Berlusconi e Travaglio uniti: contro i palestinesi. Papino il Breve seppellisce Obama del Cairo e medita di comprarsi l’Eni spendendo però il meno possibile. Ecco perché gli serve danneggiarla con il demenziale ordine di abbandonare l’Iran, il nostro maggiore fornitore di petrolio: per far calare il prezzo dell’oro nero in Borsa. E se in Italia ci scappasse l’attentato sarebbe l’occasione buona per passare dalle leggi ad personam alle leggi speciali. E’ il Partito dell’Amore, bellezza!

In Israele il nostro capo del governo Silvio Berlusconi ha dato il meglio di sé, cioè a dire il peggio in assoluto. Sulla spinta verso il cielo dei suoi fenomenali tacchi non ha saputo resistere alla tentazione di sentirsi più vicino al Dio della bibbia aggiungendo di getto al testo del discorso scritto l’infelice e indecente frase “La reazione di Israele a Gaza è stata giusta”. Oltre che l’ONU, una bella fetta della stessa popolazione israeliana, compreso un bel gruppo di militari che a Gaza c’erano, tutti sanno che la reazione contro Gaza non è stata affatto “giusta”. Ho dimostrato in una precedente puntata del blog che massacrare in due settimane 1.400 persone su un totale di 1.400.000 abitanti equivale a massacrare l’1 per mille dell’intera popolazione. In appena due settimane! E ho dimostrato che neppure l’intera campagna angloamericana di bombardamenti incendiari sulle città tedesche è arrivata a tanto, e in un periodo 50 volte più lungo. Con la sua bella improvvisata il Chiavalier Papino il Breve ha sotterrato Obama e il suo discorso de Il Cairo, peraltro cadavere già sotterrato da Netanyahu. Diciamo che Berlusconi ne ha sigillato la tomba.
Non vorrei essere nei panni di Marco Travaglio, o del Paolo Guzzanti riciclato nè di altri maestrini “di sinistra”, antiberlusconisti a tutto volume, ma per quanto riguarda Gaza berlusconissimi e filo mattanza anche loro. Travaglio col suo solito tono professorin-ieratico ha subito messo in chiaro nel suo blog, non appena i carri armati e i bombardamenti si sono messi in moto, che quella di Israele non era una guerra offensiva, ma una giusta operazione difensiva. Capisco che oggi è ormai impossibile non dico fare carriera ma anche solo non essere soffocati se non ci si inchina verso chi ha in mano gli assi, però certi eccessi andrebbero evitati. Guzzanti nel suo blog modestamente intitolato “Rivoluzione italiana” ha addirittura augurato a Israele  “buona guerra” contro Gaza, festeggiandola o supportandola con pacifiste del calibro di Fiamma Nierenstein, la vera vincitrice di questa fase politica.
Chi come noi crede nel diritto all’esistenza anche di Israele sa bene che le frasi da irresponsabile come quelle di Berlusconi, ripetizione imparaticcia di quanto incautamente risposto da Netanyahu a un giornalista nel corso della sua visita a Roma, legittimano di fatto anche la violenza di Hamas e affini. E infatti: se è giusto che Israele reagisca in quel modo per pochi morti in vari anni è simmetricamente ovvio che i suoi avversari o nemici ritengano altrettanto giusto reagire come reagiscono a causa dei molti più morti, espropri, demolizioni di case e sradicamento di ulivi e aranceti subiti in 60 anni. E’ bene ricordare che mancano all’appello oltre 400 villaggi palestinesi, e che le stesse cittadine prese di mira dai missili artigianali di Hamas, Sderot e Askelon, prima che ne venisse cacciata la popolazione erano cittadine palestinesi e avevano nomi palestinesi.
In altre parole, chi declama le corbellerie berluscon-netanyahuine vuole solo soffiare sul fuoco. Per alimentare ancora l’incendio che consuma quella parte del mondo e portare le fiamme di nuovo anche in Iran, mentendo ancora una volta con le balle “atomiche” come già fatto contro l’Iraq. Dico portare le fiamme “di nuovo” perché da Cesare e Crasso e altri ancora dell’antichità romana fino ai vari Napoleone e Lawrence di Arabia, è l’Europa che ha invaso il Vicino e il Medio Oriente. Il primo pezzo di seta che i romani hanno visto lo ha portato Giulio Cesare dopo una campagna militare in Anatolia oppure, più probabilmente, dai reduci della battaglia di Carre, in Mesopotamia occidentale, dopo la sonora sconfitta e l’uccisione di Crasso. Se una volta c’era da mettere le mani sulla Via delle Spezie e sulla Via della Seta, sulla Via dell’Incenso e sul Periplo del Mare Etiope, cioè sulle rotte commerciali del Mare Arabo e del Mare Indiano che alimentavano Roma prima e l’Europa dopo di ogni ben di Dio, dai sapori ai saperi fino all’oro, oggi c’è da mettere le mani sull’oro nero… Nulla di nuovo sotto il sole: business as usual… Si insiste a darci a bere che l’Iran vuole l’atomica o comunque lanciare missili su Israele. Non credo che il governo iraniano, pur composto da preti e pertanto capace del peggio, non sappia che non farebbe neppure in tempo a mettere un missile in linea di lancio per ritrovarsi senza non solo quel missile. Peggio ancora se riuscisse a lanciarlo: ne seguirebbero una terribile rappresaglia e l’invasione militare. Il governo di preti dell’Iran vuole forse giocare la carta della tensione internazionale per meglio rafforzarsi all’interno puntando sul nazionalismo, esattamente come hanno sempre fatto gli Stati Europei e a quanto pare vuole fare l’Italia berluscona di Papino il Breve. Ma che voglia anche farsi invadere equivale a pensare che il pretume al governo sia composto da aspiranti suicidi: se l’Iran fosse invaso il suo governo verrebbe travolto, perché questa volta non verrebbe più invaso solo dall’Iraq armato alla carlona e quindi costretto a una guerra di posizione capace di produrre solo morti.

La trovata “buonista” anzi “buonistissima” di fare entrare Israele nella Comunità Europea ha il pregio di dar ragione al mondo arabo e islamico che ci accusa di usare Israele come testa di ponte di una nuova versione del nostro plurisecolare vizio del colonialismo. E’ ovvio che s’è l’Europa si allarga fino a territori che non sono europei si legittima chi parla di nuovo colonialismo. Scusate, ma in quale altro modo potremmo definire questo allargamento su terre altrui? Che diremmo se l’Unione Araba o l’Unione Africana o l’Unione Asiatica decidessero di fare entrare nel loro seno, che so, l’Austria o la Svizzera? Oppure: che diremmo se l’Onu assegnasse loro S. Marino o Montecarlo e loro ci ficcassero qualche centinaia di testate atomiche? Dubito che lo stesso Bossi si limitarebbe a farsi i gargarismi o una bevutina con acqua del dio Po.
Strana idea anche quella che a una democrazia, quale è il sistema politico israeliano, debba essere concesso di tutto, carneficine come quella di Gaza comprese. Erano democrazie anche la Francia e l’Inghilterra, il che però non ha impedito loro di fare le cose orribili che hanno fatto nei loro imperi coloniali in tutto il mondo. Abbiamo sempre qualcosa da esportare a fil di spada e a cannonate in terre altrui, dalla “civiltà”, di Roma ovviamente, alla “vera religione”, dalla “moralità”, perché gli africani e gli indios osavano andare in giro nudi a casa loro, al “liberalismo economico” e a “un altro Dio e un altro Re!”, come cantava la canzone fascista “Faccetta nera”. Ora esportiamo la “democrazia”. Tutte esportazioni che sono sempre e solo scuse per importare a costo minimo materie prime e merci varie altrui. Cioè per sfruttare popoli e territori altrui. Dimenticando che la nostra “civiltà superiore” e democratica è l’unica al mondo che ha avuto per ben due volte, con Roma prima e con l’Euroamerica dopo, l’intero sistema produttivo e l’intero assetto sociale basato sullo schiavismo! Se anziché la nostra tratta dei neri a spese dell’Africa, con annesse devastazioni, ci fosse stata per quasi tre secoli una altrui tratta dei bianchi a spese nostre, oggi il Terzo Mondo sarebbe l’Europa. Di “superiore” abbiamo solo la capacità di uccidere gli “altri” in quantità industriale. Come del resto ben sanno gli ebrei europei.

Oggi ci si riempie la bocca con le facili ciance delle radici “cristiane” abbellite buonisticamente con la dizione “giudaico cristiane”. A parte il fatto che più che di radici sarebbe più realistico e aderente al vero parlare di provenienze, visto anche che da Virgilio in poi ci vantiamo che i romani sono arrivati da Troia, cioè dalla Turchia, il problema è che il termine “giudaico” per le asserite radici è corretto NON per motivi religiosi, come vuole farci intendere il Vaticano e i suoi baciapantofola, ma tutt’altro motivo. Vale a dire, solo perché gli ebrei hanno contribuito all’identità e alla cultura europea post medioevale elaborando in Spagna assieme agli arabi musulmani per ben 800 anni tutto ciò che poi a noi è servito per innescare il Rinascimento. Perfino Dante e S. Francesco, oltre che Leonardo da Vinci e S. Tommaso e Galilei, senza quel pensiero e quegli apporti ebraico-musulmani o musulmano-ebraici  non esisterebbero. Altro che le balle papaline diventante ora anche berluscone e legaiole. Se proprio vogliamo parlare di radici europee, dobbiamo allora parlare di radici “giudaico-musulmane-cristiane”. A meno che si voglia ridurre l’Europa alla creatura fatta nascere dal papato per il proprio interesse materiale quando chiamò i germani di stirpe franca guidati da Pipino il Breve e poi da suo figlio Carlo Magno, veri e propri talebani dell’epoca che hanno cristianizzato l’Europa col ferro e col fuoco, a invadere il Belpaese per sconfiggere i longobardi e impedire così l’unità d’Italia che questi stavano già realizzando con mille anni di anticipo sui Savoia.  Prima o poi mi soffermerò sulle interessanti analogie tra la “discesa in campo” del Vaticano, cioè del governo della Chiesa, e la “discesa in campo” di Papino il Breve, al secolo Berluscon de’ Berlusconi: ognuno dei due ha agito solo ed esclusivamente per difendere la propria pagnotta. O meglio, la propria “roba”: parola che non a caso è parente del verbo rubare, inteso come bottino di guerra. Il Vaticano e Berlusconi sono “scesi in campo” per difendere il proprio bottino. Tutto il resto è abbellimento successivo degli avvenimenti. O, come direbbe il rabbino Hillel, “tutto il resto è commento”. Ma prezzolato.

Guarda caso – ma non è affatto un caso – sia il potere della Chiesa che quello di Berlusconi si basano entrambi sugli stessi tre pilastri: il potere delle immagini, quello dell’informazione e l’enorme disponibilità di soldi. Il potere delle immagini della  Chiesa era ed è quello delle immagini sacre, esibite ovunque e a più non posso. I mosaici, i dipinti e le vetrate delle cattedrali che raccontano storie bibliche, di santi, della Madonna, di Cristo, ecc., erano e sono l’equivalente di Mediaset per Berlusconi, e viceversa: per entrambi un modo per creare, diffondere e illustrare la realtà nella quale vogliono che la gente creda, in modo da condizionarne le idee. Il monopolio detenuto per secoli dalla Chiesa sulla circolazione dei libri equivale al monopolio che Berlusconi ha di fatto sulla televisione, rafforzato dai giornali suoi o di famiglia, per condizionare il più possibile la testa della gente. L’enorme massa delle proprietà che aveva la Chiesa e la conseguente enorme disponibilità di quattrini equivale alla gran massa di proprietà e quattrini di Berlusconi oggi, con gli stessi scopi e gli stessi effetti: creare ancor più consenso assoldando il maggior numero possibile di intellettuali perché trasformino in cultura, e in cultura dominante, ciò che serve per giustificare e stabilizzare il potere dei loro ricchissimi datori di lavoro. Se i poeti di Roma, compreso Virgilio, opportunamente pagati creavano i miti perfino della divinità dell’Urbe e delle discendenze eroiche, i Giuliano Ferrara, i Vittorio Sgarbi e i Ferdinando Adornato di oggi possono ben fare quello che fanno. Anche oggi “l’immagine” e il mito è tutto.

Ma se l’Europa e gli Stati Uniti amano così tanto l’esportazione della democrazia, perché mai l’abbiamo distrutta in Iran col golpe anti Mossadeq? Beninteso, oltre che in Congo con il golpe anti Lumumba, in Indonesia con il golpe anti Sukarno, in Cile con il golpe anti Allende, in Argentina…., ecc., ecc., ecc. E perché mai accettiamo regimi odiosi come quello arabo saudita? E se Papino il Breve ama così tanto la democrazia da esportazione perché non la esportiamo anche in Vaticano? E no! Al Vaticano per avere i voti elettorali del suo gregge gli lecchiamo la suola della pantofola pur essendo un pericoloso pezzo di Medioevo ancora cacciato in gola alle democrazie moderne. Beh, potremmo mandare i carri armati e la democrazia almeno a Montecarlo… Che oltretutto parlava italiano ed era sotto la protezione del regno di Sardegna fino al 1861.

Anziché blaterare dovremmo:
– convincere i palestinesi ad accettare quel poco che ormai c’è da accettare, togliendosi dalla testa qualunque illusione di rivincita o peggio ancora di “distruzione” o “cacciata in mare” degli israeliani. Un conto è distruggere il “regime sionista”, che essendo un regime come gli altri si può anche cambiare come se ne sono cambiati altri, compreso il regime comunista in Urss o il “regime democristiano” in Italia, e un altro conto è distruggere un Paese, per giunta con la sua popolazione. I palestinesi dopo 60 anni dovrebbero capire che dai “fratelli” arabi possono aspettarsi solo di essere trattati come appestati o carne da macello.
– Convincere Israele a farla finita con il colonialismo dei suoi coloni, a rendersi semmai conto che quando si ha in casa una minoranza di un’altra popolazione che supera il 20% del totale allora si deve ammettere che si è un Paese binazionale, senza pretendere di chiudersi in un ghetto e detenere l’intero potere. Visto che parliamo di democrazia, Israele dovrebbe finalmente dotarsi di una Costituzione e stabilire infine i suoi confini senza ambiguità e irredentismi “biblici”, motivo di legittimo allarme per i Paesi vicini. Vero è che neppure l’Inghilterra ha una Costituzione, ma è anche vero che pur essendo tuttora una monarchia ha inventato lei l’Habeas Corpus e non ha nessuna ambiguità territoriale in fatto di confini.
– Trattare con i Paesi vicini di Israele e con Israele per trovare un accordo realistico e una pace vera, con disarmo nucleare israeliano e rinuncia alle armi nucleari dei vicini. Ovviamente con un trattato che garantisca a tutti loro la nostra alleanza anche militare in caso di guai dall’esterno.
– Espandere la Comunità Europea? Sì, benissimo. Ma certo non solo a Israele. Credo si possa fare di più che fare entrare solo Israele e la Turchia, due facce militarmente poco rassicuranti e poco rassicuranti anche come politica verso le minoranze interne, vedi per esempio i curdi per quanto riguarda la Turchia. Se sono oltre 2.000 anni che da Roma all’Europa intera, e ora anche con gli Usa, tentiamo di impadronirci del territorio che va dall’Iran al Marocco, significa che comunque c’è un intreccio di rapporti. Forti. Perché non studiare allora una integrazione più completa, ma pacifica? Credo che l’ideale sarebbe una Comunità del Vicino e Medio Oriente, estesa magari al Nord Africa, collegata man mano sempre più strettamente alla Comunità Europea. Oltretutto, sarebbe l’unico modo per non finire tutti, Europa compresa, come vasi di coccio tra i vasi di ferro Usa e Cina. E a proposito di Cina continuiamo a far finta non solo di non sapere che da qualche tempo ha anche lei navi militari nell’ex Mare Nostrum, ma anche che si è offerta di finanziare la Grecia, cioè un intero Stato della Comunità Europea  per evitarne il tracollo economico e che sta cercando di comprarsi quanti più porti possibili anche nel Mediterraneo.

Ma l’Occidente non punta a nulla di tutto ciò, non punta cioè a risolvere i problemi ma a sfruttarne le tensioni. Prova ne sia che la Comunità Europea ha mandato a occuparsi del problema israelo-palestinese un mascalzone patentato come Blair, che infatti non se ne occupa, batte la fiacca e si gode le prebende in attesa di un’altra catastrofe che faccia il nostro (solito) gioco. A noi serve il petrolio! E il gas. Motivo per cui: “Divide et impera”, più il complementare “Mors tua vita mea”. As usual. Noi preferiamo che vengano finanziate le madrasse: cristiane, musulmane ed ebraiche. Che sfornano tutte un bel numero di fondamentalisti: vale a dire, rispettivamente, nuovi crociati, talebani o kamikaze ed irredentisti “biblici”. Un mix infernale. Incendiario e potenzialmente devastante.
Politica gretta, cieca, cinica ed egoista, che potrebbe finire col costarci caro. E che come tutte le politiche grette, cieche, ciniche ed egoiste potrebbe  provocare rivolgimenti oggi impensabili negli assetti politico territoriali anche europei.

In fatto di petrolio Berlusconi punta a comprarsi l’Eni, magari in tandem con il suo caro amico molto democratico Putin e con il noto campione di democrazia Gheddafi, al quale ne ha già venduta una quota, mi pare del 5% con possibilità di arrivare al 20. Perché l’Eni? Per poter vendere Mediaset e magari anche i giornali a Murdoch e poter quindi dire che il conflitto d’interessi non c’è più, restando comunque padrone di un settore ancor più strategico e vitale. Ecco perché in Israele Berlusconi ha sparato a zero contro l’Iran mettendo nei guai Eni. Costringendola cioè a dare l’addio a un mercato come quello dell’Iran, vitale per il nostro rifornimento energetico, addio già imposto a tamburo battente, nero su bianco, con una lettera del governo all’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni. Indebolire oggi l’Eni significa potersela comprare spendendo molto meno domani. Altro che interesse nazionale! Sì, ha ragione il ministro berluscone degli Esteri, Franco Frattini, quando ha fatto eco alle sparate del suo datore di lavoro politico dichiarando a pettino in fuori: “Serviamo solo i nostri valori”. I valori economici, di Berlusconi&C. Come dice Maurizio Costanzo, “Consigli per gli acquisti”.
E a proposito di Iran ed Eni vale la pena ricordare che già una volta il cane a sei zampe è stato stoppato a Teheran: quando l’Eni stava aiutando l’Iran del democraticamente eletto Mossadeq a scrollarsi di dosso le Sette Sorelle sanguisughe angloamericane. Ed è stata quell’audacia di Enrico Mattei, il padre dell’Eni, a decretarne in seguito la morte con l’attentato al suo aero caduto vicino Pavia qualche anno dopo.
Ora la storia si ripete, purtroppo temo però non come farsa. Berlusconi se punta all’Eni forse punta non solo all’Eni, ma anche ad altro. A cosa? Ripeto ciò che ho detto in altra puntata: se poco più di una sassata in faccia in piazza Duomo gli ha giovato politicamente come gli ha giovato, un eventuale attentato in Italia per ritorsione di qualche demente inviperito per i suoi discorsi in Israele gli gioverebbe ancora di più. Dalle leggi ad personam alle leggi speciali. Dal parlamento ridotto a stadio a uno ridotto a suburra corporativa. Dalle leggi razziali contro i semiti ebrei a quelle contro i semiti araboislamici, con il vantaggio di farci restare comunque razzisti e antisemiti, però facendoci sentire sempre “ittagliani brava gente”. Ma che dico? C’è da aggiungere i padani bravissima gente…. Pensate che grande filmone: BB, cioè Berlusconi e Bossi, alla guida della nostra guerra contro Osama! Altro che Bush! Altro che Obama! Altro che Viagra: con una tale scarica di adrenalina e con una tale aureola di mega eroi galattici i due vecchietti potrebbero trombare escort, veline, miss, statiste, giornaliste, ministre e candidate elettorali ancora per decenni. E con la benedizione del papa.

E’ il Partito dell’Amore, bellezza! Solo che gronda odio, sempre di più e alla grande.

Per il resto: i vergognosi retroscena del caso Boffo, il vergognoso invio della portaerei Garibaldi ad Haiti NON per portare aiuti umanitari, che si inviano semmai più rapidamente con gli aerei e le navi da trasporto, ma inviata – con apposita sosta di tre giorni in Brasile – per mettere in vetrina la nostra industria di armamenti navali  approfittando del palcoscenico mondiale regalatoci dai 220 mila morti di Haiti.  Che in definitiva sono solo “negri” e mulatti, insomma roba esotica e retrograda, puzzolente e incivile, mica pura razza ariana o addirittura celto-padana. Tutte cose che preferisco non commentare. Anche perché, diciamo la verità, ma che vogliamo di più? Come sempre, “Dio è con noi”… Ora anche quello d’Israele. Meglio di così si muore!
Appunto.

531 commenti
« Commenti più vecchi
  1. Uroburo
    Uroburo says:

    Con chi poi sono solidale sono affari miei, rispetto chi mi rispetta. Anita { 11.02.10 alle 16:53 }
    —————————————————-
    Mia ineffabile e pregevole signora Anita,
    nessuno nega che lei abbia il diritto di essere solidale con chi le pare. E con chi mai dovrebbe esserlo? Con chi pare a me? Quanto poi al rispetto lei ce l’ha solo per quelli come lei.
    Tuttavia se lei la smettesse di fare il gioco delle tre carte, che ormai le provocherà delle slogature croniche ai polsi, lei dovrebbe convenire con me che è stata lei la prima ad intervenire in una discussione che, di per sé, non la riguardava. Non che la cosa sia illegittima – in un blog tutti parlano di tutto – ma lei non può intervenire dicendomi che mi devo scusare con la brutta fascistona e poi dirmi che io non devo criticare il suo perenne appoggio al Popeye perfino nei suoi momenti peggiori. Due pesi e tre misure, eh?

    Sulle foibe mi hanno fatto una testa grande come un dirigibile per decenni, altro che il silenzio che si inventa quella bugiardona. Così come si inventa un atteggiamento ostile o derisorio nei confronti delle famiglie dei dispersi in Russia: non c’è mai stato in Italia nulla di simile, anzi c’è sempre stato un atteggiamento esattamente contrario. Questa è solo una piangina bugiarda di collocazione fascista.
    Io non cado negli insulti per chi ha un’opinione diversa dalla mia, ma se uno si proclama di sinistra e poi presenta sempre e solo argomentazioni che in nulla si differenziano da quelle dei fascisti; se uno mi mette sullo stesso piano i nazisti ed i loro manutengoli e gli antifascisti allora dico che quello è un lurido fascista ed un bugiardo. L’avete detto voi usaegetta parlando dei paperi, io seguo. Se va bene per voi deve andar bene anche per me.

    Qui non stiamo discutendo di interpretazioni della storia, che sono ovviamente differenti, stiamo discutendo di fatti storici. I campi di sterminio non sono un soggetto d’interpretazione, sono fatti; l’espulsione di giuliani e dalmati non sono interpretazioni, sono fatti; le foibe non sono interpretazioni, sono fatti. ALLO STESSO MODO le stragi messe in atto dagli italiani contro le popolazioni libiche, etiopiche e iugoslave non sono interpretazioni sono fatti. Si informi o taccia.
    E allora quel che dico io è che, indiscusse le stragi delle foibe, bisognerebbe smetterla di presentarci sempre e solo come le povere vittime innocenti ma ammettere che il comportamento degli iugoslavi dopo la guerra è stato provocato in buona parte dal nostro feroce comportamento nei vent’anni precedenti.
    Una tesi così semplice quella povera pazza non la capisce: Vedo che non la capisce neanche lei, ma voi usaegetta siete perfin capaci di negare lo sterminio degli indiani, l’operazione Condor e l’appoggio ai fascismi sudamericani.
    Siete fatti della stessa pasta, per questo andate tanto d’accordo. Uroburo

  2. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Andando indietro negli anni e ripensando a quello che ti ho scritto piu’ sopra -#492- :

    “Anzi, meravigliati del come ne sono uscita intatta e….forte.”

    Mi e’ venuto in mente il figlio del compagno di mia mamma, Marco.
    Marco aveva due anni meno di me, un bel giorno apparve in Sicilia con una valigia scassata, era alto ed il vestito gli stava corto….sua mamma non lo voleva e il papa’ non lo accetto’ neanche.
    Aveva circa 16 anni.
    Rimase perche’ non aveva altrove, l’unica amica e sostenitrice ero io….
    Mia mamma lo odiava, suo papa’ lo disprezzava.
    Un bel ragazzo, un sosia di Vittorio Guzman (?) l’attore.

    Marco non era forte come me, fini’ male, le ultime notizie di oltre 40 anni fa’, erano che si trovava a San Vittore e, non era la prima volta.
    Ho cercato di rintracciarlo, tempo fa’ scrissi al comune di RHO, MI, dove era nato, niente, non hanno risposto.
    In seguito scrissi una e-mail, anche li’ strada chiusa.
    Percio’ non so neanche se sia vivo o morto.

    Cosi’ non mi dire:
    “Queste amnesie a senso unico ,non le fanno onore , temo che l’epoca dei rossori sia finita…”

    Ci sono periodi nella vita dove la concentrazione e’ del come superare le condizioni presenti.
    Per esempio, i miei primi 5-6 anni negli US sono una fitta nebbia, la mia mente li ha quasi cancellati perche’ la mia vita era insopportabile, piu’ che altro ricordo episodi.

    Bisogna passarci per capire.

    Anita

  3. Faust x Anita
    Faust x Anita says:

    .. sono a tua disposizione Anita… se vuoi che faccia “nelle mie possibilita” qualcosa x rintracciare questo tuo fratellastro fammelo sapere alla mia privee… Con mucho gusto mi querida amiga!!
    Faust

  4. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Guardi che c’e’ una bella differenza tra’ esagerare, inventare e…
    negare.

    Bye, Anita

  5. gv
    gv says:

    e c’è anche una differenza tra scrivere cose vere, verosimili o false.
    se si scrive una notizia, se si cerca una documentazione su internet di qualche cosa che non si conosce, e la si divulga e la si condivide, se ne è responsabili.

    scrivere che il taglio delle tasse fa crescere l’economia (come teorizzato da Leffer) è un falso. Non è mai stato dimostrato, e anzi si sono costruite prassi economiche chehanno portato allo sconquasso dei conti pubblici (per esempio l’attuale debito pubblico e privato USA)

    Il premio Nobel per l’economia Joseph E. Stiglitz l’ha definita, nel suo libro I ruggenti anni Novanta, “una teoria scarabocchiata su un foglio di carta”

    per cui divulgare teorie simili è divulgare idee false.

  6. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Grazie, non era il mio fratellastro, ma il figlio del compagno di mia mamma.
    Si’, mi farebbe tanto piacere di sapere almeno che fine abbia fatto.
    Ho i dati principali, l’anno di nascita e’ incerto, ma credo che possa essere il 1932.

    Ti scrivero’ in privato.

    Ciao, Anita

  7. Pasquino
    Pasquino says:

    PADRE PADRONE

    Padre padrone, subito, non voluto,
    a squarciagola t’allontano,
    nel tuo nome i fascisti crociati
    cavalieri esaltati, han fatto scorrere
    fiumi di dolore, pianti, sangue,
    gridando e trafiggendo estasiati,
    esagitati gridando: Signore.

    Padre padrone, acclamato Signore
    non voglio il tuo regno
    di oscenità e di terrore,
    che i tuoi labili fedeli chiamano verità.

    Padre padrone, che imbonisci stolte menti
    per condurle a credere ciò che affermi
    io non temo la tua ira ne i tuoi dogmi malfermi
    e non credo alla tua falsa castità,
    mischiata a false verità.

    Padre padrone, che hai imposto
    una falsa legge, che assolve i falsi
    e rende il peccato relativo all’ipocrisia,
    del tuo sciagurato dogma
    d’incongruenza e amnesia.

    Padre padrone, esperto oratore,
    che unito ai tuoi neri vampiri,
    osservi soddisfatto,
    lo stolto gregge che hai creato.
    Padre padrone, capace imbonitore
    ti nascondi compiaciuto
    e crei con abilità intolleranti disparità.

    Padre padrone, imperatore acclamato
    da schiere di diseredati, dittatore incallito,
    da immemori tempi ammonisci impettito,
    auspico e spero che un dì avvenga, ciò che adesso
    non si scorge; con cervelli liberi; tempi di libertà.

  8. Faust x Sylvi
    Faust x Sylvi says:

    ..voglio scrivere qualcosa anchio di te… Sylvi, sei la benvenuta sul blog Arruotalibera di Pino Nicotri & Merluzzi/e Felici… Anita insegna… lei è vaccinata ed è Senatrice… Uroburo, tu non crederai, x te è un vaccino sicuramente benefico… Ti dda febbre e deliri virtuali e fremiti reali nel basso ventre… Passata la febbre, resta con il ns. blog, sei una vecchio lupa di mare… e passata la febbre… Passate anche le allucinazioni virtuali … torna il sereno e conoscendo Uroburo… se preso in moderate dosi “si sta meglio e fa piacere essergli vicino e compartire e viaggiare sullo stesso naviglio… Siete due persone piacevolissime ( anche se non sempre…) e la mano sul fuoco x tutti eddue la metto x dire che siete, al di la di tutto due persone x bene… e questo è il Vs. blog… eppoi vuoi mettere cce anche Faust e gli altri/e Merluzze/i Felici…

    Abbacchi sempre rotondi… un triangolo non puo essere un abbacchio..Vs Diavolaccio di Fiducia… ( x la cronaca nel mio Inferno dei Poveri Diavoli… sono sceso di grado… adesso sono Diavolo Semplice… e non ppiu Povero Diavolo…. per protesta andro in esilio ai Caraibi…) eeeehhh!!
    Faust & Cuggini Ass.ti

  9. Anita
    Anita says:

    x GV

    Ogni sabato e domenica ci sono ore di discussioni su finanze e l’effetto della politica sulle finanze.

    Non da semplici reporters o opinionisti, ma finanzieri di nomina globale.

    Forbes, Buffet, etc… non sempre gli stessi, sono di solito in 5, le discussioni sono vivaci e le posso dire che 4 su 5 concordano che tagliare le tasse e’ un incentivo per il “recovery” della nazione.
    Almeno non lasciar scadere i tagli di Bush.

    Ma siamo in via di alti aumenti, alcuni gia’ in vigore, malgrado i discorsi del Presidente.

    Anita

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Komare!
    Se quel porco di George W(isky) Bush, o meglio: se quei criminali di guerra alla Cheney e Rumsfeld hanno dissanguato le casse della VOSTRA nazione investendo cifre spaventose per fare la guerra contro fantasmi e guadagnandoci su cifre altrettanto spaventose, cosa dovrebbe fare quel povero Obama per rimetterle in sesto?
    Lo spieghi, saputella dei miei baffoni.
    Ripeto la domanda: mai provato un pò di vergogna?
    Mai?
    Buonaseeeeeeeeeera.
    C.G.

  11. gv
    gv says:

    Gentile Signora

    Non mi stupisce affatto che “illustri”finanzieri ritengano che la diminuzione delle tasse sia sempre buona a prescindere. Ovviamente: il meccanismo divulgato dal neoliberismo e divenuto pensiero unico ne ha favorito la ricchezza e la scalata al potere (finanziario) globale.
    Ma…

    Mi limiterò a elencare alcuni fatti ai nostri lettori (perché sia chiaro che la polemica non è con lei, ma è una pubblica discussione con scopi divulgativi)

    1) innanzi tutto bisogna mettersi d’accordo se nel contingente di una timida ripresa stimoli fiscali (sgravi fiscali) alla produttività siano utili. Lo sono: non bisogna essere Buffet per saperlo, e nemmeno un adepto del Wall Street Journal. La questione era ovviamente un’altra: se in generale l’abbattimento delle tasse promuova una crescita sostenibile e se il modello economico basato su questo e la privatizzazione delle competenze pubbliche (il neoliberismo) sia un modello efficiente di allocazione delle risorse e promozione della crescita per la popolazione tutta e non solo una sua parte.
    (una piccola nota: mi spiace ma devo concordare con Uroburo quando dice che lei gioca sempre al gioco delle tre carte)

    Bene: proseguiamo
    2) una ricerca storica dell’OCSE (100 years of economica growth, 2007) dimostra come la crescita economica in occidente abbia raggiunto livelli massimi e robusti nel periodo in cui la tassazione era elevata e lo stato sociale robusto
    3) nell’occidente paesi che hanno mantenuto un robusto welfare sono quelli che hanno conosciuto performance economiche migliori
    4) se analizziamo la curva del deficit pubblico americano in termini relativi al GDP e assoluti cresce a partire dal 1980 in modo inarrestabile (guarda caso dall’inizio del modello Reagan e neoliberista)
    5) una nota: secondo l’OCSE il regime economico neoliberista inizia appunto nel 1981
    6) nel ventennio 1985-2005 i redditi al netto dell’inflazione della classe media americana restano fermi, mentre crescono fino dal 100 al 1000% quelli dei detentori del 10% superiore dei redditi;
    7) ma l’accumulo delle ricchezze aumenta gli investimenti? Ci viene in soccorso uno studio dell’ocse (cnf Ascesa della Finanza, Donzelli ed, 2006) che dimostra come in realtà l’accumulo di ricchezza coincide anche con un maggiore indebitamento privato. Ovvero si è verificato un effetto contrario al cosiddetto (e ricercato nella teoria neoliberale) effetto ricchezza
    8) il debito privato americano è cresciuto vertiginosamente negli ultimi 25 anni
    9) Buffett, Forbes e altri concorderanno con lei. Con me concordano però circa 30 premi Nobel dell’economia, i dati dell’Ocse e del tesoro americano per esempio.
    10) non ho nessun dubbio che il modello neoliberista faccia gli interessi dei ricchi e ricchissimi (detentori di >1 milione dollari/anno). C’è da chiedersi se questo valga anche per quel 1. 4 miliardi di persone che sono al di sotto della solia di povertà (ricalcolato a 1.25 dollari/giorno) e per la classe media (25000-75000 dollari/anno). Non parrebbe dai dati economici.
    11) per concludere: tutti i paesi emergenti hanno repsinto dopo la crisi del sudest asiatico (1997) la ricetta neoliberista del FMI (WMF) basata su tagli alle tasse, privatizzazioni e destrutturazione della pubblica amministrazione e del welfare.
    Domandina facile facile: negli ultimi 10 anni quali sono i paesi con una crescita migliore?

    Cordialità e buona serata
    GV

  12. sylvi
    sylvi says:

    caro Faust,

    “Uroburo è un vaccino sicuramente benefico?!!!….”
    Quasi come un “cannone”, una decina di “piste”, qualche pastiglietta, come dice quel “gentiluomo”…poi, se sopravvivo,.. dalle mie parti non c’è nemmeno più un manicomio!!…ah già…io sono già matta!

    Tu mi sei simpatico, e per questo che ti abbraccio, ti dico -buon viaggio e…

    ariviodisi biel dialut!

    Sylvi

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    il deteriorarsi della situazione politica, oltre che economia e sociale, comporta inevitabilmente un indurimento dei rapporti tra chi la pensa in un modo e chi in un modo molto diverso o addirittura opposto. Ma se si getta la spugna del riuscire comunque a parlarsi allora la situazione peggiora pericolosamente. E’ meglio un dialogo sia pure tra duri d’orecchio o sordi che il rifiuto di scambiarsi idee e critiche: si tratta di un rifiuto che in tempi come questi, in rapido peggioramento, sia sa dove inizia ma non si sa dove può portare.
    Un saluto.
    pino
    P. S. Lo stesso discorso vale per Rodolfo, come peraltro per chiunque.

  14. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Niente da fare i miei post non passano.

    Vediamo solo la fine di poche righe.
    ———————————————

    Di cosa mi devo ver-gognare?

    Come ogni cittadino mi devo adattare ed in questo caso rispa-rmiare per un futuro in-certo.

    Perche’ mai si crede che la Nazione si sta ri-bellando?
    Perche’ mai si crede che i po-lls di Ob-ama siano cosi’ bassi?

    Per le mas-sive spese messe in atto, prima da Bu-sh, ma quadr-uplicate da Ob-ama in un solo anno.

    Anita

  15. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Pino, Faust, GV ecc.,
    non dovrebbe essere necessario ma in un blog in cui sono presenti persone che a volte sembra che facciano apposta a mal capire potrebbe essere utile se non indispensabile.
    E’ del tutto evidente che se dico alla Silvy: Mi si tolga dalla palle, questo sta SOLO a significare che non ho più voglia di perdere il mio tempo a discutere con lei. E che in nessun modo vuol essere un invito ad andarsene dal blog.
    Checchè ne dica l’Anita, la cui parola non è particolarmente attendibile, io non ho mai chiesto l’allontanamento dai blog di nessuno. Il che non vuol dire che poi non ci discuta anche aspramente. Ad esempio a me è sempre molto dispiaciuto che Rodolfo a volte se ne vada, preferirei che rimanesse anche se non sono quasi mai d’accordo con lui.
    In realtà quel che trovo insopportabile dela Silvy è la sua scorrettezza nelo farmi dire cose chenon ho mai detto, nmon solo, cose di cui ho detto esattametne il contrario di q

  16. Uroburo
    Uroburo says:

    Scusate ma l’imbecille è partito da solo.
    ————————————————
    Caro Pino, Faust, GV ecc.,
    non dovrebbe essere necessario ma in un blog in cui sono presenti persone che a volte sembra che facciano apposta a mal capire potrebbe essere utile se non indispensabile.
    E’ del tutto evidente che se dico alla Silvy: Mi si tolga dalla palle, questo sta SOLO a significare che non ho più voglia di perdere il mio tempo a discutere con lei. E che in nessun modo vuol essere un invito ad andarsene dal blog.
    Checchè ne dica l’Anita, la cui parola non è particolarmente attendibile, io non ho mai chiesto l’allontanamento dai blog di nessuno. Il che non vuol dire che poi non ci discuta anche aspramente. Ad esempio a me è sempre molto dispiaciuto che Rodolfo a volte se ne vada, preferirei che rimanesse anche se non sono quasi mai d’accordo con lui.
    In realtà quel che trovo insopportabile della Silvy è la sua scorrettezza nel farmi dire cose che non ho mai detto, non solo, cose di cui ho detto esattamente il contrario di quel che lei mi ha fatto dire.
    Questo mi dà ancora più fastidio del dirsi di sinistra ed avere idee in nessun modo diverse da quelle della destra.
    Un saluto U.

  17. gv
    gv says:

    Caro Uroburo

    personalmente ho già detto che non cerco la polemica e mi piacciono le discusisoni garbate. Quindi con un po’ di ironia, il gusto di prendersi anche un po’ in giro e senza aggressioni.

    Se ho voglia di menare le mani, ci sono ottime situazioni per farlo.
    Le ho già scritto altre volte che non condivido il tono con cui lei polemizza con la signora Sylivi, anche se condivido sostanzialmente la sua posizione (a parte la sua germanofilia!): si possono dire le stesse cose senza esagerare.
    Con questo penso anche io che
    1) considerare i partigiani alla stregua dei repubblichini sia sbagliato e falso
    2) biasimare togliatti e il PCI italiano delle peggiori malefatte sia falso
    3) ritenere il PCI responsabile delle disgrazie italiche sia un falso storico
    4) mettere in bocca agli altri quello che non si è detto sia una scorrettezza
    5) diffondere notizie parziali, false o falsificanti sia non condivisibile
    6) menare il torrone per anni sia alla fine solamente noiso

    Un consiglio: polemizzare potrà forse essere galvanizzante per chi è partecipante alla polemica. Ma per chi legge no.

    Buona serata e tanta cordialità a tutti

    e un buon ritorno alla signora Sylvi e a Rodolfo.

    Non do un buon ritorno invece a coloro che insultano gli altri mostrando solo ignoranza e rozzezza.
    per questi, come ho già scritto:
    if you speack your mind, and you talk like that, it means your mind is full of crap. Pull the chain loo and wash your brain

    Buona sera di nuovo

    GV

  18. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita, famolo apuntate
    1)
    Un tentativo di risposta.(facile facile, come raccomanda G.V)

    Ma perché Obama , non nasce dal nulla.
    La politica americana e le sue elezioni democratiche, sono diventate vieppiù un sondaggio al pari di una ricerca di mercato al fine di ottimizzare sostanzialmente il futuro della politica USA.
    Obama non nasce dal nulla ,dicevo , nasce anche se non e soprattutto da una bella massa di Dollari messi a sua disposizione per la sua campagna elettorale ,confidando anche su alcuni piccoli(sic!) disagi diffusi tra i perdenti,che comunque per la legge di una testa un voto contano.
    Dopodichè il buon Obama è stato chiamato a gestire il “declino” americano relativo, nell’ambito del sistema mondiale imperialis..co che vede il sorgere di nuovi competitor su scala globale.
    Cosa che,dato il sistema “dato”,neanche il buo Giove riesce a mutare.
    Obama cerca di gestire al meglio la “baracca” secondo gli indicatori che GV ha descritto in precedenti puntate.

  19. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita ,rinuncio alle puntate ..il demente è in piena azione,sarà perche parlo di tasse ???

  20. Uroburo
    Uroburo says:

    “Sono usciti i primi dati sulla distribuzione degli utili nelle banche americane (parliamo di Citibank, Goldman Sachs, Morgan Stanley, Bank of America), le maggiori responsabili, a livello planetario, del crack economico in cui siamo sprofondati. A chi va la fetta maggiore dei profitti ottenuti nel 2009? Pensate che abbiano sentito il bisogno di fare pace con il mercato, restituire un po’ in giro i quattrini tirati su anche grazie all’intervento del salvataggio pubblico? Invece no: per ogni dollaro guadagnato dalle banche l’anno scorso, 90 centesimi in media sono andati in salari, bonus, premi vari dei dipendenti. Una manna. Erano 60 centesimi per dollaro nei tempi normali.
    ——————————————–
    Specialmente dedicato alla pregevole Anita, quella che diceva che quello scemo di Giorgetto era socialista. Senza commenti. U.

  21. sylvi
    sylvi says:

    x GV

    E lei afferma che è un anno e mezzo che legge le polemiche fra me e Uroburo?

    Punto suo 6: ha ragione; è tutto molto noioso!
    Non sono abituata a dire che gli altri non mi capiscono.
    Ho sempre pensato che un insegnante è colpevole in qualche modo quando il suo messaggio non passa!
    Però…non mi piace essere presa in giro!
    Mai parlato di repubblichini, sempre di vittime innocenti.
    Mai parlato del PCI solo responsabile delle disgrazie italiche.
    Accuso Togliatti delle malefatte che ha combinato…nient’altro.

    Sono d’accordo: mai mettere in bocca agli altri cose che non hanno detto!!!

    La ringrazio della sua cortesia , ma la invito cortesemente a capire ciò che scrivo, che a volte può essere limitato…
    ma basta chiedere spiegazioni.
    Oppure saltare post!

    Buonanotte
    Sylvi

  22. Peter
    Peter says:

    xGV

    oddio, lei mi fa in un certo senso sentire in colpa. In passato mi sono inviluppato in polemiche molto piu’ futili di quella tra U. e S.
    Dal suo post 518 ho molto da imparare.

    un saluto

    Peter

  23. sylvi
    sylvi says:

    xGv

    Veramente io conosco:
    Non mettere in moto la bocca prima che il cervello sia inserito!

    Sylvi

  24. Anita
    Anita says:

    x GV

    When the government increases a business’s operating costs through tax increases, the business boosts the prices for their goods and services to offset the increase in operating expenses caused by the tax increase.

    Guess who ultimately pays the taxes? We do.
    We always have, and we always will. So once again, we get screwed because we believed the government’s spin on the tax boost.

    Not only do we owe the world (read China) about $45,000 each through the federal deficit, we get to pay more for things here as well.

    So when your budget breaks because of increased prices for the basic commodities like food and heat, look in the mirror for someone to blame.

    Every one of those commodities are provided by corporations or individuals that make more than $125,000 a year.

    They just got a tax increase and you just got a rate increase.

    Adding to that we also pay increased State taxes and City Taxes.

    Right now the States that pay the higher taxes are in the verge of bankruptcy, California, Oregon, Rhode Island, Minnesota.
    Actually California is on life support.

    If I, Anita, the common person, have to pay higher taxes, I cannot hire workers to help me to keep my house, general upkeep, yard, maintenance, etc….

    It’s a domino effect… Very simple.

    Simple minds, think in simple ways!

    Anita

    Non ho tempo di scrivere in Italiano…devo trovare documenti e foto per un intervista di domani.

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI ANITA
    —————————————-
    x Uroburo

    Piano col mettere le parole in bocca, non ho mai detto che Bush era socialista.

    Bush ha raddoppiato le sovvenzioni agricole, ha notevolmente aumentato il coinvolgimento del governo in materia di istruzione, ha notevolmente aumentata la spesa di assistenza pubblica, il passaggio dell’assistenza delle droghe e il deficit piu’ grande nella storia del nostro paese.

    Almeno allora, durante la sua presidenza di 8 anni.
    Adesso Obama lo batte di quattro folds in un anno.

    La matematica ci dice che il presidente Bush passera’ alla storia come il presidente repubblicano che ha maggiormente aumentata la pressione fiscale sui cittadini americani.

    Cosi’ i conservatori consideravano Bush un “closet socialista”.

    Non lo dice l’Anita, lo dice il GOP = Grand Old Party.

    Anita

  26. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Ho chiesto al Sig. Pino di inserire un mio messaggio per lei che non passa.

    Anita

  27. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO.
    BUONA LETTURA.
    pino nicotri

    P. S. x Anita: il suo messaggio per Uroburo lo metto anche nel forum del nuovo argomento

  28. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Pino,

    credo che non valga più la pena di inviare le rimanenti puntate,anche alla luce del tuo nuovo intervento di apertura.
    Temo che ci si stia avvicinando pericolosamente ai tempi in cui qualcuno “ebbe” a dire,che i giorni valgono secoli…
    Non che la cosa sotto certi aspetti mi spiaccia,temo però che ci si avvicini a questi tempi, in modo del tutto impreparati,ovvero a mondo globale corrisponda “rincitrullimento globale”.
    L’unica consolazione e che in questo quadro, l’Italia giocherà una partita sempre più piccola e per quanto sbraiti e si agiti il “banana”,non gli rimarra in fondo che adeguarsi a decisioni che verranno prese in altre sedi.
    Tremonti che tace è lì a testimoniarlo con l’efficacia di quelli che pur parlando poco,dettano le direttive..lasciando che i polli starnazzino allegramente nel pollaio….!!!
    A noi come al solito la perte dei vermi,vermi sempre più magri,dato che il terreno di pastura si va inaridendo vieppiù..!!

    Starnazza pure il Pope tedesco,che comunque si rende conto che in una fase come questa, dopo che tutte le paturnie della “morale” sono state tranquillamente,in questi anni che ci stiamo lasciati alle spalle,lasciate uscire dalla porta pricipale,sacrificate alle forme tecnologiche più avanzate dell’instupidimento di massa ,si rende conto di due fatti…primo che nel lungo periodo i nuovi protagonisti della Storia sono masse di miliardi di uomini che con la beata religione cristiano-cattolica hanno poco a che fare…e per quelli che come LORO ragionano come “ebbe” a dire quel “democratico”di Churcill,”per Secoli e Continenti”,si preparano tempi magri, visto che nel pollaio Europa, le risorse vanno esaurendosi, e comunque dalla Ricristianizzazione della Russia c’è poco da mungere visto che Putin è un sodale di Berlusca,disposto a concedere molto sul piano formale,ma pochetto su quello sostanziale,intenti come sono a salvare i loro piccoli pollai.(tra una trombata e l’altra si intende).
    Temo, come anche tu lasci ormai trasparire da alcuni Post,in un disastro di “proporzioni epocali”in cui si può trovare immersi come nel 14,nessuno all’epoca avrebbe mai pensato che dopo Sarajevo , non solo gli anni contassero per i secoli, ma addirittura le ore per anni, come tragicamente è avvenuto.

    cc

Trackbacks & Pingbacks

I commenti sono chiusi.