Lo strano bipolarismo italiano: dai guelfi e ghibellini ai parlamentarelfi e berluschini. Mentre il Chiavaliere è in partenza per Israele con intenti bellicosi anche nei confronti di un editore italiano…
La degenerazione politica è arrivata ormai al punto di registrare non solo la ventesima legge ad personam per evitare processi e condanne a Silvio Berlusconi, ma anche la prima legge ad familias per evitare che finiscano nei guai anche suo figlio Piersilvio nonché il fedele Fedele Confalonieri con l’inchiesta Mediatrade che ha svelato il meccanismo berlusconiano di accumulo di fondi neri e naviga ormai verso il dibattimento in aula. Di fatto l’Italia è prigioniera della pretesa dell’attuale capo del governo di essere legibus solutus con la scusa che è stato “eletto dal popolo”. Scusa risibile a fronte delle dimissioni date per molto meno da molto più civili leader politici e dell’impeachment evitato sul filo del traguardo dal presidente Usa Bill Clinton e dalle dimissioni cui fu costretto un altro presidente Usa, Nixon, reo “solo” di una irruzione nella sede del partito avversario per sapere cosa ci fosse scritto nei loro documenti e programmi elettorali e di avere mentito all’opinione pubblica. Bazzecole di fronte agli addebiti mossi e provati nei confronti di Berlusconi. Ripeto ancora una volta che per renderlo indegno di sedere non già a palazzo Chigi ma anche solo in parlamento basta e avanza il molto disonesto tentativo di far nominare ministro della Giustizia il suo avvocato, Cesare Previti, addetto alla corruzione di giudici romani e al conseguente scippo di imperi editoriali altrui. Corruzione che la Corte di Cassazione nel rendere definitiva la condanna di Previti ha scritto chiaro e tondo nella sentenza essere stata consumata in tandem col suo datore di lavoro Berlusconi Silvio.Che tirasse ormai la brutta aria di “famigghia” o dinastia berluscona lo si è capito fin da quando il giovin signore Piersilvio colto con la mani nel sacco di Mediatrade ha accusato pure lui i magistrati di “voler colpire mio padre”, cioè Silvio Berlusconi. Il luridume dello sport berlusconiano del lancio del peso delle accuse contro i magistrati è iniziato una ventina d’anni fa, per l’esattezza da quando a Vittorio Sgarbi fu affidato un programma televisivo a Mediaset perché tenesse i magistrati sotto pressione arrivando perfino a chiamarli assassini! Ora siamo al punto che i magistrati si sono ridotti a manifestare in massa per protestare contro le continue calunnie riversate loro dal nostro capo del governo, cosa che non accade neppure nei Paesi tribali e che da sola basterebbe, data la flagranza del reato, a fare emettere un mandato di cattura contro questo sempre meno presentabile premier mascarato, fondotintato e ricappelluto.
L’insipienza e l’attitudine all’inciucio corruttori della sinistra ha permesso che si arrivasse al punto in cui siamo: il parlamento è stato espropriato del suo ruolo e ridotto a stadio, occupato dalla curva sud antiberluscona, dalle tribune patinate berluscone e dalla contigua curva nord legaiola. Per carità, io non mi vergogno affatto di essere italiano, ma mi vergogno molto di come ci siamo ridotti politicamente e civilmente, oltretutto con la scuola sempre più a brandelli e lo Stato estero del Vaticano che si intromette e sobilla a ogni piè sospinto con l’evidente speranza che un possibile forte ridimensionamento o svuotamento della democrazia italiana renda possibile un suo ritorno di potere degno dei “bei tempi”. Siamo passati dai guelfi e ghibellini a un nuovo bipolarismo tutto all’italiana: parlamentarelfi e berluschini… I parlamentari somigliano infatti sempre più a innoqui elfi e nanetti da giardino.
La situazione è resa più fosca dalla sempre più evidente strumentalizzazione della Memoria e annessa Giornata della Memoria, strumentalizzazione giunta al punto da avere buttato fuori scena e fatto quasi del tutto dimenticare gli stermini e i genocidi che non sia quello subito dagli ebrei, buttato fuori scena in primo luogo quello degli “zingari”. Che percentualmente è anche più grave della Shoà. Ma nessuno si sogna di ricordare che esistono il Porrajmos e il Samudaripen, come gli “zingari” chiamano il proprio genocidio per mano dei nazisti. Tanto meno qualcuno si sogna di invitare a parlare in parlamento e in altri luoghi istituzionali di rilevante importanza qualche esponente dei rom e dei sinti per sentire anche la loro voce almeno nella Giornata della Memoria, ormai smemorata e ridotta a senso unico, buona più che altro a uso e consumo del partito filoisraeliano anti arabo e anti islamico. La visione razzista e colonialista di gran parte di tale partito, sempre più ramificato e potente, è ancora una volta rappresentato dal modo truffaldino con il quale si attribuiscono al governo iraniano bellicose dichiarazioni di “distruzione di Israele” spacciando truffaldinamente l’eliminazione del “regime sionista israeliano”, che come qualunque regime al mondo, compreso quello teocratico iraniano, può essere cambiato anche radicalmente o eliminato del tutto senza per questo eliminare lo Stato e soprattutto la popolazione di quello Stato. In Spagna il franchismo è stato eliminato senza nessun trauma per la Spagna, che non solo esiste ancora, ma ha anche conquistato la democrazia e ha superato l’Italia in campo economico, politico e civile.
Quale imbecille e mascalzone scambierebbe il desiderio di molti inglesi di eliminare la monarchia con l’eliminazione dell’Inghilterra e degli inglesi? Nessuno, ovviamente, se non forse i forcaioli monarchi sauditi. La nostra disonestà appare in tutta la sua gravità se si considera che facciamo sempre più sfacciatamente il tifo, anche con aiuti illegali sotto banco e interventi di servizi segreti corredati da forniture d’armi, per l’eliminazione del regime iraniano e di quello tibetano senza però che nessuno di noi si metta a urlare che vogliamo “eliminare l’Iran” ed “eliminare il Tibet” con le intere loro popolazioni. Abbiamo “distrutto” il regime sovietico e quelli “comunisti” dell’Europa Orientale, ma non per questo abbiamo distrutto i vari Stati che vanno dalla Germania Est fino a Mosca e dal Baltico agli Urali, né abbiamo distrutto le loro popolazioni. O no?
Finora l’unica persona e l’unica potenza che hanno minacciato di “incenerire” un intero Paese, con tutti i suoi 70 milioni di abitanti, sono l’attuale segretario di Stato Usa, signora Hilary Clinton, e di conseguenza il Paese che essa rappresenta, vale a dire la massima potenza militare del pianeta. E’ stata infatti Hilary Clinton che ci ha tenuto a dichiarare pubblicamente che “prima che l’Iran finisca eventualmente di completare le operazioni di lancio di un suo missile contro Israele si ritroverebbe totalmente incenerito e riportato all’epoca della pietra”. NON esiste nulla di simile, nulla di così incivile, minaccioso e barbarico da parte di nessun Paese musulmano o non musulmano nei confronti di un qualche altro Paese. E finora esistono solo le migliaia di armi atomiche nate e proliferate per responsabilità statunitense ed europea. Che la signora Clinton sia un tipo aggressivo lo dimostra anche l’indecente pretesa del suo ambasciatore a Roma di dimissioni del boss della nostra protezione civile, Guido Bertolaso, reo di avere detto ad alta voce una verità evidente anche ai ciechi: gli Usa ad Haiti hanno spedito troppi militari, la cui mentalità è ovviamente più adatta a una guerra, cioè alle distruzioni, che al soccorso, faccenda di norma della Croce Rossa et similia. Dal comportamento e dal dispiegamento pare quasi che i militari Usa abbiano anche il compito se non di occupare il Paese almeno di restarci per minacciare meglio Cuba che è a soli 60 miglia a ovest di Haiti.
Come ho annunciato già da tempo, è in programma una importante visita di Berlusconi in Israele ai primi di febbraio. Guarda caso, a celebrazioni ancora calde della Memoria. Se non sbaglio, sia Israele che la Turchia sono inseriti in varie iniziative europee, anche sportive. Ora assistiamo al rallentamento dell’ingresso della Turchia nella Comunità Europea e al corteggiamento perché vi entri Israele, da cooptare anche nella Nato. Insomma, il bisecolare colonialismo europeo nel Medio Oriente e il neocolonialismo a stelle e a strisce ha trovato un vestito nuovo, un nuovo modo per continuare a fare e disfare nell’Oriente del Petrolio. E Berlusconi, sempre più bisognoso di aiuto e sempre più desideroso di segare la gambe a Carlo De Benedetti, che si usa dire sia ebreo ma comunque non è un sionista sfegatato, ora si appoggia a Israele, e agli ambienti politici e finanziari alla base dell’attuale pericoloso e razzista governo di destra di Netanyahu, che si è messo sotto i piedi anche la volontà di pace di Obama, e vi si appoggia pure in funzione anti De Benedetti.
La disinvoltura di Berlusconi traspare anche dal suo feeling con Gheddafy. Gli accordi stipulati questa estate con la Libia sono indubbiamente utili anche all’Italia, però il nostro capo di governo avrebbe almeno potuto fare la voce grossa nei confronti del giordano palestinese Osama Abdel Al Zomar, condannato in Italia all’ergastolo in contumacia per l’attentato di matrice palestinese alla sinagoga di Roma del 9 ottobre 1982 che uccise il bambino Stefano Taché, nipote di un mio recente amico. Alla vigilia della partenza di Berlusconi per Tripoli il padre di Stefano, Joseph Taché, ha chiesto inutilmente assieme a Riccardo Pacifici, portavoce della comunità romana, che Berlusconi chiedesse l’estradizione in Italia di Al Zomar. Per Berlusconi, che non si è scomodato visto anche che non si trattava di trombare qualche bonazza, ha risposto il ministro degli Esteri Frattini: “Al Zomar non può essere estradato, la politica estera è una cosa seria e le regole internazionali vanno rispettate”. Giusto! L’importante è fare la voce grossa solo se si tratta di chiedere l’estradizione di ricercati di sinistra, come l’italiano Cesare Battisti, riparato in Brasile, il brigatista del rapimento Moro Alessio Casimirri e il ricercato per la strage di Primavalle Manlio Grillo. Badando bene a farsela sotto e restare muti se si tratta di chiedere agli Usa di procedere contro Luis Posada Carriles, il terrorista pluriomicida anticubano al soldo della Cia responsabile anche della morte a Cuba dell’italiano Fabio Di Celmo.
Anziché disturbare l’amico Gheddafy sollevando il caso Al Zomar almeno per rispetto verso la memoria del cittadino italiano Stefano Taché, Berlusconi lo ha premiato anche con l’esibizione delle Frecce Tricolori, la pattuglia area acrobatica italiana. Business sa usual. Libia o Israele come Franza o Spagna: basta che se magna.
x CC
” la storia è anche metodo”!
No caro, per capirla è SOPRATTUTTO metodo!
notte
Sylvi
DA PARTE DI UROBURO x ALESSANDRO
——————–
Caro Alessandro,
rispondo più che volentieri.
Io trovo che un ottimo testo per la storia d’Italia e d’Europa dal Congresso di Vienna in poi (1815) sia STORIA DELL’ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA di Massimo L. Salvadori, Loescher Editore, Firenze.
E’ un testo un po’ vecchio, è del 1990, ma è stato ristampato. Salvadori era un socialista (non crassita) quindi le sue posizione hanno alla base un’ideologia (come del resto TUTTI gli storici, nessuno escluso).
Però dipende che periodo storico le interessa.
Al liceo avevo letto il Giorgio Spini, un altro vecchio socialista che ha scritto un libro che trovavo addirittura commovente: STORIA DELL’ETA’ MODERNA (1515-1763), Einaudi 1990, Torino (forse ristampato ancora più tardi). Non so se si trova ancora in circolazione ma credo che ci sia in qualche buona biblioteca. Era un testo un po’ vecchio ma così bello e ben scritto!….
Se le serva qualche perisdo particolare me lo chieda.
Un cordiale saluto U.
DA PARTE DI VOX
———————————
IL SEQUESTRO DI HAITI
di John Pilger
johnpilger.com
Il sequestro di Haiti è stato rapido e grossolano. Il 22 gennaio gli Stati Uniti hanno ottenuto il ?formale beneplacito? delle Nazioni Unite di impossessarsi dei porti ed aeroporti di Haiti, e di ?mettere in sicurezza? le strade. Nessun Haitiano ha firmato questo accordo, che non ha niente di legale. Regna l’egemonia, col blocco navale americano e l’arrivo di 13.000 marines, forze speciali, spie e mercenari, nessuno di questi addestrati ai soccorsi umanitari.
L’aeroporto della capitale Port-au-Prince è adesso una base militare americana e i voli di soccorso sono stati dirottati sulla Repubblica Dominicana. Per tre ore, tutti i voli sono stati sospesi all’arrivo di Hillary Clinton. I feriti gravi haitiani hanno dovuto aspettare mentre 800 residenti americani di Haiti venivano sfamati ed evacuati. Sei giorni sono trascorsi prima che l’aviazione statunitense paracadutasse bottiglie d’acqua alla gente assetata e disidratata.
Le prime notizie televisive sono state fondamentali nel dare l’impressione che ci fosse un diffuso caos criminale. Matt Frei, l’inviato della BBC da Washington, sembrava sul punto di soffocare mentre sbraitava circa la ?violenza? e il bisogno di ?sicurezza?. Nonostante la manifesta dignità delle vittime del terremoto e il visibile sforzo di gruppi di persone che da sole cercavano di soccorrere la gente, e persino nonostante l’opinione di un generale americano secondo cui gli episodi di violenza ad Haiti erano notevolmente diminuiti dopo il terremoto, Frei affermava che ?il saccheggio è la sola attività? e che ?la passata dignità di Haiti è ormai dimenticata?.
In questo modo la provata storia di aggressione e sfruttamento degli USA ad Haiti è passata alle vittime. ?Non c’è dubbio?, asseriva Frei dopo l’invasione americana dell’Iraq nel 2003, ?che il desiderio di portare il benessere, di portare i valori americani al resto del mondo, e in questo particolare momento in Medio Oriente… è ora sempre più legato al potere militare?.
In qualche modo aveva ragione. Non era mai successo che durante un periodo di cosiddetta pace, le relazioni umane fossero militarizzate da un potere così rapace. Mai prima d’ora un presidente americano e il suo governo erano stati così subordinati all’establishment militare dei suoi screditati predecessori com’è successo a Barack Obama. Nel proseguire la linea politica di guerra e dominio di George W. Bush, Obama ha ottenuto dal Congresso un budget militare senza precedenti, superiore ai 700 miliardi di dollari. Di fatto Obama è diventato il portavoce per un golpe di tipo militare.
Per il popolo di Haiti i risvolti sono chiari, benché grotteschi. Con i militari USA che controllano il loro Paese, Obama ha designato George W. Bush come ?coordinatore dei soccorsi?; una facezia certamente presa dal libro ?The Comedians? di Graham Greene, ambientato nell’Haiti di ?Papa Doc? Duvalier.
Quand’era presidente, i soccorsi che Bush predispose dopo l’uragano Katrina del 2005 si sono trasformati in una sorta di pulizia etnica di molti abitanti neri di New Orleans. Nel 2004 Bush ordinò il sequestro di Jean-Bertrand Aristide, il primo ministro di Haiti, eletto democraticamente, e lo esiliò in Africa. Aristide aveva avuto la temerità di promulgare modeste riforme, come il salario minimo per i lavoratori sfruttati nei laboratori di Haiti.
L’ultima volta che mi trovai ad Haiti, vidi giovanissime ragazze prone davanti a sibilanti e ronzanti macchinari dello stabilimento Superior Baseball di Port-au-Prince. Molte avevano occhi gonfi e braccia lacere. Estrassi la macchina fotografica e venni buttato fuori. Haiti è dove l’America produce l’occorrente per il suo sacro sport nazionale, a costi irrisori. Haiti è dove la Disney fabbrica i suoi Mickey Mouse pigiama, a costi irrisori. Ad Haiti gli USA controllano lo zucchero, la bauxite e la sisal. Alla coltivazione del riso è subentrato riso americano d’importazione, così la gente dei campi ha dovuto traslocare nelle città in case fatiscenti. Anno dopo anno Haiti è stata invasa da marines con l’infame nomea di specialisti in atrocità dalle Filippine all’Afghanistan.
Un altro comico è Bill Clinton, dopo aver ottenuto di rappresentare le Nazioni Unite ad Haiti. Un tempo il preferito della BBC, ?Mr Nice Guy… portatore di democrazia ad una triste e tribolata terra?, Clinton è il più famoso filibustiere di Haiti; impose la deregolamentazione dell’economia a beneficio dei baroni dello sfruttamento. Di recente ha promosso un accordo di 55 milioni di dollari per trasformare il nord di Haiti in un parco-giochi per turisti americani.
Ma la costruzione dell’edificio della quinta più grande ambasciata statunitense a Port-au-Prince non è per turisti. Decine di anni fa, nelle acque di Haiti è stato trovato il petrolio, e gli USA lo stanno tenendo di scorta per quando i pozzi del Medio Oriente cominceranno ad esaurirsi. Ma nell’immediato un’Haiti occupata ha un’importanza strategica per i progetti di Washington in America Latina. Lo scopo è di rovesciare le democrazie popolari di Venezuela, Bolivia ed Ecuador, controllare le abbondanti riserve di petrolio del Venezuela e sabotare il crescente consenso e la cooperazione che in quelle zone ha dato a milioni di persone il loro primo assaggio di una giustizia economica e sociale a lungo negata dai regimi sponsorizzati dall’USA.
Il primo vantaggioso successo arrivò lo scorso anno con il golpe ai danni del presidente dell’Honduras, Jose Manuel Zelaya, che aveva ?osato? introdurre il salario minimo e la tassazione dei ricchi. Il sostegno segreto di Obama per il regime illegale è un chiaro monito per i governi vulnerabili dell’America centrale. Lo scorso ottobre il regime colombiano, da tempo sul libro paga di Washington e protetto da squadoni della morte, ha consegnato agli USA sette basi militari che, secondo documentazioni dell’aviazione americana, servirebbero per ?combattere i governi anti-USA sul territorio?.
La propaganda dei mezzi di comunicazione ha già preparato il terreno per quella che potrebbe benissimo essere la prossima guerra di Obama. Il 14 dicembre 2009, alcuni ricercatori della UWE di Bristol hanno pubblicato per la prima volta uno studio sui documentari della BBC sul Venezuela. Su 304 servizi della BBC, soltanto tre indicavano le riforme storiche introdotte dal governo Chavez, mentre la maggior parte screditava lo straordinario record democratico di Chavez, al punto da paragonarlo ad Hitler.
Queste falsificazioni e una servile attitudine nei confronti del potere occidentale abbondano tra le corporazioni mediatiche anglo-americane. La gente che lotta per una vita migliore, o per la vita stessa, dal Venezuela all’Honduras, ad Haiti, merita il nostro sostegno.
http://www.johnpilger.com/page.asp?partid=564
ANCORA DA PARTE DI VOX
————————————
GLI STATI UNITI DELL?AZIENDA AMERICA:
DALLA DEMOCRAZIA ALLA PLUTOCRAZIA
PROF. RODRIGUE TREMBLAY
professore emerito di economia all?Università di Montreal
The New American Empire
?Il prezzo da pagare per il disinteresse nei confronti della cosa pubblica è di essere governati da uomini malvagi?.
Platone
? ?Il 20esimo secolo è stato caratterizzato da tre sviluppi di grande importanza politica: la crescita della democrazia, la crescita del potere corporativo e la crescita della propaganda come mezzo per proteggere il potere corporativo dalla democrazia?.
Alex Carey
scienziato sociale australiano
?Il modo migliore per limitare la democrazia è trasferire il potere decisionale dall?arena pubblica a istituzioni poco trasparenti: re e principi, caste del clero, giunte militari, dittature di partito o corporazioni moderne?.
Noam Chomsky
Professore Emerito di Linguistica
del Massachussets Institute of Technology
Martedì 19 gennaio 2010 l?amministrazione Obama ha ricevuto un calcio nel didietro dagli elettori del Massachussets, che hanno rimpiazzato la sedia del precedente senatore Ted Kennedy eleggendo un candidato conservatore repubblicano. Il succo del loro messaggio era questo: smettetela di esitare e iniziate a governare; smettetela di provare ad accontentare le banche e compiacere gli editorialisti del Wall Street Journal di Rupert Murdoch, e iniziate a preoccuparvi della gente normale.
Due giorni dopo sembrava che il presidente Barack Obama avesse colto il messaggio popolare, annunciando una ?regola Volcker? che impedirebbe alle grandi banche di possedere hedge funds che fanno fruttare soldi piazzando grandi scommesse contro i loro clienti, utilizzando le informazioni che quegli stessi clienti hanno fornito. Era ora. Questa linea avrebbe già dovuto essere annunciata mesi se non addirittura anni fa.
Nello stesso giorno, comunque, un organo non elettivo, la Corte Suprema degli Stati Uniti, ha posto una sfida diversa all?amministrazione Obama. Infatti, giovedì 21 gennaio 2010 una maggioranza di nomina repubblicana all?interno della Corte Suprema si è fatta carico del compito di apportare un cambiamento profondo alla Costituzione e alla democrazia americana. Con quella che può essere definita una decisione assolutamente reazionaria, la Suprema Corte di Roberts ha statuito che le persone giuridiche, come ad esempio le società e i sindacati, hanno lo stesso diritto prettamente personale di libertà di espressione degli individui. Invero, il Primo Articolo della Costituzione americana dice che al ?Congresso non è permesso promulgare nessuna legge?che limiti la libertà di parola?.
L?unico problema che sorge da una simile interpretazione estensiva della ?Carta dei Diritti? americana è che essa va contro la lettera e lo spirito della Carta stessa, visto che più avanti viene chiaramente statuito che ?l?enumerazione contenuta nella Costituzione di certi diritti non deve essere intesa come volta a negare o a screditare altri [diritti] delle persone, e conferisce alla cittadinanza o agli Stati tutti i poteri che non sono attribuiti al governo federale?.
Le parole ?persone? e ?cittadinanza? si riferiscono chiaramente agli esseri umani viventi, non ad entità legali o artificiali come le aziende, i sindacati, le organizzazioni finanziare o le lobby politiche.
Tali enti, ad esempio, non hanno il diritto di voto durante le elezioni. Invero, le leggi che governano il diritto di voto negli Stati Uniti stabiliscono chiaramente che solo ?i cittadini adulti degli Stati Uniti che risiedono in uno dei 50 stati hanno il diritto di partecipare appieno al sistema politico degli Stati Uniti?. Nessun riferimento è fatto alle società o ad altri enti giuridici.
In ogni caso, con questa decisione del 19 gennaio (2010) la maggioranza dei componenti della Corte Suprema guidata da Roberts sta di fatto dicendo che, anche se le persone giuridiche non possono votare alle elezioni, esse possono spendere quanti soldi vogliono per influenzarne il risultato. I soldi valgono discorsi per loro, e più un ente giuridico ne possiede, maggiore è il diritto che ha di diventare politicamente potente e di controllare il programma politico.
Di fatto, quello che il Presidente Roberts e la sua Suprema Corte a maggioranza conservatrice hanno fatto è andare oltre una tradizione democratica centenaria americana, garantendo un diritto costituzionale alle imprese e alle banche (perché loro sono quelli con i soldi) di usare le loro enormi risorse, non solo per prendere parte ai dibattiti sulle questioni di interesse pubblico ma anche, e soprattutto, per imporre de facto l?affidamento delle cariche pubbliche ai candidati di loro gradimento.
Questa è plutocrazia, non democrazia
La plutocrazia è definita come un sistema politico caratterizzato da ?regole imposte dai ricchi, o potere dettato dalla ricchezza?. La democrazia, d’altra parte, è definita come quel sistema politico dove il potere politico appartiene al popolo. Ciò significa ?un governo politico portato a compimento o dalle persone (democrazia diretta) o per mezzo di rappresentanti eletti dal popolo, ‘democrazia rappresentativa’?. L?espressione ?potere al popolo? deriva dalle parole ?popolo? e ?potere? in greco. Questo concetto fondamentale di democrazia è stato ben riassunto dal presedente Abraham Lincoln nel suo discorso del 1863 a Gettysburg, dove ha definito la democrazia come ?il governo delle gente, fatto dalle gente e per la gente?. Questa è una definizione fondata sul principio democratico basilare dell?uguaglianza degli esseri umani.
Ora, la decisione della Corte di Roberts deve aver fatto rivoltare il presidente Lincoln nella tomba, visto che essa, in effetti, trasferisce il potere politico dagli esseri viventi alle persone giuridiche artificiali, che possiedono tonnellate di soldi da spendere. Se il Congresso non agirà in fretta per ribaltare questa decisione, le persone giuridiche saranno messe nella condizione di avere libero accesso ai media per sostenere o per opporsi ai candidati politici che si presentato per la Presidenza o il Congresso e ciò, specie nell?ultimo momento di una campagna politica, è davvero significativo.
Con un getto d?inchiostro, la Corte di Roberts ha così abolito le leggi che governavano il finanziamento elettorale in America e ha rimosso i limiti ai soldi che gli interessati possono spendere per avere eletti i funzionari che vogliono. Il governo che essi desiderano sarà ampiamente un ?governo delle persone giuridiche, fatto dalle persone giuridiche per le persone giuridiche?.
la maggioranza della Corte di Roberts non sembra essere d?accordo con Washington, Jefferson, Franklin, Madison, Mason…etc. Per questa loro decisione, i cinque membri conservatori della Corte Suprema odierna sono diventati i nuovi Padri della Costituzione americana.
Per circa un secolo, si era creduto che la Carta dei Diritti proteggesse le persone, non le società…
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6723
caro CC,
del tuo 412.
Ho le visioni, “le mie tesi le ho pensate prima”, come il tuo amico421.
Fra 100 anni tutti studieranno la psicostoria e il nostro S.U. sarà ancora lì, a fare il bidello origliante!!!
Vado Sylvi
x Uroburo
Caro Rodolfo,
lei fa il paio con l’Anita (e con qualche altro gegno incompreso di cotesto esilarante blog) nel pretendere ciò che, semplicemente, non esiste.
____________________________________________
Non e’ cosa nuova, io faccio sempre “il paio” con chiunque lei non va d’accordo.
Tutti quelli con cui lei non e’ andato d’accordo si sono stancati ed hanno abbandonato il forum.
Tra parentesi non so nemmeno di cosa parla nel suo post -#449-
Io mi mantengo piu’ che altro a cronaca del giorno, cos’ha da ridire?
( Gegno o genio? )
Anita
Osimo, una donna si dà fuoco in casa
Morto anche il figlio di quattro anni
La tunisina, depressa per la fine del matrimonio, aveva annunciato a un conoscente l’intenzione di farla finita
http://www.corriere.it/cronache/10_febbraio_01/osimo-ancona-esplosione-casa-morti_0ae3868e-0f5d-11df-a497-00144f02aabe.shtml
Almeno poteva risparmiare il figlio.
Non posso pensare ad una morte piu’ orrenda.
Anita
X Alessandro.
Tra tanti dotti suggerimenti per i tuoi studi di storia permetti anche il consiglio di un ignorante che ha letto più persone che libbri.
“L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello stato” di Friedrich Engels, non è un libro di storia ma un libro sulla prospettiva con cui leggere la storia.
Antonio Zaimbri – antonio.zaimbri@tiscali.it
x Alessandro e AZ
Confermo. Libro fondamentale per cominciare ad aprire gli occhi e a capire. Buona giornata.
pino nicotri
Cara Anita,
in italiano si dice genio. Ma gegno mi sembra più rappresentativo ….
Non direi che tutti quelli con cui non andavo d’accordo se ne sono andati perché si sono stancati: lei, Rodolfo, Peter, Silvy, Marco siete ancora qui come mi sembra giusto ed importante.
Il signor P., NN, *** se ne sono andati di loro spontanea volontà o sono stati esclusi dal blog (e non da me).
Mi sa che lei a volte parla un po’ a vanvera.
Un saluto U.
Per me vale il metodo aperto…anche alla Storia d’Italia di Montanelli…è una finestra forse a voi sgradita? … nostro Storico di fiducia spiega tutto sul pennivendolo e lo storico serio! Chi meglio di lui si intende di penne e piume? sylvi { 02.02.10 alle 0:46 }
———————————————————————-
Cara signora,
a dimostrazione del fatto che se ci si aspetta un’argomentazione logica e razionale da lei si può morire. Se lei non è d’accordo con la mia definizione di storico di parte ne di a lei un’altra diversa.
Certo uno può leggere tutto quel ch’egli pare, ma ritenere libri attendibili quelli di Montanelli vuol dire essere fermi alle conoscenze della scuola media. Se non si ha di meglio va bene ma un comune testo di storia del liceo dice tante cose più importanti. Montanelli, da buon toscano, era soprattutto un bravo fabulatore di aneddoti. Ma la storia non è un raccontino. U.
xUroburo
se per lei e’ giusto ed importante che io rimanga qui, vuol dire che vedro’ di fare i bagagli appena possibile…eh eh eh
Peter
mio caro e affabile Uroburo,
posso essere d’accordo con lei sull’ampiezza dei fatti storici forniti da un manuale per il liceo, magari corredato con un allegato di documenti, cosa che non sempre è.
Di Montanelli ho parlato come di “finestra”…ma tant’è…
Vede, provo a spiegare: raramente i manuali di storia hanno una linea della storia che proseguendo nel tempo apra finestre ampie sugli spazi e sugli avvenimenti ivi avvenuti, che poi danno i motivi “veri e profondi” degli eventi.
Molto spesso lo storico scrive per sè e per quelli come lui, esibisce, più o meno nascoste, le sue idee, ne nasconde o ne minimizza altre, anche se in buona fede.
Alla conoscenza della geografia, eh si, è dato uno spazio abbastanza superficiale; infatti lo storico non è un geografo e non scrive come un geografo.
Capisco che qualsiasi cosa io dica lei direbbe il contrario…ma aggiungo che i vecchi programmi che prevedevano la ripetizione
(apparente direi) dei fatti storici nei tre gradi di scuola (elementare,media, liceo) avevano una loro sacrosanta ragion d’essere perchè, se ben impostati, quelli che venivano prima sviluppavano, al di là di date e battaglie cioè del nozionismo, una mentalità, un percorso storico assolutamente logico e interdisciplinare.
Ma l’abbassamento del livello scolastico generale ha risolto il problema; ora al posto della storia si dovrebbero aggiungere ore di grammatica!
Parlavo dell’editrice Bruno Mondadori perchè è l’unica che accompagnava i testi di fior di storici con numerose schede
didatticamente perfette!
Ha letto Repubblica stamattina?
Tutto si riduce a mancanza di soldi.!!!!
Sylvi
x Uroburo
Lei che sa tutto, mi spieghi perchè, nella maggioranza dei casi, i ragazzi odiano la Storia, come materia di studio???
Sylvi
Cara signora,
sono d’accordo con il suo 464.
Sul 465 francamene il tema mio interessa poco. Comunque penso che le conoscenze del passato in un mondo che si limita a consumare il presente siano inattuali. U.
Dal Lazio in giù l’apprendimento sui banchi di scuola varia
anche tra istituto e istituto. “Gli studenti meridionali hanno meno chance”
ALLE ELEMENTARI ITALIA A DUE VELOCITÀ LA RICERCA: “AL SUD S’IMPARA MENO”
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/02/02/news/elementari_nord-sud-2160425/
—————————————————
Caro Peter,
ci creda o meno io non ho alcuna simpatia o condivisione con le tesi leghiste.
Tuttavia trovo che la sua difesa a priori del Meridione d’Italia senza mai vederne i limiti, le storture, l’arretratezza, sia veramente tragico. La gente come lei impedisce una adeguata presa di coscienza della realtà e contiribuisce al mantenimento di uno stato di cose che definirei medievale.
Comnque io trovo importante ed irrinunciabile la presenza di tutti, TUTTI, nel blog.
Cordialmente U.
Si è finito con l’estendere il segreto di Stato in modo assolutamente abnorme fino al rischio di trasformare quest’ultimo in una possibile eccezione assoluta e incontrollabile allo Stato di diritto così come finora conosciuto.
Il giudice Oscar Magi, motivazioni sentenza processo Abu Omar rese note ieri
La netta vittoria di Nichi Vendola nelle primarie pugliesi ci dice come la sinistra unita possa vincere sui ricatti centristi.
Questa vittoria va inoltre letta unitamente all’ottimo risultato di Gianfranco Bettin a Venezia.
Non male per forze politiche che sono oggi fuori dal Parlamento.
Mi auguro che la ritrovata unità che ha reso possibile la vittoria di Vendola e l’ottimo risultato di Bettin possa essere estesa in tutta Italia.
xUroburo
io invece non gradisco la pessima reputazione data ai meridionali (anche all’estero) da voi gente del Nord. Equivale o porta solo a razzismo e discriminazione. Leghisti o no non m’interessa.
Peraltro, non mi pare affatto di aver MAI fatto difese a priori, ne’ tanto meno di non voler vedere storture, arretratezza, corruzione, limiti, etc. Secondo lei me ne sono andato perche’ non mi piaceva il clima? E poi li legge mai i miei posts per Marco T. e Rodolfo quando capita?
A lei consiglierei la lettura de ‘Il Sud nella storia d’Italia’ del lontano 1961, sempre del prof. Villari suddetto, edito da Laterza (non la terza come dice il caro CC). Villari non e’ solo uno storico, ha alle spalle un passato molto militante. Credo che leggero’ presto qualcosa del fratello Lucio, anche lui storico, se riusciro’ a procurarmela
un saluto
Peter
Caro Peter,
Villari lo conosco dai tempi del liceo.- Mi sono letto anche tutta la Questione meridionale di Gramsci. Mi creda io non ho nessun sentimento antimeridionale anche perchè penso che il destino del paese e quello del Meridione siano strettamente uniti. O si salvano insieme oppure, questa volta, l’unità del paese verrà realmente rimessa in discussione. Questa volta non sono solo parole. U.
Caro peter,
Laquarta, Laquinta,Lasesta, Laretromarcia…
Sofistichino neh!
cc
xUroburo
va bene, e perche’ pero’ allora non e’ nella sua lista di autori da lei consigliati ad Alessandro?
Peter
Caro Pino,
io alla tua 455 ho risposto,…ma mi dice che…
“duplicate comment detected…”,
e non è apparso niente,
vedi un po tu dove è finito.
Ciao,Ber
Cara Sylvi,
oggi non tempo per leggere i giornali..
Pertanto velocemente ti invio questo piccolo “post”.
Che la storia non sia amata dai nostri giovani non è una grossa novità.
Accadeva già ai nostri tempi!
Riflette il carattere nazionale…e d’altronde cosa vuoi mai che freghi ad una nazione che ha appaltato e appalta le sue sorti ad un imprenditore edile le cui origini e fortune sono avvolte nel mito.
Dall’Unità ad oggi non è la prima volte che accade.
D’altronde cosa ci si può aspettare da una nazione che deve la sua Unità Nazionale in fondo a dei colpi di “kulo”…tralasciando la II Guerra di indipendenza,dove però anche in questo caso decisivo è stato l’arrivo di Carlo Luigi,dopo si è arrivati a Venezia e Roma ,sostanzialmente grazie a Sadowa e Sedan..
Nessun storico serio, oggi nega la sostanziale sconfitta politica di uomini come Mazzini e Garibaldi.
Ma insieme alla loro sconfitta personale, sconfitta è stata anche quel “briciolo”di movimento popolare democratico che stava alle loro spalle.
Eterogeneo, piccolo borghese, velleitario e di nessuna consistenza…!!
Ci sono delle responsabilità in questo, è nessuna storia seria negherebbe che in “fondo” in fondo la Storia ,qualsiasi storia è la Storia delle sue classi digerenti.Fino a Marx ovviamente , con il quale poi più nessun storico serio e che si rispetti …è costretto a fare i conti.
Fuor di metafora le altre storie si avvicinano di più alla storia di Nonna papera e dei tre porcellini, carine…!
Anzi la situazioni italica odierna si può chiamare anche la storia del fallimento di quasi tutte le sue classi dirigenti…la Paura..quella atavica di qualsiasi movimento ..che puzzasse anche pur lentamente di coinvolgimento delle masse…
Paura della rivoluzione democratica e liberale prima e di quella comunista dopo…fino alla più comica tragicommedia dell’8Settembre,dove la vera motivazione fu quella ..meglio perdere una guerra che la rivoluzione…al grido di…” l’après nous le dèlegue”…
Se si toglie quel breve periodo di governo della “Destra storica” e dei suoi uomini, che almeno dalla loro parte potevano accampare una storia di onesta personale…poi è una storia di miserie..!!storia di miserie sempre accompagnate anche da una classe di Imprenditori dediti sostanzialmente alla “paraculaggine”tipica dei bottegai..Storia che continua.
Una storia di fallimenti ..tutto il resto sono sostanziali “favole “ e raccontini..
La nostra storia finisce con il Rinascimento…il resto è una lunga agonia..!!
Che in fondo non interessa nessuno…!!
cc
Caro Uroburo, le ho spedito un post ma ha fatto cilecca.
L´ho spedito al Blogmaster.
Caro CC 475
“Una storia di fallimenti ..tutto il resto sono sostanziali “favole “ e raccontini..”
Ma questa è un’altra storia o favola?
Il 150 “avant toutes choses” dixit
Da Repubblica oggi:
“Durante la cerimonia di messa a dimora dell’ulivo Berlusconi ha detto di voler “portare l’età media degli uomini a 120 anni, aggiungendo anni e qualità alla vita”. E al contrario di quanto si possa pensare – ha spiegato – l’obiettivo “non è impossibile” se si considera che all’inizio del Novecento la vita media superava di poco i 40 anni. Il premier ha quindi dato appuntamento “qui, fra 47 anni”. ”
In attesa della prossima
L.
caro alessandro,
anche se già so che più non puoi leggermi , ti consiglierei la lettura del Blog Zetesis qui a fianco in alto a destra, sotto la voce Rubriche.
Infatti oltre alla Storia è decisivo anche capire” La storia delle storiografie” che sembra un bisticcio di parole, ma in realtà è decisivo e utile ad orientarsi nel panorama,,tanto per evitare di perder tempo con la stotia di Nonna papera e dei tre porcellini..!
cc
Allarme terroristico nelle spiaggie Israeliane di Ashdod e Ashkelon. Sono state trovate due bombe galleggianti di 15 Kg.
Tutto il litorale e´ in stato di blocco.
…una nazione che ha appaltato e appalta le sue sorti ad un imprenditore edile…CC
caro CC,
guarda che è il contrario!
L’imprenditore edile è giunto in cima perchè non si è saputo insegnare la Storia ai giovani, perchè si è stati incapaci di farla amare.
Bisogna studiare e faticare, sai, per insegnarla bene…
E soprattutto bisogna “essere sani” e senza “amici particolari”!
Vado a Palmanova,ci sono spesso cose interessanti da vedere fra i bastioni veneziani!
E poi adesso….tornano i Turchi ( o chi per loro!)…e la fortezza può servire!!!
Sylvi
DA PARTE DI RODOLFO x UROBURO
………………………………………………
xUroburo449-“PS. Ho letto il suo messaggio n. 432 a suo figlio: sbaglia ad essere così severo ed ipercritico.”
–
Lei ora vuole imparare a me ,a fare il padre? Mio figlio ha scritto all´inFausto “ti conosco”, solo per aver letto un paio dei suoi post ed aver trovato assonanza con le sue idee Marxiste. Mio figlio pero´non segue questo blog con assiduita´. Io l´ho messo solo in guardia. Basta rileggersi attentamete il mio post.Nr.432., perche´non sa di un uomo, che prova risentimenti molto vicini all´odio per un uomo come Marco che combatte la sua vita e FA´. Risentimenti causati dal suo complesso di inferiorita´ e dal suo fallimento come uomo che non FA`.. Del suo bisogno di essere preso in considerazione, delle bambinate , come spiego dettagliatamente nel mio post . 415, per poi scrivere “grazie caro” “grazie cara”.
L ´inFausto, dopo aver preso l´ultima batosta , segue il suo bisogno di rivincite stupide come nel post 430 , dove conclude con:”Sai, dice il Trifolco impennato… Alla mia eta, se non vengo… scrivo!!!” , nella vana illusione di sentirsi poi meglio. Oppure quando parla e vanta il socialismo Bolivaro portandolo alle stelle e non sa´(o sa´benissimo) che la Bolivia e´un paese allo sfascio.
Di esempi ne´potrei portare a centinaia. Lei invece di girarci attorno dovrebbe un po´pensarci su´ ai comportamenti sconsiderati dell´inFausto. Essere critici puo´aiutare di piu´che essere accondiscententi a tutti i costi.
Caro Uroburo , lei conclude l´argomento con la battuta finale:-
“Lei dovrebbe sapere che una goccia di miele attira più mosche di un barile di aceto.”
Daccordo , ma anche uno stronzo di merda attira piu´mosche di un barile di aceto. Bisogna solo saper distinguere.Ed era quello il mio problema. Passiamo ad altro.
–
Lei scrive:-“Le conoscenze tecniche sono arrivate con il tempo …
Non diciamo cagate, per favore! I sionisti, soprattutto a livello medio ed alto, erano in gran parte delle persone con un ottimo livello culturale e professionale”.
–
Si parlava di terra. La maggior parte degli Ebrei arrivati in Israele erano intellettuali, nessuno di loro sapeva cos´era una zappa, nessuno di loro era un pescatore, nessuno di loro era un costruttore muratore, idraulico o falegname. Le conoscenze in questi campi sono susseguite alle necessita´. Cosicche´ l´Ebreo oramai diventato Israeliano con il tempo e´arrivato ad ottimizzare la coltivazione dei campi, irrigazione a goccia ecc. , a sviluppare nuovi metodi di pesca e costruzioni di case per poi esportarli in tutto il mondo. Un mio zio per esempio ha passato un certo periodo in Somalia o Eritrea, non ricordo bene, insegnando loro i nuovi metodi di pesca. Non ci si deve dimendicare tra l´altro dei famosi “jackets” ,cosi come venivano soprannominati gli Ebrei Tedeschi per via dell´ostinazione a portare la giacca, di come si passavano i mattoni l´un l´altro con le espressioni “prego dottore”, “grazie avvocato”..
Qualche militare si, ed e´stata una fortuna, ma il resto erano tutti intellettuali e commercianti. Come artigiani qualche sarto e qualche calzolaio..
–
Caro Uroburo noi abbiamo due concezioni diverse di storia. Deriva forse che io non ho mai letto un libro di storia e le mie conoscenze e convinzioni derivano appunto dalla mia obiettivita´(imparzialita´) e dalla mia logica. Mentre lei ha letto tanti libri di storia , con la conseguenza che vive in un mondo confuso dai pregiudizi e dalla soggettivita´.
Lei tra l´altro scrive:-“Qual è allora la differenza tra il pennivendolo e lo storico serio ed attendibile? Semplicemente quella che il primo ignora VOLUTAMENTE i documenti che possono dar torto alle sue tesi mente il secondo li presenta, li discute e poi spiega le ragioni per le quali ritiene o non ritiene quei documenti attendibili in toto o in parte”.
–
Cio´non toglie che anche il secondo potrebbe bleffare, nascondendo documenti dell´una o dell´altra parte a suo piacimento e convenienza. Anche li lo si scopre attraverso l´obiettivita´e la logica.
–
Sa´cos´e´la MIA logica per quanto riguarda la storia degli Ebrei,
la seguente che le scrivo , e non c´e´niente che possa far cambiare queste mie convinzioni , libri o non libri, storia o non storia.
Questa e´la verita´, a parte le sfumature, che voi sempre molto bravi, con i vostri libri di storia riuscite scovare ,a trovare.
–
Voi siete venuti a rompere le uova nel paniere in Israele, a disturbare un popolo pacifico che viveva tranquillo. Voi siete stati la causa della dispersione di un popolo, parte ridotto alla schiavitu´dai Romani, parte fuggita rifugiandosi nei paesi del nord Africa, dall´Egitto al Marocco fino alla Spagna e dopo l´inquisizione Spagnola , dalla Francia fino alla Russia.
Tutta quella gente ha cercato di integrarsi nelle diverse societa´in cui viveva , prodigandosi e contribuendo in tutti i campi, dalla cultura alla scienza, dal commercio alla musica , cercando di essere cosi come tutti gli altri cittadini, morendo anche per la propria patria come in Germania e in Italia nella prima guerra mondiale, chiedendo solo una cosa, di mantenere il proprio credo religioso.
Ma si e´arrivati all´apoteosi ,al delirio della Shoa´, siete voi le canaglie , i nazisti, i fascisti , gli assassini ,che avete maltrattato, stuprato, ridotto in schiavitu´, rinchiuso in gabbie ed infine ucciso 6.0000.000 di bambini, di donne di uomini di Ebrei del vostro stesso popolo,(Europeo)gente innocente la cui sola colpa era quella di essere Ebreo.
Se non ci fosse stato l´odio primordiale e gratuito per l´Ebreo, per colui che ha contribuito al vostro stesso benessere, non ci sarebbe Israele. Ma e´andata cosi.
Quel che e´rimasto di questo popolo si e´cercato una casa, l´ha trovata la´, dove una volta era, qualcuno ha dovuto soffrire, non ultimo ed ancora una volta il popolo Ebraico .
Oggi ci si lamenta se un “giovane” soldato Israeliano sotto stress da uno schiaffo ad un Palestinese. Ipocrisia all´ennesima potenza.
I Palestinesi avrebbero potuto collaborare ma non hanno capito , si sarebbe potuto vivere insieme , ma non hanno voluto e nel 1948 gli eserciti di Egitto, Siria, Libano, Iraq e Transgiordania attaccarono Israele.
Ma guarda caso, e queste sono le vere differenze, in Israele vivono il 16% di Palestinesi che sono Israeliani a tutti gli effetti, mentre nei paesi Arabi non esiste un solo Ebreo, tranne sporadici gruppi.. E non mi si vada a raccontare balle di come sono trattati ecc…… vivono e bene. Eppure Israele avrebbe potuto sbarazzarsi anche di loro.
La storia io la vedo in un´altra maniera.
Anche gli Indiani d´America avrebbero evitato le carneficine, se invece di reagire avessero collaborato .Terra ce n´era per tutti abbastanza e con il tempo avrebbero ottenuto molto di piu´di quello che hanno adesso. Come gli Indiani d´America cosi anche Palestinesi che non avranno ma piu´quello che avrebbero potuto avere se si fossero dimostrati piu´concilianti, se avessero avuto visioni, se avessero capito che non c´era piu´niente da fare.
Si puo´vivere insieme se si vuole.
Ma ci sono state le canaglie gli assassini nazisti e fascisti che siete stati voi .
–
Caro Uroburo, lei scrive:-“Veda di non stare a fare il furbastro con me perché le cicco in un occhio!”
–
Non sono un tipo che si offende,non si preoccupi, ma cosa vuol dire
“le cicco un occhio”, non ho mai sentito una frase del genere.
–
Questo post avrei voluto scriverlo ieri sera, poiche´avevo gia´letto il suo, ma ero troppo stanco.
Una neve strana ieri sera, una neve che si e´appiccicata al selciato come colla, una fatica che non le dico a spalare. Ne avro´per tutta la settimana. Un saluto. Rodolfo
caro linosse,
anche il Gegno Bucesco, aveva cominciato a contar gli anni dell’era fascista.
Finì in villeggiatura sul Garda!
E’ il riconoscimento che in genere i “riconoscenti ittalici” riservano ai grandissimi!
Ma subito dopo sono alla ricerca di altri Gegni,sulle cui spalle lasciar cadere dolenti lacrime, dei soliti storici piagnistei !!
cc
cara Sylvi,
vai pure tranquilla a difender li bastioni…contro il turco barbaro ed infedele…
Mentre tu scruti l’orizzonte in attesa dei tartari…noi ci rileggiamo la Storia di Montanelli!
cc
x ber
Non lo trovo da nessuna parte. Mandamelo al mio recapito che lo metto in rete.
pino
Cicco in un occhio…tipica frase dei nonni…quelli dei baffi all’Umbertina…
Microstoria!
Voi chi?
Vuoi una denuncia,subito o appena più tardi!
cc
“Voi” voi.
Anche Uroburo dice sempre “voi”.
Io non faccio altro he adeguarmi. Un saluto. Rodolfo
c
Vedi di adeguarti allora e come dici tu ..passi lunghi e ben distesi !!
Alla prossima , ma occhio alla penna!
E’ concesso un solo errore di tale portata!
cc
Rodolfo deve essere un pò strabico.
Lui, a suo stesso dire, “vede” la storia in un’altra maniera.
Ettecredo!
Specialmente quando recita (perchè la sua è solo una recita da oratorio salesiano) sul popolo palestinese:
“avrebbero dovuto..” sarebbe stato meglio..” eccetera.
Avrebbero dovuto adattarsi sempre e comunque solo gli altri. Naturalmente.
Ovviamente.
Tacitamente.
Radicalmente.
Il sonno degli innocenti.
C.G.
caro Gino,
Rodolfo deve stare attento,se mi rendo conto che è più furbo che bello, ,gli verrà spiegata la Storia dell’uso delle frasi e della “consecutio temporum”, ma in tribunale!
cc
ah le denunce, coi tempi dei processi me la cavo in ogni caso a buon mercato.
Il tuo 492, dimostra che sei solo un “bla,bla,bla , quaqqaraquà , privo di midollo osseo, con te non ne vale la pena,è come picchiare su uno con i pantaloni abbassati!Troppo facile!
Per una volta tanto hai ragione, non ne vale la pena!
cc
xCerutti
Dimendichi la causa, la C_A_U_S_A……………
ti ricordi questa canzone?
http://www.youtube.com/watch?v=s3u_H2AmX7k
Lascia perdere.
CC mi ha preceduto, non ne vale la pena.
Continua pure a farneticare seduto sulla tua nuvoletta di aria fritta,
convinto e giulivo.
Non hai titolo per comprendere il dramma palestinese unito a quello degli ebrei.
Figuriamoci..
C.G.
“Chista sacciu e chista ti sonu”
–
Il dramma Palestinese se lo hanno voluto loro.
In ogni caso senza controargomenti non se ne fa nulla , ma
mi rendo conto che e´un po´difficiletto controbattere , ancorati come siete.
Un peccato comunque, non trovare la forza di venirsi incontro.
Gli argomenti finiscono in intimidazione e diffamazione.
Lo so sulla mia pelle.
Anita
Ridiano le terre scippate, l’acqua scippata, ripiantino gli ulivi sradicati, abbattano quel muro della vergogna da novelli nazisti. Tanto per cominciare. Poi si vedrà.
Anche se la vita ai morti ammazzati da una parte e dall’altra non potrà essere restituita.
Tutto il resto è aria fritta.
Chiacchiericcio. Bla-bla.
C.G.
DA PARTE DI PASQUINO
———————————
INVERNO
Alzo gli occhi e vedo un cielo biancastro, grigio,
freddo e imbarbarito come un guerriero.
un’ucelletto appollaiato sotto tetto,
pigola, si volta, si rigira, ma non esce, non vola,
si pianta, intrufola la testa sotto l’ala e riposa.
D’un tratto vibra, scuote le piume d’incanto
esce batuffolo bianco, scende lieve; è neve.
Poggia sul vetro appannato nasino di bimba,
osserva il giardino addormentato, imbiancato,
come abito griffato.
I faggi, i roveri son spogli, rinsecchiti e soli,
secche son le aiuole, cui più non poggia alcun
raggio di sole.
General inverno pesante, pedante e silenzioso,
addormenta, incanta e spaventa,
come lupo che scende dal monte,
sbrana, ulula, a notte,
ed empie i sogni e gli orizzonti.
Madre terra dorme stanca e muta
mentre un leggero sfarfallio,
lieve e silenzioso scende e tutto imbianca.
E’ neve.
Pasquino
x Cerutti Gino
Non è aria fritta: sono palestinesi fritti. E gettati nella spazzatura. Però la nostra ipocrisia esige si reciti la parte dei virtuosi. Nè più e né meno come i frati che portavano al rogo Giordano Bruno e gli davano fuoco. Non prima di avergli tappato la bocca con un diabolico e dilaniante marchingegno di legno e punte di chiodi.
Embé, essere pii e virtuosi permette questo e altro. Come stiamo vedendo oggi (anche) in Medio Oriente.
pino
Caro Rodolfo,
ho letto con attenzione il suo messaggio. Quello che lei scrive è verissimo: noi europei abbiamo molte colpe nei confronti degli ebrei che hanno diritto di chiedere di poter vivere insicurezza.
Non è certo questo che ci separa.
Io però ritengo che nessuno possa cercare la sua sicurezza a scapito della sicurezza degli altri, nessuno possa cercarsi una patria a scapito della patria degli altri.
Questi comportamenti sono sempre stati ritenuti legittimi nella storia del mondo fino alla II GM. Ma il processo di Norimberga ha stabilito che le regole della civile convivenza tra stati debbono essere rispettate da tutti coloro che vogliono far parte del consorzio civile e che quindi il diritto di conquista di terre altrui è illegittimo, soprattutto se mette in discussione , come nel vostro caso, le proprietà individuali della terra.
L’espropriazione delle terre e dell’acqua non può esser diritto di conquista, altrimenti si entra in un’ottica che è colonialista, oltre che razzista e genocidi (come ho argomentato nel mio messaggio n. 440). Questi comportamenti nel XXI secolo non sono più accettabili.
Quindi io penso che n Palestina voi siate degli invasori che violano la legalità internazionale.
Sul piano storico vorrei anche precisare che definire l’antico Israele un popolo pacifico richiede molta fantasia: la Bibbia la leggiamo anche noi.
Sugli altri punti:
1) “il resto erano tutti intellettuali e commercianti”
Gli intellettuali sono certamente in grado di leggere libri tecnici, gli analfabeti invece no.
2) “anche il secondo potrebbe bleffare”
Ovviamente no, uno storico che ignora documenti noti verrebbe smascherato dai suoi colleghi.
3) “non c´e´ niente che possa far cambiare queste mie convinzioni”
E’ esattamente questo che ci divide. E concordo che gli israeliani non cambieranno mai le loro opinioni.
4) Quanto ad Alessandro, io ho solo discusso il suo tono ma non ho nulla da insegnare a nessuno.
Qui fa un freddo cane (in questo momento – 3°) ma il tempo è bellissimo: sole e vento.
Un cordiale saluto Uroburo
PS. Invito a tutti a moderare certi toni: nel blog ci stiamo tutti ed è giusto che ci sia spazio per tutti.