La Lega chiama, Rosarno risponde. Con la stessa violenza e gli stessi discorsi contro gli immigrati che a suo tempo venivano fatti contro i nostri emigrati

Ciò che è avvenuto e sta avvenendo a Rosarno, nella Calabra lontana e da sempre programmaticamente abbandonata dallo Stato italiano ai poteri locali, in primis quello della malavita, non è il caso di commentarlo solo con la voce dello sdegno e della condanna. Così si farebbe il gioco dai razzisti, degli intolleranti, dei ministri dell’Interno che, come ha incredibilmente fatto Roberto Maroni, dichiarano che “c’è stata troppa tolleranza”. Il bilancio è pesante, certo: due immigrati di colore sono stati feriti alle gambe da fucilate sparate dai calabresi brava gente, altri cinque sono stati investiti con auto da altri calabresi “brava gente” e ce ne sono infine due che versano in gravi condizioni all’ospedale perché un gruppazzo di “calabresi brava gente” li ha presi a sprangate e bastonate. La distinzione tra sprangate e bastonate si riferisce al fatto che le bastonate si danno con bastoni di legno mentre invece le sprangate si danno con spranghe di metallo. Sì, avete letto bene: di metallo. Di quelle cioè che possono fracassare un cranio e spedire qualcuno all’altro mondo, come è avvenuto mesi or sono a Milano per mano di due baristi che hanno linciato immigrato reo di non avere pagato un pacchetto di biscotti. E infatti a Rosarno due uomini “extracomunitari” sono sulla soglia dell’altro mondo.

Ma per capire in quale barbarie siamo precipitati con questa vicenda, e verso quale precipizio ci stiamo avviando a passo di carica, bisogna avere sotto mano il libro appena edito in Francia con il titolo “Le massacre des Italiens”, che nella nostra lingua si traduce con “Il massacro degli Italiani”. Sì, avete letto bene: Il massacro degli Italiani. Con la I maiuscola perché non si tratta né di albanesi, né di rom e sinti, né di rumeni né dei “marocchini di merda” cari all’onorevole Sporkezio. Il libro si occupa di uno dei tanti capitoli che pur riguardando un massacro di nostri connazionali sono stati da noi “italiani brava gente” censurati e cestinati al pari delle centinaia di dossier e processi murati nel famoso “armadio della vergogna”. Meglio e più facile piangerci sempre e solo addosso, ora con gli alpini scomparsi in Russia e ora con le vittime delle foibe, dando però preferibilmente la colpa a chi non c’entra niente. Ma non divaghiamo.

Come ci ricorda l’autore del libro, Gérard Noiriel, il maggiore specialista francese di storia dell’immigrazione, il 17 agosto 1893 i nostri emigrati in terra francese per guadagnarsi il pane come lavoratori stagionali nelle saline d’Aigues-Mortes, in Provenza, sono presi d’assalto da una folla inferocita prima di lavoratori giornalieri francesi e poi anche di abitanti d’Aigues-Mortes. Il motivo della caccia all’italiano, durata una intera giornata è conclusa con 9 italiani uccisi, 15 pure uccisi ma fatti sparire e più di 50 feriti è lo stesso che ha innescato il dramma di Rosarno: la massa di lavoratori francesi pagati a giornata non ce la faceva a reggere il ritmo di lavoro degli stagionali italiani, quasi tutti torinesi, e perciò la molla della “concorrenza degli immigrati” ha fatto scattare la caccia e il massacro scatenando la xenofobia sempre in agguato: dalli allo straniero…..  Anche se a Rosarno hanno cominciato a protestare gli immigrati, contro le paghe da fame e la durezza dello sfruttamento, mentre ad Aigues Mortes hanno cominciato i lavoratori francesi, la sostanza non cambia: si tratta pur sempre di una rivolta contro gli immigrati, contro gli stranieri, contro “gli altri”, col solito ritornello caro ai nostri leghisti che “ci rubano il lavoro”. Poi, come sempre, si aggiunge la violenza che un po’ tutti i perbenisti, nazionalisti e tradizionalisti covano e che non vedono l’ora di poter sfogare con la scusa di una “causa giusta”.

Tempo fa il collega del Corriere della Sera Gianantonio Stella ha voluto ricordarci, con il libro “Quando gli albanesi eravamo noi”, quali calvari hanno dovuto sopportare spesso gli emigrati italiani in vari Paesi, compresi gli Usa. Fatica sprecata, almeno in parte, quella di Stella, visto cosa hanno covato e vomitato nel frattempo le viscere leghiste del profondo Nord anche nella Milano della “bela Madunina che te brili de luntàn”. Il libro di Noiriel casca quindi a fagiolo, è il miglior commento a quanto la pancia del profondo Sud ha vomitato ora a Rosarno. Con l’aggravante che mentre in Francia la malavita non c’entrava nulla, a Rosarno invece  c’entra eccome con la solita ‘Ndrangheta che sfrutta come bestie soprattutto gli immigrati spingendoli così alla protesta e che poi incita i “paesani” a reagire a fucilate, investimenti con auto, sprangate, bastonate
e altri begli atti di moderna civiltà e globalizzazione.

Direi che non c’è bisogno di commenti. Per capire. E per arrossire. E’ però utile riportare alcune frasi di interviste a Noiriel. E’ utile a futura memoria non solo per i drammi che si profilano nel Belpaese, ma anche per quelli in atto in Medio Oriente e altrove e per rinfrescarci la memoria su tragedie passate. “Per chi non possiede niente il richiamo all’identità nazionale diventa l’unico bene di cui andare fieri. Allora come oggi, chi si sente ai margini della società trova nella nazionalità un modo per valorizzarsi. Di qui il sentimento di superiorità nei confronti degli immigrati”. Il rischio è quindi che dagli arruolamenti facili e dalle violenze di “camicie brune” e “camicie nere” si passi a quelle delle “camice verdi” e annesse “ronde”… Pericolo più grave di quanto pensiamo se è vero che “per i più deboli, la violenza contro gli immigrati  il discorso xenofobo sono speso un modo per contestare l’ordine dello Stato. Ancora oggi affermare la propria xenofobia è un modo per sfidare i benpensanti e le istituzioni”. Sembra quasi il ritratto dei blablablà e dei rutti bossiani contro i “signoroni”.

Noiriel non la manda a dire. Spiega infatti: “Naturalmente sono le élite, vale a dire i politici e i giornalisti, che fabbricano le rappresentazioni collettive relative agli stranieri, che poi vengono adottate e interpretate in vario modo nei diversi ambiti della società”.

Noi italiani ci vantiamo di avere ben 100 milioni di nostri emigrati ai quattro angoli del mondo. Tralasciamo che se volessero applicare anche loro il “diritto al ritorno” applicato altrove con molta disinvoltura ne verremmo allagati e lo Stivale sprofonderebbe assieme alle sue isole. Il fatto è che l’emigrazione italiana nel mondo, di cui una volta ci vergognavamo anche perché quasi ovunque i nostri poveri emigranti erano disprezzati, oggi è idealizzata non solo in Italia, ma anche in Francia, Germania, ecc. Mica però perché ci vogliono bene. Il perché lo spiega Noiriel: “In realtà, tale visione idealizzata dell’immigrazione italiana viene spesso utilizzata per stigmatizzare la nuova immigrazione proveniente dall’Africa e dal mondo arabo. All’epoca agli italiani venivano fatti gli stessi rimproveri mossi oggi agli immigrati extracomunitari”.

Noiriel così conclude: “I tempi cambiano, ma la diffidenza nei confronti degli stranieri riprende sempre gli stessi discorsi”. La Lega e Rosarno dimostrano che ha pienamente ragione.

704 commenti
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  1. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,
    anch’io le rispondo seriamente.

    Se lei avesse letto con attenzione avrebbe capito che imputavo a lei le affermazioni sulla giustizia della pulizia etnica, a Pino semplicemente che la guerra l’abbiamo persa, cosa clara!
    Non vado sicuramente a cercare le sue molteplici affermazioni sulle atrocità commesse dagli italiani e sulla giustezza che gli istriani pagassero anche per i milanesi, i toscani, i romani e i biscegliesi…
    Poi lei mi confronta i francesi con i titini!!!
    Le atrocità ci sono state al seguito della guerra; durante il ventennio i fascisti si comportavano da fascisti…obbligavano allo studio dell’italiano,( ma anche gli austriaci lo facevano prima con noi,) umiliazioni sicuramente, difficoltà nel vivere quotidiano anche, ma come per gli italiani antifascisti.

    Episodi di violenza erano sporadici, in fondo erano popoli “inferiori” per i fascisti, ma lo eravamo anche noi.
    La violenza venne con la guerra, e tutti gli amici soprattutto dalmati sono stati concordi nel dire che i fascisti italiani erano meglio dei nazisti!!!!!!!
    Ho parlato molto, seduta sui moli dalmati o nelle loro modeste abitazioni ospitalissime,con gli amici dalmati, volevamo capire, non giudicare!

    Durante la guerra i titini non erano meno armati ( dagli inglesi) dei fascisti e fecero a gara a chi fu più violento.
    Lei poi dimentica, o fa finta, il contributo dei comunisti italiani, Togliatti in capo, nel favorire la pulizia etnica degli Italiani.
    I garibaldini erano al “servizio” del IX corpus sloveno e Del Bianco e Togliatti erano culo e camicia con Tito.
    Cioè i resistenti italiani combattevano contro i resistenti italiani che se non ubbidivano…Porzus!

    Avrei parecchi libri da suggerirle, se lo desidera, scritti da storici, da narratori testimoni e da corrispondenti neozelandesi e tedeschi…ognuno dal suo punto di vista.
    Io cerco la verità perchè favorisce la convivenza quando ognuno riconosce i suoi torti.
    Gli scrittori a senso unico, quelli della verità a senso unico, mantengono gli odi e i desideri di rivalsa!!!
    Le pare nazionalismo questo mio?
    Le pare che non ho risposto a tono, anche se non ho le risposte che lei desidera?

    ricambio il saluto Sylvi

  2. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ah, caro Linosse ,
    i miracoli della tecnologia..
    Vedi noi oggi,dialoghiamo sul Pc!
    Ma tutti si dimenticano, (io no, perchè c’ero, all’epoca del gran trapasso dall’analogico)che il miracolo del Digitale a micropressori ha quantomeno triplicato l’energia spesa , per nutrire il miracolo,senza contare il gran calore prodoto dai “beati” microchip, che avevano bisogno di ventilazione.
    Come è universalmente noto infatti i ventilatori girano per opera dello spirito santo!
    Che vuoi molti si nutrono ancora dell’eterna illusione di scoprire come avere per sempre “pasti gratis”.
    Un po come nel famoso Film di Troisi, quando diceva non so ad un bicchiere…vieni nella mia mano , in fondo a te cosa costa , mentre io ci guadagno tanto…senza contare la famosa mano dello Zio che doveva ricrescere, grazie a san gennaro!
    Ma non temere caro linosse, l’energia cosmica è li dietro l’angolo,aspetta solo il suo scopritore, forse già c’è, peccato che poi è problematico trovare il modo di utilizzarla ,senza scottarsi il naso…ma non bisogna mettere limiti alla Provvidenza tecnologica, anche perchè è risaputo fin dall’antichità che forse i buchi neri sono anche bianchi , per cui basta portarsi un buco bianco vicino e utilizzarlo come fabbrica di nuova energia “aggratis”..
    Che la natura sia più generosa di quanto lo siano i suoi figli?
    Mah!
    Saluti al silicio

    cc

  3. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    da parte di CONTROCORRENTE, che non riesce a inviarlo.
    ————————————
    cara Sylvi,

    un vecchio autore politologo e storico, parecchi anni fa aveva chiaramente già individuato i fondamenti del sistema in cui viviamo che partono dai presupposti di quella che lui chiamava gli assunti della società mercantile possessiva ,fatti propri dalla Società liberal-democratica a suffragio universale.
    essi erano :
    A)non si ha assegnazione autoritaria delle attività
    b)non si provvede d’autorità alla remunerazione del lavoro
    c) i contratti vengono definiti e imposti d’autorità
    d)tutti gli individui cercano con mezzi razionali di massimizzare le loro utilità
    e)la capacità lavorativa di ciascun individuo è sua proprietà personale alienabile
    f)terra e risorse sono possedimenti individuali e sono alienabili
    g)alcuni individui aspirano a un livello di utilità o di potere maggiore di quanto non dispongano
    h) alcuni individui hanno energia , abilità o possessi maggiori di altri.
    _____________________________________

    Ma veniamo al dilemma del xx secolo che è anche ancora quello non risolto del xxi secolo.
    ___________________________________________
    L’individuo all’interno di una società mercantile possessiva è UMANO nella sua qualità di proprietario della sua persona; l’umanità dipende per lui dalla libertà da qualunque relazione con gli altri che non sia un rapporto contrattuale interessato;la sua società consiste di una serie di relazioni mercantili.

    C.B. Macpherson
    __________________________________________

    Rimane chiaro che la convivenza in tale società scaturisce dall’obbligo politico nei confronti dello stato che deve regolare tali rapporti.

    _________________
    Dice ancora il nostro autore..l’individuo è umano in quanto proprietario della sua persona..per quanto possa desiderare che si altrimenti( ved sopra.).alla fine della”fiera” non può sfuggire al fatto che la sua libertà consista in una serie di rapporti mercantili…!!!!

    In sostanza anche se la società liberal -democratica ha fatto fare parecchi passi in vanti da diversi punti di vista non può sfuggire ai presupposti del mercantilismo possessivo e gli individui al loro interno necessitano comunque di coesione e dato che uno dei principali metodi per la ricerca della coesione era nel passato la Guerra fai un pò tu..
    Diciamo quindi la vera uguaglianza che si è ottenuta fin’ora tra gli individui è una nuova uguaglianza nell’INSICUREZZA…

    A questo punto ognuno è libero di fustigarsi come meglio crede, ovvero se vogliamo mantenere i presupposti mercantili possessivi alla base della nostra convivenza , dobbiamo accettare “senza piangere lacrime di coccodrillo” la condizione c di Insicurezza….collettiva…!!

    Si capisce a questo punto che studiare psichiatria , direi che è sempre valido e redditizio…
    Contenti noi ,contenti tutti!

    cc

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Sylvi,
    è più che evidente che ai miracoli della tecnologia si accompagnano di pari passo i miracoli della “revisone della storia”!
    Passato qualche annetto ognuno può dire il “cazzo che gli pare” anche che Mussolini in fondo è stato un benefattore dei dalmati degli slavi degli istriani..e chi più ne ha , ne metta!

    Siamo o no il paese in cui ognuno può fare il “cacchio che gli pare”.
    C’è un pezzo per te non passato che ho inviato A Pino , spero che arrivi!
    In questi giorni tristi , pure Anti spam ,bisogna pregare!

    cc

  5. sylvi
    sylvi says:

    “Diciamo quindi la vera uguaglianza che si è ottenuta fin’ora tra gli individui è una nuova uguaglianza nell’INSICUREZZA…”

    caro CC,

    credo proprio che questa sia l’unica verità.
    Quando parlavo del vivere nelle”terre di mezzo” intendevo proprio questo.
    Ma del vivere nella perpetua insicurezza è un inferno, e non ci si abitua mai!
    Ma tempra il carattere!
    mandi Sylvi

  6. gv
    gv says:

    cara sylvi

    guardi che storici serissimi come Angelo del Boca hanno documentato le malefatte degli italiani.
    E’ verità storica.
    Poi i titini avranno fatto le loro, e allora? non è che gli eccidi degli uni rendono meno atroci quelli degli altri

    gli italiani sono stati occupanti a volte feroci, a volte umani.
    e poi che cosa centra che gli italiani erano meglio dei nazi?
    in africa orientale gli italiani di graziani e badoglio si sono dedicati al macello senza ritegno

    Suvvia, per uan volta concordo con uroburo: non metta sempre assieme la sua storia personale con la storia

  7. Linosse
    Linosse says:

    X C.C. 402
    Mi sono ricordato di un particolare tecnologico degli “immaturi tecnologici”
    Ho letto del Pyramidon ovvero del geopolimero che ,secondo studi recenti,è stata la base costruttiva delle piramidi in egitto e di di tutte le opere mastodontiche in Perù e America Latina
    Per gli interessati si può consultare per es Google introducendo “geopolimero” ;è interessante verificare come , millenni fa e con metodi semplici ,si sono risolti problemi in opere mastodontiche addirittura senza aumento della famigerata entropia che attualmente infiliamo dappertutto.
    Saluti
    L.

  8. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Concordo con te, non tutti i militari Tedeschi erano nazisti.
    La mia limitata esperienza e’ stata nel paese lombardo dove era sfollata mia mamma ed il suo compagno.
    I tedeschi vivevano tranquillamente nel paese, fino a quando due dei loro cuochi civili furono assassinati e di li incominciarono le rappresaglie.
    Gli ordini venivano dall’alto…..
    _____________________

    Ho venduto il mio condomino in Piemonte solo 10 anni fa’, la manutenzione delle scale e cortile erano a carico dell’amministratore, compresi nel mensile.

    Come del resto e’ anche qui, avevo un condominio dove ci abitava mio figlio maggiore e pagavo un mensile per la manutenzione.
    _______________________________

    Non hai detto niente sull’aceto balsamico.

    Devo chiudere il mio computer vuole “reboot”.

    Ciao, Anita

  9. sylvi
    sylvi says:

    caro gv,

    che Angelo del Boca abbia documentato onestamente le malefatte degli italiani sono d’accordo con lei.
    Che il del Boca avesse, per storia personale, un occhio un po’ strabico, o miope, è altrettanto vero.
    Ho riferito, a proposito dei nazisti e fascisti, ciò che mi è stato affermato più volte da testimoni oculari slavi.
    Non hanno taciuto le malefatte fasciste per buona educazione, eravamo tutti decisi a parlar chiaro!

    Se ognuno continua a recriminare la sua parte di offese ricevute, tacendo quelle date …non c’è scampo.

    Io non ho storie personali in Istria, ma ho amici di qua e di là.
    Ho la fortuna di vivere in queste terre complicate, la sfida di capire quelli che erano “gli altrove”; la pretesa di dare il mio minuscolo contributo alla convivenza, fra diversi, nella verità.
    Non è facile, mi creda; e ogni volta che si va “di là” si deve fare continuo esercizio di tolleranza, anche oggi!

    Uroburo ha studiato, io ho ascoltato!

    Sylvi

  10. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    aspettavo che tu ti svegliassi per risponderti.

    Tengo in casa un aceto balsamico di una famosa ditta di Modena abbastanza artigianale e che uso di tanto in tanto, dipende da cosa c’è da condire o insaporire.

    Io sono una grande mangiatrice di insalata e soprattutto radicchio e quelli li condisco con aceto di vino prodotto qui in Friuli.
    Poi ci sono dei piatti tipici che vogliono assolutamente l’aceto:
    il toç in braide – con salame fresco e polentina tenera.
    -Il boreto alla graesana – che faccio abbastanza spesso con rombo e polentina bianca.
    E’ il mio piatto forte che trova sempre disponibili troppi amici che vogliono venire a trovarmi!!!

    ciao Sylvi

  11. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    caro Uroburo, e che vorrebbe dire che i nazisti erano prevalentemente i cattolici?!
    Tra l’altro, rettifico un suo lapsus, la distruzione di interi villaggi era illegittima (non ‘non illegittima’ come ha scritto per sbaglio, due negazioni…).
    Ammettera’ che gli ufficiali di stato maggiore erano una minoranza…
    So di molti luterani prussiani nazisti, il nonno della mia ex-girlfriend ne era uno, convintissimo ancorche’ ufficiale medico, e di certo non il solo.
    Un certo col. Stauffenberg era bavarese (mi pare), cattolico ed antinazista, infatti venne fucilato in seguito al fallito coup contro Hitler (mi sono visto Valkyrie con Tom Cruise, eh eh eh…)

    un saluto

    Peter

  12. gv
    gv says:

    stauffenber era cattolicicssimo, come lo erano molti altri. e quindi invisi a Hitler. così come altri ferventi luterani.

    Una nota aggiuntiva: in relatà molti ufficiali inferiori, superiori e semplici soldati si rifiutarono di partecipare a efferati crimini di guerra.
    Beh risulterebbe da molti documenti (io ho solo letto questo su un paio di libri) che non furono perseguiti per questo.
    al massimo furono rimossi dall’incarico e spediti altrove (spesso in zone del fronte piuttosto calde).

    questo per dire che la giustificazione “ho obbedito agli ordini” non era e non è valida, e che in realtà chi commise i crimini di guerra lo fece perchè riteneva di farlo.
    Ovvero era un delinquente.
    Chi non voleva partecipare a certe cose, non lo fece.
    ovviamente pagando un prezzo (per esempio in termini di carriera) ma non subendo repressione per questo.

    Che stabilisce poi un principio (stabilito poi a Norimberga9: la responsabilità individuale di singoli crimini

  13. Vox
    Vox says:

    NO COMMENT:

    Pm chiede 5 anni per Berruti, ex consulente Fininvest
    Attualmente è deputato del Pdl: è accusato di riciclaggio in relazione a presunti fondi neri del gruppo Berlusconi

    Paolo Berlusconi:
    condanna definitiva a 4 mesi di reclusione
    per false fatturazioni della società che gestiva
    la discarica di Cerro Maggiore.
    L’indulto lo salva dal carcere

  14. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    X Sylvi

    Ci risiamo con l’aceto balsamico e il vinaccio con i “fiori”.
    Parti da dei particolari negativi, li assumi come elementi incontrovertibili, e ne trai delle conclusioni generali, ma non è affatto così, certe particolari sono così in un dato momento ed in determinate situazioni ma non è affatto detto che quei particolari con il mutare di certe condizioni quali il grado di istruzione le tecnologie disponibili … ecc… ecc …. non possano migliorare notevolmente o addirittura RIBALTARSI. I vecchi palazzi Zara e Spalato ridotti ad alveari…. come le “vele di Scampia” non dimostrano che il socia-lismo o il capi-talismo sono giusti o sbagliati ma che l’uno e l’altro possono creare mostri abitativi al di la dei progetti architettonici.
    Non sono affatto un fanatico del collettivismo, specie se fine a se stesso, ma, sono portato, probabilmente per la mia stessa storia personale di operaio in una grande fabbrica, a valorizzare il vivere collaborativo. È scontato che il vivere collettivo da dei vantaggi ma crea parallelamente dei problemi, la differenza tra il tuo ed il mio modo di porsi di fronte ai problemi, è che tu tendi a rinunciare ai vantaggi per non affrontare i problemi ed io a risolvere più possibile i problemi per usufruire del massimo dei vantaggi, paradossalmente il mio “collettivismo” e più egoistico del tuo “individualismo”.
    ______________
    LO Statuto dei Lavoratori (di Giugni ma ancor più di Brodolini), come un po’ tutto nella politica sella nostra repubblichetta, è frutto di compromessi, e dato che nel ’70 c’erano in giro un po’ di barricate con dietro molti AZ, la stesura dello statuto ne ha quindi preso atto.
    Ma lo statuto, come la costituzione, sono parole e valgono per quanto forza hanno dietro, appena i vari AZ per non mischiarsi con li BR scesero dalle barricate lo statuto venne “liofilizzato” ne rimase la forma ma non il succo . Un amico studente di giurisprudenza che era andato a leggersi la costituzione promulgata dei colonnelli greci, mi diceva che era, sulla carta, più avanzata e democratica della nostra, peccato che in quello sciagurato paese non se ne applicava una sola riga.
    Lo statuto dei lavoratori dovrebbe valere per tutti i lavoratori, anche per quelli magari un po’ abbronzati di delle mille Rosarno d’Italia, che anzi dovrebbero essere i primi a beneficiarne, ma non mi pare proprio. Anche lo statuto ha i suoi profittatori, è inevitabile, in un mondo con al vertice i “birbanti”, a cascata anche i “birbantelli” fanno la loro parte.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  15. Vox
    Vox says:

    @Pino
    Si, ma gli aiuti usraeliani non sono dello stesso tipo e rivoluzione per loro vuol dire ben altro! Dio o chi per lui liberi e scampi chiunque dai loro “aiutini”.

  16. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x gv, peter e Uroburo

    Hitler è stato definito “un buon cattolico” fino all’ultimo. Prova ne siano anche, ma NON solo, le varie ed entusiastiche missive ricevute da Pio XII, che mi pare fosse il papa e non un barista.
    L’Austria, che mi pare fornisse buona parte degli addetti ai campi di sterminio, era se non sbalio più cattolica che protestante. E ha la vergogna supplementare di essersi lasciata annettere senza fiatare.
    Ma in ogni caso non farei la gara a chi tra i cristiani fosse il meno invischiato nell’applicazione del nazismo, se i cattolici o i protestanti o calvinisti, ecc. Qui purtroppo vale il famoso detto “Il più pulito ha la rogna”. Il problema è che il cristianesimo, in blocco, ha demonizzato gli ebrei per più di 1.500 anni, e Hitler ne è una conseguenza. Punto. Ora assistiamo all’impossibile: cioè all’abbraccio tra il papa e parte del rabbinato. Sarebbe cosa buona, SE (ripeto: SE, tutto maiuscolo, non fosse una evidente manovra per spingere meglio verso la “guerra di civiltà” (!) contro l’islam. Cioè intanto verso l’Iran e gli arabi non integralisti alla saudita. Strategia che sarà perfezionata con l’andata di Berlusconi in Israele ai primi di febbraio (mi pare il giorno 1), per una “riunione strategica” del governo italiano con quello israeliano! Non so se è chiaro su che strada ci stanno spingendo. Se vi leggete il mio post n. 375 x Rodolfo, capirete il resto.
    Mala tempora….
    Sperando di sbagliarmi.
    Mah.
    Un saluto.
    pino
    P. S. Riguardo i cattolici della Germania nazista mi porrei semmai un altro problema, che anche gli storici fan finta di non conoscere. Vale a dire: poiché è documentato che anche i cattolici militari nazisti più incalliti si andavano a confessare (per esempio, è a verbale che uno dei partecipanti a non ricordo più quale massacro in un paesino degli appennini emiliani stava andando a confessarsi prima di essere chiamato per partecipare allo sterminio), NON è possibile che i sacerdoti confessori non fossero a conoscenza degli orrori anche delle camere a gas. E quindi NON è possibile in Vaticano non ne sapesse niente nessuno, compreso il Pio XII “santo non subito”. Pur tralasciando il resto della documentazione che inchioda il Vaticano e quel papa del silenzio (poi però si parlavano addosso riguardo la “Chiesa del silenzio” quando si trattava di dare addosso all’Urss).

  17. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    PS. Non mi demonizzare il cartongesso!!!
    È un ottimo materiale da costruzione, una parete di Cartongesso se ben fatta e messa dove può stare, isola dai rumori assai meglio di una parete di mattoni. Utilizzare nuovi materiali più leggeri, isolanti, ecologici, per costruire case più sicure, economiche nella costruzione e nella conduzione è una delle sfide della modernizzazione che però è dura da recepire, su questo Ber la sa lunga.
    Molte delle nostre case sono strutturalmente ben poco diverse da quelle del ‘800, ma è come se andassimo in giro con l’automobile ma con le ruote intarsiate di un carretto siciliano che saranno certo artistiche ma decisamente carenti in fatto di tenuta di strada.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  18. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x VOX

    Ripeto: il popolo iraniano non è tipo da farsi mettere guinzagli dall’estero, specie dopo avere dovuto sorbirsi lo scià Washington diretto, il Khomeini incubato a Parigi e una guerra con l’Irak voluta, finanziata e armata dall’Occidente.
    Come sempre vale la solita domanda: chi usa chi? Più il noto adagio del non fare mai “i conti senza l’oste”. Taliban – ahinoi – insegnano.
    Salutoni.
    pino

  19. Vox
    Vox says:

    U.S.A: GUERRA CONTINUA IN TUTTO IL MONDO
    OVVERO IL VERGOGNOSO NOBEL PER LA PACE DI OBAMA

    di RICK ROZOFF
    Stop NATO

    […]A partire dal 7 ottobre 2001, missili e bombe si abbattono sull’Afghanistan, le operazioni di guerra americane all’estero non si sono fermate un anno, un mese, una settimana o un giorno nel ventunesimo secolo.

    La guerra in Afghanistan, il primo conflitto aereo e di terra degli U.S.A. in Asia dalle disastrose guerre in Vietnam e in Cambogia negli anni sessanta e all’inizio dei settanta, e la prima guerra di terra e campagna asiatica della N.A.T.O., cominciò alla fine della guerra in Macedonia del 2001, lanciata dalla N.A.T.O. occupando il Kossovo, una guerra in cui il ruolo delle truppe statunitensi è ancora da delineare e affrontare correttamente e che ha portato alla migrazione di quasi il 10% della popolazione della nazione.

    Nel primo caso, Washington invase una nazione in nome della lotta al terrorismo; nel secondo, contribuì al dilagare del terrorismo. Allo stesso modo, nel 1991 gli U.S.A. e i suoi alleati occidentali hanno attaccato le forze irachene in Kuwait ed hanno lanciato un devastante e mortale attacco con missili Cruise e bombardamenti in Iraq nel nome della difesa della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale del Kuwait e nel 1999 diedero il via ad un attacco aereo di 78 giorni contro la Yugoslavia per calpestare e minare drasticamente i principi dell’integrità territoriale e della sovranità nazionale nel nome dell’ultimo pretesto di guerra, il cosiddetto intervento umanitario.

    Due anni dopo la “guerra umanitaria”, l’ossimoro più ripugnante a cui il mondo abbia mai assistito, cedeva il passo alla guerra globale contro il terrorismo, mentre gli Stati Uniti e i suoi alleati della N.A.T.O. invertivano la rotta nuovamente, continuando però a dichiarare guerre d’attacco [n.d.t: guerre non giustificate da uno scopo di difesa, considerate un crimine nel diritto internazionale] e “guerre d’opportunità”, ogni volta che volevano, a dispetto delle contraddizioni e di ogni logica, dei casi precedenti e del diritto internazionale.

    Dopo numerose campagne mai completamente conosciute per reprimere insurrezioni, alcune già in corso (come in Colombia), altre nuove (come nello Yemen), gli U.S.A invasero l’Iraq nel marzo 2003 con una “coalizione di volontari” comprendente soprattutto nazioni dell’Europa orientale candidate ad entrare nella N.A.T.O.

    Il Pentagono ha inoltre messo in campo le forze speciali e altre truppe nelle Filippine ed ha lanciato un attacco navale, aereo e missilistico in Somalia, oltre ad assistere all’invasione della nazione da parte dell’Etiopia nel 2006. Inoltre Washington ha armato, addestrato e sostenuto le forze armate di Djibouti nella loro guerra di confine con l’Eritrea. Infatti Djibouti ospita quello che è, fino ad oggi, l’unico impianto militare permanente degli U.S.A in Africa, Camp Lemonier…L’area di cui è responsabile la Combined Joint Task Force- Horn of Africa copre Djibouti, l’ Etiopia, l’ Eritrea, il Kenya, le Seychelles, la Somalia, il Sudan, la Tanzania, l’ Uganda, lo Yemen e, come “aree di influenza” le Comore, le Mauritius e il Madagascar.

    Ciò vuol dire la maggior parte delle coste occidentali del Mare Arabico e dell’ Oceano Indiano, tra le aree geografiche strategiche più importanti del mondo.

    Truppe degli U.S.A, aerial drones [n.d.t.: veicoli aerei senza pilota dotati di telecamere e/o missili], navi da guerra, aerei ed elicotteri sono in azione in tutto questo vasto tratto di terra e di acqua.

    a metà dello scorso dicembre, gli aerei da guerra degli U.S.A hanno partecipato al bombardamento di un villaggio nel nord dello Yemen che è costato la vita a 120 civili e ne ha feriti altri 44, mentre la settimana successiva un jet da combattimento ha realizzato numerose incursioni aere sulla casa di un ufficiale superiore della provincia di Sa’ada, nel nord dello Yemen.

    Il pretesto per intraprendere realmente una guerra nello Yemen è attualmente il tragicomico “tentato attacco terroristico” di un giovane nigeriano su un aereo diretto a Detroit il giorno di natale. Il bombardamento mortale degli U.S.A nel villaggio dello Yemen appena citato si è verificato dieci giorni prima e inoltre è avvenuto nel nord della nazione, anche se Washington sostiene che le cellule di al-Qaeda operano dall’altra parte del Paese.

    [Basta dare un’occhiata a una carta geografica per capire perche’ gli Usa sono cosi’ interessati alla Somalia (con la scusa dei pirati) e allo Yemen (con la scusa, ancora piu’ ridicola, di Alqaida): uno di fronte all’altro, i due paesi dominano l’ingresso nel Mar Rosso. Un dominio che aprirebbe agli Usa opportunita’ altamente lucrative e strategiche – Vox]

    Il 30 ottobre del 2009 gli Stati Uniti hanno firmato un accordo con la Colombia per acquisire l’uso sostanzialmente privo di limiti e di restrizioni di sette nuove basi militari nella nazione sudamericana, incluse alcune postazioni nelle immediate vicinanze sia dal Venezuela che dall’Ecuador…

    Prendendo come obiettivo due nazioni fondamentali e in sostanza l’intera Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA), Washington sta preparando il terreno per un potenziale conflitto militare in Sud e Centro America e nei Caraibi. Dopo il sostegno statunitense al colpo di stato in Honduras il 28 giugno, questa nazione ha annunciato che sarà il primo stato membro dell’ALBA ad uscire dall’Alleanza e il Pentagono manterrà, e forse amplierà, la sua presenza militare alla base aerea di Soto Cano in Honduras (!)…

    In Ottobre, una pubblicazione delle forze armate statunitensi ha rivelato che il Pentagono spenderà 110 milioni di dollari per modernizzare ed espandere sette nuove basi militari in Bulgaria e in Romania, dall’altra parte del Mar Nero a partire dalla Russia, dove verranno stanziati, per i primi contingenti, oltre 4.000 soldati… All’inizio di dicembre gli Stati Uniti hanno siglato lo “Status of Forces Agreement” (SOFA) con la Polonia, che confina con il territorio russo di Kaliningrad, che permette all’esercito statunitense di stanziare soldati ed equipaggiamenti militari sul territorio polacco…

    [A questo punto, la Russia farebbe bene a costruire basi militari in America Latina! almeno sarebbe un deterrente – Vox]

    In questo nuovo millennio ancora agli esordi, i soldati americani sono già stati inviati in centinaia di migliaia di nuove basi e in zone di guerra in corso o già conclusa, in Albania, Bosnia, Bulgaria, Colombia, Djibouti, Georgia, Israele, Giordania, Kosovo, Kuwait, Kyrgyzstan, Macedonia, Mali, Filippine, Romania, Uganda e Uzbekistan.

    Nel 2010 saranno inviati soldati all’estero in numero ancora più elevato per presidiare basi aeree e siti missilistici, supervisionare e partecipare ad operazioni di contenimento delle insurrezioni nel mondo…

    I soldati statunitensi continueranno a diffondersi in tutto il mondo. Ovunque, tranne ai confini della loro nazione.

    Titolo originale: “2010: U.S. To Wage War Throughout The World”

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6664

    Stretching themselves a bit too thin…
    Proporrei di istituire un Nobel per la guerra. Quello si che gli americani se lo meriterebbero.

  20. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Oltre che disgustosi, gli episodi di razzismo che rimbalzano dalla cronaca ci riportano all’odio muto e selvaggio verso un altro colore di pelle che credevamo di aver superato.

    Osservatore Romano,
    12 gennaio

  21. Damocle
    Damocle says:

    Giustino Di Celmo;
    “ È assurdo affermare che Cuba è terrorista”

    Giustino di Celmo, padre del giovane italiano assassinato in un’azione terroristica a L’Avana, ha definito “assurda e ridicola” l’accusa di praticare il terrorismo – da parte degli Stati Uniti – contro Cuba.

    Giustino parlando JR ha detto che quando ha sentito la notizia dell’inclusione di Cuba nella lista dei “patrocinatori di terrorismo”, ha pensato: “Questa è la menzogna più colossale, la maggior infamia e la più grande calunnia mai espressa dagli Stati Uniti contro Cuba”.

    Inoltre ha segnalato che questa è l’opinione di tutti i comitati di solidarietà con Cuba contro il terrorismo, che nel mondo portano il nome di Fabio Di Celmo,
    che perse la vita 13 anni fa, in un attentato promosso dalla CIA, l’Agenzia Centrale d’Intelligenza degli Stati Uniti.

    “Cuba, in mezzo secolo, ha dimostrato che è un paese di pace, d’armonia, di rispetto e di fraternità verso le altre nazioni, i popoli, i modi di pensare ed anche i regimi politici che dirigono il mondo”, ha sostenuto Giustino, ed ha aggiunto: “Come possono accusare Cuba di patrocinare il terrorismo, quando applicano un blocco genocida che è terrorismo di Stato?”

    Giustino di Celmo ha denunciato che la politica terrorista degli USA ha provocato migliaia di morti e di mutilati nell’Isola.

    “Cuba però non si è mai vendicata per questo, ma ha chiesto e chiede solo giustizia, come faccio io per la morte di mio figlio di 32 anni”.

    Fabio di Celmo è morto assassinato dall’esplosione d’una bomba collocata nel lobby dell’Hotel Copacabana il 4 settembre del 1997, come parte d’una campagna di terrore scatenata dagli Stati Uniti.

  22. Vox
    Vox says:

    Non credo che il problema per gli italiani sia il colore della pelle. Credo che siano (siamo) semplicemente vittime della guerra tra poveri e più poveri scatenata a ragion veduta da chi guida il paese (anzi, i paesi), sia per continuare a sfruttare i poveri, sia per sviare la loro aggressivita’ verso altri poveracci, anzicche’ verso coloro che sono i veri responsabili delle loro condizioni. Tutto questo, mi sembra, l’ha detto piu’ sopra anche Pino e concordo pienamente con lui.

    Inoltre, credo che l’immigrazione illegale, se la si volesse veramente fermare, lo si sarebbe gia’ fatto da un pezzo.

  23. Damocle
    Damocle says:

    Più di 40.000 statunitensi hanno visitato l’Isola di Cuba nel 2009.

    Nonostante le restrizioni di viaggiare a Cuba, imposte dal governo nordamericano ai suoi cittadini, nel 2009 hanno visitato l’Isola più di 40.000 statunitensi, così ha segnalato una relazione del Centro di Studi Turistici di Santiago di Cuba, basata sui dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica (ONE).

  24. Anita
    Anita says:

    FARC-EP

    (allora conosciuta semplicemente come FARC) è stata istituita nel 1960 come braccio armato del Partito Comunista della Colombia come un movimento di guerriglia in opposizione al governo colombiano, le sue azioni e le politiche.

    Il gruppo poi tassati al traffico di cocaina nel corso del 1980 per finanziare se stessa, ma è rimasto strettamente legato al Partito Comunista, anche perché ha creato l’Unione patriottica nei primi anni 1980 e più tardi di una struttura politica si chiama il Partito Comunista Colombiano Clandestino (PCCC ).

    FARC-EP rimane il più grande, nonché il più antico gruppo di insorti nelle Americhe. Secondo il governo colombiano FARC-EP ha circa 11.000 iscritti nel 2009, in calo da 16.000 nel 2001, dopo aver perso circa un terzo della loro forza di combattimento da quando il presidente Álvaro Uribe si è insediato nel 2002. Tuttavia , nel 2007, le FARC-EP Comandante Raúl Reyes ha affermato che la loro forza consisteva di 18.000 guerriglieri

    Le maggiori concentrazioni di guerriglieri delle FARC-EP si trovano in tutta la parte sud-est della Colombia i 500.000 chilometri quadrati (193.000 miglia quadrate) della giungla e nelle pianure ai piedi delle montagne andine.

    FARC-EP ha affrontato le critiche espresse attraverso grandi manifestazioni in tutta la Colombia nel 2008. e il presidente venezuelano Hugo Chavez ha anche espresso il suo disaccordo con il loro ricorso a sequestri e lotta armata.

  25. Linosse
    Linosse says:

    X Vox 424
    Non bisogna dimenticare coloro che si sono beneficiati grazie agli
    immigrati illegali,specie al nord,patano in particolare e i leghisti stavano e stanno a guardare ripetendo la solita messinscena per videofagi.
    ROBA da DIMISSIONI!
    Saluti
    L.

  26. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    la ringrazio per la risposta, complessivamente coerente. Tra noi ci sono differenze di lettura dei fatti storici legate e diverse sensibilità e visioni del mondo, molte del tutto indipendenti dalle ideologie.

    In una guerra vincono o perdono le nazioni ma le vittorie e le sconfitte vengono ripartite in modo disuguale: generali e soldati vengono differentemente ricompensati o puniti. A maggior ragione questo vale per le zone di confine, che vengono guadagnate o perdute secondo le sorti della guerra: ci si può annettere l’Alsazia, non certo la Bretagna. Questo fa parte delle normali leggi ed usi di guerra. I tedeschi hanno perduto il Tirolo, perdere Vienna o Monaco sarebbe stato un tantino più complesso. Hanno perduto la Prussia Orientale non Kassel. Dire che è giusto che gli istriani paghino per i milanesi è un’affermazione imbecille: io posso fare affermazioni discutibili ma non faccio mai affermazioni imbecilli. Ho detto, e ripeto, che gli stati pagano in modo disuguale e che le zone di confine pagano più delle altre. Questo arriva a capirlo?

    Nel vostro caso specifico, Venezia Giulia e Dalmazia erano zone di popolazione mista ma con una forte presenza di slavi, maggioritaria nelle campagne. Dopo la prima guerra mondiale li abbiamo annessi, in violazione a quei principi di nazionalità che teoricamente stavano alla base della politica estera italiana, e vi abbiamo condotto una durissima politica di snazionalizzazione. Il problema non era tanto che l’italiano era diventato lingua obbligatoria nelle scuole (cosa che mi sembra per altro più che giusta) ma che le altre lingue erano vietate; che le condanne a morte fioccavano con la solita superiore indifferenza che hanno gli italiani quando sparano addosso a qualcuno mentre nessuno spara addosso a loro, e spesso venivano emesse senza nessuna giustificazione. La maggioranza delle condanne a morte durante il Ventennio sono state emesse contro gli slavi giuliani e dalmati ed abbiamo incominciato ancora durante la guerra (nel 1917). Gli episodi di violenza erano abituali nella politica italiana anche prima dell’arrivo dei fascisti.
    Non è vero che i fascisti si sono comportati da fascisti, è piuttosto vero che gli italiani si sono comportati da italiani. Avevamo già fatto la stessa cosa durante le guerre d’Africa, quando ancora il fascismo non esisteva neppure come movimento. La realtà le è scappata fuori bene: “in fondo erano popoli ‘inferiori’ per i fascisti”. No, non per i fascisti, per gli italiani in genere.
    Dopo la guerra ci hanno presentato il conto ed hanno preteso che il conto fosse pagato. Così va la storia e così va la vita: prima o poi i nodi vengono al pettine e prima o poi si pagano i conti lasciati in sospeso. Arriva a capire anche questo?
    Io dico che questo è giusto non certo nel senso che giustifico le stragi ma nel senso che quando si fanno errori si pagano e che questo fatto ha una sua razionalità. E’ giusto perché solitamente accade così, ed è anche giusto che così accada: Naturalmente questo NON si riferisce a nessuno in particolare, è un’osservazione generale: è giusto che noi abbiamo perso la guerra, avendola persa è stato giusto pagarne il fio.

    A questo proposito, noi non abbiamo pagato un bel nulla. Abbiamo nascosto decine di migliaia di criminali di guerra semplicemente negando i fatti. Il tutto per portare avanti la fola dell’Ittagliano brava gente che è stato anche il suo refrain per mesi e mesi. Ricorderà quando lei negava che l’esercito potesse aver commesso stragi, com’è in realtà sempre avvenuto.

    Che noi si sia stati meglio dei nazisti è possibile, ma non sempre e non dappertutto. In certe zone non c’è stata molta differenza. Comunque non la ritengo una cosa di cui vantarsi.

    Quando lei afferma che i titini non erano i francesi dice un’altra cosa che bisognerebbe precisare. Non i titini ma i balcanici in genere non sono i francesi. Le guerre balcaniche sempre e da sempre hanno un contenuto di ferocia del tutto inesistente in altre zone d’Europa. Lo dimostrano le guerre della ex-Iugoslavia di pochissimi anni fa, Tito morto da decenni. I reggimenti dei Panduri, esattamente come i reggimenti cosacchi, erano il terrore delle popolazioni da loro attraversate, anche quando erano popoli alleati o addirittura il loro stesso popolo. Lo si legge addirittura nella letteratura degli ultimi tre secoli. Quindi Tito ed i kommunisti avranno anche tre nasi ma con certe abitudini non c’entrano molto: c’erano già da molto prima.
    Con tutto questo io rimango del parere che chi è andato a casa d’altri a portare morte e distruzione non ha il diritto di lamentarsi quando gli altri gli restituiscono la pariglia. Infatti i tedeschi, che hanno un po’ più di dignità degli italiani, stanno zitti e non continuano a menare il torrone per quanto subito dalle loro popolazioni orientali nel 1945. Gli italiani (di estrema destra perché è uno dei cavalli di battaglia dei neofascisti) invece continuano a lamentarsi per quello che loro stessi hanno provocato. Lamentatevi con i fascisti invece di continuare a votarli!…..

    Quanto a Togliatti ed al PCI, sappiamo bene che questo è uno dei suoi pallini. Bisognerebbe conoscere qualcosa della mentalità e cultura del PCI di allora, che era una cultura internazionalista e non nazionalista. Giusto o sbagliato che questo fosse quella era la cultura dell’epoca e giudicare fuori del tempo è sempre pericoloso. Tuttavia il tema delle responsabilità di Togliatti, molto limitate secondo me, non c’entra molto con quello di cui si stava parlando, la cacciata degli italiani dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia. Togliatti non avrebbe potuto fare nulla perché le dinamiche in gioco erano ben altre. Ma si sa che per lei la sinistra è l’unica responsabile di tutti i mali del paese, nessuno escluso.

    Quanto alle sue ultime due domande, rimango del parere che lei faccia parte di una cultura nazionalista, di destra, e che le sue risposte non centrino adeguatamente i temi in discussione, neanche questa volta.
    Un saluto U.

  27. sylvi
    sylvi says:

    Caro Uroburo,

    puzzo un po’ anche di cipolla bruciata, spero non le dia fastidio!!!

    Ecco volevo dire:
    l’altro giorno, percorrendo le vallate dall’Ungheria a Maribor e Lublijana, con mio marito tentavamo un elenco di popoli che passarono, nel corso dei secoli, da quelle dolci colline e montagne , che si sciacquarono, forse, i piedi in quei torrenti cristallini…
    Da quelle tdc che siamo, ( Giove li fa e poi li accoppia!) ci siamo dimenticati dei Panduri, e si che arrivavamo dalle loro terre!!!
    Se non ci fosse lei….

    Dunque, se non ho capito male ancora: l’Italia è Nazione quando gli istriani pagano a nome di tutti gli altri, non è Nazione tutte le altre volte!!! Ipse dixit!

    Quando c’era da salvare Pola e le altre località rivierasche, Togliatti non andò a Belgrado, non scrisse a Bonomi quei suoi messaggi involuti… non diede ordini ai partigiani…il resto non lo ricordo!
    Ah già c’era l’internazionalismo, il comunismo da propagare, ma non a Roma e a Milano, troppo difficile!

    E poi… l’interno istriano era tutto slavo….Grisignana, Matelada…uliveti, vigneti…tutta roba di coltura tipicamente slava!!!
    Ma si legga Tomizza che è rivalutato persino da tele-Capodistria!

    Concludo dicendole che ha ragione: dal punto di vista dei suoi paraocchi stretti stretti io non posso essere che di dx!
    Dio, Odino, anche Allah ci salvino da gente come lei!

    Dobrovece, diceva Togliatti a Tito!
    Sylvi

  28. sylvi
    sylvi says:

    x Urobur

    Ps: I dravini, i morlacchi che abitavano le terre d’Istria erano slavi come me e lei!

    Sylvi

  29. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    ha ragione mi sono espresso male e di corsa.
    La cultura prussiana degli junker, nella quale il luteranesimo aveva grandissima importanza, era un tuttuno omogeneo e compatto che si adattava malissimo alla basilari tendenze criminali hitleriane. La Prussia non fu mai un territorio nazista, e Berlino men che meno, a differenza del sud. La maggioranza dei dirigenti nazisti non erano prussiani ma Bavaresi.
    Lo stesso antiebraismo era più diffuso nel sud e nell’impero asburgico che in Prussica o in Renania.
    Anche nella Wehrmacht i nazisti non erano tanti, soprattutto tra gli ufficiali di mestiere, che erano poi circa 100.000.
    Era molto meglio chiedere il passaggio nelle Waffen SS – come fece tra gli altri Blumentritt, l’eroe di Arnhem – dove si era pagati meglio e si faceva carriera più rapidamente. Ma quelli che lo fecero rimasero sempre una minoranza nonostante fossero richiestissimi.
    Tutto questo solo per fare un po’ il precisino che i fatti rimangono i fatti. U.

  30. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Giò Vaschi,
    solo per amor di precisione, e senza voler sminuire alcunché, vorrei dire anche a lei che le cose bisognerebbe giudicarle nello spirito del tempo (Zeitgeist).
    Il Follefuehrer, come il Buce, furono e rimasero uomini dell’Ottocento almeno sul piano culturale, e per di più di una cultura mediocrissima ed abborracciata (di Nietzsche avevano capito solo la teoria del Superuomo, per di più mal interpretandola).
    Alla fine dell’Ottocento credere alle diversità tra le razze era normale. Come normale era credere che esistessero razze superiori e razze inferiori.
    In questa concezione il cattolicesimo c’entrava fino ad un certo punto; secondo me c’entrava invece molto la cultura positivistica (di base del tutto atea) e le imprese coloniali che avevano dato piena misura all’orgoglio dell’uomo bianco. Nessuno ci resisteva quindi eravamo superiori…..
    Erano cose affermate da fiori di scienziati, mica solo dall’uomo della strada.
    Hitler veniva da quel mondo, per di più era austriaco e l’antiebraismo era particolarmente virulento proprio nelle zone orientali dell’impero. Il perché mi sfugge: gli Asburgo, a differenza dei Romanov, non hanno mai incoraggiato i pogrom.
    Un saluto U.

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara signora,
    non le rimane che dichiarare guerra alla Slovenia-Croazia e farsi restituire le famose terre irredente.
    Poi alla Russia per le ceneri di suo padre.
    Poi abolire il PCI dalla storia d’Ittaglia.
    Ma non il fascismo che ne fu l’autobiografia della nazione.
    Vadi, cara, vadi. Uroburo

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. Le converrà anche vincerla altrimenti ci tocca essere annessi anche noi di Milano per colpa di quattro TdC friulane. U.

  33. Uroburo
    Uroburo says:

    A Milan disen:
    ch’era on stupitt
    ch’el faceva el stupitt
    inscì la gent la diseva:
    “El fa aposta a fa el stupitt”.
    E inveci
    l’era stupitt debun…

  34. sylvi
    sylvi says:

    Proverbio friulano

    -Un cjastron al reste cjastron ancje studiàt.
    Puars i me bèz!-
    Disè so pari avilììt da tan spreco!
    Sylvi

  35. sylvi
    sylvi says:

    “Poi alla Russia per le ceneri di suo padre.”

    x Uroburo

    Il suo buon gusto fa vomitare!!!
    Sylvi

  36. Peter
    Peter says:

    xUroburo e Pino

    la cultura dominante in Germania, a partire dal Bismarck, e’ sempre stata protestante e prussiana. Lo stesso Bismark promosse il (o la, non saprei in quella linguaccia barbarica) kulturkampf, ovvero l’allontanamento della Germania dai valori cattolici, ed in particolare dalle influenze cattoliche extratedesche (leggi romane o vaticane ), in nome della ‘modernizzazione’ (leggi nazionalismo, mentre la cultura cattolica e’ per sua natura internazionalista, non mi stanchero’ mai di ripeterlo).
    Il positivismo, come del resto il capitalismo moderno di cui fu l’espressione ‘filosofica’, sono primariamente dei prodotti protestanti. Non vi sarebbero facilmente stati senza la Riforma. Il cattolicesimo era troppo legato alla proprieta’ fondiaria, l’aristocrazia terriera, il feudalesimo.
    Lutero in persona era ferocemente antisemita.
    Uroburo dice che il luteranesimo era intrinsecamente antinazista, per me non e’ affatto cosi’, erano perfettamente conciliabili dato il carattere nazionalista del luteranesimo ab initio. Inconciliabile col nazismo era il cattolicesimo. Ammetto pero’ che molti alti dirigenti nazisti (perfino Goebbels ed Himmler, e forse anche Goring, erano nati cattolici e nel Sud della Germania). Hitler anche, ma era sempre stato anticlericale, come del resto anche Mussolini

    un saluto

    Peter

  37. togliatti
    togliatti says:

    Nel febbraio 1992, durante la campagna elettorale per le imminenti elezioni politiche, lo storico ex-comunista Franco Andreucci pubblicò nel settimanale Panorama lo stralcio di una lettera di Togliatti proveniente dagli archivi del Comintern di Mosca. In risposta a una lettera del dirigente comunista Vincenzo Bianco che chiedeva di intercedere presso le autorità sovietiche per evitare la morte dei prigionieri italiani in Russia, il 15 febbraio 1943 Togliatti aveva tra l’altro scritto: «Io non sostengo affatto che i prigionieri si debbano sopprimere, tanto più che possiamo servircene per ottenere certi risultati in un altro modo»[57], alludendo al possibile ruolo dei sopravvissuti come testimoni della disfatta dell’aggressione fascista all’Urss o come acquisiti alla militanza comunista.

    Nella versione falsificata dall’Andreucci il passo diventava: «Io non sostengo affatto che i prigionieri si debbano assassinare, tanto più che possiamo ottenere certi risultati in altro modo», dove si fa apparire che per Togliatti fosse un bene far morire, qualunque fosse il modo, i soldati spediti dal fascismo in Russia[58].

    Un altro passo della lettera, dove Togliatti aveva scritto: «Quanto più largamente penetrerà nel popolo la convinzione che aggressione contro altri paesi significa rovina e morte per il proprio, significa rovina e morte per ogni cittadino individualmente preso, tanto meglio sarà per l’ avvenire d’ Italia», sostenendo così che l’Italia, fatta consapevole della rovina rappresentata da una politica d’imperialismo guerresco, dovesse scegliere per l’avvenire una politica di pace e non di aggressione, diveniva nella manipolazione dell’Andreucci: «Quanto più largamente penetrerà nel popolo la convinzione che aggressione e il destino individualmente preso di tante famiglie è tragico, tanto meglio sarà per l’avvenire d’Italia», dove il passo completamente inventato «il destino individualmente preso di tante famiglie è tragico», sopprimeva ogni riferimento alla politica imperialista fin lì seguita dall’Italia fascista per alludere a un generico e inevitabile destino di morte riservato agli Italiani. Altre parole della lettera erano equivocate, tra i quali un «vecchio Hegel», divenuto un grottesco «divino Hegel»[59].

    La falsificazione fu scoperta dieci giorni dopo: l’Andreucci si dimise dall’incarico di consulente rivestito nella casa editrice «Il Ponte alle Grazie» che, a causa della perdita di credibilità subita[60], in breve subì un crollo di vendite e fu assorbita nel 1993 dalle «Edizioni Salani». Il risultato politico dell’operazione era comunque in parte raggiunto: l’attacco a Togliatti, oltre a influire sul risultato delle elezioni, servì anche a mettere fuori gioco Nilde Iotti da una possibile elezione alla Presidenza della Repubblica.[61]

  38. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Dopo il bellissimo editoriale di Minchiolini al TG!, tanto per affrettare i tempi..propongo al paesello una titolazione e statua all?On Borghezio, che nel periodo suddetto fu alacre oppositore della 1Repubblica!
    Un ‘eroe a cui il diredue del TG”2 ,magari per essere al pari del tg1 ,anzi superarlo, potrebbe con un clamoroso editoriale,cominciare il processo di canonizzazione, in diretta!
    Telekabul era un peto, in confronto a Minchiolini!

    cc

  39. Uroburo
    Uroburo says:

    (La Lega chiama …)
    …. a Israele bisogna rimproverare di non fare di più, perchè è il più forte, ma i palestinesi dovrebbero stendere una mano, non per la carità ma per il diritto!!! E non per continuare a seminare morte. Altrimenti non se ne esce. sylvi { 12.01.10 alle 19:10 }
    —————————————————-
    Personalmente sono convinto che non se ne uscirà, almeno fino a quando lo stato d’Israele rimarrà quel che è: uno stato che istituzionalizza le divisioni razziali e che vuole eliminare gli arabi dalla sua compagine territoriale. Possono cercare di vincere raggiungendo completamente questo obiettivo ma questo comporta difficoltà tecniche rilevanti.
    Però sarebbe interessante che tutti i cialtroni capaci di dare sempre buoni consigli dicessero in concreto cosa dovrebbero fare i palestinesi.
    Nessuno va a vedere quale sia realmente la loro situazione.
    Tutte le loro iniziative economiche sono distrutte dagli israeliani (e non solo quelle: hanno minato anche le fogne, giusto per evitare le epidemie).
    Nessuna delle loro dichiarazioni viene mai riportata se non quelle degli estremisti islamici.
    Sarebbe anche interessante calcolare quante sono state le vittime di questo loro continuo seminare morte (tanto per essere un po’ rettorici che è la malattia di tutte le TdC). E confrontare il numero con quello dei morti palestinesi nel periodo analogo. Tanto per far parlare i numeri. Il conto dei morti, il banale conto dei morti, dice chiaramente da che parte stanno i boia e da che parte stanno le vittime. L’operazione Piombo Fuso (una operazione democratica) ha avuto 1400 morti contro 1. U.

  40. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Si in effetti IlGenio era anticlericale in gioventù, quando non so più dove, disse …se Dio esiste gli dò cinque minuti per fulminarmi..!!
    PROBABILMENTE AVEVA L’OTITE!

    cc

  41. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Marco,
    mi sono letto con vero piacere il tuo messaggio marco tempesta { 12.01.10 alle 22:17 } n. 355.
    Mi è venuta in mente la VI satira di Giovenale: Quis custodiet ipsos custodes? Giovenale lo diceva a proposito delle donne ma da tempo la frase viene usata soprattutto in politica. Chi mai controllerà i controllori (tecnologici, ovviamente) impedendo loro di instaurare una dittatura (tecnologica) che sarà esattamente uguale, nei suoi contenuti, a tutte le altre? Lo chiederemo alla sfera di cristallo …..
    Trovo questo tuo messaggio straordinariamente simile alle dichiarazione del Caldaroli, quel curioso personaggio della Lega autore della porcata: anche lui vuole la castrazione chimica degli abusi sessuali. Insomma pena di morte (perdio!), che è, come noto, la panacea di ogni male. Il fatto che non abbia mai risolto nulla ed anzi abbia creato conseguenze ancora peggiori (ad esempio un peggioramento della qualità dei reati visto che i criminali non hanno più nulla da perdere ) non disturba le tue profonde meditazioni.
    La tecnologia, dicevi. Minchia, come non averci pensato prima?! Ma è così semplice: la tecnologia! Così a buon mercato, così facile da mettere in cantiere, così a disposizione di tutti …..
    Vedi caro, l’evoluzione tecnologica richiede tempo, cultura e denaro, moltissimo denaro. Chi ha la tecnologia difende le sue acquisizioni con le unghie e con i denti e non è minimamente disposto a spartirla con gli altri. Le guerre del futuro saranno ancora più feroci di quelle passate ed avranno come loro contenuto anche la tecnologia. E chi non l’ha rimane indietro, ancora più alla mercè di chi ce l’ha di quanto non sia stato finora per le risorse minerarie (ed in un prossimo futuro per l’acqua). La tecnologia non diminuirà ma aumenterà le differenza tra gli uomini e gli stati e renderà ancora più precaria la vita su questo pianeta. La tecnologia, che è poi l’aspetto più strategico dell’economia capitalistica.
    Sei un illuso, e per di più sei sempre più di destra: hai sostituito la fede in Dio con quella nella tecnologia. Ti dirò: forse era meglio la fede in Dio: quanto meno era fatta da uomini, mentre la tecnologia sarà fatta da macchine o da uomini completamente meccanizzati. U.

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    …. a Israele bisogna rimproverare di non fare di più, perchè è il più forte, ma i palestinesi dovrebbero stendere una mano, non per la carità ma per il diritto!!! E non per continuare a seminare morte. Altrimenti non se ne esce. sylvi { 12.01.10 alle 19:10 }
    —————————————————-
    Personalmente sono convinto che non se ne uscirà, almeno fino a quando lo stato d’Israele rimarrà quel che è: uno stato che istituzionalizza le divisioni razziali e che vuole eliminare gli arabi dalla sua compagine territoriale. Possono cercare di vincere raggiungendo completamente questo obiettivo ma questo comporta difficoltà tecniche rilevanti.
    Però sarebbe interessante che tutti i cialtroni capaci di dare sempre buoni consigli dicessero in concreto cosa dovrebbero fare i palestinesi.
    Nessuno va a vedere quale sia realmente la loro situazione.
    Tutte le loro iniziative economiche sono distrutte dagli israeliani (e non solo quelle: hanno minato anche le fogne, giusto per evitare le epidemie).
    Nessuna delle loro dichiarazioni viene mai riportata se non quelle degli estremisti islamici.
    Sarebbe anche interessante calcolare quante sono state le vittime di questo loro continuo seminare morte (tanto per essere un po’ rettorici che è la malattia di tutte le TdC). E confrontare il numero con quello dei morti palestinesi nel periodo analogo. Tanto per far parlare i numeri. Il conto dei morti, il banale conto dei morti, dice chiaramente da che parte stanno i boia e da che parte stanno le vittime. L’operazione Piombo Fuso (una operazione democratica) ha avuto 1400 morti contro 1. U.

  43. Uroburo
    Uroburo says:

    x togliatti
    Le cose sono andate esattamente così.
    Ricordo che quando avevo letto la lettere che parlava del “divino Hegel” avevo pensato: uno chiuso e controllato come Togliatti che scrive una frase così piena di rettorica da quattro soldi? Mah …. Certe caxxate le possono scrivere solo i friulani quando parlano del loro imaginifico passato. U.

  44. Anita
    Anita says:

    Ma che brutte notizie, il terremoto a Haiti.

    La nostre TV non mostrano altro, scene terrificanti.
    Ho letto le notizie Italiane…come sempre fanno passi avanti piu’ di quello che si sa.

    Per il momento solo cittadini americani feriti saranno trasportati a Guantanamo, per i cittadini di Haiti dovranno prendere provvedimenti perche’ Guantanamo non e’ in grado di ospitare il grande numero.

    Nessuno si azzarda a dare un numero di vittime, solo che e’ altissimo…
    Tutte le Nazioni hanno promesso aiuto, gli US sono sul luogo e la popolazione sta gia’ mandando contributi.

    Negli US ci sono molti nativi di Haiti, in Florida ed in Brooklyn NY, tutti hanno famiglie sull’isola.
    Anche nel mio Stato c’e’ una comunita’ Haitiana.

    Pregiamo per loro e…mettevi una mano in tasca.

    Anita

  45. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Sono senza parole. Pare che i morti possano essere 500 mila. Pazzesco.
    Sono rimasto colpito anche perché sto leggendo propio un libro su Haiti, che racconta la lotta degli schiavi per liberarsi dello schiavismo e conquistare l’indipendenza della Francia. Leggere i nomi delle località degli avvenimenti di allora e vedere che molti sono gli stessi del disastro di oggi fa un effetto che non so descrivere.
    pino

  46. Anita
    Anita says:

    Traduzione Google.

    Iniziano i lavori per prima dovrebbe palestinese City
    Martedì 12 Gennaio 2010
    Ben Hubbard, Associated Press

    Atara, West Bank (AP) – equipaggi di lavoro hanno aperto su quello che spero sarà la prima moderna, progettata città palestinesi – un passo che i funzionari dicono che contribuirà a costruire uno stato indipendente, nonostante l’attuale stallo nel processo di pace con Israele.

    Dal momento che la scorsa settimana, gli operatori di macchine sono stati al lavoro, prendendo pezzi di una collina rocciosa nei pressi di questo villaggio della West Bank. Se il progetto va secondo i piani, fornirà 40.000 palestinesi, con case in uno sviluppo in stile americano.

    Ma restano complicazioni. Le cerniere 500 milioni dollari per l’approvazione del progetto di Israele di un breve tratto di strada.

    “Si potrebbe costruire tutta la città, ma la domanda è: la gente vive in una città che non ha una strada di accesso?” ha detto Bashar Masri, amministratore delegato della società alla base del progetto. “Ovviamente, la risposta è no”.

    I palestinesi dicono che Israele non ha risposto alle loro richieste per la strada di accesso. Il ministero della Difesa israeliano, che si occupa della zona, non ha restituito le chiamate da The Associated Press in merito alla questione.

    Politica dichiarata di Israele è quello di promuovere lo sviluppo economico in Cisgiordania, e la costruzione della nuova città sembra rientrare in tale obiettivo. Ma due miglia (tre chilometri) della strada avrebbe dovuto essere costruito in una parte della Cisgiordania che Israele controlla, nell’ambito vista di un insediamento ebraico, alzando le possibili complicazioni.

    Western-backed primo ministro palestinese Salam Fayyad, un economista rispettato a livello internazionale, ha annunciato piani per costruire le istituzioni a prescindere dei progressi nei colloqui di pace, con l’obiettivo di essere pronti per lo stato in due anni. La nuova città, conosciuta come Rawabi, sarebbe un elemento chiave di tale piano.

    Rawabi, a circa 20 miglia (30 chilometri) a nord di Gerusalemme, è progettato per cercare molto simile a un sobborgo americano.

    In piedi su un modello di lavoro in ufficio di Bayti Real Estate Investment Company a Ramallah, Masri ha sottolineato l’uovo di città-forma, centro collinare, dicendo che resterà in carica e torri residenziali, un centro congressi e hotel, negozi, caffè e un film teatro. Il centro sarà una zona pedonale con un parcheggio sotterraneo, ha detto.

    Città come Ramallah e Nablus sono stravaccato nella campagna della Cisgiordania nel corso dell’ultimo secolo, che si ritrovano con le strade insufficienti, le infrastrutture e posto auto, producendo ingorghi quotidiani che ringhio loro centri.

    In Rawabi, al contrario, una serie di strade saranno ciclo giù per la collina, fiancheggiata da edifici residenziali collegati da percorsi pedonali, progettato per la classe palestinese mezzo, Masri ha detto. I residenti avranno un ampio parcheggio e l’accesso ai parchi, scuole, moschee e una chiesa.

    Masri ha voluto fornire i prezzi condominio, ma ha detto che 5.000 unità sono progettate per i palestinesi che possono permettersi i pagamenti mensili compresi tra $ 400 e $ 700. Altre 1.000 unità di lusso sarà venduto per di più, ha detto.

    Il progetto è finanziato dalla Qatari Diar Real Estate Investment Co. e Ramallah-based Massar International.

    Per aiutare le famiglie case di acquisto, gli Stati Uniti Overseas Private Investment Corporation, un braccio di investimento del governo americano, è cercare di creare un progetto di assistenza mutuo.

    Masri società prevede di iniziare la colata fondazioni in tre mesi, ha detto, e ha detto i residenti devono muoversi in prima entro il 2013.

    Che è, supponendo che la città prende il suo strada di accesso.

    Raggiungere il sito significa che ora a seguito di una strada stretta e tortuosa attraverso una serie di villaggi palestinesi. Progettisti hanno previsto una nuova strada di accesso, ma a circa due miglia (tre chilometri) è di un israeliano cross-zona controllata, ha detto Amir Dajani, vice direttore Bayti’s.

    Dajani ha detto l’Autorità palestinese ha chiesto a Israele di mettere il tratto di strada sotto la giurisdizione palestinese, ma deve ancora ottenere una risposta.

    “La strada di accesso un’arteria per il progetto”, ha detto Dajani. “È fondamentale per il suo successo e la crescita futura e un prerequisito per la sostenibilità”.

    Portavoce del governo israeliano Mark Regev ha rifiutato di commentare il progetto, ma ha detto che Israele ritiene che la crescita economica in Cisgiordania “il miglior antidoto contro l’estremismo e il terrorismo”.

    Per ora, il progetto si sta muovendo in anticipo. Mercoledì scorso, un team di trattori scolpita una strada locale in collina rocciosa, mentre gli ispettori-arancio acquisiti e ingegneri in hardhats preparati altri siti.

    In piedi sulla cima della collina in programma per ospitare il centro di futuro, site manager Maher Sawalha indicò dove spera di costruire strade della città, ville e impianto di trattamento delle acque reflue.

    Villaggi palestinesi stavano cluster sulle cime delle colline adiacenti, e la metropoli israeliana di Tel Aviv, sulla costa mediterranea era chiaramente visibile, a circa 25 miglia (40 chilometri) a ovest.

    “Se è chiaro e si dispone di una giornata di sole, si può vedere tutta la strada fino al mare,” Sawalha detto.

    Sawalha, di 45 anni, padre di sei anni, ha detto che prevede di passare dal suo appartamento in affitto a Ramallah per Rawabi il più presto possibile.

    “E ‘un sogno di possedere una casa qui, in una nuova città dove si lavora e vive tranquillamente con i tuoi figli”, ha detto. “Sarà simile alla vita negli Stati Uniti”

    Anita

  47. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Qui non azzardano numeri di possibili morti.
    Non ne hanno la minima idea…sono solo speculazioni.

    Ho letta la cifra di 500’000 su un articolo Italiano.

    Sto ascoltando un notiziario mentre scrivo, un Senatore Haitiano ha detto che potrebbero essere 500’000, ma e’ troppo presto.

    Personalmente preferisco attendere qualche giorno per dare tempo di determinare la situazione.

    Povera gente, i vari governi si si sono approffittati dei vasti aiuti degli US e internazionali e Haiti e’ rimasta la piccola nazione piu’ povera in questa parte del mondo.

    Speriamo che non subiscano altre scosse sismiche.

    Gli edifici sono costruiti come ho visto in Colombia, sabbia e mattoni…le strade spariscono da una stagione all’altra.
    Tutto dovuto a corruzione.

    Buona notte,
    Anita

  48. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    caro Uroburo, falsificare quella lettera fu certo un’azione disonesta, oltreche’ stupida. Tuttavia trovo il contenuto originale piuttosto deprecabile. La retorica di Togliatti si esercitava su di un paese vinto, stremato, ridotto alla fame dal fascismo e dalla guerra, ed in particolare si parlava della vita o morte di pochi soldati italiani superstiti che avevano pagato abbastanza, non solo per se stessi, ma anche per tutti gli altri imboscati o rimasti a casa. Pochissimi di loro erano mai stati contenti di ‘andare in Russia’ in primo luogo. Ma forse scriveva a nuora perche’ suocera intendesse, il che lo rendeva comunque una marionetta di Stalin. Perche’ non si presenta per esteso la citazione dal ‘vecchio Hegel’ a proposito di costoro? Vecchio o divino, citarlo in quel contesto mi pare egualmente patetico e miserabile.
    Quanto alla signora Jotti, credo che Scalfaro fu un presidente decisamente migliore.

    un saluto

    Peter

    ps
    gradirei un commento sul mio ultimo breve post , se crede

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