulla circolazione dei libri equivale al monopolio che Berlusconi ha di fatto sulla televisione, rafforzato dai giornali suoi o di famiglia, per condizionare il più possibile la testa della gente. L’enorme massa delle proprietà che aveva la Chiesa e la conseguente enorme disponibilità di quattrini equivale alla gran massa di proprietà e quattrini di Berlusconi oggi, con gli stessi scopi e gli stessi effetti: creare ancor più consenso assoldando il maggior numero possibile di intellettuali perché trasformino in cultura, e in cultura dominante, ciò che serve per giustificare e stabilizzare il potere dei loro ricchissimi datori di lavoro. Se i poeti di Roma, compreso Virgilio, opportunamente pagati creavano i miti perfino della divinità dell’Urbe e delle discendenze eroiche, i Giuliano Ferrara, i Vittorio Sgarbi e i Ferdinando Adornato di oggi possono ben fare quello che fanno. Anche oggi “l’immagine” e il mito è tutto.

Ma se l’Europa e gli Stati Uniti amano così tanto l’esportazione della democrazia, perché mai l’abbiamo distrutta in Iran col golpe anti Mossadeq? Beninteso, oltre che in Congo con il golpe anti Lumumba, in Indonesia con il golpe anti Sukarno, in Cile con il golpe anti Allende, in Argentina…., ecc., ecc., ecc. E perché mai accettiamo regimi odiosi come quello arabo saudita? E se Papino il Breve ama così tanto la democrazia da esportazione perché non la esportiamo anche in Vaticano? E no! Al Vaticano per avere i voti elettorali del suo gregge gli lecchiamo la suola della pantofola pur essendo un pericoloso pezzo di Medioevo ancora cacciato in gola alle democrazie moderne. Beh, potremmo mandare i carri armati e la democrazia almeno a Montecarlo… Che oltretutto parlava italiano ed era sotto la protezione del regno di Sardegna fino al 1861.

Anziché blaterare dovremmo:
– convincere i palestinesi ad accettare quel poco che ormai c’è da accettare, togliendosi dalla testa qualunque illusione di rivincita o peggio ancora di “distruzione” o “cacciata in mare” degli israeliani. Un conto è distruggere il “regime sionista”, che essendo un regime come gli altri si può anche cambiare come se ne sono cambiati altri, compreso il regime comunista in Urss o il “regime democristiano” in Italia, e un altro conto è distruggere un Paese, per giunta con la sua popolazione. I palestinesi dopo 60 anni dovrebbero capire che dai “fratelli” arabi possono aspettarsi solo di essere trattati come appestati o carne da macello.
– Convincere Israele a farla finita con il colonialismo dei suoi coloni, a rendersi semmai conto che quando si ha in casa una minoranza di un’altra popolazione che supera il 20% del totale allora si deve ammettere che si è un Paese binazionale, senza pretendere di chiudersi in un ghetto e detenere l’intero potere. Visto che parliamo di democrazia, Israele dovrebbe finalmente dotarsi di una Costituzione e stabilire infine i suoi confini senza ambiguità e irredentismi “biblici”, motivo di legittimo allarme per i Paesi vicini. Vero è che neppure l’Inghilterra ha una Costituzione, ma è anche vero che pur essendo tuttora una monarchia ha inventato lei l’Habeas Corpus e non ha nessuna ambiguità territoriale in fatto di confini.
– Trattare con i Paesi vicini di Israele e con Israele per trovare un accordo realistico e una pace vera, con disarmo nucleare israeliano e rinuncia alle armi nucleari dei vicini. Ovviamente con un trattato che garantisca a tutti loro la nostra alleanza anche militare in caso di guai dall’esterno.
– Espandere la Comunità Europea? Sì, benissimo. Ma certo non solo a Israele. Credo si possa fare di più che fare entrare solo Israele e la Turchia, due facce militarmente poco rassicuranti e poco rassicuranti anche come politica verso le minoranze interne, vedi per esempio i curdi per quanto riguarda la Turchia. Se sono oltre 2.000 anni che da Roma all’Europa intera, e ora anche con gli Usa, tentiamo di impadronirci del territorio che va dall’Iran al Marocco, significa che comunque c’è un intreccio di rapporti. Forti. Perché non studiare allora una integrazione più completa, ma pacifica? Credo che l’ideale sarebbe una Comunità del Vicino e Medio Oriente, estesa magari al Nord Africa, collegata man mano sempre più strettamente alla Comunità Europea. Oltretutto, sarebbe l’unico modo per non finire tutti, Europa compresa, come vasi di coccio tra i vasi di ferro Usa e Cina. E a proposito di Cina continuiamo a far finta non solo di non sapere che da qualche tempo ha anche lei navi militari nell’ex Mare Nostrum, ma anche che si è offerta di finanziare la Grecia, cioè un intero Stato della Comunità Europea  per evitarne il tracollo economico e che sta cercando di comprarsi quanti più porti possibili anche nel Mediterraneo.

Ma l’Occidente non punta a nulla di tutto ciò, non punta cioè a risolvere i problemi ma a sfruttarne le tensioni. Prova ne sia che la Comunità Europea ha mandato a occuparsi del problema israelo-palestinese un mascalzone patentato come Blair, che infatti non se ne occupa, batte la fiacca e si gode le prebende in attesa di un’altra catastrofe che faccia il nostro (solito) gioco. A noi serve il petrolio! E il gas. Motivo per cui: “Divide et impera”, più il complementare “Mors tua vita mea”. As usual. Noi preferiamo che vengano finanziate le madrasse: cristiane, musulmane ed ebraiche. Che sfornano tutte un bel numero di fondamentalisti: vale a dire, rispettivamente, nuovi crociati, talebani o kamikaze ed irredentisti “biblici”. Un mix infernale. Incendiario e potenzialmente devastante.
Politica gretta, cieca, cinica ed egoista, che potrebbe finire col costarci caro. E che come tutte le politiche grette, cieche, ciniche ed egoiste potrebbe  provocare rivolgimenti oggi impensabili negli assetti politico territoriali anche europei.

In fatto di petrolio Berlusconi punta a comprarsi l’Eni, magari in tandem con il suo caro amico molto democratico Putin e con il noto campione di democrazia Gheddafi, al quale ne ha già venduta una quota, mi pare del 5% con possibilità di arrivare al 20. Perché l’Eni? Per poter vendere Mediaset e magari anche i giornali a Murdoch e poter quindi dire che il conflitto d’interessi non c’è più, restando comunque padrone di un settore ancor più strategico e vitale. Ecco perché in Israele Berlusconi ha sparato a zero contro l’Iran mettendo nei guai Eni. Costringendola cioè a dare l’addio a un mercato come quello dell’Iran, vitale per il nostro rifornimento energetico, addio già imposto a tamburo battente, nero su bianco, con una lettera del governo all’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni. Indebolire oggi l’Eni significa potersela comprare spendendo molto meno domani. Altro che interesse nazionale! Sì, ha ragione il ministro berluscone degli Esteri, Franco Frattini, quando ha fatto eco alle sparate del suo datore di lavoro politico dichiarando a pettino in fuori: “Serviamo solo i nostri valori”. I valori economici, di Berlusconi&C. Come dice Maurizio Costanzo, “Consigli per gli acquisti”.
E a proposito di Iran ed Eni vale la pena ricordare che già una volta il cane a sei zampe è stato stoppato a Teheran: quando l’Eni stava aiutando l’Iran del democraticamente eletto Mossadeq a scrollarsi di dosso le Sette Sorelle sanguisughe angloamericane. Ed è stata quell’audacia di Enrico Mattei, il padre dell’Eni, a decretarne in seguito la morte con l’attentato al suo aero caduto vicino Pavia qualche anno dopo.
Ora la storia si ripete, purtroppo temo però non come farsa. Berlusconi se punta all’Eni forse punta non solo all’Eni, ma anche ad altro. A cosa? Ripeto ciò che ho detto in altra puntata: se poco più di una sassata in faccia in piazza Duomo gli ha giovato politicamente come gli ha giovato, un eventuale attentato in Italia per ritorsione di qualche demente inviperito per i suoi discorsi in Israele gli gioverebbe ancora di più. Dalle leggi ad personam alle leggi speciali. Dal parlamento ridotto a stadio a uno ridotto a suburra corporativa. Dalle leggi razziali contro i semiti ebrei a quelle contro i semiti araboislamici, con il vantaggio di farci restare comunque razzisti e antisemiti, però facendoci sentire sempre “ittagliani brava gente”. Ma che dico? C’è da aggiungere i padani bravissima gente…. Pensate che grande filmone: BB, cioè Berlusconi e Bossi, alla guida della nostra guerra contro Osama! Altro che Bush! Altro che Obama! Altro che Viagra: con una tale scarica di adrenalina e con una tale aureola di mega eroi galattici i due vecchietti potrebbero trombare escort, veline, miss, statiste, giornaliste, ministre e candidate elettorali ancora per decenni. E con la benedizione del papa.

E’ il Partito dell’Amore, bellezza! Solo che gronda odio, sempre di più e alla grande.

Per il resto: i vergognosi retroscena del caso Boffo, il vergognoso invio della portaerei Garibaldi ad Haiti NON per portare aiuti umanitari, che si inviano semmai più rapidamente con gli aerei e le navi da trasporto, ma inviata – con apposita sosta di tre giorni in Brasile – per mettere in vetrina la nostra industria di armamenti navali  approfittando del palcoscenico mondiale regalatoci dai 220 mila morti di Haiti.  Che in definitiva sono solo “negri” e mulatti, insomma roba esotica e retrograda, puzzolente e incivile, mica pura razza ariana o addirittura celto-padana. Tutte cose che preferisco non commentare. Anche perché, diciamo la verità, ma che vogliamo di più? Come sempre, “Dio è con noi”… Ora anche quello d’Israele. Meglio di così si muore!
Appunto.

531 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    Faust inganna con il suo straparlare.

    Basta leggere il post -#1- per Sylvi, in buon italiano.

    Licenze poetiche….o ci prende per fessi ????????????

    A.

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    ComeVolevasiDimostrare.

    Casa? Si spieghi, o si nasconde sotto il tavolo e dietro le sigle?

  3. Anita
    Anita says:

    x VOX -#197-

    Portero’ il suo messaggio alla ” Bill & Melinda Gates Foundation”.

    Questi poveri disgraziati;
    “con la statura mentale di un fagiolo e un’anima di dimensioni ancora più piccole”, e migliaia di altri aiutano tutto il mondo ben perche’ hanno accumulato miliardi.

    Col loro lavoro e………….straodinaria intelligenza.

    Anita

  4. Linosse
    Linosse says:

    X Vox
    Gli ammeiricconi col loro lavoro e …straordinaria intelligenza faranno pure i danè ma non capiscono le differenze o non le vogliono capire
    Gli Usa sono coinvolti in una serie di guerre(Taylorismo?) che costano miliardi e miliardi di dollari. Obama propone l’assistenza sanitaria per i poveri, e metà Congresso ,appoggiato in particolare da quelli che hanno fatto i danè col sangue e sudore(di chi?),dice: non ce lo possiamo permettere.
    Nessuno dice la stessa cosa delle spese militari che come si sa non toccano le tasche degli accumulatori dollarosi che quando si sentono toccati per ragioni sociali,democratiche disciamo, si trasformano in doloranti
    Piume delle mie piume…
    L.

  5. Vox
    Vox says:

    Solo chi sembra stupido ha accesso alla Camera dei Comuni
    e solo chi è stupido vi ottiene successo
    (Oscar Wilde)

  6. Il signor P.
    Il signor P. says:

    x Peter
    “in actual fact” io avrei scritto “actually” mah ..,
    “calling you an ass(…) would be a compliment” venendo da te me lo prendo.
    “your miserable work” se il mio lavoro fosse miserabile non lo farei.
    “bloody pathetic nonsensical money” sarebbe questa qualche nuova moneta europea/britannica?
    “your deluded thinking gives a meaning to your miserable and insignificant existence” non mi sono mai deluso e il mio lavoro e’ ben apprezzato (e pagato) dal mio governo. Forse sei tu il deluso.
    “I dont’t give a fuck” adesso ne hai azzeccata una, ma attento allo spelling.

  7. Peter
    Peter says:

    xAnita

    che i miei soldi siano solo per me e’ poi una tua illazione. Ho anch’io parenti piu’ giovani, amiche ed amici piu’ o meno intimi, etc. Senza contare che conosco diverse charities, e per almeno una di esse sto pensando di fare lavoro VOLONTARIO, cioe’ non retribuito. Forse adesso, forse piu’ in la’ quando avro’ piu’ tempo libero.
    Di’ poi a quel brav’uomo del tuo amico che non ho mai detto di essere ‘dottore’, come dice lui, vero o falso non importa.

    Una delle illusioni neoliberiste (o veteroliberiste) e’ poi che quanto piu’ si fanno i propri interessi, ingrassando il conto in banca, tanto piu’ si fanno anche quelli del ‘mondo’. Una plateale balla

    Peter

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    A dire il vero la frase completa comprende anche un’altra città, non ricordo se del Nordafrica o del Vicino Oriente. Poi, come al solito, qualcuno ha fatto il furbo. Ovviamente a maggior gloria di Dio…., cioè di Roma (intesa soprattutto come Vaticano).
    Un saluto.
    pino

  9. Peter
    Peter says:

    x miserable Mr P.

    vedo che oltre all’italiano non conosci neanche l’inglese…non ne dubitavo.
    In actual fact e’ appunto cockney britannico, ignorantone.
    Miserable non significa miserabile (anche se il tuo lavoro lo e’ senz’altro, anche quello), ma infelice, meschino. Miserabile si direbbe poor, wretched o badly paid, a seconda di cosa si intenda, se lavoro di cattiva qualita’ o mal retribuito (che poi e’ l’unica cosa che ti interessa).
    Dei soldi hai capito benissimo, scusa se ho bestemmiato il sacred dollar. E’ il tuo dio di carta verde.
    Deluded, ignorantone, non significa deluso (disappointed!), ma delirante o che si autoinganna.

    I don’t give fuck anyway, that you got right !

    I wish you a shitty day

    Peter

  10. Peter
    Peter says:

    xP.

    poi hai cambiato le carte in tavola. Cio’ che nel tuo pensiero delirante da’ senso alla tua infelice esistenza sono i soldi: il soggetto era quello, non il lavoro…

    Peter

  11. Peter
    Peter says:

    x Mr P.

    investi un po’ dei tuoi preziosi bucks nell’acquisto di un book: false friends & odd pairs, pregiato libro della Zanichelli. E’ un libro italiano (forse lo pubblicano ancora), che arricchira’ moltissimo il tuo inglese. Meglio tardi che mai…almeno cosi’ si dice

    Peter

  12. Peter
    Peter says:

    xPino

    io ho sempre saputo Roma locuta, causa finita. Altrimenti la frase sarebbe contraddittoria

    un saluto

    Peter

  13. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Rome has spoken…Period. End of discussion.
    Ma come siamo pignoli oggi….

    Anita

  14. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Givanni Vaschi,
    ho poco tempo e presumo anche domani.
    No,.. almeno personalmente i tuoi interventi di economia non annoiano affato.
    Anzi la tua osservazione che in fondo Se anche il il debito fosse pari al 100% del Pil annuo ,basterebbe lavorare un anno gratis, è molto acuta nel senso che mi ha fatto venire in mente che in fondo basterebbere che a farlo fossero qualche milone di persone per te per anni 10, in fondo non se accorge nessuno.
    Sistema, direi, schizofrenico…a Sentire l’Anita ci sono un sacco di persone che lavorano per il bene degli altri in USA.
    In fondo potrebbero risparmiarselo lavorando per gli USA ,evitando di scassare la minchia agli altri in giro per il mondo.
    Ma siamo un pianeta strano e pieno di matti!

    Ueh, ragazzi volevo parlarvi del Carnevale, che viene una volta l’anno, e dato che il detto preferito è che a Carnevale” ogni stronzo vale” vedo con piacere che anche il nostro Blog , non ne è rimasto immune !

    bacioni a tutti
    vostro
    cc

  15. Il signor P.
    Il signor P. says:

    x Cerutti Gino
    Caro Gino non potevo abbandonare questo blog senza almeno dare un accenno che ho letto il tuo post. Povero Schizzo Lungo? Chi sa che fine ha fatto! Almeno lo potevano mettere nel Guinness World Records.
    Viva l’Irak democratico! Pensaci 25 milioni di gente possono quaglieggiare come te.

  16. Anita
    Anita says:

    x Peter

    adjective for miserable:

    miserabile
    miserevole
    miserando
    misero
    meschino
    deprimente
    avvilito
    spiacevole
    disgraziato
    infelice

    Scegliete voi…..whatever fits.
    _____________________________

    Io ho scritto che tu devi pensare solo a te stesso.

    Quello che fai extra non e’ un obbligo, non devi mantenere figli e mandarli all’universita’….

    Come io devo o dovrei solo pensare a me stessa ormai.
    Quello che faccio extra e’ volontario, non un obbligo.

    Il volontariato fisico l’ho fatto…adesso basta, mi sembra di avere fatto il mio dovere civile e umanitario.
    ——————-

    Tu non ti accorgi quanti strafalcioni vengoni scritti, io si’.

    Quando riporto una frase e rispondo, passo tutto sull’ ABC check, e trovo i miei errori e quelli degli altri.

    So, lets not be so high and mighty.

    Anita

  17. Faust x Anita
    Faust x Anita says:

    ..really… Si Anita è proprio come pensa Vox… altro cche ciance e pizzillaccheri… Visto il rientro del tuo amico marlins dacqua dolce… sempre ppiu ricco (dice .esso.. e nun ce ppo frega de meno… ) e sempre ppiu povero e non lo sa… Vedi cara Anita, ci sono persone e persone… una diversa dallaltra… quel che è ricchezza x il poppone è poverta x Faust che ha interessi molto diversi dal popey o chi .esso rappresenta… Non sono comparabili: Sono diversi… Faust sa apprezzare Obama e disprezzare buscetto… non sono contro il Nord America, ma contro gli usurai e i guerrafondai… come poppey… Certo che a questo ritorno avrei preferito un mal di denti … se torna a minacciarmi con la Cia e i marlins mormoni.. gli faccio un voodoo … difficile da scordare… eppi conosco il mio pollo… anzi il gallino… ciao cara, salutami lingegnere, ingegnato ma ancora molto avariato…!!
    Faust

  18. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Caro Faust,

    tu scrivi:

    “Faust sa apprezzare Obama e disprezzare buscetto”…

    Nello stesso tempo apprezzi anche Ahmadinejad e tutti gli altri dittatori…
    Non ti capisco.
    Qualche giorno spiegami cosa sai di Obama.

    Ciao, Anita

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Anita,
    seguo con attenzione su Channel 8 le tristi vicende di Middletown sperando che il numero dei lavoratori deceduti rimanga fermo a cinque.

    cc

  20. Il signor P.
    Il signor P. says:

    x Peter
    Come si vede ti ho fatto veramente incazzare. Mission accomplished! Hai quasi ragione su deluso. L’inglese lo avevo capito bene, e l’italiano che avevo sbagliato. Ma come già sai, I dont’ give a damn. Non sprecherò mai soldi per comprare il libro che hai suggerito. Non e’ la mia missione in vita di diventare un professorino d’italiano come te.
    “cockney britannico”! Si quello che si parla nel ghetto di Londra. Oddio, e io credevo che sapevi solo the Queen’s English. My apologies!
    Cheers!

  21. Peter
    Peter says:

    xAnita

    difesa d’ufficio, come al solito. Bene, quanto agli strafalcioni che tu vedresti ed io no, presto ti faro’ notare i tuoi, cosa che finora ho omesso.

    Orbene, miserable in inglese si usa solo in senso morale. Non si direbbe mai nel senso di povero, senza soldi, malpagato, etc. Invece miserabile in italiano non significa primariamente infelice, ma poveraccio. Il significato morale puo’ essere degradato, infame, caduto in disgrazia.
    Deluded si puo’ rendere in italiano con illuso, ma deluded thinking (come ho detto io) non puo’ essere ‘pensiero illuso’, dato che l’illusione e’ una caratteristica percettiva della mente, non del pensiero. Il pensiero puo’ essere razionale,confuso, logico, illogico, coerente, ovvero delirante. In senso propriamente psichiatrico, delirante si direbbe delusional, che ha la stessa radice.
    E meno male poi che controlli i tuoi pots prima di inviarli! sapessi quanti svarioni fai. Immaginiamo se non li controllassi

    Forewarned is forearmed

    Peter

  22. Peter
    Peter says:

    xMr P.

    ma come, passi il tuo tempo far incazzare un perdente come me invece di far soldi? allora ho comunque vinto io, e tu sei il loser.

    Ho detto cockney britannico, non londinese. I gattopardi di questa lingua erano e rimangono in queste isole, voi siete solo dei volgari parvenus senza testo. In actual fact lo usa anche il principe di Galles, se ci tieni a saperlo

    Peter

  23. Faust x Anita
    Faust x Anita says:

    Ahmadinejad e tutti gli altri dittatori…

    impara a parlare, non sono dittatori ma Presidenti Costituzionalmente eletti ( … democraticamente… come Obama…) dai Loro Popoli di Stati Sovrani democraticamente ( elezioni con Osservatori Intern. elezioni Legali… e non come la vs. di votazione con fraude di busc contro laltro premio Nobel Al Gore… Prima di parlare e dire quel che non è… conta fino a 10 eppoi scrivi… ciaoooo!!!
    Faust

    Ps: nella mia palla di cristallo vedo che Obama e Ahmadinejad e Cina trovano un accordo che sconvolgera il pianeta… e Obama sapra giustificare il Nobel…

  24. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Middletown

    Cinque persone sono morte e 12 sono stati feriti in una esplosione centrale elettrica a Middletown nel Connecticut, secondo il sindaco Sebastiano Giuliano, che ha informato i giornalisti in una conferenza stampa Domenica pomeriggio tardi.

    The Hartford Courant ha riportato una perdita di gas naturale.

    Al Santostefano, il vice maresciallo del fuoco di Middletown, ha detto alla Associated Press: L’esplosione è avvenuta alle 11:17 Domenica al Kleen Energy Systems e porzioni dell’edificio e’ stato spazzato via.

    Santostefano ha detto che 50 lavoratori si trovavano all’interno dell’edificio al momento dell’esplosione.

    Questo e’ quello che si sa fino ad ora.

    Poteva essere peggio, domani si sapra’ di piu’.
    ——————

    A poca distanza da me sono morte 5 persone a causa di un incendio, la causa e’ ancora ignota.
    Cosi’ come gli abitanti, uno solo e’ uscito inerme, dormiva al piano terreno.

    In questa stagione ci sono piu’ incendi, usualmente dovuti a uso improprio di riscaldamento.
    Per legge ogni piano dovrebbe avere un “smoke detector”.
    “rilevatore di fumo”.
    Ma se usano quelli a pile e non le cambiano…e’ come non averli.

    Il mio e’ installato permanentemente con l’allarme di sicurezza, tutto con fili o hard wire. Cosi’ pure quello per il CO2.

    Anita

  25. Anita
    Anita says:

    x Peter

    “difesa d’ufficio, come al solito. Bene, quanto agli strafalcioni che tu vedresti ed io no, presto ti faro’ notare i tuoi, cosa che finora ho omesso.”

    E io ti mando a quel paese….

    Considerando che abito negli US da oltre mezzo secolo e, che non ho alcun contatto con italiani, me la cavo bene.

    Anita

  26. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Cara Anita,
    Proprio adesso ho letto post numero 231. Ma chi si crede di essere questo Peter che vuol fare lezioni a tutti? Io ho visitato il blog per rispondere a uroburo e poi vedo il post di questo cane di guardia che, credendo Pino dormiva e lui essendo il cane di guardia e ficcanaso di professione, si e’ reso degno di prendere il commando di questo blog per rompermi le scatole chiamandomi un ass(…) ecc.
    Questo me lo aspettavo con uroburo ( ma da lui sempre in un modo educato) ma non da questo dottorino di italiano e “cockney” britannico.
    Non e’ necessario rispondere.
    Stammi bene.

  27. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Si’, Obama svendera’ gli Stati Uniti d’America alla Cina.
    Poi fara’ un inchino a Ahmadinejad….

    Anita

  28. Anita
    Anita says:

    Sto ascoltano Tony Blair…intervistato da Mike Huckabee.
    Seconda parte le prossima settimana.

    Anita

  29. Peter
    Peter says:

    xP.

    veramente ti avevo suggerito di non fare l’ass(…), etc etc, il che era detto in modo piuttosto amichevole. Tu hai risposto con la consueta malagrazia ed una lista di insulti.
    In ogni caso, hai poi ammesso che se fossi chiamato cosi’ da me sarebbe un complimento, quindi di che ti lamenti?

    Peter

  30. Il signor P.
    Il signor P. says:

    Gentile signora Sylvi,
    Nella traduzione dall’inglese all’italiano si perde qualcosa. Ho usato la parola “parla” che non e’ una traduzione esatta perché non conosco l’italiano abbastanza bene per sapere che parola usare. Mi dispiace. In inglese diciamo: If it quacks like a duck and walks like a duck, it must be a duck. Volendo dire se una cosa appare cosi’ in piu’ di un modo deve essere cosi’.
    Il signor P.

  31. Il signor P.
    Il signor P. says:

    x Peter
    Non mi lamento di niente!
    Ma credi veramente che sono un scemo? Nel tuo suggerimento c’è una insinuazione che lo ero almeno una volta. In oltre non ho trovato il tuo post amichevole anzi disprezzante. Va bene! Ti do l’ultima parola! Hai vinto tu. Ti senti meglio? Puoi andare a dormire tranquillamente!

  32. Anita
    Anita says:

    x Il Sig.P.

    Non ho trovata la traduzione giusta per quacks, solo: ciarlatani.

    Ogni tanto Peter esterna il suo disdegno per gli Americani….non lo sa che noi abbiamo una buona dose di critiche per chi ci critica.
    Di solito si modera.

    Non sa che abbiamo in TV opinionisti, reporters, persone politiche e private inglesi e, l’unica differenza e’ l’accento.
    Non solo, non apprezzano l’attuale politica e la direzione che ci sta portando.

    Buona notte, nice visit.
    Anita

  33. controcorrente
    controcorrente says:

    Un Capitalismo etico ..???

    Caro Giovanni Vaschi,
    preso come sono dal problema della “riforma del mio “pacchetto azionario”, noto con uno strano senso di smarrimento, l’incremento esponenziale di due parole chiave del nostro “strano” vocabolario italico..”etico ed ecologico”.Una finanza etica, un’etica della finanza…una tecnologia ecologica, uno sviluppo eco-sostenibile ,per una tecnologia eco-sostenibile…e via dicendoe dicendo…un’etica della pubbicità ..e via dicendo..credo che a breve usciranno sul mercato profilattici etici,paraculi etici,economisti etici,autobus etici, mutande etiche…mi sto chiedendo se uscira anche un’etica della vecchiaia,…una robotica etica..e che so un robotino etico che mi porti “il pisello etico” ad espletare una minzione etica nel quadro di una futura dismissione dei vecchi pannoloni non ecologici , e di conseguenza non più etici…
    Se mai uscirà questo etico robotino, attraverso una impronta vocale etica , lo chiamerò Umberto,per la serie portami dove sai il pisello etico a svolgere una minzione etica…
    Sempre secondo una tecnologia etica apprendo con piacere che ad ogni colpo di un possibile aumento di anni 10 della mia vita, eticamente parlando dimezzo la pensione etica dei miei figli….

    Ma di che cazzo di ETICA stiamo parlando..?
    E qui smarrito eticamente chiedo il sostegno di tutti gli amici del BLOG,al fine che tuuti mi possano aiutare a dissolvere eticamente i miei turbamenti e le mie angosce poco etiche.
    Grazie anticipatamente aTUTTI.

    Andiamo con ordine…dunque già di cosa si stava parlando…a di un capitalismo etico…
    Dunque prima della crisi sembrava che non ci fosse alcun problema…adesso crisi in corso ..pare, sembra,..che si sia riscoperto un capitalismo finanziario non etico ,pieno di cattivoni, contrapposto a un Capiatlismo del Lavoro etico…
    Fior di economisti si stanno “azzuffando” l’un contro l’altro, per non aver previsto non aver capito, quasi che improvvisamente scopriamo una nuova categoria che chiamerò degli ECONOMISI ETICI.

    In Ittaly, novelli Lenin, a proposito della vicenda FIATTE, si riscopre nientepopodimeno che, da parte del SILVIO ETICO ,il Primato della POLITICA sull’Economia…poco ci manca, ancora un passo, e ritorniamo alla teorizzazione del del SALARIO come Variabile Indipendente…e la rivoluzione è bella che fatta..

    Caro Giovanni aiutami tu a capire qualche cosa in questo marasma senile etico..!!!!!

    Pensare che ingenuamente avevo pensato che tutto si fosse risolto già con la crisi del Positismo,con l’avvento del Decadentismo, che criticando i valori storici della Borghesia liberale attraverso un” novello irrazionalismo” ci avesse tolto una prima volta dai guai,attraverso l’estetica e gli artisti ,esaltando istinto,intuizione sensualità, inconscio….alcuni “piccoli massacri”poi (due guerre mondiali) ci aveveno portato a nuovi sconforti e infine sembrava che una sana politica RIFORMISTA,abbracciata da un so….mo etico ,ci stesse portando verso nuovi lidi …perbacco infine ci fu un approdo etico finale nella DEMOCRAZIA ETICA PIENA,addirittura questo fatto, mi aveva fatto pensare che questa fosse la “forma statuale “ più piena e più alta..”la base normale” di ogni possibile trasformazione in avanti della società umana.

    Adesso mi trovo in questa situazione poco etica…i so..al riformatori, non capisco di che cazzo stiano parlando, presi da crisi mistiche su escort,transessuali,e via dicendo..mentre novelli Lenin capitalisti, farneticano di nuove etiche del capitalismo…

    Dio Mio ,cari amici , non ci resta che la sana dottrina sociale della chiesa ,ferma,immobile da secoli,lì, a presidiare il buon vecchio modello, dei pastorellie dell’arcadia ,e di come è bello e salutare esser poveri ,ma felici..con tanti bei pastori che ci accompagnano gaudenti etici e preganti..che so in macelleria a Pasqua..

    Amen aiutatemi Voi…mi sono dimenticato qualcosa ..forse sì a pensarci bene..,
    ma adesso vado a rifarmi l?etica del mio pacchetto azionario..investirò in due pannelli solari, una bicicletta, e un paio di mutande di piombo etiche ,però

    vostro
    cc
    Ps-Evviva il CARNEVALE,ETICO però…
    Un particolare invito ad aiutarmi a Syvi che di etica si intende..!!

  34. asprina
    asprina says:

    Semplice ed efficace eccovi che cosa riporta wikipedia english per l’aspirina

    http://en.wikipedia.org/wiki/Aspirin

    1) l’assunzione cronica di aspirina aumenta il rishcio di sanginamento gastrico
    2) allunga il tempo di aggregazine piastrinica
    3) viene usata nella prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari negli adutli non a rischio: però sulla popolazione genenrale abbassa l’incidenza dallo 0.55% allo 0.51%: rischio/benenficio non sufficiente
    4) viene usato nella prevenzione antiaggregante secondaria
    5) dosaggio

    New recommendations from the US Preventive Services Task Force (USPSTF, March, 2009) on the use of aspirin for the primary prevention of coronary heart disease encourage men aged 45–79 and women aged 55–79 to use aspirin when the potential benefit of a reduction in myocardial infarction (MI) for men or stroke for women OUTWEIGHS the potential harm of an increase in gastrointestinal hemorrhage. Regular low dose (75 mg) aspirin users had a 25% lower risk of death from cardiovascular disease and a 14% lower risk of death from any cause. Low dose aspirin use was also associated with a trend toward lower risk of cardiovascular events, and lower aspirin doses (75 to 81 mg/day) may optimize efficacy and safety for patients requiring aspirin for long-term prevention

    a maggior gloria di tutti

    “I speack my mind streight”
    “If your mind talks like that, better you pull the loo chain and refresh yoru mind”

  35. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    delle prese per i fondelli etiche però sei un asso; o sono le troppe arance che ti hanno lubrificato il cervello di vitamina C?

    Vado sui bastioni palmarini; sto facendo un ciclo riabilitativo; no, non del cervello, per ora solo del ginocchio.
    Ascolterò la Pizia e poi ti riferirò!

    mandi Sylvi

  36. GV
    GV says:

    Caro CC

    la nuova moda della finanza etica sta imperando: etica negli affari, etica del libero mercato.
    Probabilmente coloro che hanno mangiato troppo e con avidità si sono accorti di avere inaridito il campo da cui mangiano.
    D’altra parte è una sorta di operazione culturale: dopo aver bruciato navi, vascelli e campi, l’occidente dovrà accedere ad un periodo di sobrietà: credo che certe manifestazioni consumistiche degli ultimi anni andranno a ridursi.
    Panem et circenses….ma si baderà un po’ di più al pane, perché ce ne sarà assai meno da sciupare.

    da alcuni anni esistono nelle borse principali dei listini di aziende “etiche” ovvero aziende che si impegnano nei loro investimenti a salvaguardare alcuni punti, come per esempio il non sfruttamento della manodopera minorile, uso di materiali eco-compatibili, regole di indebitamento e leverage molto restrittive.
    Pare che sino tra le aziende con indici di crescita migliori.

    Secondo la vulgata neoliberista l’accumulo di ricchezza patrimoniale (gli assets di cui spesso parlo) sarebbe alla base della crescita economica e quindi dello sviluppo.
    Un interessante ricerca dell’ OCSE (One century of economy, 2006) dimostra, dati alla mano, che non è così.
    Il principale motore della crescita economica, e quindi del benessere, sono sempre stati gli investimenti. Investimenti infrastrutturali complessi (dalle ferrovie alle strade, dalle reti telematiche a quelle idriche, ospedali, scuole, internet) che sono ovviamente pagati in ultima istanza, e sovente in prima istanza, dalla mano pubblica: anche nei paesi emergenti, con ritmi di crescita che in Europa abbiamo conosciuto negli anni 50-60, si verificano grandissimi investimenti infrastrutturali grazie al denaro raccolto dalla fiscalità generale e quindi investito.

    Aggiungo un’altra nota: il risparmio individuale, e soprattutto la patrimonializzazione dovuta alla gestione privatistica dei fondi pensioni è alla base dei cosidetti investitori istituzionali e della finanziarizzazione del sistema: con risultati che ora vediamo.
    Infatti è negli anni 80 che si comincia ad affermare un meccanismo di gestione del risparmio privato basato sul trading azionario a scapito di investimenti di lungo respiro, perché la gestione manageriale pone attenzione alla trimestrale di cassa e non ai dividendi ritornati dopo 10 o 20 anni. In questo modo i soldi del risparmio individuale sono stati stornati verso impieghi finanziari a breve termine e non per promuovere investimenti a lungo periodo. Ricchezza mobile, che si è poi disciolta rapidamente dopo la tempesta del 2007-2008.
    Per questo si cominciano a discutere alcune prassi interessanti (Draghi è uno di coloro che più ci lavora):
    1) responsabilità a lungo periodo del management
    2) un sistema di leverage molto più restrittivo
    3) investimenti dei prodotti di risparmio a maggioranza obbligazionaria e solo a piccola frazione azionaria e speculativa
    4) si comincia di nuovo a parlare di sistemi a beneficio stabilito e non più a contribuzione stabilita

    Un saluto….spero di aver più tempo per raccontarvi più cose: però devo continuare a produrre PIL anche io….a proposito: io ho una produttività costo/valore prodotto di circa 1:20……
    Vorrei sapere se questi geni della finanza hanno una produttività simile…….
    Ehehehee

    GV

  37. Damocle
    Damocle says:

    Walesa si è portato il suo “regalino”

    L’ex presidente polacco Lech Walesa è stato di nuovo a Miami.

    Ci è andato per parlare come invitato d’onore di Jorge Mas Santos a un banchetto offerto dalla “Fondazione-Cubano-Americana” nell’edificio della cosiddetta “Torre della Libertà” situato in via Bicsayne del centro della città.

    Qualche anno fa Wales andò anche a Miami. In quell’occasione il suo anfitrione fu Jorge Mas Canosa, il “padre fondatore della sopracitata Fondazione”. In quell’occasione, sempre invitato ad un banchetto, e dopo essersi scolato mezza bottiglia di vodka polacca, l’invitato pronunciò un discorso emotivo ed ottimista nel quale diceva ai padroni di casa di preparare le valige che il Governo allora presieduto da Fidel Castro stava volgendo al termine, come aveva previsto il giornalista del Miami Herald Andrés Oppenheimer.

    Nelle sue dichiarazioni di questa settimana, dopo una buona cena e l’immancabile mezza bottiglia di vodka polacca, Walesa ha dichiarato al pubblico – 300 invitati che hanno pagato 100 dollari ognuno per il coperto – che a Cuba il cambio di Governo stava proprio dietro l’angolo. Era lo stesso Walesa. Era lo stesso discorso. Ma il Mas Canosa era diverso: non era il padre, bensì il figlio. E neppure la bottiglia di vodka era la stessa.

    Dicono che Walesa, già ritiratosi dalla politica del suo paese, si dedichi a pronunciare discorsi. Lo pagano d’accordo con l’estensione dell’oratoria e della distanza che deve coprire da Varsavia, assieme alla permanenza in hotel cinque stelle per lui e per due accompagnanti sedute in prima fila. Ah! La cosa più importante è la busta con i soldini che Walesa chiama “regalino”.

    E soprattutto, la vodka non può essere la russa Stalichnaya, deve essere polacca e di marca “Sobjetski” la cui propaganda dice essere la migliore del mondo, che allegra la vita perché a quello che la beve fa venir voglia di dire cavolate.

  38. Peter
    Peter says:

    xAnita

    che strano, mi pareva di essere (all’incirca) il solo filoamericano dei non-americani di questo blog…
    Quindi per te il mio diverbio con Mr P. sarebbe dovuto al mio ‘disdegno verso voi americani’? interessante. Ti assicuro che a diversi americani che conosco non piacerebbe per simili ragioni. Il mio primo post per lui era appunto un cortese invito alla moderazione se voleva tornare, e lui mi ha risposto very rudely.
    So di britannici in US, non ti preoccupare. Ancora mi ricordo Frost vs Nixon, tu forse no. E poi, cosa sarebbe stato il cinema senza Charlie Chaplin, A. Hitchcock, Cary Grant, R. Burton…
    Che pero’ il tuo Mr P. pretendesse che l’inglese americano fosse piu’ corretto del nostro, beh…

    Peter

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