Ha ragione Berlusconi: Tartaglia è il frutto della campagna d’odio. Però l’odio è quello seminato a piene mani da Berlusconi stesso e dai suoi, con in testa la Lega. Non a caso gli unici felici per il brutto colpo in faccia sono proprio loro, i berlusconiani e annessi e connessi. Intanto a Milano l’odio si scaglia contro gli “anarchici” da sbattere come sempre in prima pagina, trasformando in “rapina” il rifiuto di un gruppo di studenti di pagare 600 fotocopie (comunque poi pagate) alla libreria di CL alla Statale
[Cartello a cura della Presidenza del Consiglio]
Mi pare sempre più chiaro che ad armare la mano del povero diavolo Massimo Tartaglia, che peraltro essendo un malato di mente non dovrebbe stare in galera, ma in clinica o agli arresti domiciliari, è stato l’odio anti istituzionale vomitato da tempo a piene mani da Silvio Berlusconi e dalla sua truppa di mercenari e lanzichenecchi sparsa nei partiti e nei mezzi di comunicazione, suoi privati o della Rai. Cioè di tutti noi e pagati con i nostri quattrini. Ad armare la mano dei Tartaglia è la sbraco televisivo e il dominio della pubblicità, due campi nelle mani soprattutto di Berlusconi, che hanno prodotto la subcultura da Isola dei Famosi, Grande Fratello e del successo facile: basta che fai qualcosa magari di orrendo o di effimero, ma che ti rende famoso, ed ecco che sei una star, se non altro una Noemi. A produrre i mostri è, come sempre, il sonno della ragione. Vale a dire, questo continuo illudere la gente, ormai da quasi un ventennio, che la cialtroneria e il vacuume pagano, anzi premiano e che lo sbraco sia un valore “ggiovane” e “rivvolluzzionario”. Il tutto mentre lo studio, le lauree e la ricerca sono ormai solo fonte di emigrazione o tuttalpiù di lavori di merda come stare ad appassire in un call center.La scuola e lo studio sono stati ridotti a strame, a dire il vero a cominciare anche da governi di centro-sinistra, perciò il sonno della ragione è più facile e i parti di mostri abbondano. Tra i mostri, il maniacale voler confondere l’esercizio della Giustizia da parte dei magistrati con l’odio. Tra i mostri del sonno della ragione, il voler spacciare l’informazione, il giornalismo, le inchieste e le cronache per “odio” e “persecuzione”. Tra i mostri, questo fetido voler confondere la democrazia e l’esercizio dei diritti democratici con “l’eversione” e le pacifiche manifestazioni di piazza con “la violenza”. Fossero solo imbecilli questi mazzieri barlusconi sarebbe il meno. Il fatto è che sono spesso anche mascalzoni. Mescolano nel torbido. Abbaiano come cani pastori per spingere il gregge da una parte, segno che il Signor Padrone ha davvero scheletri nell’armadio e perciò per salvarlo bisogna abbaiare. Abbaiare e intimidire, cioè di fatto odiare. Altre l’amore di cui ciancia il Chiavaliere!
Mentre nessuno approva il gesto inconsulto di Tartaglia, eccetto la solita micro minoranza di idioti, i servi berlusconi e lo stesso loro Signor Padrone lo addebitano senza esitazione alla sinistra come mandante “politico-morale”. Beh, se non è odio questo! Odio e improntitudine.
Il sorriso di Berlusconi e il suo parlare di amore sono sempre più una maschera e un trucco di scena per distrarre o ingannare il pubblico e lasciar lavorare meglio i suoi masnadieri. Mentre lui parla d’amore, il prefetto di Venezia viene rimosso perché a differenza della Lega, che fa parte del Governo dell’Amore di Berlusconi, non odia i rom e si è permesso – oibbò – di ammettere anche loro in un gruppetto di case di nuova costruzione.
Mentre Berlusconi cazzeggia parlando d’amore, l’assessore al Turismo, ai Giovani e allo Sport della Lombardia, Pier Gianni Prosperini, finisce in galera per mazzette, il che sarebbe il meno, e finalmente anche il pubblico che non si sporca le orecchie e gli occhi guardando e ascoltando certe tv e radio locali viene a conoscenza dell’odio di questo individuo verso gli immigrati. Quello che colpisce, oltre al maniacale uso del dialetto (chissà come si esprime con le sue pazienti, lui che mi pare sia un ginecologo: “Sciùra, la gà la figa sbregada e infetà”? Oppure “Sciùra, cala i mudand e slarga i gamb par farme vedare el bius”?) è la demenziale insistenza nel dire “ciapa el camel” quando vuole dire che gli immigrati se ne devono andare dall’Italia. Capisco essere scemi e razzisti, ma come si fa a prende il cammello, anzi così tanto cammelli in Italia per andare via in massa? Il livello infimo della giunta presieduta dal ciellino Roberto Formigoni, il famoso votato alla castità (ma di chi?), è ben rappresentato dal fatto che un arnese come Prosperini è diventato assessore ai Giovani… Povera gioventù lumbàrd! In quanto assessore anche allo Sport, lo si dovrebbe mandare in Arabia Saudita per partecipare alle gare di corsa sui cammelli – pardon: sui “camèl” – visto che ne ha sempre uno in bocca.
Ho perso il conto delle fregnacce dei capocomici del circo Berluska, perciò non ricordo bene se è stato il senatore Renato Giuseppe Schifani o addirittura il ministrino, pardon, il ministrello degli Esteri Franco Frattini a dire che in Italia c’è il pericolo di ritorno alla “strategia della tensione”. Quella, per intenderci, che giusto nel dicembre di 40 anni fa massacrò un bel po’ di persone in piazza Fontana a Milano e proseguì con altre bombe e altre stragi. Voglio dire: ma come si fa ad essere così asini da far finta di non sapere che la strategia della tensione, e annesse bombe e stragi, è stata una strategia non dei Tartaglia o di chi protestava o manifestava in piazza, ma di alcuni apparati dello Stato guidati da alcuni ministri e primi ministri. A dire certe cose oggi ci si dà la zappa sui piedi: la strategia della tensione, infatti, può metterla in piedi solo qualche apparato più o meno “deviato” dello Stato e agli ordini di qualche ministro o del primo ministro. Ma i ministri non fanno parte del governo di Berlsuconi e non dei Tartaglia o dei Travaglio? Ma il signor primo ministro oggi è un Tartaglia, un Travaglio o un Berlusconi (Silvio)?
I Tartaglia al massimo dalle strategie della tensione possono essere usati, strumentalmente, così come potrebbe (ho detto potrebbe: verbo al condizionale) essere stato strumentalizzato nel ’69 l’anarchico Pietro Valpreda dai servizi segreti militari o da quelli del ministero dell’Interno, oltre che brevi manu dagli annessi neonazisti veneti, in specie padovani. Non amo i romanzi complicati e gli scenari troppo ricchi di effettoni e azioni improbabili, però a guardare il filmato del povero Tartaglia in azione si vede chiaramente che ha preso la mira tentando ben due volte il lancio. Tradotto in italiano, significa che i servizi di vigilanza non hanno funzionato neppure un po’, a parte il poliziotto che se n’è fregato della segnalazione fattagli da una coppietta della possibile pericolosità di Tartaglia- Se (s)ragionassimo come gli untori del Berlusconi che ciancia di amore per distrarci, potremmo anche insinuare che la polizia o chi per essa, magari le 30 guardie del corpo private e strapagate di Berlusconi hanno lasciato a bella posta che Tartaglia facesse quel che facesse per poi montare l’ambarabàn in atto, che vorrebbero trasformare in tsunami spazza e dissolvi quel che resta dell’opposizione e criminalizza e imbavaglia la e-generation che il 5 dicembre ha portato in piazza almeno 500 mila persone facendo capire che non tutta l’Italia s’è bevuta il cervello e che di Berlusconi in realtà, pur senza odiarlo neppure un po’ (io per esempio lo amo!), ne hanno le palle piene. Mica per odio o anche solo per antipatia, e neppure per motivi di partito, ideologici o “politici”, ma per il semplice e lampante motivo che anziché governare l’Italia occupandosi dei problemi degli italiani e magari anche risolvendoli almeno in parte, da troppo tempo è occupato solo a sfuggire in mille modi ai magistrati e ai dovuti processi, cioè alla Giustizia, tenendo così paralizzato e prigioniero il Paese intero. Mentre la Cina e l’India mirano a papparsi la Fiat o siedono già nel consiglio d’amministrazione….
Torniamo un attimo al pericolo di una nuova “strategia della tensione”, delirio simmetrico a quello di chi straparla a ogni piè sospinto di “nuovo ’68”. Apriamo bene gli occhi. A Milano dal 3 novembre scorso si batte la grancassa su un un gruppetto di ovviamente di “anarchici” finiti in galera – qualcuno ai domiciliari – con l’accusa addirittura di “rapina” per non avere voluto pagare 600 fotocopie, 120 o 150 euro di costo, alla libreria che Comunione e Liberazione gestisce, molto inopportunamente, all’interno dell’Università Statale di Milano. Dico molto inopportunamente perché gli intrallazzi “religiosi” è bene stiano fuori dalle Università, almeno da quelle dello Stato. Che ne diremmo se la libreria anziché di CL fosse di IL, sigla intesa come Islam e Liberazione? Il rifiuto di pagare le fotocopie, nato dalla notizia, vera o falsa che fosse, che gli iscritti a CL in quella stessa libreria non le pagano, è finito in rissa, donde la denuncia. Sì, capisco, non sempre si può accettare supinamente. Ma che c’entra l’accusa addirittura di rapina? Senza contare che il padre di uno degli arrestati e poi andato a scusarsi e a pagare le fotocopie, cioè la non astronomica cifra di 120 o 150 euro. Oltretutto: la Statale si trova in via Festa del Perdono. Che Perdono è, per giunta da parte di chi si dice cattolico come i ciellini, mandare in galera dei giovani con accuse piuttosto sovradimensionate?
Quello che mi preoccupa, tanto che su questo argomento ci voglio tornare in futuro, è la furia con la quale si vuole colpire quegli studenti universitari “contestatori”, vocabolo che ha da decenni preso il posto di parole – e annessi giudici negativi – come “capelloni”, “teppisti” e “teddy boys” in voga ai tempi di Mina, cioè negli anni ’60 e parte dei ’70. Il volerli assolutamente presentare come “anarchici”, addirittura secondo qualche demagogo da strapazzo “simili alle nuove Brigate Rosse”, mi preoccupa perché di solito questa insistenza è foriera di provocazioni ad hoc pianificate in alto loco e supportate, ovviamente, dai mass media, che oggi sono più che mai supportanti tutto ciò che il Signor Padrone vuole o che al Signor Padrone semplicemente piace. La preoccupazione aumenta alla luce della strana bomba trovata in un corridoio dell’Università Bocconi di Milano, ovviamente attribuita subito ad “ambienti anarchici”. Da quando in quà gli anarchici mettono bombe nelle Università, anche a voler ammettere, ma non concedere, che in Italia le abbiano messe qualche volta da qualche parte? La bomba alla Bocconi puzza lontano un miglio, così come puzza il volerla attribuire agli anarchici e l’insistere dal 3 novembre sugli “anarchici rapinatori” (!) della libreria di CL alla Statale.
Ma torniamo a Berlusconi. E’ ormai talmente abituato all’ossequio lewinskyan-d’addariano da una parte e ghedinian-feltriano dall’altra da farne una conditio sine qua non: chi non si inchina sotto la sua scrivania a fare stando carponi un buon lavoretto, chi non si infila nel suo lettone a fare mucchio selvaggio, chi non gli lecca il sedere, che non gli spazza via i “nemici” dalla Rai e che non manda messaggi trasversali fino al papa accoltellando vilmente i Boffo, tutti costoro sono chiaramente – secondo lui – gente che lo odia. Che sua moglie, Veronica Lario, lo abbia definito “bisognoso di farsi aiutare”, come a dire forse un po’ malato, appare sempre più spiegabile e comprensibile. Alla luce dei comportamenti di Berlusconi&C apparirà molto probabilmente anche chiaro e credibile il mare di merda che a quanto pare Paolo Guzzanti ha infilato nel suo libro in arrivo nonostante Paolo Guzzanti sia, appunto, Paolo Guzzanti. Avanti così, a tirare lo sciacquone sarà forse un ex maggiordomo come Giuliano Ferrara. Chissà, magari su suggerimento della cara Cia che per tradire Bettino Craxi gli pagava “bei dollaroni fruscianti”, come ci ha tenuto a raccontare lui stesso.
Ragazzi, se questo di Berlusconi&C è amore, beh, allora non oso immaginare cosa sia per loro l’odio. Purtroppo non abbiamo una sinistra che gli rivolti contro la disonestà dei loro (s)ragionamenti, incapace di far notare che il gesto malsano di Tartaglia è un frutto avvelenato sì, ma seminato, coltivato, colto e gustato da loro. Che a ben vedere sono gli unici che si fregano le mani felicissimi che a Berlusconi sia stato rotto il setto nasale, un labbro e un paio di denti perché così possono continuare a esibirsi, a lucrare e a godersela ancora a lungo. Ovviamente continuando a non produrre niente di buono per gli italiani tutti. Anzi: avanti con lo sbraco.
Papa Pacelli è un personaggio complesso e controverso, soprattutto per quanto c’è stato tra lui e il regime fascista.
Non sta a me e al mondo ebraico sindacare sulle decisioni di un Papa.
In questo caso però forse è bene non avere fretta.
Tullia Zevi, 20 dicembre
Forse sono la solita nota stonata, ma l’impressione e’ che siano in tanti a pensarla come me.
Scrivo in ritardo perche’ mi ci e’ voluto un bel po’ per digerire l’atteggiamento di solidarieta’ espressa al capo del governo.
Fino al giorno prima su alcuni siti decisamente anti-governo, e parlo di siti a carattere nazionale, si inneggiava al rumore delle pale che segnalavano l’imminente fuga del nostro, solo per segnalare la piu’ palese.
Berlusconi (ma non solo lui e non solo quelli del suo apparentamento) non puo’ ricevere la solidarieta’ da chi e’ stato in un certo modo costretto ad andarsene (per chi legge il blog da qualche tempo sa a cosa mi riferisco); non puo’ ricevere la solidarieta’ da chi pretende giustizia, pari opportunita’ ed onesta’.
Sono sempre piu’ convinto che se qualche schiaffone fosse volanto nei primi anni novanta nei confronti della nostra classe politica oddi, forse, non ne staremmo neanche a parlare.
La fa facile Travaglio (mi dispiace ma questa volta sono in disaccordo con lui) a dire che bisogna agire con i mezzi legali; ma i mezzi legali ormai non esitono piu': elezioni farsa, politici senza rispetto per niente e nessuno che oggi piu’ audaci che mai compiono nefandezze, sotto i nostri occhi, senza alcun rimorso e con l’arroganza tipica del nostro potente di turno.
I tempi potrebbero cambiare: la scarpata a Bush, la statua in faccia a Berlusconi, possono sembrare gesti di estremisti o squilibrati, una schiera che aumenta di giorno in giorno.
Non sono qui’ a spandere violenza o a fare l’avvocato del diavolo. Pero’ va riconosciuto che con i mezzi a disposizione c’e’ ben poco da fare: se ne fottono dei voti, della piazza, del fatto che ogni giorno diventiamo sempre un pochino di piu’ lo scherzo del ondo, scivolando lentamente verso la bancarotta, il baratro.
A proposito di altro…
Leggevo qualche giorno fa che alcuni dati di una estesa ricerca effettuata negli stati uniti sembrerebbe dimostrare che la legalizazione dell’aborto sia correlata al calo della percentuale criminale. La tesi e’ interessante e secondo me va tenuta in considerazione.
L’impressione generale e’ che una gravidanza non voluta e portata a termine possiede grandi probabilita’ di generare un bambino che potrebbe diventare un criminale.
Non vorrei passare per razzista o nascondere il fatto che a qualcuno questa tesi possa far storcere il naso in senso morale: pero’ i costi sociali legati alla criminalita’ sono elevati.
Cordiali saluti.
Ancora riguardo “l’incidente” al nostro capo del governo…
i suoi nel frattempo si esprimono con toni da manganellatori e squadristi e non vedono l’ora di menare le mani (in senso fisico o legiferativo).
….ho letto tutto,…e sono sempre più convinto che la destra dei farabutti continuerà a rubare e la sinistra degli imbecilli,…ad andare in galera.
Buongiorno a tutti,Ber
x Carlino
I suoi auspici mi fanno andare in Bestia.
Ma delle guerre prima e della strategia della tensione poi non abbiamo capito e imparato niente?
Sa cosa le dico:quelli che si augurano la risoluzione dei problemi con la forza si facciano avanti, si ammazzino fra loro e si tolgano dai piedi!!!
Lei, ad esempio, prenda una pistola e faccia da solo ciò che desidera!
Finora di mezzo ci sono sempre andati gli innocenti, perchè gli “strateghi” stavano ben coperti, da bravi vigliacchi!
Sylvi
caro Pino,
qui va a ruba il sale, le strade interne sono una lastra di ghiaccio, le temperature sono vicine ai -20 e rinevica!
Fa più freddo a Grado che a Tarvisio; che ricordi io, non era mai successo!
Lei parla dei difetti e dei vizi di Tutti gli italiani;
non sono d’accordo!
La mancanza di senso civico, la furbizia confusa con l’intelligenza,l’intolleranza del pensare diverso, il chiaccherare a vuoto per dar aria alla bocca,il disprezzo per le regole della convivenza,
il familismo amorale ecc. ecc. se fossero caratteristiche di Tutti gli italiani a quest’ora gli atlanti non parlerebbero più di Italia.
Troppo spesso in questo blog si parla di cambiare con la forza;
io preferisco la legge, quella legge che a parole tutti rispettano, quella legge nata dalla Resistenza, e che nei fatti tutti disprezzano.
Saviano ha raccolto, tramite Repubblica, oltre 500.000 adesioni
al suo appello…questa è la strada!
Questi sono i buoni maestri.
Per quel che riguarda la sue argomentazioni, ho un piccolo appunto da farle: Michelangelo copiava dal vero, e se la cavava benino….!!!
La civiltà è andata avanti perchè l’uomo raccoglieva il testimone da quelli che glielo porgevano morendo!
Saluti surgelati
Sylvi
Don Peter,
eserciti la carità cristiana, va bene anche anglicana!
La benedico!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ( meglius est abundare quam deficere!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
Sylvi
c’è una gl di troppo!
S.
Cara silvy,
non leggo l’attinenza tra il quadro che descrivo e la strategia della tensione.
Per quanto riguarda le guerre credo si riferisca alle rivoluzioni o alle guerre civili, che hanno fatto una marea di morti (e sono d’accordo) ma che in alcuni casi hanno anche portato situazioni di reale miglioramento.
Quando non esistono piu’ i mezzi democratici quale altra strada puo’ essere intrapresa dalla massa? Lei parla di leggi ma cosa mi dice dei legifelatori? le leggi non arrivano per adunata popolare, ma dalla solita elite affaristica che si e’ mangiata l’Italia.
Lei si rifa’ alle leggi nate dalla resistenza: ma lei sa esattamente cosa e’ stata la resistenza in Italia? ho parla contro per partito preso? Senza la resistenza ed i morti della resistenza forse oggi staremmo anche peggio e sono d’accordo. ma che forse i morti della resistenza sono meno morti degli altri?
Io non fomento la rivoluzione ma il quadro attuale e’ questo: una massa impotente o alla quale e’ stato fatto il vaggio del cervello, di fronte ad un regime inun certo modo piu’ autocratico delle peggiori dittature.
A proposito di raccolta delle firme mi fa un esempio dove una raccolta di firme a cambiato qualcosa nel reale e non nel simbolico?
x Sylvi
In questo blog si predica l’uso della forza? Oibbò! E chi sarebbe/sarebbbero il/i fellone/i?
L’unica forza che qui viene predicata, o meglio consigliata, è quella del raziocinio, dell’intelligenza critica e del rispetto per la verità storica e per gli “altri”.
Buona giornata.
pino
caro Pino,
sodomizzare interi eserciti è un buffetto!
Carlino che auspica altre strade oltre quelle democratiche…
Chissà quali…sicuramente quelle del raziocinio, dell’intelligenza critica e del rispetto della verità storica appunto!
Ho capito, vado a dedicarmi a faccende domestiche…..
Buona giornata anche a lei
Sylvi
Spero che il dott. Nicotri non me ne voglia (vuole? il mio italiano diventa sempre piu’ sgrammaticato).
I toni sono duri ma quali soluzioni ci sono? Fino a quando on prenderemo coscienza del fatto che la classe politica (ma anche manageriale) italiana e’ una intera coalizione di faccendieri e che vanno (esattamente “vanno” senza condizionale) rimossi tutti per far spazio a foze fresche, idee nuove e personaggio che al primo sgarro kaput (non in senso fisico naturalmente) la situazione rimarra’ stagnante.
xPino
chiedo scusa a lei per la ‘tirata d’orecchi’. Dev’essere vero che dopo tanti anni ragiono sempre piu’ con la mentalita’ di chi mi ospita generosamente nel loro paese. Direi che l’Inghilterra si e’ sempre barcamenata nei secoli per sottrarsi ed eludere invasioni, controlli e giochi di potere da parte dei potentati continentali. E’ stata spesso in guerra coi paesi dirimpettai, in particolare Francia ed Olanda, spesso anche la Spagna. Non credo sia mai stata ‘antieuropea’ piu’ di quanto gli europei continentali siano stati storicamente anti-inglesi. In tempi recenti, ha preso parte molto attiva nella costruzione ed espansione dell’Unione Europea, il che e’ un progetto di ampio respiro ed a lunghissimo termine
un saluto
Peter
ps
a proposito, il summit di Copenhagen sull’emissione di CO2 e’ fallito per colpa dei cinesi.
Illustre Dottore, apra bene le orecchie.
Alberto Zangrillo, di mia conoscenza, dottore di fiducia di Silvio Berlusconi era di nuovo presente: al posto giusto nel momento giusto. Che strano! Per primo ha soccorso il suo assistito dopo l’aggressione di domenica scorsa, 13 dicembre.
Ho detto “di mia conoscenza”, perché, per chi ancora non lo sapesse, Zangrillo è quel tizio che mi aveva contestato in chiesa, domenica 26 luglio, durante la Messa delle ore 11, dandomi del “terrorista”. Sottovoce, per amor del cielo! Con la dovuta riserva. Ma le parole sono parole. Pesano anche nella penombra.
…
Le sembra normale il comportamento del Suo paziente? È vero che ogni giorno ha la sua pena, ma i giorni che sta vivendo il nostro Paese non Le sembra che non conoscano alcun limite di una demenza che ci trascina in un vortice senza fine?
Fa tutto a suo piacimento, se la prende con chi ne frena la sfrenatezza, reprime ogni voce di dissenso, vorrebbe rifarsi perfino la Costituzione su misura del suo vestito ritagliato sulle sue voglie, e poi pretende che nessuno lo contesti?
Offende, accusa, reprime… e se succede che qualcuno, a cui si pestano continuamente i piedi, si ribella, come non capirlo?
Vede, Dottor Zangrillo, lo stato d’animo che viene a crearsi in simili assurde situazioni Lei lo chiama odio, io lo chiamo ribellione. Ed è il mio stato d’animo, quello appunto di una ribellione, che vuole anche esprimere lo stato d’animo di quei milioni di italiani a cui è rimasto un po’ di dignità nei valori democratici. Ed è per questo che la mia ribellione può sembrare ancora più dura, tanto da sembrare odio, tanto odio. Per di più di un prete che dovrebbe predicare amore.
Scusi, sa, Dottore, Lei che cosa intende per amore? Rassegnazione, obbedienza cieca, accettazione supina, sudditanza, stare in silenzio, fare qualche opera pia, impegnarsi umilmente nel volontariato lasciando intatte le cause di disagi o ingiustizie sociali? Lei, in qualità di medico, non m’insegna che occorre agire sulle cause di una malattia?
Ed ora, esimio Dottore, Lei mi accusa di avere una colpa per quanto è successo recentemente al Suo assistito. Quale colpa? Forse quella di dire la verità, di contestare un sistema che sta minando le basi della Democrazia? Non crede che il Suo assistito si stia creando con le sue stesse mani la fossa che lo seppellirà definitivamente? Chi semina vento, raccoglie tempesta.
In quel giorno non piangerò né gioirò, come del resto nei giorni scorsi non ho né gioito né ho sentito qualche commozione. Certo, sono sincero, a differenza di tutti coloro che, anche tra la minoranza, hanno espresso la loro solidarietà, non ho alcuna intenzione di farlo.
Non voglio essere frainteso: nel gesto pur condannabile di un folle (non so fino a quale punto) ho visto l’insofferenza, la rabbia, quel “non ne possiamo più” di una nazione umiliata, depressa, depredata da un sistema di potere, nelle mani di uno squilibrato, ovvero di uno che ha ribaltato ogni concetto di democrazia, di bene comune, di giustizia, e tutto questo ci fa gridare:
ADESSO BASTA!
Dottor Zangrillo, non sono io ad essere responsabile di una nazione in coma che protesta, ma forse chi protegge la demenza di un politico, ricco e potente, che ne combina di tutti i colori, lasciandolo nel suo mondo di illusionista e di imbonitore. Se l’Italia va alla deriva, non sarebbe il caso di cambiare rotta?
http://www.dongiorgio.it
Questo non soono parle di un rivoluzionario ma parole di un sacerdote con del sale in zucca.
Saluti
x Carlito
Non mi pare proprio che lei predichi il terrorismo! Se non ho capito male e se non mi è sfuggito qualcosa, mi pare che lei faccia semplicemente notare che con gli strumenti attuali è dimostrato che non si ottiene nulla o comunque troppo poco. Una opinione legittima, come quelle eventualmente contrarie.
Che la situazione volga al peggio lo penso e dico anch’io. E volge al peggio certo non per responsabilità sua o mia o di chi manifesta in piazza il 5 dicembre contro il signor B.
Un saluto.
pino
x Sylvi
Ma la sodomizzazione di cui lei parla non è stata augurata come operata da Dio? E allora non di violenza si tratta, ma di miracolo! O no?
Siamo alle solite: questa delle sodomizzazione di un intero esercito da parte di Dio, che è SOLO UNA BATTUTA, è vista come una predicazione di violenza, invece le stragi, le distruzioni, le sodomizzazioni e quant’altro di orribile narrato bellamente nella bibbia sono cose sante, belle e pie.
Mah.
pino
Uhhhhhhh
Come dice sempre il mio amico Primo,grande ex-giocatore di poker..
Piatto ricco..mi ci ficco!!
“Le reflexions sur la violence!!”
cara Sylvi,
sono più che sicuro che se ti chiedessi un elenco “di vigliacchi strateghi” della storia,saresti senz’altro in grado di produrmi un lungo elenco!
Ma di grazia..un dubbio feroce mi assale…inseriresti o meno il buon Gesù Cristo come mandante morale di tutti gli omicidi “passati , presenti, futuri di tutti i morti ammazzati..compresi i martiri, che anch’essi in un modo o nell’altro esercitano “violenza”(su se stessi),secondo la stessa morale cristiana?
Comunque tranquilla , per parte mia , ho maturato la convinzione che le rivoluzioni le fa il” popolo incazzato”,e neanche tanto bene,perchè sovente manca di lucidità proprio perchè incazzato.
E allora si che c’è nessuna razionalità per un certo periodo, solo violenza pura,ma mi chiedo c’è differenza tra la violenza pura e talvolta gratuita delle masse incazzate e quella razionale e lucida dello stato che si suole definire il luogo della composizione dei “conflitti” secondo democrazia oggi,secondo ispirazione divina un tempo (già perchè i re erano messi sul trono direttamente da Dio),o anche solo dalla ragione borghese degli Illuministi?
Già mia cara questo è il mio grande tormento da cui attendo lumi da te!
Nell’attesa vado a lavare i piatti,con la sicurezza che l’atto del povero tartaglia ha fatto aumentare di un tre puti l’audience del premier..
nel frattempo le raccolte firme anche se più utili perchè collettive continuano a spostare di poco la soluzione dei problemi..la strada dei mistici ,degli asceti,dei santi non ti senbra lastricata di cadaveri quasi quanto o di più di quella dei tiranni?
oggi sperimento un nuovo tipo di detersivo per piatti ,spero in un successo strepitoso nella brillantezza dei piatti !
cc
Comunque prima che cominci “il festival della più bella dell’anno 2009″ vi comunico che la mia scelta cade senza ombra di dubbio sulla bella ARDI di cui mi sono follemente innamorato!
Vedere per credere
http://www.unita.it/news/scienze/92917/bipede_facoltativo_ardi_la_scoperta_scientifica_del
Ardi è semplicemente fantastica!!!
Con il suo faccione simpatico , nè bestia ,nè donna (uomo), poteva saltare sugli alberi e camminare eretta…qualità che senza dubbio ci potranno essere utili per il futuro..nella speranza che ci siano ancora alberi su cui saltare!
cc
x TUTTI
Premetto, questo non e’ quello che penso io, ma solo una dimostrazione dell’amore con i complotti…
Ho trovato, o meglio, mi e’ stato mandato questo video:
“Rivedendo attentamente le immagini dell’aggressione a Silvio Berlusconi in Piazza Duomo a Milano si notano alcune stranezze che ho voluto approfondire in questo video.”
Berlusconi ferito a Milano strani particolari
http://www.youtube.com/watch?v=Hjo8KxttK4c
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Ho letto alcuni commenti….fatelo anche voi……
Anita
x P. Nicotri
Le ho inviato un commento che non passa.
La ringrazio e saluto
L.
x Controcorrente
Caro CC,
ti piacciono le donne pelose?
Non me lo sarei mai immaginato…
Beh…con questo freddo ti sentiresti al calduccio accoccolato fra le sue braccia.
Ciao, Anita
Uomo bianco che il Bianco Natale,White Christmas, sia con te e ti protegga sempre!.
Trionfante e sovraeccitato stringeva soddisfatto,tamburellandolo di tanto in tanto,il volante della prestigiosa e potente auto.Aveva tutti i motivi per esserlo,il suo intervento alla recente riunione dei patani era stata accolta da un applauso che si sarebbe protratto fino al giorno dopo se non fosse stato coincidente con il 24 dicembre ,la vigilia di Natale per cui tutti avevano fretta di ritrovarsi in famiglia,come da tradizione.Nell’ambiente legista era conosciuto come il suggeritore della idea del White Christmas accettato con entusiasmo a Coccaglio ed in esame in tutta la patania.
La sua battuta “ finalmente abbiamo fatto si che questi negher abbiano paura anche della propria ombra che,anche se scura come loro ,vorrebbe abbandonarli e denunciarli per cui che scrupoli ci facciamo nel volere che spariscano tutti subito!” aveva solleticato così tanto gli abnormi stomaci dei commendatur che non bastò più la cinghia bretellata per contenere la impetusa gioa all’udire l’ultima invettiva vincente.
Così avanzava ,scivolando trionfalmente sulla bianca e candida strada per la recente nevicata ,insomma tutta una sintonia con la tradizione locale.
Mentre dava l’ultimo colpetto sul volante sentí uno scivolamento improvviso del treno anteriore sulla bianca carreggiata,afferrò il volante ma l’auto continuò a perdere aderenza,proiettandosi pericolosamente sulla destra ,dalla parte del fluente Po,poi seguì il colpo su qualcosa che non fece in tempo a distinguere,finalmente il volo con successione di altri colpi tra cui uno tremendo sulla nuca che gli fece perderé i sensi.
Quando si risveglio si sentí strano;con il freddo che faceva stava sudando.Si rese súbito conto che non era esattamente sudore quella strana umidità che lo avvolgeva tutto ma il liquido Po che lo stava battezando con i suoi freddi umori .
Provò a muoversi da quella posizione,ma non ci riusciva;vedeva e si rendeva conto dell’auto capovolta con lo sportello posteriore che per una strana dinámica ,come un’appendice lo sosteneva sollevandolo,anche se di poco, al di sopra dalle acque patane.
Senti un rumore di pietre dietro di luí e poi una voce con uno strano accento
Signore come sta,come si sente,
Provò a rispondere ma la voce non usciva.
Signore da qui vedo il suo volto,veda io non posso venire piu vicino ho paura di avanzare,di lasciare tracce sul fango innevato, sa sono un nero clandestino ed ho sempre paura che riescano ad incontrarmi,di essere coinvolto in qualcosa che anche se lo spiego mi condanni alla espulsione se non peggio.In questi ultimi tempi ,qualunque situazione ci capiti si trasforma per noi in un incubo,vedo che ha difficoltà per riuscire a venir fuori dall’auto ma non la posso aiutare,è la mia esistenza contro la sua.
Non riusciva a muoversi ma poteva pensare e pensó:
Un negher,un maledettisssimo negher mi doveva capitare!
Ancora la voce ,con inconfondibile lingua dafora ,gli disse
Mi dispiace molto per quello che sta passando ,ancora di più per non poterla aiutare.
Provengo da una tribù solidale,in genere ci aiutiamo sempre ma qui come dicevo tutto è difficile,appena ci vedono ci guardano come se dovessero perdonarci la vita,quando non ci rincorrono e malmenano ;per questa ragione non posso lasciare tracce e spostarmi da qui dove ci sono pietre e neve;le orme che lascerei mi denuncerebbero.
Adesso devo andare,con molto dispiacere devo lasciarla solo,vedrà che presto accorreranno in suo aiuto,mi dispiace ma non posso fare altro.
Siamo alla vigilia di Natale per cui le auguro tutto il bene possibile,che questo Natale , White Christmas l’accompagni, la protegga e l’ aiuti ad uscire da questa situazione.
Sentì un rumore di pietre poi il silenzio umido della patania .
Cosi in una notte scura nera nera per un colpo di sfiga ,quella sì nera nera ,infilato in queste nere nere algide acque del Po sentí un brontolio di lamiere che si scollavano dal masso che tratteneva l’auto impedendole di immergersi totalmente,sentí l’acqua sulla bocca e si rese conto che dopo il battesimo sarebbe stata lei a somministrare la estrema unzione,in questo bianco Natale, White Christmas.
L.
Per Uroburo:::::::::::::::::::::::
quando parlo del Senso mi riferisco, come intuisci, all´intera esistenza e, pare ovvio, una volta esclusa la dimensione religiosa, che non solo chi cerca il senso “si trova in difficolta´”, ma pure che, come dici tu, “un senso collettivo non esiste”.Fin qui siamo d´accordo.
Ora, pero´, quello che tu chiami “un dato di fatto” e, cioe´, che “la follia non comprende nulla se non in modo del tutto distorto” e´un´affermazione IMPRECISA e ,infatti, l´hai sottolineato tu stesso dicendo distorto rispetto “alla logica formale”.
Pero´ noi non abbiamo nessun elemento certo che ci permette di negare che il folle abbia,comunque, una sua logica e che “questa logica” sia, a livello di conoscenza del senso, inferiore al tipo di onoscenza basata sulla logica formale.
La follia puo´ , quindi, essere ANCHE una via, e non vedo nessun motivo per negargli QUESTA POSSIBILITA`,cosa che, in fondo, forse,anche tu intuisci in 2 punti:
quando dici che la follia e´ una parte “neanche tanto trascurabile ” della vita e quando scrivi che la follia e´ “un sistema di pensiero…..che funziona secondo i meccanismi del sogno”.
Ora, sia Binswanger che Jaspers hanno cercato di dirci che trattare “l´alienato” come un malato mentale non serve a definire cio´ che vuol dire la sua esistenza;sia l´alienato quanto il sano APPARTENGONO allo stesso mondo e, per Binswanger, l´alienato non vive “fuori del mondo”, l´alienato e´ colui che nell´alienazione ha trovato l´unico modo per lui possibile di essere-nel-mondo(sebbene con modelli comportamentali differenti).
Se e´ cosi´ non credo che abbia senso “definire” la follia ne´ distinguere nettamente salute e malattia e, per me, quindi,Campana non e´ un malato di mente ma un grande poeta;Campana poteva essere Campana solo in quel modo e io non posso definire la psicologia di Campana e dargli un nome perche´ se lo facessi opererei secondo categorie che non servono a capire il vero Campana e non riuscirei nemmeno a giudicarlo perche´ cio´ implicherebbe volerlo esonerare dalla ragione quando,invece, Campana con i Canti orfici ha saputo, niccianamente,attraverso la PAROLA poetica , trovare il punto di incontro tra cio´ che noi oggi chiamiamo ragione e follia ma che, in realta´, andrabbero abolite per capire che quella di Campana e´ stata un´ Esistenza, una vita comunque vissuta(mentre la sua definitiva permanenza in manicomio ha orrendamente rappresentato la sua morte poetica e fisica).
Cosa puo´ voler dire,allora, che esiste una follia “che precede la stessa distinzione tra ragione e follia”?
Che oltre la follia comunemente intesa come il contrario della ragione(o ,forse,come dici tu un´altra ragione)che comporta una rottura piu´ o meno violenta con la loica formale esiste ANCHE una follia che non e´ DEROGA alla logica formale perche´ viene prima delle deroghe;e´ uno Spazio Altro e di cui noi non possiamo dire nulla di certo, di esso,insomma, non c´e´ Sapere.
“A conoscere” questa follia e´ L´ARTE.
Ma io non ho detto da nessuna parte che arte e follia siano la stessa cosa.
La parte finale del tuo post e´ bellissima:
“l´essenza della vita,intesa i modo assolutamente non metafisico, non si puo´ cogliere con strumenti scientifici ma solo con strumenti esistenziali”.
La cosa, pero´ , piu´ ambigua e interessante che hai scritto e´ questa:
“c´e´ qualcosa negli esseri viventi, in particolar modo negli esseri umani, che non e´ riducibile alla macchina biologica.Io non so cosa sia ne´ come possa essere chiamata…………”
E se questo qualcosa fosse uno Spazio Altro , l´unico ad essere veramente “abitato” dal folle?
Infine:
quello che avevo da dire su questo problema l´ ho detto, lascio a te ,se vuoi, il compito di “tirare le somme”.
Un saluto, alessandro.
Per Faust:
Se ti interessa Galimberti……
potresti partire da La terra senza il male…………………per arrivare a quel capolavoro, premio DeLollis nel 2006, che e´ La casa di psiche.
E´ anche autore unico di un Dizionario di psicologia.
caro Linosse,
se è tua(e anche se non lo è,fa lo stesso) è una delle più belle “novelle brevi” lette ultimamente sul Natale.
Un buon viatico per preparsi all’ingordigia di buonismo che presto ci assalirà su tutte le reti unificate o meno !
Diciamo un buon lassativo “preventivo” da far leggere nelle scuole ittaliche, prima della tradizionale letterina a babbo natale o a gesù bambino!
Seguo poco la Tv,ma ho come una sensazione positiva, mi pare che quest’anno si sentano meno “cazzate” del solito ,sull’essere buoni a natale .
Effetti della crisi o soltanto una sensazione da Tv mediamente sempre spenta?
Attendo i Magi con una prima risposta al dilemma !
In attesa …
un caro saluto
cc
Tutta la gestione della Difesa passa in mano ad una società per azioni. Così un ministero smette di essere pubblico.
IL TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE
Le Forze Armate italiane smettono di essere gestite dallo Stato e diventano una società per azioni. Uno scherzo? Un golpe? No è una legge, che diventerà esecutiva nel giro di poche settimane. La rivoluzione è nascosta tra i cavilli della Finanziaria che marcia veloce a colpi di fiducia soffocando qualunque dibattito parlamentare. Cosi, in un assordante silenzio, tutte le spese della Difesa diventeranno un affare privato, nelle mani di un consiglio d’amministrazione e di dirigenti scelti soltanto dal ministro in carica, senza controllo del Parlarmento, senza trasparenza. La privatizzazione di un intero ministero passa inosservata mentre introduce un principio senza precedenti. Che pochi parlamentari dell’opposizione leggono chiaramente come la prova generale di un disegno molto più ampio. Lo smantellamento dello Stato. “Ora si comincia dalla Difesa, poi si potranno applicare le stesse regole alla Sanità, all’Istruzione, alla Giustizia: non saranno più amministrazione pubblica, ma società d’affari” chiosa il senatore pd Gianpiero Scanu.
Stiamo parlando di Difesa Servizi Spa, una creatura fortissimamente voluta da Ignazio La Russa e dal sottosegretario Guido Crosetto: una società per azioni, con le quote interamente in mano al ministero e otto consiglieri d’amministrazione scelti dal ministro, che avrà anche l’ultima parola sulla nomina dei dirigenti. Questa holding potrà spendere ogni anno tra i 3 e i 5 miliardi di euro senza rispondere al Parlamento o ad organismi neutrali. In più si metterà nel portatogli un patrimonio di immobili “da valorizzare” pari a 4 miliardi. Sono cifre imponenti, un fatturato da multinazionale che passa di colpo dalle regole della pubblica aniministrazione a quelle del mondo privato. Ma questa Spa avrà altre prerogative abbastanza singolari. Ed elettrizzanti. Potra costruire centrali energetiche d’ogni tipo sfuggendo alle autorizzazioni degli enti locali: dal nucleare ai terrnovalorizzatori, nelle basi e nelle caserme privatizzate sarà possibile piazzare di tutto. Bruciare spazzatura o installare reattori atomici. Signorsì! Segreto militare e interesse economico si sposeranno, cancellando ogni parere delle comunità e ogni ruolo degli enti locali. Comuni, Province e Regioni resteranno fuori dai reticolati con la scritta “zona militare”, utilizzati in futuro per difendere ricchi business. Infine, la Spa si occuperà di “sponsorizzazioni”. Altro termine vago. Si useranno caccia, incrociatori e carri armati per fare pubblicità? Qualunque ditta è pronta a investire per comparire sulle ali delle Frecce Tricolori, che finora hanno solo propagandato l’immagine della Nazione. Ma ci saranno consigli per gli acquisti anche sulle fiancate della nuova portaerei Cavour o sugli stendardi dei reparti che sfilano il 2 giugno in diretta tv?
Lo scippo
Quali saranno i reali poteri della Spa non è chiaro: le regole verranno stabilite da un decreto di La Russa. Perché dopo oltre un anno di dibattiti, il parto è avvenuto con un raid notturno che ha inserito cinque articoletti nella Finanziaria. “In diciotto mesi la maggioranza non ha mai voluto confrontarsi. Noi abbiamo tentato il dialogo fino all’ultimo, loro hanno fatto un blitz per imporre la riforma”, spiega Rosa Villecco Calipari, capogruppo Pd in commissione Difesa: “I tagli alla Difesa sono un data oggettivo, dovevano essere la premessa per cercare punti di convergenza. La tutela dello Stato non può avere differenze politiche, invece la destra ha tenuto una posizione di scontro fino a questo scippo inserito nella Finanziaria”.
Portaerei Cavour
Non si capisce nemmeno quanti soldi verranno manovrati dalla holding. Difesa Servizi gestirà tutte le forniture tranne gli armamenti, che rimarranno nelle competenze degli Stati maggiori. Ma cosa si intende per armamenti? Di sicuro cannoni, missili, caccia e incrociatori. E gli elicotteri? E i camion? E i radar e i sistemi elettronici? Quest’ultima voce ormai rappresenta la fetta più consistente dei bilanci, perché anche il singolo paracadutista si porta addosso uni serie di congegni costosissimi. La definizione di questo confine permetterà anche di capire se questa privatizzazione può configurare un futuro ancora più inquietante: una sorta di duopolio bellico. Finmeccanica, holding a controllo statale che ingaggia legioni di ex generali, oggi vende circa il 60 per cento dei sistemi delle forze armate. E a comprarli sarà un’altra Spa: due entità alimentate con soldi pubblici che fanno affari privati. Con burattinai politici che ne scelgono gli amministratori. All’orizzonte sembra incarnarsi un mostro a due teste che resuscita gli slogan degli anni Settanta. Ricordate? “Imperialismo del complesso industriale-militare”. Un fantasma che improvvisamente si materializza nell’opera del governo Berlusconi.
Gli immobili
Questa Finanziaria in realtà realizza un altro dei sogni rivoluzionari: l’assalto alle caserme. E’ una corsa agli immobili della Difesa per fare cassa, sotto la protezione di una cortina fumogena. La vera battaglia è quella per espugnare un patrimonio sterminato: edifici che valgono oro nel centro di Roma, Milano, Bologna, Firenze, Torino, Venezia. Un’altra catena di fortezze, poligoni, torri e isole in località di grande fascino che va dalle Alpi alla Sicilia. Da dieci anni si cerca di trovare acquirenti, con scarsi risultati: dei 345 beni ex militari messi all’asta dal governo Prodi, il Demanio è riuscito a piazzarne solo otto. Adesso, dopo un lungo braccio di ferro tra la Russa e Tremonti, si sta per scatenare l’attacco finale. Con una sola certezza: i militari verranno sconfitti, mentre sono molti a pensare che a vincere sarà solo la speculazione.
All’inizio Difesa Servizi doveva occuparsi anche della vendita degli edifici: la nascente Spa a giugno si è presentata alla Borsa immobiliare di Cannes con tanto di brochure per magnificare il suo catalogo. Qualche perla?
Portovenere-La Spezia
L’isola di Palmaria, di fronte a Portovenere, gioiello del Golfo dei Poeti affacciato sulle scogliere delle Cinque Terre. L’arsenale di Venezia, con ampi volumi e architetture suggestive, e un castello circondato dalla laguna. La roccaforte nell’angolo più bello di Siracusa, pronta a diventare albergo e yacht club. La Macao, un complesso gigantesco con tanto di eliporto nel cuore di Roma, palazzi a Prati e ai piedi dei Parioli.Aree senza prezzo in via Monti incastonate nel centro di Milano. Ma il dicastero di Tremonti ha puntato i piedi: proprietà e vendita restano al Tesoro, che le affiderà a società esterne. Con un doppio benefit, secondo le valutazioni del Pd, per renderle ancora più appetibili. Chi compra, potrà aumentare la cubatura di un terzo. E avrà bisogno solo del permesso del Comune: Provincia e Regione vengono tagliate fuori, aprendo la strada a progetti lampo. Questo banchetto prevede che metà dell’incasso vada allo Stato; ai municipi andrà dal 20 al 30 per cento; il resto ai militari. Difesa Servizi però intanto può “valorizzare” i beni. Come? Non viene precisato. In attesa della cessione, potrà forse affittarli o darli in concessione come alberghi, uffici o parcheggi. Intanto però gli appetiti si stanno scatenando. E fette della torta finiscono in pasto alle amministrazioni amiche. Con giochi di finanza creativa. A Gianni Alemanno per Roma Capitale sono state concesse caserme per oltre mezzo miliardo di euro. O meglio, il loro valore cash: il Tesoro anticiperà i quattrini, da recuperare con la vendita degli scrigni di viale Angelico, Castro Pretoria, via Guido Reni e di un paio di fortezze ottocentesche ormai inglobate dalla metropoli. Qualcosa di simile potrebbe essere regalato a Letizia Moratti, per lenire il vuoto nelle casse dell’Expo: un bel pacco dono di camerate e magazzini con vista sul Duomo. “Cosi le logiche diventano altre: non c’é più tutela del bene pubblico ma l’esternalizzare fondi e beni pubblici attraverso norme privatistiche” dichiara Rosa Calipari Villecco, sottolineando l’assenza di magistrati della Corte dei conti o altre figure di garanzia nella nuova Spa.Un anno fa i militari avevano manifestato insofferenza per questa disfatta edizilia. Il capo di Stato maggiore Vincenzo Camporini aveva fatto presente che era stato ceduto un tesoro da un miliardo e mezzo di euro senza “adeguato contraccambio”. Oggi, come spiega l’onorevole Calipari, “non si sa nemmeno tra quanti anni le forze armate riceveranno i profitti delle vendite”. Eppure i generali tacciono. Una volta ai soldati veniva insegnato “Credere, obbedire, combattere”; adesso il motto della Difesa privatizzata è “economicità, efficienza, produttività”. La regola dell’obbedienza é rimasta però salda. E con i tagli al bilancio imposti da Tremonti – in un trennio oltre 2,5 miliardi in meno- anche gli spiccioli della nuova holding diventano vitali per tirare avanti e garantire l’efficienza di missioni ad alto rischio, Afghanistan in testa.
Business con logo
Di sicuro, Difesa Servizi Spa sfrutterà le royalties sui marchi delle forze armate. Un business ghiotto. Il brand di maggiore successo è quello dell’Aeronautica. Felpe, t-shirt, giubbotti e persino caschi con il simbolo delle Frecce Tricolori spopolano con un mercato che non conosce distinzioni d’età e di orientamento politico. Anche l’Esercito si è mosso sulla scia: sono stati aperti persino negozi monomarca, marina con zaini e tute che sfoggiano i simboli dei corpi d’élite. Finora gli Stati maggiori
barattavano l’uso degli stemmi con compensazioni in servizi: restauri di caserme, costruzione di palestre. D’ora in poi, invece, i loghi saranno venduti a vantaggio della Spa. Questo è l’unico punto chiaro della legge, che introduce sanzioni per le mimetiche senza licenza commerciale: anche 5 mila euro di multa. “La questione delle sponsorizzazioni è una foglia di fico per coprire altre vergogne. Tanto più che alla difesa vanno solo briciole”, taglia corto il senatore Scanu. E trasformare il prestigio delle bandiere in denaro, però, non richiedeva la privatizzazione. La Marina ha appena pubblicato sui giornali un bando per mettere all’asta lo sfruttamento della sua insegna: si parte da 150 mila euro l’anno. Con molta trasparenza e senza foraggiare il cda scelto dal ministro di turno.
(di Gianluca Di feo – L’Espresso)
x CC e Linosse
Negher – Lombardo Occidentale
Un àmm ed pêl scura, d’origin africana.
Diversameint da l’italiàn, an l’è ménga un termin denigratori.
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L’ho ricercato perche’ non ne ero sicura.
Qui e’ una grande offesa.
The term “nigger” is now probably the most offensive word in English.
Its degree of offensiveness has increased markedly in recent years, although it has been used in a derogatory manner since at least the Revolutionary War.
Anita
xAnita
in lombardo occidentale se ne strasbattono di razzismo e PC, per cui il termine ‘non e’ offensivo a differenza dell’italiano’. Peraltro in italiano non si dice ‘negher’, allora mi chiedo a quale termine italiano corrispondente il cervellone lombardo occidentale si riferisse
Peter
cara Anita,
volevo rispondere stamattina alla tua ultima dell’art. precedente.
Naturalmente mio suocero era del 1899!
Mio marito dice sempre che si era sposato “vecchietto”, 40anni!
Mi raccontava spesso del Pasubio e delle sue medaglie.
Era contento perchè ero l’unica che lo stava a sentire.
Tu parli delle medaglie di tuo padre: se vuoi che restino nella memoria posso consigliarti di mandarle al Sacrario Militare di Redipuglia prov. di Gorizia.
Hanno un museo dove potranno trovare collocazione adeguata.
Accompagnale con una breve storia di tuo padre.
Te ne saranno grati.
Ti abbraccio
Sylvi
x Peter #29
NegherEnglish Translation: negher. Language, Expression, English Translation or Definition. Lombardo Occidentale, negher, black. Mudnés, negher, black. …
http://www.websters-online-dictionary.org/…/Lombardo+Occidentale/negher –
Il Websters e’ il nostro miglore dizionario.
Anita
x Sylvi
Cara Sylvi,
ho trovato l’idirizzo e-mail del Sacrario Militare di Redipuglia prov. di Gorizia.
http://www.provincia.gorizia.it/parco-memoria/custom/sez_cms.php?menu_id=766933
Ci pensero’, prima vorrei chiedere ai miei nipoti, ora adulti, se ne fossero interessati, come avevo in mente, incorniciate con la foto del bisnonno Piero.
Da giovane recluta, con la bustina, e una foto da adulto.
Non si sa’ mai…forse sono cresciuti, c’e’ sempre speranza.
Grazie per il tuo interessamento.
Abbracci, Anita
X l’autore del post n27
Ti risulta che anche i Sacrari Militari verranno gestiti dalla Spa ?
Devo dire che non ci sarebbe nulla da stupirsi, se anche la Memoria diventasse un Business…..
Dopo l’acqua ,l’aria cosa ancora deve” regalarci “questa meravigliosa società” la Memoria per Azioni..?
x Carlino
I suoi auspici mi fanno andare in Bestia. Ma delle guerre prima e della strategia della tensione poi non abbiamo capito e imparato niente? sylvi { 21.12.09 alle 10:43 }
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Opperdincibacco che succede???!!!! Sarei dunque, per una volta tanto, d’accordo con la Silvy???!!! Mi devo essere perso qualcosa … U.
Sono un poveraccio che si firma Lupo ma è più vile di una pecora sarda. Invio i miei commenti usando abusivamente e illegalmente l’indirizzo di posta elettronica di AZ. Questi i miei parametri di posta elettronica, ovviamente taroccati appunto perché sono un vigliacco bugiardo e fanfarone. Oltre che invidioso da farmi scoppiare il fegato:
IP: 62.141.58.13 , gpftor3.privacyfoundation.de)
Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=62.141.58.13
Lu-po(rco) pecorinu
Caro Alessandro,
ha dimenticato Psiche e Techne, che giudico un grande libro.
Un saluto U.
Caro Pino,
rimango del parere che i messaggi come quello al n. 35 dovrebbero essere adeguatamente sforbiciati e che la tua tolleranza sia indice di debolezza. Un saluto U.
Sì, sono proprio una pecorina poveraccia. Ora però ho questi parametri:
IP: 188.165.47.11 , 188-165-47-11.ovh.net)
Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=188.165.47.11
Lu-po(veroscemo)
xAnita
come sarebbe negher English translation negher?! Hai appena detto che in inglese si direbbe nigger. Comunque la parola piu’ offensiva in inglese, che mi risulti, non e’ quella, o non piu’ di altre a contenuto razziale o razzista. Per esempio, non credo che sia piu’ offensiva di wop o dago riservato agli italiani, o chink per i cinesi (salvo che forse noi ed i cinesi ce la prendiamo di meno).
Direi che la parola piu’ offensiva nel tuo vocabolario rimanga c…nt, a 4-letter word. Mi viene persino il sospetto che in americano diciate ‘kent’ per can’t (invece di ka:nt come dicono gli inglesi) per evitare qualsiasi vaga somiglianza di suono con quella parola
Peter
Un commento non passa
Provo a tagliare la parte dedicata al mio assiduo imitatore, che mi fa solo una gran pena
Caro CC mi permetto una correzione al tuo “le rivoluzioni le fa il ”popolo incazzato”, e neanche tanto bene, perché sovente manca di lucidità proprio perché incazzato” Quelle io le chiamo “rivolte”, “sommosse” le rivoluzioni possono scoppiare dal ”popolo incazzato” ma presuppongono un’organizzazione, quindi un prima che prepari il dopo altrimenti non si va da nessuna parte.
Concordo con te che su ARDI , è molto bella e con le attuali temperature sarebbe molto desiderabile, mi asale però qualche dubbio sul fatto che quella pelliccia che gli scienziati hanno sovrapposto a quello scheletro sia veramente quella di ARDI e non una appositamente confezionata da Fendi.
Anche da noi un po’ di freddo è arrivato Pisa Livorno e le colline alle spalle di Cecina sono innevate, sabato notte siamo andati sotto lo zero, purtroppo anche nella mia serra e ne ha fatto le spese il basilico che stava crescendo una meraviglia, fragole, prezzemolo ed insalate varie invece hanno resistito benissimo.
Antonio … antonio.zaimbri@tiscali.it
x Peter
Kent is my County. pronunciato Kent.
Yes, I do live in Kent County, USA.
Can’t e’ pronuciato can’t.
Comunque la four letter word che dici tu non e’ una parolaccia razziale, e’ solo una parolaccia.
Wop, dago, Guido, mulagnana, grease-ball, goombah, Ginzo, Guinea e molto peggio e’ riservato per gli italiani, benche’ sia un offesa, non vi e’ alcuna legge contraria.
Molti hanno perso il posto di lavoro per aver usata la parla “nigger”.
I neri lo usano tra’ di loro, e possono usare molti termini offensivi contro i bianchi, ma non viceversa.
Buona notte,
Anita
PS:
x Peter
La parola oscena che dici tu e’ pronunciata: kunt, con l’accento sulla U.
Anita
xAnita
si lo so, ma la tastiera non ha mica il dizionario fonetico. Parlavo di vaghe somiglianze.
Come fa a piacerti il Kent con le sue bufere di neve e temperature polari?!
Quella e’ comunque la parola piu’ offensiva o rude in inglese, anche se non razziale.
Peter
Mai viste scene simili all’aeroporto di Linate. Caos completo, decine di brande della Protezione civile con mucchi di gente che dorme o sta sdraiata in attesa di chissà cosa, sportelli chiusi, voli annullati in massa, alcuni spostati di “solo” cinque ore. Il vicesindaco De Corato che consiglia di non uscire in auto, tutti che se ne fregano e formano colonne di auto per andare nei centri commerciali, paralizzando il traffico fino a lasciare poi le auto abbandonate per strada. Auto con milanesi, non con extracomunitari. Lo stesso vicesindaco De Corato che intervistato da Radio Popolare straparla per vari minuti di “spargineve”, lamentandosi che a Milano ce ne sono solo otto e che “Milano non ha così tanti soldi da spendere, la nevicata dell’anno scorso ci è costata 15 milioni di euro solo per gli spargineve”. Spargineve? Ma perché non mandano certa gente a spalare carbone o a vendere cravatte?
Il ministro della Difesa La Russa ha dichiarato a petto in fuori che manda i militari a spalar via la neve dalle strade di Milano. Vero. Ecco i militari che spalano in via Montenapoleone, via della Spiga, piazza S. Babila, corso Venezia e attorno al Corriere della Sera, cioè nel centro dei signori e delle vetrine dove la neve potrebbero anche tenersela, mentre nelle periferie dove hanno votato in massa per Berlusconi e Lega la gente affonda nella neve e si accalca come sacchi di patate alle fermate dei tram e degli autobus, infilandosi nelle metropolitane come fiumi di topi.
Sulla città ormai ridotta a baracca governata da incapaci e che entra in crisi fin troppo facilmente fanno belle mostra di sé in tutte le strade i grandi manifesti con scritto “IL CROCEFISSO NON MI DA’ FASTIDIO”, firmati Prosperini e con una garnde croce bianca al centro. Prosperini è l’assessore ai Giovani, allo Sport e al Turismo della Regione Lombardia finito in galera due giorni fa per mazzettone ed altra bella roba e che fissato sul “camél” – evidentemente Prosperini è rimasto alle figurine e ai giornaletti di quando era bambino – sparge odio e razzismo a piena mani parlando in dialetto milanese come un qualunque beota analfabeta.
Questa è la classe di politici e amministratori che abbiamo voluto. E che ci meritiamo. Una massa di incapaci che speculano su tutto, accampando il crocefisso e la religione per arraffare danari pubblici, come per esempio con Comunione e Liberazione, giustamente da Dagospia ribatetzzata Comunione e Fatturazione, e che spingono anche allo scontro di civiltà, cioè a una nuova guerra anche di religione.
Tartaglia forse è il più innocente e pulito. Questi scagliano interi Duomi in faccia a milioni di persone. E la sinistra insiste a proporre svendite e salvagenti a Berlusconi&C, con l’eterna faida tra due incapaci come D’Alema e Uòlter, giustamente ribattezzato Wòterloo per come ha condotto disastrosamente alla sconfitta il PD.
La vedo male. Ma spero sempre di sbagliarmi.
pino nicotri
…già,…già,…la Grande Milano che va in tilt per un po di neve,
grandi organizzatori e industriali mondiali,…
Ma che aspettano le poche “persone serie” ad,…emigrare in Africa,
lì la neve non c’è,…ma ci sono affari tipo “discariche alla Craxi” e
tangenti alla Prosperini,…mai nome fu più azzeccato per un politico del PDL.
Biongiorno a tutti,Ber
x CC,
se nei Sacrari Militari ci sarà da spartirsi qualche cosa,…
l’oro della patria,.. per esempio,…come le medaglie,ne faranno
un spa,…anzi no una srl,…altrimenti la lascieranno agli enti locali.
Ciao CC e Buon Natale,Ber
Sono proprio dei buffoni di merda, travestiti da Lup o. Il grande Ignazio è andato a imbrattare il blog di Goldkorn annunciando che con la “consulenza giuridica dell’Ambasciata israeliana” (?!) ha denunciato Nicotri per antisemitismo e istigazione all’odio razziale e come risultato ha ottenuto solo che Goldkorn ha bloccato i commenti.
Quando si è minchioni…. Lup o del cassio.
Cappuccetto Rotto
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Opperdincibacco che succede???!!!! Sarei dunque, per una volta tanto, d’accordo con la Silvy???!!! Mi devo essere perso qualcosa … U.
Mio caro Uroburo,
lei non si è perso qualcosa…per quel che mi riguarda si è perso proprio tutto!
Sylvi
X Pino e Ber 44,45
La ennesima “sicurezza assicurata”
Andiano per ordine
La Stampa.it 05/12/09)
Moretti:”Avevamo un grande sogno che oggi si è realizzato, dotare il nostro Paese di un sistema moderno ad alta velocità ed alta capacità per servire i cittadini nel migliore dei modi”.(la stampa.it 05/12/09)
Da Repubblica,ultimi giorni
Disagi nei trasporti, voli cancellati. Ferrovie in tilt nel Nordest, 350 convogli soppressi.
Moretti, ad delle Ferrovie: “Nessun blocco alla rete”, ma ai passeggeri consiglia di portarsi in vagone “una coperta e dei panini”. Nevica su 1.000 chilometri di autostrade ma l’Anas assicura: “Strade percorribili”. Domani scuole chiuse. Muore per il freddo un clochard a Milano ed un immigrato nel Foggiano. L’ondata di gelo sulla penisola durerà fino a Natale. Ancora neve oggi al Nord e al Centro; venti forti e mareggiate al Sud. Emergenza anche nell’Europa settentrionale. Bloccate migliaia di persone negli aeroporti. In Germania -33 gradi. Numerose vittime tra i senzatetto
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Situazioni in arrivo di altra natura:
Il piano Berlusconi – Scajola impegna 24 miliardi di denaro pubblico per arrivare ad una produzione di energia eletrica “autenticamente nazionale” installando 4 centrali di ultima generazione con tecnología al 100%francese, che coprira’ a regime il 6/7 % del fabbisogno annuo nazionale nell’anno ????del dopo 2012.(ancora si deve fissare una data)
Una domanda sorge spontanea:
Se una ben preventivata ondata di maltempo,anticipo di “piccoli disagi” in una ittaglia ad ottimismo inossidabile, riserva questi “regalini Natalizi” ad un sistema (def) “efficente” che più non si può,cosa potrebbe accadere con centrali nucleari??,si quelle atomiche a fusione di uranio ,plutonio ecc.
Sognare è cosa buona e giusta,i problemi e gli incubi cominciano quando ci si sveglia
Meditiamo gente,meditiamo
Intanto prepariamo coperte e panini ben smalmati di piombo,non si sa mai
L.
Auguro Buon Natale a l blogmaster e a tutto il blog con le parole della Lettera di Natale dei Preti di frontiera che troverete su http://www.Udine20.it
Sylvi