La Lega chiama, Rosarno risponde. Con la stessa violenza e gli stessi discorsi contro gli immigrati che a suo tempo venivano fatti contro i nostri emigrati

Ciò che è avvenuto e sta avvenendo a Rosarno, nella Calabra lontana e da sempre programmaticamente abbandonata dallo Stato italiano ai poteri locali, in primis quello della malavita, non è il caso di commentarlo solo con la voce dello sdegno e della condanna. Così si farebbe il gioco dai razzisti, degli intolleranti, dei ministri dell’Interno che, come ha incredibilmente fatto Roberto Maroni, dichiarano che “c’è stata troppa tolleranza”. Il bilancio è pesante, certo: due immigrati di colore sono stati feriti alle gambe da fucilate sparate dai calabresi brava gente, altri cinque sono stati investiti con auto da altri calabresi “brava gente” e ce ne sono infine due che versano in gravi condizioni all’ospedale perché un gruppazzo di “calabresi brava gente” li ha presi a sprangate e bastonate. La distinzione tra sprangate e bastonate si riferisce al fatto che le bastonate si danno con bastoni di legno mentre invece le sprangate si danno con spranghe di metallo. Sì, avete letto bene: di metallo. Di quelle cioè che possono fracassare un cranio e spedire qualcuno all’altro mondo, come è avvenuto mesi or sono a Milano per mano di due baristi che hanno linciato immigrato reo di non avere pagato un pacchetto di biscotti. E infatti a Rosarno due uomini “extracomunitari” sono sulla soglia dell’altro mondo.

Ma per capire in quale barbarie siamo precipitati con questa vicenda, e verso quale precipizio ci stiamo avviando a passo di carica, bisogna avere sotto mano il libro appena edito in Francia con il titolo “Le massacre des Italiens”, che nella nostra lingua si traduce con “Il massacro degli Italiani”. Sì, avete letto bene: Il massacro degli Italiani. Con la I maiuscola perché non si tratta né di albanesi, né di rom e sinti, né di rumeni né dei “marocchini di merda” cari all’onorevole Sporkezio. Il libro si occupa di uno dei tanti capitoli che pur riguardando un massacro di nostri connazionali sono stati da noi “italiani brava gente” censurati e cestinati al pari delle centinaia di dossier e processi murati nel famoso “armadio della vergogna”. Meglio e più facile piangerci sempre e solo addosso, ora con gli alpini scomparsi in Russia e ora con le vittime delle foibe, dando però preferibilmente la colpa a chi non c’entra niente. Ma non divaghiamo.

Come ci ricorda l’autore del libro, Gérard Noiriel, il maggiore specialista francese di storia dell’immigrazione, il 17 agosto 1893 i nostri emigrati in terra francese per guadagnarsi il pane come lavoratori stagionali nelle saline d’Aigues-Mortes, in Provenza, sono presi d’assalto da una folla inferocita prima di lavoratori giornalieri francesi e poi anche di abitanti d’Aigues-Mortes. Il motivo della caccia all’italiano, durata una intera giornata è conclusa con 9 italiani uccisi, 15 pure uccisi ma fatti sparire e più di 50 feriti è lo stesso che ha innescato il dramma di Rosarno: la massa di lavoratori francesi pagati a giornata non ce la faceva a reggere il ritmo di lavoro degli stagionali italiani, quasi tutti torinesi, e perciò la molla della “concorrenza degli immigrati” ha fatto scattare la caccia e il massacro scatenando la xenofobia sempre in agguato: dalli allo straniero…..  Anche se a Rosarno hanno cominciato a protestare gli immigrati, contro le paghe da fame e la durezza dello sfruttamento, mentre ad Aigues Mortes hanno cominciato i lavoratori francesi, la sostanza non cambia: si tratta pur sempre di una rivolta contro gli immigrati, contro gli stranieri, contro “gli altri”, col solito ritornello caro ai nostri leghisti che “ci rubano il lavoro”. Poi, come sempre, si aggiunge la violenza che un po’ tutti i perbenisti, nazionalisti e tradizionalisti covano e che non vedono l’ora di poter sfogare con la scusa di una “causa giusta”.

Tempo fa il collega del Corriere della Sera Gianantonio Stella ha voluto ricordarci, con il libro “Quando gli albanesi eravamo noi”, quali calvari hanno dovuto sopportare spesso gli emigrati italiani in vari Paesi, compresi gli Usa. Fatica sprecata, almeno in parte, quella di Stella, visto cosa hanno covato e vomitato nel frattempo le viscere leghiste del profondo Nord anche nella Milano della “bela Madunina che te brili de luntàn”. Il libro di Noiriel casca quindi a fagiolo, è il miglior commento a quanto la pancia del profondo Sud ha vomitato ora a Rosarno. Con l’aggravante che mentre in Francia la malavita non c’entrava nulla, a Rosarno invece  c’entra eccome con la solita ‘Ndrangheta che sfrutta come bestie soprattutto gli immigrati spingendoli così alla protesta e che poi incita i “paesani” a reagire a fucilate, investimenti con auto, sprangate, bastonate
e altri begli atti di moderna civiltà e globalizzazione.

Direi che non c’è bisogno di commenti. Per capire. E per arrossire. E’ però utile riportare alcune frasi di interviste a Noiriel. E’ utile a futura memoria non solo per i drammi che si profilano nel Belpaese, ma anche per quelli in atto in Medio Oriente e altrove e per rinfrescarci la memoria su tragedie passate. “Per chi non possiede niente il richiamo all’identità nazionale diventa l’unico bene di cui andare fieri. Allora come oggi, chi si sente ai margini della società trova nella nazionalità un modo per valorizzarsi. Di qui il sentimento di superiorità nei confronti degli immigrati”. Il rischio è quindi che dagli arruolamenti facili e dalle violenze di “camicie brune” e “camicie nere” si passi a quelle delle “camice verdi” e annesse “ronde”… Pericolo più grave di quanto pensiamo se è vero che “per i più deboli, la violenza contro gli immigrati  il discorso xenofobo sono speso un modo per contestare l’ordine dello Stato. Ancora oggi affermare la propria xenofobia è un modo per sfidare i benpensanti e le istituzioni”. Sembra quasi il ritratto dei blablablà e dei rutti bossiani contro i “signoroni”.

Noiriel non la manda a dire. Spiega infatti: “Naturalmente sono le élite, vale a dire i politici e i giornalisti, che fabbricano le rappresentazioni collettive relative agli stranieri, che poi vengono adottate e interpretate in vario modo nei diversi ambiti della società”.

Noi italiani ci vantiamo di avere ben 100 milioni di nostri emigrati ai quattro angoli del mondo. Tralasciamo che se volessero applicare anche loro il “diritto al ritorno” applicato altrove con molta disinvoltura ne verremmo allagati e lo Stivale sprofonderebbe assieme alle sue isole. Il fatto è che l’emigrazione italiana nel mondo, di cui una volta ci vergognavamo anche perché quasi ovunque i nostri poveri emigranti erano disprezzati, oggi è idealizzata non solo in Italia, ma anche in Francia, Germania, ecc. Mica però perché ci vogliono bene. Il perché lo spiega Noiriel: “In realtà, tale visione idealizzata dell’immigrazione italiana viene spesso utilizzata per stigmatizzare la nuova immigrazione proveniente dall’Africa e dal mondo arabo. All’epoca agli italiani venivano fatti gli stessi rimproveri mossi oggi agli immigrati extracomunitari”.

Noiriel così conclude: “I tempi cambiano, ma la diffidenza nei confronti degli stranieri riprende sempre gli stessi discorsi”. La Lega e Rosarno dimostrano che ha pienamente ragione.

704 commenti
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  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Qui c’e’ un’epidemia, per dire, di maestre che hanno relazioni con minorenni…in questi casi si tratta di “statutory rape”
    Le condanne sono severe, anni di prigione. ( Anita)
    ———
    Gli americani sono dei sadici, se mettono in galera le maestre che fanno beneficenza ai ragazzi di scuola. Ne avessimo avute noi, di maestre così! Io darei loro un premio, altro che galera!

  2. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro pino,
    queste notizie si “commentano da sole”,e bisogna una volta di più riconescere che la soluzione dei problemi non risiede nella lotte culturali,(paravento usato per “lasciare le cose come stanno”), bensì riscoprendo “l’obsoleta”teoria dello sfruttamento e delle ragioni e cause che lo presiedono.
    Che sono ovviamente sitemiche e delle quali noi ci occupiamo solo e sempre della “superficie politica”,un caso alla volta.
    Questa volta è l’ipocrita Egitto!
    La globalizzazione sta comunque , un passettino alla volta ,facendo risalire dall’oblio in cui erano state artatamente fatte cadere, le “vere cause”ex obsolete.
    Sarà il gioco delle accellerazioni, che la storia dimostra sempre possibili,a darci le ragioni dei tempi della maturazione delle mele e delle pere.

    cc

  3. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro Pino,

    ho qualche minuto e mi è venuto in mente questo a proposito del “discorso precedente”.
    Pochi “post fa” ho citato in un discorso con la Sylvi,”la questione ebreaica ” di Marx.
    Orbene rileggendo un attimino il testo originale e anche le ottime annotazioni che si possono trovare in Homo laicus del nostro pregevolissimo Enrico Galavotti, mi sono reso conto in sostanza che nella risposta a Bauer , (che Giove lo danni in eterno , poichè , pone le basi culturali dell’antisemitismo di comodo), Marx usando l’ebreo come “metafora” supera alla stragrande il problema “culturale -religioso” , dicendo sostanzialmente che il sistema farisaico , non è una caratterista di una razza in particolare, ma comune a tutti i popoli e alle genti.

    Dico IO , inparticolar modo al Sistema Occidentale Cristiano che trasferisce il 2fariseismo”, nel mondo Cristiano,…Weber in parte poi lo sviluppò e capì meglio di lui,mettendo tra le cause del sitema capitalistico proprio una versione del cristianesimo, il protestansimo.

    Ah,… tutto questo “pistolotto” per dire che?…ma esattamente quello che sostenevo prima, che non è nelle radici culturali di caio e sempronio che risiede la radice dei problemi, ma bensìnel sistema internaziole del capitale , che solo in questo momento si comincia a percepire di quanto ormai con il trionfo mondiale del sistema , si sia scavato la vera fossa!
    Altro che la “tecnologia”, a meno che in qualche sperduta Landa, qualcuno non scopra come far girare i motori , con la forza dello Spirito, non importa se santo ,laico, o meno..questi sono dettagli del tutto insignificanti e superflui..!!

    un saluto
    cc

  4. ber
    ber says:

    Il capitalismo,…è morto,…ilcomunismo pure,…perchè?
    Per il semplice fatto che la speculazione finanziaria ha superato il “reddito da lavoro”.

    Gli unici stati che riusciranno a fare un certo progresso economico e sociale saranno quelli del terzo mondo che hanno ancora margini di sviluppo industriale.

    La corsa durerà 20 o 30 anni,…quando i cinesi raggiungeranno
    il benessere degli americani e saranno diventati ricchi capitalisti,
    ….ci saranno altre crisi,…e il ciclo ricomincerà.

    Auguri a tutti,Ber

  5. alessandro
    alessandro says:

    xControcorrente …………………………………………………………………………………”e´ allora che le pance dei figli si ritroveranno vuote, e per forza di cose dovrebbe scoppiare la rivoluzione. Solo che, arrivati a quel punto, i ventenni potenziali rivoluzionari saranno invecchiati pure loro. Avranno conseguito anch’essi i cinquant’anni, con tutto il diritto di astenersi dagli scontri di piazza.
    Resta quindi da sperare solo nei figli dei figli, che lottino per un futuro che, a quel punto, potrebbe essersi già estinto del tutto………………………

    No, tutto sbagliato. In fin dei conti noi non siamo stati dei falliti.
    Abbiamo combattuto,dando loro per primi l´Atari fino alla Play Station 2, l´xBox, il motorino e il telefonino.Non sarebbe ora finalmente di dire basta?
    Falliti saranno dunque(come dall´articolo) i nostri figli, falliti e a pancia vuota. Credi che i figli, dei nostri figli (se mai ne faranno) ,dei falliti a pancia vuota saranno migliori? Diseredati e allo sbando forse, ma non in grado di prendere iniziative. Dunque la soluzione e´ancora una volta nelle nostre mani. Buttiamoli fuori di casa,costringendoli a muoversi , a cercare, a ribellarsi, e noi con loro, per loro. Credimi ancora e´tutto nelle nostre mani, e smettila di stare affacciato alla finestra, inattivo , passivo a guardare la processione.
    Un saluto . Rodolfo

  6. alessandro
    alessandro says:

    x260-261
    Marco non ti rispondera´mai, lo so. Semplicemente e solo perche´sono sempre le solite stronzate, deleterie senza un briciolo di argomento.

  7. ber
    ber says:

    x CC,
    l’omo sapiens ha inventato la ruota e quindi il lavoro,…chi lo osservava, pensava a non lavorare troppo,…facendoci un certo profitto,…il commerciante.

    Il terzo,… osservava tutti e due,e come farne profitto,…lavorando
    ancora di meno,…il religioso.

    Un saluto,Ber

  8. Rodolfo
    Rodolfo says:

    i post 305 e 306 sono miei, ogni Martedi faccio sempre lo stesso errore, mi dimendico di cambiare il nick. Rodolfo

  9. Anita
    Anita says:

    x Marco

    La storia piu’ sensazionale e’ stata questa:

    Ex-teacher weds student
    Letourneau served seven years for raping boy, now 22.

    http://www.cnn.com/2005/US/05/21/letourneau.wedding/index.html

    La maestra aveva gia’ 4 figli, lo studente di Palau aveva allora 13 anni, la signora Letourneau e’ stata imprigionata per sei mesi, messa in probation fu trovata col ragazzo in un auto, da qui nacque una figlia.
    Letourneau fini’ la sentenza di 7 anni in carcere, all’uscita riprese la relazione, ebbe un’ altro figlio e finirò col sposarsi, lui aveva 22 anni.

    Breve riassunto per chi non legge l’inglese.

    Ciao, Anita

    Ti devo dire che alcune maestre sembrano soubrette, dal modo di vestire, al trucco, ai capelli biondi fino a mezza schiena…i ragazzi se ne innamorano.

  10. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Interessante la discussione sul Boytoy o gigolo che dir si voglia.
    La Sylvi se ne esce fuori sempre con cose interessanti, tanto che questa mattina mi e´frullato un pensiero nel cervello:- “Chissa´se la Sylvi fa´l amore come scrive.”
    A questa mia frase, mi immagino le risposte, ma cosa si puo´fare, mica tutti possono avere fantasia.
    Interessante anche il pensiero di alcuni,(non mi voglio ripassare tutti i commenti), ma mi sembra tra di loro Marco e Nicotri, che sostengono , che una 18enne ,di belle sembianza, formosa ecc. se la farebbero volentieri, molto volentieri. Egoisti !
    Bah, secondo il mio parere niente di piu´sbagliato .Io non sono un egoista,al contrario, oltre che avere mi piace molto anche dare.Direi che dare ,nell´amore e´molto piu´gratificante e soddisfacente che dell´avere.
    Cosa mi potrebbe dare una 18enne? Secondo me niente.
    Certamente da giovane, come tutti i giovani, ma da una certa eta´in poi non ci ho mai provato, perche´non ne ho avuto mai di bisogno, perche´ sarebbe come fare all´amore con una bambola gonfiabile, idee tra l´altro, che vengono a qualcuno in questo blog, che evidentemente le ha usate, perche sa´ che bisogna gonfiare, gonfiare e gonfiare. Che si compri un compressore elettrico , gonfiarla gli verrebbe piu´facile , poi con elio lo aiuterebbe anche a volare, finalmente. Io preferisco una matura 40enne, 50enne, ma ne esistono anche di piu´vecchie che sono la fine del mondo.
    Dappertutto esistono le eccezioni, ma in genere un gigolo di 20 anni alle prime armi non puo´dare molto a una 60enne,sai che noia, tranne che la 60enne, non abbia fatto mai fatto all´amore, o una sola volta a 20 anni,o che abbia avuto solo uomini, (che disgrazia per una donna) entra ed esci(eiaculazione precox )ne esistono anche di quelle, cosi come esistono anche uomini che non sanno come e´fatta.
    Be´, termino se no strabordo. Un saluto a tutti Rodolfo

  11. Vox
    Vox says:

    IL TRIONFO DELL’IPOCRISIA

    Rosarno, l’Egitto protesta
    «Roma tuteli immigrati»

    E i plestinesi?
    L’Egitto aiuta Israele a tenerli in gabbia e a farli crepare di fame e di malattie, ma poi “protesta” per i migranti in Italia. Ormai non c’e’ piu’ alcuna differenza tra la faccia e il deretano.

  12. Rodolfo
    Rodolfo says:

    E´noto, che anche le persone che detestiamo, possono dire qualche volta cose che noi condividiamo. Cosi e´successo con lei caro Nicotri , quando il papa ha Parlato al corpo diplomatico dicendo:-

    “Ancora una volta , levo la mia voce, affinche’ sia universalmente riconosciuto il diritto dello Stato di Israele ad esistere e a godere di pace e sicurezza entro confini internazionalmente riconosciuti. E che, ugualmente, sia riconosciuto il diritto del Popolo palestinese ad una patria sovrana e indipendente, a vivere con dignita’ e a potersi spostare liberamente”. “Mi preme inoltre – ha aggiunto – sollecitare il sostegno di tutti perche’ siano protetti l’identita’ e il carattere sacro di Gerusalemme, la sua eredita’ culturale e religiosa, il cui valore e’ universale”

    Ciononostante lei non e´stato del tutto soddisfatto. Avrebbe dovuto menzionare prima i Palestinesi e poi gli Israeliani, per vedere l´effetto che fa´. Perche´non scrivere allora che le lettere dove il papa parla di Israele sono circa 140, mentre le lettere dedicate ai Palestinesi sono solo circa 135, un paio in meno, mannaggia.
    Chi ha sofferto di piu´? Chi di meno? Chi e´piu´importante da dover essere menzionato prima?Chi dopo? (ma cosa importa)

    Vede Nicotri, io non so´qual metro di misura ha usato il papa, forse li ha voluti menzionare seguendo l´alfabeto, come spesso lei fa´, e la I viene prima della P.
    Ma devo essere sincero, per me personalmente, se avesse menzionato i Palestinesi,non m´avrebbe importato un fico secco.
    Lei, che ha studiato tanto, certamente sa´che invertendo l´ordine dei fattori il prodotto non cambia.Per me dunque sarebbe stato importante nella stessa misura.
    Ma mi sento persino di parlare anche per gli altri, non credo mai che il governo Israeliano , si sarebbe lamentato se il papa avesse menzionato i Palestinesi per prima.Cosi idioti non sono.
    Un saluto Rodolfo

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    da parte di MARCO TEMPESTA, che non riesce a postarlo, governo egiziano ladro!
    ————————————-

    “Caro Pino, questo ti fa capire con chi hai a che fare, quando ti rechi in quell’area.
    Un’altra bella notizia ANSA è la seguente:
    BERGAMO, 12 GEN – Un aiuto economico dal Comune a chi ha perso il lavoro a causa della crisi economica. Purche’ viva in paese da anni e sia italiano. L’iniziativa arriva da Villa d’Ogna, un centro alle porte del capoluogo orobico a maggioranza leghista. Il Comune ha messo a disposizione un fondo di 6 mila euro, al quale potranno accedere coloro che risiedono in paese da almeno 5 anni, con famiglia monoreddito, due figli a carico e con un reddito non superiore ai 7 mila euro. Stranieri esclusi.

    A parte che con 6000 euro possono aiutare al massimo un paio di persone senza lavoro ( beh, Prodi ha dato 150 euro all’anno ai poveri: bell’altro, quello!) le condizioni per ottenere l’aiuto escludono solo che il richiedente debba essere biondo e con gli occhi azzurri. Se invece di due figli ne ha uno solo, niente aiuti.”

  14. Faust ... atte cchi cazzo tha chiamato... ??
    Faust ... atte cchi cazzo tha chiamato... ?? says:

    x260-261
    Marco non ti rispondera´mai, lo so. Semplicemente e solo perche´sono sempre le solite stronzate, deleterie senza un briciolo di argomento.

    ..Sapessi amme quanto me necala!! Faust non suca… ma se lo fa sucare dagli stronzisti come voi….

    eppoi xcche non ti fai i cazzi tuoi??…errispondi x laltro?? che strano in questo blog… sti Leader Perlati….tu parli x marco… marco parla x il Blog, ma non son gia sufficenti le stronzate che scrivete di voi??… Illuminati dallalto …. e cchi cazzo glielha permesso di parlare annome di tutti… aaaa i Leader non chiedono permesso MAI…

    Tu sei in questo blog avvendere stronzate bbibbliche e laltro tuo compare treccartista-spiritista-anarchista-stronzista… avvendere stronzate Artistiche… deboli con i forti e forti con i deboli… questo vi accomuna… la vigliaccheria!! Mi domando come ppuo uno stronzista … parlare annome del Blog??? ecche vi credete i Fratelli Zaratustra??

    Faust

  15. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x313
    Non si preoccupi che proprio li nessuno crepa di fame.
    Forse hanno di piu´loro che qualche bambino in Italia.
    Per vedere bambini crepare di fame, nel vero senso della parola , come intende lei, si sposti in qualche altro luogo in Africa. Ne trovera´in abbondanza. Rodolfo

  16. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Non oso pensare, quello che nel mondo succederebbe se i bambini in Palestina morissero veramente di fame.

  17. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Interessante anche il pensiero di alcuni,(non mi voglio ripassare tutti i commenti), ma mi sembra tra di loro Marco e Nicotri, che sostengono , che una 18enne ,di belle sembianza, formosa ecc. se la farebbero volentieri, molto volentieri. (Rodolfo)
    ————————-
    Eccome, caro Rodolfo!
    Personalmente, a 52 anni ho avuto una relazione con una di 26 e non una sprovveduta, intendiamoci. E’ un legame che dura tuttora, fortissimo.
    Le mie amiche più care sono venti-trentenni. Solo una ha 40 anni e un paio 50. Sono anche solo un paio le mie coetanee, una delle quali mi sta ospitando adesso a Bisceglie, l’altra è un’amica acquisita da pochissimo.

  18. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Anita, bisogna sfatare il mito, caro alla Sylvi, che l’attività sessuale debba cominciare a 18 anni.
    Si dice che 18 anni rendano la persona in grado di intendere e di volere, mentre invece è sbagliatissimo: poche volte l’età anagrafica corrisponde all’età mentale e alla maturità psicologica. Ci sono ragazzi precoci e ragazzi che a 40 anni stanno ancora attaccati alla gonna della mamma. Nella normalità, i maschi cominciano a fare sesso completo, se ne hanno la possibilità, intorno ai 15 anni. Io ho cominciato a 14, anche se mia mamma, sentita puzza di arso, ha poi licenziato la donna di servizio mia benefattrice dell’epoca.
    Nella mia comitiva giovanile, di quando ero trentenne intendo, c’erano ragazze quattordicenni, ora serie professioniste, mogli e madri, che la davano alla grande, erano loro ad andare a caccia di maschi. la maggior parte delle ragazze aveva cominciato a fare sesso completo tra i 15 e i 17 anni, non solo coi propri ragazzi.

  19. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xMarco
    Eccome, caro Rodolfo!
    Personalmente, a 52 anni ho avuto una relazione con una di 26 e non una sprovveduta, intendiamoci.

    Forse ti e´ sfuggito che io ho parlato anche di eccezioni, che esistono naturalmente. Nell´insieme pero´, e´come dico io.
    Ma chissa´, forse i tempi sono cosi cambiati che anche una 19enne ha la stessa esperienza di una 50enne.
    Tutto cambia e io sono frastornato, nevica oramai da 4 giorni, non era mai successo da queste parti.

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ma chissa´, forse i tempi sono cosi cambiati che anche una 19enne ha la stessa esperienza di una 50enne. ( Rodolfo)
    —————–
    Guarda che è il contrario: una 19enne di oggi ne sa molto, ma molto di più di una 50enne!

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    La mia era diciamo così più che altro una pignola provocazione. Sa, noi siamo ciò che mangiamo, ma anche ciò che diciamo e come lo diciamo… Non ha idea di come si può capire sia una cultura che la personalità di un essere umano dalle parole che usa e da come le usa. Il papa le usa spesso maluccio…
    Ciò che ha detto il papa mi soddisfa, almeno una volta tanto non ha detto castronerie con le quali è riuscito a fare incazzare sia i musulmani che gli ebrei, più come sempre i cattolici più laici che baciapile. Però ci sono due considerazioni da fare:
    – una è di carattere per così dire formale, anche se in realtà è pure di sostanza. Se qualcuno rivolgendosi al pubblico dicesse “Signori e signore”, anziché “Signore e signori” denoterebbe una certa maleducazione, o se si preferisce una educazione un po’ maschilista. Mi segue? Prima si citano i più deboli, poi i più forti. E’ la regola tra persone civili. C’è anche un’altra regola, di altro tipo: prima si citano le persone più importanti e poi gli altri… Ergo? Elementare, Watson! Ma la carità cristiana, che il papa dovrebbe conoscere almeno per sentito dire, e gli elementari principi di civiltà impongono che a venire prima siano gli ultimi, e senza far loro aspettare il regno dei cieli. Gli ultimi infatti sono i più bisognosi. O no?
    – L’altra considerazione è – viceversa – di carattere sostanziale, ma anche formale. L’Onu (non ricordo se si chiamava già così) deliberò la nascita di DUE Stati, non solo di uno come tutti continuiamo a far finta di credere, papa compreso, visto che alla memoria preferiamo strumentalmente la Memoria a senso unico. Uno di questi due Stati esiste già, da 60 anni, l’altro invece NON esiste ancora, da 60 anni. Ergo, il vulnus maggiore e al diritto internazione e alla credibilità e responsabilità dell’Onu deriva dalla mancata nascita dello Stato che non è nato. E infatti, chiacchiere a parte, il problema NON è l’esistenza di Israele, ma la NON esistenza della Palestina come Stato anziché come carne da cannone da spingere verso il fanatismo per bastonarli meglio. Gli Stati arabi e musulmani, ma anche i Bin Laden partoriti dalla Casa Bianca e dalla corona saudita, si riempiono infatti la bocca e giustificano l’ingiustificabile accampando la scusa della non esistenza dello Stato palestinese. Ecco un altro motivo concreto che rende più urgente dare la precedenza, anche nei discorsi del papa, alla questione palestinese. Ovviamente senza disinteressarsi della questione gemella siamese, che è quella israeliana.

    Poi però c’è una terza considerazione. A Gaza si rischia di morire di fame in massa e comunque il livello di vita, di assistnza sanitaria e scolastica è a livelli inaccettabili. Così come nei Territori troppe donne muoiono perché non fanno in tempo ad andare a partorire in ospedale per l’odioso filtro dei check point e annessi ritardi e non rari menefreghismi dei militari israeliani che li hanno in mano. Sono felice se col Muro sono diminuiti gli attentati in Israele, ma non sono affatto felice se col Muro crepano più palestinesi per parto o malattia grave. La sicurezza degli israeliani, certo, ma anche quella dei palestinesi. O no?
    Il papa che lava i piedi ai poveri non dovrebbe pensare in primis ai piedi – ma anche allo stomaco e alla dignità – della massa di poveri di Gaza e dei Territori anziché fare il solletico agli israeliani che di norma stanno tutti molto ma molto meglio? Il problema è che questo papa ha già mostrato da che parte sta quando in Israele ha accettato il diktat israeliano di NON andare in visita anche a Gaza. Con i palestinesi che ha ricevuto si è limitato di fatto a un po’ di parole caritatevoli. Un po’ pochino, non trova? Stiamo parlando del papa, cioè del capo spirituale, e politico, del cristianesimo, non di una comparsa come il minsitro degli Esteri Frattini o di un Alemanno con la coda di paglia lunga un Ventennio e qualche campo di sterminio. Il papa dovrebbe essere super partes, o dalla parte della giustizia e dell’umanitò sofferente. E stare semmai più con gli ultimi che con i primi. O no?
    Si, lo so, “la colpa è dei palestinesi”. Vecchio ritornello. Che però in bocca a un papa stona alquanto, non trova? E poi parliamoci chiaro: se la situazione fosse inversa, e cioè se esistesse lo Stato palestinese ma non quello israeliano, e se qualche milione di israeliti fosse trattato in Palestina a pedate come lo sono da 60 anni i palestinesi da Israele, beh, caro Rodolfo, credo che sarebbero spinti anche loro verso il fanatismo. E anche verso il terrorismo visto che già lo hanno praticato, per primi, con la Banda Stern e affini, con la strage dell’hotel King David e con non poco altro (Stern giutificava il terrorismo con i passi della bibbia che parlano del “santo” sterminio degli amaleciti!) . C’è chi sostiene che il terrorismo del XX secolo è nato con l’attentato a quell’hotel più le altre faccende simili. Gli algerini lo hanno poi praticato contri i francesi d’Algeria e noi italiani lo abbiamo teorizzato nel ’65 con i tre giorni di convegno all’hotel Parco dei Principi di Roma intitolato “La guerra rivoluzionaria moderna”. Teorizzato nel ’65 e messo in pratica nel ’69 con la stagione delle bombe culminata nella strage di piazza Fontana a Milano. Non è che si possa sostenere che il nostro terrorismo è buono e quello altrui invece è cattivo. O no? Io preferisco dire che qualunque terrorismo contro i civili è abominevole.

    Tutto ciò considerato, ecco perché sono sì contento per il discorso del papa, ma, messa come l’ha messa, temo resteranno solo parole. Papale papale…, come si suol dire.
    —————————————-
    Ne approfitto per chiarire un punto più importante. Io non sostengo affatto che Israele non ha diritto di esistere, e di esistere dove già esiste. La mia posizione è nota da sempre: ormai Israele esiste e quindi ha diritto di esistere. Punto. Deve però arrendersi al fatto che esistono anche i diritti altrui, altrimenti è la stessa Israele che pian piano si delegittima sempre di più anche se sul piano militare è sempre più forte. A differenza di altri, non ritengo che gli ebrei – di fatto europei come me, Anita, Silvy, Peter, Uroburo, ecc., – non avessero il diritto di fondare lo Stato di Israele là dove lo hanno fondato. Quel diritto a mio avviso lo hanno avuto però non dalle loro radicate convinzioni né dalla solita bibbia, ma perché gliel’ha dato l’Onu. Può piacere o no, ma è così, altrimenti vuol dire che non accettiamo la legalità internazionale rappresentata dall’Onu e pretendiamo che i vangeli, corani e bibbie e libri sacri vari, nostri e non altrui, siano la legge per tutti. E tralascio i calcoli miserabili come quelli di Stalin favorevole alla nascita di Isarele perché convinto di poterlo giocare contro gli Usa e i ricatti degli Usa alla Grecia di non comprare più i suoi pomodori se non avesse votato a favore anch’essa. Business as usual. Grandezza e miseria della politica e della Politica.
    Se però l’Onu non avesse deciso a quel modo, allora a mio avviso gli ebrei – cioè di fatto parte degli europei – NON avrebbero avuto nessun diritto a fondare lo Stato israeliano là dove lo hanno fondato contro la volontà di chi già ci viveva da secoli, anzi da millenni perché i palestinesi non sono altri che i discendenti degli ebrei rimasti in Palestina e poi diventati in grande maggioranza musulmani. Todos caballeros! Ovvero, todos semitas!
    Ma prima di incazzarsi conitnui a seguire il mio discorso. Io infatti sono dell’avviso che neppure gli europei cristiani avessero il diritto di invadere le Americhe, spazzarne via qualche decina di milioni di abitanti e impiantarci gli Usa, il Brasile, l’Argentina, S. Domingo, ecc. Certo, una volta che questi Stati ormai esistono, “cosa fatta capo ha”, come diceva mio padre.
    Gli antichi coloni greci emigravano andando a prenedere possesso di terre disabitate, indirizzati dall’oracolo di Delfi che, chissà come facevano i suoi sacerdoti e la Pizia, NON sbagliavano mai. Purtroppo al posto dell’oracolo di Delfi e della Pizia sono subentrati metodi molto più spicci. Nessuno aveva invitato neppure i Longobardi, se è per questo, ma ormai la Lombardia c’è. E dobbiamo tenerci pure i “lumbàrd”! Insomma, chi è senza peccato “territorale” scagli la prima pietra. Pietre a parte, la Storia dimostra che, come in natura, vale purtroppo la legge del più forte. E il diritto nasce solo ed esclusivamente dai rapporti di forza. Quello che mi secca, oltre al resto, è che anche Hitler lo sapeva e si regolava di conseguenza.
    Della vicenda israeliana mi spiace anche che abbia interrotto la tradizione ebraica di NON invadere mai terre altrui, eccezion fatta per le presenze nelle Americhe nel periodo coloniale, dove però gli europei ebrei erano al seguito degli altri invasori, europei cristiani. Sto studiando la colonizzazione di S. Domingo diventata poi in parte Haiti. Mi ha colpito leggere che i coloni ebrei fossero molto meno feroci degli altri, e che anzi fossero gli unici che si preoccupassero di convertire i loro schiavi insegnandogli anche a leggere e scrivere anziché solo la “cristiana” rassegnazione e sottomissione. Da compensare alla grande nel regno dei cieli….. Ignoro se li liberassero ogni 7 anni (in realtà, non sempre lo facevano neppure nei regni di Giuda e Israele), però non erano al livello delinquenziale dei coloni spagnoli e francesi, cattolicissimi, i cui preti si affrettavano a convertire gli schiavi fottendosene poi di tutto il resto. Convertirli significava anche metterli sotto il potere dell’Iquisizione, in quanto ormai cristiani anch’essi…. Insomma, dei bei falò. Riguardo le torture, sorvolo per non farla svenire.
    Dentro e fuori Israele non sono pochi gli ebrei preoccupati per questa “prima volta” territoriale (c’è stato un episodio in Africa, o nella penisola arabica, ora non ricordo bene, di una comunità ebraica che massacrò una tribù non ebraica, ma non ricordo se gli fregarono la terra). Come che sia, ora, cioè da quando esiste lo Stato di Israele, è chiaro – anche a chi si nutre di bibbia – che siamo proprio tutti eguali: tutti egaulmente vicini a Dio e tutti tragicamente distanti da Dio. Bisogna quindi fare un sforzo in più per essere almeno vicini tra noi esseri umani. Soli sul cuor della terra. Palestinesi e israeliani compresi.
    Un abbraccio.
    pino

  22. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    da parte di VOX, che non riesce a postarlo e me l’ha inviato ieri. Mi scuso per il ritardo, dovuto a distrazione (non per una 25enne né per una Lambretta, ahimé)
    ————————————-NUOVA VISIONE

    Il mondo ha bisogno di una nuova visione, e’ ormai evidente, ma non e’ necessario fare l’invenzione dell’acqua calda. Le alternative esistono, gli esperimenti sono stati fatti e altri se ne stanno facendo per facilitare il compito. Non e’ necessario partire di nuovo da zero, bensi’ ripensare, rivalutare, ritrovare e riesplorare strade gia’ tentate, ma ben vive e ancora aperte.

    Si chiamano socialismo, socialdemocrazia, redistribuzione delle ricchezze, cooperazione, ecc.. Potrebbero chiamarsi in qualsiasi altro modo e assumere forme differenti da paese a paese, in base alle caratteristiche locali, ma avere una base comune: essere fondate sulla Persona e sullo spazio vitale (umano, animale, vegetale, geofisico), sul benessere e le pari opportunita’ per tutti, e non sul profitto (di pochissimi) e su un sistema di “sviluppo infinito” incompatibile con la realta’ del pianeta.

    Bisogna imparare dagli errori fatti durante gli esperimenti passati, ma anche dai successi ottenuti, che sono stati numerosi e importanti. Smettere, insomma, di buttare via il bambino con l’acqua sporca, come vogliono coloro che temono il ritorno delle idee egualitarie come il diavolo l’acqua santa.

    L’unico modo per salvare noi stessi e il nostro spazio vitale e’ cambiare sostanzialmente e strutturalmente – in senso socialista, cooperativo, comunitario, pianificato, redistributivo o quel che dir si voglia – l’economia globale.

    L’unico modo per cambiare l’economia globale e’ cambiare le politiche che stanno a monte.

    L’unico modo di cambiare le politiche che stanno a monte e’ impedire a chi le fa (multinazionali, banche, ecc. et politici da esse stipendiati e manovrati) di continuare a promuoverle e imporle per proprio tornaconto.

    Il vero problema, dunque, e’ come fare questo. Come distruggere il potere ramificato e radicato che sta creando questo sfacelo a tutti i livelli, che inquina, distrugge, tormenta fisicamente e spiritualmente, e uccide come un cancro? Questa e’ la questione delle questioni.

    Oggi stiamo attraversando un’epoca storica che, in realta’, non presenta caratteristiche nuove: la decadenza, il crollo generale dei sistemi, l’implosione, la confusione, la perdita dell’orientamento e di un punto di arrivo sono gia’ avvenuti piu’ di una volta nei secoli e millenni precedenti e sono tipici dei periodi di transizione.
    La morte del vecchio genera la nascita del nuovo, la decomposizione e putrefazione del cadavere porta alla ricomposizione di un corpo sociale nuovo, sano e funzionale. Un processo lungo e doloroso, ma inevitabile e fisiologico, sia in natura che in storia, il quale, tuttavia, non deve essere subito passivamente. Solo un grande sconvolgimento globale potra’ affrettare i tempi, temo, assieme alla conoscenza, all’informazione, alla volonta’ di guardare oltre gli specchi distorti di cui ci circondano per sviarci, e a una resistenza continua al grande sonno della mente e della coscienza.

    Questo significa fare delle scelte, almeno sul piano personale, interiore, e tenervi fede. Significa imparare a dire basta.

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Tutto ciò considerato, ecco perché sono sì contento per il discorso del papa, ma, messa come l’ha messa, temo resteranno solo parole. ( Pino)
    ——
    Non vedo come potrebbe essere diversamente: quante divisioni ha il papa?
    Specie in un posto dove, se poco poco dice qualche parola dispari, tra ebrei e musulmani i poveri cristiani sarebbero schiacciati come in uno schiaccianoci, anche tenendo presente che già tra cristiani di diversa estrazione non corre buon sangue, vedi le famose liti nella chiesa di Betlemme.

  24. sylvi
    sylvi says:

    Sono reduce da una giornata di babysitteraggio!
    Mi verrebbe da cantare, se avessi fiato : Non ho l’età!

    X Rodolfo

    L’amore , il sesso, il lavoro si fa per passione, per soldi x costrizione!
    E queste attività investono la globalità della persona, non uno spicchio qua e uno là!
    Vorrei solo sottolineare che la meravigliosa differenza fra uomo e donna, fra il sentire e l’agire dell’uno e dell’altra è il mistero più profondo e più complicato della comunicazione globale fra i generi.
    Vorrei aggiungere che forse il rapporto omosessuale ha una comunicazione più conosciuta e perciò meno complicata e faticosa!

    Ho avuto la fortuna di un carattere abbastanza ottimista; ho sempre fatto tutto con passione; anche se i soldi servono per vivere ho cercato di non farmi stritolare da loro!

    Sylvi

  25. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,
    sto leggendo Scintille di Gad Lerner.
    Non ho mai provato grande simpatia per l’uomo e il giornalista, per troppi motivi, ma nel suo libro intravedo appunto scintille ( che non sono quelle del suo titolo), di sincerità, un tentativo di mettersi a nudo. Non traggo ancora conclusioni.

    Glielo dico perchè, secondo me, per lei e per molti del blog è più facile schierarsi perchè non avete profondamente vissuto” le terre di mezzo”.
    Lerner parla della Galizia ucraina, del Libano ecc., parla dello strappo brutale dalle radici che è doloroso per adulti sani e forti, ma lo è ancor di più per vecchi e bambini.
    Gli ebrei d’Israele all’inizio erano emigranti regolari, di ritorno o meno, poi c’è stata la guerra e ciò che ne è seguito!

    Uroburo, e anche lei, avete affermato che la pulizia etnica dell’Istria è stata buona cosa perchè era terra slava (Uroburo), e avevamo perso la guerra; la prima è una balla solenne che posso confutare con documenti e carte geografiche.
    Però nessuno in Italia si azzarda a rivendicare Pola, Rovigno, Parenzo…. E’ andata così! Gli istriani veneti hanno pagato per tutti gli italiani!!!

    E’ così anche nelle “terre di mezzo” da dove sono appena tornata.
    I dravini, i cicci, i morlacchi, per restare nell”800-‘900 da dove venivano e dove andavano???
    Nessuno di noi può credere che questi confini non abbiano lasciato rancori e rivendicazioni.
    Ma devo stringere: a Israele bisogna rimproverare di non fare di più, perchè è il più forte, ma i palestinesi dovrebbero stendere una mano, non per la carità ma per il diritto!!!
    E non per continuare a seminare morte.
    Altrimenti non se ne esce.
    Ci vorrà già fin troppo tempo perchè si stemperi l’odio!

    Saluti Sylvi

  26. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Lei Nicotri non e´leale. Io scrivo due parole e lei mi risponde con un romanzo, seguendo il motto, la migliore difesa e´l´attacco.

    Qualche giorno fa´scrissi un post , proprio sulla decisione dell´O.N.U nel 1948.Lo scrissi di sera, il post rimase fino al giorno successivo ma durante la mattinata era sparito, L´ho ripetuto sotto altra forma ieri o l´altro ieri facendo lo stesso discorso.Nessuno ne ha preso atto. Indico ancora una volta le cartine che di come era stato suddiviso quel territorio:-
    http://www.clas.ufl.edu/users/mjacobs/Maps/Israel-1948-49.gif

    Questa suddivisione non ebbe mai luogo. Infatti, non appena i britannici ebbero lasciato la zona, la lega Araba, che non aveva accettato la risoluzione dell’O.N.U, scatenò una guerra “di liberazione” contro Israele.

    Da´li comincio´tutto.Si guardi le cartine. Non potevano accontentarsi? Lei crede che il futuro stato Palestinese che sicuramente sorgera´, potra mai essere cosi grande come quello indicato? Quante sofferenze e quanti morti per non avere mai piu´quello che a loro era stato concesso. Se lo immagina lei, se si fossero trovati nei paesi che attaccarono Israele e´cioe´,Palestinesi, Egiziani, Siriani, Libanesi,Giordani e Iracheni , dei visionari che avrebbero capito che sarebbe stato meglio accontentarsi? Quale splendido futuro, oggi quei territori sarebbero i piu´belli e i piu´avanzati in tutti i campi nel medio oriente.
    Il desiderio di buttare l´Ebreo a mare, l´odio ha giocato a quella gente un brutto scherzo.Che ne piangano le consequenze.

    Per quanto riguarda le prime due righe, spero che lei abbia capito che a me piace molto anche scherzare. Un saluto. Rodolfo

  27. marco tempesta
    marco tempesta says:

    L’unico modo di cambiare le politiche che stanno a monte e’ impedire a chi le fa (multinazionali, banche, ecc. et politici da esse stipendiati e manovrati) di continuare a promuoverle e imporle per proprio tornaconto. ( Vox)
    ———–
    E’ esattamente ciò che dovrebbero fare le sinistre e che non fanno. Se non lo fanno loro, chi dovrebbe farlo? Lo Spirito Santo? Il singolo cittadino che non conta niente? 10, 100, 1000 cittadini di buona volontà a fronte di qualche miliardo di persone?
    Può farlo solo un movimento politico transnazionale che abbia le idee chiare e non si muova per ideologie e frasi fatte o, peggio, programmi campati in aria, mal calcolati e peggio pubblicizzati.

  28. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Per essere piu´chiari, Israele e´in viola, si estende fino al golfo di Aqaba, che non si vede. La Palestina in verde, Gerusalemme e´internazionalizzata.

  29. sylvi
    sylvi says:

    caro Marco,

    la tua uscita sulle maestre che dovrebbero fare da “nave scuola”!!!…
    Ho conosciuto un altro Marco???
    A proposito delle 14enni “scafate”, mah in Puglia non so quel che succede!!! Che sia il sole che matura olive e pomodori???
    (A Vieste ho mangiato la più buona pastasciutta delle mia vita!).

    Resto indomita della mia idea!
    La neurologia, la psichiatria ecc. dicono qualcosa sullo sviluppo del cervello in armonia con il corpo.
    Il maggiorenne che va con una minorenne IN GALERA, senza se e senza ma! Fosse pure …chi sappiamo!

    Sylvi

  30. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Per quanto riguarda “piangerne le consequenze” per essere piu´precisi.
    Non e´forse cosi, anche per ognuno di noi, che chi nella vita non ha saputo prevedere l´evolversi di una certa situazione, ne ha dovuto amaramente piangerne le consequenze?

  31. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    Rodolfo – “Non oso pensare, quello che nel mondo succederebbe se i bambini in Palestina morissero veramente di fame.”

    Il mondo li lascerebbero morire VERAMENTE di fame, come li hanno lasciati morire VERAMENTE “arrostiti” dalle bombe al fosforo bianco.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Un suo post sparito? Mi pare impossibile, visto che io certo non l’ho tolto. Vorrei fare un controllo, perciò se lei mi indica per cortesia il duplicato che ha ripostato verifico se mi è arrivato due volte. Infatti, ogni volta che compare un commento o che questo viene sequestrato dall’antispam mi arriva il suo testo via e-mail al mio recapito privato. Perciò se lei lo ha inviato due volte devono esserci due diverse mail con lo stesso testo.
    Voglio vederci chiaro, perché un conto è che non compaiano e spariscano post mai arrivati al forum e a me e un altro conto è che spariscano post comparsi nel forum e non da me cancellati.
    Un saluto.
    pino
    P. S. Mah, la storiografia israeliana più recente dice che i Paesi arabi non volevano la spartizione della Palestina e che volevano anche porre fine alla cacciata dei palestinesi già iniziata nel ’47 , un anno prima della risoluzione dell’Onu (e conclusa con oltre 400 villaggi e paesi “ripuliti” dai palestinesi che ci vivevano), ma che non si opponevano all’arrivo degli ebrei in quanto tali. Certo hanno fatto male a opporsi a una risoluzione dell’Onu, però poi questa ha fatto di peggio lavandosene le mani dell’altra metà della sua risoluzione, cioè evitando di intervenire – se necessario anche manu militari – perché nascesse anche lo Stato palestinese. Strano comportamento, direi.
    Non odiavano gli ebrei, come non li hanno mai odiati prima (gli arabi hanno dominato la Spagna per ben 800 anni, ma non hanno mai né imposto la loro lingua né la loro religione né mai rotto l’anima a nessuno. I non musulmani pagavano una tassa, mi pare si chiamasse “dimmi”, e venivano lasciati in pace), ma odiavano gli europei. Comprensibilmente, direi, visto che da Napoleone a Lawrence “d’Arabia” e Bush sono stati gli europei, e annessi nipoti Usa, a invadere le loro terre e non loro le nostre. Per loro gli europei piovuti dall’Europa in Palestina erano europei e basta, che fossero ebrei non peggiorava la faccenda. Certo, ci sono stati episodi sanguinosi da entrambe le parti anche prima del ’48 e del ’47, ma a essere onesti erano dovuto al nostro colonizzare e trattare gli arabi a pedate. Chi è trattato a pedate ovviamente peggiora rispetto a quando non era trattato a pedate e anzi viveva a casa sua senza ingerenze e prepotenze e invadenze straniere. Anche i problemi tra comunità ebraiche e Paesi musulmani dopo il ’48 non erano dovuti a odio per gli ebrei in quanto tali, ma a risentimento per l’incancrenirsi della situazione nell’area Israele/Palestina, dovuto ancora una volta alle nazioni europee che hanno pensato – more solito – di fare e disfare in Medio Oriente a loro piacimento.
    Suvvia, più obiettività. Se io e lei (in ordine alfabetico!) andassimo in Arabia Saudita o in Egitto, ma anche in Palestina nei Territori occupati, ci guarderebbero alla stessa stregua, come due italiani. Chi ci guarderebbe bene e chi ci guarderebbe male, ma come italiani. Certo, se poi lei avesse anche il passaporto israeliano allora la vedrebbero come israeliano almeno a metà. Ma perché, scusi, lei che farebbe nei loro panni?
    Inoltre, se Israele continua a battere il tamburo con la storia che Israele è il Paese di TUTTI gli ebrei, è logico aspettarsi che chi viene bastonato da Israele veda male anche gli ebrei, ma in quanto asseriti, da Israele, tutti supporter di quello Stato.
    Guardi che questo anche questo “romanzo” che sto scrivendo qui ora per lei contiene solo cose che ho letto su libri di ebrei e/o di israeliani.

    Certo, qualcuno ha illuso i palestinesi che tutto sarebbe tornato come prima. Ma guardi che non è stato solo Arafat. O Il Cairo. O Amman. Come ho scritto mille volte, siamo stati soprattutto noi, noi occidentali, Urss compresa. I palestinesi sono caduti in una trappola tesa da noi. Dalla “civiltà superiore”. E temo che siano caduti nella stessa trappola anche i sionisti prima e gli israeliani dopo. Non se ne esce, se non si cambia direzione. E se non si superano le differenze, diventate ormai odi profondi, di religione, cultura, nazionalità ed etnia. Bisogna guardare avanti. Evitando di ripetere gli stessi errori del passato.
    Un saluto.
    pino romanziere

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    da parte di MARCO TEMPESTA, che evidentemente l’antispam ha ora preso in simpatia…. Si vede che fa a turno.

    Mah.
    ————————————–
    “Qualche giorno fa´scrissi un post , proprio sulla decisione dell´O.N.U nel 1948.Lo scrissi di sera, il post rimase fino al giorno successivo ma durante la mattinata era sparito, L´ho ripetuto sotto altra forma ieri o l´altro ieri facendo lo stesso discorso.Nessuno ne ha preso atto. Indico ancora una volta le cartine che di come era stato suddiviso quel territorio:-
    http://www.clas.ufl.edu/users/mjacobs/Maps/Israel-1948-49.gif

    Questa suddivisione non ebbe mai luogo. Infatti, non appena i britannici ebbero lasciato la zona, la lega Araba, che non aveva accettato la risoluzione dell’O.N.U, scatenò una guerra “di liberazione” contro Israele.

    Da´li comincio´tutto.Si guardi le cartine. Non potevano accontentarsi? Lei crede che il futuro stato Palestinese che sicuramente sorgera´, potra mai essere cosi grande come quello indicato? Quante sofferenze e quanti morti per non avere mai piu´quello che a loro era stato concesso. Se lo immagina lei, se si fossero trovati nei paesi che attaccarono Israele e´cioe´,Palestinesi, Egiziani, Siriani, Libanesi,Giordani e Iracheni , dei visionari che avrebbero capito che sarebbe stato meglio accontentarsi? Quale splendido futuro, oggi quei territori sarebbero i piu´belli e i piu´avanzati in tutti i campi nel medio oriente.
    ——-
    Pare che il territorio che sulla carta appare vasto, non fosse così equamente distribuito tra i due stati, qualitativamente parlando. Almeno, è ciò che ho letto in questo blog un paio d’anni fa.
    Chiaro che col senno di poi tutto sembra ovvio, ma bisognerebbe mettersi nei panni di chi, in quegli anni, era convinto di poter ributtare a mare gli ebrei. I quali, in ogni caso, stando sempre a quel che si legge in questo blog e che pare sia stato un comportamento coerente in questi ultimi anni, non si sarebbe comunque accontentato dei confini prestabiliti ma avrebbe instaurato una politica espansionistica.
    Al giorno d’oggi, in quell’area molto difficilmnete si potrà parlare di pace, o meglio se ne potrà soltanto parlare, perchè in quanto ad attuarla, non c’è riuscito neanche Gesù Cristo e scusate se è poco…”

  34. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Lasci stare Az, questo e´un tasto molto delicato, se lei sapesse quanti soldi si sono fottuti i Palestinesi senza fare niente per il proprio paese ,forse, le verrebbe da vomitare. Nessun popolo della terra e´stato cosi tanto aiutato come quello Palestinese. Sarebbe interessante sapere SOLO dove sono finiti i 1.500 milioni di euro(milleecinquecento milioni )che l’Unione europea ha donato all’Autorità palestinese dal 1995 al 2002. Spariti

  35. Vox
    Vox says:

    “Anche i palestinesi dovrebbero stendere la mano”…

    Interessante. Mi piacerebbe sapere in che modo esattamente.
    Accettando la pulizia etnica?
    Lasciando volontariamente anche quel poco di terra che gli resta, case incluse, ai famelici coloni israeliani?
    O riconoscendo uno stato che, almeno dal 1967, occupa terre occupate illegalmente (=rubate) perfino secondo le leggi internazionali e l’ONU, uno stato aggressivo, armato fino ai denti, che da decenni di mani non ne “stende” mai ne’ ai palestinesi, ne’ a nessuno (Usa inclusi), uno stato che – unico al mondo – non ha nemmeno dei limiti definiti?

  36. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    Il solito problema — facciamo lo spezzatino!!

    Parlando di stati mi trovo a pensare che ad andare a fondo al problema sono contrario all’esistenza di uno stato Palestinese come di uno stato di Israele e sono contrario anche alla soluzione che parrebbe la più auspicabile, uno stato israelo/palestinese o palestinese/israeliano, anche se laico e aconfessionale.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  37. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xVox
    Andarsene da Gaza non e´stato andare incontro? Come hanno risposto i Palestinesi? Hanno forse dimostrato anche loro un po´di buona volonta´? Se si ,come?
    Hanno dimostrato di volere veramente la pace? Perche´non riconoscono Israele? Dove sono finiti 1.500 milioni di euro(milleecinquecento milioni )che l’Unione Europea ha donato all’Autorità Palestinese dal 1995 al 2002. 1995 al 2002? Dove sono finiti nell´insieme, i 5.000.000.000 di euro(cinque miliardi di euro) donati da tutti i paesi del mondo?
    Dove sono finiti tutti i soldi accumulati da Arafat? E lei ha la sfacciataggine di scrivere che i Palestinesi crepano di fame.

  38. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    2° pezzo
    In prospettiva sono proprio contrario a tutti gli stati dai più grandi Russia, Cina, USA U.E. a quelli piccoli come S.Marino, Andorra, Vaticano. Se ci penso bene sono perfino contrario ad uno “stato planetario” infatti un’organizzazione complessiva del pianeta non avrebbe più molte delle caratteristiche e delle peculiarità dello stato come lo si intende oggi, niente confini chissà poi perché sempre sacri, e quindi niente eserciti per difenderli, una efficiente polizia, una buona amministrazione delle finanze della sanità dell’istruzione e poco più.

    Antonio

  39. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    3° pezzo che non passa tagliamolo un po’

    Lo so benissimo che, allo stato delle cose presente, se non si riesce a dare uno stato ai palestinesi ed uno agli israeliani, ed ancor più un uno stato dove convivono semiti ebrei e semiti mussulmani, figuriamoci un’organizzazione mondiale, me lo sento già dire “è un’utopie”.
    Antonio

  40. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Certo sarebbe bello,ma rimane solo autopia e un sogno.
    Bisogna essere realisti. Se ancora in Italia esistono i campanilismi, come si puo´pensare ad uno stato planetario.
    Forse si, chissa´,ma quanti anni dovranno passare, 500? 1000?

  41. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    4° tagliamo ancora un p0′.
    In realtà abbiamo una sola scelta un mondo unito CON gli uominii o un mondo unito SENZA gli uomini.

    Quando 70 anni fa, (non 700 o 7000 ) pochi individui prefiguravano un’Europa Unita nel mezzo a guerre distruzioni senza precedenti e alla follia dello sterminio sistematico di intere popolazioni, alto che utopici sembravano, i loro ragionamenti erano dai più considerati vaneggiamenti di pazzi. Invece a SOLI 70 anni di distanza, un batter di ciglia della storia, con mille difficoltà e un milione di problemi ma l’Europa Unita c’è.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  42. sylvi
    sylvi says:

    caro AZ,

    io non dico, come Rodolfo, utopia pura;
    dico: se ti togliessero la tua casa, che è la tua storia, il tuo orto e la tua piccola officina, che sono il riposo e la creatività, per mettere a disposizione di chiunque passi questi tuoi spazi, per permettere a chiunque di usarli a suo piacimento, ti sentiresti violentato.
    La civiltà è cominciata con uno spazio privato nella caverrna!

    Non da farne un feticcio, ma un angolo privato che racchiude i tuoi affetti. E’ uno spazio “sacro” perchè tutela la tua vita.
    Questa è la nazione.
    Le ultime tue tre righe sono contro la natura dell’uomo, sono sogni, non utopia.
    E per tutelare una buona amministrazione, la sanità e la scuola …altro che polizia!
    Ci vogliono controllori che tutelino il bene di tutti contro l’individualismo egoista, compreso il loro!
    E siamo già alla guerra!!!
    A me è sempre piaciuta l’immagine di Magris sugli stati matriosca: uno piccolo, dentro uno un po’ più grande e così via…
    Dentro, non contro!!!

    Io ho vissuto la “cortina” yugoslava; è ancora emozionante vedere le dogane vuote, che poco a poco si sgretolano nelle intemperie, ma voglio continuare a dire ; mandi- buongiorno- doberdan!
    mandi Sylvi

  43. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    lei confonde la famiglia, il focolare domestico, le quattro mura private, con la nazione o paese. Sono due concetti molto diversi, e temo lo fossero gia’ nell’antichita’. Del resto, la vera nazione per lei non e’ neanche cio’ che io ed altri intenderemmo, cioe’ l’Italia. Rimane il suo beneamatissimo Friuli, ed anche quello molto glorificato ed idealizzato.

    Rimando…

    Peter

  44. Peter
    Peter says:

    xAZ

    parole sante, Antonio, parole sante. Speriamo di avere un mondo unito in tempo per la colonizzazione di altri mondi, in un futuro in cui avranno dimostrato che Einstein era un imbecille e la velocita’ della luce sara’ ampiamente superata. Sai che palle sarebbe avere pianeti europei, americani, cinesi…le solite perenni divisioni, divenute inconciliabili perche’ su scala interstellare anziche’ planetaria…
    Tutti quegli alieni da civilizzare e convertire (a quale religione bisognera’ pero’ mettersi d’accordo), tutte quelle risorse che gli alieni saranno felici di cedere al nostro nobile genere, tutti quei nuovi mondi da esplorare, colonizzare, inquinare….aaahhhhh.

    un saluto

    Peter

    ps
    sempreche’ non arrivino prima loro e ce le suonino a noi…

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