La Lega chiama, Rosarno risponde. Con la stessa violenza e gli stessi discorsi contro gli immigrati che a suo tempo venivano fatti contro i nostri emigrati

Ciò che è avvenuto e sta avvenendo a Rosarno, nella Calabra lontana e da sempre programmaticamente abbandonata dallo Stato italiano ai poteri locali, in primis quello della malavita, non è il caso di commentarlo solo con la voce dello sdegno e della condanna. Così si farebbe il gioco dai razzisti, degli intolleranti, dei ministri dell’Interno che, come ha incredibilmente fatto Roberto Maroni, dichiarano che “c’è stata troppa tolleranza”. Il bilancio è pesante, certo: due immigrati di colore sono stati feriti alle gambe da fucilate sparate dai calabresi brava gente, altri cinque sono stati investiti con auto da altri calabresi “brava gente” e ce ne sono infine due che versano in gravi condizioni all’ospedale perché un gruppazzo di “calabresi brava gente” li ha presi a sprangate e bastonate. La distinzione tra sprangate e bastonate si riferisce al fatto che le bastonate si danno con bastoni di legno mentre invece le sprangate si danno con spranghe di metallo. Sì, avete letto bene: di metallo. Di quelle cioè che possono fracassare un cranio e spedire qualcuno all’altro mondo, come è avvenuto mesi or sono a Milano per mano di due baristi che hanno linciato immigrato reo di non avere pagato un pacchetto di biscotti. E infatti a Rosarno due uomini “extracomunitari” sono sulla soglia dell’altro mondo.

Ma per capire in quale barbarie siamo precipitati con questa vicenda, e verso quale precipizio ci stiamo avviando a passo di carica, bisogna avere sotto mano il libro appena edito in Francia con il titolo “Le massacre des Italiens”, che nella nostra lingua si traduce con “Il massacro degli Italiani”. Sì, avete letto bene: Il massacro degli Italiani. Con la I maiuscola perché non si tratta né di albanesi, né di rom e sinti, né di rumeni né dei “marocchini di merda” cari all’onorevole Sporkezio. Il libro si occupa di uno dei tanti capitoli che pur riguardando un massacro di nostri connazionali sono stati da noi “italiani brava gente” censurati e cestinati al pari delle centinaia di dossier e processi murati nel famoso “armadio della vergogna”. Meglio e più facile piangerci sempre e solo addosso, ora con gli alpini scomparsi in Russia e ora con le vittime delle foibe, dando però preferibilmente la colpa a chi non c’entra niente. Ma non divaghiamo.

Come ci ricorda l’autore del libro, Gérard Noiriel, il maggiore specialista francese di storia dell’immigrazione, il 17 agosto 1893 i nostri emigrati in terra francese per guadagnarsi il pane come lavoratori stagionali nelle saline d’Aigues-Mortes, in Provenza, sono presi d’assalto da una folla inferocita prima di lavoratori giornalieri francesi e poi anche di abitanti d’Aigues-Mortes. Il motivo della caccia all’italiano, durata una intera giornata è conclusa con 9 italiani uccisi, 15 pure uccisi ma fatti sparire e più di 50 feriti è lo stesso che ha innescato il dramma di Rosarno: la massa di lavoratori francesi pagati a giornata non ce la faceva a reggere il ritmo di lavoro degli stagionali italiani, quasi tutti torinesi, e perciò la molla della “concorrenza degli immigrati” ha fatto scattare la caccia e il massacro scatenando la xenofobia sempre in agguato: dalli allo straniero…..  Anche se a Rosarno hanno cominciato a protestare gli immigrati, contro le paghe da fame e la durezza dello sfruttamento, mentre ad Aigues Mortes hanno cominciato i lavoratori francesi, la sostanza non cambia: si tratta pur sempre di una rivolta contro gli immigrati, contro gli stranieri, contro “gli altri”, col solito ritornello caro ai nostri leghisti che “ci rubano il lavoro”. Poi, come sempre, si aggiunge la violenza che un po’ tutti i perbenisti, nazionalisti e tradizionalisti covano e che non vedono l’ora di poter sfogare con la scusa di una “causa giusta”.

Tempo fa il collega del Corriere della Sera Gianantonio Stella ha voluto ricordarci, con il libro “Quando gli albanesi eravamo noi”, quali calvari hanno dovuto sopportare spesso gli emigrati italiani in vari Paesi, compresi gli Usa. Fatica sprecata, almeno in parte, quella di Stella, visto cosa hanno covato e vomitato nel frattempo le viscere leghiste del profondo Nord anche nella Milano della “bela Madunina che te brili de luntàn”. Il libro di Noiriel casca quindi a fagiolo, è il miglior commento a quanto la pancia del profondo Sud ha vomitato ora a Rosarno. Con l’aggravante che mentre in Francia la malavita non c’entrava nulla, a Rosarno invece  c’entra eccome con la solita ‘Ndrangheta che sfrutta come bestie soprattutto gli immigrati spingendoli così alla protesta e che poi incita i “paesani” a reagire a fucilate, investimenti con auto, sprangate, bastonate
e altri begli atti di moderna civiltà e globalizzazione.

Direi che non c’è bisogno di commenti. Per capire. E per arrossire. E’ però utile riportare alcune frasi di interviste a Noiriel. E’ utile a futura memoria non solo per i drammi che si profilano nel Belpaese, ma anche per quelli in atto in Medio Oriente e altrove e per rinfrescarci la memoria su tragedie passate. “Per chi non possiede niente il richiamo all’identità nazionale diventa l’unico bene di cui andare fieri. Allora come oggi, chi si sente ai margini della società trova nella nazionalità un modo per valorizzarsi. Di qui il sentimento di superiorità nei confronti degli immigrati”. Il rischio è quindi che dagli arruolamenti facili e dalle violenze di “camicie brune” e “camicie nere” si passi a quelle delle “camice verdi” e annesse “ronde”… Pericolo più grave di quanto pensiamo se è vero che “per i più deboli, la violenza contro gli immigrati  il discorso xenofobo sono speso un modo per contestare l’ordine dello Stato. Ancora oggi affermare la propria xenofobia è un modo per sfidare i benpensanti e le istituzioni”. Sembra quasi il ritratto dei blablablà e dei rutti bossiani contro i “signoroni”.

Noiriel non la manda a dire. Spiega infatti: “Naturalmente sono le élite, vale a dire i politici e i giornalisti, che fabbricano le rappresentazioni collettive relative agli stranieri, che poi vengono adottate e interpretate in vario modo nei diversi ambiti della società”.

Noi italiani ci vantiamo di avere ben 100 milioni di nostri emigrati ai quattro angoli del mondo. Tralasciamo che se volessero applicare anche loro il “diritto al ritorno” applicato altrove con molta disinvoltura ne verremmo allagati e lo Stivale sprofonderebbe assieme alle sue isole. Il fatto è che l’emigrazione italiana nel mondo, di cui una volta ci vergognavamo anche perché quasi ovunque i nostri poveri emigranti erano disprezzati, oggi è idealizzata non solo in Italia, ma anche in Francia, Germania, ecc. Mica però perché ci vogliono bene. Il perché lo spiega Noiriel: “In realtà, tale visione idealizzata dell’immigrazione italiana viene spesso utilizzata per stigmatizzare la nuova immigrazione proveniente dall’Africa e dal mondo arabo. All’epoca agli italiani venivano fatti gli stessi rimproveri mossi oggi agli immigrati extracomunitari”.

Noiriel così conclude: “I tempi cambiano, ma la diffidenza nei confronti degli stranieri riprende sempre gli stessi discorsi”. La Lega e Rosarno dimostrano che ha pienamente ragione.

704 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. x Rodolfo
    x Rodolfo says:

    Gli arabi della Palestina dovevano dunque costruire un Muro nel ’47 e nel ’48 per impedire l’invasione degli europei ebrei?
    Shalom

  2. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Possano tutti gli uomini ricordarsi che sono fratelli!

    Trattato sulla Tolleranza
    Voltaire

    Regalo della Gelmini ai razzisti fascisti della Lega,
    fissa nella sua scuola un tetto del 30% ai neo immigrati.

    Questa santa donna farebbe parte di un partito che s’è dato un singolare nome ” Partito della Libertà”
    farebbero inoltre parte del partito dei popolari cattolici europei, questo sottolinea la loro immensa ipocrisia mista a falsità e pseudo bontà cristiana a sostegno dei più deboli.

    La circolare che fissa un tetto agli stranieri neo arrivati è il cadeau della Gelmini alla Lega in vista delle elezioni regionali.

    Per l’istruzione non ci dev’essere ” nessun tetto”
    questa Gelmini è fuori di testa oltre che dal mondo.

    Dopo Rosarno, la circolare Gelmini è la ciliegina sulla torta, per far felici i fascisti schiavisti mafiosi della Lega.

  3. ber
    ber says:

    Cari Uro e Peter,
    si è parlato dell’irlandese che parla l’inglese e che quindi si trovava meglio dell’italiano come emigrante,…ma non si è parlato dell’irlandese emigrato in Canada,anni 1960/70,che
    avendo come amico irlandese,impiegato alla Hall o agli uffici governativi, era agevolato sugli appalti pubblici.

    Questo ragionamento mi fu fatto da un maestro di scuola romagnolo che,dopo aver fatto il minatore in Belgio,aveva fatto il manovale in Canada ed aveva messo su a Montreal,con sacrifici sovrumani,una delle
    imprese per il cemento armato più efficienti esistenti a quei tempi in Canada.
    Era il 1968/69,io,l’anno dopo, me ne tornai in Congo,mi avevano richiamato la per il lavoro della Fiat,…e il mio caro amico Menna,persona molto gentile ed umana,tra l’altro,…rimase la a fare il c.a.,lui maestro di scuola in Italia.

    Sono tornato in Canada come turista nel 1975,gli ho telefonato,
    portandogli un presepio africano scolpito nel legno,…ma il giorno dopo, quando sono andato a trovarlo nel suo ufficio-stabilimento a nord di Montreal,…era dovuto partire urgentemente per un lavoro in corso a Quebec.
    Non l’ho più rivisto,…da allora.

    Come vedete gli emigranti italiani non hanno trovato nessuna agevolazione all’estero,…spesso umiliati e derisi,…e in caso di rivoluzioni,gli ultimi ad essere soccorsi,…tipo Congo ex belga,
    sono stati proprio loro.
    Cari saluti ad entrambi,Ber

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro Rodolfo,
    io mi sono limitato a fare una domanda.
    Non ho commentato il fatto del muro!
    Mi aveva incuriosito il fatto che Netanyahu abbia sentito l’esigenza ,proprio in occasione dell’annuncio della costruzione del muro di definire Israele,stato democratico -ebraico.
    Anita ha giustamente tentato una sua “interpretazione”.
    Uroburo ,anche se ironica la sua.
    Attendo la Tua , non riferita all’uso del “calcestruzzo”,poichè c’è da riconescervi ,grande maestria, insieme ovviamente a quello delle ruspe, ma in merito alla “frase”.
    La costruzione del Muro, si commenta da sola.

    cc

  5. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    i lavoretti saltuari estivi degli studenti per pagarsi le rate all’università,…sono finite.
    E’ diminuita l’offerta di lavoro per la crisi finanziaria e di conseguenza è diminuita “l’offerta”.
    Anche qui c’è la squadra rumena,sotto il responsabile italiano che ti fa il lavoro,ma sono grane a non finire e i risultati sono
    deludenti….

    Insomma,…Obama ha dato i soldi per far ripartire il lavoro,…
    cioè la produzione,e invece sono ripartite i lauti “bonus”dei
    dirigenti bancari borsistici.
    Penso che ci sia una crisi di coscienze più grave di quella finanziaria.
    Un caro saluto,Ber

  6. Controcorrente
    Controcorrente says:

    x rodolfo, (dimenticavo)

    quando ho costruito un muretto a casa “mia”in collina, nel “cartello di inizio lavori”, (obbligatorio) , non scritto alla voce Proprieta Controcorrente democratico,italiano ,cristiano, in quanto battezzato, ma solo Controcorrente.
    Non so bene il perchè , ma gli ultimi 4 aggettivi , mi sembravano superflui..

    cc

  7. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Bah, caro Shalom, quella era una situazione diversa, gli Ebrei sono arrivati in Eretz Israel via mare, nella terra che , checche´se ne dica era stata abitata gia´dai loro antenati, in una terra dove piu´o meno gli Ebrei sono sempre esistiti.
    Guardati queste due cartine, che tu certamente conosci molto bene, ma forse te ne sei dimendicato.
    http://www.clas.ufl.edu/users/mjacobs/Maps/Israel-1948-49.gif
    Avrebbero fatto bene i Palestinesi ad accontentarsi, a collaborare con lo stato Israeliano, sarebbe stata una cosa fantastica e avrebbe evitato tante tragedie.
    Cosi,riprendo il discorso di qualche giorno fa´, quando dicevo che il prossimo stato Palestinese non potra´mai essere cosi grande come quella spartizione attuata dall´O.N.U. Un saluto. Rodolfo

  8. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Rodolfo, sulla questione ebraica in Israele, non perdere tempo, in questo blog. Per i frequentatori di questo blog non esiste giustificazione non per il comportamento degli israeliani in Israele, ma per il solo fatto di esserci come nazione.
    Una nazione israeliana in Palestina, in questo blog non è ammessa. Ognuno porta le sue spiegazioni per questo.
    Chiarito il concetto, è inutile sta lì a perderci tempo: qualsiasi cosa possano fare gli israeliani, hanno il peccato originale del fatto che non possono stare lì con una loro nazione ma, al limite, potrebbero starci sotto il governo palestinese.
    Se mi sbaglio, correggetemi.

  9. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Non si vede bene, ma in viola e´la parte Israeliana che va´fino al golfo di Aqaba, in verde la parte Palestinese, Gerusalemme e´ internazionalizzata.

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ho visto tempo fa un film comico, credo proprio israeliano, dove gli israeliani erano raffigurati come affaristi imbroglioni e i palestinesi come permalosi attaccabrighe.
    Era un film satirico che aveva il lieto fine: israeliani e palestinesi finivano per collaborare lottando insieme contro il nemico comune, raffigurato da una banda criminale italo-americana.
    Si conosce bene l’autoironia ebraica: loro stessi si raffigurano come imbroglioni…

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta e x Rodolfo

    Vi pregherei di non dire sciocchezze, oltretutto gravi. Non mi sono mai accorto che “in questo blog” ci sia chi nega il diritto all’esistenza di Israele, visto anche che ormai Israele esiste. Si nega semmai solo il diritto all’uso dei due pesi e due misure e all’ipocrisia dell’intero Occidente, madre di tutte le guerre.
    Non c’è bisogno di aspettare lo spirito polemico di Shalom per far notare a Rodolfo – e a tutti coloro che ripetono il solito ritornello – che a maggior motivo la Palestina era “la terra degli avi”, oltre che la propria, anche per chi la abitava prima che l’Europa ci riversasse i suoi ebrei scampati alla sua pulizia etnica e ai suoi genocidi. E se la Palestina è “una terra dove piu´o meno gli Ebrei sono sempre esistiti”, a maggior motivo la Palestina è una terra dove i palestinesi, come dice il loro stesso nome!, sono sempre esititi, e più più che meno. Questo strano uso della logica a mo’ di elastico delle mutande è una cosa davvero inaccettabile, perché offensiva e indecorosa. Ecco perché poi scoppoano le guerre: perché si butta nel cesso qualunque tipo di razionalità.
    Non capisco poi perché il Muro si possa fare contro chi arriva da terra e non dal mare. Sbaglio, o la marina militare israeliana fa muro anche contro chi “viene dal mare”?
    A volte ho la tentazione di eliminare da queto blog la possibilità di ogni commento. Con tutto ciò che bolle in Italia e nel mondo stiamo sempre a rimestare la solita acqua nel mortaio e a sparare sempre le solute accuse strabollite e campate per aria. Che palle!
    pino nicotri

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Tempesta. (160)
    Ti sbagli e di grosso.
    Pino ti corregge qua sopra.
    Prova a leggerlo invece di fischiare il fine partita come fanno quegli arbitri un pò sulle loro.
    C.G.

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    “Sappiamo dunque che per un clandestino oltrepassare l´Italia per la Svizzera ,Francia ,Austria e Slovenia e´impossibile perche´per loro c´e´un muro.”
    Non ci sono muri ma controlli e quando uno viene fermato, di regola e quindi tolta qualche eccezione, viene trattato da essere umano.
    Non li si fa stare al sole cocente per delle ore per tiranneggiarli con l’argomento del terrorismo (mai posta la domanda sul perchè?) e magari far morire dissanguata una donna che deve partorire in fretta. Come è successo di recente ai valichi di quel posto dove regna la democrazia dei due pesi e due misure.
    C.G.

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Post scriptum:
    tu usi spesso il “chi se ne frega” il che dimostra la boria arrogante del più forte. Attento però, fino a quando?
    Se Obama cominciasse a “fregarsene”, molto, ma molto probabilmente sarà molto più complicato mandare avanti, imperterriti, la loro politica dei due pesi e due misure.
    Oserei dire razzista. Anzi: non oso.
    Lo dico.
    C.G.

  15. AZ Cecina LI
    AZ Cecina LI says:

    Qualcuno a stare ai suoi ragionamenti sembra che la storia della palestinal l’ha comprata a dispenze, dopo il numero zero della copertina ha saltato tutta la prima parte e la seconda ha fatto uno si e due no, dai non fare lo spilorcio fatti spedire i nuimeri mancanti!!!!

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  16. Shalom
    Shalom says:

    Nicotri mi ha preceduto. Come al solito c’è poco da aggiungere a quanto ha detto. Spero non giunga a disabilitare davvero i commenti anche se posso capire la sua esasperazione.
    Negli Usa i neri sono “più o meno sempre esistiti” da qualche secolo e gli indigeni sono certissimamente esistiti da molto prima che i bianchi li riducessero a spazzatura. Che facciamo? Diciamo che gli africani hanno il diritto di invadere gli Usa e magari anche il Brasile e Cuba? E che gli indigeni dall’Alaska alla Terra del Fuoco hanno il diritto di cacciare i bianchi e anche di costruire un bel Muro per evitare che tornino?

    Ragazzi, ogni tanto una visitina dallo psichiatra può essere utile. Non solo a Israele come raccomanda Gideon Levy.
    Shalom

  17. Peter
    Peter says:

    xBer

    grazie del tuo post. Concordo pienamente con quanto hai detto sugli aiutini che gli altri si danno tra loro. E aggiungo che spesso gli altri attribuiscono a noi tutti gli intrallazzi e gli affari sottobanco che sono capacissimi di fare anche loro.
    Quanto al modo in cui veniamo trattati quando chiediamo lavoro (specie all’inizio), preferisco lasciar perdere e non fare commenti.

    un saluto

    Peter

  18. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    PAPA: C’E’ DIRITTO ISRAELE A ESISTERE, E PALESTINESI A STATO
    Benedetto XVI e’ tornato anche oggi sul tema del Medio Oriente. “Ancora una volta – ha detto al Corpo Diplomatico – levo la mia voce, affinche’ sia universalmente riconosciuto il diritto dello Stato di Israele ad esistere e a godere di pace e sicurezza entro confini internazionalmente riconosciuti. E che, ugualmente, sia riconosciuto il diritto del Popolo palestinese ad una patria sovrana e indipendente, a vivere con dignita’ e a potersi spostare liberamente”. “Mi preme inoltre – ha aggiunto – sollecitare il sostegno di tutti perche’ siano protetti l’identita’ e il carattere sacro di Gerusalemme, la sua eredita’ culturale e religiosa, il cui valore e’ universale”.
    ————————————————-

    Beh, direi che questa è una posizione nell quale ci si può riconoscere. O meglio: Ratzinger finalmente si riconosce in una posizione che esiste da molti anni tra i laici.
    Una sola cosa mi disturba però della posizione del papa, che peraltro ocndivido, ed è questa: che ne diremmo, e che ne direbbero i soliti ipersensibili se Ratzinger avesse capovolto il discorso e, in omaggio anche all’eguaglianza degli esseri umani e dei popoli oltre che della simmetria, avesse citato prima la Palestina e poi gli israeliani, anziché viceversa, levando cioè la sua voce “affinche’ sia universalmente riconosciuto il diritto dello Stato di Palestina ad esistere e a godere di pace e sicurezza entro confini internazionalmente riconosciuti. E che, ugualmente, sia riconosciuto il diritto del Popolo israeliano ad una patria sovrana e indipendente, a vivere con dignita’ e a potersi spostare liberamente”?

    Forse esagero, ma la costruzione delle frasi del papa indica che in realtà quella che vogliamo fare ai palestiensi è solo elemosina e carità cristiana, come “concedere” il diritto di voto al “bovero negro”. Insomma, nulla a che vedere realmente con i diritti, queli stabiliti dalla Dichiatrazione universale dei diritti dell’uomo. In ogni caso, dalla costruzione delle frasi del papa appare chiaro che per noi i palestinesi, e per estensione gli arabi e gli islamici, sono persone di serie B. Di rango inferiore al nostro in quanto cristiani e a quello degli ebrei in quanto “popolo eletto” anche per il Vaticano sia pure con solo 1.600 anni di ritardo.

    Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. A volte non perdiamo neppure il pelo…
    pino nicotri

  19. Shalom
    Shalom says:

    x Rodolfo

    Di ebrei ce ne sono “più o meno sempre stati” anche a Roma, Alessandria, Babilonia, in Grecia, sul Mar Nero, e anche altrove. Che facciamo? Invadiamo Roma e il Lazio, Alessandria e l’Egitto, la Grecia e l’intera zona del Mar Nero? E siccome prima di emigrare erano di Ur, cioè iracheni di oggi, e da una città fantastica come Babilonia non tutti vollero tornare a quel cesso di Gerusalemme, che facciamo, invadiamo anche l’Iraq e i dintorni?
    Usiamo il cervello. E la giustizia.
    Shalom

  20. Shalom
    Shalom says:

    x Rodolfo

    Anche perchè il pane dei mesopotamici, gli “irakeni di allora” direbbe il prode rabbino capo Di Segni, era azimo come quello dei “nostri avi”.
    Shalom

  21. sylvi
    sylvi says:

    x La striscia rossa 153

    – Se gli extracomunitari non conoscono l’italiano devono comunque stare in classe con gli altri a scaldare il banco per non essere discriminati?
    – Se si formano classi di soli extracomunitari si protesta perchè gli italiani razzisti iscrivono altrove i loro figli!
    – Se si stabiliscono delle quote in classe si è razzisti e leghisti di…. ecc. ecc.

    A Udine, come in molte altre parti, in questi anni si sono formate classi di SOLI extracomunitari e, senza scomodare Voltaire, io le ritengo classi-ghetto che vanno contro la giustizia, il diritto allo studio e alla integrazione.
    La Gelmini giustamente le abolisce.
    Dovrebbe continuare l’opera istituendo “classi-ponte” per lo studio dell’italiano e il successivo inserimento nella classe normale di competenza, dove il ragazzino abbia l’opportunità di seguire le lezioni come tutti gli altri.

    Questa è politica seria del diritto allo studio.
    Il resto è ideologia.

    Sylvi

    -

  22. Anita
    Anita says:

    In Prima pagina sul NEW YORK TIMES
    Traduzione Google, solo una piccola patre dell’articolo.
    Non mando il link perche’ bisogna essere utenti per aprirlo.
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    11 gennaio 2010

    Race Riots Grip città italiane, e della mafia è sospettato
    Da RACHEL DONADIO

    ROMA – Più di un migliaio di lavoratori africani sono stati messi a bordo di autobus e treni nella regione meridionale italiana della Calabria durante il fine settimana e spediti in centri di detenzione per immigrati, a seguito di alcuni disordini peggiori del paese negli anni.

    Gli scontri sono iniziati Giovedi notte a Rosarno, una città della classe operaia, tra gli agrumeti in Calabria, la punta dello stivale d’Italia, dopo un legale di immigrati provenienti dal Togo è rimasto leggermente ferito in un attacco a pellet gun in una città vicina. Non è chiaro che a premere il grilletto – le autorità hanno detto che stavano indagando se la criminalità organizzata aveva provocato i disordini – ma le conseguenze sono state gravi.

    Incolpare il razzismo per l’attacco, decine di immigrati bruciato auto e vetrine fracassate a Rosarno in due giorni di scontri, che lancia sassi contro i residenti locali e la lotta con la polizia. Più di 50 immigrati e agenti di polizia sono rimasti feriti, nessuno grave, e 10 gli immigrati e gli abitanti sono stati arrestati prima che le autorità cominciarono a inviare gli immigrati nei centri di detenzione altrove in Italia meridionale il Sabato.

    Anita

    PS: Se gli interssa, posso mandare a PINO la pagina intera copiata in print. (in Inglese)

  23. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marco tempesta,

    ti pregherei quando fai certe affermazioni, di “parlare eventualmente per te”e se parli per altri ,nell’esprimere considerazione generaliste e gratuite, fare i nomi di “nick”precisi e puntuali.
    Se posso essere sincero la cosa “mi ha dato sinceramente fastidio”!
    E credimi non scherzo,quando parlo in questo modo!
    Conosco la mia storia e quella della mia famiglia,in materia.

    cc

  24. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    non sono al corrente del dispositivo della Maria Stella .
    Vista così potrebbe anche andare , ma poi bisogna sempre vedere sul campo.
    Ovvero se dato un Tot, si “spalma” al 30%,su base locale nei plessi di residenza ,salvo qualche ovvio problema derivante dalle statistiche, poco da obbiettare sul piano didattico.
    Ma dato che conosco i” polli “e l’uso dei tetti, non vorrei che per rispettare il tetto un allievo di Milano ovvero il 30+1,troverrebbe posto eventualmente ad Abbiategrasso dove magari c’è il 30-1!.
    Naturalmente a spese della famiglia!

    cc

    Ps- Sto cercando sul territorio, volontari per la raccolta delle arance a Rosarno per il carnevale di Ivrea.
    Volevo sapere se eri disposta a fare una passeggiata in loco in camper .
    Il tutto naturalmente al puro scopo di tenere “bassi” i trigkliceridi “e fare incetta di vitamina c

  25. alessandro
    alessandro says:

    Ben ritrovati….
    Per tutti:
    Leggendo i post degli ultimi giorni
    mi son reso conto che certe soluzioni a certi problemi nazionali e internazionali non possono essere vere soluzioni se esse rimangono solo a un livello particolare.
    Il problema e´ che senza una NUOVA visione del mondo non e´ possibile risolvere i problemi politici( e non solo) di oggi:questo,credo, nessuno lo vuole dire e si critica una certa politica senza ,pero´, criticare il sistema globale.
    Poiche´,oggi, la politica non e´ piu´ il vero luogo della decisione
    come si puo´ pensare che certi problemi possano essere risolti politicamente?
    I paesi economicamenti piu´ forti e piu´ efficienti non hanno nessun interesse ai problemi etici e umani……….per cui la logica del mercato globale implica che i paesi poveri debbono solo ubbidire((((((figuriamoci chi non ha nemmeno uno Stato)))).
    Credo,allora, che sia impensabile risolvere certi problemi politicamente.
    E´ il capitalismo globale la vera causa di certi mali politici.
    Non c´e´ piu´ il senso di solidarieta´.
    Le colpe sono di tutti:
    dell´efficienza di Israele e della disperazione dei palestinesi,
    dei terroristi e degli americani
    e cosi´ via.
    La parola chiave di oggi e´ SOLIDARIETA`, non c´e´ dubbio:e cio´ non vuol dire solo, e retoricamente, accettare la diversita´ ma ,soprattutto, conviverci essendo quello di oggi un mondo multiculturale.
    La piu´ gioiosa conseguenza della solidarieta´ sara´,finalmente, la caduta di certi miti:niente piu´ distinzioni di razza e di religione.
    Senza capire dove stiamo veramente andando e cosa bisogna veramente fare (o non fare) voler risolvere problemi puo´ essere solo un circolo vizioso……….
    Bisogna costruire solidarieta´ e non muri!

  26. Anita
    Anita says:

    x Ber

    “Insomma,…Obama ha dato i soldi per far ripartire il lavoro,…
    cioè la produzione,e invece sono ripartite i lauti “bonus”dei
    dirigenti bancari borsistici.”
    ___________________________________________

    Solo un terzo dello “Stimulus Package” sono stati distribuiti e non per creare lavoro…solo per posti governativi che non aiutano l’industria e a Stati per chiudere buchi.
    Gli Stati hanno ricevuto parte dei soldi secondo la discrezione dei loro senatori…il mio Stato, quasi niente e siamo in pericolo di fallimento.

    Il primo Stimulus firmato da Bush alla fine del suo termine:
    Tarp = The Troubled Asset Relief Program, e’ andato per tamponare la crisi dei subprimes e le istituzioni finanziarie.

    Nel mio Stato vogliono aumentare le tasse, su tutto, e non solo, tassare quel poco che ne era esente.
    Siamo gia’ il quarto Stato piu’ tassato negli US.

    Disoccupazione ufficiale 14%, vera 20%.

    Ciao, Anita

  27. alessandro
    alessandro says:

    P.S.
    Gli psichiatri sono i nuovi preti di oggi, e guadagnano anche bene.

    Accettare la diversita´ significa anche evitare di darle per forza un nome e,quindi, una cura.

  28. Controcorrente
    Controcorrente says:

    X Sylvi,
    non usare la parola “ideologia” a sproposito,bastava eventualmete nella “fattispecie” utopia.
    4+ (il più per incoraggiamento, come usavasi nei bei tempi andati!

  29. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    la striscia rossa mi è simpatico perchè spesso dà delle dritte molto interessanti ma in questo frangente criticava la Gelmini perchè è…la Gelmini!
    Non ho ravvisato il senso di utopia come” forza critica verso situazioni esistenti e la positiva capacità di orientare forme di rinnovamento sociale” Treccani.
    Perciò ti restituisco il 4 e ci aggiungo — ( due meno, appunto come nei bei tempi andati)!

    Confesso: non ho mai visto raccogliere le arance. Come avviene?
    Sai mi hanno appena risistemato la schiena, e con metodi tedeschi!!!
    Per il resto quando c’è da partire… io son come i cani, sempre pronta…dice quel maligno del marito!
    Certo che il Carnevale di Ivrea sarebbe una buona causa!!!
    Quanto le paga a cassetta la Proloco?
    Sei tu il caporale????

    Sylvi

  30. Vox
    Vox says:

    Israeli Firm Responsible for Amsterdam Airport Security
    Where Terrorist Boarded Aircraft

    theyeshivaworld.com/news/General+News/43868/Israeli+Firm+Responsible+for+Amsterdam+Airport+Security+Where+Terrorist+Boarded+Aircraft.html

    An Israeli firm is responsible for security inspections in the airport in Schiphol, Holland, the airport where Umar Farouk Abdulmutallab boarded the Airbus 330 heading for Detroit (USA). The Israeli company, ICTS, is reportedly one of the leaders in security, & operates in Amsterdam and a number of other European countries.

    haaretz.com/hasen/spages/1141434.html

    ICTS International … and two of its subsidiaries are at the crux of an international investigation in recent days, as experts try to pinpoint the reasons for the security failure that enabled Umar Farouk Abdulmutallab to board Northwest flight 253 and attempt to set alight explosives hidden in his underwear.

    A Haaretz investigation has learned that the security officers and their supervisor should have suspected the passenger, even without having early intelligence available to them.

    At this time, ICTS and the Dutch security firm G4S are hurling recriminations at each other, as are the authorities at Schiphol Airport in Amsterdam, the Federal Aviation Authority and U.S. intelligence officials.

    …the name of the Nigerian passenger was not pinpointed as a suspect for the airline, he should have stirred the suspicion of the security officers. His age, name, illogical travel route, high-priced ticket purchased at the last minute, his boarding without luggage (only a carry on) and many other signs should have been sufficient to alert the security officers and warrant further examination of the suspect.

    However, the security supervisor representing I-SEC and PI allowed him to get on the flight.

    …This firm was also one of the companies operating the security position at Boston’s Logan Airport on Sept. 11, 2001, when one of the planes that eventually collided with the World Trade Center took off from there.

  31. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x CC
    Gelmina, a quanto sembra, ha rettificato sul tetto del 30%.
    “non vale per i bambini stranieri nati in Italia”, chiosa.
    Comunque, nella rettifica si distingue dal suo padrone, quello che quando starnazza alle 9 del mattino lo “rettifica” alle 2 del pomeriggio.
    Dicendo di essere stato frainteso, come da copione visto e rivisto fino al voltastomaco.
    C.G.

  32. Linosse
    Linosse says:

    X Sylvi 183
    Brutto anno per le arance questo 2010.
    Voci di popolo sussurrano che ad Ivrea dovranno cambiare articolo da lanciare per mancanza di materia prima e la cosa li ha resi nervosi.
    Se vuoi recarti lì per il Carnevale pensaci bene!
    Quest’anno lanceranno i leghisti!
    OCIO!
    L.

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    un tanticchio di ragione esiste in quanto tu affermi in base alla definizione della Treccani, poichè nel post di Striscia Rossa,non è ben specificato l’oggetto della critica,se non il fatto che “si farebbe un piacere alla Lega.
    (Il che detto tra di noi per puro spirito” illogico irrazionale”che talvolta non guasta,visto l’empatia che mi lega a uomini come Sporchezio e soci,… poichè se Empatia è :” la focalizzazione sul mondo interiore dell’interlocutore, è la capacità di intuire cosa si agiti in lui, come si senta in una situazione e cosa realmente provi al di là di quello che esprime verbalmente.”,devo dire che in questi uomini non c’è alcuna differenza tra quello che dicono e quello li agita interiormente.
    Quindi per principio,neanchè un caffè !

    Ma l’accusa di Ideologia , mi pare fuori luogo, un tanticchio esagerata,poichè Ideologia è anche opera di costruzione fine , che impegna al fine di prender bene per i fondelli e che non si esaurisce certo in due righe.

    Diciamo che quella di striscia rossa è affermazione di “pancia”.

    Sulla didattica del 30% e sulla sua efficacia non mi pronuncio nel merito, diciamo che per fortuna gli insegnanti italici ancora non sono Ayatollah legaioli.

    cc

  34. sylvi
    sylvi says:

    x CG e CC

    La Gelmini aveva ormai da mesi inviato la circolare ai Presidi d’Italia; avrà attuazione il prossimo settembre.
    Il problema è organizzare il trasporto gratuito ad altra scuola viciniore.
    Del resto queste situazioni si verificano nelle città, dove c’è maggiore concentrazione di extracomunitari.
    Per quel che riguarda i nati in Italia, avrebbe fatto bene a chiarire subito, ma tant’è…
    Anche se il mio carissimo Marko, ensamble perfetto di tutte le etnie yugoslave, seconda liceo, parla e scrive italiano perfetto, con congiuntivi e condizionali tali da mandarlo immediatamente nelle classi di soli italiani ad istruirli convenientemente!

    Sylvi

  35. Peter
    Peter says:

    x184

    cos’e’, un replay di quanto gia’ rivelato da Anita giorni fa?
    Sapevano (grazie ad Anita) quale e’ la ditta responsabile per Schiphol. Pero’ qualcuno (il solito uccellino…) diceva che la stessa ditta sarebbe stata responsabile per il metro’ di Londra e le torri gemelle, udite udite. Il che non era, a quanto pare…
    Eccesso di zelo?

    Peter

  36. alessandro
    alessandro says:

    Per Uroburo:
    forse quelle mie due righe che t´invitavano a una sintesi non le avrei dovute scrivere?

  37. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Da ‘Giornalettismo’ di oggi:
    “PAROLA DI RUTELLI – Franceschiello dixit: “Io ingenuo su Fini? Mi chiedo se non sia ingenuo lui. Pensa di continuare a lungo a essere una delle più amate icone della sinistra e puntare a ereditare la guida del centro-destra?”
    —————–
    Una delle più amate icone della sinistra?

  38. Controcorrente
    Controcorrente says:

    No caro Linosse,

    si dice che i leghisti faranno un carro .
    Al che, visto l’assensa di arance , ti lascio ampia facoltà di scelta su quali potranno essere gli “oggetti da tiro”.
    Diciamo un pò come al capodanno a Napoli, ognuno tira quello che “vuole”.
    Siamo nel paese dell’Amore e delle libertà o noh?

    cc

  39. alessandro
    alessandro says:

    Per Tempesta:
    dovresti essere tu il primo a capire che quando si dicono idiozie puo´ darsi che il cervello non regga piu´;l´organicismo libera Rutelli da ogni responsabilita´?

  40. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E´ il capitalismo globale la vera causa di certi mali politici.
    Non c´e´ piu´ il senso di solidarieta´. ( Alessandro)
    ——-
    Il senso di solidarietà non c’è mai stato.
    Forse, esiste solo in qualche tribù amazzonica, ma non ci giurerei.
    La vera causa dei mali politici è l’avidità degli uomini; ecchè, il comunismo reale ce lo scherziamo in quanto a corruzione?

  41. Linosse
    Linosse says:

    X CC
    Uhe !dimenticavo l’ammore che tutto può e dappertutto arriva;quindi qualche bel roseo putto alato non stonerebbe sul tema di quest’anno.
    Saluti e buon lancio
    L.

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Rodolfo …. Una nazione israeliana in Palestina, in questo blog non è ammessa. marco tempesta { 11.01.10 alle 11:22 }
    —————————————-
    Caro Marco,
    sei sempre il solito approssimativo. L’unico qui dentro che non riconosce non l’esistenza ma la legittimità dell’esistenza (che è una cosa un po’ diversa) dello stato d’Israele sono sempre stato io e solo io. Io per altro ho sempre detto che la legittimazione del’esistenza dello stato d’Israele deve essere fatta non da me, che non ho nulla da perdere o da guadagnare, ma dai palestinesi.
    Quindi gli israeliani si diano da fare pe convincere i palestinesi, cioè mettano mano al portafoglio e paghino; oppure ammettano di comportarsi come dei nazisti e ne portino il peso.
    Il resto delle tue chiacchiere è solo fuffa, come ti capita spesso quando non parli di arte, musica o donne. Un saluto U.

  43. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    sembrerebbe che per lei non ci sia molta differenza tra il legittimo aiutarsi a vicenda ed il costituire un’organizzazione criminale. Mica male per uno che da decenni è un quasi suddito di Sua Maestà Britannica. Le è scappata la democrazia sotto al tavolo?
    Il tema era se gli italiani lavorano più degli altri. A me non risulta, a lei nemmeno, allora di che stiamo a parlare? Un saluto U.

  44. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro alessandro,
    in una visione “organicista”,vedrei bene Rutelli quale organo di una funzione corporea essenziale e sovente gratificante.

    cc

  45. alessandro
    alessandro says:

    Per Tempesta:
    non e´ un po´ sbrigativo il tuo commento?
    Ho scritto che risolvere oggi problemi politici importanti non avviene piu´ attraverso la politica, ma per mezzo dell´economia globalizzata.
    Ora, certe frasi nette come la tua( al di la´ del vero e del falso) non servono a chiarire certe cose………
    e come se tu dicessi:gli uomini sono stati sempre avidi e lo saranno sempre e il mondo andra´ sempre peggio.No.
    I problemi vanno contestualizzati al di la´ della natura umana.
    E,oggi, l´uomo vivendo in un mondo dove non e´ piu´ padrone della propria testa si trova a essere una semplice cellula funzionale, costretto a produrre.
    L´avidita´ di oggi e´ conseguenza di questo stato di cose…….ma non mi sento nella condizione di colpevolizzare l´individuo semmai il mercato, il liberismo, il capitalismo e tutte le ideologie dell´efficienza e del calcolo.
    Solidarieta´,allora, diventa una parola importante:significa sorvegliare questo stato di cose per un futuro diverso.

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