Non c’è bisogno di Spatuzza. E neppure di aspettare Godot. In un Paese civile per cacciare Berlusconi basta e avanza il tentativo nel suo primo governo di far diventare ministro della Giustizia il suo avvocato personale usato per corrompere magistrati: Cesare Previti. Che la Cassazione ha condannato in via definitiva scrivendo chiaro e tondo che la sentenza scippa Mondadori l’ha comprata in combutta con Berlusconi. Caso Boffo: Feltri ammette che avevo ragione io. Il grande “No Berlusconi Day”: opera della e-generation e del popolo del web che già a novembre dell’anno scorso ho definito come inevitabili e sottovalutati scavatori della fossa per il Cavaliere e il suo impero mediatico
“L’enorme afflusso di gente alla manifestazione per la libertà di informazione dimostra che urge una manifestazione nazionale contro il governo Berlusconi e il suo capo. Che politicamente, oltre che moralmente, somiglia ormai a un cadavere”. E’ il titolo della puntata del 3 ottobre ( http://www.pinonicotri.it/?p=1413 ), scritta al ritorno dalla grande manifestazione di Roma contro i continui attacchi al giornalismo e quindi alla libertà di stampa e alla qualità della democrazia. Siamo stati i primi a far notare che una manifestazione nazionale contro Berlusconi e il suo governo, andata finalmente in porto il 5 dicembre, era ormai inderogabile. Piano piano se ne sono resi conto anche tutti coloro che l’hanno miracolosamente messa in piedi, organizzata materialmente e portata a buon fine, vale a dire gli altri grilli parlanti “fuori gioco” come me, ossia l’anonimo popolo del web, dei blog, dei social network e di Facebook, la e-generation che non ha accesso alla tv e alla grande stampa e non conta nulla nei partiti. Salvo essere da questi corteggiati come portaborracce, esattamente come a suo tempo sono stati corteggiati il movimento studentesco, gli extraparlamentari, il movimento femminista, ecc., prima di essere presi a bastonate perché irriducibili al mercato della vacche che dài oggi e dài domani ha portato il parlamento e l’Italia intera nella morta gora nella quale galleggiamo annaspando sempre di più. Il ruolo di questa e-generation come scavatori della fossa per Fininvest-Mediaset e Berlusconi lo avevo già previsto e scritto in una puntata del blog nel novembre dell’anno scorso, come ho voluto ricordare nel Post Scriptum numero 2 in fondo a questa puntata.
Come è noto, Berlusconi in 15 anni si è fatto confezionare 18 leggi su misura per proteggere i propri interessi, non sempre trasparenti, e proteggere se stesso dalla giustizia, e ora tenta disperatamente con la 19esima: sepolto il lodo Alfano ci riprova con il “processo breve” oppure con la non processabilità del capo del governo finché è in carica oppure con qualche altra trovata dei suoi servitori in livrea doppia, di ministro della Repubblica italiana, che in tale veste è tenuto a fare gli interessi dell’Italia intera, e di avvocato del Signore d’Arcore, veste nella quale in cambio di grasse parcelle si acconciano alle invenzioni di leggi e ai tentativi di altre leggi sempre più indecorosi in nome degli interessi privati del loro straricco cliente spacciati impudicamente per interesse generale. Mi chiedo se il cosiddetto ministro della Giustizia Angelino Alfano si faccia la barba ogni mattina, e se quando si rade si guarda allo specchio.
Alfano dovrebbe magari arrossire per essere stato voluto alla Giustizia dalla stessa persona che a suo tempo ci voleva Previti. Il siciliano Alfano è certo in grado ci capire che nelle persone oneste questo suo essere un successore di Previti può sucitare se non quale sospetto almeno qualche comprensibile disagio. Ad esempio, chiedendosi se per caso Alfano abbia o abbia avuto un qualche lato o un qualche ruolo per così dire previtiano. Come che sia, il signor ministro dovrebbe vergognarsi per avere rivendicato “la logica aziendale” nella conduzione del proprio dicastero, rivendicazione con la quale ha voluto ribattere a chi lo accusava di logica aziendale intendendo la logica di difendere a tutti i costi dal nornale corso della giustizia le aziende di Berlusconi inventando altre leggi “ad Berlusconem”. Alfano infatti dovrebbe sapere che in Italia le aziende non campano senza succhiare soldi allo Stato, i “grandi” imprenditori sanno fare gli imprenditori solo facendosi regalare danaro, suolo pubblico e facilitazioni varie per le loro aziende, pronti a minacciare chiusura di impianti, come fa la Fiat e ventila la signora Emma Marcegaglia, se lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e quant’altro – magari la Comunità Europea – non continuano le regalie e le sovvenzioni a fondo perduto. Non parliamo poi delle aziende bancarie, somiglianti spesso a grassatori. Che anche la Giustizia venga condotta con una tale “logica aziendale”, e che per giunta il suo ministro lo rivendichi, fa solo venire i brividi. Non vorremmo che anche l'”azienda” gestita dal ministro Alfano dovesse ritirare dal mercato – come deve fare ingloriosamente la Fiat – ben 500 mila auto perché l’asse del volante si può rompere…. Poiché la Giustizia non produce auto ma – come dice lo stesso nome – giustizia, penale e civile tramite le relative sentenze, 500 mila sentenze taroccate nel volante in malora sarebbero una tragedia nazionale. Caro Alfano, prenda appunti: e prima di parlare si accerti che il cervello sia inserito.
Dei ministri come Mara Carfagna preferisco invece non chiedermi niente, onde evitare di scendere a livelli da angiporto. Il governo Berlusconi ha inventato anche i ministri peto, di rarefatta inconsistenza a mo’ di flatulenze. Talmente rarefatta che per tentare di uscire dal nulla si inventano le solite crociate contro la prostituzione, vecchio e sporco trucco per accattivarsi i benpensanti, o meglio le loro mogli visto che i clienti più redditizi delle escort e affini – in altre parole i puttanieri più incalliti – sono da che mondo e mondo proprio i benpensanti, i moralisti e gli untori di varia natura, da palazzo Grazioli in giù. Poi ci sono i ministri che pur di guadagnarsi un po’ di mercato “politico” e di attenzione oltre il perimetro delle proprie mutande vendono al Vaticano il potere di nomina di decine di migliaia di insegnanti della scuola pubblica della Repubblica italiana.
Ma non divaghiamo. Dicevo di Berlusconi. E del cosiddetto ministro della Giustizia Diavolino, pardon, Angelino Alfano. Non seguo le cronache del processo che vede le narrazioni di Gaspare Spatuzza, condannato all’ergastolo per mafia e omicidi vari (mi pare siano una 40ina). Non le seguo per due motivi. Il primo è che si tratta di cose note da anni in ambienti neppure tanto ristretti se erano note anche a me. Mi risulta, peraltro, si dica da tempo che ci sia anche di peggio, vale a dire non solo racconti. Come si desume per esempio da quanto ha detto “fuori onda” Gianfranco Fini, che, scafato uomo di mondo e di palazzo com’è, non può certo avere detto ciò che ha detto spinto solo da quanto riferiscono i giornali dei racconti di Spatuzza.
Il secondo motivo è che _ volendo – per cacciare Berlusconi non c’è affatto bisogno di aspettare Godot, Spatuzza o altre scandalose storie documentate, come per esempio la corruzione dell’avvocato Mills perché mestolasse nel torbido onde far risultare candori inesistenti. Se non avessimo una sinistra cialtrona e molto compromessa, per cacciare Berlusconi – volendo farlo – basterebbe una sola cosa, storicamente certa, documentata, confermata in modo ormai inappellabile e non affidata solo alle “chiacchiere” e alle “menzogne” di uno o mille Spatuzza. Una cosa, oltretutto, avvenuta ben 14-15 anni fa e assolutamente inconfutabile: il tentativo di Berlusconi di assegnare la poltrona di ministro della Giustizia al suo disonesto avvocato di fiducia, disonesto in quanto corruttore di magistrati per comprare sentenze disoneste ma utili ad allargare l’impero del suo unico datore di lavoro, vale a dire Sua Emittenza diventato addirittura capo del governo.
Corruttore, si badi bene, non per iniziativa propria e all’insaputa del suo datore di lavoro, Berlusconi Silvio, ma per mandato di questi e in concorso con lui. Come ha scritto a chiare lettere la sentenza della Corte di Cassazione del luglio 2007 di conferma della nota condanna di Previti per avere corrotto un magistrato al fine di dirottare disonestamente nelle mani di Berlusconi la casa editrice Mondadori. Sentenza di terzo grado e quindi inappellabile, passata in giudicato. Se i leccapiedi di Berlusconi sbraitano sempre (beninteso: solo quando tocca al loro capo e ai suoi sodali, certo non quando capita ai poveri disgraziati o a gente di sinistra, ché allora vale subito la presunzione anzi la certezze della colpevolezza) che fino alla sentenza di terzo grado deve valere, giustamente, la presunzione di innocenza, ebbene di fronte alla sentenza di terzo grado dovrebbero, per coerenza, concludere che se è di condanna, come in questo caso, allora non si può più parlare di presunzione di innocenza, ma di certezza della colpevolezza.
Leggiamo cosa c’è scritto nella sentenza della Cassazione, datata, ripeto, luglio 2007: “A norma del 110, 319 ter e 321 del codice penale perché Berlusconi Silvio, Previti Cesare, Acampora Giovanni, Pacifico Attilio in concorso tra loro…. promettevano e versavano somme di denaro a Metta Vittorio, magistrato della Corte di Appello di Roma, affinché questi violasse i propri doveri di imparzialità…. allo scopo di favorire la famiglia Mondadori/Formenton – e in conseguenza Silvio Berlusconi – nel giudizio che la vedeva opposta dinanzi alla Corte di Appello civile di Roma alla Cir dell’ing. Carlo De Benedetti”. Da notare che Berlusconi non venne condannato, come invece capitò agli altri suoi coimputati – solo per intervenuta prescrizione, perché colpevole del reato di corruzione semplice e non del reato di quella aggravata, reato quest’ultimo entrato in vigore poco dopo il mercato delle vacche tra Previti e Metta. Mercato che permise a Sua Emiitenza di derubare De Benedetti, e quindi Carlo Caracciolo ed Eugenio Scalfari, della casa editrice Mondadori ed annesse testate giornalistiche quali Panorama e le varie altre.
Una delle conseguenze di quella porcheria è che a capo dell’impero editoriale Mondadori, con annessi e connessi, siede abusivamente una figlia di Berlusconi. Un altra conseguenza di quell’atto delinquenziale è che da allora ad oggi il Chiavaliere ha potuto disporre di vari giornali proni ai suoi piedi e perciò pronti a sostenerlo nelle sue magagne e campagne, anche attaccando furiosamente i magistrati “comunisti” e le “toghe rosse”. Non a caso la direzione del settimanale Panorama è andata a individui come Giuliano Ferrara, che di Berlusconi è stato anche un ministro più grasso che grande, e come Carlo Rossella, colui che ha avvalorato su Panorama la bufala del”uranio del Niger per le atomiche di Saddam” pur di permettere l’invasione dell’Iraq, cara a George Bush figlio e quindi necessariamente ingoiata da Berlusconi in quanto difficilmente inattaccabile da “pressioni” Usa e annessa Cia grazie quanto meno alle imprese corruttorie giudiziarie e stili di vita sessuale venute comunque a galla.
Anziché mitridatizzare l’opinione pubblica con la ormai ventennale narrazione infinita e la conta minuziosa dei reati consumati e/o addebitati a Berlusconi, con il risultato di stordirla e assuefarla, e magari anche di indispettirla, con quello che resta un oceano di chiacchiere prive di efficacia politica, la sinistra avrebbe dovuto limitarsi a puntare i piedi sul tentativo di Berlusconi di mettere la faina Previti nel pollaio della Giustizia. Furbata surrettizia e disonesta che in qualunque altro Paese civile, specie se Europeo o comunque occidentale, avrebbe stroncato sul nascere la carriera politica di chi l’avesse tentata. Con una aggravante: Berlusconi non riuscì a truffare gli italiani tutti con Previti alla Giustizia, ma riuscì comunque a farlo nominare addirittura ministro della Difesa. Dicastero di non secondaria importanza, che oltretutto ha le mani in pasta con i servizi segreti visto che vi fa capo il Sismi, che è per l’appunto il servizio segreto militare. La nomina di Previti è una delle varie onte che i nostri militari, e quindi la nostra dignità e il nostro onore nazionali, hanno dovuto subire.
E a proposito di servizi segreti: come forse ricorderete, dopo l’improvviso viaggio di Berlusconi dal suo amico Putin in Russia scrissi che m’era arrivata voce che il Chiavaliere fosse partito, accampando un torcicollo e lasciando in asso perfino il re e la regina di Giordania in visita di Stato a Roma, per farsi dare documenti del Kgb, come si chiamavano in sigla i servizi segreti di Mosca quando esisteva l’Unione Sovietica, utili a “dialogare” proficuamente con il nostro presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano è stato infatti un dirigente di spicco del Partito comunista italiano, che con Mosca ha sempre avuto rapporti robusti e gagliardi, ed è stato indicato da un vecchio rapporto della questura di Napoli come un dirigente di “apparati clandestini dei comunisti”.
Dopo il recente viaggio di Berlusconi in un altro Paese dell’ex Unione sovietica, vale a dire nella Bielorussia del poco democratico Alexander Lukashenko, leggo su Il Giornale, proprietà formalmente del fratello di Silvio, ma sempre più chiaramente nella manica e al servizio di quest’ultimo, che Lukashenko ha regalato al nostro primo ministro “alcun dossier del Kgb”. Pare riguardino – pensa un po’! – dirigenti comunisti del tempo che fu. Se ho capito bene, riguardano il trattamento dei pochi sopravvissuti della massa di alpini – e gli altri militari? – mandati al massacro in Unione Sovietica con la demenziale invasione della seconda guerra mondiale. Articolo a firma di Renato Farina, portato in parlamento da Berlusconi dopo essere stato cacciato dalla professione dall’Ordine dei giornalisti per amicizie per così dire eccessive nel nostro servizio segreto militare.
Naturalmente Farina – che mi ha querelato (pretende la modica cifra di 100 mila euro) per non ho capito bene cosa riguardante una puntata del mio defunto blog a L’espresso, nonostante io abbia sempre difeso il suo diritto costituzionale a scrivere sui giornali anche dopo l’espulsione dalla professione – protesta la sua innocenza, come del resto fanno un po’ tutti, da Previti a Dell’Utri, da Cosentino e famiglia Mastella allo stesso Berlusconi. Motivo per cui è però sorprendente, illogico e molto imbarazzante che chi definisce sempre innocenti tutti i condannati della propria parrocchia e inattendibili tutte le pronunce della magistratura e degli ordini professionali a loro carico poi invece definisca subito colpevoli, senza neppure l’ombra di uno straccio di processo, anzi senza neppure un decimo di avviso di garanzia, i “comunisti”. Dove sono la logica e l’attendibilità di un tale comportamento? Onestà o faziosità? Informazione o propaganda? Va bene che il nostro sport nazionale preferito è l’uso dei due pesi e due misure, ma un po’ più di decenza non guasterebbe.
L’altra nota comica è che i vari gagliardi difensori a oltranza della legalità berlusconista irridono alle prove documentali, come le foto e le registrazioni di conversazioni esibite per esempio dalle D’Addario, però poi raccattano qualunque chiacchiera malevola contro “i comunisti”, o contro gli extracomunitari, e la spacciano come Verità. E con quale sussiego ammanniscono il proprio prodotto “giornalistico” con le annesse “verità” e spiegano le loro acrobazie i vari Feltri, Minzolini, Belpietro e compagnia cantante…
Ah, povera Italia….
P. S. 1) – Vittorio Feltri ha dunque ammesso che avevo ragione io. Peccato lo ammetta solo ora, a danno fatto. O meglio: a messaggio ben recapitato ai reali destinatari e debitamente recepito… Dalla Perdonanza alla Mignottanza. Appunto.
2) – Ecco cosa ho scritto già nel novembre dell’anno scorso, nella puntata http://www.pinonicotri.it/?paged=22 , riguardo giovani di oggi, i giovani della e-generation, e il loro inevitabile scavare la fossa alla Fininvest e a Berlusconi. Era il periodo delle proteste studentesche contro la “riforma” Gelmini. Ho avuto fiuto: la grande manifestazione di oggi contro Berlsusconi capo del governo è stata infatti organizzata proprio dalla e-generation di cui parlavo. Aggiunto questo commenti come post scriptum nel testo della puntata attuale.
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Ma questa “onda” lunga contro la “riforma” Gelmini annuncia un nuovo ’68? Premetto che questa cosiddetta riforma qualcosa di buono ce l’ha, o meglio l’avrebbe se non fosse di fatto solo una legge di taglio di spesa, per esempio trovo buona la reintroduzione della materia chiamata Educazione civica. Ma senza fondi per preparare, assumere e qualificare i relativi insegnanti, la nuova materia non sarà neppure da lontano una materia utile a insegnare ai giovani l’educazione civica, bene quanto mai prezioso e necessario, bensì un’altra ora di ricreazione. Come era già ai tempi in cui andavo al liceo io, ahimè long time ago. Ciò premesso, credo che questa nuova ondata di proteste giovanili abbia comunque un dato nuovo e interessante. Non credo affatto che siano “strumentalizzati” dalla sinistra, come ripete chi è uso strumentalizzare tutto e tutti – ministri e ministre comprese – e all’uopo farsi strumentalizzare se gli fa tornaconto. Magari la sinistra avesse la capacità di “strumentalizzare” così tanta gente e in particolare così tanti giovani…
Credo invece che questo exploit di proteste, sbagliate o giuste che siano per quanto riguarda l’obiettivo dichiarato, vale a dire la miopia della occhialuta Gelmini, sia la dichiarazione pubblica, forte e chiara, delle nuove generazioni che si sono rotte i coglioni di fare da spettatori televisivi, da oggetti per le griffe e le mode più sceme e da acquirenti di beni di consumo.
Questa generazione di giovani e giovanissimi NON ha la mentalità da TV, così come la generazione della tv NON ha la mentalità da cinema, con buona pace dei Uòlter che sono rimasti indietro, fermi all’era dei film, rispetto la realtà, che era diventata l’era della tv. Questa è la generazione del computer, o meglio: di Internet. Il computer senza Internet è infatti solo una macchina per scrivere più moderna e/o una calcolatrice. Con Internet il computer è invece tutt’altra cosa. Che cosa? La fuga dalla sedentarietà e dalla socialità formato televisivo o bar sotto casa, formato famiglia non numerosa e per giunta spesso in crisi, visto anche che la socialità fatta di persone in carne e ossa è scomparsa perché sono scomparsi i luoghi fisici della socializzazione. E’ la fuga dai quartieri dormitori, ma anche dalla gabbia d’oro dei quartieri alti.
Insomma, a me sembra che questi giovani abbiano rotto le catene della socialità imposta dall’alto, scandita dalla tv o dalla scuola sempre meno qualificata, scandita dal provincialismo e dal localismo, “padano” o no, fatto del proprio metro quadro dove si vive. Rotte quelle catene, si sono inventati nuovi tipi di socialità incontrollabile. Alla faccia della miseria e dei fallimenti di noi genitori, ‘68ttini compresi, della scuola, della parrocchia, del quartiere, del tifo calcistico, ecc., la socialità di questi giovani è la socialità via Internet, via facebook, via e-mail, via sms, via Google, via Skype, via chat, via youtube, via webcam, via web tv. Noi adulti quando spegniamo il computer ci ritroviamo soli: senza l’altra metà del cielo, quale che esso sia, e cioè senza odori altrui, senza sguardi altrui, senza sospiri altrui, senza sorrisi altrui, senza l’emozione di calligrafie tanto attese… Insomma, diciamocela tutta: senza calore umano, cioè senza vita. Che non sia quella “virtuale”.
Noi adulti con Internet al massimo ci ingozziamo di porno e di e-mail, se va bene anche di ricerche e approfondimenti di argomenti – i più disparati – tramite i motori di ricerca, che permettono di accumulare in una giornata quello che fino a pochi anni fa richiedeva mesi di ricerche, non di rado in biblioteche sparse nel vasto mondo. I giovani dell’”onda” contro la Gelmini invece con questi strumenti “post” moderni si stanno costruendo una socialità vera, la propria modernità, anzi la propria attualità. Ma il dato più importante, ai fini della politica e della “rottura” non solo generazionale, è che usare più Internet anziché farsi usare dalla TV e/o dalla play station significa essere fuori dalla propaganda, dalla pubblicità e dagli interessi che hanno creato l’era berluscona, vale a dire non solo la fortuna e il potere di Berlusconi, ma anche la subalternità della sinistra al mezzo televisivo e, di conseguenza, a Berlusconi, al suo sistema di potere e alla mentalità berluscona. La subcultura ormai NON è solo quella dei berluschini, ma anche quella dei uòlterini: sono infatti tutti espressione di un passato che sta passando, e anzi per molti versi è già passato e c’è il rischio che ce lo spazzino via del tutto da una parte la mega crisi finanziaria e dall’altra la mega concorrenza di un miliardo e mezzo di cinesi e un miliardo di indiani, più gli altri a seguire.
Da notare che l’uscita in massa o almeno la forte riduzione della dipendenza dei giovani dal circuito televisivo significa anche picconare gli interessi economici e la base del potere politico di Berlusconi Silvio. Stare sulla web tv significa NON stare su Mediaset e neppure sulla Rai, satellite o non satellite, digitale terrestre o non digitale terrestre. Il che significa NON solo evitare di bere le loro porcherie e relativi modelli di vita, ma anche diminuirne l’audience, e quindi il budget, la capacità di dare “consigli per gli acquisti”. Alla lunga, Mediaset – cioè Sua Emittenza il pluri capo di governo Berlusconi – rischia di diventare una cosa come le altre, non più la pompa di benzina che ha alimentato il panzer berluscone.
x Ber
Caro Ber,
tu scrivi:
“magari con veleno per animali,…dato che e’ piu’ umano,…dicono in Usa,facciamolo scomparire senza farlo soffrire,…”
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Si tratta di UNA esecuzione a LUCASVILLE, Ohio
Invece delle standard tre’ iniezioni che sono venute sotto attacco perche’ possono causare dolore, hanno usata una dose di sodium thiopental anche usato per animali.
L’ho vista usata su un mio cane lupo, non endovenosa, un iniezione e non si e’ mosso piu’, si e’ addormentato per sempre.
Veramente il veterinario era un veterinario per cavalli…e’ venuto a casa.
Comunque, non so se verra’ adottata, ma e’ sempre meglio della sedia elettrica o dell’impiccagione, almeno a mio parere.
Anita
Natale in Warwick…..
Questa e’ la casa di amici, non lontano da me….ci ha lavorato per oltre un mese.
Lo fa per raccogliere soldi per aiutare il “neighborhood watch”, un organizzazione di vigilanti civili che protegge il suo vicinato.
http://www.projo.com/video/?nvid=412449&shu=1
Anita
Cara Anita,
la storia è una cosa strana, succede di rado, ma quando succede ci sono sempre dei miglioramenti ..dalle asce ,alla ghigliottina, ai plotoni di esecuzione.
Girerò il tuo suggerimento ai “posteri”, per quando succederà ancora.
Un tocco di umanità , non guasta mai, perbacco!
cc
cara Sylvi,
se avessi scommesso avrei vinto!
Sei più puntuale del panettone di Natale,o dell?uovo di pasqua, o del prezzemolo, e che dire inoltre del “cacio sui “maccheroni” …tutte le volte che “certe corde sottili vengono fatte vibrare”…
Vedi mia cara ..c’è sempre un prima e un dopo..ma andiamo per ordine..
1) Ogni stato democratico parlamentare si è costriuto un suo sistema sociale calibrato su misura
2)L’Inps è forse uno dei migliori sistemi al mondo di difesa sociale.
3)Nel paese di Pulcinella ,dei mandolini, e dei maccheroni..ormai passa di tutto ,anche che si rivoltino le regole a partita iniziata
4) 40 anni fa ,due ore dopo la brillante decisione ..probabilmente si sarebbero svuotati uffici e officine…prima ancora che i Sindacati burocratici si rendessero conto di quello che stava succedendo…
ma siamo all’oggi e oggi è oggi e non ieri e non domani…
Domani non si sa..
ma è in questo domani che bisogna “scrutare”, se non si vuole far prendere aria ai denti o raccontarci le nostre amenità quotidiane..
Poi ti ricordo che a mio avviso Democrazia, Sistema Sociale a mio modestissimo avviso ,sono un connubio indispensabile per il mantenimento della coesione sociale..senza Sistema Sociale ..niet democrazia..
stalinismo,capitalismo di stato, liberismo,imperialismo..
ad majora semper
come sempre
cc
ma
Ps- x “prezzemolina” Sylvi…
Attualmente il mio datore di lavoro è L’inps ed io non parlo mai male del miei datori di lavoro , nel mentre..
Non siamo nè uomini , nè caporali,ma siamo ufficiali , perbacco!!
cc
x Controcorrente
La tua e’ un ironia.
Il fatto rimane che in 38 Stati c’e’ la pena di morte, se la pena di morte esiste, credo che il metodo piu’ civile sia preferibile ai metodi piu’ barbarici.
In diversi Stati il condannato puo’ scegliere la sua fine.
La maggioranza degli Stati usano the lethal injection, ma ci sono stati dove la scelta e’ tra':
Sedia elettrica, camera a gas, impiccagione, fucilazione e…iniezione letale.
Poi ci sono Nazioni che offrono solo, linciaggio, impiccagione e forse anche decapitazione.
Ciao, Anita
x CC
1) Ogni stato democratico parlamentare si è costriuto un suo sistema sociale calibrato su misura
2)L’Inps è forse uno dei migliori sistemi al mondo di difesa sociale.
Due chicche splendide, ma soprattutto mi piace quel tuo ” sistema sociale calibrato su misura”!!! In Italia.
Non si sa calibrato su chi, visti i risultati di oggi, non del 1969…ma tant’è…
E poi da noi abbiamo la Democrazia e il Sistema Sociale in connubio per il mantenimento della nostra meravigliosa coesione sociale…..sei decisamente un gran burlone!!!
Se scrivo di venti e tempeste mi sgrida scherzosamente Ber, se accenno a Inps e a Visco tu mi tratti da prezzemolina rompiballe…
Forse ho bisogno di un sabbatico…per farti felice questo e altro!
Buon Natale, Buona Pasqua e buon compleanno!
Sylvi
x Sylvi #107
Cara Sylvi,
non mi hanno ancora chiamata “assassina” perche’ ho spiegato la pena capitale negli US…e’ ancora presto, o meglio e’ tardi in Italia.
Deve essere un afflizione Italiana, le donne non hanno voce in capitolo…senza ricevere nomignoli derisivi.
Vedi, Uroburo ci dice che “Dio li fa e poi li accoppia”.
Buona notte, un abbraccio,
Anita
xAnita
quella della morte indolore e’ una abominevole ipocrisia. Human rights campaingners potrebbero spuntarla contro la pena di morte per via dei metodi usati. Per esempio, mi pare che la camera a gas non venga piu’ usata. Anche gli altri metodi da te citati stanno andando in disuso. Le iniezioni letali somigliano a procedure mediche come l’anestesia, per cui vengono accettate di piu’ dal pubblico. L’associazione dei medici americani ha invitato da anni i suoi membri a non prendervi parte
Peter
Cara Anita,
“prezzemolina” è un vezzeggiativo” un pò ironico se vuoi, ma nulla di offensivo….!!!
cara Sylvi,
che il nostro Sistema Sociale di difesa, abbisogni di una Rivisitatina alla luce del Precariato Ottocentesco che si va imponendo ,alla Tito Boeri, tanto per intenderci, non v’è dubbio.
Detto ciò direi che nonostante tutto,e nonostante che il sistema di controllo sull’Inps svolto dai tanto deprecati sindacati italiani nel corso di questi anni abbia funzionato, al contrario di ALTRI, vedi gli USA, nonostante si sia caricato sulle sue spalle l’intero l’intero peso dell’assistenza che è cosa diversa dalle Pensioni.
Ha funzionato nonostante si siano caricate sulle sue spalle intere “categorie”tipo Commercianti e Agricoltori che in quanto a versamenti nel tempo ,anche quando Berta filava,mi pare fossero un tantino carenti.
Direi , per concludere,che il PRELIEVO forzoso , per “infrastutture “, dopo che si era sparlato di riduzione di tasse , sia una barzelletta, per far che ..mia cara : Il ponte sullo stretto ?
In effetti per fare tale opera occorre molto cemento, e per dirla con Anita , potrebbe essere un ottimo metodo soppressivo quello di annegarvi dentro l’interno governo nelle colate dei piloni centrali.
Infine che la “coesione sociale” sia uno dei pilastri della democrazia moderna , non v’è dubbio.
Poi a me personalmente potrebbe anche fregar di meno , tanto il Sistemome mondiale mi sembra sempre più a quel prestigiatore del circo che fa girare i piatti su lunghe aste flessibili.
Troppe aste e troppi piatti e il poveretto , non c’è la fa più a tenerli tutti in equilibrio, corre, corre , corre…
buona giornata, neh !!
cc
Cari amici,
scusate se vi riparlo del terremoto dell’Aq.
Dopo che il bauscia ha gridato al miracolo,…inagurato case fatte dalla regione del Trentino,…etc…etc..,
il grande Bertolazo,….minaccia di denunciare le ditte inadempienti che non finiranno le case…..per natale.
Le ditte sono state tutte scelte:
1) certificate antimafia,
2) del nord italia,
3) di provata serieta’ ed esperienza,
4) nessuna ditta locale aveva questi requisiti.
Allora,…cosa c’e’ che non va?
Con la neve fuori dall’uscio,…abbiamo ancora:
– ventimila sfollati che vivono ancora negli alberghi sulla costa,
-all’universita’ dell’Aq si sono iscritti 900 studenti,90 gli alloggi fatti per gli studenti,…ex baracche,
-Il consiglio comunale si e’ tenuto in mezzo alle macerie,…nel centro storico,…con la protesta del consiglio che si spostera’ domani davanti montecitorio,…dove con la finanziariaria e’ stata
tolta tutte le agevolazioni fiscali fatte negli altri terremoti.
Si pretende il pagamento dell’ICI anche sulle case distrutte.
Buongiorno a tutti,Ber
Per Ber – n. 100.
Caro Ber; ti leggo con rossa simpatia, sono di fretta, ti rispondo come posso.
Sono d’accordo su tutto, eccètto il non recarsi al voto.
La vita è dura, molto difficile, noi però siamo forti e siamo soretti da una forte volontà, siamo supportati dalla nostra innata rettitudine.
Caro Pino ti mando un messaghgio per Controcorrente….. Un saluto U.
x Peter
Caro Peter,
ancora una volta ti rammento che siamo 50 Stati, 38 hanno la pena di morte.
Ogni Stato si regola da se’.
http://www.allusa.it/stati_uniti/pena_morte_stati_uniti/spm.htm
La storia e’ iniziata da Ber dicendo:
“magari con veleno per animali,…dato che e’ piu’ umano,…dicono in Usa, facciamolo scomparire senza farlo soffrire,…”
A cui io ho risposto:
“Si tratta di UNA esecuzione a LUCASVILLE, Ohio…” #101
I giornali Italiani sono pieni di questa notizia:
USA usa veleno per animali per giustiziare…etc…
Ci sono stati “due” casi dove il detenuto ha sofferto per qualche minuto ed e’ successo un pandemonio, ecco perche’ LUCASVILLE, Ohio ha provato il sodium thiopental, anche usato per animali.
Infatti come ben saprai e’ usato non solo per animali, ma in quantita’ minori e’ usato come anestetico.
Ciao, Anita
Caro Controcorrente,
a volte i tuoi sforzi mi sembrano veramente commoventi: il tentativo di cavar sangue da una rapa è un’attività che richiede coraggio ed ottimismo. Io ci ho rinunciato e mi sono arreso. Con animo vile e pusillanime, direbbe qualche imbecille; realisticamente, direi io. E’ possibile abbattere un muro a testate? E’ possibile volare (con le ali come un uccello, intendo)? No, è impossibile. Bisogna prenderne atto e farsi carico del problema trovando altre soluzioni.
Ogni sistema politico ha un suo modo di farsi carico dei problemi sociali della società che lo esprime, e questo vale anche per le dittature e per chi decide che i problemi sociali non sono problemi politici. Anche questa non-risposta è una risposta. Quindi la tua affermazione è addirittura lapalissiana……
Per quanto riguarda l’INPS, il debito dell’ente è sostanzialmente dovuto al fatto che il potere politico ha accollato a questo istituto pensionistico il pagamento della cassa integrazione, cosa che, di per sé, esulerebbe dai suoi compiti istituzionali. TUTTE le forze politiche sono SEMPRE state d’accordo, tant’è che nessuno ha mai neppur pensato di abolire la norma. La responsabilità quindi è di tutto il paese e non di una sola parte.
Il TFR è uno stipendio differito, quindi è di proprietà dei lavoratori che possono pensare di farne quel che vogliono. Personalmente sono del parere che sarebbe stato meglio lasciare quel denaro a disposizione delle imprese, ma si sarebbe trattato comunque di una trattativa con un interlocutore e non di un’appropriazione com’era stato per più di mezzo secolo.
Lo stesso vale per gli stipendi – per la tredicesima, per la quattordicesima e per la quindicesima (tutte cose che esistono solo nel privato perché nel pubblico c’è solo la tredicesima a nulla più – che sono corrisposti sulla base di trattative tra padronato e lavoratori. Ora questo è un grave problema generale che indica la fragilità del nostro sistema produttivo: i nostri salari sono COMPLESSIVAMETNE tra i più bassi d’Europa ma secondo me il sistema non è in grado di alzarli. Naturalmente c’è sempre qualche imbecille che incolpa di tutto questo i sindacati dei lavoratori. Dimenticando le gravissima incapacità degli imprenditori, che per altro non sono mai sostenuti adeguatamente da uno stato che ha una forma mentis medievale (e lo stato è di tutti e non dell’odioso Baffetto ed è sempre stato amministrato dalle destre se non per 6 anni su 148!). E dimenticando i metodi fascisti che il padronato ha SEMPRE usato tutte le volte che poteva, esattamente come aveva fatto nel 1921.
Questa è la storia di questo paese ma ci sono sempre degli imbecilli che se lo dimenticano; o dei matti che costruiscono una realtà parallela, fuori dalla storia e dalla realtà. La domanda quindi è sempre al stessa ormai da tempo: ci sono o ci fanno? Sono dei normali imbecilli, sono dei matti, oppure sono semplicemente dei fascisti che fanno il loro solito gioco? Personalmente ho rinunciato a dare risposte: come il protagonista di Mediterraneo, me ne sono andato anch’io. E spero di andarmene definitivamente da questo paese che non vale più la pena, proprio come Celli consigliava a suo figlio.
Un caro saluto U.
PS. E una gitarella dalle tue parti verso gennaio?…. Chi è disponibile alzi il becco. Ber se tu arrivi fino a Milano vengo a recuperarti io. Un caro saluto a tutti gli amici, anche a quelli in crisi esistenziale.
Se tra cent’anni arrivassero gli extraterrestri e ci trovassero estinti come i dinosauri, quale messaggio potremmo lasciargli su una parete del Grand Canyon? “Avremmo potuto salvarci, ma eravamo troppo pigri… e maledettamente spilorci”.
Kurt Vonnegut
Caro Uroburo,
per me la gitarella a Gennaio va benissimo, vi aspetto, tutti quelli che vogliono venire!
In merito alla tua domanda …”La domanda quindi è sempre al stessa ormai da tempo: ci sono o ci fanno? Sono dei normali imbecilli, sono dei matti, oppure sono semplicemente dei fascisti che fanno il loro solito gioco?….
Beh come ti giustamente affermi essere lapalissine alcune mie affermazioni, la tua rischia con il tempo di diventare “pleonastica”..nel senso buono si intende..
Le risposte alla tua domanda si commentano da sole, sono contenute nelle affermazioni e sovente nelle non affermazioni, ovvero nel trattare sempre solo una parte del problema..!!
Di per sè non è che personalmente sono un “patito dei sistemi ” di Welfare,ovvero che ideologicamente vedo in loro la Fine della storia degli scontri sociali.
Mettiamola così : personalmente Io e tanti altri siamo stati dei “fortunati” per gran parte del periodo della nostra vita ,egoisticamente parlando…nati nel primo dopoguerra abbiamo goduto in una area geografica ben definita , un periodo espansivo dell’economia….che non è replicabile all’infinito ..è soltanto un periodo storico, tra l’altro breve,che sta per finire.
Del liberismo ,del capitalismo, dell’imperialismo ,non voglio nemmeno parlare..semmai qualche appunto sulle analisi delle Social-democrazie che oggi si trovano con i pantaloni abbassati, per aver in fondo predicato anche loro “la fine della Storia”.
No, a mio avviso una nuova storia è appena cominciata , dopo l’89 con esiti tuuti da definire.
I primi segni ci sono già tutti…e per quanto riguarda L?iTalietta, decisamente …vabbè lasciamo perdere…
un caro saluto
cc
Non mi interessa chi mi dà …si va dalla matta alla prezzemolina…di tutto di più!!
Alcune date approssimate:
1969 L’INPS è diventato Ente che fa previdenza e assistenza ,cosa inaudita altrove, (anche ai ciechi vedenti e agli storpi galloppanti!
Metà anni ’80; incamera altre Casse, incluso ENPAS, ma escluse quelle dei professionisti! Perchè? Chi l’ha voluto?
Le pensioni di invalidità individuano l’Italia come uno dei Paesi più malati al mondo!!!
Le 13°,14°…ai bancari c’erano le 16°… perchè non vengono abolite e inserite nel normale stipendio come si fa nei Paesi civili?
Perchè lo stipendio differito, TFR ,esiste solo in Italia? Chi lo vuole?
Perchè la forbice fra ciò che paga il datore di lavoro e ciò che riceve il lavoratore è in assoluto la più ampia di tutto il mondo industrializzato?
Perchè nelle altre Nazioni il sussidio di assistenza minimo è esteso a TUTTI e in Italia no?
Solo alcune domande…
La sx non ha mai comandato…i sindacati (CGIL il più forte) nemmeno…
Si può dare dell’imbecille a un altro, ma che lo sia è un altro discorso!!!
Si può gridare ai fascisti, …quando non si hanno argomenti migliori…
Infine c’è chi vuole andarsene, …auguri e buon viaggio…ma c’è chi resta e pretende di essere trattato come un cittadino che è corretto con lo Stato e dallo Stato pretende uguale correttezza.
E per questo è disposto a combattere.
Io resto, per dar man forte ai giovani corraggiosi fino all’ultimo respiro.
E speriamo che passi
Sylvi
caro Ber,
quando un privato fa un contratto con un altro privato e sono previste penali salatissime, nessuno si sogna di sgarrare nei tempi di consegna. Lavora di giorno e di notte…
Non so se il mio sospetto è fondato: la Protezione Civile tiene i cordoni della borsa, i Sindaci hanno le loro burocrazie, le imprese…chissà!…
Da noi il Sindaco aveva i cordoni della borsa, controllato dal cittadino che aspettava la casa e dal Commissario regionale che gli faceva le pulci col C.P. alla mano.
Fra due fuochi, i nostri Sindaci sono diventati efficientissimi!!!
Temo che in Abruzzo, come ovunque del resto, “troppi responsabili, nessun responsabile” e i tuoi poveri concittadini fanno il Natale nella grotta.
Mi dispiace!
ciao Sylvi
xSylvi
Perchè nelle altre Nazioni il sussidio di assistenza minimo è esteso a TUTTI e in Italia no?
–
–
Gia´perche?
Forse perche´, in un paese dove i ciechi guidano la macchina e i paralitici camminano sull´acqua, i sussistiti sarebbero l´80%.
E´vero che in Germania e in altri paesi dell´Europa nessuno muore di fame e non ha bisogno di andare a rubare in un supermercato il pane, ma i controlli vi posso assicurare sono piu´che feroci, nessuno qui riesce a prendere in giro lo stato.
Sarebbe giusto per es. che un ragazzo alla ricerca di un lavoro non sia costretto a chiedere i 10 Euro alla mamma o alla nonna.
Il pericolo e´, che potrebbe con un sussidio di circa 350 euro al mese come qui in Germania, sedersi sugli allori e buonanotte al secchio.
Qui in Germania non succede neppure questo, i ragazzi sono seguiti e spronati in modo direi quasi perverso a trovarsi un lavoro.
Trova ( il giovane) scappatoie e rifiuta il lavoro , gli viene tolto una parte del sussidio,se continua a fare il lavativo lo perde persino del tutto. Finche´pero´dimostra la volonta´ a migliorare, per es. frequentando corsi e presentandosi regolarmente ai colloqui, continua a percepire l´aiuto.
Con un efficiente apparato di controllo i sussidi di assistenza sarebbero possibili anche in Italia. Ma e´ , e restera´solo un sogno, sopratutto perche´ di soldi non c´e´ne sono. Rodolfo
caro Rodolfo,
cresce bene tuo figlio? Mio nipote fa dei grandi sorrisi sdentati!
E’ una bellezza!
Non è vero che in Italia i soldi non ci sono, ce ne saranno un po’ meno che in Germania, ma più che sufficienti per vederli sprecare in maniera indecente!
Esempio: ad ogni Finanziaria venivano stanziati sui 200ml per generici sviluppi culturali…I soldi erano nella disponibilità, senza controlli, dei vari parlamentari; 30% all’opposizione, chiunque fosse, 70% al governo.
Premiavano amici, parenti e conoscenti.
Per la prima volta, quest’anno l’opposizione ha rifiutato il regalo. Gliene do atto!
I soldi dello Stato sono alla mercè di tutti quelli che hanno potere, dx o sx.
Ti faccio un altro esempio: due ragazze meno che trentenni:
Una in maternità da sei mesi non ha visto un soldo…
l’altra che campa con 850euro al mese di disoccupazione e non si sogna di trovare un lavoro che la gratifichi!
La madre tornerà a lavorare di corsa perchè deve pagare la disoccupazione all’altra!!! E magari anche il nido a 900euro al mese. Quali controlli???
Qui si parla dei massimi sistemi, e delle ideologie più assurde…
c’è mica tempo per queste quisquiglie!!!
Silvi
xSylvi
200.000.000?
Io sto´parlando di soldi non di spiccioli.
In Germania esistono 5,3 milioni di persone che prendono un sussidio di sostentamento di 350 euro al MESE(Hartz 4 )+ riscaldamento + pigione. Attenzione non disoccupazione.
Questo, se la matematica non e´un´opinione fa´la bellezza di
1.855.000.000 al mese(1 Miliardo e 855 Milioni)di euro, in un anno sono 22.260.000.000 (22 Miliardi e 260 Milioni) di euro.
Aggiungiamo il riscaldamento e la pigione si arriva molto facilmente sui 50.000.000.000 (50 Miliardi di euro) l´anno.
Costi sanita´a parte.
Questo e´il costo dello stato sociale in Germania.
E in Italia? In Italia facciamo ridere i polli.
Dunque non ci si deve lamentare di certi quartieri di Napoli e altrove.
Si ringrazi il cielo che il popolo Italiano e´un popolo di pecore.
In Francia e in Germania la rivoluzione sarebbe scoppiata gia´da tempo. Rodolfo
Cara Sylvi,
i tuoi sospetti sono fondati.
La protezione civile fa quel poco che dice il” magnaccia”,e da i soldi alle aziende che dice lui.
Le C:A:S:E e’ della figlia Marina,…ambrogino d’oro….
Nessuna azienda locale ha vinto un appalto,…non avevano i requisito,…di cosa si lamenta adesso il Bertolaso?
Pare che a fine anno vada in pensione ed avra’ una lauta liquidazione,…lui intando spara cazzate in sede europea e la Merker si guarda intorno incredula….
Un caro saluto,Ber
Caro Uro,
vedro’ di trovare un biglietto aereo per Bergamo,Rainair,…
gennaio verso che giorno?
Non e’ meglio aspettare un tempo meno freddo?
Ciao,Ber
IL VENTO
L’infuriar del vento
fa stringere i cuori,
il vento fischia, soffia,
sui nostri amori,
spinge, non si ferma,
alterna violenza,veemenza,
pazienza, sibila dolcezza,
alimenta teneri fuochi,
gli ardenti amori consuma,
rilancia, fugge, cancella,
rimango solo con la mia stella,
perché io sono il vento
e tu la mia bella.
x Rodolfo
macchè Spesa Sociale…quelli di cui parlavo io sono una delle tantissime regalie elettorali che i nostri governanti si ritagliano dalla Finanziaria.
Cioè uno dei numerosissimi sprechi…
Mio nonno diceva : i magna i schei in tanta panada gratada…cioè in quisquiglie, pinzillacchere, bazzecole …e poi non restano per assegni sociali!
E’ vero…quando in Francia raccontavo che abbiamo pagato la tassa per entrare in Europa, mi guardavano increduli:
-e non avete fatto la rivoluzione?- chiedevano.
Per fare la rivoluzione bisogna sentirsi cittadini portatori di diritti e doveri…non è il nostro caso, ahimè!
Quanto è il costo dello stato sociale, in Italia, disgiunto dall’assistenza ??? Bella domanda!!!
Sylvi
Eilà Pasquì (125)
azzz…. se è tua ti avvicini a Quasimodo.
Dico sul serio.
Davvero sul serio.
C.G.
x Rodolfo
Sussidi e welfare.
Nel 2008-9, oltre 50 milioni di americani riceveranno welfare, secondo le loro necessita’.
Per welfare di solito si intende come sussidio totale.
Non posso dare dati specifici perche’ ogni Stato ha le sue regole.
Anita
Ciao a tutti. Per un po’ ho nuovamente internet a disposizione.
Purtroppo in Italia siamo nel 3° mondo, come informatica, e le connessioni sono un problema. Ora abito sul fianco di una collina, perfettamente coperta dalla rete telefonica mobile, ma non da Internet.
Sono in arretrato pauroso col blog, lo leggerò nei prossimi giorni, un po’ per volta.
Intanto, un caro saluto agli amici.
x marco tempesta
Ben tornato, Marco!
Hai mai provato a fare in treno Salerno/Roma? E Roma/Milano? Telefonare è una impresa, idem usare Internet con una chiavetta wireless. Pensare che in Iran il segnale non mancava neppure nei deserti.
Se sul fianco della collina c’è il segnale telefonico puoi usare una chiavetta, ce n’è di tutte le marche, da Tim a Wodaphone. Io ne ho una da 30 euro al mese per un totale di 100 ore di collegamento mensile, da usare in caso di necessità. Direi che 3 ore al giorno, per 30 euro al mese, ti possono bastare.
Un saluto.
P.S. Sono andato a vedere il film “L’uomo nero”. Ah, che nostalgia… Gli attori usavano parole del dialetto barese che chissà se i baresi si ricordano. E poi le piazzette, i giardini, le gente…. Che non c’è più.
Però c’è un po’ troppo di manieristico, come anche nel film “Baarìa” di Tornatore. Ho come l’impressione che in realtà oggi nessuno “senta” davvero dentro il come eravamo. Siamo turisti del nostro stesso passato. Non abbiamo cioè memoria reale.
Quando lavoravo a Napoli, per un po’ ho fatto il pendolare tra Napoli e Formia, 50 minuti di treno. Molto spesso tralasciavo di prendere il treno regionale, che pure mi avrebbe fatto guadagnare un’ora, per prendere il Napoli-Milano e fare il viaggio in compagnia dei napoletani. Il biglietto del treno, in quel caso equivaleva al biglietto del teatro: ogni sera una diversa rappresentazione. Ieri stavo consultando la lista dei treni da Formia a Milano e, tra la pletora di frecce rosse, vedo un intercity chiamato Partenope, in pratica un Napoli-Milano. Naturalmente scelgo il Partenope, gustandomi l’idea di un intero viaggio in compagnia di napoletani, ovvero uno spasso garantito e, certamente, qualcosa ancora da imparare, perchè dai napoletani non si smette mai d’imparare. Pia illusione. Sul treno, tanti cinesi che sembrava non il Napoli-Milano ma il Pechino-Urumchi, diversi centroafricani e rara umanità variamente italiana. Di napoletani nemmeno l’ombra, non ne ho incontrato neppure uno. La prossima volta prenderò il freccia rossa: può darsi che i napoletani ora disdegnino il Partenope e viaggino tutti in alta velocità.
x Marco
So glad you are back…I missed you.
Si’, so bene delle communicazioni in zone dell’Italia e non solo.
Il famigerato Sig. P. va in Italia ogni anno per dei mesi, su un cucuzzolo montagnoso negli Abruzzo-Molise e non puo’ comunicare via internet.
Un amico va in Francia per 6 mesi, hanno una casa sulla parte montagnosa della riviera, Avignon.
Puo’ comunicare saltuariamente e paga al minuto, cosi’ manda la stessa lettera a famigliari ed amici.
Facci sapere…tutto.
Ciao, Anita
Bentornato Marco !!!!
Dice Sylvi.
Sono d’accordo con te anche se non so se con gli stessi presupposti e per le stesse motivazioni.
La 13ª è storicamente retaggio del paternalismo (peloso), a natale siamo tutti più buoni e c’era da scaricarsi un po’ di peccatucci dalla coscienza e si dava la mancia ai poveri dipendenti per permettergli di fare il pranzo ed i regali ai figli, questo sottintendeva che se quei soldi li davi settimana per settimana il lavoratore se li bevevano all’osteria.
Ho sempre considerato 13ª 14ª e altri emolumenti aggiuntivi tipo premio ferie, una forma salario offensiva per tutti i lavoratori che sanno minimamente far di conto. Nei primi anni ’70 ad un congresso dei chimici riuscii anche a mettere insieme un bel po’ di delegati per presentare una mozione per inserire questi istituti contrattuali ed inserirli in busta paga mese per mese, era una proposta per affermare la maturità e la dignità dei lavoratori, ma la nostra proposta non passò, vittima del solito “benatrismo”.
Anche il TFR non è nato per caso, era un’esigenza concreta quando per le lentezze burocratiche la pensione arrivava con ritardi da 6 mesi a oltre un anno. Poi è rimasto ed è stato incrementato anche perché al datore di lavoro faceva molto comodo tenersi li e gestire per i propri interessi un bel po’ di soldini del dipendente.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
Un vecchio proverbio africano dice: «Se volete andare in fretta, andate da soli; se volete andare lontano, andate insieme».
Noi dobbiamo andare lontano. E in fretta.
Al Gore, «La scelta – Come possiamo risolvere la crisi climatica», Rizzoli 2009
Finalmente, Marco!
x Az
A Trieste fino a pochi anni fa prendevano la “settimana”.
I triestini, gaudenti e sportivi, se la mangiavano durante il weekend,
d’inverno a sciare, d’estate in giro .
Il martedì erano all’asciutto e chiedevano l’acconto!!!
Seriamente: almeno dallo Statuto dei lavoratori, il padrone delle ferriere è pensionato.
Non credo, ora che rimettendo ordine nei salari il datore di lavoro ci perda; anzi ci guadagna in chiarezza e trasparenza della busta paga!
Io sarei come quei datori di lavoro che consegnano al dipendente TUTTO ciò che gli spetta, poi s’arrangi lui con tasse e trattenute, appunto perchè ha maturità e dignità!!!
Ne vedremmo delle belle!
Guarda che gli statali, io sono andata in pensione otto anni fa, prendono il TFR dopo 9 mesi!
Alle mie rimostranze, un’impiegata mi ha risposto che potevo “risparmiare prima” invece di protestare!
Mi sono recata dal dirigente e gli ho detto che avrei immediatamente scritto una lettera al giornale se non prendeva provvedimenti!!! Lo fece, anche perchè i tempi stavano cambiando nella PA, senza Brunetta.
Quanto al TFR rimasto in azienda, mi pare che è l’unico che si è salvato dalle avventure degli altri TFR!!
Da noi la scelta è stata bulgara, e tutti ringraziano il cielo!
Sei diffidente, comunque, sulle mie intenzioni!
Non sono io a voler sudditi, ma cittadini! Della dx non parlo,è nel dna, ma la sx mai paternalistica???
E col paternalismo non c’è più potere e controllo?
Quando, in caserma scrivevo a casa del soldato analfabeta, gli dicevo: lei non può permettere che io sappia i suoi affari! Si tolga questa condanna!!!-
Mi ha insegnato molto, la caserma, sui veri diritti dei cittadini.
ciao Sylvi
Afghanistan: ogni soldato Usa costa
un milione di dollari l’anno.
Costa in media più di un milione di dollari l’anno l’invio di un soldato statunitense in Afghanistan.
Lo ha affermato il New York Times, citando responsabili dell’amministrazione del presidente Barack Obama.
Obama che ha annunciato la sua strategia per questo Paese, con l’invio di decine di migliaia di soldati supplementari.
Questa decisione avrà anche pesanti implicazioni finanziarie, secondo questi responsabili citati sotto copertura dell’anonimato.
Rispondere positivamente alle richieste del comandante militare in Afghanistan, il generale Stanley McChrystal, cioè inviare circa 40.000 uomini in più nel Paese, costerebbe 40 – 54 miliardi di dollari, secondo le stesse fonti.
Se Obama ha reso nota la sua decisione sul dispiegamento di un contingente per integrare i 68.000 soldati americani già presenti in Afghanistan, e la stima di un milione di dollari per soldato all’anno resta attendibile, secondo il Giornale anche se il numero dei militari è inferiore, cioè circa 30.000.
Questi costi cancellerebbero i risparmi previsti nel 2010 dal programmato ritiro militare dall’Iraq, e contribuirebbero a far schizzare il bilancio militare degli Stati Uniti a 734 miliardi di dollari.
Il deficit di bilancio americano è attualmente di 1.400 miliardi di dollari.
L’elevato costo della presenza militare americana in Afghanistan si spiega con le attrezzature sempre più sofisticate utilizzate dall’esercito, come i veicoli resistenti alle mine, ma anche dalle difficoltà dell’inoltro delle risorse.
Un gallone di benzina (3,78 litri) usato per fare il pieno di un mezzo blindato americano in Afghanistan può così costare fino a 400 dollari, più di 130 volte il suo prezzo alla pompa negli Stati Uniti, ha sottolineato il quotidiano.
Ps: il” padrone carogna” non ha moti di coscienza nè a Natale nè a Pasqua!
La 13° è nata con altre motivazioni tipicamente “italiche” e “cattoliche”.
Che sono l’esatto contrario del discorso che facevo io al soldato!!!
S.
il sopra è per AZ, ovviamente.
Sylvi
Quando il boss Tanino Cinà
telefonava a Marcello Dell’Utri
Ecco le telefonate intercettate a metà degli anni Ottanta sull’utenza di Marcello Dell’Utri nell’ambito di un’inchiesta dei giudici di Milano sul fallimento di una società. Per i magistrati che hanno condannato Dell’Utri in primo grado quelle telefonate con un mafioso di Palermo sono gli eccezionali riscontri alle accuse dei pentiti arrivate molti anni dopo
di Salvo Palazzolo
Nel caso Dell’Utri è considerato l’uomo chiave, Gaetano Cinà: il “tramite” – come lo definisce la sentenza che l’ha condannato in primo grado assieme al senatore di Forza Italia – “l’intermediario di alto livello fra l’organizzazione mafiosa e gli ambienti imprenditoriali del Nord”. Ma lui non portava il doppiopetto. Per trent’anni, il signor Gaetano Cinà (che è deceduto nel 2006, prima dell’inizio del processo d’appello) ha lavorato nella piccola lavanderia di famiglia, a pochi passi da dove fu assassinato il generale Carlo Alberto dalla Chiesa, nel salotto buono di Palermo.
Solo quando era ormai in pensione, tredici anni fa, venne arrestato con l’accusa di essere l’influente padrino della famiglia di Malaspina che all’inizio degli anni Settanta aveva fatto da tramite per l’arrivo del fattore-boss Vittorio Mangano nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi. Racconta il pentito Francesco Di Carlo che Cinà avrebbe anche accompagnato i capimafia Stefano Bontade e Mimmo Teresi negli uffici milanesi della Edilnord a un incontro con Dell’Utri e il costruttore Silvio Berlusconi, all’epoca in cerca di “garanzie di tranquillità” per tirare su Milano 2. Di Carlo ricorda ancora Dell’Utri e Cinà insieme, nel 1980, alla festa di matrimonio di un trafficante di droga, Girolamo Fauci, che si tenne a Londra. A metà degli anni Ottanta, la voce di Cinà era stata intercettata nel telefono di Dell’Utri, sotto controllo per ordine dei magistrati di Milano che indagavano sul fallimento della Bresciano. E anche queste intercettazioni fanno parte del processo al senatore di Forza Italia. Il Capodanno del 1987, alle 12,39 Cinà telefona a Dell’Utri per fargli gli auguri (chiede anche: “Ma ne sai niente se l’ha vista, almeno, la cassata?”.
In un’altra conversazione, del dicembre 1986, Cinà aveva annunciato la spedizione di una cassata, con il logo di canale 5, al Cavaliere
ASCOLTA L’AUDIO: http://palermo.repubblica.it/multimedia/home/22061012/1/1
11 giugno 1988, Cinà ha ricevuto una comunicazione giudiziaria ed è preoccupato. Chiama Dell’Utri, che gli dice di venire a Milano ASCOLTA L’AUDIO: http://palermo.repubblica.it/multimedia/home/22061012/1/2
8 luglio 1988, Cinà cambia tono. Parla a Palermo con qualcuno rimasto senza nome e fissa un appuntamento ASCOLTA L’AUDIO: http://palermo.repubblica.it/multimedia/home/22061012/1/3
Dell’Utri si è sempre difeso: “Cinà era solo un caro amico, non sapevo delle sue frequentazioni con ambienti di mafia”. Cinà, dal canto suo, non ha mai partecipato a un’udienza del processo. Non ha mai fatto alcuna dichiarazione in aula. Solo una volta rispose, durante un interrogatorio in Procura nel corso delle indagini: “Mio figlio giocava a calcio nella Bacigalupo, allenata da Dell’Utri. Io stesso sono stato dirigente della squadra per dieci anni. È da allora la mia grande amicizia con Dell’Utri, che io considero come un figlio”. Ma, paradosso dei paradossi, a mettere nei guai Dell’Utri e Cinà è arrivato nel processo di Palermo il verbale di un inaspettato testimone, Silvio Berlusconi. Nel 1987, quando ancora nessuno pensava al processo per mafia a carico di Dell’Utri, l’imprenditore diceva ai giudici di Milano a proposito dell’assunzione di un fattore: “Chiesi a Marcello di interessarsi. Lui mi presentò il signor Vittorio Mangano come persona a lui conosciuta, più precisamente conosciuta da un suo amico con cui si davano del tu, che da tempo conosceva e che aveva conosciuto sui campi di calcio della squadra Bacigalupo di Palermo, squadra di dilettanti”. All’epoca, naturalmente, il nome di Cinà non aveva fatto capolino nelle carte giudiziarie. Oggi, dietro l’assunzione di Mangano ad Arcore i giudici di primo grado del processo Dell’Utri ritengono di aver trovato la prima intermediazione di Cinà.
(10 dicembre 2009)
x Pino,
nelle inchieste di mani pulite viene fuori spesso che milano 2e3 sono stati fatti con i soldi della mafia,…”fatti tornare dall’estero
tramite overseas bank di ginevra”.
Di Pietro stesso dice che ha avuto dei riscontri di questi soldi ma non e’ mai riuscito a provarne la provenienza.
Passano gli anni,il berlasca diventa l’uomo piu’ ricco d’italia,…una brillante carriera in politica,…diventa tanto forte e arrogante che attacca anche le istituzioni,…
ma la mafia e’ sempre li che aspetta e alla fine,…con i pentiti,…
“finti o sinceri”,…presenta il conto.
Povero Berlusconi,…lo facevo piu’ furbo.
Ciao a tutti,Ber
Leggo spezzoni di interventi, per il momento. Mi ripropongo di approfondire gli arghomenti trattati da tutti i blogger. L’argomento sulla follia mi interessa in particolare. A Bisceglie esisteva uno dei più grandi manicomi d’Italia, che ha ancora dei reparti attivi di igiene mentale, sinonimo di manicomio quanto non vedente è sinonimo di cieco. Conosco diversi infermieri che nel manicomio ci hanno passato una vita e due psicologhe tuttora attive nei reparti, che sono mie carissime amiche. La malattia mentale si articola su diversi piani, con cause ed effetti molto diversi. Alla base di tutto, sempre uno squilibrio biochimico, checchè ne dicano gli psicologi: nel cervello gli erogatori di chimica funzionano male o funziona male la rete elettrica di trasmissione degli impulsi o, ancora, le soglie di risposta agli stimoli sono fisiologicamente alterate. Si va perciò dai comportamenti infantili all’aggressività schizoide fino all’autofagia. Esiste un tipo di follia che non è una vera e propria follia, ma semplicemente un agire entro intervalli allargati, che comportano una fuoriuscita dagli schemi usuali di comportamento. Entro certi limiti tale fuoriuscita prende il nome di creatività. Andando oltre, si ha la ‘stravaganza’. Andando ancora oltre abbiamo le brigate rosse ed omologhi sociali: gente che è apparentemente sana ma in realtà non ha spirito critico sufficiente ad una gestione logica del pensiero. E’ una caratteristica, questa, che troviamo in tutti gli estremismi, compresi quelli religiosi.
Ho tralasciato la politica per un certo periodo, in ben altre faccende affaccendato. Sono contento che nel PD abbia vinto Bersani, ma devo ammettere di non riuscire ancora ad inquadrare la situazione, nel senso che non sono ancora riuscito a capire dove il PD voglia andare a parare, con la nuova gestione. C’è qualcuno che possa chiarirmi le idee?
Ieri ho ascoltato in treno un dialogo tra due piccoli imprenditori edili. Dicevano che in edilizia l’offerta di lavoro extracomunitaria è qualificata ed estremamente più economica rispetto agli operai italiani. Dicevano anche che gli italiani, chiedendo troppo per i lavori di manutenzione, costringono gli eventuali datori di lavoro a soprassedere nel mettere in cantiere manutenzioni non urgenti o, per certe cose, a ricorrere al fai-da te. Dicevano che se un imbianchino italiano chiede quattromila euro per imbiancare un appartamento, il datore di lavoro tenderà a non far eseguire il lavoro, a farlo eseguiere da extracomunitari che lo fanno per un quarto di quel prezzo o a farlo da sè. Citavano esempi in proposito. I due erano casertani e scendevano a Roma. Peccato, perchè ciò che si dicevano spaziava in molti ambiti dell’edilizia ed era un discorso illuminante sullo stato di fatto dell’edilizia di manutenzione oggi, non solo in zona ma in tutta Italia, dove loro avevano appalti e subappalti.
ma un mafioso non pentito potrebbe mai chiamare in causa un altro mafioso….????
ovvero, era davvero ipotizzabile che Graviano inguaiasse Dell’Utri senza decidere di collaborare…? Hanno solo voluto lanciare un messaggio eloquente al nano: non sbaglaire che ti teniamo per le palle…
il Cardinal Bertone definisce Togliatti come “un Padre della Chiesa”
per il discorso pronunciato all’Assemblea Costituente sull’art. 7 della Costituzione, in risposta a D’Alema che ricordava la pluralità dell’impegno politico dei cattolici.
Se non fosse tragico, sarebbe da morir da ridere!!!!
E secondo alcuni bloggers la matta sarei io??????
Annuncio che io sono ancora scismatica; per rimanerlo sto rileggendo la storia del Friuli di Pio Paschini, cattolicissimo!!!
Momentaneamente ho messo da parte il Vangelo; sto ripassando la Costituzione, l’unica arma che ho!
Sylvi
x Damocle #136
Il nostro deficit e’ di circa 13 miliardi, il congresso vuole mettere un cap a 14 miliardi.
Cioe’ alzare il ceiling cap.
Negli US e in UK moderna ci so 12 zero in un miliardo.
(1,000,000,000,000)
In Europa ci sono 18 zero in un miliardo.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Solo meno di un terzo del Tarp e dello “Stimulus Package” sono stati spesi o messi in atto…
Le grandi Banche stanno rimborsando, alcune grandi ditte e financial institutes stanno rimborsando, ma non si sa’ dove vanno i soldi, solo che il congresso ne richiede sempre di piu’.
Anita
Ciao Marco,
sulla pazzia non sono un esperto,…ma forse ti posso dare un parere sull’edilizia.
Ho fatto una ristrutturazione nell’appartamento dove abito e ho affidato il tutto ad un idraulico italiano che conosco da tempo.
Il quale mi ha portato manodopera tutta rumena.
Alcuni sono bravi e gentili,…altri rozzi e maleducati
Il piastrellista che lavorava bene ad un certo punto e’ scomparso e mi ha lasciato il lavoro della cucina a meta’,…e’ stato finito da un italiano per un prezzo inferiore.
La ristrutturazione della casa di campagna la cosa e’ stata piu’ complessa.
Ho cominciato nel mese di gennaio 09 e per rifare un tetto,mettere 2 finestre etc,…finito a giugno 09,con la prima impresa.
Per finire mi hanno portato un’altra impresa,sempre rumena…
Oggi,vigilia di natale,devono ancora collaudare il gas.
Conclusione:
I vecchi muratori sono rozzi,…si possono impiegare solo per fare
la struttura del fabbricato.
I giovani,…che hanno imparato in Italia il mestiere, sono molto presuntuosi e pretendono come gli italiani.
Questa e’ l’esperienza che ho avuto io…
Comunque io sono del parere che bisogna riaprire le scuole di mestiere,…prima che i ns vecchi-mastri-muratori muoiono di vecchiaia.
Un caro saluto,Ber
Le differenze tra il sistema anglosassone e quello europeo sono in effetti complesse e generano numerose confusioni.
Sistema Internazionale (IS):
Milione = 10 alla 6 = 1.000.000
Miliardo = 10 alla 9 = 1.000.000.000
Bilione = 10 alla 12 = 1.000.000.000.000 = 1000 miliardi
Trilione = 10 alla 18 = 1 milione di bilioni = 1.000.000.000.000.000.000 = 1 miliardo di miliardi
Per gli anglosassoni, e sopratutto per il sistema adottato negli USA invece
bilion = miliardo IS
trilion = 10 alla 12 = bilione IS
Insomma più o meno bisogna togliere mille per cui il bilion = miliardo e il trilion = 1000 miliardi
http://en.wikipedia.org/wiki/Milliard
Berlusconi a Bonn non ha avuto applausi, la Cancelliera tedesca Merkel tra l’incredulo e lo sbigottito si è tenuta alla larga da commenti, in quei momenti avrà pensato: ma questo pazzoide di Berlusconi, perchè suoi panni sporchi viene lavarli quì Bonn? dev’essere veramente messo male.
Comunque il Cavaliere è alla canna del gas
In Italia ci sono state le reazioni non solo di Di Pietro, ma anche di Fini che ha voluto ricordare a Berlusconi gli articoli 1, 134 e 136 della Costituzione che per Fini è ancora vigente.
E, sempre Fini, si augura che «il premier trovi modo di precisare meglio il suo pensiero».
Ma un Berlusconi che proclama, anche a Bonn, di «avere le palle» non rettifica.
Sarebbe un suicidio.
Anche il Quirinale ha espresso «profondo rammarico e preoccupazione» per «il violento attacco» alla Costituzione.
Bene, ma questo non mi sembra tempo di «rammarichi».
Eloquente il silenzio (almeno fino a ieri sera) del presidente del Senato.
Ripeto, e temo di non sbagliare, siamo alla liquidazione della Costituzione e di tutti i poteri costituenti, compreso il Parlamento.
Occorre organizzare, d’urgenza una risposta proporzionata al pericolo.
E, francamente Bersani, il segretario del maggiore partito di opposizione, non può limitarsi a dar ragione a Napolitano e dire che i popolari europei, sentendo Berlusconi si sono resi conto dei pericoli del populismo.
Lui, Bersani e il suo partito devono prendere in mano la situazione mostrare i pugni e far capire al fscista che in Italia non c’è trippa per gatti!!!
Oggi a Roma c’è stata una grande manifestazione sindacale, di lavoratori qualificati e importanti: pubblico impiego e istruzione: lo Stato e la cultura.
Non possono fermarsi alle legittime e giuste rivendicazioni sindacali. Debbono andare oltre, devono mostrare il petto!!!.
In queste settimane è in gioco la democrazia, l’eguaglianza tra i cittadini.
Tutti dobbiamo metterci in movimento: non possiamo attendere tranquilli la grande manifestazione di Milano per l’aspirante duce Silvio Berlusconi.
Dobbiamo cambattere uniti, tutti dobbiamo contrastare, tutti dobbiamo capire che la nostra Patria nata dalla Resistenza è in grave pericolo, tutti dobbiamo combattere con le armi che ci offre la democrazia, dobbiamo combattere l’aspiante duce Silvio Berlusconi.
Comunque sappia il fascista/mafioso non riuscirà mai e poi mai nel suo intento di restaurazione della dittatura.
Lettera pastorale dopo gli abusi nei confronti dei minori nell’arcidiocesi di Dublino
Il Pontefice: “Rabbia e vergogna. Scriverò ai fedeli”. Annunciati provvedimenti sui responsabili
Preti pedofili, la promessa del Papa
“Crimini odiosi, interverremo in Irlanda”
Preti pedofili, la promessa del Papa “Crimini odiosi, interverremo in Irlanda”
Papa Benedetto XVI
ROMA – Il Papa prova “rabbia e vergogna” per gli abusi sessuali compiuti da alcuni preti irlandesi nei confronti di bambini. “Sono crimini odiosi. Indicherò con chiarezza le iniziative da prendere”. Per un’ora e mezza il Pontefice si è riunito in Vaticano con il presidente della Conferenza episcopale irlandese e l’arcivescovo di Dublino. Insieme hanno riletto il Rapporto Ryan, l’inchiesta statale sugli abusi sessuali commessi su 2.500 bambini delle scuole cattoliche tra il 1940 e il 1980. E alla fine il Pontefice ha promesso un intervento a carico dei responsabili. “La Santa Sede prende molto sul serio la questione”, ha detto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.
Alla vigilia del vertice in Vaticano, i vescovi d’Irlanda avevano chiesto pubblicamente scusa per gli episodi di pedofilia e per il tentato insabbiamento dello scandalo: “Chiediamo scusa a coloro che hanno subito gli abusi dei sacerdoti quando erano piccoli, ai loro familiari e a tutti coloro che, giustamente, se ne sono scandalizzati”,hanno scritto i vescovi irlandesi. “Ci sentiamo anche coperti di vergogna di fronte ai tentativi di insabbiamento messi in atto dall’arcivescovato di Dublino”.
Ma per Benedetto XVI non basta: “Quel clero ha tradito le solenni promesse”, tuona il Papa che intende inviare una “lettera pastorale ai fedeli irlandesi in cui indicherà chiaramente le iniziative da prendere in risposta alla situazione”. Forse già oggi alcuni vescovi irlandesi potrebbero rassegnare le dimissioni.
Il Papa chiede scusa per una delle pagine più nere della storia della Chiesa cattolica. “Fu un abuso sessuale sistematico e ampiamente diffuso ai danni di bambini e adolescenti di entrambi i sessi, in scuole, orfanotrofi e riformatori gestiti da cattolici”, documenta i Rapporto Ryan. Racconti atroci, di uomini e donne oggi adulti che ricordano di essere stati picchiati, seviziati, stuprati talvolta da più persone contemporaneamente. Le vittime erano spesso giovani “difficili”, orfani, disabili, abbandonati, che speravano di ricevere dalla Chiesa il conforto che non avevano mai conosciuto e si sono ritrovati invece inghiottiti in un orrore.