Ma Tartaglia era armato di duomo e crocefisso, attrezzi non proprio di sinistra, e Maroni e La Russa si sono dimostrati incapaci, altro che l’ondata di balle degli untori e dei mazzieri mediatici. A Togliatti spararono, ma non ci fu la reazione indecente stile berluscones sull’orlo di una crisi di nervi. Mentre i suoi scoppiano di odio più del solito, Berlusconi saggiamente parla di amore. Sicuri quindi che sconfesserà almeno l’odio seminato da anni a piene mani per esempio da radio Padania, eccogli qualche domanda in tema di amore
Ma Massimo Tartaglia contro Silvio Berlusconi non ha scagliato una piccola riproduzione del Duomo di Milano, cioè di una chiesa? E non gli hanno trovato nella sua borsa o valigetta un crocifisso di gesso lungo 30 centimetri? E allora come cavolo fanno i mazzieri di Berlusconi e i volenterosi untori al suo servizio a voler addebitare il gesto di quel disturbato psichico a chi non vuole più Berlusconi al governo anziché ai disturbi psichici di evidente stampo anche religioso di quel poveraccio di Tartaglia? E come mai i vari leader di “sinistra” fanno finta di non capire che chi va in giro con un crocifissone e riproduzioni di chiese può essere pericoloso a causa di possibili turbe “religiose”, tra tutte le più devastanti come dimostra a iosa la Storia? Possibile che il nanismo delle personalità dei leader della sinistra arrivi a un tal punto di bassa statura e di autocensura nei confronti di tutto ciò che sa di clero? Se si vuole per forza dare la colpa a qualcuno che ha “soffiato sul fuoco” di una mente psicolabile come quella di Tartaglia si potrebbe più realisticamente puntare il dito contro certe predicazioni clericali che da sempre divorano le menti non solo dei più deboli spingendoli ai gesti più scemi e a quelli più orrendi.Non voglio neppure prendere in considerazione gli arzigogoli dei vari Feltri, più demenziali, malsani e irresponsabili del demenziale gesto di Tartaglia. Chi è pagato per avvalorare menzogne come le forniture di uranio del Niger a Saddam per “le atomiche irachene”, argomento nel quale si distinse il settimanale Panorama, proprietà di Berlusconi grazie alla corruzione di almeno un magistrato, o chi è pagato per accoltellare alla schiena i Dino Boffo facendo finta che le “bagattelle” siano grandi colpe, non può essere contrastato sul piano razionale e dialogico: i farneticatori un tanto al chilo vanno lasciati al giudizio della Storia, il cui bidone della spazzatura è già strapieno di mentitori prezzolati.
Gli starnazzatori di responsabilità della sinistra e/o del giornale la Repubblica nel pessimo gesto di Tartaglia sono gli stessi mascalzoni che assolvevano da ogni responsabilità il Roberto Calderoli che esibendo una “canotta” offensiva contro Maometto suscitava manifestazioni di proteste nel mondo arabo finite con un buon numero di morti. Capisco ragionare con il culo, ma qui si tratta di culi non come quello della Carfagna, che Dio lo benedica e che molti se lo godano, bensì di culi come quello di un Giuliano Ferrara, modello cioè “che Dio ce ne scampi e liberi!”.
In fatto di cialtroni e cialtroneria vale la pena soffermarsi solo su due casi. Il primo è il caso del ministro Alfano, che da bravo ministro della Giustizia forse un po’ troppo al servizio degli interessi privati di Berlusconi ha della giustizia e dei processi una idea vaga. Alfano infatti, senza fare neppure mezza indagine e senza uno straccio di prova, ha già emesso la sentenza: il gesto di Tartaglia è il risultato delle agitazioni varie, di piazza e non di piazza, contro Silvio Berlusconi. La scemenza di questo modo di (s)ragionare è tale che viene la voglia di far notare al signor ministro come non si renda conto che dovrebbe allora di conseguenza concludere che Spatuzza ha detto il vero. Ci sono infatti semmai più indizi a sostegno di quanto ha detto Spatuzza che di quanto ha sentenziato senza arrossire di vergogna Alfano.
Il secondo caso è la “testimonianza” del tale, ovviamente intruppato tra i fans del Cavaliere, che ha dichiarato di avere visto Tartaglia farsi avanti “a mani libere” e ricevere da qualcuno “un oggetto pesante” poco prima di scagliarlo contro Berlusconi. Anzi, un oggetto talmente “pesante” che una volta caduto in terra si è sentito distintamente un “rumore enorme” nonostante il baccano della folla…. Già un tale lessico dovrebbe consigliare una visita controllo se non da uno strizzacervelli almeno da un buon otorino. Il problema però è che Tartaglia le mani non poteva affatto averle libere, visto che il crocifissone glielo hanno trovato in una borsa: forse che la borsa la teneva con i denti? Forse la stringeva con un piede anziché con una mano o con un braccio? O forse la teneva infilata tra le chiappe? Qui siamo ai “misteri” come quelli della scomparsa di Emanuela Orlandi o della morte del trans Brenda, il (o la?) preferito di Marrazzo. L’unico mistero del caso Orlandi è come faccia il giornalismo ad avere bevuto e continuare a bere tante minchiate. E l’unico mistero del caso Brenda è come facciano i lettori e i telespettatori a dare retta ai malati di misterite acuta: Brenda è morta soffocata in un buco di appartamento chiuso a chiave dall’interno e con la chiave ancora nella toppa! Anche un deficiente capisce che NON può esserci nessun killer: da dove sarebbe uscito, se non ci sono finestre e se l’unica porta era chiusa dall’interno, per giunta con la chiave ancora infilata nella serratura?! Ah, già, forse è fuggito passando a mo’ di ectoplasma dai muri di cemento armato….. Povera Italia!
Il ministro Maroni anziché annunciare bavagli a Internet e alle manifestazioni dovrebbe dimettersi data l’inettitudine dimostrata dalla polizia. In particolare, dal poliziotto che ai due che gli hanno segnalato Tartaglia PRIMA del lancio ha continuato a stare incollato al telefonino e ha risposto loro “Rivolgetevi al 113″! Ed è da chiarire il ruolo del ministro La Russa, se è vero che è stato l’ideatore e l’organizzatore della manifestazione, alla quale partecipavano in massa i suoi fedelissimi di Milano, gente che è rimasta ferma ai tempi del Msi, se non della Repubblica di Salò.
Il dramma è che il mare di cazzate inverosimili sparate dai mazzieri e dai volenterosi opinion leader (!) al servizio della resistibile ascesa del Cavaliere fotografa purtroppo una realtà reale: fotografa cioè il livello e il modo di (s)ragionare che ormai va per la maggiore in quello che è diventato lo Strapaese del reality. Lo Strapaese che si avvia a passo di serial televisivo e con le mutande griffate verso il declino e verso qualcosa che da un annetto io definisco “pericolo di barricate stile banlieue” e che la stampa estera ora definisce “pericolo di violenze”.
Tralasciamo dunque il ciarpame e a Berlusconi che pur ferito in volto risponde parlando d’amore rivolgiamo gli auguri di pronta guarigione. E qualche altra domanda:
- signor primo ministro, lei giustamente ha dichiarato che l’amore vince su tutto. Una dichiarazione che le fa onore. Ci spiega quindi che tipo di amore è quello dei leghisti che fanno parte del suo governo e propongono spesso e volentieri di affondare a cannonate i barconi dei poveri cristi extracomunitari che cercano scampo in Italia?
- Lei è certamente al corrente di quanto diffuso da radio Padania, emittente della Lega Nord, asse portante del suo governo, contro gli extracomunitari e gli zingari, a volte minacciati di caccia all’uomo dalle telefonate degli ascoltatori. Di che tipo di amore si tratta secondo lei?
- Alla periferia di Milano il campo nomadi di Opera è stato incendiato, per fortuna senza vittime. Di che amore si è trattato in questo caso? Amore per le fiamme, si direbbe, ma non ritiene sia un amore pericoloso? E i forsennati che vogliono addebitare a tutti i costi alla sinistra e ai giornali Repubblica e L’espresso il gesto di Tartaglia non dovrebbero quindi – se fossero onesti, ma lei sa bene che non lo sono – a maggior motivo addebitare a radio Padania, cioè alla Lega, quell’incendio?
- Che tipo di amore è quello dell’onorevole Borghezio che in comizio elettorale grida “Marocchini di merda!”? Amore per l’impunità, si direbbe, visto anche che i magistrati si sono ben guardati da muovere un dito.
- Che tipo di amore è quello dei leghisti del suo governo che fanno il tifo per i baristi che accoppano a sprangate un poveraccio, ovviamente extracomunitario, che ha rubato una scatoletta di biscotti?
– Che tipo di amore è quello dei leghisti del suo governo che fanno il tifo per i tabacchini che rincorrono per strada accoppandoli a revolverate dei disgraziati che hanno il torto, certo grave, di averlo rapinato di un po’ di quattrini?
– Che tipo di amore è quello dei leghisti del suo governo che fanno il tifo per i gioiellieri che corrono in strada per uccidere a revolverate chi gli ha spaccato la vetrina forse con l’intenzione di rubarne il contenuto?
– Restando sempre in tema di amore, che amore per la donna è quelle delle sue televisioni che hanno ridotto la donna a corpo da esibire nei modi più incredibili anche nelle occasioni più stupide?
– Non vorremmo violare la sua privacy, per carità!, ma che tipo di amore è quello per sua moglie se lei stesso si vanta di essere tuttora un discreto tombeur de femmes? Per educazione, non le rivolgiamo la stessa domanda riguardo la sua prima consorte.
– Parlando invece di amore in senso lato, che amore per la verità è quello di chi, come lei, cerca di sottrarsi in tutti i modi agli accertamenti di giustizia?
– Sempre in tema di amore in senso lato, che amore per la verità è quello di chi, come lei, si trappa i capelli – trapiantati o no – accusando i magistrati di complotto quando invece negli Stati Uniti un presidente, per l’esattezza Bill Clinton, s’è lasciato interrogare senza protestare da un apposito magistrato e ha dovuto anche mostrare il suo pene a una commissione medica perché controllasse se lo aveva davvero ricurvo come sosteneva una sua accusatrice di molestie? Da notare, signor primo ministro, che Clinton, contrariamente a lei, era stato senza alcun dubbio eletto dal popolo senza mediazioni di sorta, eppure avrebbe potuto senza scandalo alcuno essere cacciato dalla Casa Bianca con la procedura di impeachment. Procedura banalmente prevista dalle leggi, senza che nessuno si ammali di complottivite acuta.
– Che amore è per l’eguaglianza dei cittadini e l’onestà del ragionare quello del suo ministro della Giustizia Angelino Alfano – e di chi ragiona come lui – che senza nessuno straccio di prova e neppure di indizio scarica su chi non la vuole al governo la responsabilità dell’aggressione di Massimo Tartaglia mentre invece getta direttamente nella spazzatura sia le testimonianze tipo Spatuzza, che peraltro noi non abbiamo mai perso su serio, e sia le condanne confermate in Cassazione di un corruttore di magistrati come Cesare Previti?
– Ci scusi, ma a proposito di amore e Previti, che tipo di amore per la legalità, l’onestà e la decenza è quello insito nel suo tentativo di far nominare ministro della Giustizia uno come Previti ben sapendo, stando alla sentenza della Cassazione, che corrompeva per lei magistrati onde scippare la proprietà della Mondadori? Forse il suo era amore, sì, ma per Previti anziché per la Repubblica italiana?
– Che amore per il senso di responsabilità è quello del ministro dell’Interno Roberto Maroni, che anziché dimettersi per la strafottenza di un poliziotto avvertito da due persone della pericolosità di Tartaglia ha continuato a telefonare col cellulare e ha risposto loro di rivolgersi al 113?
- Che amore verso i giovani e la democrazia è il suo, signor primo ministro, se dal palco del comizio si mette a gridare “Vergognatevi” a un gruppo di giovani e di cittadini italiani che legittimamente esprimono un pacifico dissenso fatto di parole e slogan? Davvero lei è convinto che debbano vergognarsi tutti coloro che, in Rai come in piazza Duomo, non sono d’accordo con lei e non la incensano? Non le pare che più che di amore per il confronto democratico il suo sia amore solo per lei stesso?
- Che tipo di amore è quello di chi, come lei, ha installato una propria figlia a capo di un impero editoriale ottenuto, come la Mondadori, corrompendo almeno un magistrato per scipparlo ai legittimi proprietari? Certo, il suo è l’amore di un padre per una propria figlia, ma non le pare un amore piuttosto diseducativo, oltre che amore per il potere e l’accaparramento?
– Che tipo di amore per l’obiettività è quello dei suoi sostenitori e mazzieri mediatici che accusano la sinistra per il gesto di Tartaglia dopo avere a suo tempo negato qualunque responsabilità morale del leghista Calderoli nelle manifestazioni di protesta provocate in un Paese islamico dall’esibizione in diretta tv della T-shirt offensiva contro Maometto e finite con vari morti?
– Che tipo di amore per la democrazia e la legalità è quello dei suoi ministri che accusano ormai di eversione perfino le manifestazioni pacifiche come quella del 5 dicembre contro di lei come primo ministro e qualunque critica nei suoi confronti fino a voler “regolamentare”, cioè di fatto imbavagliare, Internet e manifestazioni?
– Che tipo di amore per il senso delle proporzioni e la pacifica convivenza sociale è l’insistere dei suoi sostenitori e mazzieri mediatici nel voler spacciare il gesto inconsulto di Tartaglia per una sorta di dichiarazione di guerra civile quando a Togliatti capitò di molto peggio e i comunisti reagirono molto meglio? Lei ha 70 anni suonati e ha anche studiato. Possibile non sappia che a suo tempo al leader comunista Palmiro Togliatti addirittura spararono, e che non si trattava di malati di mente come Tartaglia? Possibile che lei non sappia che Togliatti e i comunisti reagirono con inviti e ordini alla calma anziché con i malcelati inviti all’assalto dell’opposizione come invece fanno oggi i vari capi e capetti del suo partito?
– Che tipo di amore per la verità e le persone è quello di chi, come lei, mette un Vittorio Feltri alla direzione de Il Giornale e scopre che ha massacrato un Dino Boffo spacciando per chissà che documenti giudiziari che lo stesso Feltri deve poi ammettere fossero solo “bagattelle”?
– Che tipo di amore per il libero mercato è quello di liberisti che, come lei, possiedono aziende televisive e sono a capo di un governo che prende iniziative contro concorrenti come Murdoch per fare smaccatamente gli interessi delle proprie aziende, Mediaset in questo caso?
– Che amore è per la trasparenza e la verità questa reazione contro l’opposizione a base di latrati e voli pindarici privi di logica e tale da far nascere il sospetto che ci sia davvero da parte sua qualcosa da nascondere? Il sospetto che quindi i suoi subordinati politici e mazzieri mediatici intimidiscano la sinistra e ancor più la magistratura affinché questo qualcosa resti nell’ombra.
- Termino, egregio signor primo ministro, chiedendole che tipo di amore per la propria persona è quello di chi, come lei, premia anche con posti in parlamento e comunque in ogni caso non licenzia i propri sottoposti scoperti dalla magistratura a corrompere magistrati italiani o avvocati inglesi o a fare altre cose riprovevoli?
Il fatto che Berlusconi si guarderà bene dal rispondere a questa e alle altre domande non ci impedisce di fargli i migliori auguri di guarigione e di deprecare i gesti inconsulti come quello che poteva capitare a qualunque altro leader politico, ma che comunque è capitato al lui.
x Pino
Negli US circola la voce che la mano di Tartaglia sia stata spinta da un altro uomo.
Forse solo rumori….
Buona notte,
Anita
Se la libertà è data, ci possono essere errori, eccessi momentanei, ma il popolo italiano ha dimostrato di saperli correggere da solo.
Noi deploriamo che si voglia dimostrare che il popolo deve essere governato con la forza. Giacomo Matteotti, ultimo discorso in Parlamento,
30 maggio 1924
Stiamo valutando misure più adeguate che intendo proporre giovedì al Consiglio dei Ministri».
Così il ministro dell’Interno, Roberto Maroni sull’inasprimento delle misure anti-contestazione alle manifestazioni e su internet.
Un “giro di vite” basato su alcune asserzioni false e distanti dalla realtà, come la questione sull’anonimato e quella sull’apologia di reato.
Le leggi ci sono già: basta farle rispettare.
“Quelli del Pdl sono vergognosi ipocriti.
Spatuzza non era credibile perché boss sanguinario mentre Graviano altrettanto responsbabile di omicidi efferati oggi è più credibile.
Spatuzza però è un pentito che vuole collaborare con lo Stato mantre il Pdl ritiene più attendibile Graviano che non è un pentito.
E allora: perchè il Pdl preferisce credere ad un boss ‘in servizio permanente effettivo’?”.
Caro Pino, di che ti meravigli? Il cavaliere è solo la punta dell’iceberg, lo sai benissimo.
Abbiamo una classe politica da gettare e si può sperare solo nel ricambio generazionale, sempre ammesso che i figli non assomiglino ai padri nè i nipoti ai nonni, del chè dubito.
Perciò, come dicono in Francia, à la guerre comme à la guerre: ecco perchè voto Di Pietro.
Caro Alessandro,
devo risponderle ma mi ci vuole tempo. Un caro saluto U.
Per n.5
Non generalizzi!!!
Perchè in casa c’è un ladro allora tutti ladri???
Perchè in casa c’è un poco di buono allora tutti mascalzoni???
Ma si contenga!!!
Nello scenario politico italiano, di buono non c’è solo Di Pietro, ma molti altri.
Il suo continuo schierarsi con il buon Antonio Di Pietro le fa onore, però lei non può fare di tutta l’erba un sol fascio e denigrare gratuitamente altri che operano con assoluta onestà intellettuale e con grande passione politica!.
Mi stia bene.
per n7.
sarei il primo a gioire se l’operato delle persone intellettualmente oneste potesse concretizzarsi e non restare, invece, nel limbo delle buone intenzioni.
x Anita
Se ha letto il blog comprende che la storia del “passaggio di mano” è una grande balla. Sparata dai suoi più stretti ammiratori-collaboratori, che hanno oltretutto l’interesse a far dimenticare che la responsabilità di aver lasciato avvicinare così tanto uno come Tartaglia è la loro. Oltre che della polizia, cioè in definitiva di Maroni, visto che un agente, avvertito da due persone, ha continuato beato a starsene al telefonino dicendo i due di rivolgersi al 113.
Un saluto.
pino
Cara Anita,
per chiarire il mistero della “mano invisibile”, vi chiediamo ufficialmente di farci avere la commissione Warren!
A meno che non sia stata la “la mano de Dios”,in questo caso motivo in più per lamentarci che il padreeterno come al solito ..ci lavora contro..
cc
Caro Uro,
questo è l’uomo della provvidenza,…quando sembra morto,…
risorge…
Sherzi a parte,come ben dici,non ci sono alternative al “grande furbone”…è un grande manipolatore,…alla botta del Tartaglia lui risponde con” l’amore”,…delega anche il prete di successo per paragonarlo a Gesu Cristo….
Altra cosa sono i suoi parlamentari,…picciotti allo sbaraglio,…
onorevoli con la lupara ,pronti agli ordini del capo-bastone,..
cicchitti e cicchitelli che si son fatti dare 500 mila euro per un posto da on,…e adesso il posto “deve rendere”,…pronti a ogni menzogna sugli schermi Tv,…privati o pubblici…
Che fare?
-Aspettare che si impicchi da solo?
– ” l’opposizione?
– ” il popolo viola?
– ” che l’italico popolo maturi?,…
da ponte Milvio ci sono stati più di duemila anni,…possiamo ancora aspettare qualche mese…intando studiamo le lingue straniere…
Un salutone,Ber
Vabbè ragazzi , prepariamoci Al Natale..e predisponiamo i nostri animi …..
Se c’è una notizia interessante che gira oggi è quella che le autorità di Pechino stanno incitando I Cinesi a mettre su Alberi di Natale e palline colorate..
In sostanza I cinesi ..vanno nello spazio come noi,vanno in automobile come noi,inquinano come noi,costruiscono “gadget e cazzate varie come noi, anzi meglio di noi, adesso con il natale appendono palline come Noi…direi che stanno che stanno diventando ..come dire “stronzi come noi”…
Ed è questo mi fa dire che bisogna aver “paura”..altro che lo scontro di Civiltà…
Devo andare a cambiare il fieno alle renne..
buona prosieguo di giornata
cc
Stava la sicurezza prima del nome ora abbiamo solo il nome della sicurezza sicura (almeno sulle prime pagine dei giornali).
Si resta perplessi quando si legge che Zappaddu fotografa tranquillamente a più riprese e chi di dovere dichiara:
e se invece della macchina fotografica avesse usato un fucile?
O quando si registrano dialoghi “intimi”diffusi in tutto il mondo senza cha nienta fusse.
O si ricevono dai servizi segreti informazioni su possibili attentati o possibili azioni violente e ci si immerge tranquillamente in bagni di folla.
Dimenticavo …. la sicurezza è solo un ulteriore solletico per ventri troppo nutriti e cervelli in pausa di digestione .
L.
Eh, si ,caro Linosse,
c’è da rimanere perplessi per questa “sicurezza sicura” che come di incanto ,vede “masse di spicolabili” improvvisamente mobilitarsi per nuocere o consolare il “premier”…mai visto a memoria di uomo!
cc
Intanto la strategia della tensione continua. Ora la colpa è di Internet…
http://fogliettoquotidiano.ilcannocchiale.it/2009/12/16/la_strategia_della_tensione_co.html
caro Uroburo, 108 dell’art, precedente
Poichè il mio infimo livello intellettuale, la mia cultura inesistente e la mia capacità di dire scempiaggini è nota a tutto il blog grazie a informatori puntuali come lei, poi Peter e…a volte ci mette pure un canavesano zampino il caro CC,
i miei sogni non possono essere che il riverbero di ciò che sono da sveglia!!!!
– devo chiedere a mio figlio se può procurarmi una tastiera con le note musicali così sostituisco i punti esclamativi e interrogativi con le crome e le biscrome, tutto per far felice Peter!!!-
C’era un bel presepe, con le montagne, le pianure, le colline, fiumi e mari.
C’erano i villaggi, le galline razzolavano, i galli cantavano e le anitre sguazzavano nel laghetto poco più in là.
In lontananza c’era sì un castello piuttosto sinistro, tra i merli si vedevano le ronde di soldati e bandiere con tante croci, dritte e uncinate, ma si perdeva nella nebbia…
Nel presepio, un’umile stalla rifugio di armenti, c’era un bue e un asinello di nome lenin e stalin, la sacra famiglia, papà Marx, mamma Rosa L. e il bambinello, in Italia chiamato Palmiro, altrove non so.
Era una notte splendente, infatti sopra la capanna splendeva un bel sol dell’avvenire, che richiamava tanti pastori e tante pecorelle che non volevano essere più smarrite.
Mamma Rosa era un tipo tosto sotto le sue sembianze celestiali.
Papà Marx, si è saputo dopo che era putativo di Engels, si guardava in giro e aspettava…studiava, aspettava…
quando ad un tratto il bambinello cominciò a strillare :
– lasciate che le pecore vengano a me.-…….
fine della prima puntata, altrimenti non passa.
Sylvi
ec -psicolabili, poffarbacco….
Direi che in questa campagna di odio,porti per il momento alla mobilitazione degli psicolabili…!
Direi , per converso , che bisogna attendere con fiducia le nuove “Leggi speciali”, che metteranno Ordine alla Piazza ed in Internette, sede ovviamente di tutti gli psicolabili di Ittaglia!
Chissà cosa ne pensa la commissione Warren?
Eh si, cara Sylvi…
mamma Rosa purtroppo scivolando dalle scale, morì…
ma per fortuna che un pastorello,di nome Adolfo dalla felix Austria , tutta neve che ricordano il Natale perenne , giunse come un segno del destino, abbandonando colori e pennelli a portarci la buona novella!
E i pastori felici e contenti cantarono in coro…sia lodato il bambinello !!
cc
x CC
La commissione Worren non si pronuncia per cui non conosciamo il suo pensiero,per ora siamo sommersi da “grida” della commistione ittalica tutti per l’unno.
L.
caro CC,
io ho visto nel lontano castello trombettieri, musici e saltimbanchi annunciare la lieta novella;
ho ascoltato l’angelo-martire sospirare che l’amore vince su tutto!
Ma quello era un altro bambinello!
Tu mi stai confondendo, al solito, i sogni!!!
Vado a meditare se c’è un complotto!
Sylvi
Per n.8
I tempi e i metodi della democrazia sono ben precisi
e molto delicati, le scorciatoie non sono mai state a vantaggio dei cittadini, pertanto caro Signore sempre calma e pazienza e vedrà che a gioco lungo la meglio l’avrà sempre il più paziente. Mi stia bene.
Cara striscia, i tempi ella buona politica sono veramente lunghi: io personalmente sono sessant’anni che aspetto, ma c’è chi aspetta da molto più di me. Ancora non si vede niente all’orizzonte. Per tempi lunghi intendiamo il Sol dell’Avvenir, per caso? Perchè allora stiamo freschi…
Paura in Europa di crisi finanziaria. Italia a rischio
Grecia a rischio default, Italia sotto esame per il debito pubblico inarrestabile, il sistema bancario austriaco esposto con i paesi dell’est: i timori del Wall Street Journal sulla tenuta finanziaria europea
barthle
Norbet Barthle
Ci hanno messo nel gruppo dei “Piigs”, che, in inglese, con una “i” di meno, vuol dire maiali. Sono le iniziali di Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna: secondo un gruppo di operatori finanziari internazionali sono i paesi europei che rappresentano il maggiore rischio per l’equilibrio finanziario del continente.
La convinzione diffusa è che questi paesi abbiano, come scrive il “Wall Street journal”, «un enorme deficit e prospettive di crescita molto basse, il che significa che il loro debito è destinato a crescere sempre di più, velocemente». Il tema è considerato dal “Wall Street journal” di urgente attualità. L’edizione europea del quotidiano riporta l’articolo con un titolo a tutta pagina: “L’euro precipita mentre i dubbi sul debito si diffondono”.
L’euro è sceso martedì 15 dicembre a $ 1,4505, il suo valore più basso dai primi di ottobre, «a causa del diffondersi dei timori sul debito dalla Grecia all’intera eurozona » scrive sempre il Wall Street Journal, che aggiunge: «Le promesse greche di austerità e rigore fiscale non sono bastate a fermare il crescente timore che la ripresa economica del continente possa essere bloccata».
Ci sono anche, riporta il giornale, «nuovi timori sul sistema bancario austriaco», alimentati da voci di crescenti problemi per una banca austriaca impegolata in dubbi investimenti nell’Europa dell’est. Anche la nazionalizzazione a sorpresa di un’altra banca austriaca, su pressioni della Banca centrale europea, hanno contribuito alla agitazione.
Il “Wall street journal” cita anche Norbert Barthel, portavoce del Partito democratico cristiano tedesco, cioè il partito di Angela Merkel. Barthel definisce la Grecia la «punta dell’iceberg» e conferma che la Germania e altri paesi più forti hanno cominciato a ragionare su come sorreggere gli altri paesi più deboli dell’Euro in caso di un tracollo dei mercati finanziari.
Intanto la Borsa di Atene dopo la caduta di ieri 15 dicembre è in ripresa, mentre il ministro delle finanze Giorgio Papaconstantinou in missione nelle capitali europee per spiegare la strategia economica per uscire dalla crisi ha definito «soddisfacenti» i suoi colloqui a Bonn e Parigi. L’Indice Generale fa segnare dopo le prime contrattazioni un rialzo di circa lo 0,4% dopo che ieri aveva subito una flessione del 2,1%, ritenendo insufficiente, secondo gli analisti, il piano delineato lunedì dal premier Giorgio Papandreou per uscire dalla crisi. Flessione malgrado la sostanziale intesa raggiunta ieri dal premier con i leader dei principali partiti sulla lotta alla corruzione e all’evasione fiscale, per recuperare credibilità internazionale e porre le basi per la ripresa.
Oggi però l’Indice, sia pure con un fragile andamento altalenante, è tornato in territorio positivo dopo che Papaconstantinou ha avuto ieri colloqui con i suoi colleghi tedeschi e francesi ribadendo che Atene non ha bisogno di nessun piano di salvataggio UE. E presenterà a Bruxelles, che ieri aveva dato un ok di principio alla linea Papandreou dicendo però di voler vedere «le misure concrete», un piano di stabilizzazione che conterrà i dettagli delle misure e riforme annunciate ieri dal premier per riportare il deficit sotto il 3% del Pil nel 2013. Oggi e domani il ministro avrà incontri anche a Londra con il governo e gli investititori istituzionali.
LIVNI CAOS – ISRAELE DICHIARA GUERRA ALLA GRAN BRETAGNA PER IL MANDATO DI ARRESTO A TZIPI LIVNI – “L’UK DEVE MODIFICARE LA LEGGE SULL’ARRESTO DI ALTI FUNZIONARI PER PRESUNTI CRIMINI DI GUERRA” – PER NETANYAHU: “HANNO DIFESO IL PAESE. LE FORZE ANTI-ISRAELIANE NON DEVONO SFRUTTARE IL SISTEMA LEGALE IN UK CONTRO DI NOI”…
Dal “Velino.it”
L’ambasciatore britannico in Israele, Tom Phillips, è stato convocato per consultazioni dal ministero degli Esteri dello Stato ebraico in merito al mandato d’arresto emesso da un tribunale inglese nei confronti di Tzipi Livni, ex vice premier e ministro degli Esteri, ora capo dell’opposizione.
Il vice ministro degli Esteri israeliano, Naor Gilon, ha invitato Phillips a premere presso il suo governo affinché venga modificata la legge che consente l’arresto di alti funzionari di Gerusalemme per i presunti crimini di guerra commessi durante l’operazione ‘Piombo fuso’ a Gaza lo scorso inverno.
Gilon ha spiegato che il perpetuarsi di questa “assurda situazione” potrebbe costituire un problema nelle relazioni tra i due Paesi. “Se non fosse una cosa seria direi che è una commedia degli errori”, ha detto Gilon, spiegando che solo un’azione politica del governo inglese potrà porre rimedio alla situazione.
Il vice ministro ha anche fatto capire al diplomatico che, se l’esecutivo di Gordon Brown non modificherà la legge, il Regno Unito potrà scordarsi di recitare un ruolo nel processo di pace in Medio Oriente: “Noi apprezziamo il desiderio del governo britannico di giocare un ruolo centrale nel processo di pace in Medio Oriente – ha chiarito Gilon -. Di conseguenza ci aspettiamo che traduca l’importanza che attribuisce alle relazioni con Israele in azioni concrete.
Israele sollecita dunque il governo inglese una volta per tutte ad onorare le sue promesse e ad agire affinché venga evitato che forze anti-israeliane sfruttino il sistema legale britannico per compiere azioni contro Israele e i suoi cittadini”. Sulla questione si è espresso anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu: “Non accetteremo una situazione in cui Ehud Olmert, Ehud Barak e Tzipi Livni vengono interrogati sul banco degli imputati.
Non consentiremo di avere i soldati delle Idf (Israel Defense Forces, ndr), che hanno difeso i cittadini di Israele coraggiosamente ed eticamente contro un nemico criminale e crudele, vengano riconosciuti come criminali di guerra. Respingiamo completamente questa assurdità che sta avendo luogo in Gran Bretagna”, ha concluso Netanyahu.
Per n. 23.
Gentile Signore; se Lei dovesse avere in testa una via migliore, me la indichi, che forse potrei seguirla,
s’intende sempre per vie democratiche e con il libero esercizio della politica.
Mi stia bene.
La crisi finanziaria mondiale e,…Cicchitto,…il moralista..
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C’era una volta un intrallazzone politico in una regione depressa dell’Italietta sottosviluppata,…che non riusciva ad arrivare nel parlamento della repubblica,…lui ci aveva provato con quasi tutti i partiti,…ma niente….poco importante.
Trova una porticina aperta con il coordinatore “regionale pdl”,uomo saggio che sa come va il mondo e gli dice che sì,…lui conosce il personaggio nazione che lo può accontentare,…”suo superiore diretto”,…ma la politica,si sa, costa,…solo 500.000 eurucci,… “prezzo speciale per lui”.
L’intrallazzone non si scoraggia e va dal suo amico d’infanzia che traffica nella sanità regionale da una vita,…mezzo milione + o – non sposta la regione,… già in fallimento,…gli dicono,…e la cosa la in porto.
Conclusione:
CICCHITTO PRENDE I 500.000 euro,
L’INTRALLAZZONE DIVENTA ON. PDL,
la regione Abruzzo paga,…e lo scemo del villaggio,DEL TURCO va in galera…
Ciao,Ber
PS:L’inchiesta della procura ha scoperta la cosa,…ma si sono fermati,…
….il procuratore Trifoggi è stato scoperto che tramava contro lo stato con il presidente della camera,…una “toga rossa”…
Certo che ce l’ho la via migliore: innanzitutto una buona campagna pubblicitaria, non quelle stronzate che ho visto in giro. Poi una seria ed efficace politica energetica, che incentivi drasticamente il disimpegno dal petrolio. Infine, una politica territoriale capillare, dove le idee devono essere propagandate e diffuse innanzitutto tra i giovani. In ultimo, il recupero dell’enorme serbatoio dei delusi dalla politica, con un programma efficace e ben espresso, senza tentennamenti e compromessi di alcun genere, oltre ad una politica demagogica ma necessaria, di moralizzazione degli emolumenti dei politici. A me sembra fattibile e vincente. A lei?
Sempre a striscia rossa, con tutta la buona volontà e senza intenti polemici: dobbiamo prendere atto del fallimento dei precedenti tentativi di convincere l’elettorato a votare a sinistra. Dobbiamo chiesderci il perchè ed avere di conseguenza il coraggio di:
1- buttare alla spazzatura tutti i simboli e i riferimenti ad un infelice passato.
2- puntare sulle risorse intellettuali.
3- capire una volta per tutte la lezione berlusconiana, ovvero che la politica è un prodotto come un altro, che risente delle strategie commerciali di qualsiasi altro prodotto
4- capire che la gente ha bissogno di risposte forti ed immediate, non di strategie che non comprende e che le sono estranee, per quanto possano essere efficaci nel lungo periodo: la demagogia al momento è indispensabile, affiancata ad una buona politica nascosta, a lungo termine.
5- il lavoro deve darlo lo Stato e può farlo sia nelle telecomunicazioni che nei trasporti, che ora fanno schifo, ma anche nel settopre dell’energia, togliendo potere alle multinazionali.
6- Lo Stato deve sempre essere un fornitore di riferimento, lavorando strettamente sulla meritocrazia e non sulle tessere di partito e fungendo da calmiere rispetto ai vari cartelli.
Avrei anche altri punti, ma mi fermo qui per il momento.
Lei cosa ne pensa, punto per punto?
Cicchitto chi?
Il piduista tessera n° 2232?
Ah, bèh..
caro Marco,
perchè moralizzare ed abbassare gli emolumenti dei politici è demagogia?
Molti imprenditori si abbassano i compensi per fronteggiare la crisi,
e non sono i compensi dei nostri politici!
Toppa gente parla di lavoro senza lavorare, (soprattutto i politici) troppa gente pensa che pensioni, assistenza ecc, escano da un pozzo di S.Patrizio senza fondo…o le porti S.Lucia e Babbo Natale.
Serve ai lavoratori andare sul tetto, ce n’è anche da noi, se non ci sono investimenti, se siamo molto occupati a parlare di statue del duomo e di odi reciproci?
ciao Sylvi
Ho aggiunto al mio articolo le seguenti domande, modificando di conseguenza in parte il titolo:
“- Lei è certamente al corrente di quanto diffuso da radio Padania, emittente della Lega Nord, asse portante del suo governo, contro gli extracomunitari e gli zingari, a volte minacciati di caccia all’uomo dalle telefonate degli ascoltatori. Di che tipo di amore si tratta secondo lei?
– Alla periferia di Milano il campo nomadi di Opera è stato incendiato, per fortuna senza vittime. Di che amore si è trattato in questo caso? Amore per le fiamme, si direbbe, ma non ritiene sia un amore pericoloso? E i forsennati che vogliono addebitare a tutti i costi alla sinistra e ai giornali Repubblica e L’espresso il gesto di Tartaglia non dovrebbero quindi – se fossero onesti, ma lei sa bene che non lo sono – a maggior motivo addebitare a radio Padania, cioè alla Lega, quell’incendio?
– Che tipo di amore è quello dell’onorevole Borghezio che in comizio elettorale grida “Marocchini di merda!”? Amore per l’impunità, si direbbe, visto anche che i magistrati si sono ben guardati da muovere un dito”.
x C.G.
Questi sono i fatti da portare in piazza, ogni giorno,
come ha detto magistralmente Concita De Gregori ieri sera!
Sylvi
x Sylvi
Purtroppo ieri sera mi sono perso la puntata di Ballarò, avevo cose impellenti da svolgere.
Ero di postazione, stavo rubando una Lambretta.
Solo per farci un giretto, mica per altro…
Chiedo venia a Floris e a Concita che, oltre ad essere intelligente
la direttrice dell’Unità non ha peli sulla lingua. Ha le palle quadrate,
come si usa dire.
Cordialità.
C.G.
Caro Alessandro,
la sua affermazione sul senso è straordinariamente interessante, purchè la si riferisca all’intera esistenza. L’esistenza ha un senso? E se sì quale? Certo chi ha una religione ha una risposta comoda: il senso è la realizzazione della volontà dio Dio. Chi non ha una religione deve dare un senso alla propria vita perché una vita senza alcun senso non è, io credo, tollerabile per nessun uomo.
Per la verità il senso dei credenti è solo un atto di fede: certezza non ne hanno neppure loro. Si illudono di averle ma alla fine la paura prende loro come chiunque altro. Strano, no? Chi si appresta a raggiungere il Padre non dovrebbe essere felice?
Gli altri che devono dare un senso proprio alla loro vita si trovano in difficoltà. Una volta ho letto l’affermazione di un ragazzo russo che diceva che il senso della vita è di viverla. Mi era piaciuta molto ma un senso alla direzione della propria vita bisogna comunque darlo.. Ed in effetti credo che più o meno tutti un senso alla propria vita lo diano. C’è chi vive per denaro, per il potere, per il sesso, per la carriera, per i propri hobby (il calcio, il biliardo, ecc.), per i propri cari. Sono tutti sensi individuali perchè un senso collettivo non esiste e se esistesse non sarebbe alla nostra portata.
Vediamo le cose da un punto di vista astronomico: un buco nero ha un senso? Ha un senso il vagare di una astro nel firmamento? Forse sì: ha il senso di adempiere alle esigenze di funzionamento di una certa quantità di materia e di energia; ma noi non ne sappiamo nulla e non potremo mai saperlo perché una parte (l’uomo) non potrà mai comprendere totalmente la totalità (che dovrei scrivere maiuscolo).
Se questo vale per la vita ovviamente vale anche per la follia che ne è una parte neanche tanto trascurabile. Come potrebbe essere possibile trovare un senso alla follia se non riusciamo a trovare un senso per la vita anormale?
Tuttavia rimane un dato di fatto: “la follia non comprende nulla se non in modo del tutto distorto(e forse si limita a vivere senza comprendere)”. (Noto, tra parentesi, che se questo fosse totalmente vero i folli vivrebbero in uno stato naturale assoluto simile a quello degli animali ma in realtà anche questo non è vero: rimangono uomini ancorché lesi gravemente in una parte della loro umanità). Le eccezioni, rarissime e che dovrebbero essere esaminate con estrema precisione biografica, non cambiano il dato di fondo. E la statistica, in queste cose, ha un’importanza determinante.
Lei però fa un’interessante equiparazione tra l’ispirazione artistica e la follia. Che siano la stessa cosa è tutto da dimostrare. Ed in generale è tutto da dimostrare che la follia sia una non–ragione, un’assenza di capacità razionali, quindi. Personalmente penso piuttosto che sia una diversa ragione, un sistema di pensiero che non funziona secondo le regole stabilite dalla logica formale (principio di identità, principio di contraddizione, univocità della determinazione temporale e spaziale) ma piuttosto secondo i meccanismi del sogno. Questo però non sempre perché nessun folle è tale a tempo pieno e perchè in campi che non sono inerenti ai loro nuclei conflittuali i folli possono ragionare come chiunque altro.
A volte i folli hanno delle particolari percezioni; a volte: Per lo più deliranti ma a volte vere. E questo può essere particolarmente vero in campo artistico o letterario. Sono però situazioni estremamente rare. Da qui però a dire che anche la follia può essere una via ce ne passa. Io penso che Hoffmann o Campana sarebbe stato dei grandi poeti anche senza la loro malattia, la stessa cosa penso di Van Ghogh.
Potrei essere d’accordo con lei che alcuni disturbi psichici non sono necessariamente malattia ma che lo sia una patologia gravissima come la schizofrenia mi sembra una tesi insostenibile. Anche se non mi è chiaro cosa significhi dire che esiste una follia “che precede la stessa distinzione tra ragione e follia”.
Certo è importante cogliere l’altro attraverso i suoi occhi, ma alla fine le diagnosi rimangono e generalmente sono valide.
Sono invece pienamente d’accordo sulle sue critiche a Marco Tempesta. Se si dice che la malattia mentale è un insieme di metabolismi o di sostanze biochimiche anomale si potrebbe dire anche che la vita stessa è un insieme di reazioni biochimiche, più meno giuste. Solo che le reazioni biochimiche non spiegano la Divina Commedia e le tragedie di Shakespeare. C’è qualcosa negli esseri viventi, in particolar modo negli esseri umani, che non è riducibile alla macchina biologica. Io non so cosa sia né come possa essere chiamata, notoriamente io non credo all’anima, ma il pensiero dell’uomo non si spiega solo con la macchina biologica, macchina che per altro non siamo in grado di conoscere tanto approfonditamente da fare queste affermazioni. Dire che la malattia mentale è un insieme di metabolismi biologici alterati è, allo stato attuale delle nostre conoscenze, un’affermazione non fondata. Per altro è un’affermazione inutile: l’essenza della vita, intesa in modo assolutamente non metafisico, non si può cogliere con strumenti scientifici ma solo con strumenti esistenziali: forse, ed in questo sono su posizioni simili alle sue, l’arte e la letteratura ci permettono di capire l’essenza, “il senso” della vita molto meglio di una reazione chimica o di una legge fisica.
Un cordialissimo saluto Uroburo
Vale la pena lo leggiate, parla di un editoriale del Guardian intitolato “Politics alla puttanesca” fa notare che accusare giornalisti e magistrati che fanno il proprio dovere è una “vecchia tecnica del periodo più buio della storia d’Europa”:
http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/politica/giustizia-22/rassegna-16dic/rassegna-16dic.html
Ringrazio Uroburo per la sua risposta……….che ora stampo e stanotte leggero´..
Dico solo a Tempesta che io, nonostante tutto, ho fatto un discorso logico………..citando e riportando quello che della follia pensavano Binswanger e Jaspers……che poi lei mi viene a dire che pereferisco il suono delle parole al loro senso e´ ,secondo me, un gran bastardata che non fa di lei un logico.
Tutto il discorso che ho iniziato con Uroburo ,in fondo, voleva definire proprio l´ ulteriorita´ di senso oltre e, talvolta, contro la ragione.
Arriva lei , il logico per eccellenza, e non capisce, la logica serrata del mio discorso.
La mia reazione ,quindi, non e´ esagerata o lo e´ ,naturalmente, in base alla sua logica per cui addirittura certe reazioni sarebbero illogiche………..
paradossale e assurdo
lei vorrebbe addirittura logicizzare le reazioni.!!!!!!
buona serata a tutti!
Se si dice che la malattia mentale è un insieme di metabolismi o di sostanze biochimiche anomale si potrebbe dire anche che la vita stessa è un insieme di reazioni biochimiche, più meno giuste. ( Uro)
—-
Perchè, in ultima analisi che cos’è la vita se non un insieme di reazioni biochimiche? Cos’è la personalità se non il risultato dell’elaborazione dell’input entro un hardware stabilito biologicamente alla nascita? Cosa sono le emozioni se non reazioni biologiche regolate dai mediatori chimici?
Tutto ciò che è materia non può prescindere dall’elettromagnetismo, sentimenti compresi.
Una mia amica, ad un certo punto della sua vita è entrata in tilt: non riusciva a comporre una frase di senso compiuto, non riusciva a ritrovare la via di casa a un solo isolato da casa sua. non era più in alcun modo capace di autogestirsi. In cura col litio, è ritornata assolutamente normale. Non appena succede che per qualche motivo sospenda il litio, torna a dare i numeri. E’ solo un minimo esempio, ma chi lavora nei centri di igiene mentale ne può raccontare a bizzeffe.
Tutto il discorso che ho iniziato con Uroburo ,in fondo, voleva definire proprio l´ ulteriorita´ di senso oltre e, talvolta, contro la ragione. ( Alessandro)
—–
Ho anche contemplato questa evenienza nel mio intervento, quando parlo di creatività e di stravaganza. Oltre la stravaganza si va nel patologico, ovvero le azioni generano danni. La malattia mentale non è un’opinione.
Caro Marco,
come ho detto ad Alessandro tu non puoi affermare con reale cognizione di causa che la vita consista interamente in processi biochimici. Certo possiamo vedere quali mediatori chimici cerebrali sono in funzione mentre io scrivo questo messaggio ma dire che il mio messaggio consiste in un mediatore chimico è una riduzione che non fa capire nulla.P
erchè scrivo questo messaggio ? Per l’azione di un mediatore chimico che nessuno conosce? Ma suvvia, questo positivismo privo di realtà non spiega nulla. Io scrivo quesot messaggio perchè mi diverto/sono arrabbiato/voglio passare il tempo ecc. ecc. ecc.
Chemmidicono i tuoi mediatori chimici del put?
Un caro saluto U.
Per quel che riguarda il senso della vita, ognuno di noi ha un suo motivo, giusta osservazione. In quanto alla validità del motivo, di cetezze non ce ne sono. Va da sè che in una società umana-animale il folle si autoelide o viene eliminato dalla tribù, in quanto o non è in grado di badare a se stesso o viene eliminato in quanto genera danni. Solo in certe culture il folle è ritenuto uno spirito eletto dalla deità della tribù. E’ con l’avvento del senso morale che il folle viene curato o ristretto e non ucciso.
Il fatto che venga curato o ristretto, rende implicito il concetto di malattia. Perchè altrimenti, se così non fosse, ovvero se il folle fosse tutto sommato ‘sano’ impedirgli di sfogare la sua essenza di folle, la sua violenza contro gli altri, il suo autolesionismo, sarebbe un crimine.
L’essere divertiti, arrabbiati eccetera, il considerare opportuno o meno intrattenere un colloquio, una relazione, un dialogo, sono manifestazioni della personalità. Esistono persone che rifuggono dal contatto con gli altri. Questione di indole che, alla fine delal fiera, non è altro che un modello di chimismo diverso per ognuno di noi ma compreso entro intervalli massimi e minimi, olttrepassati i quali si entra nella patologia che, insisto, è legata al concetto di danno a se stessi o agli altri.
Prendiamo ad esempio il cosiddetto carattere. Io ho il carattere di mia madre, mio fratello minore, che ha condivisop con me il percorso di vita fino ai 20 anni, è completamente diverso da me, ha il carattere di mio padre. Mia sorella ha il carattere della nonna paterna. Eppure proveniamo dalla stessa famiglia, abbiamo avuto la stessa educazione ed un vissuto molto simile. Come mai queste differenze? Evidentemente sono differenze di funzionamento del cervello. Dovute a cosa se non a mediatori chimici?
Prendiamo qualsiasi, dioco qualsiasi manifestazione della personalità, emozioni, sentimenti, aspirazioni, propensioni eccetera. A cosa sono dovuti se non a un differente chimismo o meglio ad una differente gestione della bioelettricità da parte del cervello? Perchè qualsiasi manifestazione fisica, chiamata reazione psicologica, altro non è che l’elaborazione di un segnale elettrico, tant’è che ci sono esperimenti in cui piazzando elettrodi in testa, si ottengono a comando tutta una serie di reazioni psicologiche nei poveri animali da esperimento.
Laa domanda da farsi è invece un’altra: perchè la necessità di differenti personalità? Perchè il mite, l’aggressivo, il genio, il cretino, il generoso, l’avido eccetera?
Qui si che si va nel trascendente. La dottrina spiritica dà una spiegazione, ma ovviamente niente è dimostrabile se si entra nel trascendente: si tratta solo di plausibilità maggiore o minore.
Vado a farmi su Google una ricerca di chimica ed una sull’elettromagnetismo in attesa che mi passi il mal di testa che mi è venuto nel seguire i rimpalli su follia e senso della vita tra Alessandro Uro e Marco, poi, forse dirò qualcosa sull’argomento.
Salutoni Antonio … antonio.zaimbri@tiscali.it
Per quelli con la memoria corta, e che oggi parlano di “mandanti”.
Una piccola sintesi di cose dette da bossi su Berlusconi
Tratto da http://www.berlusconisilvio.com/bossi.htm
Antonio … antonio.zaimbri@tiscali.it
Ed anche questa perla.
Quel brutto mafioso guadagna soldi con l’eroina e la cocaina. Il mafioso di Arcore vuole portare al Nord il fascismo e il meridionalismo.
http://www.venceremos.it/articoli/italia/travaglio2.htm
Istruttivo anche questo breve filmato che riporta in rapida sequenza alcuni dei vari “complimenti che i due si sono scambiati
http://forzaberlusconi.blogspot.com/2008/03/il-pensiero-di-bossi-su-berlusconi.html
Antonio … antonio.zaimbri@tiscali.it
Ed anche questa perla.
Quel brutto mafioso guadagna soldi con l’eroina e la cocaina. Il mafioso di Arcore vuole portare al Nord il fascismo e il meridionalismo.
http://www.venceremos.it/articoli/italia/travaglio2.htm
Antonio … antonio.zaimbri@tiscali.it
Istruttivo anche questo breve filmato che riporta in rapida sequenza alcuni dei vari “complimenti che i due si sono scambiati.
http://forzaberlusconi.blogspot.com/2008/03/il-pensiero-di-bossi-su-berlusconi.html
Antonio … antonio.zaimbri@tiscali.it
x Antonio
Antonio, ti ho scritto io su L’Espresso, non e’ un falso.
Ciao e buona notte.
Anita
@ Uroburo
… questa descrizione “fra le follie” da te fatta magistralmente è quella che chiarisce il mio pensiero sul “folle” che non ha gniente acchevedere con gli infermi mentali clinicamente offesi in una o ppiu parti del corpo e della mente…
…………………………..
Personalmente penso piuttosto che sia una diversa ragione, un sistema di pensiero che non funziona secondo le regole stabilite dalla logica formale (principio di identità, principio di contraddizione, univocità della determinazione temporale e spaziale) ma piuttosto secondo i meccanismi del sogno.
…………………………..
Sono concorde con te, caro amigo Uroburo. La ragione non si usa nel sogno… La vita è un sogno, che la ragione non vive e non conosce…
………………….
Questo però non sempre perché nessun folle è tale a tempo pieno e perchè in campi che non sono inerenti ai loro nuclei conflittuali i folli possono ragionare come chiunque altro.
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… Il folle si differenzia dagli altri suoi “quasi simili” in quanto conosce luso e labuso della ragione che usa x nascondere i sogni… con la diversa ragione o il rifiuto della Ragione omologante, teso comè, il folle alla ricerca della materializzazione alchemica dellOlogramma dei suoi sogni. Ricordo che parlo di folli e non di malati mentali… (chi li mischia ha macchia.. ) La follia… emozione che eccitata al massimo raggiunge picchi di alto volo… dove impazza il genio e crea la sua diversa ragione, mai sazio di eccitazioni estreme … mai sazio di cibarsi di odioamore, di sofferenza e felicita, di incomprensione e conoscenza… gli eccessi sono la normalita x il folle… ( se non provi non sai..) Un sogno, il suo… vissuto in proprio… il folle vive di luce propria e non riflessa, come invece succede agli omologati.
Faust