Lo strano bipolarismo italiano: dai guelfi e ghibellini ai parlamentarelfi e berluschini. Mentre il Chiavaliere è in partenza per Israele con intenti bellicosi anche nei confronti di un editore italiano…

La degenerazione politica è arrivata ormai al punto di registrare non solo la ventesima legge ad personam per evitare processi e condanne a Silvio Berlusconi, ma anche la prima legge ad familias per evitare che finiscano nei guai anche suo  figlio Piersilvio nonché il fedele Fedele Confalonieri con l’inchiesta Mediatrade che ha svelato il meccanismo berlusconiano di accumulo di fondi neri e naviga ormai verso il dibattimento in aula. Di fatto l’Italia è prigioniera della pretesa dell’attuale capo del governo di essere legibus solutus con la scusa che è stato “eletto dal popolo”. Scusa risibile a fronte delle dimissioni date per molto meno da molto più civili leader politici e dell’impeachment evitato sul filo del traguardo dal presidente Usa Bill Clinton e dalle dimissioni cui fu costretto un altro presidente Usa, Nixon, reo “solo” di una irruzione nella sede del partito avversario per sapere cosa ci fosse scritto nei loro documenti e programmi elettorali e di avere mentito all’opinione pubblica. Bazzecole di fronte agli addebiti mossi e provati nei confronti di Berlusconi. Ripeto ancora una volta che per renderlo indegno di sedere non già a palazzo Chigi ma anche solo in parlamento basta e avanza il molto disonesto tentativo di far nominare ministro della Giustizia il suo avvocato, Cesare Previti, addetto alla corruzione di giudici romani e al conseguente scippo di imperi editoriali altrui. Corruzione che la Corte di Cassazione nel rendere definitiva la condanna di Previti ha scritto chiaro e tondo nella sentenza essere stata consumata in tandem col suo datore di lavoro Berlusconi Silvio.Che tirasse ormai la brutta aria di “famigghia” o dinastia berluscona lo si è capito fin da quando il giovin signore Piersilvio colto con la mani nel sacco di Mediatrade ha accusato pure lui i magistrati di “voler colpire mio padre”, cioè Silvio Berlusconi. Il luridume dello sport berlusconiano del lancio del peso delle accuse contro i magistrati è iniziato una ventina d’anni fa, per l’esattezza da quando a Vittorio Sgarbi fu affidato un programma televisivo a Mediaset perché tenesse i magistrati sotto pressione arrivando perfino a chiamarli assassini! Ora siamo al punto che i magistrati si sono ridotti a manifestare in massa per protestare contro le continue calunnie riversate loro dal nostro capo del governo, cosa che non accade neppure nei Paesi tribali e che da sola basterebbe, data la flagranza del reato, a fare emettere un mandato di cattura contro questo sempre meno presentabile premier mascarato, fondotintato e ricappelluto.
L’insipienza e l’attitudine all’inciucio corruttori della sinistra ha permesso che si arrivasse al punto in cui siamo: il parlamento è stato espropriato del suo ruolo e ridotto a stadio, occupato dalla curva sud antiberluscona, dalle tribune patinate berluscone e dalla contigua curva nord legaiola. Per carità, io non mi vergogno affatto di essere italiano, ma mi vergogno molto di come ci siamo ridotti politicamente e civilmente, oltretutto con la scuola sempre più a brandelli e lo Stato estero del Vaticano che si intromette e sobilla a ogni piè sospinto con l’evidente speranza che un possibile forte ridimensionamento o svuotamento della democrazia italiana renda possibile un suo ritorno di potere degno dei “bei tempi”. Siamo passati dai guelfi e ghibellini a un nuovo bipolarismo tutto all’italiana: parlamentarelfi e berluschini… I parlamentari somigliano infatti sempre più a innoqui elfi e nanetti da giardino.

La situazione è resa più fosca dalla sempre più evidente strumentalizzazione della Memoria e annessa Giornata della Memoria, strumentalizzazione giunta al punto da avere buttato fuori scena e fatto quasi del tutto dimenticare gli stermini e i genocidi che non sia quello subito dagli ebrei, buttato fuori scena in primo luogo quello degli “zingari”. Che percentualmente è anche più grave della Shoà. Ma nessuno si sogna di ricordare che esistono il Porrajmos e il Samudaripen, come gli “zingari” chiamano il proprio genocidio per mano dei nazisti. Tanto meno qualcuno si sogna di invitare a parlare in parlamento e in altri luoghi istituzionali di rilevante importanza qualche esponente dei rom e dei sinti per sentire anche la loro voce almeno nella Giornata della Memoria, ormai smemorata e ridotta a senso unico, buona più che altro a uso e consumo del partito filoisraeliano anti arabo e anti islamico. La visione razzista e colonialista di gran parte di tale partito, sempre più ramificato e potente, è ancora una volta rappresentato dal modo truffaldino con il quale si attribuiscono al governo iraniano bellicose dichiarazioni di “distruzione di Israele” spacciando truffaldinamente l’eliminazione del “regime sionista israeliano”, che come qualunque regime al mondo, compreso quello teocratico iraniano, può essere cambiato anche radicalmente o eliminato del tutto senza per questo eliminare lo Stato e soprattutto la popolazione di quello Stato.  In Spagna il franchismo è stato eliminato senza nessun trauma per la Spagna, che non solo esiste ancora, ma ha anche conquistato la democrazia e ha superato l’Italia in campo economico, politico e civile.

Quale imbecille e mascalzone scambierebbe il desiderio di molti inglesi di eliminare la monarchia con l’eliminazione dell’Inghilterra e degli inglesi? Nessuno, ovviamente, se non forse i forcaioli monarchi sauditi. La nostra disonestà appare in tutta la sua gravità se si considera che facciamo sempre più sfacciatamente il tifo, anche con aiuti illegali sotto banco e interventi di servizi segreti corredati da forniture d’armi, per l’eliminazione del regime iraniano e di quello tibetano senza però che nessuno di noi si metta a urlare che vogliamo “eliminare l’Iran” ed “eliminare il Tibet” con le intere loro popolazioni. Abbiamo “distrutto” il regime sovietico e quelli “comunisti” dell’Europa Orientale, ma non per questo abbiamo distrutto i vari Stati che vanno dalla Germania Est fino a Mosca e dal Baltico  agli Urali, né abbiamo distrutto le loro popolazioni. O no?

Finora l’unica persona e l’unica potenza che hanno minacciato di “incenerire” un intero Paese, con tutti i suoi 70 milioni di abitanti, sono l’attuale segretario di Stato Usa, signora Hilary Clinton, e di conseguenza il Paese che essa rappresenta, vale a dire la massima potenza militare del pianeta. E’ stata infatti Hilary Clinton che ci ha tenuto a  dichiarare pubblicamente che “prima che l’Iran finisca eventualmente di completare le operazioni di lancio di un suo missile contro Israele si ritroverebbe totalmente incenerito e riportato all’epoca della pietra”. NON esiste nulla di simile, nulla di così incivile, minaccioso e barbarico da parte di nessun Paese musulmano o non musulmano nei confronti di un qualche altro Paese. E finora esistono solo le migliaia di armi atomiche nate e proliferate per responsabilità statunitense ed europea. Che la signora Clinton sia un tipo aggressivo lo dimostra anche l’indecente pretesa del suo ambasciatore a Roma di dimissioni del boss della nostra protezione civile, Guido Bertolaso, reo di avere detto ad alta voce una verità evidente anche ai ciechi: gli Usa ad Haiti hanno spedito troppi militari, la cui mentalità è ovviamente più adatta a una guerra, cioè alle distruzioni, che al soccorso, faccenda di norma della Croce Rossa et similia. Dal comportamento e dal dispiegamento pare quasi che i militari Usa abbiano anche il compito se non di occupare il Paese almeno di restarci per minacciare meglio Cuba che è a soli 60 miglia a ovest di Haiti.

Come ho annunciato già da tempo, è in programma una importante visita di Berlusconi in Israele ai primi di febbraio. Guarda caso, a celebrazioni ancora calde della Memoria. Se non sbaglio, sia Israele che la Turchia sono inseriti in varie iniziative europee, anche sportive. Ora assistiamo al rallentamento dell’ingresso della Turchia nella Comunità Europea e al corteggiamento perché vi entri Israele, da cooptare anche nella Nato. Insomma, il bisecolare colonialismo europeo nel Medio Oriente e il neocolonialismo a stelle e a strisce ha trovato un vestito nuovo, un nuovo modo per continuare a fare e disfare nell’Oriente del Petrolio. E Berlusconi, sempre più bisognoso di aiuto e sempre più desideroso di segare la gambe a Carlo De Benedetti, che si usa dire sia ebreo ma comunque non è un sionista sfegatato, ora si appoggia a Israele, e agli ambienti politici e finanziari alla base dell’attuale pericoloso e razzista governo di destra di Netanyahu, che si è messo sotto i piedi anche la volontà di pace di Obama, e vi si appoggia pure in funzione anti De Benedetti.

La disinvoltura di Berlusconi traspare anche dal suo feeling con Gheddafy. Gli accordi stipulati questa estate con la Libia sono indubbiamente utili anche all’Italia, però il nostro capo di governo avrebbe almeno potuto fare la voce grossa nei confronti del giordano palestinese Osama Abdel Al Zomar, condannato in Italia all’ergastolo in contumacia per l’attentato di matrice palestinese alla sinagoga di Roma del 9 ottobre 1982 che uccise il bambino Stefano Taché, nipote di un mio recente amico.  Alla vigilia della partenza di Berlusconi per Tripoli il padre di Stefano, Joseph Taché, ha chiesto inutilmente assieme a Riccardo Pacifici, portavoce della comunità romana, che Berlusconi  chiedesse l’estradizione in Italia di Al Zomar. Per Berlusconi, che non si è scomodato visto anche che non si trattava di trombare qualche bonazza, ha risposto il ministro degli Esteri Frattini: “Al Zomar non può essere estradato,  la politica estera è una cosa seria e le regole internazionali vanno rispettate”. Giusto! L’importante è fare la voce grossa solo se si tratta di chiedere l’estradizione di ricercati di sinistra, come l’italiano Cesare Battisti, riparato in Brasile, il brigatista del rapimento Moro Alessio Casimirri e il ricercato per la strage di Primavalle Manlio Grillo. Badando bene a farsela sotto e restare muti se si tratta di chiedere agli Usa di procedere contro Luis Posada Carriles, il terrorista pluriomicida anticubano al soldo della Cia responsabile anche della morte a Cuba dell’italiano Fabio Di Celmo.

Anziché disturbare l’amico Gheddafy sollevando il caso Al Zomar almeno per rispetto verso la memoria del cittadino italiano Stefano Taché, Berlusconi lo ha premiato anche con l’esibizione delle Frecce Tricolori, la pattuglia area acrobatica italiana.  Business sa usual. Libia o Israele come Franza o Spagna: basta che se magna.

522 commenti
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  1. Controcorrente
    Controcorrente says:

    X Linosse e Ber ..

    Se continuano così a Milano, al posto della Fiera, gli conviene fare un Suk, almeno è un kaos ordinato e forse costa meno!
    Io non so , non metto lingua più di tanto, arrivo da una nazione civile è ho un pò di puzza razzista sotto il naso ,nei confronti di Oltresesia.

    cc

  2. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro ber,
    che il mondo abbia bisogno di essere salvato ci sono serie ragioni di pensarlo, ma se ,se ne deve occupare la Moratti, meglio che si salvi da solo!
    Mi dicevano ieri che i Moratti arrivano dal Piemonte, abbiamo visto giusto!

    Ieri a Magenta, stavo per telefonare a Uroburo, per un consiglio.
    Infatti c’ero io insieme all’amico Carlo Luigi e 50.000 francesi, gli stavo per chieder se era meglio aggirare Magenta da Dx o Sx , in tutti i casi avrei detto…tenete duro che veniamo a salvarvi!

    cc

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Consiglio a chi fosse interessato di leggere l’articolo di fondo di Scalari, soprattutto la prima parte che tratta delle modificazioni della struttura statale. U.
    http://www.repubblica.it/politica/2010/01/31/news/commento_scalfari-2137633/
    ——————————————
    “Negli scorsi giorni, nella disattenzione generale, è stata approvata la creazione della “Difesa Spa” che centralizzerà gli acquisti e gli approvvigionamenti necessari al funzionamento di tutte le Forze armate in una società per azioni. Analoga operazione verrà discussa e probabilmente approvata in Senato mercoledì prossimo per la creazione della “Protezione Spa”, responsabile di tutte le operazioni di qualsivoglia tipo effettuate dalla Protezione civile. Immaginiamo che altre società sorgeranno nei vari settori della Pubblica amministrazione. Le operazioni di queste nuove entità, la provvista dei fondi necessari, l’accensione di mutui bancari e tutto ciò che è necessario al loro funzionamento saranno disposti mediante ordinanze, veri e propri decreti legge che non approdano in Parlamento ma diventano immediatamente esecutivi. La loro firma spetta al ministro competente o addirittura al presidente del Consiglio e, oltre a scavalcare il Parlamento, scavalca anche il Capo dello Stato. La Corte dei conti interviene più come organo di consulenza che come organo di controllo.
    Le somme in gioco sono enormi. Il capo della Protezione civile .. ha quantificato gli interessi che la Protezione civile paga annualmente sui debiti esistenti con le banche: 850 milioni. In termini di capitale si tratta di un debito tra i 20 e 25 miliardi di euro, una somma enorme decisa al di fuori della normale contabilità e dei normali controlli di forma e di merito. Per di più è scritta nel disegno di legge l’esenzione di ogni responsabilità penale del capo della Protezione civile il quale è esentato dal doversi sottoporre alle normali regole della Pubblica amministrazione per quanto riguarda appalti e commesse.
    È superfluo segnalare che queste società sono amministrate da propri consigli d’amministrazione; lo “spoil system” ne risulta ampliato senza alcun controllo parlamentare sulle nomine e sugli eventuali conflitti d’interesse.

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro ber,
    ancora “razzisticamente” parlando sui Rumeni.
    Direi che, se pur malconcio , il nostro modo di produzione capitalistico, seppur alquanto strano è ancora superiore !
    Se ci avviamo verso il loro,credo che ci siano serie ragioni, di pensare ad armarci!

    cc

  5. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro uroburo,
    mi sembra alquanto simile al modello che ieri ti raccontavo, Ovvero come si riescono a fare impunemente 60 milioni di euro di debito ,facendoli pagare aumentando il prezzo della spazzatura ai contribuenti, che nel frattempo …beati loro , se la pigliano con gli extracomunitari!
    Ah ,senza che nessuno vada in galera, ma forse questa aggiunta era del tutto superflua!

    cc

  6. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    ho capito,le cifre ufficiali sono una cosa e le realtà locali altra cosa.

    Se ho ben capito la politica di Obama non ti convince troppo,
    ma pare che stia cambiando velocemente,…incassare 4 o 5 miliardi di dollari da Taywan con la vendita di armi,..fa bene alla economia e lavoreranno anche le industrie.

    E’ vero che gli Usa non accettano più feriti da Haiti?

    Un caro saluto,Ber

  7. Linosse
    Linosse says:

    X Uroboro 304
    Noi ci disperdiamo sul superfluo,loro si concentrano sul nocciolo
    Saluti
    L.

  8. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    cara Anita,
    sì , in effetti è un modo bruttino per suicidarsi.
    Molto meglio “finire suicidati” da qualche “bomba intelligente” e democratica.
    E’ questione di un attimo e non si disturba “la psicoanalisi”!
    ______________________________________________

    Non fare paragoni….solo per insolenza.
    C’entra come i cavoli a merenda.

    Stiamo parlando del Bergamasco che si e’ bruciato vivo e degli altri casi di omicidi e suicidi per ragioni personali e mentali portandosi con se’ famiglie intere e compagni di lavoro.

    Anita

  9. ber
    ber says:

    x Uro,
    Bertolaso è ministro,…il ns capo del governo lavora solo per il suo interesse personale,e dopo il fallimento della Gracia ci sarà anche quello dell’Italia.

    Sarò pessimista,ma Giuliani diceva:
    “scappate se potete,…il terremoto è in arrivo”.

    Ciao,Ber

  10. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Hai capito bene, perche’ ti credi che il suo consenso e’ sotto il 50% ?

    Obama deve imparare a governare dal centro, come fece Clinton nel suo secondo mandato.

    “incassare 4 o 5 miliardi di dollari da Taywan con la vendita di armi,..fa bene alla economia e lavoreranno anche le industrie.”

    Ha causata molta frizione con la Cina…cosa che economicamente non ci possiamo permettere.
    Ti sei dimenticato i debiti con la Cina?

    “E’ vero che gli Usa non accettano più feriti da Haiti?”

    Si’ e’ vero, l’ho scritto ieri proprio a te, post -#238.

    Eccolo in parte:

    La Florida da oggi non ricevera’ piu’ haitiani ammalati o feriti, gli ospedali sono colmi e non possono prendere cura di degenze lunghe e cronache.

    Altri Stati sono allo stesso livello, e’ sul NYTs di oggi.
    Riceveranno solo aerei privati di “air medic” che trasportano non piu’ di due pazienti per volta.

    Ci sono diverse comunita’ Haitiane, la Florida ne ha il piu’ gran numero, il secondo e’ il New Jersey.
    Anche nel mio piccolo Stato hanno una comunita’ considerevole, con la loro chiesa e parrochi Haitiani, sono ben organizzati.

    Aggiungo che ci sono anche fattori finanziari, gli ospedali chiedono aiuto al governo federale.

    Bye, Anita

  11. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    il governo federale deve aiutare gli ospedali locali,…
    ad Haiti siete andati come coordinatori principali,…
    che facciamo?,…diamo ragione a Bertolaso?

    Gli Usa sono un grande paese che può fare un grande sforzo.
    gli attori hanno raccolto parecchi soldi, quindi si possono pagare anche le medicine per i terremotati di Haiti,…poi ci sarà anche la ricostruzione…sarà un’esperienza positiva per tutto il paese.
    Ciao,Ber

  12. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    non c’ero, ma ci sono.
    Hai dimostrato di essere poeta! Poi un cronista attento ma soprattutto …democratico,…so che ci tieni!!!
    Infine un’analisisulla disoccupazione reale…non quella percepita… in dolce stil novo???
    Una chicca da non perdere:
    Aspetto ansiosa!

    Sylvi

  13. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Reporting from Beijing –

    Segnalazione da Pechino –
    Il governo cinese ha annunciato Sabato scorso una serie di severe misure di ritorsione in segno di protesta del Pentagono per $ 6 miliardi di vendita di armi a Taiwan, tra cui una sospensione degli scambi di sicurezza e le sanzioni minacciate a società americane di vendita a Taiwan.

    Le nuove vendite colpiscono solo la Boeing.
    La lingua dura della Cina e’ per prevenire che gli Stati Uniti vendano l’F-16 aerei da combattimento che il Taiwan richiede per sostituire la sua flotta di invecchiata.

    La vendita di armi e’ parte di un pacchetto piu’ ampio che e’ stato approvato nel 2001 dall’allora presidente George W. Bush.

    La Boeing inoltre provvede aerei commerciali al Taiwan e missili Harpoon.

    Le tensioni sono tense negli ultimi mesi, data all’accusa di Google che la Cina era dietro una serie di attacchi informatici, e il segretario di Stato Usa, Hillary Rodham Clinton, e’ intervenuta a rimproverare la Cina sulla censura di Internet.

    Anita

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Marco,
    siamo alla frutta,..come ti ha spiegato anche Pino che di queste cose ne capisce più di noi due,la politica di sx è stata tutto un fallimento,..il popolo li ha votato con Prodi,..ma loro… (Ber)
    ——–
    Caro Ber, io sono stato il primo ad essere stato deluso dalla sinistra italiana. Puoi immaginare la mia rabbia quando sento chi parla di tempi lunghi, mentre qui se non si agisce immediatamente si completa il quadro che un certo pittore sta dipingendo. Agire immediatamente, vuol dire cercare di convincere la gente a votare contro il pittore, ma per farlo ci vogliono gli argomenti giusti, che la sinistra non ha.

  15. sylvi
    sylvi says:

    X chi sa.

    Non ho avuto modo di approfondire l’argomento, anche se ho letto Scalfari.
    Possibilmente chi può illuminarmi nel seguente quesito?
    La Protezione Civile del FriuliVG è regionale; ha le sue strutture comunali, compresi i volontari, ha sedi che appartengono ai Comuni e alla Regione.
    Domanda: la SPA di Bertolaso che c’azzecca???

    Sylvi

  16. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cari amici, alla luce del “Pilu ppi tutti”, che ne direste di
    “Terra ppi tutti”
    Di quanta terra e´proprietaria lo Stato? Quanta terra ha un proprietario ,ma non viene coltivata?
    Bene , che lo stato espropri quei terreni per darli a chi ha voglia di lavorare e darsi all´agricoltura. Lo Stato dovrebbe fare altrettanto e donare i terreni che possiede.
    Non sarebbe una brutta idea, ci vorrebbe una bella campagna pubblicitaria da parte dello S tato, piu´incentivi , prestiti a tasso zero per costruirsi una casetta, acqua, luce, un trattore ecc.
    All´arrenbaggio, disoccupati prendetevi la terra che vi serve e lavoratela. Ce n´e´sicuramente abbastanza per tutti, e chi ne ha a bizzeffe, togliamolela ,viiiiiiaaaaaaa…..viiiiiiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa .Un po´come i primi pionieri in America, o come i primi Ebrei in Israele che sono riusciti a far fiorire un paese cui nessuno avrebbe scommesso un soldo.. In Sicilia ci sono terreni senza fine che non vengono coltivati, solo perche´pietrosi. Spietramoli, impariamo a far sudare i nostri figli. Lo Stato pero´si deve impegnare ad andare incontro almeno nei primi cinque anni.
    Sarebbe un investimento cui varrebbe la pena. Rodolfo

  17. Anita
    Anita says:

    x Ber

    “Cara Anita,
    il governo federale deve aiutare gli ospedali locali,…
    ad Haiti siete andati come coordinatori principali,…
    che facciamo?,…diamo ragione a Bertolaso?”

    Assolutamente, ma ci vuole un po’ di tempo e se gli ospedali non mostrano i denti….la burocrazia la tira alla lunga.
    Le spese degli ospedali sono immense, e non possono neanche buttare fuori i pazienti del luogo.
    Dati i recenti tagli di personale, si trovano anche corti di dottori e infermieri.

    In Italia fatte tutto a velocita’ lampo…ne siete noti… ;-)
    Ma solo nelle critiche.

    Anita

  18. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mondo strano e bislacco…che stiamo diventando tutti biscegliesi??? (CC)
    ——
    Caro CC, a Bisceglie certe cose non esistono.I biscegliesi possono essere tutto, tranne che razzisti. Qui c’è gente di numerose nazionalità, ma non succede mai niente nè tra loro nè tra noi e loro, anzi…

  19. ber
    ber says:

    x CC,
    non conosco il mondo meccanico con la sua robotica etc,…
    conosco il mondo dell’edilizia,quella locale,ti posso assicurare che i rumeni se ne sono impossessati per tutta la loro parte esecutiva.

    Nel terremo dell’Aquila ci sono case di tipo A e B,ristrutturazioni,
    fanno tutto loro,per quelle fino a 100 mila euro,le distrutte,
    chiedono la consulenza….italiana.
    Io ho ristrutturato una parte della mia casa di campagna,..i lavori lasciano a desiderare e ci hanno messo un’eternità.

    I ns figli sono diventati dei tecnici,.. “senza lavoro”,…gli altri ci tolgono quello manuale, portandosi il guadagno all’estero,…
    a noi cosa sta rimanendo?

    E’ una domanda razzista anche questa?

    Ciao,Ber

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Così tanto per chiarire: sulla scuola io non ho mai dato ragione a M.T. non perchè le sue teorie siano tutte sbagliate, ma perchè i suoi rimedi sono vecchi e inapplicabili nella presente situazione.
    ( Sylvi)
    ——
    Se intendi l’apprendistato sul campo, qui da noi è la norma. E funziona.

  21. Linosse
    Linosse says:

    Caro Ber 320
    Questa domanda sarebbe meglio rivolgerla ai nostri diggerenti,sicuro che sanno molto più di noi.
    L.

  22. sylvi
    sylvi says:

    Ma cara Anita,

    non sai che la lingua, in Italia, gira più veloce del suono?
    Siete mica capaci voi di cantare O sole mio o Maruzzella o Anema e core con tanto sentimiento?

    Mi pare che oggi arrivava ad Haiti la Cavour con Bertolaso come Polena.
    State tranquilli, voi americani, adesso è tutto in mani sicure!!!!!

    ciao Sylvi

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Ber, in quanto alla manodopera romena, come in quella italiana del resto, c’è chi è bravo e c’è chi raffazzona. Tu sei cascato male, ma io so di brigate di muratori romeni ed albanesei che lavorano a regola d’arte.
    Come mi diceva un imprenditore edile, quando si tratta di manutenzioni, dalla pitturazione dell’appartamento alle varianti di muratura, se la brigata italiana chiede uno sproposito, il committente rinuncia alla manutenzione e si tiene l’appartemento così com’è. Infatti adesso anche gli italiani stanno drasticamente riducendo le loro pretese economiche nel settore manutenzioni. Non si può chiedere 5000 euro per ridipingere 4 stanze!

  24. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    Io ho una certa ammirazione per gli Usa,e tu lo sai,quindi la
    mia non era una critica.
    Un terremoto di tale dimensioni è la prima volta che voi lo state affrontando,…sarà interessante vedere e imparare…

    Il 60% del numero dei morti per catastrofi è dovuto ai terremoti.

    Io sono uno di quelli che costruisce,…le critiche le lascio ai politici…
    Ciao,Ber

  25. sylvi
    sylvi says:

    caro Marco,

    gli apprendisti sul campo, senza collegamenti con la teoria, sono come i muratori rumeni di Ber, che ci sono anche qui:
    Abbastanza pasticcioni da dover fare il lavoro due volte.

    Qui da noi, ad esempio, non sanno come si costruisce antisismico.
    Vanno bene appunto sotto la direzione di muratori finiti!

    Cosa sai dei capperi di Pantelleria online?

    ciao Sylvi

  26. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    A mio parere ognuno fa quel che puo’.
    Non credo che abbiamo mai affrontata un calamita’ come quella di Haiti.
    Basta che guardi la conformazione dell’isola e l’epicentro.

    I disguidi sono inevitabili e, mentre i notiziari ci dicono che c’e’ calma, la storia sul luogo e’ ben differente.

    Peggiorera’ perche’ la fame cresce e non sara’ facile sfamare 10 milioni di persone per un periodo estimato di 12 mesi, minimo.
    Il governo Haitiano non vuole troppe tendopoli, temono che diventino permanenti.
    Non ci sono facilita’ igeniche.
    Tutte “piccolezze” che non vengono prese in considerazione.

    Sai quando si parla di 400’000 pasti bastanti per una settimana, sembra una bazzecola, ma non e’…ci sono circa 9’000’000 da sfamare.

    Anche la Cavour si ‘ancora’ in alte acque e deve fare i trasporti via aerea e ricevere i feriti via aerea, non possono approdare, le banchine portuarie non sono usabili.

    La polizia locale e’ decimata, solo meno del 50% e’ attiva, molti sono morti o hanno perso le loro famiglie, o non hanno trasporto.

    Stanno ancora scavando per superstiti, mentre il governo Haitiano a messo fine al soccorso e si concentra nel ricovero, quasi giornalmente trovano un superstite sotto le macerie.
    Percio’ tutto procede a passo lento e scavi a mano.

    I looters-saccheggiatori arrivano per primi per derubare i superstiti…

    E’ meglio che mi dia da fare…
    Un abbraccio,
    Anita

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Faust,
    volevo dire che anche se non serve a molto tuttavia manifestare in difesa delle proprie idee mi sembra un’ottima cosa. Poi naturalmente ci sarebbe molto da dire di una sinsitra che odia le piazze (oltre a tutto le sue!). U.

  28. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro ber,
    ma guarda che io non accuso nessuno di essere “razzista”.
    Tanto più,che sotto certi punti di vista , lo sono anch’io.
    Lascio ampio possibilità di scegliere ai presenti ,in mia vece, le categorie umane del mio razzismo.
    Sono sicuro che nonostante la mia poco invidiabile capacità di essere inconprensibile , nessuno farà grossi errori.
    Ricchi premi e cotillons!!

    cc

  29. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Se intendi l’apprendistato sul campo, qui da noi è la norma. E funziona.

    ———————
    Si vede!

  30. Controcorrente
    Controcorrente says:

    da ansa.it
    ___________

    La Cina imporrà sanzioni alle aziende americane che venderanno armi a Taiwan. Lo ha detto oggi il ministero degli esteri cinese aggiungendo che la vendita di armi avrà conseguenze sulla cooperazione sino-americana sui maggiori temi internazionali. Da parte sua l’agenzia Nuova Cina scrive che la vendita di armi statunitensi manda a Taiwan il messaggio sbagliato soffiando sul fuoco della volontà di ‘indipendenza dell’isola.
    ——————-
    Significante, non ha bisogno di commenti…!!

  31. VOX
    VOX says:

    IL DEBITO STORICO DI HAITI
    E LA SUA PERPETUAZIONE

    […]Ci viene detto che bisogna ricostruire Haiti, quel paese vinto dalla miseria e dalla ?catastrofe?. Ci ricordano impetuosamente che è uno dei Paesi più poveri del mondo, ma senza spiegarci il motivo di tutto ciò. Ci lasciano credere che questa povertà è un fatto irrimediabile, senza motivo plausibile: ?Sono colpiti dalla sfortuna?.

    E? fuor di dubbio che quest?ultima catastrofe naturale ha causato danni umani e materiali tanto enormi quanto inaspettati. Siamo tutti d?accordo nell? affermare che misure d?aiuto urgenti siano d?obbligo. Tuttavia la povertà e la miseria che contraddistinguono questo Paese non sono dovuti a questo terribile terremoto.

    Bisogna ricostruire il Paese perché già prima era stato privato dai mezzi necessari per farlo. Haiti non è un paese né libero né sovrano.

    Negli ultimi anni la sua politica interna è guidata da un governo costantemente sotto pressione da influssi esterni e manovrata da gruppi di potere locali.
    Haiti è stata tradizionalmente denigrata e spesso descritta, nel migliore dei casi, come un paese violento, povero e repressivo. Non ci sono note che ci ricordino la conquista dell?indipendenza avvenuta nel 1804 dopo una crudele lotta contro le truppe napoleoniche. Anziché sottolineare il profilo umanitario e la lotta per i diritti umani, saranno la barbarie e la violenza le caratteristiche attribuite agli haitiani…

    È essenziale ricordare la lotta di liberazione condotta dal popolo haitiano, perché in rappresaglia a questa doppia rivoluzione, anti-schiavista ed anti-coloniale, il paese ebbe ad affrontare “il salvataggio francese di indipendenza?, corrispondente a 150 milioni di franchi in oro (ovvero il bilancio annuale della Francia all’epoca). Nel 1825, la Francia decise che “gli attuali abitanti della parte francese di Santo Domingo versassero alla cassa federale erariale della Francia, anno dopo anno in cinque rate annue, il primo a scadenza 31 dicembre 1825, la somma di centocinquanta milioni di franchi, come riscatto d?indennizzo agli antichi coloni che chiedevano un risarcimento?. Oggi si parlerebbe di 21.000 milioni di dollari. E cosi che dall’inizio della sua indipendenza Haiti parte con un debito molto alto, debito che sarebbe lo strumento neocoloniale per facilitare l?accesso alle numerose risorse naturali del paese.

    Il pagamento del riscatto è stato quindi un elemento fondante dello Stato haitiano. In termini giuridici ciò significa che esso è stato contratto da un regime dispotico e usato contro gli interessi della popolazione. La Francia e poi gli Stati Uniti, la cui area di influenza si consolida ad Haiti dal 1915, sono interamente responsabili.

    La Francia non ha riconosciuto il suo ruolo nel dono infame che fece al dittatore “baby doc” Duvalier [Jean-Claude Duvalier, figlio di Francois Duvalier,?papa doc?] nel suo esilio, offrendogli l?immunità e lo status di rifugiato politico.

    Il regno dei Duvalier iniziò nel 1957 con l?aiuto degli Stati Uniti, e finì nel 1986 quando il figlio ?baby doc? fu rovesciato da una rivolta popolare. La violenta dittatura, ampiamente sostenuta dall’Occidente, governò per quasi 30 anni ed è stata caratterizzata da una crescita esponenziale del debito. Tra il 1957 e il 1986, il debito estero aumentò del 17,5%. Al momento della fuga di Duvalier, ammontava a 750 milioni di dollari. Successivamente aumentato, con gli interessi e le sanzioni, arrivò a più di 1.884 milioni di dollari

    Questo debito, lungi dal servire per la popolazione, che continuò a impoverirsi, aveva lo scopo di arricchire il regime. Quindi si tratta di un debito abbietto. Recenti ricerche hanno dimostrato che le fortune personali della famiglia Duvalier (ben protette in conti bancari occidentali) ammontavano a circa 900 milioni di dollari, ovvero un importo superiore al debito totale del paese al momento della fuga di ?Baby Doc ?. Vi è un processo in corso presso la giustizia svizzera per la restituzione allo Stato haitiano dei beni mal amministrati durante la dittatura dei Duvalier. Tali beni sono però, attualmente, congelati dalla banca svizzera UBS, che impone condizioni intollerabili per la restituzione di quei fondi.

    secondo la Banca mondiale, tra il 1995 e il 2001, il servizio del debito, cioè gli interessi più l’ammortizzamento del capitale, ha raggiunto la notevole quantità di 321 milioni di dollari.

    Tutti gli aiuti finanziari proclamati fino a questo momento a causa del terremoto sono già compromessi per il pagamento del debito estero.

    Secondo le ultime stime, oltre l’80% del debito estero di Haiti è di proprietà della Banca Mondiale e della Banca Interamericana di Sviluppo [Inter-American Development Bank (IDB)], ciascuna con il 40%. Sotto il loro controllo, il governo ha applicato i “piani di aggiustamento strutturale” camuffati sotto il nome di “Piani strategici per la riduzione della povertà? (DSRP).

    In cambio del rilancio dei prestiti, vennero concesse ad Haiti delle riduzioni o annullamenti del debito, insignificanti in sé, ma mirati ad edulcorare l?immagine di ?buona volontà? dei creditori. L?inclusione di Haiti nella Iniciativa Paises Pobres Muy Endeudados (PPME) [Paesi Poveri Molto Indebitati] è una tipica manovra di riciclaggio del ripugnante debito, come egualmente è avvenuto nella Repubblica Democratica del Congo.

    Così facendo si rimpiazza l? esecrabile debito già esistente con altri nuovi, che si presumono legittimi. CADMT ritiene tali nuovi prestiti sempre parte dei vecchi odiosi debiti, giàcche servono sempre per estinguere a monte; c?è per tanto una continuità del delitto.

    Nel 2006, quando il FMI, la Banca Mondiale e il Club di Parigi decisero che Haiti dovesse far parte dell’iniziativa PPME, il totale complessivo di debito pubblico estero era di 1.337 milioni di dollari. Nel momento clou dell?iniziativa (giugno 2009), il debito era 1.884 milioni di dollari. Fu deciso l’annullamento del debito per un importo di 1.200 milioni di dollari per far si che questo ?fosse sostenibile?.

    Nel frattempo, piani di adeguamento strutturale distruggevano tutto il paese, in particolare il settore agricolo, i cui effetti portarono alla crisi alimentare del 2008. L’agricoltura contadina haitiana fu succube dello smaltimento dei prodotti agricoli americani. “Le politiche macroeconomiche sostenute da Washington, l’ONU, il FMI e della Banca mondiale non si preoccupano per nulla del bisogno di sviluppo e di protezione del mercato interno.

    L’unica preoccupazione di queste politiche è la produzione a basso costo per l’esportazione verso il mercato mondiale”

    Come espresso nel recente appello internazionale, ?Haiti ci chiama alla solidarietà e al rispetto per la sovranità popolare”: “Negli ultimi anni, insieme a molte organizzazioni haitiane, abbiamo denunciato l’occupazione militare da parte delle truppe ONU, l’impatto della dominazione imposta dal debito esterno, il commercio senza regole, il saccheggio della natura e la propagazione di interessi globali. Le condizione di vulnerabilità del paese di fronte ad eventi naturali – causate in gran parte dalla devastazione dell’ambiente, dalla assenza di infrastrutture di base, dalla impossibilità dello Stato ad agire – non sono lontane dalle azioni che storicamente attentano contro la sovranità popolare.?

    “È giunto il momento per i governi che fanno parte della MINUSTAH [?United Nations Stabilization Mission in Haiti ? N.d.r.], le Nazioni Unite e in particolare la Francia e gli Stati Uniti, i governi fratelli di Sudamerica, di rivedere le politiche che lavorano contro i bisogni fondamentali della popolazione haitiana. Noi sollecitiamo questi governi e le organizzazioni internazionali a sostituire l’occupazione militare con una vera missione di solidarietà, così come la urgente cancellazione del debito estero che altro non è che una illegittima azione che Haiti sta ancora pagando sulla sua pelle?

    Al di là della questione del debito, si teme che gli aiuti facciano la stessa fine che fecero nella triste tragedia dello tsunami del dicembre 2004 in diversi Paesi dell’Asia (Sri Lanka, Indonesia, India e Bangladesh), oppure dopo l?uragano Jeanne nella stessa Haiti nel 2004.

    Le promesse non sono state soddisfatte e una gran parte dei fondi sono stati utilizzati per arricchire le società straniere o cupole locali.

    Queste ?generose donazioni? (1) provengono soprattutto da parte dei creditori del paese. Piuttosto che fare donazioni, non sarebbe preferibile l?annullamento dei debiti (2) che Haiti ha con loro, immediatamente senza indugi e senza obblighi? Possiamo veramente parlare di aiuti, sapendo che la maggior parte di questo denaro servirà a coprire il debito estero o ad accrescere ?progetti di sviluppo nazionale?, in conformità agli interessi dei creditori e di quelle stesse oligarchie locali?…

    è la sovranità nazionale la condizione fondamentale per far sì che Haiti possa ricostruirsi degnamente. La completa ed incondizionata cancellazione del debito haitiano dovrebbe essere il primo passo di una politica più generale. Un modello nuovo di sviluppo alternativo alle politiche delle IFI e agli accordi finanziari (APE firmato nel dicembre 2008, Collaborazione Hope II, ecc.) è necessario ed urgente. I Paesi industrializzati che sistematicamente sfruttarono Haiti, iniziando dalla Francia e dagli Stati Uniti, devono elargire riparazioni attraverso un fondo per il finanziamento della ricostruzione controllato dalle organizzazione popolari haitiane.

    Eric Toussaint
    presidente del CADTM Belgio
    (Comitato per l? Annullamento del Debito del Terzo Mondo)
    http://www.rebelion.org/noticia.php?id=98922

    (1) Aiuti:
    Degli aiuti USA, per ogni dollaro inviato, SOLO 10 CENTESIMI vanno alla poplazione, mentre la cifra restante e’ impiegata per il mantenimento delle truppe americane ora stanziate a Haiti (!)

    (2) Cancellazione del debito:
    lo hanno già fatto spontaneamente alcuni paesi, tra cui la Russia.

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x VOX

    Interessenate coincidenza: Toussaint era il nome dell’eroe dell’indipendenza di Haiti dalla Francia e dell’abolizione dello schiavismo! Come cognome si diede Lovertoure, a indicare la speranza e la necessità di inizio di una nuova era. Credo porti il suo nome l’aeroporto di Haiti.
    Un saluto.
    pino nicotri

  33. ad Haiti gli yankees trafficano in bambini e sono stati colti con 33 prede
    ad Haiti gli yankees trafficano in bambini e sono stati colti con 33 prede says:

    Cercavano di entrare nella Repubblica Dominicana. Ma non avevano documenti che spiegassero la posizione dei ragazzini di età compresa tra i 2 e i 12 anni. Portavano via da Haiti 33 bambini. Dieci americani arrestati al confine

    PORT-AU-PRINCE – Dieci cittadini americani sono stati arrestati dalla polizia di Haiti mentre, nel caos del dopo terremoto, stavano cercando di portare via dal paese 33 bambini da immettere in un possibile circuito di adozioni illecite.

    Secondo quanto hanno reso noto oggi le autorità dell’isola caraibica, il gruppo – che comprende cinque uomini e cinque donne – è stato intercettato nella serata di venerdi a Malpasse, il principale valico di confine tra Haiti e la Repubblica dominicana.

    I 10 americani, ora in stato di arresto, stando alle autorità di Haiti non avevano documenti che potessero certificare che per i 33 bambini, di un’età compresa tra i 2 e i 12 anni, erano state avviate regolari pratiche di adozione.

    Una delle arrestate ha detto di far parte di un’organizzazione chiamata ‘New Life Children’s Refugè, con sede nello stato americano dell’Idaho. La donna ha negato di avere commesso alcunchè di illecito. Il ministro haitiano per gli affari sociali, Yves Cristalin, ha detto dal canto suo che la vicenda “si pone assolutamente fuori dalla legge”. “Nessun bambino può lasciare Haiti senza una regolare autorizzazione e queste persone di autorizzazioni non ne avevano”, ha aggiunto.

    Laura Sillsby, la donna che fa parte dell’organizzazione con sede in Idaho, da una cella del quartier generale della polizia di Haiti ha potuto parlare con l’agenzia Reuters. “Eravamo stati autorizzati dal governo della Repubblica dominicana a portare i bambini in un nostro orfanatrofio in quel paese”, ha cercato di spiegare.

    “C’è un pastore battista a Port-au-Prince che gestiva un orfanatrofio che è crollato per il terremoto, è lui che ci ha chiesto di portare i bambini nella Repubblica dominicana”, ha proseguito. La donna ha poi aggiunto che per le pratiche burocratiche sarebbe tornata a Haiti il giorno successivo.

    Dopo il catastrofico terremoto del 12 gennaio, le autorità di Haiti hanno bloccato gran parte delle adozioni perchè convinte che alcuni bambini siano stati portati via dal paese in modo del tutto irregolare.

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    per CC, 332:
    perchè, hai forse provato a chiamare un idraulico biscegliese? Sai che le nostre carovane di artigiani vengono chiamate a lavorare in tutta Italia?

  35. Anita
    Anita says:

    x Peter e x Tutti

    A very compelling 52 minute documentary featuring raw footage of the liberation of Belsen.

    If you have the time.
    This is difficult to watch……….very graphic!

    http://video.google.com/videoplay?docid=-6076323184217355958

    Migliore in full screen…. (suggerisco)

    Un documentario molto interessante 52 minuti con crudi filmati della liberazione di Belsen.

    Se avete il tempo.
    Questo e’ difficile da vedere ………. molto grafico!
    ===

    Ne ho visti tanti, ma credo che questo sia il piu’ “disturbing”, non so trovare la parola in italiano.

    Anita

  36. marco tempesta
    marco tempesta says:

    All´arrenbaggio, disoccupati prendetevi la terra che vi serve e lavoratela. (Rodolfo)
    —–
    Caro mio, lavorare la terra costa fatica. Te li vedi i nostri bamboccioni con la zappa in mano? Non è roba per loro. Meglio l’elemosina sotto forma di welfare.

  37. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Ho letto il link.
    C’e’ qualche modo di vedere la mostra, un video o foto?

    Grazie,
    Anita

  38. Peter
    Peter says:

    xAnita

    grazie del pensiero ma non capisco a cosa devo l’omaggio! non siamo ancora ad aprile, poi!
    Direi che disturbing in italiano si rende con raccapricciante o scioccante.
    Ho visto il footage in parte, davvero penoso. Sembra che il montaggio o editing sia stato addirittura di A. Hitchcock. Perche’ adesso?

    Peter

  39. Faust x Vox
    Faust x Vox says:

    Ho letto con attenzione e ti ringrazio x il link… La cancellazione del debito estero, O ora o mai piu… Il debito estero è la sanguisuga che zoombizza questo Popolo di Poveri Diavoli…
    La maggior parte di quel che scrive il belga Toissant risponde al vero, diciamo tutto larticolo… lo leggero con piu calma … cosi di fretta ho notato che cce qualcosa, non veramente importante x aiutare i Poveri Diavoli di Haiti… ciao Vox… è sempre un piacere leggerti!!
    Faust

  40. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Nessun perche’ o motivo.

    L’ho ricevuto e credevo che fosse una parte della storia che non ha data.

    Anita

    PS:
    Una vera coincidenza, il video mi e’ stato mandato da mio nipote , di cui sono la zia da parte di mio marito.

    Proprio mentre mi ha chiamata il fidanzato di mia nipote, della quale sono la nonna, e’ di origine polacca e i suoi nonni e parte della sua famiglia sono stati sterminati nei campi di concentramento.

    E’ la prima volta che si apre a parlarne.
    Sua mamma ha vissuto quei tempi ed non ha mai recuperato. A.

  41. Faust x Il Pifferaio dl Passere Perse
    Faust x Il Pifferaio dl Passere Perse says:

    Sai che le nostre carovane di artigiani vengono chiamate a lavorare in tutta Italia?

    … eddiroo di ppiu… le esportiamo in tutto il mondo… Ora andranno in Haiti!!! Rumeni di bisceglie… Bisceglie esporta rumeni… bisceglie Caput mundi… ma la vergogna, il Pifferaio magico…nooo??…??? anche quella il Pifferaio di Passere Perse… la esporta…??!!
    Faust

  42. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI NICO METTA x ANITA
    —————————————
    Sai quando si parla di 400′000 pasti bastanti per una settimana, sembra una bazzecola, ma non e’…ci sono circa 9′000′000 da sfamare.

    Vedi Anita prima del terremoto… Haiti non interessava a nessuno… un popolo in attesa della morte liberatoria da tanta inumanita e miseria. Hai fatto dei numeri da prendere in seria considerazione e calcoli… Haiti è un deserto con morti che camminano… ed Ora chi si prendera carico di “”sfamare e curare e costruire case e baracche”” Finora cerano solo le organizzazioni umanitarie e le missioni dei paesi latinoamericani… ppiu lUN… e questi costano a tutto il mondo, ma sono insufficenti e strafottenti… 40.mila pasti al gg.. quando ne servono almeno 3 milioni… e quando i generosi e inadatti gringos, si accorgeranno che cchi si fa carico di Haiti… e non x un anno… Ma forever…. e vedrai che gli usa e altri (francia) spariranno fra non molto… DISIMPEGNO umanitario lo chiameranno… e abbandoneranno come altre volte questi Poveri Diavoli nel loro Inferno… Haiti Non la vuole nessuno… xcche non cce gniente da rubare o sfruttare… GNIENTE… almeno al momento xcche da sempre si dice del petrolio sulla costa nord di Haiti e Cuba… ed in piu la novita dalluragano del 2004 e che di fronte ad Haiti cce il venezuela e la colombia e naturalmente Cuba… Gli interessati a scornarsi sono Chavez e Castro Vs. usa e francia che si contendono il controllo, con differenti modalita fra usa e francia… i piu interessati sono gli usa… e con i bolivariani (Cuba, Rep. Bol. de Venezuela, insieme ad un cartello di paesi latinoamericani… Obama o fa la guerra ( con i colombiani) a Cuba e Chavez..) MA Obama ha vinto un Nobel x la pace e di guerre nuove non se ne parla… anche con lIran ci saranno nuove iniziative di Obama x arrivare alla pace con la mediazione della CIna. Quindi non resta che pensare ad una pace fra i socialisti bolivariani e gli odiati gringos… che insieme è meglio che divisi… Haiti sara la culla di nuovi rapporti di forze in quella zona… Un popolo affamato seduto nel tuo giardino o gli dai da mangiare o si arma e ti fa la guerra… ( Intanto Rep. Dominicana si arricchisce a dismisura… sia di forza lavoro a bassissimo costo che di commerci Haiti quel che consuma e compra lo importa da RD. con il pil al 9% ) Popolo di diseredati ai quali non resta che La Speranza… di morire chiamati dagli spiriti di Madre Terra… Cara Anita, ti racconto un fatterello haitiano:… sulle credenze animiste… ti invio questo e riprendero con un altro post
    Faust

  43. Controcorrente
    Controcorrente says:

    X marco

    Qui da me ,ci sono ormai più idraulici che operai !
    Se alzo lo sguardo nel raggio di mt 100 ne conto 3 !
    Per non parlare di piccole imprese edilizie, ma quelli che battono tutti in assoluto ,sono i geometri.
    Sono peggio dei becchini davanti agli ospedali!
    Ieri ne ho trovato uno nella minestra!

    cc

  44. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI NICO METTA
    ————————————
    con lIran ci saranno nuove iniziative di Obama x arrivare alla pace con la mediazione della CIna.

    gli usa sono sotto scacco della Cina. Los gringos anche x starnutire devono chiedere lOk ai comunisti cinesi x via dellenorme debito usa, ormai non piu controllabile se non dai cinesi… ed alleati con la Cina ci sono Iran, Venezuela, Cuba ed i paesi socialisti bolivariani di Latinoamerica… I cinesi stanno comprando lAfrica ed il Sudamerica… quando gli stati corsi in aiuto ad Haiti, saranno scappati come affuggir de la peste.. Arrivera la Cina e la comprera x un dollaro, con lassenso di RD, che sara sempre ppiu grassa.
    Faust

  45. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Scusa caro Nico, mi sembra inopportuno scrivere tante storie su Haiti, non adesso.
    Adesso cerchiamo di aiutare, e non e’ vero che Haiti e’ stata dimenticata.

    Quanto denaro gli Stati Uniti danno ad Haiti annualmente?
    Secondo la relazione sulla CRS

    http://www.au.af.mil/au/awc/awcgate/crs/rl34299.pdf

    Il governo degli Stati Uniti ha dato ad Haiti circa 1,6 miliardi negli anni ’90.
    In un paese di 6.000.000 persone, cioe’ $ 266.000 a persona, o 26.600 $ l’anno per ogni uomo, donna e bambino di 10 anni. La dimensione media della famiglia è di 7, di modo che sarebbe sufficiente che ogni famiglia ha ricevuto $ 186.200 all’anno.

    Perché sono così poveri? (e il che e’ solo dagli USA)

    Tutta l’Europa ha partecipato.

    Anita

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